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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Giugno 2008
INTERNET: AL VIA LA SETTIMANA DELLA SICUREZZA ON-LINE  
 
Roma, 9 giugno 2008 - “Trappole informatiche: un rischio diffuso, ma evitabile”, spiega Massimilano Dona, Segretario generale Unione Nazionale Consumatori. “Per questo i consumatori/navigatori debbono essere informati dei rischi che corrono in modo da sapere come difendersi. Abbiamo promosso la Settimana della sicurezza in Rete perché coniuga e racchiude in sé l’informazione e la prevenzione, due concetti inscindibili quando si parla di tutela del consumatore”. Con queste parole si è aperta ufficialmente la prima Settimana Nazionale della Sicurezza in Rete, un progetto di comunicazione promosso dall’Unione Nazionale Consumatori con il patrocinio del Ministero delle Comunicazioni (ora confluito nel Ministero dello Sviluppo Economico) per diffondere attraverso un video blog la cultura della prevenzione e offrire risorse concrete a tutela della navigazione, della responsabilità sociale sul web e della conoscenza dei rischi informatici che coinvolgono tutti. Il video blog, disponibile all’indirizzo http://sicurezza7x24. Spaces. Live. Com, affronterà in sette giorni altrettante problematiche legate al tema della sicurezza online: ogni mattina, un video presenterà le “cose da non fare” su internet con riferimento al macrotema del giorno, attraverso le simpatiche e maldestre disavventure del personaggio protagonista della campagna, alle prese di volta in volta con lo spam, il phishing, i virus informatici, il furto dei dati personali e così via. Nel pomeriggio un secondo video spiegherà invece i comportamenti corretti e responsabili da mettere in atto per evitare gli stessi rischi e pericoli affrontati durante la giornata. I video offriranno l’occasione per aprire lo spazio all’approfondimento grazie al sito www. Sicurezzainrete7x24. Org, punto di ingresso e di riferimento “certificato” per la formazione e l’informazione sulla sicurezza online per tutti i cittadini della Rete. Nel sito troveranno spazio videointerviste di esperti di sicurezza, indicazioni utili sulle risorse disponibili sul Web sui diversi temi e collegamenti a siti autorevoli. In più, il sito offrirà anche un test di autovalutazione per verificare le proprie conoscenze sul tema, con un punteggio finale in grado di assegnare o meno la “patente virtuale” agli utenti per la navigazione in Rete. .  
   
   
UN PROGETTO EUROPEO PER LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI BIOLOGICHE  
 
Cagliari, 9 giugno 2008 - Lo scorso 28 maggio la Commissione Europea ha destinato 4,5 milioni di euro a Elixir, un progetto nato per realizzare le infrastrutture informatiche per la gestione delle informazioni biologiche in Europa, a cui partecipano Sardegna Ricerche e il Crs4. Il progetto Elixir (European Life-science Infrastructure for Biological Information) è coordinato dal Laboratorio Europeo di Biologia Molecolare dell´Istituto Europeo di Bioinformatica (Embl-ebi) e coinvolge 32 partecipanti provenienti da 13 diversi paesi europei. Le informazioni prodotte dall´attività di ricerca in diversi campi della moderna biologia, sono risorse indispensabili per il progresso e la produzione di nuova conoscenza nelle scienze della vita e per le ricadute in settori come medicina, ambiente e bio-industria. Lo studio, la progettazione e la realizzazione di infrastrutture informatiche che consentano una gestione ottimale delle informazioni biologiche sono azioni prioritarie perché l´Europa possa continuare a essere competitiva nella ricerca scientifica più avanzata. I fondi europei del Settimo Programma Quadro destinati al progetto Elixir permettono di avviare una prima fase per la costruzione delle infrastrutture per la gestione dei dati biologici per la ricerca, grazie a un meccanismo di finanziamento sicuro e di lunga durata e ad uno sforzo collettivo dei maggiori esperti in Europa. Sardegna Ricerche e il Crs4, in particolare il Laboratorio di Bioinformatica diretto da Anna Tramontano, parteciperanno attivamente a questa importante fase decisionale e organizzativa. .  
   
   
BOLZANO, BANDA LARGA: ALTRI 13 COMUNI ALTOATESINI ALLACCIATI ALLA RETE  
 
 Bolzano, 9 giugno 2008 - Altri 13 comuni altoatesini sono stati allacciati alla rete di banda larga. Proseguono alacremente i lavori per il completamento della rete a fibre ottiche. Queste le novità illustrate il 6 giugno nel corso di una conferenza stampa presso Palazzo Widmann a Bolzano dagli assessori provinciali Hans Berger e Florian Mussner. Come ha comunicato l´assessore provinciale all´informatica Hans Berger, nell´ambito del secondo appalto, dopo il fallimento del primo, ora sono stati allacciati alla rete di banda larga altri 13 comuni nella parte occidentale della provincia; altri 13 comuni della parte orientale seguiranno a breve. Con l´allacciamento, avvenuto nei tempi previsti, sono roa collegati altri 17. 000 cittadini che possono usufruire dei vantaggi di un collegamento veloce con Internet, come ha proseguito Berger. In autunno dovrebbero essere dotati di allacciamento a banda larga altri 44 comuni. Come ha spiegato Georg Platter, direttore della Ras, che segue l´appalto per la Provincia, i comuni collegati presentano un elevato grado di copertura e di ampiezza di banda; con eccezione per alcune piccole migliorie da introdurre, gli esiti delle verifiche tecniche possono dirsi soddisfacenti, così Platter. Per fra sì che i dati trasmessi non restino bloccati in periferia, la Provincia sta dotando le principali vie di collegamento dati con cavi di ibre ottiche. L´assessore provinciale ai lavori pubblici Florian Mussner entro il 2013 dovrebbero essere collegate anche le maggiori valli laterali. Nell´ambito di grandi lavori pubblici, come ha comunicato Mussner, vengono predisposti canalette vuote per consentire l´inserimento di cavi in fibre ottiche. Anche con i Comuni si è raggiunto un accordo che in occasione di opere da loro eseguire la Provincia sia messa in condizione di posare cavi in fibre ottiche. Complessivamente la Provincia investirà 29 milioni di Euro per le vie di comunicazione in fibre ottiche, di questi ne sono già state realizzate per una spesa di 14 milioni di Euro. Ulteriori informanzioni sul secondo bando per la banda larga al sito www. Broadband44. Net .  
   
   
A CAGLIARI UN GRANDE POLO ARCHIVISTICO DELLA REGIONE  
 
Cagliari, 9 Giugno 2008 - Gli archivi storici della Regione Autonoma della Sardegna sono stati al centro dei lavori che si sono tenuti il 6 giugno all´hotel Panorama di Cagliari. Una discussione su "storia, memoria, diritti dei cittadini", come recitava il titolo dell´incontro organizzato dalla Presidenza della Regione per illustrare i risultati dell´indagine avviata nel 2005 sulla struttura, la composizione e la consistenza degli archivi ereditati e prodotti dall´amministrazione regionale. "È un tema da specialisti - ha esordito il Presidente della Regione, Renato Soru -, ma credo che questo progetto si inserisca bene nell´attività che la Regione in questi anni ha cercato di portare avanti per la conservazione e la valorizzazione del nostro patrimonio culturale nel suo più ampio punto di vista. Abbiamo fatto un lavoro interessante nella sistematizzazione delle attività legate alla conservazione dei beni archeologici e storico-artistici. Abbiamo presentato qualche settimana fa il sito internet Sardegna Digital Library, nel quale sono raccolti oltre mille documenti video dall´inizio del Novecento a oggi e sono stati inseriti sino ad esso migliaia di documenti sonori e decine di migliaia di immagini, molta parte di libri, ricerche e monografie scritti sulla Sardegna e in Sardegna". "Rimasi sorpereso - ha detto il Presidente Soru - quando mi dissero che, per 60 anni, non ci si è occupati degli archivi della nostra Regione. Erano dispersi in molti luoghi, alcuni dei quali sommersi dall´acqua e in stato di totale abbandono. Oggi sono ancor più sorpreso del fatto che questo accade non solo in Sardegna, ma in tutte le regioni italiane. Forse ce ne siamo accorti un po´ prima e ce ne stiamo occupando. Ecco perché daremo tutto il sostegno dai prossimi mesi per arrivare in pochissimi anni agli obiettivi e sistemare tutti gli archivi in un unico luogo, fruibile dagli utenti". "Ad oggi - ha ricordato Soru - è stato analizzato il 25 per cento degli archivi. Questo lavoro si sta compiendo in un momento particolare della nostra Regione, perché comunque Sardegna Digital Library rappresenta un punto di non ritorno, un punto di comprensione e chiarimento sulla volontà di tutelare e ricostruire la memoria storica e offrirla a un pubblico più vasto come una ricchezza di cui disponiamo, ma anche di quello che possiamo fare degli archivi cartacei della Regione". L´obiettivo dell´amministrazione regionale, ha sottolineato il Presidente Soru, è quello di "passare al 70 o addirittura al 100 per cento della digitalizzazione dei documenti in arrivo. Stiamo aumentando il numero delle stazioni di lavoro e gli scanner nei diversi servizi: anche in questo non siamo la Regione più indietro, probabilmente siamo quella più avanti in Italia. Inoltre, stiamo cercando di diminuire la produzione di documenti cartacei, perciò dovremo considerare il modo di organizzare gli archivi di un´amministrazione che non lascia più una traccia cartacea ma ne lascia una informatica". Il Presidente Soru ha poi sottolineato che "questa amministrazione regionale ha messo on line sin dal primo momento tutte le delibere di Giunta". Inoltre ha annunciato che "c´è un Accordo di programma con il Ministero per i Beni culturali per fare uno studio di fattibilità per la realizzazione dell´Archivio storico della Regione Autonoma della Sardegna: non appena questo studio sarà compiuto, potrà essere avviata la realizzazione". L´assessore regionale della Cultura, Maria Antonietta Mongiu, ha poi precisato che "questa è un´insula archivistica. Ha una tradizione straordinaria. Abbiamo molto sostenuto in questi anni la schedatura, l´informatizzazione e la gestione dei tanti archivi distribuiti nel territorio. C´è una rete che, grazie al Piano triennale, costituirà finalmente un sistema. Sarà importante la costruzione di un grande polo archivistico, a Cagliari, che sia in raccordo con il sistema regionale". Altro tema importante è quello del restauro. "Intendiamo - ha detto l´assessore Mongiu - ulteriormente sostenere e potenziare il Centro del restauro della carta antica, perché venga compreso anche il restauro multimediale che poi è il tema dell´archivistica del futuro". E poi la formazione. "Siamo più avanti degli altri perché l´Università di Sassari ha una specialistica che riguarda l´archivistica informatizzata, e la presenza di tanti archivisti in Sardegna è legata alla scuola di archivistica e paleografia presso l´Archivio di Stato di Cagliari, che ha formato tante persone. Non è soltanto un´operazione nostalgica, dunque, ma stiamo mettendo le precondizioni per una cosa più complessa: realizzare gli archivi della contemporaneità". .  
   
   
CAMPOBASSO: LA TUA CAMERA DI COMMERCIO A PORTATA DI MOUSE  
 
Campobasso, 9 giugno 2008 - www. Registroimprese. It: è il nuovo portale web, operativo dal 28 maggio, a disposizione di imprenditori, professionisti, istituzioni, associazioni di categoria e cittadini per accedere a tutti i servizi on line delle Camere di Commercio, nonché al patrimonio informativo di oltre 6 milioni di imprese presenti sul territorio italiano. Semplificazione è la parola d’ordine alla base del nuovo portale, poiché innanzitutto in qualsiasi comune italiano ci si trovi il sito di riferimento è unico e, in secondo luogo, oltre ai servizi informativi gli utenti possono utilizzare i servizi telematici delle Camere di Commercio, inviando ad esempio pratiche telematiche verso le stesse Camere, tra cui - per le province dove è iniziata la sperimentazione – anche la creazione di un’impresa in un giorno (Comunicazione Unica). Nella pagina dedicata si possono scaricare i documenti e i software necessari per tale operazione, accompagnati da eloquenti didascalie esplicative. Attraverso il portale le Camere di Commercio mettono a disposizione una serie di prodotti e servizi informatici gratuiti, un archivio potenzialmente infinito di milioni di nominativi, accessibile online per verificare i dati economici e statistici sia delle aziende che dei loro professionisti, soci e amministratori. Un motore di ricerca di dimensioni eccezionali, posto nella home page, rende tali informazioni molto facilmente reperibili, grazie a un sistema di finestre di dialogo ben collaudato. L’iniziativa è stata realizzata da Infocamere con lo scopo di fornire alle imprese ed ai cittadini servizi semplici, efficienti e poco costosi che possano soddisfare la profonda domanda di modernizzazione che viene dal Paese. Su www. Registroimprese. It si possono ottenere informazioni gratuite su tutte le aziende attive iscritte al Registro delle Imprese (denominazione, forma giuridica, indirizzo della sede legale, tipo di attività) e richiedere eventuali approfondimenti o singoli documenti a costi estremamente contenuti: bilanci, statuti, informazioni sui soci, amministratori, data di costituzione e capitale sociale, codice fiscale, organi sociali poteri di rappresentanza, ecc. Oltre alle informazioni su singole aziende è possibile ottenere elenchi di imprese selezionate in base a vari parametri di ricerca combinabili tra loro (localizzazione geografica, natura giuridica, settore di attività) e conoscere le variazioni più importanti intervenute in un dato periodo di tempo nella vita delle singole aziende (cessazione, liquidazione, fallimento, variazioni delle cariche, trasferimenti). Il sito permette, tra l’altro, di accedere alla banca dati dei Protesti, a quella dei Marchi e Brevetti e ai Registri Europei delle imprese (Ebr – European Business Register, contenente informazioni su circa 18 milioni di imprese in 21 paesi europei). “Ancora una volta il sistema camerale italiano dimostra di essere in linea con le richieste di semplificazione, efficienza e contenimento dei costi che i cittadini e il tessuto imprenditoriale si attendono nella fruizione di servizi pubblici – commenta il presidente dell’Ente camerale di Campobasso, Paolo di Laura Frattura. Le Camere di Commercio sono fortemente impegnate nel sensibilizzare la collettività sui vantaggi competitivi derivanti dall’utilizzo delle nuove tecnologie informatiche e la creazione del portale www. Registroimprese. It vuole essere un’ulteriore dimostrazione dei benefici che la modernità della rete camerale apporta al sistema socio-economico locale. Gestire una pratica telematica direttamente dalla propria scrivania, comunicare con il sistema camerale per posta elettronica certificata oppure conoscere la sede di un’impresa con un semplice “click”, significa offrire agli imprenditori e ai professionisti dei servizi che consentono loro di risparmiare tempo e denaro e, nel contempo, percepire la pubblica amministrazione non come un peso, ma come un sistema a sostegno dello sviluppo dell’intera collettività – conclude Paolo di Laura Frattura”. .  
   
   
LA PUGLIA DELLE FILIERE TECNOLOGICHE A CONFRONTO CON I TERRITORI DEL CENTRO-NORD  
 
Bari, 9 giugno 2008 - “Si tratta di un viaggio nei punti forti dell’economia nazionale che servirà a mostrare le eccellenze che abbiamo in Puglia, ma anche a creare nuove relazioni con altre regioni italiane in un proficuo scambio che gioverà al sistema d’impresa. Non si tratta di un lavoro astratto e accademico, ma di un vero e proprio lavoro sul campo”. Lo ha dichiarato il Vice Presidente e Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia Sandro Frisullo presentando il road show nazionale delle filiere tecnologiche pugliesi, un ciclo di incontri organizzato dall’Arti - Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione, in collaborazione con l’Assessorato allo Sviluppo Economico e Confindustria Puglia. “Faremo conoscere fuori dai confini regionali – ha proseguito Frisullo – l’offerta di capacità imprenditoriali e scientifiche delle filiere tecnologiche più rilevanti dell’economia pugliese e illustraremo le politiche regionali in materia di innovazione e le opportunità per collaborazioni e localizzazioni produttive”. Insieme a Confindustria Puglia, l’Arti ha individuato aree nazionali in grado di esprimere un reale interesse alla cooperazione, perché caratterizzate dalla presenza di filiere tecnologiche in comparti analoghi a quelli su cui la Puglia sta puntando per il proprio sviluppo innovativo. Le Associazioni territoriali e le articolazioni regionali di Confindustria di Roma, Torino, Piacenza, Treviso, Parma, Milano, Verona ospiteranno incontri sulle filiere della meccatronica, dell’aerospazio, dell’agroalimentare, delle energie rinnovabili e dell’edilizia sostenibile. A ciascuno dei sette incontri parteciperanno esponenti dell’imprenditoria e dei centri di ricerca del settore, oltre ai rappresentanti istituzionali dell’Arti e dell´Assessorato, che illustreranno rispettivamente le caratteristiche della filiera pugliese ed il nuovo regime di aiuti alle imprese, che sta per essere varato dal Governo regionale. .  
   
   
SI È RIUNITO A FIRENZE IL GRUPPO DI LAVORO "PROTOCOLLO INFORMATICO"  
 
Firenze, 9 giugno 2008 - Si è svolta il 22 Maggio scorso, nella sede di Unioncamere Toscana, la riunione del Gruppo di Lavoro "Protocollo Informatico". Nel corso dell´incontro, al quale hanno partecipato anche esperti di Infocert - la società di informatica di Sistema rivolta al mercato, è stata affrontata la questione della revisione del software per la gestione del protocollo informatico denominato "Prodigi". A partire dalla metà del mese di luglio p. V. Sarà infatti disponibile una prima revisione di programma informatico nell´ambito della quale diverranno operative alcune delle soluzioni tecniche suggerite dal Gruppo di Lavoro toscano per il miglioramento del software di protocollazione in uso presso le Camere di Commercio della Toscana. Successivamente è stata affrontata la questione della fascicolazione per individuare un modus operandi da condividere a livello regionale. .  
   
   
SAN MARINO: BILANCI E PROSPETTI ECONOMICI IN FORMATO DIGITALE  
 
San Marino, 9 giugno 2008 - La Camera di Commercio ricorda a tutti gli operatori economici titolari di licenza che hanno tempo fino al 31 luglio 2008 per l’invio dei bilanci e/o prospetti economico finanziari infatti la legge prevede una penale per il mancato deposito degli atti di cui sopra. Per adempiere agli obblighi previsti dalla legge n. 71/2004 (Raccolta dei bilanci e/o prospetti economico finanziari in formato informatico), è attivo il "Servizio Inserimento Bilanci" sul sito www. Cc. Sm e la Camera di Commercio ha provveduto ad inviare a tutti gli operatori la lettera contenente la password personale con cui accedere al servizio. “Il deposito del bilancio in formato digitale, sancito dalla legge n. 71/2004 - affermano alla Camera di Commercio - ha come scopo quello di realizzare studi e statistiche sull’andamento economico del paese e l’inserimento del bilancio on-line è semplice e richiede pochi minuti. Grazie al deposito dei dati dell’anno scorso ci è stato possibile realizzare il “Rapporto sull’ Andamento dell’Economia” uno strumento di aiuto per identificare lo stato di salute dell’economia sammarinese in maniera obiettiva e per realizzare una programmazione economica e puntuale, il Rapporto è a disposizione per il download sul www. Cc. Sm ”. Per compilare il bilancio e/o prospetti economico finanziari infatti è sufficiente collegarsi al sito della Camera di Commercio www. Cc. Sm cliccare nella sezione servizio inserimento bilanci. Una volta entrati nell’area riservata cliccare sulle singole voci di bilancio, cliccare su modifica, quindi inserire gli importi e salvare. “Per cercare di agevolare il più possibile gli operatori economici e gli addetti ai lavori - continuano alla Camera di Commercio - abbiamo cercato di migliorare il servizio di inserimento dei bilanci e/o prospetti economici, infatti la ricevuta dell’avvenuto invio e deposito sarà possibile scaricarla direttamente on-line dalla stessa schermata in cui si procede all’inserimento dei dati, niente più attese per il fax di ricevuta quindi!” Una volta inviato il bilancio sarà possibile visualizzare un report informativo sull’andamento dell’attività della propria impresa, report indicante: Indici di redditivita´ R. O. E. L´indice misura la redditività del capitale proprio ossia la remunerazione del capitale di rischio; R. O. I. L´indice misura il rapporto tra la risultato operativo (leggi risultato della gestione caratteristica), e il capitale investito in azienda. E´ dunque l´indicatore di performance dell´attività di business dell´azienda; R. O. D. L´indice misura il rapporto tra la gli oneri finanziari che l´azienda sostiene nell´esercizio e il capitale di debito. In sostanza misura l´onerosità del debito per l´azienda; R. O. S. L´indice misura la redditività delle vendite, ossia il livello di reddito operativo ottenuto per un determinato livello di fatturato. Tramite questo indice è possibile stabilire la capacità dell´azienda di tradurre un incremento di fatturato in un proporzionale incremento del risultato ottenuto dall´attività caratteristica. Indici di economicita´ Valore aggiunto su fatturato: L´indice rapporta il valore aggiunto (surplus di valore generato dall´azienda rispetto al costo di materie e servizi) al fatturato misurando la capacità dell´azienda di tradurre una variazione del fatturato in incremento del valore aggiunto. Oneri finanziari su fatturato: L´indice misura il grado di onerosità della struttura finanziaria dell´impresa rapportando gli oneri finanziari al fatturato dell´azienda. Oneri finanziari su valore aggiunto: L´indice misura il grado di onerosità della struttura finanziaria dell´impresa rapportando gli oneri finanziari al valore aggiunto dell´azienda Margine operativo lordo su fatturato: L´indice misura la capacità dell´azienda di tradurre una variazione di fatturato in incremento del Margine operativo lordo (Valore aggiunto - Costi del personale). Indici di struttura finanziaria Indipendenza finanziaria: L´indice misura il grado di indipendenza dell´azienda dal capitale di terzi indicando il peso del capitale proprio sul totale delle fonti di finanziamento. Rapporto d´indebitamento: L´indice rappresenta il rapporto tra i due fattori delle fonti di finanziamento: capitale di terzi e capitale proprio Rotazione del capitale investito: Misura l´entità del fatturato rispetto al capitale investito. Per richiedere la password in caso di smarrimento o per maggiori informazioni www. Cc. Sm o telefonare al 0549 980. 380. .  
   
   
ASTRONOMI, METTETE A FUOCO I VOSTRI TELESCOPI!  
 
 Bruxelles, 9 giugno 2008 - I telescopi dei quattro angoli della terra sono stati collegati con successo per creare un telescopio virtuale in tempo reale che permetterà agli astronomi del progetto Express Production Real-time e-Vlbi Service (Expres), finanziato dall´Ue, di osservare simultaneamente le galassie nell´universo remoto. Il telescopio virtuale, che ha un diametro di quasi 11. 000 chilometri, collega telescopi in Germania, Italia, Paesi Bassi, Svezia, Cile, Portorico e Sud Africa. Usando questo telescopio, gli astronomi sono riusciti ad osservare simultaneamente il quasar 3C454. 3, una fonte luminosa per trovare le frange di interferenza ed altri oggetti. Queste osservazioni sono state trasmesse in tempo reale ad una velocità aggregata di 1. 44 Gigabit al secondo ad un super computer situato presso il Joint Institute for Very Long Baseline Interferometry (Jive), a Dwingeloo, nei Paesi Bassi. Il collegamento dei telescopi è stato possibile grazie al lavoro di collaborazione di Géant2, la più grande rete di ricerca e formazione mai costruita per la comunità accademica europea, e di altre reti di dati di ricerca in tutto il mondo. Secondo il dott. Huib Jan van Langevelde, coordinatore di Expres e direttore di Jive, questo è un grande risultato per gli astronomi e per l´astronomia stessa. "Collegando telescopi in tutto il mondo per creare un´interferometria a lunghissima base elettronica (e-Vlbi) distribuita internazionalmente, saremo in grado di registrare le prove di eventi astronomici precedentemente invisibili," ha commentato. "Le reti scalabili ad alta velocità sono fondamentali per la nostra missione e lavorare con [questi] partner [¿] allarga i confini dell´astronomia. " Il telescopio virtuale usa il Vlbi, un tipo di interferometria astronomica che permette osservazioni astronomiche simultanee dello stesso oggetto da parte di numerosi telescopi. Questo processo emula un telescopio di dimensioni pari alla distanza massima tra i telescopi. La tecnica Vlbi può produrre immagini di radiosorgenti cosmiche con una risoluzione fino a cento volte migliore rispetto alle immagini dei migliori telescopi ottici. Tra le altre osservazioni effettuate mediante il Vlbi ci sono quelle delle particelle ad alta energia emesse da buchi neri, e la misurazione della velocità fondamentale della gravità. Il progetto Expres, che collega 16 dei telescopi di tutto il mondo, ha sviluppato un e-Vlbi, per mezzo del quale i telescopi collegati in rete possono mandare dati elettronicamente e metterli in correlazione in tempo reale. In questo modo si può fare a meno della spedizione di dischi e si forniscono agli astronomi dati correlati tempestivamente, permettendo loro di sfruttare eventi astronomici che hanno vita breve come le supernova e le raffiche di raggi gamma. "Il progetto Expres ha una portata ed una potenza tali da rivoluzionare il modo in cui gli astronomi possono osservare l´universo permettendo loro di collaborare da un punto all´altro del globo," ha commentato Dai Davies del Dante, il provider della rete internazionale di ricerca e formazione che gestisce Géant2. "Il lavoro che abbiamo fatto con il Jive e con i nostri colleghi in rete per creare questa dimostrazione mostra il potenziale offerto da una rete ad alta velocità per la comunità della ricerca, in tutto il mondo. " Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Geant2. Net http://www. Expres-eu. Org/ .  
   
   
INCONTRO REGIONE FVG E SINDACATI INSIEL  
 
Trieste, 9 giugno 2008 - - "È stato un incontro molto costruttivo, e mi auguro che questo spirito possa continuare. Da parte nostra garantiremo ai rappresentanti dei lavoratori un costante confronto e flusso di informazioni". Questo il commento dell´assessore regionale al Personale e ai Sistemi informativi Elio De Anna, che il 5 giugno pomeriggio ha incontrato a Trieste i rappresentati sindacali di Insiel, la società di informatica di proprietà della Regione, assieme alle organizzazioni sindacali territoriali. All´incontro, che si è svolto nella sede dell´Insiel, era presente anche il presidente della società Valter Santarossa, che ha ricordato in apertura i positivi risultati di bilancio conseguiti nel 2007, che saranno confermati anche nel 2008. Il presidente ha voluto sottolineare alcuni importanti progetti su cui la società è attualmente impegnata, come la cartella clinica informatica, la logistica farmaceutica e l´evoluzione della carta dei servizi, progetti che "rendono l´Insiel protagonista". "Confermiamo - ha detto Santarossa - la nostra grande attenzione per tutti i lavoratori e per tutte le professionalità che sono presenti all´interno di Insiel". L´incontro ha fornito a De Anna l´occasione di illustrare gli indirizzi dell´Amministrazione regionale sul futuro della società. L´assessore ha ricordato che la decisione di scorporare le attività che l´Insiel svolge sul mercato era stata presa, nelle scorse settimane, con lo scopo principale di "mettere in sicurezza" la società, di fronte al termine perentorio (4 luglio 2008) stabilito dal decreto Bersani. Ora che il Governo ha accolto la richiesta del presidente Renzo Tondo di prorogare i termini del decreto Bersani di sei mesi, la Giunta regionale definirà quanto prima, forse già nella riunione di giovedì della prossima settimana, i nuovi indirizzi nei confronti dei vertici di Insiel. A questo proposito De Anna ha ricordato la generalità di Giunta assunta recentemente dall´esecutivo, proprio alla luce di un quadro giuridico in evoluzione (oltre alla proroga, ora accordata, si attende la sentenza della Corte costituzionale sul ricorso presentato dalla Regione contro il decreto Bersani). In quella generalità di Giunta si indicava la strada del riavvio del progetto di privatizzazione, in un contesto che garantisca: la qualità del servizio, l´occupazione, le condizioni per ottenere la migliore offerta di mercato. L´assessore ha preso l´impegno di incontrare nuovamente a breve i rappresentanti dei lavoratori, non appena la Giunta avrà riesaminato la questione Insiel alla luce della proroga dei termini del decreto Bersani. . .  
   
   
TAS S.P.A. CORPORATE GOVERNANCE: DIMISSIONI DI UN AMMINISTRATORE  
 
Roma 9 giugno 2008 - Il Consigliere non esecutivo Adriano Bianchi ha rassegnato le dimissioni dalla carica. Tali dimissioni, hanno effetto immediato. .  
   
   
APPROVATA IN CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO RIFORMA DIRITTO ALLO STUDIO UNIVERSITARIO  
 
Roma, 9 giugno 2008 - "Un bel risultato che permette di consegnare agli studenti di questa Regione un accesso migliore all’Università e una maggiore attenzione alle loro esigenze perché direttamente rappresentati nel Consiglio di Amministrazione di Laziodisu". E´ il commento del presidente Marrazzo dopo l´approvazione, in Consiglio regionale, della legge sulla riforma del diritto allo studio universitario. "La Regione - continua Marrazzo- ottiene una effettiva capacità di indirizzo e programmazione, stabilendo le grandi priorità del diritto allo studio, dall’impegno per le residenze universitarie e per le borse di studio al miglioramento della qualità del servizio mensa, della manutenzione degli alloggi o anche dell’assistenza e dell’orientamento al lavoro e alla mobilità internazionale. " Una normativa che mette al centro lo studente e che riconosce un ruolo fondamentale al Consiglio regionale, al quale spetta l´approvazione del Piano triennale sulle politiche per il diritto allo studio, su proposta della Giunta. L´agenzia regionale Laziodisu diventa un ente pubblico regionale, in accordo con lo Statuto, e nel Consiglio di amministrazione, pur ridotto nel numero dei componenti, viene riconosciuta una significativa rappresentanza alla componente studentesca, accanto ai componenti delle 5 Adisu territoriali e ad un rappresentante delle Università legalmente riconosciute convenzionate". "Per la prima volta - ha dichiarato l´assessore regionale all´Istruzione, Silvia Costa. - viene prevista una Consulta regionale delle associazioni studentesche più rappresentative presso l´Assessorato regionale al Diritto allo studio e due studenti saranno eletti nelle Adisu territoriali. Con la nuova legge si restituisce alla Regione il ruolo di indirizzo, di programmazione e di valutazione dei servizi e delle prestazioni, distinta dalla gestione, che viene affidata a Laziodisu con una forte sussidiarietà, sia con una maggiore autonomia delle Adisu territoriali, che con la previsione di convenzioni con le Università per i servizi di prossimità agli studenti. Una particolare attenzione viene data al sostegno ad accordi ed a forme di cooperazione europee e internazionali, promosse dalle Università del Lazio. Con questa normativa sono rafforzate le priorità strategiche che ci siamo dati in questi anni: il raddoppio delle residenze universitarie (dagli attuali 2225 ai 3845 posti entro il 2010); l´aumento e la qualificazione dei servizi di refezione; l´assegnazione a tutti gli idonei di borse di studio più ´pesanti´ (pari oggi a 18. 669). . .  
   
   
STUDENTI E INSEGNANTI IN EUROPA CON ERASMUS MUNDUS  
 
Cagliari, 9 Giugno 2008 - Per l´anno accademico 2008/2009, più di duemila studenti e 450 insegnanti potranno studiare in Europa per uno o due anni ed ottenere uno dei 103 cursus Erasmus Mundus. Quest´anno 17 nuovi partenariati tra "consortiums" sono stati ritenuti validi, e riguardano 62 università di 28 Paesi terzi che permetteranno a 477 studenti e 192 insegnanti di soggiornare in quei Paesi nei prossimi due anni. Questa recente selezione conclude la prima fase (2004-2008) del Programma comunitario Erasmus Mundus, che ha permesso a circa 6. 000 studenti di beneficiare di una borsa di studio per ottenere un diploma in Europa. Nello stesso tempo circa mille insegnanti hanno potuto portare un contributo attivo ai programmi di master grazie ad attività di insegnamenti e di ricerca finanziati dal programma. La seconda fase (2009-2013), dotato di un budget preventivo di 950 milioni di euro dovrebbe iniziare nel 2009. Prevede dottorati comuni, un maggiore numero di borse, l´ntensificazione della cooperazione culturale tra gli stabilimenti dei paesi terzi e un programma di mobilità per tutti i livelli dell´insegnamento superiore. Il 6 e 7 giugno 2008 si è svolto all´Università di Perugia un seminario degli studenti Erasmus Mundus e la seconda assemblea dell´Associazione di studenti e ex studenti Erasmus Mundus, con più di 200 partecipanti venuti da tutto il mondo. .  
   
   
RICERCA E INNOVAZIONE: BANDI PER GIOVANI LAUREATI, PRESIDENTE LORENZETTI: “DA REGIONE OPPORTUNITÀ PER COMPETITIVITÀ UMBRIA”  
 
Perugia, 9 giugno 2008 – “Dal 2004 la Regione Umbria ha radicalmente invertito la rotta, superando la logica degli interventi a pioggia per le imprese, a vantaggio invece dell’utilizzo dei finanziamenti pubblici, di notevole entità, per favorire ricerca ed innovazione”. È quanto ha affermato la presidente Maria Rita Lorenzetti, nell’intervento di chiusura dell’incontro su “I giovani ricercatori in Umbria: una risorsa per il futuro”. Organizzata dal Servizio regionale Politiche attive del lavoro, l’iniziativa si è svolta il 5 giugno a Perugia nell’Aula magna dell’Università per stranieri ed è stata introdotta dal direttore regionale allo Sviluppo economico Ciro Becchetti. “La scelta di invertire la rotta – ha detto la presidente Lorenzetti - è stata frutto di un confronto, anche serrato, con tutte le parti sociali, con le quali la Regione ha deciso di intervenire sui punti ‘critici’ del sistema economico umbro, uno dei quali era senz’altro l’insufficiente investimento in ricerca ed innovazione. Un ritardo che penalizzava pesantemente un sistema di imprese come quello umbro, fatto di aziende piccole e medie, se non addirittura micro, penalizzando ulteriormente l’occupazione nella regione che soffre soprattutto nel segmento ‘ad alta scolarizzazione’. L’esperienza di questi anni – ha rilevato - è stata utile sia alle imprese, che così hanno potuto beneficiare di notevoli contributi da destinare alla ricerca, sia gli stessi disoccupati che hanno avuto così opportunità di lavoro adeguate alla loro preparazione e specializzazione”. “Una realtà economica come l’Umbria – ha proseguito la presidente Lorenzetti - può avere un ruolo nel sistema dell’economia globalizzata solo se saprà essere competitiva, puntando con forza e determinazione verso la qualità. E la competitività di un sistema di imprese è strettamente connessa alla capacità del sistema stesso, ma anche delle istituzioni, di investire in ricerca ed innovazione. Ciascuno è stato chiamato a fare la sua parte, così come definito e deciso con il Patto per lo sviluppo e, appunto, l’innovazione dell’Umbria”. “La prima fase dell’esperienza di questi bandi, che abbiamo definito ‘integrati’ – ha aggiunto la presidente della Regione - ha dimostrato che la strada imboccata è quella giusta. I lavori presentati da assegnisti, rappresentanti di imprese, Università e centri di ricerca ne sono un esempio concreto ed inequivocabile. Ora si tratta di proseguire su questo cammino. Dobbiamo intanto procedere rapidamente verso l’attuazione dei nuovi bandi – ha concluso - ma nel frattempo si deve lavorare affinché le esperienze realizzate, il lavoro, divengano un patrimonio stabile per l’Umbria e non una semplice banca dati”. La Scheda: Nell’incontro è stato fatto un bilancio del primo bando direttamente gestito dalla Regione Umbria per la promozione della ricerca, in fase di completamento, e presentazione il nuovo bando, finalizzato al potenziamento dell’attività di ricerca e di trasferimento tecnologico nelle imprese, nelle Università, negli istituti e nei centri di ricerca, pubblicato alla fine di maggio. Eccone in sintesi i contenuti. Il bando per gli assegni di ricerca finalizzato al miglioramento delle risorse umane nel settore della ricerca e dello sviluppo tecnologico (approvato nell’aprile 2006) rappresenta la seconda esperienza di promozione della ricerca realizzata da giovani laureati, ma la prima direttamente gestita dalla Regione Umbria. Finalità del bando è quella di contribuire al potenziamento delle attività di ricerca mediante azioni in grado di migliorare le opportunità di inserimento lavorativo, favorendo la valorizzazione del capitale umano e del know-how. Il bando ha finanziato progetti di ricerca individuali da realizzarsi presso imprese, università e centri di ricerca pubblici e privati presenti nel territorio regionale, tramite la concessione di assegni di ricerca della durata massima di 18 mesi per un valore mensile lordo di mille euro e di un contributo “una tantum” pari a 1500 euro per il rimborso di spese strumentali alla realizzazione del progetto di ricerca. La dotazione finanziaria complessiva prevista dal bando ammontava a circa 3 milioni e 700mila euro, di cui oltre 1 milione e 800mila euro a valere sulla “Misura D4” del Programma Operativo Regionale Ob. 3 2000-2006 e circa 1 milione e 900mila euro a valere sulle risorse stanziate dal “Cipe” (Comitato interministeriale per la programmazione economica) nel settembre 2004 e nel maggio 2005. Il bando prevedeva una riserva pari a oltre 2 milioni e 870mila euro (di cui 1 milione di euro a carico del “Por” e la parte restante a carico del “Cipe”) in favore dei progetti presentati nell’ambito dei “clusters” (gruppi d’impresa) del Distretto tecnologico dell’Umbria per lo sviluppo di materiali speciali metallurgici, le micro e nanotecnologie, la meccanica avanzata e la meccatronica, al fine di consentire lo sviluppo specifico e mirato della ricerca sulle materie fondanti il Distretto tecnologico stesso. Il bando, inoltre, per garantire un più stretto collegamento tra la ricerca e il mondo industriale, prevedeva che il 75 per cento delle risorse complessive fosse riservato a progetti da realizzare in imprese o loro unità operative ubicate nel territorio regionale. In particolare, stabiliva che in sede di valutazione fosse attribuito un punteggio aggiuntivo per i progetti di ricerca realizzati presso imprese beneficiarie dei finanziamenti previsti dalla legge 598/94, art. 11 “Ricerca industriale e sviluppo precompetitivo”, per il sostegno di progetti di innovazione e sviluppo precompetitivo, realizzati in modo autonomo o nell’ambito di un gruppo di imprese. Alla data di scadenza del bando, risultavano presentati 425 progetti, di cui 418 ammessi a valutazione. A conclusione della valutazione, risultavano ammissibili a finanziamento 350 progetti, mentre le risorse stanziate dal bando consentivano il finanziamento di soli 189 progetti. La Regione Umbria ha provveduto a integrare lo stanziamento iniziale con risorse “Cipe” pari a circa 1 milione e 338mila euro, consentendo il finanziamento di 264 progetti. A seguito delle rinunce presentate dai beneficiari prima dell’inizio dell’attività di ricerca, hanno dato avvio ai progetti 214 assegnisti nelle date del 10 e 16 aprile 2007. I relativi progetti si concluderanno il 9 e 15 ottobre 2008, ad esclusione di 5 che hanno avuto una durata inferiore a 18 mesi (tre di 12 mesi e due di 15 mesi). Dei 214 beneficiari, ad oggi, 172 stanno proseguendo il percorso di ricerca; 3 hanno portato a termine l’attività nei dodici mesi previsti dal progetto; 39 hanno interrotto l’attività di ricerca, rinunciando all’assegno. Dalla rilevazione effettuata dal Servizio Politiche attive del lavoro della Regione Umbria, emerge che per il 66,6 per cento la rinuncia è da attribuire ad una nuova situazione lavorativa corrispondente nel 5,1 per cento dei casi a una nuova attività di ricerca tramite dottorati in strutture universitarie nazionali o internazionali; nel 17,9 per cento a un’attività nello stesso settore nel quale è stato realizzato il progetto di ricerca, risultato determinante per l’assunzione; nel 33,3 per cento in una nuova e differente opportunità lavorativa. La Regione Umbria ha ora approvato un nuovo bando (pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Umbria il 28 maggio scorso) finalizzato al potenziamento dell’attività di ricerca e di trasferimento tecnologico nelle imprese, nelle Università, negli istituti, nelle agenzie e nei centri di ricerca pubblici e privati. Prevede la realizzazione di due azioni, una destinata al finanziamento di progetti di ricerca e l’altra riguardante incentivi all’occupazione. La dotazione finanziaria del bando ammonta a 3 milioni e 800mila euro, di cui circa 3 milioni a valere sul Programma Operativo Regionale del Fondo Sociale Europeo 2007-2013 e la restante somma finanziata dal “Cipe”. Tre milioni e 500mila euro sono destinati a progetti di ricerca in favore di laureati disoccupati residenti in Umbria e 300mila euro per aiuti a favore di imprese (o soggetti assimilabili alle imprese) che assumano laureati, a tempo indeterminato, per le finalità del bando. Nell’ambito della prima azione, il 60 per cento delle risorse complessive è destinato al finanziamento di progetti di ricerca da realizzarsi presso imprese, istituti, agenzie e centri di ricerca privati con almeno un’unità produttiva o operativa in Umbria. Il 40 per cento va al finanziamento di progetti di ricerca presso Università, istituti, agenzie e centri di ricerca pubblici con sede legale nel territorio regionale. Un milione di euro è in favore di progetti concernenti i settori e le attività del Distretto Tecnologico dell’Umbria (sviluppo di materiali speciali metallurgici, micro e nanotecnologie, meccanica avanzata e meccatronica). Il progetto di ricerca viene finanziato tramite l’erogazione di un assegno mensile lordo di 1200 euro, per una durata minima di 6 mesi e massima di 18 mesi. Rispetto al precedente bando, c’è una diversa dimensione dello stanziamento a favore delle imprese e del Distretto tecnologico dell’Umbria. Si conferma l’impostazione del bando relativo alle “work esperience”, scaduto il 22 maggio scorso, con la previsione di un incentivo per le imprese che assumeranno quanti hanno realizzato l’esperienza di ricercatore attraverso i bandi fino ad oggi proposti. Assegni di ricerca sono previsti anche nel bando relativo ai progetti integrati per lo sviluppo umano nell’ambito delle reti di impresa. . .  
   
   
SI´ DELLA IV COMMISSIONE AL PROGRAMMA REGIONE UNIVERSITA´ DI BASILICATA  
 
 Potenza, 9 giugno 2008 - La quarta Commissione Consiliare, presieduta da Gennaro Straziuso, nella riunione del 5 giugno ha approvato, a maggioranza, il Piano Triennale 2007- 2009, oggetto dell’Accordo di Programma Regione-università degli Studi di Basilicata. “Il programma – ha sottolineato Straziuso – rappresenta un segnale d’attenzione verso l’ateneo lucano considerato una realtà in grado di innescare processi di crescita virtuosa, ma soprattutto il giusto modo per sottolineare l’importanza dell’interazione tra sistema universitario, istituzioni e territori. ”. “Nel rispetto della normativa statale e comunitaria – ha affermato il presidente della Commissione – la Regione con quest’atto ha voluto favorire l’offerta formativa del sistema universitario in raccordo con il sistema della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica e con la diffusione della cultura scientifica, umanistica economica ed amministrativa”. Per il primo triennio di attuazione sono previsti gli obiettivi prioritari, tra i quali l’ampliamento e la diversificazione dell’offerta didattica formativa, e quindi l’attivazione di corsi di laurea e laurea magistrale presso le nuove facoltà di Architettura, Economia, Farmacia, Scienze della Formazione, la valorizzazione dei fattori di eccellenza del capitale umano, con particolare attenzione al finanziamento dei dottorati di ricerca, all’erogazione di assegni di ricerca e di borse post-dottorato e il potenziamento e la valorizzazione delle risorse umane e strumentali per la didattica e la ricerca. Obiettivo, quest’ultimo, che permetterà di accrescere la qualità e l’attrattività dell’ateneo lucano. “Il programma – ha concluso Straziuso - nasce come risposta ad esigenze atte a valorizzare la ricerca scientifica e tecnologica, a favorire nuovi gruppi di ricerca nelle varie facoltà e a ridurre la migrazione degli studenti lucani verso altre università”. .  
   
   
LA PROVINCIA DI MATERA INVESTE NEL FUTURO SCOLASTICO  
 
 Matera, 9 giugno 2008 - Ammonta a 806. 215,67 euro la cifra dedicata agli 8 bandi per l’ammodernamento degli edifici scolastici di 6 comuni della provincia di Matera. Gli interventi previsti riguardano 4 edifici del comune di Matera. A beneficiare dei contributi saranno il Liceo Classico “E. Duni”, l’Istituto Tecnico Commerciale per Geometri “A. Olivetti”, l’Istituto Professionale di Stato Per I Servizi Sociali “I. Morra” e le sedi del Conservatorio di Musica site in Piazza Sedile, Pal. Bronzini e Pal. Ridola. Per tutti, i lavori previsti riguarderanno l’adeguamento funzionale e alle norme di sicurezza e saranno finanziati con i fondi della premialità Por 2006. La stessa tipologia di interventi è prevista anche per il Liceo classico di Nova Siri, l’Istituto Tecnico Commerciale per Geometri di Tursi, l’Istituto Tecnico Industriale Statale di Ferrandina e le sedi dell’Istituto Professionale di Stato Industria e Artigianato Maschile e Femminile Turistico di Stigliano. Gli interventi, che fanno seguito ai lavori di adeguamento sismico dell’Istituto Tecnico agrario di Garaguso scalo e dell’Istituto Tecnico Industriale Statale di Ferrandina, si inseriscono nel piano di rilancio del territorio che la Provincia sta portando avanti da tempo. “Investire risorse economiche per migliorare la vivibilità dei nostri edifici scolastici – ha dichiarato il presidente della Provincia Carmine Nigro – rappresenta una delle priorità di questa amministrazione provinciale. Questi nuovi bandi di gara sono il risultato di due obiettivi strategici: tutelare la salute degli studenti e garantire loro il massimo livello di sicurezza. Perché una società che non ha cura dei propri giovani, che non si preoccupa delle loro condizioni di vita, è una società che non ha futuro. ” I bandi di gara prevedono date di scadenza che vanno dal 26 giugno al 7 luglio prossimi. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi al Servizio appalti e contratti, riferimento Dott. Tristano Giuseppe: 0835 306268-307, e-mail: g. Tristano@provincia. Matera. It. .  
   
   
FORMAZIONE FVG: AVVISO PER PROGETTI INTEGRAZIONE SCUOLA-LAVORO  
 
Trieste, 9 giugno 2008 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore al Lavoro e Formazione, Alessia Rosolen, ha approvato l´avviso per la presentazione e gestione di operazioni di integrazione fra il sistema scolastico e quello della formazione professionale. L´avviso fa capo al programma del Fondo sociale europeo - Obiettivo 2 (2007-2013) e per l´annualità 2008 prevede una disponibilità finanziaria di 1. 700. 000 euro. Le operazioni da attuare, presentate da soggetti pubblici o privati senza scopo di lucro sull´apposito formulario disponibile on line sul sito www. Formazione. Regione. Fvg. It, dovranno pervenire presso la Direzione centrale Lavoro, Formazione, Università e Ricerca entro il 15 luglio 2008. .  
   
   
BASILICATA, NOMINATA COMMISSIONE PREMIO “MATTATELLI” PER FRUTTICOLTURA APERTO A TUTTE LE FACOLTÀ DI AGRARIA ITALIANE.  
 
Potenza, 9 giugno 2008 - Nominata la Commissione giudicante della prima edizione, del “Premio di Laurea alla memoria del Dr. Biagio Mattatelli”, concorso nazionale aperto a tutte le Facoltà di Agraria italiane. Lo ha deliberato il Consiglio direttivo dell’ “Associazione Biagio Mattatelli per lo sviluppo della frutticoltura”, sodalizio promotore del premio. I componenti della Commissione sono: Carmelo Mennone (presidente dell’Associazione “Mattatelli”, senza diritto di voto); Ugo Panara del Centro Ricerche Produzioni Vegetali di Cesena - Presidente della Sezione di Frutticoltura della Società Orticola Italiana; Carlo Fideghelli del Cra – Centro Ricerche Frutticoltura di Roma; Cristos Xiloyannis della Facoltà di Agraria- Università di Basilicata; Elvio Bellini della Facoltà di Agraria- Università di Firenze e Silvero Sansavini della Facoltà di Agraria- Università di Bologna. I componenti sono stati individuati tra i maggiori esperti e studiosi di frutticoltura in Italia. Il bando, i cui termini sono scaduti il 15 maggio, è riservato a laureati in Scienze agrarie o in Scienze e tecnologie agrarie con tesi sperimentale in ambito frutticolo. Le tesi sono giunte dalle Università di Basilicata, Bari, Milano, Bologna, e Firenze. Le valutazioni di lavori saranno svolte in base all’attinenza al bando, all’applicabilità della ricerca, al valore scientifico e alla metodologia utilizzata. Il Premio, che consiste in una borsa di studio di 1000 euro per il primo classificato, sarà consegnato il 20 giugno nel corso della convegno di studi internazionale sull’Albicocco che si terrà all’Azienda Agricola Sperimentale “Pantanello” di Metaponto. .  
   
   
SERVIZIO CIVILE. DAL 7 LUGLIO APERTI I BANDI PER 1266 NUOVI VOLONTARI NEL VENETO. GIOVANI, COGLIETE QUESTA GRANDE OCCASIONE”  
 
Venezia, 9 giugno 2008 - Saranno 1266 i nuovi volontari del servizio civile nazionale nel Veneto per il 2008. I giovani che vorranno compiere questa esperienza potranno fare domanda di partecipazione entro il 7 luglio ai sensi del nuovo bando emanato dall’Ufficio Nazionale per il servizio Civile e pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale. Dei 1266 posti, 428 fanno capo a Enti nazionali con sedi operative nel Veneto e 838 a Enti regionali, che sono stati selezionati nei giorni scorsi dalla Regione del Veneto. Ne dà notizia l’Assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi che ha illustrato le 88 progettualità selezionate dalla Regione Veneto nell’ambito di progetti che vanno dall’assistenza ai più deboli (minori, disabili, anziani, ex tossicodipendenti…) alla protezione civile, dall’ambiente alla tutela del patrimonio artistico e culturale. “Queste centinaia di giovani volontari – sottolinea l’assessore veneto – si vanno ad aggiungere agli oltre 2. 600 già in servizio civile nel Veneto. Come si vede, un numero in continua costante crescita negli ultimi anni come è in crescita il numero degli enti presso cui è possibile fare un’esperienza di servizio civile. E’ la nostra migliore gioventù quella che sceglie di fare il servizio civile. Ed è tanta. Purtroppo non fa spettacolo, non va in tv, perché lavora silenziosamente ogni giorno a favore degli altri. E’ l’esempio più proficuo, l’antidoto più efficace, la prevenzione vera per contrastare il bullismo, le violenze, il non senso, la mancanza di valori che fa da molla agli episodi negativi, di cronaca nera, che riguardano tanti giovani. Il servizio civile dovrebbe diventare un momento normale e imprescindibile di formazione per tutti i nostri giovani – afferma - perché educa al senso della cittadinanza, dell’appartenenza a una comunità, perché apre gli occhi dei giovani su mondi che non si conoscono, quelli del bisogno, della solidarietà con gli altri, e che possono segnare molto positivamente le loro vite. A livello nazionale dal 2001 al 2006 sono stati pubblicati bandi di servizio civile che hanno fatto compiere questa esperienza formativa a circa 46 mila giovani in Italia. Ricordo tra l’altro che il Veneto è la prima regione ad aver attuato un confronto tra i diversi giovani candidati durante la recente seconda Assemblea Regionale dei volontari in servizio civile nazionale nel Veneto svoltasi a Padova dove abbiamo offerto uno spazio ‘autogestito’”. Gli elenchi dei progetti di servizio civile per i quali i giovani possono far domanda sono resi noti via Internet nei portali regionali www. Venetosociale. It/serviziocivile e www. Serviziocivile. It. Le domande devono essere presentate direttamente agli Enti interessati entro il 7 luglio. E’ ancora aperto, e scade il 13 giugno, il termine per partecipare ai 128 progetti del Servizio civile regionale veneto. .  
   
   
VOLONTARIATO FVG: UNA NUOVA LEGGE DI SETTORE  
 
Udine, 7 giugno 2008 - "La sfida del volontariato? Aiutare il no profit a conservare l´anima di solidarietà, di servizio, di scelta degli ultimi, di giustizia sociale da cui è nato. Potrà vincere questa sfida e avere un futuro soltanto se saprà mantenere e difendere la sua identità, che è la gratuità". Sta in queste poche parole il senso dell´analisi che mons. Giovanni Nervo - presidente onorario della Fondazione Zancan di cui è stato fondatore e responsabile della Caritas italiana dal 1971 al 1986 - ha voluto proporre nel corso della presentazione del suo nuovo libro "Ha un futuro il volontariato?". Organizzato sabato 7 luglio, a Udine, dal Movimento di volontariato italiano del Friuli Venezia Giulia, l´incontro, a cui hanno partecipato anche l´arcivescovo emerito di Udine, Alfredo Battisti, e l´assessore regionale Roberto Molinaro, è stato occasione per dibattere sulle tematiche più urgenti che riguardano il mondo del volontariato in regione. "Il libro di mons. Nervo, che conosco e stimo da oltre un trentennio - ha affermato Molinaro - ci fornisce una griglia utile per riscrivere le regole su cui vogliamo fondare la nuova legge regionale in materia di volontariato con cui vogliamo concorrere a realizzare un modello sociale per la comunità del Friuli Venezia Giulia". Una realtà importante dal punto di vista numerico - sono 50 mila le persone impegnate nel volontariato, ossia il 4 per cento della popolazione, 932 le associazioni attive e iscritte al registro regionale - che mostra anche dinamismo ("nel 2007 - ha ricordato Molinaro - 59 nuove associazioni hanno richiesto di essere iscritte") e forte radicamento territoriale. Ma tra le problematiche da risolvere, vi è proprio uno dei punti citati nel libro di mons. Nervo, la confusione tra la promozione sociale, per cui manca in regione una legislazione ad hoc, e l´impresa sociale, per la quale invece è stata appena varata una normativa apposita. La strada da seguire, indica mons. Nervo è anzitutto quella della distinzione. "Non è mai abbastanza sufficiente precisare l´identità del volontariato, ossia quella indicata dall´articolo 2 della legge 266/1991: attività prestata in modo personale, spontaneo, gratutito, senza fini di lucro. Quindi - spiega Nervo - altre espresioni di solidarietà, come le cooperative, l´associazionismo e le imprese sociali hanno pieno valore, ma sono specie diverse dal volontariato". Ma per Nervo il rischio è anche un altro. "La tentazione è quella dei soldi: già venticinque anni fa, in un convegno a Lucca, ebbi a dire che di soldi il volontariato può pure morire", avverte l´uomo di Chiesa e di ricerca, intelligenza acuta con il dono di una esposizione dei concetti lucida e analitica, che ha rivelato di ritornare "con commozione" in Friuli, "dove ho vissuto - ha ricordato - assieme a mons. Battisti un´esperienza di carità e fraternità senza pari durante il terremoto del 76". Purtuttavia, i pericoli e la crisi che derivano dalla non gratuità del volontariato - uno tra tutti, la strumentalizzazione da parte della politica - non sono secondo Nervo "tali da comprometterne l´esistenza, ma di certo sono in grado di minarne a fondo la qualità". Per questo, nel suo libro, alla domanda "essere volontario, perché?" l´autore risponde: "Anzitutto, non si diventa volontari per riempire i vuoti e sostituire le inadempienze delle istituzioni pubbliche, perché i servizi fondamentali alla persona sono un diritto dei cittadini e sono lo Stato, le Regioni e i Comuni a doverli organizzare e garantire. Lo si diventa, invece, per affermare i valori dell´uomo, per portare nei servizi alla persona un ´supplemento d´anima´, per rispondere a bisogni emergenti che non sono ancora presenti nella coscienza pubblica, nella normativa, nella destinazione delle risorse, per svolgere funzione di controllo e stimolo per le istituzioni a rispondere ai bisogni dei cittadini, per diffondere capillarmente la cultura della solidarietà, anche nei normali rapporti di lavoro pagato". E, infine, quello della formazione. "Non bastano solo braccia e cuori - dice Nervo - occorrono volontari con testa e professionalità. E soprattutto la capacità di lasciare che i giovani entrino in questo mondo e gli siano affidati ruoli di responsabilità". .  
   
   
SCUOLA LIGURE, PROBLEMA ORGANICI, RICHIESTO L’ INTERVENTO DEL MINISTRO  
 
Genova, 9 giugno 2008 - "Le scrivo per sottoporre alla sua attenzione la necessità di riconsiderare, nel quadro complessivo delle politiche di gestione degli organici del personale della scuola, i criteri di attribuzione delle quote di organico di diritto e le azioni perequative in sede di adeguamento degli organici di fatto, con riferimento alla situazione della Liguria". Comincia così la lettera che il vicepresidente della Regione Liguria Massimiliano Costa ha inviato al ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini in riferimento alla formazione delle classi per il prossimo anno scolastico e, quindi, all´assegnazione degli organici. Nella lettera inviata a Viale Trastevere, Costa elenca una serie di peculiarità che rendono stringente un intervento del Ministro. Innanzitutto la presenza di "zone a rischio" educativo in molte aree urbane e in particolare in quella genovese "rendono necessari interventi a tempo pieno e prolungato". Intervento che diventa ancor più fondamentale se si pensa alla forte presenza di cittadini stranieri che, lavorando, necessitano del servizio educativo per i figli anche nelle ore pomeridiane. In secondo luogo la conformazione geografica della Liguria, con 135 comuni su 235 che hanno meno di 1. 000 abitanti e che spesso sono situati in zone di montagna, fa del "presidio scolastico, spesso con pluriclassi, un elemento essenziale per la sopravvivenza stessa delle famiglie". A quest´ultimo elemento si unisce il fatto che 39 ragazzi su 100 (contro i 29 della media nazionale), usano il treno per raggiungere la scuola superiore di frequenza e che anche moltissimi studenti della scuola dell´obbligo usano i mezzi di trasporto pubblico. "I dati citati - scrive Costa - sostengono da soli la necessità di venire incontro alla scelta di questa amministrazione di sostenere il presidio delle zone interne anche attraverso il mantenimento delle scuole, partendo dalla garanzia di poter assicurare l´organico adeguato al personale, senza per questo dover penalizzare le aree metropolitane". Il vicepresidente chiede quindi al Ministro "che venga riconosciuto alla Liguria un recupero, almeno sull´organico di fatto del 2008/09 ed in previsione sull´organico di diritto del 2009/10, della quota di personale scolastico che renda possibile perseguire le politiche legate agli obiettivi di Lisbona 2010". A seguito dell´invio della lettera, il vicepresidente Costa ha anche richiesto un appuntamento al Ministro Gelmini per avviare un dialogo costruttivo sulla questione. .  
   
   
ENERGIOCHI,ALLE SCUOLE 210MILA KIT PER RISPARMIO  
 
Pescara, 9 giugno 2008 - Si è concluso nella Villa Comunale di Chieti, il concorso regionale "Energiochi"rivolto a tutte le scuole dell´infanzia, primarie e secondarie di primo grado della regione Abruzzo. Mille e seicento i bambini premiati, provenienti dalle scuole vincitrici di tutta la regione, ai quali, oltre ai premi in denaro per l´acquisto di materiale didattico attinente l´energia, sono stati consegnati cappellini, aquiloni, magliette, palloni e ai dirigenti scolastici, targhe in ricordo della partecipazione al Concorso. "Energiochi" continua ora nelle scuole, con la distribuzione di oltre 210. 000 kit per il risparmio energetico, attraverso gli economizzatori idrici e di oltre 6. 000 lampadine a basso consumo per tutti i bambini partecipanti al concorso. .  
   
   
FORMAZIONE:FORUM STUDYBOX,PIACE AGLI STUDENTI STAND ABRUZZO  
 
Pescara, 9 giugno 2008 - Ammontano a quattromila le presenze universitarie già registrate nei cinque stand abruzzesi che il 6 giugno hanno debuttato al primo forum europeo, "Studybox", sul diritto allo studio e alla formazione universitaria, in corso di svolgimento alla Rocca paolina di Perugia fino al 7. Il dato sull´afflusso degli studenti agli stand abruzzesi è stato comunicato dall´assessore al Lavoro e alla Formazione, Fernando Fabbiani, presente all´inaugurazione. "Ai visitatori che ci sono apparsi fin da subito numerosi - ha detto Fabbiani - presentiamo tutta la nostra offerta formativa, distribuendo mappe delle discipline universitarie e guide ai servizi". L´intento dell´Assessorato è quello di "migliorare ancora il già buon trend di crescita delle iscrizioni", ha detto Fabbiani. Il format che risulta al momento vincente, sempre secondo l´Assessore è "la linea della combattezza e la ricchezza delle nostre proposte. C´è, infine" - ha concluso Fabbiani - "un altro spetto, oltre alle eccellenze e alla qualità formativa delle nostre università, ed è la qualità della vita delle nostre città. Contiamo sul fatto che questo possa creare un turismo di ritorno utile alla nostra regione". .  
   
   
FORMAZIONE: ABRUZZO PRIMO IN ITALIA PER CORSI A DIPENDENTI  
 
L´aquila, 9 giugno 2008 - Con un dato complessivo di 12. 804 giornate la Regione Abruzzo è la prima regione in Italia per erogazione dei servizi di formazione professionale ai propri dipendenti. È quanto si evince dall´11° Rapporto sulla formazione nella Pubblica amministrazione, che ha evidenziato per l´ente Regione altri importanti punti di eccellenza. In termini finanziari, infatti, la Regione Abruzzo con un stanziamento di circa un milione di euro, pari all´1,33% del bilancio regionale, è la quarta regione in Italia per investimenti nel campo della formazione dietro a Liguria, Piemonte e Umbria. Eccellente e di primato assoluto invece il rapporto giornate/dipendente per quale l´Abruzzo con l´8,5 ha un coefficiente di circa quattro volte superiore a quello nazionale e a quello di regioni, come Piemonte e Emilia Romagna, tradizionalmente leader nel campo della formazione professionale. "Il Rapporto sulla formazione nella P. A. Dà conto degli sforzi che questa amministrazione regionale ha scelto di fare ad inizio mandato - spiega l´assessore al Personale, Giovanni D´amico -. Il primato non nasce per caso e i risultati del Rapporto confermano e rafforzano quelli degli scorsi anni, quando l´impegno della Regione è sempre stato elevato e costante, nonostante la situazione del bilancio non fosse proprio rosea. L´abruzzo ha investito in strutture per la formazione dei propri dipendenti, con aule informatiche attrezzate. Recentemente - aggiunge l´assessore -, per consentire ai nostri dipendenti di acquisire e migliorare la propria formazione universitaria in scienze giuridiche e dell´amministrazione, abbiamo stipulato convenzioni con le Università dell´Aquila e di Teramo ed è prossima la firma della convenzione con la facoltà di Economia dell´Università D´annunzio". .  
   
   
I GIOVANI TOSCANI A TANTATINTA: «LA PACE, UNA SCELTA DI VITA»  
 
Firenze, 9 giugno 2008 - “La pace: una scelta di vita” : è questo il titolo che giovani di tutta la Toscana, riuniti il 6 giugno al Viper Theatre di Firenze, hanno voluto dare al loro documento. E questo documento è stato letto in apertura della manifestazione che li ha raccolti da tutta la regione, intitolata “Tantatinta, la Toscana con i giovani e per i giovani” a sottolineare che sono loro i protagonisti della giornata. E non solo. Una giornata che li ha visti presentare i progetti dei quali sono protagonisti attivi e che li ha messi a confronto con le istituzioni, dalla Regione, che ha promosso l’iniziativa, agli enti locali di tutto il territorio, alle associazioni che compartecipano ai tanti progetti presentati. Claudio Martini, presidente della Regione, Gianni Salvadori, assessore alle politiche sociali, Massimo Toschi, assessore alla cooperazione in! ternazionale, don Luigi Ciotti, presidente dell’associaz! ione Lib era, e tutti gli altri rappresentanti di enti locali, associazioni, operatori che lavorano con i giovani, sono stati i loro “ospiti”. Ricorda il grande patrimonio culturale e civile della Toscana, il documento dei giovani di Tantatinta; ricorda grandi figure della Toscana, come La Pira, don Milani, don Facibeni, padre Balducci, Gianni Meucci, ma anche Alex Langer. Ricorda il Social Forum del 2002, e punta l’attenzione su quella che i giovani considerano “la vera sfida”, quella di “declinare la pace, la giustizia, la legalità, nel tempo che tutti a siamo chiamati a costruire, dentro i drammi che toccano l’intero mondo e abitano anche in casa nostra. ” Citano le guerre, dall’Iraq, all’Afghanistan, al Libano, al Medio Oriente, all’Africa, con la Somalia, il Corno d’Africa, il Darfur, ma arrivano alla Toscana che “per la sua storia e per quello che abbiamo realizzato in questi an! ni ha una grande responsabilità”: che è quella di “ricostruire, con coraggio, una accoglienza che metta al centro la dignità della persona e il rispetto dei diritti e doveri di ciascuno. ” Giovani protagonisti, risorsa della Toscana, dell’oggi e del domani. Questi i temi sui quali hanno insistito il presidente Martini e l’assessore Salvadori. “I giovani sono una risorsa di tutta la comunità – ha sottolineato Martini – e noi dobbiamo essere capaci di renderli partecipi della vita sociale. E la Toscana, che è una delle regioni più vecchie, ha particolarmente bisogno della loro grande energia. ” Bando ai luoghi comuni sui giovani, è stato, sulla stessa lunghezza d’onda, il messaggio dell’assessore Salvadori, che ha sottolineato come proprio i giovani devono tornare al centro dell’agenda politica. “I giovani non sono bullismo ! e disagio – ha detto Salvadori – ma rappresentano&! nbsp; ma gnifiche testimonianze dello spendersi per gli altri. ” E dopo aver citato le innumerevoli associazioni di volontariato nelle quali prestano la loro opera i giovani toscani, ha concluso con un’esortazione all’ottimismo: “Dobbiamo uscire dalla convinzione pessimistica che i giovani di oggi avranno un futuro peggiore dei loro genitori”. “Su questo, complessivamente, lavora la Regione Toscana e su questo investe” – ha ribadito – sottolineando il tema della giornata e i 186 progetti finanziati per 5 milioni di euro che sono stati presentati in occasione di Tantatitnta. La giornata è stata l’occasione anche per ribadire, sia da parte del presidente Martini che dell’assessore Salvadori, la posizione della Toscana circa le politiche di sicurezza e quelle di integrazione. Una posizione che ribadisce il valore assoluto della legalità (sulla quale peraltro sono incentrati molti dei progetti che riguard! ano il mondo giovanile), ma che intende coniugare ad esso il valore dell’integrazione. “Abbiamo una grande cultura in questo senso- ha ribadito Martini – l’integrazione è un valore fondante e un segno di civiltà. Non può essere ridotto ad una questione di ordine pubblico. ”E ancora: “si parla di regole e si fa a gara a chi aggiunge l’aggettivo più forte, le regole non hanno bisogno di aggettivi, se ci sono vanno rispettate e se già si applicassero quelle che ci sono sarebbe un grande passo avanti. ” E a proposito di integrazione don Ciotti ha aggiunto una sua testimonianza personale, ricordano quando da “giovane immigrato a Torino, con mio padre, avevamo un lavoro, ma non una casa, abbiamo vissuto in una baracca e la San Vincenzo ci ha dato i vestiti”. Scheda Attivati investimenti per quaranta milioni di euro Giovani, 186 progetti per c! inque milioni di euro Le misure della Regione Toscana ne l triennio 2008-2010. Sono 186 i progetti finanziati dalla Regione a favore dei giovani e delle giovani toscane. L’importo complessivo è di cinque milioni e 460 mila euro. I progetti a loro volta hanno attivato investimenti complessivi per 40 milioni di euro (con risorse statali, di altri enti locali e di privati) di cui 13 milioni e mezzo per l’anno 2008. Il complesso dei finanziamenti è stato presentato oggi, insieme alle politiche giovanili regionali per il triennio 2008-2010, all’interno dell’iniziativa Tantatinta, un evento pensato per i ragazzi e le ragazze della Toscana che si è tenuto nel quartiere fiorentino delle Piagge a cui hanno partecipato il presidente Claudio Martini e l’assessore alle politiche giovanili Gianni Salvadori. Sinteticamente i progetti finanziati favoriscono la partecipazione nel 37,60% dei casi, la creatività (22%) e i! l protagonismo giovanile (19,10%); il 6,10% promuove la cittadinanza attiva, il 5,60% la cultura della legalità, il 5% strumenti di informazione e il 4,50% l’impegno sociale. I 13 milioni e mezzo investiti sul 2008 finanziano interventi a favore della partecipazione e della socializzazione per 2 milioni e 900. 000 euro mentre quelli per incentivare l’impegno sociale ricevono 165. 000 euro. 2 milioni e diecimila euro promuovono il protagonismo e la responsabilizzazione e 116. 000 sostengono la realizzazione di strumenti di informazione; un altro milione e 215. 000 promuove la creatività e 380. 000 euro sono a sostegno della cultura della legalità. La cittadinanza attiva riceve 431. 000 euro mentre oltre 6 milioni sono destinati a programmi di investimento e alla regia regionale. Le suddivisione dei progetti per provincia vede Firenze ottenere 2 milioni e 300. 000 euro, Pisa 1 milione e 100. 000, Arezzo 800. 000, Lucca 650. 000, Siena 480. 000,! Grosseto 450. 000, Livorno 430. 000, Massa e Carrara 390. 000, P! rato 390 . 000, Pistoia 350. 000. .  
   
   
PIEMONTE, EDILIZIA SCOLASTICA ANNUALIT 2008: PROROGA DEI TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE, I COMUNI AVRANNO TEMPO FINO AL 10 LUGLIO 2008  
 
Torino, 9 giugno 2008 - La Regione riapre la possibilità per i Comuni del Piemonte di accedere al bando triennale sull’edilizia scolastica per ottenere finanziamenti per la messa in sicurezza degli edifici, il miglioramento delle strutture e le nuove costruzioni. Le domande per la concessione di contributi potranno essere presentate fino al 10 luglio 2008. L’istruttoria regionale stabilirà la graduatoria degli interventi rispondenti ai requisiti e che quindi, ritenuti ammissibili, riceveranno i finanziamenti il prossimo anno secondo le disponibilità di bilancio e l’ordine della stessa graduatoria. Le domande devono essere formulate singolarmente per edificio e per ciascun intervento richiesto utilizzando il modulo scaricabile da www. Regione. Piemonte. It/istruz/edsco/document. Htm Il bando triennale, approvato dalla Giunta lo scorso giugno 2007, prevede la concessione di contributi per interventi di edilizia scolastica su edifici di proprietà comunale che ospitano scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado statali e non statali paritarie e predispone inoltre precise linee di intervento di manutenzione straordinaria: riqualificare le strutture scolastiche sedi di scuole statali, con particolare riguardo a ciò che attiene la messa a norma degli edifici; favorire l´adeguamento degli edifici sedi di scuole statali e comunali per consentire l´attuazione delle innovazioni didattiche ed organizzative; garantire il diritto alla frequenza nella scuola dell’infanzia; determinare le condizioni strutturali idonee ad assicurare un adeguato standard qualitativo del servizio scolastico ed un´efficace lotta alla dispersione scolastica. “Entro il 31 dicembre 2009 - specifica l’assessore all’Istruzione e Formazione Professionale, Giovanna Pentenero - tutti gli edifici scolastici dovranno essere adeguati alla normativa vigente in materia di sicurezza, igiene ed eliminazione delle barriere architettoniche. Sarà quindi data priorità assoluta agli interventi di adeguamento”. .  
   
   
BASILICATA, APOF-IL, L’ARTE ORAFA DIVENTA UNA PROFESSIONE  
 
Avligilano, 9 giugno 2008 - L’arte può diventare un’occasione di professione e lavoro. E’ la testimonianza che viene dalla mostra “Fluide Metamorfosi” dell’artista lucana Manuela Tedesca patrocinata dall’Apof-il che ad Avigliano, lo scorso anno, ha tenuto un corso di oreficeria per 15 allievi (450 ore di attività pratica-teorica e di laboratorio). L’oro, i metalli preziosi forgiati per descrivere sentimenti, interpretare ricorrenze importanti e fissare momenti unici, - per dirla con Marilyn - sono i migliori amici delle donne. E quelli della tradizione orafa, argentiera e gioielliera italiana, nonostante la crisi e il calo dei consumi, continuano a far sognare il mondo intero. Per questo – sottolinea il presidente dell’Apof-il Antonio Giansanti – investire nella formazione degli artigiani dell’oro e dei metalli preziosi ha una rilevanza particolare anche a sostegno degli operatori del made in Italy che continuano a sollecitare una nuova legge di tutela del marchio e il ‘mutuo riconoscimento’ dei prodotti all´interno dell’Unione europea. Infatti, intensificare i controlli prima che vengano apposti marchi aggiuntivi sui prodotti orafi-argentieri-gioiellieri, anche quando questi articoli sono stati fabbricati legalmente in un altro Stato membro, deve essere seguito dalla formazione e dall’aggiornamento professionale degli artigiani che creano e lavoro i metalli preziosi. Le tecniche utilizzate che segnano il successo del “made in Italy” sono quelle di sempre, eseguite artigianalmente, ovvero ‘a mano’. Il settore orafo, in Italia, ha da sempre rappresentato uno dei comparti manifatturieri trainanti nella promozione della produzione italiana nel mondo, con un totale di 10 mila aziende, di cui 8. 500 artigiane e 1. 500 industriali, 47mila addetti diretti alla produzione e 76mila alla distribuzione. La produzione si concentra in alcuni distretti di punta, come Vicenza, Arezzo, Valenza Po, Napoli, Padova Firenze e Palermo. “In questo contesto - commenta Giansanti - sarebbe auspicabile la realizzazione di un progetto finalizzato a migliorare e a salvaguardare la penetrazione commerciale dei prodotti orafi, attraverso stabili organizzazioni commerciali e incentivando l’aggregazione di imprese. Il progetto - auspica - potrebbe prevedere la coabitazione con altri prodotti del made in Italy, accessori moda, che per noi significa rilanciare il Polo della Corsetteria di Lavoro, ed essere rivolto al mercato interno e ai mercati esteri maturi come quello americano e potenziali come l’Europa dell´Est”. .  
   
   
FRIULI VENEZIA GIULIA: DISPONIBILE PER ACCORDO ACCADEMIA A VILLA MANIN  
 
Udine, 9 giugno 2008 - "Riteniamo che la presenza della succursale dell´Accademia delle Belle Arti di Venezia a Villa Manin sia motivo di prestigio oltre che un fattore di promozione importante, ma la prosecuzione di questa esperienza non può prescindere da un chiarimento sugli intendimenti reali della stessa Accademia di Venezia e, soprattutto, sulla volontà del competente ministero a sostenere la possibilità che in Friuli Venezia Giulia operi una Accademia di Belle Arti, così come accade in tutte le altre regioni d´Italia". Lo ha dichiarato l´assessore regionale alla Cultura, Roberto Molinaro, in ordine all´attuale situazione della succursale dell´Accademia delle Belle Arti di Venezia con sede a Villa Manin di Passariano e in merito alla prosecuzione dell´attività per il prossimo anno accademico con l´accettazione delle relative iscrizioni. A tal proposito, per valutare la volontà del ministero è già stato richiesto un incontro, fa sapere Molinaro, precisando inoltre che "questo chiarimento a livello ministeriale con le autorità scolastiche locali è condizione preliminare per qualsiasi intervento dell´Amministrazione regionale a sostegno di questo momento di formazione di eccellenza". .  
   
   
ANNO SCOLASTICO 2008 -2009, LA GIUNTA DELLA CAMPANIA APPROVA IL CALENDARIO E LE LINEE DI INDIRIZZO. GABRIELE: "FORTE IMPEGNO PER ELEVARE LA QUALITÀ DEI NOSTRI STUDENTI"  
 
 Napoli, 9 giugno 2008 - La Giunta regionale della Campania, su proposta dell’assessore all’Istruzione Corrado Gabriele, ha approvato il 6 giugno il calendario e le linee di indirizzo per lo svolgimento delle attività dell’anno scolastico 2008/09. Le lezioni inizieranno il 15 settembre 2008 e termineranno il 10 giugno 2009. Le vacanze di Natale sono in programma dal 20/12/2008 al 6 gennaio 2009; quelle di Pasqua inizieranno il 9 aprile e termineranno il 15 aprile 2009. Sono previsti altresì 2 ponti: il 2 maggio 2009 e il 1 giugno 2009. La decisione tiene conto delle esigenze delle famiglie, che tendono sempre più ad organizzare le vacanze in periodi diversi dell’anno, e della variegata offerta turistica che la Campania offre in diversi periodi dell’anno. “Le linee del piano di indirizzo dell’attività scolastica regionale 2008-09 – dichiara Gabriele – sono il risultato di un lavoro ampio e partecipato, messo a punto dalla Cabina di regia e dal Forum allargato, promosso dalla Regione e costituito da associazioni dei docenti e dei presidi, degli studenti, dei genitori e dei sindacati. “Al Forum - ricorda Gabriele – è stato affidato altresì il compito di delineare la piattaforma programmatica per la presentazione di uno schema di legge regionale per costruire un sistema organico legato direttamente alle esigenze del territorio in materia di istruzione e formazione. “Il provvedimento di oggi mira a contenere, anche con un sforzo finanziario sostenuto dalla Regione, la pesante situazione dovuta al taglio degli organici dei docenti. Sono state ribadite le indicazioni già annunciate e già fornite per l´anno scolastico in corso, relativamente al numero di alunni per classe, massimo 25, da ricondurre a 20 in presenza di alunni con disabilità. “Ci auguriamo che il rapporto in fieri con il nuovo ministro della pubblica istruzione Gelmini, possa continuare nel solco costruttivo già avviato, di concerto con i sindacati e con l’ex ministro Fioroni. “Il nuovo anno scolastico si aprirà all’insegna della qualità e dell’impegno ad elevare le potenzialità dei nostri giovani, anche attraverso percorsi virtuosi come il progetto <Scuole Aperte> che si caratterizzerà ancor più per gli interventi mirati all´innalzamento generale delle competenze degli studenti con particolare riferimento alle materie matematico - scientifiche e alla lettura. “La scuola dell´autonomia in Campania può divenire protagonista nella definizione di una nuova dimensione, partecipata e pluralista del sistema di istruzione regionale e dare un contributo decisivo al recupero e al contrasto della dispersione scolastica”, conclude Gabriele. .  
   
   
COMMERCIO EQUO E SOLIDALE: A PERUGIA PROTAGONISTE LE SCUOLE  
 
Perugia, 9 giugno 2008 – “Abbiamo tutti gli stessi diritti ma, non sempre, le persone vengono rispettate. Alcuni bambini, in particolare quelli che vivono in paesi economicamente sottosviluppati, lavorano con ritmi stressanti e a loro vengono negati il diritto al gioco, ai sogni e ai desideri. Il commercio equo solidale permette agli adulti di avere un lavoro e, quindi, assicura ai bambini il diritto di crescere e vivere come noi”. Lo hanno affermato il 6 giugno a Perugia gli alunni delle scuole che hanno partecipato all’incontro dal titolo “I bambini raccontano il commercio equo”, durante il quale sono stati illustrati i progetti attivati da alcune botteghe umbre del commercio equo e solidale grazie ai finanziamenti previsti dalla legge regionale 3/07. All’incontro, che apre le iniziative organizzate nell’ambito della prima Giornata regionale del commercio equo solidale in programma dal 13 al 14 giugno, erano presenti oltre agli alunni delle scuole, il direttore regionale, Aldo Bruni, il consigliere regionale, Oliviero Dottorini, Carola Benedetto dell’associazione Umbria Equosolidale. “L’associazione Umbria Equosolidale – hanno spiegato i rappresentanti dell’associazione - ha individuato nel mondo della scuola un interlocutore privilegiato quindi, nell’anno scolastico 2007/2008, grazie ai finanziamenti previsti dalla legge regionale, ha realizzato nelle scuole del territorio umbro laboratori formativi destinati alle scuole primarie, secondarie di primo grado e agli istituti superiori. Questo ha permesso, ad alcune delle botteghe umbre del commercio equo e solidale, di incontrare 170 classi dando la possibilità a circa 3800 allievi di avvicinarsi ad altre culture e realtà sociali, riflettere sui legami economici che intercorrono tra nord e sud del mondo e sulle conseguenze socio economiche delle nostre scelte di consumo”. Ai laboratori hanno partecipato 18 classi dei comuni di Marsciano, Deruta, San Venanzo e Massa Martana (7 della scuola primaria, 3 della secondaria di primo grado, 8 degli istituti superiori), 80 classi del comune di Perugia, 8 classi delle scuole primarie del comune di Orvieto, 39 di Città di Castello (20 elementari, 7 medie, 12 superiori), 22 classi delle scuole primarie del comune di Terni. I laboratori, della durata minima di 6 ore per tre incontri per classe, prevedevono giochi di ruolo e, attraverso i materiali audio-visivi, i ragazzi hanno approfondito i processi della produzione del cioccolato e del cotone. Ciò ha permesso di capire cosa c’è dietro la realizzazione di un capo d’abbigliamento, le regole del commercio internazionale, di conoscere altre culture ed entrarne in relazione attraverso il mondo della musica. “Il lavoro che avete svolto - ha detto il direttore regionale, Aldo Bruni, rivolgendosi ai bambini – è utile anche per la comprensione delle problematiche legate all’immigrazione che oggi interessano il nostro paese fortemente coinvolto nel processo di globalizzazione. Un motivo in più per capire ed approfondire le diverse culture con grande apertura mentale a partire dalle giovani generazioni”. Oliviero Dottorini, dopo aver evidenziato “che l’Umbria è stata la prima Regione ad adottare una legge sul commercio equo solidale finanziata con 100 mila euro”, ha detto ai bambini “che grazie a questi lavori avete avuto la possibilità di capire che dietro al fenomeno dell’immigrazione c’è sempre uno squilibrio economico pesante”. “Grazie ai laboratori i nostri alunni hanno maturato un atteggiamento positivo e solidale verso gli altri – ha detto l’insegnate Maria Carmela Furfaro, referente del progetto per il Iv circolo didattico – Sono nate proposte interessanti come quella di guardare le etichette o leggere gli ingredienti dei prodotti che si acquistano per evitare di favorire il lavoro minorile”. .  
   
   
PROGETTO ANTIMAFIA "FLARE": VENDOLA SALUTA GLI STUDENTI DIRETTI A BRUXELLES  
 
Bari, 9 Giugno 2008 - Una delegazione di oltre 100 studenti pugliesi coinvolti nel progetto europeo “Flare”, che raccoglie una rete di associazioni impegnate in attività di antimafia sociale, è partito il 7 Giugno alla volta di Bruxelles, per presentare nella sede del Parlamento Europeo la legge italiana che obbliga al riutilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Lo stesso giorno della partenza, si è tenuto a Bari, presso l’aula del Consiglio Regionale, un incontro tra gli studenti e le istituzioni locali, organizzato dall’Associazione culturale “Terra del Fuoco-mediterranea” di Lecce. Hanno partecipato il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, l’Assessore Regionale alla Trasparenza e alla Cittadinanza Attiva Gugliemo Minervini, il Sindaco di Bari Michele Emiliano e il Commissario di Governo per i Beni Confiscati alle Mafie Antonio Maruccia. .  
   
   
FORMAZIONE BENI AMBIENTALI: A PENNE CONSEGNATI 25 DIPLOMI POST LAUREA  
 
Pescara, 9 giugno 2008 - Eleonora Chiodi, Marina D´urbano, Walter De Giacomi, Marco Di Luca, Oremo Marco Di Nino, Luca D´ignazio, Eliena Ferretti, Natascia Perioli, Marilisa Rubino, Emanuele Di Canzio, Nicoletta Fazzio, Gianni Piscione, Ilaria Cipolloni, sono i nomi dei diplomati nel master di Ii livello in Direzione Management dei Beni Ambientali, a cui si aggiungono i seguenti 12 diplomati del master di primo livello in Economia, Gestione e Valorizzazione dei Beni Ambientali. Si tratta di : Maria Teresa Cocco, Laura Diana, Veronica Di Fiore, Lisa Giammarino, Massimo Pontenero, Alessio Sabatini, Simona Severo, Tonia Stamerra, Federico Centorame, Elita Di Croce, Luisana Canci e Marco Ciampoli. In tutto sono 25 gli gli allievi che hanno ricevuto i diplomi, il 5 giugno, durante la cerimonia di consegna che si è tenuta nell´aula consilare del Munucipio di Penne, alla presenza dell´assessore alla Formanzione, Fernando Fabbiani, del Sindaco di Penne, Donato Di Marco Berardino, del Commissario straordinario del Ciapi, Angelo di Rosa, del Prof. Pino Mauro, docente di Economia presso l´Univertsità d´Annunzio di Pescara e del presidente della cooperativa Cogestre di Penne, Fernando Di Fabrizio. Nel nuovo Por (Piano operativo regionale) relativo alla programmazione 2007-2013, ci sono risorse per 316 milioni di euro. Uno strumento che si prefigge di combattere i fenomeni del disagio, della polverizzazione del sistema produttivo, della disoccupazione ma anche i ritardi nell´innovazione e nella ricerca. "Continueremo ad investire nella formazione alta - ha sottolineato l´assessore alla Formazione, Fernando Fabbiani, nel corso della cerimonia di consegna dei diplomi post univesitari in Beni Ambientali che si è tenuta a Penne - perchè riteniamo che sia uno dei modi migliori per creare posti di lavoro qualificati soprattutto in settori come l´ambiente e la cultura. Per il triennio appena trascorso - ha proseguito l´assessore - siamo con la coscienza a posto, consapevoli di aver operato per fornire più competenze alle aziende ed ai lavoratori. Siamo intervenuti un po´ in tutti i settori e quindi anche nell´ottica di ridurre il pesante gap accusato dall´Abruzzo, all´ultimo posto in Italia nella graduatoria per laureati in materie tecnico-scientifiche. I fondi sono stati tutti spesi ed investiti nella maniera adeguata al punto che la regione Abruzzo è stata presa ad esempio a livello nazionale. Intanto, - ha confermato Fabbiani - dopo l´estate usciranno i prossimi bandi". L´assesore Fabbiani ha, infine, ricordato il progetto "Lezioni d´Abruzzo", presentato oggi a Perugia nell´ambito del Forum europeo sul diritto allo studio. Un´iniziativa che, "fermo restando la valorizzazione del preziosissimo patrimonio rappresentato dai 70 mila studenti abruzzesi, mira anche a invogliare gli studenti delle altre regioni a trasferirsi per gli studi in Abruzzo dove sono estremamente elevati sia la qualità della vita che il livello di cultura che si riescono ad offrire". .  
   
   
AMBIENTE LIGURE, PRESIDENTE BURLANDO: 35 MILIONI DI EURO I FINANZIAMENTI  
 
Roma, 9 Giugno 2008 - Ammontano a 35 milioni di euro i finanziamenti che la Regione Liguria, attraverso il Fas (Fondo aree sottoutilizzate) destinerà alla depurazione per completare tutta la rete entro il 2015, a cui si aggiungono le risorse derivanti dal sistema tariffario per un totale di 300 milioni di euro. Lo ha detto questa mattina nel corso della Giornata mondiale dell´ambiente il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando elencando tutti i finanziamenti in materia ambientale che la Giunta regionale intende erogare. "Sul fronte della depurazione - ha ribadito il presidente Burlando - ci aspettiamo un accordo importante con la comunità ligure per una politica che in realtà si dovrebbe fare con i soldi degli Ato, gli ambiti territoriali ottimali del ciclo idrico integrato, per mettere in moto una serie di investimenti in grado di completare la rete depurativa di tutta la Liguria". "Nei prossimi mesi - ha continuato Burlando - definiremo quali investimenti effettuare in questo settore e quale governance". Per quanto riguarda i rifiuti Burlando ha ricordato lo stanziamento di 5 milioni di euro da parte della Regione per "aiutare la raccolta differenziata e intervenire così sull´intero ciclo". "Il 12 giugno - ha sottolineato il presidente - si inaugura alla Spezia l´impianto di Cdr, il combustibile derivato dai rifiuti solidi urbani, chiudendo così l´intero ciclo". Altri 10 milioni sono stati stanziati attraverso i fondi Fas per i parchi liguri che si sommano ad altri 10 milioni di euro destinati alla mobilità sostenibile. A cominciare dagli impianti di risalita che andranno a collegare le Cinqueterre con la Val di Vara, ad una nuova cremagliera sulla collina di S. Ilario al servizio degli abitanti e soprattutto degli anziani per la quale la Regione Liguria ha stanziato 200 mila euro e ad una monorotaia che collegherà S. Fruttuoso bassa con il monte di Portofino. Ulteriori dieci milioni sono stati stanziati per il parco costiero del Ponente ligure (Area 24) attraverso i fondi Fas, attraverso i quali sarà possibile progettare un ulteriore tratto tra Andora e S. Lorenzo. Infine attraverso il Fesr, il fondo europeo di sviluppo regionale, 28 milioni di euro saranno destinati alle fonti rinnovabili, per energia ricavata da eolico, fotovoltaico e bio-masse. .  
   
   
AMBIENTE LIGURE, OLTRE 120 ECCELLENZE  
 
Genova, 9 giugno 2008 - Sono oltre 120 le eccellenze degli Enti Locali liguri per la sostenibilità dello sviluppo e la salvaguardia dell´ambiente censite dalla Regione e riunite nella pubblicazione "Sostenibilità ed innovazione per gli enti locali: il modello Liguria" presentata giovedì 5 giugno, in occasione della Giornata Mondiale dell´Ambiente, dal Presidente Claudio Burlando e dall´Assessore all´Ambiente Franco Zunino. La ricognizione compiuta disegna una situazione di eccellenza che in termini percentuali non ha uguali in tutta Italia. Grazie ai fondi europei ed alle risorse del bilancio regionale, oltre al supporto tecnico scientifico dei suoi uffici, la Regione Liguria ha contribuito negli ultimi anni ad incentivare programmi di certificazione ambientale degli Enti Locali oltre alla realizzazione di progetti per la sostenibilità. Ad oggi circa la metà dei 235 comuni liguri risultano certificati Iso14001 o registrati Emas, così come 3 Parchi regionali e 9 Comunità Montane, per un totale di 120 soggetti pubblici. Lo stesso riconoscimento è stato ottenuto dalle tre Autorità portuali liguri, recentemente firmatarie di una nuova intesa che prevede la regia regionale per iniziative di sostenibilità ambientale dei porti. Il 64% dei soggetti pubblici coinvolti ha stretto accordi comprensoriali che attivano importanti sinergie per la salvaguardia e valorizzazione dell´ambiente, ed il 40% degli enti certificati è impegnato nel risparmio energetico e nell´utilizzo delle energie rinnovabili. La maggioranza degli enti ha sviluppato azioni di coinvolgimento del tessuto socio-economico, fissando standard di rispetto ambientale ad esempio rispetto alle forniture di beni e servizi. Sono inoltre attivi in Liguria 22 centri di educazione ambientale, coordinati dal Centro regionale attivo presso l´Arpal, che svolgono attività di sensibilizzazione della popolazione locale, anche attraverso attività didattica in partnership con le scuole di ogni ordine e grado. Inoltre sono allo studio una serie di azioni di potenziamento e di diffusione del sistema. Tra queste, la disponibilità di un finanziamento regionale per aiutare gli enti locali nel mantenimento dei sistemi di gestione ambientale, e lo studio di ulteriori incentivi e di un sistema di premialità a beneficio delle amministrazioni più attente al rispetto dell´ambiente. .  
   
   
CALABRIA, CAMPAGNA ANTINCENDIO: IL TREDICI GIUGNO IL PRESIDENTE LOIERO INCONTRERÀ IL SOTTOSEGRETARIO BERTOLASO  
 
 Cosenza, 9 giugno 2008 - Il Presidente della Regione Agazio Loiero, il prossimo tredici giugno, alle 9. 30, nella sede della Prefettura di Catanzaro, incontrerà il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio e Capo Dipartimento della Protezione Civile Guido Bertolaso per illustrargli gli aspetti salienti della prossima campagna antincendio della Regione Calabria. Bertolaso sarà accompagnato da Cesare Patrone, Capo del Corpo Forestale dello Stato e da Giuseppe Pecoraro, Capo dei Vigili del fuoco. Il Presidente Loiero, proprio alcuni giorni fa, aveva scritto a Bertolaso per chiedergli di affrontare tempestivamente le questioni inerenti l’attività di prevenzione antincendio in Calabria. “A seguito dello stato emergenziale – aveva scritto Loiero – determinato dai numerosi eventi disastrosi che hanno colpito duramente questa regione, sono iniziate le attività operative di contrasto all’emergenza volte al soccorso della popolazione e alla rimozione delle situazioni di pericolo. Grazie agli sforzi profusi dalle strutture operative del sistema di protezione civile, si è riusciti, non senza difficoltà, a superare quel contesto emergenziale e a proiettare questa amministrazione verso il ripristino delle aree colpite. La campagna Aib 2008, pertanto, dovrebbe costituire la sintesi di ogni sacrificio economico, organizzativo, tecnico, atto a contrastare tale devastante fenomeno, essendo difficile immaginare il raggiungimento di un buon risultato senza la piena collaborazione del sistema e un maggiore impegno da parte di tutte le componenti, proprio come più volte da Te stesso auspicato. Primo passo in questo quadro – ha aggiunto Loiero - è l’accordo tra la Regione e il Corpo Nazionale V. V. F. Siglato lo scorso 10 aprile con il fine di pianificare modelli di intervento riferiti alla situazione emergenziale. Conscio di dover rispettare i principi che impongono il sostanziale, reciproco rispetto delle competenze degli Enti territoriali e nazionali per il sistema di protezione civile, ma non potendo interpretare i principi stessi posti dal legislatore secondo il più generale principio di sussidiarietà, Ti chiedo di poter avere la collaborazione di funzionari del Dipartimento da affiancare a quelli dell’Amministrazione Regionale, numericamente scarsi, che da qui a poco saranno impegnati nel difficile compito di gestire l’emergenza degli incendi che, spesso, non sono solo boschivi. Ti anticipo anche che, insieme, dovremmo assumerci un impegno straordinario per riuscire a ottenere: un presenza maggiore di uomini e automezzi del Corpo Nazionale V. V. F. Per gli incendi boschivi e la stipula di apposite convenzioni, anche in deroga all’attuale normativa, che consentano alla Regione di utilizzare i volontari del Corpo; l’assegnazione alle strutture regionali del Corpo Forestale dello Stato, di uomini specializzati nello spegnimento attivo, di cui la Calabria è tuttora priva; una maggiore dotazione di uomini da destinare esclusivamente alle attività di Polizia, rivolte esclusivamente alle attività di prevenzione e repressione; la presenza, infine, in modo stabile e definitivo, presso la base di Lamezia Terme dell’elicottero Erickson S 64 F, oltre, ovviamente un maggior impegno di automezzi. Prossimamente – concludeva Loiero - Ti chiederò di partecipare ad apposite riunioni con i Sigg. Prefetti della Calabria allo scopo di ottenere un maggiore coinvolgimento dei Comuni e un’attività dedicata e continua dei Comitati Provinciali, di Ordine e Sicurezza Pubblica, con l’attivazione in ogni Corpo di Polizia, di squadre appositamente destinate alla prevenzione e repressione, contemplando, se necessario, anche l’intervento dell’Esercito”. Tempestiva anche la risposta del Sottosegretario Bertolaso al Presidente Loiero. “Ho preso atto con piacere – ha scritto Bertolaso – della grande determinazione con la quale stai organizzando la struttura regionale deputata a fronteggiare la grave emergenza legata agli incendi boschivi che tanto gravemente ha interessato la Tua Regione la scorsa estate. Non c’è alcun dubbio che il successo della prossima campagna estiva Aib 2008 sia legato ad un’azione coesa da parte di tutte le componenti coinvolte nel contrasto a questo devastante fenomeno e, sin d’ora, Ti garantisco il pieno sostegno mio personale e dell’intero Dipartimento, anche con uomini da affiancare a quelli dell’Amministrazione Regionale. Alla luce delle difficoltà “strutturali” da Te evidenziate, farò quanto in mio potere per avviare ogni iniziativa tesa a rafforzare la presenza di uomini e mezzi dei Vigili del Fuoco e del personale dedicato allo spegnimento attivo (Vot) del Corpo Forestale dello Stato in terra di Calabria. Condivido altresì la necessità di dedicar maggiore attenzione al potenziamento delle attività di polizia finalizzate in maniera specifica alla prevenzione e alla repressione dei reati legati agli incendi e di stimolare una sempre maggiore sensibilizzazione di tutte le componenti impegnate nella lotta agli incendi boschivi ai sensi della Legge 353/2000 con l’incentivazione di incontri dedicati”. .  
   
   
AMBIENTE, INCONTRO ASSESSORI REGIONI DEL NORD  
 
Milano, 9 giugno 2008 - Si sono riuniti il 6 giugno - presso il Palazzo Pirelli - gli assessori all´ambiente della Regione Lombardia, Marco Pagnoncelli, Regione Emilia Romagna, Lino Zanichelli, Regione Piemonte, Nicola de Ruggiero, Provincia Autonoma di Trento, Mauro Gilmozzi; erano presenti inoltre rappresentanti della Regione Valle d´Aosta e Regione Veneto. E´ intervenuto anche, portando il proprio saluto, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. Nel corso dell´incontro sono stati affrontati i temi ambientali comuni alla Pianura padana, con particolare riferimento alle strategie per il miglioramento della qualità dell´aria, che vede impegnate le Regioni e le Province Autonome già da diverso tempo e che ha portato ad assumere provvedimenti comuni nella riduzione delle emissioni in atmosfera (limitazione alla circolazione per i veicoli più inquinanti, riduzione delle emissioni industriali, degli impianti di produzione di energia e derivanti dall´uso di biomasse legnose). Gli assessori presenti hanno riconfermato la necessità di continuare il lavoro comune e hanno espresso la volontà di arrivare ad un confronto con il Governo, per avere sostegno sulle politiche ambientali in un´area che presenta particolari ed uniche condizioni geoclimatiche non solo in Italia ma in tutta Europa, tali da rendere più impegnativa la lotta contro l´inquinamento atmosferico. .  
   
   
COMUNE POTENZA E ACTA SU ATO RIFIUTI UNICO  
 
 Potenza, 9 giugno 2008 - A seguito del provvedimento adottato dalla Giunta regionale in merito alla gestione unitaria dei rifiuti con la proposta di istituzione di una sola Ato, si è tenuto un incontro istituzionale tra il Vicesindaco e Assessore all’ambiente del Comune di Potenza Massimo Molinari e il Presidente dell’Acta Federico Mazzaro. “Nel corso dell’incontro – si afferma in un comunicato stampa - l’assessore ha espresso viva soddisfazione per un atto che di sicuro produrrà effetti benefici sia nella gestione che nella economicità del servizio e avrà ripercussioni positive sull’ avvio complessivo del ciclo integrato dei rifiuti partendo dall’impiantistica esistente. A questo proposito, l’assessore ha evidenziato che l’8 Maggio è stato regolarmente firmato il contratto per il collaudo dell’inceneritore comunale che, unitamente all’ormai prossima autorizzazione regionale all’ampliamento della discarica comunale, apre una fase importante legata allo smaltimento dei rifiuti della città che, stante il numero delle utenze, è centrale e strategico per l’attuazione del ciclo unitario dei rifiuti nel nuovo ambito regionale. Il vicesindaco Molinari auspica altresì che tutte le municipalità della regione assumano ruoli ugualmente importanti e strategici nella nuova Ato regionale. Per il presidente dell’Acta Mazzaro, il provvedimento è senza alcun dubbio positivo e necessita ora di un raccordo tra Provincia e Regione per la definizione di un Piano d’Ambito che evidenzi l’impiantistica dedicata, costi del servizio, l’efficienza e l’economicità della gestione. L’ato unico regionale, con la necessaria e successiva individuazione del gestore, proietta l’Acta in uno scenario territoriale più vasto con l’allargamento ulteriore del proprio raggio di azione e di competenza in materia di gestione dei rifiuti. Per questo logica vuole-concludono il vicesindaco Molinari e il Presidente Mazzaro- anche a seguito delle esperienze acquisite e della managerialità indiscussa, che sia proprio l’Azienda potentina a diventare il gestore unico di un’area comprensoriale più ampia e territorialmente definita quale attualmente è il bacino centro”. .  
   
   
L´AGENZIA DEI RIFIUTI INVIA I PROPRI FUNZIONARI IN ALCUNI ATO SICILIANI  
 
Palermo, 9 giugno 2008 - Il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, ha incontrato il 5 giugno i vertici dell’Agenzia regionale per i rifiuti e le acque, per esaminare la situazione dei rifiuti in Sicilia, che viene costantemente seguita e monitorata dagli uffici dell’Agenzia stessa. Nel corso dell’incontro è stato concordato di inviare, nelle aree dove esistono situazioni di criticità, funzionari dell’Arra che affiancheranno gli Ato e i Comuni allo scopo di superare le difficoltà in atto e di evitare che tali situazioni possano sfociare in emergenze vere e proprie. Precisamente, presso l’Ato Ct 3 sarà inviato il dr. Antonio Giannettino e presso l’Ato En 1 l’ing. Francesco Di Ganci. Il dr. Gaetano Vinci sarà destinato all’Ato Cl 2 e il dr. Alberto Pulizzi all’Ato Me 3. .