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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 15 Luglio 2008
DECESSO AL POLICLINICO DI NAPOLI, ASSESSORATO ALLA SANITÀ DISPONE INDAGINE. UOMO SOCCORSO DA MEDICI DELLA STRUTTURA, MA GIÀ DECEDUTO  
 
Napoli, 15 luglio 2008 - Secondo quanto emerso dalle prime indagini sollecitate dall´assessorato regionale alla Sanità alla direzione generale del Policlinico in merito alla triste vicenda dell´uomo deceduto ieri nei pressi della clinica ostetrica, si è di fronte quasi sicuramente a una tragica fatalità. "In attesa di esaminare una particolareggiata relazione che la direzione generale del Secondo Policlinico si è impegnata fornire in tempi rapidi - ha dichiarato l´asessore Montemarano - dalle prime informazioni assunte emerge, comunque, una ricostruzione dei fatti che sembra escludere ritardi o colpa nei soccorritori. La direzione ha infatti assicurato che il paziente è stato soccorso sul posto da un anestesista e da due medici del Policlinico, che hanno effettuato tutte le manovre rianimative previste in questi casi, ma senza esito, proprio perché la persona era già deceduta" ha concluso Montemarano. .  
   
   
VIDEOINTERPRETARIATO PER PERSONE SORDE IN LIGURIA IL PRIMO SERVIZIO ATTIVO IN ITALIA APERTO AL LIGURIAINFORMA POINT DI PIAZZA DE FERRARI  
 
Genova, 15 luglio 2008 - Un videotelefono collegato con interpreti della Lingua dei Segni italiana (Lis) per permettere alle persone sorde di avere un accesso più semplice a informazioni e servizi pubblici. L´apparecchio è da oggi disponibile anche presso la sede dell´ufficio relazioni con il pubblico della Regione Liguria in piazza De Ferrari, al piano terra del palazzo della Regione e sarà operativo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13. E´ stato inaugurato ieri mattina dal vicepresidente della Regione Liguria Massimiliano Costa e dai rappresentanti delle associazioni nazionali dei disabili. "La Liguria - afferma Costa - è la prima regione italiana a istituire questo tipo di servizio, che in Europa è stato attivato solamente dalla Svezia e in Gran Bretagna, paese da cui proviene la tecnologia che rende possibile alle persone sorde comunicare, anche se non è affiancato fisicamente da un interprete professionista di lingua dei segni". Il principio su cui si fonda il videointerpretariato, è infatti la possibilità di offrire ai sordi un servizio di qualità (sancita dalla concessione del logo internazionale) con interpreti che si trovano anche a centinaia di chilometri di distanza dalle postazioni attrezzate. La Regione Liguria è la prima regione ad attuare quanto previsto dalla Convenzione mondiale Onu e dalla normativa vigente. "Dopo un anno di sperimentazione in cinque punti alla Spezia - spiegano i promotori del servizio che fanno capo alla Fand, Federazione fra le associazioni nazionali dei disabili - la Regione Liguria ha finanziato un progetto per ampliare questo servizio anche a Genova". Nel capoluogo ligure, infatti, oltre allo sportello di Liguriainforma, sono attive delle postazioni attrezzate per il videointerpretariato a palazzo Ducale, presso Comuneinform@ e Antenna Europedirect; presso il centro per l´impiego di via Cesarea, lo sportello unico della Polizia Municipale al Matitone e negli uffici protesica generale della Asl 3 in via Bainsizza, per un totale di cinque punti di accesso al servizio. Per quanto riguarda la città della Spezia, saranno prossimamente aperti altri 4 sportelli che si affiancano ai tre esistenti (centro per l´impiego della Provincia, Ufficio rapporti con il pubblico del Comune, ufficio relazioni con il pubblico della Asl 5 "Spezzina"). Il progetto di videointerpretariato, finanziato dalla Regione Liguria, prevede che il servizio sia offerto da professionisti qualificati che, primi in Europa, hanno conseguito il Certificato di Competenza della Regione al termine di un percorso di specializzazione di 4 moduli organizzato e co-finanziato dalla Regione Liguria e dalla Provincia di La Spezia. Questo percorso ha suscitato interesse anche in campo internazionale, quale modello di pratica per un analogo certificato previsto da un partenariato europeo. "Siamo soddisfatti - ha detto Costa - di questo servizio che, dall´estremo levante ligure, ora arriva a Genova per servire i cittadini sordi; sono convinto che si tratti di un segnale importante di attenzione e sensibilità verso le persone disabili. Mi auguro che anche altri enti pubblici vogliano seguire le orme della Regione Liguria e ampliare il servizio anche in zone in cui non è ancora presente, proseguendo la collaborazione da noi iniziata con la struttura regionale della Federazione delle associazioni nazionali dei disabili, soggetto proponente del servizio di videointerpretariato". Alla presentazione del servizio erano presenti: Arturo Vivaldi, presidente regionale della Fand (Federazione tra le Associazioni nazionali dei disabili), Lorella Galvani, progettista del servizio di videointerpretariato, Antonio Escelsior, presidente provinciale dell´Ens, Ettore Ferrari vicepresidente della Fand e dell´Ens provinciale di Genova e Alberto Romeo ex presidente Ens di La Spezia e Salvatore Di Bella rappresentante del consiglio regionale Ens Liguria. .  
   
   
SCLEROSI MULTIPLA, IN LIGURIA COLPISCE 1.600 PERSONE IL TRATTAMENTO PRECOCE ‘BLOCCA’ SUL NASCERE LA MALATTIA IL SAN MARTINO TRA I CENTRI DI ECCELLENZA NAZIONALI, SEGUITI 1.000 PAZIENTI L’ANNO  
 
Genova, 10 luglio 2008 – Ricerca sulle cellule staminali, trapianto autologo e un centro di risonanza magnetica dedicato: questi sono i punti di forza che fanno del San Martino una realtà di assoluta eccellenza nazionale nel trattamento della sclerosi multipla. Ogni anno qui vengono seguiti circa 1. 000 pazienti, di cui il 15% arriva da fuori regione: la Liguria conta circa 1. 600 malati, in Italia sono 57. 000. “Oggi disponiamo di terapie efficaci per contrastare la malattia fin dal primo attacco - afferma il prof. Giovanni Luigi Mancardi, Ordinario di Neurologia, Direttore della Clinica Neurologica Ii dell’Università di Genova - : le evidenze dimostrano che gli Interferoni o il Glatiramer Acetato, se utilizzati fin dall’esordio, sono in grado di rallentare la progressione della malattia. In particolare un recente studio che ha utilizzato l’Interferone beta- 1b dopo il primo episodio, ha dimostrato che tale trattamento precoce diminuisce del 40% la probabilità di avere un secondo episodio e quindi di sviluppare pienamente la sclerosi multipla. A supporto del trattamento precoce, è stata inoltre messa a punto una nuova confezione di siringa monodose, a disposizione in Italia dal giugno scorso, che semplifica l’autosomministrazione del farmaco e migliora l’adesione alla terapia. “Ma nel nostro centro ci occupiamo molto anche dei casi più aggressivi, per cui siamo un punto di riferimento nazionale – continua il prof. Mancardi -. Partecipiamo e promuoviamo infatti studi per dimostrare come, in pazienti molto gravi, un’intensa immunosoppressione seguita da trapianto autologo di cellule staminali del midollo osseo possa arrestare – almeno temporaneamente - l’avanzare della malattia”. Il trattamento precoce con farmaci immunomodulanti viene raccomandato dagli esperti fin dal primo attacco. “È molto importante aumentare nei cittadini le conoscenze sulla malattia e i suoi sintomi – continua Mancardi - e diffondere la cultura dell’intervento tempestivo fra gli operatori sanitari“. È questo l’obiettivo del progetto “Question Time in sclerosi multipla”, un vero e proprio talk show itinerante di sensibilizzazione e formazione rivolto a neurologi, infermieri, psicologi e farmacisti. Sono oltre 100 i professionisti coinvolti oggi a Genova. L’iniziativa, che ha già toccato Milano, Roma, Bari e Firenze, prevede un ulteriore incontro a Padova a settembre. La sclerosi multipla è più frequente nelle donne rispetto agli uomini e si manifesta prevalentemente fra i 20 e i 40 anni, con un picco intorno ai 20-30: rappresenta la prima causa di invalidità di origine neurologica nel giovane adulto. “Oggi sappiamo che la disabilità si riduce quanto più precocemente si interviene per impedire alla malattia di distruggere altre parti del cervello – spiega il prof. Mancardi. I dati più recenti di un importante trial internazionale sul trattamento con interferone beta-1b, lo studio Benefit, dimostrano infatti come un inizio tempestivo, subito dopo il primo sintomo, riduca del 40% il rischio di sviluppare un danno neurologico permanente. “Per una diagnosi precoce ed accurata la risonanza magnetica è uno strumento fondamentale – continua Mancardi - . Al San Martino disponiamo di un Centro di Ricerca di Risonanza Magnetica dedicato allo studio delle malattie del sistema nervoso, che oltre all’attività clinica, dedica 1. 000 ore l’anno alla ricerca. E i nostri studi si concentrano anche sulle staminali e la ricerca di base: in particolare il Dr. Antonio Uccelli, che lavora nella Clinica Neurologica Ii, per primo ha dimostrato come le cellule mesenchimali (presenti nel midollo osseo) riescano a ridurre l’aggressività della malattia, determinando un sensibile miglioramento della malattia nel modello sperimentale animale. La prossima sfida è passare all’uomo”. I sintomi iniziali della sclerosi multipla possono essere piuttosto blandi, come debolezza e affaticamento, disturbi della vista, della sensibilità o motori, e per questo spesso i pazienti attendono troppo, prima di rivolgersi al medico. Una grande attività di informazione per diffondere una corretta informazione sulla sclerosi multipla e per sensibilizzare l’opinione pubblica e tutti coloro che sono coinvolti è quella svolta dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla che, dal 1968, interviene nel nostro paese per promuovere ed erogare servizi sociali e sanitari, per promuovere e sostenere la ricerca scientifica e per affermare i diritti delle persone con sclerosi multipla. “La nostra Associazione richiama l’attenzione già da molti anni sull’importanza della terapia precoce, così come dimostrato da numerosi studi scientifici - dichiara il prof. Mario Alberto Battaglia, presidente della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla - . La scelta terapeutica più opportuna deve essere concordata tra il neurologo curante e la persona con sclerosi multipla, che deve poter scegliere il trattamento precoce senza ostacoli, per questo l’Associazione chiede la rimborsabilità del farmaco a carico del Servizio Sanitario Nazionale per la terapia precoce e garantisce l’informazione attraverso, il proprio sito, le riviste e tutti gli altri canali”. Contro la progressione della disabilità il trattamento precoce rappresenta un´opportunità unica per fermare un processo irreversibile e intervenire prima che la malattia assuma percorsi imprevedibili. .  
   
   
EMERGENZA-SANGUE IN UBRIA : “OCCORRE COINVOLGIMENTO DI TUTTI”  
 
Perugia, 15 luglio 2008 - “Il gap negativo della donazione di sangue in Umbria è ancora sotto controllo, ma può trasformarsi, soprattutto nei mesi estivi, in un problema estremamente grave, non tanto per le ‘urgenze garantite’, ma soprattutto per la ‘chirurgia programmata’”. Lo ha detto l’assessore alla Sanità della Regione Umbria Maurizio Rosi, intervenendo ieri a Perugia alla conferenza-stampa organizzata a Palazzo Donini per parlare dell’emergenza-sangue in Umbria ed illustrare i dati relativi alle donazioni in questi primi mesi del 2008. All’incontro con i giornalisti erano presenti tutti i direttori delle Aziende ospedaliere dell’Umbria e rappresentanti dell’Avis regionale. “In questi anni – ha proseguito Rosi -, anche grazie alla collaborazione di altri enti ed associazioni di volontariato e a mirate campagne di sensibilizzazione, abbiamo fatto molto, ma oggi dobbiamo fare ancora di più con il sostegno di tutti, in particolare degli organi di stampa. Il fabbisogno di sangue – ha aggiunto l’assessore - è in continua crescita per gli interventi chirurgici sempre più complessi ed è indispensabile in numerose situazioni di emergenza e per l’aumento delle malattie croniche, dovute all’invecchiamento della popolazione. L’emergenza è dettata anche dal fatto che in Umbria sono aumentati i centri di eccellenza e sono nati nuovi servizi che hanno portato ad un aumento della richiesta. Dobbiamo evitare quello che sta accadendo in Lombardia e all’ospedale di Careggi a Firenze”. Secondo i dati forniti dall’Avis regionale, il primo semestre 2008 ha registrato un +3 per cento rispetto al 2007, contro un 5 per cento richiesto dal Piano di autosufficienza nazionale e un +10 per cento delle domande. In particolare, c’è stato un saldo negativo nel mese di giugno rispetto a maggio. In questo quadro Perugia presenta un dato negativo dello 0,8% rispetto al 2007. Suddividendo l’Umbria per Asl, risulta che nei primi sei mesi la più attiva sia stata l’Azienda numero 4 di Terni, con un incremento del 7,11% rispetto al 2007, mentre il Perugino è cresciuto solo del 4,76%. Tra gennaio e giugno le Aziende sanitarie hanno inoltrato 46mila richieste, ma l’Avis, attraverso la raccolta periodica, è riuscita a soddisfarne soltanto 39mila. “Considerando che l’estate è sempre molto critica – ha detto Andrea Casale, vice presidente regionale dell’Avis – chiediamo un maggiore impegno ai nostri soci e ai cittadini non ancora donatori. In questi ultimi mesi, l’Avis, attraverso l’Anci, ha chiesto sostegno a tutti i Comuni dell’Umbria. È nato un progetto che prevede varie strategie, ma siamo coscienti che è necessario potenziare le varie campagne di informazione e un maggiore coordinamento tra le istituzioni coinvolte”. Il direttore dell’Asl 2 di Perugia, Walter Orlandi, ha sottolineato che l’azienda perugina ha aumentato di molto il consumo di sangue, soprattutto per gli interventi di alta specialità e per l’elevato numero di trapianti di midollo. “Il sangue e i suoi emoderivati sono “farmaci salvavita" insostituibili in molti percorsi assistenziali, indispensabili per gli interventi chirurgici, onco-ematologici e per i trapianti. Nel Perugino – ha aggiunto - c’è stato un aumento delle donazioni dell’1,37 per cento, che va ulteriormente incrementato per avvicinarci ai parametri nazionali e contribuire all’autosufficienza. Non a caso stiamo portando avanti un’opera di sensibilizzazione tra i giovani e tra tutti i nostri dipendenti”. La Scheda. In Italia il sistema trasfusionale è regolamentato dalla legge n. 219/2005 e da molti decreti di attuazione. Per diventare donatore occorre essere in buono stato di salute, avere un´età compresa tra i 18 ed i 60 anni (65 se si è donatori periodici), pesare più di 50 kg, avere una pressione arteriosa compresa tra 110 e 180 mm di mercurio (sistolica o massima) e tra 60 e 100 mm di mercurio (diastolica o minima). Il prelievo di sangue intero ha una durata di circa 10 minuti, l’intervallo minimo tra una donazione di sangue intero e l’altra è di 90 giorni. In Umbria le donazioni sono 47 ogni 1000 abitanti, mentre nel resto d’Italia la media é di 38 ogni 1000 abitanti. In Portogallo e in Danimarca sono, rispettivamente, 18 e 83 su 1000. Presso le Aziende sanitarie dell´Umbria sono attivi quattro Servizi Immunotrasfusionali (Sit), che operano in stretto raccordo con le 15 Unità di raccolta del sangue presenti nei principali Comuni e con l´Associazione Avis: in particolare i Sit sono a Perugia (Azienda Ospedaliera Policlinico Monteluce, via Brunamonti, tel. 075 5783884-3342), a Terni (Azienda Ospedaliera S. Maria, via Tristano di Joannuccio, tel. 0744 205521-22), a Foligno (Presidio ospedaliero Foligno-spoleto Asl3, via dei Molini, tel. 0742 339360-61) e a Città di Castello (Asl 1, presso l’ospedale di via Pedemontana voc. Chioccolo, tel. 075 8509682). .  
   
   
MILANO: INAUGURATO MONTEGGIA CON 3 MESI D´ANTICIPO ESEMPIO DI INNOVAZIONE ED EFFICIENZA NEL SERVIZIO  
 
Milano, 15 luglio 2008 - E´ stato inaugurato Ieri, con tre mesi d´anticipo sulla fine prevista dei lavori, il nuovo padiglione Monteggia del Policlinico di Milano. Alla cerimonia hanno partecipato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, il presidente della Fondazione Policlinico, Carlo Tognoli, gli assessori del Comune di Milano alle Politiche Sociali, Mariolina Moioli e alla Salute, Gian Paolo Landi di Chiavenna. Di fatto si tratta di una pre-inaugurazione perché il padiglione è stato consegnato oggi ma i macchinari, tutti all´avanguardia, arriveranno nei prossimi mesi. Il Monteggia entrerà in funzione a gennaio del 2009, a 80 anni esatti dalla sua inaugurazione. Il nuovo padiglione, concepito come una struttura a misura di paziente, ospiterà le attività dedicate alle neuroscienze e agli organi di senso. "Il successo di questo progetto - ha detto il presidente Formigoni - consiste nell´aver puntato sull´innovazione come obiettivo prioritario per fornire un servizio sociosanitario adeguato alla crescente e sempre più complessa domanda di salute e di benessere dei cittadini lombardi. Innovazione è anche sinonimo di efficienza nei servizi erogati: il nuovo padiglione sarà infatti dotato di strumenti e impianti tecnologicamente all´avanguardia soprattutto nei settori della diagnostica per immagini e della chirurgia cerebrale ad alta complessità che rappresentano le nuove frontiere della medicina contemporanea". La realizzazione del nuovo padiglione Monteggia ha preso il via il 5 dicembre 2004 con la sottoscrizione dell´Accordo di Programma. Dopo gli scavi di demolizione e gli scavi propedeutici conseguenti, il 28 settembre 2007 sono iniziati i lavori di ricostruzione. I lavori del nuovo padiglione - otto piani, 6 sale operatorie di cui una con risonanza magnetica nucleare e 106 posti letto - sono costati 32. 350. 000 euro, di cui 14. 700. 000 messi a disposizione da Regione Lombardia. "La Lombardia - ha sottolineato Formigoni - è la Regione con il maggior numero di interventi in edilizia sanitaria attivati. Dal 1999 ad oggi abbiamo investito, anche attraverso la sottoscrizione di Accordi di programma con i Ministeri, ben 2,3 miliardi di euro permettendo la realizzazione di 635 interventi, 444 dei quali già conclusi". Questi interventi hanno riguardato non solo l´ammodernamento delle strutture ospedaliere esistenti ma anche la creazione dei nuovi ospedali di Bergamo, Como, Legnano, Vimercate, Niguarda Ca´ Granda di Milano e Varese. Quest´ultimo è attivo dal 2007. "Il nostro obiettivo - ha detto ancora Formigoni - è quello di razionalizzare l´intera rete ospedaliera lombarda valorizzando sia le strutture sanitarie dislocate sul territorio regionale sia quelle sorte nel cuore del nostro capoluogo. Per questo stiamo elaborando un nuovo piano di investimenti che prevede finanziamenti per 750 milioni di euro che saranno destinati alla messa a norma delle strutture sanitarie". "Per il futuro, quindi - ha concluso il presidente Roberto Formigoni - il nostro impegno sarà quello di promuovere, anche attraverso lo strumento della Fondazione che, in questa prima esperienza italiana, si è rivelata vincente, un´alleanza sempre più salda tra le istituzioni e tutti i soggetti della società civile per la costituzione di un sistema sanitario realmente al servizio della persona". .  
   
   
EMILIA ROMAGNA: VIA LIBERA DA COMMISSIONE ASSEMBLEARE A PROGRAMMA INVESTIMENTI IN SANITÀ PER OLTRE 180 MILIONI DI EURO.  
 
Bologna, 15 luglio 2008 - Ammontano a 181,5 milioni di euro le risorse complessive (163,5 milioni da fondi statali, previsti dalla finanziaria 2007, già deliberati dal Cipe, 18 milioni da fondi della Regione) destinate al 5° aggiornamento del programma regionale di investimenti in sanità, che ha avuto il via libera dalla Commissione assembleare politiche per la salute politiche sociali ed è ora all’attenzione dell’Assemblea legislativa per l’approvazione definitiva. “Con il patto per la salute 2007–2009 è stato rilanciato il programma straordinario di investimenti in sanità, non più finanziati dal 2001. In questi anni la Regione e le Aziende sanitarie hanno infatti dovuto fare fronte agli investimenti con proprie risorse”, ha commentato l’assessore alle Politiche per la salute Giovanni Bissoni. “Avendo realizzato tutti i programmi precedenti e avendo predisposto in tempi rapidi questo nuovo programma di interventi finanziabili con la legge finanziaria 2007 - ha continuato -, siamo nelle condizioni di avviare nuovi cantieri per 181 milioni di euro. Chiediamo ora al Governo, in sede di nuova finanziaria, di mantenere gli impegni assunti con il patto per la salute e di prevedere gli ulteriori tre miliardi di euro che per la Regione Emilia-romagna consentirebbero l’avvio di un programma per 200 milioni di euro”. Le risorse sono destinate alla realizzazione di nuovi interventi per l’area oncologica, per i servizi territoriali (compresi quelli per la salute mentale), per ammodernamenti tecnologici e per l’adeguamento alle norme in materia di sicurezza e accreditamento delle strutture del Servizio sanitario regionale. Due milioni di euro sono destinati ad interventi (il cui elenco sarà dettagliato con uno specifico atto della Giunta regionale) finalizzati all’adeguamento tecnologico e all’acquisizione di attrezzature per le cure odontoiatriche a persone con gravi disabilità psicofisica, in attuazione del nuovo programma regionale di cure odontoiatriche che ha ampliato il diritto all’assistenza odontoiatrica a 30mila persone con disabilità psicofisica. Di seguito, il dettaglio degli investimenti previsti, suddivisi per provincia. Provincia di Piacenza Azienda Usl di Piacenza - Completamento e manutenzione straordinaria dell’Ospedale di Piacenza: 5,5 milioni di euro (risorse statali e regionali). Acquisizione apparecchiature per medicina diagnostica in presidi ospedalieri: 3,5 milioni (risorse statali e regionali). Realizzazione Case della salute nei Distretti: 2 milioni di euro (risorse statali e regionali). Completamento opere di adeguamento, sistemazione e qualificazione aree interne Ospedale di Piacenza: 1,2 milioni (risorse regionali). Provincia di Parma Azienda Usl di Parma - Acquisizione apparecchiature radiologiche: 2,5 milioni (risorse statali e regionali). Realizzazione Polo pediatrico territoriale di Parma: 3,3 milioni (risorse statali e regionali) . Realizzazione elisuperficie e parcheggio Ospedale Borgo Val di Taro: 600 mila euro (risorse regionali). Azienda Ospedaliero-universitaria di Parma - Acquisizione apparecchiature e adeguamento locali per radiologia interventistica Ospedale Maggiore: 3 milioni (risorse statali e regionali). Ammodernamento tecnologico apparecchiature radiologiche Ospedale Maggiore: 3,6 milioni (risorse statali e regionali). Acquisizione apparecchiature ed arredi nuovo ospedale dei bambini, Ospedale Maggiore: 4,2 milioni (risorse statali e regionali) . Provincia di Reggio Emilia Azienda Usl di Reggio Emilia - Realizzazione Centro distrettuale di prevenzione e medicina di comunità a Montecchio Emilia: 7,9 milioni (risorse statali e regionali). Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia - Realizzazione nuovo padiglione Polo oncoematologico Arcispedale Santa Maria Nuova: 11,9 milioni (risorse statali e regionali) . Provincia di Modena Azienda Usl di Modena - Ristrutturazione Servizio prevenzione diagnosi e cura collocato presso il Policlinico di Modena: 2,1 milioni (risorse statali e regionali) . Ristrutturazione Residenza psichiatrica Ospedale di Carpi: 1,5 milioni (risorse statali e regionali). Intervento di completamento per laboratorio istopatologico e servizi generali Ospedale di Baggiovara: 1,4 milioni (risorse statali e regionali). Ristrutturazione per nuova sede Distretto, collocato presso l’Ospedale di Castelfranco Emilia: 500mila euro (risorse statali e regionali). Adeguamento prevenzione incendi Ospedale Castelfranco Emilia: 2,9 milioni (risorse statali e regionali). Adeguamento prevenzione incendi sedi distrettuali: 4,9 milioni (risorse statali e regionali). Adeguamento e messa a norma Centro prelievi Ospedale Pavullo: 700mila (risorse statali e regionali). Ammodernamento tecnologico, apparecchiature e attrezzature sanitarie ed informatiche: 7,5 milioni (risorse statali e regionali). Azienda Ospedaliero-universitaria di Modena - Ammodernamento tecnologico apparecchiature sanitarie Policlinico: 2,1 milioni (risorse statali e regionali). Ristrutturazione edificio Pneumologia Policlinico: 2,9 milioni (risorse statali e regionali). Provincia di Bologna Azienda Usl di Bologna - Sostituzione Risonanza Magnetica Nucleare Ospedale Maggiore: 1,5 milioni (risorse statali e regionali). Completamento corpo D Ospedale Maggiore con acquisizione di apparecchiature ed arredi: 11,1 milioni (risorse statali e regionali). Completamento cabina elettrica Ospedale Bellaria: 1,5 milioni (risorse statali e regionali). Acquisizione apparecchiature ed attrezzature edificio G Ospedale Bellaria: 3,8 milioni (risorse statali e regionali). Realizzazione elisuperficie nuovo Ospedale di Porretta Terme: 600mila (risorse regionali. Progetto “Appennino accogliente”: realizzazione di strutture per l’accoglienza di disabili che utilizzano ausili in ambiente montano, nel Parco del Frignano e Corno alle Scale: 1 milione (risorse regionali). Realizzazione reparto dialisi Ospedale Bentivoglio: 2 milioni (risorse regionali). Azienda Ospedaliero-universitaria di Bologna - Realizzazione centrale unica di sterilizzazione e tecnologie presso nuovo Polo chirurgico (area S. Orsola): 4 milioni (risorse statali e regionali). Realizzazione centrale termica e tecnologica a servizio del nuovo polo chirurgico Policlinico S. Orsola-malpighi : 4 milioni (risorse statali e regionali). Ammodernamento tecnologico apparecchiature sanitarie, informatiche, ed acquisizione arredi Policlinico S. Orsola-malpighi: 6 milioni (risorse statali e regionali). Istituti Ortopedici Rizzoli di Bologna - Ampliamento per ambulatori, attività libero professionali, ristrutturazione per reparto chemioterapia tumori muscoloscheletrici: 4,3 milioni (risorse statali e regionali). Ristrutturazione ed acquisto apparecchiature ed arredi per Day surgery: 1 milione (risorse statali e regionali) Ammodernamento tecnologico: 300mila (risorse regionali). Azienda Usl di Imola - Manutenzione straordinaria per la realizzazione di ambulatori e reparto day hospital Ospedale Santa Maria della Scaletta: 3,7 milioni (risorse statali e regionali). Manutenzione straordinaria per la realizzazione del reparto di degenza Ospedale Santa Maria della Scaletta: 1,3 milioni (risorse statali e regionali). Manutenzione straordinaria per la realizzazione della residenza e del reparto di diagnosi e cura psichiatrico Ospedale Santa Maria della Scaletta: 1,3 milioni (risorse regionali). Provincia di Ferrara Azienda Usl di Ferrara - Ristrutturazione Ospedale Ss. Annunziata di Cento: 2,2 milioni (risorse statali e regionali. Adeguamento funzionale Ospedale S. Giuseppe di Copparo: 2 milioni (risorse statali e regionali). Realizzazione Casa della salute a Portomaggiore: 1 milione (risorse regionali). Azienda Ospedaliero-universitaria di Ferrara - Interventi di adeguamento normativo e funzionale per area poliambulatoriale Ospedale S. Anna: 5,7 milioni (risorse statali e regionali). Completamento acquisizione apparecchiature sanitarie Ospedale di Cona: 4,1 milioni (risorse statali e regionali) Provincia di Ravenna Azienda Usl di Ravenna Interventi strutturali di adeguamento prevenzione incendi nei presidi ospedalieri e territoriali: 5 milioni (risorse statali e regionali). Adeguamento impianti rilevazione incendi e diffusione sonora nei presidi ospedalieri: 3,3 milioni (risorse statali e regionali). Adeguamento funzionale ex Ospedale di Brisighella a Residenza psichiatrica, Nucleo cure primarie e attività ambulatoriali: 3,1 milioni (risorse statali e regionali). Realizzazione struttura per Dipartimento salute mentale: 3,3 milioni (risorse statali e regionali) . Provincia di Forlì Cesena Azienda Usl di Forlì - Adeguamento normativa antisismica e prevenzione incendi Ospedale di Forlì, padiglione Vallisneri; 5,1 milioni (risorse statali e regionali). Adeguamento normativo prevenzione incendi Ospedale di Forlì, padiglione Valsalva: 2 milioni (risorse statali e regionali). Azienda Usl di Cesena - Ristrutturazione interna Ospedale Bufalini: 5,3 milioni (risorse statali e regionali). Acquisizione ed installazione risonanza magnetica nucleare Ospedale Bufalini: 2,5 milioni (risorse statali e regionali). Provincia di Rimini Azienda Usl di Rimini - Ristrutturazione e adeguamento day hospital oncologico Ospedale Infermi: 1,3 milioni (risorse statali e regionali). Ristrutturazione Ospedale Santarcangelo di Romagna: 550 mila (risorse statali e regionali)Adeguamenti funzionali e normativi nei presidi ospedalieri: 5 milioni (risorse statali e regionali. Acquisizione apparecchiature per blocco operatorio nuovo Dea Ospedale Riccione: 1,8 milioni (risorse statali e regionali). Ammodernamento tecnologico diagnostica per immagini: 3 milioni (risorse statali e regionali). . .  
   
   
TUTTA L’ EUROPA UNITA NELLA LOTTA ALL’ALZHEIMER  
 
Milano, 15 luglio 2008 - Nell’unione Europea vivono oltre 6,4 milioni di malati di demenza. Per questo il capo di stato francese Nicolas Sarkozy, presidente di turno del Consiglio Europeo, ha dichiarato che farà della lotta all’Alzheimer una priorità per tutta l’Europa. Nella conferenza stampa tenuta a Parigi insieme a José Manuel Barroso, Presidente della Commissione Europea, Sarkozy ha annunciato che la Presidenza Francese si dedicherà allo sviluppo di un Piano Europeo Alzheimer e che lavorerà con tutti i suoi partner per trovare soluzioni concrete a questa calamità che colpisce milioni di Europei. E il Presidente Barroso sosterrà l´iniziativa francese di discutere la lotta all’Alzheimer con tutti i 27 Stati Membri garantendo il suo impegno personale a trovare risposte alle preoccupazioni quotidiane degli Europei. Primo passo della lotta europea all’Alzheimer sarà l’organizzazione della Prima Conferenza della Presidenza Europea sull’Alzheimer in programma a Parigi il 30 e 31 ottobre prossimo. La Federazione Alzheimer Europe, cui aderisce la Federazione Alzheimer Italia, su invito del Ministro della Salute francese Roselyne Bachelot, farà parte del comitato organizzatore. La conferenza rappresenta il primo grande successo conseguito dall’Alleanza Europea per l’Alzheimer promossa da 27 parlamentari europei di 16 Paesi per stimolare una politica sanitaria europea per l’Alzheimer e provvedimenti adeguati nei diversi Paesi. Hanno aderito numerosi altri parlamentari e attualmente sono 70 di 21 paesi (fra cui gli italiani Alessandro Battilocchio e Guido Podestà. Per quanto riguarda la Francia, con il 3° Piano Alzheimer Sarkozy investirà, nell’arco di 5 anni, 1,6 miliardi di euro destinati a migliorare sensibilmente la diagnosi, la cura e la ricerca in questo campo. Il Piano prevede in particolare la creazione di Case per l’autonomia e l’integrazione dei malati su tutto il territorio francese ( 11mila posti per l’accoglienza diurna e 5. 600 posti per la degenza provvisoria) e l’assegnazione di 200 milioni di euro alla ricerca nell’ambito di una nuova Fondazione di Cooperazione Scientifica che dovrà favorire la collaborazione fra i ricercatori europei e lo sviluppo di progetti complementari. Iniziative analoghe dovranno essere adottate nei diversi Paesi. “Il Piano francese rappresenta un esempio importante per l’Italia dove si è calcolato che i malati di Alzheimer sono oltre 500mila, il 20% della popolazione sopra i 65 anni – ha dichiarato Gabriella Salvini Porro, presidente della Federazione Alzheimer Italia presentando due importanti progetti promossi dalla Federazione. Il primo progetto, avviato ormai da un anno, riguarda il Primo Censimento dei Servizi di Assistenza e Cura ai malati di Alzheimer in Lombardia condotto in collaborazione con l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano per aiutare le famiglie ad orientarsi tra centri diurni, assistenza domiciliare, assistenza sociale, case di riposo, Rsa e istituti di lungodegenza, cioè tra tutti quei servizi che dovrebbero offrire un supporto o una soluzione ai bisogni del malato. Il progetto è il primo del genere in Italia ed è coordinato del professor Alessandro Nobili, capo laboratorio “Valutazione qualità delle cure e dei servizi per l’anziano” dell’Istituto Mario Negri. Nella prima fase, già completata, il progetto ha classificato e suddiviso i diversi servizi e strutture. Nella seconda fase, in corso, fornirà una valutazione di un campione dei diversi servizi censiti sulla base di una serie di indicatori di qualità predefiniti. Il progetto pilota, una volta terminato, verrà presentato alla Regione Lombardia con l’auspicio che lo faccia proprio. Inoltre la Federazione Alzheimer Italia stimolerà la realizzazione di analoghi censimenti nelle varie Regioni d’Italia attraverso la rete delle sue 47 associazioni locali. Il secondo progetto riguarda invece un studio longitudinale sull’invecchiamento cerebrale promossa dalla Fondazione Golgi Cenci di Abbiategrasso in collaborazione con la Federazione Alzheimer Italia. Il progetto si avvale della buona relazione con il territorio che l’Istituto Golgi ha consolidato nel tempo e della possibilità di una valutazione neuropatologica grazie alla Banca del Cervello inserita nel Centro Ricerca Golgi Cenci. Il progetto sarà coordinato dal professor Antonio Guaita, direttore medico della Fondazione. Infine, per ricordare al Governo la drammaticità di questa malattia e l’urgenza dei provvedimenti e degli stanziamenti da adottare in campo socio assistenziale e della ricerca medico scientifica, in occasione della Giornata Mondiale Alzheimer, la Federazione Alzheimer Italia ha organizzato per il terzo anno consecutivo un Concerto Straordinario alla Scala di Milano. Ospite d’eccezione sarà la Staatskapelle Dresden che, sotto la direzione di Fabio Luisi, eseguirà musiche di Richard Strauss e Johannes Brahms. La serata riveste un carattere eccezionale non solo per il programma, ma anche per il messaggio che la Federazione Alzheimer Italia intende lanciare alla classe politica, a quella medica e all’opinione pubblica: affinché prendano coscienza della gravità del problema Alzheimer e si rendano conto delle reali dimensioni di una malattia che si sta trasformando in un’epidemia. .  
   
   
NON AUTOSUFFICENTI A SOAVE. INAUGURATO CENTRO SERVIZI 60 POSTI LETTO  
 
Soave (Vr), 15 luglio 2008 - L’assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi ha inaugurato ieri a Soave (Verona), negli spazi un tempo occupati dall’ospedale in via Mere, il nuovo centro servizi per anziani non autosufficienti che, da giovedì prossimo, accoglierà i 30 ospiti trasferiti dalla struttura di Villa Scrinzi, non più adeguata alle norme e agli standard di assistenza previsti dalla legislazione regionale. Nel corso della cerimonia d’inaugurazione, alla quale hanno assistito centinaia di persone e alla quale sono intervenuti, oltre a Valdegamberi, tra gli altri, la Direttrice generale dell’Azienda Ulss n. 20 di Verona Maria Giuseppina Bonavina, il vicePresidente della Provincia di Verona Antonio Pastorello, il Sindaco di Soave Lino Gambaretto. Stamani sono stati inaugurati il piano terra (servizi amministrativi) e il primo piano (reparto degenza); tra poco più di un mese, sarà pronto anche il secondo piano della stabile che potrà accogliere altri 30 ospiti non autosufficienti per un totale di 60 posti letto per non autosufficienti. La struttura sarà gestita dalla Fondazione O. A. S. I. (opere di assistenza e servizi integrati) di cui era presente la Presidente Maria Mastella. Tra i nuovi servizi forniti da questo nuovo centro servizi dell’ est veronese ci saranno anche un centro diurno e servizi domiciliari. Ed è su quest’aspetto che si soffermato in particolare Valdegamberi nel suo intervento: “Mi appello a tutti voi - ha detto - amministratori e cittadini, perché quest’importante struttura possa diventare un luogo aperto al territorio e anche a quegli anziani che scelgono di rimanere a casa pur in condizioni fisiche e di autonomia difficile. I centri servizi moderni devono puntare proprio ad ampliare la rete dei punti di riferimento portando l’offerta di servizi dalla struttura fissa al territorio, alle case dei cittadini. In tempi di non autosufficienza che cresce e di finanze che diminuiscono - ha spiegato Valdegamberi - l’obiettivo è quello di razionalizzare le risorse e di fornire servizi adeguati ai nostri anziani, ai loro bisogni, alle esigenze delle famiglie, mettendo al centro la dignità della persona con l’efficacia e l’economicità delle prestazioni. Traguardo possibile solo se - come in questo caso - il pubblico e il privato lavorano in modo collaborativo e coordinato e continuativo”. .  
   
   
FUTURO DELL´OSPEDALE DI VIPITENO: THEINER INCONTRA I SINDACI  
 
Bolzano, 15 luglio 2008 - Del futuro dell´ospedale di Vipiteno l´assessore provinciale alla Sanità Richard Theiner ha discusso con i sindaci dell´Alta val d´Isarco. Theiner ha assicurato che il nosocomio continuerà a garantire l´assistenza sanitaria di base: "La riforma sanitaria non comporta soppressioni ma una diversa organizzazione dei servizi. " La delegazione dei sindaci del comprensorio - Christian Egartner (Brennero), Leopold Siller (Racines) e Fritz Karl Messner (Vipiteno) - ha sottolineato nell´incontro con l´assessore Theiner, il direttore di Dipartimento Florian Zerzer e il direttore dell´Ufficio Ospedali Albert Tschager, l´importanza dell´ospedale di Vipiteno per tutta l´area del circondario. La struttura è irrinunciabile per l´assistenza sanitaria di base della popolazione in alta val d´Isarco, ha convenuto Theiner. Inoltre l´ospedale di Vipiteno si sta sviluppando bene grazie a un aumento dei mezzi finanziari negli ultimi anni, a una ristrutturazione della sede e alla realizzazione di nuove sale operatorie. Theiner ha ricordato anche il servizio di tomografia computerizzata, con i nuovi macchinari di cui l´ospedale è dotato e che ne fanno un punto di riferimento. "Un chiaro sviluppo in direzione di un ampliamento della qualità è dimostrato anche dalla pianta organica dell´ospedale, che sul fronte dei medici è stata aumentata di 4,5 unità", ha aggiunto Theiner. Dal 2004 sono stati ridotti solo due posti nell´organico dell´amministrazione, quindi non a diretto contatto con i pazienti. "La riforma clinica con la diversa gestione delle risorse porterà a una valorizzazione dell´ospedale di Vipiteno, a migliore qualità e ad una ulteriore vicinanza al paziente", ha concluso Theiner, assicurando ai sindaci il coinvolgimento nell´attuazione delle riforme. .  
   
   
SARANNO APERTI 295 SPORTELLI PER DARE RISPOSTE CERTE ALLE FAMIGLIE TOSCANE PIÙ SERVIZI PER LA NON AUTOSUFFICIENZA, LA GIUNTA APPROVA LA PDL ABBATTIMENTO DELLE LISTE DI ATTESA E POTENZIAMENTO DELL’ASSISTENZA DOMICILIARE DI FEDERICO TAVERNITI  
 
Firenze, 15 luglio 2008 - Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. La Giunta regionale ha approvato la proposta di legge per ridurre le liste di attesa e potenziare l’assistenza domiciliare in favore delle persone non autosufficienti. Il testo approda adesso in Consiglio regionale per essere trasformato in legge, cosa che dovrebbe avvenire dopo l’estate. Due gli obiettivi principali di questa nuova legge: abbattimento entro il 2010 delle liste di attesa per l’inserimento nelle strutture residenziali e potenziamento dei servizi per l’assistenza domiciliare. E’ prevista inoltre l’istituzione di un apposito Fondo per finanziare lo sviluppo di un sistema di servizi capace di rispondere ai bisogni accertati in modo da migliorare le condizioni di vita e l’autonomia delle persone non autosufficienti. Tutto questo senza fare ricorso a nuove forme di tassazione. Altr! i elementi contenuti nella proposta di legge sono la certezza,! l&rsquo ;appropriatezza e la tempestività della prestazione alla persona ed ai familiari, l’ampliamento della rete di servizi ed interventi, procedure d’accesso facilitate e garantite, la definizione delle forme di assistenza e di compartecipazione alla spesa, la sottoscrizione di un patto interistituzionale per il governo integrato del fondo. Ma vediamo meglio nel dettaglio. 1. Composizione del Fondo e ripartizione delle risorse. È uno dei punti base della pdl. A livello regionale alimenteranno il Fondo le risorse del fondo sanitario, di quello sociale e quelle aggiuntive definite dalla legge finanziaria toscana. A livello nazionale verrà fatto affidamento sul fondo appositamente creato e sulle ulteriori risorse trasferite per obiettivi coerenti con la legge. Potranno finire nel Fondo anche eventuali lasciti o donazioni. Attualmente la spesa annua regionale per interventi a favore di anziani non autosufficienti si aggira sui 300 milioni di euro! . Le risorse aggiuntive regionali per il 2008 sono pari a 25 milioni di euro, i trasferimenti nazionali 21 milioni. Per il 2009 si stima un aumento sia dello stanziamento regionale, 37 milioni di euro, che di quello statale, 28 milioni. Per il 2010 l’ammontare complessivo stimato è di 80 milioni di euro. La Regione provvederà a ripartire il Fondo tra le 34 zone-distretto in base a vari criteri (popolazione, indice di non autosufficienza o disabilità e di residenzialità). Saranno le Sds (Società della Salute) o le Asl (laddove le Sds non sono costituite) a gestire le risorse con una contabilità separata. 2. Interventi finanziati. Quelli domiciliari, diretti e indiretti, costituiscono la scelta prioritaria: si punta a mantenere la persona anziana nella propria abitazione, la famiglia è considerata l’ambito più favorevole per la cura. Grazie al Fondo verranno poi finanziati anche gli inserimenti nelle Rsa! , permanenti, temporanei o di sollievo, e nelle strutture semi! residenz iali. L’assistenza domiciliare verrà potenziata allargandola ad almeno 16mila persone. Inoltre è previsto un sostegno alle famiglie per l’assunzione di 5mila assistenti di cura. I destinatari sono i residenti nel territorio regionale che si trovino nella condizione di non autosufficienza accertata dalla Uvm (unità di valutazione multidisciplinare). 3. Accesso alle prestazioni. Elemento centrale di tutto il progetto è l’apertura di 295 Puntoinsieme, gli sportelli di prima accoglienza ed ascolto. Il loro coordinamento spetta al Pua (Punto Unico di Accesso), istituito presso ogni zona-distretto. Il Puntoinsieme è uno sportello gestito da un operatore socio-sanitario adeguatamente formato dove i familiari della persona che ha bisogno di aiuto si rivolgono. Il Punto Insieme garantirà ascolto, aiuto e certezza di risposta entro 30 giorni. Ecco come funziona: l’operatore compila una scheda in cui viene segnalato! il bisogno assistenziale e attiva immediatamente i primi interventi assistenziali. A questo punto entra in gioco l’Uvm (Unità di Valutazione Multidisciplinare), ovvero una equipe di esperti composta da un medico di distretto, da un assistente sociale e da un infermiere professionale. Di volta in volta potrà essere integrata dal medico di medicina generale della persona e da specialisti ed operatori della riabilitazione. L’uvm valuta le condizioni di bisogno dell’assistito, definisce il Pap (Progetto Assistenziale Personalizzato), ovvero il pacchetto di prestazioni più appropriato, nomina il responsabile del Pap, che avrà il compito di seguirne l’attuazione in ogni sua fase e di fungere da referente nei confronti dell’assistito e dei familiari, e ne verifica periodicamente obiettivi e appropriatezza in base all’evoluzione della situazione. Al Pap dovrà essere dato l’assenso da parte di quest’! ultimo e/o dei familiari. Entro 30 giorni dalla presentazione ! della do manda viene garantito l’avvio del percorso assistenziale più appropriato. La pdl stabilisce inoltre forme di compartecipazione al costo delle prestazioni da parte dell’assistito in base al reddito e al patrimonio. La situazione in Toscana. L’invecchiamento della popolazione ha trovato terreno fertile grazie ai bassi tassi di fecondità e alla crescita della speranza di vita. Sono state perciò le persone con più di 65 anni a crescere in modo costante negli ultimi 15 anni, ad un ritmo di circa 10mila unità l’anno. A fine 2006 costituivano il 23,3% della popolazione, pari a circa 830mila unità. Quelle con più di 75 anni erano il 12%. La speranza di vita alla nascita è cresciuta in maniera costante dal 1991 ad oggi: dai 74,9 anni per i maschi e 81,2 anni per le femmine, si è passati rispettivamente a 79,3 e 84,6. Ma la crescita riguarda anche il numero di coloro che vivono da soli: dall&rs! quo;ultimo censimento risultava che quasi 1 persona su 3 over 75 viveva da sola; 1 su 4 per gli over 65. In diminuzione invece il numero delle persone anziane inserite in comunità, sia per il miglioramento delle condizioni di salute che per il crescente impiego di assistenti di cura. I non autosufficienti gravi, secondo le ultime stime dell’Ars (Agenzia Regionale di Sanità), sarebbero 40mila. Sempre secondo l’Ars entro il 2030 i non autosufficienti supereranno le 113 mila unità, i gravi le 53 mila unità. Analogo risultato per i non autosufficienti inseriti in Rsa: dai circa 8 mila del 2005 si passerebbe a oltre 12 mila nel 2030. Nei prossimi anni il crescente numero di stranieri (soprattutto giovani) non frenerà l’invecchiamento della popolazione. Saranno soprattutto i giovani nella fascia 25-39 anni a diminuire. L’indice di vecchiaia (numero di anziani per 100 bambini) passerà da 192 a 213 (attualm! ente la Toscana è seconda in Italia dietro alla Liguria! ) e per ogni 100 residenti in età lavorativa (15-64 anni) ci saranno 42 anziani contro i 38 attuali. L’indice di dipendenza strutturale (cioè il rapporto tra le persone in età non lavorativa, da 0 a 14 anni e con più di 65, e quelle in età lavorativa, 15-64 anni, moltiplicato per 100) passerà da 58 a 62 a causa dell’aumento delle età più anziane. .  
   
   
PROMOSSI I VERTICI DEL BESTA PER LECCELLENZA DELLE PRESTAZIONI NEL RISPETTO DELLA DELIBERA REGIONALE  
 
 Milano, 15 luglio 2008 - Mentre il Codacons ha appena chiesto al Servizio Sanitario Nazionale i danni su richiesta di un´anziana di Milano che ha aspettato tre ore e mezzo per essere visitata da un medico, allIstituto Neurologico Carlo Besta della stessa cittࠩ tempi dattesa risultano migliorati, in ottemperanza alla delibera n. Viii/2828 della Regione Lombardia per il contenimento dei tempi dattesa nel triennio 2006-2008. Lo rivela la delibera n. 37 del 27 giugno che promuove a pieni voti il Direttore Scientifico Ferdinando Cornelio e il Direttore Generale Giuseppe Di Leo che, oltre a questo obbiettivo, hanno conseguito anche tutti gli altri che si erano prefissi, ponendo il Besta fra gli Istituti deccellenza della Lombardia e facendogli guadagnare una sorta di bollino neurologico simile al bollino rosa (come lhanno subito chiamato i media) che lOsservatorio Nazionale della Salute della Donna ha recentemente assegnato a 28 ospedali lombardi dedicati alle patologie del gentil sesso. Gli obiettivi sono stati raggiunti non solo relativamente alla messa a punto dei progetti per la nascita del futuro Besta della Bicocca coordinata dalla Regione con lintegrazione dellAgenzia per la Mobilitࠤel Comune, ma anche e soprattutto al miglioramento dei servizi sanitari del Besta del presente. E stata ridotta la distanza con i cittadini attraverso il programma accesso facilitato al paziente, si Ð@ata continuitࠥ qualitࠡlla cura, la spesa sanitaria ÐNtata correttamente pianificata e i servizi sono pi semplici e pi efficaci. Linformatizzazione ha ridotto al minimo il cosiddetto debito informativo, tant ¨¨ che lanno scorso, su un totale di 70. 821 prescrizioni specialistiche, appena lo 0,4% non ¨¨ isultato valido ai fini del rimborso. Importante obbiettivo della Regione Lombardia ¨¨ quello di far s¨¬ che i primi esami di risonanza magnetica, ecodoppler dei vasi sovraortici (Tsa) e Tac vengano effettuati entro 40 giorni, con un tempo massimo dattesa di 60. La Fondazione Besta ha sempre soddisfatto i criteri del Drg 2828 rimanendo entro i 60 giorni di attesa e ampiamente al di sotto di tale limite in particolare per Tac e Tsa. Gli utenti, muniti dellimpegnativa del medico curante, possono prenotare agli sportelli Cup (dalle 8. 00 alle 20. 00) o al call center del Besta. Per tre prestazioni di classe A ¨¨ prevista lerogazione entro 72 ore dalla prenotazione: Tac colonna vertebrale - Ecocolordoppler Tsa - Rmn encefalo. .  
   
   
“GROSSISTI DI PRODOTTI FARMACEUTICI” SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
 Milano, 15 luglio 2008 - Nel 2007 il fatturato netto settoriale è stimabile in 14. 220 milioni di euro in lieve flessione (-0,2%) rispetto all’anno precedente. La dinamica in volume risulta invece positiva: il numero di pezzi venduti dai grossisti cresce complessivamente del 4%, ma la diminuzione del prezzo medio dei farmaci rimborsabili (per effetto della sostituzione dei branded con gli equivalenti e, in generale, delle manovre di contenimento della spesa farmaceutica del S. S. N. ) pesa sul risultato finale, sia in termini di giro d’affari sia di marginalità. L’incidenza dell’etico sui ricavi dei grossisti rimane preponderante (oltre il 77%), ma cresce il peso del parafarmaco in senso lato (soprattutto Pmc, nutrizionale, igiene e bellezza) che rappresenta ormai il 18% ca. Poco dinamico si conferma il mercato dei farmaci senza obbligo di prescrizione (Sop). La competizione continua a crescere per il consolidamento del settore in seguito alle acquisizioni delle multinazionali leader e alle fusioni fra cooperative di farmacisti; contemporaneamente si assiste ad un ampliamento dell’ambito d’azione territoriale. Le due imprese leader affiancano alle politiche di prezzo una gamma sempre più ampia di servizi e tentano esperimenti di diversificazione (offerta di farmaci equivalenti a proprio marchio). Le cooperative di farmacisti tendono ad aumentare il numero di soci. I distributori locali soffrono per la pressione delle due multinazionali leader, delle grosse cooperative e dei gruppi d’acquisto di farmacisti Dati di sintesi, 2007
Numero di imprese 135
Numero di addetti 12. 300
Numero di addetti per impresa 91
Fatturato 2007 (Mn. Euro) 14. 220,0
Variazione del fatturato settoriale 2007/2003 (a) (%) 1,5
Fatturato per addetto (‘000 euro) 1. 156
Valore aggiunto (Mn. Euro) 554,6
Valore aggiunto per addetto (‘000 euro) 45,1
Quote di mercato prime 4 imprese/gruppi(a) (%) 44,9
Quote di mercato prime 8 imprese/gruppi(a) (%) 54,0
Previsioni di sviluppo del fatturato settoriale:
· 2008/2007 (%) -2
· 2009/2008 (%) -1
a) - in valore Fonte: Databank .
 
   
   
MOSTRA DI GIACOMO MANZU’ GLI ANNI DI CLUSONE DAL 13 LUGLIO 2008 ALL’8 FEBBRAIO 2009  
 
 Clusone (Bg), 15 luglio 2008 - In occasione del centenario della nascita dello scultore Giacomo Manzù (1908-1991), il Mat – Museo Arte Tempo di Clusone, in collaborazione con la Gamec - Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, ospiterà dal 13 luglio 2008 al 8 febbraio 2009 un’esposizione dedicata al grande artista bergamasco. La mostra, curata da M. Cristina Rodeschini e Marcella Cattaneo, darà conto dell’importante produzione di Manzù negli anni del soggiorno clusonese, tra il 1942 e il 1945. Il momento storico era particolarmente sofferto e la guerra lo vide costretto a rifugiarsi insieme alla moglie Tina e al figlio Pio, ospiti dell’amico Attilio Nani, nella cittadina dell’alta Val Seriana, in provincia di Bergamo. L’esposizione si pone, dunque, come un momento di approfondimento all’interno di un disegno di ampio respiro che proseguirà con la grande mostra alla Gamec - Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo dal 1° ottobre 2008 al 8 febbraio 2009, che offrirà al pubblico la visione di una sessantina di opere tra le più rappresentative del percorso artistico dello scultore. Nelle sale espositive del suggestivo Palazzo Marinoni Barca di origine seicentesca, sede del Mat, sono state selezionate una decina di opere realizzate tra il 1940 ed il 1945, concepite ed eseguite durante anni difficili della nostra storia italiana. Si tratta per lo più di ritratti femminili, uno dei soggetti più intensamente visitati da Manzù, e in cui l’artista dà prova di una acuta interpretazione, ora sofferta ora dolcemente languida unitamente ad una audacia formale certo non comune. Altra tematica particolarmente sentita dallo scultore è quella del mondo infantile, di cui spesso i soggetti più indagati sono gli stessi suoi figli. In particolare Manzù ama cogliere e fermare nel bronzo l’innocenza dei loro gesti quotidiani, dedicando ampio spazio alla sfera del gioco. Con quest’ultimo aspetto, così intriso di poesia, lo scultore non solo riesce a restituisce nella plastica una delle componenti fondamentali del loro processo evolutivo, ma lo fa con una freschezza di espressione partecipata e fortemente innovativa. . .  
   
   
BELLA ESTATE DI MILANO. INAUGURATA MOSTRA CONRAD MARCA-RELLI. DE CORATO: “RETROSPETTIVA GRANDE ARTISTA AMERICANO DI ORIGINE ITALIANA“  
 
 Milano, 15 luglio 2008 - “Un grande artista americano, di origine italiana, che nella sua esperienza, pur avanguardistica, ha saputo valorizzare la tradizione del nostro Paese”. Lo ha dichiarato il vice Sindaco Riccardo De Corato intervenendo oggi, in rappresentanza del Comune, all’inaugurazione della mostra dedicata Conrad Marca-relli. “Questa mostra – spiega De Corato -, che si tiene nella suggestiva cornice della Rotonda di via Besana, celebra il grande artista della famosa ‘scuola di New York’ che è stato uno tra i fondatori dell’espressionismo astratto americano. Con questa rassegna si chiude il ciclo delle inaugurazioni della Bella Estate di Milano, che ha proposto un calendario espositivo di livello internazionale, con un’offerta poliedrica che aggrega diversi interessi e passioni”. La mostra si avvale dell’importante contributo del critico inglese David Anfam, celebre per i suoi studi sulla cultura americana degli anni cinquanta-sessanta, e di Magdalena Dabrowski, curatrice del Metropolitan Museum of art di New York. “Spero che questa retrospettiva – conclude De Corato –, che è nata dalla sinergia e dalla collaborazione con l’archivio Marca-relli di Parma, possa costituire un’occasione per diffondere la conoscenza di questo importante artista. E, nel percorso di avvicinamento all’Expo 2015, possa rappresentare per Milano un’opportunità per promuovere l’eccellenza culturale italiana e la valorizzazione del nostro patrimonio”. .  
   
   
PERSONALE DI NICOLA DE MARIA GALLERIA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO DAL 12 LUGLIO AL 7 SETTEMBRE 2008  
 
Repubblica di San Marino, 15 luglio 2008 - Un grande artista e il suo lavoro su carta sono gli ingredienti di uno degli appuntamenti artistici più suggestivi del panorama estivo italiano. Nella Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea della Repubblica di San Marino, infatti, dal 12 luglio al 7 settembre 2008 è in programma la personale di Nicola De Maria (Foglianise, Bn, 1954) dal titolo festa dell’atmosfera che brilla. La mostra dal titolo “festa dell’atmosfera che brilla”, è curata personalmente dall’artista, che colloca al centro di essa un’opera storica: una fitta serie di carte dipinte che risalgono al 1984/85, essendo rimaste fino ad oggi inedite, segrete, realizzate via via lungo gli itinerari, gli spostamenti, i soggiorni di lavoro, durante tutti quei mesi. Nelle immagini astratte di questi 30 fogli dipinti, compresi in un Regno dei fiori, si riconoscono motivi di grande concretezza poetica, di cromie e costruzioni di un tema che si arricchisce in successione, eppure si risolve nell’unicità del risultato. Di maggiore formato e di forte immediatezza nell’esecuzione sono le nove carte dipinte nel 2002, scandite da un intenso ritmo musicale e brevi ricordi legati da una consonanza di materia satura di luce. Di poco antecedenti, 1999-2000, sono i 30 dipinti ad olio su carta, delicatezza del tempo, di piccolo formato, altro importante momento della mostra. Queste opere su carta introducono ad uno spazio in cui sono fioriti alcuni dei momenti più alti del lavoro di Nicola De Maria; assieme alla presentazione dei suoi libri, che riportano ad un passato di rara vivacità creativa, ha illustrato con la scrittura di sua propria mano il contenuto delle sue metafore e impressioni dipinte. L’esposizione è stata concepita assieme a Zeno Birolli, con il quale è curato il catalogo, realizzato con il fattivo contributo della Fondazione San Marino Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino – S. U. M. S. , con l’intento di creare, con il tramite della pittura, un momento di gioia e di sollievo nella scelta e con la raccolta di queste opere e, allo stesso tempo, un motivo di riflessione da parte di Nicola De Maria, pittore di prestigio e fama internazionale, che si presenta con una mostra in uno spazio pubblico dopo la grande esposizione al Macro di Roma nel 2004 e l’assegnazione del Gran Premio Xiv Quadriennale. Note biografiche - Nato a Foglianise (Benevento) il 6 dicembre 1954, Nicola De Maria vive fin da ragazzo a Torino, dove abita ancora oggi. Si iscrive alla Facoltà di Medicina proseguendo gli studi di specializzazione in Neurologia, professione che non eserciterà mai, preferendo dedicarsi all´arte. Dopo essere passato da una breve esperienza fotografica, dal 1975 inizia una prolifica produzione di disegni su pagine di quaderno, prima in matita e poi a pastello, olio e acquerello. Questi primi successi lo spingono a dipingere direttamente sulle pareti e a realizzare le prime piccole tele ad olio. Proprio nella pittura De Maria trova il linguaggio più appropriato per esprimersi, mescolandosi così alla vivacità artistica di quella città, Torino, che vedeva l´Arte Concettuale come protagonista ed elemento trascinante. Grazie all´influenza di questa corrente artistica, unita ad una vasta cultura classica e moderna, Nicola De Maria inizia a svelare quel suo caratteristico linguaggio altamente spirituale e lirico. Ogni sua opera dipinta è colore puro, è pensiero dell´anima, è poetica. Nel 1977 realizza il primo dipinto murale a Milano, al quale ne segue un altro per la Biennale di Parigi dello stesso anno. De Maria continua a trascendere dai confini della tela pervadendo lo spazio espositivo utilizzando le tecniche del colore proprie degli antichi maestri che affrescavano le chiese in Italia. Negli anni ´80, l´artista dipinge vari spazi espositivi e gli vengono dedicate alcune retrospettive sui suoi lavori ad olio. Per tutti questi anni, il lavoro di De Maria ha sempre un ruolo fondamentale in tutte le numerose mostre collettive organizzate da Achille Bonito Oliva sulla Transavanguardia. Il pittore, che viene inizialmente incluso in questo contesto, ben presto si separa sviluppando un corpo di lavori non figurativi e in piccola scala. La sua opera è astratta ma carica di segnali figurativi non solo poetici (Regno dei Fiori 1983/85), ma soprattutto spirituali (La Testa Allegra Di Un Angelo Bello 1986/87). Infatti l´artista sembra trasformare la poesia e la lirica in pittura, ogni sua opera è confine magico, paesaggio fiabesco nel quale è necessario concentrare lo sguardo per capire il suo stato d´animo. Emblematica a questo proposito la frase di Nicola De Maria che in un´intervista si definisce: "Uno che scrive poesie con le mani piene di colori". È proprio la spiritualità che lo porta nel corso degli anni ´90 a concentrare il suo lavoro sull´astrazione pura trasformando le opere in una sorta di preghiera che può essere raffigurata solo con un gesto pittorico intenso. Nel corso di questo periodo non vengono mai trascurati gli elementi fondamentali che hanno sempre caratterizzato il suo lavoro come, ad esempio, il brillante cromatismo. L´uso del colore di De Maria rispecchia l´attaccamento alla sua terra, alla "mediterraneità" che continuamente rappresenta con paesaggi popolati da personaggi coraggiosi, sapienti, splendenti di potere naturale. Ma questi soggetti vengono solo citati ed è proprio non raffigurandoli che obbliga l´osservatore ad immergersi in quel mondo fantastico, spirituale e poetico come il suo creatore. .  
   
   
STANZE APERTE 2008  
 
Altidona, 15 luglio 2008 - Domenica 20 Luglio alle ore 18. 00 per le vie di Altidona si inaugura la quattordicesima edizione di Stanze Aperte, la collettiva di arte contemporanea a cura di Nazareno Luciani, organizzata dal Comune di Altidona, dalla Pro Loco e dall´Associazione Officina S. Giacomo. Gli artisti che partecipano alla mostra sono: Augusto Amabili, Marco Cardone, Agnese Casolani, Franca Fanni, Alessandro Fidanza, Pierluigi Lunerti, Elia Orrù, Rebecca Orrù, Emilio Patalocchi, Giorgio Pignotti, Roberta Rogante, Walter Santoni, Ettore Tavoletti e Flavio Zampaloni. Stanze Aperte offre agli artisti una sfida molto interessante, quella di intervenire con il proprio lavoro nel tessuto urbano del borgo medievale, andando ad occupare, con le proprie opere, stanze, cantine, uffici, case abbandonate e qualsiasi altro locale sia messo a disposizione. Il testo introduttivo è stato scritto da Dario Ciferri. “Non c´è un tema conduttore o una linea guida che lega gli artisti che sono stati invitati, ciascuno presenta il proprio lavoro, cercando di metterlo più o meno in simbiosi con la stanza che lo ospita. Ogni stanza è un´occasione per valorizzare il proprio lavoro e offrire una nuova chiave di lettura anche dell´ambiente, di far vedere un luogo attraverso la lente della propria poetica, della propria ricerca artistica. Tutti gli artisti si presentano attraverso una propria dichiarazione di poetica. L´assenza di una mediazione critica diventa così una precisa scelta, il lavoro deve entrare in contatto diretto con lo spettatore e comunicare la propria forza, ma anche il divertimento e la fantasia che una situazione del genere riesce a evocare”. (Dario Ciferri) info@altidona. Net .  
   
   
LA "VERNICE" DELLA 58A CENTOMIGLIA-MULTICENTO-CENTOPEOPLE ED I TANI SUOI "100E20-CENTOEVENTI"  
 
 Gargnano (Lago di Garda/brescia) 15 luglio 2008 - Il centro di eccellenza del Museo della Carta, nello stupendo scenario della Valle delle Cartiere di Toscolano-maderno (lungo la riva Lombarda del Garda), ospiterà mercoledì 16 luglio la "Vernice" ufficiale dei “100e20 - i Centoeventi” della gara gardesana per eccellenza: la 58a Centomiglia. Le varie manifestazioni avranno inizio il 29 agosto. Fino al 6 settembre sarà un susseguirsi di sfide veliche, feste, serate a tema dedicate alla eno gastronomia della Riviera dei Limoni, concerti, il tutto nella cornice dei due porticcioli di Bogliaco, negli spazi più a sud sulle spiagge di Toscolano-maderno. Una festa finale il 27-28 settembre vedrà protagonisti i piccoli dell´Ospedale dei Bambini di Brescia e l´Associazione Bambino Emopatico con la regata "Childrenwindcup" con testimonial, presenti all´incontro di mercoledì, la signora Coriandoli, alias Maurizio Ferrini, Spillo Altobelli e Gigi Maifredi. Il programma delle regate prevede dal 29 agosto il Campionato Italiano Asso 99, il 31 agosto la 42a edizione del Trofeo Gorla e la 50Miglia per i multiscafi, il 6 settembre con la 58a Centomiglia per monoscafi, la Multicento e la Centopeople per i progetti di vela terapia. Sul piano delle partecipazioni arrivano le prime conferme per le regate di Centomiglia e di Multicento. La prima giunge dagli Stati Uniti con l´iscrizione dell´ Extreme 40 "Tommy Hilfiger", nuovamente affidato a Randy Smyth, leggenda dei multiscafi, due medaglie olimpiche, 15 titoli mondiali con vari cat e trimarani, la Coppa America, vittoriosa, con Dennis Conner nel 1988 a bordo del maxi cat "Stars & Stripes", il primo posto l´anno passato nella regata del Circolo Vela Gargnano, il suo nome nell´ albo d´oro dopo l´olimpico austriaco Andreas Hagara (anche lui già confermato al via) e Giovanni Soldini, primi nell´edizione d´esordio. Nelle flotte dei cat più piccoli potrebbe esserci il primatista atlantico Vittorio Malingri come l´olimpionico svedese Goran Marstrom con il suo velocissimo "M 20". In occasione della "vernice" della Centomiglia saranno presentati i nuovi partners del Circolo Vela Gargnano, la compagnia Aria (Wi fi Internet su tutto il territorio nazionale), Amica Chips, la griffe Marina Yachting, il Consiglio Regionale della Lombardia. . .