Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


LUNEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E DIRITTO PER LE NUOVE TECNOLOGIE GLI EUROINDICATORI
Notiziario Marketpress di Lunedì 29 Settembre 2008
PREZZI ENERGETICI: RIDURRE LA DIPENDENZA DAL PETROLIO  
 
 Bruxelles, 29 settembre 2008 - Il Parlamento euroeo chiede di monitorare i prezzi e indagare sulle pratiche anticoncorrenziali nel settore energetico, poiché i consumatori pagano tuttora prezzi più elevati malgrado la riduzione delle quotazioni del greggio. Invoca misure concrete per ridurre la domanda e la dipendenza dall´import di petrolio e gas, e promuovere l´efficienza energetica e le fonti rinnovabili. Anche con misure fiscali, ma senza tassare gli extraprofitti dei petrolieri, e tutelando le famiglie più povere. Con 491 voti favorevoli, 91 contrari e 19 astensioni, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione sostenuta da Ppe/de, Pse, Alde e Uen che sottolinea anzitutto come la scorsa estate il prezzo del petrolio abbia «raggiunto il livello più alto mai registrato in termini reali», trascinando con sé i prezzi degli altri prodotti energetici. Osserva poi che l´aumento dei prezzi dell´energia «mina il potere d´acquisto dei cittadini europei, colpendo più duramente le famiglie a basso reddito e i settori industriali ad alta intensità energetica». D´altra parte, il Parlamento rileva che, malgrado il recente calo del prezzo del greggio a 100 dollari al barile, «i consumatori continuano a pagare prezzi dell´energia più elevati, che non sempre riflettono pienamente le fluttuazioni al ribasso del prezzo del greggio». Invita pertanto la Commissione a monitorare l´andamento dei prezzi e a garantire il rispetto delle norme vigenti nell´Ue in materia di concorrenza, con un´attenzione particolare alle indagini e alla lotta contro le pratiche anticoncorrenziali nel settore del gas e dell´elettricità nonché nelle attività di raffinazione e di distribuzione del petrolio nei centri di consumo. Notando come taluni paesi produttori «tendono a utilizzare le proprie risorse naturali a fini politici», il Parlamento sottolinea che l´economia dell´Ue è ancora fortemente dipendente dalle importazioni di petrolio. Ritiene quindi necessario adottare misure che consentano all´economia dell´Ue di salvaguardare la sua competitività e di adeguarsi alla nuova congiuntura dei prezzi dell´energia. Più in particolare, chiede un forte impegno politico per adottare misure concrete per ridurre la domanda di energia, promuovere le energie rinnovabili e l´efficienza energetica, diversificare l´approvvigionamento energetico e ridurre la dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili. Ma anche una tempestiva revisione della legislazione comunitaria in materia di scorte petrolifere di emergenza. Prendendo poi atto dell´aumento del gettito fiscale energetico registrato da alcuni Stati membri per via dei recenti aumenti del prezzo del petrolio, il Parlamento sottolinea l´importanza di misure fiscali adeguate come mezzo per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, affrontare il cambiamento climatico e incentivare gli investimenti nell´efficienza energetica, nelle energie rinnovabili e nei prodotti rispettosi dell´ambiente. Invita quindi la Commissione a presentare la sua proposta di revisione della direttiva sulla tassazione dell´energia, «dopo aver attentamente esaminato le potenziali conseguenze delle misure fiscali per l’inflazione, i nuovi investimenti e la transizione verso un’economia europea a basse emissioni di carbonio e ad alta efficienza energetica». In proposito, sollecita inoltre l´Ecofin ad introdurre aliquote Iva ridotte per beni e servizi a basso consumo energetico. L´aula non ha peraltro accolto un emendamento di Pse, Gue/ngl e Verdi, che sollecitava i Ministri delle finanze a far fronte alla speculazione riguardante i prezzi dell´energia ed esortava l´Ecofin ad introdurre politiche in materia di tassazione dei profitti eccezionali realizzati dalle grandi compagnie energetiche. I proventi di tali entrate, era precisato, avrebbero potuto «costituire la base per la creazione di fondi nazionali per l´innovazione e gli aiuti nel settore del petrolio». Per i deputati, occorre anche incoraggiare l´adozione di misure che agevolino il processo di adeguamento volto ad una maggiore efficienza energetica dei settori e dei servizi ad alta intensità di energia. Chiedono tuttavia alla Commissione di monitorare l´impatto di tali misure e di intervenire opportunamente in caso di distorsioni della concorrenza. Sottolineano inoltre che l´utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, abbinato a incentivi per migliorare l´efficienza energetica delle famiglie, diminuisce la dipendenza dell´Europa dalle importazioni di energia. Pertanto, invitano la Commissione a garantire che il risparmio energetico, l´efficienza energetica e le energie rinnovabili «figurino tra le priorità della futura politica energetica dell´Ue». Ritengono, peraltro, che la Bei debba svolgere un ruolo più importante nel finanziamento di progetti nel campo dell´efficienza energetica, delle energie rinnovabili e delle attività di R&s, con un´attenzione particolare alle Pmi. Il riorientamento dell´approccio europeo, inoltre, andrebbe accompagnato da congrui impegni finanziari in attività di R&s. Il Parlamento incoraggia anche le imprese dell´Ue a incrementare gli investimenti e ad assumere un ruolo di guida per quanto riguarda le nuove competenze tecnologiche e ingegneristiche. Rileva la particolare necessità di investimenti nello sviluppo delle capacità di raffinazione e prospezione al fine di far fronte all´aumento della domanda. Le principali società energetiche dovrebbero inoltre convogliare maggiori investimenti privati in programmi di risparmio energetico, tecnologie alternative e ricerca. Il Parlamento chiede poi agli Stati membri di adottare anche misure di breve termine mirate, per attenuare l´impatto negativo sulle famiglie più povere, evitando però quelle che accrescono l´inflazione, in quanto possono danneggiare la sostenibilità delle finanze pubbliche e il loro effetto può essere annullato dall´aumento del prezzo del petrolio. Ritiene inoltre che la Commissione debba presentare una comunicazione su come affrontare la povertà energetica nell´Unione europea e la invita a garantire il rispetto degli obblighi vigenti in materia di servizi universali e pubblici. Invita poi gli Stati membri a definire la povertà energetica a livello nazionale e a sviluppare piani di azione nazionali per eliminarla. Allo stesso tempo, esorta la Commissione a garantire che la proposta carta del consumatore nel settore dell´energia indichi chiaramente i diritti dei consumatori ed invita le autorità nazionali di regolamentazione a fare ampio uso dei poteri di cui dispongono per assistere i consumatori. Infine, il Parlamento sottolinea che l´Ue deve esprimersi con una sola voce relativamente alla politica energetica e ribadisce quindi l´importanza di una politica europea comune in materia di energia e dell´impegno nella politica europea di vicinato. A tale proposito, ritiene che l´Ue debba assumere la guida del dialogo sull´energia con i principali paesi fornitori di petrolio e gas e accoglie con favore l´idea di un summit ad alto livello tra i paesi produttori e consumatori di petrolio e gas, che abbia come obiettivi una maggiore stabilità dei prezzi e una maggiore prevedibilità in termini di forniture e pagamenti per le vendite in euro. .  
   
   
A2A/IRIDE E GAZPROM GROUP FIRMATO ACCORDO CON IL GRUPPO RUSSO PER LA CREAZIONE DI UNA JOINT VENTURE PER LA COMMERCIALIZZAZIONE DI GAS NATURALE  
 
Milano, 29 settembre 2008 – A2a Spa e Iride Spa hanno firmato il 25 settembre un accordo con due società del gruppo Gazprom (Gazprom Export Llc e Zmb Gmbh) per la creazione di una Joint Venture che opererà sul mercato italiano del gas naturale. Contestualmente e’ stato sottoscritto con il gruppo Gazprom un contratto a lungo termine di fornitura di gas naturale alla suddetta Joint Venture. Il contratto di fornitura di gas prevede inizialmente volumi annui pari a circa 900 milioni di metri cubi, destinati potenzialmente a crescere. Il contratto avrà decorrenza dal prossimo 1 Ottobre e durata fino al 2022, con possibile estensione per ulteriori 5 anni. Nella fase di avvio della nuova società Plurigas gestirà il servizio di shipping. L’accordo di Joint Venture delinea il processo contrattuale che porterà A2a e Iride a creare un veicolo societario (70% A2a e 30% Iride), il quale a sua volta sarà il partner al 50% del gruppo Gazprom nella Joint Venture, che opererà direttamente sul mercato finale del gas. Il Presidente della Joint Venture sarà indicato per i soci esteri da Gazprom, mentre l’Amministratore Delegato sarà indicato per i soci italiani da A2a. Si prevede che il closing dell’operazione avvenga entro la fine del 2008, una volta completata la definizione finale dei documenti contrattuali, inclusi i patti parasociali delle due società, e ottenute le necessarie autorizzazioni da parte delle competenti autorità. Con questa iniziativa, A2a ed Iride avviano un’importante collaborazione con il maggiore produttore mondiale di gas naturale, proseguendo nella propria strategia di accesso diversificato alle forniture, rivolte a soddisfare sia il fabbisogno delle proprie centrali termoelettriche sia quello dei propri clienti. A2a gestisce attualmente un portafoglio di circa 6 miliardi di metri cubi di gas naturale e si posiziona, tramite anche la propria partecipazione in Edison, come terzo operatore nazionale nel settore del gas. Iride gestisce attualmente un portafoglio di circa 2 miliardi di metri cubi di gas naturale ed e’ impegnato nella realizzazione terminali di rigassificazione di Livorno e Gioia Tauro. Zmb Gmbh (Zmb), costituita nel 1993, è una controllata di Gazprom Germania Gmbh. La Società è attiva nella commercializzazione in Europa di gas naturale di origine russa e dell’Asia Centrale. Le aree di core business sono la produzione, il trading e lo stoccaggio di gas naturale. Tramite la sua controllata Gazprom Marketing & Trading Ltd. , Zmb opera in Uk, Belgio, Olanda, Francia and Usa, e tramite Zmb (Schweiz) Ag nell’Est-europa e nel Paesi Cis. Attualmente fornisce gas a più di 20 paesi nell’Europa Centrale e Orientale. Gazprom Export è il maggiore esportatore mondiale di gas naturale dalla Russia e dai paesi Cis. .  
   
   
INNER ERA-NET "IDEASLAB"  
 
 Fréjus, Francia, 29 settembre 2008 - Finanziato dall´Ue, Inner Eranet organizza un seminario intitolato "Ideaslaboratory: fisica e chimica delle superfici e delle interfacce per una svolta nell´efficienza energetica", che si svolgerà dall´8 al 12 novembre a Fréjus, in Francia. Scopo del seminario è quello di individuare nuovi approcci alla futura ricerca sull´energia. Gli inviti a questo evento verranno inviati soltanto a quei candidati che avranno fornito agli organizzatori un esauriente estratto della ricerca rilevante portata avanti da chimici, fisici, biologi, matematici e ingegneri. Gli estratti verranno valutati da esperti e i ricercatori vincitori verranno invitati a partecipare al "Ideaslab", dove non solo presenteranno la propria ricerca e la sua importanza per l´energia, ma si confronteranno anche con le idee degli altri partecipanti. Gruppi di ricercatori collaboreranno quindi sugli approcci più innovativi e interessanti e, nel turno finale, gareggeranno nuovamente con gli altri gruppi per individuare il progetto di ricerca più promettente. I concorrenti competono per il premio Cnrs-ademe (Centre National de la Recherche Scientifique-agence de l´Environnement et de la Matrise de l´Energie) basato sui loro lavori precedenti e sulle idee sviluppate mediante il brainstorming che si svolge durante l´Ideaslab. Per ulteriori informazioni, visitare: Cnrs http://energie. Cnrs. Ensma. Fr/ oppure scaricare: http://energie. Cnrs. Ensma. Fr/inner/flyer-5-2. Pdf .  
   
   
HERA: EMESSO “PUT BOND RESETTABLE STEP-UP” DA 200 MILIONI DI EURO, INCREMENTABILE A 250 MILIONI DI EURO CON SCADENZA 2031  
 
 Bologna, 29 settembre 2008 - E’ stato firmato il 25 settembre tra il Gruppo Hera e i Joint Bookrunner Banca Imi, Bnp Paribas e The Royal Bank of Scotland (quest’ultima anche in qualità di Arranger) l’accordo per un prestito obbligazionario da 200 milioni di euro, incrementabile a 250 milioni di Euro. Per i primi 3 anni il bond non sarà rimborsabile e sarà regolato con cedola trimestrale a tasso fisso del 4. 20% p. A. , pari all’attuale Euribor 3 mesi Meno 90 Bps circa. Alla scadenza del terzo anno, nel caso in cui non venisse rimborsato alla pari, l’importo del bond verrà aumentato ad Euro 250 milioni e pagherà un tasso del 4. 65% (pari a Irs a 20 anni Meno circa 30 Bps) maggiorato del credit spread fissato con periodicità quinquennale, salvo rimborso alla pari alle stesse date. Grazie alla particolare struttura del prodotto e al forte merito creditizio di Hera, le condizioni ottenute sono estremamente competitive rispetto ad un’operazione non strutturata con scadenze comparabili. .  
   
   
CASA: FONDO PERDUTO, QUASI CINQUEMILA DOMANDE IN SARDEGNA  
 
Cagliari, 29 Settembre 2008 - Sono quasi cinquemila le domande pervenute alla Regione entro il pomeriggio del 26 settembre, per la richiesta di concessione del contributo a fondo perduto (pari a 25mila euro per famiglia) per l´acquisto, la costruzione, il recupero o l´acquisto con recupero della casa di prima abitazione. Risultano così suddivise per tipologia di intervento: acquisto: 35%; costruzione: 25%; recupero: 31,9%; acquisto e recupero: 8,1%. Questa, invece, la suddivisione per provincia di residenza del richiedente: Cagliari: 31%; Sassari: 18,9%; Nuoro: 17,2%; Oristano: 13,9%; Olbia Tempio: 6,4%; Carbonia Iglesias: 5,1%; Ogliastra: 3,8%; Medio Campidano: 3,7%; A testimonianza del successo dell´iniziativa della Regione, che ha proposto alcune alternative di supporto per i chiarimenti da fornire ai cittadini, sono state numerose le telefonate pervenute (oltre duemila al Numero Verde istituito per l´occasione, più di mille agli altri uffici dell´Assessorato regionale dei Lavori pubblici) e pure le e-mail riferite al bando per la prima casa (oltre mille) inviate all´Assessorato e al Servizio di Edilizia residenziale. È particolarmente interessante fare un confronto con il bando relativo alla legge regionale 32 (mutuo per la prima casa) che ha costantemente registrato percentuali diverse nella suddivisione delle richieste: acquisto: 73,5%; costruzione: 23,45%; recupero: 3,05%. "Sono statistiche che non mi sorprendono affatto – commenta l´assessore regionale dei Lavori pubblici, Carlo Mannoni , in quanto rispecchiano l´andamento registrato anche nei primi anni Ottanta, quando esistevano entrambe le formule proposte dalla Regione. Anche allora il mutuo concesso per l´abbattimento degli interessi bancari interessava soprattutto coloro che desideravano acquistare la casa, mentre il contributo a fondo perduto privilegia la costruzione e il recupero di vecchi edifici, in particolare nei centri storici. Da notare che, nelle città più grandi, prevale l´acquisto della casa. Nei paesi si privilegia invece l´accesso al contributo perché è economicamente più conveniente puntare alla costruzione o al recupero degli edifici: un punto, quest’ultimo, che dava premialità nella graduatoria dei richiedenti. Ancor più importante è sapere che, grazie ai fondi resi disponibili dalla Regione, per molti sardi (in particolare le giovani coppie), è stato possibile, o lo sarà molto presto, comprare casa e mettere su famiglia". La graduatoria degli aventi diritto al contributo, precisa l´assessore Mannoni, "verrà predisposta tra quindici giorni grazie all´invio on-line delle domande che consentirà procedure di valutazione estremamente celeri". Oggi scadevano i termini per la presentazione delle domande di concessione del contributo a fondo perduto. . .  
   
   
AEDES S.P.A.: INCONTRO CON GLI ISTITUTI DI CREDITO  
 
Milano, 29 settembre 2008 - Aedes informa che in data 25 settembre si è svolto l’incontro della società con le banche creditrici. Nel corso di tale incontro, la società, sotto vincolo di riservatezza, ha illustrato, tra l’altro, la manifestazione d’interesse di Sopaf S. P. A. - per conto proprio e di altri investitori - relativa ad un aumento di capitale, da offrire in opzione ai soci, rispetto alla quale il Consiglio di Amministrazione di Aedes si è già formalmente espresso deliberando l’avvio, non in esclusiva, delle trattative in data 17 settembre 2008. Aedes si è comunque impegnata ad informare Sopaf dell’eventuale avvio di altre trattative riconoscendole, in tale caso, il “right to match”, cioè il diritto di allinearsi alle condizioni eventualmente offerte da altri nuovi potenziali offerenti. La proposta Sopaf prevede, tra l’altro, i seguenti principali elementi: aumento di capitale di Aedes fino a un massimo di Euro 171 milioni per cassa e con opzione a favore dei soci; impegno a sottoscrivere direttamente (o far sottoscrivere da un consorzio bancario di garanzia) tutte le nuove azioni che non fossero sottoscritte dai soci. Tale proposta è inoltre soggetta all’avveramento di alcune condizioni tra le quali: - conferma da parte di Consob dell’esenzione dall’obbligo di proporre una eventuale offerta pubblica di acquisto ai sensi dell’art. 49, 1 b) del Regolamento Emittenti; il raggiungimento di una convenzione con le banche creditrici in termini soddisfacenti per Sopaf finalizzata ad una riformulazione e riscadenziamento degli impegni nei confronti delle stesse, anche attraverso una contenuta conversione dei loro crediti in strumenti partecipativi con diritti patrimoniali e amministrativi da determinarsi; la predisposizione, da parte della società, di un piano strategico entro il 30 ottobre 2008. Aedes ha chiesto inoltre, l’estensione dell’accordo di moratoria con gli istituti creditizi fino al 31 dicembre 2008, per mettere a punto le procedure per l’esecuzione dell’aumento di capitale e raggiungere l’accordo con gli istituti stessi, sulla base del nuovo piano strategico. .