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Notiziario Marketpress di Lunedì 13 Ottobre 2008
BORGOSESIA S.P.A.: DELIBERATO IL LANCIO DI KORMORANO, FONDO “SALVA IMPRESE” IN AMBITO REAL ESTATE, E DI BORGOSOLE DESTINATO AD INVESTIMENTI IN CAMPO ENERGETICO.  
 
 Biella, 10 ottobre 2008 - Il Consiglio di Amministrazione di Borgosesia Gestioni Sgr S. P. A. - società del Gruppo Borgosesia - attiva nella gestioni dei fondi immobiliari chiusi, ha deliberato il 10 ottobre il lancio di due nuovi fondi comuni di investimento immobiliare di tipo chiuso riservati a investitori qualificati. Il primo fondo denominato Kormorano, prevede una raccolta obiettivo di 100 milioni di Euro e una durata di 10 anni. Kormorano investirà in operazioni di turnaround finalizzate a risanare e rilanciare le aziende in crisi con focus prevalente nel settore immobiliare. Il secondo fondo immobiliare, Borgosole, sarà invece destinato ad investimenti in immobili strumentali alla produzione di energia da fonti rinnovabili nonché all’acquisto e conduzione di aziende agricole. Il fondo avrà una raccolta obiettivo di 75 milioni di Euro e una durata di 8 anni. L’avvio di questi due fondi è in linea con la strategia di Borgosesia annunciata a luglio di quest’anno di ampliare il proprio raggio di intervento, in Italia ed all’estero, anche alle attività a supporto della produzione di energia da fonti rinnovabili, all’agricoltura ed ad operazioni di turnaround, grazie anche all’investimento in fondi “tematici” promossi dalla controllata Borgosesia Gestioni Sgr. I nuovi fondi, la cui autorizzazione a Banca d’Italia verrà richiesta entro la fine del mese di ottobre, si vanno ad aggiungere al Fondo Gioiello attivo da gennaio 2007 e al Fondo Camelot attivo da marzo 2008, entrambi fondi immobiliari chiusi ad apporto riservati ad investitori qualificati. .  
   
   
CONVEGNO 11-12 OTTOBRE 2008 SOLE, VENTO E MARE PER LE ISOLE MINORI ENERGIE RINNOVABILI E PAESAGGIO RISULTATI  
 
 Capri, 13 ottobre 2008 - Realizzare nel paesaggio mediterraneo impianti per la produzione di energie rinnovabili, snellire le procedure burocratiche necessarie alle installazioni, formare e sensibilizzare i funzionari delle amministrazioni coinvolte: questi i tre punti contenuti nel documento programmatico presentato da Marevivo e sottoscritto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per la qualità e la tutela del paesaggio, l’architettura e l’arte contemporanea - in occasione del convegno “Sole Vento e Mare per le Isole Minori: autonomia energetica e paesaggio (Parc)”. L’accordo prevede anche di licenziare entro sei mesi due progetti di contenuto innovativo, condiviso dai sottoscrittori, sui temi discussi durante il convegno e relativamente alle isole di Capraia e Sant’antioco che ad oggi hanno già avviato un percorso per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Il documento è aperto ora all’adesione dell’Associazione nazionale comuni delle isole minori (Ancim), Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Regioni (Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna) e tutti gli altri soggetti istituzionali coinvolti. L’obiettivo è la definizione di una politica energetica per Isole Minori italiane che consenta di arrivare a una totale autosufficienza grazie ad un sistema integrato di inserimento armonico delle nuove tecnologie nel paesaggio mediterraneo. Ministero per i Beni Culturali ed Enea si sono impegnate anche a promuovere e sostenere il lancio e la realizzazione del bando internazionale, proposto da Marevivo, per la ricerca di soluzioni architettoniche relative alle innovazioni energetiche compatibili con la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale ed i caratteri di bellezza e di qualità del paesaggio mediterraneo. La direzione Parc ha aggiunto che “i progetti dovranno proporre soluzioni, tecnologiche e formali per il risparmio e la produzione di energia da fonti rinnovabili, sia che si tratti di veri e propri impianti, sia di elementi che vengono integrati nella composizione, capaci di inserirsi armonicamente nel contesto paesaggistico. Vincerà chi sarà capace di aggiungere valore al territorio invece di sottrarlo. Perché paesaggio e patrimonio culturale siano considerati risorse primarie ed essenziali del nostro paese da tutelare e trasmettere alle generazioni future”. Interventi E Dichiarazioni A Margine Il Ministro Claudio Scajola per lo Sviluppo Economico, ha accolto con interesse l’iniziativa: “Credo sia conveniente e opportuno considerare le isole minori come un laboratorio di innovazione in campo energetico. Ci sono oggi dodici isole minori non collegate alla rete elettrica nazionale, nelle quali l’energia viene prodotta con generatori diesel, a costi molto più elevati di quelli praticati sulla terraferma. In queste isole, nel 2007 sono stati forniti ai consumatori circa 204 milioni di kWh, pagati dagli utenti locali come tutti i consumatori italiani tutelati. Tuttavia, ai produttori locali sono stati erogati, nello stesso 2007, circa 53 milioni di euro raccolti sulle tariffe di tutti i consumatori di elettricità, con un onere aggiuntivo di circa 0,26 € per ogni kWh fornito agli utenti isolani. Tenuto conto dell’impatto ambientale dei generatori diesel, ne consegue che la principale risposta ai problemi delle piccole isole può derivare dal loro collegamento alla rete elettrica Città di Capri nazionale. Non sempre però, ciò è possibile o conveniente. D’altra parte, però, l’onere aggiuntivo che prima citavo è simile a quello erogato per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, che dunque possono costituire una opzione praticabile nelle isole, naturalmente in misura tale da non compromettere la funzionalità del sistema elettrico locale e la sicurezza delle forniture. Senza dimenticare la contestuale riduzione dell’inquinamento”. Secondo Rosalba Giugni presidente di Marevivo “Snellire le procedure e coniugare fonti rinnovabili e paesaggio sono i passi fondamentali per vincere la sfida fissata dall’Unione Europea del 25% di energia pulita entro il 2020, senza deturpare i nostri territori. Le caratteristiche pergole delle case di Capri potrebbero, ad esempio, essere rivestite di pannelli fotovoltaici. Pochi impianti pensati ad hoc per il paesaggio insulare potrebbero permettere la totale autosufficienza energetica. Non si tratta solo di un sogno ma di un concreto obiettivo che Marevivo assieme a tutti i soggetti coinvolti continuerà a perseguire nei prossimi mesi e anni. “ - La presidente di Marevivo ha lanciato anche due proposte per Capri: la prima è l’istituzione di un museo per la storia dell’Isola allestito presso la Certosa San Giacomo; mentre la seconda prevede la realizzazione di copie delle statue bronzee ritrovate 30 anni fa nei fondali delle Grotta Azzurra che al tempo dell’Imperatore Cesare Augusto facevano parte di vero e proprio Ninfeo e che, ricollocate nella grotta, la riporterebbero ai suoi antichi splendori. Le proposte sono state condivise dai sindaci di Capri e Anacapri e dai Club culturali capresi. “Garantire una maggiore autosufficienza energetica alle isole minori e allo stesso tempo un uso sostenibile delle risorse energetiche ed ambientali richiede l’inserimento armonico di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili in contesti paesaggistici di pregio. Il patrimonio culturale italiano è così vasto e diffuso che occorre lavorare insieme, soprattutto in questi particolari contesti. – ha detto Francesco Prosperetti, direttore generale del Ministero per i Beni e le attività culturali - È importante che da questo incontro parta una innovativa modalità di lavoro, che veda il coinvolgimento di tutti i soggetti istituzionali e delle associazioni interessate, tramite incontri di coordinamento, e forum di discussione sul tema. Le soluzioni devono scaturire dall’innovazione tecnologica e dalla creatività, per questo anche gli architetti e i designer italiani saranno coinvolti in questo lavoro comune, per fornire soluzioni per il risparmio e la produzione di energia da fonti rinnovabili, capaci di inserirsi armonicamente nel contesto paesaggistico” Il progetto di Marevivo ha mosso i primi passi a Capri con un convegno e una mostra. ”La scelta di Capri – ha detto il sindaco di Capri, Ciro Lembo – non mi è sembrata casuale. L’isola, grazie alla particolarità e all’unicità del suo paesaggio è da sempre il luogo dove sole, vento e mare si incontrano in perfetta armonia e rappresentano una notevole fonte di ricchezza per gli abitanti. Ma Capri può essere anche il luogo ideale dove far partire un percorso virtuoso verso un modello di isola ecologia e trasformare questi elementi in fonte di benessere non solo turistico. E per le isole minori, sottoposte spesso all’assedio di un turismo indispensabile ma di enorme peso strutturale, queste scelte innovative non sono un’opzione virtuosa, ma una vera necessità”. “Attualmente l’Enel sta trasformano la centrale locale da alimentazione diesel in biodiesel – ha annunciato il sindaco di Capraia Maurizio Della Rosa – e abbiamo già firmato un protocollo di intesa per il fotovoltaico, sempre con l’Enel. E, per Capraia, sarebbero sufficienti due pale eoliche per coprire quasi tutto il fabbisogno. Gli ostacoli si incontrano nell’iter delle autorizzazioni per i rischi di impatto ambientale e paesaggistico”. “Il paesaggio – dice Paola Cannavò, del dipartimento di pianificazione territoriale dell’Università della Calabria – è la percezione del territorio in cui viviamo, della sua cultura, dei nostri stili di vita, della società che costruiamo. Capire il valore del paesaggio è condizione necessaria per costruire le basi di ogni progetto di qualità”. Daniela Moderini, della facoltà di architettura dell’Università di Ferrara, aggiunge: “E’ indispensabile ricercare un dialogo fra le nuove strutture di produzione di energia da fonti rinnovabili e il luogo in cui si insediano, una costante ricerca di equilibri e proporzioni tra antichi e nuovi segni, fra antichi e nuovi usi”. Risultati della mostra “Sole, Vento e Mare per le Isole Minori” ha disegnato il grande affresco delle possibilità che il pianeta Terra offre all’uomo per attingere energia dalla natura. Un’esposizione didattica, sugli elementi primordiali che costituiscono fonti di energia rinnovabile e sostenibile, energia che – in una parola – non avrà termine. La mostra, allestita nel chiostro piccolo della Certosa di San Giacomo e illustrata da un esperto di Marevivo, è stata visitata da oltre mille studenti delle scuole medie e delle superiori, provenienti dalle altre isole dell’arcipelago campano e dalle città della costa. E’ sulle nuove generazioni che bisogna investire, addirittura rischiare una scommessa. Gli occhi dei giovani sono come coperti da un velo: si dà per scontato che lo sviluppo possa essere distruttivo, che la natura possa essere piegata ai nostri comodi, che i consumi debbano sempre e comunque avere la precedenza, che l’energia nucleare sia quella risolutiva e senza rischi, che – in una parola – l’egoismo collettivo e individuale possa sempre essere premiato, costi quello che costi. E, per questo, in primo piano, l’impegno di Marevivo a Capri è stato quello di spiegare ai più giovani che esistono altre strade per quel mondo migliore che tutti desideriamo realizzare. .  
   
   
GEOTERMIA: L’UNIVERSITÀ DI SIENA HA CONSEGNATO LO STUDIO LA PRESENTAZIONE PUBBLICA AVVERRÀ A PIANCASTAGNAIO SABATO 18 OTTOBRE  
 
Firenze, 13 ottobre 2008 - I ricercatori dell´Università di Siena hanno consegnato agli uffici regionali, che l´avevano commissionato, lo studio geostrutturale, idrogeologico e geochimico ambientale sull´area amiatina. Si tratta di oltre 450 pagine ricche di dati, tabelle, analisi e degli esiti dei sopralluoghi effettuati, in più di sette mesi di lavoro, da parte di un gruppo composto da 21 docenti e ricercatori dell´ateneo senese, coordinati dal professor Carlo Gaggi. Il corposo e complesso documento è adesso all´esame della Regione che, insieme all´Università di Siena, sta programmando una serie di iniziative di presentazione. Lo studio si compone di cinque sezioni principali: la prima è dedicata all´analisi geostrutturale dell´apparato vulcanico, la seconda agli aspetti idrogeologici, la terza allo studio geochimico ambientale, la quarta alla geochimica dei fluidi geotermici ! e delle acque di falda e l´ultima alla geochimica dei fluidi e! delle a cque fluviali. C´è anche una valutazione sulla qualità dell´aria. L´illustrazione pubblica da parte degli autori avverrà sabato 18 ottobre alle 15. 00 nel Teatro comunale “Pietro Mascagni” di Piancastagnaio, alla presenza dell´assessore regionale all´energia e all´ambiente, Anna Rita Bramerini, e del rettore Silvano Focardi. La Regione organizzerà poi altre iniziative di approfondimento e confronto a carattere scientifico. .  
   
   
VDA: COSTITUZIONE DI UNA BANCA DATI PER IL FUNZIONAMENTO DEI GENERATORI DI CALORE A BIOMASSA LEGNOSA  
 
 Aosta, 13 ottobre 2008 - L´assessorato attività produttive informa che, in relazione ai finanziamenti previsti dalla Lr 3/2006 sull´uso razionale dell´energia nel settore residenziale, sarà costituita - in applicazione di un´apposita deliberazione approvata il 10 ottobre dalla Giunta regionale - una banca dei dati caratteristici di funzionamento dei generatori di calore a biomassa legnosa, che rappresenterà l´ambito esclusivo di riferimento per l´individuazione degli apparecchi suscettibili delle agevolazioni pubbliche. La banca dati sarà organizzata e messa a disposizione degli utenti dal "Centro di osservazione avanzato sulle energie di flusso e sull´energia di rete", costituito presso la Società finanziaria regionale - Finaosta S. P. A. (Via B. Festaz, 22 - 11100 Aosta) - e potrà essere aggiornata in qualunque momento per iniziativa dei costruttori che riterranno di inviare le caratteristiche dei propri apparecchi. I requisiti che saranno richiesti sono i seguenti: dimostrazione del possesso, da parte del costruttore, della certificazione di qualità Iso 9000, in corso di validità, rilasciata da un Ente certificatore accreditato da Sincert (Sistema nazionale per l’accreditamento degli organismi di certificazione) o da un omologo Ente comunitario; generatori di calore rispondenti alla normativa Uni/en 303/5 che presentino un rendimento di combustione alla potenza nominale, misurato con metodo diretto, non inferiore al 90%, documentato dal certificato della prova di laboratorio attestante le caratteristiche di funzionamento dell´apparecchio, rilasciato da un laboratorio accreditato dal Sinal (Sistema Nazionale per l´Accreditamento dei Laboratori) o da altro Ente omologo rientrante nel circuito europeo Ea (European cooperation for the Accreditation) o nel circuito internazionale Ilac (International Laboratory Accreditation Cooperation). Per quanto attiene ai requisiti relativi agli edifici ed agli impianti nel loro complesso, rimangono invariate le disposizioni contenute nelle vigenti modalità attuative della stessa Lr 3/2006, approvate con la deliberazione della Giunta regionale n. 1467/2007. In relazione a quanto sopra, le imprese costruttrici interessate all´iniziativa possono inviare la documentazione attestante il possesso dei requisiti sopra evidenziati (relativi al proprio accreditamento ed alle caratteristiche di funzionamento degli apparecchi commercializzati) all´indirizzo del "Centro di osservazione avanzato sulle energie di flusso e sull´energia di rete". .  
   
   
ENERGIA ALTERNATIVA ANCHE PER GLI ABITANTI DI MASI FIRMATO IL PROTOCOLLO TRA PROVINCIA E COMUNE DI CAVALESE  
 
 Trento, 13 ottobre 2008 - Da circa dieci anni gli abitanti di Cavalese stanno sperimentando i vantaggi relativi al teleriscaldamento, alla cui centrale non sono però allacciati i residenti nella frazione di Masi: troppo distanti e troppo costoso pensare di alimentare la frazione con altre fonti energetiche a rete. La soluzione per dare a Masi la stessa opportunità offerta agli abitanti del paese di Cavalese è nel protocollo di intesa firmato stamane dal Presidente della Provincia e dal Sindaco di Cavalese, per sostenere, attraverso una Esco (Energy Services Companies, Società operanti nel settore dei servizi energetici), interventi nelle case private e negli edifici pubblici della frazione volti al miglioramento dell’efficienza energetica degli stessi e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. A chi aderirà al progetto la Provincia, riconoscendo il carattere innovativo della proposta avanzata dal Comune di Cavalese e qualificando il progetto come “dimostrativo”, assicura un contributo in conto capitale pari al 50 per cento. L’iniziativa nasce dalla decisione degli amministratori comunali di Cavalese di affidare al Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale dell’Università degli Studi di Trento uno studio di fattibilità che individuasse per gli edifici di Masi soluzioni energetiche alternative all’utilizzo di gasolio e legna. Lo studio ha individuato diverse soluzioni tecniche per migliorare sensibilmente l’efficienza energetica degli edifici, pubblici e privati (lo studio è stato condotto casa per casa), della frazione, e per l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. Gli interventi - e questa è la modalità innovativa che si sperimenta per la prima volta in Trentino – dovrebbero essere realizzati, sotto la regia del Comune, da un unico soggetto esecutore qualificato, includendo anche le Esco, al quale affidare, attraverso un bando di gara, l’incarico di raccogliere le adesioni dei cittadini e di realizzare gli interventi, riconoscendo direttamente nell’ammontare della spesa a carico del richiedente l’entità del contributo provinciale. .  
   
   
L’AIUTO PROVINCIALE SULLE SPESE DI RISCALDAMENTO A 6.500 PERSONE IN PIÙ CHE VIVONO SOLE IN CASA ELEVATA DALLA GIUNTA TRENTINA LA SOGLIA ICEF PER I NUCLEI CON UN SOLO COMPONENTE  
 
Trento, 13 ottobre 2008 – Si allarga la platea di cittadini che potranno accedere all’una tantum erogata dalla Provincia a sostegno delle famiglie che si trovano in difficoltà economica a seguito dell’aumento dei prezzi, in particolare dei costi energetici. Con una delibera firmata dall’assessore alle politiche sociali, la Giunta provinciale ha infatti provveduto il 10 ottobre a modificare i criteri e le modalità di concessione dell’intervento finanziario (da 250 a 900 euro a seconda della zona climatica attribuita al comune di residenza, del numero di componenti il nucleo familiare e della fonte energetica utilizzata), innalzando i limiti di accesso per i nuclei con un solo componente. Per i nuclei familiari con un unico componente, dunque, la soglia Icef per poter beneficiare dell’intervento è fissata ad un valore pari a 0,20 (prima era 0,15), corrispondente ad un reddito equivalente di 10. 000 euro. I medesimi nuclei familiari beneficieranno dell’intervento al 50 per cento nel caso in cui l’indicatore Icef sia superiore a 0,20 ed uguale o inferiore a 0,22. L’opportunità di innalzare i limiti di accesso per i soli nuclei familiari con un solo componente trova ragione nel fatto che la spesa per il riscaldamento delle abitazioni presenta una quota fissa indipendente dalla composizione del nucleo familiare. I nuclei con un solo componente hanno di fatto le stesse spese fisse delle famiglie con due o più componenti. Si stima che il provvedimento possa consentire l’accesso all’”aiuto caldo” della Provincia ad ulteriori 6. 500 persone, molte delle quali anziani che vivono soli in casa. .  
   
   
LAVORI PUBBLICI: OLTRE IL 90% DEGLI INCARICHI APPALTATI IN ALTO ADIGE  
 
Bolzano, 13 ottobre 2008 - Negli ultimi due anni oltre il 90 per cento degli appalti nei lavori pubblici è stato vinto da aziende altoatesine: è quanto risulta dal bilancio degli appalti pubblici gestiti dalla Provincia, redatto dal competente Assessorato a fine legislatura. Dei 3795 appalti pubblici gestiti dalla Provincia, nel 2007 le aziende locali sono riuscite ad aggiudicarsi 3666 incarichi, pari al 96,6 per cento. 129 sono stati assegnati ad imprese di fuori provincia (3,4 per cento). Riguardo al volume complessivo dei lavori, un importo che si aggiura sui 232,57 milioni €, 208,23 milioni sono rimasti in Alto Adige. Sono i dati più recenti del bilancio del settore condotto dall´Assessorato ai Lavori pubblici. Accanto al prezzo dell´offerta, è stato ritenuto criterio fondamentale di un´aggiudicazione pubblica la qualità del lavoro. E se la percentuale degli appalti assegnati alle imprese locali ha sempre superato i 90 punti, diversa è stata la situazione riguardo al volume dell´incarico. Nel 2003 raggiungeva il 66 per cento dei finanziamenti complessivi, per crescere gradatamente e raggiungere l´anno scorso la soglia del 90 per cento. "Le aziende locali hanno dimostrato di saper operare in maniera efficace e affidabile anche in presenza di grandi appalti", sintetizza l´Assessore provinciale ai Lavori pubblici. .  
   
   
CRISI MUTUI: PRESTO NUOVE RISORSE PER IMPRESE E FAMIGLIE CAMPANE  
 
Napoli, 13 ottobre 2008 - "È giusta la sollecitazione che viene da parte della presidente dei giovani di Confapi, Valentina Sanfelice che propone al Governo di destinare 500 milioni di euro ai consorzi Fidi, accantonandoli dai 20 miliardi di euro per salvare il sistema bancario". Lo ha dichiarato l’Assessore regionale all’Agricoltura e alle Attività Produttive della Regione Campania Andrea Cozzolino. "È fondamentale mettere in campo strumenti straordinari che abbiano effetti immediati a sostegno dell’economia reale, che rischia di essere pesantemente penalizzata dalla crisi del sistema finanziario” ha aggiunto Cozzolino. "In questo senso ci muoveremo anche in Campania, impegnando nuove risorse, sia sull’incentivo regionale per il consolidamento delle passività a breve, sia sul fondo di garanzia regionale. Ma tutto ciò non basta. Occorre infatti andare avanti, da un lato liberando la spesa per investimenti dai vincoli del patto di stabilità e dall’altro prevedendo una manovra, necessariamente su scala nazionale ed europea, tesa a rilanciare il potere d’acquisto di stipendi e salari. In questo senso, appaiono insufficienti le misure messe in campo a livello nazionale in queste settimane, perché non sono in grado di contrastare con efficacia gli effetti della crisi finanziaria sull’economia reale, soprattutto per le piccole e medie imprese" ha proseguito Cozzolino. "Si tratta di dare fiducia soprattutto alle famiglie, rilanciando i consumi e intervenendo per attenuare gli effetti della crisi sui mutui contratti, introducendo misure come il tasso della Bce piuttosto che quello dell’Eureco. Ciò produrrebbe un risparmio annuo di alcune migliaia di euro per quelle famiglie che hanno contratto mutui” ha concluso Cozzolino. .  
   
   
APPROVATO IL PIANO CASA, IN CALABRIA REGGIO  
 
 Calabria, 13 ottobre 2008 - “Il programma di edilizia sociale approvato dal Consiglio regionale rappresenta una novità senza precedenti per la Calabria”. Lo ha affermato l’assessore regionale al Governo del Territorio, Michelangelo Tripodi, a proposito del via libera dato ieri dall’Assemblea al Piano per la casa. “Una straordinaria novità. In particolare occorre sottolineare - ha aggiunto Tripodi - gli aspetti più qualificanti del provvedimento: l’intervento concreto a favore delle fasce sociali più deboli (giovani coppie, studenti universitari, anziani, lavoratori extracomunitari e ragazze madri) a cui vengono riservate quote consistenti di alloggi in proprietà e in locazione; il finanziamento straordinario per l’abbattimento delle barriere architettoniche rivolto a favore dei disabili e svantaggiati; la priorità strategica assegnata al finanziamento di programmi attuativi che prevedono interventi di recupero, ristrutturazione e riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente, con riferimento particolare a quello insediato nei centri storici urbani e nelle aree degradate”. “Si tratta di una scelta – ha affermato inoltre Tripodi – da me fortemente sollecitata all’assessore Incarnato che ringrazio per la disponibilità dimostrata ad accogliere questa mio invito. È del tutto evidente che il programma di edilizia sociale, che punta a privilegiare il recupero del patrimonio immobiliare, rappresenta una svolta nelle politiche urbanistiche ed edilizie della Regione, prendendo definitivamente atto che si è chiusa la pagina di un’espansione edilizia, che ormai ha raggiunto livelli assolutamente insostenibili, per porre l’accento sulla necessità di intervenire con decisione sul recupero e sulla riqualificazione del patrimonio esistente”. Per l’assessore Tripodi, poi, c’è da aggiungere “che il programma di edilizia sociale, che si rivolge prioritariamente al patrimonio immobiliare privato dei centri storici e delle aree degradate, costituisce la necessaria integrazione del programma sul recupero dei centri storici per quanto riguarda il patrimonio pubblico, il cui bando, a cura dell’assessorato all’Urbanistica, è in corso di espletamento”. “Ciò dimostra che gli assessorati al Governo del Territorio e ai Lavori Pubblici - ha detto, infine, Tripodi - si muovono in forte sinergia e che il tema del recupero e della valorizzazione dei centri storici rappresenta un asse prioritario nella strategia complessiva della Regione” .  
   
   
STILE LIBERTY, REGIONE LOMBARDIA ADERISCE A PROGETTO EUROPEO  
 
 Milano, 13 ottobre 2008 - Anche la Lombardia sarà una delle Regioni organizzatrici del progetto comunitario (dal titolo "Art nouveau & nature") di valorizzazione del patrimonio e dello stile "liberty" presente nel Vecchio Continente. La Giunta regionale ha infatti approvato uno stanziamento di 250. 000 euro per gli anni dal 2009 al 2013, su proposta dell´assessore alle Culture, Identità e Autonomie, Massimo Zanello, mentre altri 250. 000 euro verranno stanziati dalla Comunità Europea. Il progetto vedrà coinvolte numerose altre istituzioni locali d´Europa e porterà alla realizzazione, tra l´altro, di mostre itineranti e convegni sul tema. "Il patrimonio liberty presente in Lombardia è di grandissimo valore storico e artistico-architettonico - commenta Zanello -. La Regione Lombardia, aderendo a questo progetto, sarà in grado di valorizzarlo e farlo conoscere in maniera ottimale, anche in vista dell´Expo 2015". .  
   
   
"IMPIANTI CENTRALIZZATI DI CONDIZIONAMENTO" SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
Milano, 13 ottobre 2008 - Nel 2007 la produzione nazionale ha espresso una dinamica favorevole sia in volume che in valore, grazie al buon andamento delle esportazioni, all’evoluzione ancora positiva (seppur in rallentamento) degli investimenti in edilizia in ambito nazionale e al clima particolarmente caldo della stagione primaverile. Le strategie competitive e l’elevata specializzazione tecnologica degli operatori nazionali tendono a spostare la produzione nazionale verso impianti di potenza elevata e di alta gamma, destinati sia ai mercati internazionali sia al mercato domestico. Le produzioni di chiller di bassa potenza infatti sono sempre più frequentemente delocalizzate o affidate a produttori terzi capaci di produrre a costi particolarmente contenuti. La concorrenza è più intensa nelle apparecchiature di potenza media e bassa e tende a focalizzarsi soprattutto sul prezzo, poiché sono prodotte a magazzino e cresce l’importazione di chiller di bassa potenza dall’Estremo Oriente. Negli impianti di condizionamento di potenza elevata, prodotti quasi esclusivamente su commessa, la competizione è meno intensa e si gioca maggiormente su aspetti legati alla competenza tecnica e alla qualità dei servizi offerti dai produttori. Dati di sintesi, 2007
Numero di imprese 80
Numero di addetti 4. 200
Numero di addetti per impresa 53
Valore della produzione, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 1. 300,0
Variazione media annua della produzione 2007/2003(a) (%) 5,7
Fatturato per addetto (‘000 euro) 309,5
Valore aggiunto (Mn. Euro) 289,9
Valore aggiunto per addetto (‘000 euro) 69,0
Quota della produzione prime 4 imprese(a) (%) 48,4
Quota della produzione prime 8 imprese(a) (%) 70,9
Export/produzione(a) (%) 55,4
Import/consumo(a) (%) 14,1
Valore del mercato, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 675,0
Variazione media annua del mercato 2007/2003(a) (%) 3,0
Quota di mercato prime 4 imprese(a) (%) 43,0
Quota di mercato prime 8 imprese(a) (%) 60,5
Previsioni di sviluppo della produzione(a):
· 2008/2007 (%) 1,2/1,8
· tendenza di medio periodo lieve crescita
a) - in valore Fonte: Databank .
 
   
   
AGRO ROMANO A RISCHIO DI SPECULAZIONE FINANZIARIA  
 
Roma, 13 ottobre 2008 - “E’ bene sapere che le aree in cui realizzare le case popolari e quelle in affitto che servono a Roma sono già presenti nel piano regolatore. E’ stato, inoltre, già definito ed approvato un grande piano per l’edilizia residenziale pubblica”. Lo dichiara l’assessore al Bilancio della Regione Lazio, Luigi Nieri, in un intervento pubblicato il 10 ottobre dal quotidiano on-line linkontro. Info. “Un piano – prosegue Nieri - che l’attuale amministrazione comunale non sta minimamente attuando. Quelle case si possano realizzare senza aggredire le aree agricole e senza fare regali ai privati Il punto è che il Comune di Roma, per realizzare questo progetto, intende acquistare dai privati nuove aree edificabili situate nell’Agro romano consentendo di costruire in zone prima destinate alla sola agricoltura. Non è questo ciò di cui ha bisogno Roma. Il sindaco Alemanno - si legge ancora - dovrebbe altresì ricordare l’esistenza di una delibera che prevedeva che delle nuove costruzioni programmate una quota doveva essere in affitto a canone sociale. Si ignorano tutte queste cose per permettere una grande speculazione finanziaria. E’ bastato, infatti, il solo annuncio di un piano di nuove costruzioni per far salire i prezzi di tutte le aree agricole”. .  
   
   
BIALETTI INDUSTRIE DIMISSIONI DELL´AMMINISTRATORE DELEGATO UGO FORNER  
 
Coccaglio, 13 ottobre 2008 – Bialetti Industrie S. P. A. Comunica che, in data 8 ottobre, il dott. Ugo Forner, assunto con la qualifica di Direttore Generale in data 16 aprile 2008 e contestualmente nominato Amministratore Delegato del Gruppo, ha rassegnato le proprie dimissioni, con effetto dal 9 ottobre 2008, volendo cogliere l’opportunità rappresentata dalla proposta di un importante Gruppo industriale nazionale, che egli ha considerato irrinunciabile per il proprio percorso professionale. Il Consiglio di Amministrazione, tenuto conto del livello qualitativo del proprio team manageriale e della solidità della propria struttura organizzativa, ha ritenuto di poter accettare le dimissioni e ha contestualmente attribuito parte delle deleghe di pertinenza del dott. Ugo Forner al Sig. Francesco Ranzoni, già Presidente e Consigliere delegato di Bialetti Industrie S. P. A. Il dott. Ugo Forner detiene alla data odierna n. 300. 000 azioni Bialetti Industrie. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Francesco Ranzoni detiene, tramite la Bialetti Holding S. R. L. , n. 48. 052. 689 azioni Bialetti Industrie. .  
   
   
CHIUDE 26.BI-MU/SFORTEC: 96.411 VISITATORI PER L’EVENTO PROMOSSO DA UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE  
 
Cinisello Balsamo 10 ottobre 2008 - Sono 96. 411 i visitatori convenuti a Milano per 26. Bi-mu/sfortec, l’evento espositivo promosso da Ucimu-sistemi Per Produrre, ospitato da fieramilano dal 3 al 7 ottobre 2008. La mostra, che propone l’offerta di macchine utensili, robot, automazione e di prodotti a questa ausiliari (Cn, utensili, componenti e accessori) unitamente a una ampia panoramica sulla subfornitura tecnica, si conferma appuntamento irrinunciabile per gli operatori dell’industria manifatturiera richiamati a Milano da ogni parte del mondo. Sono, infatti, 5. 841 gli operatori stranieri che hanno visitato 26. Bi-mu/sfortec, in rappresentanza di 77 paesi. Tale dato conferma e accentua il carattere internazionale della rassegna, che ha avuto per protagoniste della manifestazione 1. 767 imprese, il 45% delle quali straniere, per una superficie espositiva netta complessiva di circa 72. 000 metri quadrati, il 10% in più rispetto all’edizione precedente. Giancarlo Losma, presidente Ucimu-sistemi Per Produrre, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, ha dichiarato: “il dato relativo alle presenza di visitatori in fiera, oltre 96. 000, è esattamente in linea con quello dell’edizione precedente. Un risultato, questo, - ha proseguito Giancarlo Losma - non soltanto positivo ma anche confortante considerato il contesto particolarmente turbolento”. “La crisi finanziaria, che sta interessando, in modo particolare, alcuni paesi la cui economia risulta essere direttamente connessa con la nostra, comincia a creare una situazione di tensione e preoccupazione diffusa che certo non aiuta la nostra attività”. “In questo momento di incertezza e timore, occorre un intervento deciso da parte delle autorità di governo, a livello nazionale e europeo, affinché gli operatori dell’industria continuino a pianificare i propri investimenti in beni strumentali. Accogliamo con favore la decisione della Banca Centrale Europea di abbassare di mezzo punto percentuale il costo del denaro, così come il decreto legge approvato ieri dal nostro governo - ha rilevato Losma - ma occorre che si prosegua in questa direzione anche per l’immediato futuro. Proprio alle autorità di governo chiediamo di rendere finalmente operative quelle misure che possono permettere strutturalmente il rafforzamento dell’intero sistema economico del paese: dal fondo formazione per gli addetti impiegati nell’ambito dell’attività di internazionalizzazione delle imprese del settore, il cui progetto è seguito direttamente dal sottosegretario allo sviluppo economico, Adolfo Urso, di concerto con il ministero del Welfare, all’introduzione della liberalizzazione degli ammortamenti di beni a elevata tecnologia segnalato, in questi giorni, alla Commissione permanente attività produttive del Parlamento”. “D’altro canto - ha concluso il presidente di Ucimu-sistemi Per Produrre - la massiccia presenza dei visitatori dimostra l’interesse che 26. Bi-mu/sfortec riscuote presso gli operatori del settore, confermando inoltre che la scelta di accorciare di un giorno la manifestazione fieristica comporta soltanto una concentrazione delle visite senza perdite sostanziali in termini di contatti e incontri per gli espositori presenti”. L’ampia e variegata offerta di settore in mostra a 26. Bi-mu, che si è concretizzata nelle circa 4. 000 macchine esposte, per un valore complessivo di 400 milioni di euro, è stata arricchita dal fitto programma di eventi collaterali volti a valorizzare la partecipazione degli operatori presenti all’evento. Dalle rassegne specialistiche quali, Il Mondo Della Saldatura, Il Mondo Dell’assemblaggio e Il Mondo Degli Stampi, ai convegni di Quality Bridge, dedicati all’analisi delle tematiche di maggior interesse per gli operatori del settore, a Pianeta Giovani, uno spazio dedicato agli studenti delle scuole superiori e dell’università (nel padiglione 13). Come da tradizione 26. Bi-mu, clou dell’evento espositivo, è stata teatro dell’azione di promozione del made by Italians settoriale, concertata da Ucimu-sistemi Per Produrre e Ice, che ha previsto l’organizzazione di un ciclo di incontri tra gli espositori italiani e 80 imprese utilizzatrici di ogni parte del mondo. A affiancare la biennale della macchina utensile, come di consueto, Sfortec, mostra della subfornitura tecnica, di componentistica e lavorazioni strutturali, promossa da Cis-comitato Interassociativo Subfornitura, che ha visto la partecipazione di 65 espositori. .  
   
   
“MACCHINE PER MATERIE PLASTICHE E GOMMA” SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
Milano, 13 ottobre 2008 - Nel 2007 la produzione italiana del settore si è attestata a 2. 396 milioni di euro, con una crescita del 6,6% sull’anno precedente, più dinamica del trend quinquennale pari all’1,3%. L’attività produttiva è strettamente legata all’andamento delle esportazioni e ciò è confermato dalle performance delle singole aree d’affari. Le aree d’affari che hanno trainato la crescita produttiva sono rappresentate dal soffiaggio (+12,3%), dall’estrusione (+9,8%) e dalle presse (+6,2%); positivo l’andamento anche delle macchine per poliuretano (+4,8%), mentre la termoformatura, il riciclo e lo stampaggio rotazionale fanno rilevare una contrazione (rispettivamente del 3,5%, del 9,4% e del 2,7%). Il segmento “altre macchine” registra invece un incremento della produzione di 7,5 punti percentuali sull’anno precedente (produzione totale 1. 420 milioni di euro). La concorrenza si mantiene su livelli elevati e le aziende produttrici di macchine per materie plastiche e gomma, al fine di mantenere ed acquisire nuove quote di mercato, puntano su fattori ritenuti di primaria importanza quali: innovazione tecnologica, tecnologia applicata, affidabilità, prestazioni ed assistenza pre e post vendita. Dati di sintesi, 2007
Numero di imprese 290
Numero di addetti 9. 230
Numero di addetti per impresa 31,8
Valore della produzione, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 2. 396,0
Variazione media annua della produzione 2007/2003 (%) 1,3
Fatturato per addetto (‘000 euro) 259,6
Valore aggiunto (Mn. Euro) 527,1
Valore aggiunto per addetto (‘000 euro) 57,1
Quota della produzione prime quattro imprese/gruppi (%)(a) 28,2
Quota della produzione prime otto imprese/gruppi (%)(a) 41,4
Export/produzione (%) 56,0
Import/consumo (%) 26,3
Valore del mercato a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 1. 428,6
Variazione media annua del mercato 2007/2003 (%) 0,9
Quota di mercato prime quattro imprese/gruppi (%)(a) 22,3
Quota di mercato prime otto imprese/gruppi (%)(a) 32,4
Previsione di sviluppo della produzione:
· 2008/2007 (%) -0/2
· tendenza di medio periodo stabile
a) - quote considerate sull’aggregato:estrusori, presse, soffiaggio, poliuretano, termoformatura, riciclo e stampa rotazionale Fonte: Databank .
 
   
   
LE GRAND MAGASIN: UN NEGOZIO ESPOSITIVO PER PRODOTTI DI COOPERATIVE EUROPEE  
 
Bolzano, 13 ottobre 2008 - Le Grand Magasin è un punto vendita temporaneo a Berlino, nel quale sono esposti e commercializzati prodotti esclusivi di cooperative di produzione del settore non-food. Il 9 ottobre si è svolta l’inaugurazione di apertura e il vernissage dell’omonima mostra d’arte e del progetto di ricerca sostenuto da Coopseurope. Quando si acquista un prodotto non è possibile vedere come è stato realizzato. Al consumatore vengono di norma fornite soltanto informazioni che riguardano il prodotto stesso. Interessa sapere se è “bio”, se contiene zuccheri, se proviene dal commercio equo o se è stato prodotto utilizzando materie prime rinnovabili. In generale non si decide di acquistare un prodotto perché coloro che lo hanno realizzato “svolgono un lavoro gradevole”. Da ottobre 2008 il grande magazzino temporaneo Le Grand Magasin espone merce esclusiva (abiti, giocattoli, musica e complementi d’arredo) che proviene da cooperative di produzione, ossia imprese, nelle quali i dipendenti sono allo stesso tempo i proprietari dell’azienda. Al di là della più conosciuta etichetta “eco” e “Trans Fair”, in queste imprese è di primaria importanza la struttura organizzativa che deve essere a base democratica e il fatto che i proprietari dell’azienda sono coloro che vi lavorano. Fino alla fine del 2009 il negozio farà da cornice a numerosi eventi per portare a conoscenza dell’opinione pubblica l’esistenza di queste forme di economia solidale. .