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Notiziario Marketpress di Mercoledì 29 Ottobre 2008
Politica
COMMISSIONE EUROPEA: AVVIO DELLA CONSULTAZIONE SUL RIESAME DEL REGOLAMENTO IN MATERIA DI CONCENTRAZIONI  
 
Bruxelles, 29 ottobre 2008 - La Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica sul regolamento Ce n. 139/2004 che disciplina il controllo delle concentrazioni nello Spazio economico europeo (See). Il riesame è inteso a valutare l´applicazione pratica delle norme relative alle soglie applicabili per determinare la dimensione comunitaria di un´operazione – e conseguentemente la competenza della Commissione ad esaminarla - ed ai meccanismi di rinvio nel corso degli ultimi quattro anni. La Commissione Invita le parti interessate a presentare le proprie osservazioni entro il 1° dicembre 2008. L´articolo 1, paragrafo 5, e l´articolo 4, paragrafo 6, del regolamento sulle concentrazioni dispongono che entro il 1° luglio 2009 la Commissione presenti al Consiglio una relazione sull´applicazione delle soglie fissate per stabilire la dimensione comunitaria delle concentrazioni, di cui all´articolo 1, paragrafi 2 e 3 del suddetto regolamento, e dei meccanismi di rinvio del caso alle autorità competenti a seguito della notifica, di cui all´articolo 4, paragrafi 4 e 5, del medesimo regolamento. Secondo l´esperienza della Commissione, le soglie di competenza ed i meccanismi di rinvio, hanno funzionato complessivamente in modo soddisfacente. Dal maggio 2004, sono stati effettuati quasi 160 rinvii alla Commissione e circa 40 rinvii agli Stati membri su richiesta delle parti notificanti. La Commissione si baserà sulle risposte ottenute dalla consultazione, sulla sua esperienza in materia d´applicazione del regolamento e sul feedback delle autorità nazionali per la concorrenza per elaborare, entro luglio 2009, una relazione destinata al Consiglio dei ministri dell´Ue. Il feedback fornito dalle parti interessate costituisce un elemento fondamentale ai fini della relazione. La Commissione desidera ricevere osservazioni dalle imprese e dai loro rappresentanti, così come dagli altri operatori, comprese le associazioni professionali e le associazioni di consumatori, che possiedono un´esperienza diretta dell´applicazione del regolamento. Le osservazioni possono essere inviate alla Commissione, entro il 1° dicembre 2008, all´indirizzo seguente: Commissione europea, Dg Concorrenza, Innesto delle concentrazioni, B-1049 Bruxelles. O per posta elettronica all´indirizzo seguente: comp-merger-registry@ec. Europa. Eu indicando il riferimento "Ht 1277 – risposta alla consultazione pubblica". Il questionario può essere consultato all´indirizzo seguente: http://ec. Europa. Eu/comm/competition/consultations/2008_12_merger_regulation. Html .  
   
   
UE: DUE NUOVI INVITI A PRESENTARE PROPOSTE  
 
Bruxelles, 29 ottobre 2008 - La Direzione generale della Ricerca della Commissione europea ha pubblicato due nuovi inviti a presentare proposte nell´area tematica ´Potenziale di ricerca delle regioni di convergenza´ del Settimo Programma quadro (7Pq). Il primo invito a presentare proposte, ´Sbloccare e sviluppare il potenziale di ricerca delle strutture di ricerca nelle regioni di convergenza e nelle regioni ultraperiferiche dell´Ue´, è rivolto alle strutture di ricerca pubbliche o private di dimensioni significative (ad esempio dipartimenti e facoltà universitarie o istituti di ricerca specializzati) delle regioni di convergenza e delle regioni ultraperiferiche dell´Ue. A questo invito è stato assegnato un bilancio indicativo di 30 milioni di euro. Con un bilancio indicativo di 8 milioni di euro, il secondo invito a presentare proposte, ´Cooperazione internazionale´, è destinato a consorzi cui partecipi almeno una struttura di ricerca di un paese partner mediterraneo, una struttura di una regione di convergenza o di una regione ultraperiferica di uno Stato membro o di un Paese associato, e una struttura di un altro Stato membro o Paese associato. I potenziali Paesi partner mediterranei sono: Algeria, Egitto, Giordania, Libano, Libia, Marocco, Tunisia, Siria e Zone sotto amministrazione palestinese. Per entrambi gl´inviti a presentare proposte, le strutture candidate non devono essere sussidiarie o filiali di altre strutture legali con sede in un paese diverso. Per informazioni dettagliate sugl´inviti a presentare proposte, consultare il sito: http://cordis. Europa. Eu/fp7/calls/ .  
   
   
OGGI A CITTÀ DELLA SCIENZA IL FORUM PER LA COOPERAZIONE NEL MEDITERRANEO  
 
Napoli, 29 ottobre 2008 - Oggi alle ore 9. 30, il vicepresidente della Giunta regionale della Campania con delega ai Rapporti con i Paesi del Mediterraneo Antonio Valiante aprirà i lavori della giornata conclusiva del Forum internazionale "La Campania per la cooperazione nel Mediterraneo", in programma a Napoli presso Città della Scienza (sala Newton). I lavori prevedono una tavola rotonda su "Cooperazione con la riva sud del Mediterraneo e crescita economica", nel corso della quale si confronteranno rappresentanti delle istituzioni dei cinque Paesi Terzi del Mediterraneo ospiti (Egitto, Israele, Marocco, Tunisia e Turchia), dei Ministeri degli Esteri e dello Sviluppo Economico, e della Giunta regionale della Campania. Seguiranno tre sessioni di lavoro, sulle priorità strategiche della cooperazione territoriale 2007-2013 per il Mediterraneo, sul partenariato euromediterraneo e dialogo culturale, e sui risultati dell´Operazione-quadro per la cooperazione istituzionale della Campania nel Mediterraneo. Nel pomeriggio si terranno quattro focus su Ambiente ed energia, Ricerca e nuove tecnologie, Trasporti e logistica, Turismo e cultura, e Certificazione, tracciabilità e sicurezza agroalimentare. Temi ritenuti prioritari dalla politica europea di vicinato per il partenariato euromediterraneo e dai programmi operativi 2007-2013 della cooperazione territoriale interna ed esterna all´Ue dedicati al bacino del Mediterraneo. L´obiettivo del Forum è avviare un dialogo diretto con i Paesi della riva sud del Mediterraneo per stabilire rapporti di collaborazione duraturi e contribuire al conseguimento delle nuove priorità del partenariato euromediterraneo enunciate nella Dichiarazione finale del Vertice dei Capi di Stato di Parigi del 13 luglio 2008. .  
   
   
UMBRIA: EEN-ENTERPRISE EUROPE NETWORK  
 
Perugia, 29 ottobre 2008 - Verrà presentata a Perugia, venerdì 31 ottobre 2008, presso il Cla, Centro Linguistico d´Ateneo, Via Enrico Dal Pozzo - Monteluce - Perugia in occasione dei Tecnodays ricerca-innovazione, la nuova rete«Een-enterprise Europe Network». Nata nel 2008 la rete Enterprise Europe Network ha l´obiettivo di aiutare le piccole e medie imprese a sviluppare il loro potenziale di competitività, innovazione ed internazionalizzazione e a sensibilizzarle nei confronti delle politiche e dei programmi della Commissione europea. Lanciata a Bruxelles nel febbraio 2008 ed operativa fino al 2013, questa nuova iniziativa della Commissione europea si pone una sfida ambiziosa: offrire agli imprenditori uno sportello unico, con diversi punti sul territorio, a cui possono rivolgersi per avere consigli e usufruire di un´ampia gamma di servizi di sostegno di facile accesso. In tale contesto la Direzione Generale Imprese e Industria lancia la nuova rete europea per le piccole e medie imprese, presente nei 27 Paesi membri e all´estero, per un totale di 40 Paesi. L´operatività della rete in Umbria sarà gestita dal consorzio«Cinema» guidato da Pisa Ricerche, coordinatore del Consorzio stesso, il Centro Estero delle Camere di Commercio dell´Umbria, Coldiretti Umbria ed Umbria Innovazione. L´incontro di venerdì prossimo a Perugia è promosso dalla Rappresentanza in Umbria della rete Een, Centro Estero delle Camere di Commercio dell´Umbria, Coldiretti Umbria e Umbria Innovazione. Il 2008 vede quindi il rafforzamento dell´impegno della Commissione Europea sempre più in stretto contatto con le Pmi per il rilancio del mercato unico, eliminando gli ostacoli ancora esistenti, e per aprire nuove frontiere alla conoscenza ed all´innovazione, elementi indispensabili alla crescita interna ed esterna dell´Unione Europea. .  
   
   
FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE 2007-2013: GIOVEDÌ 30 OTTOBRE A CITTÀ DI CASTELLO SESTO INCONTRO TERRITORIALE  
 
Perugia, 29 ottobre 2008 – Si terrà giovedì 30 ottobre a Città di Castello il sesto degli otto incontri territoriali promossi dalla Regione Umbria per illustrare i contenuti del Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (“Por Fesr”) 2007 – 2013. I lavori, che si terranno nella Pinacoteca comunale di Palazzo Vitelli alla Cannoniera, si apriranno alle 15 con i saluti del sindaco di Città di Castello Fernanda Cecchini e saranno presieduti da Lucio Caporizzi, coordinatore dell’Area Programmazione regionale della Regione Umbria. Alla relazione introduttiva, affidata all’assessore regionale alle Infrastrutture e alle Politiche per la Mobilità e il Trasporto Giuseppe Mascio, seguirà la presentazione del “Por Fesr” da parte del responsabile del Servizio Programmazione comunitaria della Regione Umbria Domenico Antonio Colombo. Sono previsti gli interventi di Giuliana Mancini (responsabile del Servizio Politiche della casa e riqualificazione urbana) su “Riqualificazione delle aree urbane e Puc”; di Giovanna Saltalamacchia (responsabile dell’Unità operativa dirigenziale Promozione e coordinamento progetti comunitari della Regione Umbria) su “Prevenzione e gestione dei rischi naturali e tecnologici, recupero siti degradati”. Il responsabile del Servizio Aree protette, valorizzazione dei sistemi naturalistici e paesaggistici Paolo Papa parlerà di “Promozione di interventi ambientali per la valorizzazione della rete dei siti di Natura 2000”; la responsabile del Servizio regionale Beni culturali Paola Domenica Gonnellini interverrà su “Tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio ambientale e culturale”. Su “Energia e aiuti alle imprese” è in programma una relazione della Direzione regionale Sviluppo economico e attività produttive. Dopo il dibattito, alle 18. 30 sono previste le conclusioni. .  
   
   
AUSTRIA, ESPORTAZIONI UE IN CALO  
 
Vienna, 29 ottobre 2008 - Secondo i dati raccolti dall´Istituto di ricerca economica Ihs, nel primo semestre 2008 le esportazioni austriache verso i Paesi consolidati della Ue hanno subito un rallentamento, passando dal 9,4 per cento dello scorso anno all´attuale 3,1. Lo rende noto l´Ice. L´andamento risulta invece migliore verso i Paesi dell´Est europeo, dove il volume è passato dal 12,2 per cento del primo semestre 2007 al 7,9 del corrispondente periodo 2008. .  
   
   
CSSF: CREDITO EROGATO A FAMIGLIE ED IMPRESE CONTINUA A CRESCERE  
 
 Roma, 29 ottobre 2008 - Si è riunito ieri il "Comitato per la salvaguardia della stabilità finanziaria" per esaminare gli sviluppi più recenti delle tensioni sui mercati finanziari internazionali e nazionali. Alla riunione, presieduta dal Ministro dell´Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti, hanno partecipato il Governatore della Banca d´Italia Mario Draghi, il Direttore generale del tesoro Vittorio Grilli, il Presidente della Consob Lamberto Cardia, il Presidente dell´Isvap Giancarlo Giannini. Nel corso della riunione sono state esaminate le analisi condotte dalle Autorità di supervisione e vigilanza alla luce degli effetti degli interventi coordinati di metà ottobre. Tali analisi indicano la solidità del sistema bancario italiano nel suo complesso grazie al prudente modello di operatività adottato dagli intermediari e alla minore leva finanziaria. L´ingente immissione di liquidità da parte dell´Eurosistema a tassi del 3,75% ha fatto scendere i tassi Euribor a tre mesi sotto il 5%. Tuttavia permangono criticità legate alla forte flessione delle quotazioni e al persistere di tensioni sul mercato interbancario. Fino ad oggi il credito erogato dal sistema bancario italiano alle famiglie e alle imprese, pur in rallentamento, ha continuato a crescere. Il Comitato ha convenuto sull´opportunità di continuare a mantenere sotto costante osservazione la situazione e di tenere riunioni di aggiornamento. .  
   
   
MEDIOBANCA TRIMESTRALE 30 SETTEMBRE 2008: PRESERVATE REDDITIVITÀ, LIQUIDITÀ E SOLIDITÀ NONOSTANTE IL CONTESTO MACRO-ECONOMICO E FINANZIARIO RICAVI BANCARI STABILI (-3% A 498MLN)  
 
Milano, 29 ottobre 2008 - Si è riunito ieri, sotto la presidenza di Renato Pagliaro, il Consiglio di Gestione di Mediobanca che ha approvato la relazione trimestrale al 30 settembre scorso del Gruppo Mediobanca, illustrata dal Consigliere Delegato Alberto Nagel. Risultati consolidati - Il primo trimestre dell’esercizio risente dell’inasprimento della crisi finanziaria culminata, nelle ultime settimane del trimestre, con il dissesto di numerose istituzioni bancarie e una crisi di liquidità senza precedenti. La volatilità di questa fase di mercato ha determinato straordinarie oscillazioni dei corsi di borsa, un ulteriore rialzo dei tassi di interesse ed il connesso forte rallentamento dell’attività corporate. In questo contesto il Gruppo Mediobanca ha mantenuto un’apprezzabile reddittività chiudendo il trimestre con un utile netto – che incorpora per la prima volta i risultati del gruppo Linea, acquisito lo scorso 27 giugno – di 309,9mln (389,7mln il pro-forma al 30 settembre 2007) beneficiando, da un lato, del maggior margine di interesse e di utili su cessioni di titoli disponibili per la vendita ma scontando, dall’altro, il contributo in forte calo dell’attività di trading e delle partecipazioni ad equity, la riduzione delle commissioni ed i maggiori costi di struttura connessi alle nuove iniziative varate lo scorso esercizio. In particolare: p il margine di interesse aumenta del 7% (da 208,1 a 222,7mln), sostenuto dalla crescita dei volumi medi che ha consentito di assorbire l’aumento del costo della provvista; p i proventi da negoziazione, pur in diminuzione del 12,2% (da 186,6 a 163,8mln), registrano l’apporto pressoché nullo dell’attività di trading (0,9mln contro 72,8mln) e gli utili rivenienti dalle cessioni nel trimestre di titoli disponibili per la vendita (162,9mln contro 113,8mln); e commissioni ed altri proventi diminuiscono del 7,1% (da 119,5 a 111mln) riflettendo il rallentamento dell’attività di corporate ed investment banking; i proventi da principal investment registrano un calo da 171 a 96,2mln, a seguito della decelerazione reddittuale del secondo trimestre di Assicurazioni Generali (-47%) e di Rcs Mediagroup; i costi crescono del 25,4% (da 127 a 159,3mln) scontando, oltre allo sviluppo domestico e internazionale, i costi di Chebanca! (19mln nel trimestre) al netto dei quali l’incremento risulterebbe del 10,5%. Le rettifiche di valore sui crediti aumentano da 62,3 a 75,9mln e si riferiscono per 2,2mln all’attività corporate, per 3,8mln al leasing (2,3mln) e per 69,9mln all’attività retail (60mln). L’aumento (+21,8%) riflette i maggiori volumi derivanti dal consolidamento di Linea e il più generale peggioramento del profilo di rischio. Con l’avvio del nuovo piano triennale è stata rivista la segmentazione delle aree di affari del Gruppo in tre divisioni: il Corporate ed Investment Banking (Cib) dove confluiscono le attività di wholesale banking ed il leasing; il Principal Investing (Pi) che raggruppa gli investimenti in Assicurazioni Generali, Rcs Mediagroup e quelli di merchant banking e private equity; il Retail e Private Banking composto dalle attività di credito al consumo, di Chebanca! e del private banking (col consueto apporto pro-quota di Banca Esperia). Venendo alle singole aree, nel trimestre si registra una sostanziale tenuta di tutti i comparti, malgrado il contesto sfavorevole ed i costi legati alle nuove iniziative. Il Cib presenta un utile netto invariato a 200,2mln; i ricavi registrano un modesto calo (da 343,2 a 319,7mln) mentre i costi di struttura aumentano da 56,5 a 71,5mln trainati dal costo del personale collegato alle nuove iniziative estere. Il retail e private banking, malgrado il rallentamento delle commissioni del private banking (–12,1%, da 21,4 a 18,8mln), presenta ricavi in crescita del 7% (da 185,4 a 198,3mln) per l’apporto del credito al consumo. L’aumento dei costi di struttura (da 77,1 a 93,5mln, inclusi i già riferiti 19mln di Chebanca!) e delle rettifiche su crediti (da 60 a 69,9mln) limano l’utile netto da 29,2 a 24,7mln. Infine l’apporto del principal investing (da 159,9 a 86,1mln) riflette i già riferiti cali degli utili di Assicurazioni Generali e Rcs Mediagroup. Tra gli aggregati patrimoniali, crescono gli impieghi a clientela (+3,2%, da 34,6 a 35,7 miliardi), la provvista (+3,8%, da 45,6 a 47,3 miliardi) e gli impieghi netti di tesoreria (da 10,2 a 10,8 miliardi), mentre scendono i titoli disponibili per la vendita (da 3,8 a 3,3 miliardi). Tale dinamica evidenzia l’obiettivo di salvaguardare l’ampia posizione di liquidità in una congiuntura sfavorevole a nuove emissioni di prodotti di raccolta. Tra i principali eventi che hanno caratterizzato il trimestre si segnalano: l’alleggerimento del portafoglio azionario disponibile per la vendita con disinvestimenti netti per circa 150mln ed il realizzo di utili per 158,2mln; il trasferimento di taluni possessi obbligazionari del trading e del portafoglio disponibile per la vendita alla voce crediti e finanziamenti per l’assenza di un fair value attendibile al 30 settembre scorso, per l’illiquidità del mercato; l’operazione, resa possibile dalla recente modifica dello Ias39, riflette altresì il mutato orizzonte temporale dell’investimento. Il trasferimento è avvenuto ai valori di bilancio (fair value) al 1° luglio 2008; riguarda obbligazioni in carico a 542,5mln, di cui 209,6mln provenienti dal trading e 332,9mln dal comparto disponibili per la vendita; si tratta principalmente di titoli Abs o di obbligazioni sottoscritte attraverso private placement; in assenza di tale trasferimento, la valorizzazione di tali partite – ai prezzi non significativi del 30 settembre scorso – avrebbe comportato svalutazioni per 23,8mln, di cui 7mln da imputare a conto economico; la chiusura di tutte le posizioni in essere con Lehman Brothers (essenzialmente contratti derivati di copertura di emissioni obbligazionarie dell’Istituto) e la loro rinegoziazione con altre controparti. Tutte le posizioni risultavano a debito per l’Istituto; una di esse era garantita da collateral che alla data di chiusura – anche per la straordinaria volatilità nel periodo – presentava un valore superiore al contratto per circa 11mln; questa posizione creditoria dell’Istituto ha trovato integrale compensazione nell’utile realizzato sulle altre chiusure. La definitiva conclusione dei rapporti con il gruppo bancario americano resta legata ai tempi della procedura; l’approvazione del processo di auto valutazione dell’adeguatezza del capitale necessario a svolgere l’attività sociale (Icaap) richiesto dalla disciplina regolamentare Basilea Ii. Risultati divisionali - Il primo trimestre chiude con un utile netto pressochè invariato a 200,2mln (200,5mln), beneficiando dei proventi della cessione di azioni disponibili per la vendita (162,7mln). I ricavi sono in diminuzione da 343,2 a 319,7mln: l’incremento del margine di interesse (+13,4%, da 82,8 a 93,9mln) e degli utili delle partecipazioni ad equity (da 0,2 a 7,6mln) - che riflettono i risultati positivi (per effetto di partite non ricorrenti) di Burgo - è controbilanciato dal sostanziale azzeramento degli utili da negoziazione (68,4mln lo scorso anno) e dalla diminuzione delle commissioni ed altri proventi (55,5mln contro 78,2mln) condizionate dal diffuso rallentamento dell’attività di investment banking. I costi di struttura scontano l’entrata a regime delle iniziative di sviluppo internazionale con un aumento del 26,5% (da 56,5 a 71,5mln) sul corrispondente trimestre dello scorso anno che invece ne era interessato solo parzialmente; rispetto alla media trimestrale dei costi dello scorso esercizio l’aumento infatti si ridurrebbe al 5%. Le svalutazioni nette su crediti ammontano a 6mln, di cui 3,8mln del leasing e 2,2mln sul portafoglio corporate (legate all’incremento dei volumi e al relativo profilo di rischio). Gli aggregati patrimoniali mostrano una crescita trimestrale degli impieghi a clientela (da 26,9 a 28,2 miliardi), della provvista (da 36,2 a 37,9 miliardi) e degli impieghi netti di tesoreria (da 9 a 9,4 miliardi); prosegue invece la discesa del portafoglio titoli disponibili per la vendita (da 2,8 a 2,2 miliardi). Principal Investing (“Pi”) La quota degli utili di competenza del periodo passa da 169 a 88mln (– 47,9%), ripartita per 80,6mln su Generali (151,3mln) e per 8mln su Rcs Mediagroup (17,8mln). Retail & Private Banking (“Rpb”) - Il trimestre chiude con ricavi in crescita del 7% (da 185,4 a 198,3mln) beneficiando del contributo positivo di tutti i segmenti (credito al consumo, retail e private). A fronte di un margine di interesse sostanzialmente stabile (+3,1%, da 128,8 a 132,8mln), penalizzato dall’incremento degli oneri di raccolta, si evidenzia il crescente contributo delle commissioni ed altri proventi del credito al consumo. I maggiori ricavi sono stati assorbiti dai costi operativi collegati all’iniziativa Chebanca! (19mln nel periodo) e dal generalizzato aumento del costo del rischio (+16,5%, da 60 a 69,9mln) anche collegato all’aumento degli stock. L’utile del periodo flette pertanto da 29,2 a 24,7mln. Quanto ai singoli settori, il credito al consumo registra utili in aumento da 14,7 a 18mln beneficiando delle maggiori commissioni; l’attività di banca retail ha generato ricavi in crescita del 22,5% e maggiori costi (da 8 a 23,6mln) per effetto dell’avvio della nuova operatività di Chebanca!; migliora infine l’apporto del private banking (da 13,9 a 17,6mln) beneficiando del maggior margine di interesse connesso all’attività commerciale della Compagnie. Gli attivi gestiti/amministrati nel trimestre rimangono complessivamente stabili a 13,4 miliardi (13,5 miliardi al 30 giugno scorso) con quelli della Compagnie in leggero aumento (da 8. 208 a 8. 220mln) ed il pro-quota di Banca Esperia in calo (5. 204,5mln contro 5. 325,3mln) scontando la diminuita valorizzazione degli asset gestiti. .  
   
   
MEDIOBANCA APPROVATA L’ATTRIBUZIONE DI UN DIVIDENDO DI € 0,65 PER AZIONE APPROVATO IL NUOVO STATUTO BASATO SUL C.D. “MODELLO TRADIZIONALE” NOMINATO IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE  
 
 Milano, 29 ottobre 2008 - L’ Assemblea di ieri dei Soci di Mediobanca ha deliberato la distribuzione di un dividendo unitario di € 0,65 per azione in pagamento dal 27 novembre prossimo (data stacco 24 novembre), previo stacco della cedola n. 25. Ha inoltre approvato l’adozione di un nuovo statuto sociale basato sul c. D. “modello tradizionale”, caratterizzato dalla presenza del Consiglio di Amministrazione e del Collegio sindacale e provveduto alla nomina: pdel Consiglio di Amministrazione per gli esercizi al 30 giugno 2009, 2010 e 2011 così composto: Geronzi Cesare, Nagel Alberto, Pagliaro Renato, Cereda Maurizio, Di Carlo Massimo, Vinci Francesco Saverio, Rampl Dieter, Tronchetti Provera Marco, Azema Jean, Ben Ammar Tarak, Benetton Gilberto, Berlusconi Marina, Bernheim Antoine, Bertazzoni Roberto, Bollore’ Vincent, Caso’ Angelo, Doris Ennio, Ferrero Pietro, Ligresti Jonella, Palenzona Fabrizio, Pesenti Carlo, Strutz Eric, tratti dalla Lista presentata dal Patto di Sindacato nonché il Signor: Parlangeli Marco tratto dalla Lista presentata dall’azionista Fondazione Monte dei Paschi di Siena. I Signori Dieter Rampl, Marco Tronchetti Provera, Jean Azéma, Marina Berlusconi, Antoine Bernheim, Vincent Bolloré, Ennio Doris, Pietro Ferrero, Jonella Ligresti, Carlo Pesenti ed Eric Strutz hanno dichiarato il possesso dei requisiti di indipendenza previsti dall’art. 148, comma terzo, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58. Inoltre i Signori Tarak Ben Ammar, Roberto Bertazzoni, Angelo Casò, Fabrizio Palenzona e Marco Parlangeli hanno dichiarato il possesso dei requisiti di indipendenza previsti dal codice di Autodisciplina della Borsa Italiana e dall’art. 148, comma terzo, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58. Del Collegio Sindacale per gli esercizi al 30 giugno 2009, 2010 e 2011 composto dal Signor: Reboa Marco (Presidente) tratto dalla Lista presentata dall’azionista Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna nonché dai Signori Villa Gabriele, Angelo Comneno Maurizia, tratti dalla Lista presentata dal Patto di Sindacato. I Signori Gabriele Villa e Marco Reboa sono iscritti al Registro dei Revisori contabili. I curricula dei Consiglieri di Amministrazione e dei componenti del Collegio Sindacale sono consultabili sul sito internet dell’Istituto www. Mediobanca. It Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi successivamente all’Assemblea, ha nominato Cesare Geronzi Presidente, Dieter Rampl e Marco Tronchetti Provera Vice Presidenti, Alberto Nagel Amministratore Delegato e Renato Pagliaro Direttore Generale e Antonio Scala Segretario del Consiglio. Ha inoltre costituito al proprio interno i seguenti comitati previsti dallo Statuto: il Comitato Esecutivo, composto da: Cesare Geronzi Presidente del Consiglio di Amministrazione, Alberto Nagel Amministratore Delegato, Renato Pagliaro Direttore Generale, Maurizio Cereda, Massimo Di Carlo, Francesco Saverio Vinci, Vincent Bolloré, Angelo Casò ed Eric Strutz; il Comitato Nomine, composto da: Cesare Geronzi Presidente del Consiglio di Amministrazione, Dieter Rampl e Marco Tronchetti Provera Vice Presidenti, Alberto Nagel Amministratore Delegato, Renato Pagliaro Direttore Generale e Vincent Bolloré, integrato per le sole competenze consultive di cui al 1° comma del punto 1) dell’art. 18 dello statuto dal Consigliere indipendente Roberto Bertazzoni; il Comitato Remunerazioni, composto da: Cesare Geronzi Presidente del Consiglio di Amministrazione, Tarak Ben Ammar, Roberto Bertazzoni, Vincent Bolloré, Angelo Casò, Carlo Pesenti e Jonella Ligresti; il Comitato per il Controllo Interno, composto da: Angelo Casò Presidente, revisore contabile e indipendente ai sensi del Codice di Autodisciplina, Tarak Ben Ammar e Roberto Bertazzoni, indipendenti ai sensi del Codice di Autodisciplina. .  
   
   
BPM: RATIOS PATRIMONIALI  
 
Milano, 29 ottobre 2008 - Il Comitato Esecutivo della Banca Popolare di Milano, nella riunione odierna, ha come di consueto esaminato la situazione patrimoniale della Banca e del Gruppo. A seguito di tale analisi, si ribadisce che allo stato il Gruppo Bipiemme presenta coefficienti patrimoniali in linea con quelli definitivi al 30 giugno 2008, di seguito riportati: Core Tier 1: 6,4% - Tier 1: 7,6% - Total Capital Ratio: 10,4% Tenuto conto degli impegni già previsti (acquisto 39 sportelli Unicredit, acquisto partecipazione di controllo Banca Popolare di Mantova, Opa su Anima Sgr), dell’emissione di passività subordinate già collocate nel mese di ottobre per oltre 500 milioni di Euro e delle misure di efficientamento della gestione degli attivi ponderati, si ritiene che a fine 2008 i coefficienti patrimoniali di Gruppo saranno i seguenti: Core Tier 1: superiore al 6% - Tier 1: superiore al 7% - Total Capital Ratio: superiore all’11%. Con ciò si conferma l’assoluta solidità patrimoniale della Banca e del Gruppo Bipiemme, tale da consentire lo sviluppo degli impieghi a sostegno dell’economia reale. .  
   
   
FUSIONE EMIL BANCA – CREDIBO  
 
Bologna, 29 ottobre 2008 - Con il voto positivo delle assemblee straordinarie dei soci di Emil Banca e Credibo tenutesi la scorsa domenica, la fusione tra le due Bcc emiliane ha ottenuto l’ultimo e definitivo via libera. L’atto costitutivo della nuova Banca di Credito Cooperativo, che manterrà il nome Emil Banca, sarà stipulato il 14 novembre e diverrà operativo dal prossimo 24 novembre. La nuova Emil Banca, per dimensioni, patrimonio e numero di soci e clienti si colloca tra le più importati Banche di Credito Cooperativo della Regione e di tutto il Paese. Il territorio di competenza si estende su tre Province (Ferrara, Modena e Bologna) e 87 Comuni. Le Filiali sono 49, i clienti 80. 000 e i collaboratori 475. I soci della nuova Bcc superano le 17. 000 unità ed il patrimonio è di quasi 200 milioni di euro. Gli impieghi superano il miliardo e mezzo di euro mentre i mezzi amministrati sono oltre i 4 miliardi di euro. “Questa fusione nasce anzitutto dalla condivisione di ideali comuni e fondanti che trovano la loro espressione nell’articolo 2 delle statuto delle due Banche di Credito Cooperativo. Lavorare insieme non sarà difficile – spiega il presidente della nuova Emil Banca, Giulio Magagni - Stiamo percorrendo la stessa strada ed abbiamo un obiettivo comune: essere banca locale al servizio dei Soci e delle comunità. È evidente che oggi, in un contesto sempre più complesso e competitivo, non è sufficiente riferirsi unicamente a principi e ideali ma occorre rafforzarsi sotto il profilo strutturale e garantire maggiore dinamismo per essere pronti, in ogni momento, a gestire l’evoluzione socio-economica dei nostri territori al fine di consolidare concretamente quel localismo che costituisce la nostra stessa ragion d’essere” La rete commerciale delle due Bcc non presenta alcuna sovrapposizione, non sono perciò previste chiusure di filiali o riduzioni del personale. È in programma, entro il 2011, l’apertura di 10 nuove filiali. Un obiettivo strategico determinante, per consolidare la leadership della banca sulla piazza bolognese, per allargare la presenza in ognuna delle tre province in cui Emil Banca è attiva, e per dare impulso alla crescita aziendale finalizzata al sostegno dell’economia locale. “Con questa integrazione raggiungeremo il numero di ben 13 banche locali aggregate, alcune delle quali più che centenarie – spiega il direttore generale della nuova Emil Banca, Daniele Ravaglia - In questi processi il rapporto con il Socio non è mai cambiato: è sempre rimasto il primo destinatario delle nostre attività. Così come non è mai mutato il rapporto con il nostro territorio di riferimento e con le comunità locali in esso inserite. Anche la nuova Emil Banca continuerà ad ascoltare le esigenze che da essi emergono. Coloro che operano nelle nostre filiali continueranno ad interpretare il ruolo di diretti, affidabili e trasparenti interlocutori delle persone, Soci e clienti, siano essi privati o aziende. Verrà incentivata la partecipazione alla vita sociale e saranno rivolte ai Soci sempre maggiori opportunità sia in ambito bancario che extra bancario. Siamo convinti che le dimensioni, ed i conseguenti mezzi patrimoniali ed economici di cui disporremo, non solo non influiranno negativamente sull’atteggiamento mutualistico della nuova Banca, ma saranno elemento qualificante per essere maggiormente incisivi in questo ambito. Se le singole Casse Rurali ed Artigiane che hanno rispettivamente costituito Credibo ed Emil Banca avessero mantenuto la loro dimensione originale forse oggi sarebbero scomparse in quanto l’attuale complessità economica e normativa le avrebbe rese inadeguate” .  
   
   
ASTA BOT E CTZ DI FINE OTTOBRE 2008  
 
Asta Titoli Di Stato - Ctz - Fine Mese
Ctz
Scadenza 30. 09. 2010
Cod. /tranche It0004413909/02
Imp. Offerto 2000
Regolamento 31/10/2008
Imp. Domandato 3751
Imp. Assegnato 2000
Prezzo aggiudicazione 93,650
Prezzo esclusione 91,713
Rendimento lordo 3,48
Variazione Rend. Asta prec. (*) -0,813
Rendimento netto 3,36
Riparto 5,185
Importo in circolazione (mln) 6375
Riapertura (mln) (**)
Prezzo nettisti 93,608856
(*) raffronto con titolo di pari durata
(**) non pervenuto
Elaborazione Assiom - Associazione Italiana Operatori Mercati dei Capitali
Asta di fine mese dei Buoni Ordinari del Tesoro
Regolamento 31/10/2008 Durata gg. 76* 181
Prezzo medio ponderato 99,361 98,553
Ritenuta fiscale 12,5% 0,07475 0,18088
Arrotondamento 0,00425 -0,00387
Prezzo netto d´aggiudicazione 99,44 98,73
Rendimento semplice netto 2,67 2,56
Rendimento composto netto 2,70 2,57
Nell´ipotesi di applicazioni delle commissioni massime, i prezzi ed i rendimenti risultano
così modificati:
Commissioni massime 0,05 0,20
Prezzo netto d´aggiudicazione+commissioni (massime) 99,54 98,93
Rendimento semplice (minimo) 2,19 2,15
Rendimento composto netto (minimo) 2,21 2,16
Fonte Assiom
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CRISI E CONGIUNTURA MILANO MEGLIO DELLA LOMBARDIA  
 
Milano, 29 ottobre 2008 - Segnali di crisi. Ma Milano va meglio del resto della Lombardia. Anche se peggiora il quadro congiunturale al terzo trimestre 2008, con una diminuzione dei livelli produttivi rispetto all’anno precedente (-1,2% a Milano rispetto a -2,2% in Lombardia a parità di giorni lavorativi). Se anche il fatturato interno ha segno negativo (-0,8% in un anno), viene bilanciato da quello estero in ripresa (+1,6%). Segnali di rilancio anche dagli ordini interni ed esteri (+6,1% rispetto allo scorso anno e +7,3%). Emerge dall’analisi congiunturale del terzo trimestre 2008 sull’industria e l’artigianato manifatturiero di Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia, Confindustria Lombardia e con la collaborazione delle Associazioni regionali dell’Artigianato (Confartigianato Lombardia, Cna Lombardia, Casartigiani Lombardia, Claai Lombardia), effettuata attraverso 1. 686 interviste ad aziende industriali e 1. 286 ad aziende dell’artigianato manifatturiero. “La crisi finanziaria va affrontata sostenendo con convinzione il sistema delle piccole e medie imprese - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano -. Questa crisi, tra alti e bassi, durerà ancora. Perciò sono al varo, da parte della Camera di Commercio di Milano, una serie di iniziative concrete con altre istituzioni per offrire alle nostre aziende un supporto di ampio respiro, soprattutto per l’accesso al credito”. . .  
   
   
FORMIGONI: CREDITO A PMI LOMBARDE, GARANZIE PER 3 MILIARDI PRESENTATO IL PACCHETTO STRAORDINARIO DI MISURE ANTICRISI CONSENSO UNANIME DEGLI STATI GENERALI DEL PATTO PER LO SVILUPPO  
 
Milano, 29 ottobre 2008 - Garanzie per il credito fino a 3 miliardi e finanziamenti per un altro miliardo. E´ questo in sintesi il pacchetto di misure anticrisi messo in campo dalla Regione Lombardia (cui si affianca l´azione delle Camere di commercio) a favore delle imprese, presentato oggi da Formigoni agli Stati generali del Patto per lo Sviluppo, e pienamente condiviso da tutte le 21 componenti che ne fanno parte. Si tratta delle rappresentanze delle imprese industriali, artigianali, commerciali, agricole, delle cooperative, delle banche, delle Camere di commercio, dei sindacati. Per la Regione erano presenti gli assessori Gianni Rossoni (Istruzione, formazione e lavoro e vice-presidente), Luca Daniel Ferrazzi (Agricoltura), Romano La Russa (Industria), Piergianni Prosperini (Turismo), Franco Nicoli Cristiani (Commercio) e Domenico Zambetti (Artigianato). "Il nostro sistema economico è forte - ha osservato Formigoni - ma la crisi c´è, è pesante e rischia di incidere negativamente sull´economia reale , il lavoro e sulla condizione delle famiglie. Ecco perché abbiamo voluto dare una risposta tempestiva con una serie di interventi che si affiancano a quelli del Governo". "Come tutti hanno riconosciuto - ha detto ancora il presidente lombardo - la nostra legge sulla competitività varata nel 2007 ci ha dato in anticipo gli strumenti che hanno reso immediatamente possibile questi interventi". "E´ molto importante - ha proseguito Formigoni - il sostegno unanime del mondo economico e sindacale, delle ccoperative e dell´agricoltura, a questo pacchetto di misure, così come assai significativa è l´azione forte e sinergica delle Camere di commercio rispetto alle garanzie per il credito. E´ una compattezza del sistema lombardo che si è confermata e che consente a tutti, banche, imprese, istituzioni, di recuperare fiducia". Garanzie Per L´accesso Al Credito (3 miliardi) - Il pacchetto odierno di provvedimenti mette in moto un mix di strumenti per rafforzare il sistema delle garanzie ai diversi livelli. Esso prevede - l´immissione a breve di 20 milioni nel sistema delle garanzie di 2° grado (Federfidi/artigiancredit) e, nelle prossime settimane di - ulteriori 30 milioni a valere sul Fondo di garanzia Jeremie da attivare mediante procedura di evidenza pubblica, a favore di tutti i settori economici (industria, artigianato, commercio, servizi, cooperazione e agricoltura). È inoltre allo studio una misura per il rafforzamento del sistema delle cooperative a valere sul Jeremie del Fondo sociale europeo; - un bando mirato per il settore del commercio da 4 milioni come fondo garanzie o, in parte, a titolo di abbattimento interessi. Questo pacchetto di garanzie è in grado di mobilitare 1,5 miliardi; unito alle risorse aggiuntive che le Camere prevedono la capacità di mobilitazione complessiva può raggiungere i 3 miliardi. Finanziamenti (1 miliardo) - Fondo Di Rotazione (Frim) - E´ stato deciso un rifinanziamento, entro dicembre, del Fondo di rotazione per l´imprenditorialità (Frim), er un ammontare pari a 130 milioni a valere sui fondi della programmazione comunitaria 2007/2013 e sul Fondo Unico Nazionale, al fine di sostenere gli investimenti finalizzati allo sviluppo aziendale delle Micro e Pmi tramite la concessione di prestiti agevolati (cofinanziamento a medio-termine, locazione finanziaria di beni strumentali e prestito partecipativo). Tale Fondo, in sinergia con il sistema bancario, potrà garantire, tra le misure a sostegno dell´accompagnamento alle imprese e quelle a sostegno dell´innovazione, finanziamenti per oltre 300 milioni. Fondo Made In Lombardy - Verrà attivato, nei primi mesi del 2009, il Fondo Made in Lombardy, per un totale di 100 milioni di Finlombarda, oltre a 35 milionidi garanzie regionali a valere sulla programmazione comunitaria 2007/2013, in grado di attivare 400 milioni di finanziamenti. L´iniziativa è volta a finanziare investimenti a medio-termine delle Pmi mediante la concessione di linee di credito per progetti di sviluppo aziendale. Il bando per la selezione degli intermediari è stato pubblicato. Fondo Agevolazioni Artigianato - Deciso anche il rifinanziamento per complessivi 48 milioni (di cui 7 milioni di rientri da Artigiancassa) del Fondo regionale per le agevolazioni finanziarie all´artigianato (Misure A, B,c) in grado di mobilitare almeno 400 milioni. Oltre a queste misure straordinarie, Regione intende mette a disposizione ulteriori strumenti e ne garantisce la continuità nel 2009. In particolare: Innovazione - Fondo per la promozione di espressioni di interesse di soggetti pubblici e privati a sostegno della ricerca e innovazione tecnologica per una quota di 40 milioni attraverso la presentazione di progetti innovativi nei settori dell´energia-ambiente, agroalimentare, salute e manifatturiero avanzato. Internazionalizzazione - Avvio del bando in collaborazione con il sistema camerale per la promozione dell´internazionalizzazione delle imprese tramite il sostegno a microprogetti a dimensione regionale e settoriale e a macroprogetti su grandi aree regionali (importo pari 6 milioni) Servizi e commercio - È ancora aperto fino al 15 dicembre il bando per i distretti del commercio per un totale di 22. 5 milioni a fronte dei quali si attende una mobilitazione di risorse pari a 65 milioni. Per il 2009 verranno aggiunti ulteriori 11 milioni per una mobilitazione pari a 30 milioni. Crediti Verso Le Pubbliche Amministrazioni - Regione Lombardia ha proposto ed ha ottenuto il consenso ad avviare un Tavolo di lavoro con Anci, Upl, Abi e Cassa Depositi e prestiti per studiare uno strumento in grado di superare le difficoltà finanziarie delle imprese che vantano crediti (5 miliardi) verso la Pubblica amministrazione. C´è, come modello, l´esperienza positiva del Fondo Socio Sanitario della Lombardia che ha portato i termini di pagamento delle aziende sanitarie lombarde verso i loro fornitori a 100 giorni, contro una media nazionale che supera i 300 giorni. Tavolo Interventi Sociali - Nel momento in cui la situazione di difficoltà e di crisi rischia fortemente di avere impatti negativi sulla condizione di vita delle famiglie e dei lavoratori, la Regione vuole essere pronta ad intervenire con adeguati strumenti. Regione Lombardia è disposta ad avviare, da subito, un tavolo di monitoraggio della situazione in modo da formulare proposte (anche al Governo) per l´attivazione di strumenti ad hoc. Per la parte di competenza regionale potranno essere opportunamente riorientate le misure a favore dei lavoratori colpiti dalla crisi. .  
   
   
ZAMBETTI: FIDUCIA NONOSTANTE CONGIUNTURA NEGATIVA ARTIGIANATO IN SOFFERENZA PIU´ DEGLI ALTRI SETTORI PRODUTTIVI I DATI DELLA RELAZIONE REGIONE-UNIONCAMERE-CONFINDUSTRIA  
 
Milano, 29 ottobre 2008 - "Quadro non certo allegro e destinato a riprodursi nei prossimi mesi - ha esordito con franchezza l´assessore all´Artigianato e Servizi della Regione Lombardia, Domenico Zambetti - ma l´ultima cosa che vogliamo fare è fermarci ai commenti. Al contrario, già stamattina il presidente Formigoni ha presentato un programma di interventi che ha riscosso il consenso unanime di tutto il mondo imprenditoriale e sindacale e che punta a intervenire su alcuni aspetti della attuale crisi che più minacciano la struttura produttiva del paese". La presentazione della relazione trimestrale sulla congiuntura lombarda, stesa da Regione, Unioncamere e Confindustria, è stata l´occasione per un´iniezione di fiducia sugli sviluppi della crisi nel medio termine. "Una fiducia che nasce - ha proseguito Zambetti - dalla convergenza di tutti gli interessati su alcuni interventi oggi più che mai necessari, ma sui quali, fortunatamente, stavamo lavorando già da tempo e che sono arrivati oggi a provvidenziale conclusione, primo fra tutti, la ristrutturazione dei meccanismi del credito". Non è un mistero infatti che è proprio il settore dell´artigianato a risentire in questi casi degli sbalzi d´umore delle banche e che, per contro, proprio l´accesso al credito è condizione imprescindibile per lo sviluppo (ma spesso anche la sopravvivenza) delle aziende, caratterizzate dalla modesta dimensione e dalla struttura prevalentemente familiare. "Il punto cruciale - ha detto Zambetti - resta la difficoltà nell´accesso al credito delle piccole e medie imprese (commerciali, artigianali e agricole). Il nostro impegno, confermato dalla ristrutturazione del processo di agevolazione creditizia, non si ferma ma anzi si fa più forte e deciso affinché non avvenga in alcun modo una contrazione del credito proveniente dalle banche e si continui a garantire la liquidità, scongiurando peraltro il rialzo dei tassi di interesse". D´altro canto, le analisi congiunturali mettono in evidenza un dato ricorrente e che, cioè, l´artigianato tende ad accentuare le tendenze: oggi che le cose non vanno bene, quelle negative. Così, a fronte di una generale contrazione dei livelli produttivi rispetto sia all´anno precedente (-2,2%) sia allo scorso trimestre (-1,1%), il settore dell´artigianato manifatturiero registra rispettivamente un -5,0% e un -1,4%. L´indice della produzione industriale del terzo trimestre 2008 cala inoltre sensibilmente e si porta a quota 104,7 (destagionalizzato, base anno 2000=100), contro il 106,8 toccato a fine 2007. Ma per le aziende artigiane il recupero registrato nel periodo 2006-2007 risulta completamente annullato dalla nuova fase decrescente che ha caratterizzato il 2008 e che ha portato l´indice della produzione a marcare un nuovo punto di minimo a quota 89,5. Un capitolo a parte meritano le cosiddette ´aspettative´ degli operatori che, per la prima volta dall´11 settembre 2001, sono decisamente negative, addirittura del 20% in più rispetto a quelle di segno contrario. Nel caso dell´artigianato, il pessimismo è più marcato: -22% il saldo per la produzione, -26% la domanda interna e -12% la domanda estera. La quota di imprenditori artigiani che prevede stazionarietà è del 38,7% per la produzione, del 42,6% per la domanda interna e del 58,1% per quella estera. Diminuisce infine la percentuale di imprenditori che prevedono aumenti dei livelli occupazionali sia per l´industria che per l´artigianato. "E´ pertanto necessario prendere atto - ha concluso Zambetti - che il rallentamento dell´economia su scala mondiale non è iniziato oggi e che ha subito l´effetto scatenante dell´aumento spropositato del prezzo del petrolio, ma non vogliamo sottrarci, per quanto ci compete e possiamo fare, al nostro ruolo istituzionale, che è quello di unire le forze e ribattere colpo su colpo. La nostra forza si è sempre fondata sul dialogo e la concertazione, così come sulla concretezza e la tempestività dei nostri interventi: una realtà che possiamo dire di aver confermato con le iniziative messe in atto oggi". .  
   
   
BOLZANO, ELEZIONI PROVINCIALI: IERI OLTRE 53MILA VISITATORI SULLE PAGINE WEB DELLA RETE CIVICA  
 
Bolzano, 29 ottobre 2008 - Le operazioni di scrutinio delle elezioni provinciali 2008 sono state seguite ieri (lunedì 27) con grande attenzione e curiosità dagli utenti attraverso il sito della Rete civica: secondo i dati forniti da Informatica Alto Adige, i visitatori sono stati 53. 681, per quasi 4 milioni di pagine viste. L´andamento dello spoglio dei voti delle elezioni provinciali è stato seguito online ieri (27 ottobre), sul web della Rete civica www. Provincia. Bz. It/elezioni, da 53. 681 visitatori (quasi 20mila in più di cinque anni fa), per un totale di 3. 968. 511 pagine viste (nel 2003 furono 1,4 milioni). Un aumento considerevole di accessi, considerato che alle 14. 30 le operazioni di scrutinio dei voti di lista e delle preferenze si erano già concluse grazie alla rapidità dei presidenti di seggio nella trasmissione dati via Blackberry e a una macchina organizzativa ben collaudata. Ieri il momento di maggior afflusso sul sito, come conferma Informatica Alto Adige, si è registrato intorno alle 14, quando ci si avvicinava ai risultati finali. Le pagine più visitate sono state quella delle preferenze della Svp, la pagina con l’andamento dello scrutinio sul territorio e quella con i dati provinciali confrontati con il 2003. Il sito delle elezioni provinciali era linkato anche sulle pagine web dei quotidiani Corriere della Sera, Der Standard e l’Adige e dal quotidiano online www. Affaritaliani. It . Si sono registrati molti visitatori online anche dall´estero: oltre che da Austria, Germania e Svizzera, tra gli altri anche da Gran Bretagna, Francia, Australia, Spagna, Svezia, Canada, Brasile, Nuova Zelanda. La giornata dello scrutinio elettorale e le immagini dell´attività del Centro stampa allestito a Palazzo Widmann sono contenute anche in un video dell´Ufficio stampa della Provincia che viene messo online sul sito www. Provincia. Bz. It/usp alla voce "Video online". .  
   
   
FVG: APPROVATA MOZIONE LEGGE PER ELEZIONI EUROPEE  
 
 Trieste, 29 ottobre 2008 - - La mozione sulla riforma elettorale per l´elezione del Parlamento europeo è stata approvata ieri a maggioranza e con voto trasversale, in una versione modificata con l´accoglimento di un emendamento formale presentato dai consiglieri di Italia dei Valori - Citt, con 28 voti favorevoli e 18 astenuti, nessuno contrario. Accolto - con 36 sì e 12 no - anche un ordine del giorno a firma dei consiglieri Luigi Ferone (Part. Pens. ), Edoardo Sasco (Udc) e Danilo Narduzzi (Ln) - che impegna la Giunta regionale al mantenimento degli attuali sistemi elettorali nelle elezioni della prossima primavera. .  
   
   
AL LAZIO IN ARRIVO 1,5 MILIARDI PER SANITÀ, SCUOLA E VIABILITÀ  
 
Roma, 29 ottobre 2008 - Si è sbloccato il mutuo da 1,5 miliardi della Cassa Depositi e Prestiti a favore della Regione Lazio, destinato agli investimenti in edilizia scolastica, strutture sanitarie e opere di viabilità per il territorio regionale. "Il fatto che Cassa Depositi e Prestiti abbia deliberato positivamente il finanziamento di 1,5 miliardi – ha commentato Luigi Nieri, assessore al Bilancio, programmazione economico-finanziaria e partecipazione della Regione Lazio - conferma l´importante lavoro di risanamento che questa amministrazione sta portando avanti ormai da tempo. Si premiano così la chiarezza dei conti, la stabilità economica e finanziaria che il bilancio regionale ormai esprime insieme alla capacità di governance e di controllo". "Alla Regione Lazio viene riconosciuta la bontà di un percorso virtuoso – ha aggiunto l’assessore Nieri - si tratta di una decisione importante che verrà valutata insieme alle altre proposte che arriveranno dal mercato ma che ci mette al riparo dagli strumenti più costosi e più rischiosi di un mercato finanziario ancora molto instabile". .  
   
   
NEL LAZIO IN ARRIVO TAVOLO TECNICO PER PROGRAMMAZIONE COMMERCIALE REGIONALE  
 
Roma, 29 ottobre 2008 - Il Lazio istituirà un tavolo tecnico per definire la programmazione commerciale regionale, anche alla luce della nuova crisi finanziaria e per agevolare l’accesso al credito delle imprese. Lo ha annunciato ieri il Presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, in occasione dell’Assemblea pubblica di Confcommercio Lazio. Secondo Marrazzo, “nella distribuzione è necessario riequilibrare il rapporto tra le piccole e medie imprese con le grandi”. Il Presidente ha poi aggiunto che “purtroppo in questa crisi dell’economia reale, che forse potrà peggiorare ma non migliorare nel breve termine, occorre un coordinamento delle politiche del credito”. Infatti, “l’accesso al credito è fondamentale per affrontare la crisi economica che si sta vivendo”. “La Regione - ha spiegato - è una nave che non è potuta rientrare nel cantiere, ma ha dovuto cambiare il suo riassetto. Il Lazio ha, infatti, assunto e assumerà un ruolo più importante nella programmazione. Lo abbiamo già dimostrato con la sanità e i rifiuti e continueremo a farlo per altri settori. E’ venuto il momento delle decisioni: non penso al consenso, ma al benessere dei cittadini”. Il Presidente Marrazzo, riferendosi poi alla criminalità che colpisce il commercio, ha rimarcato che “quella organizzata è tra di noi e tenta di infiltrarsi a Sud della regione”. “Molte aziende - ha affermato - sono a rischio quando viene immesso denaro sporco perché saltano le regole del gioco e di conseguenze le attività”. Il Presidente di Confcommercio Lazio, Cesare Pambianchi, nel corso dell’Assemblea pubblica dell’associazione, ha ribadito le priorità degli operatori: “Tutelare l’accesso al credito delle imprese, assicurare una pianificazione urbanistica e commerciale, implementare l’assetto infrastrutturale ed elevare i livelli formativi. L’aumento delle imprese attive nel commercio, infatti, è solo dello 0,3%, poco superiore alla media nazionale, e il saldo fra iscrizioni e cessazioni nell’ultimo trimestre è di segno ‘meno’ sia per il settore distributivo che per il turismo”. Pambianchi ha poi ricordato il problema dell’accesso al credito, ribadendo che “oltre il 40% delle imprese dichiara di avere difficoltà nella gestione della liquidità”. “Occorre avviare - ha proposto - un monitoraggio sull’attività creditizia degli istituti nella regione e creare un ente garanzia-fondo a sostegno dei crediti alle imprese, che consenta un supporto alle nostre aziende sul modello del credito assicurato da parte delle assicurazioni”. .  
   
   
CRISI FINANZIARIA, BASSOLINO SCRIVE A SACCONI: "SERVONO 10 MLN DI EURO PER MOBILITÀ E CASSA INTEGRAZIONE"  
 
Napoli, 29 ottobre 2008 - Il presidente della giunta regionale della Campania Antonio Bassolino ha inviato al ministro del Lavoro Maurizio Sacconi la seguente lettera per segnalare l´incremento delle richieste di mobilità e cassa integrazione in Campania, sollecitando un´adeguata copertura finanziaria per fronteggiare i riflessi occupazionali della crisi in atto. Egregio Ministro, Le scrivo in relazione al lavoro che le istituzioni centrali e territoriali stanno portando avanti per contrastare gli effetti della crisi economica in corso. In questo quadro, desta particolare preoccupazione l’incremento di richieste di Cassa Integrazione, che in Campania si attesta intorno al 20%. Il problema è stato affrontato da Regione e rappresentanti di imprese e sindacati nel tavolo anticrisi riunito in queste ore. Secondo le stime più recenti, in Campania i lavoratori che usufruiscono della mobilità in deroga sono 2333, mentre quelli che godono di Cigs in deroga sono 1286. In più, i nuovi dati in corso di elaborazione confermano un ulteriore aumento delle richieste. Le risorse necessarie a coprire gli ultimi tre mesi dell´anno per la mobilità in deroga e le richieste di Cigs nel frattempo maturate ammontano per la nostra regione a 10 milioni e 64mila euro. Le sollecito dunque la soluzione di questo problema urgente, di cui è già sicuramente a conoscenza, anche a seguito dell´incontro tenutosi recentemente a Napoli con il sottosegretario Pasquale Viespoli e l´assessore regionale al Lavoro. Questo intervento è fondamentale per garantire prospettive di sviluppo al sistema produttivo regionale, dopo il lavoro portato avanti in questi anni dalla Regione Campania, spesso di concerto col Suo Ministero e con quello dello Sviluppo Economico. I settori strategici su cui abbiamo fortemente investito - è il caso dell´aerospazio, del settore ferroviario, della ricerca scientifica e tecnologica, della reindustrializzazione di Terra di Lavoro - sono ora minacciati da emergenze contingenti. Il nostro impegno deve consentire il dispiegamento delle politiche di sviluppo avviate in questi anni, senza che esse siano condizionate da dinamiche occupazionali negative. Si corre infatti il rischio che gli sforzi messi in atto siano vanificati dalle nuove crisi e dai processi di espulsione dei lavoratori dai cicli produttivi. Sul piano più generale infine, è auspicabile che trovi ascolto la richiesta, avanzata anche da altre Regioni italiane, di un aumento della dotazione di fondi per la copertura degli ammortizzatori sociali per i lavoratori di aziende in crisi. Si tratta di un atto necessario, che consentirebbe di gestire al meglio le difficoltà attuali. Confidando, come sempre, nella Sua sensibilità, e con l´augurio che possa esserci un positivo riscontro alle questioni che ho brevemente ricordato, Le invio i miei più cordiali saluti. .  
   
   
TONDO-KHRISTENKO, CONTATTO FVG-RUSSIA  
 
Trieste, 29 ottobre 2008 - La Russia ha già conosciuto ed apprezzato il Sistema Friuli Venezia Giulia ed ora, dopo l´incontro tra il governatore Renzo Tondo ed il ministro alle Attività produttive della Federazione russa, Viktor Khristenko, ci sono tutti i presupposti affinché il contatto possa concretamente intensificarsi a beneficio dei rispettivi comparti produttivi. Propiziato dal ministro allo Sviluppo economico, Claudio Scajola, il meeting con l´esponente del Governo Medvedev, svoltosi a Sanremo in occasione della Xiv sessione della Task Force italo-russa, ha consentito a Tondo di riavviare un percorso virtuoso con Mosca che, è stato detto, considera il Friuli Venezia Giulia la regione italiana vocazionalmente e geograficamente più vicina, a maggior ragione in prospettiva dello sviluppo legato alla realizzazione del Corridoio 5. Dopo questo primo contatto con Khristenko, il presidente della Regione ha affidato al servizio Relazioni internazionali ed a Finest il compito di avviare i Tavoli tecnici misti che, una volta a regime, dovranno consentire al Friuli Venezia Giulia di creare le migliori condizioni possibili per una proficua collaborazione con le realtà russe. .  
   
   
LE NUOVE ADESIONI NELLA SEDE DELLA REGIONE TOSCANA PARTECIPAZIONE, SESTO E AGLIANA FIRMANO IL PROTOCOLLO DIVENTANO COSÌ UNDICI GLI ENTI LOCALI CHE HANNO SOTTOSCRITTO L´INTESA  
 
 Firenze, 29 ottobre 2008 - Decima ed undicesima firma in calce al protocollo d´intesa per favorire l´applicazione della nuova legge regionale sulla partecipazione. Ieri mattina, alla presenza dell´assessore regionale alle riforme istituzionali e al rapporto con gli enti locali, Agostino Fragai, ha aderito il Comune di Sesto Fiorentino, rappresentato dal sindaco Gianni Gianassi. Domani sottoscriverà il testo il sindaco del Comune di Agliana, Paolo Magnanensi. Il protocollo d´intesa è stato approvato lo scorso maggio dalla giunta regionale e successivamente inviato a tutti gli Enti locali (Comuni, Province e Comunità montane), che possono decidere volontariamente di aderirvi. Il protocollo agevola l´applicazione della legge sulla partecipazione in vigore dallo scorso dicembre. La legge è stata scritta dall´assessore Agostino Fragai, insieme ai cittadini, per promuovere la loro partecipazione alle decisioni della politica e della pubblica amministrazione. Questa legge ha reso la Toscana più moderna ed europea e prevede la possibilità di organizzare, come accade in Francia già da tempo, dibattiti pubblico sugli interventi di importanza regionale e avviare processi partecipativi per i progetti locali. La legge toscana sulla partecipazione è stata protagonista, proprio nei giorni scorsi, alla Conferenza europea delle Buone Pratiche nel rapporto tra pubblica amministrazione e cittadini che si è tenuta a Parigi. «Oggi la legge è pienamente operativa - afferma l´assessore Fragai -. Sono già 33 i progetti di partecipazione voluti dai cittadini che sono stati presentati alla Regione e fra poco l´Autorità per la partecipazione, Rodolfo Lewanski, si pronuncerà riguardo ad ammissibilità e finanziamento». .  
   
   
CRISI ECONOMIA: VERTICE TONDO-SCAJOLA, MINISTRO VIENE IN FVG  
 
Trieste, 29 ottobre 2008 - Il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, sarà in Friuli Venezia Giulia nelle prossime settimane per testimoniare concretamente la presenza ed il sostegno del Governo nazionale rispetto alle criticità evidenziate dal mondo produttivo locale. Interpellato dal presidente della Regione, Renzo Tondo, a margine della Xiv sessione della Task Force Italia-russia, svoltasi al Teatro Ariston di Sanremo, Scajola ha così confermato al governatore del Friuli Venezia Giulia la particolare attenzione che l´Esecutivo Berlusconi riserva all´estremo Nordest, considerato un punto cardine per lo sviluppo dell´intero Paese nell´ambito della Nuova Europa. Tondo ha esposto a Scajola il dettaglio dell´attuale situazione del comparto industriale regionale, con particolare riferimento alle criticità evidenziate alla Caffaro Chimica di Torviscosa. A questo proposito, il ministro ha ribadito la volontà e la necessità di rilanciare l´industria italiana, contrastando efficacemente ogni sintomo, reale o apparente, di deindustrializzazione. Ecco perché, hanno concordato Tondo e Scajola, serve intervenire con decisione sulle crisi già evidenti ma, allo stesso tempo, aiutare le aziende sane e lungimiranti a progettare un futuro di crescita a beneficio del territorio. Di concerto anche con il sottosegretario all´Ambiente, Roberto Menia, in occasione della visita di Scajola in Friuli Venezia Giulia verrà quindi attivato un Tavolo per le Soluzioni che, nell´intento di individuare le strategie operative più idonee, vedrà impegnati i ministeri dello Sviluppo economico e dell´Ambiente assieme alla Regione. Al Tavolo, hanno spiegato Tondo e Menia, si affronterà la crisi della Caffaro ma tra le priorità figurerà anche il riutilizzo dei siti inquinati regionali, considerati un´opportunità da utilizzare a beneficio della realtà industriale del Friuli Venezia Giulia. .  
   
   
FINANZE - RELAZIONE POSITIVA DELLA CORTE DEI CONTI SULLA CAPACITÀ DI GESTIONE ECONOMICO-FINANZIARIA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA.  
 
 Bologna, 29 ottobre 2008 - La Corte dei Conti promuove la Regione Emilia-romagna. Si è tenuta ieri pomeriggio l’audizione della Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti, davanti alla Commissione Bilancio dell’Assemblea legislativa, per la verifica della gestione delle risorse regionali. Nella relazione sulla gestione finanziaria e sull’attuazione della programmazione di bilancio dell’Emilia-romagna, la Sezione regionale del giudice di controllo, ha sottolineato come "il Governo regionale abbia svolto positivamente la gestione economico-finanziaria del bilancio, come è confermato dal rispetto dell’equilibrio di bilancio, nei diversi momenti di previsione, assestamento e consuntivo, dal rispetto del patto di stabilità e dal contenuto indebitamento rispetto al limite di legge". La Corte, inoltre, ha aggiunto: "Va positivamente messa in luce l’assenza di specifiche criticità per quanto riguarda le operazioni di finanza derivata". In particolare, "la Regione Emilia-romagna ha in essere una sola operazione di interest rate swap collegata al mutuo di 516. 456. 899,09 euro contratto con la Cassa depositi e Prestiti nel luglio del 2002 (mutuo trentennale a tasso variabile euribor semestrale). L’operazione prevede il tasso variabile fino al 2009 e il tasso fisso dal 2010 fino alla scadenza, massimizzando i benefici dei bassi tassi di interesse nella fase iniziale del finanziamento, quando il capitale era più rilevante, e valorizzando il requisito della certezza del tasso su un capitale ridotto. In sostanza si è trattato di un’operazione senza incognite future e con un risparmio consistente (circa 70 mln di euro dal 2002 ad oggi) rispetto all’opzione del tasso fisso sin dall’origine". Con riguardo agli aspetti patrimoniali, si legge ancora nella relazione della Sezione regionale, "va preso atto delle numerose dismissioni realizzate in attuazione dell’apposito piano, con conseguenti benefici effetti sulle finanze dell’Ente". Quanto al personale, ha sottolineato infine la Corte, la riduzione della spesa (-1,42% rispetto al 2006) "è stata compatibile con importanti interventi di stabilizzazione del lavoro precario e di riduzione delle assunzioni a tempo determinato". Il presidente della Regione Vasco Errani, ringraziando il vice presidente Flavio Delbono per l’importante lavoro svolto insieme ai colleghi della Giunta regionale, ha espresso soddisfazione per il giudizio positivo della Corte "che conferma ancora una volta la solidità del bilancio regionale e i frutti delle azioni intraprese in questi anni coniugando rigore e sviluppo, attento governo della spesa e scelte di investimento. L’emilia-romagna conferma l’equilibrio complessivo della finanza e del bilancio e la giustezza delle scelte compiute nella gestione del bilancio e delle conseguenti politiche di sviluppo". .  
   
   
TAVOLO CITTÀ, BASSOLINO INCONTRA I COMUNI DELLA CAMPANIA CON OLTRE 50 MILA ABITANTI  
 
Napoli, 29 ottobre 2008 - Si è riunito ieri a palazzo Santa Lucia il "Tavolo Città" della Campania. Alla riunione, presieduta dal presidente della Regione Antonio Bassolino, erano presenti, tra gli altri, oltre ai sindaci delle città, l´assessore all´Urbanistica Gabriella Cundari, il capo di gabinetto Maria Grazia Falciatore, il presidente del Tavolo di concertazione regionale Mario De Biase, i rappresentanti dell´Anci, della Lega delle Autonomie, delle Province e dei 20 comuni della Campania con oltre 50 mila abitanti. Nel corso della riunione si è fatto il punto sulla strategia messa in campo per la costruzione di una rete di città competitive all´interno del territorio regionale. Allo stato, in attuazione di questo percorso, sono stati firmati 13 protocolli con le città medie della Campania per il finanziamento dei piani di rigenerazione urbana. Si sta lavorando per la definizione degli altri 7, per un investimento complessivo pari a 600 milioni di euro di fondi europei. Il presidente Bassolino ha ribadito il ruolo centrale delle città nella definizione della strategia unitaria di sviluppo regionale, attraverso un più efficace sistema di coordinamento tra la Regione e i comuni con oltre 50 mila abitanti. Questo processo intende favorire la concentrazione e la razionalizzazione delle risorse attraverso la promozione di grandi progetti e grandi programmi, e l´individuazione a livello locale di linee di sviluppo coerenti con le politiche regionali. I sindaci presenti hanno espresso la loro soddisfazione per la scelta effettuata, che sta producendo una vera e propria "rete delle città medie", un modello che potrà rivelarsi sempre più efficace per la crescita e lo sviluppo del territorio regionale. .  
   
   
P.A.: PROGETTO DELLA REGIONE ABRUZZO IN LIZZA AL CONCORSO BRUNETTA PROPONE ITER BUROCRATICI PIU´ SNELLI PER IMPRESE E CITTADINI  
 
 L´aquila, 29 ottobre 2008 - Il concorso "Premiamo i risultati - Non solo fannulloni", bandito dal ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, ha selezionato, tra le iniziative meritevoli di attenzione, un progetto presentato dalla Direzione "Affari della Presidenza, Politiche legislative e comunitarie, Rapporti esterni" della Giunta regionale d´Abruzzo. Si tratta di un lavoro concepito per continuare il percorso della modernizzazione della macchina amministrativa regionale. Il progetto in questione ha come oggetto il recepimento e l´attuazione di una importante direttiva comunitaria (Direttiva 123/2006/Ce), nota come "Direttiva Servizi", attraverso la quale gli Stati membri e le Regioni, nelle materie di loro competenza, sono chiamati ad eliminare gli ostacoli di tipo burocratico che rendono difficoltoso l´accesso alle attività di servizi da parte delle imprese. Le attività di semplificazione da realizzare permetteranno di garantire, inoltre, maggiore tutela anche ai destinatari dei servizi stessi. Il percorso che la Regione Abruzzo ha scelto per operare tali semplificazioni è quello del dialogo e del confronto con una molteplicità di soggetti (imprese, cittadini, associazioni di categoria, enti pubblici e privati), al fine di tener conto dei bisogni che il territorio regionale esprime. .  
   
   
ECONOMIA FVG: CIRIANI CON BANCHE SU NUOVO FONDO GARANZIA PMI  
 
Trieste, 29 ottobre 2008 - Il sistema bancario è disponibile, in questa fase di crisi finanziaria, ad affiancare l´Amministrazione regionale nel sostegno alle piccole e medie imprese (Pmi). È quanto emerso nell´incontro che il vicepresidente e assessore regionale alle Attività produttive Luca Ciriani ha avuto oggi a Trieste con i rappresentanti degli istituti di credito che operano in Friuli Venezia Giulia, per illustrare il nuovo Fondo di garanzia per le Pmi che sta per essere istituito dalla Regione nell´ambito del Frie (Fondo di rotazione per iniziative economiche). Al termine l´assessore ha espresso "apprezzamento" per la disponibilità delle banche". "In questo momento di difficoltà - ha detto Ciriani - è importante dare tutti assieme un segnale di fiducia agli operatori economici del Friuli Venezia Giulia". Alla riunione erano presenti anche l´amministratore delegato di Friulia Federico Marescotti e i consiglieri regionali Gaetano Valenti e Maurizio Franz. La costituzione del Fondo sarà infatti inserita sotto forma di emendamento, come ha spiegato Ciriani, nel disegno di legge sul commercio, all´esame dell´aula giovedì. Questa soluzione è stata adottata per accelerare i tempi, per prendere "il primo treno disponibile" di fronte all´emergenza dettata dalla crisi. Altrimenti bisognava aspettare la Finanziaria regionale, e il Fondo avrebbe potuto essere operativo appena nel febbraio del prossimo anno. L´assessore ha voluto ribadire il duplice obiettivo del provvedimento: da un lato favorire l´accesso al credito delle Pmi ma, dall´altro, rendere anche possibile un abbassamento dei tassi di interesse. Lo strumento messo a punto dalla Giunta regionale permetterà di ampliare le garanzie già oggi prestate dai Confidi regionali per il 50 per cento dell´importo, per arrivare fino a circa il 70 per cento. Il Fondo, che avrà una consistenza iniziale di 10 milioni di euro, non pregiudicherà - ha rilevato Ciriani - l´attività ordinaria del Frie. Al termine dell´incontro è stato deciso di costituire un tavolo tecnico tra Regione, banche e Confidi per mettere a punto il regolamento del Fondo, con il quale saranno definiti i criteri e le modalità per la concessione delle garanzie, oltre all´ammontare dell´impegno massimo che il Fondo stesso potrà assumere. Obiettivo del tavolo tecnico è in particolare quello di stabilire modalità operative comuni, per rendere le procedure semplici e rapide. L´emendamento alla legge sul commercio prevede di costituire presso il Frie un Fondo regionale di garanzia per le Pmi, dotato di autonomia patrimoniale e finanziaria, e amministrato con contabilità separata, per concedere co-garanzie a favore delle imprese che abbiano sede o unità produttive nel territorio regionale. Queste co-garanzie saranno prestate su delibera del Comitato di gestione del Frie, sotto forma di fideiussione e per il solo debito in linea capitale, in relazione a operazioni di finanziamento a breve e di consolidamento finanziario a medio termine. La vigilanza sul Fondo sarà esercitata dalla direzione centrale Attività produttive della Regione. .  
   
   
MOLISE: ACCORDO CON L’ AMERICA CHAMBER OF COMMERCE, SOUTHEST  
 
Campobasso, 29 ottobre 2008 – Oggi il Molise e la Florida consolidano i loro rapporti di collaborazione economica e commerciale, sottoscrivendo l’accordo di collaborazione con la Camera di Commercio Italiana a Miami, Italy–america Chamber of Commerce, Southeast (Iacc). L’importante iniziativa, fortemente voluta dalla Regione Molise e Unioncamere Molise e rientrante nell’ambito delle attività di promozione dell’internazionalizzazione delle imprese molisane finanziate dal Por 2000-2006, azione 4. 3. 2 b), è finalizzata all’attivazione di un Desk Molise presso la Camera di Commercio Italiana a Miami, Italy–america Chamber of Commerce, Southeast (Iacc). Il desk Molise vuole essere sia un punto di riferimento per stimolare la presenza delle aziende molisane sul mercato della Florida sia uno strumento per far conoscere le opportunità economiche offerte dal Molise agli operatori americani o italiani in Florida e/o in altri stati. Interverranno alla conferenza stampa il presidente della Camera di Commercio Italiana a Miami, Italy–america Chamber of Commerce, Southeast (Iacc), Giampiero Di Persia, l’assessore regionale alle attività produttive, Franco Giorgio Marinelli, il presidente dell’Unioncamere Molise, Paolo di Laura Frattura e il presidente della Camera di Commercio di Isernia, Luigi Brasiello. L’appuntamento è alle ore 9. 30 presso la Sala Falcione della Camera di Commercio di Campobasso, Piazza della Vittoria, 1. .  
   
   
ECONOMIA FVG: CIRIANI CON BANCHE SU NUOVO FONDO GARANZIA PMI  
 
Trieste, 29 ottobre 2008 - Il sistema bancario è disponibile, in questa fase di crisi finanziaria, ad affiancare l´Amministrazione regionale nel sostegno alle piccole e medie imprese (Pmi). È quanto emerso nell´incontro che il vicepresidente e assessore regionale alle Attività produttive Luca Ciriani ha avuto ieri a Trieste con i rappresentanti degli istituti di credito che operano in Friuli Venezia Giulia, per illustrare il nuovo Fondo di garanzia per le Pmi che sta per essere istituito dalla Regione nell´ambito del Frie (Fondo di rotazione per iniziative economiche). Al termine l´assessore ha espresso "apprezzamento" per la disponibilità delle banche". "In questo momento di difficoltà - ha detto Ciriani - è importante dare tutti assieme un segnale di fiducia agli operatori economici del Friuli Venezia Giulia". Alla riunione erano presenti anche l´amministratore delegato di Friulia Federico Marescotti e i consiglieri regionali Gaetano Valenti e Maurizio Franz. La costituzione del Fondo sarà infatti inserita sotto forma di emendamento, come ha spiegato Ciriani, nel disegno di legge sul commercio, all´esame dell´aula giovedì. Questa soluzione è stata adottata per accelerare i tempi, per prendere "il primo treno disponibile" di fronte all´emergenza dettata dalla crisi. Altrimenti bisognava aspettare la Finanziaria regionale, e il Fondo avrebbe potuto essere operativo appena nel febbraio del prossimo anno. L´assessore ha voluto ribadire il duplice obiettivo del provvedimento: da un lato favorire l´accesso al credito delle Pmi ma, dall´altro, rendere anche possibile un abbassamento dei tassi di interesse. Lo strumento messo a punto dalla Giunta regionale permetterà di ampliare le garanzie già oggi prestate dai Confidi regionali per il 50 per cento dell´importo, per arrivare fino a circa il 70 per cento. Il Fondo, che avrà una consistenza iniziale di 10 milioni di euro, non pregiudicherà - ha rilevato Ciriani - l´attività ordinaria del Frie. Al termine dell´incontro è stato deciso di costituire un tavolo tecnico tra Regione, banche e Confidi per mettere a punto il regolamento del Fondo, con il quale saranno definiti i criteri e le modalità per la concessione delle garanzie, oltre all´ammontare dell´impegno massimo che il Fondo stesso potrà assumere. Obiettivo del tavolo tecnico è in particolare quello di stabilire modalità operative comuni, per rendere le procedure semplici e rapide. L´emendamento alla legge sul commercio prevede di costituire presso il Frie un Fondo regionale di garanzia per le Pmi, dotato di autonomia patrimoniale e finanziaria, e amministrato con contabilità separata, per concedere co-garanzie a favore delle imprese che abbiano sede o unità produttive nel territorio regionale. Queste co-garanzie saranno prestate su delibera del Comitato di gestione del Frie, sotto forma di fideiussione e per il solo debito in linea capitale, in relazione a operazioni di finanziamento a breve e di consolidamento finanziario a medio termine. La vigilanza sul Fondo sarà esercitata dalla direzione centrale Attività produttive della Regione. .  
   
   
ROMA: PROPOSTE DI PROJECT FINANCING E CONCESSIONI RILANCIANO IL PPP  
 
Roma, 29 ottobre 2008 - A Settembre 2008, il mercato potenziale del partenariato pubblico-privato riprende a correre con 132 iniziative per un volume d’affari di 809 milioni. E’ un mercato che cresce sia per numero che in valore e sia rispetto allo scorso mese di Agosto che rispetto ad un anno fa. In un mese si è registrato un incremento di 4 iniziative (+3,1%) e un maggiore importo di 234 milioni (+41%); rispetto ad un anno fa il numero risulta accresciuto del 47% (42 iniziative in più) e l’importo quasi quintuplicato (644 milioni in più con un +391%). E’ quanto emerge dall’Osservatorio nazionale sul Project Financing promosso dall’Unità Tecnica Finanza di Progetto del Cipe - Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dell´Economia e delle Finanze, Unioncamere e Camera di Commercio di Roma, e realizzato e gestito da Aet - Ambiente e Territorio, Azienda Speciale della Cdc di Roma in collaborazione con Cresme. Il trend di crescita generalizzata è stato determinato in larga misura dall’espansione delle selezioni di proposte, che dopo la brusca frenata estiva, dovuta all’incertezza normativa sul futuro della procedura, hanno visto una netta ripresa di iniziative per effetto della ridefinizione del nuovo quadro legislativo di riferimento. Un altro contributo alla crescita, in particolare a quella degli investimenti, arriva dalle grandi opere di importo superiore a 50 milioni di euro. A Settembre, infatti, si registrano quattro interventi per un investimento globale di 396 milioni, tipologia del tutto assente un anno fa e rappresentata da due iniziative per meno di 150 milioni ad Agosto 2008. Il secondo “motore” del Ppp nel mese di Settembre è rappresentato dalle concessioni di costruzione e gestione su proposta della stazione appaltante con un numero incrementato del 73% rispetto allo stesso periodo del 2007 (11 gare in più) e un investimento quasi quadruplicato (205 milioni in più). Complessivamente nei primi nove mesi del 2008 sono state avviate 1. 194 iniziative per un volume d’affari di 8,6 miliardi. In termini di dinamica, il risultato di Settembre ha contribuito a superare il numero totalizzato nei primi nove mesi del 2007 (+4%), ma non l’investimento (-38%). Con riferimento alla cifra d’affari delle sole gare di Ppp, al netto quindi degli avvisi di selezione di proposte, il relativo peso sul mercato complessivo delle gare per opere pubbliche registrato dall’Osservatorio Cresme–edilbox si è attestato a quota 25% (6 miliardi su 24 totali), pari a 3,2 punti percentuali in più rispetto a Gennaio-settembre 2007 (21,4%). Nel nono mese dell’anno in corso riprende vigore l’attività dei Comuni, con 116 iniziative per 699 milioni di valore, rappresentano oltre l’85% del mercato potenziale del Ppp per numero e importo. Il maggior numero di opportunità spetta alle amministrazioni del Sud con 62 iniziative pari al 47% del mercato potenziale nazionale, mentre al Nord Est spetta il primato economico con 286 milioni (35% del totale). Si conferma l’orientamento della domanda su opere di piccolo importo: circa il 41% delle iniziative del mese fanno riferimento a progetti di importo inferiore a 1 milione di euro, una quota sensibilmente ridimensionata rispetto ad un anno fa (52%). Rispetto a Settembre 2007 si osserva anche un significativo incremento delle opere di importo superiore a 5 milioni di euro: 28 iniziative per oltre 700 milioni di importo contro 9 iniziative per 121 milioni di un anno prima. Le tipologie più significative del mese sono state: reti, impianti sportivi, arredo urbano-verde pubblico e commercio-artigianato per numero di opportunità; trasporti, centri polivalenti, sanità, reti e commercio artigianato per volume d’affari attivato. .  
   
   
NUOVI SEMINARI DELLO SPORTELLO EUROPA AL VIA UNA SERIE DI INCONTRI PRESSO LE CAMERE DI COMMERCIO PIEMONTESI SULL’ETICHETTATURA DEI PRODOTTI NON ALIMENTARI  
 
Torino, 29 ottobre 2008 - Dal 3 novembre al 1° dicembre si svolgerà un nuovo ciclo di seminari su tematiche comunitarie di interesse per le imprese, organizzati dallo Sportello Europa (il servizio nato dalla collaborazione tra le Camere di commercio piemontesi con il supporto di Unioncamere Piemonte) e dal settore Europa e imprese della Camera di commercio di Torino nell´ambito della rete Enterprise Europe Network. Durante gli incontri sarà presentata e distribuita gratuitamente la nuova guida della collana “Unione europea. Istruzioni per l’uso” pubblicata dallo Sportello Europa e dal settore Europa e imprese, dal titolo “L’etichettatura dei prodotti non alimentari”. La guida è stata realizzata dagli esperti del Dipartimento di Scienze Merceologiche della Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Torino. Lo Sportello Europa è un servizio che fornisce informazioni su politiche, finanziamenti, ricerca partner commerciali-produttivi e normative dell’Unione europea: le imprese possono porre i propri quesiti sulle tematiche comunitarie direttamente on line, nell’apposita sezione creata sul sito di ogni Camera di commercio e di Unioncamere Piemonte all’indirizzo www. Pie. Camcom. It/sportello. Europa, oppure telefonando al numero 848 800 229. Gli incontri si terranno presso le Camere di commercio del Piemonte, secondo il seguente calendario: Camera di commercio di Torino - Centro Congressi Torino Incontra, via Nino Costa 8 lunedì 3 novembre 2008, ore 14. 30; Camera di commercio di Verbania - strada statale del Sempione 4 (Baveno) lunedì 10 novembre 2008, ore 14. 30; Camera di commercio di Biella - via Aldo Moro 15/b lunedì 17 novembre 2008, ore 14. 30; Camera di commercio di Asti – piazza Medici 8 lunedì 24 novembre 2008, ore 15; Camera di commercio di Novara - via Avogadro 4 lunedì 1° dicembre 2008, ore 14. 30. . .  
   
   
BERGAMO: INDAGINE CONGIUNTURALE SULL’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO  
 
Bergamo, 29 ottobre 2008 - Il terzo trimestre del 2008 registra ancora una caduta della produzione industriale in provincia di Bergamo della stessa entità (-2,6% la variazione annua) rilevata nello scorso trimestre. La dinamica sul trimestre, destagionalizzata, segna invece un lieve rialzo, anche se lungo una curva con molte oscillazioni. Il quadro è marcatamente negativo, tanto più se si considera che i risultati forniti dalle imprese si riferiscono ad un periodo di tempo - tra inizio luglio e fine settembre -antecedente l’esplosione della crisi finanziaria internazionale. Il calo di produzione, ordini e fatturato rispecchia un indebolimento della domanda, interna ed estera, già in corso da diversi mesi, nonché una tendenza di lungo periodo che colpisce alcuni settori di specializzazione dell’industria bergamasca (e regionale) e segnatamente il tessile. Ma è certamente l’approfondirsi del ciclo negativo per la meccanica a determinare una più ampia e diffusa flessione della produzione. L’effetto congiunto della debolezza strutturale del sistema moda e di un rallentamento della domanda estera di beni intermedi e d’investimento tipici delle produzioni meccaniche spiega probabilmente le ampie flessioni di Bergamo e delle province pedemontane di Como, Varese, Lecco e Brescia. Lo stesso export mensile totale di Bergamo, a prezzi correnti, certificato da Istat, è risultato inferiore ai corrispondenti mesi dell’anno precedente sia a Giugno (-7,8%) che a Luglio (-4,4%), soprattutto nei confronti dei partner europei (-8,5% a giugno e -8,9% a luglio l’export verso i paesi dell’Unione europea a 27). Il valore corrente delle esportazioni di Bergamo cumulate nei primi 7 mesi dell’anno cresce solo del +1,8% sullo stesso periodo del 2007, un incremento ben distante dal dato medio nazionale (+6,1%) e regionale (+5,4%). L’intonazione negativa del quadro congiunturale è confermata dalla netta caduta della produzione nell’artigianato manifatturiero (-3,9% su base annua), anch’essa estesa a tutte le province lombarde con l’eccezione di Sondrio, e da segnali di rallentamento in alcuni settori manifatturieri collegati alla filiera dell’edilizia e della produzione di beni per la casa. La crisi finanziaria internazionale non è ancora presente nei dati di consuntivo del terzo trimestre, ma certo influenza il clima di fiducia e le previsioni delle imprese raccolte nelle prime tre settimane di ottobre. Le aspettative sul quarto trimestre del 2008 sono tutte negative, con segni di peggioramento per l’evoluzione attesa della domanda estera e dell’occupazione. Per quanto riguarda quest’ultima, i risultati del terzo trimestre del 2008 registrano una moderata flessione degli addetti (-0,15% nei tre mesi), in linea con il profilo stagionale, e una divaricazione negli andamenti occupazionali dei diversi settori, tra i quali si segnala il tessile con una flessione di addetti che si protrae da 25 trimestri consecutivi. L’indagine regionale sull’industria è realizzata da Unioncamere, Confindustria e Regione Lombardia. Nella rilevazione del terzo trimestre 2008 sono state intervistate, nelle prime settimane di ottobre 2008, 1. 686 aziende industriali lombarde (con almeno 10 addetti). In provincia di Bergamo hanno risposto 237 aziende industriali (119 per cento del campione teorico). La produzione industriale in provincia di Bergamo è ancora in netto calo ( -2,6 per cento come già nella precedente rilevazione) rispetto ad un anno fa. L’indice destagionalizzato della produzione (base anno 2000 = 100) mostra invece una leggera oscillazione al rialzo e si porta a quota 105,5, con una variazione su base trimestrale del +0,19 per cento. La congiuntura negativa riguarda tutte le dimensioni d’impresa e la maggior parte dei settori: 9 settori (erano 10 lo scorso trimestre) su 13 registrano una variazione grezza negativa su base annua. I comparti dei mezzi di trasporto, chimica, alimentari e gomma-plastica sono al di sopra dello zero. Per il secondo trimestre consecutivo è negativa la variazione annua grezza della meccanica: dopo il -0,7% dello scorso trimestre 2008 (che interrompeva una lunga serie positiva di 16 trimestri), il calo si accentua con un consuntivo del -2%. Il 39% delle numerose aziende meccaniche presenti nel campione denuncia flessioni al di sotto del 5% mentre il 27,2% registra ancora incrementi positivi superiori al 5% a conferma di una certa polarizzazione degli andamenti del settore. Resta invece ancora ampiamente positiva la dinamica produttiva nel (meno consistente) settore dei mezzi di trasporto. Il sistema moda (tessile, abbigliamento e pelli-calzature) continua ad accusare flessioni pesanti, anche per la riduzione o sospensione dell’attività in alcune importanti aziende. La caduta della produzione del tessile è in fase di peggioramento, mentre nell’abbigliamento, che ha una stagionalità più accentuata, la variazione pur negativa è meno vistosa rispetto alla precedente rilevazione. Dall’inizio dell’anno è in calo anche il legno-mobili mentre solo nell’ultimo trimestre si nota anche una flessione del settore dei minerali non metalliferi, settori entrambi legati alla filiera dell’edilizia e dei prodotti per la casa. Il settore alimentare recupera leggermente dopo diversi trimestri negativi. Peggiora la carta-editoria e risultano in flessione anche la siderurgia e le industrie varie. Dopo un trimestre in calo, torna su valori positivi la chimica e, anche se solo di un soffio oltre lo zero, la gomma-plastica reduce da due trimestri consecutivi negativi. Il ciclo congiunturale è in fase negativa in tutta la regione: se si eccettua Cremona, favorita probabilmente da una specializzazione nell’industria alimentare, generalmente anticiclica, tutte le province lombarde registrano variazioni annue negative, particolarmente accentuate nell’area pedemontana caratterizzata da una maggiore concentrazione delle industrie tessili e meccaniche. La distribuzione delle risposte del campione delle industrie di Bergamo per classe di variazione della produzione, registra il 22,2% - in calo rispetto al 27,5 dello scorso trimestre - di incrementi superiori al 5 per cento su base annua contro il 38,3% di segnalazioni di diminuzioni oltre il -5 per cento (erano il 32,7% il trimestre scorso). Il saldo complessivo tra segnalazioni di aumento e diminuzione peggiora in modo marcato: -13,9%, rispetto al -5,2% della precedente rilevazione. Il fatturato a valori correnti su base annua, dato grezzo, è in territorio negativo per il secondo trimestre consecutivo sia per la componente interna (-1,5%) che per quella estera (-1,6%). La meccanica registra una flessione del fatturato interno (-0,7%) ma una variazione ancora positiva per quello estero (+1,5%). Nel tessile invece le vendite sono in calo di oltre 7 punti percentuali sul mercato nazionale e di oltre 17 punti sui mercati esteri. Gli ordinativi acquisiti nel trimestre sono in flessione sul mercato nazionale (-1 per cento la variazione destagionalizzata) ma in modo ancor più marcato (-2 per cento) sui mercati esteri. Le giornate di produzione equivalenti agli ordini acquisiti nel trimestre sono 42,1, in calo rispetto ai livelli precedenti (43,7 nell’ultima rilevazione) In termini di variazione trimestrale grezza, gli ordinativi della meccanica diminuiscono del -7% sul mercato interno e di 5 punti su quello estero. Nel tessile si registrano incrementi degli ordini nazionali di quasi 2 punti e flessioni fino al 15% per gli ordini esteri. Non si delinea una situazione di appesantimento delle scorte: il saldo tra valutazioni di esuberanza e di scarsità dei magazzini dei prodotti finiti si mantiene intorno al +7%, rispetto al +8,9% della scorsa rilevazione. Conferma di un accumulo di scorte viene tuttavia da una parte non trascurabile delle industrie tessili. I prezzi delle materie prime decelerano dal +3,4% dello scorso trimestre al +2,1% dell’attuale, così come i prezzi dei prodotti finiti la cui dinamica scende al +0,8% rispetto al +1,2% del secondo trimestre dell’anno. Il numero degli addetti delle imprese del campione è in calo (-0,15 per cento nel trimestre) come risultato a saldo di un tasso d’ingresso di 1,75 e di un tasso di uscita di 1,90 per cento. La serie destagionalizzata dopo due trimestri consecutivi di flessione segna tuttavia un lievissimo recupero (+0,09). L’occupazione nella meccanica è pressoché invariata (+0,03) nel trimestre (1,55 il tasso d’ingresso e 1,52 il tasso di uscita). Nel tessile ad un tasso di ingresso di 1,37 è corrisposto un tasso di uscita di 2,59 con un saldo negativo del -1,22% per cento nel trimestre. Variazioni negative dell’occupazione si segnalano in 5 settori (erano 6 nella scora rilevazione) su 13. Le aziende che hanno utilizzato la Cassa Integrazione Guadagni ordinaria sono in leggero aumento (8,9% del campione contro il 8,3 % del trimestre precedente); nel tessile sono però il 38%. La quota di Cassa integrazione ordinaria utilizzata è pari al 1,2% del monte ore trimestrale (3,7% nel tessile), in diminuzione rispetto al 3,2% nel trimestre precedente. Le aspettative sono per il secondo trimestre consecutivo negative su tutte le componenti e in accentuazione soprattutto per quanto riguarda la domanda estera e l’occupazione. Nell’artigianato di produzione – l’indagine realizzata nel mese di ottobre 2008 da Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia con la collaborazione delle Associazioni dell’Artigianato ha raccolto le risposte di 1. 286 aziende (con almeno 3 addetti) in Lombardia, di cui 176 in provincia di Bergamo (con una copertura campionaria del 95%) – il ciclo congiunturale è ancora più nettamente negativo. Nel terzo trimestre dell’anno la produzione dell’artigianato manifatturiero bergamasco diminuisce del – 3,9% su base annua (nel secondo trimestre la flessione era stata del -1,9%). Il dato regionale è ancora peggiore e sfiora un calo del 5%: tutte le province, con la sola eccezione di Sondrio, riportano variazioni tendenziali negative. L’indice destagionalizzato della produzione artigiana scende a quota 94 (con base 100 nel 2002) con una variazione nel trimestre anch’essa negativa pari al -1,1 %. Il 38,2% delle aziende (erano il 35,2% nella scorsa rilevazione) registra cali produttivi oltre il -5%, mentre sono il 14,5% (contro il 19,8% del I trimestre) quelle con incrementi superiori al +5%. Il saldo complessivo tra segnalazioni di aumento e diminuzione peggiora pesantemente portandosi al -26%, contro il -16,7% della precedente rilevazione. Tutti i settori (erano 9 su 11 nel secondo trimestre) riportano variazioni grezze della produzione negative. La meccanica è in flessione del 6%, il tessile del 3,4%, l’abbigliamento del 7%. Il fatturato complessivo grezzo cala su base annua del -4,2% (dopo il -2,2% della scorsa rilevazione). Rallenta la dinamica dei prezzi delle materie prime (+2,8% contro il precedente +4,8%) e dei prezzi dei prodotti finiti (+0,6% rispetto al +1,1% nello scorso trimestre). Gli addetti delle aziende artigiane manifatturiere diminuiscono del -1,6% come risultato di un allargamento del divario tra un tasso d’ingresso in calo (1,47% nel trimestre) e un tasso di uscita che sale al 3,08%. Nella meccanica la variazione è nulla (1,53 in ingresso, 1,53 in uscita) mentre nel tessile l’occupazione cala del -4,23% (a un tasso d’ingresso di 1,44 ha corrisposto un tasso di uscita di 5,76). Peggiorano nettamente le aspettative per il quarto trimestre del 2008. Il saldo tra previsioni di aumento e diminuzione è negativo per la produzione( -23,2% rispetto al -21,6% nella scorsa rilevazione), per la domanda interna (-25,9% rispetto al -19,8% precedente), per la domanda estera (-19,4% contro il -10,6%) e anche per l’occupazione (-9,4% contro il -5,6% precedente). .  
   
   
MANTOVA: INDUSTRIA MANIFATTURIERA NEL III TRIMESTRE 2008  
 
 Mantova, 29 ottobre 2008 - I risultati dell’indagine congiunturale sul comparto manifatturiero mantovano, analizzati dal Servizio informazione economica della Camera di Commercio e dal Centro studi di Confindustria, testimoniano l’inversione congiunturale negativa in atto dell’economia reale, con un calo dello 0,5% registrato nel terzo trimestre (valore destagionalizzato). Una flessione ancor maggiore ha interessato la Lombardia e l’Italia (rispettivamente -0,8% e -1,1%). Negativa anche la variazione tendenziale: rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente la produzione mantovana si è contratta dello 0,6% e quella lombarda addirittura del 2,2%. Già nella tarda primavera, le attese degli imprenditori industriali lombardi e mantovani presagivano la conclusione di un periodo di crescita ormai stentata, già particolarmente provata dall’aumento dei costi dell’energia e delle materia prime. All’attuale calo della produzione si affiancano, inoltre, altri segnali di cedimento. Le vendite sono diminuite dell’1% rispetto al secondo trimestre del 2008 e del 4,1% sull’anno precedente. Gli ordinativi interni, inoltre, sono calati del 3,1% nel trimestre e del 8,4% nell’anno, così quelli esteri dell’1,9% rispetto la primavera 2008 e dello 0,8% su base annua. Le scorte di magazzino sono aumentate del 10,2%. In questo quadro di frenata dell’apparato produttivo, i prezzi delle materie prime sono ancora in aumento, ma a ritmi più contenuti rispetto ai periodi precedenti e anche i prodotti finiti mostrano incrementi inerziali. L’andamento generale rilevato attraverso questa indagine campionaria, non si riflette immediatamente sull’occupazione industriale che, infatti, provincia di Mantova, risulta ancora stabile. Tuttavia, dai dati della Cassa Integrazione Guadagni, nel terzo trimestre 2008, le ore autorizzate per gli interventi ordinari sono risultate in aumento del 72%. Le attese per l’immediato futuro dell’industria mantovana non restituiscono prospettive positive; i giudizi relativi all’ultimo trimestre dell’anno espressi dagli imprenditori mantovani - peraltro in linea con i colleghi lombardi - sono infatti all’insegna del pessimismo: si attendono cali sia della produzione sia della domanda (interna ed estera). In conclusione, i dati della congiuntura del terzo trimestre, confermano un processo di rallentamento avviatosi ancor prima dell’esplosione della crisi finanziaria. Le conseguenti ripercussioni di quest’ultima sull’economia reale lasciano pochi spiragli per un’inversione di tendenza nel breve periodo. “In complesso esistono quindi tutti i segni dell’entrata in una fase recessiva – sostiene Roberto Artioli, Vicepresidente di Confindustria Mantova - sembra pertanto che il tunnel della recessione sia stato imboccato in pieno e senza grandi differenze tra settori produttivi. Se può essere una consolazione, le fasi recessive hanno già colpito con più forza nelle maggiori province industriali della Lombardia e apparentemente ancora meno violentemente a Mantova. E’ comunque importante sottolineare che la situazione è in forte e continua evoluzione”. “La Camera di Commercio di Mantova, al fine di attutire le negative ripercussioni sulle imprese minacciate dall’attuale scenario economico - spiega il Presidente Ercole Montanari - sta orientando i propri programmi di intervento per garantire alle aziende mantovane concrete misure anticongiunturali che le aiutino ad affrontare questo momento non facile per l’economia, sostenendo altresì il tessuto economico con interventi mirati capaci di dare effetti di lunga durata”. .  
   
   
CRISI A. MERLONI. LA STRATEGIA DELLA REGIONE MARCHE - IL PRESIDENTE GIAN MARIO SPACCA RELAZIONA IN CONSIGLIO REGIONALE.  
 
Ancona, 29 ottobre 2008 - ´Lo stato di crisi del Gruppo A. Merloni coinvolge migliaia di lavoratori in tre Regioni, concentrati soprattutto nell´entroterra marchigiano ed umbro. Tale situazione di crisi si riflette negativamente sull´indotto diretto e indiretto di piccole imprese del territorio, con tensioni fortissime sul piano finanziario che rischiano di generare effetti a catena e pesanti riflessi occupazionali; Innanzitutto, pertanto, esprimiamo la massima solidarieta` e vicinanza a tutti i lavoratori coinvolti in tale crisi ed alle loro famiglie. Tale solidarieta` si esprimera` anche con l´adesione e la partecipazione della Regione non solo all´incontro previsto oggi pomeriggio al Ministero, ma anche alla manifestazione dei Sindacati che si terra` prima a Roma. Esprimiamo solidarieta` e vicinanza, dunque, anche per l´impegno attivo e propositivo del Sindacato e delle Categorie economiche, accanto a quello delle Istituzioni, per favorire una soluzione positiva di tale crisi. L´azienda A. Merloni, come anche auspicato dalle Regioni, dagli Enti locali e dalle Forze sociali ed economiche, ha attivato presso il Ministero allo Sviluppo Economico le procedure della legge Marzano, e che sono stati nominati dallo stesso Ministero tre Commissari straordinari. Il progetto di Accordo di Programma elaborato da Regioni, Enti locali, Forze sociali, e presentato al Ministero allo Sviluppo economico, definisce risposte per garantire la salvaguardia dei lavoratori e la tenuta dell´indotto di piccole imprese e del territorio, con strumenti regionali, nazionali ed europei, lungo tre principali filoni di intervento: difesa del lavoro e del reddito; attrazione di nuovi investimenti per la reindustrializzazione; rilancio e diversificazione dell´economia locale del distretto. Il Governo nazionale e` ora chiamato a definire risposte concrete e reali impegni finanziari rispetto ai contenuti di tale proposta di Accordo di programma; tra queste evidenzio la concessione di un adeguato fondo di ammortizzatori sociali in deroga per le piccole imprese rappresenta un´esigenza fondamentale per il sostegno del reddito e della coesione sociale dei territori interessati. E´ importante, infatti, il coinvolgimento dell´intera filiera istituzionale su tale vicenda, che finora ha visto la costituzione del tavolo interregionale di cui fanno parte le Regioni Marche, Umbria ed Emilia Romagna, le Province di Ancona, Macerata, Perugia e Reggio Emilia, i Comuni sede degli stabilimenti; del gruppo di lavoro con sede a Fabriano istituito per monitorare la situazione creatasi a seguito della crisi; del tavolo nazionale per costruire lo strumento fondamentale dell``Accordo di programma tra Governo centrale e Regioni. La collaborazione dell´intera filiera istituzionale e sociale e` fondamentale per superare tale crisi, cosi` come lo e` stato 10 anni fa. Infatti, credo non sia esagerato parlare della necessita` di affrontare un secondo terremoto, anche se di diversa natura. Va ridimensionata la vulnerabilita` di un sistema territoriale come quello dell´entroterra umbro-marchigiano, che presenta oltre il 50% di occupati nel settore industriale, contro la media nazionale del 31% ed europea del 27%. E´ altrettanto importante, anzi e` una necessita` indifferibile, la presentazione del piano industriale dell´A. Merloni per la tutela delle prospettive occupazionali, sociali ed economiche del territorio, con la salvaguardia dei siti produttivi nazionali, la realizzazione di un ampio confronto sociale ed istituzionale, il rifiuto di scelte e operazioni di natura finanziaria o speculativa. Pertanto, la strategia della Regione per affrontare la crisi dell´A. Merloni si basa su due obiettivi principali: Legge Marzano e Accordo di programma per tutelare l´indotto ed il territorio. Con la Marzano si attivano gli ammortizzatori per i lavoratori dell´A. Merloni. Con l´Accordo di programma abbiamo anche chiesto innanzitutto ammortizzatori sociali in deroga per i lavoratori delle piccole imprese dell´indotto, che altrimenti rischiano di non avere tutela, si tratta di una stima di circa 30 milioni di euro per le tre regioni. Il secondo passo, riguarda nuovi investimenti, importanti per la reindustrializzazione del territorio: la Regione ha programmato uno fondo per incentivare nuovi insediamenti produttivi di piccole imprese, attraverso l´abbattimento degli oneri di urbanizzazione ed il sostegno della Bei (Banca europea degli investimenti). Il terzo passo, riguarda il rilancio e la diversificazione dell´economia locale, per la quale sono previsti diversi strumenti: estensione dei benefici della Legge 181; nuovi regimi di aiuto 87. 3. C anche per progetti delle piccole imprese; contratti di programma con riduzioni delle soglie minime di investimento; orientamento territoriale dei progetti nazionali di ´Industria 2015´. Tra gli interventi regionali risulta fondamentale la funzione di garanzia del ´Fondo di solidarieta` per il lavoro e le piccole imprese´ attivato dal Governo delle Marche, soprattutto in una fase come quella attuale caratterizzata da una crisi finanziaria internazionale che rischia di avere pesanti ricadute anche sull´economia reale. Altre azioni proposte riguardano sempre le piccole imprese dell´indotto: sarebbe semplice nelle modalita`, rapido e significativo negli effetti, un intervento di vantaggio legato a specifici benefici fiscali e previdenziali, da prevedere attraverso la legge finanziaria 2009; restituzioni Iva sulle fatturazioni ancora non saldate; revisione studi di settore; rimodulazione del piano di rientro della ´busta pesante´. Le Regioni Marche ed Umbria hanno chiesto al Governo nazionale di posticipare l´inizio della restituzione degli oneri sospesi al 2009, evitando cumuli di rate e innalzando la quota di esonero almeno fino all´80-90%, per alleviare la sofferenza socio-economica dell´intero territorio. A seguito di tale richiesta e` stato emanato nei giorni scorsi un decreto che prevede l´inizio della restituzione a gennaio 2009: alcune integrazioni sono necessarie per evitare disparita` di trattamento tra settore pubblico e privato. Altrettanto importante e` la localizzazione di specifiche funzioni istituzionali ad impatto occupazionale. Dunque, come sempre l´impegno del Governo regionale e` a 360 gradi, per affrontare con determinazione tale situazione di crisi di un territorio e salvaguardare la coesione sociale della comunita`. ´ . .  
   
   
INNOVAZIONE: POTENZIARE RICERCA E SVILUPPO UNA DELLE PRIORITÀ DI MILANO  
 
Milano, 29 ottobre 2008 - L’assessore alla Ricerca, Innovazione e Capitale umano Luigi Rossi Bernardi ha presentato ieri, con la collaborazione dell’Associazione Italiana per la Ricerca Industriale, tutti i dati sul sistema milanese della ricerca e dell’innovazione industriale e dei servizi avanzati. I dati sono contenuti in una ricerca, chiamata ‘Progetto ‘Tecnoprimi’ (Tecnologie Prioritarie per Milano), che mette in luce la presenza nell’area metropolitana di un insieme di reti scientifiche e tecnologiche di rilevanza internazionale, sia per dimensione che per livello qualitativo. “L’assessorato all’Innovazione, Ricerca e Capitale umano – ha spiegato Rossi Bernardi - ha realizzato un importante studio sul sistema milanese della ricerca e innovazione, nella prospettiva di stimolare la partecipazione di imprese, università e centri di ricerca ai Progetti di Innovazione Industriale (Pii) gestiti dal Ministero dello Sviluppo Economico nel quadro del programma nazionale ‘Industria 2015”. “Il potenziamento di ricerca, innovazione e sviluppo è una delle priorità del Comune di Milano – ha commentato l’assessore -. A questo obiettivo viene dedicato l´1% del bilancio comunale. In questa prospettiva l´Amministrazione ha promosso e finanziato sei grandi progetti strategici in settori cruciali per la competitività della città: dall´Agenzia per l´Innovazione all´Istituto della Moda, da Milano città cablata a iniziative specifiche nei campi dell´alimentazione, della salute e dell´ambiente”. Il progetto Tecnoprimi analizza cinque aree strategiche: efficienza energetica, mobilità sostenibile, nuove tecnologie per la vita, nuove tecnologie per il Made in Italy e tecnologie innovative per i beni e le attività culturali. Per ciascuna di queste aree viene presentato un quadro aggiornato delle tecnologie prioritarie emergenti a medio termine. Per ogni area viene condotta un´analisi approfondita del sistema scientifico e tecnologico milanese - imprese, università, enti, infrastrutture - riguardante strutture, capacità, potenzialità e programmi di sviluppo. Vengono poi selezionate le tecnologie emergenti a medio termine di interesse specifico per il sistema delle industrie e dei servizi avanzati milanesi, che possono coinvolgere le competenze delle reti scientifiche cittadine. I risultati dello studio consentiranno di presentare proposte per iniziative del Comune di Milano finalizzate a favorire la partecipazione delle imprese e del sistema scientifico ai Progetti d’Innovazione Industriale. Milano, capitale italiana della scienza e della tecnologia, conta 7 università, decine di enti pubblici e non profit di ricerca, oltre 15. 000 imprese ad alta tecnologia e un´estesa rete di servizi ad alto valore aggiunto. Il capoluogo lombardo vanta inoltre un numero di addetti e una spesa per ricerca e sviluppo superiore al 15% dell´intero paese e detiene il 35% dei brevetti nazionali. L´impegno del Comune per la ricerca è in linea con le indicazioni dell´Ocse e dell´Unione Europea (Agenda di Lisbona), che assegnano alle grandi città europee un ruolo primario per favorire la crescita economica e lo sviluppo di una società basata sulla conoscenza. .  
   
   
- PRESENTATA LA NUOVA LEGGE REGIONALE TOSCANA SULL´ARTIGIANATO ARTIGIANATO, MENO BUROCRAZIA E PIÙ PROMOZIONE DA OGGI BASTA UNA DIA PER APRIRE UNA BOTTEGA ARTIGIANA»  
 
Firenze, 29 ottobre 2008 - «Da oggi la Toscana dispone di un quadro normativo d´eccellenza in materia di artigianato, con innovazioni formali e sostanziali che aiuteranno concretamente l´ulteriore sviluppo di un comparto chiave dell´economia regionale. Tra i primi in Italia, abbiamo compiuto una vera e propria semplificazione a sostegno dello sviluppo dell´intrapresa economica» Con queste parole Ambrogio Brenna, assessore all´innovazione e alle attività produttive ha presentato la nuova legge quadro sull´artigianato approvata dal Consiglio regionale della Toscana con 35 voti a favore, nessuno contrario e 9 astenuti. «Gli imprenditori artigiani vedranno semplificare gli atti burocratici a partire dall´iscrizione all´Albo del registro delle imprese, da oggi basterà una Dichiarazione di Inizio Attività (Dia) per dar vita ad un´impresa artigiana – ha continuato Brenna. Primi in Italia a bbiamo previsto la soppressione delle Commissioni Provinciali per l’Artigianato (Cpa) e ridefinito, semplificandolo e dotandolo di nuove funzioni, il ruolo della Commissione Regionale per l’Artigianato Toscano (Crta) riducendo così oneri e costi per i contribuenti. Inoltre, per garantire alle imprese un più agevole rapporto con la pubblica amministrazione, la legge prevede l’istituzione dei Centri per lo sviluppo imprenditoriale (Csi) con l´obiettivo specifico di accompagnare la crescita delle imprese artigiane. » L´assessore si è poi soffermato sulle novità apportate sul versante della tutela dell’artigianato artistico e tradizionale: «Abbiamo rafforzato il ruolo di Artex, il Centro per l’Artigianato Artistico e Tradizionale della Toscana, come partner strategico per l’Agenzia di Promozione Economica e disciplinato l’attribuzione della “qualifica di maestro-artigiano” e di “bottega-scuola”. In questo modo contiamo di sostenere e accrescere la qualità delle lavorazioni e garantire il passaggio generazionale dei saperi con le ovvie ricadute sui mercati esteri del lusso». Per Fabio Banti, presidente di Confartigianato Imprese Toscana: «Si è scelto di puntare al nuovo senza trascurare il rafforzamento di realtà eccellenti maturate in questi anni, come il riconoscimento in legge di Artex quale Centro per l´artigianato artistico e tradizionale della Toscana e quale partner strategico per l´Agenzia di promozione economica della nostra Regione e, soprattutto, cercando di riaprire un nuovo percorso per una nota dolente dell´artigianato in Italia, quale le inattuate botteghe scuole ed un riconoscimento coordinato, almeno a livello regionale, della figura di maestro artigiano» Per Marco Baldi, presidente Cna Toscana: « Meno burocrazia e più promozione, la legge riordina e semplifica la normativa sull’artigianato e risponde alle nuove esigenze del settore, anche alla luce delle mutate condizioni economiche, sociali e produttive. Gli aspetti maggiormente significativi sono tre: la disciplina del maestro artigiano e della bottega-scuola; il riconoscimento di Artex, il centro per l’artigianato artistico e tradizionale della Toscana partecipato dalle associazioni di categoria, per lo sviluppo e la promozione e partner strategico dell’agenzia regionale di promozione; la soppressione dei consorzi di tutela, previsti, ma fino ad oggi mai costituiti. » .  
   
   
IMPERIA: PRESENTAZIONE RAPPORTO SULL’ECONOMIA  
 
 Imperia, 29 ottobre 2008 - Appuntamento importante quello organizzato dalla Camera di Commercio di Imperia domenica 9 novembre presso l’Aula Magna del Polo Universitario. Importante per la presenza del Ministro per lo Sviluppo Economico, On. Claudio Scajola, che chiuderà i lavori e che, verosimilmente, farà il quadro delle politiche del governo in favore dell’economia, particolarmente attese dalle imprese ed anche dai cittadini in questo momento di profondi sconvolgimenti degli assetti finanziari mondiali. Sarà proprio il Ministro a collegare i temi locali con gli scenari che stanno davanti al Paese, inquadrando così tendenze dell’economia della Provincia di Imperia in un ragionamento più generale, considerate le ovvie interconnessioni tra le problematiche locali e gli effetti dei perturbamenti finanziari. L’intervento del Ministro sarà preceduto da due relazioni: la prima del Commissario della Camera di Commercio, Alberto Ravecca, che riassumerà il consuntivo dell’economia provinciale nel 2007. Verrà, infatti, presentata e distribuita una pubblicazione “Rapporto sull’economia” curato dal Servizio Statistica e Studi della Camera che contiene un’analisi molto dettagliata degli indicatori di tutti i settori che caratterizzano la struttura del sistema economico locale. Una relazione dal taglio prevalentemente congiunturale ma che non tralascerà altri aspetti più strutturali, interpretati anche attraverso appositi confronti territoriali. Un quadro a luci ed ombre, come spesso accade, ma qualcosa di più sicuramente sulla misura reale di taluni fenomeni particolarmente significativi. L’analisi economica è un compito tanto fondamentale quanto tradizionale per le Camere di Commercio ed Imperia – come sottolinea Ravecca – intende rafforzare questa attività nella consapevolezza che lo studio e la conoscenza sono indispensabili per poi agire coerentemente. La Camera di Commercio di Imperia, sin dal prossimo anno, ha intenzione di anticipare la presentazione del Rapporto che diventerà, comunque, un appuntamento annuale. Subito dopo l’intervento del Commissario, sarà la volta di Alessandro Rinaldi dell’Istituto Guglielmo Tagliacarne di Roma che illustrerà i risultati di un’indagine del tutto nuova che mette a confronto la Provincia di Imperia con quelle Province italiane che hanno determinate caratteristiche simili. La ricerca si snoda attraverso l’utilizzazione di moltissimi indicatori elaborati secondo una visione dinamica in modo da mostrare l’evolversi di alcuni rapporti nel tempo. La Camera di Commercio, nell’invitare tutti coloro che abbiano interesse a partecipare all’evento, rivolge un sentito ringraziamento al Ministro Scajola per la disponibilità dimostrata assicurando la Sua presenza, particolarmente significativa nell’attuale momento dell’economia, così incerto e non privo di timori. .  
   
   
PROGETTI E PER SICUREZZA SUL LAVORO ED ENERGIA E AMBIENTE  
 
 Brescia, 29 ottobre 2008 - Regione Lombardia e Camere di Commercio Lombarde concedono agevolazioni per favorire i processi di innovazione per la competitività delle imprese lombarde in particolare nei settori della sicurezza sul lavoro e dell´energia e sviluppo ambientale. Il bando definisce due ambiti di intervento: Misura 1 – Progetti di innovazione di prodotto e di processo per la sicurezza sul lavoro. Misura 2 – Progetti di innovazione per l´energia e l´ambiente. Regione Lombardia e Sistema camerale lombardo hanno destinato risorse finanziarie per un ammontare complessivo di euro 15. 000. 000,00. Destinatari dei contributi: le micro, piccole e medie imprese, singole o aggregate (Ati o Accordi di cooperazione), aventi sede/unità locale iscritta presso il Registro imprese di una delle Camere di Commercio della Lombardia, e, nel caso di imprese artigiane, all´Albo degli artigiani, attive ed in regola con il pagamento del diritto annuale. Il contributo a fondo perduto è pari al 50% delle spese ammissibili ed in valore assoluto entro il limite massimo del de minimis (euro 200. 000,00 per le imprese che non hanno usufruito di contributi nel triennio). Sono ammessi i progetti iniziati in data successiva alla data di pubblicazione del bando sul Burl. I progetti ammessi dovranno essere ultimati entro 12 mesi dalla data di concessione del contributo, e comunque non essere ultimati prima di 6 mesi dalla data di concessione del contributo; è possibile richiedere proroga motivata per il mancato rispetto dei tempi di ultimazione del progetto, per un periodo massimo di ulteriori 3 mesi. La presentazione delle richieste di contributo può avvenire solo per via telematica, pena la non ammissione, utilizzando esclusivamente lo “schema on-line” disponibile sui siti internet www. Regione. Lombarida. It , ww. Unioncamerelombardia. It e sul sito della Camera di Commercio di Brescia www. Bs. Camcom. It seguendo il precorso finanziamenti, contributi regionali statali e comunitari nel seguente periodo: dalle ore 9,30 del 27 novembre 2008 alle ore 12,00 del 27 gennaio 2009. .  
   
   
PISTOIA: APPROVATA LA RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2009  
 
Pistoia, 29 ottobre 2008 - Nella seduta del Consiglio Camerale di ieri 27 ottobre sono state definite le azioni ed i programmi che l’ente camerale intende attuare nel prossimo esercizio. Preoccupazione per la situazione economica della provincia, che manifesta segnali di grande difficoltà. Indicatori di sofferenza si registrano in tutti i settori compreso quello del turismo che a fronte di dati incoraggianti sulle presenze registra un generale abbassamento dei prezzi dei servizi offerti con preoccupanti conseguenze sulla struttura economica del settore. Accentuata anche la difficoltà registrata dalle nostre imprese nel ricorso al credito. La crisi finanziaria, che ha assunto in queste ultime settimane toni drammatici, ha gravi ripercussioni sull’economia reale, soprattutto su quelle economie già in sofferenza con tassi di crescita già bassi e difficoltà competitive. Unico obiettivo: sostenere l’economia provinciale attraverso azioni mirate in concertazione con tutti gli organismi territoriali e regionali. Sostegno quindi alle iniziative in corso, organizzate sia dall’Amministrazione provinciale che dalla Regione Toscana, tese a rafforzare una linea d’azione comune che consenta di rispondere efficacemente all’emergenza finanziaria in atto. La Camera di Pistoia rappresenta da sempre il luogo privilegiato di confronto ed integrazione degli interessi legittimi delle varie categorie economiche, ed oggi, più che mai intende assumere un ruolo di perno attorno al quale fare ruotare l’azione pubblica e privata per la costruzione di un nuovo modello di democrazia economica. Un ruolo, questo, che permetterà all’ente camerale di portare il proprio peso e la propria voce nella governance del territorio per fornire un impulso forte e condiviso al suo processo di modernizzazione. Il contenuto della Relazione Previsionale e Programmatica per l’anno 2009 non poteva che prendere spunto dalle linee strategiche di mandato approvate dagli amministratori camerali nel 2005. Quattro gli assi di intervento: la governance territoriale, la semplificazione amministrativa e orientamento al cliente, il sostegno alle imprese, la regolazione del mercato. La Camera di Commercio, quindi, mette ancora una volta al centro della sua programmazione lo sviluppo di sinergie con le principali istituzioni pubbliche e private della provincia di Pistoia ma anche con le realtà limitrofe, con la convinzione che i risultati concreti possano essere raggiunti solo adottando strategie dirette a “mettere a sistema” le specificità dei diversi attori, istituzionali e non, che operano sul territorio. .  
   
   
A KIEV PER SCOPRIRE LE OPPORTUNITÀ DEL MERCATO UCRAINO  
 
Pordenone, 29 ottobre 2008 - La Camera di Commercio di Pordenone, capofila a livello regionale del progetto “Opportunità commerciali nell’Europa Nord Orientale” finanziato dalla L. R. 1/2005, promuove la partecipazione alla Kiev Expo Furniture, la principale manifestazione fieristica a carattere internazionale in Ucraina specializzata nel comparto dell’arredamento casa e ufficio, che avrà luogo dal 12 al 16 marzo 2009. Per consentire sia alle aziende italiane che si affacciano per la prima volta al mercato ucraino di avere la massima visibilità, sia a quelle già presenti nel Paese di consolidare le posizioni acquisite, l’Ice organizza un intero padiglione dedicato al sistema Italia. Il crescente interesse delle aziende italiane nei confronti di questa manifestazione è legato da una parte al forte dinamismo del mercato ucraino che registra un aumento del livello del reddito medio con conseguente maggiore richiesta di mobili di fascia alta dove i marchi italiani sono ben conosciuti e godono di ottima reputazione, dall’altra alla necessità delle nostre imprese di ampliare il raggio di azione dai mercati tradizionali ai mercati emergenti quali Polonia, Russia, Vietnam. La partecipazione alla collettiva del Friuli Venezia Giulia avrà luogo all’interno del Padiglione Italia, in un’area personalizzata con allestimento di qualità: la missione è rivolta a tutte le imprese regionali operanti nel settore dell’arredamento casa/ufficio, tessuti d’arredamento, illuminazione, porte, componenti ed accessori per l’industria del mobile. Le aziende della provincia di Pordenone interessate a partecipare potranno presentare entro il 17 novembre 2008, alla Camera di Commercio di Pordenone, la domanda per il contributo a fondo perduto di 3. 500 euro (per spese superiori a 7. 000 euro) o 1. 500 euro (per spese superiori a 3. 000 euro) per l’acquisto dello spazio espositivo, spese di viaggio e alloggio. Per maggiori informazioni rimane e disposizione l’Ufficio Internazionalizzatone di Concentro (tel. 381245/250, internazionalizzazione@pn. Camcom. It). .  
   
   
LAVORO. MASCARETTI A ROMA AL CONVEGNO “LE DONNE CHIEDONO OPPORTUNITÀ OCCUPAZIONALI”  
 
 Milano, 29 ottobre 2008 – Oggi alle ore 9. 30, a Roma, presso la Sala del Cenacolo della Camera dei Deputati, l’assessore alle Politiche del Lavoro e dell’Occupazione Andrea Mascaretti interverrà al convegno “Le Donne chiedono opportunità occupazionali. Sì al Libro Verde sulle politiche attive del Lavoro. Sì al Lavoro Accessorio e Occasionale” organizzato da Donneuropee Federcasalinghe e da Holding Famiglia. Di seguito il programma del convegno: Ore 9. 30 Registrazione dei partecipanti. Ore 10. 00 Dr. Ssa Federica Rossi Gasparrini Presidente Nazionale Donneuropee Federcasalinghe “Per una politica di inclusione che guardi alla realtà del Paese” Ore 10. 30 Dott. Natale Forlani Presidente Italia Lavoro S. P. A. “Il lavoro accessorio all’interno di un’azione di sistema per i servizi alle persone ed alle famiglie” Ore 11. 00 Dott. Ssa Alessandra Servidori Consigliera Ministro del Lavoro, Componente del Comitato Consultivo Commissione Ue politiche di pari opportunità ed uguaglianza “Dal Libro Verde per Il Libro Bianco: Proposte per un nuovo sistema di welfare e workfare per le donne, dalle donne. ” Ore 11. 30 Dott. Andrea Mascaretti Assessore Politiche Lavoro e Occupazione Comune di Milano “Politiche del Lavoro nelle grandi aree urbane La sfida a Milano” Ore 12. 30 Senatore Pasquale Viespoli Sottosegretario di Stato per il Lavoro, la Salute e le Politiche sociali “La politica del Governo per lo sviluppo del Paese” Ore 13. 00 Interruzione lavori .  
   
   
FERRARA: 30.000 EURO PER LE IMPRESE FEMMINILI PIÙ INNOVATIVE  
 
 Ferrara, 29 ottobre 2008 - Originalità e innovazione dell’attività; stile di management; continuità e capacità di consolidamento dell’impresa; acquisizione di certificazioni di processo, di prodotto o ambientali; utilizzazione di strumenti innovativi di commercializzazione e di assistenza alla clientela; attività rivolta ai mercati internazionali e, non ultima, la valorizzazione delle risorse umane, anche attraverso la sperimentazione di progetti di conciliazione dei tempi di lavoro e di vita. Questi gli obiettivi del “Concorso per l’assegnazione di premi in danaro alle imprese femminili innovative della provincia di Ferrara” promosso dalla Camera di Commercio di Ferrara in collaborazione con il Comitato provinciale per la promozione dell’imprenditoria femminile. Il concorso, che nella scorsa edizione ha ottenuto un grande successo per il numero e la qualità delle aziende partecipanti, presenta quest’anno delle importanti novità. Potranno partecipare, infatti, le società cooperative e le società di persone, costituite in misura non inferiore al 50 per cento da donne, società di capitali le cui quote di partecipazione siano possedute da donne in misura non inferiore al 50%, purché il presidente, l’amministratore delegato o legale rappresentante sia una donna, nonché le imprese individuali gestite da donne, che operano in qualsiasi settore di attività. “Le donne - ha dichiarato Carlo Alberto Roncarati, presidente della Camera di Commercio di Ferrara - sono attive protagoniste sul mercato del lavoro e nelle imprese, anche in settori specializzati come quelli high-tech, sebbene ci sia ancora molto da fare per promuovere in essi la presenza femminile. Oggi è quanto mai necessario premiare il capitale umano, l’istruzione e il lavoro della conoscenza, elementi che nel mondo delle imprese sono sempre più tinti di rosa”. Donne e tecnologia, 32mila imprese high-tech femminili in Italia. Sono quasi 32. 000 le imprese femminili (147 a Ferrara) attive in settori high-tech in Italia, quasi 17 ogni 100 aziende del settore. Oltre la metà (56,6%) è impegnata nell’informatica e quasi una su dieci si dedica alla fabbricazione di apparecchi medicali di precisione e strumenti ottici. La regione regina è la Lombardia dove si concentra una impresa femminile high-tech italiana su quattro (23,8%) mentre la più specializzata è la Sardegna, dove il 21,6% delle imprese hightech è in mano a donne. E le imprese in rosa dei settori più avanzati crescono in un anno del 2%, con picchi in Lazio (+6,5%), Abruzzo (+7,5%) e Campania (+5,4%). E a Ferrara, nel 2007, le imprese femminili hightech hanno pressoché confermato la loro consistenza nel settore dell’Informatica e della ricerca, concentrandosi principalmente. Emerge da un’elaborazione dell’osservatorio dell’economia della Camera di Commercio di Ferrara su dati del Registro imprese al quarto trimestre 2007 e 2006. .  
   
   
MANAGERITALIA MILANO: QUESTIONARIO POST PARTUM  
 
 Milano, 29 ottobre 2008 - il Gruppo Donne Manager di Manageritalia Milano sta lavorando ad un ambizioso progetto riguardante problematiche del periodo post partum per cercare di studiare validi ed efficaci aiuti e supporti a chi sta per diventare genitore. A questo proposito è stato sviluppato un sintetico questionario, da compilare on line a questo indirizzo http://www. Manageritalia. It/menu1/associazioni/milano/gruppi_di_lavoro/gruppo_donne_manager/index. Htm per comprendere i vissuti ed i bisogni dei neo genitori, nella convinzione che solo con un’ attenta analisi di quanto le mamme ci riferiscono e raccontano si possa arrivare a concrete soluzioni. Il termine ultimo per l’invio del questionario è fissato per il 31 ottobre 2008. .