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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 03 Febbraio 2009
A MILANO NELL’EDITORIA CRESCONO GLI STRANIERI +9% LE IMPRESE DAL 2007, +15% DAL 2003 60 LE DITTE SPECIALIZZATE IN RIVISTE ETNICHE PRIMI I LATINO AMERICANI, POI GLI ARABI  
 
Milano, 3 febbraio 2009 - Il settore dell’editoria e della stampa a Milano cresce anche grazie al contributo degli stranieri. Che contano 60 imprese individuali al terzo trimestre 2008, specializzate spesso in riviste settoriali etniche. Un settore quello dell’editoria straniera che cresce del 9% in un anno e del 15% in cinque anni. I più attivi gli extracomunitari, in crescita del 13% dal 2007, tra i quali si distinguono i latino americani, complessivamente titolari di 11 imprese, seguiti dagli arabi con 9 attività in totale e dagli africani con 7 imprese. Tra le nazionalità primi gli egiziani, con 6 imprese, seguiti da argentini (5 imprese), francesi e rumeni. Il settore dell’editoria a Milano. Con 4. 942 imprese attive al terzo trimestre 2008, l’editoria e la stampa milanese pesano per il 65% sul totale delle attività lombarde e circa un sesto sul totale italiano. Rispetto al 2007, il settore cresce del 7%. E se a crescere sono soprattutto le imprese con forme organizzative complesse, le ditte individuali, 1. 039 imprese attive al terzo trimestre del 2008, si mantengono stabili grazie alla presenza degli editori stranieri, soprattutto extracomunitari. Emerge da una elaborazione Camera di commercio di Milano su dati del registro imprese al terzo trimestre 2008, 2007 e 2003. Classifica numero di ditte individuali con titolare straniero attive nel settore editoria e stampa al Iii trim. 2008 – raggruppamento per area di provenienza
Numero ditte individuali attive in provincia di Milano
Europa 24
di cui Ue 16
America Latina 11
Paesi arabi 9
Africa (esclusi Paesi arabi) 7
America del nord 6
Asia (esclusi Paesi arabi) 3
Totale 60
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati del registro imprese al terzo trimestre 2008 Classifica numero di ditte individuali nel settore editoria e stampa per luogo di nascita titolare al Iii trim. 2008
classifica Paese di nascita del titolare Numero imprese attive
1 Egitto 6
2 Argentina 5
3 Francia 4
4 Romania 4
5 Stati Uniti D´america 4
6 Svizzera 4
7 Peru´ 3
8 Germania 2
9 Gran Bretagna 2
10 Albania 2
11 Canada 2
12 Libia 2
13 Nigeria 2
14 Ceca Rep. 1
15 Cecoslovacchia 1
16 Grecia 1
17 Spagna 1
18 Benin 1
19 Brasile 1
20 Camerun 1
21 Colombia 1
22 Costa D´avorio 1
23 Croazia 1
24 Cuba 1
25 Filippine 1
26 Ghana 1
27 Israele 1
28 Kenya 1
29 Sri Lanka 1
30 Tunisia 1
31 Ucraina 1
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati del registro imprese al terzo .
 
   
   
UNIONE EUROPEA: LA FOTO DEL MESE È.. "QUANDO IL GIOCO SI FA DURO, I DURI INIZIANO A GIOCARE!"  
 
 Bruxelles, 3 febbraio 2009 - Avete fatto i compiti egregiamente, Bravi! Le foto che ci avete mandato sono state tutte molto belle, alcune molto dure ed altre molto tempi, potete vedere le quasi scelte sul nostro account flickr, ma uno solo di voi ci ha colpito per l´ironia e la simpatia della sua immagine. La scelta del mese è dunque ricaduta su questa foto scattata da Maurizio Chelucci: "Un giorno da leoni" Maurizio Chelucci nasce a Roma nel 1962, inizia a fotografare a soli quindici anni. Nei primi anni della sua carriera si occupa principalmente di reportage di viaggi in Europa ed Africa. Attualmente la sua attività è orientata principalmente alla fotografia contemporanea. Organizzatore di mostre ed eventi ha esposto in Italia ed all’estero. Le sue parole di descrizione di questa sua opera sono state: "Quando il gioco si fa duro I duri iniziano a giocare, così recitava Belushi in Animal House; quando I tempi sono duri, purtroppo ogni strategia che consenta di superare le avversità è lecita, a meno di non sopraffare il prossimo. Nel nostro caso, l’immagine ben simboleggia un caso di “strategia di sopravvivenza” che, per fortuna, non danneggia nessuno. " Per vedere i lavori di Maurizio visita il suo sito internet, se invece vuoi vedere la quasi scelte guardale sull´acount flickr qui sotto. Magari potresti prendere spunto per inviarci le tue foto per il prossimo compito a casa e forse diventare il nostro "inviato speciale". Allora pronti al click! Il prossimo compito a casa è "L´arte della politica" Hai tempo fino alla mezzanotte del 22 Febbraio per inviare la tua foto a guestphotographer@europarl. Europa. Eu insieme alla lettera di partecipazione. .  
   
   
IGOR RIGHETTI PRESENTA IL SUO LIBRO CON BAVAGLIO E CAMICIA DI FORZA IL GIORNALISTA, AUTORE E CONDUTTORE DEL COMUNICATTIVO SU RADIO 1 RAI HA ATTUATO LA PROTESTA-PROVOCAZIONE PER SIMBOLEGGIARE L’EPURAZIONE DEL SUO PROGRAMMA VOLUTA DAL DIRETTORE CAPRARICA  
 
Roma, 3 febbraio 2009 - Igor Righetti, il giornalista “Comunicattivo” autore e conduttore radiotelevisivo il 29 gennaio in Campidoglio alla presentazione del suo ultimo e corrosivo libro “Felici come mosche in un Paese di stitici” edito da De Agostini, in libreria, ha attuato una protesta-provocazione apparendo con bavaglio sulla bocca e stretto in una camicia di forza, circondato da dieci suoi studenti dell’università di Roma Tor Vergata in camice bianco a simboleggiare l’avvenuta epurazione del suo programma “Il Comunicattivo” che andava in onda ininterrottamente da sei anni su Radio 1 Rai (1. 400 puntate). Motivi pretestuosi e tardivi non hanno giustificato la chiusura della trasmissione che godeva di un pubblico affezionato di target medio-alto composto in gran parte da giovani desiderosi di apprendere e di approfondire la loro conoscenza sul mondo della comunicazione, dell’informazione e dei linguaggi che appartengono a queste due realtà. “Il Comunicattivo” era l’unico programma presente sulla scena mediatica italiana che trattasse i linguaggi della comunicazione. Appena tolto il bavaglio e liberatosi dalla camicia di forza Igor Righetti ha affermato che “nella società attuale vorrebbero mettere la camicia di forza a tutti coloro che hanno la consapevolezza di non avere le mani legate; comunque anche così rimango sempre una persona di libero pensiero”. E ha aggiunto con l’ironia che lo contraddistingue: “Sono il ‘Caprarica espiatorio’ di questa vicenda che ha molti aspetti inspiegabili e per certi versi assurdi”. Alla prestazione del libro sono intervenuti l’assessore alla Cultura del Comune di Roma, Umberto Croppi e il giornalista e conduttore televisivo Luca Giurato. A proposito del libro, ritratto ironico della quotidianità, Righetti commenta la copertina con la sua foto al contrario che sorprende sin dall’inizio il lettore il quale non sa da quale parte aprirlo: “Soltanto capovolto – spiega Igor Righetti – posso capire questo mondo che va alla rovescia”. La copertina è soltanto l’introduzione a uno scoppiettante susseguirsi di trovate che guarda alla realtà quotidiana in modo disincantato, a volte cinico, ma sempre pervaso da una diffusa ironia. A testimoniare l’interesse dei giovani per il nuovo modo di fare comunicazione di Igor Righetti è intervenuta Elsa Piccione, laureata in Scienze della comunicazione all’università di Catania con una tesi sui linguaggi del “Comunicattivo”: “Mi ha molto interessata l’analisi linguistica all’interno del programma che mette insieme un’attenta informazione all’imprevedibilità delle domande e all’uso del metodo della retorica”. L’assessore alla Cultura del Comune di Roma Umberto Croppi nel suo intervento durante la conferenza stampa ha dichiarato: “Igor Righetti penetra nei meandri del labirinto della comunicazione. È uno dei più attenti indagatori dei fenomeni comunicativi nel panorama italiano”. Nella sua analisi Luca Giurato ha detto: “Igor Righetti con questo libro ha dimostrato di essere un Jonathan Haimes italiano. Mentre Haimes dissacra il privato Igor è un dissacratore dei tabù che regnano in questo Paese. I suoi più grandi nemici sono i distruttori e gli storpiatori della lingua italiana. A muovere lo spirito critico di Igor è di sicuro il suo profondo amore per l’Italia e per la lingua che la rappresenta”. .  
   
   
IL MELANOMA PREVENZIONE, DIAGNOSI E TERAPIA  
 
Casalnoceto (Al), 3 febbraio 2009 - Il melanoma cutaneo negli ultimi decenni ha riscontrato una forte e preoccupante diffusione portando addirittura a parlare di “epidemia da melanoma”. Il fenomeno si è particolarmente evidenziato tra le popolazioni caucasiche, ma anche in Italia dove si è registrata un’incidenza del 5-7% l’anno; in tempi più recenti a questa tendenza si è contrapposta la riduzione della mortalità da melanoma con dati di sopravvivenza pari a più dell’80%. Il manuale “Il Melanoma. Prevenzione, diagnosi e terapia”, realizzato con il contributo dei migliori specialisti italiani del melanoma, documenta i vari aspetti della malattia: prevenzione, novità epidemiologiche, diagnosi differenziali, dermoscopia, melanoma nel bambino, nelle sedi speciali, in gravidanza, stadiazione, trattamento chirurgico e problematiche terapeutiche, novità su fotoprotezione e linfonodo sentinella. 48 autori hanno contribuito con le loro competenze specialistiche a costruire il testo di riferimento più aggiornato per la clinica e la terapia del melanoma. Autori: Vincenzo De Giorgi, Dipartimento di Scienze Dermatologiche Università degli Studi di Firenze. Mario Aricò, Cattedra di Dermatologia Università degli Studi di Palermo. Torello M. Lotti, Unità Operativa Dermatologica Complessa Università degli Studi di Firenze- Editoriale Fernando Folini, pagg. 213, € 25,00. .  
   
   
COSTANZO CARBONE GENOVA, PAROLE E MUSICA DI VITTORIO LAURA, MAURIZIO FERLONI, MAURO BALMA  
 
Genova, 3 febbraio 2009 - Il volume, e l’incontro che lo presenta al pubblico, è l’occasione per rendere un giusto omaggio alla figura di Costanzo Carbone, intellettuale a tutto tondo, raccontata attraverso i ricordi e i saggi di Vittorio Laura, Maurizio Ferloni e Mauro Balma. Scrittore, giornalista, commediografo. Uomo di teatro e poeta sincero e profondo soprattutto in dialetto, ma anche in lingua, Carbone va infatti ricordato nei suoi poliedrici e tutti validissimi aspetti. Costanzo Carbone è infatti certamente conosciuto soprattutto per essere stato - insieme a Mario Cappello e Attilio Margutti - il creatore e massimo alfiere della canzone genovese d’autore, promotore di un nuovo stile che abbandona la romanza di tono leggero, dando il via a vere e proprie squadre di canto popolari appositamente formate, che riescono per la prima volta a salire alla ribalta nei teatri regolari. Ma il libro è un’occasione per scoprire anche le sue superbe descrizioni della vecchia città, come in “Vagabondaggi a Genova” uno tra i più poetici e ricchi documentari su Genova che siano mai stati scritti, o gli articoli sulle tante riviste cui Carbone collaborava, passando per gli elogi alla focaccia e al gioco delle bocce; fu il fondatore de “Gli spettacoli”, giornale settimanale illustrato dei teatri, in cui di volta in volta dava spazio alla descrizione e al commento di un diverso argomento, come per esempio le sue amate opere liriche o la musica da chiesa, senza però dimenticare altre forme di produzione musicale. Il volume presenta un elenco completo delle canzoni e degli spartiti originali presenti nell’archivio Carbone, e contiene in allegato un cd musicale con 18 canzoni. Costanzo Carbone. Genova, parole e musica. De Ferrari Editore, pag 216, Formato 17x24, € 18 .  
   
   
FELICI COME MOSCHE IN UN PAESE DI STITICI IL GIORNALISTA COMUNICATTIVO PER ANTONOMASIA, IGOR RIGHETTI, PUBBLICA CON DE AGOSTINI IL SUO NUOVO E CORROSIVO LIBRO CHE VI FARÀ “VOLTARE PAGINA”  
 
 Roma, 3 febbraio 2009 - In occasione dell´uscita in libreria del nuovo e corrosivo libro del giornalista Comunicattivo per antonomasia, Igor Righetti, autore e conduttore del popolare programma in onda su Radio 1 Rai dal 2003 (1. 400 puntate) chiuso in questi giorni dal direttore dell´emittente, De Agostini invita i giornalisti alla presentazione di "Felici come mosche in un Paese di stitici" che si terrà a Milano, giovedì 5 febbraio 2009 alle 18 alla libreria La Feltrinelli in corso Buenos Aires, 33. Intervengono: Raffaele Morelli, psicologo e psicoterapeuta, Francesca Senette, giornalista e conduttrice “Italia allo specchio” e Maria Venturi, scrittrice. Tonnellate di sana cattiveria e una raffica di pensieri al vetriolo. Sarcastico e dissacrante non risparmia nessun ambito: dalla pubblicità al marketing, dalla tv alla radio, dai personaggi della politica a quelli del mondo dello spettacolo, da quelli dell’informazione a quelli della cultura. Un fiume d’ironia e creatività che travolgerà il lettore chiamato dall’autore a interagire con il volume. Un libro talmente cattivo che lo stesso autore mentre lo scriveva ne è rimasto impressionato. Con questo suo quarto libro Igor Righetti, il dottor Jekyll e mister Hyde della comunicazione italiana, prende in esame i vizi e le debolezze della gente di oggi. Dice Igor Righetti: “Vi sembra che la realtà abbia superato la fantasia? Avete voglia di urlare contro ´starlettine´ dalla consistenza di un budino, interessanti come guardare il pavimento bagnato mentre si asciuga, che compaiono ogni volta che accendete il televisore? Siete stanchi di sentire di continuo i verbi al condizionale? Siete esausti di essere presi in giro da coloro che vi vendono i mandarini per clementine e poi non fate altro che sputare semi? Non ce la fate più a nascondervi quando vedete l’amministratore di condominio al quale dovete ancora pagare un anno di rate del riscaldamento? Non ne potete più della melassa ipocrita e del falso moralismo che sembrano aver infettato milioni di connazionali? Speravate di esservi liberati di tanti compagni di scuola che non avete mai potuto vedere e di ex colleghi inutili e invidiosi e che grazie a Facebook sono ricomparsi ai vostri occhi? È un Paese schizofrenico, il nostro, che non si sforza neppure di sembrare normale, dove se le nostre telefonate non vengono intercettate non siamo nessuno, dove i ladri riescono a rubare in casa di politici agli arresti domiciliari, dove abbiamo trasformato tanti nonni in pusher di cocaina ed eroina per arrotondare le striminzite pensioni, dove in molti studi di programmi televisivi gli autori e i conduttori avrebbero bisogno di bravi esorcisti invece pullulano i sessuologi, i criminologi, i dietologi e gli chef catodici. E che cosa dire della censura, sempre in agguato contro le voci fuori dal coro? Un Paese sempre più analfabeta dove il motto ricorrente è ´Almeno l’italiano ‘sallo’´, dove non tutto fa brodo ma dove tutto fa Broadway, dove lo spettatore viene cloroformizzato da una televisione becera e volgare fatta di game show, reality show e talent show, dove milioni di persone il sabato sera stanno a casa per vedere piangere in tv altri essere umani e sentirsi così meno sfigati di loro, dove in prima serata vanno in onda frullati di rifiuti solidi catodici o accanimenti terapeutici, dove i più grandi investitori pubblicitari sono le società di prestiti personali, dove i negozi ‘compro oro’ hanno aggiunto la dicitura ‘anche da denti e dentiere’. Un’italia in cui il potere è fondato sulla prostata, dove telegiornalisti collezionano modellini di plastici che rappresentano case in cui si sono svolti delitti efferati, dove essere giovane sembra una colpa, dove si diventa attori o conduttori perché si partecipa a un reality show, dove ci si riempie la bocca di meritocrazia e si assumono soltanto i raccomandati. Una nazione di grafomani dove pur di non leggere si è disposti a scrivere e a pubblicare libri anche a pagamento, dove non si è più neppure liberi di scappare di casa perché c’è subito chi fa la spia a ´Chi l’ha visto?´. Un’italia intollerante a tutto non soltanto al glutine e al latte, dominata dall’ansiolitico e dall’antidepressivo. Un Paese che per far leggere gli adolescenti in tempesta ormonale e riportarli nelle sale cinematografiche ha avuto bisogno di uno scrittore 44enne che si atteggiasse e parlasse come un teenager, in cui i processi passano da padre in figlio da quanto sono lenti, dove se trovate un ladro che vi sta svaligiando la casa dovete pure offrirgli il caffè altrimenti si rischia una denuncia per mancanza di ospitalità, dove la sicurezza è soltanto una percezione. La magistratura ormai fa le indagini sui filmati e le interviste che personaggi della politica e della cronaca rilasciamo a Matrix e a Porta a Porta. Se un extraterrestre si dovesse fare un’idea della razza umana dalla nostra tv che cosa penserebbe di noi? Forse è per questo che gli extraterrestri non si fanno vivi, forse sono terrorizzati dall’incontrarci. I vostri occhi non crederanno a ciò che leggeranno. ´Perché oggi comunicare è alla base, ma chi è altezza?´. Quando vi sentirete depressi o stressati prima di chiamare il vostro psicologo leggete qualche pagina di questo libro. Vi tornerà subito il buonumore. È il volume che vi farà voltare pagina, il rimedio adatto alla follia del quotidiano”. .  
   
   
PICCOLE SCINTILLE DI SAGGEZZA EBRAICA MALKA VICTOR  
 
Milano, 3 febbraio 2009 - Nel volumetto vengono proposte brevi annotazioni, storielle, rapidi commenti, formule di saggezza, il cui denominatore comune è il riferimento, in un modo o nell’altro, a un racconto, a un versetto e a volte a un’unica parola o a un tema della Bibbia ebraica. Malka Victor, scrittore della tradizione ebraica, giornalista e docente all’università Paris X-nanterre, vive in Francia. Tra le sue numerose pubblicazioni, segnaliamo: Così parlano i chassidim. La saggezza e l’arguzia degli ebrei dell’Est (Paoline 1996); Ogni settimana ha il suo venerdì. Proverbi di saggezza ebraica (Paoline 1996); Shalom, Rabin. Un canto di pace spezzato, non vinto (Paoline 1997). Edizioni San Paolo 192 pagine - formato 11,5x19 Euro 14,50 .  
   
   
PROTAGONISTI FUORI CAMPO COMPARSE PRIMI ATTORI UNA CARRELLATA DEL NOSTRO 900  
 
Napoli, 3 febbraio 2009 - Il regista Pasquale della Monaco con gli attori di “Vulcano metropolitano” Venerdì 6 febbraio alle 21 nella sede del Centro alle Rampe pizzofalcone, 23, presentano la serata inaugurale della rassegna “Protagonisti fuori campo comparse primi attori”. Gli artisti scelti questa settimana, hanno un modo diverso di raccontare la vita un loro punto di vista umano e sociale. Fuori campo: Nino Taranto maestro europeo del teatro dell’assurdo, -diretto acre ironico- in questa rassegna con Anna Magnani, Nunzio Filogamo, Ria Rosa, Juliette Greco, Bertolt Brecht e tanti altri. Questa iniziativa ha lo scopo di sottolineare e mettere a fuoco i valori umani e culturali delle loro grandi personalità, spesso imitate, come scavo archeologico, annullando il ricordo emozionale del loro spessore. Si cerca di esaltare la pulizia sonora delle parole, e salvare l’elemento antico originario privo del peso dei surrogati e delle mistificazioni. Tutti riconoscono che i testi adoperati erano parole inventate dal cuore, non per soggiocarlo. Ricordi e non nostalgie che potrebbero ridurre a melassa l’essenza del sentimento. Un dialogo al recitato un esperimento ispirato alla genialità di Carmelo Bene, una presenza assenza, voci fresche, quelle degli attori, che dialogano con l’essenza dei protagonisti. Tutte queste voci, diventano emozioni corrispondenti (affetti), diventano modi che comunicano dall’interno, la voce registrata diventa strumento di appoggio e creazione. “Quello che conta è il gioco del suono dove le parole si smarriscono. Attore e poeta sperimentano la lontananza, il distacco l’oblio”. In scena a Teatro nel piatto Eduardo Esposito Daniela Nastri Ciro Troise. Cena spettacolo, nel piatto: cucina in onore degli artisti presenti, ma fuori campo. La rassegna chiuderà con Napoli incontra tutti con gli artisti napoletani dal respiro europeo che nel tempo sono stati male imitati. .  
   
   
UNA SCELTA CONTROCORRENTE: UNA NUOVA ORCHESTRA SINFONICA A CHIAVARI UNA PRIMA STRAORDINARIA STAGIONE DI CINQUE GRANDI EVENTI  
 
Chiavari, 3 febbraio 2009 - Mentre a Genova si registra il recente commissariamento dell´Orchestra Sinfonica del Teatro Carlo Felice e si discute sull´opportunità di mantenere un´orchestra nel capoluogo ligure, poco più in là, a Chiavari, un´associazione culturale di operatori del campo musicale ha costituito una nuova orchestra stabile. Una scelta forse "controcorrente" ma che rappresenta un fattore di crescita culturale e, nello stesso tempo, una preziosa opportunità per lo sviluppo turistico, lavorativo e sociale, valorizzando inoltre la significativa tradizione ligure nel settore musicale. L´orchestra Sinfonica di Chiavari è costituita da circa 50 elementi di base, selezionati tra i professionisti della regione. La sede è il Teatro Cantero di Chiavari, già concepito nel 1930 come un ambizioso teatro d´opera all´italiana. Il progetto, che si sostiene in modo autonomo con il contributo di sponsor privati, ha già ottenuto ampi consensi da parte di numerosi artisti ed ha programmato la realizzazione di una prima straordinaria stagione di cinque eventi, in altrettanti ambiti privilegiati di intervento, con ospiti quali il violinista Uto Ughi, il soprano Luciana Serra, il pianista Massimiliano Damierini, ètoile e ballerini del Teatro alla Scala di Milano e i coreografi Francesco Ventriglia e Biagio Tambone. Il pubblico ha dimostrato di sostenere con interesse questa coraggiosa scelta partecipando numerosissimo al debutto della nuova Orchestra Sinfonica di Chiavari il 29 dicembre scorso al Teatro Cantero di Chiavari. L´orchestra, che è stata diretta nell´occasione da Roberto Tolomelli e ha avuto la partecipazione solistica del pianista Massimiliano Damerini, ha eseguito il Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra di Franz Liszt, la Danza Slava e infine la Sinfonia dal Nuovo Mondo di Antonin Dvoràk. Un´inaugurazione che per le proposte e per il riscontro artistico ha riportato Chiavari tra le migliori stagioni sinfoniche della tradizione italiana. Hanno colpito la duttilità e la sensibilità esecutiva di questo magico strumento orchestrale, nonostante la grande dimensione, insieme alla professionalità e all´entusiasmo di tanti giovani impegnati a fianco di esperti e rinomati musicisti. La risposta del pubblico di Chiavari è stata chiara, gremendo in ogni ordine di posti il Teatro ed applaudendo con grande calore l’esibizione. .  
   
   
ARCHEOCLUB D’ITALIA BARLETTA: ASSEMBLEA ANNUALE E PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ SOCIOCULTURALI PER IL 2009.  
 
Barletta, 3 febbraio 2009 - L’assemblea dei Soci dell’Archeoclub d’Italia - Sede di Barletta, riunitasi il 9 gennaio u. S. , ha provveduto all’approvazione del bilancio consuntivo dell’anno 2008 e di quello preventivo per il 2009. Il Presidente, geom. Pietro Doronzo, richiamando brevemente l’attività svolta dalla sede locale nello scorso anno, anche in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Puglia, la sede Nazionale dell’Archeoclub, e porgendo il benvenuto ai nuovi soci, ha riconfermato l’impegno dell’Associazione a favore della tutela e valorizzazione del patrimonio culturale cittadino e ha approvato le linee guida delle attività socioculturali per il 2009. Durante l’incontro si sono analizzate le molte attività svolte lo scorso anno tra cui l’elezione del presidente locale Pietro Doronzo al Consiglio e Direttivo Nazionale Archeoclub, il consolidato appuntamento annuale “Chiese Aperte” incentrato sulla chiesa e il monastero di S. Ruggero, il lavoro di formazione culturale rivolto agli operatori economici e, particolarmente, la campagna di scavo con approfondimento scientifico e conoscenza del territorio volto alla ricerca archeologica sulla collina di S. Mercurio a Canne della Battaglia. Successivamente si è messo a punto il programma per l’anno in corso il quale è iniziato con il progetto “Cultura del Turismo” rivolto a chiunque intenda approfondire i temi della storia dell’arte e la conoscenza del nostro territorio, anche a fini di promozione turistica. Oltre a questo, che è un impegno piuttosto corposo per i soci di Barletta, è prevista la manifestazione “Chiese Aperte” e il rinnovo dell’attività di scavo a S. Mercurio così come auspicato anche dalla Soprintendenza Archeologica, il settore Beni Culturali della Regione Puglia e il Comune di Barletta. All’interno dell’incontro si è poi provveduto al rinnovo del Consiglio Direttivo della sede locale con l’elezione del presidente Pietro Doronzo, del vicepresidente Flora Dileo, della segretaria Alessandra Failla, del responsabile storico-artistico Luigi Dibenedetto, del responsabile archeologico Italo Muntoni, del responsabile del sito internet Giuseppe Isernia e del responsabile alla comunicazione Maria Pia Villani. L’assemblea ha infine messo in luce alcune delle problematiche ancora irrisolte in città e che, se non messe a punto in breve, rischiano di minare l’efficace attività di promozione turistica e culturale che l’intera città, dall’amministrazione alle associazioni ai privati, sta faticosamente riuscendo a compiere. Riguardo al Castello, stanno procedendo i lavori di adeguamento all’idea progettuale del Polo Museale la quale, ricordiamo, destina a “L’archeologia e il territorio” solo il torrione Santa Maria e una sala attigua. Ci pare pertanto opportuno evidenziare che se la realizzazione del progetto manterrà tale disposizione, gli spazi espositivi saranno certamente insufficienti anche per il solo riallestimento dei materiali di pertinenza del Museo Civico e non consentono l’auspicabile esposizione dei cospicui materiali archeologici provenienti dalla città e dal territorio comunale, di pertinenza della competente Soprintendenza, che resterebbero nei magazzini dove già da troppo tempo si trovano. Non vanno poi dimenticati i materiali del Paleolitico medio - superiore e di età romana dall’area costiera di Ariscianne, quelli ceramici e litici dai villaggi neolitici dell’abitato di Barletta e di Canne. La ricchezza dei ritrovamenti sulla collina di S. Mercurio ha, infatti, riproposto la mancanza di luoghi di raccolta archeologici attrezzati. Per quanto riguarda il Palazzo Della Marra, ormai rassicurati dagli eventi precedenti sulla destinazione esclusivamente cultural-artistica dell’immobile, rimangono forti criticità in merito alla gestione dello stesso, della Pinacoteca e dello spazio espositivo. La mancanza della figura del Direttore non permette la continuità delle scelte e delle relazioni che un’organizzazione direzionale di tipo diverso (come quella attuale) sia in grado di intessere. Le programmazioni vanno realizzate, infatti, per il lungo periodo e questa situazione precaria non permette di mettere a frutto quei collegamenti che, seppur con molta buona volontà, finora sono stati allacciati. Durante gli ultimi mesi in cui si è assistito alla latenza dei servizi aggiuntivi all’immobile, sono state messe in luce le infinite criticità di una gestione che attende un’adeguata ottimizzazione: il Palazzo stesso, la Collezione De Nittis e la successiva temporanea sulle caricature di personaggi locali hanno mostrato la sofferenza che può derivare da un’inefficace promozione dimostrata dall’amara “solitudine” in cui versavano le loro sale. Si ribadisce quindi una più adeguata utilizzazione museografica del Castello Svevo e del Palazzo della Marra. In particolare quest’ Associazione individua i seguenti punti cruciali su cui intervenire: Ridurre significativamente gli spazi utilizzati per esposizioni virtuali al Castello Svevo a vantaggio di un incremento significativo delle sale destinate a Museo archeologico, come nei precedenti progetti di ordinamento dei reperti archeologici. Di necessaria importanza è, inoltre, l’attenzione per Canne Della Battaglia per cui si fa impellente porre la necessaria attenzione che merita un sito di tale portata storica e ambientalista e che se non otterrà la cura che merita dal punto di vista della ricerca e della promozione turistica rischia di ritornare una collina ricoperta di dimenticanza. Si auspica la collaborazione all’attività di studio e diffusione della conoscenza del posto che l’associazione porta avanti ormai da molto anni tra le infinite difficoltà che si ravvisano ormai da più parti. .