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VENERDI
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Notiziario Marketpress di
Venerdì 13 Febbraio 2009 |
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CON LE CIASPOLE AL MONTE FUSO |
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Domenica 15 febbraio è in programma un´escursione ad anello lungo i sentieri innevati che conducono al Cippo del Monte Fuso (1117 m slm. ) (Pr), da cui sarà possibile ammirare un bel panorama sulle colline e sulla pianura parmense. E´ previsto un percorso medio/facile della durata di circa 3 ore, escluse soste, con un dislivello di circa 300 metri. In assenza di neve si effettuerà l´escursione al Monte Ventasso. Ciaspole e bastoncini possono essere noleggiati per tutto il weekend a 6,00 * presso Parmasport. Ritrovo: Parco Provinciale Monte Fuso, alle ore 10,00. Info:gemma Bonardi, Guida A. E. 347. 5267602- gemma. Bonardi@alice. It - www. Macignovivo. It . |
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POLINAGO, TREKKING A CAVALLO ALLA SCOPERTA DI BORGHI E CASTELLI |
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Antichi borghi e contrade: è il titolo dell´escursione a cavallo organizzata dal gruppo Attacchi Val d´Aosta e Appennino modenese, domenica 15 febbraio. Il viaggio in sella di una giornata partirà alle 9 dal maneggio di Polinago (Mo) e toccherà le località di Cinghianello, Molino di Minello, Monteforco, Montebonello, Pompeano e Gombola. I partecipanti visiteranno il borgo medioevale di Montebonello perfettamente conservato ed il castello di Pompeano, uno dei più antichi siti castellani del Frignano. Rientro a Polinago alle 17. 30 circa. Info: www. Gruppoattacchivda. It - 348. 8126595 . |
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IL "RITORNO" DEGLI ASBURGO |
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Un salto indietro nel tempo per una rievocazione storica che dura da più di vent’anni, all’insegna dei balli e degli sfarzi, delle carrozze trainate da cavalli bianchi e della magia del valzer “Sul bel Danubio blu”. La festa che si terrà a Madonna di Campiglio durante tutto il periodo di Carnevale è tra i più originali e coinvolge l’intera località turistica. Personaggi in costume antico raffigurano la Principessa Elisabetta di Wittelsbach, meglio conosciuta come Sissi, e l’Imperatore Francesco Giuseppe, che poco più di un secolo fa e in più di un’occasione, si recarono su queste montagne per trascorrere le vacanze, innamorandosi della bellezza della zona. L’arrivo in paese della coppia reale viene revocato nella tarda serata di lunedì 23 febbraio: sulle note dei valzer viennesi Sissi e Franz Joseph giungono sugli sci alla luce delle fiaccole e vengono accolti dall’intero paese in una celebrazione condotta dal Gran Cerimoniere. Il giorno successivo dame di compagnia aiutano Sissi a pettinare la sua storica lunghissima chioma e l’accompagnano a vedere i fuochi d’artificio insieme al marito. Durante le altre giornate del periodo carnevalesco la coppia reale si concederà diverse uscite pubbliche, nei principali spazi del paese, come le Piazze Dolomiti e Righi, per appuntamenti ludici come l’incontro con i bambini animato dai giullari di corte o gli assaggi delle prelibatezze tipiche della pasticceria viennese, mondani, come i balli serali, o romantici, come la nottata sui pattini che Sissi e Franz si concedono giovedì 26. Il gran finale, ovvero il Gran Galà dell’Imperatore, si tiene venerdì 27 presso lo storico Salone Hofer, all’interno dell’Hotel Des Alpes, dove si può respirare la magica atmosfera della vecchia e poetica Vienna, accompagnati dalle note del valzer e delle polke di Strauss, ed ammirare i personaggi vestiti con gli abiti sfarzosi dell’epoca in un’indimenticabile e nostalgica commemorazione di quei tempi passati. Info: www. Carnevaleasburgico. Com . |
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LA STORIA DEL DUOMO DI TRENTO |
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Insieme al Castello del Buonconsiglio il Duomo è il simbolo della città di Trento. È considerato uno tra i più fulgidi esempi di architettura romanica dell’area mitteleuropea e negli anni è stato sottoposto a vari restauri e modifiche, che hanno cambiato notevolmente il suo aspetto originario. Il Museo Diocesano Tridentino, collocato proprio a ridosso della cattedrale, per ripercorrere la storia di questi lavori ha organizzato una mostra intitolata "Il Duomo di Trento tra tutela e restauro 1858-2008" che resterà aperta fino al 15 marzo. L’esposizione presenta la documentazione ed i protagonisti dei principali interventi. Disegni, fotografie d’epoca e progetti esposti provengono da musei ed archivi di Innsbruck, Norimberga, Colonia, Trieste e, naturalmente, Trento. La complessa operazione di restauro è ampiamente documentata a partire dal 1858 quando arrivò a Trento, su incarico della Commissione centrale austriaca, l’ingegnere August Essenwein, fino agli ultimi lavori iniziati nel 2000, anno del Giubileo. In mezzo tanti altri progetti ed idee, da quelle dell’architetto triestino Enrico Nordio a quelle di Natale Tommasi, originario di Cognola, laureato a Monaco e attivo a Innsbruck ed in Trentino. La mostra è suddivisa in quattro sezioni. La prima si apre con i progetti e le immagini dell’intervento effettuato nella cappella del Crocifisso tra il 1843 e il 1845 e si chiude con le tavole di Natale Tommasi. A seguire si possono ammirare le opere dei vari progettisti, capaci di eseguire rilievi o progetti di interi edifici, ma anche di singoli oggetti e arredi, come nel caso dei raffinati bozzetti di coppe, tovaglie, alzate, turiboli di August Essenwein. Le ultime due parti dell’esposizione mostrano il Duomo come era e com’è adesso, attraverso una serie di immagini fotografiche. Il percorso espositivo è accompagnato da un volume che ricostruisce, in un lavoro corale di grande rigore scientifico, la vicenda del restauro della Cattedrale nel suo complesso svolgimento. "Il Duomo di Trento tra tutela e restauro 1858-2008" è aperta dal mercoledì al lunedì dalle ore 9. 30 alle 12. 30 e dalle 14 . 00 alle 17. 30. Info: www. Museodiocesanotridentino. It . |
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CARNEVALE NEL SOLCO DELLE TRADIZIONI PINOCCHIO, PROTAGONISTA INDISCUSSO DEL CARNEVALE DI MODICA, AIUTA A RECUPERARE MEMORIE E VALORI DA COMUNICARE AI BAMBINI |
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Con un incontro dibattito sul personaggio di Pinocchio, a Modica, nella sede del Palazzo della Cultura (Biblioteca Comunale) è iniziata il 19 gennaio la terza tappa del ciclo di manifestazioni “Nel solco della tradizione le feste a Modica tra memoria e futuro”. Sotto la direzione artistica di Marcella Fragapane, formatrice steineriana, e il coordinamento di Concetta Spadaro, dirigente scolastica, una équipe di professionisti - a titolo totalmente gratuito - contribuirà a far rivivere le tradizioni carnascialesche, attraverso la partecipazione corale della città nell’organizzazione degli eventi, proseguendo il percorso già tracciato durante le ricorrenze dei Morti e del Santo Natale, per recuperare un modo ormai desueto di far festa, scevro dalle deformazioni della comunicazione globalizzante. Attraverso la collaborazione degli insegnanti e degli allievi del Liceo Artistico, dei dipendenti della Biblioteca Comunale, e di gran parte del corpo docente degli istituti scolastici della città sarà avviato un ambizioso programma sul Carnevale, basato sulla fiaba di Pinocchio. Si comincerà con un incontro di formazione degli operatori e dei genitori, per cogliere il senso del lavoro che si condurrà nelle varie realtà, si proseguirà con una serie di laboratori di lettura presso le sale della Biblioteca Comunale, per gli alunni delle quarte classi elementari, e, contemporaneamente, si terranno laboratori per la realizzazione dei costumi della fiaba presso le scuole e le associazioni coinvolte. Sarà creata inoltre una grande scenografia cittadina ad opera del Liceo Artistico, e organizzata una festa in piazza con il contributo del Vespa Club. Infine, una grande sfilata carnevalesca con le maschere di Pinocchio, che ricostruirà e drammatizzerà la fiaba lungo le vie della Città, e uno spettacolo teatrale di piazza, a cura di una prestigiosa compagnia di clown provenienti dalla Toscana, animeranno le giornate conclusive del Carnevale, concepito secondo un intenso e laborioso programma per sottrarre la festa al caos (e a volte anche al teppismo) degli ultimi anni e ridarle un significato di divertimento e di gioia condivisi, a partire dai bambini. “La scelta della lettura e la messa in scena della favola di Pinocchio a Carnevale – commenta Marcella Fragapane, direttrice del festival di teatro delle ombre di Siena – trova ragione nell’essenza di quel burattino, emblema di possibili trasformazioni benefiche in ogni animo umano. Ed è sorprende ancora una volta – era già successo a Natale col bazar per i bambini del Congo – la risposta della città di Modica, la partecipazione attiva, lo slancio e la condivisione dell’idea da parte di molti; segno di una sete diffusa e inappagata di valori, di una fame di ideali di cui necessita nutrirsi l’animo umano. Tutto questo si traduce in un concreto desiderio di divertirsi lavorando secondo un percorso ben strutturato e con intenti e obiettivi importanti”. “La grande finalità sociale complessiva – ha sottolineato il sindaco Antonello Buscema – è l’obiettivo che l’Amministrazione Comunale di Modica persegue attraverso l’organizzazione del Carnevale e degli altri eventi, che lo hanno preceduto e lo seguiranno, quali parti integranti dell’attuazione delle varie fasi del progetto culturale per la città”. “Si vuole sottolineare in particolare – prosegue Buscema - l’intenzione di allontanarsi dalle feste e dagli stereotipi importati da altre tradizioni. Il progetto attivato mira a rivitalizzare le feste e i simboli del vivere sociale della comunità cittadina, mediante un’azione capillare di riscoperta e di nuova significazione dell´identità collettiva. Per questo motivo Nel solco della tradizione coinvolge le scuole di ogni ordine e grado, la biblioteca comunale (che ha avviato un programma di rilancio dell’istituzione), le associazioni, le parrocchie, i quartieri in uno sforzo di pensiero e di prassi che possa risultare interessante e utile per l’intero territorio”. “Il percorso di feste per quest’anno sociale – conclude il sindaco - si arricchirà di una nuova tappa in occasione della Pasqua, con un’appendice possibile riguardo a due tradizioni cittadine recenti ma importanti come la festa della cioccolata, la cui fattura deriva dalla tradizione azteka, e il giugno modicano, che celebra gli antichi fasti della città ex-capitale della Contea di Modica”. . |
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VALDINIEVOLE & TERRA DI TERME E BURATTINI |
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Valdinievole - Montecatininella Toscana settentrionale, a ridosso dell`Appennino pistoiese, si estende la Valdinievole, che prende il nome dalla Nievole, il fiume che l`attraversa. In passato coperta di paludi e perciò chiamata "valle della nebbia" o "valle delle nuvole", la Valdinievole presenta un paesaggio molto variegato, con colline coperte di castagni e di olivi che culminano con il Montalbano che digradano nell`ampia piana dove si trova la riserva naturale del Padule di Fucecchio. Con gli stabilimenti termali di Montecatini Terme e di Monsummano Terme, la Valdinievole è un vero paradiso per chi desidera trascorrere piacevoli vacanze all`insegna del relax e del benessere. Inoltre in Valdinievole si trova anche il parco che la cittadina di Collodi ha dedicato a Pinocchio, il famoso burattino inventato da Carlo Lorenzini. La Valdinievole è una regione della Toscana settentrionale che si estende nella provincia di Pistoia stretta tra l`Appennino pistoiese e il Montalbano a nord e ad est, la conca del Padule di Fucecchio a sud e la piana lucchese a ovest. La valle prende il nome dal torrente Nievole, che l`attraversa insieme alla Pescia Maggiore (o Pescia di Pescia) e alla Pescia Minore (o Pescia di Collodi). Compongono la Valdinievole i comuni di Buggiano, Chiesina Uzzanese, Lamporecchio, Larciano, Massa e Cozzile, Monsummano Terme, Montecatini Terme (il centro più importante della regione), Pieve a Nievole, Pescia, Ponte Buggianese e Uzzano. . |
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ARTE E ARTIGIANATO A BRACCETTO |
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Un viaggio tra differenti modi di concepire ed usare le materie prime, tra noti maestri di grande tradizione e giovani che lavorano sperimentando. Tutto questo e molto altro ancora è "Tuning Art", l’evento culturale che da due anni si svolge a Nogaredo. Venti artisti, tra artigiani, pittori, musicisti e fotografi, espongono le proprie opere per dimostrare come anche i più "banali" prodotti del lavoro umano possano divenire degli oggetti di pregio. Arte ed artigianato, quindi, diventano le facce di una stessa medaglia, quella della creatività e del design. L’idea di questa iniziativa nasce nel 2007 quando il gruppo formato da Gabriella Bais, Luca Prosser, Walter Endrizzi e Thierry Biz fondano l’associazione "Tuning Arts – Sintonizzando Arte e Artigianato", uniti dal desiderio di mettersi insieme per creare una collettivo di artisti trentini. Ecco quindi che la tradizione e l’esperienza di bottega vanno a fondersi con l’innovazione e le nuove idee, in perfetta sintonia con le radici storico culturali del territorio. Ad ospitare la mostra sono gli spazi espositivi della Distilleria Marzadro e le firme presenti sono Johann Jacob (sculture di pietra, di San Michele all’Adige), Luca Prosser (creazioni in legno, metallo e luce, di Volano), Carmen Buganza (vetrofusione, di Tione), Gabriella Bais (ceramica Raku, di Rovereto), Walter Endrizzi (creazioni in legno, di Rovereto), Osvaldo Bruschetti (scultore, di Rovereto), Carlo Sartori (pittore, di Godenzo), Thierry Biz (aerografia digitale, di Rovereto), Barbara Tamburini (mosaico vetro, di Arco), Chiara Morelli (pittrice, di Rovereto), Iori Andrea (ferro battuto, di Roncegno Terme), Loretta Cavalli (vetrofusione, di Storo), Michele Mele (lavorazione metalli, di Rovereto), Luca Valentini (architetture d’interni, di Tenna), Pierluigi Faggioni (fotografia, di Trento), Enrico Merlin (musica, Trento), Roberto Tomasi (designer verde, di S. Margherita di Ala), Mastro 7 (orafo, di Matterello), Marco Nones (sculture in legno, di Cavalese), Roberto Bellini (light designer, di Trento). Nutrito il programma di eventi collaterali, che vanno dalle "Cene d’arte con. " a spettacoli teatrali e musicali. La mostra è aperta da mercoledì a venerdì dalle 15 alle 21, mentre il sabato e la domenica dalle 10 alle 21. Info: www. Marzadro. It . |
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L´UMBRIA IN BICICLETTA: PAESAGGI STUPENDI POCO TRAFFICO E BUONA CUCINA |
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Conoscere una terra in profondità, assaporare a pieno i colori, i profumi e le emozioni che un luogo sa offrire. Ritrovare il gusto dell´avventura, conquistare a forza di pedalate la cima di una collina e scoprire dall´altra parte un paesaggio fantastico o un borgo antico ancora intriso della sua storia. Una vacanza su due ruote, o più semplicemente una gita cicloturistica domenicale, offrono queste opportunità, permettendo di visitare una regione in maniera profonda, autentica. Permettono di sentirsi in simbiosi con i luoghi che si attraversano, lasciando alle spalle lo stress quotidiano e la tendenza moderna a vedere tutto velocemente, ma troppo superficialmente. La bicicletta, oggi, rappresenta uno dei mezzi ideali per visitare un territorio, perchè permette di scoprire il senso dei luoghi, conoscere la loro anima, di allontanarsi dallo stress quotidiano. E l´Umbria, a sua volta, con le sue colline, le sue acque, la sua storia e i suoi borghi, rappresenta il luogo ideale per pedalare, grazie ad un paesaggio variegato che offre opportunità ad ogni tipo di ciclista, alle strade in gran parte a basso tenore di traffico, all´ospitalità delle sue strutture e della sua gente e anche, perchè no, alle soddisfazioni enogastronomiche che sa offrire. I principianti o le famiglie con bambini possono dilettarsi lungo le rive del Lago Trasimeno, o sulle strade pianeggianti della Valle Umbra, oppure pedalando sulla pista ciclabile che da Bevagna arriva fino a Spoleto. Le morbide colline che ricoprono gran parte della nostra regione, costellate di viti e ulivi pregiati e dominate da borghi e castelli, soddisfano tutte le esigenze del ciclista di medio livello. Le salite più lunghe ed i valichi appenninici sono la palestra ideale anche per i ciclisti più evoluti. Il nostro intento è quello di proporre una serie di itinerari che permettono al cicloturista di scoprire i luoghi più belli dell´Umbria cercando, allo stesso tempo, di sfruttare le strade più adatte alle due ruote. Ne abbiamo raccolti 30 (suddivisi in facili, medi e difficili) che coprono gran parte della regione, ma che ovviamente rappresentano solo una piccola parte di tutto quello che questa terra può offrire al cicloturista: una proposta di partenza su cui è possibile costruire una serie infinita di varianti. Gli itinerari facili, destinati anche ai principianti, sono per lo più pianeggianti e con un chilometraggio che si aggira tra i 20 ed i 30 chilometri. Quelli medi, con un chilometraggio che va dai 30 ai 60 chilometri, presentano qualche ondulazione, ma mai con pendenze eccessive. Quelli difficili, invece, sono destinati ai ciclisti più allenati ed esperti: vanno dai 65 chilometri in su ed in alcuni casi presentano salite impegnative (anche in questo caso, però, abbiamo cercato di evitare le pendenze superiori al 7-8%). Le strade scelte sono in gran parte asfaltate, adatte dunque alla bici da strada o a quella ibrida, ma nulla vieta di poterle percorrere anche in mountain bike. Ogni scheda è corredata di descrizione, in modo da offrire tutte le informazioni utili nel percorso. . |
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