Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 03 Marzo 2009
IL PROGETTO LIFECYCLE PUNTA AD UN ALLEVAMENTO ITTICO COMPETITIVO E SOSTENIBILE  
 
Nel corso degli ultimi vent´anni l´allevamento ittico ha avuto un ruolo significativo nel settore della pesca nell´Ue, e i principali operatori sono determinati a sostenere tale produzione. Il progetto Lifecycle ("Costruire una base di conoscenze biologiche sul ciclo vitale dei pesci per un´acquacoltura europea competitiva e sostenibile") finanziato dall´Ue, mira allo sviluppo di una base di conoscenze sul ciclo vitale dei pesci per un´acquacoltura europea competitiva e sostenibile attraverso un insieme di approcci mirati alla soluzione dei problemi. Lifecycle è finanziato nell´ambito del Settimo programma quadro (7° Pq) con ben 6 Mio Eur. Coordinato dall´Università di Gothenburg in Svezia, Lifecycle si occupa principalmente di situazioni di sviluppo precoce, crescita e adattamento all´ambiente nel corso dell´intero ciclo vitale, nonché della fisiologia e immunologia delle transizioni tra le fasi della vita, come la smoltificazione e la metamorfosi. Questo stanziamento di fondi da parte dell´Ue contribuirà a migliorare la competitività dell´industria dell´allevamento ittico europea. Il team del progetto, sotto la guida del professor Tharandur Björnsson del dipartimento di zoologia dell´Università, sta associando la più recente ricerca in campo fisiologico alla genomica funzionale per contribuire alla creazione delle attuali conoscenze sui meccanismi che controllano le funzioni biologiche nei pesci. Accrescendo le conoscenze, i ricercatori e gli operatori del settore acquisiranno un maggiore controllo della situazione e saranno in grado di risolvere i problemi che potrebbero presentarsi. I partner hanno spiegato che i potenziali problemi comprendono la disgregazione durante lo sviluppo larvale, la crescita e gli adattamenti all´ambiente. "In questo progetto condurremo ricerche principalmente sulle quattro più importanti specie allevate in Europa, il salmone atlantico, la trota iridea, il pagello e la spigola europea, ma anche su specie come il merluzzo e l´halibut," ha spiegato il professor Björnsson. Il consorzio, che conta 14 membri, userà e riunirà ampie risorse e informazioni biologiche sulle specie allevate per migliorare la ricerca. Nell´ambito del progetto, i ricercatori valuteranno i cambiamenti nei sistemi fisiologici in vari momenti durante il ciclo vitale delle specie. Questo sarà fatto per aiutarli a stabilire quanto i fattori precoci influenzino le fasi successive della vita di queste specie. Secondo quanto dichiarato dai partner, saranno condotti anche esperimenti incrociati sull´integrazione e lo scambio tra sistemi fisiologici. Infine, lo studio aiuterà la ricerca diretta sulle attuali restrizioni che pesano sulla produzione. Gli ultimi dati mostrano che l´Europa è altamente dipendente dall´importazione di pesce. Il fatto che le quote di pesce di mare locale si siano sostanzialmente ridotte e che la popolazione ittica sia crollata ha devastato il settore della pesca. I ricercatori credono che aumentare le importazioni di pesce potrebbe causare una caduta nel livello di consumo, dovuta principalmente ai prezzi più alti e al minore approvvigionamento. Questo problema ha quindi delle conseguenze sul benessere dei consumatori, tutti sappiamo bene quali siano i vantaggi del consumo di pesce per la nostra salute. L´uso di popolazione ittica in altre parti del mondo porta allo sfruttamento eccessivo e obbliga le aziende ittiche multinazionali ad eliminare l´industria ittica locale, hanno detto i ricercatori, aggiungendo che le importazioni potrebbero aumentare il trasporto per lunghe distanze, il che potrebbe avere un effetto negativo sul controllo della qualità. Per ulteriori informazioni, visitare: Lifecycle: http://www. Lifecycle-fp7. Eu/ L´ue e l´acquacoltura nell´Ue: http://ec. Europa. Eu/food/animal/liveanimals/aquaculture/index_en. Htm .  
   
   
«NO EUROPEO AGLI OGM, UN PASSO AVANTI PER LA MESSA AL BANDO» SODDISFAZIONE DI MARTINI PER IL VOTO DEI MINISTRI DELL´AMBIENTE A BRUXELLES  
 
 «Prendiamo atto con soddisfazione della decisione odierna del Consiglio dei ministri dell´ambiente della Ue e del no opposto a maggioranza qualificata alla proposta caldeggiata dalla Commissione europea di rimuovere le barriere contro la coltivazione di alcuni tipi di mais transgenico. Se pure sul voto di alcuni stati tra cui l´Italia possono avere pesato di più considerazioni sulle procedure di merito e sui rapporti di forza fra l´esecutivo Ue e gli Stati membri, è stato compiuto un importante passo avanti che consente ai paesi europei di fare le scelte che ritengono giuste per bandire gli Ogm. Un orientamento che la Regione Toscana ha perseguito con costanza e determinazione in tutte le sedi di sua competenza». Questo il commento del presidente della Regione Toscana Claudio Martini, attualmente in viaggio ad Abu Dhabi, al risultato del voto del Consiglio dei ministri dell´ambiente che si è riunito oggi a Bruxellles. «La rete delle regioni d´Europa libere da Ogm - ha detto ancora Martini, che di questo network è vicepresidente - continuerà a darsi da fare per promuovere e spostare sempre di più in avanti le difese delle tipicità delle produzioni autoctone e la messa al bando delle coltivazioni transgeniche. «Il voto di oggi – afferma il presidente – contribuisce ad aumentare la difesa delle politiche interne di sviluppo agroalimentare e di sostenibilità ambientale che appaiono appropriate in un ambito in cui non sono giunte chiare prove di assenze di rischi nel medio e lungo termine. E rispetta inoltre il principio di precauzione nei confronti dei consumatori che ritengono a larga maggioranza che i cibi con organismi geneticamente modificati siano meno salutari di quelli tradizionali». .  
   
   
CRISI: 21 MILIONI DALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA PER LA RICERCA, L´INNOVAZIONE E LA COMPETITIVITÀ IN AGRICOLTURA. RABBONI: UN IMPEGNO STRAORDINARIO PER USCIRE PIÙ FORTI DALLA RECESSIONE.  
 
Bologna - Contrastare la crisi economica sostenendo l’innovazione. Anche in agricoltura. E’ questa la strada che ha deciso di percorrere la Regione Emilia-romagna dando il via nel 2009 a un programma straordinario di investimenti nel campo della ricerca e della sperimentazione in campo agricolo. Le risorse complessivamente a disposizione ammontano a circa 21 milioni e 500 mila euro: uno stanziamento importante, superiore di circa il 60% allo stanziamento medio annuale che negli ultimi anni si è attestato sui 13- 14 milioni di euro. “Abbiamo deciso questo impegno straordinario perché siamo di fronte a un anno straordinario – ha spiegato oggi a Bologna l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni – un anno di recessione con una calo dei redditi e dei consumi anche alimentari e che vedrà acuirsi il confronto competitivo tra i Paesi. Da questa competizione si può uscire anche più forti se si innova. La Regione ha deciso di fare questa scelta, con la quale vogliamo dare un segnale di incoraggiamento alle imprese, ma anche a livello nazionale perché si faccia altrettanto in Italia”. Le iniziative in arrivo sono diverse, ma accomunate da un obiettivo di fondo: trasformare la recessione in un’ opportunità di ulteriore qualificazione del sistema agroalimentare regionale. In particolare le risorse destinate a sostenere progetti di ricerca competitiva immediatamente brevettabili saranno pari a circa 8 milioni di euro, 7 milioni di euro andranno a sostenere il “capitale umano” ovvero l’attività di assistenza tecnica e consulenza professionale al servizio delle aziende, mentre 6 milioni finanzieranno progetti di ricerca di interesse generale. E proprio su questo tipo di ricerca la Regione ha anche avviato collaborazioni con le Fondazioni bancarie dell’Emilia-romagna. Due in particolare le iniziative in corso, una con la Fondazione Carisbo per la mappatura del genoma del grano duro e una con le Fondazioni bancarie della Romagna per la mappatura dei genomi del pesco e dell’albicocco. Inoltre - ha annunciato Rabboni - è in via di definizione una collaborazione stabile su alcuni settori di ricerca di comune interesse con un Consorzio che riunisce 15 Fondazioni bancarie e coordinato dalla Cariplo. Tre bandi per la ricerca e l’innovazione: entro il 23 marzo le domande di partecipazione. In prima fila ci sono i 3 bandi per la ricerca, l’innovazione e la sperimentazione in agricoltura approvati dalla Giunta regionale nell’ambito del “Programma poliennale dei servizi di sviluppo al sistema agroalimentare” e che stanziano complessivamente per il 2009 circa 5 milioni di euro. Rivolto a università, centri e istituti di ricerca, piccole e medie imprese agroalimentari, cooperative di lavorazione e trasformazione, consorzi, il Programma 2009 rappresenta un’importante novità rispetto agli anni passati: un filone di finanziamento (1 milione 400 mila euro) infatti è rivolto a sostenere progetti di ricerca competitiva, immediatamente brevettabili, in grado di avere dunque ricadute dirette sulla capacità delle imprese di stare sul mercato. Degli altri due bandi, uno ( 3 milioni di euro) è rivolto a sostenere a progetti di ricerca di interesse più generale , nei settori forti del “made in Emilia-romagna” ( prodotti a qualità certificata, tipici e tradizionali ) mentre l’altro (390 mila euro) permetterà di finanziare progetti di ricerca a sostegno di un altro settore strategico, quello della produzione integrata, con particolare attenzione agli interventi in campo fitosanitario e alle tecniche di fertilizzazione. I contributi nei tre casi andranno da un minimo del 45% ad un massimo del 90% dell’importo ammissibile. I bandi sono stati pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-romagna, n° 25 del 20 febbraio 2009, e le domande andranno fatte pervenire entro il 23 marzo presso lo Sportello istituito presso il Servizio Sviluppo del Sistema Agroalimentare a Bologna, in Viale Silvani 6. Lo stesso Sportello è aperto per informazioni tutti i giorni feriali dalle 9 alle 13. A questi 5 milioni vanno aggiunti ulteriori 3 milioni di euro destinati a finanziare i progetti poliennali di ricerca già approvati e avviati in anni precedenti. 4 milioni 700 mila euro per l’ innovazione “dal campo alla tavola” Uscirà invece in aprile il bando per il finanziamento dei progetti di filiera che destina 4 milioni 700 mila euro per sostenere progetti di ricerca e di innovazione. Un intervento anche questo innovativo che la Regione ha deciso di avviare nell’ambito del Programma regionale di sviluppo rurale. 1 milione 800 mila euro per la diversificazione delle colture Si tratta di risorse per sostenere la ricerca e la sperimentazione a supporto della riconversione delle colture bieticole. In questo caso il bando è già uscito e i progetti sono già stati finanziati. 7 milioni per attività di assistenza tecnica e consulenza professionale Si tratta di risorse in parte erogate direttamente dalla Regione e in parte in arrivo grazie al Programma regionale di sviluppo rurale. L’obiettivo è di sostenere l’acquisizione di competenze specialistiche e l’aggiornamento professionale degli agricoltori. Gli agricoltori potranno anche acquistare direttamente i servizi di assistenza tecnica utilizzando specifici voucher . .  
   
   
BASILICATA - PASTA, CONFAGRICOLTURA: DA ANTITRUST MONITO CONTRO AUMENTI  
 
Senza entrare nel merito del provvedimento dell’Autorità Garante della concorrenza e del mercato - che ha ravvisato nella politica dei prezzi di 26 imprese del settore della pasta un’intesa restrittiva della concorrenza – Confagricoltura in un comunicato sottolinea come, nella formazione dei prezzi al consumo, non solo della pasta ma della generalità dei prodotti agroalimentari, resti ancora uno squilibrio di fondo tra il prezzo pagato al produttore della materia prima (in questo caso il grano duro) e il prezzo del prodotto finito. “Mentre i costi di produzione aumentano tendenzialmente per tutti i soggetti che operano nella filiera della pasta, sono principalmente i cerealicoltori a subire - rileva Confagricoltura - gli effetti delle oscillazioni dei prezzi del grano, non potendo imputare l’aumento dei loro costi all’acquirente”. “E’ un dato di fatto - conclude Confagricoltura - che ci sia un forte spostamento nella catena del valore aggiunto della pasta, a vantaggio dei pastifici stessi. La sentenza dell’Antitrust giunge quindi opportuna per aprire un confronto tra Governo e rappresentanze della filiera con l’obiettivo di distribuire equamente costi e ricavi, a tutto vantaggio dei consumatori”. .  
   
   
AOSTA: CONFERENZA DALLA FAME AGLI O.G.M. !?  
 
Aosta - L’assessorato istruzione e cultura, nell’ambito della Saison Culturelle 2008/2009, propone, venerdì 6 marzo 2009, alle ore 21, nella sala conferenze della Biblioteca regionale di Aosta, con entrata libera, nel limite dei posti disponibili, la conferenza Dalla fame agli O. G. M. !?, relatore Prof. Pier Luigi Manachini, con la collaborazione scientifica dell’Associazione Nazionale Insegnanti di Scienze Naturali – Sezione Valle d’Aosta. Due fronti si contestano e si contrastano; in discussione sono gli O. G. M. Organismi geneticamente modificati. Illustri scienziati e ricercatori arrivano a definirli “organismi geneticamente migliorati”, mentre, sul fronte opposto, altre illustri personalità guidano i movimenti “liberi dagli O. G. M. ”. Nel campo della scienza agraria essi sono visti come difensori delle biodiversità e contemporaneamente, da parte opposta, come terribili e devastanti distruttori di questa. Rimanendo nel campo agroalimentare e lasciando correre gli interessi lobbistici da cui derivano poi quelli politici, forse sarà bene soffermarsi razionalmente sull’affermazione più importante portata dai difensori degli O. G. M. A loro sostegno: essi possono essere risolutivi per il problema della fame nel mondo. Dopo aver analizzato il significato dei termini “naturale” e “biologico” e della “modifica genetica” degli organismi, si potranno esaminare le problematiche relative all’impiego in agricoltura e nell’alimentazione di questi nuovi prodotti della scienza umana e tentarne una critica costruttiva anche alla luce del problema “fame nel mondo”. Pier Luigi Manachini è professore ordinario dell’Università degli Studi di Milano, socio corrispondente di Accademie Scientifiche, vice presidente del Museo Lombardo Storia dell’Agricoltura, co-ideatore del progetto Fan “Per una cultura del riso”, presidente fondatore della “Simtrea”, socio-fondatore della “Formica”, docente di Microbiologia e di I Saperi delle Scienze Agro-alimentari, insegnamento unico per contenuti e approccio metodologico, autore di oltre 250 pubblicazioni, tre brevetti nonché relatore a convegni scientifici, seminari divulgativi o di aggiornamento per insegnanti. Ulteriori informazioni potranno essere richieste al n tel : 0165273196 Sito Internet : www. Regione. Vda. It, E-mail: saison@regione. Vda. It .  
   
   
AGRICOLTURA, SOSTEGNO AL RIPRISTINO DEI MURETTI A SECCO E ALLE ENERGIE RINNOVABILI APPROVATE DAL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LIGURIA MODIFICHE AL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013  
 
Approvate mercoledì 25 febbraio dal Consiglio Regionale una serie di modifiche al Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 presentate dall´Assessore all´Agricoltura Giancarlo Cassini, già accolte dalla 4° Commissione consiliare e dall´Ue. Le modifiche, importanti per il mondo agricolo della Liguria, riguardano diverse misure previste dal Programma di Sviluppo Rurale, investimenti nelle aziende agricole: la modifica riguarda la produzione di energia con fonti rinnovabili (solare, biomasse, eolico), e l´innalzamento del livello di potenza massima degli impianti termici da 0,5 a 1 megawatt, in modo da consentire l´accesso ai finanziamenti anche alle aziende agricole di dimensioni relativamente grandi e con importanti fabbisogni energetici; l´impianto di nuovi oliveti, con la conseguente eliminazione del vincolo a non aumentare il numero delle piante di olivo in Liguria, e la priorità al biologico nel settore ortofrutticolo. Per quanto riguarda la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli si dà priorità agli impianti che utilizzano prodotti Dop, biologici e le energie rinnovabili. Per i pagamenti agroambientali, si istituisce un premio agroambientale aggiuntivo per le aziende biologiche che abbinano la coltivazione di foraggio con l´allevamento di bestiame, con un contributo da 300 a 330 euro per ettaro di foraggio coltivato. Infine per gli Investimenti non produttivi la modifica riguarda al possibilità di ripristinare i muretti a secco e le opere di regimazione delle acque, consentendo il pagamento degli aiuti agli agricoltori, anche per il lavoro fatto da loro sulla base di costi standard, con un riconoscimento di 94 Euro al mq. Di muro ripristinato. << Le modifiche che rispondono a diverse esigenze del mondo agricolo venute avanti in questi mesi - afferma Cassini - e che noi abbiamo cercato di cogliere per dare risposta a fabbisogni che sono emersi in questa prima fase di attuazione del Psr . Tra queste il sostegno relativo agli impianti di produzione di energia con fonti rinnovabili, siano essi solari, a biomasse o eolici >>. << Voglio dare particolare e significativa attenzione - ha concluso Cassini - al sostegno relativo alla ricostruzione dei muretti a secco, che in questi anni a causa delle avversità atmosferiche che hanno colpito la Liguria, e anche a causa proliferazione incontrollata degli ungulati sul territorio regionale, sono stati in misura significativa distrutti, creando danni ingenti non solo al comparto agricolo, ma in più in generale alla salvaguardia ambientale del nostro entroterra >>. .  
   
   
NIENTE PIÙ ICI SUI FABBRICATI RURALI BATTELLI (PRESIDENTE CIA EMILIA ROMAGNA): “DETERMINANTE LA MOBILITAZIONE DELLE SEDI TERRITORIALI CIA OLTRE ALL’IMPEGNO DI TUTTA LA CONFEDERAZIONE” NIENTE PIÙ ICI SUI FABBRICATI RURALI.  
 
 La Cia Emilia Romagna esprime soddisfazione per la conversione in legge del Decreto legge Mille proroghe che prevede anche l´esclusione dall´Ici dei fabbricati rurali. Ora sono nulli tutti gli avvisi di accertamento inviati agli agricoltori da parte dei Comuni per richiedere il pagamento dell’imposta degli ultimi cinque anni. “E’ stato determinante l’apporto e la mobilitazione delle sedi territoriali Cia che hanno più volte sollevato il problema alle Amministrazioni locali – spiega Nazario Battelli, presidente della Cia Emilia Romagna – oltre all’impegno di tutta la Confederazione nel sensibilizzare il governo e le forze politiche su un tema che ha tenuto con il fiato sospeso tutti gli agricoltori” La non assoggettabilità dei fabbricati rurali all´Ici è una posizione sempre sostenuta dalla Cia che si è battuta con fermezza contro una tassa ingiusta che avrebbe generato forti contrasti fra gli enti locali ed i possessori dei fabbricati asserviti all’esercizio dell’attività agricola. .  
   
   
GIOVANI IMPRENDITORI AGRICOLI: IL PANORAMA DELLE OPPORTUNITÀ  
 
Riprendono i seminari divulgativi regionali promossi dall’Oiga - Osservatorio per l´Imprenditorialità Giovanile in Agricoltura. L’iniziativa dal titolo “Giovani Imprenditori In Agricoltura: il panorama delle opportunità” riaprirà i battenti il 5 marzo a Genova, presso il Grand Hotel Savoia, via Arsenale di Terra 5. All’incontro, organizzato in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Regione Liguria, Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) e Invitalia (Agenzia nazionale per l´attrazione degli investimenti e lo sviluppo d´impresa), parteciperà l’assessore regionale all’Agricoltura, Giancarlo Cassini. Il Seminario, completamente gratuito, è rivolto agli operatori del settore, agricoltori, imprenditori, professionisti, tecnici e a quanti fossero interessati a intraprendere un’attività o volessero informarsi e aggiornarsi sulle opportunità e sulle ultime novità. Nel corso del workshop, rappresentanti del Mipaaf, di Ismea e di Invitalia affronteranno tematiche di primaria importanza per i giovani imprenditori agricoli, come: le strategie in favore dell´insediamento, la permanenza e lo sviluppo delle aziende giovani; i finanziamenti regionali per lo sviluppo dell´impresa agricola; gli incentivi previsti dal D. Lgs. 185/2000 a favore dell´autoimprenditorialità e del subentro in agricoltura; la questione fondiaria, il credito, la formazione, la ricerca applicata e le politiche di filiera; le assicurazioni agricole come strumento di copertura di rischi ed emergenze per l´agricoltura; le aziende biologiche ed il loro ambiente operativo; la competitività del settore agricolo italiano e le sue peculiarità nel mercato globalizzato. Sulla scia del successo riscosso dall’iniziativa negli ultimi anni, anche l’appuntamento ligure si pone l’obiettivo di promuovere, tra i giovani imprenditori agricoli, la conoscenza dei piani a loro sostegno sul territorio, e di ottimizzare l’impiego delle risorse disponibili, per migliorare la competitività del nostro Paese. Genova è la prima tappa di questo secondo ciclo di incontri che prevede altri otto appuntamenti in altrettante città italiane (Perugia, Matera, Pescara, Campobasso, Trento, Udine, Salerno, Ancona) e che si concluderà a giugno, nella Capitale, con una manifestazione fieristica in Via dei Fori Imperiali. Il calendario completo con le date e le location è disponibile sul sito www. Oigamipaf. It .  
   
   
DIGA PIANO DEI LIMITI: VENDOLA, "NON POSSIAMO PIÙ ATTENDERE"  
 
Foggia - “La diga di Piano dei Limiti e’ un’opera che non può più attendere. Occorre cantierizzare subito, perché qualunque evento calamitoso in Capitanata non potrà essere risolto se non si realizza la nuova diga”. Lo ha detto il 27 Febbraio il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola in un incontro con la stampa sullo stato dell’arte della vicenda Piano dei Limiti nella Prefettura di Foggia, alla presenza dell’Assessore Regionale alle Opere Pubbliche Onofrio Introna e del Prefetto Antonio Nunziante. “ Di quest’opera si parla ormai da oltre 40 anni” ha aggiunto Vendola “ inoltre e’ dagli anni ’60 che la diga di Occhito non conosce una manutenzione dei fondali, proprio per l’assenza di un’altra riserva idrica. Quest’ultima in realtà e’ stata costruita per soddisfare le necessità irrigue delle campagne e quindi abbiamo bisogno di un altro polmone di acqua per poter procedere alla sua manutenzione”. “Faccio perciò un appello” ha concluso Vendola “ a tutti gli Enti Locali e al Governo centrale perché si proceda immediatamente alla sottoscrizione degli accordi. Non si può aspettare il prossimo mese di giugno. Occorre far presto”. Da parte sua l’Assessore Introna ha sottolineato come sia stato fatto un lavoro prezioso per dare risposte concrete al territorio, perche’ “Piano dei Limiti è qualcosa che appartiene a tutta la Capitanata ed è un’opera fondamentale per lo sviluppo finora negato di quell’area”. A tale proposito Introna ha annunciato l’inserimento nel Piano Regionale dei Trasporti della bretella tra la Strada Regionale 1 e il casello autostradale di Poggio Imperiale e di una nuova rete stradale per “rompere così l’isolamento dell’area”. .  
   
   
AUSTRIA, IN CRESCITA ACQUISTI IN HARD DISCOUNT  
 
I supermercati discount sarebbero i veri vincitori in questa fase di crisi economica: il 59 per cento degli intervistati ha affermato che in futuro intende fare più acquisti nei discount e il 78 per cento si è detto convinto che la qualità offerta da tale categoria commerciale non sia inferiore a quella dei supermercati tradizionali. Lo rende noto l´Ice. I dati si riferiscono a un´indagine di mercato condotta dall´Istituto austriaco Infoscreen-monitor. .  
   
   
APPROVATO IL PIANO FORESTALE REGIONALE MARCHIGIANO  
 
Il Consiglio regionale, nella seduta del 26 febbraio, ha approvato all´unanimità il Piano Forestale Regionale (Pfr), atto di programmazione fondamentale per la tutela e la valorizzazione delle risorse forestali regionali, per il sostegno ed il rilancio dell´occupazione e delle produzioni di settore. ´La proposta di Pfr elaborata internamente, e` stata oggetto di consultazione e condivisione con chi, a vario titolo, si interessa degli ecosistemi forestali delle Marche ´ sottolinea il vice presidente Paolo Petrini, Assessore alla Forestazione - ed e` il primo atto di programmazione regionale che ha ottenuto sia il giudizio favorevole di compatibilita` ambientale per la procedura nazionale di Valutazione Ambientale Strategica, che il parere positivo, in ordine alla Valutazione di incidenza comunitaria, per l´analisi degli effetti ambientali sui siti della Rete Natura 2000. Dall´entrata in vigore e` possibile attivare le Misure forestali e di forestazione previste dal Programma di Sviluppo Rurale 2007 ´ 2013; e` infatti un obbligo comunitario l´essere dotati dello strumento di pianificazione forestale regionale per poter impegnare e spendere le risorse previste per gli investimenti di settore´. Il Pfr rappresenta lo strumento programmatico di un comparto, quale quello forestale, che ha una rilevante valenza socio-economica, culturale, paesaggistica e ambientale per la comunita` marchigiana ed il territorio. ´Il Pfr ´ ha aggiunto Petrini ´, strumento coerente con gli indirizzi internazionali, comunitari e nazionali di settore e dei settori interrelati, vuole porre la selvicoltura e la gestione forestale attiva sostenibile quale concreto fattore di sviluppo socio-economico, finalizzato altresi` alla conservazione della biodiversita`, intesa in tutti i suoi aspetti, dei boschi appenninici ed anche di quelli relitti collinari e costieri. E` per questo motivo che, tenuto conto delle diverse caratteristiche e funzioni dei boschi delle Marche, l``obiettivo e` fondato sulla razionale valorizzazione della multifunzionalita` propria delle superfici forestali; cio` costituisce l``unico realistico percorso di sviluppo futuro del comparto e, parimenti, di tutela del contesto paesistico-ambientale del territorio, della storia, dei mestieri e della cultura della popolazione, con particolare riguardo a quella delle aree montane´. Per l´attuazione delle 10 azioni chiave del Pfr, calibrate ad hoc per il raggiungimento dell´obiettivo di Piano, la Giunta regionale sara` chiamata a reperire ed attivare tutte le risorse comunitarie, nazionali e regionali disponibili per il settore. .  
   
   
PASTA ZARA: NON VI È STATO NESSUN CARTELLO, NESSUNA INTESA E NESSUNA SPECULAZIONE  
 
Riese Pio X (Treviso), 27 febbraio 2009 - In merito alla decisione presa dall’Autorità Garante della concorrenza e del mercato nei confronti dell’Unione Industriali Pastai Italiani e dei pastifici associati, a nome di Pasta Zara preciso che non vi è stato nessun cartello, nessuna intesa e nessuna speculazione da parte di Pasta Zara finalizzate a influenzare l’andamento dei prezzi della pasta di semola di grano duro. Gli aumenti che si sono verificati sono dovuti a cause di dinamiche maturate nell’ambito dell’intera filiera della pasta: materia prima, produzione e distribuzione. Devo ricordare che nella prima metà del 2008 il costo medio del grano duro, in particolare, era cresciuto del 220% rispetto al 2005. Nel 2008 gli aumenti hanno inciso mediamente per un importo di 60 centesimi al mese procapite, pari a meno di 8 euro l’anno. Una porzione di pasta costa ancora meno di 20 centesimi. Tanto che una famiglia di 4 persone spende mediamente un euro per un pasto di pasta. Sugli aumenti di cui oggi si parla molto, quindi, è stata fatta della demagogia. La pasta non è la causa del caro-vita, ma la sua soluzione. Lo dimostra il fatto che dopo tanti anni i consumi sono tornati a crescere. L’industria italiana della pasta è un patrimonio nazionale che il mondo ci invidia. Attaccarla e penalizzarla vuol dire andare contro gli interessi del Paese e della sua immagine nel mondo, ben rappresentata da Pasta Zara che è il primo esportatore italiano di pasta. Pasta Zara, come le altre aziende pastaie italiane, è un’impresa familiare fortemente radicata nella tradizione e sul territorio, guidata dalla passione e dal desiderio di continuare a fornire ai consumatori un prodotto buono, sano, economico e sicuro. Per queste ragioni, abbiamo deciso di presentare ricorso al Tribunale Amministrativo. Furio Bragagnolo Il Presidente .  
   
   
PROTESTA PESCATORI DI MARANO LAGUNARE  
 
Udine - "Stiamo seguendo con la massima attenzione gli sviluppi dell´indagine ´gratta e vinci´ nella laguna di Marano, e posso assicurare ai pescatori che abbiamo interessato il Ministro Zaia della vicenda, e che ci stiamo adoperando per trovare una soluzione equa al problema". Così è intervenuto l´assessore regionale alla pesca, Claudio Violino, per rassicurare i pescatori di Marano Lagunare, dopo che centotrenta di essi avevano consegnato stamane per protesta nel Municipio della cittadina le loro licenze di pesca, per protestare contro l´azione che nei giorni scorsi aveva portato i Carabinieri al sequestro di ventisei permessi di pesca ad altrettanto operatori ittici maranesi. Una delegazione dei pescatori si era poi incontrata, sempre stamane, con il sindaco di Marano, Graziano Pizzimenti, chiedendo la concessione dei termini per la messa in regola delle imbarcazioni e delle attrezzature in dotazione, che sarebbero tutte potenzialmente a rischio di sequestro. . .  
   
   
VONGOLARE, SOLAZZI SOLLECITA IL MINISTRO.  
 
L´assessore regionale alla Pesca Vittoriano Solazzi ha ricevuto ieri alcuni imprenditori della pesca con turbosoffiante del subcompartimento a Sud di Ancona, che da tempo chiedono provvedimenti per le recenti disposizioni di suddivisione dei bracci di mare dedicati. I vongolari chiedono di riorganizzare una volta per tutte e in modo diverso la divisione dei dipartimenti della pesca marittima delle Marche che ´ in via del tutto sperimentale e senza grandi informazioni fornite all´assessorato regionale, il Ministero ha provveduto a modificare con l´introduzione del meglio conosciuto ´Sub Compartimento di Civitanova Marche´. Solazzi, dopo aver ricordato che la questione e` sul tavolo del Ministro da tempo, visto che ha gia` scritto personalmente una lettera per arrivare alla soluzione del problema, oggi ha inviato un telegramma per sollecitare ancora una volta la convocazione di una Conferenza Stato-regione sulla questione allo scopo di fornire i dati necessari di tali scelte che appaiono calate dall´alto e non condivise dalla base dei vongolari. .  
   
   
PESCA: ANZIO, APRE PUNTO VENDITA GESTITO DAI PESCATORI, PER ACQUISTI “DI STAGIONE” CON RISPARMIO ANCHE DEL 40 PER CENTO  
 
Pesce fresco, locale a prezzi low cost, con un risparmio anche del 40 per cento, acquistando direttamente dal pescatore. E’ quanto sarà possibile fare ad Anzio, da martedì 3 marzo, presso il nuovo centro ittico, gestito dalla Cooperativa “La Concordia”, che ha realizzato, nella principale marineria del litorale laziale, un punto vendita al dettaglio –promosso dalla Federcoopesca-confcooperative- dove trovare, a “miglio zero”, solo pesce di stagione. “Anche il pesce - dichiara Claudio Brinati, presidente Federcoopesca-confcooperative Lazio - ha una sua stagionalità e bisogna tenerne conto quando si va a fare la spesa. Il pesce di stagione, infatti, è pescato in mari più vicini e ha più probabilità di essere venduto ancora fresco. Il pesce ha un ciclo vitale e come per la frutta e la verdura andrebbe rispettato per almeno due buoni motivi: mangiare un prodotto più fresco e spendere meno”. Calendario alla mano, quindi, ecco, secondo i pescatori della Cooperativa “La Concordia”, i prodotti ittici che dovrebbero essere più presenti sui banchi del centro ittico, nel mese di marzo: naselli, frittura, gamberi, polpi, oltre alle diverse specie di pesce azzurro. .  
   
   
BIOERA: ALLA BRANCA INTERNATIONAL L’8,1% DEL CAPITALE BIOERA  
 
Bioera, società attiva in Italia nel settore dell’alimentazione e integrazione naturale e biologica, quotata al mercato Expandi di Borsa Italiana, annuncia l’ingresso nel proprio capitale di Branca International S. P. A, la holding della famiglia Branca che controlla, tra le altre società, l’italiana Fratelli Branca Distillerie, famosa nel mondo per lo storico marchio Fernet-branca. Branca International ha rilevato un pacchetto di azioni pari all’8,1% del capitale di Bioera. L’operazione è stata effettuata anche facendo ricorso alle azioni proprie derivanti dalla realizzazione del piano di acquisto e vendita autorizzato dall’assemblea del 28 aprile 2008, che ha favorito l’ingresso dell’importante partner strategico. L’operazione per Bioera si inserisce nei piani di rafforzamento e focalizzazione nel mercato alimentare biologico e rappresenta un’opportunità industriale per lo sviluppo di progetti comuni in un nuovo segmento di mercato per Branca International, quello dei prodotti naturali, biologici e per il benessere destinati al canale Horeca, settore che registra una marcata crescita in linea con la tendenza dei consumatori ad incrementare la spesa per prodotti per il benessere naturale. Walter Burani, Presidente di Bioera ha così commentato “Siamo orgogliosi di poter annunciare l’ingresso di un partner del prestigio e livello internazionale della Branca International; è il riconoscimento della validità del progetto strategico del nostro Gruppo, che ha come filosofia e principi fondatori l’attenzione per la qualità della vita, il benessere dell’uomo e dell’ambiente, principi interamente condivisi dal nuovo partner industriale.  
   
   
ROMANIA AUMENTO DEGLI INVESTIMENTI PER PEPSI AMERICA  
 
 Il produttore di bevande Pepsi America, imbottigliatore locale di Pepsi e Prigat, completerà a metà 2009 investimenti per 65-70 mln Eur, 10 mln Eur in più rispetto alle previsioni iniziali. La società costruisce un nuovo impianto di imbottigliamento a Bucarest ed aggiunge una linea in più all’impianto esistente a Covasna. Gli investimenti nell’impianto di Bucarest raggiungeranno 100-120 mln Eur entro il 2011-2012. La società prevede che le vendite di bevande aumentino del 7% quest’anno, nonostante il generale rallentamento economico. Su un mercato di oltre 1 mld Eur, le vendite della società hanno superato i 230 mln Eur. La principale rivale di Pepsi America è la Coca Cola Hellenic, che ha venduto per oltre 600 mln Eur l’anno scorso. Il differenziale si ridurrebbe comunque una volta che il nuovo impianto di imbottigliamento inizierà a funzionare a Bucarest. .  
   
   
SOS A GOVERNO E UE PER LA PREVENZIONE CONTRO PUNTERUOLO ROSSO, IL KILLER DELLE PALME GLI ESPERTI A CONVEGNO A GENOVA: "UNA CATASTROFE PER IL PAESAGGIO DEL MEDITERRANEO"  
 
Solo un costante monitoraggio può salvare decine di migliaia di piante abbattute. Le trappole inutili al Palazzo della Banca d´Italia , in via Nazionale , a Roma. Per gli addetti ai lavori, esperti, tecnici, studiosi non ci sono dubbi: il Punteruolo Rosso, nome scientifico Rhynchophorus ferrugineus, l´insetto-killer delle palme che minaccia molte specie della pianta in tutto il bacino del Mediterraneo è una autentica catastrofe ambientale e del paesaggio. L´allarme è stato lanciato venerdì 27 febbraio a Genova, nel corso di un convegno promosso dalla Regione Liguria all´hotel Savoia , una iniziativa dell´ assessore all´Agricoltura Giancarlo Cassini per fare il punto sul fenomeno e avanzare una proposta di nuovi interventi sulla prevenzione al governo. Il Punteruolo rosso è un insetto le cui larve si annidano all´interno delle piante di palma "divorandole" e portandole a morte sicura nel giro di pochi mesi. Finora, la misura prevista dall´ Ue e adottata da tutti i Paesi è il taglio delle palme infestate - decine di migliaia negli ultimi due anni, oltre 12 mila solo in Sicilia. Ma l´abbattimento delle palme colpite a morte, norma confermata anche dal rappresentante del Ministero delle Politiche Agricole Maurizio Desantis, per autorevoli diversi studiosi è un rimedio peggiore della malattia. Ne è convinto Michel Ferry, responsabile della stazione di ricerca di Elce, in Spagna, intervenuto a Genova. "Solo un costante monitoraggio e una prevenzione può salvarci da una infestazione in costante crescita, quando si abbatte una pianta infestata ormai è troppo tardi, significa che anche tutte le altre attorno, dopo pochi mesi, dovranno subire lo stesso trattamento, perché irrimediabilmente malate", ha spiegato Michel Ferry. "Senza considerare i rischi di diffusione del punteruolo rosso durante il trasporto delle palme tagliate". Giudizio condiviso dalla Regione Liguria. Sulla diffusione del coleottero,originario dell´India che in un secolo ha percorso 10 mila chilometri raggiungendo l´Europa e nel 2008 anche le Antille, si è soffermato Santi Longo, ordinario di Entomologia Agraria all´Università di Catania. Il docente catanese ha sottolineato l´importanza delle ispezioni e dei controlli alle palme da parte del pubblico dei privati. "Azioni che purtroppo hanno costi molto alti e non sempre possibili. Ma anche quelle a costi limitati, spesso sono portate avanti in modo errato. Un esempio? Le trappole appese alle palme del palazzo della Banca d´Italia, in via Nazionale, a Roma sono inutili. Il punteruolo rosso, infatti, non ha la capacità, volando, di "atterrare" sulla trappola a mezz´aria. Risale invece la pianta dalla base e raggiunge le foglie, ignorando il marchingegno che, se mai, andrebbe sistemato a terra, nell´area della palma, ma non su di essa"", ha spiegato il docente siciliano. Due le zone sicuramente "infestate" in Liguria, a Bordighera e ad Alassio, ma il rischio di diffusione è reale. Lo stesso Santi Longo, vedendo una immagine del lungomare di Ceriale, in provincia di Savona, ripresa dalla web cam, messa in onda stamani da "Buongiorno Regione", sul Tg3 Liguria, ha scorto una palma a suo giudizio infestata. Gli adulti di questo coleottero di origina asiatica sono molto abili a volare, di giorno e di notte e sono in grado di raggiungere nuove palme nel raggio di un chilometro. Una femmina può deporre fino a 200 uova per volta. Tra i pericoli creati dal punteruolo rosso anche la caduta improvvisa di palme, minate dall´insetto all´insaputa delle autorità. .  
   
   
GOOD, LA FIERA DELLA QUALITA´ A TAVOLA  
 
Udine - ´Good, la Fiera della Qualità a Tavola´, giunta alla seconda edizione, si svolgerà nel quartiere fieristico udinese dal 16 al 18 ottobre, e rappresenta un evento agroalimentare ed enogastronomico che è rivolto sia agli operatori che ai consumatori. Sostenuta da Turismo Fvg, dalla Camera di commercio di Udine e da Friuladria-credit Agricole, patrocinata dalla Provincia e dal Comune di Udine, tale iniziativa è biennale, e si vuole alternare al ´Salone del gusto´, che si tiene al Lingotto di Torino pure ogni due anni. Infatti, a Torino, lo scorso ottobre, proprio nell´ambito del ´Salone del gusto´ era stato organizzato un analogo evento che aveva consentito di presentare le peculiarità e le tipicità della filiera agroalimentare del Friuli Venezia Giulia, e di mantenere continuità nella promozione del settore. Con lo stesso spirito è stata organizzata la presentazione svoltasi questa sera nella Casa della Contadinanza del Castello di Udine, nel corso della quale hanno trovato spazio idee progettuali legate ai locali di cucina, una proposta editoriale e la degustazione di pietanze collegata alle tradizioni del periodo. Perché anche nel 2009 ´Good´ sarà sì una vetrina delle piacevolezze e dei sapori della nostra terra, ma anche un momento di approfondimento e di studio sulle tematiche collegate al mangiar bene, con laboratori e corsi di cucina aperti a tutti. A nome del vicepresidente della Regione, Luca Ciriani, ha preso la parola il direttore generale di Turismo Fvg, Andrea Di Giovanni, per evidenziare la validità dell´iniziativa non solo per il fatto di saper coniugare ed esaltare le attrattive enogastronomiche della nostra realtà con la proposta turistica, ma anche perché costituisce un esempio di collaborazione tra enti finalizzato alla riuscita di un evento di promozione. La presentazione del 26 febbraio era stata preceduta dagli interventi delle autorità: il vicesindaco di Udine, Vincenzo Martines, il presidente e l´amministratore delegato di Udine e Gorizia Fiere, Sergio Zanirato e Claudio Gottardo, il presidente della Camera di commercio di Udine, Giovanni Da Pozzo, e il direttore generale di Friuladria, Virgilio Fenaroli. Quindi, Giuseppe Barbieri si è soffermato su un progetto editoriale di Friuladria, mentre sull´evoluzione dello ´spazio cucina´ ha parlato Susanna Boz, di Smartech Italia Spa. Infine, gli chef Roberto Cozzarolo, Massimiliano Sabinot e Carla Savorgnan hanno proposto un assaggio delle pietanze del mangiar magro tipico della cucina friulana e veneta: aringa e baccalà, e sono stati presentati da Walter Filiputti. .  
   
   
ZOOTECNIA, PRESENTAZIONE LIBRO SU "PODOLICA"  
 
La Podolica. Questo il titolo del libro, di Rocco Giorgio, che sarà presentato il 6 marzo, con inizio alle ore 17,30, nel salone della Biblioteca Nazionale. Sono previsti gli interventi del direttore della Biblioteca di Potenza, Franco Sabia, del direttore Apa di Potenza e Matera, Augusto Calbi, del professore di economia agraria all’università di Potenza, Ettore Bove. La serata, moderata da Iranna De Meo, si concluderà con un monologo scritto da Antonio Distefano e sarà letto da Agata Di Deco. Oltre al libro, dal 6 marzo fino al 4 aprile è prevista una mostra fotografica con i seguenti orari: lunedi e venerdì dalla ore 9 alle ore 19, il sabato dalle ore 9 alle ore 13,30. Le foto esposte rappresentano il “modus vivendi” della Podolica, di queste stupenda creatura nel suo habitat naturale. La “terra dell’osso. Si mimetizza adattandosi, in modo silenzioso e austero, ai ciclici cambiamenti che scandiscono il susseguirsi delle stagioni. Rocco Giorgio sottolinea: “E’ la rappresentazione di una natura che, in tempi di forte revisione dei processi produttivi, propone al progresso, all’agricoltura e all’uomo un nuovo patto per guardare avanti con speranza. E’ l’immagine di una zootecnia che comunica alla società la forza dei suoi valori, conquista con il fascino dei suoi colori, rasserena con la sua semplicità”. Questa raccolta di foto, alcune inedite e altre già utilizzate per allestire varie mostre in Basilicata, Campania, Umbria e Germania, racchiude dieci anni di lavoro durante i quali Rocco Giorgio ha avuto modo di osservare e conoscere in profondità uno spaccato di società viva, con le sue passioni e i suoi romanticismi, sorretti da un grande spirito di sacrificio. Come scrive Fausto Lucchetti, presidente Anabic, “Alcuni dei suoi scatti più significativi hanno arricchitola mostra fotografica allestita a Gubbio, in occasione del quarto congresso mondiale sulle razze bonine italiane da carne. Rocco è stato folgorato dalla molteplicità di ambienti e situazioni che esaltano la frugalità, la rusticità e la duttilità della razza Podolica, assuefatta come nessun’altra alle difficili condizioni di allevamento che caratterizzano vaste aree del Meridione. .  
   
   
UNA RICETTA PER LE PATATE DA AMARE: LE PATATE NON SONO TUTTE UGUALI!  
 
Patate da Amare: il consumatore sarà chiamato ad inventare una ricetta che abbia come ingrediente principale le patate mettendo così alla prova le sue doti culinarie. L’obiettivo principale di questa azione è quello di sensibilizzare all’acquisto consapevole del prodotto informando sulla vasta gamma e sulle diverse possibilità di utilizzo delle patate. Sino al 30 aprile basta inviare una ricetta composta da sette ingredienti tra cui le patate francesi e il procedimento per realizzare il piatto. Un’apposita giuria, composta da 4 membri, tra cui il testimonial della campagna, Enrico Cerea chef stellato del ristorante “Da Vittorio, selezionerà le ricette migliori. Tre saranno i criteri di selezione dei piatti vincenti: la qualità degli ingredienti, la loro particolarità e il metodo di preparazione. Www. Patate-da-amare. It . Cnipt è il Comitato Nazionale Interprofessionale della Patata Francese. Il Cnipt ha un proprio sito (www. Cnipt. Com) dove è possibile trovare informazioni e curiosità sull’universo della patata e sulle sue molteplici sfaccettature: la storia, il percorso produttivo, le caratteristiche del mercato, i valori nutrizionali e, inoltre, ricette sfiziose e consigli di cucina. .  
   
   
DAL CENTRO DI RICERCA&SVILUPPO DI CASA BUITONI ARRIVANO I NUOVI PENSIERINI BUITONI!  
 
Pensierini Buitoni: il benessere di un’alimentazione sana e bilanciata fin da piccoli! La linea di prodotti Pensierini Buitoni nasce dalla sapiente collaborazione degli esperti in nutrizione e degli chef del centro di ricerca&sviluppo di Casa Buitoni, che hanno formulato una pasta fresca ripiena gustosa e bilanciata, creata appositamente per apportare in giusta proporzione i principali nutrienti necessari ad un bambino, ma perfetti anche per gli adulti. I Pensierini Buitoni, infatti, costituiscono un piatto nutrizionalmente bilanciato, secondo il modello alimentare mediterraneo, che rispetta nella distribuzione calorica i corretti rapporti tra proteine (15% dell’energia totale), carboidrati (55% dell’energia totale) e lipidi (30% dell’energia totale), per una dieta sana ed equilibrata, fin da bambini. I Pensierini Buitoni con le loro forme originali e divertenti e le ricettazioni gustose e nutrienti - Stelline ricotta e spinaci, Cuoricini prosciutto cotto e Girandole alla carne - stimolano l’appetito dei bambini rendendo divertente e piacevole l’assunzione di pasti completi e bilanciati e l’educazione a corrette abitudini alimentari. Un piatto di Pensierini Buitoni abbinati o conditi con delle verdure costituisce un piatto unico perfetto: sano, completo, bilanciato e soprattutto buono! Ma a volte fare mangiare regolarmente le verdure ai bambini può essere difficile perché non ancora abituati al loro gusto. E allora ci ha pensato Buitoni con due buonissime novità Pensierini: una forma unica e due originalissime ricette - Conchiglie alle Carote, Ricotta e Grana Padano e Conchiglie ai Piselli e Prosciutto Cotto, piccole conchiglie di pasta fresca all’uovo ripiena con la verdura sia nel ripieno che nella sfoglia! Le carote e i piselli, aggiunte nella sfoglia all’uovo, conferiscono alla pasta un piacevole colore rendendo il pasto e l’educazione a delle sane abitudini alimentari, come ad esempio l’assunzione regolare delle verdure ai pasti, divertente come un gioco. Le Conchiglie con Carote, Ricotta e Grana Padano, con carote sia nella sfoglia che nel ripieno, offrono proteine, grassi e carboidrati nelle giuste proporzioni per un piatto nutrizionalmente equilibrato. Inoltre, grazie alla ricotta e al Grana Padano, rappresentano una fonte naturale di calcio, indispensabile per ossa e denti forti. Le Conchiglie con Piselli e Prosciutto Cotto, con piselli, sia nella sfoglia che nel ripieno, forniscono vitamina E preziosa per la difesa delle cellule; i piselli inoltre sono ricchi di fibre utili a migliorare il transito intestinale. Poiché il bilancio energetico è fondamentale, ma non è l’unico attore di una dieta sana ed equilibrata, il centro di ricerca&sviluppo di Casa Buitoni ha cercato di dare risposte concrete anche al corretto bilanciamento dei nutrienti considerati più importanti per il mantenimento di un ottimale stato di salute in tutti i prodotti della gamma Pensierini Buitoni, nello specifico: Sale (sodio)  il contenuto di sodio è stato ridotto al minimo, compatibilmente con la sicurezza microbiologica della ricetta. Abituarsi fin da bambini a riconoscere i sapori naturali degli ingredienti senza che il gusto salato prevalga, è un primo passo per contenere i consumi di sodio /sale all’interno dei quantitativi raccomandati dall’Oms (6 g di sale o 2,4 g di sodio per gli adulti 3. 5 g di sale o 1. 4 g di sodio per i bambini). Grassi  la qualità, oltre che la quantità dei grassi, è stata focus della ricettazione: non ci sono fonti di grassi saturi ad eccezione di quelli apportati naturalmente da ingredienti come il formaggio. Tfa (Trans Fatty Acids = Acidi Grassi Trans)  non vengono utilizzati grassi idrogenati, per non introdurre nella ricetta fonti di Tfa. Zuccheri  la ricetta non contiene zuccheri aggiunti. Gli zuccheri complessi sono quelli apportati dalla farina e dalle verdure, gli zuccheri semplici sono quelli naturalmente presenti nei latticini utilizzati per i ripieni e nelle verdure. I Pensierini Buitoni, quindi, offrono alle mamme, sempre attente all’alimentazione corretta dei loro bambini, un prodotto nutrizionalmente sano e bilanciato, sicuro, buono e facile da preparare, che le aiuti a portare in tavola tutti i giorni ricette varie, sfiziose e divertenti, che trasformino un semplice “primo” in un appetitoso piatto unico. .  
   
   
TRENTO: AL VIA PERBACCO, CONCORSO SULLA COMUNICAZIONE VITIVINICOLA  
 
 D’intesa con il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, l’Ente Vini–enoteca Italiana (Siena), in collaborazione con la rete di Assoenoteche, bandisce un concorso a livello nazionale, denominato Perbacco, per dare un nuovo volto alla comunicazione e all’immagine del vino, che sia meno prevedibile e meno ancorato ad un fenomeno “di moda”, in grado di evidenziarne il ruolo di protagonista dell’italian style. Il concorso, che rientra nell’ambito del progetto “Vino e giovani”, nato con l’obiettivo di promuovere un sano e corretto rapporto con il mondo di Bacco, è rivolto a tutti i residenti sul territorio nazionale di età compresa fra i 18 e i 30 anni. La partecipazione è gratuita e prevede di cimentarsi, nel rispetto di un approccio consapevole ed evoluto ai prodotti enologici, in uno dei seguenti messaggi pubblicitari: a) uno slogan (o breve frase ad effetto); b) un filmato breve; c) un’immagine grafica. In premio per i primi tre vincitori, scelti da una Giuria di esperti, un assegno in denaro e una bottiglia “speciale” di un vino prodotto da una delle aziende associate all’Enoteca italiana. Gli elaborati, forniti su supporto magnetico e cartaceo, dovranno essere inviati improrogabilmente entro il 31 marzo 2009 (farà fede il timbro postale di partenza) al seguente indirizzo: Concorso Perbacco Ente Vini – Enoteca italiana, via Camollia, 72 -53100 Siena Agli elaborati i partecipanti dovranno allegare, debitamente compilata e sottoscritta, l’apposita scheda di partecipazione, scaricabile dal sito www. Vinoegiovani. It o disponibile presso l’infopoint di Palazzo Roccabruna dove sono anche disponibili ulteriori informazioni (Palazzo Roccabruna, Enoteca provinciale del Trentino, via Ss. Trinità, 24 – 38100 Trento; tel. 0461887101). Camera di commercio di Trento, Paolo Milani, e-mail: paolo. Milano@tn. Camcom. It .  
   
   
NEBBIOLO GRAPES 2009: LA VALTELLINA È PRONTA AD OSPITARE LA TERZA EDIZIONE IL 27, 28 E 29 MARZO  
 
 Sondrio – Valtellina, Langhe e Roero, Alto Piemonte, Sardegna, Stati Uniti, Australia, Sudafrica e Messico. Un unico denominatore comune unisce parti del mondo così diverse e distanti: il vitigno Nebbiolo. Grazie a Nebbiolo Grapes, la convention internazionale ideata, voluta e promossa dal Consorzio Tutela Vini di Valtellina con la partecipazione di produttori ed esperti di quattro continenti, i prossimi 27, 28 e 29 marzo si ritroveranno a Sondrio gli intenditori, gli appassionati e i professionisti del settore. Incontreranno produttori provenienti da ogni parte del mondo per degustare i vini a base Nebbiolo da loro prodotti, oltre che per approfondire la conoscenza di aspetti scientifici. L’appuntamento torna dunque in Valtellina (la prima edizione si tenne proprio nel capoluogo valtellinese nel 2004) a distanza di due anni dalla seconda edizione, organizzata nel marzo 2006 in Piemonte, ad Alba (Cn). Un evento unico nel suo genere che riunirà decine di winemaker che coltivano Nebbiolo nelle zone più disparate del globo e che si avvarrà della preziosa collaborazione del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Roero. Nebbiolo Grapes nel 2004 calamitò in Valtellina decine di giornalisti, un’ottantina di aziende vinicole da tutto il mondo e quasi 3000 tra appassionati e addetti ai lavori. L’edizione 2009 di Nebbiolo Grapes, diventato un progetto che unisce idealmente i produttori di tutto il mondo per promuovere studi e iniziative sul Nebbiolo, si preannuncia ricca di novità legate soprattutto ai risultati delle ricerche sugli aspetti genetici e clonali portate avanti in questi anni. Nebbiolo Grapes si compone infatti di una parte con congressi e forum, dedicata alle relazioni di carattere viticolo, enologico e di marketing e comunicazione, e di una parte dedicata alle degustazioni dei vini. L’evento si aprirà la mattina di venerdì 27 marzo presso la Sala Arturo Succetti - Unione Artigiani Sondrio - con il convegno di divulgazione scientifica: “Il Nebbiolo: un vitigno per la viti-enologia di territorio”. Condotto da Osvaldo Failla (Professore di viticoltura dell’Università degli Studi di Milano) il convegno tratterà dell’origine genetica del vitigno e la sua variabilità intra-varietale, del confronto tra diversi terroir del Nebbiolo in ambito nazionale ed internazionale, delle sue peculiarità agronomiche ed enologiche e della sua valorizzazione mediante l’enologia varietale e la microbiologia di terroir. Interverranno studiosi e ricercatori dell’Università di Milano e Torino, con apporti internazionali. Seguirà nel pomeriggio il forum: “Uno stile chiamato Nebbiolo. Nuove visioni per comunicare il futuro”, conduce Giacomo Mojoli (Giornalista e referente dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche). In discussione temi aperti di produzione viticola, salvaguardia del territorio e sostenibilità economica. Saranno presentati esempi concreti di sviluppo sostenibile in ambito nazionale e internazionale e si parlerà di evoluzione della comunicazione con l’intervento di esperti di economia ambientale e di marketing, giornalisti della carta stampata, esponenti del design della comunicazione. Sabato e domenica l’atteso banco d’assaggio proporrà in degustazione la carta del Nebbiolo con oltre 200 etichette e produttori da Italia, Usa, Australia, Messico, Sudafrica… Un evento nell’evento che si terrà nella prestigiosa cornice di Castel Masegra, l’antico castello che domina Sondrio. Un’occasione eccezionale per degustare la Carta del Nebbiolo, conoscere e apprezzare le diverse sfumature di vini prodotti con lo stesso vitigno ma in parti del mondo così diverse. Per aggiornamenti sulle aziende presenti al banco d’assaggio, novità sul programma, informazioni e contatti è possibile consultare il sito internet www. Nebbiolograpes. Com. .  
   
   
DEBUTTA LA PICCOLA BRUT 25 DI FRATELLI BERLUCCHI  
 
Nuovo formato da 0,375 lt. Per “Brut 25” di Fratelli Berlucchi, il primo non-millesimato della gamma di vini Franciacorta, presentato a Milano lo scorso settembre. L’ideazione della piccola bottiglia è scaturita dalla forte richiesta del canale horeca, in particolar modo dagli hotel di prima categoria che d’abitudine propongono nel frigobar delle camere affermati champagne e spumanti. Oltre che negli hotel, si potrà degustare la piccola “Brut 25” anche come aperitivo nei migliori bar d’Italia, oppure a casa, tra spumeggianti flûte con cui brindare. Brut 25 Franciacorta Docg si rivolge ad un target giovane e si propone come una ventata di freschezza, di immediata piacevolezza e di facile bevibilità. Colore brillante e scarico insieme, dalla struttura delicata ma piena. “25” perché tanti sono i mesi che intercorrono fra la raccolta del grappolo d’uva e la degustazione in bottiglia. La storica casa vinicola Fratelli Berlucchi produce Franciacorta millesimati dal 1977 per il mercato nazionale e internazionale: Brut, Brut “Casa delle Colonne”, Brut Rosé, Brut Satén, Pas Dosé. “Brut 25” si inserisce a pieno titolo nella gamma eccellente dei Franciacorta dell’azienda di Borgonato, all’altezza dunque dei prestigiosi millesimati che mantengono viva la filosofia dal rigore tradizionalista della famiglia Berlucchi, testimoni storici di un territorio museo, la Franciacorta. .