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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Marzo 2009
PRESENTATO PROGRAMMA RAI FRIULANI DIMENTICATI  
 
Trieste, 16 marzo 2009 - E´ stato presentato 12 marzo a Trieste il programma radiofonico "L´alfabeto friulano delle rimozioni", che ha come scopo la valorizzazione di personaggi friulani protagonisti di iniziative e imprese molto significative, ma dei quali è ormai quasi del tutto andata perduta la memoria collettiva. La prima puntata della terza serie del programma - ideato, scritto e condotto da Paolo Patui, con la regia di Marisandra Calacione, per la sede regionale Rai - andrà in onda domenica prossima, 15 marzo. "Questo tipo di iniziative - ha commentato l´assessore regionale alla Cultura, Roberto Molinaro - concorrono alla crescita della consapevolezza di appartenere ad una regione dalle molte specificità e da un´identità molto forte. In momenti di crisi, come quelli che stiamo attraversando, questo è molto utile: è necessario, quindi, investire ulteriori risorse nella cultura". L´alfabeto friulano presenterà con cadenza settimanale le vite e l´opera di "eroi sconosciuti", che si sono contraddistinti con dei contributi originali e determinanti per lo sviluppo economico, scientifico, culturale e sociale del Friuli Venezia Giulia, ma molto spesso dell´intera comunità europea e mondiale. Nello specifico, le trasmissioni radiofoniche tratteranno di 18 personaggi, tra i quali sono da menzionare l´eroe nella fortezza di Osoppo, Leonardo Andervolti, il costruttore di rilevanza europea Giacomo Ceconi, la celebre cantante lirica del ´700 Adriana Ferrarese ed il promotore della legge italiana contro la pena di morte, Pietro Ellero. Gli ascoltatori avranno così occasione di conoscere "in modo veloce e simpatico" il passato del luoghi e le caratteristiche delle diverse epoche nelle quali essi hanno vissuto. L´assessore Molinaro si è anche soffermato sull´importanza di queste trasmissioni Rai ai fini della valorizzazione e della diffusione della cultura sul territorio. "Il programma si coniuga infatti anche con la tutela della lingua", ha affermato. Infine, nel corso dell´evento - al quale, tra gli altri, ha partecipato il direttore della sede regionale Rai Fvg, Roberto Collini - è stata sottolineata l´idea etica alla base della trasmissione ("correggere l´ingiustizia della dimenticanza") e l´apertura al mondo dei personaggi friulani presi in esame. .  
   
   
RADIOINFORM, LA PRIMA RADIO ONDINE ITALO-UNGHERESE AMPLIA IL PALINSESTO SETTIMANALE DELLA TRASMISSIONE IN LINGUA ITALIANA  
 
Praga, 16 marzo 2009 - Grazie al gran numero di lettere degli ascoltatori la redazione di Radioinform ha deciso di aumentare le edizioni dell’informagazine in lingua italiana. A partire dalla settimana del 9 marzo al consueto appuntamento di lunedì verrà aggiunta una seconda edizione infrasettimanale del magazine italiano. Le trasmissioni del giovedì saranno dedicate alle numerose lettere degli ascoltatori, all’angolo della posta, naturalmente senza tralasciare le rubriche culturali, di turismo e di attualità. Il primo obbiettivo della redazione, quello di stimolare gli ascoltatori all’interattività, è stato raggiunto. Il profilo di Radioinform è la cultura, il turismo e la gastronomia dei due paesi cercando di essere un tramite tra le due nazioni, tra la cultura ungherese e quella italiana, fornendo informazioni utili sia alla comunità di italiani presente in Ungheria, sia a tutti i numerosi ascoltatori che ci seguono dall’Italia, e che ci sostengono con le loro lettere. Www. Radioinform. Com .  
   
   
ROMA, ACTA POTENZA VICE PRIMO PREMIO COMUNICAZIONE AMBIENTALE  
 
 Roma, 16 marzo 2009 – Il 12 marzo, nella Casa dell’Architettura, a Roma, si è svolta la quinta edizione di Bica, la Biennale Internazionale della Comunicazione Ambientale. Nel corso della manifestazione sono stati premiati i migliori progetti di comunicazione ambientale promossi dalle aziende di servizio pubblico. La campagna di comunicazione “Scopri l’ora giusta per rompere le scatole”, progetto presentato dall’Acta di Potenza (Azienda Comunale per la Tutela Ambientale), promossa per le utenze commerciali, si è aggiudicata il primo premio assoluto per la migliore campagna di comunicazione ambientale. A ritirare il riconoscimento il presidente dell’Acta Federico Mazzaro e il Responsabile della comunicazione aziendale Vincenzo Fierro. Il presidente dell’Acta Federico Mazzaro ha sottolineato come “L’acta, da sempre è impegnata nel delicato e importante compito di tutela e salvaguardia dell’ambiente, raccoglie con grande soddisfazione questo riconoscimento che rispecchia a pieno la sua mission: gestire le diverse fasi del ciclo dei rifiuti e promuovere presso tutti i cittadini comportamenti ecologici e rispettosi dell’ambiente. ” “In qualità di ideatori grafici dell’intera campagna, siamo molto soddisfatti. “afferma il Responsabile della Scai Comunicazione, Michele Franzese. “Da sempre siamo sensibili all’ambiente e ci facciamo promotori di una nuova concezione di comunicazione sostenibile, che possa coinvolgere cittadini, istituzione ed imprese in un circolo virtuoso di tutela ambientale. ” “Scopri l’ora giusta per rompere le scatole”, infatti, è nato per sensibilizzare i commercianti ad un comportamento più consapevole e ad un corretto approccio nello smaltimento del cartone, nonché alle norme civiche che regolamentano gli orari per depositare i rifiuti, alle modalità di smaltimento degli imballaggi ed al particolare disassemblamento dei cartoni da imballaggio. Il premio è stato consegnato da Fabio de Lillo, assessore all’Ambiente del comune di Roma e dal presidente di Federambiente, Daniele Fortini. .  
   
   
A MILANO IL PRIMO CASTING TELEVISIVO: “ ANORESSIA STOP” L’EVOLUZIONE DEL PROFILO DELLA MODELLA DEL TERZO MILLENNIO: TAGLIA 42 - SANA, SOLARE E DINAMICA  
 
Milano, 16 marzo 2009 - “Essere modella significa”, dicono gli stilisti Premoli, Dario Di Bella e Giovanni Premoli,”saper indossare, con femminilità e stile, i capi di abbigliamento dei creativi della moda. La Bellezza della Donna è nelle Sue forme, nella salute del suo corpo, nel ritmo armonico delle sue movenze ed è proprio con i progetti come ad esempio “Anoressia Stop”, che per primi da sempre ci siamo battuti nel nostro settore per far sì che le modelle potessero essere taglia 42 . Il nostro impegno in questi anni si è focalizzato nel voler lanciare provocazioni, come una modella immersa in una vasca da bagno piena di spaghetti conditi con olio, pomodorini di pachino e con tanto di basilico. Il nostro impegno continua lanciando messaggi positivi alle giovani promesse della moda e mettendo in luce le problematiche di una malattia subdola purtroppo in crescita nei Paesi soprattutto occidentali. ” Dario&giovanni affermano: “Non siamo dei medici, non abbiamo le competenze per affrontare scientificamente il problema, ma una cosa è certa, noi stilisti, abbiamo il diritto e il dovere morale, di scegliere, per le nostre campagne pubblicitarie o sfilate, modelle che esprimano uno stereotipo sano, femminile e naturale di donna. Migliaia di candidate hanno già inviato le loro foto alla mail creata appositamente da Studio Aperto per il progetto “Anoressia Stop”. L’ età delle ragazze selezionate varia dai 18 ai 30 anni e provengono da tutta la penisola; sono state convocate oltre 250 giovani aspiranti modelle tra le selezionate. “Si tratta,” dicono gli stilisti Premoli, ” del primo casting televisivo nazionale promosso da Studio Aperto, per ricercare la vera bellezza mediterranea in taglia 42. Siamo sicuri che prima o poi anche altre case di moda, seguiranno le nostre iniziative e avvieranno pure loro dei possibili casting in tg. 42 che siano on line o multimediali o televisivi poco importa, ma è importante che anch’essi siano impostati con una finalità sociale condivisa contro i disturbi alimentari. Se così fosse, saremmo contenti; vorrà dire che il nostro sasso non è stato lanciato nel vuoto, ma ha creato una rispondenza nel settore della moda, un effetto benefico. Il periodo di crisi economica che il tessile ed il mondo dell’abbigliamento sta vivendo sarà superato anche con progetti coraggiosi come Anoressia Stop e da iniziative caratterizzate da un concreto slancio sociale come il nostro. Stare bene con se stessi significa saper apprezzare la propria Persona e puntare ad un proprio equilibrio psico-fisico: curarsi nell’aspetto, nell’equilibrio delle forme; mens sana in corpore sano”. I risultati del casting e le modelle vincitrici saranno premiate e rese note da Studio Aperto al tg del martedì 17 marzo 2009. Le vincitrici saranno le Protagoniste della campagna stampa Premoli “Anoressia Stop” , che sarà il risultato concreto di tutto questo progetto durato mesi. Le informazioni sul proseguo del progetto saranno di volta in volta comunicate. Lunedi’ 16 Marzo 2009 C/o spazio Eda Milano, via Filippino Lippi, 7, Ore 14. 30-19. 00. .  
   
   
MILANO CON IL PREMIO SELEZIONE BANCARELLA SI CONFERMA CAPITALE DELL’EDITORIA  
 
Milano, 16 marzo 2009 - "Voglio testimoniare la capacità di Milano di avvicinarsi alla lettura soprattutto in un momento in cui tutto corre veloce. Questo premio e´ una meravigliosa occasione per la nostra città. Il Premio Bancarella è una delle più belle e importanti tradizioni letterarie italiane. Sono 57 anni che valorizza il talento dei più bravi scrittori italiani e stranieri e che ne diffonde la conoscenza tra il pubblico” – ha dichiarato il Sindaco Letizia Moratti il 12 marzo alla presentazione dei sei libri finalisti per il Premio Bancarella 2009 che verrà assegnato il 19 luglio prossimo a Pontremoli. “Milano è la capitale dell´editoria ma non basta – ha continuato il Sindaco - senza questo impegno dei librai, di cui Milano vanta una lunga tradizione, a suggerire e stimolare la lettura, i libri rimarrebbero negli scaffali”. I sei libri vincitori del Premio Selezione Bancarella, tra i quali verrà scelto il vincitore del Premio Bancarella sono: “Il testimone” di Gaetano Amato, “Willy Melodia” di Alfio Caruso, “Il suggeritore” di Donato Carrisi, “Gli effetti secondari dei sogni” di Delphine De Vigan, “Sette uomini d´oro” di Lorenzo Licalzi e “Il gioco delle tre carte” di Marco Malvali. Il premio, organizzato dalla fondazione Citta´ del Libro, sarà assegnato a uno dei sei finalisti da una giuria di 200 librai italiani. .  
   
   
VARESE, PRESENTATA XXI EDIZIONE DEL PREMIO CHIARA ZANELLO: INIZIATIVA PER RICORDARE IL GRANDE SCRITTORE LUINESE  
 
Varese, 16 marzo 2009 - E´ stata presentata il 12 marzo a Varese, la Xxi edizione del "Premio Chiara - Festival del Racconto 2009", che si terrà dall´8 al 25 ottobre, corredato da altre manifestazioni a carattere culturale. Il Premio, uno dei più prestigiosi a livello nazionale, è dedicato alle raccolte di racconti edite in Italia e nel Canton Ticino tra il 1° maggio 2008 3 il 30 aprile 2009. Nato nel 1989 per ricordare lo scrittore Piero Chiara, scomparso nel 1986, è affiancato dal "Premio Chiara Giovani" e dal "Premio Chiara alla carriera". L´edizione di quest´anno non sarà dedicata solo alla letteratura. Prevede anche, infatti, incontri con gli scrittori, tavole rotonde, mostre, seminari e intrattenimenti vari. In particolare un seminario si occuperà dei rapporti tra letteratura e cinema, dal momento che alcuni romanzi di Chiara sono stati trasportati con successo sul grande schermo. L´iniziativa, che nelle scorse edizioni ha sempre riscosso un notevole successo, è sostenuta dall´assessorato alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, dai Comuni di Varese e Luino, dalla Camera di Commercio di Varese, dal Canton Ticino e dall´Ufficio scolastico provinciale di Varese. "Questo evento - commenta l´assessore alle Culture, Identità e Autonomie, Massimo Zanello - rappresenta un´occasione d´incontro e confronto per la valorizzazione dei talenti narrativi. L´iniziativa ha il pregio di mantenere vivo il ricordo e l´insegnamento del grande Piero Chiara e nello stesso tempo di dare valore al proficuo impegno dei giovani scrittori che si cimentano nella composizione di racconti seguendo l´insegnamento del Maestro". L´edizione di quest´anno affronterà per la prima volta il legame tra letteratura e industria, relazione ben illustrata nel territorio di Varese e della sua provincia anche attraverso numerose testimonianze cinematografiche e letterarie conservate nei preziosi archivi delle storiche aziende del territorio. "Questa manifestazione - conclude Zanello - si configura quindi come un virtuoso momento di diffusione della cultura che spalanca gli orizzonti e offre, soprattutto alle giovani generazioni e a chi si accosta per la prima volta a un testo narrativo, l´occasione di un cammino di crescita che affonda le radici proprio nella tradizione letteraria di Piero Chiara". Da quest´anno inoltre il Premio Chiara è su Facebook con un profilo su cui verranno pubblicate informazione e notizie sul premio stesso. .  
   
   
FAI ORGANIZZA “INTERNI ED ESTERNI DELLA CITTA’ MODERNA” 5 INCONTRI SU VITA, ARTE E INTRATTENIMENTI A MILANO NELLA PRIMA METÀ DEL NOVECENTO  
 
Milano, 16 marzo 2009 - Il Fai – Fondo Ambiente Italiano presenta tra gli eventi primaverili di Villa Necchi Campiglio, un ciclo di conferenze dal titolo “Interni ed esterni della città moderna”: cinque incontri, dal 26 marzo al 28 maggio alle ore 18. 00, su aspetti della vita quotidiana, dell’arte e degli intrattenimenti nella Milano degli anni Trenta, curati da Lucia Borromeo, Responsabile Scientifico del Fai, che verranno approfonditi con professori universitari ed esperti. Nella splendida sede di Villa Necchi Campiglio, proprietà della Fondazione nel cuore di Milano, si approfondiranno in particolare le innovazioni e le trasformazioni avvenute negli ambiti del cinema, della fotografia, dell’artigianato, dell’alimentazione e dell’architettura paesaggistica urbana, determinati ed influenzati dagli avvenimenti storico-culturali della società contemporanea dall’inizio del secolo scorso fino all’immediato dopoguerra. Nuove tecniche fotografiche ritraggono la vita milanese e la documentazione fotografica testimonia la crescita urbana di Milano e la trasformazione del territorio, specie tra le due guerre, mentre gli sviluppi del cinematografo spaziano dai primi documentari di Luca Comerio a Stramilano (1929) di Corrado D’errico dove la macchina da presa registra la giornata di una Milano vitale e industriosa, alla favola di Miracolo a Milano (1950) di Vittorio De Sica. Nella prima metà del Novecento Milano è protagonista anche di un’importante stagione nel settore delle arti decorative, segnata da fondamentali mutamenti di gusto, metodi produttivi, rapporti con la committenza: manufatti unici o in serie limitate assumono un ruolo di primo piano intrecciando uno stretto connubio con l’architettura dell’abitare. L’attenzione verso nuovi modi di abitare riguarda anche il giardino, lo spazio verde si insinua sotto forma di tetti e terrazze giardino di straordinaria bellezza nelle abitazioni aristocratiche e non solo, dove dalla cucina alla sala da pranzo si sperimentano ricette e ricevimenti che seguono l’evoluzione della cultura culinaria, strettamente collegata agli eventi politici ed economici che hanno segnato le tappe della nostra storia. Www. Fondoambiente. It .  
   
   
IL PITTORE FERNAND LÉGER E IL REGISTA FEDERICO FELLINI A GRADARA PER UNA MOSTRA “SULLE ORME DEL CIRCO” A PALAZZO RUBINI VESIN  
 
Milano, 16 marzo 2009 - Il grande circo sbarca per la prima volta a Gradara, a Palazzo Rubini Vesin, con la nuova attesissima mostra ideata da Gradara Innova e promossa dall’Amministrazione Comunale, salutata con entusiasmo dal Sindaco Franca Fronchi e dal Presidente Andrea De Crescentini: “Gradara entra con questa mostra in un’altra dimensione, pur restando fedele alla volontà di valorizzare la grande arte contemporanea: si candida a diventare nuova Capitale della Fantasia”. Protagonisti assoluti saranno due grandi nomi della cultura del Novecento: il pittore Fernand Léger e il regista Federico Fellini che si incontreranno inaspettatamente su di una comune passione, il circo, tema che ha ispirato gran parte degli artisti contemporanei, grazie alle infinite possibilità di lettura e interpretazione. Nel settecentesco Palazzo Rubini Vesin si fondono così i sogni espressi dall’arte figurativa e dal cinema, ma non solo: il percorso della mostra “Sulle orme del circo”, curato dalla Prof. Ssa Silvia Cuppini, coinvolge differenti tematiche legate all’universo circense al fine di restituire la profondità dell’argomento ma anche la mobilità e la variabilità tipiche di questo genere di spettacolo. Un’esposizione in movimento quindi, incorniciata dallo scenografico allestimento ideato da Roberto Bua, pronta ad accogliere l’affascinante mondo del giocattolo d’epoca grazie ad una preziosa serie di automi di ispirazione circense degli anni Quaranta, Cinquanta e Sessanta e di carillons giapponesi a tema provenienti da una collezione privata. In mostra anche parte del ricco patrimonio fotografico conservato dal Cedac, Centro di documentazione sul circo italiano - uno dei partners coinvolti nell’evento – che ha aperto a Gradara i suoi archivi per svelare immagini accattivanti e impreviste. Le orme del circo ci conducono infine ai giorni nostri: parte degli spazi espositivi saranno destinati ad ospitare le opere di giovani artisti contemporanei di riconosciuto valore che hanno fatto del circo il proprio punto di riferimento. A fare da filo conduttore tra le eleganti sale del palazzo è il capolavoro grafico di Fernand Léger, “Il circo”, una serie di litografie a colori realizzate nel 1950: acrobati, saltimbanchi, giocolieri ben esprimono gli esiti di una ricerca che ha portato il grande maestro francese a misurarsi con le sfide del suo tempo, come il cubismo, di cui fu uno dei riconosciuti protagonisti, e che mai ha rinnegato la passione per la forma ed il colore. Le opere di Léger esprimono lo stesso bisogno di sogno, poesia ed evasione che Fellini aveva coltivato all’ombra del tendone: i brani tratti dalle sue indimenticabili pellicole, appositamente selezionati per la mostra di Gradara dagli esperti della Fondazione Fellini di Rimini, lo dimostrano, proponendo un’inedita lettura sul rapporto tra donna e circo. Www. Gradarainnova. Com .  
   
   
ARCHI DI PRESTIGIO YURI BASHMET E I SOLISTI DI MOSCA OMAGGIO A NICCOLÒ PAGANINI DOMANI ALL’ AUDITORIUM NICCOLÒ PAGANINI DI PARMA  
 
 Parma, 16 marzo 2009 - Il formidabile Yuri Bashmet e I Solisti di Mosca tornano per uno dei più attesi appuntamenti della Stagione Concertistica 2008/2009 del Teatro Regio di Parma. Martedì 17 marzo 2009, alle ore 20. 00 (abbonamento turno A), il grande violista sarà all’Auditorium Paganini nella duplice veste di solista e direttore dell’orchestra da lui fondata in un programma consacrato a musiche di Johann Sebastian Bach, Franz Schubert, Niccolò Paganini e Pëtr Il’ič Čajkovskij. A Johann Sebastian Bach con il terzo Concerto Brandeburghese in sol maggiore è affidata l’apertura del concerto che continua con Franz Schubert e con una inedita trascrizione per viola e archi della celebre Sonata in la minore per arpeggione e pianoforte, ulteriore occasione per dar risalto all’acclamato virtuosismo dell’orchestra d’archi russa. Significativo l’omaggio che Yuri Bashmet rivolge al genio di Niccolò Paganini con l’esecuzione del Concertino in la minore per viola ed archi, adattamento del Quartetto per violino, viola, violoncello e chitarra in la minore n. 15 dovuta a Roman Balashov e Grigory Katz. Chiude la serata Souvenir de Florence op. 70, che Pëtr Il’ič Čajkovskij cominciò a comporre nella città toscana: «Ho cominciato a scrivere il sestetto - confidava il musicista - e la composizione procede, per ora, con molta difficoltà; questa forma d’espressione completamente nuova per me, mi crea dei problemi; mi sembra sempre che non ci siano veramente sei voci, ma di comporre, in realtà, per orchestra e di fare soltanto una riduzione per sei strumenti ad arco». Yuri Bashmet è considerato uno dei massimi musicisti viventi fin dall’avvio di una strepitosa carriera internazionale, propiziata da una prodigiosa sonorità, da un magistrale dominio dell’arco e da un’eccezionale sensibilità. Egli ha ispirato molti compositori che hanno scritto per lui nuove composizioni che sono andate ad incrementare il repertorio per viola. A Bashmet si deve la creazione dei Solisti di Mosca che si sono costituiti nel 1984, sotto la sua direzione. Caratteristica dell’orchestra è che i componenti sono tutti solisti laureati di concorsi internazionali. Dal momento della sua formazione, l’ensemble si esibisce sempre più frequentemente in tournèe in tutto il mondo collocandosi tra le migliori formazioni del mondo cameristico «Bashmet è riuscito in un tempo brevissimo ad amalgamare al meglio questi giovani e prestigiosi solisti, infondendo, un suono volitivo, chiaro ed acuto e, nello stesso tempo, precisione virtuosistica, dimostrando di possedere alte capacità che lo collocheranno presto tra i migliori direttori d’orchestre da camera». .  
   
   
CONCERTO DI PRIMAVERA LA MUSICA COME MOMENTO DI INCONTRO TRA L’UOMO E IL SACRO: LA CORALE POLIFONICA ISTÒK INTERPRETA “IL DONO” DI GIORGIA FIORIO 21 MARZO, PRIMO GIORNO DI PRIMAVERA PALAZZO FONTANA DI TREVI ROMA,  
 
Roma, 16 marzo 2009 - Il 21 marzo, prima giornata di Primavera, alle ore 17. 00, l’Istituto Nazionale per la Grafica ospita, a Palazzo Fontana di Trevi, un incontro musicale aperto gratuitamente al pubblico, organizzato da Peliti Associati. La Corale Polifonica Istòk (“la sorgente”, in russo), si esibirà in concerto all’interno delle sale in cui è allestita la mostra fotografica “Giorgia Fiorio. Il Dono”. La Corale, fondata nell’autunno 1992 dalla maestra Svetlana Kàllistova, laureata in musicologia all’Accademia musicale Gnesin di Mosca, e composta da circa 30 persone di diverse nazionalità, canterà brani di musica sacra appartenente a varie religioni e nazionalità (un repertorio che andrà dal russo al tedesco, dall’inglese al latino). La musica è spesso stata una componente fondamentale in tutte le forme e le manifestazioni della ritualità e della spiritualità nei vari continenti. Come il lavoro di Giorgia Fiorio mira alla scoperta del significato più profondo della condizione esistenziale e spirituale dell’umanità, così il momento musicale vuole rappresentare quell’istante di raccoglimento, intimo e di condivisione al tempo stesso, che si esprime in varie forme presso realtà etniche, culturali e religiose diverse. L’esibizione del coro sarà un’occasione di riflessione per apprezzare la mostra fotografica in un contesto unico e suggestivo. In mostra, cento stampe fotografiche in grande formato, corrispondenti all’intera serie di fotografie selezionate dall’artista per l’opera Il Dono, che l’Istituto Nazionale per la Grafica ha acquisito, nel corso del 2008, per le proprie collezioni. .  
   
   
AL TEATRO VENTAGLIO SMERALDO WATERWALL, CON COREOGRAFIA DI IVAN MANZONI E MUSICHE ORIGINALI: DOMENICO MEZZATESTA  
 
Milano, 16 marzo 2009 - Dopo aver circuitato nei principali teatri italiani e aver entusiasmato il pubblico d’Europa, America e Asia, torna finalmente a Milano l’unico spettacolo teatrale al mondo con una dirompente cascata d’acqua in scena. Work in progress dalle possibili infinite forme, “Waterwall” di Ivan Manzoni è uno show dal forte impatto visivo, un’esperienza che ogni volta coinvolge ed emoziona il pubblico più eterogeneo. Imbracature, corde elastiche, altalene, amplificano i movimenti dei performer spingendoli ai confini dell´acrobatica. Effetti di luci e ombre modellano il flusso dell’acqua, lo mutano da velo trasparente a muro quasi impenetrabile piegandolo a una inedita spettacolarità. Il linguaggio del corpo si articola sulla scena nella sua disarmante semplicità, la sperimentazione non segue il percorso della ricerca coreografica, ma prende vita una performance fatta di immagini, di colori e di musica scandagliati nelle profondità dei loro poteri ipnotici. Ivan Manzoni ha tradotto sulla scena la volontà di superare le barriere architettoniche e linguistiche tradizionali della danza, sostituendo la ricerca drammaturgica con lo studio delle potenzialità offerte dall’incontro-scontro tra la forza dell’acqua e le dinamiche del movimento umano. Da sempre il coreografo bergamasco è stato affascinato dal possibile legame tra questo liquido primordiale e la danza. La complessità della macchina scenografica con cui i danzatori interagiscono e le infinite variazioni sul movimento che ne derivano rendono necessaria per la compagnia Materiali Resistenti Dance Factory una accurata selezione dei performer. Per questo spettacolo gli artisti oltre a possedere ottime basi tecniche di danza e di acrobatica devono essere dotati, tra varie altre qualità, anche di una notevole resistenza fisica. Definito dalla critica “operaio della danza” il coreografo Ivan Manzoni, fondatore e direttore artistico della compagnia, persegue la sua estenuante ricerca di nuove forme di interazione corpo-macchina, collocandosi in una posizione atipica nel panorama della danza. Negli ultimi anni Manzoni si è dedicato con sempre maggiore interesse allo studio di performance aeree utilizzando, come in “Waterwall”, corde, bungees, imbracature, moschettoni. Grazie a questa dedizione le coreografie aeree costituiscono oggi uno dei settori più riconosciuti e richiesti della sua attività. Note sono le performance elaborate per lo spettacolare lancio della nuova Fiat 500 e quella per la riapertura del Campanile di San Marco a Venezia, fra le altre. Questo percorso culmina con la partecipazione alla Cerimonia di apertura dei Xx° Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006, per cui il coreografo ha realizzato una sorprendente coreografia aerea denominata “Simbolo di pace”, in cui nell’immagine finale si delineava la figura di un’eterea colomba composta di corpi umani che ha emozionato il mondo intero. Www. Teatrosmeraldo. It .  
   
   
AL TEATRO ELFO IL TEATRO DE LOS ANDES IN ODISSEA TESTO, LUCI E REGIA CÉSAR BRIE  
 
Milano, 16 marzo 2009 - Arrivato in Italia a 18 anni dall´Argentina, César Brie, sin dagli esordi, sviluppa un´arte apolide, a stretto contatto con le molte realtà incontrate in una vita trascorsa per scelta in esilio. Dopo l´esperienza nel gruppo Farfa e nell´Odin Teatret, torna in Sud America, in Bolivia, dove fonda il Teatro de los Andes. Ed è proprio con questa compagnia che crea spettacoli immersi nell´attualità, ispirandosi a classici della letteratura o a fatti storici. Il suo stile raffinato, capace di intrecciare azioni, parole, immagini, musica, in maniera assolutamente inedita, trova conferma in Otra vez Marcelo, ospitato con successo nella stagione Teatridithalia 05/06, livido ritratto di Marcelo Quiroga Santa Cruz, uno dei più grandi intellettuali boliviani del Xx secolo. Lo spettacolo, ultimo della sua “trilogia politica”, è preceduto da Dentro un Sole Giallo (2004), testimonianza sul terremoto che colpì la Bolivia nel ’98, cancellando intere comunità rurali e favorendo la successiva speculazione sulla ricostruzione. Nel 2000 dirige la sua corale e potente Iliade, nella quale la guerra di Troia è metafora dei conflitti della contemporaneità: un autentico “kolossal” del teatro di ricerca, con trenta attori in scena. Sostenuto produttivamente da Fondazione Pontedera Teatro e Emilia Romagna Teatro Fondazione a cui si aggiunge la collaborazione di Armunia Festival Costa degli Etruschi, César Brie prosegue la sua personale rilettura di Omero, allestendo questa volta Odissea e legandola profondamente alla situazione politica della sua Bolivia. Lo spettacolo, che debutta in prima nazionale al Teatro delle Passioni di Modena il 24 febbraio, è dedicato ai migranti di oggi, ai curiosi, ai guerrieri, ai naufraghi. Come Penelope, César Brie intreccia fili diversi per creare la trama: «Uno di questi fili è stato partire da noi. Quali sono i nostri naufragi, le nostre passioni, i nostri mostri? Cosa abbiamo abbandonato? Dove si nasconde la nostra Itaca? Diciamo Io, per dire Noi. Diciamo Noi per dire Voi. Non dobbiamo smarrire questa presenza intima che bussa alla porta e vuole diventare l’universo. Ulisse è il migrante, il curioso, il guerriero, il naufrago. Se la sua figura incarna nostalgia, scaltrezza, disperazione, lotta per la sopravvivenza, altri personaggi incarnano fedeltà, attesa, ricerca del padre. Persino i morti si accalcano di fronte al sangue degli animali sgozzati in sacrificio per dire la loro, per testimoniare. Ci sono nell’Odissea tutti gli aspetti del racconto: la fiaba, la magia, gli eventi, i ricordi, la lotta contro la natura, contro i propri compagni, contro i mostri e contro se stessi. Chi sono gli Ulisse di oggi? Gli artisti nel loro perenne viaggio attraverso le forme, gli impiegati, ancorati nei loro uffici che vanno via immobili con la loro immaginazione, i migranti che arrivano sulle nostre spiagge naufraghi, fuggendo dai mostri della miseria e della guerra, la cui fuga adesso si vuole sanzionare come delitto. Un altro filo sono state le tantissime opere d’arte che l’Odissea ha suscitato. Leggere e confrontare. La nostra Penelope oscilla tra la figura omerica e la Molly di Joyce. Ma sia che seguiamo la traccia della migrazione, i suggerimenti contemporanei, il viaggio interiore o le nostre particolari vicende, sempre e comunque torniamo a Omero, al suo canto immenso e meraviglioso. Mentre montiamo l’Odissea, la Bolivia si incendia, e questo diventa il quinto filo da tessere. A Sucre vedo gli indigeni presi in ostaggio, picchiati e umiliati. Sentiamo sul collo il fiato del fascismo. Di questo passaggio della storia boliviana restano tracce nel nostro lavoro: la profezia di Tiresia diventa lo sguardo di un emigrante che torna dopo vent’anni. La cacciata e umiliazione di Ulisse per mano dei pretendenti ha il tono e le parole delle aggressioni razziste. L’odissea finisce con una guerra civile che gli dei interrompono. Torniamo al deus ex machina di Omero. In 14 linee gli dei fermano la guerra e costringono a realizzare i patti della convivenza. Cerchiamo un´immagine che sintetizzi questa azione divina: forse una nevicata. Tutti si fermano di fronte alla neve ed in quella pausa Atena introduce idee di pace. È la soluzione. Di tutto questo parla l´Odissea. Il racconto dei racconti agli albori dell´uomo». .  
   
   
AL PICCOLO TEATRO STREHLER “SOTTO PAGA, NON SI PAGA!” LEZIONI DI ECONOMIA DI DARIO FO CON ANTONIO CATANIA E MARINA MASSIRONI  
 
Milano, 16 marzo 2009 - Il Piccolo Teatro di Milano torna ad ospitare un testo di Dario Fo, Sotto paga, non si paga!, parabola grottesca sul disagio sociale ed economico, in scena allo Strehler, dal 24 marzo al 5 aprile. Quando Sotto paga, non si paga! venne rappresentato per la prima volta nel 1974 la storia che veniva raccontata suonava surreale: donne della periferia milanese, andando a fare la spesa, si ritrovavano con i costi aumentati a dismisura e, furenti, decidevano di pagare metà prezzo rispetto alla cifra imposta. E’ lo stesso Dario Fo a raccontare che “in sala il pubblico ascoltava molto perplesso, ci guardava come fossimo dei pazzi”. Tuttavia, alcuni episodi simili, accaduti qualche mese più tardi a Milano, diedero alla finzione il sapore di una sconcertante premonizione: “Leggemmo sui giornali che un centinaio di donne partecipanti all´azione avevano addirittura ripetuto le stesse battute che Franca recitava ogni sera sulla scena. Volevamo chiedere i ‘diritti d´autore’, ma poi abbiamo lasciato correre…”. Se allora Dario Fo si dovette difendere dalle accuse di qualche quotidiano di essere stato il vero ispiratore morale del reato, oggi la realtà ha superato ogni immaginazione. Il nuovo allestimento di Sotto paga, non si paga! affidato all’interpretazione “aggiornata” di Antonio Catania e Marina Massironi, suona drammaticamente attuale, in un’epoca in cui l’aumento globale dei prezzi del cibo sta diventando una vera e propria emergenza planetaria. Chissà se oggi questa rimessa in scena ripeterà lo stesso iter satirico e grottesco che si verificò al suo debutto? Succede spesso che la realtà copi dall’immaginazione scenica. Gli interpreti in grado di far gustare le situazioni drammatiche ci sono, il pubblico che può intendere il gioco satirico è pronto… non ci resta che dare l’ordine: “Andiamo a incominciare!”. Dario Fo www. Piccoloteatro. Org .  
   
   
AL PICCOLO TEATRO STUDIO L’ATTESO TESTO DELL’AUTORE FRANCESE JEAN-LUC LAGARCE SECONDO LUCA RONCONI VA IN SCENA “GIUSTO LA FINE DEL MONDO” STORIA DI UN’ASSENZA E DI UN ADDIO IMPOSSIBILE  
 
Milano, 16 marzo 2009 - Debutta il 28 marzo in prima nazionale al Piccolo Teatro Studio Giusto la fine del mondo di Jean-luc Lagarce, regia di Luca Ronconi. E’ questo l’attesissimo secondo spettacolo prodotto dal Piccolo che fa parte del Progetto Lagarce diretto dallo stesso Ronconi: il primo, I pretendenti, con la regia di Carmelo Rifici, è andato in scena con grande successo il mese scorso. Jean-luc Lagarce, morto di Aids nel 1995 a 38 anni, è oggi l’autore teatrale contemporaneo più rappresentato nelle sale francesi; a lui sono dedicati ovunque convegni, pubblicazioni, tesi di laurea. I suoi testi sono tradotti in una dozzina di lingue e sono sempre più rappresentati anche all’estero, dal Brasile al Cile e all’Argentina, dalla Spagna alla Germania e alla Lituania. Lagarce ebbe l’idea di Giusto la fine del mondo prima di sapere d’essere sieropositivo. Poi la sua storia personale si incrociò con quella della finzione drammaturgica. Luca Ronconi mette in risalto la bellezza di un testo scritto quasi fosse un pezzo musicale. Lo spettacolo racconta con estrema delicatezza e discrezione la storia di Louis, che va a trovare la sua famiglia dopo una lunga assenza interrotta di tanto in tanto da brevi messaggi scritti su cartoline illustrate. Torna perché sa di morire di lì a poco. E vuole essere lui a raccontare, a “dire” la sua morte, ma partirà senza essere riuscito a farlo. Il testo di Giusto la fine del mondo – collegato alla rassegna “Face-à-face, Parole di Francia per scene d’Italia” - è pubblicato da Ubulibri nel primo volume dedicato all’opera di Lagarce, che comprende anche I pretendenti, Ultimi rimorsi prima dell’oblio, Noi, gli eroi. Www. Piccoloteatro. Org .  
   
   
BOLLYWOOD – THE SHOW ! PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA AL TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI IL FANTASTICO SPETTACOLO DI DANZA E MUSICA CHE HA GIÀ ENTUSIASMATO QUATTRO CONTINENTI  
 
Milano, 16 marzo 2009 - Direttamente dalla capitale cinematografica indiana il cast e la produzione originali “Bollywood – The Show !” è lo straordinario spettacolo indiano di musica e danza che oltre 500. 000 spettatori hanno già avuto modo di conoscere ed applaudire nel mondo. E’ lo show evento che traduce in una dimensione teatrale tutti i coloratissimi e dinamici ingredienti esotici di quel cinema indiano che da qualche anno conquista puntualmente i pubblici occidentali. Il cinema di Bollywood (per chi ancora non lo sapesse la parola nasce da Hollywood con la H sostituita dalla B di Bombay, Mumbai dal 1995, sede di studios e case di produzione) dalla semplice curiosità che destava negli anni ’80 e ’90, è diventato un fenomeno di culto, e tutto ciò che oggi arriva da questa prolifica industria cinematografica (300 titoli all’anno solo da Bollywood e 900 da tutto il resto dell’India) è guardato con una attenzione che va molto oltre l’aspetto etnico. “Bollywood – The Show !” vuole essere un grande affresco di questo mondo, un “omaggio a 100 anni di storia condensati in 100 minuti” per usare le parole di Toby Gough autore, sceneggiatore e regista anglo/indiano dell’opera. L’ omaggio trionfale e fantasmagorico di una grande compagnia di ballerini e attori, di 1000 costumi, di oltre 30. 000 luci che sfruttano la tecnologia a led per giochi di luci inediti e ancora più ipnotici e coinvolgenti. Dopo Berlino, Zurigo, Londra, Johannesburg, Sidney, Barcellona, Anversa e Amsterdam (solo per citare alcune delle città dove ha riscosso un enorme successo), nella primavera del 2009, “Bollywood – The Show !” sarà per la prima volta in Italia a Roma al Teatro Olimpico (dal 28 aprile) e a Milano al Teatro degli Arcimboldi (dal 19 maggio). Www. Teatroarcimboldi. It .  
   
   
ASSOCIAZIONE MATERA 2019: CANDIDARE MATERA A CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA.  
 
Matera, 16 marzo 2009 - “Ieri il Consiglio comunale ha scritto una pagina importante nella storia culturale della città, impegnando il sindaco e la giunta a effettuare tutti i passaggi tecnici per valutare la possibilità di candidare Matera a Capitale Europea della Cultura. Credo, però, che l´impegno assunto ad unanimità da tutte le forze politiche presenti in Consiglio, avrebbe potuto essere precisato meglio, magari con una discussione più ampia sull´intero progetto. Una chiave di volta che consentisse ai cittadini di comprendere la portata del progetto e, quindi, la forza dell´impegno assunto dal Comune. ” A parlare il 13 marzo è Francesco Salvatore, presidente dell´associazione culturale Matera2019, impegnata accanto al Comune nella promozione della candidatura. “A parte questa piccola nota a margine – ha proseguito Salvatore - siamo soddisfatti perché, quanto meno, è stato effettuato un altro passaggio importante verso la Candidatura. Adesso, infatti, abbiamo le carte in regola per proseguire e, così come l’Associazione Culturale Matera 2019 sottolinea ormai da alcuni mesi, per istituire il coordinamento che costruirà il progetto “vincente”. La squadra che metteremo in campo, tutti insieme, dovrà essere il risultato di sinergie positive guidate da un unico generale interesse: rilanciare la società materana e l´intero territorio lucano. ”. “Il carro si è avviato, per utilizzare una metafora tanto cara a noi materani – ha dichiarato il presidente di Matera2019 - e per la prima volta si è avviato solo lo scheletro massiccio, mentre la struttura, le statue e gli addobbi floreali dovremo costruirli lungo un percorso che durerà circa 4 anni. Dovremo metterci subito in moto per individuare il tema, il leit motiv che dovrà contraddistinguere il progetto. Il tema e il progetto stesso, non dimentichiamolo, dovranno avere dimensioni importanti, capaci di proiettare Matera e i materani verso l’Europa. La prima sfida, che ci attende già da ieri, sarà quindi quella di articolare un “sogno” in grado di far viaggiare verso Matera interessi culturali, economici, imprenditoriali, che ne facciano la porta di accesso per l’Europa verso il Mediterraneo. ” “Ma il carro va anche protetto. Il “carro” è della città, è dei materani. E i materani hanno l’obbligo di sentirsi partecipi del progetto, - ha sottolineato Salvatore - lo chiede la decisione (1622/2006/Ce) della Commissione Europea, l’unico modo per garantire effetti duraturi ad un evento che tutto deve essere meno che un elenco di manifestazioni tra loro distinte. Il “carro” questa volta non si strappa, né in Cattedrale, né in Piazza. Il Titolo di Capitale Europea della Cultura deve lasciare un segno tangibile nel tempo, deve rappresentare l’opportunità di creare un indotto turistico-cultura sostenibile dalle radici della città, dei materani, delle nostre strade, vecchie e nuove, dei vicinati dei Sassi come dei nuovi quartieri. Intanto cominciamo questo viaggio restituendo il “carro” ai materani, restituendo Matera ai suoi cittadini, il coinvolgimento nelle scelte è alla base del successo. ” “L’associazione Culturale Matera 2019 – ha poi concluso Salvatore - si pone come elemento di collegamento tra le attività politiche necessarie e le attività, i laboratori di confronto e di condivisone a cui tutte le componenti della società materana saranno chiamate per cominciare a dare vita al progetto di candidatura. Un seminario in questo senso è allo studio e sarà ufficializzato ne prossimi giorni con la partecipazione di relatori di importante livello culturale chiamati a sollecitare la discussone su quattro iniziali macro aree, da cui scaturiranno successivamente altri seminari specifici. Si intende anche fornire alla città maggiori informazioni sul percorso che attende Matera nei prossimi anni. ” .  
   
   
BOLZANO: AL VIA IL 17 MARZO LO SHOW DEI PULCINI AL MUSEO DI SCIENZE NATURALI  
 
Bolzano, 16 marzo 2009 - Dal 17 marzo al 13 aprile il Museo di Scienze Naturali di Bolzano organizza l’amatissimo show dei pulcini, durante il quale grandi e soprattutto piccini potranno assistere in diretta alla schiusa delle uova e ammirare dal vivo i pulcini e diverse razze di conigli. Sarà inaugurata martedì 17 marzo, alle ore 10,00, presso la sede del Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, in via Bottai,1 a Bolzano, dall’assessora alla cultura tedesca, Sabina Kasslatter Mur, la settima edizione dello show dei pulcini. Il tradizionale appuntamento pasquale è rivolto soprattutto ai bambini delle scuole materne ed elementari, per i quali vedere e accarezzare pulcini e coniglietti è un’esperienza emozionante e nella maggior parte dei casi davvero poco comune. La manifestazione viene organizzata dai Musei altoatesini in collaborazione con la Federazione allevatori conigli dell’Alto Adige, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio ed una particolare attenzione sarà dedicata, come di consueto, alle condizioni di vista dei piccoli pulcini e dei conigli. Lo show potrà essere visitato tutti i giorni (anche il lunedì) dal 17 marzo al 13 aprile, dalle ore 10 alle 18; su prenotazione (tel. +39 0471 412975) le scolaresche sono ammesse già alle ore 9. Per ulteriori informazioni: Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, via Bottai 1, Bolzano, Tel. 0471-412964, fax: 0471 412979, web:www. Museonatura. It, e-mail: info@museonatura. It. .