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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Marzo 2009
CONSORZI BONIFICA IN BASILICATA, DISTEFANO: SI A BANCHE DI ENERGIA PULITA  
 
 Potenza, 16 marzo 2009 - I Consorzi di Bonifica oltre alla gestione razionale e sostenibile delle risorse idriche possono diventare “banche dell’energia pulita” in forte sintonia con le aspirazioni migliori di un territorio che fa delle proprie peculiarità il fattore competitivo vincente, contribuendo in maniera più efficace alla crescita produttiva e allo sviluppo locale, attraverso una rete di moderni sistemi produttivi rurali. E’ questo il messaggio della Quarta Conferenza Organizzativa dell’Anbi (Associazione Nazionale Bonifiche ed Impianti Irrigui) che si è conclusa il 13 marzo a Ferrara e alla quale ha partecipato in qualità di vice presidente nazionale Anbi, Donato Distefano, presidente della Cia-confederazione Italiana Agricoltori della Basilicata. Distefano nel corso dei lavori della Conferenza ha rilanciato “i contenuti del “Patto per l’acqua” promosso in occasione delle giornate di mobilitazione della Cia per costruire la “grande alleanza della bonifica” con il mondo agricolo, le organizzazioni professionali, il mondo degli ambientali e le Istituzioni locali. L’obiettivo da raggiungere – ha detto Distefano – è quello di una bonifica moderna in grado di riposizionarsi, di appropriarsi e andare oltre il ruolo e le funzioni storiche, proiettata nei nuovi scenari e verso nuove sfide a cui bisogna rispondere. Dobbiamo mettere in campo le soluzioni più efficaci, né va del progresso della Basilicata e del benessere delle future generazioni. I Consorzi di bonifica - ha aggiunto - sono un grande patrimonio di strutture e risorse umane”. Distefano ha rinnovato “l’invito alla Giunta regionale ad approvare in tempi rapidi la nuova normativa regionale in materia di bonifica, in linea con i contenuti dell’intesa Stato-regioni del 18 settembre 2008”. “Quanto alla produzione di energia, il decreto del ministero dello Sviluppo economico del 18/12/2008 stabilisce – riferisce una nota dell’Anbi - i meccanismi con cui è incentivata la produzione di energia elettrica mediante impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili. E’ consentito avvalersi del meccanismo dello scambio sul posto anche collegando ad un medesimo punto di connessione diverse tipologie di impianti alimentati da fonti rinnovabili. L’investimento dei privati nella produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile appare conveniente, se si considera che per impianti fotovoltaici di piccola taglia (1-3 Kw) realizzati sulle pertinenze di edifici e destinati ad operare in regime di scambio sul posto il tempo di ritorno per capitale investito è stato stimato in Italia Settentrionale 11-13 anni, in Italia Centrale 9-11 anni e in Italia meridionale in 7-9 anni. Per impianti di taglia più elevata per la produzione di energia idroelettrica – conclude l’Anbi - l’investimento rientra in tempi molto inferiori, si stimano infatti 6 anni per impianti superiori a 1Mw e addirittura 4 anni per quelli inferiori a 1 Mw”. .  
   
   
ELPEDISON, AL VIA IL SECONDO OPERATORE ELETTRICO DEL MERCATO GRECO  
 
Milano, 17 marzo 2009 – E’ stato completato il closing dell’operazione di joint venture, avviato il 3 luglio scorso, fra Edison, secondo operatore sul mercato energetico italiano, ed Hellenic Petroleum, il principale operatore sul mercato greco degli idrocarburi, attivo anche nel settore elettrico. Diventa così operativa Elpedison, che attraverso le proprie società controllate, rappresenterà il secondo operatore nel settore elettrico in Grecia. “Con la nascita di Elpedison – sottolinea Umberto Quadrino, Amministratore Delegato di Edison – prosegue la strategia di sviluppo di Edison sui mercati internazionali. L’ingresso come secondo operatore in Grecia, con una quota di mercato significativa, ci pone fin da subito nella condizione di cogliere importanti risultati sia sul fronte della produzione sia su quello del mercato della clientela finale. ” ”La costituzione di Elpedison - ha affermato John Costopoulos, Amministratore Delegato di Hellenic Petroleum - consente al nostro Gruppo di crescere notevolmente nella generazione e nel trading di energia elettrica e contribuisce a far fronte al fabbisogno energetico greco in continuo aumento. La nuova società potenzierà lo sforzo compiuto dal nostro Gruppo per sviluppare le attività nell’intera filiera energetica. ” Sotto il profilo societario il closing si è concretizzato attraverso un’operazione di conferimento e di acquisizione che ha avuto come veicolo Elpedison. In particolare Elpedison ha acquisito dal Gruppo Hellenic Petroleum il 100% di T-power Sa e da Edison International il 65% di Thisvi Sa. T-power Sa è la società che gestisce la centrale a ciclo combinato alimentata a gas metano con una potenza di 390 Mw a Salonicco. L’impianto rappresenta la prima centrale elettrica privata realizzata in Grecia. Thisvi Sa è la società che sta completando una nuova centrale a ciclo combinato con una potenza di 420 Mw a Thisvi, in Grecia Centrale. Contestualmente all’operazione di closing, è stato avviato il processo di fusione per incorporazione di Thisvi in T-power, che si concluderà entro il 2009. Gli accordi prevedono che al termine di questo processo Elpedison deterrà il 75% di T-power mentre il rimanente 25% verrà acquistato dagli attuali azionisti di minoranza di Thisvi, a fronte del pagamento di un conguaglio. L’operazione, che ha ottenuto il via libera da parte degli enti competenti del governo ellenico e della commissione europea, ha comportato per Edison un esborso di 55 milioni di euro a favore di Hellenic Petroleum, per equilibrare i valori economici dei 2 asset confluiti nella stessa Elpedison. Elpedison ha nominato Theodoros Vardas, Presidente e Roberto Potì, Amministratore Delegato. Elpedison si pone l’obiettivo di realizzare una capacità produttiva di oltre 2. 000 Mw (di cui 390 Mw già in esercizio), pari a una quota di produzione di circa il 20% del mercato greco. La società sta valutando l’opportunità di crescita nel campo del trading e della vendita di energia elettrica, nonché nel campo delle fonti rinnovabili in Grecia. La nascita di Elpedison rappresenta un importante tassello nella strategia di crescita di Edison, così come delineato nel Piano Industriale 2009-2014. In particolare, nel settore elettrico Edison intende sia consolidare il proprio ruolo di secondo operatore sul mercato italiano sia sviluppare la propria presenza su mercati esteri, con particolare attenzione all’area del bacino del Mediterraneo. .  
   
   
ENERGIA, PRATICHE ON LINE PER APRIRE IMPIANTI GLI ASSESSORI BONI E BUSCEMI FIRMANO ACCORDO CON ASSOELETTRICA  
 
Milano, 16 marzo 2009 - Semplificazione dei processi autorizzativi degli impianti di produzione dell´energia elettrica. E´ l´obiettivo del Protocollo d´Intesa firmato il 12 marzo in Regione Lombardia dagli assessori al Territorio e Urbanistica, Davide Boni, e alle Reti, Servizi di pubblica utilità e Sviluppo sostenibile, Massimo Buscemi, e dal presidente di Assoelettrica, l´Associazione nazionale delle imprese elettriche, Enzo Gatta. Il Protocollo prevede che tutti i passaggi della pratica possano essere fatti in via informatica, con evidente risparmio di tempo e risorse, e in rete tra le amministrazioni coinvolte (Regione, Comuni, Assoelettrica) in modo che ciascuna possa procedere senza perdite di tempo e senza complicazioni alle verifiche e agli adempimenti di sua competenza. "La Lombardia - ha detto l´assessore Buscemi - sulla scia delle direttive europee, è la prima Regione ad aver avviato questa procedura aprendo, ancora una volta, la strada all´innovazione". Il protocollo sarà applicato ad un ambito circoscritto di interventi. "Il documento - ha spiegato l´assessore Boni - circoscrive l´ambito di intervento ai progetti di infrastrutture energetiche con procedura di valutazione di impatto ambientale e procedimento autorizzativo di competenza regionale o statale e potrà essere estesa anche a impianti per i quali la competenza autorizzativa è delle Province, coinvolgendo l´amministrazione provinciale territorialmente interessata". Per l´attuazione degli interventi di competenza provinciale è previsto il coinvolgimento anche dei Ministeri dell´Ambiente e dello Sviluppo Economico. Il Protocollo d´Intesa, di carattere sperimentale, avrà la durata di un anno al termine del quale saranno verificati i risultati. .  
   
   
COMUNE LATRONICO, UN BANDO PER IMPIANTI FOTOVOLTAICI  
 
Potenza, 16 marzo 2009 - Il Comune di Latronico, in linea con le politiche energetiche regionali, nazionali ed internazionali, ha pubblicato un bando di selezione della migliore offerta tecnico-economica per affidamento in fitto di superfici e spazi di sua proprietà su cui progettare, realizzare e gestire impianti fotovoltaici, al fine di realizzare interventi di risparmio energetico presso questi edifici e spazi, ivi comprese aree di cave dimesse, discariche ed altri suoli comunali che il concorrente giudica idonee”. Lo rende noto, in un comunicato stampa, Fausto De Maria, assessore comunale alle politiche energetiche. “L’obiettivo dell’ amministrazione comunale non è soltanto avere un ritorno economico, visto la quantità di spazi messi a disposizione, ma anche un beneficio per la salvaguardia dell’ambiente, perché producendo energia rinnovabile si riduce l’emissione di anidride carbonica nell’atmosfera e dunque una buona azione per la lotta contro i cambiamenti climatici. Bisogna ricordare che lo stesso comune nei mesi scorsi ha già realizzato sul tetto della scuola elementare un impianto fotovoltaico di quasi 20 Kw , grazie a un finanziamento dell’80% da parte dell’ente regionale, e che tra pochi giorni dovrebbe entrare in funzione. La stessa amministrazione comunale si sta impegnando non soltanto sul fotovoltaico ma anche su altre energie rinnovabili come l’idroelettrico e l’eolico rispettando la nuova legge regionale in vigore da Gennaio di quest’anno. Oltretutto il comune di Latronico nei prossimi giorni promuoverà iniziative tese a favorire la promozione per le energie rinnovabili e il risparmio energetico verso la propria cittadinanza, per raggiungere un obiettivo di certificazione ambientale di qualità per il proprio territorio”. .  
   
   
PROVINCIA MT, TELECONTROLLO RISCALDAMENTO NELLE SCUOLE  
 
Matera, 16 marzo 2009 - La Provincia di Matera ha avviato un servizio di ottimizzazione dei consumi energetici e delle manutenzioni degli impianti di riscaldamento negli impianti termici scolastici. L’iniziativa è stata illustrata nel corso di una conferenza stampa alla aquale hanno partecipato il presidente Carmine Nigro, l’assessore all’Edilizia scolastica, Gaetano Santarsia ed i rappresentanti della Siram, la multinazionale produttrice del software di Facility Management. Il progetto riguarda i 38 edifici scolastici della Provincia, e per il momento è stato avviato in 11 istituti: 5 a Matera e 6 in vari comuni della provincia. “Abbiamo messo in campo – ha detto il presidente Nigro – un nuovo sistema di gestione del calore, con il quale si può controllare l’efficienza delle centrali di riscaldamento installate nelle singole scuole. All’interno di essi d’ora in avanti, non accede più nessuno, poiché il tutto sarà controllato a distanza da un addetto della Provincia. Metteremo così al riparo i rischi del cattivo funzionamento. Inoltre è stimato un risparmio di circa il 40 % del costo energetico attualmente sostenuto. Basti pensare che oggi può capitare che all’interno di alcune aule non utilizzate il riscaldamento funzioni ugualmente. In più – ha aggiunto - il software eviterà che le scuole possano subire una contrazione del servizio, dovuta al cattivo funzionamento dell’impianto che ora si potrà prevenire in tempo utile”. Il tutto sarà gestibile, infatti, a distanza dalla “cabina di regia” della Provincia. “Vorremmo che questo sistema – ha concluso – venisse esteso nei Comuni all’interno delle scuole di loro competenza. A tal riguardo preannuncio che la Provincia di Matera metterà a disposizione il software da noi acquistato, gratuitamente”. Per questa prima fase l’ente di via Ridola ha speso 150. 000 euro ai quali vanno aggiunti i costi di adeguamento degli impianti nelle 11 scuole interessate dall’intervento come la parzializzazione degli impianti per consentire di chiudere l’erogazione del servizio termico in alcuni punti degli edifici. “Credo che entro due anni – ha spiegato l’assessore Santarsia – potremo estendere l’installazione del software in tutte le 38 scuole di nostra competenza. La Provincia di Matera è attenta al risparmio energetico ed allo sviluppo sostenibile. A tal proposito ricordo che stiamo portando avanti il sistema di impianti fotovoltaici in tutti gli edifici”. In conclusione l’assessore ha illustrato, i progetti completati in fase di appalto che la Provincia di Matera ha messo in campo per ammodernare e rendere più sicure alcune scuole. Questi gli importi: Polivalente di Marconia 1. 100. 510 euro; Liceo artistico di Matera, 450. 000; Liceo scientifico di Tricarico, 774. 488 euro e Liceo scientifico di Policoro, 200. 000 euro. .  
   
   
BASILICATA: PETROLIO, LA CGIL PROPONE UN CONTRATTO DI SITO  
 
Potenza, 16 marzo 2009 - Cgil, Fiom e Filcem hanno presentato stamani, nella sede della Regione Basilicata, la ricerca per valutare la ricaduta occupazionale e le condizioni di lavoro degli impiegati nell´estrazione petrolifera nel centro oli, gestita dall´Eni e sul territorio della Val d’Agri. Il segretario regionale Cgil, Antonio Pepe, accompagnato da Giuseppe Cillis e Michele Palma, rispettivamente segretari di Fiom e Filcem ed alla presenza del ricercatore Bubbico, hanno illustrato al presidente della Giunta Regionale, Vito De Filippo, oltre ai risultati della ricerca, “una proposta articolata in grado di modificare strutturalmente le relazioni industriali, che fino ad oggi sono state episodiche, attraverso un vero e proprio protocollo trasparente che affermi il diritto di informazione preventiva e l´utilizzo di procedure per la contrattazione, in modo da responsabilizzare direttamente Eni Spa”. “Per meglio rappresentare le ragioni dei lavoratori impiegati nel processo produttivo – si legge in un comunicato stampa - la Cgil propone un vero e proprio “contratto di sito” che contenga la clausola sociale nei cambi d´appalto a garanzia della continuità occupazionale, parità di trattamento contrattuale in ordine al salario aggiuntivo, agli inquadramenti professionali, alle garanzie e tutele contrattuali conseguite in fase di contrattazione nel passaggio dei lavoratori da una società ad un´altra, alle rappresentanze dei lavoratori della sicurezza per l´intero sito”. Con il contratto di sito, la Cgil “vuole attivare, anche sotto il profilo della responsabilità sociale dell’impresa, una politica contrattuale in grado di tutelare tutti i lavoratori impiegati all’interno del processo produttivo del centro oli. Tutto ciò al fine di tutelare i diritti dei lavoratori, a cui il Presidente della Giunta si è detto favorevole. Infatti, si è impegnato a convocare un incontro con l’Eni e tutto il sindacato per avviare il nuovo percorso che tra l’altro impegni direttamente la stessa Eni a garantire i diritti fondamentali di tutti i lavoratori impiegati nell’ambito del processo di estrazione del centro oli”. .  
   
   
FORMIGONI: CON PIANO CASA SUBITO 1000 NUOVI ALLOGGI  
 
Milano, 17 marzo 2009 - "Con i quasi 80 milioni (78,9 per la precisione, ndr) destinati alla Lombardia dall´accordo Stato-regioni da 550 milioni per il piano casa, siamo già pronti a realizzare i nostri primi interventi per 1147 alloggi di Comuni e Aler, già tutti individuati". Lo dichiara il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, alla vigilia del riparto dei primi 200 milioni del piano nazionale. "Gli interventi che realizzeremo con questi fondi - nota Formigoni - vanno ad aggiungersi alle numerose iniziative di housing già in corso, che verranno conclusi nel corso del 2009 e che porteranno alla realizzazione di 400 alloggi a canone sociale e moderato e 400 posti letto per studenti e lavoratori temporanei". Formigoni ricorda poi che quest´anno verranno attivati i fondi per il sostegno affitti con 51 milioni di euro, ben 11 milioni di euro in più rispetto allo scorso anno per sostenere oltre 70. 000 famiglie. Verrà inoltre dato avvio al bando per l´acquisto della prima casa per le giovani coppie sposate dal 1. 1. 2007 al 31. 3. 2010 (50 milioni di euro con contributo di 6. 000 euro per famiglia). Infine partirà un piano di importanti realizzazioni di nuove abitazioni attraverso: - un bando da 9 milioni di euro per la realizzazione di circa 300 case a canone convenzionato; - un bando da 20-22 milioni di euro per la realizzazione di circa 300 nuove case in affitto a canone sociale e moderato, con avvio lavori entro il 31 marzo 2010 e con priorità per quelle già realizzate; - accordi di programma per circa 12 milioni complessivi per interventi straordinari di riqualificazione di quartieri. .  
   
   
SICUREZZA SUL LAVORO: PRESENTATO IN ABRUZZO IL RAPPORTO 2008 DELLA FORMEDIL PREVENZIONE PER AUMENTARE STANDARD DI SICUREZZA  
 
Pescara, 16 marzo 2009 - Ben 325 sopralluoghi nei cantieri edili della provincia di Pescara, otto corsi sulla sicurezza, incontri di approfondimento e attività di prevenzione. E´ il lavoro svolto e che continua a svolgere la Formedil, l´Ente bilaterale per la formazione e sicurezza nei cantieri per il settore delle costruzioni, che il 12 marzo ha presentato il rapporto per l´anno 2008, in una conferenza stampa, alla presenza del vicepresidente della Regione Abruzzo, Alfredo Castiglione. "Un tema sociale purtroppo sempre allarmante, quello della sicurezza sui luoghi di lavoro - ha subito commentato Castiglione - e fa piacere essere qui oggi ad apprendere il lavoro portato avanti dalla Formedil, una delle poche società in Italia votata a fare sia formazione che sicurezza, e nella quale convergono sia il mondo datoriale che sindacale a conferma del fatto che quando si lavora seriamente i lavoratori e i datori di lavoro rappresentano due facce della stessa medaglia". La Formedil, gestita in forma paritetica dall´Ance Pescara ( Associazione Costruttori Edili ) e dalle organizzazioni sindacali di categoria, si autofinanzia con proprie risorse provenienti dalle imprese ed attinge a fondi pubblici su specifici progetti, come quello "Best Practice" che ha visto la compartecipazione dell´assessorato regionale alla Sanità. "Il 2008 è stato un anno di attività particolarmente intenso - ha riferito il presidente della Formedil, Antonio Dentino - i cantieri visitati hanno evidenziato nel corso della prima visita una situazione di grande criticità tale da richiedere ulteriori controlli, oltre alla necessità di un supporto più diffuso sul territorio. Il nostro fiore all´occhiello, infatti - ha spiegato - è l´asistenza tecnica in cantiere. Durante la prima visita si visiona ed analizza, insieme con il capocantiere dell´impresa, dopo una prima verifica documentale, la regolarità di tutto ciò che attiene alle opere provvisionali, alla protezione dei posti di lavoro ed individuale del personale, alle macchine ed attrezzature, agli impianti elettrici e alla gestione delle emergenze. Il nostro obiettivo - ha aggiunto Dentino - è quello di raggiungere nel 2009 il numero di 425 sopralluoghi. E per rendere ancor più efficace la nostra attività è necessario intensificare la formazione e l´informazione". Dunque, prevenzione, cosi come il vicepresidente Castiglione ne ha rimarcato l´importanza. "Bisogna lavorare su giuste ed efficienti politiche di prevenzione nella nostra regione che è una delle ultime in termini di attenzione al mondo dei lavoratori e della loro sicurezza - ha dichiarato - e l´auspicio è che società ad hoc e la stessa Formedil possano essere a disposizione del nostro territorio per elevare gli standard di sicurezza sui cantieri edili". .  
   
   
“PIANO CASA” LA REGIONE TOSCANA È GIÀ ALL´AVANGUARDIA» IL PIT E LA LEGGE 1/2005 SONO NORME URBANISTICHE AL PASSO CON I TEMPI  
 
Firenze, 16 marzo 2009 - «In Toscana già dal 1999 era attiva la dichiarazione di inizio attività, non servono quindi le perizie giurate di cui si parla tanto oggi». Così questa mattina l´assessore regionale all´urbanistica Riccardo Conti ha commentato l´annunciato piano casa del Governo, a margine della presentazione del progetto Sat del Corridoio Tirrenico. «Nella nostra regione sono già stati investiti 120 milioni di euro sulla casa, entro luglio sarà necessario varare un secondo piano edilizio, concentrato sulle residenze in affitto, con una base di investimenti pari a 130 milioni di euro. La Regione, dunque, è fortemente convinta ed impegnata per un rilancio delle imprese, e dell´edilizia da questa crisi. È fondamentale combattere il sommerso, il lavoro nero che pure in passato ha avuto immeritati incentivi. Concludo proponendo un patto a Confindustria ed Ance: lavoriamo insieme, secondo programmi di riqualificazione e manutenzione del territorio, per rilanciare le imprese edilizie, per accelerare l´attivazione di nuovi investimenti e la realizzazione di progetti infrastrutturali nella nostra regione. » .  
   
   
PIANO DI RECUPERO DI OLTRE 1.830 ALLOGGI PUBBLICI: 12 MILIONI DI EURO PER LE POLITICHE DELLA CASA IN EMILIA-ROMAGNA. L´ASSESSORE MUZZARELLI: "IL NOSTRO IMPEGNO PER CONTRASTARE IL DISAGIO ABITATIVO"  
 
Roma, 16 marzo 2009 - Oltre 12 milioni di euro per le politiche della casa in Emilia Romagna. Sono stati sbloccati oggi a Roma dalla Conferenza Unificata le prime risorse destinate dal Governo alle Regioni per realizzare interventi. Il via libera al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri prevede 200 milioni di euro a cui, in un secondo tempo, si aggiungeranno altri 350 milioni (di fatto vengono ripristinate, a livello nazionale, risorse per 550 milioni di euro già stanziati dal Governo Prodi). "Per L’emilia Romagna significa – ha commentato l’assessore regionale alla Programmazione e Sviluppo territoriale Gian Carlo Muzzarelli – completare con maggiore determinazione il piano di recupero di oltre 1. 830 alloggi pubblici sfitti. È nelle nostre intenzioni aggiungere anche altri 2-300 interventi, portando ad oltre quota duemila la disponibilità di alloggi. L’intesa, frutto dell’impegno e della determinazione delle Regioni, ne riconosce il ruolo sul tema della casa e ripristina una corretta dialettica istituzionale tra Stato, Regioni ed Enti locali". L’accordo prevede infatti che spetti alle Regioni, d’intesa con gli enti locali, il compito di elaborare i programmi di edilizia residenziale, nel rispetto degli indirizzi generali e dei finanziamenti fissati dallo Stato. "Prosegue il nostro impegno sul tema casa – ha aggiunto l’assessore Muzzarelli - rispondendo al bisogno abitativo acuito e modificato a causa della crisi economica anche nel territorio emiliano romagnolo. Per assicurare la coesione sociale, come indica il presidente Errani tra le linee strategiche delle politiche regionali, puntiamo a risolvere il disagio abitativo di chi non ha una abitazione, l’ha persa o non riesce a far fronte all’affitto. Il tema delle politiche abitative è strettamente collegato a temi delicati come il territorio e l’urbanistica, che richiedono regole e legalità. Dunque occorre sempre, nella programmazione territoriale, una seria ed efficace semplificazione amministrativa, affiancata dalle premialità previste dalla nostra normativa regionale. Infine questo programma di interventi rappresenta anche una concreta opportunità di investimenti e di lavoro per le imprese". Con il programma straordinario di edilizia residenziale pubblica la Regione Emilia Romagna – in accordo con Comuni e Province – punta a recuperare gli alloggi pubblici inutilizzati, effettuando manutenzione straordinaria e adeguamento normativo. Si garantisce così la rapida immissione nel circuito delle assegnazione di alloggi pubblici, minori costi e soprattutto il contenimento del consumo di nuovo territorio, recuperando un ingente capitale immobiliare che, lasciato a se stesso, subirebbe un processo di degrado. Gli interventi sono localizzati nei comuni capoluoghi di provincia e in quelli ad essi limitrofi con oltre 10 mila abitanti e nei comuni ad elevata densità abitativa.
Programma Nessun Alloggio Sfitto
Numero alloggi oggetto del programma
Piacenza 174
Parma 124
Ferrara 203
Bologna 581
Forli´ - Cesena 105
Modena 245
Ravenna 83
Reggio Emilia 300
Rimini 17
Totale 1. 832
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QUINTIERI, PMITALIA: SÌ AL PIANO CASA  
 
Roma, 16 marzo 2009 - “Il piano casa proposto dal Governo potrebbe rappresentare un salutare shock per il comparto dell’edilizia”. Questo è il parere del Segretario Generale di Pmitalia, l’associazione delle piccole e medie imprese italiane, Giovanni Quintieri, che prosegue: “Così come è stato illustrato, il provvedimento potrebbe produrre sensibili benefici, senza peraltro introdurre particolari alterazioni nei piani regolatori. Tenendo conto poi che, verosimilmente, sarebbe proprio il tessuto delle piccole e medie imprese edili a rispondere alla prevedibile domanda di aumento di cubatura da parte di piccoli proprietari, ci sembra che questo intervento, per quanto ci riguarda, si muova nella giusta direzione”. “Peraltro – conclude il Segretario Generale di Pmitalia – se pensiamo anche al notevole indotto che notoriamente il settore delle costruzioni è in grado di attivare, l’effetto del provvedimento si farebbe sentire ben oltre i confini dell’edilizia”. .  
   
   
BOLZANO, PIANO ALLOGGI CETO MEDIO: TOMMASINI INCONTRA I COMUNI  
 
Bolzano, 16 marzo 2009 - In vista della realizzazione del programma di costruzione di 1. 000 alloggi ad affitto calmierato l’assessore provinciale all’edilizia agevolata Christian Tommasini, assieme a funzionari della Ripartizione, questa mattina (giovedì 12 marzo) ha incontrato sindaci ed amministratori dei Comuni altoatesini nell’ambito di un’affollata riunione a Bolzano. Al centro dell’incontro lo scambio di informazioni relative alla tempistica ed alle modalità correlate all’attuazione concreta del programma. Entro il 4 maggio 2009, ovvero entro 60 giorni dalla pubblicazione della delibera della Giunta provinciale relativa al programma edilizio dei 1. 000 alloggi da dare in affitto al canone provinciale al ceto medio sul Bollettino Ufficiale della Regione, dovranno essere presentate alla Ripartizione edilizia abitativa le domande da parte di Comuni, Istituto per l’edilizia sociale Ipes, società o enti senza finalità di lucro per la realizzazione delle abitazioni. A proposito dei tempi stretti l’ass. Tommasini si è detto consapevole che non è una questione semplice da risolvere, ma è necessario andare incontro sia ai ceti meno abbienti, attraverso la realizzazione dei programmi Ipes, che al ceto medio. In questo modo si danno risposte concrete alle famiglie esistenti e a quelle nuove; il piano da realizzare in tre anni andrebbe anche mettere in moto l’economia locale ed altresì ad incidere sul mercato non facendo salire i prezzi degli affitti. L’assessore, sottolineando che si tratta di una grande sfida, si è detto convinto della riuscita del piano se Comuni e Provincia opereranno in sinergia. A tal riguardo ha accennato alla norma che dovrebbe essere inserita nella Legge finanziaria, per accelerare l’iter di individuazione delle aree. Come ha ribadito l’assessore Tommasini, i Comuni devono restare centrali in questo processo: Provincia e Comuni assieme devono trovare il modo di accelerare i tempi per risolvere il problema di individuazione delle aree edilizie. In tal senso si sta trattando assieme al Consorzio dei Comuni. In base al programma dovrebbero essere costruite 700 abitazioni nei comuni con più di 10. 000 abitanti e 300 possono essere realizzate nei restanti comuni, da destinare alla locazione a canone provinciale a richiedenti in possesso dei requisiti per l’ammissione alle agevolazioni edilizie provinciali per il fabbisogno abitativo primario e di un reddito minimo corrispondente al doppio del reddito minimo di inserimento più il canone provinciale per un anno (facendo riferimento ai parametri vigenti, per una famiglia di due persone esso sarebbe di circa 24. 000 Euro). A tal fine sono previsti contributi a fondo perduto; la Provincia ha preventivato stanziamenti di 14 milioni di Euro all’anno per gli anni 2009, 2010 e 2011. Per i Comuni con oltre 10. 000 abitanti il programma, facendo riferimento in percentuale alla popolazione residente (al 31. 12. 2007), ha già indicato il numero di alloggi che sono 330 per Bolzano, 120 per Merano, 66 per Bressanone, 54 per Laives, 49 per Brunico, 45 per Appiano e 36 per Lana. I Comuni con oltre 10. 000 abitanti sono invitati a decidere entro il 4 maggio 2009, tenendo presenti le esigenze territoriali, se intendono realizzare abitazioni destinate esclusivamente alla locazione o che dopo 10 anni di locazione saranno cedute in proprietà ai conduttori ed anche, come ha specificato l’assessore provinciale all’edilizia abitativa, se preferiscono privilegiare un preciso target di utenti (ad esempio giovani coppie under 35). Inoltre, dovranno comunicare se intendono provvedere in proprio alla realizzazione del programma edilizio indicando le modalitá di finanziamento, la disponibilità di aree edificabili o la modalità della loro acquisizione. In tal caso è prevista la stipula di un’apposita convenzione con la Provincia. Oppure, dovranno specificare se intendono delegarlo all’Istituto per l’edilizia sociale Ipes o a società o enti senza scopo di lucro. I Comuni con meno di 10. 000 abitanti, invece, entro il 4 maggio 2009 dovranno comunicare se sono interessati alla realizzazione del programma di costruzione ed eventualmente quante abitazioni intendono realizzare. Accanto alla costruzione ex novo è prevista la possibilità di realizzare le abitazioni mediante il recupero di edifici esistenti. Come ha ricordato l’assessore Tommasini, entro tre mesi dalla presentazione delle domande la Giunta provinciale approverà l’elenco dei progetti ammessi a finanziamento. Nel finanziamento è data precedenza alle domande di Comuni in grado di garantire una realizzazione rapida del programma di costruzione. Alla presentazione del piano da parte dell’assessore sono seguiti gli interventi degli amministratori con richieste di chiarimenti su vari aspetti legati alla realizzazione del piano stesso. All’incontro odierno hanno partecipato oltre all’assessore provinciale all’edilizia abitativa, Christian Tommasini ed i suoi tecnici, la futura direttrice di Dipartimento, Katia Tenti, il direttore di Ripartizione in carica e quello futuro, Adolf Spitaler e Wilhelm Palfrader, ed il direttore dell’Ufficio promozione dell’edilizia agevolata, Martin Zelger, anche il vicepresidente del Consorzio dei Comuni, Wilfried Battisti Matscher, e il presidente dell’Istituto per l’edilizia sociale Ipes, Albert Pürgstaller. .  
   
   
CATTOLICA ASSICURAZIONI: CONVOCAZIONE ASSEMBLEA DEI SOCI ASSEGNAZIONE DI UNA AZIONE GRATUITA OGNI 20  
 
Verona, 16 marzo 2009. Il Consiglio di Amministrazione di Cattolica Assicurazioni, presieduto da Paolo Bedoni, ha deliberato la convocazione dell’Assemblea dei Soci, in seduta ordinaria e straordinaria, per i giorni 24 e 26 aprile 2009, rispettivamente in prima e seconda convocazione. In seduta ordinaria, i Soci saranno chiamati ad approvare il bilancio d’esercizio 2008, il compenso dei componenti il Consiglio di Amministrazione ed il Comitato Esecutivo, la nomina di n. 7 componenti del Consiglio di Amministrazione, la nomina del Collegio Sindacale, del suo Presidente e dei relativi compensi. In seduta straordinaria sarà sottoposta ai Soci la proposta di aumento del capitale sociale* per euro 7. 726. 833 mediante imputazione a capitale di parte della riserva sovrapprezzo disponibile con assegnazione proporzionale agli azionisti di una azione gratuita del valore nominale di tre euro ogni 20 azioni possedute. La solida situazione patrimoniale della Società e la fiducia sulle sue prospettive economiche, tenuto conto soprattutto del miglioramento del risultato tecnico dei rami danni e della redditività ordinaria del ramo vita, nella prospettiva di una stabilizzazione dell’attuale crisi finanziaria, hanno indotto il Consiglio di Amministrazione a non penalizzare le aspettative dell’azionariato e pertanto a proporre la suddetta distribuzione gratuita di azioni. .  
   
   
NANOTEC2009.IT - CONFERENZA INTERNAZIONALE ROMA 31 MARZO - 3 APRILE 2009 CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE (CNR)  
 
Roma, 16 marzo 2009 - Per la prima giornata, assieme ai Presidenti del comitato organizzatore, sono previsti, tra gli altri, rappresentanti delle Istituzioni nazionali (Ministero dello Sviluppo Economico, ecc) e internazionali (Commissione Europea), esponenti scientifici di primissimo livello in Italia e all´estero (National Nanotechnology Lab; Italian Institute of Technology, ecc). Interverranno le principali organizzazioni attive nella ricerca e nelle applicazioni delle nanotecnologie, pubbliche (Cnr, Instm, Civen, Università di Milano Bicocca, Padova, Tor Vergata, Venezia, Modena e Reggio Emilia, Pisa, Firenze, Perugia, Catania, Gutenberg University, Istituto Superiore di Sanità, Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro, ecc) e private (Mapei, Ferrari, Colorobbia, Italcementi, Stm, Bracco, Elsag, Fidia, Centro Ricerche Fiat, Eni, A. P. E Research, Cts, Italcementi, Lux Research, ecc). Tematiche del Convegno; Governance delle nanotecnologie; Salute & dispositivi medicali (Nanomedicina); Sviluppo sostenibile (Energia, Trasporti, Ambiente); Ict, elettronica, security; Made in Italy (materiali avanzati, agroalimentare, conservazione Beni Culturali, ecc). Il programma di Nanotec2009 è disponibile sul sito www. Nanotec2009. It .  
   
   
FVG: DISTRETTO COMPONENTISTICA E TERMOELETTROMECCANICA  
 
Trieste, 16 marzo 2009 - Dalla fusione del Co. Me. C. (Distretto della Componentistica e della Meccanica) con il Distretto industriale termoelettromeccanico del Medio Friuli nasce il nuovo "Distretto della Componentistica e della Termoelettromeccanica" che include aziende inserite nei Comuni di Aviano, Azzano Decimo, Bertiolo, Budoia, Casarsa della Delizia, Castions di Strada, Chions, Codroipo, Cordenons, Fiume Veneto, Fontanafredda, Palazzolo dello Stella, Pocenia, Polcenigo, Porcia, Pordenone, Rivignano, Roveredo in Piano, San Quirino, San Vito al Tagliamento, Sedegliano, Talmassons, Teor, Varmo e Zoppola. Lo ha stabilito il 12 marzo la Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Attività produttive Luca Ciriani, che ha sottolineato l´opportunità della fusione sia in termini di economicità che di semplificazione amministrativa. Il distretto comprende attività produttive che presentano omogeneità di filiera e riguardano la fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche, di elementi da costruzione, cisterne, serbatoi e contenitori in metallo; di radiatori e caldaie per il riscaldamento centrale, di generatori di vapore. E ancora, imprese che si occupano di trattamento dei metalli e di metallurgia delle polveri, fabbricano articoli di coltelleria, utensili e oggetti diversi in metallo e realizzano macchine e apparecchi per la produzione e l´utilizzazione dell´energia meccanica, di impiego generale o destinate all´agricoltura e alla silvicoltura oltre che all´uso domestico. .  
   
   
BASILICATA, LA VICENZI METTE A DISPOSIZIONE LO STABILIMENTO  
 
Potenza, 16 marzo 2009 - A seguito della cessazione dell’attività del sito della Vicenzi ad Atella (a partire dal primo gennaio) il dipartimento regionale alle Attività produttive ha chiesto all’azienda la formalizzazione della messa a disposizione dello stabilimento per l’avvio delle procedure di reindustrializzazione ai sensi dell’art. 17 della legge regionale (n. 28/2007). L’azienda ha comunicato la disponibilità a concedere lo stabilimento per l’attivazione delle procedure e precisato telefonicamente di aver trasferito unicamente i macchinari inseriti nell’elenco riportato nel verbale sottoscritto con le organizzazioni sindacali (accordo siglato lo scorso 19 gennaio presso il Ministero del Lavoro) e sottolineato che tutti gli altri macchinari presenti nel sito non saranno oggetto di trasferimento. La procedura prevede la sottoscrizione di un accordo base per la reindustrializzazione del sito, come previsto dalla legge regionale, che rappresenta il primo atto di tale processo. L’accordo base sarà sottoscritto dalla Regione con l’azienda, le parti sociali e gli enti locali. .  
   
   
CRISI MERLONI: GIORNATA DI MOBILITAZIONE DEL 15 MARZO  
 
Perugia, 16 marzo 2009 - “Il 15 marzo, a Gualdo Tadino, la Regione Umbria sarà a fianco di lavoratori, cittadini, forze economico-sindacali nella giornata di mobilitazione per rilanciare i temi dello sviluppo dell’Area appenninica, a partire dalla soluzione della grave crisi della ‘Antonio Merloni’”. Cominciava così l’appello dell’assessore regionale allo sviluppo economico, Mario Giovannetti, affinché in “in questi giorni e in queste ore cresca, in vista della grande manifestazione, la consapevolezza della profondità e della vastità delle conseguenze che la crisi della Merloni ha sul tessuto economico e sociale non solo della fascia appenninica ma dell’intera regione. Bene hanno fatto – per l’assessore - i Sindaci dei Comuni della fascia appenninica, unitamente alla Provincia di Perugia, i sindacati confederali Cgil-cisl-uil, le associazioni datoriali, a proclamare la giornata di mobilitazione per rilanciare una forte iniziativa”. “La fabbrica della Merloni – sottolinea Giovannetti - ha caratterizzato gran parte del modello di sviluppo di quest’area ed oggi la sua profonda crisi rischia di causare un terremoto produttivo, economico e sociale che può avere gravi conseguenze anche in relazione all’attuale contesto economico nazionale e internazionale”. “Molte famiglie, piccole imprese, artigiani subiranno conseguenze pesanti, con il rischio concreto che si avvii un processo di spopolamento di questa parte del territorio umbro dopo aver conosciuto negli ultimi anni un andamento inverso, soprattutto per effetto di processi migratori che hanno caratterizzato positivamente questa parte della regione”. “Per questi motivi – prosegue Giovanetti - l’appuntamento del 15 marzo riguarda tutti gli umbri: cittadini, associazioni, istituzioni locali, sindacati e forze politiche uniti insieme per segnalare da un lato la gravità della crisi e l’unità della regione, dall’altro per attivare tutti gli strumenti per impedire un terremoto economico e sociale e rilanciare investimenti e attività produttive che consentano di affrontare la crisi, così da offrire una prospettiva di lavoro e di vita dignitosa a centinaia di uomini e donne, di giovani, di migranti che vivono in questa parte dell’Umbria”. “E’ dunque necessario che il Governo nazionale garantisca risorse certe per definire un ‘contratto di programma’ che consenta la difesa e il rilancio del tessuto industriale della fascia appenninica e i Commissari della Antonio Merloni approntino soluzioni che prevedano il mantenimento in attività del sito produttivo di Gaifana”. “La Giunta regionale – conclude Giovannetti, nel riconfermare gli impegni assunti fin dall’inizio della crisi, continuerà ad assumere come prioritaria l’azione per rilanciare i temi dello sviluppo della fascia appeninica”. . .  
   
   
POTENZA: IL CONSIGLIO COMUNALE APPROVA ODG SU MAHLE  
 
Potenza, 16 marzo 2009 - Il Consiglio comunale, impegnato nella discussione delle osservazioni al Regolamento Urbanistico, ha approvato ad inizio di seduta all´unanimità un ordine del giorno per esprimere la solidarietà e l´impegno della principale assise cittadina, questo il testo del documento: "Considerata la grave situazione lavorativa in cui versano i lavoratori della Mahle, in considerazione di una posizione immotivata da parte della proprietà che, addirittura, paventa la chiusura del sito produttivo di Potenza; rilevato che questa sciagurata ipotesi provocherebbe il licenziamento di 106 lavoratori e lavoratrici che verrebbero definitivamente espulsi dal processo produttivo, con effetti devastanti per le famiglie; considerato altresì l’incomprensibile scelta della Mahle a fronte di una forte richiesta del prodotto da parte delle varie industrie automobilistiche, ciò premesso, il Consiglio Comunale di Potenza impegna il Sindaco, di concerto con la Regione Basilicata e con tutti gli altri Enti interessati, a mettere in campo tutte le azioni tendenti a salvaguardare il sito e a potenziare la relativa produttività garantendo, conseguentemente, gli attuali livelli occupazionali. Impegna, altresì, il Sindaco a valutare la possibilità di porre in essere tutte le azioni di carattere amministrativo finalizzate a bloccare e impedire lo smantellamento e/o la vendita del sito industriale". .