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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 30 Marzo 2009
CONTRATTO GIORNALISTI: INTESA TRA FIEG E FNSI  
 
Roma, 30 marzo 2009 - Raggiunta l´intesa nella notte del 27 marzo tra Fieg e Fnsi per il nuovo contratto dei giornalisti, dopo una due giorni di trattativa non stop. L´ipotesi di intesa sara´ sottoposta questa settimana al consiglio nazionale Fnsi, giovedi´ alla commissione contratto e venerdi´ alla conferenza nazionale dei Cdr e dei fiduciari. Poi ci sara´ il referendum della categoria. Tra i punti piu´ delicati della trattativa, quello sugli scatti di anzianita´: la maggiorazione sara´ del 6% del minimo dello stipendio e maturera´ per i primi tre aumenti periodici per ogni biennio, mentre per gli aumenti periodici successivi al terzo per ogni triennio di anzianita´. Viene innalzato inoltre il valore del minimo tabellare a 265 euro per il redattore ordinario, di 335 euro per i redattori capo. Il nuovo contratto introduce poi il capitolo sulla multimedialita´. Per quanto riguarda i trasferimenti, il giornalista assunto non puo´ essere trasferito in una sede che disti piu´ di 40 km dal luogo di svolgimento della prestazione lavorativa e potra´ considerare il trasferimento sul quale non concordi come causa di risoluzione del rapporto per fatto dell´editore. Il distacco presso testate dello stesso gruppo non puo´ durare piu´ di 24 mesi. Il rapporto di lavoro con direttore, condirettore e vicedirettore ´´puo´ essere risolto dall´azienda anche in assenza di giusta causa e di giustificato motivo´´. L´indennizzo sale a 13 mensilita´ di retribuzione piu´ l´indennita´ di preavviso che e´ di altri 12 mesi, per un totale di 25 mesi. Tetto massimo di 36 mesi per i contratti a termine. Introdotta la figura di redattore senior, che puo´ essere attribuita anche al redattore esperto con anzianita´ di servizio nella qualifica superiore ai cinque anni. .  
   
   
MAURIZIO ANDRIOLO (VICE PRESIDENTE VICARIO INPGI): HĂBĒMUS CONTRATTO  
 
 Roma, 27 marzo 2009 - Di seguito un messaggio di Maurizio Andriolo: “ Si è conclusa con soddisfazione la vicenda del nuovo contratto nazionale. Un po’ di amarezza deriva dal troppo tempo impiegato per realizzarlo a causa anche di una certa anchilosi del Sindacato e di una diffidenza arrogante degli editori. E’ tuttavia il primo passo oggettivo per un contratto adeguato ai tempi che attraversiamo e basilare per il futuro contratto: solidaristico, difensivo, il più possibile dei livelli occupazionali, nonché della professione (quando c’è). Qualche fuga in avanti con lo spauracchio di internet non metterà in crisi, nel tempo, la parte cartacea dell’informazione. L’aumento mensile è di tutto riguardo (con i tempi che corrono) per i redattori. Le sostanziali garanzie per l’Inpgi, sottolineano lo spirito solidaristico e preveggente del documento. Per la prima volta si è pensato ai pensionati, oltre che alle future generazioni. Il fondo di perequazione delle pensioni fu pensato e delineato dal precedente Cda del nostro Ente di previdenza: un’intuizione che darà tutela di ulteriori benefici ai nostri pensionati. Ora spetta agli attuali Organismi sindacali dei pensionati portare avanti - aprendo un serio e costante dialogo con le confederazioni sindacali - la questione fiscale, principi di assistenza nuovi, incisivi ed economicamente compatibili. ” Maurizio Andriolo (Vice presidente vicario Inpgi) .  
   
   
GIORNALISMO IN ABRUZZO: CHIODI HA INCONTRATO DEL BOCA RUOLO CHIAVE DELLA STAMPA PER CONTROLLO E STIMOLO  
 
 Pescara, 30 marzo 2009 - Il rapporto tra informazione e politica, tra istituzioni e giornalismo ed una panoramica sulla realtà dei media in Abruzzo sono stati al centro dell´incontro che il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ha avuto, il 25 marzo a Roma, con il presidente nazionale dell´ordine dei Giornalisti, Lorenzo Del Boca. Chiodi, in particolare, ha posto l´accento "sull´importanza del ruolo della carta stampata, della radio e della televisione e del giornalismo on line , sia in sede nazionale che locale, come sistema di controllo dell´attività di governo a tutti i livelli, di sensibilizzazione dell´opinione pubblica e di stimolo nei confronti della classe dirigente politica". Al tempo stesso, il presidente Chiodi ed il presidente Del Boca hanno avuto uno scambio di vedute sulla necessità che tra pubblici amministratori e giornalisti, nell´ambito dei rispettivi ruoli, ci siano rapporti sempre sereni e relazioni improntate alla massima chiarezza. Il presidente Chiodi ha, infine, rivolto un invito al presidente dell´Ordine dei giornalisti a recarsi quanto prima in Abruzzo per un momento di confronto e di riflessione sui temi dell´informazione. .  
   
   
AL VIA IN BASILICATA I PROGRAMMI DELL’ACCESSO  
 
Potenza, 30 marzo 2009 - A partire dal prossimo mese di aprile quattro associazioni lucane (Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti Potenza, Ente nazionale sordi Potenza, Csv Basilicata, Federconsumatori Matera) potranno registrare proprie trasmissioni televisive che andranno in onda su Rai 3 ogni martedì dalle 8,30 alle 9,00. Lo rende noto la presidente del Corecom Basilicata, Loredana Albano, specificando che queste associazioni avevano richiesto gli spazi autogestiti disciplinati dal “Regolamento per l’accesso radiofonico e televisivo alle trasmissioni regionali della concessionaria del servizio radiotelevisivo pubblico”, approvato dal Corecom un anno fa. In base a questo regolamento partiti, movimenti politici, organizzazioni associative delle autonomie locali e sindacati, ma anche confessioni religiose, gruppi etnici e linguistici, enti ed associazioni culturali e di promozione sociale, possono chiedere di beneficiare di tali spazi, da gestire in maniera completamente autonoma o con la collaborazione tecnica gratuita della Concessionaria del servizio radiotelevisivo pubblico. “Con l’avvio di questa iniziativa - afferma Albano – finalmente una pluralità di soggetti avrà a disposizione spazi autogestiti per proporre tematiche di sicura rilevanza sociale. Ci auguriamo che siano in molti a voler cogliere questa opportunità, in modo tale da arricchire la programmazione televisiva regionale”. I piani delle trasmissioni radiofoniche e televisive riservate ai soggetti collettivi lucani hanno cadenza trimestrale. Le domande relative al terzo trimestre 2009 dovranno essere inviate al Corecom entro il 30 maggio 2009. .  
   
   
SETTORE SPETTACOLO DELLA REGIONE TOSCANA: MULTIPLEX NOVOLI: AUTORIZZAZIONE REGIONALE DECADUTA IN BASE AL REGOLAMENTO ATTUATIVO DELLA LEGGE SULL´ESERCIZIO CINEMATOGRAFICO  
 
Firenze, 30 marzo 2009 - E´ decaduta l´autorizzazione regionale all´esercizio cinematografico concessa, con decorrenza dal 25 gennaio 2008, alla Società Immobiliare Novoli spa per la realizzazione della multisala “Multiplex Umi F” ubicata, a Firenze, in via di Novoli angolo via Forlanini. Lo ha dichiarato oggi il settore Spettacolo della Regione Toscana in base a quanto disposto dalla legge regionale 78/2004 (“Disposizioni in materia di autorizzazione all´esercizio cinematografico”) e dal relativo regolamento attuativo (30 marzo 2005 n. 42/R). In particolare – hanno rilevato i competenti uffici dell´assessorato regionale alla Cultura, Turismo e Commercio – l´articolo 11 (comma 1 lettera b) del regolamento attuativo stabilisce che costituisce causa di decadenza dall´autorizzazione regionale “l´inattività dell´esercizio cinematografico autorizzato per un periodo superiore a un anno”. .  
   
   
FILM DI “GEO&GEO” (RAI TRE) SULL’ASSOCIAZIONE “ARCHEOLOGIA ARBOREA” DI LERCHI  
 
Perugia, 30 marzo 2009 - – Un film di 41 minuti, che, girato nell’arco di un anno per accompagnare la stagionalità delle coltivazioni, racconta l’esperienza dell’Associazione “Archeologia Arborea” di S. Lorenzo di Lerchi (Città di Castello), fondata nel 1989 da Livio Dalla Regione, con lo scopo di recuperare, difendere e conservare piante da frutto di antica origine, salvaguardando così la ricchezza di un patrimonio genetico, altrimenti destinato a sicura sparizione. Prodotto da “Geo&geo” (il programma di natura e scienza di “Rai Tre”, condotto ogni pomeriggio dalle 17 alle 19 da Sveva Sagràmola), per la regia di Olivella Foresta, il film è stato presentato in anteprima per la stampa sabato 28 marzo alla presenza dell’autrice e della responsabile dell’Associazione Isabella Dalla Ragione. All’evento c’erano il senatore Ilvano Rasimelli, che haportato una testimonianza della sua amicizia con lo scomparso Livio Dalla Ragione, il sindaco di Città di Castello Fernanda Cecchini e gli assessori alla Cultura della Regione Umbria Silvano Rometti e all’Ambiente Lamberto Bottini. “C’è voluto un anno per girare il film – spiega la regista Olivella Foresta – perché è stato necessario seguire le piante nel loro ciclo naturale, nel contesto della cultura contadina tradizionale che le aveva prodotte. Per salvare la memoria della quale abbiamo raccolto molte testimonianze nelle campagne. È una operazione di recupero, direi, ‘a tutto tondo’, che sottolinea la dimensione profonda che il cibo aveva nell’antica civiltà contadina, a cui sono legate tecniche, comportamenti ed anche un’etica, che sarebbe estremamente importante oggi salvare e far rivivere”. L’associazione “Archeologia Arborea”, nata per sostenere l’attività di ricerca e conservazione della collezione, e per diffondere e proteggere le vecchie varietà fruttifere, non ha fini di lucro. I suoi soci adottano (anche “a distanza”, versando una quota “una tantum”) una delle piante in collezione, e possono consumarne i frutti, ad eccezione di tre, destinati uno al sole, uno alla terra ed uno alla pianta stessa, secondo un’antica tradizione locale. .  
   
   
DEPRESSIONE, BRESCIANI: PIU´ SERVIZI E PREVENZIONE PRESENTATO IN REGIONE LOMBARDIA IL LIBRO FOTOGRAFICO "AL DI LA´ DEL BUIO"  
 
Milano, 30 marzo 2009 - Secondo le ultime stime sono 500. 000 le persone in Lombardia che soffrono ogni anno di depressione. Colpisce più le donne degli uomini. Si tratta di una malattia con numeri in crescita a livello mondiale, destinata a diventare nel 2020 la seconda malattia dopo i disturbi cardiovascolari e la seconda causa di disabilità dopo il virus Hiv. I dati sono stati resi noti il 27 marzo in una conferenza stampa che si è tenuta in Regione Lombardia, organizzata in occasione dell´uscita del libro fotografico "Al di là del Buio" di Luca Artioli. Il volume, patrocinato da Regione Lombardia, è dedicato alla rappresentazione per immagini della malattia, in un percorso che va dal buio della sofferenza alla luce della guarigione. "Questo libro - ha detto l´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani - dà un grande esempio di comunicazione e ci spinge a pensare e a reagire di fronte a questo drammatico fenomeno. La Regione è già fortemente impegnata con le sue strutture e i suoi professionisti per contrastare questa malattia. Più in generale la società lombarda si sta già attrezzando per far fronte a questa crisi annunciata: c´è una forte volontà di cambiamento, anche per ciò che riguarda i rapporti tra le persone. Ci sono evidenti segnali di speranza, anche perché si sta recuperando il senso della comunità, in cui nessuno è più da solo". Dopo aver ricordato l´impegno economico di Regione Lombardia per i servizi psichiatrici (719,5 milioni di euro nel 2008), Bresciani ha sottolineato come, a fronte di un incremento notevole della depressione registrato negli ultimi anni (+50%) sia di pari passo aumentata anche la messa a disposizione di servizi (+58%). Secondo Bresciani, occorre però portare maggiore territorialità nelle cure, proseguendo a investire - come la Regione sta già facendo (10 milioni di euro stanziati nel 2008) - sui progetti innovativi e le sperimentazioni che intervengano su due linee: maggiori servizi e più attenzione alla prevenzione così da poter cogliere precocemente i primi segnali di disagio. Oltre all´autore del libro, alla conferenza stampa sono intervenuti anche Gerolamo Corno (direttore generale Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli - Oftalmico - Melloni), Armando Gozzini (direttore generale Azienda ospedaliera Gallarate), Claudio Mencacci (direttore Dipartimento Psichiatria e Neuroscienze, Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli, vicepresidente della Società Italiana di Psichiatria) e Pasquale Campajola (direttore Unità Operativa Psichiatria, Azienda Ospedaliera di Gallarate). Il Fatebenefratelli e l´Azienda Ospedaliera di Gallarate hanno infatti contribuito alla realizzazione del volume. .  
   
   
"PROGETTI E OPERE"  
 
Trieste, 30 marzo 2009 - "Progetti ed opere. Testimonianze di 50 anni" è un volume di 750 pagine che raccoglie circa 2. 550 articoli pubblicati sulla "Rassegna tecnica del Friuli Venezia Giulia", rivista nata nel 1952 (dieci anni prima della Regione autonoma) e diventata sede di un dibattito che ha coinvolto tutte le professioni che fanno riferimento al settore (ingegneri, architetti, agronomi, forestali, geologi). Edito da Forum, editrice universitaria udinese, il libro è stato presentato nella sede del Mib a Trieste dall´assessore regionale alla Pianificazione territoriale, Federica Seganti. L´assessore ha evidenziato l´importanza di questo lavoro per il suo contribuito alla messa in evidenza dei percorsi e delle scelte strutturali ed architettoniche attuati sul territorio regionale, sottolineando la capacità del Friuli Venezia Giulia di far buon uso del patrimonio di professionalità ed esperienze maturate in un settore così importante per la nostra economia. "Questo libro è essenziale perché fornisce a tutti gli addetti ai lavori uno strumento notevole dal punto di vista storico e culturale", ha proseguito l´assessore, sottolineando che esso contiene i contributi di professionisti, docenti universitari, imprenditori e dirigenti industriali che della rivista hanno fatto un´arena di pensiero e discussione. Seganti ha quindi ricordato l´impegno della Regione nell´attuazione di riforme come il nuovo Codice per l´edilizia e ha indicato nel volume uno strumento utile a quanti si apprestano ad affrontare l´impegnativa elaborazione del nuovo Piano urbanistico regionale, che l´attuale esecutivo intende varare entro questa legislatura. Alla presentazione di "Progetti e opere" ha partecipato anche il direttore della Rassegna tecnica, Gaetano Cola. Già presidente dell´Ordine degli ingeneri, Cola ha diretto la rivista per ben 56 anni e oggi è, assieme all´architetto Giorgio Dri, il curatore del volume che sintetizza i punti salienti del suo lavoro e di un impegno durato mezzo secolo. .  
   
   
AL TEATRO FRANCO PARENTI ROSALINA NERI IN SI FA MA NON SI DICE  
 
Milano, 30 marzo 2009 - Continua al Teatro Franco Parenti, dopo il successo di Delirio a due e di La bruttina stagionata, la stagione di A teatro alle 18. 30 con uno spettacolo di Rosalina Neri affiancata da Giuseppe Di Benedetto al pianoforte e Bruno Poletto alla fisarmonica. Certo, gli anni passano e ci sono sempre meno occasioni per ammirare una grande interprete come Rosalina Neri che si racconta, canta e fa cantare il pubblico. Un’occasione da non perdere. Un recital di canzoni, ma non solo. Perché le canzoni evocano un mondo, un gusto, un’appartenenza. Che per Rosalina Neri, condotta sulla ribalta internazionale dalla sua intraprendenza e da un demone artistico originale (cantante lirica e leggera, attrice e intrattenitrice, bellezza cinematografica e caratterista, se necessario anche ballerina), ha voluto dire tornare ogni volta alle sue radici lombarde, all’arguzia della sua lingua, alla nostalgia delle canzoni sentite alla radio, ai grandi artisti incontrati sulla scena milanese, al sound francese o americano da importare. Di questo Rosalina canta e racconta, articolando il recital in diverse sezioni. Si va dall’omaggio a Fiorenzo Carpi (che vuole essere anche un ricordo di Roberto Negri, il maestro che le ha insegnato uno stile e un repertorio, scomparso l’anno scorso) a un pot porri di canzoni Eiar Anni trenta e quaranta, dagli artisti milanesi del cabaret e della canzone d’autore (Gaber, Fo, Endrigo, Walter Valdi, Bracchi e D’anzi) ai motivetti salaci dell’avanspettacolo, con cui a suo tempo si misurò Milly. Www. Teatrofrancoparenti. Com .  
   
   
“BEAT GENERATION” “ANNI ‘60” AL TEATRO SAN BABILA DI MILANO  
 
Milano, 30 marzo 2009 - Lo spettacolo è un percorso storico sul decennio della contestazione giovanile, un decennio ricco di avvenimenti e cambiamenti tra moda, comunicazione e musica, ovviamente Beat. Beat è un termine inglese che significa ritmo, battito. La beat generation è un movimento artistico, letterario, musicale, sviluppatosi attorno agli anni ’50’/‘60 negli Usa. La musica beat è un genere musicale nato negli anni ’60 in Inghilterra. Forse il primo vero artista che ha trasformato in musica l’ideologia del movimento è stato Bob Dylan, seguito dagli “Animals”, dai “Procol Harum”, e dai “Moody Blues”, gruppi che influenzarono notevolmente anche il beat italiano. Nel nostro paese il beat era l’idea di porre una rottura con le vecchie tradizioni del mondo adulto. Sul palcoscenico del Teatro San Babila la musica beat sarà la vera protagonista, con canzoni che hanno segnato un’epoca attraversando intere generazioni senza mai invecchiare. Sei serate indimenticabili nelle quali si intrecciano i ricordi di un’Italia che si trasforma attraverso le nuove generazioni di allora. .  
   
   
ALL’ELFO VIAGGIATORI DI PIANURA, TRE STORIE D’ACQUA DI GABRIELE VACIS E NATALINO BALASSO  
 
Milano, 30 marzo 2009 - Con Viaggiatori di pianura Natalino Balasso torna a lavorare con Gabriele Vacis dopo il felice esito di Liber Nos, dialogo tragicomico ispirato al romanzo di Luigi Meneghello. In questo nuovo progetto, debuttato nell’aprile del 2008, i due artisti hanno collaborato a partire dalla drammaturgia, firmando a quattro mani un testo originale, carico di suggestioni ironiche e patetiche, portato in scena con ritmo incalzante. Nel vagone di un treno ad alta velocità, in corsa attraverso una pianura che si muove a bassa velocità, s’incontrano casualmente alcuni viaggiatori. Loro non lo sanno, ma hanno qualcosa in comune: sono in qualche modo dei reduci. Cominceranno a raccontarsi le proprie storie e scopriranno di essere tutti scampati all’acqua. L’acqua del Polesine, l’acqua di New Orleans, l’acqua dello Tsunami, l’acqua dei mille posti inondati, più o meno conosciuti. Laura Curino usa la cadenza lenta di chi è nato nella Pianura Padana per manifestare lo stupore di Regina, ragazza polesana sposatasi il 18 novembre 1951, proprio il giorno in cui il Po ruppe gli indugi e gli argini allagando ogni cosa. Natalino Balasso è invece Ce-dric Lafontaine, veneto di terza generazione e scatenato chitarrista in un complesso blues di New Orleans. L’uragano Katrina lo sorprende durante un concerto e a salvarlo sono le doti di galleggiamento del contrabbasso a cui lui e il collega strumentista si aggrappano. Cristian Burruano è l’animatore di un villaggio turistico di Pi Pi Island, nell’Oceano indiano. Anche lui, per sposarsi, ha scelto la data sbagliata, il giorno di Natale 2004, la vigilia dello spaventoso Tsunami che ha sconvolto quella parte del mondo. Vicende terribili dalle quali chi è riuscito a sopravvivere ha ricavato una nuova consapevolezza della nostra precarietà di umani e ha trovato la forza di continuare a vivere, nel ricordo di chi l’acqua si è portato via. Come nei racconti dei pescatori tutto sembra prendere il tono di una sfida a chi l’ha scampata meglio, a chi ha avuto l’avventura peggiore. Ma alla fine si potrebbe scoprire che qualcuno non la conta giusta. Chi è? E perché sta vivendo la vita di un altro? .  
   
   
IL TEATRO FILODRAMMATICI OSPITA IN PRIMA ASSOLUTA A MILANO GLENGARRY GLEN ROSS CON LA REGIA DI MICHELE DI MAURO  
 
Milano, 30 marzo 2009 - Servendosi della traduzione di Luca Barbareschi, la Compagnia "O Zoo Nõ" ha dato corpo al suggestivo progetto che vede coinvolti un congruo cast di attori torinesi, guidati da Michele Di Mauro, per la realizzazione di un copione che è valso al suo autore nel 1984 il Premio Pulitzer, per poi rivivere nel 1992 sul grande schermo in una celebre versione interpretata tra gli altri da Jack Lemmon, Kevin Spacey, Al Pacino ed Ed Harris: “il dramma – spiega la Compagnia – racconta il fallimento del sogno americano, descrivendo due giorni della vita di un gruppo di agenti immobiliari che per evitare il licenziamento sono pronti a commettere ogni genere di immoralità e illegalità per poter vendere lotti di terreno di scarso valore a compratori poco interessati”: la rappresentazione di una lenta ma inesorabile agonia, quella dell’american dream, mette in moto un perverso meccanismo dove trova spazio una galleria di riprovevoli comportamenti umani e professionali con il gruppo di protagonisti disposti a tutto pur di non perdere il lavoro. Gli aspetti più negativi di un essere umano, fosse anche un professionista fino a quel momento affermato ed apprezzato, che si trova all’improvviso di fronte ad un importante bivio, emergeranno in tutta la loro crudezza e crudeltà, confermando ancora una volta come, talvolta, l’ambizione, la sete di successo e di potere, il desiderio di ricchezza possano far perdere del tutto la ragione ed il senso della misura, degenerando in comportamenti dannosi per un’intera comunità oltrechè ovviamente per il destino del singolo individuo. Una vicenda se vogliamo estrema e paradossale, sapientemente ritratta dalla pungente penna di David Mamet, nato in America da genitori ebrei di origine russa, che in Glengarry Glen Ross si conferma essere spietato analista della società, nonché convinto censore di costumi ed abitudini nei quali è molto difficile riconoscersi. .  
   
   
9 MESI E UN GIORNO DI OLIVIA MANESCALCHI SUL PALCOSCENICO DEL TEATRO LITTA  
 
Milano, 30 marzo 2009 - Una storia divertente che racconta le vicende di una coppia di trentenni che vede la propria vita stravolgersi nel periodo che precede la nascita del proprio bambino: 9 mesi e un giorno, per la regia di Olivia Manescalchi e Giancarlo Judica Cordiglia, è infatti dedicato alle donne in dolce attesa. Lo spettacolo è in scena a La Sala La Cavallerizza del Teatro Litta di Milano dal 27 marzo al 5 aprile. Una messa in scena in cui si immedesimeranno tutti coloro che hanno vissuto o stanno vivendo la stessa esperienza. Il partner ideale della giovane coppia alle prese con questo evento familiare stravolgente è Lorenzo Branchetti, famoso nel piccolo schermo come Milo Cotogno, protagonista nel programma per bambini di Rai Tre Melevisione. Avete mai pensato a come può cambiare la vostra vita quando scoprite di aspettare un bambino? Una coppia di trentenni alle prese con i loro primi “270 giorni” d’attesa. La felicità, i dubbi, i progetti, le aspettative; scoprendo come in nove semplici mesi si riesca a mettere in discussione ogni aspetto della propria vita avvicinandosi a “quel giorno” in cui tutto quello in cui credevi inesorabilmente crolla… E, detto tra noi, non solo quello in cui credevi! Una commedia divertente che col pretesto della maternità tocca tutte le nostre fobie comuni, i nostri irrisolti e il grande, devastante, inevitabile rapporto “genitori – figli”…che da qualunque parte tu ti metta ad osservarlo rimarrà sempre un dilemma. .  
   
   
AOSTA: TOUR DU RUTOR UNA SFIDA FRA UOMO E NATURA  
 
Aosta, 30 marzo 2009 - Da mercoledì 1° a domenica 5 aprile 2009, presso il Castello dei Signori di Avise, con ingresso gratuito dalle 14 alle 19, avrà luogo l’esposizione fotografica Tour du Rutor. Una sfida tra uomo e natura, organizzata dal Comune di Avise, in collaborazione con l’Assessorato istruzione e cultura. Proposta dall’Associazione Sci Club Corrado Gex, in occasione della manifestazione Tour du Rutor Extrême, gara internazionale di sci alpinismo che si terrà a Planaval di Valgrisenche dal 3 al 5 aprile 2009 e giunta ormai alla sua quattordicesima edizione, l’esposizione presenta al pubblico un reportage fotografico dedicato all’evento sportivo. Sono fotografie aventi per soggetto gli atleti, il percorso, il territorio della competizione ma anche la tecnica dello sci alpinismo. L’esposizione sarà poi riproposta nella stessa sede durante il periodo estivo per far conoscere al grande pubblico la manifestazione e il suo territorio e permetterà di visitare il castello e il borgo di Avise. Spiega il Sindaco Romana Lyabel: «Abbiamo accolto favorevolmente la proposta dello Sci club Corrado Gex in quanto ci è sembrato importante presentare ai numerosi atleti e ai loro accompagnatori, oltre alle bellezze naturali del territorio, anche una piccola parte del nostro patrimonio storico e culturale. Riteniamo inoltre interessante creare una collaborazione fra comuni limitrofi dove ognuno mette a disposizione ciò che meglio lo caratterizza al fine di valorizzare il territorio e più in generale la Valle d’Aosta. Colgo quindi l’occasione per ringraziare L’assessore all’istruzione e cultura Laurent Viérin per la sensibilità dimostrata verso questa iniziativa e lo Sci Club Corrado Gex, promotore dell’evento, per aver favorito la creazione di una sinergia fra il mondo sportivo, culturale e l’amministrazione locale». «Attraverso questa iniziativa - sottolinea l’Assessore Laurent Viérin - l’Assessorato intende proseguire nell’attività di valorizzazione del patrimonio storico e culturale presente sul territorio valdostano con il fine di incrementare la conoscenza e la fruizione dello stesso da parte dei cittadini. Il castello di Avise è uno degli ultimi monumenti restituiti alla comunità a completamento dei lavori di conservazione e restauro. Un evento sportivo di tale livello rappresenta un’importante occasione di promozione del turismo culturale, permette di creare un forte legame tra sport e cultura e vuole essere un momento di avvicinamento della popolazione valdostana e dei turisti ad un patrimonio ancora poco conosciuto». Per ulteriori informazioni: Comune di Avise, tel. 0165. 911130319 . .  
   
   
CONVEGNO/WORKSHOP "PATRIMONINDUSTRIALICULTURALI.FVG"  
 
Udine, 30 marzo 2009 - "La Regione sostiene questa iniziativa perché essa si colloca pienamente nel contesto del Friuli Venezia Giulia: un territorio piccolo, con una grande storia imprenditoriale, entro il quale sono nate e ci sono molte esperienze artistiche. Un´iniziativa, inoltre, che si concretizza in un luogo come Torviscosa, che è simbolo dell´architettura di un determinato periodo storico e che come tale va tutelato e valorizzato". Così si è espresso l´assessore regionale alla Cultura, Roberto Molinaro, alla presentazione - avvenuta il 27 marzo nella sede della Regione a Udine - del convegno/workshop "patrimonindustrialiculturali. Fvg", organizzato da Cid Museo della Bassa Friulana di Torviscosa e promosso da Banca Popolare Friuladria-crédit Agricole, in collaborazione con la Regione e con il patrocinio di Aipai-associazione italiana per il Patrimonio archeologico industriale. L´appuntamento è a Torviscosa (Museo Cid), venerdì 3 aprile, dalle ore 15. Vari sono gli spunti di interesse sottolineati da Molinaro: il fatto che "lo workshop abbia una concezione di cultura intesa non solo come valorizzazione di un´idea o di un territorio, ma come risorsa, come stimolo per la creatività. Inoltre il fatto che l´iniziativa abbia le sue radici in un museo, quello della Bassa Friulana: il che significa che in regione non ci sono solo grandi eventi ma una cultura diffusa nel territorio". L´assessore ha poi messo in evidenza come accanto alle istituzioni, a sostenere il tutto "vi sia un istituto come Friuladria, il cui apporto appare importante per il sostegno alla cultura". L´obiettivo dell´operazione sta quindi "nell´ambizione - ha concluso Molinaro - di dare continuità a questa iniziativa, che parte da Torviscosa e va verso una linea di sviluppo di ciò che esiste nel territorio e di ciò che il territorio produce. Un percorso con attori nuovi, che sanno fare sistema per andare verso una nuova epoca di sviluppo". I contenuti del workshop sono stati illustrati dalla direttrice del museo di Torviscosa, Gianna Ganis. In buona sostanza si tratta "di continuare il cammino di avvicinamento e incontro tra impresa e arte, fra espressione produttiva caratteristica di un territorio e cultura dello stesso, con l´intento di creare delle sinergie che alimentino la struttura di un nuovo sistema di soggetti atti a sostenere, favorire e rendere sempre più competitivo il ´made in Friuli Venezia Giulia´, anche attraverso percorsi speciali di riqualificazione dei siti di archeologia industriale del nostro territorio e percorsi artistico-culturali che evidenzino le potenzialità delle imprese stesse". Ciò avverrà coinvolgendo non solo le istituzioni ma anche i rappresentanti di diverse imprese del territorio o di loro fondazioni, ognuno dei quali porterà testimonianza di esperienze e di modi di lavorare in una varietà di settori, dalla creatività all´approccio eco-sostenibile ai problemi. Un esempio è venuto da Andrea Barbaro di Eurotech, una delle imprese che parteciperanno all´workshop. Da parte sua Giovanni Lessio ha messo in evidenza la linea che Friuladria ha voluto seguire per giungere a un risultato concreto, come l´iniziativa di Torviscosa vuole essere: "fare un´opera di alta cultura grazie a un sistema nel quale vi sia l´incontro di varie componenti, fra cui industria, finanza, cultura, turismo, territorio, memoria". A corollario del workshop vi sarà una mostra dedicata alle opere dell´artista friulano Mario Baldan, legate - come ha detto la curatrice Sabrina Zannier - alle sue "contaminazioni" artistiche e che lo videro lavorare molto sui tessuti: "la sua opera, comunque, si compendia in luce, colore, movimento". .  
   
   
PRESENTATA LA FONDAZIONE REGIONALE LIGURE PER LA CULTURA E LO SPETTACOLO  
 
Genova, 20 Marzo 2009 - La Fondazione regionale per la Cultura e lo Spettacolo è stata presentata venerdì 27 marzo 2009 dal presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, dall´assessore alla Cultura Fabio Morchio e dalla sua presidente Gabriella Airaldi. La Fondazione è stata promossa dalla Regione Liguria con la legge del 31 ottobre 2006 n. 33 Testo Unico in materia di cultura. E´ nata con lo scopo di promuovere, organizzare, sostenere, coordinare e valorizzare le iniziative culturali e di spettacolo realizzate nel territorio regionale. In particolare la Fondazione promuove e organizza iniziative finalizzate alla valorizzazione del patrimonio storico, artistico, letterario della Liguria e alla diffusione dell´interesse per la cultura, l´arte e lo spettacolo…. Provvede all´organizzazione di mostre, eventi culturali e convegni, nonché di studi, ricerche, pubblicazioni, iniziative, attività didattiche o divulgative, anche in collaborazione con enti ed istituzioni, ed, in particolare, con la Regione Liguria (art. 4 dello Statuto). Questa Fondazione risponde ai principi ed allo schema giuridico della Fondazione di partecipazione nell´ambito del più vasto genere delle Fondazioni di cui all´articolo 12 del Codice Civile e leggi collegate. Dopo aver dato notizia che la Giunta regionale ha approvato oggi il bilancio della Fondazione, l´assessore alla Cultura Fabio Morchio ha confermato che "le attività della Fondazione saranno tese a ricercare nuovi modi e nuove forme di promozione della cultura" e ha sottolineato "la volontà di valorizzazione del patrimonio ligure sparso per la regione e non sufficientemente valorizzato". "Ci proponiamo una politica che non sia solo di eventi ma di apertura alla formazione giovanile culturale" ha detto Gabriella Airaldi presidente della Fondazione e ha parlato di "una regione piccola ma grande nell´ampiezza dei suoi orizzonti con contatti che vanno dall´America alla Cina". La Fondazione eredita il patrimonio dell´estinta Fondazione Colombo ed in particolare la Collezione Wolfson attualmente collocata presso il Museo Wolfsoniana di Genova Nervi e il Centro Studi Del Novecento a Palazzo Ducale di Genova. La Fondazione è operativa dal gennaio 2009 ed è presieduta dalla prof. Gabriella Airaldi ordinario di Storia medievale dell´Università di Genova. Fanno parte del Consiglio di Amministrazione Paolo Asti (Vice Presidente), Mario Bozzi Sentieri, Marco Ferrari e Gianluca Mambilla. Il Consiglio di indirizzo è composto dal prof. Franco Cardini, dal prof. Philippe Pergola e dal regista Giuliano Montaldo. Hanno già aderito all´assemblea di partecipazione della Fondazione l´Unione regionale delle Province Liguri, Confindustria Liguria e l´Unione delle Camere di Commercio della Liguria. Altre adesioni sono in corso di perfezionamento. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato il programma strategico pluriennale "Eredità Liguria" ed una serie di prime iniziative da realizzarsi nel corso dell´anno 2009. "Eredita´ Liguria" si pone l´obiettivo di valorizzare la conoscenza delle radici identitarie dei Liguri come elemento di crescita civile e culturale dei cittadini della regione e prenderà avvio nell´anno 2009 con due progetti "Storia Di Liguria" e "Liguria Oltremare" che intendono giocare sull´intreccio del tema dell´identità tra la Liguria e il mondo mediterraneo e atlantico, rilevandone le molteplici affinità. In sede ligure i progetti verranno realizzati in collaborazione con le Amministrazioni e le Istituzioni locali e le Associazioni interessate a questi temi interagendo con le Regioni confinanti (Toscana e Piemonte). In sede internazionale si prevede di mettere a sistema anche le relazioni interuniversitarie. E´ previsto il coinvolgimento delle scuole di ogni ordine e grado. Progetti, documenti, atti e materiali dei progetti, nonché ogni azione di promozione troverà collocazione sul portale Internet della Fondazione. Per la realizzazione delle iniziative è previsto il coinvolgimento di sponsor privati e pubblici. Le complesse e molteplici finalità della Fondazione troveranno il naturale sbocco nella rivista trimestrale di storia, arte e cultura Viaggio In Liguria già collaudata positivamente dalla Fondazione Colombo. .  
   
   
GOLF - EUROTOUR: GRANDE PROVA DI FRANCESCO MOLINARI TERZO IN SPAGNA IL TITOLO AL DANESE SOREN KJELDSEN NICCOLO´ QUINTARELLI E MARIANNA CAUSIN CAMPIONI ITALIANI MATCH PLAY  
 
Roma, 30 marzo 2009 - Francesco Molinari ha offerto ancora una grande prova classificandosi terzo con 278 colpi (72 68 68 70), alla pari con l´inglese Graeme Storm, nell´Open de Andalucia de Golf (European Tour) disputato sul percorso del Real Club de Golf di Siviglia, in Spagna. Ha ottenuto il terzo titolo in carriera il 34enne danese Soren Kjeldsen (274 - 68 72 62 72) che solo alla 16ª buca ha piegato la resistenza dello scozzese David Drysdale (277 - 70 67 66 74), il quale ha rischiato di perdere il secondo posto in solitudine con una palla in acqua alla 18ª. Al quinto posto con 279 colpi lo scozzese Alastair Forsyth, al sesto con 280 il gallese Rhys Davies, il tedesco Marcel Siem e lo scozzese Andrew Coltart, al 14° con 283 il danese Thomas Bjorn e gli spagnoli Gonzalo Fernandez Castaño e Miguel Angel Jimenez dai quali i fans iberici si attendevano molto di più. Lo scozzese Colin Montgomerie ha terminato in 31ª posizione con 288 il 500° torneo nell´European Tour, ma probabilmente si aspettava un altro esito dopo la seconda piazza iniziale. Molinari non è partito bene (52° con 72), ma la sua rincorsa è stata molto efficac e: con due 68 è balzato al quinto posto, passando per il 16°. Anche il giro conclusivo è stato tutto in salita per un doppio bogey accusato alla 2ª buca. Con tre birdie, contro un bogey, si è portato in par alla 10ª, ma un nuovo errore alla 11ª lo ha rimandato sopra par. A quel punto sono entrate in ballo le sue grandi qualità e la sua determinazione che hanno prodotto un finale entusiasmante con tre birdie di fila, l´ultimo con un putt di quasi quattro metri. Non hanno superato il taglio Emanuele Canonica, 119° con 149 (79 70), Federico Colombo 128° con 150 (78 72) e Alessandro Tadini, 142° con 152 (75 77). Stessa sorte anche per José Maria Olazabal, 106° con 148. Si è ritirato Lorenzo Gagli, che ha qualche problema fisico. Kjeldsen ha intascato 166. 660 euro su un montepremi è di 1. 000. 000 di euro. Per Molinari 56. 300 euro e la 23ª posizione nell´ordine di merito (Euro 296. 687). Campionati Nazionali Match Play Al Cg Venezia: Vincono Niccolo´ Quintarelli E Marianna Causin - Niccolò Quintarelli (Gc della Montecchia) e Marianna Causin (Cg Venezia) hanno vinto sull´impegnativo percorso del Circolo Golf Venezia i Campionati Nazionali Match Play. Nella finale su 36 buche hanno superato rispettivamente Stefano Pitoni (Gc Le Querce) per 5/3 e Valeria Tandrini (Gc Padova) per 7/6. Si è giocato, salvo un paio d´ore al mattino, sotto una pioggia battente che ha reso arduo il compito dei protagonisti su un campo che però ha tenuto egregiamente alle intemperie. Quintarelli è stato sempre in vantaggio e dopo aver mancato una facile occasione alla buca 16 per portarsi 3 up, ne ha sfruttata una successiva alla 18ª chiudendo la prima parte della gara con il sostanzioso vantaggio. Nel secondo giro ha preso tre putt alla buca 20, poi ha messo l´ipoteca sul titolo con un birdie alla buca 24 e vincendo anche la 25ª e la 26ª. Pitoni ha tentato una generosa reazione facendo sue le buche 28 e 31, ma Quintarelli prima ha ribattuto alla 29ª e poi ha chiuso l´incontro alla 33ª. Per giungere alla finale (tabellone con 64 concorrenti) il vincitore ha eliminato Nicola Luce (4/2), Guido Dania (4/3), Philip Geerts (2/1), Francesco Bonaga (2/1) e in semifinale Claudio Viganò (6/5). Pitoni ha messo fuori gioco Jacopo Ricesso (6/4), Alessandro Grammatica (5/3), Marco Archetti (1 up), Mattia Miloro (20ª) e in semifinale Andrea Bolognesi (3/2). Da rilevare le buone prestazioni dello stesso Bolognesi, di Emanuele Sesia che sconfitto Nunzio Lombardi, di Mattia Miloro che prima di vendere cara la pelle con Pitoni ha eliminato Joon Kim, e di Claudio Viganò, anche se è apparso troppo arrendevole in semifinale. Quintarelli. Nato a Venezia nel 1989 e da tempo nel giro della nazionale, è al primo titolo italiano. Tra i suoi successi un Leoncino d´Oro. Il reatino Pitoni, diciannove anni, da due a disposizione dei tecnici azzurri, ha dovuto lasciar strada al più esperto avversario ma ha dimostrato tutte le sue buone qualità. Tra le sue vittorie il Trofeo Carlo Della Vida, il Campionato Regionale Laziale Match Play e il Trofeo Nazionale dell´Attività Giovanile con il Lazio. Nel torneo femminile (tabellone di 32 giocatrici) Marianna Causin ha iniziato la finale andando subito in svantaggio, poi ha recuperato con la pazienza che la contraddistingue e ha tenuto il minimo margine di 1 up fino alla 18ª quando lo ha raddoppiato con un birdie. La partenza del secondo giro è stata devastante per la Tandrini: ancora due birdie hanno portato la veneziana sul 4 up alla 20ª. La tenace padovana non si è affatto arresa e ha ridotto le distanze alla 23ª, ma la Causin non le ha dato tregua: altro birdie alla 24ª e un par vincente alla 26ª hanno fatto 5 up e praticamente chiuso l´incontro, anche se si è andati avanti fino alla 30ª per rifinire il 7/6. La gara ha offerto qualche sorpresa come l´uscita di Alessandra Braida per mano di Caterina Garbaccio e le sconfitte nel primo turno di Enrica Prando e Anna Antoniutti, ma la finale è poi stata disputata da coloro che occupavano i primi due posti nel tabellone secondo le previsioni della vigilia. La Causin nel suo camino ha eliminato Caterina Quintarelli (5/4), Francesca Scaramastra (19ª), Anna Giulia Martinis (5/4) e in semifinale Chiara Brizzolari (3/2). La Tandrini ha sconfitto Roberta Liti (3/1), Eugenia Ferrero (3/2), Giuliana Colavito (4/3) e in semifinale Anna Roscio (1 up). La vincitrice, diciannove anni, è al sesto titolo individuale dopo quelli ragazze e cadette (2005), juniores e ragazze (2006) e femminile medal (2007). Inoltre ha ottenuto due successi a squadre con il Gc Venezia (A3 nel 2005 e A2 nel 2006). La Tandrini, diciottenne di Arzignano, lo scorso anno si è imposta nel Danish Youths e negli Internazionali d´Italia. Due titoli a squadre anche per lei con il Gc Padova (A3 nel 2006 e A2 nel 2007). Presenti alla premiazione i Consiglieri Federali Lorenzo Silva e Laura Benazzo e il presidente del club Arturo Bastianello, che ha sottolineato le vittorie di due giocatori nati golfisticamente sul percorso lagunare ed entrambi allenati dal maestro Niccolò Bisazza. Poi ha concluso: “Siamo stati molto onorati di aver ospitato nel nostro circolo un torneo così importante che sarà seguito l’anno prossimo da manifestazioni altrettanto prestigiose. ” .  
   
   
PROGETTO START: UN DISTRETTO TOSCANO PER IL PATRIMONIO CULTURALE DALLA SINERGIA PUBBLICO-PRIVATO INNOVAZIONE E NUOVA OCCUPAZIONE INTERVENTO DI RESTAURO IN CORSO PER LA TORRE ROGNOSA DI SAN GIMIGNANO  
 
 Ferrara, 30 marzo 2009 - La Toscana si candida a diventare sede di un distretto tecnologico per la conservazione e il restauro del patrimonio artistico e culturale di livello internazionale. Non è un´ipotesi futuribile, ma un obiettivo realistico, che ha già un consolidato punto di partenza nel progetto di ricerca Start, (Scienze e tecnologie per il patrimonio artistico, archeologico e architettonico toscano), nato in seguito all´accordo di programma quadro con i ministeri dell´istruzione e dell´economia, con uno stanziamento di quasi 3 milioni di euro, a fronte di un costo stimato di poco meno di 4 milioni. E´ sui primi risultati del progetto che si è concentrata l´attenzione della tavola rotonda e dello stand con i quali la Regione Toscana e tutti i partner pubblici e privati del progetto, portano il loro contributo all´importante appuntamento della sedicesima edizione del Salone del restauro, a Ferrara. «La Toscana – spiega l´assessore all´Università e alla ricerca Eugenio Baronti – è terra di grandi tradizioni, di un sapere antico che ha contribuito a costruire, nei secoli, paesaggi rurali, borghi e centri storici e che racchiude in sè una quantità di opere d´arte, che fanno delle nostre città una meta obbligata del turismo culturale mondiale. Una così alta concentrazione di patrimonio culturale genera inevitabilmente una forte domanda di innovazione e professionalità multidisciplinari che danno impulso alla ricerca e al trasferimento tecnologico. E´ un patrimonio capace di generare ricchezza e posti di lavoro, un patrimonio sul quale investire, scongiurando il rischio che la crisi induca a fare tagli in questo settore che, invece, è e sarà sempre più una risorsa strategica per creare nuovo e più qualificato sviluppo». L´idea che sta alla base del progetto finanziato dalla Regione è quella di avviare un processo che consolidi in Toscana un polo di competenze nel campo della tutela dei beni culturali che possano confluire in un laboratorio pubblico-privato, a partire da un primo nutrito nucleo di soggetti che può allargarsi successivamente anche a partner internazionali, sia pubblici che privati. Il punto di partenza è di tutto rispetto, perchè vi hanno aderito istituti del Cnr di Firenze (Istituto per la valorizzazione dei beni culturali, Istituto di fisica applicata, Istituto di ottica, Istituto di Scienza e tecnologia dell´informazione), Opificio delle pietre dure, il laboratorio di fisica nucleare di Sesto fiorentino, il Consorzio interuniversitario per la scienza e tecnologia dei materiali, il Centro per la comunicazione e l´integrazione dei media, il Dipartim ento di scienze ambientali dell´università di Siena, la Scuola superiore di Sant´anna di Pisa. Come ha sottolineato l´assessore Baronti, la novità sta nel far collaborare in maniera integrata soggetti pubblici e privati e tutte le molteplici competenze che operano nel settore. Obiettivo: trovare soluzioni innovative per il restauro e la conservazione, agganciando la ricerca al trasferimento tecnologico e alla produzione. «La Toscana, con le caratteristiche che tutto il mondo le riconosce, è la sede ideale per un´esperienza di questo tipo. Credo che sia utile, in questa fase, far conoscere i risultati ottenuti nel campo del recupero e della conservazione e per sensibilizzare imprese e cittadini sulle enormi potenzialità di questo lavoro». Il passo successivo verso il distretto toscano dei beni culturali sarà la creazione del Laboratorio regionale per le tecnologie innovative per diagnostica, conservazione, valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale (Lartec), di cui si è già andato aggregando il primo nucleo (www. Lartec. Org) operativo. I risvolti sono molto concreti, con riflessi diretti nel campo scientifico e della fruizione culturale, nel campo della produzione e sullo sviluppo di un mercato. Uno sviluppo promettente, specie in tempi di crisi, che la Regione Toscana intende sostenere e presidiare con investimenti mirati che serviranno anche ad alimentare occupazione e sviluppo. À. «In questa fase – ricorda Baronti - dobbiamo investire di più sulla ricerca e la formazione, che non sono costi da tagliarema un trampolino di lancio per le giovani generazioni verso il futuro. La Toscana fa la sua parte: sta per scadere il bando che mette a disposizione oltre 19 milioni di euro a sostegno di progetti di ricerca in discipline socio- economiche e umanistiche fra cui le tecnologie per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni culturali. Un esempio? La statua dell´Arringatore, il grande bronzo etrusco di cui campeggia una copia nello stand Toscano, tornerà presto al Museo archeologico di Firenze. A rimetterla letteralmente in piedi dopo un complesso intervento di restauro, è stata la sinergia fra i centri di ricerca toscani che, in un gioco di squadra tutt´altro che scontato, hanno collaborato ognuno per la sua parte dando vita a tecniche di diagnosi e restauro inedite. In particolare, per ripulire la statua è stata messa a punto una nuova tecnica laser che potrà essere diffusa e sfruttata in altre occasioni. Il caso dell´Arringatore è il primo – ma non l´unico – risultato concreto del progetto Start. Altri interventi in corso sono il restauro del dipinto L´ultima cena del Vasari, nel museo di Santa Croce a Firenze, danneggiato dall´alluvione del 1966, della Resurrezione di Piero della Francesca a San Sepolcro e della Torre Rognosa di San Gimignano. .  
   
   
VAL D’AOSTA: ECCOLO MAGGIO! CANTI DI FESTA (E DI LAVORO) DELLA TRADIZIONE POPOLARE ITALIANA PROGETTO ORIGINALE PER LA SAISON CULTURELLE 2008/2009  
 
Aosta, 30 marzo 2009 - L’assessorato istruzione e cultura, nell’ambito della Saison Culturelle 2008/2009, propone il concerto Eccolo maggio, mercoledì 1° aprile 2009 alle ore 21, al Teatro Giacosa di Aosta. Un progetto originale presentato per la prima volta alla Saison Culturelle 2008/2009: Ambrogio Sparagna e Giovanna Marini presentano un viaggio nelle musiche popolari delle tradizioni regionali italiane legate al lavoro, ai riti ed alle feste. Insieme a loro, un ensemble di musicisti popolari e tradizionali di ogni parte d’Italia. Le musiche popolari raccontano sempre qualcosa. Non sono pensate, cantate o suonate per far ballare o divertire qualcuno. O meglio, non solo. Quando un vecchio cantore o un giovane musicista tradizionale arrivano dentro un teatro o in una piazza, fanno qualcosa di diverso dal mettere in scena un repertorio: tolgono la nostra memoria -quando ancora esiste- dal museo delle cere per farla vivere e respirare. Le musiche popolari -quando sono davvero popolari- non sono cartoline del passato, ma fotografie inedite del presente. Le feste (legate ai Santi, al calendario o alle tante Madonne dei paesi italiani) e il lavoro (soprattutto quello legato alla terra e alle stagioni) sono l’ossatura delle nostre culture rurali e popolari. Con la musica diventano un libro aperto che racconta la nostra Storia. Ambrogio Sparagna suona lo strumento che più di ogni altro si lega naturalmente a questa memoria, l’organetto diatonico. La sua nuova Orchestra Popolare Italiana raccoglie i migliori giovani musicisti tradizionali e popolari del nostro Paese. Con le ghironde, tamburelli, organetti, zampogne e naturalmente il canto, questi musicisti raccolgono i suoni di ogni parte d’Italia per restituire una musica nuova, eppure antichissima. Giovanna Marini, la più eretica, documentata e curiosa tra gli etnomusicologi in Italia (e forse la più importante oggi in Europa) raccoglie questa eredità e ce la racconta con le parole, il canto e la musica. In un viaggio pensato per la Saison Culturelle, che si lega ad una collaborazione in cui l’Orchestra Popolare e i due musicisti racconteranno le musiche legate alle feste in Valle d’Aosta. Mercoledì 1° aprile 2009 Aosta Teatro Giacosa, ore 21. Giovanna Marini voce, chitarra; Ambrogio Sparagna direzione, voce, organetto. Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica di Roma: Raffaello Simeoni voce, fiati popolari (Rieti); Valentina Ferraiuolo voce, tamburelli (Gaeta, Lt)); Silvia Gallone voce, organetto, tamburelli (Ceglie Messapica Br); Massimo La Guardia voce, tamburelli (Palermo); Clara Graziano organetto, danza (Aversa, Ce); Monica Neri organetto, lira calabrese, danza (Toffia, Ri); Riccardo Laganà tamburelli (Alessano , Le); Erasmo Treglia ghironda, ciaramella (Maranola, Lt); Sandu Gruia contrabbasso (Romania); Ospiti: Trouveur Valdotèn. Www. Regione. Vda. It; .