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Notiziario Marketpress di Mercoledì 08 Aprile 2009
Politica
MESSAGGIO DEL PRESIDENTE JOSÉ MANUEL DURÃO BARROSO AL PREMIER SILVIO BERLUSCONI A SEGUITO DEL TERREMOTO IN ABRUZZO  
 
 Bruxelles, 8 aprile 2009 – Di seguito il testo del messaggio di José Manuel Durão Barroso, Presidente della Commissione europea inviato a Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica italiana, a seguito del terremoto che ha colpito la regione Abruzzo: “Caro Presidente, È con profonda tristezza che ho appreso la notizia del tragico terremoto che si è verificato questa notte a L´aquila causando numerose vittime. Vorrei esprimerLe, a nome mio e della Commissione europea, le mie più sincere condoglianze. Rivolgo un pensiero particolare al dolore delle famiglie delle vittime, alle quali vorrei esprimere, per il Suo tramite, il nostro profondo cordoglio e la massima solidarietà. José Manuel Durão Barroso” .  
   
   
PALMENTO EUROPEO: VERSO UNA DIRETTIVA CONTRO TUTTE LE DISCRIMINAZIONI  
 
Bruxelles, 8 aprile 2009 - Il Parlamento si è espresso riguardo alla direttiva sulla lotta alla discriminazione basata su religione, disabilità, età o orientamento sessuale, per rendere effettiva la parità di trattamento nell´assistenza sociale e sanitaria, nell´istruzione e nell´accesso a beni e servizi, come gli alloggi. Chiede di precisare le norme sugli gli obblighi di banche e assicurazioni quando discriminano in base all´età e sull´accesso alle scuole religiose, nonché di rafforzare i diritti dei disabili. Il Parlamento auspica anche l´esclusione dalla direttiva delle disposizioni nazionali sulla famiglia, la laicità dello Stato, l´istruzione e la pubblicità. Chiede poi ai governi di adottare le misure necessarie affinché il danno subito a causa di una discriminazione sia effettivamente indennizzato o risarcito. Approvando con 363 voti favorevoli, 226 contrari e 64 astensioni la relazione di Kathalijne Buitenweg (Verdi/ale, Nl), il Parlamento accoglie con favore la proposta di direttiva che stabilisce un quadro generale per la lotta alla discriminazione per motivi di religione o convinzioni personali, disabilità, età od orientamento sessuale, al fine di rendere effettivo negli Stati membri il principio di parità di trattamento anche in campi diversi dall´occupazione, completando altri provvedimenti che vietano tali discriminazioni nella sfera professionale. Propone però molti emendamenti volti a rafforzarne la portata. Ma la proposta di respingere in toto la proposta - perché «non rispetta il principio di sussidiarietà e comporterebbe una dose sproporzionata di burocrazia» - è stata bocciata dall´Aula con 273 voti favorevoli e 356 contrari. Il Parlamento è solo consultato su questa materia, mentre al Consiglio è necessaria l´unanimità per adottare il provvedimento. La proposta di direttiva pone un divieto di discriminazione da applicare a tutte le persone sia del settore pubblico che del settore privato, compresi gli organismi di diritto pubblico, per quanto attiene alla sicurezza sociale e all´assistenza sanitaria, alle prestazioni sociali, all´istruzione e all´accesso a beni e servizi disponibili al pubblico e alla loro fornitura, inclusi gli alloggi. I deputati chiedono di includere esplicitamente anche i trasporti e di escludere le transazioni tra privati che non costituiscono un´attività commerciale o professionale. Propongono inoltre di applicare il divieto all´affiliazione e all´attività in associazioni nonché alle prestazioni erogate da tali organizzazioni. La proposta, è precisato, non riguarda le differenze di trattamento basate sulla nazionalità e non pregiudica le disposizioni e le condizioni relative all´ingresso e al soggiorno di cittadini di paesi terzi e di apolidi nel territorio degli Stati membri. Lascia anche impregiudicate «le normative nazionali in materia di stato coniugale o di famiglia, inclusi i diritti di riproduzione». Ma il Parlamento chiede di modificare questo principio sancendo che la direttiva «non modifica la ripartizione delle competenze tra l´Unione europea e i suoi Stati membri, anche nel settore del diritto coniugale e di famiglia». Su proposta del Ppe/de, i deputati precisano inoltre che la direttiva «non si applica agli ordinamenti nazionali che garantiscono la laicità dello Stato, delle istituzioni o degli organismi statali, dell´istruzione o riguardanti lo status, le attività delle chiese e di altre organizzazioni fondate su una religione o convinzione». Chiedono inoltre di non applicare la direttiva ai «contenuti dell´insegnamento, alle attività e all´organizzazione dei sistemi d´istruzione nazionali». La direttiva non dovrebbe nemmeno essere applicata ai settori della pubblicità e dei media. Allo scopo di assicurare l´effettiva e completa parità, gli Stati membri possono anche mantenere o adottare misure specifiche per evitare o compensare svantaggi connessi alla religione o alle convinzioni personali, alla disabilità, all´età o all´orientamento sessuale. Le tipologie di discriminazione - La direttiva statuisce che vi è "discriminazione diretta" quando, per uno qualsiasi dei citati motivi, «una persona è trattata meno favorevolmente di quanto sia, sia stata o sarebbe trattata un´altra in una situazione analoga». Sussiste invece "discriminazione indiretta" quando «una disposizione, un criterio o una prassi apparentemente neutri possono mettere persone di una determinata religione o convinzione, con una disabilità, di età o di orientamento sessuale in una posizione di particolare svantaggio rispetto ad altre persone». I deputati chiedono di prendere in considerazione anche la «multidiscriminazione», ossia una combinazione dei motivi di discriminazione summenzionati. La proposta considera anche le molestie come una discriminazione, se queste violano la dignità di una persona e creano «un clima intimidatorio, ostile, degradante, umiliante od offensivo». Lo stesso vale per «l´istruzione di discriminare persone». Un emendamento vi include anche la «richiesta basata su una relazione gerarchica» e le discriminazioni fondate su supposizioni. Per quanto riguarda l´età, tuttavia, sono consentite discriminazioni giustificate da una finalità legittima attuata con «mezzi appropriati», ad esempio per accedere a taluni servizi o beni (come bevande alcoliche, patente di guida, ecc. ). I deputati precisano che le disparità di trattamento devono essere «oggettivamente e ragionevolmente» motivate. Viceversa, vanno ritenute compatibili con il principio di non discriminazione le misure riferite all´età che fissano condizioni più favorevoli di quelle generalmente applicabili, come le tariffe ridotte per i trasporti pubblici e i musei. Lo stesso vale per i disabili. Un emendamento del Ppe/de - accolto con un solo voto di scarto (299 sì, 298 no e 52 astensioni) - precisa poi che nell´ambito dell´offerta dei servizi finanziari (banche e assicurazioni, ad esempio) non vanno considerate discriminatorie le differenze proporzionate di trattamento ove, per il prodotto in questione, i fattori età e disabilità siano determinanti nella valutazione dei rischi, «in base a principi attuariali pertinenti, a dati statistici accurati o a conoscenze mediche. I deputati chiedono però che il fornitore del servizio deve poter dimostrare in modo obiettivo l´esistenza di rischi «significativamente più elevati», garantendo che le differenze di trattamento siano «obiettivamente e ragionevolmente giustificate da un fine legittimo» e che i mezzi per raggiungere tale fine «siano proporzionati, necessari ed efficaci». I dati attuariali, inoltre, devono riflettere i cambiamenti positivi in termini di speranza di vita. Una particolare attenzione ai disabili - Per garantire il rispetto del principio di parità di trattamento delle persone con disabilità, la proposta di direttiva prevede l´adozione preventiva delle misure necessarie per consentire loro «l´accesso effettivo e non discriminatorio» alla protezione sociale, alle prestazioni sociali, all´assistenza sanitaria, all´istruzione e ai beni e servizi disponibili al pubblico, inclusi gli alloggi. Il Parlamento aggiunge le telecomunicazioni e le comunicazioni elettroniche, l´informazione (in formati accessibili), i servizi finanziari, le attività culturali e per il tempo libero, gli edifici aperti al pubblico, i mezzi di trasporto nonché altri spazi e strutture pubblici. Precisa inoltre che si deve procedere all´identificazione e all´eliminazione di ostacoli e barriere che impediscono l´accesso delle persone con disabilità a beni, servizi e strutture disponibili al pubblico. Ove possibile, poi, l´accesso deve essere fornito agli stessi termini e alle stesse condizioni previsti per le persone senza disabilità, mentre dev´essere agevolato l´uso di dispositivi ausiliari, come ad esempio sedie a rotelle o cani guida addestrati ed altre forme di assistenza. Qualora, malgrado ogni sforzo, non sia possibile trovare «soluzioni ragionevoli», dovrebbe essere fornita «un´alternativa appropriata». Un altro emendamento precisa poi che le misure «non devono costituire un onere sproporzionato o richiedere modifiche sostanziali». Dette soluzioni ragionevoli, non devono necessariamente comportare significativi cambiamenti strutturali agli edifici la cui struttura è specificamente protetta dalla legislazione nazionale in ragione del loro valore storico, culturale o architettonico. Religione e istruzione - il Parlamento propone che gli Stati membri possano consentire differenze di trattamento basate su una religione o convinzione nell´accesso ad istituti scolastici «solo sulla base di giustificazioni oggettive» e «allorché s´intenda esigere . Che gli individui agiscano in buona fede e con lealtà rispetto all´ethos dell´organizzazione». E «purché ciò non giustifichi discriminazioni su nessun´altra base e purché vi siano altri istituti scolastici geograficamente accessibili che costituiscono un´alternativa ragionevole, al fine di evitare una discriminazione indiretta». Gli Stati membri sono anche chiamati a garantire «che ciò non comporti la negazione del diritto all´istruzione». Tutela dei diritti - garantire il risarcimento - In forza alla proposta, gli Stati membri dovrebbero provvedere affinché tutte le persone che si ritengono lese, in seguito alla mancata applicazione nei loro confronti del principio di parità di trattamento, possano accedere a procedimenti giudiziari e/o amministrativi. Riconosce inoltre alle associazioni il diritto di ricorrere per conto di una persona che si ritiene lesa. D´altro canto, il Parlamento chiede agli Stati membri di introdurre nel loro ordinamento giuridico interno le misure necessarie affinché il danno subito a causa di una discriminazione «sia realmente ed effettivamente indennizzato o risarcito» secondo modalità da essi fissate, «in modo dissuasivo e proporzionato rispetto al danno subito». Riguardo all´onere della prova, la proposta chiede agli Stati membri di adottare i provvedimenti necessari affinché spetti alla parte convenuta provare l’insussistenza della violazione del principio di parità di trattamento qualora chi si ritiene leso dalla mancata osservanza del principio di parità di trattamento produca dinanzi ad un organo giurisdizionale elementi di fatto che permettono di presumere l´esistenza di una discriminazione diretta o indiretta. Gli Stati membri dovrebbero infine, istituire uno o più organismi di parità di tutte le persone indipendentemente dalla loro religione o convinzioni personali, disabilità, età o dal loro orientamento sessuale. Il Parlamento precisa che essi dovranno essere dotati di risorse sufficienti e svolgere i propri compiti in maniera efficace e accessibile. .  
   
   
UE: INTENSIFICARE LA LOTTA CONTRO LA TRATTA DI ESSERI UMANI E L´ABUSO SESSUALE DI MINORI  
 
Bruxelles, 8 aprile 2009 - La tratta di esseri umani e l´abuso e lo sfruttamento di minori sono reati gravi, spesso collegati alla criminalità organizzata. I ministri della giustizia hanno proceduto a un dibattito preliminare su questi problemi il 6 aprile e hanno discusso due proposte della Commissione intese a migliorare la normativa dell´Ue in vigore al riguardo. I suddetti reati costituiscono violazioni gravi dei diritti umani, i cui autori approfittano della vulnerabilità delle vittime. La tratta di esseri umani può essere considerata una nuova forma di schiavitù, in cui una persona è obbligata con le minacce o con la forza alla servitù domestica, alla prostituzione, alla manodopera a basso costo, all´accattonaggio o ad attività illecite. Una persona può essere oggetto della tratta anche ai fini dell´espianto d´organi. Le donne e i bambini sono le principali vittime di questo tipo di sfruttamento. L´ue ha già adottato iniziative per affrontare questo problema mondiale; la normativa, tuttavia, deve essere adeguata all´evoluzione della criminalità e alle norme internazionali adottate di recente. L´espandersi del fenomeno della tratta di esseri umani e la crescente diffusione di materiale pedopornografico su Internet rendono ancor più urgente un´azione. Gli strumenti proposti renderanno più severa la normativa in vigore. Un numero maggiore di casi di sfruttamento e di abuso sessuale, come il turismo sessuale (anche se commesso all´estero) e l´adescamento di minorenni (adescamento di bambini online a fini sessuali), saranno perseguibili penalmente e punibili con la reclusione. La presenza di circostanze aggravanti darà luogo a un inasprimento delle pene. Sono introdotti nuovi strumenti di indagine già utilizzati nella lotta contro la criminalità organizzata, quali le intercettazioni telefoniche e la sorveglianza elettronica, ed è estesa la protezione e l´assistenza alle vittime. .  
   
   
ELEZIONI IN MOLDAVIA, IL PAESE PIÙ POVERO D´EUROPA  
 
Bruxelles, 8 aprile 2009 - Domenica 5 aprile 2 milioni e mezzo di cittadini moldavi sono andati a votare per eleggere i 101 rappresentanti del Parlamento nazionale. Una delegazione di europarlamentari in missione di osservazione elettorale parla di "una giornata ben organizzata, tranquilla e pacifica, in un´atmosfera di pluralismo, nonostante una serie di dubbi sulle procedure". La Moldavia è il paese più povero d´Europa, e forse uno dei più sconosciuti: ecco una presentazione in pillole. Territorio e popolazione: stretta fra Ucraina e Romania, la Moldavia ha una superficie ben più estesa della Lombardia, ma meno della metà della popolazione (4,3 milioni). La capitale è Chisinau, una città di circa 600. 000 abitanti. Economia: è il paese più povero d´Europa. Il Pil pro capite è di 2,500 dollari all´anno, contro i 33,400 dollari in media dell´Unione Europea. Circa il 25% dei moldavi lavora all´estero. Le loro rimesse costituiscono il 40% del Pil nazionale. Il paese vive d´agricoltura e produce soprattutto vino, ma non ha risorse naturali proprie ed importa gran parte dell´energia dalla Russia, che in diverse occasioni ha chiuso i rubinetti del gas e ha colpito la Moldavia con l´embargo sulle importazioni. Storia: La maggior parte della Moldavia attuale faceva parte dell´impero zarista con il nome di Bessarabia. Dopo la Prima guerra mondiale la regione diventa parte della Romania. Nel 1940, a seguito del patto Molotov-ribbentrop di spartizione dell´Europa dell´est fra Germania nazista e Unione sovietica, il territorio viene annesso all´Urrs. Nel 1991 l´indipendenza della Repubblica moldava non segna però la fine completa dell´occupazione: le truppe russe rimangono a presiedere la Transnistria, una regione largamente popolata da ucraini e russi, che ha dichiarato unilateralmente la sua indipendenza ma senza essere riconosciuta da nessun paese al mondo. Democrazia e sistema politico: la Costituzione attuale risale al 1994. Il Parlamento unicamerale elegge il Presidente che, a sua volta, nomina il Primo Ministro. Esaminando la situazione politica il Consiglio Europeo nel 2008 ha concluso che ´ulteriori passi sono necessari per rinforzare la democrazia e lo stato di diritto, il rispetto dei diritti umani e le libertà fondamentali, inclusa la libertà di stampa, e per migliorare la lotta alla corruzione e la trasparenza del quadro regolamentare´. Partiti politici: nel 2005 il Partito comunista ha vinto 55 seggi su 101. Altri partiti rappresentati in Parlamento sono la alleanza liberale ´Moldavia nostra´ (13 seggi), il partito socialdemocratico (11 seggi) e il partito democristiano (7 seggi). Elezioni 2009: l´eurodeputata socialista estone Marianne Mikko, che ha guidato la delegazione di 6 rappresentanti europei, ha notato "un reale progresso in confronto alle elezioni del 2005´: In particolare ´gli scrutatori ai seggi e i votanti avevano piena conoscenza delle procedure elettorali´. Ma ha precisato che ´bisogna fare ancora qualche sforzo, soprattutto per quello che riguarda il servizio radio-televisivo pubblico ´. In un comunicato congiunto gli osservatori internazionali hanno spiegato che ´i media hanno offerto la possibilità ai diversi candidati di presentare la loro proposta, ma la Tv di Stato ha confuso il ruolo pubblico dei funzionari e la loro campagna elettorale. Nel periodo pre-elettorale inoltre ci sono state ´frequenti accuse di intimidazione dei votanti e dei candidati e denunce di abuso di fondi pubblici´. La delegazione del Parlamento ha anche espresso preoccupazione per il bassissimo numero di moldavi che vivono all´estero e che si sono registrati alle elezioni: solo 22. 000 su circa un milione di espatriati. Unione europea e Moldavia: un ´accordo di partenariato e cooperazione´ governa gli scambi economici e politici, la liberalizzazione del commercio e l´armonizzazione legislativa dal 1998. Una missione europea speciale contro il contrabbando e la tratta di esseri umani è stata lanciata nel 2005. .  
   
   
"SUD AFRICA: LE ELEZIONI PIÙ DIFFICILI DEL DOPO-APARTHEID"  
 
Milano, 8 aprile 2009 - l’Ispi - nell´ambito dell´Osservatorio Africa, costituito con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri - promuoverà il prossimo 20 aprile, alle ore 18. 00, una Tavola Rotonda dal titolo: "Sud Africa: le elezioni più difficili del dopo-apartheid" L´incontro, che si terrà a Palazzo Clerici (Via Clerici, 5 - Milano). Segreteria (tel. 02 86 93 053, e-mail: ispi. Eventi@ispionline. It, sito: www. Ispionline. It) .  
   
   
DA ABRUZZO VIA LIBERA A PROGRAMMA ADRIATICO IPA  
 
Pescara, 8 aprile 2009 - La Regione Abruzzo ha dato il via ai primi bandi del programma di cooperazione transfrontaliera "Adriatico Ipa" (2007-2013) per un totale di circa 75 milioni di euro. L´approvazione è arrivata dal Comitato di sorveglianza, rende noto l´Aise. Il programma comunitario vede la Regione Abruzzo come capofila: coinvolge sette Regioni - oltre all´Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Molise e Puglia - e otto Stati - oltre all´Italia, Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, Serbia, Montenegro e dai nuovi entrati Grecia e Slovenia. L´iniziativa ha come obiettivo la cooperazione istituzionale, economica e sociale dell´Area adriatica e prevede fino al 2013 finanziamenti per circa 280 milioni di euro. I bandi si svilupperanno nell´ambito di quattro assi prioritari di intervento: cooperazione economica, sociale e istituzionale, ambiente, tutela ambientale e del patrimonio culturale e reti materiali di accesso e immateriali. I progetti in questione potranno essere presentati sia da enti pubblici che da soggetti privati ma anche da università e centri di ricerca pubblici e privati. Saranno finanziati progetti da un minimo di 500 mila a un massimo di 5 milioni di euro con un contributo massimo per i privati di 200 mila euro. .  
   
   
TERREMOTO IN ABRUZZO: GLI INTERVENTI DEL GOVERNO  
 
Roma, 8 aprile 2009 - Il presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, appresa la notizia del terremoto ha immediatamente annullato il viaggio, in programma a Mosca, e si è recato a L´aquila per testimoniare la vicinanza dello Stato nei confronti della popolazione, vittima del grave disastro. Insieme al capo della protezione civile Bertolaso e al ministro dell´Interno Maroni ha tenuto il 6 aprile scorso una conferenza stampa sui primi interventi di soccorso. Mentre continuano ad avvertirsi scosse di assestamento, il Presidente del Consiglio è tornato sui luoghi del disastro il 7 aprile e ha incontrato di nuovo i giornalisti per fare il punto sulla situazione post terremoto. Il Consiglio dei Ministri, appositamente riunito in via straordinaria, la sera del 6 aprile, ha deliberato lo stato di emergenza al fine di consentire il pieno ed ottimale coordinamento degli interventi di protezione civile e di supporto economico, sanitario ed emergenziale alle popolazioni dei territori della Regione Abruzzo. In particolare, è possibile seguire online gli aggiornamenti significativi sui mezzi e gli uomini dei Vigili del fuoco impegnati senza sosta nelle attività di soccorso nelle zone colpite dal terremoto. Le operazioni di soccorso in emergenza proseguono secondo il piano stabilito: presidio e isolamento immediato di strade ed edifici danneggiati, anche per consentire soccorsi tempestivi; perimetraggio delle strutture pubbliche; distribuzione degli aiuti e copertura di tutte le zone danneggiate. Le Istituzioni pubbliche si sono attivate nella stessa giornata del 6 aprile per organizzare monitoraggi e piani d´azione secondo le specifiche competenze. Sono state istituite task force dal ministero dell´Interno, Salute, Beni culturali e Infrastrutture. Quest´ultimo, in collaborazione con il ministero dell´Istruzione, ha avviato un censimento degli edifici scolastici danneggiati dal sisma. Il ministero della Difesa, da parte sua, ha messo a disposizione contingenti di Forze armate impiegate anche per evitare sciacallaggi alle case abbandonate. Inoltre, il ministro dei Rapporti con il Parlamento Vito ha presentato alla Camera dei deputati una ampia informativa sul terremoto e i primi interventi avviati dal governo. Infine, il ministro della Gioventù Meloni ha esortato i giovani a diventare "protagonisti della ricostruzione, dimostrando la generosità di questa generazione”. Il ministro ha poi presentato la prima di una serie di iniziative di solidarietà alla popolazione abruzzese: l´istituzione di un Fondo Economico per iniziative e progetti in favore dei giovani colpiti dal terremoto. .  
   
   
PIANO CASA  
 
Roma, 8 aprile 2009 - "Sono soddisfatto per l´accordo raggiunto, un´altra intesa importante dopo quella sugli ammortizzatori sociali. Ringrazio le Regioni per la collaborazione istituzionale” così il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri dell’ 1 aprile. Oggetto dell’accordo, il Piano casa del governo che si arricchisce di due nuove iniziative: le misure per l´ampliamento delle abitazioni e il progetto di costruire nuovi insediamenti urbani per chi la casa ha difficoltà ad affittarla o ad acquistarla. Se solo il 10% degli italiani, ha spiegato il premier, decidessero di mettere mano alle loro abitazioni, gli investimenti sarebbero dell’ordine di 60/70 miliardi, circa quattro punti di Pil. Per quanto riguarda le risorse necessarie per realizzare nuove abitazioni, destinate a chi casa ancora non ce l’ha, Berlusconi ha affermato che “sono già allo studio alcune soluzioni, a partire dalla vendita degli immobili pubblici. Obiettivo è di mettere a punto strumenti finanziari flessibili che possano consentire ai futuri proprietari di pagare mutui con rate più basse degli affitti che chiede il mercato. Il progetto di nuovi insediamenti urbanistici a misura d’uomo si aggiunge al piano per l´edilizia popolare e al piano per l´edilizia privata: tre interventi che servono da stimolo per il settore delle costruzioni, centrale secondo il premier per la ripresa economica. Il Piano casa del Governo, dunque, si fa in tre. Dapprima il Piano straordinario per l´edilizia residenziale pubblica, previsto originariamente nella manovra finanziaria d´estate e pensato per riammodernare il patrimonio immobiliare pubblico finalizzato a dare un alloggio sociale alle famiglie disagiate, agli anziani, alle giovani coppie. Questo Piano ha avuto una battuta di arresto per la mancata intesa con le regioni, di fatto sbloccata con l´accordo del 5 marzo 2009, ratificato nella riunione della conferenza del 12 marzo e che per essere completato è ora in attesa di un Dpcm. Lo stanziamento del Governo per attuare il piano di edilizia residenziale pubblica ammonta complessivamente a 550 milioni di euro. Nel frattempo, la crisi finanziaria ed economica in questi mesi si è aggravata, così il presidente del Consiglio per rilanciare un settore chiave della nostra economia quale è l´edilizia e, nello stesso tempo, andare incontro alle esigenze delle famiglie italiane, ha lanciato la proposta di un Piano di interventi per l´ampliamento delle abitazioni di proprietà, tenuto conto che l´85% delle famiglie italiane vive in case di proprietà. La proposta - dopo l´esame nel Consiglio dei ministri del 13 marzo 2009 - è stata oggetto di un tavolo tecnico congiunto Governo Regioni ed ha portato all´Intesa firmata il 31 marzo scorso. Intesa recepita dalla Conferenza Stato/regioni del primo aprile e di nuovo sottoposta al varo del Consiglio dei ministri riunitosi subito dopo la conferenza lo stesso primo aprile. Cosa prevede l´intesa: 1. Per gli edifici residenziali uni-bifamiliari o comunque di cubatura non superiore a 1000 metri possibilità di ampliamento entro il limite del venti per cento della volumetria esistente; 2. Demolizione e ricostruzione possibilità di ampliamento per edifici a destinazione residenziale entro il limite del trentacinque per cento della volumetria esistente, al fine di migliorarne qualità architettonica ed efficienza energetica, nonché di utilizzare fonti di energie rinnovabili; 3. Semplificazione delle procedure per velocizzare la concreta applicazione di quanto previsto. Sono esclusi interventi edilizi di ampliamento su edifici abusivi o nei centri storici o in aree di inedificabilità assoluta. Infine, per venire incontro al fabbisogno abitativo delle famiglie o di particolari categorie, che hanno difficoltà ad accedere al libero mercato della locazione, il Governo avvierà congiuntamente con le Regioni e le autonomie locali uno studio di fattibilità per nuovi insediamenti urbanistici da edificare con risorse pubbliche e private, in aggiunta a quelle già stanziate (Accordo 5 marzo 2009). .  
   
   
G8, SOCIAL SUMMIT - FARNESINA 29-31 MARZO 2009  
 
 Roma, 8 aprile 2009 - "People first: le persone prima di tutto", è questo il tema del Summit organizzato dalla Presidenza italiana del G8 con lo scopo di sollecitare un risposta condivisa alla dimensione umana della crisi globale. La Presidenza italiana del G8 ha deciso di dedicare una particolare attenzione agli aspetti sociali della crisi economica (mercato del lavoro, sistemi di welfare ecc. ). Al centro di questa strategia rientra l’iniziativa della Ministeriale G8 Lavoro che rappresenta il primo Summit dedicato alla dimensione sociale ed umana dall’inizio della crisi. In linea con l’orientamento generale della Presidenza italiana del G8, ma anche in considerazione del carattere assolutamente globale della crisi in atto, il Ministro del lavoro italiano ha invitato alla riunione anche i Ministri del Lavoro delle altre principali economie mondiali (Cina, India, Brasile, Messico, Sud Africa ed Egitto, nonché le Organizzazioni internazionali maggiormente interessate (Ilo, Ocse e Fmi). La Presidenza italiana del G8 intende così contribuire a porre i problemi sociali e del lavoro al centro del dibattito internazionale. Si tratta di una opportunità importante per discutere ed approvare provvedimenti in grado di contribuire ad affrontare meglio la situazione sotto il profilo umano, ma anche ad incidere positivamente sulla durata della crisi e accelerare i tempi della ripresa. Un vero e proprio "Patto globale di protezione sociale": è quanto l’Italia , che presiede il G8 Lavoro, propone di discutere al Summit in corso alla Farnesina. E, in quest’ambito, ci si propone di passare, dopo i vari e numerosi piani di sostegno ai mercati finanziari, alla fase due, aiutando l´economia reale e, con essa, i lavoratori. Si tratta di politiche sociali, di tutela e di sostegno, necessarie per i lavoratori colpiti in tutto il mondo dalle conseguenze della crisi economica internazionale. Secondo il ministro del Lavoro, Sacconi "occorre ricostruire il circolo della fiducia, partendo dalla protezione sociale, dalle persone. Siamo qui per affrontare insieme la dimensione umana della crisi - ha sottolineato il Ministro inaugurando la tre giorni del vertice - contro la quale servono misure tempestive e mirate, anche temporanee per proteggere il reddito. Misure che salvaguardino la base produttiva e l´occupazione consentendo cosi´ di affrontare anche la formazione dei lavoratori´´. Dialogo con parti sociali I lavori del ´Social Summit´ si sono aperti con le consultazioni tra i ministri del G8, le organizzazioni internazionali e le parti sociali. Priorità lavoro I Paesi del gruppo G8 illustrano le conseguenze della crisi sui mercati del lavoro nazionali, in termini di perdite di posti, utilizzo dei sussidi di disoccupazione ma anche di misure adottate per tutelare posti e redditi. Si discute dei migliori sistemi di protezione sociale nella consapevolezza che una strategia che ponga il ´´lavoro come priorità assoluta´´ presuppone un equilibrio tra le azioni relative a domanda e offerta di lavoro. Temi che dovranno essere affrontati anche a livello globale e per questo il G8 ha allargato i lavori a Cina, India, Brasile, Messico, Sud Africa, ed Egitto. Globalizzazione L´integrazione dei mercati del lavoro ha prodotto una localizzazione della produzione sempre più ampia, un effetto negativo sulla distribuzione dei redditi nei Paesi occidentali, un aumento dei flussi migratori, politiche che hanno sottostimato la dimensione umana. Ora è il momento di porre le ´´persone al centro´´. Per questo nel nuovo contesto della governance globale, le organizzazioni internazionali dovranno considerare la dimensione sociale come uno dei fattori principali per la stabilità e la crescita. .  
   
   
MONITORAGGIO CREDITO ALLE IMPRESE  
 
Roma, 8 aprile 2009 - Per garantire un adeguato flusso di finanziamenti all´economia, le misure anticrisi, varate dal governo alla fine di novembre, prevedono la costituzione di specifici Osservatori Regionali presso le Prefetture dei capoluoghi di regione con il compito di monitorare l´andamento del credito a famiglie e imprese. La direttiva che dà avvio agli speciali Osservatori sul credito istituiti presso le prefetture è stata emanata il 31 marzo 2009. In particolare, il documento, firmato dai ministri Maroni e Tremonti, disciplina il funzionamento degli organismi che hanno sede presso i capoluoghi di regione. Entro 15 giorni prevista la prima riunione con i rappresentanti delle imprese, i lavoratori e le banche. L´articolo 12 del Decreto Legge 185 del 29 novembre 2008, convertito con legge 28 gennaio 2009, n. 2, al comma 6, stabilisce, infatti, che il Ministro dell´Economia e delle Finanze riferisca periodicamente al Parlamento in merito alle condizioni del finanziamento all´economia. Con questo monitoraggio, si mira, nell´attuale fase recessiva, ad individuare tempestivamente eventuali criticità nel mercato del credito a imprese e famiglie in specifiche aree del territorio, settori produttivi, classi dimensionali di impresa, caratteristiche del nucleo familiare e a comprenderne le cause. Monitorare l´andamento dell´economia da una parte e assicurare un adeguato livello di patrimonializzazione del sistema bancario dall´altra, è quanto prevede il decreto anticrisi. A questo fine, il Ministero dell´economia e delle finanze è autorizzato, fino al 31 dicembre 2009, a sottoscrivere, su specifica richiesta delle banche interessate, strumenti finanziari come i cosiddetti “Tremonti bond”. La sottoscrizione di questi strumenti è condizionata all´accettazione della banca agli impegni definiti in un apposito protocollo d´intenti con il Ministero dell´economia e delle finanze, per quanto riguarda il livello e le condizioni del credito da assicurare alle piccole e medie imprese e alle famiglie, alle modalità con le quali garantire adeguati livelli di liquidità ai creditori delle pubbliche amministrazioni per la fornitura di beni e servizi, anche attraverso lo sconto di crediti certi, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, e a politiche dei dividendi coerenti con l´esigenza di mantenere adeguati livelli di patrimonializzazione. Il Decreto sui "Tremonti bond" prevede che il protocollo di intenti sia definito sulla base di un accordo quadro tra il Ministero e l´Associazione Bancaria Italiana. Tale accordo è stato sottoscritto il 25 marzo scorso, in occasione del secondo incontro sul "Liquidity day". Inoltre la banca deve adottare un codice etico contenente, tra l´altro, previsioni in materia di politiche di remunerazione dei vertici aziendali (per evitare il rilascio di inopportuni benefit). Criteri, condizioni e modalità di sottoscrizione degli strumenti finanziari sono stati individuati con il decreto ministeriale del 25 febbraio 2009. .  
   
   
METTIAMOCI LA FACCIA: APERTA L’ADESIONE A TUTTE LE AMMINISTRAZIONI  
 
Roma, 8 aprile 2009 - Il 23 marzo 2009 il Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione Renato Brunetta ha dato avvio all’iniziativa “Mettiamoci la faccia”, una sperimentazione guidata dal Dipartimento della Funzione Pubblica per rilevare in maniera sistematica, attraverso l’utilizzo di emoticons, la soddisfazione di cittadini e utenti per i servizi pubblici erogati agli sportelli o attraverso altri canali (web e telefono). Gli emoticons hanno un duplice vantaggio: per i cittadini: di poter esprimere un giudizio sul servizio utilizzato in maniera semplice ed immediata; per l’amministrazione: di disporre di una descrizione sintetica della percezione degli utenti di servizi, a basso grado di complessità. L’iniziativa che ha preso avvio grazie alla partnership con alcuni enti nazionali ed amministrazioni locali che hanno definito il proprio piano di sperimentazione ed avviato le prime rilevazioni, è aperta a tutte le amministrazioni che vogliono migliorare la qualità dei servizi erogati ai propri utenti attraverso la rilevazione della customer satisfaction. Le amministrazioni interessate possono partecipare all´iniziativa predisponendo un proprio piano di sperimentazione, in base alle linee guida del Dipartimento della Funzione Pubblica, da presentare on line, sul portale Paq, attraverso l’apposito form - disponibile dal 7 aprile 2009. Ogni Piano di sperimentazione inviato sarà analizzato dallo staff del progetto. Di seguito si procederà alla formalizzazione dell’accordo tra il Dipartimento della Funzione Pubblica e l’amministrazione attraverso la sottoscrizione di una dichiarazione di impegno, da parte dell’amministrazione aderente. Gli oneri derivanti dalla sperimentazione sono a carico dell’amministrazione aderente. Sul portale Paq sarà, inoltre, attivata, per le amministrazioni che aderiranno all’iniziativa, un’area riservata dedicata dove saranno disponibili vari materiali utili per la sperimentazione. .  
   
   
MILANO: CONSIGLIO COMUNALE. INSEDIATA LA COMMISSIONE ANTIMAFIA  
 
Milano, 9 aprile 2009 - Si è insediata a Palazzo Marino la “Commissione speciale d’inchiesta sulla presenza della criminalità organizzata di stampo mafioso a Milano”, istituita all’unanimità dall’Aula con 49 voti favorevoli il 5 marzo scorso e dichiarata, sempre all’unanimità, immediatamente eseguibile. La Commissione, convocata dal Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri e presieduta dal consigliere anziano Pierfrancesco Majorino, ha lavorato per un’ora e mezza alla programmazione delle prossime sedute con 30 azioni concrete da compiere. Hanno preso parte ai lavori anche i consiglieri Enrico Fedrighini, David Gentili, Raffaele Grassi, Pierfrancesco Majorino, Vladimiro Merlin, Giancarlo Pagliarini, Basilio Rizzo, Francesco Rizzati, Carmela Rozza e Francesca Zajczyk. La Commissione si occuperà, in particolare, delle eventuali infiltrazioni criminose negli immobili di proprietà del Comune o di aziende collegate, dei legami con il racket della prostituzione, lo spaccio di stupefacenti, la tratta di esseri umani, le morti bianche e l’immigrazione clandestina, nonché dell’impatto negativo del fenomeno sul sistema produttivo, economico e sociale milanese. Sulla base delle analisi effettuate, l’Amministrazione comunale potrà predisporre, nell’ambito e nei confini delle proprie competenze, gli interventi più idonei per contribuire alla prevenzione delle attività criminali e al contrasto delle associazioni di stampo mafioso-camorristico, in coordinamento con l’attività delle autorità istituzionalmente preposte a garanzia dell’ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini. .  
   
   
TERREMOTO. L´AZIONE DI REGIONE LOMBARDIA PER L´ABRUZZO  
 
 Milano, 8 aprile 2009 - Ecco la situazione delle operazioni lombarde di soccorso alle popolazioni abruzzesi. La squadra di scouting, composta da 3 persone (Regione, Areu e Aem) con compiti di verifica della situazione e di coordinamento sul posto, ha effettuato il sopralluogo nell´area di ammassamento - destinata a campo evacuati (parcheggio presso multisala Monticchio - comune di L´aquila). Le criticità riscontrate sono legate all´utilizzo dell´acqua ed allo scarico delle acque nere (presenza di tubature danneggiate nell´area). Nella mattinata di oggi l´azienda municipalizzata verificherà lo stato delle condutture per garantire acqua e scarichi. La prima colonna regionale di soccorso (120 persone circa) è arrivata all´area di ammassamento alle ore 1. 45. Sono iniziate le prime attività di allestimento campo. Alle 4. 30 è arrivato sul posto un secondo contingente della colonna e alle 6. 25 è giunto l´ultimo contingente con le tende e la sonda cerca persona. La seconda colonna regionale di soccorso (120 persone circa), composta da forze delle Colonne Mobili Provinciali (province di Bg-bs-lc-lo-mi-pv-va), sta per arrivare a destinazione. Il primo gruppo tecnico di verifica agibilità edifici (28 persone: 13 squadre + 2 coordinatori) è arrivato alle 07. 15 all´area assegnata. Le squadre sono immediatamente operative. La colonna mobile sanitaria di Areu (Azienda Regionale Emergenza Urgenza), con circa 30 persone e 3 strutture campali (2 Posti Medici Avanzati di 1° livello e 1 Posto Medico Avanzato di 2° livello) arriverà sul posto presumibilmente attorno alle 10 di stamane. Le Polizie Locali dei Comuni lombardi sono state attivate o sono in stand-by, in attesa di eventuali ulteriori esigenze dell´area colpita dal sisma. (nessuna pattuglia è partita). Rimangono a disposizione per le attività di soccorso circa 460 persone (circa 420 logistici, circa 40 sanitari). Per il momento la disponibilità è mantenuta in stand-by per garantire il necessario turn over ovvero per essere attivato nel caso di ulteriore richiesta del Dipartimento. Continuano a giungere alla Sala Operativa segnalazioni da parte di ditte e organizzazioni professionali, che mettono a disposizione mezzi, materiali e personale, nonché segnalazioni di cittadini che offrono alloggio per le persone evacuate. Ecco la situazione, alle ore 12,30, delle operazioni lombarde di soccorso alle popolazioni abruzzesi. E´ a Bazzino di Monticchio, una località a 5 chilometri da L´aquila e a 500 metri dalla frazione di Onna, il luogo in cui è stato allestito il campo base della Regione Lombardia, attivo dalle 8 di questa mattina per aiutare le popolazioni colpite dal sisma. Sul posto ci sono circa 250 persone tra tecnici, specialisti e volontari delle associazioni di Protezione civile della Lombardia che gestiscono 70 tende in cui sono ospitate 700 persone sfollate dalle abitazioni. A loro sono garantiti posti letto, pasti caldi con due cucine da campo di cui una in grado di sfornare 1. 000 pasti all´ora. Con il supporto di A2a viene assicurato a tutto il campo luce, acqua e riscaldamento. Sono state intanto risolte le criticità relative all´impianto di approvvigionamento idrico. E´ stato già individuato il magazzino per la fornitura di generi alimentari ed acquistati viveri per 3 giorni. La prima colonna regionale di soccorso (120 persone circa) ha già allestito una prima parte del campo (per 250 persone). La seconda colonna regionale di soccorso (120 persone circa), composta da forze delle Colonne Mobili Provinciali (province di Bg-bs-lc-lo-mi-pv-va), è arrivata a destinazione. Le risorse sanitarie sono state indirizzate al campo base di Monticchio. Un Posto Medico Avanzato di 2° livello Areu (Azienda regionale emergenza urgenza) è operativo dalle 3,15 di questa notte e presta assistenza ad anziani e donne in gravidanza. La Colonna mobile sanitaria di Areu (2 Posti Medici Avanzati di 1° livello, 1 Posto Medico Avanzato di 2° livello) è arrivata a destinazione ed è operativa. Offre 30 posti letto di cui 8 per codice rosso. Le Polizie Locali dei Comuni lombardi hanno attualmente 14 operatori pronti a partire su segnalazione necessità dall´area colpita. Rimangono a disposizione per le attività di soccorso circa 460 persone (circa 420 logistici, circa 40 sanitari). Nel frattempo, alla Sala Operativa della Protezione civile della Regione Lombardia la cui attività è coordinata dall´assessore Stefano Maullu, continuano a giungere segnalazioni da parte di ditte e organizzazioni professionali, che mettono a disposizione mezzi, materiali e personale, nonché segnalazioni di cittadini che offrono alloggio per le persone evacuate. Ecco la situazione, alle ore 13,30, delle operazioni lombarde di soccorso alle popolazioni abruzzesi. Il personale regionale presente al campo della Regione Lombardia in località Monticchio ha avviato la gestione del campo; intanto continua l´allestimento per accogliere altre 250 persone. La cucina da campo messa a disposizione dal Comune di Milano e in grado di fornire 1000 pasti all´ora, inizialmente installata nel campo base di Regione Lombardia, è stata deviata a Rocca di Mezzo. Un camion della Colonna Mobile Regionale è stato attivato per il ritiro di ulteriori mezzi e materiali, tra cui 60 tende, al Centro assistenza Pronto intervento di Novi Ligure (Al), coordinato dalla Prefettura di Alessandria. Le 13 squadre di verifica agibilità edifici stanno operando in un rione della zona est de L´aquila, identificando i quartieri raggiungibili ed effettuando una prima ricognizione dello stato degli edifici. Attività sanitarie: avviati la prima emergenza e l´ambulatorio al campo della Regione Lombardia in località Monticchio. Sono a disposizione per le emergenze locali, sotto il coordinamento del 118 de L´aquila, 1 ambulanza e 2 automediche, nonché i due Pma (presidio medico avanzato) di 1° livello giunti in mattinata per i servizi sanitari esterni al campo. Le Polizie Locali dei Comuni lombardi hanno attualmente 14 operatori pronti a partire, su richiesta, per le aree colpite. A disposizione per le attività di soccorso ci sono circa 460 persone (circa 420 logistici, e una quarantina di sanitari). Questa la situazione, alle ore 19. 30, delle operazioni lombarde di soccorso alle popolazioni abruzzesi. Il campo della Regione Lombardia in località Bazzano (L´aquila) è a regime ed è di riferimento per la popolazione residente nelle frazioni orientali del comune di L´aquila. Attualmente il campo fornisce servizi sanitari e logistici, preparazione e distribuzione pasti per 800 persone, ospitate in due strutture campali da 550 e da 250 persone. Fornisce inoltre generi alimentari per la popolazione che ne fa richiesta. Il campo è stato attivato in 12 ore grazie all´impegno di 240 volontari che hanno allestito complessivamente 100 tende per la popolazione e 30 per i soccorritori. Sono operative due cucine da campo di Ana (Associazione nazionale alpini) di Sondrio e della Provincia di Brescia, che complessivamente hanno preparato e distribuito più di 1100 pasti. I 28 tecnici impegnati nella verifica di agibilità edifici hanno operato nelle località di San Demetrio (3 squadre), Fossa (1 squadra), Ocre (1 squadra), Pianola (2 squadre), Poggio (3 squadre), Bagno (3 squadre), valutando la situazione complessiva delle aree urbane omogenee per tipologia di costruzione, infrastrutture viarie presenti, danni e crolli. Sono state definite due categorie di aree urbane: aree con alta percentuale di edifici inagibili o crollati; aree con edifici potenzialmente agibili. Per la seconda categoria nei prossimi giorni sarà attivata l´analisi di dettaglio dei singoli edifici. Attività sanitarie: sono operativi un Posto medico avanzato (Pma) di primo livello e uno di secondo livello, che vedono impegnati circa 30 operatori sanitari (medici, infermieri, tecnici). Un secondo Posto medico avanzato di primo livello è pronto a disposizione per l´eventuale necessità in aree esterne al campo. Sono già stati effettuati (l´aggiornamento è alle ore 18. 00) più di 45 interventi di assistenza sanitaria di base per la popolazione, in prevalenza per pazienti cardiopatici e diabetici, per traumatismi, per patologie delle prime vie respiratorie (in particolare in età pediatrica), assistenza a donne in gravidanza. Sono stati disposti tre ricoveri in ospedale dopo verifica da parte del Posto medico avanzato di primo livello. Sono, inoltre, già stati avvisati 14 agenti di Polizia Locale dei Comuni di Brescia, Calvagese della Riviera (Bs) e di Cesano Boscone (Milano) e quindi sono pronti a partire per le eventuali necessità che dovessero pervenire dall´area colpita. Disponibili per le attività di soccorso dei prossimi giorni ci sono già circa 440 operatori di Protezione Civile. "Seguiamo costantemente - ha detto il presidente Roberto Formigoni - l´evolversi della situazione. Due colonne mobili sono partite ieri ma ne stiamo preparando altre per rispondere alle eventuali richieste della sala crisi della Presidenza del Consiglio con la quale siamo costantemente in contatto. Regione Lombardia si è organizzata fin da pochi minuti dopo il sisma per prestare i primi soccorsi ma è disposta ad impegnarsi ancora di più per aiutare le popolazioni dell´Abruzzo colpite dal terremoto". .  
   
   
CONFERENZA STATO-REGIONI: LE REGIONI, LE PROVINCE E I COMUNI POTRANNO INOLTRE "ADOTTARE" UN´AREA O UNA ZONA, DI UN COMUNE TERREMOTATO DELL´ABRUZZO  
 
 Roma, 8 aprile 2009 - Il Presidente della Regione Molise, Michele Iorio, ha partecipato, nel tardo pomeriggio di ieri, a Palazzo Chigi, ad una riunione della Conferenza Stato-regioni in cui si è discusso delle condizioni delle aree investite dal sisma di ieri. Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, ha fatto quindi il punto sulla situazione in Abruzzo e sulla gestione dell´emergenza. Le Regioni, da parte loro, hanno chiesto al Presidente del Consiglio di partecipare alle azioni per fronteggiare l´emergenza e la ricostruzione tramite un appropriato coordinamento con il Dipartimento di Protezione Civile Nazionale. Verranno quindi istituiti dei conti correnti postali per ogni regione al fine di raccogliere fondi in sostegno alle aree terremotate. Fondi che confluiranno nel conto unico per il sostegno ai cittadini e alle imprese istituito a livello nazionale. Le Regioni, le Province e i Comuni potranno inoltre "adottare" un´area o una zona, di un comune terremotato dell´Abruzzo, per fornire aiuti sia nella fase d´emergenza, che in quella successiva della ricostruzione. .  
   
   
SISMA IN ABRUZZO: PRESIDENTE LORENZETTI ILLUSTRA INIZIATIVE DELL’UMBRIA A CONFERENZA REGIONI  
 
Perugia, 8 aprile 2009 – La Regione Umbria, tramite il Servizio Protezione Civile e la Consulta regionale del Volontariato sta gestendo da l’altro ieri a Paganica un campo di ricovero dove sono assistite circa mille persone colpite dal terremoto e si prepara all’invio di una seconda colonna mobile per allestire un’ulteriore area di ricovero nelle aree limitrofe. È uno degli aiuti per l’emergenza sismica in Abruzzo che sono stati illustrati dalla presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, alla Conferenza delle Regioni che si è riunita ieri pomeriggio a Roma in seduta straordinaria per coordinare gli interventi da assumere dopo il sisma. “Siamo pronti a inviare in Abruzzo le casette di legno in cui sono stati ospitati i nostri terremotati e che ora sono libere - ha detto, tra l’altro - e, soprattutto, siamo disponibili ad ‘adottare’ un intero centro terremotato, ad esempio Paganica dove stiamo già operando, sia per la gestione dell’emergenza che della ricostruzione”. Oltre a predisporre l’invio di un secondo contingente del volontariato umbro nelle aree terremotate, ha detto la presidente, la Regione Umbria sta individuando una task-force di tecnici, in collaborazione con le Province di Perugia e Terni, le amministrazioni pubbliche, oltre a liberi professionisti iscritti agli Ordini professionali e debitamente formati, per la valutazione dell’agibilità degli edifici danneggiati dal sisma. Si sta attuando una ricognizione della disponibilità di container eventualmente utilizzabili per fronteggiare l’emergenza. Le strutture sanitarie umbre, in particolare gli ospedali di Terni e Foligno, hanno accolto alcuni feriti provenienti dalle zone terremotate e si è reso disponibile personale medico ed infermieristico, oltre alle associazioni degli psicologi, per svolgere ulteriore attività assistenziale. Allo stesso tempo, si stanno verificando le segnalazioni di danni che interessano il territorio umbro, pervenute alla Sala Operativa Regionale a seguito dello sciame sismico. Alla Regione Umbria, ha detto ancora la presidente Lorenzetti, ha raccolto la disponibilità di numerose famiglie umbre che spontaneamente si sono dette pronte ad ospitare, nelle proprie abitazioni, le persone attualmente sfollate ed in attesa di ricovero. Stessa disponibilità è stata manifestata da alcuni alberghi umbri e sono numerose anche le ditte private umbre che hanno formalmente comunicato la disponibilità a fornire uomini e mezzi per collaborare nelle aree terremotate, sia singolarmente sia attraverso le associazioni di categoria. Gli Ordini professionali di Ingegneri e Architetti e il Collegio dei Geometri hanno messo a disposizione i loro iscritti per le attività di valutazione dell’agibilità. Nel suo intervento, la presidente della Regione Umbria Lorenzetti aveva fatto innanzitutto un resoconto delle iniziative umbre attuate, a cominciare dall’attivazione fin da subito la scossa delle 3. 32 della Sala Operativa Regionale, aperta alle 4 con personale del Servizio Protezione Civile. Alle 8. 30, su richiesta del Dipartimento della Protezione Civile, è partita una delegazione regionale costituita da sei tecnici che hanno effettuato una prima ricognizione sul territorio, al fine di collaborare ad impostare la valutazione dell’agibilità delle strutture pubbliche e delle abitazioni, e per definire le modalità di partecipazione dei soccorritori umbri e per valutare gli interventi tecnici per l’allestimento del campo a Paganica, la località assegnata, circa 7mila abitanti, frazione dell’Aquila da cui dista 7 chilometri. Alle 10, ha riferito ancora Lorenzetti, si è riunita la Consulta regionale del volontariato di protezione civile con il coordinamento della Regione, per valutare ed organizzare le disponibilità per la partenza immediata, in costante contatto con il Dipartimento della Protezione Civile, per allestire le aree di ricovero nelle zone colpite dal sisma. Al “Capi”, Centro Assistenziale di Pronto Intervento della Regione Umbria, situato a Magione, funzionari regionali hanno organizzato, in collaborazione con la Consulta Regionale di Volontariato, mezzi, materiali, suppellettili e cucina da campo per allestire un’area di ricovero completa in grado di ospitare 250 persone. In particolare, dal “Capi” sono state inviate 30 tende, 2 impianti elettrici completi per tendopoli oltre a 200 posti letto, 1 padiglione igienico mobile, 3 torri faro, 1 generatore da 120 kw. Durante la mattinata di ieri, istituzioni, strutture tecniche ed operative dell’Umbria, si sono riunite e impegnate per concorrere alla gestione dell’emergenza. Alle 13, ha ricordato la presidente della Regione Umbria, dall’aviosuperficie di Terni è partito il primo contingente del volontariato umbro che verrà sostituito, il prossimo 13 aprile, da un’ulteriore squadra di volontari. La colonna mobile, arrivata a Paganica alle 17, coordinata da tre funzionari del Servizio Protezione Civile della Regione Umbria, è costituita da 114 volontari di 17 organizzazioni di volontariato dell’Umbria, con 34 mezzi di trasporto, tra cui 4 camion con rimorchio. Allo stesso tempo, nel pomeriggio di ieri, si è provveduto ad organizzare su richiesta dell’”Adisu”, (Agenzia per il diritto allo studio universitario), l’assistenza a circa 50 studenti sfollati dalla casa dello studente crollata. L’assessore regionale alla Protezione Civile Vincenzo Riommi – ha riferito inoltre la presidente Lorenzetti - insieme a Sandro Costantini, dirigente del Servizio Protezione Civile e di Valeria Poggi, responsabile della Sezione Volontariato, hanno raggiunto Paganica per seguire da vicino l’operato del contingente umbro e per definire, in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile, eventuali future azioni da intraprendere. Durante la scorsa notte, al “Capi” di Magione è proseguita la raccolta di mezzi e materiali comprendenti 200 posti letto, 45 tende, 610 coperte, 4 padiglioni igienici mobili. . .  
   
   
TERREMOTO IN ABRUZZO: CHIODI, IN FAVORE ABRUZZO GARA DI SOLIDARIETA´  
 
L´aquila, 8 aprile 2009 "In favore dell´Abruzzo si sta scatenando una vera e propria gara di solidarietà e di questo voglio pubblicamente ringraziare tutti". Lo ha detto il presidente della Regione, Gianni Chiodi, nel corso della conferenza stampa insieme con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. "Arrivano tante richieste per dare segnali concreti di solidarietà da tutte le parti d´Italia, dalle Regioni, dalle Province, dai Comuni e da tutte le associazioni. Di questo rivolgo pubblico ringraziamento. .  
   
   
TERREMOTO IN ABRUZZO: INDIRIZZO E NUMERI UTILI DELLA PROTEZIONE CIVILE  
 
Pescara, 8 aprile 2009 Per l´emergenza sisma si comunicano l´indirizzo ed i recapiti telefonici della sede operativa della Protezione Civile della Regione Abruzzo. Questo l´indirizzo: c/o Reiss Romoli, Via G. Falcone, n. 25, L´aquila. Tel:0862. 336579 - 0862. 336600; numero verde 800860146 - 800861016; fax 0862. 336607 - 0862. 336690. Il dirigente della sezione Programmazione Attività della Protezione Civile è l´Ingegnere Altero Leone. .  
   
   
TERREMOTO IN ABRUZZO: ATTIVO ANCHE CONTO CORRENTE BANCARIO  
 
Pescara, 8 aprile 2009 - Il presidente della Regione, Gianni Chiodi, dopo l´attivazione del conto corrente postale 10400000 dove destinare contribuzioni a sostegno della popolazione colpita dal sisma, ha disposto anche l´apertura di un conto corrente bancario presso l´Unicredit Banca di Roma per consentire aiuti economici anche dall´estero. Il Codice Iban è It69l0300215300000410000000. La causale è Regione Abruzzo - donazione per il sisma. .  
   
   
ABRUZZO:VERTICE SACCONI-CHIODI-GATTI PER MISURE SOSTEGNO SI PUNTA AD ALLARGAMENTO AMMORTIZZAZTORI SOCIALI IN DEROGA  
 
Pescara, 8 aprile 2009 - Il Presidente della regione Gianni Chiodi, il Ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, e l´assessore al Lavoro e alle Politiche sociali, Paolo Gatti, ieri mattina, a L´aquila, nel corso di una riunione operativa, hanno verificato la possibilità di inserire nel decreto legge, in previsione di approvazione giovedì prossimo dal Consiglio dei Ministri, degli interventi economici a favore delle popolazioni colpite dal sisma. In particolar modo, si sta studiando la possibilità di allargare la platea dei soggetti destinatari degli ammortizzatori sociali in deroga, previsti dall´accordo Stato-regioni del 12 febbraio scorso, ricomperndendo oltre ai lavoratori dipendenti anche i lavoratori autonomi in genere. Sul fronte delle politiche sociali si ipotizza di accellerare, il più possibile, le procedure di sostegno ai cittadini che hanno subito danni ai loro beni (immobili e/o autovetture) e che si trovano nelle condizioni di non poter pagare le rate di un mutuo o di un prestito. L´ipotesi al vaglio è quella della autocertificazione. Domani mattina, a Roma, presso il ministero del Welfare, il Ministro Sacconi e l´Assessore Gatti avranno un nuovo incontro per definire nel dettaglio le ipotesi allo studio, in modo da poterle inserire nel decreto legge in preparazione dal Governo. Sempre domani a Roma l´assessore Gatti incontrerà il Ministro all´Istruzione, Mariastella, Gelmini per fare un primo esame della situazione complessiva del mondo dell´istruzione in regione e in particolar modo nella provincia dell´Aquila. .  
   
   
TERREMOTO IN ABRUZZO: A BREVE AVVIO RICOGNIZIONE SU PATRIMONIO STORICO  
 
L´aquila, 8 aprile 2009 - Nei prossimi giorni verrà avviata l´azione di ricognizione sui monumenti storici della città. È quanto annunciato dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel sua seconda giornata nelle zone colpite dal sisma. Il presidente del Consiglio ha detto di aver parlato con il ministro dei Beni culturali, Sandro Bondi, per l´invio di tecnici del ministero. La circostanza è stata confermata anche dall´assessore alla Cultura, Mauro Di Dalmazio, che ha parlato di "un primo contatto con il ministro Bondi per studiare modi e modalità di intervento per monitorare il patrimonio artistico e architettonico della città dell´Aquila". In questo senso, ha specificato l´assessore Di Dalmazio, "gli uffici dell´assessorato sono pronti a supportare qualsiasi azione di ricognizione che ha intenzione di avviare il ministero dei Beni culturali. Daremo il nostro apporto nella convinzione che comunque bisogna operare in fretta per capire la consistenza degli interventi necessari". .  
   
   
PROTEZIONE CIVILE: FVG GARANTISCE VIDEOCONFERENZA CON L´AQUILA  
 
Trieste, 8 aprile 2009 - E’ atterrato all´aeroporto di Ronchi dei Legionari un C130 dell´aeronautica militare italiana con a bordo una speciale attrezzatura grazie alla quale la centrale operativa di Palmanova della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia potrà essere utilizzata come ´ponte´ per videoconferenze tra il Dipartimento nazionale di Protezione civile e L´aquila. Lo rende noto l´assessore regionale Vanni Lenna, spiegando che altrimenti una comunicazione del genere tra Roma e l´epicentro del terremoto non sarebbe possibile. L´assessore ricorda inoltre come attualmente nelle zone terremotate siano all´opera due elicotteri della protezione civile regionale, dotati di speciali apparecchiature. Un primo mezzo ha iniziato ad operare già l’altro ieri e in serata farà rientro in Friuli Venezia Giulia. Grazie alla strumentazione di bordo (attrezzature per aerofotogrammetria) sta completando una serie di rilievi su indicazioni del Dipartimento nazionale nel quadrilatero compreso tra Pizzoli (a Nord Ovest di L´aquila ) e Rocca di Mezzo (Sud Est del capoluogo). In quest´area di 529 chilometri quadrati il personale a bordo sta finendo di scattare foto georeferenziate (ovvero riferite con coordinate e confrontabili con mappe) e ortorettificate. Già alle 12 di oggi due tecnici hanno consegnato direttamente nelle mani del responsabile della protezione civile nazionale Guido Bertolaso diverse foto aeree delle zone interessate dal sisma. Zone che oggi sono state raggiunte da un secondo elicottero, dotato di videocamera e termocamera geostabilizzate, manovrate da operatori della protezione civile regionale, in grado di trasmettere ´in diretta´ immagini alla centrale operativa nazionale. L´assessore Lenna informa che questo elicottero resterà nella zona ancora per qualche giorno, fino a quando saranno necessari rilievi e ricognizioni. I dati raccolti saranno elaborati dal personale della protezione civile del Friuli Venezia Giulia in collaborazione con i colleghi della Regione Abruzzo e del Dipartimento, che eseguiranno una dettagliata mappatura del territorio colpito. .  
   
   
PROTEZIONE CIVILE DEL PIEMONTE: ATTIVATI TUTTI I CANALI DI TELECOMUNICAZIONE PER GESTIRE AL MEGLIO LA COMUNICAZIONE  
 
Torino, 8 aprile 2009 - E’ Partito ieri alle 16,30, dall’aeroporto di Caselle, Torino, il terminale satellitare carrellato della rete Emercomsat della Protezione Civile Piemontese la cui destinazione è Ronco dei Legionari, Trieste per poi raggiungere presso la Sala Operativa di Palmanova della Regione Friuli. Il mezzo è stato trasportato dal “C 27 J Spartan”, aereo da trasporto tattico idoneo agli interventi di Protezione Civile e messo immediatamente a disposizione da Alenia Aeronautica. Il carrello verrà utilizzato dalla Regione Friuli, in quanto Regione Capofila per il coordinamento delle Regioni per la Protezione civile, per creare un ponte satellitare con il carrello omologo e già posizionato all’Aquila. Il canale satellitare permetterà il trasferimento delle riprese in tecnologia Laser Scanner 3D delle zone colpite dal terremoto. La Regione Piemonte ha messo a disposizione di tutte le Regione il proprio canale di quattro Mega, sul satellite Hotird 6, per ottimizzare la comunicazione fra gli Enti che stanno operando per gestire l’emergenza e l’assistenza della popolazione. .  
   
   
LETTERA DEL PRESIDENTE DELLA SARDEGNA UGO CAPPELLACCI AL PRESIDENTE DELLA REGIONE ABRUZZO  
 
Cagliari, 8 aprile 2009 - Il Presidente della Regione Ugo Cappellacci ha voluto esprimere al Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi la solidarietà dei sardi alla terribile tragedia che ha colpito così duramente la popolazione abruzzese. Solidarietà che, di fronte a questi avvenimenti, è testimonianza di vicinanza e partecipazione umana, oltreché segno di impegno civile. Il Presidente ha manifestato il forte desiderio della Sardegna di mettersi a disposizione della popolaziona abruzzese così duramente colpita dal terremoto. La Giunta regionale si è immediatamente attivata per partecipare alla Colonna mobile della Protezione Civile nelle attività di soccorso alla Regione Abruzzo. Le Istituzioni isolane in collaborazione con la Chiesa sarda, la Caritas, le Associazioni del volontariato e l’Università vogliono contribuire attivamente, con azioni concrete, che lascino spazio alla speranza. .  
   
   
TERREMOTO: GIUNTI IN ABRUZZO I PRIMI SOCCORSI INVIATI DALLA SICILIA  
 
Palermo, 8 aprile 2009 - “La prima colonna mobile della protezione civile della Sicilia è partita ieri notte all’una ed è giunta ad Avezzano ieri alle diciannove”. Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo. “La colonna di aiuti alle popolazioni dell’Abruzzo colpite dal terremoto - sottolinea il presidente Lombardo - è costituita da una tendopoli per cinquecento persone, due cucine da campo in grado di fornire settecento pasti l’ora, un’autobotte da settemila e cinquecento litri di acqua, una torre faro, un gruppo elettrogeno da centoventi Kwh, cinquanta funzionari regionali (di cui trentacinque tecnici in grado di verificare l’agibilità degli edifici), centosessanta volontari per il montaggio delle tende, la somministrazione dei pasti e la gestione della tendopoli. A questi si aggiungono dieci tecnici forestali con tre mezzi e cinquanta tra camion e fuoristrada. Il capo colonna è già arrivato alle quindici alla direzione del comando e controllo dell’Aquila. Alle sedici è stato assegnato alla Sicilia il compito di montare e gestire la tendopoli nel Comune di Tornimparte, dove verranno allestite novanta tende per ospitare circa mille persone”. “La seconda colonna mobile - conclude il presidente della Regione - costituita da una postazione medica avanzata è in stand-by pronta per partire a richiesta”. .  
   
   
PROVINCIA DI POTENZA: AVVIATA SOLIDARIETÀ VERSO L’ABRUZZO  
 
Potenza, 8 aprile 2009 - La Regione Abruzzo, a seguito della comunicazione di disponibilità immediata a partecipare alle attività operative di soccorso e di coordinamento post-emergenza ha rivolto alla Provincia di Potenza la richiesta di invio immediato di acqua potabile in bottiglie, coperte, generi alimentari di prima necessità (non deperibili), viveri. “La Provincia di Potenza – ha commentato l’assessore alla Protezione Civile, Domenico Iacobuzio – ha subito avviato la macchina della solidarietà per reperire prontamente quanto richiesto dal Centro Funzionale della Regione Abruzzo, inoltrando a tutti i Sindaci dei comuni della provincia richiesta di tali materiali di prima necessità, affinché venga data comunicazione alla cittadinanza e garantire una tempestiva, efficace ed efficiente azione di solidarietà”. Tutti i cittadini che volessero donare acqua potabile in bottiglie, coperte, generi alimentari di prima necessità (non deperibili) e viveri, da destinare alle popolazioni abruzzesi colpite dal sisma, possono far riferimento ai municipi comunali, a cui si è chiesto di assicurare il coordinamento locale della raccolta del materiale e lo stoccaggio in spazi idonei e protetti. Il trasferimento di tutto il materiale sui luoghi di emergenza sarà curato dall’amministrazione provinciale che, al fine su supportare chiunque avesse bisogno di informazioni e chiarimenti, ha messo a disposizione la propria Struttura Operativa della Protezione Civile che assicurerà il coordinamento delle azioni di approvvigionamento e trasferimento del materiale raccolto presso ogni comune. È, inoltre, a servizio della cittadinanza un numero verde dedicato: 800. 59. 58. 12 e 800. 59. 42. 70 Il Funzionario responsabile, dott. Domenico D’onofrio, sarà reperibile ai seguenti recapiti telefonici: 0971. 417. 488 – 348. 70. 90. 159 – fax 0971. 306961. .  
   
   
TERREMOTO IN ABRUZZO: ALTRI OPERATORI ALTOATESINI SONO PARTITI IERI DA BOLZANO  
 
Bolzano, 8 aprile 2009 - Un gruppo di ricognizione composto da rappresentanti di vigili del fuoco volontari, Croce bianca e Croce rossa, assieme a due tecnici della Ripartizione protezione civile della Provincia, è partito il 7 aprile con due mezzi alla volta dell’Abruzzo colpito dal terremoto. A Bolzano sono pronti oltre un centinaio di operatori della protezione civile, si attende la chiamata dall’area di crisi: “Il coordinamento è cruciale per evitare di intasare la macchina dei soccorsi”, conferma il presidente della Provincia Luis Durnwalder. La prima squadra di intervento giunta ieri (6 aprile) in Abruzzo dall’Alto Adige, composta da vigili del fuoco del corpo permanente, è in azione a Pizzoli, 15 km a nord del capoluogo abruzzese. Oggi nel pomeriggio è partito per L’aquila un gruppo di ricognizione, composto da alcuni rappresentanti dei vigili del fuoco volontari della scuola di Vilpiano, della Croce bianca e della Croce rossa – preparati per il servizio di sussistenza – e da due tecnici della Ripartizione Protezione civile della Provincia. Oltre un centinaio di operatori della protezione civile altoatesina resta mobilitato a Bolzano: la colonna si metterà in marcia non appena arriverà la specifica richiesta dalle autorità che gestiscono gli interventi nell´area di crisi. “Prioritario resta infatti il coordinamento delle forze di intervento impegnate, non vogliamo rischiare intasamenti nella macchina dei soccorsi, che proprio nella prima fase post-sisma devono essere efficienti al massimo”, conferma il presidente Durnwalder, referente della protezione civile provinciale. In attesa di conoscere zona e tipologia dell’impiego sul posto, la protezione civile altoatesina è attrezzata per interventi per l´approvvigionamento di circa 2000 persone nonchè per l´alloggio di senzatetto in container abitativi. .  
   
   
TERREMOTO: PARTITA PER L’AQUILA LA COLONNA MOBILE DELLA PROTEZIONE CIVILE DELLA REGIONE CALABRIA  
 
Reggio Calabria, 8 aprile 2009 - È partita all’alba di ieri per l’Aquila la colonna mobile della Regione Calabria, costituita complessivamente da 22 mezzi che trasportano attrezzature per il soccorso e l´intervento in emergenza (torri faro, tende, brande, gruppi elettrogeni, ambulanze), con al seguito 65 volontari e 16 dipendenti regionali. Altri 10 mezzi erano già arrivati nella città abruzzese o erano già in viaggio per la medesima destinazione. La mobilitazione della Protezione civile regionale era stata disposta già nella mattinata di ieri, a poche ore dalla drammatica scossa tellurica, dal presidente della regione Agazio Loiero, il quale nel pomeriggio dell’ altro ieri era rientrato da Milano per mettere a punto la macchina dei soccorsi calabrese. Solo alle 23 dell’altro ieri sera - ha fatto sapere l’ingegner Pasquale Gidaro, dirigente della protezione civile della Regione - alla Sala operativa di Germaneto, il Dipartimento della Protezione Civile nazionale, che coordina le operazioni sul territorio attraverso la Direzione di Comando e Controllo di L’aquila, ha fatto pervenire per le vie brevi la richiesta di far partire la colonna mobile regionale che, dopo poche ore, si è messa in movimento e nel pomeriggio sarà già operativa nella zona d´intervento afferente al Com1-l’aquila. La cucina da campo dell´organizzazione di volontariato "Malgrado Tutto" di Lamezia Terme è già operativa nella distribuzione di pasti caldi, essendo stata inviata già dalla mattina di ieri, e quella della "Confraternita della Misericordia" di Isola di Capo Rizzuto lo sarà entro il primo pomeriggio di oggi. La Regione Calabria, infine, ha reso prontamente disponibili al Dipartimento della Protezione Civile nazionale una squadra di volontari rocciatori e due squadre di unità cinofile da inviare tempestivamente sul posto mediante l’ausilio dell’elicottero regionale dislocato presso l’elisuperficie di Germaneto. Nel pomeriggio di ieri a Roma, il presidente Loiero prenderà parte alla riunione dei presidenti di Regione di tutta Italia per concordare un intervento a sostegno delle popolazioni colpite dal sisma. “Si tratta di un emergenza dolorosa che vede tutte le regioni solidali – ha detto Loiero – perché è in queste drammatiche vicende che scattano realmente sentimenti di unità nazionale oltre che di solidarietà umana”. .  
   
   
TERREMOTO, SALITI A 585 I VOLONTARI PROTEZIONE CIVILE REGIONALE DEL LAZIO  
 
Roma, 8 aprile 2009 - E’ salito ieri a 585 il numero dei volontari impiegati dalla protezione civile regionale in Abruzzo. Sotto il coordinamento della protezione civile della Regione Lazio, il cui campo base è stato allestito a San Demetrio de’ Vestini sono stati affidati gli interventi e gli aiuti in un’area operativa (Com 2) che comprende 13 tra comuni e frazioni: San Demetrio ne’ Vestini, Onna, Villa S. Angelo, San Gregorio, Poggio Picenze, Fagnano, Monticchio, Fossa, San Pio delle camere, Sant’eusanio Forconese, Prata d’Ansidonia, Fontecchio, Tione degli Abruzzi. Tra le dotazioni messe a disposizione dalla protezione civile del Lazio, particolarmente importanti per lo svolgimento delle operazioni di ricerca e recupero dei dispersi le 40 torri faro già dislocate, cui se ne aggiungeranno altre 7 in partenza oggi. Ieri era previsto anche l’allestimento di 24 bagni chimici e altri 26 sono stati inviati oggi. In queste ore, la Sala operativa della protezione civile regionale sta coordinando le disponibilità di accoglienza degli sfollati da parte dei privati, le donazioni in danaro e le offerte di cibo e vestiario che stanno giungendo numerose. .  
   
   
SISMA ABRUZZO: ASSEGNATA AI SOCCORSI MARCHIGIANI LA ZONA LIMITROFA ALL´OSPEDALE DI L´AQUILA ´ I NOSOCOMI MARCHIGIANI IN PIENA ALLERTA.  
 
 Ancona, 8 aprile 2009 - Ai soccorsi marchigiani sono stati assegnati la zona limitrofa all´ospedale civile di L´aquila indicativamente a sud est della citta` e il Com 1 (Centro operativo misto) nella sede dei Vigili urbani sempre nel capoluogo abruzzese. In partenza 60 tende per approntare un campo di accoglienza. Gia` sul posto invece, trasportati questa mattina da 20 camion della Protezione civile, l´ospedale da campo in fase di allestimento, le tende pneumatiche per permettere il riposo dei volontari e la cucina da campo dell´Anpas in grado di sfornare 800 pasti. Sul fronte sanitario si attendono le direttive che emergeranno domani dalla riunione degli assessorati alla sanita` delle Regioni del Centro ´ Italia. Il summit servira` per pianificare il trasferimento dei pazienti. Le Marche hanno gia` messo a disposizione sette ambulanze che dovranno fare la spola tra le Marche e l´Abruzzo. Intanto sono in stato di allerta gli Ospedali Riuniti di Ancona, Ascoli, San Benedetto e Fermo. Ad Ancona la direzione sanitaria l’altra mattina ha convocato i responsabili del 118 e del Pronto Soccorso per preparare e organizzare la struttura che e` gia` pronta ad affrontare l´emergenza. Ad Ascoli tutto il personale sanitario si e` reso reperibile cosi` come le equipe operatorie, 4 sale operatorie sono pronte per essere aperte in caso di necessita` ed il day surgery e` organizzato in modo da poter operare a ciclo continuo h24. Trenta i posti letto al momento disponibili. Stessa situazione a Fermo con quaranta posti letto disponibili. Finora ai due nosocomi piu` vicini all´Abruzzo si sono rivolti spontaneamente una decina di feriti provenienti dalle zone colpite dal sisma: alcuni sono stati medicati, alti con traumi piu` gravi, ma tutti guaribili in pochi giorni, sono stati ricoverati. Altri sei feriti lievi che si sono rivolti al pronto soccorso di Fermo invece, sono marchigiani e si trovavano a L´aquila per motivi di lavoro o studio. Per il capoluogo abruzzese come gia` detto, questa mattina sono partiti un centinaio di marchigiani tra personale medico e volontari della Protezione civile. Sul posto naturalmente il Dirigente della Protezione civile regionale Roberto Oreficini. Al lavoro giorno e notte anche la sala operativa regionale a Palazzo Raffaello che coordina le operazione con il Com 1 di L´aquila e le istituzioni coinvolte. Le pubbliche amministrazioni marchigiane inoltre hanno messo a disposizione 50 tecnici per i sopralluoghi di agibilita`. I primi due verranno effettuati domani mattina nelle scuole di Cossignano e Appignano per verificare che le strutture non abbiamo subito danni dalle forti scosse che hanno interessato anche le Marche. .  
   
   
SISMA IN ABRUZZO: REGIONE MOLISE INVIA IMMEDIATAMENTE LA COLONNA MOBILE PER I PRIMISSIMI SOCCORSI ALLA POPOLAZIONE.  
 
 Campobasso, 8 aprile 2009 - Il Presidente della Regione Molise Michele Iorio appena dopo il sisma dell’altra notte, in Abruzzo, ha dato mandato alla Protezione Civile Regionale di inviare immediatamente la Colonna Mobile per i primissimi soccorsi alla popolazione. Il Presidente Iorio ha quindi messo a disposizione dell´Abruzzo tutte le strutture sanitarie del Molise per ospitare i feriti provenienti dai vari centri colpiti dal terremoto. Nella primissima mattinata (con grado di emergenza H6) è già partito il primo modulo della Colonna mobile molisana composta da 40 volontari e da 2 cucine da campo, una postazione per le luci, un gruppo elettrogeno, l´ufficio di coordinamento mobile (che coordinerà la logistica e l´intero sistema di comunicazione d´emergenza via satellite), un cargo con le tende, delle tensostrutture, una cisterna con gasolio e un carrello officina. La Colonna Mobile molisana realizzerà un campo a l´Aquila in Piazza D´armi. Sono appena partiti anche il secondo e terzo modulo (con grado di emergenza H 12) della stessa Colonna Mobile costituita da 80 volontari, che oltre a trasportare altre attrezzature e 3 autobotti per l´acqua, daranno assistenza logistica alla popolazione. Parallelamente il Presidente Iorio, coordinandosi con le Prefetture di Campobasso e Isernia, ha avviato le procedure per la verifica di tutti gli edifici pubblici e particolarmente di quelli scolastici del Molise. Questo al fine di avere certezza delle reali condizioni di ogni immobile ed assicurare un loro tranquilla fruizione. .  
   
   
PARTITI I PRIMI SOCCORSI LA PROTEZIONE CIVILE REGIONALE PIEMONTESE E´ MOBILITATA  
 
Torino, 8 aprile 2009 - “E’ partito dal Presidio regionale di San Michele il primo contingente di soccorsi con destinazione l’Aquila - comunica l’assessore regionale alla Protezione civile Luigi Sergio Ricca - l’arrivo della colonna, che porta con se l’intera attrezzatura concordata con il Dipartimento di Protezione civile nazionale, era prevista per l’altra notte. Nel frattempo è in allestimento un secondo modulo di assistenza di soccorso alla popolazione composto da tende utili ad ospitare 250 persone, una cucina da campo, una postazione medica avanzata e servizi igienici. Il contingente partirà dal Piemonte nella notte. Naturalmente un congruo numero di volontari allestirà e gestirà le strutture indicate”. L’assessore Ricca ricorda che - “non possiamo ancora raccogliere altre forme di solidarietà perché devono essere concordate con il Dipartimento nazionale in modo da non creare confusione e sovrapposizione ai soccorsi”. “Domani si riunirà il Comitato di solidarietà del Consiglio regionale convocato dal presidente, Gariglio, dove si definiranno - annuncia Ricca - le modalità con le quali saranno stanziati i fondi regionali per raccogliere le sottoscrizioni attivate sul territorio”. .  
   
   
PROTEZIONE CIVILE: GLI INTERVENTI DELLA REGIONE PUGLIA PER L´ABRUZZO  
 
 Bari, 8 aprile 2009 - La Protezione civile regionale è in contatto già dall’altra notte con la Protezione civile nazionale e quella della Regione Abruzzo per l’emergenza-terremoto in Abruzzo. Sono già partiti i primi mezzi di soccorso dei vigili del fuoco verso le zone colpite dal sisma e la Protezione civile regionale ha già allertato le strutture del volontariato, rimanendo in attesa delle richieste di intervento specializzato che dovessero provenire da Roma. La Protezione civile regionale ha già immediatamente resi disponibili i primi tecnici per la verifica della staticità degli edifici. E’ stata avviata una ricognizione delle strutture alberghiere e dei villaggi turistici pugliesi, prevalentemente nella zona del Gargano, più vicina all’Abruzzo, per ospitare gli eventuali sfollati provenienti dalle zone terremotate. Una disponibilità in tal senso della Regione Puglia è stata già resa nota alla Protezione civile dell’Abruzzo. Il Presidente Vendola si è dichiarato “vicino alla popolazione abruzzese, solidale con essa in questo difficile momento, restando a disposizione per tutti gli interventi che possano alleviare le sofferenze dei cittadini colpiti dal sisma”. .  
   
   
IL CAMPO TOSCANO A 10 CHILOMETRI DA L´AQUILA MONTATO NELLA NOTTE E GIÀ OPERATIVO A CASTELNUOVO, FRAZIONE DI SAN PIO AIUTI A 130 SFOLLATI IN UNA ZONA DOVE NESSUNA CASA È RIMASTA IN PIEDI  
 
 Firenze, 8 aprile 2009 - E´ un paese quasi interamente distrutto, che conta ancora molte persone disperse o intrappolate sotto le macerie, quello dove ha cominciato il suo lavoro, l’altra s notte, la colonna mobile di soccorso coordinata dalla Regione Toscana. La località si chiama Castelnuovo, è una frazione di San Pio delle Camere a circa dieci chilometri da L´aquila. Nel capoluogo la colonna toscana (80 persone, 40 mezzi) è arrivata alle 20 di ieri, dirigendosi in un primo momento nella centrale piazza d´Armi e poi spostarsi al centro operativo di San Demetrio. Di qui i volontari toscani sono stati smistati a Castelnuovo dove, nel corso della notte, hanno montato un campo per ospitare la popolazione. Nella zona, infatti, sono pochissime le case rimaste in piedi e quelle poche sono inagibili. Dopo aver montato le 25 tende, si è provveduto a scaldarle. Ai soccorritori toscani è stata fornita una lis ta di 180 persone alle quali dare assistenza, ma alcune di queste non sono presenti perché ospitate presso parenti. Così gli sfollati sono al momento circa 130, fra cui molti bambini e anziani. In mattinata si è lavorando per ultimare l´allestimento, costruendo i bagni e la cucina. Alle 13 è stato distribuito un pasto caldo. Una delle principali emergenze è la verifica della stabilità degli edifici rimasti in piedi. Per questo dalla Toscana sta partendo anche personale tecnico, sia regionale che di Enti locali, ordini e collegi professionali, per le verifiche tecniche necessarie. In mattinata è previsto per tutti i soccorritori un incontro presso il Centro operativo misto, allestito nella scuola media San Demetrio, per organizzare la verifica dell´agibilità degli edifici, esaminare le necessità urgenti di medicinali e l´attività di rimozione delle macerie. Del modulo arrivato ieri a destinazione fan no parte 25 tende per un totale di 200 posti letto, 5 bagni da campo, una cucina e una mensa per 200 posti, 3 torri faro e 5 punti luce, un generatore elettrico, un presidio medico avanzato (un´ambulanza, un medico, attrezzature necessarie per un´assistenza avanzata), una centrale idrica e autoclave per l´acqua potabile, impiantistica idraulica ed elettrica, segreteria mobile con pc, fax, telefono. Ma il lavoro non si ferma nemmeno in Toscana. L´ufficio regionale di protezione civile sta coordinando le disponibilità di aiuti delle province e degli enti locali e, in coordinamento con il Dipartimento nazionale e in accordo con le altre regioni, si stanno raccogliendo le necessità delle popolazioni colpite dal sisma per l’invio di nuovi moduli di assistenza. Il vice presidente della Regione parteciperà oggi pomeriggio alla riunione della conferenza Stato Regioni, convocata a Roma per fare il punto sui soccorsi. Il vice presidente illustrerà le iniziative e le risorse che la Toscana sta destinando a questa emergenza. Tramite il sito servizi. Protezionecivile. Toscana. It l´ufficio per la Protezione civile della Toscana registra la disponibilità dei tanti cittadini che offrono ospitalità, volontariato, raccolta fondi, raccolta beni di prima necessità e altro. .  
   
   
IL VENETO IN PRIMA LINEA IN ABRUZZO. IN ARRIVO A DESTINAZIONE ANCHE LA SECONDA COLONNA MOBILE  
 
 Venezia, 8 aprile 2009 - La Regione del Veneto sta operando dall’altro ieri sera nelle zone gravemente colpite dal sisma per l’allestimento dei campi di accoglienza destinati alla popolazione. La seconda colonna mobile, partita alle 7. 00 di ieri mattina dalla sede della protezione civile di Rovigo, è arrivata a destinazione. Il convoglio è costituito da 405 volontari, da 77 automezzi, da 85 tende, da 6 cucine e da due unità cinofile. Lo comunica l’assessore alla Protezione civile, Elena Donazzan, che è in contatto con i volontari 24 ore su 24 e che sta partecipando alla Conferenza Stato Regioni a Roma per fare il punto sulla situazione. “La Giunta regionale - spiega l’assessore - ha adottato nella seduta di ieri mattina le prime misure necessarie ad assicurare la piena operatività delle compagini inviate sulla scena del sisma. ” E’ stata creata una pagina internet con uno specifico indirizzo di posta elettronica (www. Regione. Veneto. It/protezionecivile) a disposizione di tutti i cittadini che desiderano fare donazioni a sostegno della popolazione abruzzese; è stato attivato un conto corrente per raccogliere fondi da destinare alle più gravi criticità (Centro Protezione Civile di Longarone - Conto Solidarietà - Iban It 59 X 0200861180000040060787); è stato inoltre stilato un elenco di tecnici esperti delle pubbliche amministrazioni e delle università per inviare una squadra operativa che sappia validare dal punto di vista statico gli edifici colpiti dal terremoto; è stata poi predisposta una lista di aziende disponibili per la ricostruzione delle strutture e degli edifici danneggiati; è stato infine reso noto un indice delle famiglie venete pronte ad accogliere gli sfollati delle aree colpite dal sisma. “La fase operativa - conclude l’assessore - lasciamola ai volontari di protezione civile che sono preparati, organizzati ed esperti. ” .  
   
   
REGIONI SUD, RINVIATA RIUNIONE PER COSTITUIRE SEGRETERIA TECNICA CONGIUNTA  
 
 Reggio Calalbria, 8 aprile 2009 - A causa del terremoto in Abruzzo e della convocazione di ieri della Conferenza straordinaria delle Regioni è stato deciso il rinvio, ad altra data, dell’incontro di Roma tra le otto Regioni meridionali, previsto per oggi nella Calabria, per costituire formalmente la “Segreteria tecnica congiunta” e dare avvio al “Gruppo di lavoro” sul federalismo fiscale. Si trattava di avviare la parte operativa del “Patto per il Sud”, concordato a Bari tra le Regioni del Mezzogiorno. . .  
   
   
REGGIO EMILIA: AVVIATO PERCORSO DELL´INTESA PROVINCIALE DEL (DUP) DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE  
 
Reggio Emilia, 8 aprile 2009 - Parte anche a Reggio Emilia - dopo Ferrara, Bologna e Ravenna - il percorso che porterà alla sottoscrizione dell’Intesa provinciale sul Dup, il Documento Unico di programmazione, che contiene il quadro generale degli investimenti infrastrutturali rivolti soprattutto all’innovazione nei settori dell’ambiente, della mobilità sostenibile, della innovazione e della ricerca industriale. Nella Conferenza sono state condivise, anche insieme ad associazioni di categoria economiche e ai sindacati, il quadro generale degli interventi per lo sviluppo del reggiano nei prossimi anni. Alla presentazione del documento “Il contributo del sistema territoriale della provincia di Reggio Emilia all’attuazione della politica regionale unitaria” hanno partecipato la Regione Emilia-romagna con l’assessore regionale all’Ambiente Lino Zanichelli, la Provincia di Reggio Emilia con il Presidente Sonia Masini, i rappresentanti dei Comuni, e le rappresentanze delle organizzazioni economiche e sociali. “Reggio si dimostra un punto di forza nelle strategie regionali - ha sottolineato l’assessore Lino Zanichelli – basti pensare agli investimenti che saranno realizzati per l’innovazione applicata al campo dell’energia e della meccatronica, alla qualificazione ambientale delle aree produttive, del sistema urbano e della mobilità. Un altro forte investimento va al sistema dei parchi e delle aree protette, veri e propri volani dello sviluppo sostenibile del nostro territorio. Io credo che questa ricerca di coesione e il fare squadra tra Regione e territori, tra istituzioni e categorie, significhi affrontare e guardare oltre la crisi attuale, mirando a raggiungere il livello delle aree più avanzate d’Europa”. Il documento approvato i inserisce nel Dup, che promuove per i prossimi sette anni una politica regionale integrata superando logiche settoriali e favorendo l’utilizzo coordinato e sinergico di diversi strumenti finanziari. Il Dup, considerando anche le risorse che saranno attivate da parte degli Enti locali e dei privati potrà contare in tutto il territorio emiliano romagnolo, fino al 2015, su circa 3 miliardi di euro, di cui 1,5 di Fondi comunitari, nazionali e regionali. Per quanto riguarda l’Intesa della provincia di Reggio Emilia le priorità convergeranno nella realizzazione della rete regionale dei tecnopoli dell’innovazione e della ricerca. Sistema formativo e lavoro - Per il sistema formativo e per il lavoro sono attribuite alla Provincia di Reggio Emilia per il triennio 2007-2009 12,4 milioni di euro per azioni formative. Sono già avviato ed in parte realizzato le azioni formative e di politica attiva per il lavoro finanziate con le risorse finanziare disponibili per l’anno 2007 e 2008. Tali azioni sono state definite sulla base delle priorità stabilite dall’ Intesa tra la Provincia di Reggio Emilia e la Regione Emilia-romagna sulle politiche della formazione e del lavoro e dal Programma triennale provinciale. Territorio in sicurezza - La strategia condivisa per i prossimi anni ha individuato quattro priorità strategiche, tra loro strettamente intrecciate ed in coerenza con la strategia regionale delineata nel Ptr: la prima riguarda la sicurezza del territorio e la prevenzione dei rischi intrecciata con la salvaguardia e la valorizzazione delle risorse naturali. Questo in particolare nelle aree collinari e montane caratterizzate da fenomeni di forte dissesto garantendo una montagna più sicura, per gli abitanti, le attività e l’ambiente. In particolare si interverrà sulla viabilità in Montagna (Ss. 63 ed asse viario di connessione tra pianura sistema Matildico, Castelnovo né Monti, Parco Nazionale e versante toscano). Patrimonio culturale e storico - Altra priorità il potenziamento del patrimonio turistico, culturale, ambientale mediante una valorizzazione in rete delle Terre di Canossa, della Pianura del Po (o "bassa" reggiana), sulla Montagna, del Parco Nazionale dell´Appennino Tosco-emiliano. In questo ambito saranno realizzati il recupero di edifici, castelli e borghi storici, dei manufatti che conservano la memoria, dei percorsi e delle relazioni che li uniscono, l’incentivazione di formule integrate di offerta turistica a scala interprovinciale. A favore della comunità del Po si attuerà un progetto che sia in grado di coniugare con attento equilibrio la riappropriazione del fronte fluviale e le prospettive di riqualificazione funzionale e formale del sistema. Centrale sarà la promozione della città puntando a sfide future facendo leva sul patrimonio del passato: si punterà alla riqualificazione e integrazione nel tessuto urbano dell’asse storico della Via Emilia, attraverso interventi diversificati di rilettura delle funzioni urbane a fronte dei nuovi assetti di collegamento. Mobilità sostenibile Ruolo centrale avrà anche o sviluppo delle funzioni di eccellenza e delle reti rafforzando il sistema delle relazioni dalla scala regionale a quella internazionale e le funzioni di eccellenza per la competitività territoriale. Nel settore della mobilità sostenibile, in Emilia-romagna saranno destinati circa 400 milioni di euro, di cui 130 milioni di euro di fondi Fas, per l’adeguamento e l’ammodernamento del sistema ferroviario regionale, dal materiale rotabile alle infrastrutture e dotazioni. In particolare, sul territorio reggiano si interverrà per promuovere nel territorio una mobilità sostenibile puntando a migliorare il servizio di trasporto collettivo e rafforzare alcune direttrici, attraverso il potenziamento del sistema ferroviario regionale mediante l’infrastrutturazione tecnologica, l’acquisto di materiale rotabile e utilizzo della linea storica Mi-bo per collegamenti interurbani e la Parma-suzzara. Restano confermate le priorità per completare il Corridoio integrato Cispadano, l’Asse Pedemontana e la connessione autostradale del comprensorio ceramico: bretella Campogalliano-sassuolo di collegamento tra la A22 e la Ss 467 Pedemontana. . .  
   
   
BOLZANO: WIDMANN AGLI IMPRENDITORI: "MISURE DELLA GIUNTA FRONTEGGIANO LA CONGIUNTURA ECONOMICA"  
 
 Bolzano, 8 aprile 2009 - "La Giunta provinciale ha attivato tutte le leve di cui dispone e ha definito il pacchetto di misure per fronteggiare la congiuntura economica", sottolinea l´assessore provinciale Thomas Widmann replicando alle affermazioni di alcuni settori del mondo imprenditoriale secondo cui la Giunta non si sarebbe sufficientemente attivata a favore dell´economia. "Abbiamo lavorato a pieno ritmo per ottenere il massimo nell´ambito delle nostre competenze e poter definire un programma di misure che avrà benefici anche a lungo termine sull´economia altoatesina", spiega Widmann. I mezzi finanziari investiti nel pacchetto di misure vanno di pari passo con il bilancio provinciale appena approvato dal Consiglio. Per esplorare le varie possibilità ed elaborare misure adeguate l´assessore Widmann ha incontrato nelle scorse settimane i rappresentanti delle associazioni economiche locali: "I loro spunti sono stati considerati nella redazione del pacchetto di interventi", osserva Widmann ricordando però che la Provincia non può essere imprenditrice ma solo adottare misure di sostegno. "Assieme all´assessore Barbara Repetto abbiamo delineato un catalogo di misure straordinarie e anche gli altri colleghi assessori presenteranno adeguate misure di sostegno per aziende e lavoratori negli ambiti di loro competenza", ricorda Widmann. La Giunta si appresta ora a varare il piano: ad esempio, nel settore economico la soglia massima dei contributi e degli incentivi verrà aumentata e l´accesso al capitale facilitato, saranno introdotti nuovi aiuti finanziari per iniziative di aggiornamento in imprese in crisi e una semplificazione nelle procedure amministrative. "Un piano che punta sulla sostenibilità e su uno sviluppo dell´economica locale basato sulla garanzia dei posti di lavoro", conclude Widmann. . .  
   
   
LE MARCHE PARTECIPANO ALLA MISSIONE DI SISTEMA IN RUSSIA.  
 
 Ancona, 5 Aprile 2009 - Cinquecento imprese, imprenditori, associazioni, gruppi bancari, enti, partecipano, dal 5 al 9 aprile 2009, alla missione imprenditoriale in Russia, organizzata dal Ministero dello Sviluppo economico con Confindustria, Ice e Abi. Le Marche saranno presenti con oltre trenta imprese rappresentative di settori diversi, tra cui calzaturiero, tessile ´ abbigliamento, mobile e arredo, meccanica, stampi, argenteria, costruzioni, impiantistica e turismo. ´La Russia ´ commenta il presidente Spacca, in partenza per Mosca - e` una delle aree prioritarie nella strategia di internazionalizzazione della Regione, come dimostra una lunga storia di relazioni tra le due realta`. Come sistema Marche abbiamo anche l´opportunita` di dare continuita` al progetto Sochi, la citta` della regione di Krasnodar sul Mar Nero, che sara` sede delle Olimpiadi invernali e che, analogamente a quanto successo a Pechino, presenta rilevanti opportunita` per le nostre imprese. ´ Lunedi` 6 aprile, al World trade center di Mosca, il presidente Spacca, in qualita` di coordinatore della Commissione attivita` produttive della Conferenza Stato, interverra` al seminario sugli strumenti d´internazionalizzazione. Il focus della relazione del Presidente sara` sulle azioni regionali di apertura estera per lo sviluppo dei territori. La Russia fa parte del Progetto nazionale Bric (acronimo di Brasile, Russia, India, Cina), finalizzato a integrare le politiche di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese con quelle di promozione turistico-culturale e di marketing territoriale. ´Con l``integrazione delle diverse politiche di settore ´ sottolinea il presidente - puntiamo a una ricaduta positiva sullo sviluppo delle relazioni economiche, commerciali, turistiche, culturali, oltre a esercitare una forte azione di attrazione degli investimenti russi nelle Marche. ´ Incontri d``affari sono previsti, su base settoriale, anche nelle citta` di San Pietroburgo, Ekaterinburg e Sochi, nei seguenti settori: beni di consumo e alta tecnologia a San Pietroburgo, meccanica-meccanica strumentale e siderurgia a Ekaterinburg; infrastrutture, edilizia, agroindustria e opportunita` offerte dai Giochi Olimpici di Sochi. Proprio nella cittadina del Mar Nero, lo scorso ottobre, con una delegazione guidata dal presidente Spacca, e` andato in scena il made in Italy, attraverso la valorizzazione delle produzioni di qualita` dell´impresa marchigiana, in un´iniziativa del ministero dello Sviluppo economico con il sottosegretario Urso. Nella futura citta` olimpica, sono da realizzare non solo le strutture collegate ai giochi ma anche quelle ricettive e di servizio, tali da accogliere un grande e qualificato pubblico da tutto il mondo: opportunita` di business si aprono quindi per il sistema produttivo marchigiano. Il programma degli eventi prevede seminari sul turismo in Italia, su strumenti e modalita` per investire nella Federazione attraverso le Zone economiche speciali, con testimonianze su questo versante da parte del presidente della Regione di Lipetsk e della Provincia di Dmityrov. Martedi` prossimo, il forum economico Italia´russia, a cui prenderanno parte, il premier Silvio Berlusconi, Vladimir Putin, il Ministro Claudio Scajola e il sottosegretario Adolfo Urso allo Sviluppo Economico, Evgeni Primakov. . .  
   
   
MILANO - IL BREVETTO: PATRIMONIO DELL’IMPRESA  
 
Milano, 8 aprile 2009 - Sono oltre 18 mila le domande di brevetto depositate in Lombardia nel 2008, quasi un terzo del totale italiano (28%) che supera le 65 mila. E se sono i marchi a fare la parte del leone in Lombardia (14. 410 depositi su 52. 384 in tutta Italia), molti sono anche gli inventori che scelgono le province lombarde per depositare le loro scoperte, quasi 3 mila, pari al 30,3% del totale nazionale. Il maggior numero di domande a Milano, che raggiunge da sola quasi i 15 mila brevetti all’anno, circa uno su cinque in Italia. Seguono Brescia con 1. 110 (6,1% lombardo) e Bergamo con 537 (3%). Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati Uibm (Ufficio Italiano Brevetti e Marchi), anno 2008. E il brevetto contribuisce ad accrescere il patrimonio aziendale. Se ne è parlato oggi in Camera di commercio al convegno su patrimonializzazione aziendale dei beni immateriali, attraverso contributi provenienti dal mondo imprenditoriale, bancario e dei professionisti. Alcune invenzioni lombarde. Dal cous cous ad alta digeribilità allo stuzzicadenti ottenuto dalla pianta della liquirizia, dalle miscele di caffè dotate di particolari proprietà biologiche al dispositivo per il raffreddamento dei fusti di birra. Ce n’è per tutti i gusti tra le invenzioni depositate in Lombardia. Dai sistemi di autoilluminazione per la fioriera del giardino ma anche per il bersaglio delle freccette al lampadario di tipo veneziano infrangibile e ultraleggero. Molte le invenzioni per biciclette e motocicli: una ruota a raggi per pneumatici senza camera d’aria, portaborse parapioggia per la bicicletta, un meccanismo per migliorare la frenata, un dispositivo per l’aggancio o sgancio della visiera del casco. Un dispositivo per proteggere il braccio dal calore, particolarmente adatto per camerieri o addetti alla distribuzione di recipienti bollenti e una macchina per il ghiaccio. Una felpa porta lettore multimediale e una scheda “intelligente” con controllo di identità. Per i ragazzi e per chi ama gli sport, pattini con ruote in linea utilizzabili su tutti i terreni. Contro i disagi del tempo, una macchina per lo scioglimento della neve adatta per lo sgombero di strade e piazze. E per rendere più comoda la vita di tutti i giorni: un leggio per la posizione supina e un dispositivo universale per l’espulsione dosata del dentifricio dal tubetto. Ma c’è pure chi inventa un dispositivo per l’alimentazione di motori tipo diesel con miscele idro-alcoliche e uno per la termoregolazione automatica degli ambienti mediante previsione dei dati meteorologici. .  
   
   
AL VOTO AMMINISTRATIVO 38 COMUNI SICILIANI  
 
Palermo, 8 aprile 2009 – L’assessore regionale per la Famiglia, le Politiche sociali e le Autonomie locali, Francesco Scoma, ha firmato il decreto di indizione dei comizi elettorali per l’elezione dei sindaci e il rinnovo dei consigli comunali in 38 amministrazioni locali siciliane. “La tornata elettorale si svolgerà – afferma Scoma - il 6 e il 7 giugno, sulla scia di quanto già deciso a livello nazionale, e così come deliberato dalla giunta di governo su mia proposta. L’eventuale secondo turno, invece, è previsto per sabato 20 e domenica 21 giugno. Queste date erano le uniche possibili – prosegue –anche perché l’accorpamento con le elezioni europee costituisce sia un contentimento della spesa sia per evitare la disaffezione al voto derivante dal fare recare più volte gli elettori alle urne”. Le operazioni di voto si svolgeranno sabato 6 giugno dalle 15 alle 22 e domenica 7 giugno dalle 7 alle 22. Lo di scrutinio per l´elezioni dei componenti del Parlamento Europeo inizieranno, così come nel resto d´Europa, subito dopo la chiusura delle operazioni di voto. Lo scrutinio per le elezioni amministrative prenderà il via a partire da lunedì 8 giugno alle 14. “In Sicilia al momento sono trentotto i comuni interessati dalla tornata elettorale – precisa Scoma – per l´elezione dei sindaci e dei consigli. C´è un solo capoluogo di Provincia, Caltanissetta, e diversi grandi centri tra cui Monreale, Termini Imerese, Mazara del Vallo, Acireale, Sciacca”. Non sono stati inseriti, al momento, i comuni di Comitini e Giardini Naxos, poiché si è in attesa del deposito della sentenza del Cga. Ecco l´elenco dei 38 comuni in cui si voterà: Agrigento (5): Caltabellotta, Campobello di Licata, Naro, Santa Elisabetta, Sciacca; Caltanissetta (2): Caltanissetta, Mazzarino); Catania (7): Aci Castello, Acireale, Belpasso, Mascalucia, Motta Sant´anastasia, Ragalna, Zafferana Etnea;v Enna (1): Aidone; Messina (11): Condrò, Forza D´agrò, Leni, Mandanici, Mistretta, Oliveri, Rometta, San Salvatore di Fitalia, Sant´agata di Militello, Spadafora, Tortorici); Palermo (8): Bompietro, Caltavuturo, Cerda, Cinisi, Isola delle Femmine, Monreale, Montelepre, Termini Imerese); Siracusa (2): Pachino, Portopalo di Capo Passero; Trapani (2): Mazara del Vallo, Salaparuta. .  
   
   
LODI - GLI IMPRENDITORI IBERICI DI GERONA A LODI  
 
Lodi, 8 aprile 2009 - La collaborazione tra l’economia della provincia iberica di Girona e quella lodigiana, si può e si deve fare. È un’opportunità che i due territori hanno per guardare con più fiducia al futuro. Questi, in sintesi, i propositi, che dovranno poi concretizzarsi, emersi sabato e domenica dall’incontro tra la Delegazione guidata dal Presidente della Camera di Commercio della provincia spagnola Domenède Espadalé e composta da Jordi Comas Matamala, Presidente della Federazione Operatori Economici, a Eduard Torrent, direttore della Camera di Commercio di Girona, David Hugas Vinas, vicepresidente Foeg e Domenico Giuffrè, consigliere e quella lodigiana, guidata da Enrico Perotti, Presidente della Camera di Commercio di Lodi, da Fabrizio Santantonio, Vice Presidente della Provincia di Lodi e dall’assessore alle Attività Produttive del Comune di Lodi Roberto Getilli e della quale facevano parte Maria Paola Esposito, Dirigente della Camera di Commercio di Lodi, Orazio Garofano, Segretario Generale della Provincia di Lodi e Fabio Milella, direttore del Consorzio Lodi Export. Esprimendo la soddisfazione delle due delegazioni, al termine degli incontri il presidente Perotti ha sottolineato l’ importanza, in un momento di difficoltà come l’attuale, di guardare al futuro, in modo che i rispettivi territori ne escano rafforzati, mettendo in cantiere iniziative di collaborazione e di innovazione d’eccellenza. Un impegno ampiamente condiviso ed espresso dalle due rappresentanze, che nell’ incontro hanno definito le vicinanze delle due economie e illustrato le caratteristiche delle rispettive realtà produttive nonché interesse e punte di eccellenza. All’incontro hanno portato il loro contributo i rappresentanti delle Associazioni di Categoria del territorio: Alessandro Baggi, Presidente dell’Associazione Industriali del Lodigiano; Vittorio Boselli, Segretario della Confartigianato imprese della Provincia di Lodi; Mauro Sangalli, Segretario dell’Unione Artigiani di Lodi e Provincia; Bruno Milani, Segretario generale dell’Unione del Commercio, del Turismo e dei Servizi della provincia di Lodi; Luigi Curti, Segretario di zona di Confagricoltura di Milano-lodi; Stefano Bressani, referente per la Zona di Lodi della Federazione Coldiretti di Milano e Lodi. La delegazione spagnola ha espresso grande interesse per il Parco Tecnologico Padano, esempio di eccellenza nel campo delle bio-tecnologie. Insieme all’apprezzamento per i principali monumenti della città visitati gli ospiti hanno potuto apprezzare il primato della ristorazione locale al ristorante “La Quinta” e all’agriturismo “Le Cascine” di P. Vailati Riboni. Durante la permanenza hanno quindi visitato il Centro Tarantasio, l’Azienda Agricola Baronchelli e i laboratori artigiani della Vecchia Ceramica Lodigiana di Angelo Pisati & C. , azienda leader in Lombardia per la produzione della ceramica Doc. .  
   
   
PUBBLICATI I BANDI DI CONTRIBUTO PER GLI ARTIGIANI DELLE MARCHE  
 
 Ancona 8 Aprile 2009 - Sono stati pubblicati sul bollettino ufficiale della Regione Marche del due aprile scorso i bandi di contributo previsti dalla legge regionale 20 del 2003, testo unico su industria, artigianato e servizi. Si tratta del quadro attuativo della legge regionale 20 del 2003 per l``anno 2009, approvato dalla Giunta regionale con la deliberazione 406 del 16 marzo scorso. ´Complessivamente sono 5,66 milioni di euro ´ dice l´assessore alle Attivita` produttive, Fabio Badiali - a sostegno delle imprese artigiane, utili a sostenere chi coraggiosamente, malgrado il contesto difficile, investe e crede nella propria impresa. Tempestivita` e semplificazione sono state le nostre linee d´intervento, la documentazione che bisognera` predisporre per fruire delle agevolazioni, infatti, e` stata resa omogenea, mentre scadenze e adempimenti saranno i medesimi per tutti gli interventi. A queste misure, si aggiunge poi il bando recentemente approvato sugli investimenti eco innovativi delle imprese. Un altro milione e mezzo di euro per sostenere investimenti finalizzati all´introduzione di eco-innovazione di processo per la protezione dell´ambiente. L´economia verde e` infatti una delle principali vie d´uscita dalla crisi internazionale´. In particolare si tratta di contributi a comuni, consorzi di imprese e consorzi misti per la realizzazione di opere di urbanizzazione, per ristrutturazione di fabbricati da destinare ad attivita` artigiane, per rassegne ed esposizioni tematiche delle produzioni artistiche, tradizionali e tipiche, per recupero, ristrutturazione e adeguamento funzionale di locali comunali da destinare ad attivita` artistiche tradizionali e tipiche. E ancora, agevolazioni alle imprese dell``artigianato artistico, tipico, tradizionale e dell``abbigliamento su misura per l``ammodernamento, la ristrutturazione, il ripristino e il mantenimento delle strutture e delle attrezzature utilizzate e per l´avvio di nuove attivita`, contributi a queste imprese per l``acquisto di impianti, macchinari, attrezzature e brevetti. Sia i bandi relativi alla legge 20 che quello relativo all´innovazione ambientale, sono reperibili al sito www. Marcheimpresa. Net. Per i primi la scadenza e` al 18 giugno 2009, per il secondo al 20 maggio 2009. .  
   
   
BOLZANO: CRISI, INDENNITÀ DI DISOCCUPAZIONE PER 90 GIORNI A CHI VIENE SOSPESO DAL LAVORO  
 
Bolzano, 8 aprile 2009 - "La sospensione temporanea dell’attività lavorativa in seguito alla crisi è un’alternativa al licenziamento". Lo sottolinea l´assessore al lavoro Barbara Repetto, annunciando l´attivazione, da parte di Provincia e Inps, della possibilità, per le persone sospese dall’attività lavorativa, di percepire per 90 giorni l’indennità di disoccupazione. L´assessore Repetto sottolinea come "in questo modo, anche le imprese che non possono ricorrere ad altre soluzioni come la cassa integrazione ordinaria, e che sono colpite da una situa-zione di difficoltà, hanno un’ulteriore alternativa al licenziamento, potendo sospendere temporaneamente i lavoratori interessati senza l’obbligo di retribuzione". Il presupposto per percepire l’indennità di disoccupazione, pari al 60% dell’ultima retribuzione, è che i lavoratori sospesi dichiarino di essere disponibili a partecipare a corsi di formazioni o ad accettare un’eventuale altra offerta di lavoro. L’azienda ha il dovere di comunicare all’Inps e al Centro di mediazione al lavoro della Provincia, sia il motivo della sospensione, che i dati personali del dipendente, mentre i lavoratori devono recarsi al Centro di mediazione muniti della comunicazione di sospensione dall’attività lavorativa e firmare una dichiarazione di disponibilità a prendere parte a corsi di formazione e ad accettare offerte di lavoro congrue. Completato questo passaggio, i lavoratori potranno rivolgersi all’Inps per richiedere l’indennità di disoccupazione per sospensione dall’attività lavorativa. .  
   
   
BOLZANO: DAL 9 APRILE L´OPUSCOLO SULLE INIZIATIVE 2009 DI "VERSO UNA CITTADINANZA ATTIVA"  
 
Bolzano, 8 aprile 2009 - Da giovedì 9 aprile sarà disponibile l´opuscolo che raccoglie le 144 iniziative proposte da 63 enti per l´edizione 2009 dell´iniziativa "Verso una cittadinanza attiva" in svolgimento tra il 23 aprile ed il 9 maggio. Tra il 23 aprile ed il 9 maggio si svolgerà la seconda edizione delle giornate "Verso una cittadinanza attiva" che vedono coinvolti accanto alla Ripartizione cultura tedesca anche la Ripartizione Cultura Italiana ed i tre Istituti pedagogici. Tema 2009: "Identità e storia/e". Obiettivo del progetto è quello di richiamare l´attenzione sull´importanza di una cittadinanza attiva in una società democratica attraverso l´organizzazione di varie iniziative proposte su un tema specifico. Il tema scelto per l´edizione 2009, anche in considerazione delle ricorrenze hoferiane, è "Identìtà e storia/e". Come spiegano gli organizzatori, declinando al singolare e al plurale il termine storia (e) si propone una visione ampia del concetto di identità che dà origine al discorso del singolo ed al rapporto con il collettivo e ponendosi così in continuità con il tema della passata edizione del "dialogo interculturale" e allo stesso tempo in collegamento con le iniziative connesse con l´anno commemorativo hoferiano 2009. Ben 63 enti, associazioni, agenzie educative ed altri hanno deciso di partecipare all´iniziativa realizzando, nel periodo compreso fra il 23 aprile ed il 9 maggio 2009, un totale di 144 fra progetti ed iniziative legati sia ai temi più generali della cittadinanza attiva e dell´educazione civica che al tema specifico. Si spazia dai workshops alle mostre, dalle conferenze ai seminari, dai film e rappresentazioni teatrali alle trasmissioni televisive e radiofoniche, dalle attività formative e di aggiornamento per insegnanti e progetti per le scuole alle pubblicazioni, pagine web e altro. Come sottolinea l´assessore provinciale alla cultura italiana, Christian Tommasini, "cittadini attivi si diventa nel corso della crescita, confrontandosi con gli altri, individuando, imparando e rispettando le regole, ma significa anche informarsi e partecipare al dibattito culturale e politico della società in cui si vive. Le numerose proposte saranno pertanto non solo l´occasione di riflessione, ma anche di crescita personale all´interno di una società che ponga al centro di sè la persona. " Tutte le iniziative proposte sono raccolte in un unico opuscolo che sarà in distribuzione dal 9 aprile presso gli Uffici educazione permanente della Provincia, in via del Ronco 2 ed in via A. Hofer 18 a Bolzano, presso le biblioteche, le associazioni, i centri civici; l´opuscolo in formato "pdf" potrà essere scaricato dal sito dell´iniziativa www. Provincia. Bz. It/cittadinanza-attiva . Per ulteriori informazioni è possibile contattare l´Ufficio educazione permanente, biblioteche e audiovisivi della Ripartizione cultura italiana, tel. 0471 411248. .  
   
   
PRESENTATO A PADOVA PROGRAMMA 2009 DI PROMOZIONE IMPRENDITORIA FEMMINILE E GIOVANILE  
 
Venezia, 8 aprile 2009 - Promuovere la nascita di nuove imprese in Veneto, coinvolgendo i principali attori istituzionali e locali, in un contesto di rete, attraverso azioni mirate e coordinate. E’ questa la finalità del programma 2009 di promozione dell’imprenditoria femminile, e giovanile, approvato oggi dalla Giunta Regionale e presentato questa sera a Villa Italia a Padova. Per l’occasione si è svolta anche una tavola rotonda sul tema “Più giovani, più donna, più impresa” con la partecipazione dell’assessore regionale all’imprenditoria femminile Isi Coppola, della presidente della delegazione Veneto-trentino Alto Adige dell’Aidda (Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti D´azienda) Mara Borriero, di Elettra Toson Braggion imprenditrice del settore termale, del presidente dei giovani imprenditori di Confindustria Veneto Gianluca Vigne, dell’imprenditrice Nadia Zanato delegata regionale di “Donne del Vino” e di alcune neoimprenditrici che hanno partecipato al programma regionale 2008 che ha avuto un ottimo riscontro con circa duemila partecipanti alle azioni che sono state realizzate. Nel campo del sostegno all’imprenditoria femminile – ha fatto presente l’assessore Coppola - il Veneto è stato Regione pilota e il programma 2009 nasce dall’entusiasmo di questa positiva esperienza che ha confermato come il territorio aspettasse da tempo una risposta di questo tipo, da affiancare alle agevolazioni finanziarie previste dalla normativa regionale. Il programma sarà quindi riproposto e allargato al settore dell’imprenditoria giovanile – ha aggiunto – con l’auspicio che quest’ultimo abbia la stessa vitalità dimostrata da quella femminile. Anche questo sforzo – ha concluso l’assessore Coppola – contribuirà a far si che i veneti siano pronti ad affrontare la sfida della ripresa che verrà dopo l’attuale congiuntura economica negativa. Nel programma 2009 sono previste iniziative di animazione e sensibilizzazione in tutto il territorio regionale sulle tematiche dello sviluppo imprenditoriale; attività di ricerca ed approfondimento; azioni per favorire creatività, innovazione e mentalità imprenditoriale soprattutto tra i giovani; il consolidamento della rete dei servizi a supporto di chi vuole diventare imprenditore e imprenditrice. Le iniziative saranno rivolte anche al mondo della scuola e dell’università e comprenderanno anche attività orientate all’autoimpiego per disoccupati. .