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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 20 Aprile 2009 |
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SECONDO UNO STUDIO, LA RICERCA VISIVA DIFFERISCE DA ALTRI COMPORTAMENTI DELL´OCCHIO |
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Bruxelles, 20 aprile 2009 - Quando cerchiamo oggetti in un determinato ambiente, la nostra attenzione tende a spostarsi dagli oggetti che abbiamo già visto a oggetti o zone che sono nuovi per noi. Questo comportamento, noto come "inibizione di ritorno" (Ior), ci permette d´ignorare le cose che non sono importanti nella nostra ricerca e concentrarci invece su quelle che lo sono. Psicologi olandesi e americani hanno scoperto che l´inibizione di ritorno non si applica al nostro comportamento visivo quando non cerchiamo un oggetto specifico. I risultati sono stati pubblicati nella rivista scientifica Psychological Science. Attraverso una serie di test condotti monitorando i movimenti oculari di volontari, Stefan Van der Stigchel della Utrecht University (Paesi Bassi) e i suoi colleghi negli Stati Uniti hanno scoperto che lo Ior si verifica quando eseguiamo compiti in relazione con la ricerca visiva, ma non sempre durante lo svolgimento di altri compiti visivi. I 48 volontari sono stati suddivisi in 4 gruppi, ciascuno dei quali aveva ricevuto istruzioni differenti per osservare scene di test: cercare un oggetto; memorizzare ciascuna scena; valutare quanto fosse gradevole ciascuna scena per l´occhio; guardare la scena nel modo preferito (a scelta libera). Mentre ciascun gruppo si dava da fare con le varie scene (68 scene generate dal computer che mostravano ambienti comuni), per ciascun punto in cui si fissavano gli occhi l´informazione veniva costantemente registrata. Durante il test, nella scena appariva un oggetto che o era già apparso in un´altra posizione o figurava in una nuova. I volontari del gruppo a cui era stato chiesto di cercare l´oggetto erano più lenti a spostare gli occhi nelle posizioni in cui lo avevano già visto di quanto non lo fossero nelle nuove posizioni, e questo è coerente con la risposta Ior e con i risultati degli studi precedenti. Negli altri tre gruppi accadeva invece il contrario, e i risultati hanno mostrato un modello di comportamento opposto nel movimento oculare. Questi volontari erano più veloci a cercare oggetti in posizioni che avevano già fissato di quanto non lo fossero a guardare in quelle nuove. Secondo i ricercatori, è la prima volta che viene menzionato un effetto di questo tipo, definito "facilitazione di ritorno". "Sebbene esistano ampie prove del fatto che lo Ior influenza il comportamento di ricerca, spesso se ne parla come se fosse una caratteristica generale dell´attenzione", afferma lo studio. "Ossia si pensa che l´attenzione sia più lenta a ritornare nei punti ispezionati da poco indipendentemente dal compito assegnato, malgrado sull´argomento esista una scarsissima investigazione sistematica". I risultati dimostrano che lo Ior è una strategia specifica delle azioni di ricerca visiva e non una caratteristica generale dell´attenzione visiva. Per maggiori informazioni: Psychological Science: http://www. Psychologicalscience. Org Utrecht University: http://www. Uu. Nl/uupublish/homeuu/1main. Html . |
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LA FORZA DELLE CAREZZE CONTRO IL DOLORE |
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Bruxelles, 20 aprile 2009 - Sedere al capezzale di un malato e tenergli la mano è un gesto spontaneo per la maggior parte delle persone, ma uno studio condotto recentemente da ricercatori dell´Accademia Sahlgrenska in Svezia, ha dimostrato che oltre a creare una sensazione piacevole, sfiorare la pelle può effettivamente alleviare il dolore. I ricercatori hanno eseguito dei test su un gruppo di soggetti sani impiegando una tecnica chiamata microneurografia. I test hanno mostrato che i segnali trasmessi dalle carezze seguono una via diretta verso il cervello e riescono quindi ad alleviare il dolore. I risultati sono pubblicati nella rivista Nature Neuroscience. "Praticamente, i segnali che comunicano al nostro cervello che ci stanno accarezzando seguono una propria via di trasmissione al cervello, e non vengono bloccati neanche se il cervello riceve impulsi di dolore dalla stessa area," ha detto Line Löken, studentessa post-laurea in neurofisiologia all´Accademia Sahlgrenska. "In realtà," ha aggiunto, "avviene piuttosto il contrario, cioè che gli impulsi delle carezze annullano quelli del dolore. " Ogni fibra nervosa dell´organismo è responsabile dei segnali tattili di circa un centimetro quadrato di pelle. I ricercatori hanno testato diverse aree della pelle sulla loro risposta nervosa, usando un robot appositamente progettato che sfiorava in maniera continua l´area cutanea corrispondente a una determinata fibra nervosa. Ai soggetti è stato chiesto di valutare il livello di piacere della sensazione percepita. "Tramite l´inserzione di un elettrodo nel nervo dell´avambraccio riusciamo a percepire ciò che avviene nel nervo e a captare i segnali di una delle migliaia di fibre nervose che compongono il nervo," ha spiegato il professore associato Hakan Olausson, che guida il gruppo di ricerca insieme al ricercatore Johan Wessberg. Queste particolari fibre nervose della pelle sono chiamate nervi Ct (C-tattili) e si spostano direttamente verso le aree del cervello responsabili della sensibilità e delle sensazioni. "Man mano che aumentavano i segnali nervosi trasmessi dai nervi Ct, i soggetti segnalavano l´esperienza come essere sempre più piacevole," ha spiegato Johan Wessberg. "Tra i nervi cutanei da noi studiati soltanto i nervi Ct hanno mostrato questo forte legame tra la frequenza dei segnali e la sensazione di piacere percepita. " Finora il ruolo del sistema nervoso periferico nelle sensazioni di piacere non aveva ricevuto grande attenzione da parte del mondo scientifico. Il team di ricerca ritiene che i risultati dello studio rappresentino la prima dimostrazione della relazione esistente tra le sensazioni piacevoli prodotte dalle carezze e la loro codificazione a livello del nervo afferente periferico. Per maggiori informazioni, visitare: Accademia Sahlgrenska: http://www. Sahlgrenska. Gu. Se/english Nature Neuroscience: http://www. Nature. Com/neuro/index. Html . |
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COMO, FORMIGONI: 33 MILIONI PER IL NUOVO SANT´ANNA SARA´ COSI´ POSSIBILE DIFFERIRE LE ALIENAZIONI DI VIA NAPOLEONA DOPO SEI MESI DI COLLAUDO L´OSPEDALE PRONTO PER L´ESTATE 2010 |
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Como, 20 aprile 2009 - "Nuntio vobis gaudium magnum: habemus hospitalem". Con queste parole il presidente di Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha annunciato il 18 aprile, nella sede territoriale della Regione (Ster) di Como, che il nuovo ospedale "Sant´anna" si concluderà in tempi definitivi e certi. "Regione Lombardia - ha annunciato Formigoni - mette a disposizione del nuovo Sant´anna una dote ulteriore di 33 milioni di euro reperiti dal proprio bilancio per completare quello che sarà un grande ospedale non solo per l´importanza del progetto, ma anche per i contenuti tecnologici e l´offerta sanitaria che porterà al territorio di Como". "Proprio grazie ai fondi che la Regione ha messo a disposizione abbiamo fatto in modo che non si procedesse subito all´alienazione delle aree di via Napoleona - ha aggiunto Formigoni -. Superato, dunque, questo ostacolo non vi sono più dubbi che la struttura sarà completata nei tempi previsti, andando ad arricchire il servizio sanitario regionale che in questi anni ha visto sorgere ben 11 ospedali". "Il cronoprogramma dei prossimi mesi è definito e certo - ha detto ancora il presidente della Regione - per cui l´ospedale sarà ultimato entro il dicembre di quest´anno, forse anche qualche settimana prima. Dopo i necessari 6 mesi di collaudo, la struttura sarà al servizio dei comaschi entro l´inizio dell´estate del 2010". La riunione odierna del Collegio di vigilanza allo Ster di Como, dunque, ha consentito di sbloccare anche gli ultimi nodi legati alla valorizzazione delle aree dove attualmente sorge il Sant´anna e l´intervento regionale ha spianato la strada alla realizzazione dell´Accordo di programma, con il coinvolgimento di tutte le istituzioni locali sotto la regia di Regione Lombardia. "L´intervento della Regione - ha spiegato l´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani - consente di rimandare la vendita delle aree ad un momento più opportuno e nel frattempo consente di procedere all´attivazione dei servizi del nuovo ospedale, dando comunque seguito alle richieste fatte proprio dai cittadini di Como sulla realizzazione della Cittadella della salute. Il nuovo ospedale sarà il massimo della tecnologia che si può oggi garantire in sanità e i cittadini comaschi potranno servirsi di una struttura in grado di offrire altissimi livelli di cura". Il presidente della Provincia di Como, Leonardo Carioni, ha ricordato "il forte impegno della Regione su questa struttura che arriverà a completamento proprio grazie all´ottimo lavoro di squadra. Occorre sottolineare la celerità con cui il Comune di Como ha predisposto la variante di Piano regolatore generale che ha permesso di sbloccare la situazione". Il sindaco di Como, Stefano Bruni, ha infatti spiegato che "il finanziamento regionale di 33 milioni è la dimostrazione di quanto la Regione abbia a cuore Como e la sua provincia. Il lavoro fatto oggi con la Regione e gli altri enti del territorio conferma gli impegni che ci siamo presi e che possiamo riassumere facendo due nomi: nuovo ospedale e Cittadella della salute". L´operazione che porterà alla nascita del nuovo Sant´anna nasce dall´Accordo di Programma che comporta un investimento complessivo di 231 milioni di euro. Di questi, 150 milioni di euro arrivano dal finanziamento Stato-regione, 33 sono quelli messi a disposizione oggi da Regione Lombardia, 30 provengono dal concessionario dei lavori e i restanti 18 sono ricavati dalla vendita di proprietà dell´Azienda ospedaliera di Como. . |
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OGGI A MILANO CONFRONTO TRA REGIONI “VIRTUOSE” ANCI FEDERSANITA’ METTE DI FRONTE VENETO, LOMBARDIA, EMILIA ROMAGNA E TOSCANA SU SPESA STORICA E COSTI STANDARD. |
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Venezia, 20 aprile 2009 - La Regione del Veneto, con l’Assessore alla Sanità Sandro Sandri, sarà tra i protagonisti di un importante appuntamento dedicato al futuro della spesa sanitaria in Italia, anche alla luce dell’approssimarsi del federalismo fiscale, che si terrà lunedì 20 aprile a Milano. Nell’auditorium “Gaber” della sede della Regione Lombardia, su iniziativa di Anci Federsanità, si terrà infatti un convegno dal titolo particolarmente significativo: “Dalla Spesa Storica a Costo Standard”, che metterà per la prima volta a confronto diretto le esperienze di quattro Regioni (Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Toscana) da tempo indicate come esempio da seguire in Italia quanto a gestione “virtuosa” della spesa sanitaria. All’importante appuntamento è prevista la partecipazione del Ministro del Welfare Maurizio Sacconi, dei Presidenti di Lombardia ed Emilia Romagna, Roberto Formigoni e Vasco Errani, e degli Assessori alla Sanità del Veneto e della Toscana, Sando Sandri ed Enrico Rossi. “Per quanto mi riguarda – sottolinea Sandri – si tratta di un appuntamento di altissimo livello, che segna in qualche modo l’avvio di un cammino, che nessuno si attende semplice, ma che ha nel passaggio dalla spesa storica ai costi standard in sanità uno dei cardini dell’intera riforma del federalismo fiscale. Ritengo – conclude Sandri – che chi è stato virtuoso sinora debba essere d’esempio anche da qui in avanti, ed è per questo che è mia intenzione avviare l’introduzione del criterio dei costi standard già nel riparto del Fondo Sanitario Regionale 2010 del Veneto”. . |
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ANNO DELLA SALUTE, BRESCIANI:SOSTENIAMO OGNI INIZIATIVA DI PREVENZIONE |
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Milano, 20 aprile 2009 - In occasione della presentazione dell´Anno della Salute, organizzato dal Comune di Milano, l´assessore regionale alla Sanità, Luciano Bresciani, esprime "forte sostegno ad ogni attività volta alla prevenzione" e ricorda che è aperto in Regione Lombardia il tavolo Sanità-salute con i rappresentanti tecnici e politici del Comune di Milano e della stessa Regione. Le iniziative lanciate dal collega Landi di Chiavenna sono "proposte di attività integrativa ai programmi e ai progetti della Regione per la prevenzione". Queste iniziative saranno "oggetto di valutazione e discussione sul tavolo Sanità-salute, per individuare le migliori modalità operative". Regione Lombardia Per La Prevenzione - Queste le aree principali su cui il sistema sanitario regionale opera da alcuni anni. Prevenzione oncologica con screening rivolti alle popolazioni target: screening mammografico, organizzato con regolarità dal 2000, che ha raggiunto negli ultimi due anni 1. 232. 000 donne di età compresa tra i 50 e 69 anni; screening per la ricerca del sangue occulto nelle feci, che ha coinvolto, negli ultimi due anni, tutti i 2. 481. 000 di cittadini in età target; screening con pap-test, organizzato in 6 Asl, ma lo screening spontaneo è elevatissimo (circa 80% delle donne in fascia di screening). Prevenzione delle patologie oncologiche e croniche tramite la promozione di sani stili di vita: sito per operatori sanitari, scolastici, di Comuni e altre agenzie educative (www. Promozionesalute. Regione. Lombardia. It) in cui sono presenti tutte le iniziative in corso; iniziative che promuovono sana alimentazione (posizionamento di distributori di snack con frutta e verdura in sostituzione di dolci e fritti, definizione di menù equilibrati nella ristorazione scolastica, ecc); dissasuefazione al fumo, con la riqualificazione dei 21 centri antifumo già operanti nelle Asl e nelle Aziende ospedaliere e l´implementazione di controlli per il rispetto del divieto di fumo; promozione attività motoria e sportiva. Prevenzione delle patologie croniche, tramite controlli periodici (somministrazione, tramite i medici di famiglia, della carta del rischio cardiovascolare; protocolli diagnostico-terapeutici per diabetici e ipertesi). Prevenzione delle malattie infettive: report mensili aggiornati sulle reali dimensioni del fenomeno; campagne vaccinali con risultati verificabili, come il vaccino morbillo- parotite-rosolia (copertura del 95% in tutti i nuovi nati); registrazione di tutte le vaccinazioni effettuate; indagine epidemiologica su Aids e infezioni da Hiv, da cui risulta che i circa 40. 000 soggetti con infezione sono risultati essere in trattamento con terapie specifiche presso le Uo di malattie infettive degli ospedali. Prevenzione della patologie correlate a eventi climatici (informazioni alla popolazione sui comportamenti da evitare, avvisi ai medici di famiglia e pronto soccorso per gli interventi di sorveglianza e assistenza, coordinamento di progetti specifici per la aree urbane). Prevenzione e promozione della sicurezza nei luoghi di lavoro (piano regionale 2008-2010 che prevede la riduzione degli infortuni totali e mortali nel triennio). Prevenzione e controllo dell´esposizione a fibre di amianto (monitoraggi mensili delle fibre aereo disperse; attualmente i risultati rilevano concentrazioni al di sotto dei limiti di norma). . |
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MEDICI E PEDIATRI MARCHIGIANI GRATIS PER I TERREMOTATI IN ABRUZZO |
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Ancona 20 Aprile 2009 - Medici e pediatri marchigiani offriranno servizio gratuito ai cittadini abruzzesi colpiti dal terremoto e ospitati nelle Marche. Si tratta di oltre 400 persone che attualmente vivono in 3 villaggi turistici a Porto Sant´elpidio ed altre se ne potrebbero aggiungere. Nei giorni scorsi l´assessorato alla Salute ha sottoscritto un accordo con le organizzazioni sindacali del settore per garantire, in segno di fattiva solidarieta` con la popolazione e i medici abruzzesi, la gratuita` delle prestazioni di assistenza da parte dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta. Oggi queste disposizioni ed altre relative all´assistenza farmaceutica e ai comportamenti da tenere di fronte all´emergenza in atto, sono state trasmesse a tutte le aziende sanitarie marchigiane. ´Il provvedimento ´ spiega l´assessore Almerino Mezzolani ´ ha lo scopo di dare risposte, per quanto nelle nostre possibilita`, ad alcuni dei numerosi problemi che ogni giorno gli abruzzesi sfollati dalle loro case, dalla citta` dell´Aquila e dai paesi dei dintorni si trovano ad affrontare. So, in questo contesto, di poter contare su tantissimi operatori sanitari e volontari che, nella nostra regione, si sono sempre dimostrati particolarmente pronti, disponibili e capaci nella gestione di eventi che, purtroppo, conosciamo bene perche` vissuti non molto tempo fa anche sulla nostra pelle. Colgo l´occasione per ringraziarli per quello che stanno facendo nei punti di accoglienza dislocati attorno al capoluogo abruzzese e nelle Marche´. Nell´ospedale da campo allestito dalle Marche nella frazione di Coppito, a fianco dell´ospedale civile San Salvatore di L´aquila, dal primo giorno del sisma si lavora senza sosta con l´impiego di numerose risorse umane e strumentali: 80 volontari tra medici, infermieri e autisti di ambulanze, 30 logistici, 18 funzionari della Regione e di altri enti, 4 gruppi elettrogeni, 7 torri faro per l´illuminazione, 2 cucine da campo in funzione che preparano circa 700 pasti al giorno, 107 tende, 4 tendoni adibiti a mensa e altre attivita`. . |
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12 MAGGIO 2009 GIORNATA MONDIALE SULLA SINDROME DA STANCHEZZA CRONICA |
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Aviano (Pn), 20 aprile 2009 - Da quasi vent’anni dalla descrizione dei primi casi di Sindrome da Stanchezza Cronica in Italia ad opera del sottoscritto, vi sono almeno quattro associazioni di pazienti che si sono costituite nel paese ed inoltre diversi gruppi di medici che seguono questa patologia in Italia. Molto resta da fare per diffondere informazioni essenziali nell’ambito medico e politico a riguardo di questa patologia debilitante, ma grazie anche alle informazioni che periodicamente vengono rivolte alla popolazione generale attraverso i media sempre piu’ conoscenze si sono diffuse al riguardo. Nel dicembre 1994, un gruppo internazionale di studio sulla Sindrome da Stanchezza Cronica, del quale ho fatto parte, ha pubblicato sugli Annals of Internal Medicine, una nuova definizione di caso di Cfs che rimpiazzava la definizione pubblicata sei anni prima. Nella nuova definizione un caso di Sindrome da Stanchezza Cronica é definito dalla presenza delle seguenti condizioni: una fatica cronica persistente per almeno sei mesi che non é alleviata dal riposo, che si esacerba con piccoli sforzi, e che provoca una sostanziale riduzione dei livelli precedenti delle attività occupazionali, sociali o personali ed inoltre devono essere presenti quattro o più dei seguenti sintomi, anche questi presenti per almeno sei mesi: disturbi della memoria e della concentrazione così severi da ridurre sostanzialmente i livelli precedenti delle attività occupazionali e personali; faringite; dolori delle ghiandole linfonodali cervicali e ascellari; dolori muscolari e delle articolazioni senza infiammazione o rigonfiamento delle stesse; cefalea di un tipo diverso da quella eventualmente presente in passato; un sonno non ristoratore; debolezza post esercizio fisico che perdura per almeno 24 ore. Ovviamente devono essere escluse tutte le condizioni mediche che possono giustificare i sintomi del paziente, per esempio ipotiroidismo, epatite B o C cronica, tumori, depressione maggiore, schizofrenia, demenza, anoressia nervosa, abuso di sostanze alcoliche ed obesità. La complessità della Sindrome da Stanchezza Cronica e l´esistenza di diversi ostacoli alla sua comprensione rendono necessario un approccio integrato per lo studio di questa patologia e di patologie similari. Il concetto di stanchezza é di per sé non chiaro, e sviluppare una definizione operativa di stanchezza é stato un problema per gli autori. Comunque nella concezione degli autori, il sintomo si riferisce a una spossatezza molto grave, sia mentale che fisica, che si determina anche con uno sforzo fisico minimo, oltreché ovviamente, per definizione, non dovuta ad una malattia nota, e che differisce dalla sonnolenza e dalla mancanza di motivazione. La Cfs e’ stata riportata in tutto il mondo, compresa l’Europa, l’Australia, la Nuova Zelanda ed il Canada, l’Islanda, il Giappone, la Russia ed il Sudafrica. In base ai diversi studi condotti negli Stati Uniti, sia a San Francisco che a Seattle ed in diverse città americane, si stima che negli Stati Uniti vi siano circa mezzo di persone che hanno una patologia simile alla Sindrome da Stanchezza Cronica, pertanto si può calcolare che in Italia vi siano circa 200-300. 000 casi di Cfs. Va comunque ben ricordato che la stanchezza é un sintomo frequente che viene riportato da almeno il 20% dei pazienti che vanno dal medico, spesso associata a stress o a sindromi ansioso-depressive . Nella maggior parte dei casi però la stanchezza é transitoria e si spiega con cause conosciute, é migliorata dal riposo e determina poca preoccupazione. Tutti noi andiamo incontro durante l´anno a periodi di stanchezza o fatica più o meno severa che però é quasi sempre di breve durata. La fatica comunque può essere anche cronica e debilitante. La stanchezza cronica é associata a molte malattie e condizioni mediche e psicologiche ben conosciute ma é anche la caratteristica principale della Sindrome da Stanchezza Cronica. Presso l’Istituto Nazionale Tumori di Aviano, che é stato il primo centro che ha riportato la presenza di un numero consistente di casi di Sindrome da Stanchezza Cronica in Italia, esiste una unità Cfs con ambulatorio settimanale e possibilità anche di ricovero in casi selezionati. Sono stati compiuti una serie di studi, tra i quali la valutazione delle alterazioni immunologiche nei pazienti con Cfs, la valutazione delle alterazioni cerebrali con una sofisticata metodologia di diagnosi radiologica, la Pet, l´eventuale rapporto della Cfs con i tumori maligni, lo studio di nuovi farmaci, in particolare immunoglobuline ad alte dosi, magnesio, acetilcarnitina, antivirali come amantadina e acyclovir ed immunomodulatori come timopentina. I pazienti sono solitamente giovani e donne con una età media di insorgenza intorno ai 30 anni. La Cfs é rara negli anziani (oltre i 65-70 anni), ma vi é qualche caso pediatrico. E’ difficile guarire questa malattia, e sono in atto una serie di ricerche nel mondo per scoprire nuovi trattamenti. Con interventi appropriati e dopo una diagnosi corretta è possibile in un certo numero di casi ottenere la guarigione della malattia ed in altri il miglioramento della stessa, ma purtroppo in un sostanziale numero la patologia rimane cronica per anni incidendo in maniera drammatica sulla qualità della vita del paziente. Va detto che la Cfs non ha niente a che fare con la depressione anche se in alcuni pazienti la depressione si manifesta come reazione alla patologia in atto. Infine va ricordato che molti pazienti hanno difficoltà’ a veder riconosciuta la Cfs anche dal punto di vista di inabilità al lavoro. L´istituto Nazionale delle Allergie e delle Malattie Infettive dei National Institutes of Health statunitensi ha prodotto un volume dal titolo "Chronic Fatigue Syndrome. Informazione per i medici". L´autorevolezza della fonte ed il volume prodotto dal Ministero della Salute dovrebbero fugare dubbi, se ancora ve ne fossero, sulla esistenza della sindrome. In Italia la Sindrome da Stanchezza Cronica è stata inserita nell’edizione della “Clinical Evidence” – edizione italiana, una pubblicazione scientifica importante per il nostro sistema sanitario nazionale, eseguita su incarico del Ministero della Sanità che ha lo scopo di approfondire le conoscenze sulla reale efficacia degli interventi medici nelle malattie riconosciute. La realizzazione di questo volume infatti, è stata possibile grazie ad un’accurata analisi e ad una valutazione critica di informazioni selezionate derivanti da studi clinici controllati condotti e pubblicati in tutto il mondo. Per decenni le persone affette dalla sindrome da stanchezza cronica (Cfs) hanno dovuto combattere per convincere medici, datori di lavoro, amici ed anche i propri familiari che i debilitanti sintomi di cui soffrono non sono immaginari. Anche in Italia si stanno facendo importanti passi. Le Associazioni dei pazienti e alcune commissioni parlamenti hanno presentato la proposta di legge per il riconoscimento della Cfs quale malattia invalidante e per l’ottenimento dell’esenzione dalla partecipazione al costo per le prestazioni di assistenza sanitaria. Il dato più rilevante della ricerca emerso negli ultimi mesi, è quello relativo alla correlazione con anomalie dei geni nei pazienti con Sindrome da Fatica Cronica. Prima uno studio inglese ha dimostrato che in 25 pazienti con Cfs confrontati con 25 controlli, 35 geni sono risultati attivati in maniera anomala nei pazienti con conseguenti modifiche delle funzioni mitocondriali, sulla produzione di energia e sull’attività del sistema immunitario che spiegano in maniera esauriente la sintomatologia di astenia profonda, e di affaticabilità tipiche della patologia. Un altro studio dei Cdc di Atlanta ha identificato un risultato simile con 26 geni che sono attivati in maniera anomala e che sono alla base della produzione di energia e del sistema immunitario. Con questi studi sarà possibile in un futuro non molto lontano, poter identificare un sottogruppo di pazienti con Cfs nei quali queste anomalie geniche potrebbero portare all’identificazione di proteine prodotte in maniera anomala e quantificabili nel sangue con le quali si potrebbe arrivare ad un test diagnostico e ad una terapia mirata. Presso l´unità Cfs della Divisione di Oncologia Medica A dell’Istituto Tumori di Aviano sono stati osservati ad oggi oltre 1000 casi di Cfs con i criteri dei Cdc di Atlanta. Inoltre presso questo Istituto è attiva una associazione di pazienti denominata Cfs Associazione Italiana (www. Salutemed. It/cfs) che si può contattare al numero telefonico 0434/660277 al lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9:00 alle ore 11:00. Per quanto riguarda invece le prospettive terapeutiche, purtroppo non vi è alcun farmaco in grado di guarire definitivamente la malattia, anche se spesso i pazienti possono trarre dei benefici da interventi farmacologici (antivirali, corticosteroidei, immunomodulatori, integratori, ecc. ) e da modifiche dello stile di vita, portando anche qualcuno alla guarigione e un discreto altro numero a miglioramenti significativi della sintomatologia. 12 luglio 2007 - Il seguente decalogo è una sintesi delle scoperte scientifiche curato dal Prof. Anthony Komaroff – Professore di medicina ad Harvard e ricercatore responsabile di un programma di ricerca sulla Chronic Fatigue Sindrome. Dieci Scoperte Sulla Biologia Della Cfs - 1. La Sindrome da Stanchezza Cronica non è un forma di depressione, molti pazienti con Cfs non sono affetti da malattie psichiatriche. Come spesso accade nei pazienti affetti da una malattia cronica, molti dei pazienti con Cfs possono soffrire di depressione reattiva a causa dell’impatto che la malattia ha nelle loro vite, ma molti studi hanno dimostrato che la maggior parte dei pazienti non erano depressi prima del manifestarsi della Cfs. 2. Nella Cfs esiste uno stato cronico di attivazione di basso grado del sistema immunitario. Esistono prove di una attività delle cellule T e di un’attivazione dei geni che riflettono un’attivazione del sistema immunitario e un aumento dei livelli delle citochine. 3. Vi sono prove sostanziali di una alterata funzionalità delle cellule natural killer (Nk), sottopopolazione di linfociti (globuli bianchi) importanti per combattere le infezioni virali. In letteratura non vi è concordanza sulla possibile diminuzione del numero delle cellule Nk nei pazienti con Cfs. 4. Utilizzando la risonanza magnetica si sono evidenziante anomalie nella materia bianca del cervello nei pazienti con Cfs. Tipicamente si tratta di aree molto piccole al di sotto della corteccia cerebrale, nella parte piu’ esterna degli emisferi. Sono state osservate inoltre differenze di volume nella materia grigia. 5. Utilizzando la Spect (tomografia computerizzata a emissione di protone singolo) e la Pet (tomografia a emissione di positroni) sono state scoperte anomalie nel metabolismo del cervello. Altre ricerche suggeriscono che vi sia un disordine nel metabolismo energetico e nella catena di trasporto elettrone ossidativa nel mitocondrio dei pazienti con Cfs. 6. Sono state riscontrate nei pazienti con Cfs delle anomalie nei multipli sistemi neuroendocrini cerebrali , in particolare una depressione dell’asse ipotalamico – pituitario – adrenalinico (Hpa), ma anche dell’asse prolattinico-ipotalamico e dell’asse ipotalamico-ormone della crescita. 7. Nei pazienti con Cfs è frequente anche un indebolimento cognitivo. Le anomalie piu’ spesso documentate riguardano le difficoltà nella elaborazione delle informazioni, i disturbi della memoria e dell’attenzione. 8. Numerosi studi indipendenti hanno dimostrato anormalità del sistema nervoso autonomo. Queste includono la difficoltà a mantenere il tono pressorio in ortostatismo e, una risposta anomala della frazione di eiezione in ortostatismo e una alterata quantità di pool ematico nelle vene degli arti inferiori. Alcuni studi dimostrano, inoltre, bassi livelli del volume ematico totale. 9. I pazienti con Cfs hanno un’alterata espressione dei geni che sono importanti per il metabolismo energetico. L’energia deriva da certe sostanze chimiche naturali che vengono metabolizzate dagli enzimi presenti in ogni singola cellula. Questi enzimi sono controllati da geni specifici. Altre ricerche genomiche rivelano il coinvolgimento dei geni connessi all’attività dell’asse Hpa, al sistema nervoso simpatico e alla funzione immunitaria. 10. Esistono prove di un più frequente stato di infezione attiva latente con diversi tipi di herpes virus e entero virus. Gli herpes virus comprendono il virus dell’Epstein Barr, l’Hhv-6 e il citomegalovirus. Altri agenti infettivi, quali il batterio che causa la malattia di Lyme, il virus di Ross River e la Febbre Q possono scatenare la Cfs. The Cfs Research Review – Volume 8 Issue 1 – Spring 2007 . |
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SANITA´,COSTI STANDARD: OGGI CONVEGNO A MILANO |
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Milano, 20 aprile 2009 – Si svolge oggi a partire dalle 9. 15, in Regione Lombardia (Auditorium Giorgio Gaber, Piazza Duca D´aosta, 3 - Milano) il convegno, promosso da Federsanità - Anci Lombardia, "Dalla spesa storica al costo standard (quattro esperienze a confronto, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Toscana)". Il presidente Roberto Formigoni interverrà alle 9. 30, in apertura dei lavori, insieme al ministro del Lavoro, Salute e Politiche Sociali, Maurizio Sacconi. L´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani parteciperà invece (alle 11. 30) alla tavola rotonda su "L´autonomia delle Regioni in campo sanitario: quali prospettive legate al Federalismo", insieme a Giovanni Bissoni (assessore alla Sanità Regione Emilia Romagna), Enrico Rossi (assessore Politiche Sanitarie Regione Toscana) e Sandro Sandri (assessore Politiche Sanitarie Regione Veneto). Al convegno è prevista inoltre la presenza di Lorenzo Guerini (presidente Anci Lombardia), Antonio Mobilia (presidente Federsanità Anci Lombardia), Pier Natale Mengozzi (presidente Federsanità-anci), Angelo Lino Del Favero (coordinatore Forum direttori generali Federsanità Anci), Carlo Lucchina (direttore generale Sanità Regione Lombardia). . |
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SANITÀ, BASSOLINO RIUNISCE CABINA DI REGIA E COMMISSARI |
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Napoli, 20 aprile 2009 - Il presidente della Regione Campania Antonio Bassolino ha incontrato a Santa Lucia, insieme all´assessore alla Sanità Mario Santangelo, tutti i principali responsabili politici e amministrativi della realizzazione del piano di rientro dal debito sanitario e della razionalizzazione della rete ospedaliera campana. Il presidente Bassolino ha riunito la cabina di regia per il piano di rientro di cui fanno parte il vicepresidente Antonio Valiante, l´assessore Mario Santangelo, l´assessore al Bilancio Mariano D´antonio, il presidente dell´Arsan Antonio Pedicini, il presidente della Commissione Sanità del consiglio regionale Angelo Giusto e la dott. Ssa Maria Grazia Falciatore, capo di Gabinetto della presidenza. Nella riunione, accanto a un positivo giudizio sul lavoro fin qui svolto, è emersa la necessità di portare avanti la razionalizzazione del sistema sanitario regionale - e in particolare la razionalizzazione della rete ospedaliera - garantendo un´adeguata presenza di presidi di emergenza sul territorio. L´obiettivo è riorganizzare la rete aumentandone l´efficacia. Si è fatto il punto anche sulla riduzione delle spesa per consulenze. In particolare l’attivazione di una convenzione tra le Aassll e l´avvocatura regionale ha consentito un sensibile abbattimento delle spese legali. L´adozione di procedure omogenee volte ad accrescere nelle Aassll l´efficienza e la qualità dei servizi resi ai cittadini sta dando primi sensibili risultati nel contenimento dei costi e nel rispetto dei diritti di cittadinanza alla prevenzione e alla cura. Bassolino ha poi incontrato, assieme all´assessore Santangelo, i commissari delle Asl campane. "Vogliamo dare - ha sottolineato il presidente - risposte serie ad alcune priorità fondatali: la riduzione delle liste di attesa, la limitazione del ricorso al parto cesareo, tuttora troppo elevato, e la necessità di rendere ancora più efficienti e selettive le procedure di accreditamento delle strutture sanitarie private. Rafforziamo così il nostro impegno per costruire una sanità più efficiente e qualificata, che risponda alle esigenze dei cittadini". . |
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NERVIANO, SUMMIT IN REGIONE: PASSO AVANTI PER SOLUZIONE |
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Milano, 20 aprile 2009 - Un passo avanti nella direzione di una soluzione positiva della crisi del Centro di Nerviano, che eviti la chiusura di questa importante struttura di ricerca, è stato compiuto il 16 aprile. La conferma è arrivata in serata, dopo un vertice che si è tenuto in Regione Lombardia con i responsabili della proprietà, dell´amministrazione e con le rappresentanze sindacali unitarie di Cgil, Cisl e Uil, del Nerviano Medical Science, e con il Comune di Nerviano. Quella di ieri è stata la seconda riunione convocata in Regione nel giro di pochi giorni dopo l´incontro del 6 aprile. "Il forte impegno di Regione Lombardia - ha detto il presidente Roberto Formigoni al termine dell´incontro - messo in atto già da tempo presso il Governo, gli Istituti di credito e tutti gli altri soggetti coinvolti, e condotto insieme a tutte le realtà interessate, sta cominciando a portare i suoi frutti". Dopo le decisioni della scorsa settimana che hanno portato a rinnovare l´impegno da parte di tutti per evitare il fallimento del Centro, "abbiamo compiuto un ulteriore passo avanti - ha sottolineato Formigoni - ottenendo la disponibilità della banche a investire nel Centro, il coinvolgimento del Governo e delle Presidenza del Consiglio in particolare e una assicurazione da parte degli azionisti che proseguiranno insieme a noi a cercare una soluzione positiva". In particolare, in una dichiarazione congiunta approvata da tutti i partecipanti al Tavolo, che sintetizza gli esiti della riunione, si legge che "gli Istituti di credito contattati hanno manifestato un sostanziale orientamento positivo per intervenire al fine di ricapitalizzare la società". Sulla base di questo impegno, "l´assemblea degli azionisti convocata per lunedì 20 aprile - prosegue la dichiarazione - è posta nella condizione di avere un esito positivo. Ciò significa il mantenimento e l´impegno a proseguire nella ricerca delle soluzioni che consentano la messa in sicurezza del Nerviano Medical Science". Già nella giornata di oggi è convocata presso la Presidenza del Consiglio a Roma, una riunione con a tema il processo di consolidamento e sviluppo del Centro. Il Tavolo istituzionale costituito in Regione Lombardia, si riunirà nuovamente il prossimo 24 aprile. . |
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GENOVA: ENTRO MAGGIO IN COMMISSIONE IL PIANO DI RIORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DEL SAN MARTINO |
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Genova, 20 Aprile 2009 - "Il piano di riorganizzazione funzionale e logistica dell´ospedale San Martino verrà presentato entro maggio in commissione". Lo ha comunicato l´assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo a seguito delle polemiche che tale piano sta suscitando. "Si sta sollevando un inutile polverone sulla riorganizzazione dell´ospedale San Martino di Genova - commenta Montaldo - a questo proposito l´azienda non ha ancora presentato il piano di riorganizzazione che dovrà essere oggetto della programmazione sanitaria regionale". "Quando sarà pronto - continua Montaldo - verrà illustrato alla Giunta e, come previsto, ho già assunto da almeno quindici giorni il mio impegno formale a presentarlo successivamente in commissione e in consiglio regionale, le sedi idonee dove si dovrà decidere in proposito". Secondo l´assessore Montaldo il piano di riorganizzazione del San Martino "rappresenta un momento fondamentale della programmazione del nosocomio genovese". "Sicuramente - conclude Montaldo - parlare di cemento e di aspetti immobiliari può sollecitare gli animi in tempi pre-elettorali, ma ciò su cui si dovrà discutere è l´adeguatezza funzionale e la valenza clinica che deve avere nei prossimi decenni la principale azienda ospedaliera e universitaria della regione". . |
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CURE PRIMARIE E RETE |
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San Vito al Tagliamento, 20 aprile 2009 - Le cure primarie sono in continua e rapida evoluzione. In questi ultimi anni, in particolare, la riorganizzazione della medicina generale sta rideterminando la distribuzione dei servizi a livello territoriale e la loro modalità di erogazione. Come tutti i cambiamenti anche in questo caso vi sono contemporaneamente miglioramenti e punti critici. Il dibattito in merito si inserisce nel percorso di discussione intorno alle proposte contenute nel "Libro Verde" sul futuro del sistema sociosanitario del Friuli Venezia Giulia. Partendo da un´indagine dei problemi e delle opportunità segnalati da Comuni, Distretti, medici di medicina generale e farmacisti, il convegno svoltosi oggi a San Vito al Tagliamento e al quale è intervenuto l´assessore regionale alla Salute, Vladimir Kosic, assieme ad amministratori pubblici (fra cui il consigliere regionale Piero Colussi) ed a rappresentanti del mondo della sanità, è servito quindi a fare il punto della situazione e a verificare "nel concreto" le possibilità di realizzare una "rete" sul territorio proprio per migliorare sempre più la fornitura delle cure primarie. Il saluto del Comune di San Vito è stato portato dall´assessore alla Sanità, Piero Maronese; quindi Giuseppe Napoli, Alessandro Fumaneri e Luigi Canciani hanno sottolineato rispettivamente le posizioni di Federsanità, Federfarma e Ceformed regionali, i tre organismi organizzatori del convegno assieme alla Regione. Al centro dei lavori l´intervento del responsabile Area governo clinico dell´Agenzia regionale della Sanità, Giorgio Simon, che ha illustrato i risultati dei sondaggi effettuati: uno rivolto ai Distretti, alle Unità distrettuali di medicina generale e ai medici di medicina generale; l´altro ai Comuni del Friuli Venezia Giulia. Le domande vertevano sostanzialmente sulle forme associative di medicina generale, sulla "rete" medici-farmacie, sulla qualità del servizio che viene offerto, sulle sinergie organizzative tra realtà diverse, sul livello di gradimento dei Comuni. Il sondaggio rivolto ai Distretti, Udmg e Mmg ha fatto emergere che i vantaggi sono stati identificati per il cittadino nell´ampliamento dell´orario di accesso, per il medico nella migliorata possibilità di lavorare assieme ai colleghi, per il Distretto nell´avere un migliore riferimento nella medicina generale organizzata. I punti critici, nelle difficoltà a farsi carico di pazienti di altri colleghi, per i cittadini la non perfetta identificazione del "medico di fiducia". E ancora che in generale viene visto positivamente l´uso misto di strutture con i Servizi sociali anche se qualcuno preferisce locali dedicati solo alla medicina generale. La collaborazione con le farmacie viene vista soprattutto per lo sviluppo di alcuni servizi (ad esempio la prenotazione di esami e visite, la consegna di farmaci a domicilio). Resta problematico, invece, il rapporto con la continuità assistenziale mentre lo scambio di informazioni (anche per via elettronica) viene considerata una soluzione obbligata. Molto diversificata, infine, la progettualità da luogo a luogo e da comune a comune. Per quanto riguarda i Comuni (hanno risposto in 43 distribuiti su tutta la regione), è stato espresso un giudizio positivo sulla nuove aggregazioni della medicina generale. Sono particolarmente apprezzati l´estensione dell´orario e i servizi correlati. In più di qualche caso è emersa preoccupazione per la riduzione di ambulatori periferici. Non sembra, mediamente, ci siano state novità per gli accessi a domicilio, anche se alcuni lamentano difficoltà. Esistono tuttavia alcuni giudizi negativi. L´ipotesi di attivazione di strutture miste viene vista in linea di massima in modo positivo. Il sondaggio ha messo in luce come in molti comuni siano già disponibili spazi condivisi anche se non è sufficientemente sviluppato un metodo di lavoro condiviso e comune tra Mmg e servizi sociali. Al dott. Simon ha fatto seguito l´intervento di Mariadonata Bellentani dell´Agenzia nazionale per i Servizi sanitari regionali, che si è soffermata sulla funzione dell´assistenza primaria: deve essere universale, offrire equità nell´accesso, responsabilità della leadership ed "è il primo elemento di un processo continuo di protezione sanitaria". "Questo convegno è stato un´opportunità per dibattere e condividere un metodo di lavoro. Il tema di base è il bisogno inevaso e come va affrontato: serve un salto di qualità che va impostato su una tensione, ovvero su un valore etico. Altrimenti il percorso resterà monco nonostante tutti gli sforzi si facciano anche con passione. Lo sbocco dovrà essere il Piano socio-sanitario che vareremo a breve". Questo il parere dell´assessore Kosic nel concludere i lavori del convegno. La raccomandazione è che il sistema nel suo complesso liberi risorse, ogni attore faccia la sua parte nel redigere un piano, ovvero nell´effettuare scelte che devono essere di risposta al bisogno e per quanto possibile condiviso. "I nuovi percorsi di salute non sono più solo di scienza - ha continuato - ma di investimenti, di risorse e di passione. Serve una conoscenza di come andare a gestire bisogni inevasi e crescenti, rispetto ai quali la responsabilità e la risposta vanno condivisi". "Va misurata la qualità delle risposte" ha detto ancora l´assessore rilevando che "nel piano socio-sanitario vi saranno scelte precise perché il diritto alla salute va garantito con equità a tutti. Alla fine del percorso chiederemo che tutti riflettano sulle decisioni per portare a casa risultati precisi, che valuteremo con rigore". Infine Kosic ha sostenuto che il Servizio sanitario regionale non può essere diviso in 4 sistemi provinciali, 218 comunali, ecc. : "serve uno sforzo di conoscenza del Ssr in costruzione, dove la prossimità sarà limitata in senso di spazio. Servono maggiori responsabilizzazioni, che non possono essere separate da aspetti deontologici, etici, e dove le risposte, le risorse e quant´altro sia misurabile e valutato nella qualità". Nel corso del convegno si è svolta una tavola rotonda-confronto tra diversi soggetti (amministratori pubblici, operatori della sanità, del sociale e del mondo del volontariato) sul tema "La salute sul territorio, prima e dopo l´ospedale: ascolto, qualità, tempestività, prossimità". Al termine è intervenuto il sindaco di San Vito al Tagliamento, Gino Gregoris. . |
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DISABILI, FORMIGONI: RISORSA PER NUOVO SVILUPPO |
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Milano, 20 aprile 2009 - In Italia negli ultimi anni si è registrato un notevole allungamento della vita media che spesso ha significato anche aumento di quelle malattie neurologiche, cardiovascolari e degenerative, che possono comportare disabilità e limitazioni nello svolgimento della vita quotidiana. Di come si possa comunque vivere una vita piena e dignitosa si è parlato oggi al convegno "Per il benessere nella disabilità: qualità della vita dalla riabilitazione al turismo", organizzato dall´Istituto Besta, cui hanno partecipato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, e gli assessori alla Famiglia e Solidarietà Sociale, Giulio Boscagli e alla Sanità, Luciano Bresciani. "La disabilità - ha detto Formigoni - come non è una condizione straordinaria ma ordinaria della vita, non è neanche solo soggettiva. Non è vero che a una limitazione nell´uso di alcune funzioni vitali corrisponda sempre e comunque una diminuzione delle capacità e delle prestazioni che spesso dipendono da fattori sociali oltre che individuali. In un qualsiasi spazio pubblico o privato una persona disabile infatti può muoversi liberamente a patto che non ci siano ostacoli e barriere architettoniche e comunicative". Valorizzare il ruolo dei disabili nella nostra comunità significa, dunque, costruire una società aperta a tutti in cui ciascuno possa contribuire alla crescita della comunità e in cui la reciprocità sia un valore universale. "Per questo - ha spiegato il presidente lombardo - vogliamo attuare politiche che combattano la disuguaglianza di opportunità, perché non possiamo accontentarci dell´inserimento delle persone disabili e mirare alla sola integrazione, senza modificare dove necessario le regole e i principi di funzionamento della nostra società. Dobbiamo puntare all´inclusione. Le persone con disabilità, infatti, non devono essere solo l´oggetto ma anche il soggetto che promuove, determina, applica e misura l´efficacia delle politiche e dei modelli di sviluppo economico e sociale". Questa è la prospettiva che sta seguendo la Lombardia e che parte dalla convinzione che le persone con disabilità sono uomini, donne, studenti, lavoratori, viaggiatori e sportivi le cui aspirazioni devono essere realizzate con politiche e risorse ordinarie. Da qui scaturiscono le iniziative di Regione Lombardia per favorire l´inclusione nelle politiche assistenziali (Residenze sanitarie per disabili, Comunità socio-sanitarie e Centri diurni), in quelle per la casa e gli edifici pubblici, nel sistema dell´istruzione e del lavoro (dote scuola e piani specifici per l´inserimento e il mantenimento del posto di lavoro), nel sistema della mobilità e nell´ambito della vita sociale. "L´obiettivo - ha concluso Formigoni - è quindi quello di superare il concetto di ´tempo libero´ per arrivare a quello di ´tempo liberato´. Attraverso appositi bandi, dal 2004, abbiamo deciso di sostenere i progetti presentati dalle associazioni e dalle organizzazioni di volontariato che privilegiano forme d´intervento mirate al benessere psico-fisico e sociale attraverso attività formative, ricreative e culturali (894. 000 euro sono stati stanziati solo per il 2008/2009). Benessere che sarà garantito anche dal turismo accessibile che, da qualche settimana abbiamo iniziato a promuovere affinché i numerosi borghi d´Italia che il mondo ci invidia diventino anche quelli più accessibili". "L´essere umano indipendentemente dalle condizioni in cui svolge la sua vita e dalle capacità che può esprimere - ha detto invece l´assessore Boscagli - possiede una dignità unica e un valore singolare. Un principio che per Regione Lombardia è indiscutibile ed è su questa base che si fonda tutta la nostra azione". La convinzione, dunque, che non si possa non partire dalla centralità e globalità della persona ha profondamente trasformato il sistema di welfare lombardo rendendolo un modello per tutte le altre, proprio perché sono i bisogni delle stesse persone che devono guidare i servizi e non viceversa. "In questo senso - ha ricordato Boscagli - la legge 23/99 (Politiche sociali per la famiglia) si è rivelata un prezioso strumento per la promozione e per il finanziamento di diversi interventi anche per le famiglie di persone disabili per l´acquisto di strumenti tecnologicamente avanzati utili per compensare limitazioni funzionali, facilitare l´autonomia e, quindi, mettere le persone disabili in grado di esprimere al meglio le proprie potenzialità". In quest´ottica di libertà rientra anche lo "sportello vacanze" realizzato in collaborazione con l´Associazione Italiana Assistenza agli Spastici con (Aias) per aiutare le persone con qualche disabilità nella ricerca di informazioni o nell´organizzazione di un viaggio "Uno strumento innovativo - ha detto Boscagli - a completa disposizione delle famiglie, ma anche di chi lavora nel mondo del turismo (tour operator, agenzie viaggi, enti di promozione turistica), per favorire anche quell´autonomia e indipendenza che spesso viene cercata". Della necessità di avvicinare e umanizzare la medicina ha parlato anche l´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani chiudendo il convegno. "La scienza medica - ha detto - è dinamica e si sta evolvendo: di conseguenza anche la neurologia e la neurochirurgia stanno compiendo un processo di umanizzazione molto importante, ma sempre mantenendo il cittadino al centro del sistema". "Grazie al processo di territorializzazione della medicina che abbiamo iniziato - ha aggiunto Bresciani - siamo già in grado di rispondere ai professionisti e al territorio che ci chiedono una sanità più vicina e che sia là dove si manifestano le necessità di chi ha meno possibilità di mobilità". . |
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PIEMONTE, SANITA´: DIMINUISCE L´IMPATTO DELLA SPESA E AUMENTANO I SERVIZI PER I PIU´ FRAGILI |
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Torino, 20 Aprile 2009 - Dal 2005 al 2007, l’incidenza dei fondi che la Regione Piemonte ha dovuto aggiungere ai trasferimenti statali per il finanziamento della sanità è diminuita dal 4,6 al 4,2 per cento del fabbisogno della spesa totale. Il dato è rimasto invariato nel 2008 - a causa dell’allargamento dell’esenzione sul ticket farmaceutici a favore della popolazione con reddito familiare inferiore ai 36 mila euro, manovra che è costata circa 37 milioni di euro - ed è programmato il suo contenimento al 2,4 per cento per il 2009. Lo ha comunicato l’assessore alla tutela della salute e sanità, Eleonora Artesio, nel corso del dibattito consiliare che si è tenuto oggi sul tema dell’efficienza in sanità. Una spesa, quindi, quella sanitaria, tutt’altro che fuori controllo secondo Artesio, che ha poi evidenziato come l’amministrazione Bresso si stia distinguendo, oltre che per una politica di controllo dei conti, anche per l’orientamento delle proprie risorse verso il potenziamento dei servizi a tutela delle fasce più deboli della popolazione e in particolare degli anziani. Nel 2008, infatti, la voce riconducibile ai costi per l’assistenza ai soggetti fragili è cresciuta del 14, 85 per cento, con un incremento superiore a quello registrato nel periodo 2004-2007 (23,31 per cento). Analogamente è salita la spesa per la fornitura ai cittadini di protesi e ausili (pannoloni, strisce glicemiche, alimenti dietetici per particolari patologie), che la Regione riconosce ai suoi assistiti in varietà e numero di beni superiore al livello nazionale (45 euro pro capite la spesa piemontese, contro il 27 per cento della media del paese). . |
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OKKIO ALLA SALUTE. LA SORVEGLIANZA NUTRIZIONALE NEI BAMBINI IN ETÀ SCOLARE - RISULTATI DELL´INDAGINE 2008 IN VALLE D´AOSTA |
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Aosta, 20 aprile 2009 - L’assessorato regionale della sanità, salute e politiche sociali informa che giovedì 23 aprile 2009, alle ore 9. 30, presso l’auditorium dell’Istituto tecnico per geometri in via Chambery, 101, avrà luogo la presentazione dei risultati finali dell’indagine denominata Okkio alla salute. Lo studio è stato realizzato dal Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda U. S. L. Della Valle d’Aosta, Igiene degli alimenti e della nutrizione, con l’obiettivo di valutare il livello di sovrappeso, obesità e le abitudini nutrizionali nei bambini delle classi terze delle scuole elementari, al fine di programmare opportuni interventi di prevenzione delle malattie legate alla nutrizione. Saranno presenti, l’Assessore Albert Lanièce, il Direttore Generale dell’Azienda Usl della Valle d’Aosta, Carla Stefania Riccardi e la Sovrintendente agli Studi, Patrizia Bongiovanni. Interverranno, nell’esposizione del progetto, Giovanni D’alessandro e Anna Maria Covarino del Dipartimento di Prevenzione - Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dell’Azienda Usl. Pier Eugenio Nebiolo, Direttore della Struttura Complessa di Nefrologia e Dialisi e responsabile della struttura di Dietologia e Nutrizione Clinica dell’Ospedale Parini di Aosta, si soffermerà sugli aspetti più interessanti riguardanti il Piano Prevenzione Obesità e Sovrappeso. La conclusione dei lavori, preceduta dall’illustrazione della ricerca sui comportamenti di salute tra i ragazzi in età scolare, prevederà un dibattito sui temi trattati. . |
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CONVEGNO SU "ONCOLOGIA: I DILEMMI DELL´INNOVAZIONE E DEI COSTI CRESCENTI" |
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Genova, 20 Aprile 2009 - I dilemmi dell´innovazione e dei costi crescenti: il modello dell´oncologia. E´ questo il titolo del convegno organizzato dall´assessorato alla Salute che si svolgerà lunedì 20 aprile alle ore 14 presso la Sala Barabino del Teatro della Gioventù a Genova in via Macaggi, 92 ar. L´incontro servirà a mettere a fuoco l´applicazione di trattamenti innovativi e di alto costo a confronto con la limitatezza delle risorse e l´organizzazione sanitaria. Sempre più spesso infatti i pazienti neoplastici hanno prospettive diverse rispetto al passato: da un lato si sono moltiplicate le possibilità di guarigione, dall´altro sono aumentate le terapie per il controllo della malattia con il conseguente aumento dei costi in gran parte legati alla ricerca. Al convegno prenderanno parte, tra gli altri, l´assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo, il direttore generale dell´agenzia sanitaria regionale, Franco Bonanni, Enrico Bartolini, presidente dell´Ordine dei Medici di Genova, Paolo Pronzato, primario presso l´Ist di Genova, Bruno Orsini, psichiatra, Luigi Ferrannini, direttore dipartimento salute mentale Asl 3 Genovese, Massimo Costantini, direttore coordinamento cure palliative Ist. . |
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GENOVA, OGGI CONVEGNO SU "I DILEMMI DELL´INNOVAZIONE E DEI COSTI CRESCENTI IN SANITÀ: IL MODELLO DELL´ONCOLOGIA" |
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Genova, 20 Aprile 2009 - I dilemmi dell´innovazione e dei costi crescenti: il modello dell´oncologia. E´ questo il titolo del convegno organizzato dall´assessorato alla Salute che si svolge oggi lunedì 20 aprile alle 14 presso la Sala Barabino del Teatro della Gioventù a Genova in via Macaggi, 92 ar. L´incontro servirà a mettere a fuoco l´applicazione di trattamenti innovativi e di alto costo a confronto con la limitatezza delle risorse e l´organizzazione sanitaria. Sempre più spesso infatti i pazienti neoplastici hanno prospettive diverse rispetto al passato: da un lato si sono moltiplicate le possibilità di guarigione, dall´altro sono aumentate le terapie per il controllo della malattia con il conseguente aumento dei costi in gran parte legati alla ricerca. Al convegno prenderanno parte, tra gli altri, l´assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo, il direttore generale dell´agenzia sanitaria regionale, Franco Bonanni, il direttore generale del dipartimento sanità, Roberto Murgia, Paolo Bruzzi, direttore dipartimento epidemiologia dell´Ist, Luigi Francesco Meloni, presidente comitato etico San Martino, Bruno Orsini, psichiatra e difensore civico del Comune di Genova, Paolo Pronzato, direttore struttura complessa oncologia medica A dell´Ist, Enrico Bartolini, presidente dell´Ordine dei Medici di Genova, Luigi Ferrannini, direttore dipartimento salute mentale Asl 3 Genovese, Massimo Costantini, direttore coordinamento regionale cure palliative Ist. . |
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SANITA’. NASCE IN SICILIA AMBULATORIO INTERCULTURALE |
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Palermo, 20 aprile 2009 – Cure mediche per donne e bambini stranieri presenti a Palermo senza il permesso di soggiorno, ma in possesso del codice regionale di “Straniero temporaneamente presente”. L’iniziativa si chiama “Ospedale interculturale”, si tratta in realtà di un ambulatorio di ostetricia, ginecologia, pediatria e neonatologia. L’iniziativa, proposta e organizzata dall’Associazione Cittadini nel mondo, in collaborazione con l’ospedale Buccheri La Ferla, è stata resa possibile grazie ad un finanziamento dell’Assessore alla Presidenza Giovanni Ilarda che ha radicalmente modificato le regole di erogazione dei fondi destinati alla cooperazione internazionale, valorizzando le iniziative nel territorio ed all’insegna della trasparenza, della legalità, dell’innovazione e della ricerca. L’ospedale interculturale è stato presentato nel corso di un incontro con la stampa sabato 18 aprile a Palermo nell’auditorium dello stesso ospedale Buccheri La Ferla in via Messina Marine, 197. Saranno presenti l’assessore regionale alla Presidenza Giovanni Ilarda, che patrocina il progetto di solidarietà, l’onorevole Marianna Caronia, il direttore sanitario Gianpiero Seroni, il primario del dipartimento Ostetricia e Ginecologia, Maria Rosa D’anna, e il direttore dell’Unità di Pediatria e Neonatologia, Bartolomeo Spinella. A partire dal 7 maggio sarà in funzione, ogni giovedì pomeriggio, dalle 14 alle 18, l’ambulatorio polifunzionale che offrirà assistenza sanitaria gratuitamente alle mamme e ai bambini immigrati. Sarà presente un équipe di ginecologi, ostetrici e pediatri, con il supporto di una mediatrice culturale. L’iniziativa è finanziata con i fondi regionali dell’Ufficio speciale per la cooperazione decentrata allo Sviluppo e alla Solidarietà internazionale. Il finanziamento servirà all’acquisto di un telefono portatile ed un pc, al pagamento degli esami clinici necessari e dei materiali di consumo nonché alla retribuzione del mediatore culturale che farà da tramite fra gli operatori sanitari e gli extracomunitari, mentre medici ed infermieri presteranno la loro opera, cosi come l’ospedale metterà a disposizione locali ed apparecchiature gratuitamente. “Il progetto per l’ospedale interculturale risponde ai criteri per il rilascio dei contributi per la cooperazione decentrata – dice l’assessore alla Presidenza Giovanni Ilarda – esso rappresenta un importante passo verso l’integrazione attraverso opere di solidarietà” Per informazioni e prenotazioni è possibile telefonare al numero 327. 7808251 – email: ospedale interculturale@gmail. Com. . |
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IN VENETO PRONTI 300 MILIONI DI PROGETTI DI EDILIZIA SANITARIA CHE ATTENDONO I FONDI NAZIONALI. |
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Venezia, 20 aprile 2009 - “Il Veneto ha oltre 300 milioni di euro di progetti pronti nell’ambito dell’edilizia sanitaria, che attendono solamente di essere finanziati dallo Stato tramite i fondi per lavori pubblici in sanità, i cosiddetti ex art. 20. Oltre che essere assolutamente necessari per proseguire i nostri programmi sulla rete ospedaliera, costituirebbero anche una risposta concreta alla crisi economica”. Lo ha sottolineato il 16 aprile l’Assessore alla Sanità della Regione del Veneto Sandro Sandri. “Per una volta – aggiunge Sandri – vorrei che questo fondamentale settore della sanità venisse considerato anche per la sua valenza economica. Parliamo di 300 milioni di fondi pubblici che sono destinati ad attivare investimenti per qualche miliardo attraverso i Project Financing. Lavori che equivalgono a decine e decine d’imprese impegnate e a centinaia e centinaia di lavoratori all’opera. Senza contare che si tratta di opere necessarie per garantire ai nostri cittadini le migliori cure nelle strutture più moderne”. Sandri, che già nei giorni scorsi aveva lanciato un “allarme” sul rischio di un sottofinanziamento dei fondi ex articolo 20, sottolinea anche che “mi sono già fatto parte attiva presso gli organi nazionali competenti perché questa questione venga affrontata e risolta al più presto: ne va del buon esito di opere fondamentali, ed il Veneto ne ha molte in itinere. Un finanziamento adeguato sull’edilizia sanitaria – conclude Sandri – ci è dovuto: è ora che chi non spreca veda premiati i suoi sforzi in maniera concreta, e non solo con enunciazioni di principio”. . |
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TERREMOTO: L´OSPEDALE DA CAMPO FIORE ALL´OCCHIELLO DELLA PROTEZIONE CIVILE´ - L´ASSESSORE REGIONALE SODDISFATTO DELL´OPERATO DEI VOLONTARI MARCHIGIANI IMPIEGATI ALL´AQUILA . |
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Ancona, 20 Aprile 2009 - Presso la Dicomac (Direzione comando e controllo) situata all´interno della scuola della Guardia di Finanza di l´Aquila si lavora tenacemente per fronteggiare il post emergenza. Sono sette i Com (Centri operativi misti) attivi: Aquila, San Demetrio, Pizzoli, Pianola, Paganica, Navelli e Sulmona. Centri nevralgici dove confluiscono le variegate esigenze della popolazione abruzzese, veri bracci operativi sul territorio. Anche presso il campo allestito dalle Marche, in prossimita` dell´ospedale civile San Salvatore, si lavora senza sosta con l´impiego di diverse risorse umane e strumentali: 80 volontari tra medici, infermieri e autisti di ambulanze, 30 logistici, 18 funzionari della Regione e di altri enti, 4 gruppi elettrogeni, 7 torri faro per l´illuminazione, 2 cucine da campo in funzione che preparano circa 700 pasti al giorno, 107 tende, 4 tendoni adibiti a mensa e altre attivita`. ´Un´organizzazione che merita un plauso per l´efficienza del lavoro svolto da tutti i soggetti che tempestivamente hanno assistito la popolazione aquilana´. Cosi` l´assessore regionale alla Protezione civile, Sandro Donati, ha voluto sottolineare l´impegno delle Marche, durante la visita effettuata al campo, tappa effettuata al rientro dal viaggio istituzionale in Brasile. ´Ho seguito dai media internazionali ´ ha detto Donati ´ quanto avvenuto in Abruzzo e sono stato in costante collegamento telefonico con il direttore del dipartimento regionale, Roberto Oreficini, per essere informato sull´evoluzioni delle fasi operative in atto a seguito della tragedia abruzzese. Non avevo dubbi sulla pronta risposta del sistema marchigiano della protezione civile perche` l´interazione con tutte le componenti di volontariato e` stata efficace, creando una struttura campale che sostituisce in pieno l´ospedale civile purtroppo inagibile. Tutti i volontari hanno lavorato sodo per installare in poco tempo questa struttura mobile, fiore all´occhiello della protezione civile nazionale´. ´Sono soddisfatto ´ ha concluso l´Assessore - per le attivita` e l´integrazione della Croce Rossa Italiana, dell´Anpas e delle diverse organizzazioni di volontariato di protezione civile delle Marche. Auspicando che non si verifichino piu` tali eventi catastrofici, in futuro sicuramente consolideremo e rafforzeremo l´apparato della protezione civile regionale per fronteggiare qualsiasi tipologia di emergenza nazionale e internazionale´. Intanto a Porto Sant´elpidio circa 400 terremotati sono ospitati in tre villaggi turistici della cittadina e costantemente aiutati e monitorati da volontari della Protezione Civile, della Croce Verde, della Croce Rossa Italiana e degli Scout. . |
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A CORTINA UNA MOSTRA STORICA SULLA CASA REALE D’ITALIA: CASA SAVOIA. |
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Cortina, 20 aprile 2009 - Era da molti anni che si richiedeva sommessamente la realizzazione di una Mostra Storica sulla Casa Reale d’Italia: Casa Savoia. Una Mostra che ne raccontasse la storia, non tanto quella millenaria, che si perde nei secoli, ma quella più vicina a tutti noi che comincia, per la maggior parte degli italiani, dall’Unità d’Italia e quindi dal Padre della Patria Re Vittorio Emanuele Ii. La splendida localitá alpina di Cortina d’Ampezzo, ha accolto questa richiesta e ha deciso di promuove la Mostra “Casa Savoia: Storia di una Famiglia Italiana”. Le Dolomiti Ampezzane sono state uno dei principali teatri in cui si sono svolte le battaglie della Grande Guerra che ha portato a compimento l’attuale unità nazionale. E’ inoltre noto il grande amore di Re Umberto Ii e della Regina Maria Josè per le Alpi, ed in modo particolare proprio per le Dolomiti, che già il padre della Regina, Re Alberto I dei Belgi, così bene aveva descritto e conosciuto. Per questi significativi motivi la Mostra “Casa Savoia: Storia di una Famiglia Italiana” sarà inaugurata a Cortina d’Ampezzo, la “Regina delle Dolomiti”. Sono molte le testimonianze inedite disponibili sul rapporto passato tra la Conca di Anpezo e Casa Savoia, a partire dalle documentazione del sanguinoso primo conflitto mondiale -durante il quale Re Vittorio Emanuele Iii visitò spesso le trincee delle Cinque Torri- passando alle visite private e famigliari di Re Umberto Ii -all’epoca ancora Principe di Piemonte e che sempre apprezzò le bellezze di questi luoghi montuosi e la cortesia degli abitanti- sino ad arrivare agli aneddoti raccolti dagli ampezzani sui soggiorni delle Principesse Mafalda e Giovanna. Molti gli oggetti inediti e di uso quotidiano. Dal 1861, anno di nascita del Regno d’Italia, si sono succeduti quattro Sovrani e tre Regine. La Mostra “Casa Savoia: Storia di una Famiglia Italiana” vuole ripercorrere la vita di questi uomini e di queste donne, offrendo al visitatore uno spaccato reale, semplicemente autentico, di ciò che Essi furono come donne, uomini e come Famiglia. La prima Famiglia d’Italia. Grazie a Cortina d’Ampezzo, in questa Mostra si potrà viaggiare a ritroso nel tempo partendo proprio dal quarto Re d’Italia, Umberto Ii, esempio di amore ed abnegazione per la Patria, al di sopra di ogni interesse personale. Il percorso permetterà infine di rivivere le emozioni della vita di Corte e soprattutto la genuina semplicità della vita famigliare che in Casa Savoia aveva molto più spazio rispetto all’ufficialità dei ruoli imposti dal Casato. La Mostra sulla Real Casa di Savoia sarà l’occasione per riscoprire ogni aspetto della vita della prima Famiglia italiana la cui storia ci appartiene al di là di qualsiasi ideologia. La Mostra “Casa Savoia: Storia di una Famiglia Italiana”, dopo aver lasciato Cortina viaggerà per l’Italia toccandone le città più significative per giungere a Roma nel 2011 come parte integrante delle Cerimonie per il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia. "Cortina d´Ampezzo e Casa Savoia: per molti di voi questo binomio di parole ricorda un periodo in cui l´aristocrazia soggiornava nelle Alpi italiane, luogo tanto amato dal jet-set internazionale; per me, invece, suscita un´emozione profonda perchè Cortina è indelebile nei miei ricordi di bambino. Tra le Dolomiti Ampezzane trascorrevo infatti le vacanze con mio padre Re Umberto, mia madre la Regina Maria Josè e le mie sorelle. Ricordo benissimo lo slittino con cui giocavo insieme a mio cugino il futuro Re Baldovino del Belgio, le corse nei campi innevati davanti al Miramonti, i dolci che ci preparavano per la merenda e papà che prendeva il sole al Rifugio Faloria dopo una giornata di sci. A Cortina si trascorrevano bellissime giornate all’insegna della semplicità e dell’intimità famigliare, lontani dai formalismi della Corte che a Roma erano, anche per noi bambini, molto pesanti. Ecco, Cortina evoca in me ricordi bellissimi di una famiglia unita e amorevole. Ricordi che ho sempre conservato. Per questo sono veramente felice che la Mostra dedicata a Casa Savoia inizi il suo percorso in questa località montana; sono certo che darà modo al visitatore di apprezzare un lato di Casa Savoia spesso sconosciuto, fatto di gesti quotidiani, di mamme, papà e bambini. Una famiglia italiana come molte altre. " Vittorio Emanuele “Era da molti anni che veniva richiesta la realizzazione di una mostra dedicata a Casa Savoia; esprimo quindi la mia gratitudine al Comune di Cortina d’Ampezzo e all’Associazione Principe di Venezia per aver promosso questa iniziativa. Sarà la prima volta che vedremo raccolti in un’unica esposizione gli oggetti ed i ritratti appartenuti ai Sovrani d’Italia, in uno spaccato storico ma soprattutto umano e famigliare che sono certo emozionerà il visitatore. Spero che questa possa essere l’occasione per far conoscere la storia d’Italia a tanti nostri concittadini che poco la conoscono; un modo per riscoprire le proprie radici tramite le vicende legate alla Famiglia che tanto volle l’Unità di questa bellissima Patria. ” Emanuele Filiberto di Savoia “Il Comune di Cortina d´Ampezzo ha aderito all´invito di essere la prima sede di una mostra storica dedicata alla Casa Reale d´Italia, sia per illustrare un periodo storico nel quale le vicende riguardanti Cortina d´Ampezzo sono state strettamente intrecciate alla Famiglia Reale, vista la frequente presenza della stessa nel territorio d´Ampezzo, sia per gettare un fascio di luce su rilevanti aspetti che riguardano un periodo storico ricco di travagli, sconvolgimenti territoriali, mutamenti culturali e di costume che riguardano la Cortina degli anni Venti e Trenta del secolo scorso”. Paola Valle, Vicesindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Cortina d’Ampezzo. La mostra “Casa Savoia: Storia di una Famiglia Italiana” esporrá molti oggetti esclusivi -messi a disposizione dalla Prince of Venice Foundation- appartenuti a Re Umberto Ii e alla Regina Maria José, a Re Vittorio Emanuele Iii e alla Regina Elena, a Re Umberto I e alla Regina Margherita, aRe Vittorio Emanuele Ii e a Carlo Alberto. Gli oggetti, di diverso genere, hanno la caratteristica comune di essere privati e in alcuni casi anche di uso personale. Si tratta di fotografie, onorificenze, gioielli, busti, porcellane, quadri, armi, lettere, abiti, stampe e svariati monili di uso quotidiano. Nelle sale della Ciasa de ra Regoles sará possibile ammirare un centinaio di oggetti. Da menzionare, i servizi da tavola del Palazzo del Quirinale e di Palazzo Reale di Torino realizzati dalla manifattura di Meissen, alcune decorazioni cavalleresche in oro e diamanti conferite dai vari sovrani del mondo ai membri di Casa Savoia e numerosi ritratti dal ‘700 ai primi del ‘900 oltre al alcuni preziosi gioielli e monogrammi della Regina Margherita e della Regina Elena. La mostra “ Casa Savoia: Storia di una Famiglia Italiana” - patrocinata dal Ministero per i Beni e le attivitá Culturali, dalla Regione del Veneto e dal Comune di Cortina d’Ampezzo- sará inaugurata il 18 luglio 2009 e terminerá a metá settembre. . |
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GOLF - CHALLENGE TOUR: IN KENYA VINCE L´INGLESE GARY BOYD EDOARDO MOLINARI SI CLASSIFICA QUINDICESIMO |
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Roma, 20 aprile 2009 - Vittoria annunciata dell´inglese Gary Boyd (271 - 67 64 71 69) nel Tusker Kenya Open, il secondo torneo stagionale del Challenge Tour disputato sul percorso del Muthaiga Gc (par 71) a Nairobi in Kenya, dove Edoardo Molinari si è classificato al 15° posto con 283 colpi (71 71 69 72). Al 60° Alessio Bruschi con 294 (76 69 73 76). Il ventiduenne di Banbury, pro dal 2007 e al primo titolo nel circuito, ha iniziato il giro finale con cinque colpi di margine che sono divenuti quattro sui due connazionali Philip Golding (275 - 74 70 66 65) e Andrew Butterfield (67 70 70 68), dopo aver giocato con molta attenzione e senza correre rischi. Al quarto posto con 277 il sudafricano David Hewan, al quinto con 278 il francese Victor Riu, al sesto con 279 lo spagnolo Carl Suneson e al settimo con 280 lo svedese Oscar Floren. Ha avuto molte difficoltà Molinari, che dopo 14 buche si è trovato gravato di quattro bogey contro un solo birdie, poi in chiusura ha parzialmente rimediato con altri due birdie. Nel 76 di Bruschi, che ha avuto un buon rendimento solo nel secondo giro (parziale di 69), un birdie, quattro bogey e un doppio bogey. Boyd ha percepito un assegno di 28. 800 euro su un montepremi complessivo di 180. 000 euro. European Tour: In Cina Secondo Titolo Per Scott Strange - L´australiano Scott Strange (280 - 70 73 69 68) ha vinto il Volvo China Open, torneo dell´European Tour disputato sul percorso del Beijing Cbd International Gc, a Pechino in Cina. Il trentaduenne pro di Perth ha ottenuto il secondo titolo nel circuito (suo il Wales Open nel 2008) grazie a tre birdie nelle ultime cinque buche di un giro conclusivo molto combattuto e nel quale è più volte cambiata la situazione in vetta. Al secondo posto si è classificato con 281 lo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño (71 70 68 72), al terzo con 282 il neozelandese Mark Brown, l´australiano Ashley Hall e l´inglese Richard Finch, leader dopo tre giri e messo in difficoltà da tre bogey nelle prime nove buche. Sesta posizione con 283 per l´inglese David Dixon e per il gallese Stephen Dodd, ottava con 284 per l´austriaco Markus Brier, per il thailandese Chapchai Nirat e per l´irlandese Paul Mcginley e 25ª con 289 per lo scozzese Colin Montgomerie. L´unico italiano in gara, Alessandro Tadini, è uscito al taglio dopo 36 buche (95° con 151 - 76 75). A Strange sono andati 273. 813 euro su un montepremi di 1. 662. 348 euro. Nella prossima settimana il circuito europeo rimarrà in Oriente per il Ballantine´s Championship (23-26 aprile) in programma al Pinx Gg di Jeju Island nella Corea del Sud. Us Pga Tour: Nel Verizon Heritage Allunga Brian Gay - Brian Gay (200 - 67 66 67) ha allungato il passo nella terza giornata del Verizon Heritage (Us Pga Tour) che si sta svolgendo all´Harbour Town Gl di Hilton Head Island nella Carolina del Sud. Il leader ha portato a tre i colpi di vantaggio sul primo inseguitore, Tim Wilkinson (203 - 71 67 65), e a quattro su Lee Janzen. Al quarto posto con 205 Todd Hamilton e al quinto con 206 Briny Baird e Davis Love Iii, le cui speranze di vincere il torneo per la sesta volta sono piuttosto ridotte, ma che ha invece ottime chances di finire per la 12ª volta tra i top ten. Più indietro lo spagnolo José Maria Olazabal, 13° con 209, il campione uscente Boo Weekley e il sudafricano Trevor Immelman, 26. I con 211, l´altro sudafricano Ernie Els, 41° con 212, e il colombiano Camilo Villegas, 50° con 213. Il montepremi è di 5,7 milioni di dollari: al vincitore andranno 1. 026. 000 dollari. . |
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PARAPENDIO E DELTAPLANO: 239 IN CIELO A BORSO DEL GRAPPA (TREVISO) |
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Borso del Grappa (Treviso), 20 aprile 2009 - I numeri confermano la costante crescita del Trofeo Montegrappa, appuntamento internazionale di volo libero, e della omonima Expò, rassegna dei prodotti per il volo: 239 piloti in volo, per 18 nazioni, Argentina e Brasile le più lontane. L´expò è stata intensa e gremita di pubblico soprattutto durante le trasmissioni delle gare in diretta virtuale su maxischermo. I presenti seguivano con emozione i piloti in volo in uno scenario tanto realistico, che sembrava di volare a bordo dei loro mezzi. Affollate le attività di contorno come l´arrampicata su parete artificiale, nordic walking, gite ed escursionismo, voli in biposto, costruzione e volo di aquiloni, Cioccolandia ed altro ancora. Quattro le gare disputate dai 99 deltaplani e 140 parapendio lungo percorsi tra i 70 ed i 124 chilometri con passaggi suggestivi, come quello sulla rocca di Asolo e l´atterraggio a Feltre. Annullata per il forte vento l´ultima prova. Le classifiche parlano molto tedesco: nel deltaplano ad ala flessibile gli austriaci Manfred Ruhmer, Gerolf Heinrichs e Robert Reisinger hanno occupato l´intero podio, contrastati dai nostri Christian Ciech ed Alessandro Ploner, rispettivamente quarto e quinto; Corinna Schwiegershausen, Germania, prima fra le donne. Nelle ali rigide vittoria di Andreas Becker, seguito da Norbert Kirchner, ambedue piloti tedeschi, e Toni Raumauf (Austria). Nel parapendio, dietro al tedesco Ulrich Prinz, troviamo il trentino Jimmy Pacher ed Alberto Vitale di Bologna; la francese Elisa Houdry migliore delle pilote. I prossimi appuntamenti cadono nei primi tre giorni di maggio: a Laveno (Varese) 23. A edizione dell´internazionale Valerio Albrizio, gara di deltaplano; in Val Pusteria a Santa Maddalena Valle di Casies (Bolzano) impegnati i parapendio nella Raimund Wieser Cup. . |
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I DUE FRANCESI THIERRY VAN DEN BOSCH (TM-CLASSE S1) E L’IRIDATO ADRIEN CHAREYRE (HUSQVARNA-CLASSE S2) SONO I VINCITORI DEL GRAN PREMIO D’ITALIA DI SUPERMOTO CHE SI E’ SVOLTO A VITERBO PER DARE AVVIO AL MONDIALE DELLA SPECIALITA’. |
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Viterbom 20 aprile 2009 - E’ partito dal bel Circuito Internazionale di Viterbo il campionato del mondo di Supermoto, valido per l’assegnazione del Gp d’Italia della specialità. Inserite nel ricco programma del week-end anche la prova di avvio del Campionato Europeo Supermoto e della Maxi Moto, grazie all’organizzatore Dbo che ha allestito l’evento in sinergia con la gestione del tracciato e Youthstream. Il match clou è stato sicuramente quello tra le due classi S1 e S2 per il mondiale, con gli attesi confronti tra i campioni del mondo in carica e gli agguerriti avversari. C´era molta attesa per la prima gara in Italia dove appena una settimana prima era iniziato con successo il tricolore della specialità con i due leader e campioni in carica Ivan Lazzarini (Hm Honda) in S1 e Davide Gozzini in S2 pronti alla sfida nelle rispettive classi. Alla fine però ne sono usciti vincitori due francesi Thierry Van Den Bosch (Tm-747 Motorsport) in classe S1 e l’altro transalpino campione del mondo Adrien Chareyre (Husqvarna-team Azzalin Ch Racing) in S2. L’ex iridato Van Den Bosch, dopo essersi aggiudicato warm-up e Superpole al mattino, ha vinto la prima manche e terminato al secondo posto dietro al finlandese Mauno Hermunen (Husqvarna) la seconda manche. Non abbastanza fortunati gli italiani con il bolognese Massimo Beltrami (Aprilia-evolution) che ha chiuso al quinto posto dopo un settimo e un sesto posto nelle due manche, mentre il compagno Christian Ravaglia, anch’egli bolognese, ha chiuso sesto. Solo ottavo il leader tricolore Ivan Lazzarini (Hm Honda) che al quarto posto in avvio ha sommato un 15° a causa di una caduta. Più dietro hanno chiuso Elia Sammartin (Aprilia), Max Verderosa (Honda), Alex serafini e Giovanni Bussei (Honda). In classe S2 il bresciano leader del tricolore Davide Gozzini (Tm-747 Motorsport) ha portato a termine la prova italiana al secondo posto dietro a Chareyre grazie a un terzo e un secondo posto che lo vedono adesso in seconda posizione proprio come aveva finito il campionato 2008. Grande prestazione anche per il pontino Luca Minutilli (Aprilia), il quale ha regalato alla sua squadra Team Pmr H2o un bel terzo posto assoluto. Quinta posizione per Paolo Gaspardone (Ktm), davanti a Andrea Occhini , Fabrizio Bartolini (Wrm) e Edgardo Borella (Ktm). Prossima prova con il mondiale di Supermoto, il prossimo 30 maggio in Inghilterra. Gare altamente avvincenti grazie anche a una pista molto spettacolare che ha permesso di offrire uno spettacolo decisamente suggestivo per il pubblico, con sfide serrate in acqua per il piacere degli organizzatori della centenaria Società Canottieri Lecco. Interessanti gare di contorno hanno accompagnato nel weekend mondiale i match clou, come il Campionato Europeo delle classi Open e S3 e anche il debutto della categoria Maxi Moto. Nell’europeo Open si aggiudica la gara italiana il lombardo Alberto Dall’era (Ktm) in ragione di una vittoria in gara-1 e un secondo posto nella ripresa, precedendo sul podio i marchigiani Teo Monticelli (Honda) e Marco Animento (Kawasaki). In classe S3 la prova italiana è stata vinta dal tedesco Kevin Wuerterle (Ktm) in virtù di un secondo e un primo posto nelle due frazioni finali, precedendo nell’assoluta il bulgaro Angel Karanyotov (Ktm) e il tedesco Erler Gordon (Suzuki). Infine la Maximoto con il bulgaro Kalin Kulev vincitore assoluto in ragione di un secondo posto e una vittoria nella frazione conclusiva, che gli hanno permesso di anticipare sul podio assoluto il viterbese ex iridato dell’automobilismo in classe Turismo, Elio Marchetti e il pesarese Fabrizio Fiorucci . S1 Gara-1: Terreno di gara subito reso scivoloso da una leggera pioggerella, ma non sbaglia lo scatto l’ex iridato della Tm Thierry Van den Bosch che si porta subito davanti a tutti, precedendo già dalla prima curva il connazionale Thomas Chareyre (Husqvarna), il leader tricolore Ivan Lazzarini (Honda), il finlandese Mauno Hermunen (Husqvarna) davanti a Giovanni Bussei (Honda) che ha offerto alla diretta Tv le immagini attraverso la camera on board. Nessuna incertezza per il battistrada “Vdb” che alla fine dei 15 giri ha tagliato il traguardo per primo davanti al pur forte Chareyre e ad un acuto Hermunen che ha superato il nostro Lazzarini proprio nel finale. Seguono l’ordine dopo il pesarese, Maxime Testu (Kawasaki), Christian Ravaglia (Aprilia), Massimo Beltrami (Aprilia), Eddy Seel (Suzuki), Max Verderosa (Honda) e Bussei per i top ten. S1 Gara-2: Anche stavolta è l’ufficiale Tm, Thierry Van Den Bosch, a centrale la holeshot ma subito dopo il finlandese Mauno Hermunen (Husqvarna), migliore nelle qualifiche del sabato, passa al comando davanti a “Vdb”, Thomas Chareyre (Husqvarna), al britannico Matthew Winstanley (Husqvarna), al belga Eddy Seel (Suzuki), Max Verdesosa (Honda), Massimo Beltrami (Aprilia), Christian Ravaglia (Aprilia), Elia Sammartin (Aprilia). Nel corso del primo giro cadono Lazzarini e Bussei. In testa subentra di nuovo Van Den Bosch ma un giro più tardi arriva la risposta del finlandese il quale si mantiene al comando sino alla bandiera a scacchi, che taglia precedendo il vincitore assoluto e del Gp, Van Den Bosch (747 Motorsport), quindi Chareyre (Team Azzalin Ch Racing), Eddy Seel (Rigo Racing), Matthew Winstanley (Motosupplies), Massimo Beltrami (Evolution), Christian Ravaglia (Evolution), Chris Hodgson (Motosupplies), Elia Sammartin. S2 Gara-1: Sfruttando il tempo nuvoloso ma quasi senza pioggia, scatta subito l’iridato francese Adrien Chareyre (Husqvarna-azzalin-ch Racing) al comando già dalla prima curva lasciandosi dietro Luca Minutilli (Aprilia-pmr H2o), Davide Gozzini (Tm-ita) il compagno Andrea Occhini (Tm-ita), ma già dalla prima curva un contatto fa cadere subito il poleman Christian Iddon (Ktm-gbr) e il belga Gerald Delepine (Husqvarna-cross 2R). Una gara tutta in solitario per il battistrada Chareyre che chiude la sua corsa vittoriosa al 15° giro, tagliando il traguardo davanti al sorprendente pilota pontino Luca Minutilli rimasto sempre alle spalle del transalpino. Ultimo gradino del podio ma prova positiva per il leader tricolore Davide Gozzini, davanti al resto del primo gruppo azzurro con Edgardo Borella (Ktm Italia Team Miglio), Paolo Gaspardone (Ktm-brt) davanti al rimontante Iddon che ha anticipato Andrea Occhini, Delepine e il grossetano Marco Governatori (Aprilia-generali Moto) per completare l’ordine dei primi dieci. S2 Gara-2: E’ di nuovo Adrien Chareyre ad uscire per primo dalla curva dopo il via, e dietro il bresciano Davide Gozzini. Scivola subito Luca Minutilli nel tratto sterrato e riparte dalle ultime posizioni. Al primo passaggio transita terzo il belga Gerald Delepine e dietro Christian Iddon, Paolo Gaspardone, Fabrizio Bartolini, Andrea Occhini, Edgardo Borella, Ales Hlad, Lorenzo Mariani. Davanti Gozzini prova a mettere le ruote davanti alla moto di Chareyre, ci riesce ma viene superato di nuovo con il francese che allunga sempre più sino a tagliare il traguardo per primo davanti al leader tricolore della Tm che a sua volta precede Delepine, Occhini, Gaspardone, Minutilli, Bartolini, Iddon, Blakeman, Deridder, Borella, Costa. Si aggiudica così il Gp d’Italia il francese Adrien Chareyre (Husqvarna-azzalina-ch Racing) che guida anche la classifica iridata davanti al nostro Davide Gozzini (Tm-747 Motorsport) e Luca Minutilli (Aprilia-pmr H2o). Classifiche - S1 Race-1: 1. Thierry Van Den Bosch (Tm-fra) 15 giri in 23’51. 670 e giro + veloce in 1’30. 751; 2. Thomas Chareyre (Husqvarna-fra); 3. Mauno Hermunen (Husqvarna-fin). S1 Race-2: 1. Mauno Hermunen (Husqvarna-fin) 12 giri in 19’37. 004; 2. Thierry Van Den Bosch (Husqvarna-fin) giro + veloce in 1’35. 837; 3. Thomas Chareyre (Husqvarna-fra). S1 Assoluta: 1. Thierry Van Den Bosch (Tm-fra) punti 47; 2. Mauno Hermunen (Husqvarna-fin) 45; 3. Thomas Chareyre (Husqvarna-fra) 42. S1 Graduatoria Mondiale: 1. Thierry Van Den Bosch (Tm-fra) punti 47; 2. Mauno Hermunen (Husqvarna-fin) 45; 3. Thomas Chareyre (Husqvarna-fra) 42. S1 Warm-up: 1. Thierry Van Den Bosch (Tm-fra) 1’20. 211; 2. T. Chareyre (Husqvarna-fra); 3. I. Lazzarini (Hm Honda-ita). S1 Superpole: 1. Thierry Van Den Bosch (Tm-fra) 1’20. 003. S2 Race-1: 1. Adrien Chareyre (Husqvarna-fra) 15 giri in 20’30. 879 e giro + veloce in 1’21. 051; 2. Luca Minutilli (Aprilia-ita); 3. Davide Gozzini (Tm-ita). S2 Race-2: 1. Adrien Chareyre (Husqvarna-fra) 12 giri in 19’36. 489 e giro + veloce in 1’35. 431; 2. Davide Gozzini (Tm-ita); 3. Gerald Delepine (Husqvarna-bel). S2 Assoluta: 1. Adrien Chareyre (Husqvarna-fra) punti 50; 2. Davide Gozzini (Tm-ita) 42; 3. Luca Minutilli (Aprilia-ita) 37. S2 Graduatoria Mondiale: 1. Adrien Chareyre (Husqvarna-fra) punti 50; 2. Davide Gozzini (Tm-ita) 42; 3. Luca Minutilli (Aprilia-ita) 37. S2 Warm-up: 1. Christian Iddon (Ktm-gbr) 1’21. 027; 2. A. Occhini (Tm-ita); 3. A. Chareyre (Husqvarna-fra). S2 Superpole: 1. Christian Iddon (Ktm-gbr) 1’20. 950. Europeo Open Race-1: 1. Teo Monticelli (Honda-ita) 15 giri in 20’50. 978; 2. Massimiliano Porfiri (Honda-ita); 3. Alberto Dall’era (Ktm-ita). Europeo Open Race-2: 1. Petr Vorlicek (Suzuki-cze); 2. Alberto Dall’era (Ktm-ita); 3. Marco Animento (Kawasaki-ita). European Open Assoluta: 1. Alberto Dall’era (Ktm-ita) punti 42; 2. Teo Monticelli (Honda-ita) 40; 3. Marco Animento (Kawasaki-ita) 32. European Open Graduatoria Campionato: 1. Alberto Dall’era (Ktm-ita) punti 42; 2. Teo Monticelli (Honda-ita) 40; 3. Marco Animento (Kawasaki-ita) 32. European S3 Gara-1: 1. Angel Karanyotov (Ktm-bul); 2. Kevin Wuerterle (Ktm-ger); 3. Gordon Erler (Suzuki-ger). European S3 Gara-2: 1. Kevin Wuerterle (Ktm-ger); 2. Gordon Erler (Suzuki-ger); 3. Christopher Hochedez (Honda-fra). European S3 Assoluta: 1. Kevin Wuerterle (Ktm-ger) punti 47; 2. Angel Karanyotov (Ktm-bul) 43; 3. Erler Gordon (Suzuki-ger) 42. European S3 Graduatoria Campionato: 1. Kevin Wuerterle (Ktm-ger) punti 47; 2. Angel Karanyotov (Ktm-bul) 43; 3. Erler Gordon (Suzuki-ger) 42. Maximoto Race-1: 1. Elio Marchetti (Tm-ita) 19 giri in 19’15. 688; 2. K. Kulev (Tm-bul); 3. F. Fiorucci (Tm-ita). Maximoto Race-2: 1. Kalin Kulev (Tm-bul) 19 giri in 22’47. 690 e giro + veloce in 1’08. 757; 2. Elio Marchetti (Tm-ita); 3. Fabrizio Fiorucci (Tm-ita). Maximoto Assoluta: 1. Kalin Kulev (Tm-bul) punti 47; 2. Elio Marchetti (Tm-ita) 47; 3. Fabrizio Fiorucci (Tm-ita) 40. Maximoto Graduatoria: 1. Kalin Kulev (Tm-bul) punti 47; 2. Elio Marchetti (Tm-ita) 47; 3. Fabrizio Fiorucci (Tm-ita) 40. . |
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