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Notiziario Marketpress di Mercoledì 22 Aprile 2009
BULGARIA, ENERGIA DA TRATTAMENTO RIFIUTI URBANI  
 
Sofia, 22 aprile 2009 - Il presidente della Commissione di controllo dello stabilimento chimico Polimeri di Devnia, Nikolay Banev, ha reso noto il progetto di costruzione, nelle vicinanze, di uno stabilimento per il trattamento dei rifiuti urbani con la creazione di energia, che consentirà a Polimeri di garantirsi l´autosufficienza energetica. Lo rende noto l´Ice. L´investimento è pari a circa 100 milioni di euro e la costruzione avverrà entro il 2012 tramite la società svedese Usitall; i costi saranno ammortizzati entro 10 anni dalla costruzione. Gli investimenti saranno coperti per il 40 per cento dalla "Polimeri", per il 20 per cento dalla Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo sotto forma di prestito, e il restante 40 per cento da finanziamenti privati. .  
   
   
UDINE: RIFORMULARE IL TRACCIATO DELL’ELETTRODOTTO: LO CHIEDONO A TERNA LE PROVINCE ED I COMUNI  
 
Udine, 22 aprile 2009 - Elaborato a palazzo Belgrado, dalle Province di Udine e Gorizia unitamente ai Comuni interessati, un documento che auspica una riformulazione da parte di Terna del progetto iniziale relativamente al tracciato dell’elettrodotto Redipuglia-udine Ovest. L’atto, che sarà ora sottoposto al vaglio delle Amministrazioni comunali, è una conseguenza dell’apertura del percorso partecipativo previsto da Agenda 21. Per l’assessore Teghil si tratta di forte segnale politico “…La scrivente Amministrazione chiede che vengano valutate soluzioni progettuali alternative che prevedano l’utilizzo di corridoi tecnologici esistenti, in concertazione con i singoli territori comunali, e soluzioni tecnologiche che prediligano il progetto di elettrodotto interrato. Inoltre, la scrivente Amministrazione chiede l’esplicitazione completa ed esaustiva di quali siano realmente gli scenari nazionali e internazionali attualizzati in cui l’opera viene a collocarsi. In aggiunta, la dimostrazione dell’effettiva necessità dell’opera all’interno dei suddetti scenari e la proposizione delle eventuali alternative progettuali con la reale e oggettiva ricerca, tra quelle possibili, della meno impattante per il territorio regionale”. Così recita il passo finale del documento elaborato questo pomeriggio a palazzo Belgrado dalle Province di Udine e Gorizia unitamente ai Comuni interessati al tracciato dell’elettrodotto da 380 Kv in doppia terna Redipuglia-udine ovest. Si tratta – ha precisato l’assessore provinciale all’Energia Stefano Teghil - di un forte segnale politico che i territori interessati esprimono all’unanimità, rispetto all’unica soluzione prospettata allora da Terna senza la condivisione dei soggetti stessi. “Lo studio che abbiamo esaminato è a senso unico mentre le procedure di Valutazione dell’impatto ambientale (Via) dovrebbero valutare diverse opzioni per giungere ad una valutazione obiettiva”. “In questo modo abbiamo svolto il ruolo che ci compete come Ente di area vasta, affiancando e sostenendo tecnicamente i Comuni nella lettura di questa rilevante opera cosa che, in un primo tempo, la Regione stessa non aveva fatto”. L’atto – ha aggiunto l’assessore Teghil – è una conseguenza dell’apertura da parte della Provincia di Udine e Gorizia del percorso partecipativo previsto da Agenda 21 (strumento proposto dall’Onu e recepito dall’Unione europea con la Carta di Aalborg per facilitare il dialogo tra tutte le componenti della società sulle azioni di governo e sulla gestione del territorio). Dopo questo passaggio politico che viene incontro, in particolare, alle amministrazioni impegnate nel turno elettorale di giugno, il processo di Agenda 21, procederà con gli incontri sul territorio e si chiuderà con il forum finale. Un atto che raccoglierà, nel dettaglio, le osservazioni tecniche redatte da tecnici super partes interpellati da Comuni e Province, che saranno inviate al Ministero dell’Ambiente per il parere di competenza, ed alla Regione, entro la data del 13 maggio 2009. Gli amministratori presenti, tra cui l’onorevole Flavio Pertoldi e il sindaco e consigliere provinciale Francesco Martines, hanno chiesto di valutare anche l’opzione zero ovvero la vera necessità di realizzare l’opera, che interessa il territorio della provincia di Udine per una lunghezza di 34 chilometri, su un totale di 39. Il documento sarà inserito anche tra i punti all’ordine del giorno del prossimo Consiglio provinciale. .  
   
   
LA REGIONE FVG PROMUOVA RISPARMIO ENERGETICO  
 
Trieste, 22 aprile 2009 - Un convegno per presentare i risultati del progetto "Echo Action" ai Comuni italiani e nel contempo cogliere l´occasione per creare una rete di scambio di conoscenza e con la collaborazione sviluppare progetti nel settore della promozione del risparmio energetico. All´iniziativa, che si è svolta a Venezia, ha partecipato il consigliere regionale Alessandro Corazza (Idv-citt), che evidenzia come la Regione Friuli Venezia Giulia non avrebbe ancora emanato il regolamento per la certificazione energetica e ambientale degli edifici. "Questo ritardo si ripercuote negativamente sulla collettività. Infatti, finché la Regione non approva le linee guida, i Comuni non sono in grado di regolamentare a loro volta la materia. L´auspicio è che l´assessore Lenna licenzi il regolamento quanto prima e si attivi anche a promuovere servizi di consulenza gratuita perchè l´intervento sia incisivo". Il progetto "Echo Action" presentato da Agire - Agenzia veneziana per l´energia e dal Comune di Venezia nasce come strumento per l´implementazione dei piani energetici comunali delle città partecipanti. L´obiettivo è di coinvolgere cittadini e soggetti economici locali nella riduzione dei consumi e nell´incremento dell´utilizzo delle energie rinnovabili. Da una parte ci si rivolge ai cittadini per stimolare la domanda; dall´altra ai soggetti economici produttori, distributori e fornitori di tecnologie e servizi energetici, nonché agli istituti finanziari, che possano rispondere con appositi pacchetti e linee di credito. Previsto anche l´utilizzo di particolari strumenti quali la guida, il sito web, il software Echo Action, lo sportello energia per le consulenze tecniche specialistiche gratuite e i gruppi di acquisto. Nella sperimentazione sono state prospettate agli aderenti al progetto soluzioni concrete per il risparmio energetico e l´autoproduzione di energia, sia in ambito domestico (energia termica e elettrica) che nel settore della mobilità privata. "Il mio auspicio - conclude Corazza - è che i Comuni del Friuli Venezia Giulia possano aderire a esperienze analoghe e diventare partner di questo progetto". .  
   
   
TRIESTE: PROTOCOLLO NUOVA CENTRALE TERMOELETTRICA  
 
Trieste, 22 aprile 2009 - Igor Kocijancic, consigliere regionale di Sa-prc, interviene con una nota sul protocollo d´intesa per la nuova centrale termoelettrica firmato da Regione, Provincia e Comune di Trieste e Lucchini Spa. "La Lucchini Severstal continua a dettare, anche in tempi di crisi profonda, le proprie priorità e le proprie strategie e con la colpevole complicità di un tessuto istituzionale del tutto inerte mette a segno l´ennesimo affare, avendo anche la faccia tosta di presentarlo come proposta per la città. Non si capisce per quale oscura ragione la Lucchini sia disposta a investire ´per il bene della città´ 300 milioni di euro per la costruzione di una nuova centrale termoelettrica da 400 Mw (serve a Trieste?) mentre contemporaneamente il presidente dell´Autorità portuale debba andare a Roma in audizione al Cipe per capire se ci saranno i famosi 280 milioni di euro necessari alla costruzione della nuova piattaforma logistica, dalla quale dovrebbe partire una ripresa in grande stile del Porto di Trieste. Non si capisce davvero perché, a fronte della sbandierata disponibilità della Lucchini Severstal, nessuno le suggerisca di impiegare la sua disponibilità finanziaria per la piattaforma logistica. "Si continua a fare gli interessi della Lucchini Severstal con una pesante aggravante: si utilizza la crisi per dire anche che nessuno osi mettersi di traverso, perché sarebbe contro gli interessi della città. Da questo punto di vista spiace molto che anche parte del sindacato suggerisca al presidente Tondo (che non aspetta altro) di convocare tavoli ristretti per discutere poco e fare molto. "Fatti i conti possiamo dire fin d´ora che l´ipotesi di riconversione accennata anche da qualcuno dei firmatari (nuova centrale, più rigassificatore, più nuovo stabilimento Severstal per la produzione di funi d´acciaio, più nuova piattaforma logistica) non regge all´evidenza dei numeri, in questo caso rappresentati da lavoratori da formare e ricollocare che superano abbondantemente gli eventuali posti di lavoro disponibili nel nuovo poker di stabilimenti. "Ai danni di questi lavoratori e dei cittadini - conclude Kocijancic - si sta preparando l´ennesima fregatura, utilizzando di nuovo la crisi per operazioni di ristrutturazione a spot che in condizioni di normalità non troverebbero sponde istituzionali, proprio perché inconsistenti, ammesso che il nodo da sciogliere resti ancora il futuro assetto industriale di Trieste. Così stanno solo creando opportunità per affrontare nuove emergenze e nuovi esuberi a breve termine. Noi non ci stiamo e abbiamo il preciso dovere di denunciarlo e chiarirlo subito". .  
   
   
PUGLIA PRESENTA PROGETTI A FIERA HANNOVER ENERGIA  
 
Hannover, 22 aprile 2009 - “Le competenze specifiche del comparto delle energie rinnovabili in Puglia” è il titolo della business presentation, promossa dalla Regione Puglia, Area per le Politiche per lo Sviluppo Economico, il Lavoro e l’Innovazione Servizio Artigianato, Pmi e Internazionalizzazione, che si terrà questa mattina a partire dalle ore 11. 30 ad “Energy”, la fiera leader internazionale delle soluzioni e tecnologie per la produzione e distribuzione energetica, per lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili e dell’economia energetica, in corso di svolgimento ad Hannover, in Germania. La presentazione, che si terrà presso lo stand istituzionale allestito dalla Regione Puglia, è organizzata dallo Sprint Puglia (Sportello Regionale per l’Internazionalizzazione delle Imprese) in collaborazione con la Ccig (Camera di Commercio Italiana per la Germania) che gestisce i Desk Puglia in Germania, attivi nelle città di Berlino, Francoforte e Lipsia. Si pone l’obiettivo di promuovere e valorizzare la grande esperienza che si sta sviluppando nel settore delle energie rinnovabili in Puglia, regione leader in Italia per la produzione di energia da fonti rinnovabili, soprattutto in campo eolico. “La Puglia – ha spiegato il Vice Presidente e Assessore allo Sviluppo economico Sandro Frisullo – ha investito nelle energie pulite tanto da essere la regione leader in Italia sia per l’eolico che per il fotovoltaico. Per questa sua peculiarità è stata scelta come sede del Distretto Tecnologico Nazionale dell’Energia, il Di. T. N. E, ed ha riconosciuto anche un distretto produttivo dedicato alle rinnovabili. Le politiche pubbliche che abbiamo attuato in questi anni, hanno permesso e accompagnato questo sviluppo, alimentando buone pratiche e puntando anche alla crescita della “filiera” della conoscenza, che è alla base dell’innovazione. La business presentation ci permette di mettere in comune con un partner importante nelle energie rinnovabili come la Germania, questa grande esperienza”. Aprono i lavori Hanna Pappalardo, Primo Segretario dell’Ufficio Commerciale dell’Ambasciata d’Italia in Germania e Claudia Nikolai, Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana per la Germania; nella prima sessione, dedicata alla presentazione del settore delle energie rinnovabili in Puglia e dei protagonisti della ricerca ed innovazione, sono previsti interventi da parte dei rappresentati dell’“Arti” (Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione), del “Ditne” (Distretto Tecnologico Nazionale dell’Energia con sede a Brindisi) e de “La Nuova Energia” (il costituendo distretto produttivo regionale che opera nel campo delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica); la seconda sessione, dedicata alla presentazione di alcuni casi di successo in Puglia nel campo dello sviluppo di soluzioni e tecnologie per l’energia rinnovabile, vedrà l’alternarsi dei rappresentanti di 5 imprese pugliesi altamente specializzate. Alla presentazione si sono già iscritti oltre 50 operatori internazionali. Ad Hannover, in questi giorni, la Regione Puglia, oltre ad essere presente ad Energy, partecipa, con un proprio stand istituzionale, a Subcontracting, salone dedicato alla subfornitura dei servizi, materiali, componenti e sistemi per l’ingegneria meccanica, automobilistica. La partecipazione della Regione Puglia a Energy e a Subcontracting (entrambi i saloni saranno aperti al pubblico sino al 24 aprile) si inserisce nella strategia di promozione economica regionale delineata dal “Programma di promozione dell’internazionalizzazione dei Sistemi Produttivi locali per il 2009”, che mira a sostenere l’apertura internazionale delle imprese pugliesi verso aree di mercato sia nuove e sia consolidate, come la Germania, in cui le opportunità di collaborazione economica risultano ancora ampie. Sono diciassette le aziende pugliesi che partecipano a Energy e a Subcontracting con il supporto della presenza istituzionale della Regione Puglia .  
   
   
BELLUNO: «PROVINCIA VERDE» LAMPADINE ECOLOGICHE ALL’ITIS «SEGATO» PROSEGUE LA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE AL RISPARMIO ENERGETICO  
 
Beluno, 22 aprile 2009 - Illuminazione amica dell’ambiente e del portafoglio. Prosegue la consegna delle lampadine a risparmio energetico nelle scuole superiori della provincia di Belluno. Destinatari questa volta gli studenti dell’Itis “Segato” di Belluno, che hanno ricevuto la visita di Sergio Reolon, presidente della Provincia e di Giuseppe Pison, assessore provinciale all’ambiente, nell’ambito delle politiche rivolte ad una “Provincia verde”. Come già avvenuto in numerose scuole della provincia, Reolon e Pison hanno consegnato agli studenti dell’istituto tecnico cittadino un lotto di lampadine a basso consumo, per sensibilizzare i ragazzi alle tematiche inerenti il risparmio energetico. Per il secondo anno consecutivo la Provincia infatti mette a disposizione di ogni studente e quindi della sua famiglia, una lampadina a basso consumo per sostituirne una a incandescenza. Destinatari delle lampadine quest’anno sono tutti i circa 9. 000 studenti delle scuole superiori provinciali, pubbliche e private. Lo scorso anno furono consegnate 14 mila lampadine agli studenti delle scuole medie ed elementari. Le politiche ambientali inserite nel programma per una “Provincia verde” prevedono anche la realizzazione, attraverso il progetto “Sole a scuola”, di dieci impianti fotovoltaici in altrettanti istituti del Bellunese. .  
   
   
PROVINCIA MATERA, LABRIOLA: NO AL NUCLEARE  
 
 Matera, 22 aprile 2009 - L’assessore all’Ambiente della Provincia di Matera, Francesco Labriola in una nota afferma di condividere “l’indirizzo politico di Greenpeace, che ha voluto trasformare simbolicamente i pozzi in parco giochi per i bambini, e denuncia il ritorno al nucleare promosso dalla destra in questi ultimi tempi. I pozzi di salgemma – sostiene Labriola - si trovano in località "Terzo Cavone" di Scanzano Jonico, al centro di un´area che ha pregiate colture agricole, circostanza che fu decisiva per innescare e sostenere la protesta attuata nel 2003. E adesso qualcuno mette a rischio la protesta dei “Mille di Scanzano”, facendo passare per politica verde il ritorno al nucleare? Le fonti da energia rinnovabile a cui dobbiamo indirizzare le nostre politiche ambientali sono ben altre, il fotovoltaico in prima fila. Moltissime sono le argomentazioni economiche, ambientali e tecnico-scientifiche con cui può venire confutata – prosegue Labriola - una scelta irresponsabile e dannosa come il ritorno al nucleare. Dobbiamo cominciare ad abituarci a un pensiero nuovo e collegare stabilmente l’energia e il diritto ad essa alle basi della vita. Questa è un’urgenza politico-sociale attuale, da cui non si può più prescindere. Energia e vita, alimentazione, acqua, Ambiente – conclude l’assessore - sono un modo di leggere la società ben diverso da quello che ci impone l’esigenza corroborante dei profitti d’impresa, l’accaparramento competitivo di risorse scarse e non rinnovabili e il crescente autoritarismo che spinge alla militarizzazione della società”. .  
   
   
NUCLEARE, DE FILIPPO: LA BASILICATA NON SI AUTOCANDIDA  
 
Potenza, 22 aprile 2009 - Nel prendere atto dell’azione di Greenpeace a Scanzano, il Presidente della Regione Vito De Filippo ha espresso ancora una volta il proprio dissenso nei confronti dell’individuazione di un sito unico per lo stoccaggio delle scorie nucleari, che non derivi da un processo di autocandidatura della Regione interessata. Il territorio lucano e quindi, Scanzano Jonico, come ribadito più volte in seguito alla civile protesta del 2003 del popolo Lucano, - ha continuato il Presidente - non si autocandida per tale sito nucleare. Inoltre Scanzano Inoico non è tecnicamente idoneo alla realizzazione di un sito unico per le caratteristiche geomorfologiche ormai note. Una distanza così ravvicinata al mare e al centro abitato, oltre a non rendere la zona adeguata e sicura, non si concilia con lo sviluppo del territorio. Per di più all’Italia non serve un deposito geologico per i rifiuti nucleari. La Regione Basilicata – ha concluso De Filippo - continua a mantenere alta la guardia affinché il proprio territorio non venga coinvolto dalla politica nuclearista in voga in questo momento, pericolosa e ingiustificata scientificamente e finanziariamente .  
   
   
TERREMOTO: VIA ALLA GARA PER ALTRE 20 CASETTE CRESCE L´IMPEGNO DEL TRENTINO: IN CAMPO ANCHE CATEGORIE ECONOMICHE E SINDACATI RIPRISTINATO DALLA PROTEZIONE CIVILE L´AQUEDOTTO DELL´AQUILA, INGEGNERI E TECNICI IMPEGNATI NELLE VERIFICHE DI STABILITÀ DEGLI EDIFICI STORICI  
 
Trento, 22 aprile 2009 - Il Dipartimento Protezione civile e Infrastrutture della Provincia autonoma di Trento ha esperito oggi un´altra gara con le aziende trentine del settore legno per la fornitura di un secondo stock di 20 casette in legno per i terremotati dell´Abruzzo. Si estende nel frattempo l´impegno della società civile trentina a sostegno delle popolazioni colpite dal sisma. Ieri è stato costituito in Provincia da categorie economiche e sindacati un gruppo di lavoro per il coordinamento delle iniziative di raccolta fondi finalizzate ad incrementare il numero di prefabbricati in legno da inviare in Abruzzo, oltre le 100 casette già programmate. A L´aquila, dove ieri è tornata l´assessore provinciale alla solidarietà, accompagnata dal capo della Protezione civile trentina Raffaele De Col, si sta nel frattempo vagliando la possibilità di un intervento del Trentino anche a Coppito, altro centro terremotato, mentre a Paganica si stanno attendendo a breve i provvedimenti autorizzatori dal Comune dell´Aquila (una prima autorizzazione è già arrivata) relativamente alle aree individuate per l´installazione dei primi villaggi di casette. L´attività del gruppo di lavoro costituitosi ieri - al quale, accanto alla Protezione civile, sono stati invitati a partecipare le associazioni provinciali di industriali, artigiani e piccole imprese, albergatori, Unione commercio e turismo, Confersercenti, Camera di commercio, i sindacati Cgil, Cisl e Uil - si affianca a quella del "Tavolo trentino di solidarietà con l´Abruzzo", insediatosi venerdì scorso e coordinato dall´assessore provinciale alla solidarietà internazionale e convivenza e del quale fanno parte Provincia (Protezione civile e Assessorato alla solidarietà), Caritas, Federazione della Cooperazione e Consolida, Banco alimentare, Ana, Croce Rossa e Consorzio dei Comuni. Ed è proprio per dare operatività alle iniziative del Tavolo che l´assessore alla solidarietà ha incontrato stamane a Roma i vertici della Caritas nazionale e, nel pomeriggio a L´aquila, le istituzioni comunali e le associazioni di volontariato locali per definire nei dettagli un programma di iniziative volte a riattivare la rete delle relazioni sociali compromessa dal terremoto. Tutto ciò - spiega l´assessore - a partire dalla scuola e dai giovani, pensando alle biblioteche, all´organizzazione dei campi estivi per i bambini con possibili scambi con il Trentino. Ma ecco il punto di quanto si sta facendo in Trentino e in Abruzzo. Le casette. - Ieri in mattinata sono partite dal Dipartimento Protezione civile le lettere d´invito a 9 ditte trentine (se ne sono aggiunte delle altre rispetto alla prima gara) per un confronto concorrenziale finalizzato all´acquisto di ulteriori 20 prefabbricati. Le offerte dovranno pervenire entro le ore 12 di lunedì prossimo. La gara è articolata in tre lotti, uno per ogni tipologia di prefabbricato (ad 1, 2 e 3 stanze); la prima unità abitativa per ognuno dei tre lotti dovrà essere consegnata entro 20 giorni, entro 60 giorni dovranno essere pronte tutte. Per le gare sono state individuate quattro diverse vallate con l´affidamento alle ditte ivi insediate di una diversa tipologia di prefabbricato (due zone per le casette a 2 stanze, tipologia prevalente). Una scelta che risponde al dichiarato intento, già manifestato dal presidente della Provincia, di dare all´intervento anche una connotazione anticongiunturale a favore delle imprese trentine. Il confronto concorrenziale con scelta delle offerte migliori avverrà in base ad una pluralità di elementi: prezzo, tempi di consegna, qualità e tipologia dei materiali. Il Comune dell´Aquila, nel frattempo, ha autorizzato l´occupazione provvisoria a Paganica di una delle tre aree (si tratta di un´area di 14mila metri quadrati denominata "Case Concia" che potrebbe ospitare circa 45 casette) che erano già state individuate a margine del paese per la realizzazione dei villaggi trentini. L´autorizzazione all´occupazione provvisoria, valida 6 mesi rinnovabili per altri 6 in attesa dei provvedimenti definitivi, consente ai vigili del fuoco volontari trentini di iniziare da subito la predisposizione del sottofondo (le platee di calcestruzzo sulle quali poggeranno le casette) e dei sottoservizi. La Protezione civile trentina ha però individuato anche una quarta area, di 64 mila metri quadrati, per la quale si sta attendendo ora l´assenso del Comune dell´Aquila. Interventi tecnici. A Paganica, così come negli altri centri terremotati, c´è molto da fare sul fronte delle verifiche di stabilità degli edifici. Anche i tecnici trentini sono dunque al lavoro e impegnati nei monitoraggi, oltre che nello sgombero di materiali e puntellazioni. Ingegneri, tecnici e geologi, sia della Protezione civile trentina che degli ordini professionali convenzionati con la stessa Protezione civile trentina, stanno operando in particolare su una serie di chiese, monasteri ed edifici storici. Un altro intervento di rilievo, portato a termine in questi giorni, è quello che ha riguardato il ripristino dell´acquedotto principale dell´Aquila, rimasto danneggiato dal sisma. L´assistenza alla popolazione. Gli alpini dei Nuvola, presenti in Abruzzo fin dalle prime ore successive al sisma, sono impegnati, su tre campi, nella preparazione dei pasti: circa 4. 000 quelli distribuiti ogni giorno sia alla popolazione che agli operatori. I volontari della Croce Rossa trentina continuano a prestare assistenza socio assistenziale ed a curare la distribuzione di viveri e beni di prima necessità, ma sono anche impegnati in un´attività assai complessa quale è il censimento delle popolazioni sfollate. Un´emergenza da fronteggiare è però anche quella rappresentata dalla gestione degli stati d´animo. Per questo continuano a rimanere in Abruzzo anche i volontari Psicologi dei popoli: sono trascorse due settimane dalla terribile notte del 5 aprile e la gente, per lo più senza lavoro, i giovani e gli anziani, cominciano a dare segni di cedimento psicologico. Per minimizzare il problema, il Tavolo trentino di solidarietà con l´Abruzzo sta programmando delle iniziative di sostegno, animazione ed attività didattico-educatica sul luogo. Tutti i volontari impegnati in Abruzzo prestano generalmente la propria opera in turni di una settimana. .  
   
   
CITTADINANZATTIVA SU DECISIONE TAR IN TEMA DI PORTABILITÀ MUTUI: PROVVEDIMENTO PARADOSSALE CHE VUOL FAR PASSARE LE BANCHE PER IL CONTRAENTE DEBOLE  
 
 Roma, 22 aprile 2009 - “Una sentenza che stravolge la realtà dei fatti, facendo passare le banche per il contraente debole da tutelare”. Questo il commento di Cittadinanzattiva, nella persona del vice segretario generale Anna Lisa Mandorino, in merito alla decisione del Tar che ha cancellato la multa comminata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato a 20 istituti bancari. “Se la legge in tema di portabilità e surroga è incompleta e carente per quanto riguarda le modalità attuative come denunciato dallo stesso Tar” continua la Mandorino “non si capisce perché non venga tutelato comunque il contraente debole, in questo caso il cittadino e non certo la banca. Vale forse la regola nel dubbio pro reo? Ammesso che vi sia una incertezza normativa -che pure non ravvediamo - questa può essere così penalizzante per i cittadini che con grande interesse avevano accolto i provvedimenti Bersani?”. “Da un lato, nascondendosi dietro cavilli, gli istituti bancari hanno perso una occasione per riguadagnare fiducia agli occhi dei cittadini, proprio quando ve ne sarebbe più bisogno. Dall’altro, la sentenza del Tar pone in capo al Legislatore la responsabilità di inadeguate tutele normative a favore del risparmiatore, e di sicuro l’attuale impianto normativo risulta fortemente limitato dalla mancanza della class action”. Cittadinanzattiva annuncia un dossier capace a supporto della tesi dell’Antitrust: nel l’ultimo anno, le segnalazioni giunte a Cittadinanzattiva in tema di mutui sono state il 57% del totale, di gran lunga la principale fonte di preoccupazione per i cittadini, seguita da finanziare (15%), C/c (12%), titoli (8%), carte di pagamento (5%), assegni (3%). Limitatamente ai mutui, tutte le problematiche riguardano il mancato rispetto delle legge Bersani: penali in caso di estinzione anticipata dei mutui (27%); rinegoziazione (23%): rifiuto delle banche ad attivare questa procedura e imposizione di costi non dovuti. A seguire: aumento eccessivo della rata e dei tassi dei mutui a tasso variabile (18%). Surroga/portabilità (17%): sostenuti costi non dovuti addebitati per l’operazione, oltre a tempi di attesa elevati. Ipoteca (15%): violazione da parte delle banche dell’obbligo di cancellazione gratuita, e mancato rispetto dei tempi per la cancellazione. .  
   
   
EDILIZIA FVG: COSTITUITO OSSERVATORIO PER LE POLITICHE ABITATIVE  
 
 Udine, 22 aprile 2009 - E´ stato costituito dall´assessore regionale all´Ambiente, Edilizia e Protezione Civile, Vanni Lenna, l´Osservatorio regionale per le Politiche Abitative. Si tratta, precisa Lenna, "di un organismo rappresentativo dei soggetti interessati alle problematiche abitative e avrà il compito di analizzare la situazione del settore e di raccogliere i dati sull´esistente e sulle dinamiche del fabbisogno casa, formulando poi proposte concrete e percorribili". Il disegno dell´assessore Lenna è dunque quello di disporre di un organismo snello, di uno strumento efficace e rappresentativo atto a favorire il governo del bene casa. L´osservatorio sarà composto dallo stesso assessore, da un suo rappresentante, da due esponenti delle organizzazioni sindacali e dei sindacati degli inquilini maggiormente rappresentativi, da un esponente delle associazioni della proprietà, da due rappresentanti degli Ater del Friuli Venezia Giulia e da un esponente dell´Anci. Perché è stata individuata una composizione così ristretta? Secondo Lenna si è tenuto conto dell´esigenza di garantire una adeguata rappresentatività all´interno dell´Osservatorio, assicurandogli un´operatività snella, affinché questo strumento innovativo si possa riunire agevolmente, e possa analizzare e produrre rapidamente proposte condivise sulla gestione del bene casa. Affinché l´Osservatorio per le Politiche Abitative divenga operante, le componenti chiamate a farne parte dovranno ora indicare i loro rappresentanti, che entreranno a far parte dell´organismo consultivo. .  
   
   
MERCATO IMMOBILIARE ITALIANO: CONFERME E NOVITA’  
 
Milano, 22 aprile 2009 - Continua, anche nel secondo semestre del 2008, la diminuzione dei prezzi delle abitazioni in Italia, che, iniziata nel 2007, prosegue da semestri con variazioni nominali negative contenute ed estese a tutte le realtà territoriali. Si confermano aspetti emersi nei semestri precedenti: una maggiore offerta di immobili sul mercato, una domanda più prudente e riflessiva e il conseguente aumento delle tempistiche di vendita. Il mercato immobiliare, infatti, si muove con più lentezza perché i potenziali acquirenti hanno allungato i loro tempi decisionali, incitati in questa direzione anche dalle notizie che riguardano in generale la nostra economia e da una maggiore incertezza sulla propria disponibilità di spesa. Infatti, ad aver contribuito in maniera determinante a definire l’attuale andamento di mercato, è stata la situazione che si è venuta a creare sul mercato creditizio: l’atteggiamento prudenziale e selettivo messo in atto dagli Istituti di Credito nella concessione dei mutui, ha creato difficoltà per quella fascia di clientela che, non avendo un capitale iniziale a disposizione, deve ricorrere ad un finanziamento importante. La mancanza di liquidità e le previsioni per l’economia del Paese inducono le banche ad essere più attenti rispetto alla capacità di indebitamento delle persone e rispetto al valore finanziabile dell’immobile. Questo ha determinato una minore disponibilità di spesa da parte dei potenziali acquirenti, alimentando serrate trattative sui prezzi richiesti dai venditori e la conclusione della compravendita a prezzi più bassi rispetto al semestre precedente. A trovarsi in maggiore difficoltà sono stati soprattutto i giovani, gli stranieri, le famiglie monoreddito, i lavoratori con contratto a tempo determinato. Nella seconda parte dell’anno si sono riscontrate però anche delle novità: La prima è una maggiore propensione da parte dei venditori a rivedere le richieste iniziali, soprattutto per chi si è trovato nella necessità di vendere l’immobile e di dover rientrare del capitale e per chi ha effettuato un contestuale acquisto. La seconda è stata il ritorno all’investimento sul mattone, determinato dalla “fuga” dai mercati finanziari sempre più incerti, a conferma che la casa resta l’investimento preferito dagli italiani. Segnaliamo poi che nei primi mesi del 2009 la sensazione degli operatori è che ci sia una ripresa della domanda abitativa, stimolata dal ribasso dei tassi ma anche dalla consapevolezza che il mercato immobiliare abbia ormai intrapreso una nuova direzione e che la diminuzione dei prezzi offra delle opportunità nell’acquisto. L’analisi in base al profilo dimensionale delle realtà urbane evidenzia un calo più sensibile nei capoluoghi di provincia (-3. 9%), seguiti dall’hinterland delle grandi città (-3. 8%) ed infine dalle grandi città (-3. 6%). In queste realtà la diminuzione più sensibile dei prezzi si è verificata Palermo (-4. 9%), Bologna (-4. 6%) e Napoli (-4. 4%). La capitale registra una diminuzione del 3. 6%, Milano del 2. 4%. Nell’hinterland delle grandi città il ribasso maggior si è avuto in quello bolognese (-5. 4%), seguito da quello romano (-4. 6%) e napoletano (-4. 4%). L’analisi per aree geografiche evidenzia una contrazione delle quotazioni più accentuata nelle città del Sud Italia (-4%), seguite da quelle del Nord (-3. 9%) ed infine del Centro Italia (-3. 7%). Anche in questa seconda parte dell’anno il prezzo è stata la variabile chiave per la realizzazione della compravendita e ormai la quasi totalità dei potenziali acquirenti è sempre più attenta al rapporto prezzo/qualità ed esprime la volontà di voler acquistare a prezzi congrui rispetto alla qualità dell’immobile. Questo elemento ha determinato un altro risultato e cioè un calo più accentuato delle quotazioni sulle tipologie usate rispetto a quelle ristrutturate o di nuova costruzione. Infatti dalle nostre analisi è risultato che, quasi sempre nei quartieri dove l’offerta abitativa è più vetusta il ribasso delle quotazioni è stato maggiore. Per gli immobili di nuova costruzione la contrazione dei prezzi è stata meno accentuata e si sono registrati ribassi soprattutto laddove si è verificato un surplus di offerta. Le tipologie medie e quelle popolari hanno registrato cali dei prezzi più significativi rispetto a quelle signorili e di prestigio che hanno meglio preservato il loro valore, per quanto anche su questo segmento di mercato si intravede una maggiore accuratezza nell’acquisto, soprattutto se l’abitazione non risponde del tutto alle esigenze dei potenziali acquirenti. Dunque la prudenza rispetto all’acquisto immobiliare, ma soprattutto rispetto al rapporto tra prezzo e qualità dell’immobile è ormai trasversale a tutte le tipologie di abitazioni. L’attenzione alle caratteristiche dell’immobile ha spinto i potenziali acquirenti ad apprezzare le soluzioni poste ai piani alti, con spazi esterni, luminose, inserite in decorosi contesti condominiali, posizionate in zone tranquille e poco trafficate, con box o posto auto. Gli immobili posizionati al piano terra o al piano alto senza ascensore hanno registrato un calo notevole della domanda e di conseguenza dei prezzi. La domanda immobiliare in questo secondo semestre dell’anno ha visto la ripresa della domanda per investimento che nei precedenti semestri era diminuita, posizionandosi in “attesa” rispetto alle dinamiche di mercato. L’andamento negativo dei mercati finanziari dopo l’estate ha determinato una ripresa che sta continuando anche nei primi mesi del 2009. Gli investitori hanno dirottato il loro capitale su piccoli tagli da mettere a reddito, in alcuni casi sull’abitazione per le vacanze. L’analisi della domanda a gennaio 2009 evidenzia che, nelle grandi città, la tipologia più richiesta è il trilocale con il 35. 7% delle preferenze. A seguire il bilocale con il 28. 6% delle richieste ed infine il quattro locali con il 21. 4%. A Milano, Napoli e Roma la maggioranza della domanda si concentra sui bilocali. A Bari ritorna il dominio del trilocale, dopo un periodo in cui era stato il bilocale a concentrare le preferenze. A Milano e a Napoli i monolocali e bilocali insieme raccolgono il 53. 0% e del 52. 7% delle preferenze. Per quanto riguarda l’analisi della disponibilità di spesa nelle grandi città la maggioranza delle richieste si concentra nella fascia compresa tra 170 e 249 mila € (24. 0%), a seguire la fascia compresa tra 250 a 349 mila € (21. 6%). Nella fascia di spesa compresa tra 170 e 249 mila € si cercano soprattutto trilocali e, a seguire, bilocali. Dal lato dell’offerta la tipologia più presente sul mercato è il trilocale con il 33. 9%, seguito dal bilocale con il 25. 8% e poi dal quattro locali con il 22. 8%. Continua anche in questo semestre la diminuzione dei canoni di locazione che, hanno registrato un calo dell’1. 9% sui bilocali e sui trilocali del 2. 1%. La conseguenza del ribasso dei prezzi, più accentuato rispetto a quello dei canoni, si è tradotta in un lievissimo aumento dei rendimenti immobiliari lordi sui bilocali che si sono portati al 3. 9%. E’ difficile capire cosa accadrà nei prossimi mesi, molto dipenderà dall’andamento dell’economia nel nostro Paese e dal comportamento cha sarà messo in atto dagli Istituti di Credito. Le nostre previsioni per i prossimi mesi sono improntate ad un ulteriore ribasso dei volumi di compravendita e delle quotazioni; quest’ultimo aspetto, insieme al ribasso dei tassi di interesse, ha restituito fiducia i potenziali acquirenti che iniziano a capire che è un momento opportuno per acquistare l’abitazione.   Fonte Tecnocasa.  
   
   
MERCATO IMMOBILIARE IN SICILIA  
 
Palermo, 22 aprile 2009 - In diminuzione del 7. 1% le quotazioni immobiliari di Palermo nel corso del 2008, con un calo del 4. 9% nella seconda parte dell’anno.
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008
+6. 5% +9. 8% +5. 4% +9. 7% +10. 6% +16. 4% +8. 4% +4. 6% -7. 1%
Nelle zone centrali di Palermo le quotazioni delle abitazioni sono diminuite del 5. 8%. In particolare la contrazione si è registrata nella parte compresa tra via Maqueda e corso Vittorio Emanuele, che nel corso degli ultimi anni è stata sottoposta ad interventi di ristrutturazione in seguito ad una serie di contributi erogati dal Comune di Palermo con la finalità di riqualificarne le aree più degradate. Infatti negli ultimi anni molti costruttori avevano acquistato abitazioni in cattive condizioni per poi ristrutturarle. Nel corso degli ultimi mesi la domanda di immobili in zona è sensibilmente diminuita. Inoltre una buona parte di richieste negli anni scorsi era rivolta all’acquisto di abitazioni di prestigio, con caratteristiche architettoniche particolari. Al momento l’offerta per queste tipologie abitative è decisamente diminuita e le compravendite di questo tipo sono molto rare. A questo si deve aggiungere una contrazione della domanda causata dalla restrizione sulla concessione del credito. Sempre ambiti gli immobili compresi tra via Cavour, via Roma e via Ruggero Vii, palazzi storici della fine del 1800 ed inizi del 1900 e soluzioni degli anni ’50-’60. Per un buon usato si spendono cifre medie di 1800-2000 € al mq. Ad aver acquistato nella seconda parte dell’anno sono stati investitori (investimento medio di 150 mila €) e piccoli nuclei familiari. Anche sulle locazioni si registra una diminuzione dei valori dei canoni di locazione dovuta alla maggiore offerta di immobili in affitto sul mercato, frutto delle scelte di investimento degli anni passati. Stabili le quotazioni della parte del Centro storico intorno a piazza Marina e al mercato di Ballarò dove acquistano soprattutto investitori e stranieri. I primi in particolare spendono cifre medie di 80-120 mila € (tra questi anche genitori di studenti universitari che provengono dalle altre province della Sicilia). La zona intorno a piazza Marina presenta un mercato più prestigioso, caratterizzato da abitazioni che sono state oggetto di riqualificazione nel corso degli ultimi anni e che ora si vendono a prezzi medi di 3500 € al mq. La maggioranza delle compravendite si realizzano nella zona più popolare, intorno al mercato di Ballarò, dove ci sono soluzioni della fine del 1800 e gli inizi del 1900, al massimo di tre piani e spesso da sottoporre ad interventi di ristrutturazione. Quando l’immobile è da ristrutturare o è inserito in un contesto condominiale da ristrutturare è spesso oggetto di acquisto da parte di costruttori. La cifra minima da mettere in conto è di 500 € al mq. In zona il taglio più diffuso è il trilocale intorno ai 70 mq, tipologia che non richiede investimenti particolarmente impegnativi e questo ha contribuito alla tenuta dei valori. Anche nel quartiere di Terrasanta si è avuto un ribasso dei prezzi che ha interessato soprattutto le tipologie medie ed economiche, oggetto di acquisto da parte di persone che quasi sempre fanno ricorso al mutuo. La zona presenta anche delle tipologie più signorili, dai tagli oltre 140 mq, destinati ad acquirenti che quasi sempre comprano per migliorare la loro condizione abitativa. Nella seconda parte dell’anno si è registrato un ritorno degli investitori che si sono orientati sulle tipologie più economiche investendo cifre medie di 130-140 mila €. La zona è molto eterogenea dal lato dell’offerta abitativa e include soluzioni più economiche degli anni ’50-‘60 in via Aurispa e nelle sue traverse. Le quotazioni medie sono di 1400 € al mq. Tra gli acquirenti di questa area ci sono anche coppie giovani e persone che hanno una minore disponibilità di spesa. A ridosso di via Notarbartolo e di via Terrasanta ci sono tipologie degli anni ’50-’60 dai tagli molto ampi e anche alcune soluzioni signorili degli anni ’30 con caratteristiche architettoniche di pregio. Una soluzione ristrutturata costa mediamente 3000 € al mq. Chi ha acquistato in questo periodo dell’anno ha prestato importanza allo stato di conservazione dell’immobile. Infatti, coloro che si sono orientati sulle tipologie più popolari hanno preferito le abitazioni già in buono stato per timore di affrontare i costi della ristrutturazione. Coloro che invece hanno optato per le tipologie più signorili hanno preferito le tipologie da ristrutturare che consentono una maggiore personalizzazione. I venditori della zona iniziano a capire che devono rivedere i prezzi verso il basso soprattutto se hanno urgenza di vendere; altri invece preferiscono che l’immobile resti in vendita a lungo pur di non ribassare le richieste. La macroarea che ha subito il ribasso dei prezzi più sensibile è stata quella di Uditore con un calo del 7%. Il quartiere che ha subito la contrazione maggiore è stato quello di Passo di Rigano dove, negli ultimi mesi l’offerta immobiliare è aumentata anche in seguito alla vendita di immobili di persone che non sono più riuscite a far fronte al pagamento del mutuo. Hanno acquistato soprattutto coloro che avevano già il capitale a disposizione e che quindi hanno potuto spuntare dei prezzi più contenuti. Tra queste famiglie ed investitori dal momento che nella zona sono aumentate le richieste di immobili in affitto. A titolo di esempio un bilocale per il quale si spende in media 70-80 mila € si affitta a 480 € al mese. La zona si caratterizza per la presenza di immobili in edilizia popolare, Gescal e Iacp, costruite tra la fine degli anni ’50 e gli inizi degli anni ’60 e che nel tempo sono stati ristrutturati e valutati mediamente intorno a 1600-1700 € al mq, con punte di 2000 € al mq. Offerta immobiliare completamente diversa su viale Leonardo da Vinci, via Boccaccio dove ci sono condomini costruiti nella prima parte degli anni ’80 e che sono valutati mediamente intorno a 3000 € al mq se in buone condizioni. Infatti non c’è molta offerta su queste tipologie immobiliari. Da segnalare che su viale Leonardo da Vinci sono in corso i lavori per la costruzione di una linea tramviaria. Quotazioni in ribasso anche per le abitazioni del vicino quartiere di Borgo Nuovo che si presenta come un mercato a se stante dove acquistano persone che hanno sempre vissuto in zona e devono cambiare la propria abitazione. La zona è apprezzata anche per la vicinanza all’autostrada. Anche la macroarea di Parco della Favorita registra una diminuzione delle quotazioni del 6%. Tra le zone che hanno messo a segno la variazione dei prezzi più elevata si registra il quartiere di Lazio-campania-sperlinga che offre prevalentemente tagli molto grandi, a partire da 150 mq, per i quali occorre ribassare il prezzo per collocarli con successo sul mercato. Ad acquistare in zona sono prevalentemente professionisti, spesso famiglie che hanno sempre vissuto nella zona e che ne apprezzano la vicinanza al centro della città. L’offerta immobiliare è molto differenziata tra le zone. Infatti in via Lazio e via Campania ci sono condomini degli anni ’60, mentre nella zona Sperlinga sono disponibili delle tipologie in stile liberty degli anni ’30, molto richieste, ma per le quali c’è poca offerta sul mercato e di conseguenza non si realizzano molte compravendite. Quando questo avviene si raggiungono cifre molto elevate. Subito a ridosso di Villa Sperlinga sono disponibili delle soluzioni in residence, con giardino interno e box auto. Parliamo di tagli molto grandi (anche oltre 200 mq) che costano mediamente intorno a 3000-3200 € al mq. Chi ha acquistato nella seconda parte dell’anno ha guardato soprattutto alla disposizione interna degli spazi oltre che alla tranquillità della zona e alle condizioni interne del palazzo. Tra i venditori si segnala una maggiore propensione a ribassare i prezzi per gli immobili che restano sul mercato a lungo. In ribasso anche le quotazioni delle abitazioni di Cardillo, borgata che sorge tra i monti Pellegrino-billemi-gallo alla periferia della città. Tra le motivazioni, oltre alla presenza di un target medio di acquirenti che spesso ricorre al mutuo per l’acquisto, anche la maggiore offerta di abitazioni sul mercato, risultato di nuovi interventi realizzati negli ultimi anni e, in parte ancora da collocare sul mercato. La zona offre soprattutto tipologie popolari oltre ad alcune soluzioni in residence e case padronali. La presenza di quotazioni più accessibili rispetto ad altri quartieri della città la rende interessante per l’acquisto da parte di acquirenti provenienti dai quartieri limitrofi con prezzi più elevati. Infatti la totalità delle compravendite della zona riguardano soprattutto la prima casa. Le quotazioni sono abbastanza differenziate a seconda delle tipologie immobiliari e si passa da 1600-1700 € al mq per le case padronali da ristrutturare fino a 2700-2800 € al mq per le tipologie di nuova costruzione. Infatti negli ultimi anni in zona sono stati realizzati nuovi residence, dotati di posto auto, che nel tempo hanno subito dei ribassi di prezzo ed ora sono venduti a 2700-2800 € al mq. Nella scelta dell’immobile da acquistare è stata importante la presenza del box o del posto auto dal momento che in zona ci sono difficoltà di parcheggio ma anche lo stato di conservazione dell’abitazione che ha visto una preferenza per le tipologie che non necessitano di interventi di ristrutturazione. Anche la macroarea della Fiera nella seconda apre dell’anno mette a segno una contrazione dei prezzi del 3. 6%, con un calo superiore alla media nella zona di Sciuti-leopardi-magnolia. Hanno sofferto maggiormente i tagli più grandi, numerosi in zona, per i quali si sono registrati sensibili ribassi di prezzo per poterli collocare con successo sul mercato. Ad acquistare in zona sono prevalentemente professionisti e difficilmente si realizzano acquisti con mutuo. La maggioranza degli immobili sono sorti dagli anni ’60 fino agli anni ’90, quasi sempre sono dotati di portineria e sono ben conservati nelle parti comuni. Nella seconda parte dell’anno sono state realizzate compravendite sia come prima casa che come investimento. In questo caso si tratta di immobili acquistati per i figli oppure da mettere a reddito dopo essere stati ristrutturati e a volte anche frazionati. Un bilocale si affitta mediamente intorno a 450-600 € al mese. La presenza del posto auto o del box è un elemento importante per la realizzazione della compravendita. A seguire il piano a cui è posizionato l’immobile. Infine si segnala la diminuzione del 2. 8% dei quartieri della macroarea di Università-brancaccio, tra questi l’area intorno a corso dei Mille-messina Marine , in particolare sui tagli superiori a 100 mq. Tengono ancora bene le quotazioni di bilocali e trilocali. Gli acquisti sono stati realizzati soprattutto per uso diretto e la tipologia più richiesta è stata il trilocale, acquistato sia da chi è alla ricerca della prima casa e sia da chi invece ha effettuato un acquisto di sostituzione. Le abitazioni maggiormente ricercate sono quelle situate in via Messina Marine e quelle posizionate sulle strade più commerciali (via Diaz, via Puglisi). In via Messina Marine, che costeggia il litorale e nelle strade parallele si possono trovare anche degli immobili da cui è possibile godere della vista mare. Una soluzione di questo tipo può arrivare a costare anche 1800 € al mq. Infatti la maggioranza degli immobili sono condomini. Su Corso dei Mille sono invece disponibili, in minor misura, delle soluzioni indipendenti dei primi anni ’50 che si sviluppano su due livelli. Le quotazioni per queste tipologie oscillano da 900 a 1200 € al mq. Potenziali acquirenti sempre più riflessivi e ribasso delle quotazioni delle abitazioni hanno segnato la seconda parte del 2008 nella zona di Calatafimi Alta. La maggioranza degli acquisti realizzati in questo periodo ha riguardato soprattutto la prima casa e ha visto protagoniste le famiglie che hanno realizzato acquisti di sostituzione. Infatti la metratura più richiesta è di 90-100 mq. La zona offre soprattutto abitazioni in edilizia cooperativa costruite negli anni ’80. Presenti anche delle soluzioni dei primi anni 2000. Esistono anche delle tipologie degli anni ’60-’70, meno quotate e che sono state acquistate da coloro che avevano una disponibilità di spesa entro i 200 mila €. Tra le zone più apprezzate, ma anche più quotate e di conseguenza destinate ad un target medio alto citiamo quella che si sviluppa intorno a via Russo e via Terranova, apprezzate perché sono sorte tra la fine degli anni ’80 e gli anni ’90 e perché servite dalla presenza di centri commerciali e scuole. Si raggiungono quotazioni medie di 2300 € al mq, con punte di 2500 € al mq. Si sono registrate difficoltà nella vendita dei piani rialzati o dei piani terra. Sul mercato delle locazioni si registra una maggiore richiesta alimentata da coloro che non riescono ad accedere al mercato della vendita avendo maggiori difficoltà di accesso al credito e tra questi lavoratori a termine e autonomi.
Domanda Monolocali 2 locali 3 locali 4 locali 5 locali
Gennaio ‘09 1. 6% 21. 4% 43. 8% 23. 2% 10%
Luglio ‘08 1. 7% 19. 0% 46. 2% 23. 3% 9. 8%
A Gennaio si registra una maggiore concentrazione della domanda sui trilocali che risultano la tipologia più ricercata a Palermo. A seguire i quattro locali che raccolgono il 23. 2% delle preferenze.
Offerta Monolocali 2 locali 3 locali 4 locali 5 locali
Gennaio ‘09 3. 7% 18. 9% 31. 4% 27. 4% 18. 6%
Luglio ‘08 4. 4% 16. 4% 29. 7% 28. 0% 21. 0%
A Gennaio si registra un aumento della distribuzione sul mercato dei grandi tagli: i trilocali che raccolgono il 31. 4% delle preferenze e a seguire i quattro locali con il 27. 4%. I bilocali raccolgono il 18. 9% delle preferenze. Agrigento - Nel secondo semestre del 2008 ad Agrigento si registra un calo delle quotazioni immobiliari pari al 5. 4%. Crescono infatti le difficoltà di accesso al credito e questo ha determinato, nella seconda parte dell’anno, un rallentamento del mercato immobiliare. Ad acquistare sono prevalentemente famiglie e la tipologia più ricercata è il quattro locali. Sono sempre molto apprezzate le soluzioni vista mare, con parcheggio e con cisterna per la raccolta dell’acqua. A tenere meglio sono le tipologie signorili, particolarmente presenti in Centro su viale della Vittoria e su via Atenea, in zona mare, a San Leone centro. Queste tipologie sono richieste soprattutto da professionisti che possono acquistare in contanti o con l’aiuto di mutui che coprono solo una piccola parte del valore dell’immobile. Per un appartamento signorile in viale della Vittoria, con vista mare e vista sulla Valle dei Templi, si possono spendere fino a 3200 € al mq se in buone condizioni. Via Atenea è la strada principale di Agrigento ed è caratterizzata dalla presenza di immobili costruiti a partire dal Xix secolo. Gli appartamenti, tutti senza ascensore, costano da 2000 a 2300 € al mq se ristrutturati e con vista mare oppure con affaccio sulla via, mentre per soluzioni con doppia esposizione si arriva a spendere 2500 € al mq. Nella zona bassa della città ed in particolare nell’area di via Dante, via Manzoni, via Esseneto, via Crispi e piazza Ugo La Malfa, si possono acquistare appartamenti costruiti tra gli anni ’50 e gli anni ’90. In via Dante una soluzione in buone condizioni degli anni ’70, con ascensore, costa 1500 € al mq. Più bassi i prezzi di via Manzoni, dove gli appartamenti sono stati costruiti negli anni ’60 e non possiedono ascensori; per una soluzione in buone condizioni vista mare si spendono 1200-1300 € al mq. In piazza Ugo La Malfa si possono acquistare soluzioni più recenti (fine anni ’90) a 2000 € al mq con vista mare. San Leone si trova a 7 chilometri dalla città ed è la zona Balneare di Agrigento, dove si possono acquistare seconde case in palazzine oppure ville indipendenti. La zona è sorta tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80 ed un appartamento in buone condizioni costa tra 1500 e 2500 € al mq. Nella zona centrale di San Leone una villa da 120 mq con 500 mq di terreno costa tra 500 e 600 mila €. Nel secondo semestre del 2008 si registra un lieve rialzo dei canoni di locazione, determinato da una maggiore richiesta. Chi non riesce ad accedere al credito opta per la locazione. Lo sviluppo edilizio sta interessando soprattutto Villaggio Mosè, a sud est della città, dove si costruiscono appartamenti in villa con ingresso indipendente venduti a 1400-1500 € al mq. In fase di sviluppo anche l’area intorno al Nuovo Tribunale (zona Quadrivio) grazie all’operatività della nuova struttura. Sono in fase di completamento alcuni palazzi il cui prezzo è di 1400 € al mq. Catania - Nel secondo semestre del 2008 a Catania i prezzi degli immobili hanno subito un decremento del 5. 2%. La maggiore rigidità delle banche nella concessione del credito ed una minore disponibilità economica da parte degli acquirenti hanno determinato il ribasso dei prezzi. Nel Centro Storico si è registrata una contrazione delle richieste ed i tempi medi di vendita risultano in crescita. L’area a ridosso di via Plebiscito è popolare ed è caratterizzata da soluzioni dei primi del ‘900 che da ristrutturare costano tra 650 e 850 € al mq. Da qualche anno è in corso la graduale riqualificazione dell’area intorno a piazza Federico di Svevia dove sono stati aperti bed and breakfast, ostelli ed osterie tipiche. In questa zona, edificata tra la fine dell’800 ed i primi anni del ‘900, si possono acquistare appartamenti da ristrutturare a 1500-1600 € al mq. Nei pressi di piazza Dante sono presenti le facoltà di Lettere, Filosofia, Lingue e Giurisprudenza anche se nel secondo semestre del 2008 si registra un calo delle richieste di immobili in affitto da parte di studenti a causa del decentramento del sistema universitario siciliano nei diversi capoluoghi della regione. In diminuzione anche gli acquisti per investimento. Il costo di un appartamento da ristrutturare è di circa 1300 € al mq. Nell’area di piazza Vincenzo Bellini un appartamento da ristrutturare costa 1800-2000 € mq Tra le vie più importanti del Centro di Catania ricordiamo Via Umberto, corso Italia, via Etnea e corso Sicilia dove si trovano soluzioni edificate tra i primi del ‘900 e gli anni ’60. I prezzi dell’usato vanno da 2200 a 2400 € al mq. Da segnalare in zona Mercato (Piazza Carlo Alberto) una buona richiesta di immobili in affitto da parte di cinesi mentre in zona Pescheria il mercato delle locazioni è alimentato prevalentemente da indiani. In discesa i prezzi delle case nella zona di viale delle Province, via Veneto, via D’annunzio e corso Italia. L’interesse per l’acquisto della casa è sempre alto, ma spesso le famiglie non riescono ad accedere al credito. In queste zone si possono acquistare appartamenti costruiti tra gli anni ’40 e gli anni ’60. I top price si trovano su corso Italia, dove un appartamento degli anni ’60 ristrutturato costa tra 3700 e 4000 € al mq e da ristrutturare tra 3200 e 3500 € al mq. Prezzi più contenuti attirano gli acquirenti nelle traverse delle arterie principali, come via Ruggero Vii, via Padova e via Scammacca. In queste strade per una tipologia ristrutturata si spendono 3000-3200 € al mq, mentre per tipologie da ristrutturare il costo è di 2500-2800 € al mq. A cercare casa sono anche professionisti e genitori di studenti, mentre sono in netto calo gli acquisti da parte di investitori. Le tipologie maggiormente apprezzate sono i bilocali ed i trilocali. La presenza di alcune Facoltà universitarie (Economia, Ingegneria, Fisica etc. ) attira studenti dall’hinterland ma anche dalla provincia di Catania, di Enna e di Siracusa. Spesso infatti i genitori degli studenti acquistano piuttosto che prendere in locazione. Il canone di locazione di una stanza per studente è di 200 € mensili. Nell’area del Palazzo di Giustizia la domanda proviene prevalentemente da avvocati che cercano immobili da utilizzare come uffici. Sempre molto richiesta la zona di Canalicchio dove la buona domanda ha determinato nel secondo semestre del 2008 un lieve incremento dei prezzi. Costruita tra gli anni ’50 e gli anni ’80, si trova alla prima periferia della città e buona parte degli acquirenti è rappresentata da famiglie. Numerose le richieste di acquisto nella zona di via Nuova Luce e di via Carnazza, apprezzata per i numerosi servizi, negozi e scuole. Un appartamento in buone condizioni costa tra 2000 e 2500 € al mq. In via Leucatia, via Puglia e via Cimone sono in corso i lavori per la costruzione di alcune palazzine compravendute a 3000 e 3200 € al mq. In discesa dei prezzi in zona Barriera. Attualmente si registra un netto aumento della domanda da parte di risparmiatori che, approfittando del calo delle quotazioni, acquistano appartamenti per i figli oppure da mettere a reddito. La spesa media non supera 180 mila € ed i tagli più ricercati sono bilocali e trilocali. Più difficoltose le vendita di tipologie che superano i cinque locali. Situata alla periferia nord della città, si divide in due sottozone. La parte più vecchia, tra via Vitaliti e via Saglietti, è caratterizzata dalla presenza di case indipendenti costruite nei primi anni del ‘900. Si tratta di soluzioni con ingresso su strada, giardino e con piano terra. Per tipologie da ristrutturare il prezzo è di 1000-1200 € al mq. Via del Bosco è la strada principale del quartiere dove si possono acquistare appartamenti in palazzine degli anni ’60 e ’70. Una soluzione in buone condizioni costa tra 1600 e 2000 € al mq. Le difficoltà nell’acquisto della casa determinano una buona richiesta di immobili in locazione. Il canone di bilocali e trilocali è compreso tra 350 e 450 € al mese. Stabili le quotazioni immobiliari nell’area di Cibali Bassa dove, nei primi mesi del 2009, si registrano leggeri segnali di ripresa, con un aumento delle richieste. La presenza della Cittadella Universitaria determina soprattutto la realizzazione di acquisti da parte di genitori di studenti universitari provenienti da tutta la Sicilia e, in particolare, dalla provincia di Enna, Caltanissetta, Siracusa e Ragusa. Le richieste si concentrano su bilocali e trilocali con un prezzo compreso tra 160 e 210 mila €. Gli appartamenti sono utilizzati dai figli durante gli studi, in condivisione con altri studenti. Al termine degli studi l’appartamento di solito viene rivenduto. Il canone di locazione per una camera singola è di 200 € mensili mentre per una camera doppia si spendono 150 € al mese. A Cibali Bassa si caratterizza per la presenza di palazzi costruiti tra il 1960 ed il 1965. Tra le aree più richieste ricordiamo zona Ambasciatori, apprezzata perchè si trova nei pressi della Cittadella universitaria e per la sua tranquillità. Il prezzo di un appartamento medio usato è di 2000 € al mq. Sempre alta la richiesta di box auto ma l’offerta è scarsa, il prezzo di un box singolo è di 25 mila €. A Cibali Alta si registrano lievi ribassi delle quotazioni, determinati da una reale difficoltà di accesso al credito e da una maggiore prudenza da parte dei potenziali acquirenti. In particolare difficoltà le famiglie che non possiedono capitali iniziali e che non riescono ad ottenere il mutuo. In calo anche le compravendite per investimento. Tra via Rocca Romana e via Lavaggi ci sono palazzine costruite negli anni ’60. Gli appartamenti, quasi sempre da ristrutturare, costano circa 2200 € al mq comprensivi di box auto. In zona Greco-romana si possono acquistare appartamenti d’epoca costruiti dagli anni ’20 in poi. Si tratta di tagli grandi che, da ristrutturare costano 2400-2500 € al mq. Più popolare l’area di via Cibele e via Fazzello, caratterizzata dalla presenza di case singole, dove il mercato immobiliare vive una fase di stasi perché alimentato prevalentemente da famiglie dal reddito medio-basso. In diminuzione le quotazioni immobiliari nella parte alta di Rapisardi, zona semicentrale della città. La difficile situazione del Comune di Catania e la chiusura di alcune aziende locali hanno messo in crisi l’economia di numerose famiglie, gli acquirenti principali di questa zona popolare. L’area di Nesima Superiore è popolare ed è stata costruita tra il 1945 e gli anni ’60. Per acquistare un appartamento in buone condizioni si spendono circa 1000 € al mq. L’area di viale Rapisardi risale agli anni ’70 ed un appartamento in buono stato costa 1500 € al mq. Soluzioni più signorili sono disponibili nell’area di via Ballo e di via Monterosso, dove prevale un’offerta di tagli ampi, inseriti in contesti residenziali e verdi. I prezzi si attestano su 1900-2000 € al mq. Enna - Nel secondo semestre del 2008 le quotazioni immobiliari di Enna sono scese del 9. 1%. I prezzi, cresciuti in maniera eccessiva negli scorsi anni, stanno subendo un naturale ridimensionamento, indotto anche dalla ridotta disponibilità economica dei potenziali acquirenti e da una maggiore offerta di immobili sul mercato. Il mercato immobiliare della città è movimentato prevalentemente da famiglie e giovani coppie alla ricerca della prima casa, ma non mancano, grazie alla presenza di numerose facoltà universitarie, gli acquisti da parte di investitori e di genitori di studenti provenienti da tutte le province siciliane. Il trilocale è la tipologia più richiesta. Sempre apprezzate le soluzioni con box auto. La domanda di box si concentra ad Enna Alta, nel centro storico della città, dove l’offerta però è bassa. Il prezzo di un box singolo è di 18-20 mila euro ed il canone di locazione è di 80 € al mese. Cresce inoltre la domanda di immobili in affitto, e questo ha determinato nel secondo semestre del 2008 un aumento dei canoni di locazione. Attualmente per l’affitto di un bilocale si spendono 280 € al mese mentre per un trilocale si spendono 360 € al mese. Una camera per studente costa 180-200 € al mese. Signorile il Centro Storico della città caratterizzato da palazzi del Xix secolo. Per l’acquisto di una soluzione ristrutturata si spendono da 1000 a 1500 € al mq. Sempre molto apprezzata via Roma, strada principale del Centro storico. Da segnalare in zona Monte, su viale 4 Novembre, la costruzione di un nuovo centro commerciale, negozi, uffici ed appartamenti. Si sta inoltre procedendo al recupero di una vecchia scuola per la realizzazione di strutture ad uso dell’Università. Questa area della città fu edificata tra gli anni ’60 e gli anni ’70. Un appartamento ristrutturato si vende al prezzo di 1800 € al mq. In fase di espansione l’area di Enna Bassa dove sono in costruzione nuovi condomini in zona Enna Due e Ospedale. Un appartamento nuovo costa 2000 € al mq. Enna Bassa è caratterizzata dalla presenza di numerose attività commerciali, dell’Ospedale, dell’Università e di un’area dedicata all’artigianato. Messina - In calo i prezzi degli immobili a Messina nella seconda parte del 2008 (-4. 2%)in seguito al ridotto potere di acquisto degli acquirenti. Si registra inoltre un aumento delle famiglie con difficoltà di accesso al credito che hanno dovuto rivedere il loro budget. Nel Centro Storico si cercano prevalentemente bilocali e trilocali, richiesti prevalentemente da giovani coppie e da genitori di studenti universitari, mentre i professionisti e le famiglie preferiscono appartamenti più grandi. Nel Centro Storico ci sono prevalentemente palazzi costruiti tra gli anni ’30 e gli anni ’40. Queste tipologie si possono acquistare, tra le altre, nell’area di Corso Cavour e di via Xxiv Maggio, apprezzata perché nei pressi di piazza Duomo e con minori difficoltà di parcheggio. Un appartamento in buone condizioni costa 2500 € al mq. In viale Principe Umberto e in via Pietro Castelli si trovano soluzioni edificate negli anni ’60 e ’70 e il prezzo di una tipologia in buono stato è di 1800-2000 € al mq. In queste vie cos’ come in via La Farina sono in costruzione nuovi palazzi. In viale Principe Umberto il prezzo del nuovo è compreso tra 2200 e 2800 € al mq mentre in via Pietro Castelli si spendono tra 2000 e 2600 € al mq. In via La Farina, a 200 metri da piazza Cairoli, sono in corso d’opera i lavori per la costruzione di palazzo Colapesce un immobile residenziale dalle finiture di lusso. Per l’acquisto di un appartamento in questo contesto si spendono da 3000 a 3500 € al mq. I box auto sono sempre molto richiesti ma l’offerta si limita alle nuove costruzioni. In viale Principe Umberto il prezzo di un box singolo è di 25 mila €. E’ in progetto la riqualificazione della zona del Tirone, dove è prevista la creazione di nuove strutture residenziali e commerciali e di un nuovo parcheggio. Nella seconda metà dell’anno si è registrato un rallentamento delle richieste di immobili in locazione. Per affittare un bilocale nel Centro Storico si spendono 400 € al mese mentre il trilocale costa 500-600 € al mese. In lieve calo le quotazioni immobiliari nella zona nord ed in zona Garibaldi. Nel secondo semestre del 2008 si è registrato un aumento degli acquisti con basso ricorso la mutuo. Infatti solo chi aveva a disposizione un capitale o una parte di esso è riuscito ad acquistare senza problemi. Da segnalare inoltre un aumento di richieste da parte di investitori che hanno dirottato i loro i capitali nel settore immobiliare. Gli acquisti per investimento si concentrano su bilocali e trilocali dal costo compreso tra 100 e 130 mila € e si focalizzano nei pressi delle facoltà universitarie e cioè in centro, in zona Annunziata e nell’area del Policlinico. Il canone di locazione di una stanza singola è di circa 200 € al mese. Per tutto il 2008 si è registrato un aumento della domanda di appartamenti in affitto determinato dalla maggiore difficoltà delle famiglie ad accedere al mercato del credito. Gran parte della domanda è costituita da studenti, single, giovani coppie e stranieri. Da segnalare la revisione verso il basso dei canoni da parte dei proprietari in modo da garantirsi continuità nei rapporti di locazione. Inoltre la corsa all’investimento degli scorsi anni determina attualmente un surplus di offerta di immobili in affitto sul mercato. In Centro è sempre molto richiesta l’area di viale San Martino e di piazza Cairoli dove si trovano palazzi costruiti tra gli anni ’40 e gli anni ’70. Per l’acquisto di una soluzione ristrutturata si spendono circa 2300 € al mq. Negli ultimi anni su alcune palazzine del Centro sono stati costruiti dei piani sopraelevati aggiuntivi che sono venduti a prezzi compresi tra 2500 e 2900 € al mq. Nei pressi di piazza Cairoli sono stati abbattuti alcuni vecchi stabili e sono in corso d’opera il lavori per la costruzione di nuove palazzine. Il prezzo di vendita è di 3200 € al mq. Nelle vie limitrofe a viale San Martino, come ad esempio via Santa Marta e piazza Trombetta, si possono acquistare appartamenti in palazzi degli anni ’60 e ’70 ad un prezzo di 1500 € al mq, se in buone condizioni. Da segnalare in Centro la realizzazione di numerose rotonde. La mancanza di posti auto determina una buona richiesta di box auto sia in Centro che in zona Garibaldi. Il prezzo di un box singolo in Centro è compreso tra 15 e 30 mila € mentre per l’acquisto di un box in zona Garibaldi si spendono al massimo20-22 mila €. Sempre numerose le richieste di immobili nell’area di via Garibaldi perché ben servita e non lontana dal Centro della città. In questa zona si segnala una forte concentrazione di palazzi storici dei primi del ‘900 che sono caratterizzati da facciate decorate, soffitti alti ed affreschi. Queste tipologie sono ampie, con metrature medie di circa 170 mq, e se ristrutturate costano tra 2200 e 2500 € al mq. Più collinare e panoramica l’area di viale Regina Margherita e viale Regina Elena, dove si possono acquistare soluzioni in palazzine costruite tra gli anni ’60 e ’70 ad un prezzo di 1500-1700 € al mq se in buono stato. Nell’area settentrionale della città le richieste di acquisto si concentrano su viale della Libertà, molto richiesto perché costeggia il mare e gli appartamenti godono della vista sullo stretto di Messina. In questa zona si possono acquistare soluzioni costruite negli anni ’70 ad un prezzo di 1500-1700 € al mq per un buon usato. Più esclusivi i complessi Villa Luce e Parco dei Gerani dove un appartamento in buone condizioni vista mare costa circa 2500 € al mq. Intorno a viale della Libertà si costruisce e si è costruito molto. Per questo motivo si pensa ad un ridimensionamento del Piano Regolatore finalizzato al contenimento dell’offerta immobiliare e alla riduzione del rischio di dissesti idro-geologici causati da un’eccessiva cementificazione. Il prezzo del nuovo è compreso tra 2000 e 2300 € al mq. Soluzioni indipendenti si possono acquistare in zona Sant’agata ed in zona Gazzirri, dove una villa singola da 250-300 mq ha un costo che oscilla tra 400 e 600 mila €. Le soluzioni in edilizia cooperativa si concentrano nella zona di San Licandro e nella zona alta del viale Annunziata. Nel 2008 il Comune di Messina ha effettuato alcuni interventi per il miglioramento del lungomare attraverso la costruzione di nuovi marciapiedi, l’aggiunta di panchine e giochi per bambini ed il prolungamento della pista ciclabile. Siracusa - Nel secondo semestre del 2008 a Siracusa si è registrato un calo delle quotazioni immobiliari pari al 3. 0%. Tra le località interessate anche Ortigia dove il ribasso è determinato da una maggiore prudenza da parte degli acquirenti. Si allungano infatti i tempi medi di vendita anche se risulta sempre alta la domanda da parte di stranieri (in prevalenza inglesi e francesi) che acquistano seconde case da mettere a reddito oppure da utilizzare durante le vacanze. L’investimento medio è di 125 mila € per l’acquisto di una soluzione da 50 mq. Ortigia è molto apprezzata anche da amatori provenienti dal Nord e dal Centro Italia che acquistano generalmente metrature superiori a 100 mq, situate ai piani alti e dotati di vista mare. Tra le aree più signorili di Ortigia c’è Passaggio Adorno che si trova a ridosso del mare, dove un appartamento in buone condizioni costa circa 3000 € al mq. Su corso Umberto I si possono acquistare soluzioni signorili del 1800 ad un prezzo di 2200 € al mq se ben ristrutturate. Nell´aprile 2009 si terrà ad Ortigia un incontro del G8 che si svolgerà nella ex caserma “Abela”, sede dell’attuale facoltà di architettura e dove in futuro sarà creato anche un Centro congressi. Sono in corso i lavori per la ripavimentazione di tutta Ortigia; già ultimata la ripavimentazione di corso Umberto I e di via Minerva. In fase di riqualificazione anche l’area di largo Graziella dove si è completata la realizzazione di una nuova casa dello studente e si procede al rifacimento di alcune facciate. Sono sempre in corso i lavori per la trasformazione del Palazzo delle Poste in un hotel. Tra Ortigia e la periferia della città sorge la zona di Akradina, le cui quotazioni sono in diminuzione Gli immobili della zona sono ricercati prevalentemente da famiglie. Le tipologie maggiormente richieste sono i trilocali ed il quattro locali. L’area di via Tisia e di via Tica fu edificata negli anni ’70 ed è apprezzata perché commerciale e ben servita. Un trilocale con metratura compresa tra 75 e 100 mq costa tra 125 e 135 mila €. La vicinanza a via Tisia rende vivace anche il mercato di via Senatori di Giovanni, via Pitia e via Filisteo. Grazie alla presenza del Tribunale e della Questura, in zona Santa Paragia da qualche anno si assiste ad un processo di riqualificazione dell’intera area. Una delle zone più apprezzate di Siracusa è quella di Scala Greca caratterizzata da soluzioni costruite tra gli anni ’70 e gli anni ’90di dimensioni molto ampie e per questo poco appetibili in questo momento di mercato. Per questo motivo sono in corso d’opera numerosi interventi per la costruzione di nuove palazzine con appartamenti da 3-4 locali, molte delle quali sono state già completate. In particolare si costruisce nelle aree di via Butera e di via Piazza Armerina dove per acquistare un appartamento nuovo si spendono 2000-2200 € al mq. La zona di viale Scala Greca, via Lentini e via Avola è apprezzata per i prezzi contenuti, un appartamento degli anni ’70-‘80 in buone condizioni costa al massimo 1200 € al mq. L’offerta di soluzioni indipendenti si concentra su via Gela, via San Cataldo e via Noto dove ci sono ville singole costruite dagli anni ’80 in poi. Si tratta di soluzioni da 120-130 mq costruite su lotti da 1000 mq circa e compravendute ad un prezzo di 230 mila €. Attualmente sono in costruzione nuove ville singole vendute a prezzi compresi tra 350 e 500 mila €. Da segnalare una buona richiesta di box auto da parte di investitori. Per l’acquisto di un box singolo si spendono circa 25 mila € ed il canone di locazione mensile è di 100-110 €. Il mercato delle locazioni è alimentato da single, coppie e famiglie ma non mancano le richieste da parte di lavoratori trasfertisti impiegati negli stabilimenti industriali Erg ed Enichem e nei centri commerciali. Si cercano appartamenti già arredati ed il canone di locazione di un bilocale arredato è di 500 € al mese mentre per un appartamento da arredare si spendono 300-350 € al mese. Da segnalare una forte richiesta di terreni edificabili da parte di costruttori. Per rispondere a questa esigenza nel 2008 è stato approvato il Nuovo Piano Regolatore che ha permesso, in base alle diverse ubicazioni dei terreni stessi, la trasformazione di alcuni terreni da agricoli in edificabili. Le famiglie che cercano la prima casa spesso si orientano nella zona di viale Tunisi. La domanda si concentra particolarmente su trilocali già ristrutturati ed ubicati in un buon contesto. A cercare immobili in affitto sono singles, giovani coppie e famiglie ed il canone di locazione di bilocali e trilocali è compreso tra 400 e 450 € al mese. L’offerta include condomini costruiti negli anni ´70. Tra le aree più ricercate da segnalare Via Grottasanta, Via Filisto e Viale Tunisi, centrali e ben servite. Un appartamento in buono stato costa tra 1000 e 1100 € al mq. In Via Grottasanta sono in costruzione nuovi appartamenti. Nell´area di Via Luigi de Caprio e di Via Beneventano del Bosco si possono acquistare soluzioni più recenti, edificate alla fine degli anni ´90. Il prezzo di un appartamento con box auto e di 1500 € al mq. Trapani - Nel secondo semestre del 2008 a Trapani non si registrano variazioni dei prezzi degli immobili anche se, nei primi mesi del 2009, sono comparsi i primi segnali di ribasso nell’area centrale della città. I tempi medi di vendita sono in crescita. Il rallentamento è determinato da una maggior prudenza da parte delle famiglie, ma anche da tempi più lunghi nell’erogazione del credito da parte delle banche. Ad acquistare sono prevalentemente famiglie, ma si registra un aumento degli acquisti per investimento da parte di risparmiatori (provenienti anche da Palermo) che decidono di mettere al sicuro il proprio capitale (la spesa media è compresa tra 50 e 70 mila €). La richiesta di immobili in locazione proviene da famiglie ed il canone di locazione di bilocali e trilocali è compreso tra 300 e 370 € al mese. Sia in acquisto che in affitto le tipologie maggiormente ricercate sono il trilocale ed il quattro locali con cucina abitabile e preferibilmente con doppi servizi. Continuano gli interventi di riqualificazione nel Centro storico della città. Sono in corso numerose ristrutturazioni che riguardano le facciate di alcuni palazzi e la realizzazione di nuovi marciapiedi. Sempre molto richiesta l’area pedonale di via Garibaldi, via Torrearsa e corso Vittorio Emanuele dove si possono acquistare appartamenti in palazzi dei primi del ‘900 ad un prezzo di 1800-2000 € al mq se in buono stato. La rimanente parte del Centro storico è più popolare ed è richiesta anche da stranieri. In piazza Vittorio, situata al confine tra il Centro storico ed il Centro della città, si trovano soluzioni d’epoca ristrutturate ad un prezzo di 1400-1500 € al mq. Via Fardella, nel Centro di Trapani, è tra le vie più commerciali. Questa area è caratterizzata dalla presenza di palazzi costruiti tra gli anni ’30 e gli anni ’50 ma anche di condomini degli anni ’70. Una soluzione ristrutturata costa 1400 € al mq. Anche via Archi è un’importante arteria commerciale della città, dove sono disponibili case padronali costruite tra gli anni ’60 e gli anni ’70. Il costo di una soluzione ristrutturata è di 1200 € al mq. In via della Salute è stata ultimata la costruzione di alcuni palazzi per un totale di circa 30 nuovi appartamenti valutati 1700 € al mq. Da segnalare una buona richiesta di soluzioni indipendenti in zona San Cusumano, in direzione San Vito, dove si possono acquistare villette con giardino a prezzi compresi tra 250 e 300 mila €. Ad Erice – Casa Santa la domanda immobiliare è sempre positiva ma la difficoltà di accesso al credito ed una maggiore prudenza da parte degli acquirenti determinano un rallentamento del mercato, che comunque, nel secondo semestre del 2008, registra prezzi stabili. Ad acquistare attualmente sono in prevalenza famiglie che possiedono una parte di risparmi da investire nella compravendita. Le tipologie preferite sono il trilocale ed il quattro locali, ma sono numerose anche le richieste di soluzioni indipendenti. Il Rione Palma si caratterizza per la presenza di ex case popolari ormai riscattate e vendute attualmente a 600-700 € al mq da ristrutturare ed a 1000-1200 € al mq ristrutturate. Si tratta di tipologie spesso senza ascensore costruite tra gli anni ’50 e gli anni ’70. Nell’area di via Palma e di viale delle Regioni Siciliane si possono acquistare soluzioni più recenti, edificate negli anni ’70, ad un prezzo di 800-900 € al mq da ristrutturare e di 1200-1300 € al mq ristrutturati. Alle spalle del Rione Palma si trova la zona del Santuario con appartamenti in condomini degli anni ’70 venduti a 1300 € al mq se ristrutturati. In zona via Marsala e corso Piersanti Mattarella si possono acquistare soluzioni signorili e panoramiche sorte tra gli anni ’70 e gli anni ’80, un appartamento ristrutturato costa 1300-1400 € al mq. In questa area si registra un aumento della domanda di box auto il cui prezzo oscilla tra 25 e 30 mila € (20 mq). L’area di Xitta e di Paceco si caratterizza per la presenza di case indipendenti con ingresso su strada, sorte tra gli anni ’50 e gli anni ’60. Il prezzo di vendita è di 900-1000 € al mq se in buone condizioni. Attualmente sono in costruzione alcune villette bifamiliari il cui prezzo è varia tra 200 e 220 mila €. La zona di Villa Rosina, compresa tra Trapani e Paceco, è in fase di espansione. Sono in costruzione palazzine e bifamiliari in cooperativa e sono in corso alcuni lavori di urbanizzazione come il potenziamento dell’illuminazione e la realizzazione di strade asfaltate. Un appartamento nuovo costa 1400-1500 € al mq mentre una villetta bifamiliare costa tra 200 e 210 mila €. In zona Mokarta così come in zona Milo sono in fase di realizzazione nuove ville singole e bifamiliari con finiture di pregio. I prezzi vanno da 250 a 450 mila €. Ville indipendenti sono in costruzione anche nei pressi della ferrovia, in via Salemi. Per quanto riguarda le isole Egadi segnaliamo la realizzazione di case indipendenti a Favignana in zona del Bosco. Il prezzo del nuovo è di 5000 € al mq, mentre un appartamento in Centro storico costa tra 2200 e 2600 € al mq. A Levanzo e Marettimo un appartamento in buono stato costa tra 3000 e 4000 € al mq. A Pantelleria acquistano prevalentemente professionisti provenienti da Roma e Milano. Sempre molto richiesto il “dammuso”, costruzione in pietra lavica tipica dell’isola. Un dammuso da 45-50 mq costa da 250 mila € in su se indipendente, altrimenti il prezzo scende a 150 mila €. Fonte Tecnocasa .
 
   
   
PIRELLI & C. SPA RISULTATI AL 31 MARZO 2009: RICAVI: 1.043,0 MILIONI DI EURO (1.197,9 MILIONI DI EURO AL 31 MARZO 2008) UTILE NETTO CONSOLIDATO TOTALE: 1,1 MILIONI DI EURO. UTILE NETTO CONSOLIDATO DI COMPETENZA: 9,5 MILIONI DI EURO  
 
Milano, 22 aprile 2009 - Il Consiglio di Amministrazione di Pirelli & C. Spa, riunitosi ieri , ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2009. Le misure di ristrutturazione avviate lo scorso anno hanno consentito di contenere gli impatti legati al protrarsi della crisi e di concludere il primo trimestre 2009 con risultati in miglioramento rispetto al quarto trimestre 2008, seppure in calo rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno per il rallentamento congiunturale del comparto automotive e del settore immobiliare in cui opera il gruppo. Complessivamente, il gruppo ha chiuso il trimestre con indicatori operativi in linea con quanto previsto dal piano industriale 2009-2011 presentato lo scorso 11 febbraio, mostrando ricavi pari a 1. 043,0 milioni di euro e un margine Ebit pari al 4,5%. Il risultato netto, positivo per 1,1 milioni di euro, evidenzia un sostanziale pareggio. Nel settore pneumatici, nel primo trimestre, Pirelli Tyre ha finalizzato parte delle azioni di ristrutturazione già comunicate per far fronte al difficile contesto di mercato nell´ambito del processo di miglioramento dell´assetto industriale e di adeguamento della struttura dei costi fissi al mutato scenario. I primi tre mesi del 2009 mostrano segni di miglioramento rispetto all´ultimo trimestre 2008, pur scontando ancora il permanere dell´elevato livello dei costi delle materie prime, la cui diminuzione produrrà benefici a partire dal secondo trimestre 2009 insieme ai benefici legati alla diminuzione, già in corso in misura significativa, degli stock a magazzino. Grazie alle azioni finalizzate a una maggiore penetrazione sul mercato domestico e internazionale, Pirelli Eco Technology, la società del gruppo attiva nella mobilità sostenibile, ha registrato nel corso del trimestre un volume di vendite di filtri antiparticolato in crescita rispetto al corrispondente periodo del 2008, seppure il risultato sia ancora influenzato dai costi di struttura legati all´espansione dell´attività. Nel settore immobiliare, Pirelli Re sta procedendo con la riorganizzazione avviata lo scorso anno per far fronte ai mutati scenari. La società ha concluso il primo trimestre 2009 con risultati gestionali ancora negativi, ma in miglioramento rispetto all´ultimo trimestre 2008, malgrado il settore continui a essere colpito dalla crisi iniziata lo scorso esercizio. A sostegno del nuovo modello di business e per consentire alla società di esprimere nell´arco del piano 2009-2011 il reale valore implicito negli asset, lo scorso 17 aprile l´Assemblea straordinaria degli azionisti ha approvato un aumento di capitale di 400 milioni di euro. Nelle altre attività si segnalano in particolare il buon andamento di Pirelli Broadband Solutions, che ha concluso il periodo in utile e ricavi in crescita di oltre il 50%. Coerentemente con quanto annunciato in occasione della presentazione del piano industriale di Gruppo 2009-2011, nel corso del trimestre è proseguito il percorso di focalizzazione e rafforzamento dei core business, anche attraverso la ridefinizione del portafoglio attività. In tal senso si inserisce l´accordo raggiunto con Alcatel-lucent il 24 marzo 2009 per la cessione a quest´ultima, per un valore complessivo di 56 milioni di euro, della partecipazione detenuta in Alcatel-lucent Submarine Networks, società attiva nei sistemi sottomarini per telecomunicazioni. Gruppo Pirelli & C. Spa – A livello consolidato, i ricavi al 31 marzo 2009 sono pari a 1. 043,0 milioni di euro, in diminuzione del 12,9% rispetto ai 1. 197,9 milioni di euro del primo trimestre 2008 (-10,5% la variazione organica, al netto dell´effetto cambi). Il risultato operativo (Ebit), pari a 46,8 milioni di euro, si confronta con un risultato del primo trimestre 2008 pari a 115,1 milioni di euro e mostra un´incidenza sui ricavi pari al 4,5%, in linea con l´obiettivo previsto dal piano industriale di gruppo 2009-2011. L´utile netto consolidato totale è pari a 1,1 milioni di euro rispetto ai 62,4 milioni del primo trimestre 2008, mentre l´utile netto consolidato di competenza di Pirelli & C. Spa ammonta a 9,5 milioni di euro rispetto ai 33,8 milioni di euro del corrispondente periodo del 2008. I risultati sono influenzati, in particolare, dal minor contributo delle attività immobiliari al risultato da partecipazioni, controbilanciato in parte dalla plusvalenza pari a 11,2 milioni di euro legata alla cessione della quota detenuta in Alcatel-lucent Submarine Networks. Il patrimonio netto consolidato al 31 marzo 2009 è di 2. 302,4 milioni di euro rispetto ai 2. 374,4 milioni di euro a fine 2008. Il patrimonio netto consolidato di competenza di Pirelli & C. Spa ammonta a 2. 129 milioni di euro rispetto ai 2. 171,8 milioni di euro a fine 2008. La posizione finanziaria netta del Gruppo al 31 marzo 2009 è negativa per 1. 278,9 milioni di euro rispetto a una posizione negativa per 851,0 milioni di euro alla fine del primo trimestre 2008 e a una posizione finanziaria negativa per 1. 027,7 milioni di euro a fine 2008. La differenza rispetto a quest´ultimo dato è legata al normale effetto stagionale della variazione del capitale circolante nei business e al ´cash-out´ per ristrutturazioni pari a 45,8 milioni di euro. I dipendenti del gruppo sono 29. 662 rispetto a 31. 056 al 31 dicembre 2008. Si ricorda che le attività nella fotonica e quelle di Integrated Facility Management di Pirelli Re, cedute nel corso dell´anno, sono considerate "discontinued operations" e quindi concorrono solo al risultato netto. Per omogeneità di rappresentazione, il confronto con i dati del 2008 è a perimetro omogeneo. Pirelli Tyre - I ricavi di Pirelli Tyre al 31 marzo 2009 ammontano a 926,9 milioni di euro, in diminuzione del 13,9% rispetto ai 1. 076,9 milioni di euro del corrispondente periodo 2008. Al netto dell´effetto cambi, negativo del 2,7%, la variazione organica è risultata pari a un decremento dell´11,2%, con una variazione negativa del volume pari al 18,1% e una positiva del prezzo/mix pari al 6,9%. Il risultato operativo (Ebit) ante oneri di ristrutturazione è pari a 61,0 milioni di euro (6,6% sui ricavi) rispetto ai 102,8 milioni di euro del primo trimestre 2008, con un calo del 40,7% che riflette il livello ancora elevato dei costi produttivi registrato nel periodo e dell´impatto sui volumi di vendita del negativo scenario di mercato. Il risultato operativo post oneri di ristrutturazione ammonta a 57,5 milioni di euro (6,2% sui ricavi) rispetto ai 100,3 milioni di euro del primo trimestre 2008. L´utile netto al 31 marzo 2009 ammonta a 14,6 milioni di euro rispetto ai 57,7 milioni di euro del primo trimestre 2008. La posizione finanziaria netta è negativa per 1. 521,8 milioni di euro e si confronta con posizioni negative per 1. 266,8 milioni di euro e 843,8 milioni di euro rispettivamente a fine 2008 e alla conclusione del primo trimestre 2008. L´incremento è legato principalmente all´assorbimento di cassa (227 milioni di euro), particolarmente concentrato nella stagionalità del capitale circolante che, tuttavia, ha registrato una minore crescita rispetto al primo trimestre del 2008 sia per volume di attività sia, soprattutto, per una riduzione già significativa del livello delle scorte che dovrebbe migliorare i livelli di rotazione nel secondo trimestre. Sulla posizione finanziaria incidono inoltre l´uscita di cassa (39 milioni di euro) relativa alle azioni di ristrutturazione stanziate nel risultato 2008, nonchè un saldo positivo per 11 milioni di euro derivante dalla cessione dell´attività di Distribuzione Controllata Central Tyre in Gran Bretagna per 15 milioni di euro, al netto del completamento dell´acquisto delle azioni dei minoritari nelle consociate in Turchia, con ulteriore esborso di 4 milioni di euro. Nel business Consumer (pneumatici Car/light Truck e Moto), i ricavi ammontano a 670,5 milioni di euro, con una diminuzione del 10,4% (-8,1% organico, al netto dell´effetto cambi) rispetto al primo trimestre 2008 (748,3 milioni di euro), mentre il risultato operativo ante oneri di ristrutturazione è pari a 41,9 milioni di euro, con un´incidenza sui ricavi del 6,2%, rispetto ai 72,5 milioni di euro del corrispondente periodo 2008. Il canale primo equipaggiamento sconta, in particolare nel primo bimestre, il protrarsi della contrazione della domanda legata al mercato autoveicoli già registrata a partire dal secondo semestre 2008 e accentuatasi nel quarto trimestre 2008, anche in seguito al ridimensionamento produttivo deciso da parte dei costruttori auto al fine di ridurre i livelli degli stock. Nel mese di marzo si sono registrati segni di ripresa, con minori tassi negativi in alcuni Paesi e tassi positivi in altri, anche grazie all´effetto positivo degli incentivi governativi alla vendita di autoveicoli. Per il canale ricambi la contrazione del mercato è stata più contenuta. Nel corso del trimestre è stato presentato il Cinturato P7, il primo pneumatico ecologico ad alte prestazioni destinato al segmento alto del mercato. Il P7 completa la famiglia di prodotti verdi Cinturato, lanciata lo scorso anno nei modelli (P4 e P6), destinati alle auto di fascia media. Nel business Industrial (pneumatici per Veicoli Industriali e Steelcord) i ricavi ammontano complessivamente a 256,4 milioni di euro, in calo del 22% rispetto al corrispondente periodo 2008 (328,6 milioni di euro), mentre il risultato operativo è pari a 19,1 milioni di euro, con un un´incidenza sui ricavi del 7,5%, rispetto ai 30,2 milioni di euro del primo trimestre 2008. Il segmento Industrial, maggiormente ciclico poiché correlato con l´andamento macroeconomico e di alcuni settori specifici come i lavori pubblici o i grandi cantieri, ha registrato un rallentamento in entrambi i canali di vendita. Il posizionamento strategico di Pirelli Tyre, con l´87% della produzione complessiva in aree a basso costo e il 75% delle vendite in mercati emergenti, ha tuttavia consentito di mantenere buoni livelli di redditività relativi, seppure in presenza di costi dei fattori produttivi e di un andamento sfavorevole dei volumi di vendita, diminuiti del 25,7% e controbilanciati in parte dalla variazione positiva del prezzo/mix (+7,2%) che, al netto di una variazione cambi negativa del 3,5%, ha portato a una riduzione organica delle vendite del 18,5%. Pirelli Eco Technology - Pirelli Eco Technology conclude il primo trimestre 2009 con ricavi pari a 14,3 milioni di euro rispetto ai 16,6 milioni di euro del corrispondente periodo 2008. Il risultato operativo è negativo per 2,8 milioni di euro, in leggero peggioramento rispetto al dato negativo per 2,1 milioni di euro del primo trimestre 2008, mentre il risultato netto è negativo per 3,4 milioni di euro (-2,2 milioni di euro nel primo trimestre 2008). Il rallentamento dei risultati registrato nel trimestre è attribuibile sia alla diminuzione dei ricavi legati al gasolio bianco Gecam sia ai costi di struttura legati all´espansione del business nei filtri antiparticolato. Nei primi tre mesi 2009 la società ha venduto 903 sistemi filtranti Feelpure rispetto ai 122 sistemi venduti nel corrispondente periodo 2008, con vendite concentrate essenzialmente in Italia e in Olanda, Paesi in cui tali sistemi hanno ottenuto l´omologazione nel corso del 2008. I processi di omologazione in corso in Germania e in Cina si avviano verso la fase conclusiva cui seguirà l´ingresso in mercati a elevato potenziale di crescita. A tal fine, nel corso del trimestre, il gruppo ha definitivamente avviato il sito produttivo di Bumbesti Jiu, in Romania, che consentirà di servire sia i mercati già attivi sia quelli in cui è prevista l´omologazione, con benefici previsti in particolare nella seconda metà dell´esercizio. Da segnalare che, nel corso del trimestre, Pirelli Eco Technology ha avviato l´installazione di filtri antiparticolato sugli autobus del trasporto pubblico piemontese ed entro settembre 2009 la società, con il supporto della Regione Piemonte nell´ambito del piano per migliorare la qualità dell´aria, installerà i propri filtri su 879 mezzi regionali. Pirelli Re - L´andamento economico del primo trimestre 2009, per quanto ancora negativo, risulta in miglioramento rispetto all´ultimo trimestre 2008. Gli affitti totali al 31 marzo 2009 sono pari a 201,5 milioni di euro, in linea con le aspettative (143,1 milioni di euro nel primo trimestre 2008, con un perimetro che non includeva il portafoglio di Highstreet). Il pro-quota Pirelli Re sugli affitti ammonta a 47,3 milioni di euro (38,1 milioni di euro nel 2008). Le vendite di immobili sono state pari a 174,8 milioni di euro (199,8 milioni di euro nel primo trimestre 2008): il pro-quota Pirelli Re sulle vendite ammonta a 50,5 milioni di euro (66,9 milioni di euro nel 2008). Il margine sulle vendite è stato del 17% (26% nel primo trimestre 2008). I ricavi consolidati sono pari a 53,8 milioni di euro, rispetto ai 74,7 milioni di euro al 31 marzo 2008. Il risultato operativo (Ebit) comprensivo del risultato da partecipazioni è pari a -14,7 milioni di euro, a fronte di 22,5 milioni di euro nel primo trimestre 2008, escluse ristrutturazioni e svalutazioni. Per quanto riguarda il risultato operativo, la flessione rispetto al 2008 (pari a 24,9 milioni di euro) si compone dei risparmi ottenuti sulla struttura (10,0 milioni) a cui si contrappongono le seguenti principali componenti negative: la presenza nel 2008 di un indennizzo ricevuto a fronte dell´impegno a cedere la gestione del fondo Berenice (17,0 milioni di euro); la presenza nel 2008 di sopravvenienze attive (3,5 milioni di euro); minori risultati da veicoli consolidati dovuti in gran parte a minori vendite (5,6 milioni di euro); un minor risultato della piattaforma servizi Non Performing Loan (5,8 milioni di euro). Per quanto riguarda il risultato da partecipazioni, la flessione (pari a 12,3 milioni di euro) è attribuibile per 10,0 milioni di euro al risultato dei veicoli e fondi legata in gran parte a minori margini sulle vendite, e per circa 2,3 milioni di euro all´adeguamento al fair value degli strumenti di copertura sui tassi di interesse. Il risultato netto di competenza è negativo per 15,8 milioni di euro (+11,6 milioni di euro nel primo trimestre 2008, in cui le discontinued operation avevano portato un beneficio di 0,7 milioni di euro). Il patrimonio netto di competenza al 31 marzo 2009 ammonta a 317,1 milioni di euro rispetto ai 361,7 milioni di euro al 31 dicembre 2008. Il decremento pari a 44,6 milioni di euro è da imputare principalmente al risultato netto di competenza (-15,8 milioni di euro) e alla variazione della riserva per le coperture sui tassi d´interesse (-25,1 milioni di euro). La posizione finanziaria netta al 31 marzo 2008 è negativa per 309,3 milioni di euro, rispetto a 289,5 milioni al 31 dicembre 2008 (negativa per 300,3 milioni di euro al 31 marzo 2008). La posizione finanziaria esclusi i crediti per finanziamenti soci è passiva per 898,4 milioni di euro rispetto a 861,8 milioni di euro al 31 dicembre 2008 (negativa per 807,8 milioni di euro al 31 marzo 2008). Il capitale investito netto totale dalla Pirelli Re è pari a 1,3 miliardi di euro di cui 0,2 miliardi per Npl e 1,1 miliardi per immobili (di cui il 73% in Italia ed il 27% in Germania). Si ricorda, relativamente al primo trimestre 2008, che i dati sono stati rideterminati, per una corretta rappresentazione, a perimetro omogeneo. Le attività di Integrated Facility Management, cedute nel corso del 2008, sono state considerate "discontinued operations" concorrendo alla determinazione del solo risultato netto di competenza e non del risultato operativo. Altre attività - Pirelli Broadband Solutions, la società del gruppo attiva nelle soluzioni per l´accesso a banda larga, registra al 31 marzo 2009 ricavi pari a 44 milioni di euro, in aumento del 55,5% rispetto ai primi tre mesi del 2008 (28,3 milioni di euro). Il risultato operativo è positivo per 2,5 milioni di euro rispetto a un risultato positivo per 1,1 milioni di euro al 31 marzo 2008, mentre il risultato netto è positivo per 2,8 milioni di euro rispetto a un risultato negativo per 1 milione di euro del corrispondente periodo 2008. Il miglioramento è legato ai maggiori volumi di vendita e al positivo effetto di mix prodotto venduto. Prospettive per l´esercizio in corso - I risultati del primo trimestre 2009 sono in linea con i target annunciati in occasione della presentazione del piano industriale 2009-2001 avvenuta l´11 febbraio. In particolare si prevedono ricavi pari a circa 4,3 miliardi di euro su base annua, con una crescita del peso della componente legata alle attività ambientali al 25% dal 19% di fine 2008. Il rapporto del risultato operativo sulle vendite (Ros) è previsto pari a 4,5%-5%. La posizione finanziaria netta a fine esercizio è stimata negativa per circa un miliardo di euro, sostanzialmente in linea con il livello di fine 2008. Nuovo piano di incentivazione del management - Il Consiglio di Amministrazione, a seguito della positiva determinazione espressa dal Comitato per la Remunerazione, ha approvato un nuovo piano di incentivazione destinato a circa 80 senior manager. In linea con lo scenario economico anche il management è stato coinvolto nel programma di ristrutturazione del Gruppo. La revisione della struttura ha determinato nel corso degli ultimi 12 mesi una riduzione di circa il 20 % dei dirigenti. Per il 2008, inoltre, è stata applicata una politica di zero incentivi e per il 2009 il blocco della politica retributiva a livello internazionale. Tali azioni hanno determinato mediamente una contrazione di circa il 20% nella total remuneration dei manager. L´obiettivo del nuovo piano è assicurare un legame sempre più forte e diretto fra la retribuzione dei manager Pirelli e la loro capacità di produrre valore e risultati, a breve, ma soprattutto a medio e lungo termine. Il nuovo sistema di incentivazione del gruppo Pirelli prevede infatti di legare i loro compensi al raggiungimento degli obiettivi economici e finanziari annunciati nel piano industriale 2009 - 2011. Il meccanismo di incentivazione prevede, in particolare, che i partecipanti rinuncino all´erogazione del 50% del proprio incentivo annuale, che sarà investito, e consentirà di vedere erogato un premio a marzo 2012 solo se i risultati triennali saranno raggiunti. In caso contrario, il valore investito sarà significativamente decurtato. L´incentivo triennale a sostegno del piano Industriale non produrrà alcun pagamento fino a marzo del 2012; con il nuovo piano oggi varato la quota variabile dei compensi direttamente collegata ai risultati supererà mediamente il 40% della remunerazione complessiva del management, con punte per il top management pari al 64%. Circa il 75% dei compensi variabili, d´altro canto, sarà così esclusivamente collegato al raggiungimento di obiettivi triennali. Il piano prevede anche un collegamento con il Total Shareholder Return allo scopo di assicurare un ancora maggiore allineamento fra l´operato del management e le attese degli azionisti. I target economici di piano, infine, già includono il costo dell´incentivazione. Fatti di rilievo successivi al 31 marzo 2009 - Rimborso obbligazioni in scadenza - In data 7 aprile 2009 è stato rimborsato il prestito obbligazionario del valore di 150 milioni di euro emesso da Pirelli & C. Spa nel 1999 a un tasso fisso del 5,125%. Variazione management Pirelli Re - In data 8 aprile 2009 il signor Carlo A. Puri Negri ha lasciato la carica di vicepresidente esecutivo di Pirelli Re. Contestualmente, con il ruolo di amministratore delegato di Pirelli Re, è entrato a far parte del gruppo Giulio Malfatto, al quale faranno capo le responsabilità di business, mentre Claudio De Conto, amministratore delegato Finanza, ha mantenuto le responsabilità di supervisione e indirizzo in materia finanziaria. Vendita azioni Telecom Italia - Nel mese di Aprile sono state vendute sul mercato 44,7 milioni di azioni Telecom Italia con un incasso di circa 47 milioni di euro. .  
   
   
RIUNITA L´ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI DI PIRELLI & C. SPA: APPROVATO IL BILANCIO 2008 NOMINATO IL NUOVO COLLEGIO SINDACALE  
 
 Milano, 22 aprile 2009 - L´assemblea degli Azionisti di Pirelli & C. Spa si è riunita ieri in sede ordinaria e straordinaria. In sede ordinaria, l´Assemblea ha approvato il bilancio dell´esercizio 2008, che non prevede la distribuzione di dividendo. L´assemblea ha inoltre nominato, con il sistema di voto di lista, il nuovo Collegio Sindacale della Società per gli esercizi 2009, 2010 e 2011, che risulta così composto: Enrico Laghi (che l´Assemblea ha altresì nominato presidente), Paolo Domenico Sfameni e Paolo Gualtieri quali sindaci effettivi e Luigi Guerra e Franco Ghiringhelli quali sindaci supplenti. I componenti del nuovo Collegio Sindacale sono stati tratti dall´unica lista presentata dai partecipanti al Sindacato di Blocco Azioni Pirelli & C. Spa. Il compenso è stato confermato in 41. 500 euro per i sindaci effettivi e 62. 000 euro per il presidente del Collegio Sindacale. I curricula dei nuovi Sindaci sono disponibili sul sito Internet della Società (www. Pirelli. Com). In sede straordinaria, l´Assemblea degli Azionisti ha deliberato la riduzione in via definitiva delle riserve da rivalutazione nella misura utilizzata a copertura del risultato del bilancio dell´esercizio 2008. . .  
   
   
ALMENO UN TERZO DEL REDDITO LORDO DI UNA FAMIGLIA DEL NORDEST SE NE VA IN IMPOSTE, TASSE E CONTRIBUTI INDAGINE DEL CESDOC (CENTRO STUDI DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI VENEZIA) SU “L’INCIDENZA DELLE IMPOSTE DIRETTE E INDIRETTE SUI REDDITI DI UNA FAMIGLIA TIPO DEL NORDEST”.  
 
Venezia, 22 aprile 2009 - La ricerca ha analizzato imposte, tasse e contributi che gravano sulle famiglie stesse. Si è individuato un panel di voci di spesa per una famiglia campione composta da padre, madre e figlio in età da nido, analizzata in tre diversi profili di reddito. A parità di reddito, una famiglia monoreddito paga più di una con entrambi i coniugi al lavoro. Il 70% del prezzo di vendita della benzina è composto da tasse: paghiamo ancora un contributo per la guerra in Abissinia. L’imposizione fiscale nei tabacchi rappresenta oltre il 75% del prezzo di vendita al pubblico Almeno un terzo del reddito lordo di una famiglia media del Nordest se ne va in imposte, tasse e contributi. Questa la fotografia scattata dall’indagine del Cesdoc - Centro Studi dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Venezia – su “L’incidenza delle imposte dirette e indirette sui redditi di una famiglia tipo del Nordest” . La ricerca ha analizzato imposte, tasse e contributi che gravano sulle famiglie stesse. Si è individuato un panel di voci di spesa per una famiglia campione composta da padre, madre e figlio in età da nido, analizzata in tre diversi profili di reddito. La prima, rappresentata da due operai lavoratori a tempo pieno, su un reddito lordo di 39. 282 euro (dati Cud 2008 e dichiarazione dei redditi) registra 4. 638,77 euro di imposte dirette (Irpef e Addizionale regionale) e 4. 568,87 euro di imposte indirette (Iva, tasse, bolli, accise, addizionali…). Le due si equivalgono in termini di percentuale, pesando quasi per il 25% del totale. Nel paniere del Cesdoc, le voci che incidono maggiormente sulla spesa familiare sono quelle relative alla casa e alle utenze domestiche (33,25%) –mutuo, spese condominiali, utenze relative alla casa-, i trasporti ( 20,23%) -costo del carburante, manutenzione ordinaria e straordinaria dell’automobile, bollo, assicurazione, rate automobile, spese per parcheggio e spese per utilizzo mezzi pubblici- e agli acquisti alimentari (15,85%) -spesa alimentare, spesa per la pausa pranzo, mangiare fuori casa-. In particolare i trasporti, per cui una famiglia di questo profilo spende annualmente circa 6. 300 euro, rilevano oltre a 370 euro di iva, ben 1. 505 euro imputabili a tasse, bolli ed accise addizionali; l’incidenza totale delle imposte e tasse è pari al 30%. Passando alla seconda famiglia, composta da un padre, quadro aziendale, e da una madre impiegata, la situazione non si discosta di molto dal campione precedente. Su una retribuzione lorda di 47. 936 euro, le imposte dirette e le indirette pesano sempre quasi per il 25% del totale, anche se le prime in termini di percentuale (14,61%) più delle seconde (10,39%) aumentando la forbice. Compaiono nuove voci di spesa, quali le assicurazioni sulla vita, che con 1. 250 euro incidono per il 3,46% sul totale delle spese. Nel quadro generale, leggera flessione per le spese riguardanti casa, trasporti, spese scolastiche –retta asilo nido, attrezzature scolastiche-, mentre aumentano in questo profilo acquisti per alimenti, tempo libero e spese sportive –spese per weekend e vacanze, spese per cultura, divertimenti, lotto e lotterie, tabacchi, palestra, corso di nuoto, corsi vari-. L’ultimo campione, invece, si differenzia notevolmente dagli altri due, segnando una crescita vertiginosa dell’incidenza delle imposte dirette, che raggiungono da sole il 28,96% del reddito lordo ed insieme alle indirette quasi il 38%. Tradotto in cifre, per una famiglia composta da due quadri aziendali, di cui uno di alto livello, che dichiara un reddito di 120. 000 euro, circa 45. 000 euro se ne vanno in imposte e tasse. Sul fronte delle spese, se si abbassa decisamente la quota per la spesa alimentare (13,09%), crescono quelle per le assicurazioni (8,26%) e quelle per la gestione familiare (8,75%) -spese per colf, donna delle pulizie, babysitter e centri estivi-. L’indagine ha evidenziato inoltre come, allo stato attuale, a parità di reddito, una “famiglia monoreddito” paga più di una con entrambi i coniugi al lavoro. Ricondotto ai profili esaminati, per il primo (reddito lordo 39. 282 euro), la famiglia bireddito ha a disposizione 2. 925,64 euro in più rispetto a quella dove solo un coniuge lavora, grazie a un reddito netto disponibile più elevato, (31. 034,09 euro a fronte di 28. 108,45 euro) frutto di un valore irpef inferiore e di detrazioni più elevate. Il secondo profilo (reddito lordo di 47. 396 euro), per le stesse ragioni, gode di 3. 934,69 euro in più (se la famiglia è bireddito, il netto è pari a 36. 113,67 euro, se monoreddito, il netto risulta pari a 32. 178,98 euro). Cifre che salgono per la terza famiglia (reddito lordo di 120. 000 euro) fino a 5. 953,68 euro in più (73. 864,34 euro se bireddito, e 67. 910,66 euro se monoreddito). Una situazione che sta spingendo più parti a proporre un regime fiscale a misura di famiglia, il cosiddetto “quoziente familiare” sulla base del quale le imposte andrebbero calcolate in base ai redditi complessivi delle famiglie, divisi per un coefficiente che cresce all’aumentare del numero di componenti. Per Massimo Miani, Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Venezia: Al di là dell’ultimo campione, che rappresenta un numero esiguo di famiglie, i primi due profili evidenziano come la pressione fiscale interessi una quota importante del reddito. Per ovviare alla fase recessiva in atto, che ha investito in pieno anche il Nordest, è necessaria una riforma fiscale che introduca il "quoziente familiare". In Italia, la tassazione ha una base individuale e, a parità di reddito, penalizza le famiglie monoreddito e con figli a carico. Si rende opportuno cambiare questa distorsione ed agevolare tutti quei nuclei familiari che, a parità di reddito, versano maggiori tasse e di conseguenza conducono un tenore di vita inferiore. Inoltre, una maggiore disponibilità finanziaria derivante da questa manovra promuoverebbe anche una più larga disponibilità verso i consumi. Dopo anni in cui il mondo istituzionale ha cercato di ovviare a questa situazione senza risolverla, trasformando le detrazioni per carichi familiari in deduzioni e viceversa, sembra chiaro che l’unico rimedio sia rappresentato dall´introduzione del cosiddetto "quoziente familiare”. L’indagine del Cesdoc ha analizzato anche voci di spesa dove è particolarmente alta l’incidenza di imposte, benzina e tabacchi. Per quanto riguarda il carburante, ben il 70% del prezzo di vendita è composto da tasse. Su un prezzo nazionale che, a fine 2008, era pari a 1,102 euro/litro[1], oltre all’iva, pari al 16,67%, gravano per il 51,17% anche le accise. Lo studio ha rilevato l’anomalia di questa cosiddetta “tassa su tassa” dove per quasi 0,25 euro a litro, rientrano dei contributi storici tra cui: la guerra in Abissinia del 1935, la crisi di Suez del 1956, la missione in Libano del 1983 ed il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004. Anche i tabacchi rientrano fra i prodotti ad alta incidenza fiscale: oltre all’iva (20%), al dazio, all’aggio del rivenditore (10%) ed alla quota di spettanza del produttore (14,5%), bisogna aggiungere le accise, che risultano pari al 58,5%. Deriva che l’imposizione fiscale, rappresenta in questo prodotto oltre il 75% del prezzo di vendita al pubblico. .  
   
   
LA GIUNTA REGIONALE PIEMONTESE CONTRO LA CHIUSURA DELLA SEKURIT DI SAVIGLIANO  
 
Torino, 22 aprile 2009 - In merito all’annunciata chiusura dello stabilimento della Sekurit di Savigliano (che occupa 226 lavoratori diretti e 70 di una cooperativa di logistica) e alla messa in cassa integrazione di 143 lavoratori della Euroveder di Cervasca, entrambe del gruppo Saint Gobain, la presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, e gli assessori al Lavoro, Teresa Angela Migliasso, e all’Industria, Andrea Bairati dichiarano: In questo particolare momento, è essenziale che tutti lavorino per salvaguardare le proprie capacità produttive, certo con l´aiuto delle istituzioni, in attesa della ripresa. Chi non lavora in questo modo sbaglia e non recupererà più al momento della ripresa. Noi siamo disponibili, come stiamo dimostrando ogni giorno, a fare la nostra parte e comprendiamo le difficoltà - reali - di tutti. Ma non siamo disponibili a tollerare speculazioni. Se la Saint Gobain ha un problema specifico, ce lo dica ufficialmente e insieme a tutti i soggetti interessati cercheremo la soluzione migliore>. .  
   
   
PRESENTATO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO IL PROGETTO DI “ESPERIENZA ITALIA” PER I FESTEGGIAMENTI DEL 150° ANNIVERSARIO DELL’UNITÀ D’ITALIA A TORINO.  
 
Torino, 22 aprile 2009 – “Sono stato informato dello stato di avanzamento dei lavori del programma dei festeggiamenti per i 150 anni dell’unità d’Italia. Qui si sta facendo un grosso sforzo”. Così ha dichiarato ieri il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in visita ufficiale a Torino, al termine della riunione in cui i vertici degli enti locali piemontesi Mercedes Bresso (Regione Piemonte), Antonio Saitta (Provincia di Torino) e Sergio Chiamparino (Comune di Torino) hanno presentato il progetto dei festeggiamenti per i 150 anni dell’unità d’Italia, intitolati “Esperienza Italia”. Durante l’incontro di lavoro, tenutosi a Palazzo Cisterna, sede della Provincia a Torino che proprio quest’anno festeggia i 150 anni dalla sua fondazione, il Presidente Napolitano ha ricevuto il dossier di presentazione di “Esperienza Italia”, che in 250 giorni di attività dal 17 al 20 marzo 2011, vuole far vivere a tutti gli italiani un’esperienza di Italia del passato, del presente e del futuro. All’interno del documento sono descritte le linee guida che hanno mosso il Comitato nella progettazione dell’evento, che sarà incentrato sull’identità italiana e sull’esperienza come forma di conoscenza e di costruzione della collettività. Nel dossier inoltre sono presentati i luoghi scelti come sede dei festeggiamenti (le Ogr – Officine Grandi Riparazioni, La Reggia di Venaria Reale, il Parco Dora e il Parco del Valentino), il sistema museale torinese e le residenze reali piemontesi. Il Presidente della Provincia Antonio Saitta e Presidente Pro tempore del Comitato Italia 150, insieme alla Presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso e Vicepresidente di Italia 150 hanno commentato l’incontro con soddisfazione: “Il Presidente Napolitano e tutti i suoi collaboratori hanno ascoltato con interesse il progetto nel quale ci stiamo impegnando. Puntiamo molto sul 2011 come opportunità positiva per Torino e il Piemonte, ma anche per tutta l’Italia”. I rappresentanti delle istituzioni inoltre hanno invitato il Presidente Napolitano a presentare il programma ufficiale di “Esperienza Italia” nella primavera del 2010, a inaugurare l’anno scolastico 2010/2011 a Torino, e ad aprire ufficiale il 17 marzo 2011, le celebrazioni per i 150 anni dell’unità d’Italia. Il prossimo appuntamento del Presidente della Repubblica con il Comitato Italia 150 sarà domani quando alle ore 18 al Teatro Regio di Torino, quando il Presidente Napolitano terrà la lectio magistrali che aprirà Biennale Democrazia, cinque giorni di dibattiti e incontri che danno il via alle attività di avvicinamento al 2011. Per ulteriori informazioni www. Italia150. It .  
   
   
CONFINDUSTRIA BASILICATA, LE NOVITÀ SU LAVORO E SICUREZZA  
 
Potenza, 22 aprile 2009 - Sviluppare un dialogo proficuo proprio tra imprese e chi è deputato al controllo delle regole, in modo da agevolare quei percorsi di condivisione che alimentano la cultura della sicurezza, che per le imprese rappresenta un valore fondante della propria competitività. È questa la traccia di lavoro sviluppata nel corso del convegno organizzato dal Comitato Piccola Industria di Confindustria Basilicata, in collaborazione con l’Ordine dei Consulenti del Lavoro della Provincia di Matera, l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili della Provincia di Matera e la Direzione Provinciale del Lavoro, svoltosi oggi a Matera presso la sala convegni dell’Hotel del Campo. “Nell’ambito di un contesto normativo in costante evoluzione – ha dichiarato Giuseppe Stigliano, Presidente Piccola Impresa di Confindustria Basilicata - siamo convinti della necessità di promuovere una analitica azione di formazione ed informazione, che possa essere funzionale rispetto alle esigenze degli imprenditori, chiamati, da un lato, al corretto rispetto delle regole normative e, dall’altro, ad aver cura che sia salvaguardata la competitività dell’azienda, evitando che la “burocrazia” sia un ostacolo alla stessa. Da sempre, infatti, Confindustria ribadisce la necessità di un sistema di regole chiaro e snello, che faciliti il “fare impresa”, piuttosto che limitarlo”. “Il “Libro Unico del Lavoro” – ha detto Giuseppe Moramarco, Presidente Vicario di Confindustria Basilicata - rappresenta, anche simbolicamente, un importante banco di prova di una più ampia strategia di semplificazione della gestione dei rapporti di lavoro che il Governo ha intrapreso, ipotizzando un risparmio complessivo pari a oltre 4 miliardi di euro. Con l´abolizione dei libri paga e matricola e la valorizzazione della comunicazione obbligatoria è anche destinato a cambiare radicalmente il rapporto tra imprese, consulenti e ispettori secondo una logica promozionale e di maggiore collaborazione. L’auspicio è che tale proposito possa essere perseguito e raggiunto”. “Allo stesso tempo – ha concluso Moramarco - mi auguro che il Paese impari a guardare all’impresa come ad un bene sociale, in grado di generare occupazione e progresso e che, per questa stessa ragione, non può essere assoggettata ad un clima di repressione come spesso, purtroppo, accade”. “Il compito degli ispettori – ha commentato Gregorio Stella, della Direzione del Lavoro della provincia di Matera – è quello di agevolare, in virtù del nuovo ruolo disegnato dalla normativa, una interlocuzione intelligente e costruttiva con le aziende, al fine di garantire un sistema che premi chi fa impresa in modo corretto e, al contempo, ponga un argine a comportamenti scorretti che inquinano gli equilibri del mercato. Da questo punto di vista, la collaborazione sinergica tra Direzione del Lavoro e imprese non potrà che garantire risultati positivi per tutti i soggetti interessati, sconfiggendo quelle sacche di lavoro irregolare che danneggiano le imprese serie”. “L’italia – ha detto Giuseppe Moramarco chiudendo il convegno - è un paese capace di scalare posizioni solamente nelle classifiche della “difficoltà del fare impresa” e in quella della “facilità di chiudere una impresa”. Non possiamo rassegnarci a questo declino. Occorre reagire, agendo su quelle leve in grado di conferire nuova lena alle nostre aziende. La burocrazia è una di queste. Ecco perché la “conoscenza delle regole” è il primo presupposto per non sbagliare”. .  
   
   
COME PRESENTARSI AL CLIENTE GIAPPONESE, SEMINARIO  
 
Prato, 22 aprile 2009 - Come contattare un cliente giapponese, quale materiale portare, quali sono le cose da evitare: sono queste alcune delle indicazioni che saranno al centro del seminario di Tomoko Kuroda "Arigato! Come presentarsi al cliente giapponese" che si svolgerà nella sala A1 (Via Valentini, 14 - Prato) il 27 aprile alle ore 15. Il seminario si inserisce all´interno del progetto Prato Italian Excellence, il laboratorio di innovazione, aggregazione e marketing sui mercati internazionali realizzato dalla Camera di Commercio di Prato con il contributo di Toscana Promozione e la collaborazione delle associazioni di categoria. Il seminario avrà un taglio pratico e le imprese potranno porre al relatore anche quesiti specifici. La partecipazione è libera e gratuita ma per motivi organizzativi è gradita la prenotazione tramite il sito camerale. .  
   
   
I FINANZIAMENTI ALLE IMPRESE ARTIGIANE DELLE MARCHE  
 
 Ancona, 22 Aprile 2009 - ´La Regione guarda costantemente e con grande attenzione agli artigiani e alle micro e piccole imprese. Gli ultimi dati disponibili sono li` a dimostrarlo: anche su ricerca e innovazione, fattori sempre piu` strategici per competere, la gran parte dei finanziamenti erogati dagli uffici regionali va a beneficio delle piccole e dinamiche realta` imprenditoriali marchigiane´. Fabio Badiali, assessore alle Attivita` produttive, commenta cosi` gli ultimi dati disponibili relativi alle risorse regionali stanziate a favore del sistema produttivo della regione a seguito dei bandi emanati nell´ultimo periodo. In particolare, negli ultimi quattro mesi, i contributi disposti per le attivita` di ricerca nelle filiere tecnologiche e produttive sono andati a 73 imprese, di cui 42 (57,5%) micro e piccole. Le agevolazioni finanziarie per il trasferimento tecnologico ha riguardato, poi, sempre 73 imprese di cui 11 artigiane e 28 micro e piccole (il 53,4% tra artigiani e micro\piccole). I trasferimenti per ricerca e sviluppo hanno, invece, raggiunto 179 imprese, di cui 94 micro o piccole (il 52,5%), mentre quelli per l´innovazione dei processi aziendali hanno riguardato 121 aziende, di cui 61 artigiane e 34 micro e piccole (il 78,5% tra artigiani e micro\piccole). Sull´innovazione tecnologica, inoltre, delle 722 domande pervenute in corrispondenza dell´ultimo bando emanato dall´ufficio innovazione e ricerca della Regione, 387 sono artigiane e 218 micro o piccole (l´83,8% tra artigiani e micro\piccole). Infine per quanto riguarda il sostegno all´innovazione effettuato tramite l´abbattimento degli interessi passivi nei finanziamenti bancari, su 429 imprese ammesse, 143 sono artigiane e 189 micro o piccole (il 77,4% tra artigiane e micro\piccole). ´Particolarmente significativo ´ sottolinea Badiali - e` risultato l´impegno finanziario disposto nell´ultimo biennio che ammonta a complessivi 96,4 milioni di euro. 44 milioni di euro per la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale, 39,6 milioni di euro per l´innovazione tecnologica, organizzativa, commerciale e ambientale correlata al miglioramento della sicurezza negli ambienti di lavoro, oltre che per servizi di supporto all´internazionalizzazione. 9,8 milioni di euro per il trasferimento tecnologico, nonche` la qualificazione del capitale umano mediante il coinvolgimento di giovani ricercatori nei processi innovativi. 3 milioni di euro, infine, per la nascita e lo sviluppo di nuove imprese innovative generate da spin-off universitari, filone questo che sta conoscendo un forte sviluppo. Complessivamente le imprese finanziate con questo pacchetto di interventi sono 1. 483 e tale dato potrebbe salire ad oltre 1600 in quanto per altri due bandi stiamo concludendo la fase istruttoria dei progetti´. .  
   
   
UN LODO ALFANO PER I TOP MANAGER: NEL TESTO UNICO UNA NORMA SALVA MANAGER A RISCHIO I PROCESSI THYSSEN E UMBRIA OLII  
 
Lecce, 22 aprile 2009 - Tra le nuove norme per la sicurezza sul lavoro ce n’è anche una “salva manager” che mette a rischio il processo Thyssen; la modifica prevista da Sacconi scagionerebbe i vertici aziendali. Se passa questa novità contenuta nell´articolo 10 bis i manager non saranno più responsabili di gravi infortuni mentre la colpa ricadrebbe solo sui lavoratori. La norma è contenuta nelle modifiche al Testo unico sulla sicurezza approvate per decreto dal Consiglio dei ministri. È una norma ´ammazza processi´ che sta passando nel silenzio generale una vera vergogna che pone problemi di costituzionalità. La norma, è retroattiva per cui il primo effetto si avrà sui processi in corso. Il componente del Dipartimento Tematico Tutela del Consumatore di Italia dei Valori, Giovanni D’agata, invita ad opporsi in tutti i modi a questa norma barbara perché le responsabilità delle morti bianche non ricadano sulle stesse vittime e si appella alle Regioni che stanno valutando il Testo e al Capo dello Stato perché venga rimossa. .  
   
   
PMI COMMERCIO, INCENTIVI MARCHIGIANI ALL´INNOVAZIONE PER IL MIGLIORAMENTO DELL´IMPATTO AMBIENTALE. PUBBLICATO IL BANDO SUL BUR  
 
Ancona, 22 Aprile 2009 - E´ stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche (n. 34 del 9 aprile 2009), il Bando di finanziamenti a favore delle Micro, Piccole e Medie imprese del Commercio per interventi mirati al miglioramento dell´impatto ambientale. L´agevolazione, 1. 000. 000 euro, favorisce gli investimenti delle imprese in tecnologie, sistemi, apparati funzionali, che adottano procedure e standard operativi ecosostenibili. Le domande devono essere inviate entro il 25 maggio prossimo, ne sono beneficiari le pmi del Commercio in forma singola e associata. Sono ammissibili le spese per garanzie fornite da banche, assicurazioni o intermediari finanziari (art. 107 Tub); per l´acquisto e l´installazione di impianti e attrezzature eco-innovative consistenti in macchine erogatrici alla spina; per opere murarie strettamente connesse all´installazione degli impianti e delle attrezzature eco innovative; spese per l´acquisto e l´implementazione di certificazione dei sistemi volontari (Iso 140001:2004; Emas; Ecolabel). Sono ammesse esclusivamente le spese per la prima certificazione e non quelle su rinnovo e mantenimento. Spese tecniche per audit, (Analisi iniziale e Analisi finale - a titolo di esempio analisi fonometriche), progettazione, direzione lavori e collaudi necessari all´eco innovazione, nel limite del 10% del costo totale ammissibile del progetto. La documentazione necessaria per la presentazione della domanda di agevolazioni e` disponibile sul sito della Regione www. Regione. Marche. It . .  
   
   
COOPERATIVE FVG RIFERIMENTO SOLIDALE  
 
Udine, 22 aprile 2009 - Il sistema della cooperazione regionale potrebbe essere individuato quale interlocutore per gli interventi aggiuntivi di solidarietà sociale, utilizzando in questo ambito lavoratori in stand by per fornire un servizio alla comunità e, contemporaneamente, sostenere l´occupazione. Questa è la proposta-ipotesi avanzata ieri dal governatore del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, nel corso di un incontro con le centrali cooperative regionali svoltosi a Udine, nella sede della Regione, a cui ha preso parte anche il vicepresidente Luca Ciriani. Sostenendo "con un approccio post-ideologico" l´opportunità di una governance comune per meglio affrontare la crisi e porre le basi per un rilancio attivo, Tondo e Ciriani hanno annunciato la convocazione di un Tavolo tecnico Cooperativo dove saranno verificate e sviluppate tutte le problematiche del settore, inclusa la normativa vincolante per l´operatività della Finreco, la finanziaria regionale della cooperazione. I presidenti regionali di Agci (Adino Cisilino), Legacoop (Renzo Marinig) e Confcooperative (Franco Bosio), infatti, avevano chiesto la massima attenzione nei confronti del mondo cooperativo del Friuli Venezia Giulia, caratterizzato - secondo le loro stime - da una forte crescita percentuale negli ultimi decenni, fino all´attuale coinvolgimento di oltre 35mila addetti e un´incidenza sul pil regionale pari a quasi il 7 per cento. .  
   
   
COOPERATIVE FVG RIFERIMENTO SOLIDALE  
 
Udine, 22 aprile 2009 - Il sistema della cooperazione regionale potrebbe essere individuato quale interlocutore per gli interventi aggiuntivi di solidarietà sociale, utilizzando in questo ambito lavoratori in stand by per fornire un servizio alla comunità e, contemporaneamente, sostenere l´occupazione. Questa è la proposta-ipotesi avanzata ieri dal governatore del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, nel corso di un incontro con le centrali cooperative regionali svoltosi a Udine, nella sede della Regione, a cui ha preso parte anche il vicepresidente Luca Ciriani. Sostenendo "con un approccio post-ideologico" l´opportunità di una governance comune per meglio affrontare la crisi e porre le basi per un rilancio attivo, Tondo e Ciriani hanno annunciato la convocazione di un Tavolo tecnico Cooperativo dove saranno verificate e sviluppate tutte le problematiche del settore, inclusa la normativa vincolante per l´operatività della Finreco, la finanziaria regionale della cooperazione. I presidenti regionali di Agci (Adino Cisilino), Legacoop (Renzo Marinig) e Confcooperative (Franco Bosio), infatti, avevano chiesto la massima attenzione nei confronti del mondo cooperativo del Friuli Venezia Giulia, caratterizzato - secondo le loro stime - da una forte crescita percentuale negli ultimi decenni, fino all´attuale coinvolgimento di oltre 35mila addetti e un´incidenza sul pil regionale pari a quasi il 7 per cento. .