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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 29 Aprile 2009 |
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PARLAMENTO EUROPEO: ECODESIGN PER TUTTI I PRODOTTI CONNESSI ALL´ENERGIA |
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Strasburgo, 29 aprile 2009 - Il Parlamento europeo ha adottato una direttiva che estende a tutti i prodotti connessi al risparmio d´energia la normativa sulla progettazione ecocompatibile (ecodesign). Oltre a televisioni e computer, anche finestre, materiali isolanti e rubinetti, ad esempio, dovranno rispettare prescrizioni minime per poter essere commercializzati. Con l´informazione dei consumatori s´intendono promuovere prodotti a basso impatto ambientale. Entro il 2012, si valuterà l´opportunità di includere altri prodotti. Con 394 voti favorevoli, 13 contrari e 3 astensioni, il Parlamento ha approvato un maxiemendamento di compromesso negoziato con il Consiglio dal relatore Magor-imre Csibi (Alde:adle, Ro) in merito alla proposta di estendere il campo d´applicazione della direttiva quadro sulla progettazione ecocompatibile al fine di coprire altri prodotti connessi all´energia, diversi da quelli che consumano energia. Ciò consentirà di elaborare, attraverso misure di esecuzione, disposizioni armonizzate e vincolanti per la progettazione ecocompatibile di tali prodotti, per garantire che non siano pericolosi per l´ambiente. La direttiva, infatti, con la definizione di prescrizioni minime per l´immissione sul mercato dei prodotti, intende anche contribuire allo sviluppo sostenibile «accrescendo l´efficienza energetica e il livello di protezione ambientale» e, allo stesso tempo, migliorare la sicurezza dell´approvvigionamento energetico. In pratica, l´attuale normativa che si applica a prodotti che consumano energia - quali scaldabagni, boiler, computer e televisioni - viene estesa a qualsiasi prodotto avente «un impatto sul consumo energetico durante l´utilizzo e che viene immesso sul mercato e/o messo in servizio nell´Unione europea . E le cui prestazioni ambientali possono essere valutate in maniera indipendente». Anche perché, come sottolineato da un emendamento proposto dai deputati e accolto dal Consiglio, «molti prodotti connessi e non connessi all´energia presentano significative potenzialità di ridurre il loro impatto ambientale e attuare l´efficienza delle risorse e del materiale attraverso una migliore progettazione». Infatti, durante il loro uso, possono contribuire a significativi risparmi energetici anche prodotti che non consumano energia in quanto tale ma che hanno un impatto sul consumo energetico, come finestre e materiali isolanti nell´edilizia, o dispositivi che consumano acqua. A titolo d´esempio, la progettazione ecologica di docce e rubinetti può ridurre il consumo di acqua e, quindi, la domanda energetica complessiva per il suo riscaldamento. La direttiva non si applica però ai mezzi di trasporto di passeggeri o merci (già soggetti a norme Ue). D´altra parte, entro il 2012, la Commissione dovrà verificare l´efficacia della direttiva e delle relative misure di esecuzione, comprese la metodologia per l´identificazione e la copertura dei parametri ambientali significativi, come l´efficienza delle risorse, prendendo in considerazione l´intero ciclo di vita dei prodotti, la soglia di dette misure, i meccanismi di sorveglianza del mercato e le pertinenti misure di autoregolamentazione. Alle luce dei risultati della verifica, la Commissione dovrà valutare l´opportunità di estendere il campo d´applicazione della direttiva ai prodotti non connessi all´energia al fine di ottenere una riduzione significativa dell´impatto ambientale durante tutto il loro ciclo di vita. Entro 21 ottobre 2011, la Commissione dovrà stabilire un piano di lavoro che fissi per i tre anni successivi un elenco indicativo di gruppi di prodotti da considerare prioritari per l´adozione di misure di esecuzione. Nella fase transitoria, tuttavia, in sede di elaborazione del primo piano di lavoro, la Commissione introdurrà, se del caso, misure di esecuzione cominciando dai prodotti che siano stati identificati dal programma europeo per il cambiamento climatico «in quanto presentano un potenziale elevato per una riduzione efficiente in termini di costi delle emissioni di gas ad effetto serra», quali impianti di riscaldamento e di produzione di acqua calda, sistemi a motore elettrico, illuminazione domestica e nel settore terziario, apparecchi domestici e per ufficio, elettronica di consumo, nonché sistemi commerciali di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell´aria. Potrà anche definire una misura di esecuzione distinta volta a ridurre le perdite in stand-by per un gruppo di prodotti. Come previsto dall´attuale direttiva, nell´ambito dei programmi di cui possono beneficiare le Pmi e le microimprese, la Commissione deve tenere conto delle iniziative che le possano aiutano ad integrare gli aspetti ambientali, tra cui l´efficienza energetica, in sede di progettazione dei propri prodotti. Linee guida che coprano le specificità delle Pmi attive nel settore produttivo interessato potranno accompagnare una misura di attuazione. Se necessario, potrà essere prodotto ulteriore materiale specializzato da parte della Commissione per facilitare l’attuazione della presente direttiva da parte delle Pmi. Infine, gli Stati membri dovranno garantire il loro incoraggiamento alle Pmi e alle microimprese, soprattutto rafforzando le reti e le strutture di sostegno, affinché adottino un sano approccio ambientale sin dalla fase di progettazione del prodotto e si adeguino alla futura normativa europea. . |
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TRI ALPE ADRIA 2009: SECONDO SIMPOSIO INTERNAZIONALE SULL’ARCHITETTURA AD ALTA EFFICIENZA ENERGETICA PROPOSTE, SOLUZIONI, PROGETTI REALIZZATI IN ITALIA, AUSTRIA E SLOVENIA A CONFRONTO. |
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Trieste, 29 aprile 2009 - Giovedì 4 e venerdì 5 giugno 2009 - Weissensee (Carinzia) Austria Nasce una nuova piattaforma per l’architettura sostenibile nella Regione Alpe Adria. Dopo il successo della prima edizione, che ha visto la partecipazione di più di 200 persone provenienti dall’Austria, Nord-italia e Slovenia, ritorna Tri Alpe Adria, il convegno internazionale dedicato all’efficienza energetica. Una “due giorni” che ha tutte le premesse per diventare un punto di incontro per architetti, ingegneri, funzionari pubblici, imprenditori che operano nell’ambito dell’architettura sostenibile all’interno della Regione Alpe Adria. Relatori di fama internazionale provenienti da Germania, Austria, Slovenia ed Italia, specializzati nel settore del riscaldamento, del raffrescamento e dell’aerazione si confronteranno sulle tematiche dell’efficienza energetica ed in particolare sul tema della casa passiva. Per trasferire ai partecipanti le esperienze maturate localmente nell’ambito dell’edilizia sostenibile, sono inoltre previste delle visite guidate ai migliori esempi di edifici ecocompatibili progettati in Carinzia, che saranno presentati in loco dagli architetti autori dei singoli progetti. L´obiettivo del convegno è in primo luogo quello di contribuire alla diffusione della conoscenza sulle ultime tecnologie e soluzioni innovative sviluppate nei tre Paesi confinanti nell’ambito dell’efficienza energetica, fornendo esempi pratici e soluzioni concrete sia per gli addetti ai lavori, sia per i cittadini interessati all’argomento. In secondo luogo, il convegno intende sottolineare come dalla riqualificazione del patrimonio edilizio possa nascere una nuova qualità del progettare e del costruire che permetta di valorizzare un settore tanto importante per l’economia di questa macro Regione. Il settore dell’architettura ad alta efficienza energetica sembra infatti non conoscere crisi e, nonostante la congiuntura economica mondiale, sta vivendo un periodo particolarmente florido. Non a caso lo sviluppo sostenibile è parte organica dei programmi dell’Unione Europea, confermandosi come uno dei settori trainanti della nuova economia. Sulla base di queste favorevoli premesse, in questo vivace mercato compreso fra le Alpi e l’Adriatico – spiegano gli organizzatori del Convegno – si sta facendo strada una nuova consapevolezza: il rilancio dell’economia attraverso l’architettura ad alta efficienza energetica è una sfida da non perdere. Tale sfida può essere affrontata con successo solo integrando i saperi a livello transfrontaliero e creando sinergie tra le imprese, il mondo della ricerca, e le eccellenze professionali di tutti e tre i Paesi. L’appuntamento di Weissensee vuole quindi dare avvio ad un progetto ambizioso, programmando una nuova e reale politica di cooperazione attraverso la creazione di una piattaforma nel campo dell’edilizia sostenibile e così diventare un contesto ideale all’interno dell’area Alpe Adria dove scambiarsi esperienze ed opinioni, avviare opportunità di sviluppo e di business, incontrare potenziali partner ed allacciare nuovi contatti commerciali. Lingue del convegno: tedesco/ italiano/sloveno. Gli atti del convegno saranno disponibili in inglese. Dove: Centro per manifestazioni e seminari Weissensee-haus, lago Weissensee, Carinzia - Austria. Per scaricare il programma in italiano e per la registrazione al convegno: www. Tri-alpe-adria. Com Per maggiori informazioni sull’iscrizione al convegno, inviare una mail a office@tri-info. Com oppure contattare l’agenzia di comunicazione Gögl al nr +43(0)5574/44729 tutti i giorni dalle 8. 30 alle 12. 30. Maggiori informazioni per raggiungere il lago Weissensee: www. Weissensee. Com . |
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APER SCANDISCE IL CONTO ALLA ROVESCIA PER IL BURDEN SHARING ENTRO 30 GIORNI LA DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI REGIONALI RINNOVABILI: |
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Milano, 29 aprile 2009 – Dopo quasi 2 mesi dal primo appello lanciato da Aper, l’Associazione torna a segnalare al Governo l’importanza e la necessaria tempestività dell’avviamento concreto del processo di burden sharing. A seguito infatti dell’approvazione della legge n. 13/2009 di conversione del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 208 che prevede la ripartizione a livello regionale delle competenze e degli obiettivi per le rinnovabili al 2020, è attesa entro giugno l’emanazione dei decreti che definiranno il burden sharing tra le regioni. “Se attuato in maniera efficace ed in combinazione con l’atteso decreto contenente le nuove linee guida nazionali per la semplificazione del procedimento unico – dichiara Roberto Longo, presidente di Aper - il meccanismo del burden sharing permetterà il superamento della barriera autorizzativa, che a oggi rappresenta l´ostacolo più ingombrante sulla strada dello sviluppo delle rinnovabili. Raggiungere gli obiettivi al 2020 significherà, quindi, non solo avere un´occasione storica unica per metterci al passo con gli altri Paesi europei, ma rappresenterà anche l´affermazione di un settore in crescita, che saprà generare occupazione e stabilità in un momento di profonda crisi economica". . |
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HANNOVER: BUONO IL SUCCESSO DELLA TECNOLOGIA PUGLIESE OLTRE 50 OSPITI QUALIFICATI ALLA BUSINESS PRESENTATION DEDICATA ALLE “COMPETENZE SPECIFICHE DEL COMPARTO DELLE ENERGIE RINNOVABILI IN PUGLIA”. |
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Bari, 29 aprile 2009 - E’ perfettamente riuscita l’operazione “partecipazione all’Hannover Messe”, promossa dalla Regione Puglia - Area Politiche per lo Sviluppo Economico, il Lavoro e l’Innovazione in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana in Germania. Numerosi, infatti, sono stati i riscontri positivi registrati nella capitale della Bassa Sassonia durante la più importante fiera mondiale dedicata alla tecnologia, all’innovazione, all’automazione e all’energia, dai referenti dello Sprint Puglia (Sportello Regionale per l’Internazionalizzazione delle Imprese) che hanno presidiato i due stand istituzionali, ognuno di 90 mq, allestiti dalla Regione presso i saloni specializzati “Energy” e “Subcontracting”. Le 16 aziende pugliesi leader nella fornitura di soluzioni e tecnologie per la produzione e distribuzione energetica e nella subfornitura dei servizi, materiali, componenti e sistemi per l’ingegneria meccanica, presenti ad Hannover, con il supporto istituzionale della Regione Puglia, hanno tenuto complessivamente oltre 250 incontri business to business coordinati dallo Sprint Puglia in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana in Germania e sono entrati in contatto anche con ulteriori 300 potenziali partner, non solo tedeschi ma anche provenienti dall’Est Europa e dai Paesi baltici, dall’Estremo Oriente (Corea del Sud, India) e dal Sud America, che si sono presentati presso i due stand durante lo svolgimento della kermesse. Per quanto riguarda il salone “Energy”, si sottolinea anche il successo ottenuto dalla business presentation intitolata “Le competenze specifiche del comparto delle energie rinnovabili in Puglia”. Ideata e realizzata con l’obiettivo di promuovere e valorizzare la grande esperienza che si sta sviluppando nel settore delle energie rinnovabili in Puglia, regione leader in Italia per la produzione di energia da fonti rinnovabili, soprattutto in campo eolico, la presentazione si è svolta alla presenza di oltre 50 ospiti qualificati. E’ stata caratterizzata in modo estremamente positivo dalle introduzioni di Hanna Pappalardo (Primo Segretario dell’Ufficio Commerciale dell’Ambasciata d’Italia in Germania), Claudia Nikolai, Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana per la Germania; dagli interventi da parte dei rappresentati dell’“Arti” (Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione), del “Ditne” (Distretto Tecnologico Nazionale dell’Energia con sede a Brindisi) e de “La Nuova Energia” (il distretto produttivo regionale riconosciuto dalla Regione alla fine del 2008 che opera nel campo delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica) e dalla presentazione di alcuni casi aziendali di successo. “L’energia rinnovabile e la meccanica – ha sottolineato il Vice Presidente della Regione Puglia e Assessore allo Sviluppo Economico Sandro Frisullo – sono due comparti fondamentali per la nostra economia. Questa operazione di valorizzazione e promozione riuscita così bene in Germania cade in un momento particolare per la Puglia: in questo periodo la nostra regione si è confermata prima per la produzione di energia eolica ed ha conquistato il primato anche per il fotovoltaico, passando dalla terza alla prima posizione. Qualche giorno fa, poi, la Giunta regionale ha riconosciuto il Distretto Produttivo della Meccanica, che renderà questo settore più competitivo. L’appuntamento di Hannover ha gettato le basi per un ampliamento dei contatti commerciali nell’uno e nell’altro campo. Le politiche regionali puntano a questa crescita perché si sviluppi in Puglia l’intera filiera dell’energia e venga innovato e internazionalizzato un settore economico tradizionale come quello della meccanica”. La partecipazione della Regione Puglia all’Hannover Messe si inserisce nella strategia di promozione economica regionale delineata dal “Programma di promozione dell’internazionalizzazione dei Sistemi Produttivi locali per il 2009”, che mira a sostenere l’apertura internazionale delle imprese pugliesi verso aree di mercato sia nuove e sia consolidate, in cui le opportunità di collaborazione economica risultano ancora ampie. Il prossimo evento internazionale dedicato alle energie che vedrà protagonista la Regione Puglia è “All Energy” in programma ad Aberdeen in Scozia dal 20 al 21 maggio. . |
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ALZABANDIERA VESSILLO REGIONALE: GIOVEDÌ 30, VESTAS DI TARANTO |
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Bari, 29 aprile 2009 - Giovedì 30 aprile, alle ore 11. 00, l’Assessore all’Ecologia della Regione Puglia, prof. Michele Losappio, si recherà in visita allo stabilimento Vestas di Taranto, per un “tour introduttivo” alla nuova linea di produzione pale eoliche da 44m, ed assisterà alla cerimonia dell’alzabandiera del vessillo della Regione Puglia, che pure avrà luogo, con l’occasione, presso il medesimo stabilimento, aggiungendo il vessillo regionale a quelli d’Italia, Danimarca ed Europa. Programma dell’iniziativa: Ore 11. 00: saluti e visita dell’Assessore Losappio, accompagnato dal suo staff, presso lo stabilimento Vestas Blades Italia (via Ariosto, 12 - Taranto) per tour introduttivo alla nuova linea di produzione pale eoliche da 44m ; Ore 11. 30: conferenza stampa e rinfresco; Ore 12. 00: Alzabandiera del vessillo della Regione Puglia. . |
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SORGENIA (GRUPPO CIR): RICAVI IN CRESCITA A 682 MILIONI DI EURO, UTILE NETTO A 12,9 MILIONI DI EURO |
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Milano, 29 aprile 2009 - Il Consiglio di Amministrazione di Sorgenia Spa, società controllata dal gruppo Cir e partecipata dall’austriaca Verbund, si è riunito il 20 aprile sotto la presidenza di Rodolfo De Benedetti per esaminare i risultati del primo trimestre 2009. Andamento della gestione Nel primo trimestre del 2009 il gruppo Sorgenia ha ottenuto ricavi in crescita a 682 milioni di euro e un margine operativo lordo dell’attività elettrica in linea rispetto al primo trimestre del 2008, malgrado uno scenario di grave crisi economica che ha determinato una riduzione della domanda di elettricità (-7,9%), in particolare nella generazione termoelettrica (-19%), e un forte calo dei prezzi dell’energia in borsa. Nonostante la buona performance dell’attività elettrica, il margine operativo lordo totale, positivo per 35,8 milioni di euro, ha risentito rispetto allo scorso anno del minore risultato dell’attività gas e dei maggiori costi di approvvigionamento, dovuti all’effetto “time lag” (ovvero l’adeguamento differito nel tempo dei prezzi del gas rispetto a quelli del petrolio) e previsti in riduzione nei prossimi trimestri. Sorgenia ha chiuso il primo trimestre con un utile netto di 12,9 milioni di euro. Nel periodo il gruppo Sorgenia ha proseguito la realizzazione del proprio piano industriale. In particolare, sono stati quasi ultimati i lavori alla centrale a ciclo combinato di Modugno (Ba), il cui avviamento è previsto entro l’estate del 2009, e sono proseguiti i lavori per la realizzazione della centrale di Bertonico- Turano Lodigiano (Lo). Nell’ambito delle fonti rinnovabili hanno iniziato a funzionare a regime i due nuovi parchi eolici da complessivi 28 Mw in Campania e Puglia e sono stati avviati i lavori di costruzione di un impianto a biomasse da circa 1 Mw sito nel comune di Gallina (Si). Nel settore della produzione ed esplorazione di idrocarburi, è proseguita l’attività della controllata Sorgenia E&p Spa, che all’inizio del mese di aprile ha siglato il primo accordo relativo a due licenze petrolifere in Bulgaria. Risultati consolidati Nel primo trimestre 2009, il gruppo Sorgenia ha registrato un fatturato consolidato di 682 milioni di euro, in crescita del 12,4% rispetto a 606,8 milioni di euro dell’analogo periodo del 2008. In un quadro di riduzione della domanda energetica, i volumi di vendita di energia elettrica sono stati in linea rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (2,4 Twh rispetto ai 2,5 Twh del 2008), mentre i volumi di vendita di gas naturale hanno registrato una flessione del 13,4% (0,58 miliardi di metri cubi rispetto a 0,67 miliardi di metri cubi nel primo trimestre 2008). Il margine operativo lordo (Ebitda) consolidato è stato pari a 35,8 milioni di euro, rispetto a 46,5 milioni di euro nel primo trimestre 2008. Tale indicatore, nonostante una marginalità dell’attività elettrica in linea con il 2008, ha risentito del risultato inferiore dell’attività gas e di un cambio euro/dollaro meno favorevole nell’approvvigionamento di gas naturale. Sull’ebitda hanno pesato anche componenti temporanee come il citato effetto sui prezzi del gas (“time lag”) e una valutazione a fair value negativa (-2 milioni di euro) di contratti di fornitura. La tenuta dei margini dell’attività elettrica è riconducibile essenzialmente al fatto che la produzione di Sorgenia è destinata interamente alla vendita al cliente finale e non alla commercializzazione alla borsa elettrica. L’utile netto consolidato è stato di 12,9 milioni di euro, in riduzione rispetto a 17,2 milioni del 2008 per effetto dei minori margini. L’indebitamento finanziario netto del gruppo Sorgenia al 31 marzo 2009 ammontava a 1. 186,5 milioni di euro, in aumento rispetto a 1. 013,9 milioni al 31 dicembre 2008. La variazione è dovuta prevalentemente a investimenti in nuova capacità produttiva (97,2 milioni di euro) e all’aumento del capitale circolante legato alla crescita del fatturato (68 milioni di euro). I dipendenti del gruppo Sorgenia al 31 marzo 2009 erano 355 (339 al 31 dicembre 2008). Avanzamento del piano industriale Nel corso del primo trimestre 2009 è proseguita la realizzazione del Piano Industriale del gruppo Sorgenia. Nell’ambito della generazione termoelettrica, sono giunti alle fasi conclusive i lavori di realizzazione dell’impianto a ciclo combinato di Modugno (Ba), è proseguita la costruzione della centrale di Bertonico- Turano Lodigiano (Lo) e sono state portate a termine le opere preliminari sul sito della centrale di Aprilia (Lt). La partecipata Tirreno Power ha sostanzialmente completato il piano di repowering delle proprie centrali. Nella generazione eolica sono entrati in marcia commerciale i due parchi di Castelnuovo di Conza (Sa), da 10 Mw, e di Minervino Murge (Ba), da 18 Mw. Sono proseguiti i lavori per l’impianto da 39 Mw localizzato a San Gregorio Magno (Sa). In Francia, la controllata Société Française d’Eoliennes ha continuato i lavori di costruzione dell’impianto eolico da 12 Mw situato a Plainchamp (Meuse). Procedono secondo i programmi le attività di sviluppo di Sorgenia Romania, finalizzate alla realizzazione, gestione e manutenzione di parchi eolici. Nel corso del primo trimestre del 2009 sono proseguite le campagne anemometriche (rilevazione del vento) e le attività di sviluppo in varie località del paese. Nell’ambito delle energie rinnovabili da biomasse e da derivati di combustibile vegetale, la società Sorgenia Bioenergy ha iniziato i lavori di costruzione di un impianto a biomasse da circa 1 Mw sito nel comune di Gallina (Si). Nel settore E&p (esplorazione e produzione di idrocarburi), subito dopo la fine del trimestre, il gruppo ha raggiunto un accordo con Jkx Oil&gas Plc e Aurelian Oil and Gas Plc, società britanniche che operano nel settore della ricerca di idrocarburi soprattutto in Europa orientale, per partecipare alle attività di esplorazione relative a due licenze petrolifere in Bulgaria. Per il gruppo Sorgenia si tratta della prima operazione nell’upstream dopo la costituzione, nella seconda metà del 2008, della controllata Sorgenia E&p. . |
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ERG S.P.A. APPROVA IL BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2008, NOMINA IL NUOVO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E DELIBERA IL PAGAMENTO DI UN DIVIDENDO DI 0,90 EURO PER AZIONE |
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Genova 29 aprile 2009 – L’assemblea degli Azionisti di Erg S. P. A. , riunitasi il 23 aprile, ha esaminato il Bilancio Consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2008 che evidenzia un risultato netto di Gruppo a valori correnti1 di 84 milioni di Euro ed ha approvato il Bilancio della Capogruppo per l’esercizio 2008. L’assemblea ha nominato, per il prossimo triennio, il nuovo Consiglio di Amministrazione nelle persone di Riccardo Garrone, Edoardo Garrone, Giovanni Mondini, Pietro Giordano, Alessandro Garrone, Massimo Belcredi, Lino Cardarelli, Aldo Garozzo, Giuseppe Gatti, Antonio Guastoni, Paolo Francesco Lanzoni e Graziella Merello; ha nominato Presidente Onorario Riccardo Garrone e confermato alla Presidenza della Società Edoardo Garrone. La nuova composizione dell’organo consiliare prevede la presenza di quattro consiglieri indipendenti, Massimo Belcredi, Lino Cardarelli, Antonio Guastoni e Paolo Francesco Lanzoni. Il Consiglio di Amministrazione ha valutato positivamente l’indipendenza dei consiglieri sopraindicati con riferimento a quanto contenuto nel Codice di Autodisciplina delle società quotate. L’assemblea ha deliberato il pagamento di un dividendo pari a 0,90 Euro per azione, inclusivo di una componente non ricorrente di 0,50 Euro per azione conseguente al positivo risultato dell’operazione di joint venture con Lukoil. La parte rimanente di 0,40 Euro per azione è invece in linea con quanto distribuito nel corso del precedente esercizio e coerente con la dividend policy del Gruppo. Il dividendo sarà messo in pagamento a partire dal 21 maggio 2009, previo stacco della cedola a partire dal 18 maggio 2009. L’assemblea ha anche nominato sindaco effettivo Andrea Manzitti e ha inoltre conferito l’incarico di revisione alla società Deloitte & Touche per il periodo 2009-2017. L’assemblea ha infine autorizzato, ai sensi dell’art. 2357 del Codice Civile per un periodo di 12 mesi a decorrere dalla data della delibera, il Consiglio di Amministrazione all’acquisto di azioni proprie entro un massimale rotativo (per ciò intendendosi il quantitativo massimo di azioni proprie di volta in volta detenute in portafoglio) di 15. 032. 000 di azioni pari al 10% del capitale sociale ad un prezzo unitario, comprensivo degli oneri accessori di acquisto, non inferiore nel minimo del 30% e non superiore nel massimo del 10% rispetto al prezzo di riferimento che il titolo avrà registrato nella seduta di borsa del giorno precedente ogni singola operazione. L’acquisto dovrà essere effettuato mediante l’utilizzo di utili distribuibili e di riserve disponibili risultanti dall’ultimo bilancio approvato, nel rispetto dell’art. 132 del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 e con le modalità 1Il risultato netto di Gruppo a valori correnti non include gli utili (perdite) su magazzino, le poste non caratteristiche e le relative imposte teoriche correlate. Previste dall’art. 144-bis, 1° comma, lettera b) del Regolamento Emittenti e cioè "sui mercati regolamentati secondo modalità operative stabilite nei regolamenti di organizzazione e gestione dei mercati stessi, che non consentano l’abbinamento diretto delle proposte di negoziazione in acquisto con predeterminate proposte di negoziazione in vendita". Il Consiglio di Amministrazione di Erg S. P. A. , riunitosi a conclusione dei lavori dell’Assemblea, ha confermato Alessandro Garrone Amministratore Delegato e Vice Presidenti Giovanni Mondini e Pietro Giordano. Il Consiglio ha inoltre esaminato il nuovo assetto organizzativo del Gruppo che prevede, in particolare, per la Direzione Pianificazione e Sviluppo, a partire dal primo maggio, una struttura articolata in due nuove funzioni: la Direzione Corporate Strategy Power, Gas, Rinnovabili e Nuove Iniziative affidata a Raffaele Tognacca e la Direzione Corporate Strategy Oil affidata a Pietro Muti. Le Assemblee ed i Consigli di Amministrazione delle subholding, nelle riunioni che si sono svolte il 22 aprile, hanno proceduto al rinnovo delle cariche sociali per il prossimo triennio. In Erg Petroli sono stati confermati Presidente Pietro Giordano e Amministratore Delegato Pier Francesco Pinelli, in Erg Raffinerie Mediterranee sono stati confermati Presidente Aldo Garozzo ed Amministratore Delegato Guglielmo Landolfi, in Erg Power & Gas sono stati nominati Presidente Raffaele Tognacca e Amministratore Delegato Sergio Corso. . |
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BOLZANO, CONVEGNO SU IDROGENO E SICUREZZA, LAIMER: "SONO I TEMI DEL FUTURO" |
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Bolzano, 29 aprile 2009 - L´energia pulita è stata al centro del convegno "Idrogeno e sicurezza" svoltosi il venerdì 24 aprile a Bolzano. L´assessore provinciale all´ambiente Michl Laimer ha sottolineato che "questi sono i temi del futuro", e ha ricordato l´importanza di un "lavoro capillare per sensibilizzare sempre di più la popolazione ai temi dell´ambiente". Il convegno, organizzato dalla Provincia Autonoma di Bolzano in collaborazione con l´Istituto per le tecnologie innovative, aveva come obiettivo quello di ampliare la discussione sull´idrogeno coinvolgendo un pubblico sempre più vasto, ed evitando, dunque, di farne un tema esclusivamente elitario. Nella stessa direzione si muove dal 2008 anche la piattaforma sull´idrogeno, nata sotto il patrocinio dell´assessore all´ambiente Michl Laimer, che ogni due-tre mesi raccoglie una gruppo di una quarantina di esperti provenienti da tutto il mondo. "La cosa importante - ha sottolineato Laimer nel suo intervento - è far capire alla popolazione che l´idrogeno è una fonte di energia pulita e sostenibile. Se non si conosce la materia, è facile farsi delle opinioni sbagliate. Le fonti tradizionali di energia, come il petrolio, sono ormai in via di esaurimento, ed è fondamentale puntare con sempre maggiore forza sulle fonti alternative: una di queste è, appunto, l´idrogeno". Dal punto di vista dell´impegno, la Provincia di Bolzano può considerarsi decisamente all´avanguardia. "Il nostro fiore all´occhiello - ha concluso Laimer - è la stazione di servizio Multy-energy di Bolzano Sud. Anche in futuro continueremo a concentrarci sulla creazione di infrastrutture in grado di favorire la produzione, la conservazione e la distribuzione dell´idrogeno". . |
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BILANCIO 2008 DI AES TORINO: VOLUME D’AFFARI A 117 MILIONI (+9%) L’UTILE NETTO RAGGIUNGE 42 MILIONI (+21%) |
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Torino, 29 aprile 2009 - L’assemblea degli azionisti di Aes Torino S. P. A. (Iride 51% e Italgas 49%), il 27 aprile, ha approvato il bilancio 2008, con risultati in significativa crescita. Il volume d’affari è stato 117,5 milioni (+9,2%); i ricavi del vettoriamento gas hanno raggiunto 58 milioni (+6,7%) e sono relativi a 675 milioni di metri cubi trasportati, mentre i ricavi del vettoriamento calore per teleriscaldamento sono stati 54,3 milioni (+14,8%), relativi a energia immessa in rete per oltre 1. 700 Gwh/t (gigawattora termici). In significativa crescita il margine operativo lordo e l’utile operativo netto che si sono attestati, rispettivamente a 91,5 e 70,2 milioni (+14,3% e +17,7%), accrescendo la redditività operativa (Roi) al 15,4%. L’utile netto è stato 41,8 milioni in crescita del 21% rispetto all’anno precedente. Gli investimenti dell’esercizio ammontano a 24,8 milioni, di cui 15 milioni relativi a interventi di adeguamento e rinnovo degli impianti, tra cui in particolare la sostituzione di 14 km di rete gas e di oltre 65 mila contatori, e 6,9 milioni si riferiscono a lavori di estensione e potenziamento reti relativi prevalentemente alla rete teleriscaldamento. Il cash flow operativo si attesta a 68,3 milioni (+17,5%), favorendo la riduzione dell’indebitamento finanziario netto (-5,7%) che si attesta a 176,6 milioni. Sviluppo del teleriscaldamento In ordine allo sviluppo della rete di teleriscaldamento va segnalato che è stata completata la progettazione relativa all’estensione della rete teleriscaldamento nella zona Torino Nord. Tale rete sarà connessa alla rete di trasporto esistente e sarà alimentata da una nuova centrale a ciclo combinato in cogenerazione del Gruppo Iride, prevista in zona Barricalla, di cui è recente la notizia dell’ottenimento del Via. In data 30 gennaio 2009, è stata costituita tra Aes Torino, Iride Energia e Iride Mercato la società di scopo "Nichelino Energia s. R. L. ", che si occuperà della costruzione e gestione delle reti ed impianti del teleriscaldamento nel Comune di Nichelino. Il capitale della nuova Società ammonta a 1. 500. 000 euro, di cui il 33% sottoscritto da Aes. A commento dell’approvazione del bilancio 2008 l’Amministratore Delegato, Teresio Ferrofino, ha dichiarato: ““La Società nel corso del 2008 ha ottenuto risultati egregi grazie ad un’attenta politica di efficienza, sia tramite la razionalizzazione dei processi, sia con il ricorso ad azioni mirate alla riduzione dei costi. Nello corso dell’esercizio la Società ha altresì posto le basi per un ulteriore sviluppo, che si realizzerà a partire dal 2009” In conclusione della Assemblea, il Presidente, Roberto Garbati, ha preso la parola affermando: “I prossimi saranno anni di ulteriore sviluppo per la Società e per l’area metropolitana, sia grazie alla costruzione della rete di Torino Nord, per la quale è prevista la posa di circa 150 Km di tubazione e l’allacciamento di una volumetria di oltre 14 milioni di metri cubi, sia grazie all’avvio del teleriscaldamento nel Comune di Nichelino”. . |
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San Antonio, Texas, 29 aprile 2009 - A 4´ X 4´ In´flector window insulator can produce as much heat as a 600 watt electrical heater per sunlight hour and reflect up to 72% of the room heat back into the room! During the summer, our product reduces air infiltration up to 71%, stops solar heat gain up to 65%, and blocks up to 90% of harmful Uv rays for such customers as General Motors and numerous Canadian Embassies! We would like you to consider offering your customers truly energy efficient window insulators, roller blinds, vertical blinds, or sliders. At the same time, we would like you to be a supplier, distributor or manufacturer by adding another product line for your customers to consider! We have been tested by two major universities with outstanding results and we are located in the United States, Canada, and Australia! solarwindows11@yahoo. Com . |
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LO ANNUNCIA L’ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI E INFRASTRUTTURE BRUNO SIMINI. |
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Milano, Illuminazione: Il nuovo piano raggiunge le periferie Milano, 29 aprile 2009 - “Il nuovo piano di illuminazione raggiunge anche le periferie. Ieri sera, con l’accensione del nuovo impianto in via Silla, principale arteria di collegamento con la zona di Figino, si completerà, infatti, il lavoro sull’intero quartiere, che già da un mese ha visto il susseguirsi di nuove accensioni”. “Abbiamo così mantenuto l’impegno di dotare entro l’anno Figino di una nuova illuminazione – aggiunge Simini -. Grazie a luci bianche, che offrono una miglior resa cromatica, e lampioni posizionati anche sugli spazi pedonali, garantirà maggior sicurezza a tutto il quartiere”. “Il nuovo piano di illuminazione – prosegue l’assessore - va avanti: abbiamo già illuminato assi fondamentali: dalla Stazione Centrale fino al centro, da corso Vercelli a corso Magenta e da Monza-padova verso corso Venezia; stessa cosa faremo con l’asse che da Linate-forlanini porta al centro della città. Senza trascurare luoghi importanti come il Castello Sforzesco o il quartiere Isola dove si può già ammirare la nuova illuminazione”. “I lavori proseguono senza sosta. La prossima tappa – annuncia Simini - sarà il quartiere Foppa-lorenteggio. Presto, tutta Milano sarà dotata di un’illuminazione ‘intelligente’, una grande opportunità per un ulteriore risparmio energetico e per una maggiore efficienza del servizio”. Queste le vie di Figino interessate dalla nuova illuminazione: via Novara fermata Atm (verso via Silla), via Molinetto, via Alberto Cavaliere, via Ponte del Giuscano, via Anghileri, via Turbigo, via Rasario e via Silla. . |
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MERCATO IMMOBILIARE ITALIANO: CONFERME E NOVITA’ |
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Milano, 29 aprile 2009 - Continua, anche nel secondo semestre del 2008, la diminuzione dei prezzi delle abitazioni in Italia, che, iniziata nel 2007, prosegue da semestri con variazioni nominali negative contenute ed estese a tutte le realtà territoriali. Si confermano aspetti emersi nei semestri precedenti: una maggiore offerta di immobili sul mercato, una domanda più prudente e riflessiva e il conseguente aumento delle tempistiche di vendita. Il mercato immobiliare, infatti, si muove con più lentezza perché i potenziali acquirenti hanno allungato i loro tempi decisionali, incitati in questa direzione anche dalle notizie che riguardano in generale la nostra economia e da una maggiore incertezza sulla propria disponibilità di spesa. Infatti, ad aver contribuito in maniera determinante a definire l’attuale andamento di mercato, è stata la situazione che si è venuta a creare sul mercato creditizio: l’atteggiamento prudenziale e selettivo messo in atto dagli Istituti di Credito nella concessione dei mutui, ha creato difficoltà per quella fascia di clientela che, non avendo un capitale iniziale a disposizione, deve ricorrere ad un finanziamento importante. La mancanza di liquidità e le previsioni per l’economia del Paese inducono le banche ad essere più attenti rispetto alla capacità di indebitamento delle persone e rispetto al valore finanziabile dell’immobile. Questo ha determinato una minore disponibilità di spesa da parte dei potenziali acquirenti, alimentando serrate trattative sui prezzi richiesti dai venditori e la conclusione della compravendita a prezzi più bassi rispetto al semestre precedente. A trovarsi in maggiore difficoltà sono stati soprattutto i giovani, gli stranieri, le famiglie monoreddito, i lavoratori con contratto a tempo determinato. Nella seconda parte dell’anno si sono riscontrate però anche delle novità: La prima è una maggiore propensione da parte dei venditori a rivedere le richieste iniziali, soprattutto per chi si è trovato nella necessità di vendere l’immobile e di dover rientrare del capitale e per chi ha effettuato un contestuale acquisto. La seconda è stata il ritorno all’investimento sul mattone, determinato dalla “fuga” dai mercati finanziari sempre più incerti, a conferma che la casa resta l’investimento preferito dagli italiani. Segnaliamo poi che nei primi mesi del 2009 la sensazione degli operatori è che ci sia una ripresa della domanda abitativa, stimolata dal ribasso dei tassi ma anche dalla consapevolezza che il mercato immobiliare abbia ormai intrapreso una nuova direzione e che la diminuzione dei prezzi offra delle opportunità nell’acquisto. L’analisi in base al profilo dimensionale delle realtà urbane evidenzia un calo più sensibile nei capoluoghi di provincia (-3. 9%), seguiti dall’hinterland delle grandi città (-3. 8%) ed infine dalle grandi città (-3. 6%). In queste realtà la diminuzione più sensibile dei prezzi si è verificata Palermo (-4. 9%), Bologna (-4. 6%) e Napoli (-4. 4%). La capitale registra una diminuzione del 3. 6%, Milano del 2. 4%. Nell’hinterland delle grandi città il ribasso maggior si è avuto in quello bolognese (-5. 4%), seguito da quello romano (-4. 6%) e napoletano (-4. 4%). L’analisi per aree geografiche evidenzia una contrazione delle quotazioni più accentuata nelle città del Sud Italia (-4%), seguite da quelle del Nord (-3. 9%) ed infine del Centro Italia (-3. 7%). Anche in questa seconda parte dell’anno il prezzo è stata la variabile chiave per la realizzazione della compravendita e ormai la quasi totalità dei potenziali acquirenti è sempre più attenta al rapporto prezzo/qualità ed esprime la volontà di voler acquistare a prezzi congrui rispetto alla qualità dell’immobile. Questo elemento ha determinato un altro risultato e cioè un calo più accentuato delle quotazioni sulle tipologie usate rispetto a quelle ristrutturate o di nuova costruzione. Infatti dalle nostre analisi è risultato che, quasi sempre nei quartieri dove l’offerta abitativa è più vetusta il ribasso delle quotazioni è stato maggiore. Per gli immobili di nuova costruzione la contrazione dei prezzi è stata meno accentuata e si sono registrati ribassi soprattutto laddove si è verificato un surplus di offerta. Le tipologie medie e quelle popolari hanno registrato cali dei prezzi più significativi rispetto a quelle signorili e di prestigio che hanno meglio preservato il loro valore, per quanto anche su questo segmento di mercato si intravede una maggiore accuratezza nell’acquisto, soprattutto se l’abitazione non risponde del tutto alle esigenze dei potenziali acquirenti. Dunque la prudenza rispetto all’acquisto immobiliare, ma soprattutto rispetto al rapporto tra prezzo e qualità dell’immobile è ormai trasversale a tutte le tipologie di abitazioni. L’attenzione alle caratteristiche dell’immobile ha spinto i potenziali acquirenti ad apprezzare le soluzioni poste ai piani alti, con spazi esterni, luminose, inserite in decorosi contesti condominiali, posizionate in zone tranquille e poco trafficate, con box o posto auto. Gli immobili posizionati al piano terra o al piano alto senza ascensore hanno registrato un calo notevole della domanda e di conseguenza dei prezzi. La domanda immobiliare in questo secondo semestre dell’anno ha visto la ripresa della domanda per investimento che nei precedenti semestri era diminuita, posizionandosi in “attesa” rispetto alle dinamiche di mercato. L’andamento negativo dei mercati finanziari dopo l’estate ha determinato una ripresa che sta continuando anche nei primi mesi del 2009. Gli investitori hanno dirottato il loro capitale su piccoli tagli da mettere a reddito, in alcuni casi sull’abitazione per le vacanze. L’analisi della domanda a gennaio 2009 evidenzia che, nelle grandi città, la tipologia più richiesta è il trilocale con il 35. 7% delle preferenze. A seguire il bilocale con il 28. 6% delle richieste ed infine il quattro locali con il 21. 4%. A Milano, Napoli e Roma la maggioranza della domanda si concentra sui bilocali. A Bari ritorna il dominio del trilocale, dopo un periodo in cui era stato il bilocale a concentrare le preferenze. A Milano e a Napoli i monolocali e bilocali insieme raccolgono il 53. 0% e del 52. 7% delle preferenze. Per quanto riguarda l’analisi della disponibilità di spesa nelle grandi città la maggioranza delle richieste si concentra nella fascia compresa tra 170 e 249 mila € (24. 0%), a seguire la fascia compresa tra 250 a 349 mila € (21. 6%). Nella fascia di spesa compresa tra 170 e 249 mila € si cercano soprattutto trilocali e, a seguire, bilocali. Dal lato dell’offerta la tipologia più presente sul mercato è il trilocale con il 33. 9%, seguito dal bilocale con il 25. 8% e poi dal quattro locali con il 22. 8%. Continua anche in questo semestre la diminuzione dei canoni di locazione che, hanno registrato un calo dell’1. 9% sui bilocali e sui trilocali del 2. 1%. La conseguenza del ribasso dei prezzi, più accentuato rispetto a quello dei canoni, si è tradotta in un lievissimo aumento dei rendimenti immobiliari lordi sui bilocali che si sono portati al 3. 9%. E’ difficile capire cosa accadrà nei prossimi mesi, molto dipenderà dall’andamento dell’economia nel nostro Paese e dal comportamento cha sarà messo in atto dagli Istituti di Credito. Le nostre previsioni per i prossimi mesi sono improntate ad un ulteriore ribasso dei volumi di compravendita e delle quotazioni; quest’ultimo aspetto, insieme al ribasso dei tassi di interesse, ha restituito fiducia i potenziali acquirenti che iniziano a capire che è un momento opportuno per acquistare l’abitazione. Fonte Tecnocasa . |
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MERCATO IMMOBILIARE A ROMA IN DIMINUZIONE DEL 5.8% LE QUOTAZIONI DEGLI IMMOBILI A ROMA NEL 2008, CON UN CALO PIÙ SENSIBILE NELLA SECONDA PARTE DELL’ANNO (-3.6%). |
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2000 |
2001 |
2002 |
2003 |
2004 |
2005 |
2006 |
2007 |
2008 |
+12. 5% |
+15. 8% |
+11. 6% |
+13. 5% |
+12% |
+9% |
+6. 5% |
-0. 9% |
-5. 8% | Milano, 29 aprile 2009 -Nel cuore della capitale si registra un lieve calo dell’1. 2% nella seconda parte dell’anno con una tenuta soprattutto nelle zone più centrali ed un lieve aumento dei prezzi per gli immobili situati nelle strade più belle e tranquille e con caratteristiche di particolare pregio, per le quali c’è pochissima offerta sul mercato. Nella seconda parte dell’anno si registra una maggiore difficoltà nella vendita degli immobili molto grandi (da 150 mq in su) o con caratteristiche non molto apprezzate, al momento, dalla clientela sempre più esigente (es. Il piano terra, il posizionamento in strade poco illuminate) e in, generale, una maggiore attenzione nell’acquisto dell’abitazione. Sempre molto gradite la presenza del terrazzo o della vista panoramica sulla città. Ad acquistare sono persone che hanno sempre vissuto in zona e che desiderano migliorare la loro condizione abitativa oppure destinare l’abitazione ai figli. Tra gli investitori resistono coloro che decidono di intraprendere un’attività di B&b e che, quasi sempre, si rivolgono verso le zone di Piazza Navona, Pantheon e Piazza di Spagna. Le quotazioni più elevate si raggiungono in piazza di Spagna, piazza del Popolo, piazza San Silvestro, via del Corso, via dei Condotti dove si possono anche toccare punte di 17 -18 mila € al mq per le tipologie di prestigio e per gli attici anche 20 mila € al mq. Parliamo di appartamenti signorili in palazzine con eleganti androni, affreschi, dipinti ed ampi terrazzi. Le quotazioni sono più contenute se ci si allontana dalle zone top per spingersi verso via Xx Settembre, via Piave, via Boncompagni e via Veneto dove al massimo si possono raggiungere top prices di 13000 € al mq. Gli acquirenti sono sia italiani che stranieri estimatori della città (negli ultimi tempi si sono affacciati sul mercato anche acquirenti russi) e si registra, nell’ultimo semestre, un incremento delle richieste per investimento. I tagli maggiormente richiesti sono compresi tra100 e 120 mq, preferibilmente da ristrutturare. Il mercato delle locazioni è alimentato prevalentemente da professionisti che lavorano in centro, anche se nel primo semestre del 2008 si registra un lieve calo dei canoni. Un ribasso delle quotazioni ha interessato anche il quartiere Monti e la zona intorno al Colosseo e al Colle Oppio dove si sono registrati acquirenti molto più riflessivi nelle loro scelte d’acquisto. Il quartiere Monti è quello che raccoglie le richieste di amatori di un certo tipo di immobili e di un certo tipo di quartiere, tra i più prestigiosi del centro di Roma. Infatti le abitazioni, costruite tra il 1300 ed il 1800, spesso sono prive di ascensore, non hanno balconi e terrazzo ma soffitti con travi a vista e pavimenti in cotto originali. Sul mercato c’è offerta perché nella zona si assiste ad un cambio generazionale che vede le persone più avanti con l’età optare per quartieri più comodi. Una soluzione ristrutturata costa da 8000 a 10 mila € al mq. Tra gli acquirenti una buona parte è rappresentata da giovani che hanno già abitato nel quartiere oppure nei quartieri limitrofi. Numerose le richieste anche per le abitazioni della zona del Colle Oppio dove l’offerta è decisamente bassa e le compravendite realizzate sono sporadiche. Le abitazioni, costruite a partire dal 1800, se dotate di vista sul parco del Colle Oppio o sul Colosseo acquistano un valore decisamente elevato e difficilmente stimabile. Più basse le quotazioni per le abitazioni intorno al Colosseo, costruite a partire dai primi anni del 1900 e dal taglio medio-grande più adatto ad un target di famiglie. Le quotazioni per una tipologia ristrutturata oscilla da 6000 a 8000 € al mq. La macroarea che ha subito il calo più sensibile nella seconda parte dell’anno è stata quella di Cassia-torrevecchia che ha segnalato una diminuzione del 5. 7% in particolare nel quartiere di La Storta. Posto alla periferia della città, la maggioranza delle compravendite sono state realizzate da persone che hanno acquistato per uso diretto e le cui richieste sono state contenute entro i 300 mila €. Al di sopra di queste cifre è più difficile che l’immobile sia compravenduto a meno di ribassi di prezzo più sensibili. Le tempistiche di vendita arrivano anche a 3-4 mesi dal momento che i potenziali acquirenti sono molto riflessivi. Ad acquistare in zona sono soprattutto famiglie e giovani coppie che si trasferiscono dalla Cassia e dai paesi limitrofi. La zona presenta delle aree di nuova costruzione, alcune delle quali ancora in corso: si tratta di appartamenti in piccoli complessi condominiali e di villette a schiera compravendute a 3000-3500 € al mq. Lo sviluppo della zona risale al periodo compreso tra gli anni ’70 e gli anni ’80. Hanno invece tenuto gli immobili dell’Olgiata quartiere di pregio della città. Si tratta di un mercato molto ristretto e di nicchia, con soluzioni indipendenti a volte con terreno circostante, piscina, e che vede protagonisti potenziali acquirenti con disponibilità di spesa superiore ai 300 mila €. La contrazione delle quotazioni ha interessato anche tutta la zona di Torrevecchia, con un’intensità minore nel quartiere di Torrevcchia-millesimo. Il mercato immobiliare della zona è stato caratterizzato da un aumento delle tempistiche di vendita (arrivate a 4-6 mesi) e da maggiori difficoltà nelle compravendite con un finanziamento sottostante. La zona si è sviluppata soprattutto negli anni ’60-’70. Poche le costruzioni degli anni ’50. I tagli più richiesti sono il bilocale ed il trilocale, abbastanza diffusi nella zona. Pochi i monolocali presenti sul territorio. Le vendite sono più problematiche per i tagli più grandi e per le tipologie da ristrutturare. I venditori però iniziano a capire che il mercato è cambiato e stanno adeguando i prezzi. Hanno tenuto meglio le abitazioni situate a Torrevecchia-millesimo dove si registra un target medio di acquirenti più benestanti che spesso dispongono già di un capitale iniziale. Il quartiere offre anche soluzioni più signorili, alcuni anche con vista su San Pietro. Il mercato delle locazioni è positivo, movimentato soprattutto dagli studenti della vicina Università Cattolica che, molto spesso, vivono per un paio di anni in affitto per poi decidere di acquistare l’abitazione. A seguire tra le macroaree che hanno segnalato una contrazione delle quotazioni c’è San Giovanni-roma Est con -4. 6%. In particolare i quartieri che hanno visto una diminuzione più accentuata delle quotazioni sono stati l’Anagnina, Torre Angela, Tor Bella Monaca e Tor Vergata. Nel primo quartiere al di fuori del Gra e al confine con l’hinterland di Roma, la riduzione dei prezzi è stata più sensibile nella parte di Casal Morena dove gli immobili e i servizi sono di medio livello. Decisamente migliore la qualità dell’offerta immobiliare della zona di via Gasperina che presenta case in cortina, con aree verdi costruite soprattutto negli anni ’80 e parte nei primi anni del 2000. Anche in questo quartiere si registra una maggiore difficoltà nelle vendite di immobili per valori superiori a 300 mila €. Non si prevedono al momento interventi di nuova costruzione. Il calo delle quotazioni nelle zone di Torre Angela e Tor Bella Monaca ha interessato soprattutto le abitazioni in edilizia cooperativa sorte a ridosso dell’area popolare di Tor Bella Monaca. Si tratta di soluzioni costruite negli anni ’80, i cui valori cresciuti nel corso degli ultimi anni, si stanno ora ridimensionando perché i potenziali acquirenti, a parità di prezzo, preferiscono acquistare nelle zone limitrofe. Nella seconda parte dell’anno quindi queste abitazioni sono state acquistate da persone che hanno sempre abitato nella zona oppure con una disponibilità di spesa ridotta. Più contenuto il ribasso dei prezzi registrato a Torre Angela-torraccio dove la causa è da ricercarsi nel fatto che la maggioranza delle compravendite in zona erano realizzate soprattutto con stranieri e monoreddito, che ricorrevano a mutui a copertura importante del valore dell’immobile. Al momento gli straneri hanno difficoltà ad acquistare e, nella seconda parte dell’anno, hanno acquistato soprattutto italiani che hanno fatto ricorso a mutui di basso importo, disponendo già di una parte del capitale. La maggioranza degli immobili di Torre Angela sono piccoli condomini costruiti abusivamente tra gli anni ’70 e gli anni ’80 e che sono stati successivamente condonati. Da segnalare in zona i lavori per la costruzione di una Metropolitana veloce che collegherà Pantano con Stazione Termini attraversando anche Torre Angela e Tor Bella Monaca. Anche in quest’ultimo quartiere si è registrata una flessione dei prezzi, anche in seguito alla realizzazione di numerose nuove costruzioni nella zone limitrofe che ha aumentato l’offerta sul mercato. Inoltre negli anni scorsi sono stati dimessi immobili appartenenti ad Enti Pubblici che sono stati poi acquistati e poi affittati o rivenduti. Si cercano soprattutto bilocali e trilocali ed infatti è più difficile collocare sul mercato i tagli piccoli oppure i tagli oltre i 100 mq. Le zone più apprezzate sono Tor Bella Monaca Vecchia dove nonostante l’offerta immobiliare vetusta è ottimamente servita e Due Leoni e Valle Fiorita di cui si apprezza invece il parco immobiliare più moderno e caratterizzato da piccoli contesti condominiali. Le quotazioni sono simili e per un buon usato si possono spendere da 2300 a 3000 € al mq. La difficoltà di accesso al credito riscontrate dai potenziali acquirenti ha determinato un calo delle richieste e delle quotazioni immobiliari nell’area di Tor Vergata, dove acquistano soprattutto famiglie e in parte anche stranieri che possono scegliere tra tipologie degli anni ’60-’70. Sono presenti anche delle soluzioni degli anni ’90, concentrate nella zona di Tor Vergata Nuova, dove ha sede l’Università. Un appartamento in buone condizioni costa circa 3000 euro al mq. Buona la domanda di immobili in affitto da parte di studenti universitari. A Tor Vergata sorgerà il nuovo Stadio del Nuoto ed il nuovo rettorato dell’Università. Non lontana, come diminuzione dei prezzi anche l’area di Roma Sud (-4. 2% nel secondo semestre del 2008) dove si registrano comportamenti differenti nelle diverse aree. Un ribasso delle quotazioni ha infatti interessato i quartieri dell’Eur e Ostia, un lieve rialzo ha interessato Acilia e Casalbernocchi. Nel primo caso la determinante è stata la maggiore offerta creatasi sul mercato negli ultimi anni: infatti sono stati diversi i quartieri limitrofi oggetto di importanti interventi di nuova costruzione tra questi Valleranello, Mezzocamino e la zona intorno a via Amaldi dove sono sorti sia appartamenti che soluzioni indipendenti, alcune anche di prestigio. Il nuovo si vende da 5000 a 8000 € al mq. Ad avere subito il calo più sensibile dei prezzi è stata la parte dell’Eur a ridosso di viale Cesare Pavese dove ci sono principalmente appartamenti degli anni ’80 di proprietà dei Ministeri presenti nella zona e che sono stati venduti nei primi anni ’90, alla scadenza dei vincoli per la compravendita. In ribasso i prezzi anche a Eur - Dalmata dove comunque si è registrata una buona domanda essendoci la disponibilità di contesti condominiali più raccolti, alcuni dotati di terrazzo e giardino e con appartamenti dal taglio medio, quello più ricercato. Infatti è una zona molto richiesta che si è sviluppata nella seconda metà degli anni ’60. Per un buon usato i prezzi oscillano da 4100 a 5400 € al mq. La zona di Eur – Centro è quella che ha tenuto meglio le quotazioni perché caratterizzata da elementi di prestigio con valori più elevati rispetto alle zone limitrofe e a cui si rivolge un target di acquirenti con disponibilità di spesa più elevata. Occorre però sottolineare che dalla seconda metà del 2008 i potenziali acquirenti di tutte le zone sopra citate hanno rivisto la loro disponibilità di spesa verso il basso (ad esempio difficilmente si superano i 500 mila € per un trilocale). Numerosi i lavori in corso sul territorio del quartiere tra questi la Nuvola di Fuksas e la realizzazione di una Mm leggera che collega la fermata della Laurentina con i quartieri più esterni. Abbastanza stabili le locazioni, con una buona richiesta di affitti grazie alla presenza di numerose aziende nella zona. In calo anche le quotazioni immobiliari di Ostia, in particolare nella zona del Centro storico dove le quotazioni avevano ormai raggiunto livelli troppo elevati per la qualità dell’ offerta presente in zona. Infatti ci sono soprattutto piccoli tagli (60-70 mq) costruiti negli anni ’20-’40 spesso nel loro originale stato di conservazione. Questo comporta che si debba intervenire con lavori di ristrutturazione e di conseguenza i potenziali acquirenti negoziano in maniera importante sul prezzo e alla fine si sono realizzate compravendite a prezzi più bassi rispetto a quanto si realizzava anche solo nei primi sei mesi del 2008. Minore la diminuzione dei prezzi nella zona di Tor S. Michele dove ci sono soluzioni più recenti degli anni ’60-’70. Ad acquistare in questa area di Ostia sono prevalentemente acquirenti di Roma che ne apprezzano soprattutto la tranquillità. Negli ultimi mesi pochi di essi hanno fatto ricorso al mutuo o lo hanno fatto per importi contenuti. Nel quartiere di Ostia Mar Rosso si registra un calo delle quotazioni delle abitazioni nella seconda parte dell’anno perché le compravendite hanno visto spesso acquirenti con il capitale necessario per l’acquisto e che, di conseguenza, hanno potuto trattare sul prezzo e chiudere la compravendita a valori inferiori. Hanno acquistato sia coloro che necessitavano dell’abitazione che coloro i quali hanno semplicemente deciso di investire nel mattone. Tra le tipologie che si sono compravendute in questo periodo anche quelle già occupate o da ristrutturare per poter risparmiare sul prezzo. La presenza del terrazzo e di uno spazio esterno è stato un elemento apprezzato mentre si sono registrate maggiori difficoltà per i tagli piccoli per i quali i proprietari difficilmente accettano ribassi sui prezzi, soprattutto se non c’è la necessità di vendere l’immobile. In controtendenza rispetto al resto della città l’andamento dei quartieri di Acilia e Casal Bernocchi situati tra il quartiere dell’Eur e Ostia. Le zone infatti nell’ultimo anno hanno visto la nascita di numerose nuove costruzioni, sia piccoli contesti condominiali che soluzioni a schiera, e l’inizio dei lavori per la nascita di un nuovo centro commerciale a Monte S. Paolo. Nella seconda parte del 2008 si sono venduti soprattutto trilocali, bilocali e soluzioni a schiera. Tra gli acquirenti tanti si sono trasferiti qui da altre zone della capitale apprezzandone la vicinanza ad Ostia, al G. R. A. , all’aereoporto di Fiumicino e all’Eur dove molti acquirenti lavorano. I quartieri oltre a presentare immobili di nuova costruzione contano soprattutto soluzioni degli anni ’60 inserite in piccoli contesti condominiali. L’aumento dei prezzi ha coinvolto le soluzioni usate dal momento che i prezzi di vendita del nuovo non sempre sono stati alla portata della disponibilità di spesa dei potenziali acquirenti che hanno così optato per le tipologie usate che costano mediamente 2600-2700 € al mq. Non lontana la variazione dei prezzi della macroarea di Policlinico-pietralata (-4. 1%) dove si segnalano le performance al ribasso della zona Università e Tiburtina-san Lorenzo. Nel caso della zona intorno all’Università “La Sapienza” la causa è da ricercarsi nella cospicua offerta di immobili esistente sul mercato. Molti di essi spesso sono da ristrutturare oppure presentano affacci su cortili interni e per questo subiscono importanti variazioni di prezzo, ancora più sensibili se si tratta di un piano terra o di un piano rialzato. Non si riscontrano difficoltà nella vendita e né riduzioni sensibili dei prezzi per i tagli piccoli, signorili e ristrutturati. Nel secondo semestre del 2008 hanno acquistato famiglie per migliorare la condizione abitativa ma anche investitori sempre più attenti al prezzo dell’immobile. Questi ultimi includono sia coloro che impiegano il proprio capitale in una casa da mettere a reddito che genitori di studenti universitari. Nella seconda parte del 2008 così come nei primi mesi del 2009 numerosi potenziali acquirenti hanno rivisto verso il basso le loro richieste iniziali. Tra le zone maggiormente apprezzate si segnalano via Padova, via Arezzo, via Reggio Calabria e via Pavia, strade poco trafficate dove ci sono soluzioni degli anni ’40-’50, inserite in bei contesti condominiali. Più difficile collocare sul mercato le abitazioni situate sui più trafficati viale Ippocrate e viale delle Province. Da segnalare il recupero di un palazzo dismesso delle Ferrovie dello Stato in via Como, da cui si ricaverà un complesso molto signorile. Il mercato delle locazioni è abbastanza stabile con una maggiore richiesta di appartamenti soprattutto nel periodo di inizio delle lezioni universitarie in autunno. In diminuzione anche le quotazioni degli immobili nella zona di Tiburtina-san Lorenzo in particolare sui tagli più grandi e quindi più costosi. Questa tipologia è destinata soprattutto alle famiglie che acquistano meno rispetto al passato. Infatti nella seconda parte dell’anno hanno acquistato single alla ricerca della prima casa e che si sono orientati soprattutto sui monolocali e sui bilocali. Quanto alla zona hanno scelto soprattutto quella più popolare (a ridosso di piazza dell’Immacolata) , con stabili dei primi anni del 1900 che, in buone condizioni, costano mediamente da 4000 a 5500 € al mq. Ci sono poi abitazioni più signorili costruite tra gli anni ’40 e gli anni ’50 molto richiesti ma per i quali c’è poca offerta sul mercato. Nella macroarea di Prati-francia si è registrato un calo delle quotazioni del 3. 8% con una diminuzione abbastanza contenuta nei diversi quartieri. Tra questi citiamo Farnesina - Ponte Milvio anche se il calo più sensibile nella domanda si è registrato a Ponte Milvio quartiere che negli anni scorsi era diventando di tendenza soprattutto tra i più giovani e aveva visto la nascita di molti locali serali. Infatti tra gli acquirenti si registravano numerosi single o coppie giovani che in zona potevano trovare anche monolocali e bilocali. Un buon usato, degli anni ’50-’60, si vendeva a cifre medie di 6000-6500 € al mq e ora si parla di almeno 1000 € al mq in meno. Inoltre in questa zona spesso le compravendite prevedevano u ricorso al mutuo, oggi più difficile. Sono invece rimaste abbastanza invariate nel tempo le richieste per il quartiere della Farnesina, dove si possono trovare soprattutto tipologie di tipo residenziale che si sono sviluppate tra gli anni ’70 e gli anni ’80, dotate anche di posto auto e che interessano come target soprattutto le famiglie. Infatti la zona si caratterizza per la presenza di tipologie medio-grandi che partono da almeno 90 mq per arrivare anche a 200-220 mq. Ad acquistare sono spesso famiglie della zona o dei vicini quartieri come la Camilluccia e Collina Fleming che presentano un mercato immobiliare piuttosto simile e quasi sempre si tratta di un acquisto di sostituzione e quindi che prevede una contestuale vendita. Non si riscontrano grandi novità sul mercato delle locazioni a livello di valori nonostante ci sia stato un incremento della domanda di immobili in affitto, soprattutto da parte di giovani che hanno più difficoltà ad acquistare. In discesa le quotazioni immobiliari a Monte Mario Alto. Si registra infatti un calo della domanda ed acquirenti più prudenti rispetto al passato, anche se i primi mesi del 2009 evidenziano segnali di ripresa. Da segnalare negli ultimi mesi una maggiore attenzione verso i tagli più grandi dove si possono ottenere ribassi dei prezzi più consistenti. La maggioranza delle richieste arriva da famiglie già residenti in questa area, una minoranza da investitori e studenti che decidono di vivere in questa zona anche al termine degli studi. La presenza dell’Università “Cattolica”, infatti, rende vivace il mercato delle locazioni, alimentato, oltre che da studenti, anche da lavoratori trasfertisti (grazie alla presenza del Policlinico Gemelli) e di stranieri. Si investe principalmente su bilocali e trilocali con una spesa intorno ai 300 mila €. Tra gli immobili più apprezzati quelli a ridosso del Parco dell’Insugherata zona tranquilla e verde, il prezzo di un buon usato è di 3800 € al mq. In zona Benedettine si possono acquistare anche soluzioni indipendenti che vanno dai villette dei primi del ‘900 fino a quella di più recente costruzione. In costruzione appartamenti e alcune villette a schiera. La consegna è prevista per giugno 2010, il prezzo di un appartamento nuovo è di 5000 € al mq mentre una villetta da 140 mq con box e cantina costa 680 mila €. Tra le macroaree che hanno segnalato la diminuzione meno sensibile citiamo Monteverde-aurelio (-2. 6%) e Villa Ada-monte Sacro (-1. 9%). Quest’ultima ha registrato la diminuzione più forte sul quartiere di Montesacro-ionio in particolare sui tagli più grandi (oltre i 110 mq) mentre quelli più piccoli hanno registrato una tenuta delle quotazioni. La zona presenta un’offerta immobiliare molto differenziata che spazia dalle soluzioni popolari Iacp, in parte riscattate, situate nel quartiere del Tufello a quelle più residenziali e di migliore qualità dei quartieri Talenti e Nuovo Salario. Nel primo hanno acquistato coloro che non riescono ad accedere al mercato più costoso di alcune zone limitrofe e una buona parte di genitori di studenti universitari del Sud Italia. A Talenti invece il mercato immobiliare è indirizzato verso le famiglie che provengono da zone centrali: vendono un immobile più piccolo per comprare una tipologia più grande, dal momento che i prezzi sono più bassi rispetto alle zone più centrali. In questa zona infatti ci sono comprensori signorili costruiti negli anni ’70-’80, immersi nel verde e con servizio di portineria. Molte compravendite nella seconda parte dell’anno si sono concentrate soprattutto al Tufello e su viale Ionio dove c’è un’edilizia medio signorile degli anni ’60-’70 e per un medio usato si spendono mediamente 2700 € al mq. A Monteverde-aurelio invece il quartiere che ha segnalato la riduzione dei prezzi maggiori è stato Portuense - Affogalasino in particolare sulle tipologie di più antica costruzione ed in cattivo stato di conservazione e che quindi necessitano di importanti lavori di ristrutturazione. Se poi si tratta anche di tagli grandi la compravendita può avere tempi molto lunghi prima di concludersi con successo. In particolare questa situazione di mercato si è verificata nella parte alta della via Portuense, più trafficata, con immobili spesso privi di ascensore e per i quali la vendita è subordinata alla pratica di forti ribassi delle quotazioni. Hanno invece tenuto i prezzi delle abitazioni situate nella zona a ridosso di Casetta Mattei dove ci sono prevalentemente costruzioni degli anni ’80, in particolari piccoli condomini con appartamenti dalla metratura compresa tra 80 e 110 mq valutati mediamente in buono stato intorno a 4500 € al mq. Hanno ben tenuto anche le abitazioni situate a Bravetta dove ci sono soluzioni in cortina costruite tra gli anni ’60 e gli anni ’70 valutai mediamente intorno a 4000 € al mq. Ad acquistare in queste zone sono persone che hanno sempre vissuto nel quartiere o che si spostano da quartieri limitrofi, più caotici, alla ricerca di maggiore tranquillità. Tra i progetti in corso più importanti citiamo quello relativo all’area occupata dalla ex Fiera di Roma, ormai a buon punto dove si prevede la nascita di aree verdi (50% dell’area), un parco urbano pedonale con la Città dei Bambini. Il progetto inoltre prevede la realizzazione di complessi residenziali. Sempre all’Eur segnaliamo il progetto che ridisegna l’area delle Torri che una volta ospitavano gli uffici del Ministero delle Finanze. Le Torri sono destinate a cadere e al loro posto sorgerà una struttura di dieci piani, riscaldata da pannelli solari che ospiterà un moderno centro di residenze, uffici, negozi di pregio. Un altro progetto interesserà la zona della Romanina ed ospiterà uno spazio da destinare ad aree verdi, a residenziale, servizi ed altre attività terziarie. Avrà anche il prolungamento della metropolitana. Importanti interventi saranno messi in atto per la creazioni di residenze universitarie a Tor Vegata, Pietralata e San Paolo. I primi lavori partiranno proprio da Tor Vergata a gennaio con 1500 posti letto. Per i prossimi quattro anni in totale la capitale si vorrà dotare di 12 mila posti letto. Vanno avanti i lavori per la Nuova Stazione Tiburtina. Importanti interventi riguarderanno le linee metropolitane in particolare la Metropolitana C, i cui capolinea saranno Pantano e Grottarossa. La prima tratta, San Giovanni – Alessandrino, dovrebbe essere attivata a Marzo 2011. La linea prevede 30 stazioni. Allo studio anche la linea D che si svilupperà da nord, in zona Ojetti, a sud, all’Eur. In mezzo, Prati Fiscali, i quartieri Nomentano e Salario (fermate Verbano, Buoenos Aires e Fiume), il centro storico con le fermate Spagna, San Silvestro e Venezia e Trastevere prima di arrivare in zona Marconi. Continuano ad Ostiense i lavori per il Campidoglio 2 che ospiterà la sede del Comune di Roma e i lavori per il recupero dell’area dei Mercati Generali.
Domanda |
Monolocali |
2 locali |
3 locali |
4 locali |
5 locali |
Gennaio ‘09 |
10. 1% |
36. 6% |
34. 7% |
13. 9% |
4. 7% |
Luglio ‘08 |
10. 9% |
34. 8% |
35. 6% |
14. 1% |
4. 6% | da Luglio a Gennaio si registra una maggiore concentrazione di bilocali a Roma (36. 6%) in aumento rispetto a Luglio (34. 8%). A seguire nelle richieste ci sono i trilocali (34. 7%).
Offerta |
Monolocali |
2 locali |
3 locali |
4 locali |
5 locali |
Gennaio ‘09 |
5. 8% |
28. 8% |
36. 7% |
18. 4% |
10. 3% |
Luglio ‘08 |
5. 9% |
26. 1% |
39. 6% |
18. 8% |
9. 6% | per quanto riguarda l’offerta si registra una maggiore presenza sul mercato di trilocali (36. 7%) seguiti dai bilocali (28. 8%). In aumento da luglio la concentrazione di cinque locali. Fonte Tecnocasa . |
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IL MERCATO DEI MUTUI IN ITALIA |
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Milano, 29 aprile 2009 - Il quadro economico del nostro Paese, caratterizzato da un calo della produzione e dei consumi, ha condizionato il mercato dei mutui ipotecari destinati alle famiglie per l’acquisto di abitazioni. La crisi che ha colpito il sistema finanziario internazionale ha portato ad interventi senza precedenti che hanno cambiato il modo di fare business di molte banche, indirizzandole ad una maggiore attenzione nella valutazione del rischio. I dati relativi al terzo trimestre del 2008 sono in flessione rispetto allo stesso periodo del 2007: l’erogato è pari a 12,6 miliardi di euro con una differenza negativa di 1,4 miliardi di euro, che in termini percentuali (-10,11%) conferma il momento non positivo del mercato. Il dato dei volumi include anche i mutui di sostituzione e surroga. Se consideriamo, infatti, il volume delle erogazioni dei primi 9 mesi del 2008 registriamo una variazione percentuale, rispetto allo stesso periodo del 2007, che ammonta a -6,9%. L’unica macroarea che presenta una variazione positiva è l’Italia meridionale (+1%), tutte le altre hanno un andamento negativo; le variazioni maggiori si sono riscontrate nell’area centrale (-16%) e insulare (-18%). Il mercato dei prestiti per l’acquisto delle abitazioni destinato a famiglie consumatrici nel Lazio presenta nel terzo trimestre 2008 un calo (-22%) rispetto allo stesso periodo del 2007, il dato è influenzato dal mercato dei mutui di sostituzione. La diminuzione è in linea con l’andamento dell’area centrale (-16%), di fatto la regione Lazio influenza notevolmente la variazione negativa registrata in questo trimestre, infatti nella regione sono stati erogati 1. 298 milioni di Euro, che ammontano al 10,3% del totale delle erogazioni. La diminuzione delle erogazioni di quasi tutte le province laziali, ad eccezione di Rieti +2%, ha influenzato il dato regionale. Di segno negativo le province di Frosinone (-13%), Latina (-19%), Viterbo (-6%). Anche la provincia di Roma ha subito una diminuzione delle erogazioni (-23%), che ha notevolmente influenzato il valore negativo, infatti, la provincia si conferma al 2° posto per volumi erogati in Italia con 1. 102 milioni di Euro (8,7% delle erogazioni nazionali). Il valore delle consistenze dei mutui registra una incremento: dopo un’iniziale diminuzione nei mesi di marzo ed aprile, l’andamento ha ripreso ad aumentare fino al mese di novembre. L’importo medio dei mutui erogati nei primi 9 mesi del 2008, pari a 123. 000 euro, è in ripresa rispetto ai primi 3 mesi dello stesso anno; tale dato, in apparenza anomalo a fronte di una diminuzione dei volumi erogati e di un mercato immobiliare riflessivo, è spiegato dalla tendenza degli istituti bancari a concedere finanziamenti ipotecari solo alle famiglie considerate più solvibili. A livello regionale si registrano valori molto eterogenei: appartiene alla Toscana l’importo medio erogato più alto (141. 000 euro); alla Calabria, quello più basso (94. 000 euro). L’importo del mutuo medio nel Lazio è pari a 137. 000 euro, nettamente superiore all’importo medio nazionale. Dopo i recenti interventi dalla Banca centrale il livello dei tassi è diminuito. Confrontando l’andamento dell’Euribor e dell’Irs emerge che per quasi tutto il 2008, i due tassi si sono avvicinati fino a sovrapporsi. Oggi, grazie ai diversi provvedimenti presi sia a livello nazionale che internazionale, i due parametri sono tornati alla situazione abituale. Negli ultimi mesi l’Euribor ha subito una serie di cali: mentre il 9 ottobre 2008 il parametro registrava il suo valore massimo (5,39%), oggi il tasso a 3 mesi è al 2,06%. In particolare, la rata mensile di un mutuo a tasso variabile del valore di 130. 000 euro e della durata di 20 anni, acceso ad ottobre 2008, costava al momento della stipula circa 175 euro in più di quanto costerebbe siglandolo oggi. Considerazioni finali - Il 2009 rappresenta un periodo di transizione, a causa delle varie tensioni sui mercati finanziari, e una ripresa graduale del settore è prevista nel biennio 2010-2011. Il rallentamento del ciclo immobiliare ed il graduale aumento del costo del credito comporteranno un rallentamento dei ritmi di crescita dei mutui, a fronte di una maggiore vivacità del credito al consumo (+1,4% nel 2008 sul periodo 2007), favorito dal miglioramento dell’offerta (attraverso l’innovazione del prodotto), e dall’allargamento del bacino della clientela. L’adeguamento dell’offerta renderà la linea di demarcazione tra mutuo e credito al consumo sempre meno evidente, accompagnandosi ad una ricomposizione verso importi e scadenze sempre più lunghi. In tale contesto gli istituti dovranno diventare maggiormente efficienti nella gestione dei crediti relativi al segmento mutui e del credito al consumo. In particolare nel settore dei mutui, le politiche di offerta saranno influenzate dalla maggiore efficienza delle tecniche di credit scoring e di controllo prudenziale, che dovrebbero costituire un fattore di contenimento delle rischiosità. Gli intermediari saranno nei prossimi anni sempre più attenti alla qualità della clientela nella fase di erogazione del prodotto. La famiglia avrà quindi a disposizione maggiori informazioni e maggiori possibilità di scelta. Solo la corretta informazione e la trasparenza dell’offerta potranno far aumentare la fiducia delle famiglie. Fonte: Ufficio Studi Kìron, Gruppo Tecnocasa . |
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BOLZANO, MISURE ANTICRISI: SOSTEGNO ALLA RESTITUZIONE DEL MUTUO PER PERSONE IN STATO DI DIFFICOLTÀ TEMPORANEO |
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Bolzano, 29 aprile 2009 - “Un aiuto concreto e rapido alle persone che, a causa della crisi, perdono il lavoro e non riescono più a pagare il mutuo: un obiettivo sociale importante su cui ritenevo giusto impegnarmi” sottolinea l’assessore Tommasini. L’assessore Christian Tommasini, nell’ambito del pacchetto delle misure anti-crisi da poco licenziato dalla Giunta provinciale, ha introdotto una particolare modifica a sostegno delle persone che, a causa di cassa integrazione, mobilità e licenziamento, non sono in grado di far fronte al pagamento del mutuo sulla prima casa. Il provvedimento riguarda tutti i proprietari, anche chi non ha mai beneficiato di agevolazioni edilizie. Oggi la legge prevede la possibilità di intervenire solo in casi di emergenza, mentre la novità introdotta dalla Giunta sta nel nuovo metodo di calcolo del reddito. Fino ad ora il calcolo per valutare lo stato di necessità teneva conto dei due anni precedenti alla richiesta, con la nuova formula la capacità economica verrà calcolata in base alla situazione del momento in cui interviene la difficoltà. Il requisito per ottenere l’aiuto di emergenza è attualmente riservato alle persone con un reddito medio degli ultimi due anni entro la prima fascia che attualmente è di 18. 560 € (dal 1° maggio 2009 sarà di 20. 000,00 €). Con la nuova formula, questo limite non sarà più una media, bensì calcolato sulla condizione del momento. L´agevolazione consiste nell´accollo da parte della Provincia delle rate di mutuo ipotecario per un massimo di 3 annualità o della concessione di un contributo unico a fondo perduto fino ad un massimo importo pari al 10 % del valore convenzionale dell´alloggio. Questo, tradotto, significa poter dare un aiuto concreto ed immediato alle famiglie in temporanea difficoltà. Sulla base delle nuove norme, ad esempio, un alloggio di 80 m² netti, con una superficie convenzionale (lorda) di circa 100 m², ha un valore convenzionale di € 184. 800,00 se costruito su terreno agevolato, in questo caso il contributo dal fondo sociale di emergenza sarà pari ad un massimo di 18. 480,00 €. Per un alloggio simile non costruito su terreno agevolato il valore convenzionale ammonta ad € 277. 720,00 e quindi il contributo dal fondo sociale di emergenza sarà pari ad un massimo di 27. 720,00 €. . |
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CASA NEL LAZIO: TROVATO ACCORDO TRA REGIONE, COMUNE, PROVINCIA PER MISURE ANTIEMERGENZA ABITATIVA |
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Roma, 29 aprile 2009 - Trovato l´accordo per affrontare l´emergenza abitativa nella Capitale su cinque punti concordati durante il tavolo interistituzionale convocato dalla Regione Lazio al quale hanno partecipato oggi l´assessore regionale alla Casa, Mario Di Carlo, gli assessori capitolini alla Casa, Alfredo Antoniozzi e all´Urbanistica Mario Corsini e l´assessore all´Urbanistica della Provincia Michele Civita. Le priorità per gli assessori riguardano: la revisione e l´attualizzazione del fascicolo di fabbricato; la messa a regime della procedura semplificata per interventi che riguardano la casa; la variazione di destinazione d´uso al patrimonio pubblico residenziale (che riguarda Ater e Comune); la definizione legislativa dell´housing sociale con criteri e modalità applicative e la definizione di un articolo ad hoc per la semplificazione delle procedure della vendita del patrimonio pubblico. L´obiettivo degli amministratori regionali, provinciali e capitolini è di arrivare alla prossima riunione del Tavolo, tra dieci giorni circa, ad un documento condiviso anche in funzione della Legge regionale che recepirà l´accordo Stato-regioni sul piano Casa. Una Legge regionale che l´assessore Mario Di Carlo ha confermato dovrà essere approvata entro il 30 giugno. . |
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ABUSIVE METÀ DELLE RESIDENZE D’EPOCA DELLA TOSCANA |
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Firenze, 29 aprile 2009 – L’italia dei beni culturali privati si è riunita in aprile a Firenze (Palazzo Corsini) per l’assemblea nazionale dell’Associazione delle Dimore Storiche (Adsi). Circa 500 i partecipanti, in rappresentanza degli oltre 4. 000 soci, proprietari di antichi palazzi, castelli e ville, la cui architettura è vincolata dallo Stato in virtù dell’alto valore storico-artistico. Con 900 affiliati la Sezione Toscana (www. Adsitoscana. It) è di gran lunga la più consistente. La regione vanta peraltro ben 3. 500 dimore storiche su un totale di circa 6. 000 beni architettonici vincolati, un patrimonio straordinario sia sotto il profilo culturale che dal punto di vista turistico. Peccato che queste eccezionali ricchezze, che tutto il mondo ci invidia, debbano fare i conti con una serie non secondaria di problemi. Hanno elencati i principali, presentando alla stampa programma e obiettivi dell’Assemblea, i presidenti dell’Adsi Aldo Pezzana, della Sezione Toscana Niccolò Rosselli Del Turco, e della Sezione Abruzzo Massimo Lucà Dazio, che insieme ai problemi di sempre lamenta adesso anche quelli derivati dal terremoto e dalla necessità di restaurare non poche antiche dimore danneggiate più o meno seriamente. Il tema che più preoccupa l’Associazione (www. Adsi. It) è quello della gestione delle leggi di tutela. In questione non è tanto la necessità, più che ovvia, di proteggere da speculazioni illecite l’ingente patrimonio culturale in mano privata, quanto la razionalità delle norme e l’efficienza delle Soprintendenze, cui lo Stato affida la gestione di vincoli e procedure. Vincolo significa che in quell’edificio non si può toccare nulla senza che le Soprintendenze diano esplicito permesso. Ma sono anni, è stato spiegato, che Parlamento e Governo fanno poco o nulla per rendere meno incongruo il rapporto con questa burocrazia tecnico - artistica: pochi i concorsi, funzionari e dirigenti sempre meno numerosi, risorse a disposizione in calo costante. Anche il fondo con cui lo Stato dovrebbe contribuire alle spese per restauri sta facendo una fine inattesa: i 22 milioni destinati nel 2008 a tutta l’Italia già erano una cifra al limite del ridicolo. Quest’anno neppure quelli. Zero. La Toscana ha un problema in più. L’abusivismo. Nel 2000, su richiesta della sezione territoriale dell’Adsi, la Regione ha istituito la categoria alberghiera delle Residenze d’Epoca, gemma dell’ospitalità locale a disposizione di un pubblico più colto e attento. Come le Doc del vino, si tratta di un marchio di garanzia ideato per valorizzare le piccole strutture turistiche situate nelle dimore storiche: pochi posti letto (non più di 25), ma in ambienti di gran prestigio. “Purtroppo”, ha spiegato Rosselli Del Turco, “per una buona metà le Residenze d’Epoca sono del tutto abusive. Sul sito www. Residenzedepocaditoscana. Com sono elencate quelle autentiche. Ma la legge è facilmente aggirabile: basta una semplice dichiarazione per assicurarsi il marchio anche se l’edificio è anonimo e recente. Tanto nessuno controlla. Questo fenomeno non è solo concorrenza illecita, ma anche una truffa per il cliente. E danneggiando l’immagine della Toscana, celebre nel mondo per l’accoglienza di qualità, mette a rischio lo sviluppo di un settore turistico di potenzialità eccezionale”. Dibattito a parte, il programma dell’Assemblea Nazionale, 32° della serie, prevede anche varie visite alle dimore storiche di Firenze e del Chianti. Quanto alla Sezione Toscana quest’anno organizzerà convegni scientifici e, come sempre, la manifestazione Cortili e Giardini aperti. Con la differenza che, invece che a maggio, si farà a settembre: il 20 a Lucca, Pisa e Siena; il 27 a Firenze. . |
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TRENTO: CONTRIBUTI RISTRUTTURAZIONI: LE MODALITA´ |
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Trento, 29 aprile 2009 - Per accedere ai contributi provinciali volti a sostenere gli interventi sul patrimonio edilizio abitativo si deve presentare domanda presso gli uffici provinciali, presso i comprensori, presso i comuni di Trento e Rovereto e presso Cassa del Trentino, che si trova in via Grazioli 25 a Trento ed ha uffici aperti dalle 8. 15 alle 16. 00. Di seguito il dettaglio delle modalità di presentazione. La domanda può essere presentata: per il tramite degli Sportelli di informazione e assistenza al pubblico della Provincia; in tale caso fa fede la data di presentazione allo Sportello (http://www. Informa. Provincia. Tn. It/sportelli_pubblico/ ) per il tramite delle strutture competenti in materia di edilizia abitativa presso i comprensori (http://www. Edilizia. Provincia. Tn. It/info/recapiti. Htm) e i comuni di Trento e Rovereto; in tale caso fa fede la data di presentazione alla struttura del comprensorio o del comune; direttamente presso gli uffici di Cassa del Trentino S. P. A. , via Grazioli 25, Trento; in tale caso fa fede la data di presentazione; a mezzo posta con raccomandata con ricevuta di ritorno, solo a Cassa del Trentino; in tale caso fa fede la data di spedizione. . |
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BOLZANO, DECOLLA IL PROGRAMMA PER GLI ALLOGGI IN AFFITTO AL CETO MEDIO A LAIVES |
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Bolzano, 29 aprile 2009 - L’accelerazione della realizzazione del piano di alloggi per il ceto medio nel Comune di Laives è stata al centro dell´incontro del vicepresidente della Provincia Christian Tommasini con la Giunta comunale di Laives al quale ha preso parte anche il presidente dell’Ipes, Albert Pürgstaller. Il vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini, ha incontrato il 24 aprile presso il Municipio di Laives la Giunta comunale del centro della Bassa Atesina unitamente al presidente dell’Ipes Albert Pürgstaller. “Voglio impegnarmi in prima persona per far partire in tempi brevi a Laives questo importante programma sociale” ha detto l’assessore Tommasini. Al centro dell’incontro le modalità per accelerare la definizione della convenzione da stipulare tra il Comune e la Provincia per la realizzazione di una cinquantina di alloggi per il ceto medio. Si è concordato di realizzare circa 30 alloggi nella zona denominata “Toggenburg 1” utilizzando le agevolazioni previste dalla Provincia per la realizzazione di 1000 alloggi per il ceto medio. Si tratterà, come ha illustrato l’assessore Christian Tommasini, di alloggi in affitto che potranno essere utilizzati dagli inquilini per un periodo massimo di dieci anni, ad un canone di affitto che si andrà a collocare in posizione intermedia rispetto al prezzo praticato dall’Ipes ed a quello di mercato. Si tratta di un programma sociale molto importante che consentirà di aiutare le famiglie a reddito medio (fra 15000 e 50000 euro) che faticano a trovare un alloggio in affitto sul mercato a prezzo sostenibile. A questo scopo i Comuni devono comunicare alla Provincia entro il 3 di maggio la loro eventuale intenzione di prendere parte al programma di edilizia agevolata. Il passo successivo sarà rappresentato dalla stipula di una convenzione tra la Provincia ed il Comune nella quale saranno definite le specifiche condizioni previste di volta in volta dai singoli Comuni. È possibile, infatti, che un Comune intenda, ad esempio, privilegiare nell’assegnazione degli alloggi le giovani coppie o gli anziani e questi aspetti andranno definiti nell’ambito della convenzione. In questo senso il programma provinciale, ha sottolineato Tommasini, dà un maggiore spazio di concertazione fra i comuni e la Provincia consentendo di soddisfare le loro particolari esigenze di carattere abitativo e sociale. Il presidente dell’Ipes, Albert Pürgstaller, ha espresso la disponibilità dell’Istituto ad operare in sintonia con la Provincia per la realizzazione del piano di edilizia abitativa per il ceto medio ed ha preso visione con i suoi tecnici, tra i quali l’ingegner Gianfranco Minotti, direttore dell’Ufficio Tecnico centro sud dell’Ipes, del progetto riguardante la zona “Toggenburg 1”. La tipologia degli alloggi, che saranno realizzati dall’Ipes, sarà prevalentemente rappresentata da appartamenti di 65/70 mq con due camere da letto adatti a famiglie composte da tre/quattro persone. Le costruzioni rientreranno nella categoria Casa Clima B per agevolare il risparmio energetico. Nella zona “Toggenburg 1” saranno realizzati all’incirca 28/30 alloggi, mentre per gli altri saranno identificate prossimamente altre zone edificabili del Comune. La Provincia ha previsto nel suo bilancio 2009 un primo stanziamento per la realizzazione di alloggi per il ceto medio che ammonta a 14 milioni di euro. . |
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EDILIZIA LIGURE: PREVISTO UN AUMENTO SUL MERCATO DELLE CASE IN AFFITTO A CANONI RIDOTTI |
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Genova, 29 Aprile 2009 - Ammonteranno a 162 milioni di euro gli investimenti pubblici a favore delle politiche abitative fino al 2011. Lo prevede il nuovo piano quadriennale per l´edilizia approvato ieri dal consiglio regionale su proposta dell´assessore alle Politiche abitative, Maria Bianca Berruti. Uno strumento programmatorio che definisce le priorità di spesa nel campo della politica della casa e prevede lo stanziamento di 51 milioni a favore dell´edilizia residenziale sociale, 41 milioni per interventi di sostegno al reddito, 35 milioni per il sostegno delle periferie urbane, 16 milioni per favorire il mantenimento della casa di proprietà, 7 milioni per il superamento delle barriere architettoniche, 4 milioni di euro per il recupero del patrimonio edilizio e oltre 6 milioni per i fondi di garanzia per i mutui ipotecari, per il canone moderato e per l´attivazione delle agenzie sociali per la casa. "Con questo piano - spiega l´assessore Berruti - abbiamo previsto che il 57% delle risorse destinate alle politiche abitative, cioè circa 92 milioni di euro, siano destinate all´affitto, in particolare all´incremento degli alloggi in locazione sono destinati 51 milioni di euro, mentre al fondo di sostegno agli affitti 41 milioni". "In Liguria - continua Berruti - ci sono più del 70% delle case in proprietà, mentre in altri Paesi la quota delle case in affitto supera anche la metà della disponibilità edilizia e questo permette anche ai giovani di uscire di casa, pagando canoni molto più bassi della rata di un mutuo". Il piano prevede inoltre che una parte di nuove volumetrie previste dai Comuni siano destinate all´edilizia residenziale pubblica e al canone moderato proprio per far fronte alla crisi abitativa. . |
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BOLOGNA; CORSIVO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE, VASCO ERRANI, SU NUOVO STABILIMENTO DUCATI E POLITICHE PER SUPERARE LA CRISI ECONOMICA |
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Bologna, 29 aprile 2009 - - "Un futuro verde per la ´motor valley´" è il titolo del corsivo che il presidente della Regione Emilia-romagna, Vasco Errani, ha pubblicato oggi sul proprio sito Internet (www. Presidenterrani. It). Di seguito il testo del corsivo: "L’accordo per un nuovo stabilimento della Ducati a Bologna, appena siglato, è importante e significativo. E non solo perché rappresenta un momento storico per un’azienda che è espressione della nostra identità economica e culturale, un punto di riferimento che sintetizza bene realtà e passioni di questa terra. L’importanza sta soprattutto nelle conseguenze che questa nuova impresa comporterà per ciò che attiene la collaborazione sull’innovazione e la ricerca scientifica, che la Regione con l’Università e la Ducati realizzereranno nei prossimi anni. E questo è un elemento assolutamente decisivo, soprattutto in momenti così difficili come quelli che stiamo vivendo. Io sono convinto che questa crisi cambierà in modo assai importante il mercato, dunque noi soprattutto attraverso la ricerca e l’innovazione stiamo cercando di prepararci e di interpretare questi nuovi cambiamenti, lavorando su alcuni grandi riferimenti che sono la “green economy”, le energie rinnovabili, i nuovi combustibili, le nuove tecnologie per la mobilità. Una vera e propria trasformazione ecologica dell’economia che potrà consentirci di avere un ruolo nel mercato internazionale, credo ancora più forte di quello che abbiamo avuto prima della crisi. Per noi che siamo una delle ´motor valley´ più importanti al mondo, questa è la vera grande sfida che ci aspetta". . |
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NUOVI STUDI E RICERCHE PER IL TERZO SETTORE PER SISTEMATIZZARE L’ATTIVITÀ DI INDAGINE E STUDIO SVOLTA E PER FAVORIRE LO SVILUPPO DI NUOVI PROGETTI DI RICERCA NASCE L’OSSERVATORIO IID DI SOSTEGNO AL NON PROFIT SOSCIALE. |
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Milano, 29 aprile 2009 – Dopo numerose ricerche e indagini svolte al fine di mettere a disposizione del Terzo Settore italiano dati ed informazioni utili per l’elaborazione delle strategie e l’indirizzamento delle attività svolte dalle Organizzazioni Non Profit, l’Istituto Italiano della Donazione ha presentato ieri nel corso di una conferenza stampa, l’Osservatorio Iid di sostegno al Non Profit sociale. L’osservatorio Iid, costituitosi con il plauso ed il patrocinio di Agenzia per le Onlus, Forum Nazionale del Terzo Settore, Fondazione Sodalitas, Csvnet e Associazione delle Ong italiane ed il sostegno di illustri professionisti e professori universitari, pone la propria attenzione e svolge la propria attività su alcune aree di indagine tra cui: le fonti di finanziamento al non profit in generale ed il mondo delle donazioni in particolare, i comportamenti di grandi donatori ed imprese profit, di fondazioni di origine bancaria, di fondazioni corporate e le risorse da questi messe a disposizione, l’analisi di dati di bilancio e di rendicontazione, gli orientamenti di cittadini ed istituzioni verso il Terzo Settore ed i trend di miglioramento organizzativo dello stesso. L’insieme dei Soci Iid costituirà uno dei campioni di riferimento per l’elaborazione di indicatori economici e di gestione, che saranno resi disponibili sia in versione aggregata che disaggregata per tipologia di organizzazione ai responsabili della gestione e direzione delle Organizzazioni Non Profit. L’osservatorio Iid è aperto alla ricezione di input da parte dei Soci Iid e delle molte Organizzazioni e degli enti che lo sostengono e ne patrocinano l’attività. Le ricerche e gli studi condotti, oltre ad essere messi liberamente a disposizione di tutto il Terzo settore italiano all’interno del sito internet dell’Istituto Italiano della Donazione, saranno oggetto di pubblicazioni periodiche. Maria Guidotti, Presidente Iid, ha chiuso la conferenza stampa spiegando che “Per tutto quello che sta facendo e per quanto si propone di fare, l’Istituto Italiano della Donazione si sta velocemente avvicinando ad un momento di svolta. L’attività tipica sempre più apprezzata dai donatori, specialmente i grandi, si sviluppa interessando numeri consistenti di Onp e si appresta ad essere proposta, in una forma adeguata, anche alle Onp più piccole. Ma accanto allo sviluppo della missione tipica, l’Iid attiverà iniziative di vasto respiro sempre nell’ottica di favorire ed aiutare la trasparenza e la correttezza dei comportamenti. In tal senso, infatti, abbiamo in cantiere anche altri nuovi progetti che, come l’Osservatorio Iid di sostegno al non profit sociale, saranno di esemplare aiuto per il Terzo settore italiano”. . |
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SOGEFI: APPROVA IL BILANCIO 2008 NOMINATO IL COLLEGIO SINDACALE PER IL TRIENNIO 2009-2011: CONFERMATI ANGELO GIRELLI (PRESIDENTE), RICCARDO ZINGALES E GIUSEPPE LEONI (SINDACI EFFETTIVI) |
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Milano, 29 aprile 2009 – Si è tenuta il 23 aprile a Milano, sotto la presidenza di Rodolfo De Benedetti, l’Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti di Sogefi Spa. Approvazione del bilancio 2008 In sede ordinaria, l’Assemblea ha approvato il bilancio civilistico ed esaminato il bilancio consolidato del gruppo Sogefi per l’esercizio 2008. I risultati del gruppo Sogefi nel 2008 sono stati influenzati in modo significativo dalla profonda crisi che ha colpito il mercato automobilistico mondiale, soprattutto nell’ultimo trimestre dell’anno. Il forte ridimensionamento della domanda ha inciso sull’andamento dei ricavi e della redditività del gruppo. I ricavi consolidati sono stati pari a 1. 017,5 milioni di euro, in riduzione del 5,1% rispetto a 1. 071,8 milioni nel 2007. L’ebitda consolidato è sceso a 104,9 milioni di euro rispetto a 134,6 milioni nel 2007, mentre l’Ebit consolidato è stato pari a 62,4 milioni di euro rispetto a 89,9 milioni nel 2007. L’utile netto è risultato di 28,5 milioni di euro, rispetto a 52,2 milioni dell’esercizio precedente. L’utile netto della capogruppo Sogefi Spa è ammontato a 29,2 milioni di euro in crescita del 12,2% rispetto a 26 milioni di euro nel 2007. L’assemblea ha fatto propria la proposta del Consiglio di Amministrazione di non distribuire dividendi per il 2008 al fine di rafforzare la struttura patrimoniale della società, dotandola di maggiori risorse a sostegno dello sviluppo delle attività in presenza della attuale difficile situazione del settore automotive. Rinnovo delega per acquisto azioni proprie L’assemblea ha inoltre rinnovato per un periodo di 18 mesi la delega al Consiglio di Amministrazione ad acquistare massime n. 4. 000. 000 di azioni proprie (incluse le azioni proprie già possedute) a un prezzo unitario che dovrà essere non superiore e non inferiore del 10% al prezzo di riferimento registrato dalle azioni nella seduta del mercato regolamentato precedente ogni singola operazione. Le motivazioni principali per cui viene rinnovata l’autorizzazione sono da un lato la possibilità di investire in azioni della società a prezzi inferiori al loro effettivo valore, basato sulla reale consistenza economica del patrimonio netto e delle prospettive reddituali dell’azienda, dall’altro la possibilità di riduzione del costo medio del capitale della società. Al 31 dicembre 2008 le azioni proprie in portafoglio erano n. 1. 956. 000, pari all’1,68% del capitale. Il dato non ha avuto evoluzioni al 31 marzo 2009. Piani di stock option L’assemblea degli Azionisti ha approvato un piano di stock option per l’anno 2009 destinato a dirigenti del gruppo e un piano straordinario di stock option per i dirigenti, ancora dipendenti, già beneficiari dei piani di phantom stock option 2007 e 2008, che potranno sostituire alle stesse condizioni i due piani con il piano straordinario di stock option 2009. Le caratteristiche dei piani assegnati sono quelle indicate nei documenti informativi messi a disposizione del mercato. Nomina del Collegio sindacale L’assemblea ha nominato per il triennio 2009-2011 il Collegio sindacale della società, confermando Angelo Girelli (presidente), Riccardo Zingales e Giuseppe Leoni (sindaci effettivi). I sindaci sono stati tratti dall’unica lista presentata dall’azionista di maggioranza Cir Spa. Il presidente e i sindaci effettivi non detengono azioni della società. I curricula dei sindaci saranno disponibili sul sito della società www. Sogefi. It. Deleghe al Consiglio di Amministrazione In sede straordinaria, l’Assemblea ha deliberato la revoca e il rinnovo della delega al Consiglio di Amministrazione, per un periodo di cinque anni, per aumenti di capitale fino a un importo massimo di 250 milioni di euro di valore nominale, con emissione di azioni con o senza sovrapprezzo, anche di categorie particolari; per aumenti di capitale fino a un importo massimo di 5,2 milioni di euro di valore nominale, con emissione di un numero massimo di 10. 000. 000 di azioni, con o senza sovrapprezzo anche di categorie particolari, da riservare in sottoscrizione a dipendenti della società e di sue controllate; per l’emissione, in una o più volte, di obbligazioni convertibili in azioni o con diritti accessori di attribuzioni di azioni, sino ad un ammontare che non ecceda i limiti fissati dalla legge. Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi successivamente all’Assemblea, in conformità alle deleghe conferitegli dall’Assemblea stessa, ha provveduto a deliberare un aumento di capitale per complessive n. 3. 350. 000 di azioni al servizio dei piani di stock option 2009 ordinario e straordinario. . |
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BIOPOWER, COZZOLINO: "SONO SERENO, ESTRANEO AI FATTI INDAGINE". AVVIATE LE PROCEDURE PER LA SOSPENSIONE DEL PERSONALE COINVOLTO NELL´INCHIESTA |
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Napoli, 29 aprile 2009 - Gli Assessorati alle Attività Produttive e ai Lavori Pubblici della Regione Campania hanno dato mandato all’Area Generale di Coordinamento del Personale di procedere alla sospensione dei dirigenti e dei dipendenti arrestati o indagati nell’ambito dell’inchiesta Biopower. Dal canto suo Cozzolino, ha affermato che: "Sono del tutto estraneo ai fatti che sono oggetto dell’indagine. D´altra parte non si riesce a comprendere quali siano gli addebiti che mi vengono attribuiti. Sono del tutto sereno e convinto che le indagini dimostreranno la correttezza della mia attività. Ho sempre lavorato e continuerò a lavorare nel pieno rispetto della legalità, facendo unicamente gli interessi dei cittadini e delle istituzioni". . |
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MARMI: AL VIA IN SICILIA ´PROGETTO INTERREGIONALE LAPIDEO´ D´INTERNAZIONALIZZAZIONE |
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Palermo, 29 aprile 2009 – Parte la seconda edizione del “progetto interregionale lapideo”, nell´ambito delle politiche di internazionalizzazione delle imprese, destinato alla promozione delle aziende lapidee italiane in nuovi mercati. L´iniziativa, coordinata dall´Ice (Istituto per il commercio estero), nasce da una sinergia tra la Sicilia, Toscana, Liguria, Sardegna, Puglia e Veneto. Per la Sicilia, le 21 aziende in vetrina, appartenenti ai distretti produttivi di Trapani, Palermo, Catania e Ragusa, esporranno la pietra lavica dell´Etna, il Perlato di Sicilia, il Rosso di Bolognetta, la pietra di Comiso, il Libeccio, il Perlatino, la pietra asfaltica e altri campioni di marmi e marmette tipiche del territorio. “La Sicilia - ha detto L´assessore regionale alla Cooperazione e Commercio, Roberto Di Mauro - produce materiali lapidei di particolare pregio: il settore è uno dei fiori all´occhiello del territorio. L´obiettivo è cercare nuovi sbocchi commerciali per le nostre imprese, inserendole in momenti legati ad una visibilità internazionale. Le aziende sono state individuate secondo alcuni criteri: la diversità e la tipicità del materiale lapideo, la capacità di internazionalizzarsi facendo sistema, la spiccata particolarità, in termini di qualità e bellezza del materiale, e il talento nel riprodurre con lo stesso marmo alcuni oggetti rappresentativi del territorio siciliano”. Il progetto si articola in quattro eventi che si svolgeranno a San Francisco, Mosca e Dubai. A San Francisco, dal prossimo 30 aprile al 2 maggio, partiranno i lavori della principale convention di architetti e di “interior designer” americani. Aprirà i battenti la “marmoteca” uno spazio espositivo in cui verranno esposte le migliori produzioni italiane, distinte per regione. L´esposizione, accompagnata da seminari informativi e proiezioni di un catalogo multimediale, è stata realizzata con la collaborazione dell´Aia (American Istitute of Architets). A Mosca, dal prossimo 27 maggio all´1 giugno, nell´ambito della manifestazione internazionale dell´Archshow, sarà allestita una mostra ‘d´immagine’. Le aziende, in un´area di grande impatto scenografico, dove scorreranno immagini peculiari della Sicilia, esporranno oggetti realizzati con gli stessi marmi che riproducono elementi storici e peaesaggistici del territorio. Tra settembre e ottobre 2009, sarà invece realizzata un´azione di ‘incoming’ nei distretti produttivi regionali, titolata “Sentieri della pietra”. Architetti e interior design verranno dalla Russia e dai Paesi del Golfo per visitare le aziende per apprezzare i marmi nel contesto loro contesto ambientale. L´iniziativa è particolarmente interessante per concretizzare eventuali accordi tra le imprese locali e quelle estere. Il progetto si concluderà nel mese di novembre a Dubai, sul golfo Persico. La mostra “d´immagine” di Mosca, si trasferirà alla fiera “Big 5”, una vetrina internazionale dedicata ai materiali per le costruzioni. . |
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BOLZANO, REPETTO: GIOVEDÌ 30 VERTICE SULLA SITUAZIONE DELLA HOPPE |
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Bolzano, 29 aprile 2009 - Per giovedì 30 aprile, l´assessore provinciale al Lavoro Barbara Repetto ha convocato a Merano un incontro con i rappresentanti dell´azienda Hoppe e dei sindacati. "Va affrontata la delicata situazione prospettata dall´azienda, che intende ricorrere alla mobilità per 130 dei 923 dipendenti", sottolinea Repetto. A seguito della crisi economia internazionale, la Hoppe ha prospettato il ricorso alla mobilità per 130 dei 923 dipendenti distribuiti nei tre stabilimenti di Sluderno, Lasa e San Martino in Passiria. Per affrontare la situazione con interventi efficaci l´assessore provinciale Barbara Repetto ha convocato per giovedì 30 un vertice a Merano. Assieme ai funzionari degli Uffici del lavoro e della Formazione professionale sono stati invitati i sindaci dei tre Comuni oltre ad Assoimprenditori. "Con il coivolgimento di tutte le parti si punta a mettere in campo diverse sinergie per affrontare la situazione", spiega Repetto. Per una quarantina dei 130 lavoratori della Hoppe che andranno in mobilità si prevede la soluzione del prepensionamento. Alcuni degli altri interessati potrebbero invece trovare direttamente un´altra occupazione in quanto già parzialmente attivi in agricoltura. "Per i restanti lavoratori, una ottantina, è necessario concordare subito interventi di riqualificazione e di reinserimento nel mercato del lavoro, utilizzando anche le risorse appena approvate con il pacchetto anticrisi varato dalla Giunta provinciale", sottolinea l´assessore Repetto. L´incontro si terrà a Merano, negli Uffici del Lavoro di Piazza della Rena, alle ore 16,30. . |
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NUOVE REGOLE PER GLI AGENTI/RAPPRESENTANTI DI COMMERCIO CONVEGNO A MILANO SUI NUOVI ACCORDI ECONOMICI COLLETTIVI – PRESENTE TRA GLI ALTRI L’ON. GUIDO PODESTÀ |
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Milano 29 aprile 2009 - Si è tenuto il 24 aprile, presso l’Unione del Commercio di Milano, il convegno dedicato al rinnovo degli Accordi Economici Collettivi degli agenti di commercio, una sorta di contratto nazionale della categoria. All’incontro, organizzato dalla Associazione degli agenti e rappresentanti di commercio Fnaarc/confcommercio di Milano, ha partecipato tra gli altri l’on. Guido Podestà, di Forza Italia. Che ha sottolineato, nel corso del suo intervento, il ruolo insostituibile di cerniera tra produzione e distribuzione svolto dagli agenti di commercio. Il nuovo Accordo economico collettivo, limitato per ora al settore del commercio, riguarda 120. 000 agenti e rappresentanti di commercio in tutta Italia e circa 15. 000 agenti di commercio della Lombardia – contiene alcuni punti innovativi. "Fra le altre novità – ha dichiarato Adalberto Corsi, Presidente della Fnaarc nazionale e della Associazione agenti di commercio di Milano – vi è la precisa definizione del momento di pagamento delle provvigioni, si puntualizza meglio l’applicazione del patto di non concorrenza post-contrattuale e si istituisce l’ente bilaterale per assicurare la formazione professionale a tutti gli agenti e rappresentanti. Quest’ultimo punto è importante perché è l’intero sistema distributivo che richiede agli agenti una sempre maggiore qualità e professionalità". . |
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CARCERI VENETE: DEFINITI CRITERI PER PRESENTARE DA PARTE ENTI E ASSOCIAZIONI RICHIESTE FINANZIAMENTO PROGETTI CON FINALITA’ EDUCATIVE DETENUTI |
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Venezia, 28 aprile 2009 - “Attuare il principio costituzionale del reinserimento sociale della persona detenuta: questo - afferma Stefano Valdegamberi, assessore regionale alle politiche sociali - è l’obiettivo delle iniziative con finalità sociali ed educative per realizzare interventi a favore delle persone detenute e in area penale esterna di cui periodicamente la Giunta regionale promuove il finanziamento che per il 2009 è di 400 mila euro. Il Governo veneto, informa l’Assessore, ha approvato al proposito una delibera con la quale sono stati determinati gli obiettivi, i vincoli e l’attività dei progetti che saranno presentati, i requisiti di ammissibilità e la scheda progettuale da inviare in Regione. “Il provvedimento – spiega l’Assessore – si inquadra all’interno del Protocollo d’Intesa stilato tra Regione Veneto e Ministero della Giustizia nel 2003 e i progetti dovranno puntare, in particolare, all’acquisizione di competenze lavorative, all’esercizio dei doveri/diritti di cittadinanza, al supporto del rientro in patria dei detenuti stranieri privi di permesso di soggiorno, alla costruzione di percorsi di accompagnamento per il reinserimento sociale. In questi ultimi sette anni - conclude Valdegamberi - la Giunta Regionale, ha stanziato 3 milioni di euro, la maggior parte dei quali con fondi propri, coinvolgendo la totalità degli istituti penitenziari del Veneto e svolgendo 215 progetti che hanno riguardato complessivamente 40. 400 detenuti: un lavoro costante, un impegno che ha dato i suoi frutti, una collaborazione eccellente tra regione, direzione degli istituti ed operatori”. Dell’importo complessivo di 400 mila euro destinati ai progetti 2009, 300 mila saranno assegnati per progetti a favore di detenuti negli Istituti di Pena del Veneto e 100 mila euro per persone in area penale esterna (cioè affidate in prova ai servizi sociali, o in semilibertà, o detenzione domiciliare). Al finanziamento possono partecipare le cooperative sociali iscritte all’Albo, le associazioni di volontariato iscritte al registro regionale, le associazioni di promozione sociale con attività finalizzata al settore in oggetto, gli enti riconosciuti delle confessioni religiose, altri enti che abbiano precise finalità sociali. Le iniziative proposte e curate da associazioni di volontariato e del privato sociale saranno realizzate in stretta collaborazione con le direzioni degli istituti. . |
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