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Notiziario Marketpress di Giovedì 11 Giugno 2009
PAL: SULL’ICT TROPPO LENTO L’UTILIZZO DEI POCHI FONDI DISPONIBILI, I SERVIZI ON LINE NON DECOLLANO PRESENTATO A ROMA IL 3° RAPPORTO ASSINFORM SULL’ICT NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE LOCALE  
 
Roma, 11 giugno 2009 – “Una Pubblica Amministrazione Locale in grande difficoltà nel modernizzarsi, nel migliorare la qualità delle proprie prestazioni e servizi, nel colmare il gap d’innovazione con i principali paesi europei. I risultati sono la disomogeneità della digitalizzazione sul territorio e fra gli enti stessi; il basso gradimento da parte dei cittadini dei servizi on line, solo informativi e il mancato decollo di quelli evoluti e interattivi che sfruttano internet veloce. Non possiamo, a questo punto, non manifestare allarme e preoccupazione per il fortissimo ritardo con cui la Pa locale si sta presentando all’appuntamento con l’innovazione digitale. Ritardo dovuto a volumi troppo bassi di spesa in Ict, destinati a contrarsi ulteriormente nel 2009 pur essendo già oggi agli ultimi posti in Europa; a una ridotta capacità di spendere in tempo utile le risorse comunque disponibili per l’innovazione, le quali per la gran parte non vengono messe a frutto perché rimangono impantanate nelle incapacità e inefficienze dei governi locali; all’aumento del mercato protetto dell’in house che, diventato la modalità di fornitura largamente prevalente nei contesti regionali, non consente, di fatto, un controllo sulla spesa e sulla qualità delle forniture e dei servizi erogati”. E’ questo il quadro, assai sconfortante, tracciato dal Presidente di Assinform Ennio Lucarelli nel presentare oggi a Roma i risultati del 3° Rapporto sull’Ict nella Pubblica Amministrazione Locale, basato su un’indagine condotta su un campione composto da 873 enti tra Regioni, Comuni, Province e Comunità Montane (esclusi Sanità Locale e Utilities). D’altro canto i dati parlano chiaro. Da anni la spesa della Pubblica Amministrazione Locale marcia con incrementi annui assai modesti e volumi bassi, ma nel 2009, per la prima volta, ci sarà un tasso negativo: - 0,6% per un ammontare di 1. 371 milioni di euro (che annulla la modesta crescita del 2008 rispetto al 2007, + 0,5%). Il tutto avviene in un trend di spesa della Pa in generale, inclusa quella relativa alle Amministrazioni Centrali, in calo da anni, che colloca l’Italia al di sotto dei principali paesi europei. Con una spesa It per abitante che non supera i 40 euro, il nostro paese si trova ben distante dalla soglia degli 80 euro della Francia, dei 60 euro della Germania e dei 140 della Gran Bretagna. Ciò è aggravato dal paradosso che la gran parte delle risorse disponibili rimangono inutilizzate. L’indagine, infatti ha evidenziato come dal 2002 al 2007, siano arrivati alle Regioni, tramite gli Accordi di Programma Quadro, fondi per 1. 259 milioni di euro. A metà del 2007, data dell’ultima verifica del Ministero del Tesoro, ne risultavano spesi appena 349 milioni, pari al 27,7%. Ovvero 910 milioni dei fondi per l’innovazione pubblica locale non erano stati ancora utilizzati. In particolare, a 2,5 anni dalla loro erogazione era rimasto infruttuoso il 55% -pari a 153 milioni- degli stanziamenti del 2004 e dopo 1,5 anni rimaneva da spendere ancora l’81% -pari a 697 milioni- dei fondi 2005. Non solo. E’ risultato che ormai ricorrono all’in house il 73% delle Regioni. Ora considerando che da questi enti transita il 60% del totale della spesa It della Pal, ne consegue che la maggior parte della domanda in Information Technology rimane per lo più incanalata in un circolo che non subisce alcuna selezione concorrenziale. E i risultati si vedono sul campo. Se da una parte, rispetto alla precedente indagine del 2008, emerge come sia stato ormai innescato un ciclo positivo nel processo di dotazione tecnologica di base degli enti, dall’altra permangono risultati del tutto insoddisfacenti sul fronte dei servizi effettivamente erogati ai cittadini. E il gradimento è bassissimo. Infatti la quota di utilizzo dei servizi on line da parte dei cittadini italiani, che sono effettuati in buona parte a livello locale e regionale, è risultata la più bassa fra i principali paesi. Appena il 15% per l’Italia, a fronte del 32% della Gran Bretagna, 43% della Francia, 33% della Germania e del 28% della media dell’Ue a 27. “Riteniamo - ha incalzato Lucarelli - che in una situazione di scarsità di risorse come l’attuale, sprechi, ritardi e inefficienze sull’innovazione siano da ridurre drasticamente. Il Paese per riprendere a crescere ha bisogno di servizi pubblici evoluti, che consentano a cittadini e imprese di risparmiare tempo, denaro e aprano a tutti nuove opportunità. Per questo è necessario che la Pa locale compia un deciso salto di qualità e lo può fare mettendo a frutto le risorse disponibili, allineando programmi e obiettivi, controllando i risultati”. Come? Secondo il Presidente di Assinform è fondamentale il compito della Funzione pubblica e del Ministro Brunetta, cioè è “indispensabile il concerto fra la Conferenza Stato-regioni e il Piano e-Government 2012, in cui stabilire una cabina di regia sull’innovazione nella Pal; bene la rilevazione della soddisfazione degli utenti con metodi come gli Emoticons, ma va inserita in un progetto sistemico per conseguire il controllo sui risultati, sia interni che esterni, in una logica di prevenzione e correzione a monte delle falle; per risparmiare sui costi ed erogare servizi in maggior numero e di migliore qualità occorre investire sulle “best practices” in atto nella Pal, rendendole soluzioni riproponibili e applicabili in altre sedi”. “Ieri – ha concluso Lucarelli - il Ministro Brunetta ha affermato che l’Italia deve procedere a liberalizzazioni nei prossimi 100 giorni. Benissimo, sottoscriviamo in pieno e lo invitiamo a iniziare dall’Information Technology. Ridare alla domanda pubblica quel ruolo di stimolo e crescita dell’offerta, attraverso il ricorso, in regime di concorrenza, alle migliori proposte del libero mercato è un passo indispensabile se si vuole accelerare sull’innovazione”. I risultati in dettaglio La spesa - Si stima che a fine anno il mercato Ict nella Pa Locale (in senso stretto, escluse Sanità e Utilities), ammonterà a 1. 371 milioni di euro, in calo dello 0,6% rispetto al 2008, quando aveva toccato quota 1. 379 milioni. Ne risentirà maggiormente la spesa informatica: -1,7%, pari a 787 milioni di euro, principalmente per il calo dell’hardware (-3,8%), ma anche per il passaggio in negativo dei trend del software (-0,3% contro il +2,4% del 2008) e dei servizi (-0,5%, a fronte del +0,4% nel 2008), mentre la spesa in telecomunicazioni crescerà dell’1% raggiungendo quota 584 milioni, trainata dai servizi di rete mobile (+7,7%), dagli apparati (+4,8%) e accompagnata da un calo più contenuto dei servizi di rete fissa (-0,8% contro il -2,7% del 2008). La spesa informatica degli Enti Locali continuerà a pesare comunque per il 3,9% del mercato informatico italiano complessivo, mentre minore sarà il contributo degli Enti Locali alla spesa in telecomunicazioni (1,8%). Regioni (55,7%) e Comuni (32,2%) assorbono la gran parte della spesa It degli Enti Locali; marginale è la spesa di Province (10%) e Comunità Montane (2,1%). I tagli investiranno tutti gli enti, con la spesa It dei Comuni che scenderà a – 1,4%, quella delle Province a -2,1%, delle Comunità Montane a -1,6%, delle Regioni a - 1,9%. Servizi ai cittadini e alle imprese: c’è ancora molto da fare - Regioni e Comunità Montane hanno sì tutte un portale dedicato ai rapporti con i cittadini, ma è anche vero che ciò avviene per l’83,3% delle Province e solo per il 41,5% dei Comuni; e che per quanto riguarda i gli spazi Web di servizio specifico alle imprese, mancano all’appello ben il 16% delle Regioni, l’80% delle Province, l’87% delle Comunità Montane, e più del 90% dei Comuni). In più i servizi offerti sono in genere caratterizzati da un basso grado di interattività, limitandosi nella maggior parte dei casi a fornire informazioni per lo più su bandi di gara, concorsi, tasse e tributi, cultura, turismo e lavori pubblici; diffusione di carte elettroniche quasi ferma: appena il 3,7% dei Comuni ha distribuito la Carta d’Identità Elettronica. Non esaltante nemmeno la situazione delle carte regionali dei servizi, emesse dal 37% delle Regioni. Dotazioni Ict: bene quelle di base, meno quelle più evolute, cresce il digital divide Le dotazioni Ict degli Enti Locali presentano luci e ombre. In particolare: è cresciuta la penetrazione dei Pc, ma rimangono forti disparità: il 95% dei dipendenti provinciali ha un Pc, ma la percentuale scende nei Comuni e nelle Regioni rispettivamente al 72% e al 69,9% e crolla nelle Comunità Montane (32,1%). Le connessioni Internet sono ormai largamente presenti (dal 93,9% dei Pc delle Province al 96,7% di quelli delle Comunità Montane), in netto miglioramento rispetto al 2006, quando ancora 15 Pc su 100 erano offline. Migliora anche la qualità delle connessioni, che nel caso delle Regioni e delle Province è nel 2008 completamente a banda larga (Adsl, Hdsl o in fibra ottica). Qualche difficoltà in più, legata ai centri più piccoli e meno serviti tecnologicamente, si riscontra invece nei Comuni, dove il 16,2% degli Enti deve ancora utilizzare connessioni 56K, Isdn o via satellite; Posta Elettronica Certificata (Pec) e Firma Digitale risultano implementate nella maggior parte delle Province (73,3% la Pec e 86,7% la firma digitale) e delle Regioni (rispettivamente al 75% e al 93,8%), ma poco nei Comuni (44% e 39,2%) e in particolare nei centri più piccoli. È ancora basso il livello di integrazione informatica tra i Comuni e gli altri Enti Territoriali, con solo il 27% di questi connessi all’Spc (Servizio Pubblico di Connettività) e alla rete regionale (Rupar), mentre è ancora molto bassa la penetrazione di sistemi di integrazione applicativa (il picco di utilizzo è appannaggio delle Regioni, con il 6,3%). Scarso è l’utilizzo delle tecnologia Voip, utilizzate su larga scala solo dal 26,7% delle Province, dal 13,3% delle Comunità Montane e dal 3,4% dei Comuni. Più consistente invece è l’utilizzo in specifici ambiti o sedi, che avviene nell’81,3% delle Regioni, il 30% delle Province e l’8,8% dei Comuni. Il ricorso al Voip non sembra poi essere una priorità per due terzi dei Comuni (66,6%), per la metà delle Comunità Montane (46,7%) e per un quinto delle Province (20%). Si vuole migliorare, ma competenze e budget frenano - Il miglioramento della qualità dei servizi offerti (oltre il 50% in ogni tipologia di Ente Locale) e dell’efficienza interna (con valori che vanno dal 53,3% delle Province al 40% delle Comunità Montane) sono avvertiti da tutti gli interpellati come i principali fattori di spinta all’investimento Ict. A questi però si contrappongono la ristrettezza dei budget (opzione scelta da più di due terzi degli Enti Locali interpellati) e, a distanza, la carenza di competenze interne (25% nei Comuni, 19% nelle Regioni). I principali progetti in corso e previsti da parte degli Enti Territoriali sono il potenziamento delle reti dati e lo sviluppo dei servizi online alle imprese e ai cittadini. Ma questo solo nel caso delle Regioni e dei grandi Comuni, perché nelle Province, nelle Comunità Montane e nei piccoli e medi Comuni il budget non permette operazioni che vadano oltre il consolidamento dell’esistente. Acquisti e insourcing - Gli ultimi dati disponibili relativi alle modalità d’acquisto sono relativi al 2007, e mostrano per i Comuni la crescita del peso delle trattative private (70% contro il 47% dell’anno prima) sui bandi di gara (24,3% contro il 45,5% del 2006); e ancora le trattative private passano tra il 2006 e il 2007 dall’11% al 33% nelle Province, e dal 19,8% al 40%) nelle Comunità Montane, mentre dal 15,4% al 12,4% nelle Regioni, anche in ragione di prassi obbligatorie oltre certe soglie in valore. Tra i canali di acquisizione utilizzati in sede di gare e convenzioni, il ricorso a Consip (società del Ministero dell’Economia e delle Finanze ) risulta più elevato presso Comunità Montane e Province, dove mediamente gli acquisti effettuati tramite Consip incidono per circa il 40% sulla spesa Ict. E’ molto importante la componente di “acquisti in house” nella spesa Ict degli enti territoriali italiani: ricorrono ormai all’in house la maggior parte delle Regioni (73% della spesa), il 5,9% delle Province e il 2,6% dei Comuni. Il dato di gran lunga più significativo è quello regionale, considerando che da questi enti transita il 60% del totale della spesa It degli enti locali. Open Source e riuso- L’utilizzo di software open-source riguarda la totalità delle Regioni e la gran parte delle Province (83%), grazie ai vantaggi in termini di costo, ma è limitato nei Comuni (24%) e nelle Comunità Montane (6,7%) e comunque riguarda soprattutto sistemi operativi server e di rete. La tendenza al riuso del software è limitata alle amministrazioni più corpose: Regioni (87,5%) e grandi Comuni (il 64,7% di quelli con più di 100. 000 abitanti). .  
   
   
ADUC, SVILUPPO BANDA LARGA. IL PIANINO DEL GOVERNO E LA POLITICA DEL TIRARE A CAMPARE  
 
Firenze, 10 giugno 2009 – Secondo l’ Aduc, a fronte di toni da "rinascimento tecnologico", il piano del governo per lo sviluppo della rete Internet in banda larga e´ un pianino. Il sottosegretario alle comunicazioni Paolo Romani ha si´ promesso banda larga minima di 2 mega a tutti gli italiani entro il 2012, ma ha rimandato a tempi futuri e indefiniti il cablaggio a banda larghissima (connessioni a partire da 50 mega) e la definizione dell´assetto proprietario della rete dell´ultimo miglio, oggi di Telecom Italia. Al contrario e´ stata ribadita la strategicita´ dell´italianita´ di Telecom Italia. "Il nostro interesse e´ che Telecom rimanga un´azienda italiana", ha detto Romani. Una promessa al vento, visto che Telecom Italia ha gia´ oggi come suo principale azionista effettivo Telefonica, il gestore spagnolo, con cui Telecom Italia e´ in forte competizione nell´importante mercato del Sudamerica. Quanto annunciato e´ tutto il contrario di quanto gli utenti italiani, famiglie ed imprese, necessiterebbero. Per mantenere una parvenza di italianita´, a Telecom Italia continueranno ad essere assicurati privilegi anticoncorrenziali. Visto anche lo stato di salute finanziaria di Telecom Italia e la poca voglia di investire degli azionisti italiani. E´ la classica politica del tirare a campare, per salvare capre e cavoli (italianita´ e investimenti), il Paese perdera´ l´uno e l´altro e ci ritroveremo tra qualche anno con Telecom Italia sempre in precario equilibrio (finanziario e societario), e fortemente in ritardo nelle infrastrutture di rete. Un mix che non favorira´ neppure la crescita sana di altri gestori, che continueranno a fare concorrenza all´ex monopolista (che ancora controlla ben oltre il 50% del mercato), emulando le balle rifilate ai clienti. La pavidita´ del governo, non e´ prudenza, ma una politica suicida che fara´ molte vittime, a cominciare dallo sviluppo economico ed occupazionale. Altro che rinascimento tecnologico. .  
   
   
PRESENTAZIONE DEL BANDO DELLE MARCHE PER LA COPERTURA WIRELESS REGIONALE AL CONVEGNO NEUTRALACCESS 2009  
 
Ancona, 11 Giugno 2009 - Sara` ufficialmente presentato sabato 13 giugno, a Urbino, nel corso del Convegno Neutralaccess-09, il bando di gara per la copertura wireless regionale. La presentazione si svolgera` alle ore 10, nella Sala del Giardino d´Inverno del Palazzo Ducale. Per l´occasione saranno illustrate le finalita` del Piano telematico regionale e lo status sul digital divide del territorio. La Regione ha predisposto nel 2002 il primo Piano telematico per lo sviluppo della banda larga e il superamento del digital divide, che conta su un investimento di 48 milioni di euro. La presentazione del bando di gara per la copertura wireless del territorio avra` importantissime ricadute, oltre che sullo sviluppo sociale e tecnologico delle Marche anche sulla situazione occupazionale. La presentazione del bando di gara per la copertura wireless si inserisce nell´ambito delle tematiche del Convegno Neutralaccess-09 su reti di accesso neutrali con esternalita` positiva, organizzato dall´Universita` di Urbino, con il patrocinio del Dipartimento per l´Innovazione e le Tecnologie della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Saranno illustrati da Cinzia Evangelisti e Adriano Gattoni della Provincia di Pesaro e Urbino lo stato del digital divide infrastrutturale e i metodi e i risultati sulla copertura del territorio. Durante il Convegno, in programma il 12 e 13 giugno, enti e istituzioni parleranno di internet, connettivita` a banda larga, sviluppo e territorio. Nel corso del convegno si fara` anche il punto sul progetto di realizzare una grande ´autostrada´ telematica. Previsti, il 12 giugno, gli interventi di Roberto Sambuco, capo dipartimento delle Comunicazioni del Ministero dello Sviluppo Economico, di Mario Frullone, Direttore delle ricerche della Fondazione Ugo Bordoni, di Massimo Morgantini del Dipartimento per l´Innovazione e le Tecnologie della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di Salvatore Lombardo di Infratel Italia, di Giancarlo Ferraiolo dell´Agenzia per le Garanzie nelle Comunicazioni e di Maurizio Pierlorenzi della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Ancona. Seguira` poi il dibattito introdotto da Alessandro Bogliolo, Universita` degli Studi di Urbino ´Carlo Bo´. La formula di questa seconda edizione di Neutralaccess, prevede, tra l´altro, una sessione di business matchmaking, incontri business personalizzati e privati tra i partecipanti. Le iscrizioni al convegno sono gia` aperte compilando il modulo on line disponibile sul sito del convegno (http://blog. Neutralaccess. Net/na09/). Per informazioni e iscrizioni: Alessandro Bugliolo uwic@uniurb. It; http://blog. Neutralaccess. Net/na09/ tel. 0722 4475 . .  
   
   
ASSOPROVIDER AL PREMIO NAZIONALE DELL’INNOVAZIONE  
 
Nocera, 11 giugno 2009 - Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione della Giornata Nazionale dell’Innovazione ,ha consegnato al Quirinale il Premio Nazionale per l’Innovazione, istituito nel 2008 presso la Fondazione Nazionale per l´Innovazione Tecnologica Cotec: con la delegazione Confcommercio era presente Matteo Fici, Vicepresidente di Assoprovider. Il Premio 2009 si propone di valorizzare le migliori capacità d´innovazione di aziende, università, amministrazioni, enti o singoli ideatori, anche al fine di favorire la crescita della cultura dell´innovazione nel Paese, ed è destinato alle 26 migliori esperienze d’innovazione selezionate tra quelle premiate nelle competizioni a carattere nazionale organizzate nei settori dell’industria e servizi, dell’università, della pubblica amministrazione e del terziario. Assorpovider ha inoltre vinto il “Premio Innovation Angels” organizzato da Confcommercio, per essersi distinta in azioni e comportamenti orientati alla promozione della cultura dell’innovazione d’impresa. Il premio è stato ritirato dal presidente Dino Bortolotto. .  
   
   
SMAU LANCIA UNA SFIDA AGLI IMPRENDITORI DELLE PMI IN EMILIA ROMAGNA CHE INVESTONO 1,2 MILIARDI DI EURO IN ICT: INTUIRE IL CAMBIAMENTO PER USCIRE DALLA CRISI. L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA E’ LA CHIAVE DI VOLTA  
 
Bologna, 11 giugno 2009 - Presentata ieri alla stampa la prima edizione di Smau Business Bologna, l’evento organizzato in collaborazione con Unindustria Bologna e Ascom Bologna e con tutte le territoriali di Confindustria dell´Emilia Romagna, in programma giovedì 18 e venerdì 19 giugno a Bolognafiere. L’obiettivo della due giorni è di offrire agli imprenditori e decisori aziendali delle piccole e medie imprese locali un momento dedicato a comprendere come affrontare le sfide che il mercato impone sfruttando le moderne tecnologie attraverso esperienze di successo concrete e “vicine”. L’ingresso all’evento è gratuito ma è richiesta la registrazione su www. Smau. It. La mattinata ha visto gli interventi di Federico Minoli, Amministratore Delegato di Bolognafiere, Pierantonio Macola, Amministratore Delegato Smau, Raffaello Balocco, Responsabile Scientifico Osservatorio Ict&pmi School of Management Politecnico di Milano, Giancarlo Tonelli, Direttore Generale di Ascom Bologna – Confcommercio, Daniel Bellini, Cio Ducati Motor Holding in rappresentanza di Unindustria Bologna. Ha aperto l’incontro Federico Minoli, dando il benvenuto ai presenti: “Siamo particolarmente orgogliosi di ospitare la prossima edizione di Smau Business, un evento che riteniamo strategico per il sistema produttivo nazionale, che offrirà importanti spunti di riflessione e di analisi per il futuro delle nostre aziende. L’italia delle numerose eccellenze, del dinamismo imprenditoriale, dell’attenzione all’innovazione troverà in questo evento un valido alleato per definire i propri piani strategici e le azioni più funzionali a superare un momento delicato su scala internazionale. Assolutamente certi che le Ict siano un fattore strategico in termini di competitività – ha concluso Minoli – riteniamo essenziale ospitare nella nostra regione, un territorio che propone una vera rete di Pmi, con punte di eccellenza in diversi settori (meccanica, ceramica, tessile, costruzioni, packaging…) un evento come Smau Business, capace di fornire risposte e strumenti puntuali. ” “Grazie al suo Osservatorio continuativo del mercato, Smau è oggi molto più di un circuito di eventi dedicati all’innovazione Ict per il business, ma è ormai un occhio privilegiato in grado di individuare in maniera puntuale le principali tendenze e andamenti. – ha poi proseguito Pierantonio Macola – L’italia risulta oggi il fanalino di coda a livello internazionale per investimenti in Ict, all’ultimo posto della classifica per incidenza dell’It sul Pil con l’1,7% contro una media europea del 2,7%. Nei prossimi 5 anni, per gestire le sfide a cui le imprese sono chiamate, l’utilizzo di strumenti adeguati e moderni diverrà un’arma fondamentale e imprescindibile. L’emilia Romagna è una delle regioni più dinamiche del nostro Paese dal punto di vista dell’imprenditorialità, non per niente è la terza in Italia per Pil prodotto ed è anche un bacino di eccellenza in materia di innovazione, vantando numerosi distretti tecnologici riconosciuti in tutt’Europa. Per questo Smau ha scelto Bologna quale importante piazza oltre a Milano dove portare l’evento sull’innovazione Ict per il business e per questo il 18 giugno alle ore 12. 00 in fiera si terrà il Premio Innovazione Ict, che darà un riconoscimento pubblico alle aziende e pubbliche amministrazioni locali emerse tra i casi più innovativi di adozione di tecnologie digitali a livello regionale. Smau Business Bologna è un evento fatto dalle imprese per le imprese, che valorizza la cultura dell’innovazione per far crescere il business. Questa in breve la formula: due giornate con un calendario di 40 workshop da 50 minuti in un linguaggio immediato, oltre 30 casi pratici del bacino geografico di riferimento, 100 fornitori Ict presenti con soluzioni su misura per le Pmi del territorio. ” Raffaello Balocco ha illustrato i risultati emersi dalla ricerca promossa dall’Osservatorio Smau e condotta dalla School of Management del Politecnico di Milano per sondare lo stato di adesione delle Ict in Emilia Romagna: “Il quadro che emerge dall’analisi della Maturità Ict delle Pmi dell’Emilia-romagna, mostra una situazione positiva, soprattutto se confrontata con la media delle Pmi italiane: in Emilia-romagna, quasi 2 imprese su 3 sono “Lungimiranti” o “Impostate” nell’utilizzo delle Ict, a fronte di 1 impresa su 3 a livello nazionale. I settori in media più “maturi” sono quelli appartenenti al comparto dei Servizi, in particolare Media, Informatica, Altri servizi alle imprese, e del Commercio, con particolare riferimento alle imprese di dimensioni maggiori. Anche alcuni settori del Manifatturiero mostrano un buon livello di Maturità Ict, in particolare Chimica-gomma-plastica, in cui le Ict giocano un ruolo rilevante a livello di gestione e controllo dei processi produttivi, e Metalmeccanico ed Elettrico. Solo il 24% delle imprese è “immaturo” (in prevalenza di piccole dimensioni), a fronte di una media nazionale ben più elevata, superiore al 40%. Infine – ha concluso Balocco – la dimensione complessiva del mercato It dell’Emilia-romagna ammonta a circa 1. 200 milioni di Euro, a fronte di una spesa media per addetto pari a circa 1. 000 Euro. Circa il 44% del mercato It è relativo all’acquisto di dispositivi hardware. Il restante 56% fa riferimento all’acquisto di licenze software e all’acquisto di servizi It. ” Sistemi Gestionali Integrati “E’ un segnale importante il fatto che Smau, appuntamento di rilievo nazionale, torni ad essere presente nel quartiere di Bologna” - ha sostenuto Giancarlo Tonelli - “Ascom Bologna sostiene ogni strumento che possa supportare le piccole e medie imprese nelle dure sfide che il mercato ci impone oggi ed il nostro impegno è sempre rivolto allo sviluppo e alla valorizzazione delle aziende sul nostro territorio, per questo riteniamo che l’innovazione sia la chiave del loro successo. L’esperienza maturata con il lavoro di tutti i giorni parla chiaro, i benefici riscontrati attraverso l´apporto di aggiornamenti professionali e nuove tecnologie all´interno delle varie divisioni funzionali è infatti evidente. Per questi motivi siamo profondamente convinti che Smau, soprattutto in un momento come questo, possa dare un importante contributo alle imprese che operano sul nostro territorio”. Daniel Bellini ha concluso la mattinata confermando il ruolo chiave nel capoluogo emiliano-romagnolo di un evento come Smau Business che mira alla coesione fra domanda e offerta in un’ottica di aumento della competitività del tessuto industriale locale: “In uno scenario globale di grande trasformazione quale quello odierno per le imprese appartenenti a tutti i settori diventa sempre più importante e imprescindibile poter scegliere tecnologie informatiche che garantiscano i migliori risultati compatibilmente con le esigenze di tempo e le risorse a disposizione. ” Nel corso della conferenza sono stati presentati inoltre i finalisti del Premio Innovazione Ict, selezionati tra le centinaia di imprese e pubbliche amministrazioni emiliano-romagnole autocandidatesi attraverso il bando online su www. Smau. It. Di seguito l’elenco dei finalisti suddivisi nelle diverse categorie: Bertoli, Carel, G. D. , Giesse, Monzino Holding, Sirea, Stromab e System Group nell’ambito dei Sistemi gestionali integrati; Atc Bologna, Italia News e Linea Blu nell’area del Mobile&wireless; Comune di Bologna per la categoria Information Security; Cna Forlì-cesena, Cooperativa Società Dolce ed Edis nell’area dei Sistemi di comunicazione avanzati; Inver, Vimec e Zenit nella categoria Architetture It; Ducati e Mandarina Duck nell’area dell’E-commerce; Cassa di Risparmio di Ferrara e Cna Parma nella categoria Web 2. 0; Comune di Ferrara e Regione Emilia-romagna nell’area Ict nella Pubblica Amministrazione. I vincitori saranno annunciati e premiati giovedì 18 alle ore 12. 00 a Smau Business Bologna (Bolognafiere, pad. 33). Smau approda a Bologna con un’ambizione precisa: quella di crescere e fare del capoluogo dell’Emilia Romagna il secondo polo di riferimento dopo l’appuntamento di Milano, che dal 21 al 23 ottobre darà il via alla sua 46esima edizione. .  
   
   
LE APPLICAZIONI VOCALI DELLA LOGISTICA RESISTONO ALLA CRISI IL MERCATO CRESCE ANCHE NEL 2009, ANCHE SE DI POCO (+ 2 %) MA GIÀ PER IL 2010 SI RIMBALZERÀ VERSO LE DUE CIFRE.  
 
Milano, 11 giugno 2009 - E´ dura ma resiste. E´ il mercato del voice-picking nella logistica che nell´anno terribile della crisi economica mondiale sta portando a casa una crescita, minima ma comunque crescita. Una ricerca di Datamonitor rileva infatti che il mercato del voice-picking a livello mondiale vale nel 2009 487 milioni di dollari (a prezzi e cambi costanti), poco più del 2 per cento in crescita rispetto ai 477 milioni archiviati l´anno scorso. Già nel 2010, quando l´economia dovrebbe uscire dalle secche almeno negli Stati Uniti ed in Asia, le previsioni puntano a una crescita a un soffio dal dieci per cento (531 milioni previsti). Datamonitor vede il mercato raggiungere i 900 milioni di dollari nel 2014, con una crescita media annua del 12,8 per cento, un ritmo più che ragguardevole in un mercato, come quello della logistica, solitamente molto prudente negli investimenti in tecnologie. Lo spazio delle applicazioni vocali nei magazzini ha comunque ottime prospettive. Le previsioni infatti rilevano come la crescita scorporata 2008-2014 per software di base ed applicativo sarà del 16,8 per cento, del 30 per cento più veloce di quella complessiva, segno di una tecnologia che è lontana dalla saturazione. Inoltre Datamonitor prende in considerazione nella sua ricerca solo l´ambiente applicativo di magazzino, cui si devono aggiungere le soluzioni, che iniziano ora ad apparire, che vedono l´utilizzo delle tecnologie vocali in settori diversi della supply chain. Questi ultimi segmenti sono troppo recenti per avere ancora avuto l´attenzione di una ricerca, per cui non vi sono dati. Basta però considerare in quanti settori si effettuano operazioni di tipo logistico, dalla grande distribuzione alla gestioni dei resi e dei prodotti in manutenzione, per capire quale sia lo spazio potenziale di crescita. Tutte queste soluzioni, tradizionali e non, sono uno degli argomenti centrali di Voice-id 2009, l´evento di Data Collection dedicato alle tecnologie vocali che si svolgerà a Milano presso il Centro Convegni dell’Hotel Michelangelo il prossimo 17 giugno. .  
   
   
DOCUMENTAZIONE, TERMINOLOGIA E SCIENZE DELL’INFORMAZIONE  
 
Roma 11 giugno 2009 - Studiosi italiani e stranieri di documentazione si danno appuntamento a Roma, venerdì 12 giugno, presso la Sala Marconi del Consiglio Nazionale delle Ricerche, piazzale Aldo Moro 7, al convegno “Documentazione, terminologia e scienze dell’informazione” organizzato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), dall’Università della Calabria e dall’Associazione italiana di Documentazione avanzata (Aida). “È l’occasione”, spiega Paolo De Gasperis, dirigente del Servizio per la gestione informatica dei documenti, dei flussi documentali e degli archivi del Cnr, “per fare il punto sull’evoluzione della materia, con particolare attenzione alle molteplici applicazioni che i risultati della ricerca possono offrire all’organizzazione delle strutture di lavoro, alla prassi amministrativa e alla valorizzazione della documentazione nella sua accezione – sancita dalla legge – di ‘bene culturale’”. Al riguardo sarà presentato il progetto di un manuale europeo per la valutazione e la selezione dei documenti, pubblicato dall’International Council of Archives, la cui trasposizione in italiano, sarà curata dal Laboratorio di Documentazione dell’Università della Calabria. “Il problema centrale degli studi sulla documentazione”, afferma Roberto Guarasci, direttore del Laboratorio di documentazione dell’Università della Calabria, consiste “nell’individuare una possibile scienza di riferimento per le tecniche di documentazione, che dovrebbe comprendere criteri di obiettività e inter-soggettività, in modo da favorire una profonda contaminazione dei profili formativi e delle figure professionali che ne derivano. Proprio in questa ottica, si colloca la convenzione tra il Cnr ed il Cnipa, già operativa per definire le specifiche e realizzare un prototipo di applicativo software open-source per la classificazione automatica ed assistita dei testi”. Ad aprire i lavori, il Presidente del Cnr, Luciano Maiani, insieme al Presidente dell’Aida, Piero Cavaleri, e, a seguire, Charlotte Dubray, direttrice del Mundaneum di Bruxelles, Istituto di ricerca documentale, ideato e realizzato da Paul Otlet che, insieme a Henri Lafontaine, realizzò la Classificazione Decimale Universale (Cdu), sistema che consente di classificare documenti di ogni genere e formato, che sarà ricordato con la proiezione in anteprima del film “L’homme qui voulait classer le monde” di Francoise Levie. .  
   
   
PATRIMONIO BREVETTUALE RICERCA PUBBLICA  
 
Milano, 11 giugno 2009 – Oggi si tiene alle ore 14. 30 presso la sede Fast in p. Le R. Morandi 2 a Milano il seminario: “Il patrimonio brevettuale della ricerca pubblica italiana e la sua valorizzazione. Presentazione della banca dati brevettuali Patiris”. L’evento rientra nel programma di lavoro del consorzio Simpler per Enterprise Europe Network. E’ l’occasione per: - conoscere le attività della più grande rete (oltre 500 organizzazioni coinvolte) per i servizi alle imprese; la valorizzazione dell’innovazione; il trasferimento tecnologico; - essere aggiornati sul patrimonio brevettuale della ricerca pubblica. Www. Fast. Mi. It www. Enterprise-europe-network. Ec. Europa. Eu/index_en. Htm www. Patiris. Unibo. It .  
   
   
COMPIE 50 ANNI IL PRIMO COMPUTER ‘MADE IN ITALY’ PER FESTEGGIARE LA CEP-CALCOLATRICE ELETTRONICA PISANA, LA MACCHINA CHE HA SEGNATO LA NASCITA E LO SVILUPPO DELL’INFORMATICA ITALIANA E MONDIALE, CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE E UNIVERSITÀ DI PISA ORGANIZZANO DUE GIORNI DI DIBATTITI E CONVEGNI.  
 
Roma, 11 giugno 2009 - Compie cinquant’anni la Cep, Calcolatrice elettronica pisana, il primo computer interamente progettato e realizzato in Italia. Un mix di valvole e transistor grande come un campo da tennis e alto come un frigorifero, capace di fare 70mila addizioni al secondo grazie a una memoria di 8k (l’equivalente di un breve documento di testo), realizzata a mano con piccoli anelli di ferrite. Lavorava 24 ore su 24, divorando chilometri di nastri di carta, e per verificarne il funzionamento si doveva ricorrere a un robusto martello. Per festeggiare lo storico compleanno, Consiglio nazionale delle ricerche e Università di Pisa organizzano l’11 e il 12 giugno una sessione di dibattiti e convegni intitolata ‘Pisa, culla dell´Informatica: mezzo secolo dopo la Cep e l´Olivetti di Barbaricina’, che partirà giovedì, dalle 9 alle 18, nell’Area della Ricerca Cnr di Pisa (via Moruzzi, 1). Il secondo appuntamento è per venerdì, dalle 9 alle 13, al Museo degli strumenti per il calcolo (via Pisano, 25) dove la Cep è esposta al pubblico. Sarà l’occasione per ascoltare dalla viva voce di alcuni dei protagonisti dell’epoca le testimonianze di quella straordinaria avventura e, al contempo, dibattere sulle prospettive dell’informatica del futuro. Ingresso libero previa iscrizione sul sito www. Cep. Cnr. It dove è anche disponibile il programma dettagliato. L’anniversario cade nel ‘punto di mezzo’ tra la realizzazione del prototipo della Cep, la cosiddetta Macchina ridotta del 1957, e il calcolatore elettronico vero e proprio inaugurato a Pisa davanti al Presidente della Repubblica Gronchi, nel gennaio 1961. “Essa fu l’ultimo lascito del Nobel Enrico Fermi, che ne suggerì la progettazione”, rammenta il presidente dell’Area Cnr di Pisa, Claudio Montani, “e il simbolo della creatività e dell’ingegno che alla fine degli anni Cinquanta animava il nostro Paese, rendendolo capace di competere ai massimi livelli sul piano sia scientifico sia tecnologico”. Dal progetto Cep l’Olivetti attinse infatti le basi progettuali per creare – sempre a Pisa – l’Elea 9003: il primo calcolatore elettronico per uso commerciale mai introdotto sul mercato mondiale, presentato alla Fiera di Milano del 1959. Un primato imprenditoriale assoluto dell’Italia, che purtroppo si esaurì pochi anni dopo, con la morte di Adriano Olivetti e la dismissione alla statunitense General Electric della divisione calcolatrici elettroniche di Ivrea. Ma l’eredità della Cep sopravvive fino ai nostri giorni. “Negli anni Sessanta, su impulso di quel progetto – aggiunge Montani – sono nati il primo corso di laurea in Informatica dell’Università pisana, il primo centro studi sulle calcolatrici elettroniche (Csce) e il più importante centro di calcolo elettronico nazionale (Cnuce) d’Italia. L’eredità dei due centri è confluita nei tre istituti di ricerca del Cnr che oggi operano nell’area di Pisa: Iit-istituto di informatica e telematica, Isti-istituto di scienza e tecnologie dell’informazione, Ilc-istituto di linguistica computazionale. L’università, in 39 anni di corso, ha laureato o diplomato in Informatica quasi ottomila studenti”. In occasione dei festeggiamenti sarà consegnato il premio intitolato alla memoria di Franco Denoth, già direttore dell’Iit-cnr e protagonista dell’avventura Cep: il riconoscimento alla migliore tesi di laurea sulle problematiche e lo sviluppo di Internet è andato a Stefano Baccianella dell’Università pisana. L’istituto di informatica e telematica dedica all’evento un video e un numero monografico di ‘Focus . It’, la newsletter del Registro dei domini ‘. It’: un viaggio nell’Italia di quei decenni e nella storia del calcolatore con interviste, aneddoti e testimonianze umane e professionali dei tecnici e dei ricercatori che fecero nascere l’informatica italiana, nonché foto della Cep, della Macchina ridotta e dell’inaugurazione con il Presidente Gronchi (fonte: Archivio fotografico dell’Università di Pisa). .  
   
   
AUSTRIA, ATES TRASFERISCE PARTE PRODUZIONE IN ASIA  
 
Vienna, 11 giugno 2009 - Il produttore austriaco di circuiti stampati Ates con sede a Leoben, in Stiria, deve trasferire la produzione di circuiti stampati per cellulari ai suoi stabilimenti produttivi in Asia a causa degli alti costi di produzione. Con la crisi economica internazionale i prezzi di vendita realizzabili sul mercato sono troppo bassi. La produzione in massa verrà realizzata in futuro soltanto in India e Cina, afferma l´Ice. 300 dipendenti perderanno il posto di lavoro. I 600 dipendenti restanti a Leoben si concentreranno su articoli ad alto contenuto tecnologico. L´impresa Ates ha registrato nel 2008 un fatturato di 450 milioni di euro e una perdita di 5,8 milioni di euro. .  
   
   
IL NUOVO NUMERO DELL´ALMANACCO DELLA SCIENZA DEDICA LA SUA PARTE MONOGRAFICA, LA RUBRICA TUTTO CNR, A: ALLA RICERCA DELL´EUROPA  
 
Roma, 11 giugno 2009 - Nata come un sogno nelle menti di alcuni filosofi, l´Europa unita si trasforma in realtà nel 1957 con il Trattato di Roma, che sancisce la nascita della Comunità economica europea (Cee) formata da sei paesi. Oggi gli stati membri dell´Ue sono 27. Per ricordare questa importante realtà, in coincidenza con le elezioni europee appena svoltesi, abbiamo dedicato questo numero dell´Almanacco della Scienza agli studi che il Cnr conduce con altri enti e strutture di ricerca europei. Dal consorzio Eu-artech, che attraverso tecnologie avanzate indaga c! osa si nasconde sotto i dipinti, ai dati del Vii Programma Quadro relativi all´Italia e al Cnr. Dal progetto Ec-agent dedicato alle reti neurali applicate ai robot alle informazioni sui siti internet europei targati . It. Cogliamo l´occasione per augurare a tutti buone vacanze, ricordando che la regolare pubblicazione riprenderà dopo l´estate con un Almanacco ancora rinnovato e arricchito nella grafica e nei contenuti “L´europa su internet è targata . It” A scegliere il dominio italiano sono soprattutto gli inglesi, seguiti dai tedeschi e dai lussemburghesi. Questi ultimi poi sono addirittura primi nella classifica dei maintainer. “Il lavoro di gruppo rende i robot più efficienti (guarda il video)” Addestrati a svolgere compiti di cooperazioni, gli automi sviluppati dall´Istc-cnr sanno decidere autonomamente come comportarsi e come reagire ai segnali di pericolo. “Cnr! al primo posto in Italia nella ricerca Ue” I risultati disponibili del 7° Programma Quadro mostrano l´Italia al quarto posto sia per i sussidi ricevuti sia per le proposte finanziate. “Eu-artech: per vedere cosa c´è sotto i capolavori” Utilizzando la riflettografia infrarossa multispettrale messa a punto dall´Inoa-cnr, è possibile indagare ´sotto´ i dipinti e scoprire tutti le fasi esecutive dell´opera, invisibili a occhio nudo. “Rna, il ´regista´ delle reazioni del Dna” Grazie al network Eurasnet, finanziato dall´Ue, si sta studiando a fondo il ruolo dell´Rna, la molecola che regola i complessi meccanismi che avvengono nel Dna. “Dalle corren! ti oceaniche informazioni sul clima futuro” L´aoceanografia sism ica consente di monitorare le masse d´acqua che, spostandosi, trasportano il calore accumulato, che, una volta rilasciato, influenza le temperature del Pianeta. In Primo Piano si parla di: “Previsioni per l´estate” Che tempo ci aspetta la prossima estate? Ci anticipano le previsioni meteorologiche Massimiliano Pasqui e Jacopo Primicerio dell´Ibimet-cnr. La rubrica Vetrina propone: In Romagna per tornare indietro nel tempo - Le altre proposte. Per la rubrica L´intervista abbiamo parlato con Mario Monti. Economista, due volte Commissario europeo, Mario Monti è presidente dell´Unive! rsità Bocconi di Milano ed editorialista del Corriere della Sera “L´università? In chiaroscuro, da noi e negli Usa”. L´almanacco, in Cinelab, ha visto: Il bene oscuro Girato con il contributo della multinazionale Bayer e dell´Istituto San Raffaele, Il bene oscuro affronta il tema della fuga dei cervelli dall´Italia “I ´cervelli in fuga´ protagonisti di un film”. E ancora le rubriche di Formazione: Largo ai progetti d´impresa made in Italy - Cambiamenti climatici: ripetizioni a ! settembre - Con l´Esa fai volare la tua tesi - Fisica d´estate per progettare il futuro - Un premio contro tutte le guerre. Scaffali: Turchia, un ingresso contestato - La casa? Un confortevole laboratorio - L´america ! scoperta dai Romani - Studio scientifico dell´errore - Il marketing a servizio della cultura - Il cinema di Pasolini: uno sguardo visionario sull´Italia - Un thriller sulle morti da amianto - La tossicodipendenza curata ! coi suini - Indagini poliziesche. E psicologiche - Ritratto di pittrice ai tempi della Stasi - Sei donne per sei emozioni - Il diario di viaggio di Darwin - Gli animali scendono in piazza - La scuola vista da dentro - Superstizione, male del nostro tempo - Scienza come arte: le suggestioni del multibeam - Assicurazioni, più efficienti con la tecnologia - L´ibimet garantisce il benessere bioclimatico degli edifici. Infine Ricerca nel mondo: L´altruismo? E´ legato agli ormoni - Curry, una spezia da tenere a. Mente .  
   
   
CON LA RIFORMA GELMINI 900 SCUOLE IN CALABRIA RISCHIANO LA CHIUSURA  
 
Reggio Calabria, 11 giugno 2009 - “Gli impatti della cosiddetta riforma Gelmini sul dimensionamento dei plessi scolastici sono insostenibili per la Calabria”. È quanto ha sostenuto il vicepresidente della Giunta Domenico Cersosimo intervenendo all’incontro tra le Regioni che si è svolto a Roma con lo scopo di valutare l’impatto della riforma Gelmini sui singoli territori. Il Governo e le Regioni avrebbero dovuto siglare entro il 15 giugno un’ intesa per dare attuazione ai tagli previsti dalla riforma ma ieri le Regioni, anche accogliendo il grido d’allarme lanciato da Cersosimo, hanno deciso di chiedere una proroga e di prevedere un incontro con il ministro Gelmini finalizzato a verificare congiuntamente le ricadute della riforma sul sistema scolastico nelle diverse regioni e a trovare soluzioni adeguate e graduali nei territori in cui i tagli potrebbero essere insostenibili. “Se si dovessero applicare i parametri proposti dal Governo (chiusura delle scuole materne con meno di 30 alunni, delle scuole elementari con meno di 50 alunni e delle secondarie di primo grado con meno di 45 alunni) - ha aggiunto Cersosimo - nella nostra regione nell’anno scolastico 2010-2011 dovremmo chiudere circa 900 plessi, uno sconquasso drammatico. In particolare, in un solo anno, scomparirebbero circa 400 plessi della scuola dell’infanzia, 365 plessi di scuole primarie e 120 plessi di scuole secondarie di primo grado, con un coinvolgimento complessivo di oltre 20 mila alunni. Un ridimensionamento del tutto inaccettabile e dannosissimo sotto il profilo sociale e formativo”. I dati forniti dal Ministero solo qualche giorno fa mostrano che la Calabria sarà la regione più penalizzata. “Non siamo pregiudizialmente contro una nuova configurazione dell’organizzazione della scuola, né difendiamo la scuola calabrese così com’è - ha spiegato il vicepresidente Cersosimo - ma non possiamo accettare passivamente un massacro indiscriminato delle strutture scolastiche pubbliche. È inevitabile l’accorpamento di plessi scolastici patologicamente sottodimensionati, a patto però che sia garantito appieno il diritto costituzionale degli alunni ad una formazione di qualità, che sia assicurata dallo Stato la frequenza alle attività formative in strutture idonee e che gli alunni e le loro famiglie non debbano essere sottoposti a percorsi casa-scuola proibitivi”. Cersosimo ha chiesto che Governo, Regione, Enti locali e sistema scolastico regionale approntino congiuntamente un piano di riorganizzazione dei plessi sostenibile e graduato nel tempo in modo da minimizzare le rotture e al tempo stesso valorizzare i benefici di un’organizzazione più razionale ed efficace della rete scolastica locale. Ma sulla Riforma Gelmini pesano anche i ricorsi alla Corte Costituzionale proposti da alcune Regioni che hanno eccepito competenze regionali in materia di istruzione ed il cui esame è cominciato ieri. E sempre ieri il Tar del Lazio si è pronunciato su istanza di alcune associazioni di genitori rilevando che la circolare attuativa sui Regolamenti Gelmini è stata emanata sulla base di atti legislativi non ancora formalmente approvati. .  
   
   
MATERA, BORSE DI STUDIO ANNO SCOLASTICO 2008/2009  
 
Matera, 11 giugno 2009 - La Giunta regionale di Basilicata ha disposto interventi per il Diritto allo Studio, attraverso l’erogazione di contributi per “borse di studio” per l’anno scolastico 2008/09 e per fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo per l’anno scolastico 2009/10. I destinatari delle “borse di studio” sono gli alunni residenti nel Comune di Matera e frequentanti, nell’anno scolastico 2008/09, le classi primarie e secondarie di primo e secondo grado delle scuole statali e paritarie. Per quanto riguarda la fornitura dei libri di testo, invece, i destinatari sono gli alunni che nell’anno scolastico 2009/10 frequenteranno la scuola secondaria di primo e secondo grado. Lo rende noto il Comune di Matera. I genitori degli alunni che intendono fruire dei contributi suddetti devono presentare distinte domande agli sportelli comunali entro le 12 di lunedì 29 giugno prossimo. Alla domanda per “borsa di studio” dovrà essere allegata una documentazione di spesa (frequenza, trasporto, mensa, sussidi didattici) per un importo non inferiore a 51,65 euro e l’attestazione I. S. E. E. (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) non superiore a 11. 305,72 euro contenente i dati reddituali 2007, rilasciata dall’l. N. P. S. O da un Centro di Assistenza Fiscale (Caf) o da altro soggetto autorizzato. Alla domanda per fornitura libri, dovrà essere allegata la sola attestazione Isee, salvo l’obbligo di certificare la promozione alla classe superiore e documentare la spesa entro le 12 di lunedì 2 novembre 2009. Per entrambe le domande può essere prodotta una sola attestazione Isee, da cui dovrà rilevarsi una situazione economica suddetta. I modelli delle domande, unitamente ad una più dettagliata descrizione delle modalità, sono reperibili all’Ufficio Scuole dell’Ufficio Comunale o sul sito www. Comune. Matera. It. Eventuali chiarimenti possono essere richiesto all’Ufficio scuole, sito al secondo piano della sede comunale, o telefonando al numero 0835/241. 234, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e il martedì dalle 16,00 alle 18,00. .  
   
   
MATERA, NELLE SCUOLE UN VOLUME SULLA COSTITUZIONE ITALIANA  
 
Matera, 11 giugno 2009 - La Costituzione come mezzo per avvicinare gli studenti alle istituzioni. E’ il senso dell’iniziativa promossa dall’Amministrazione Comunale di Matera, con la collaborazione della Banca Popolare del Mezzogiorno, che nei giorni scorsi ha fatto pubblicare circa duemila copie della carta costituzionale, distribuita nelle scuole dell’obbligo di Matera. Ieri mattina, nella sala Giunta del Palazzo Municipale, i consiglieri comunali Silvana Bianculli, incaricata alla pubblica istruzione, e Vito Sasso, il funzionario dell’Ufficio Scuole del Comune e il dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale Mario Trifiletti hanno incontrato i ragazzi di alcune terze classi delle scuole medie Torraca, Festa e Pascoli, a chiusura di un percorso mirato alla divulgazione dei valori e dei principi che sono alla base della Costituzione della Repubblica Italiana. La consigliera Bianculli ha spiegato che la decisione di pubblicare la Costituzione per gli studenti delle scuole dell’obbligo, assunta d’intesa il Sindaco Emilio Nicola Buccico, nasce dall’intenzione di rafforzare il contatto tra il mondo della scuola le Istituzioni, al fine di far conoscere ai più giovani i compiti e le funzioni degli uffici comunali. .  
   
   
CALABRIA: L’ASSESSORE GRECO CONFERMATO RAPPRESENTANTE NAZIONALE DELL’INTERNATIONAL BOARD DELLA CIESM  
 
Reggio Calabria, 11 giugno 2009 - Il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo ha confermato l’assessore regionale all’Ambiente Silvestro Greco rappresentante nazionale dell’International Board della Ciesm (Commissione Internazionale per l’esplorazione Scientifica del mar Mediterraneo). Nell’esprimere soddisfazione l’assessore Greco ha affermato che “da sempre, il sapere trae gli impulsi indispensabili per svilupparsi dagli scambi a livello mondiale, e le organizzazioni di ricerca internazionali forniscono importanti impulsi al progresso scientifico e tecnologico. L´educazione, la ricerca e i programmi scientifici sono, d’altronde, settori caratterizzati da una dimensione intrinsecamente internazionale”. La Ciesm, che ha sede a Montecarlo ed è presieduta dal Principe Alberto di Monaco, è stata fondata nel 1919 da alcuni Stati del bacino mediterraneo allo scopo di promuovere la cooperazione scientifica, favorendo l´utilizzazione internazionale delle stazioni di ricerca nazionali. È strutturata in comitati scientifici ed organizza congressi e riunioni interdisciplinari. Dopo l´ingresso di Paesi dell´entroterra attivi nella ricerca sul Mediterraneo, come la Svizzera, e di alcune Nazioni che si affacciano sul Mar Nero, la Ciesm conta i seguenti Stati membri: Algeria, Cipro, Croazia, Egitto, Francia, Germania, Grecia, Israele, Italia, Jugoslavia, Libano, Malta, Marocco, Principato di Monaco, Romania, Serbia, Montenegro, Siria, Slovenia, Spagna, Svizzera, Tunisia, Turchia e Ucraina. “I servizi resi dalla Commissione – ha spiegato Greco - hanno tra i tanti obbiettivi quelli dell’aiuto alle università, anche attraverso borse di studio e stages, della cooperazione internazionale e della ricerca scientifica. Inoltre, i sei comitati scientifici della Ciesm organizzano workshop tematici e, ogni tre anni, si riuniscono a congresso a margine dell´assemblea generale. Queste conferenze riuniscono centinaia di scienziati marini provenienti da tutto il mondo. Vengono presentati e discussi i maggiori problemi riguardanti il Mar Mediterraneo e il Mar Nero. In particolare le biodiversità presenti nel Mediterraneo, i cambiamenti dell’ecosistema passato, presente e futuro, i contaminanti chimici e la salute pubblica, i fondali del Mar Mediterraneo e le nuove conoscenze e prospettive, i segnali di allarme delle tendenze dell’ecosistema, le ricerche comunitarie e le opportunità di formazione per i paesi terzi. La prossima conferenza – ha detto infine l’assessore Greco - si terrà a Venezia dal 10 al 12 maggio 2010”. .  
   
   
SUNRISE: LANCIATO IN SVEZIA UN OSSERVATORIO SOLARE IN UN PALLONE AD ELIO  
 
 Bruxelles 11 giugno 2009 - L´8 giugno è stato lanciato dall´Esrange Space Centre a Kiruna, in Svezia, l´osservatorio solare Sunrise. Un gigantesco pallone ad elio, che trasporta circa 1 milione di metri cubi di gas, sta adesso trasportando il telescopio solare più grande mai costruito per sollevarlo dalla superficie terrestre. L´osservatorio girerà intorno al Polo Nord, dove in estate il sole non tramonta mai. Lì raccoglierà informazioni molto precise sui campi magnetici dell´atmosfera solare. Nel corso dei prossimi giorni, il pallone provvederà a monitorare il Sole 24 ore su 24 mentre i venti polari lo trasporteranno verso ovest sull´Oceano Atlantico del nord, sulla Groenlandia e sul Canada ad un´altitudine di 37 km sopra il livello del mare. Uno dei vantaggi principali offerti dall´osservatorio Sunrise è che sarà in grado di funzionare nella stratosfera (lo strato dell´atmosfera compreso tra 10 e 50 km al di sopra della superficie terrestre), al di sopra dello strato più basso, e più turbolento, dell´atmosfera terrestre. "Non è solo il pallone a rendere speciale il Sunrise," ha detto Peter Barthol dell´Istituto Max Planck per la ricerca sul sistema solare in Germania. Gli scienziati credono anche che il Sunrise sarà in grado di osservare la superficie del Sole con una precisione che è stata finora impossibile da ottenere usando i telescopi sulla superficie terrestre e le sonde spaziali. "Ci aspettiamo che il Sunrise ci permetta di distinguere la superficie finemente strutturata del Sole e la distribuzione dei [suoi] campi magnetici con una risoluzione di fino a 35 chilometri," ha aggiunto Sami Solanki, a capo della missione Sunrise. La risoluzione offerta dal telescopio, hanno spiegato i ricercatori, è equivalente a vedere una moneta da un euro ad una distanza di 100 km. Il telescopio leggero ha uno specchio di un metro di diametro. La "gondola" del Sunrise dispone inoltre di una serie di sistemi per regolare e stabilizzare lo strumento ottico durante il volo: (tra cui uno "specchio direzionale" ad alta velocità); uno spettrografo polarimetrico (Sunrise Polarimetric Spectrograph o Supos) per misurazioni ad alta precisione della linea spettrale nella luce polarizzata; un imager a filtro (Sunrise Filter Imager o Sufi) per immagini ad alta risoluzione nelle gamme spettrali visibile ed ultravioletta (Uv); e un magnetografo (chiamato "Imax") che fornisce mappe bidimensionali del vettore di campo magnetico solare completo. L´osservatorio è inoltre provvisto di pannelli solari, zavorra e cuscinetti per l´atterraggio. Il Sunrise ha viaggiato attraverso la tropopausa (il confine, a circa 10 km al di sopra del livello del mare, tra la troposfera e la stratosfera) alla velocità di circa 15 chilometri l´ora. L´apparecchio è esposto a temperature molto basse (circa -45°C). Per proteggere l´attrezzatura, è stata costruita una speciale copertura protettiva usando una pellicola di polietilene che protegge gli strumenti dal freddo lasciando allo stesso tempo che essi rilascino il calore. Gli scienziati che monitorano i dati provenienti dal Sunrise si concentreranno sulla raccolta di informazioni sulla fine struttura e sulle dinamiche del campo magnetico nell´atmosfera solare. Questo li aiuterà a conquistare preziose informazioni sui fenomeni del Sole come le macchie solari e i venti solari. Secondo i ricercatori a capo del progetto, "Il campo magnetico è la fonte dell´attività solare; controlla l´ambiente spaziale della Terra e causa la variabilità dell´irradiazione solare, che potrebbe essere un motore a lungo termine dei cambiamenti del clima terrestre". Spiegano che il campo magnetico nella fotosfera solare sviluppa intense concentrazioni di campo, che sono fondamentali per le dinamiche e l´energetica di tutta l´atmosfera solare. "Queste scale spaziali non si possono studiare sistematicamente dalla Terra a causa della distorsione dell´immagine prodotta dalla turbolenza nella parte più bassa dell´atmosfera della Terra," dicono i ricercatori. "Il telescopio Sunrise trasportato da un pallone fornirà, per la prima volta, misurazioni della struttura magnetica dell´atmosfera solare sulle sue scale intrinseche spaziali e temporali. " Durante la sua prima ora di volo, l´osservatorio ha trasmesso i dati all´Esrange Space Centre. Per il resto della missione, conserverà i dati a bordo per un´analisi successiva. Alla fine di questa settimana, un paracadute riporterà il Sunrise indietro sulla Terra nel nord del Canada. Per i preparativi per la missione di questa settimana ci sono voluti sei anni. Si tratta del primo di una serie di voli di palloni nella stratosfera nei quali l´osservatorio raccoglierà dati in modo che i ricercatori possano studiare la regione spettrale Uv fino a 220 nanometri. Tale risoluzione è attualmente impossibile da ottenere usando strumenti sul suolo. I partner del progetto sperano che le missioni del Sunrise permetteranno all´osservatorio di diventare "l´elemento centrale di un futuro osservatorio solare nello spazio". Tra i partner del Sunrise, sotto la guida dell´Istituto Max Planck di ricerca sul sistema solare in Germania, si annoverano l´Istituto Kiepenheuer di fisica solare a Freiburg in Germania, l´Instituto de Astrofisica de Canarias in Spagna, l´High Altitude Observatory, il Lockheed-martin Solar and Astrophysics Laboratory e la Nasa Columbia Scientific Ballooning Facility negli Stati Uniti. Per maggiori informazioni, visitare: Progetto Sunrise, Istituto Max Planck per la ricerca sul sistema solare: http://www. Mps. Mpg. De/de/projekte/sunrise .  
   
   
GLI STATI GENERALI DELL´EDUCAZIONE AMBIENTALE IN EMILIA-ROMAGNA. L´11 E 12 GIUGNO A GUIGLIA (MO), I NUOVI TRAGUARDI DEL SISTEMA REGIONALE INFEA  
 
Bologna, 11 giugno 2009 - 69 Centri di educazione ambientale e 94 Scuole laboratorio collegate in rete: è il pianeta Infea (Informazione, formazione, educazione ambientale) che riunisce gli operatori dell’educazione ambientale in Emilia-romagna. Al lavoro da oltre 10 anni e coordinate dalla commissione regionale istituita ai sensi della legge regionale 15/96, le agenzie scientifiche, le strutture formative e le istituzioni impegnate sui temi dell’educazione ambientale si sono date appuntamento alla V edizione degli Stati generali Infea, promossi dalla Regione Emilia-romagna l’11 e 12 giugno al castello di Guiglia, nel modenese. “Nell´ultimo decennio la Regione e gli Enti locali hanno investito oltre 10 milioni di euro nel sistema Infea, finanziando più di 450 progetti educativi e un centinaio fra master per operatori, pubblicazioni, banche dati e altre attività”, ricorda l’assessore regionale all’ambiente Lino Zanichelli, che sottolinea come l’informazione e la consapevolezza delle persone sui temi ambientali sia, accanto alle regole e agli incentivi, uno dei pilastri delle politiche per lo sviluppo sostenibile. “Con la nuova programmazione non ci limitiamo a confermare questi impegni, ma puntiamo ad avere nei prossimi dieci anni un sistema formativo ed educativo di riferimento capace di affiancare le politiche di sostenibilità dei territori”. All’interno del Parco dei Sassi di Roccamalatina, la comunità professionale degli educatori sarà impegnata a elaborare proposte concrete per rispondere alle sfide delineate nel Programma regionale Infea (2008-2010), all’interno della cornice del Decennio Unesco per l´educazione alla sostenibilità (2005-2014). L’obiettivo è rafforzare, riformare, attuare e integrare progetti di educazione ambientale in Emilia-romagna. I gruppi di lavoro metteranno fianco a fianco i protagonisti di azioni ed esperienze di formazione e informazione alla sostenibilità: dal mondo delle università, al circuito dei Centri di eduzione ambientale, dagli Enti locali a soggetti privati. Si parte giovedì 11 giugno con i saluti del sindaco di Guiglia, Angelo Passini, e della presidente del Parco regionale dei Sassi di Roccamalatina, Mariangela Bertolla, per entrare subito dopo nel vivo dei lavori articolati in tre sessioni, mentre sarà l’assessore regionale all’Ambiente e sviluppo sostenibile, Lino Zanichelli, a chiudere la mattinata di lavori. /Bg In allegato il programma degli Stati generali Infea Informazioni su www. Ermesambiente. It/infea/sistema_infea. Htm .  
   
   
KEYTONATURE TECHNOLOGY TRANSFER DAY L’IDENTIFICAZIONE RAPIDA DI ORGANISMI: DALLA RICERCA ALLE APPLICAZIONI INDUSTRIALI  
 
Trieste, 11 giugno 2009 - Lo sviluppo della Biodiversity Informatics e della biologia molecolare hanno portato alla generazione di nuovi, affidabili e versatili strumenti di tipo interattivo e/o molecolare per l’identificazione degli organismi. Tutte le specie conosciute hanno nomi scientifici univoci, un prerequisito per una comunicazione significativa, condivisa ed efficace sia nel campo scientifico che in quello sociale. In molti settori, però, l’identificazione di un organismo può essere problematica. Le nuove chiavi interattive sono efficaci e possono essere usate anche da non specialisti. Inoltre, per alcuni tipi di organismi, i dati molecolari permettono confronti automatizzati, ad esempio utilizzando l’approccio del Dna ‘Barcoding’. Lo sviluppo attuale e futuro di questi strumenti rappresenta un contributo importante per l’implementazione di applicazioni innovative nel settore sanitario (patogeni umani), in agricoltura (parassiti), nella pesca (infezioni in maricultura), nell’industria alimentare e farmaceutica (microfunghi) fino al controllo delle dogane (rispetto delle leggi che regolano i flussi di importazione ed esportazione). Questi nuovi strumenti d’identificazione possono essere utilizzati per monitorare l’efficacia delle strategie di conservazione della natura, per definire il valore della biodiversità di una regione/area, per attività di biomonitoraggio (rilevamento di inquinanti e delle modifiche di ecosistemi vulnerabili o specie invasive) e per studi di Valutazione di Impatto Ambientale. La giornata vuole contribuire al consolidamento di percorsi e “passerelle” tra industria ed accademia. L’evento presenterà alcuni casi di successo che dimostrano come queste applicazioni possano diventare un vero e proprio Decision Support System in ambito agricolo-forestale, ambientale, alimentare, sanitario e dei controlli doganali. Conference Hall Nuovo Centro Congressi, Area Science Park – Padriciano 99 – Trieste, Giovedì 11 giugno ore 9. 00. .  
   
   
SARDEGNA: A SAN GAVINO LA SETTIMA CONFERENZA TERRITORIALE  
 
San Gavino, 11 Giugno 2009 - Settima Conferenza territoriale a San Gavino per la ricerca di una strategia condivisa per la valorizzazione del paesaggio della Sardegna. La Regione, infatti, attraverso il coinvolgimento di Amministratori locali, tecnici, esponenti del mondo sociale ed economico, ma anche associazioni ambientaliste, prosegue il percorso mirato alla individuazione di una strategia condivisa per la valorizzazione del paesaggio della Sardegna. L´amministrazione regionale ha identificato il territorio, considerato nella sua duplice accezione di patrimonio ambientale da tutelare e difendere, e di luogo da restituire al protagonismo delle autonomie locali e funzionali, come uno dei tre assi strategici del modello di sviluppo per la nostra isola. L´incontro odierno ha interessato l’Amministrazione provinciale del medio campidano. Ogni conferenza territoriale viene preceduta da un tavolo preliminare di lavoro, propedeutico all’assemblea regionale conclusiva, nel corso del quale si realizza una prima messa a fuoco delle questioni locali. Della road map predisposta dalla Regione restano ancora da visitare, nel mese di giugno, i centri di Carbonia, in calendario per il giorno 16, e Nuoro per il 23. La Conferenza regionale, programmata per il giorno 30 alla Fiera Campionaria di Cagliari, costituirà l’epilogo di questa serie di incontri. Il risultato di questa attività, attraverso le questioni emerse nei paesi visitati, consentirà la definizione delle linee guida per un sistema partecipato di governo della regione. "La volontà dell’Amministrazione, riguardo a queste tematiche – ha detto l’assessore dell’Urbanistica, Gabriele Asunis, introducendo i lavori – è finalizzata a cogliere, attraverso il contributo degli attori che operano sul territorio, le difficoltà e le criticità, forse di natura normativa che, allo stato attuale, hanno impedito a tutti i comuni della Sardegna, ad eccezione di due amministrazioni ogliastrine, Elini e Girasole, di portare a compimento il processo di pianificazione". "Siamo consapevoli che l’articolazione del Piano è complessa – ha aggiunto – ma sia ben chiaro che non abbiamo nessuna intenzione di azzerare il Ppr, Se dovessimo rilevare, in previsione della conferenza regionale programmata per il 30 giugno p. V. , una forte convergenza da parte delle amministrazioni locali, in ordine ad alcuni punti di criticità del Piano, e se questi possono in qualche modo essere trasfusi in 3 – 4 articoli da collocare all’interno del ddl di recepimento del "Piano Casa", credo che questa operazione possa concludersi positivamente entro il 15 luglio prossimo". .  
   
   
LOTTA AGLI INCENDI, LA REGIONE APPROVA IL PIANO TRIENNALE LA BASILICATA PUNTA SULLE TECNOLOGIE SATELLITARI  
 
 Potenza, 11 giugno 2009 - Per salvaguardare il territorio dagli incendi boschivi la Basilicata adotta satelliti, postazioni di telerilevamento, aerei per lo spegnimento ed ultraleggeri per l’avvistamento, ed una sala operativa unificata permanente per coordinare le attività di Corpo forestale, Vigili del fuoco, operai forestali e volontari. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Ambiente, Vincenzo Santochirico, e di quello alle Infrastrutture e Protezione civile, Innocenzo Loguercio, ha approvato il Piano triennale 2009-2011 per la lotta agli incendi boschivi. Il Piano, che prevede l’impiego di risorse per complessivi 15 milioni di euro, stabilisce gli interventi da eseguire per la prevenzione e lo spegnimento degli incendi nel periodo fra il 15 giugno ed il 15 settembre. Il programma approvato dalla Giunta prevede un sistema per il riconoscimento rapido degli incendi attraverso il satellite, grazie ad una convenzione con il Cnr-imaa di Tito Scalo. La procedura utilizzata consente di elaborare quotidianamente le mappe di rischio degli incendi: la valutazione del rischio riguarda la probabilità di inizio e sviluppo di incendi in una determinata zona in base ad una serie di fattori, quali la presenza di vegetazione, i venti, le temperature. La conoscenza di questi indicatori consente di pianificare le operazioni di controllo degli incendi e scegliere il metodo più idoneo di estinzione. La Regione, inoltre, stipulerà una convenzione con il Dipartimento di Ingegneria e Fisica dell´Ambiente dell´Università della Basilicata per l’utilizzo di sistemi che permettono di individuare incendi di piccole dimensioni (fino a quelle di un tavolo da ping-pong) nell´arco di pochi minuti. Per il monitoraggio del territorio, inoltre, sarà utilizzato anche un sistema di telerilevamento, composto da una postazione fissa e da una mobile allestita su un automezzo. Il complesso sistema antincendio vede la collaborazione di Province, comunità montane, Comuni, Corpo forestale e vigili del fuoco, coordinati dalla Sala operativa unificata permanente(Soup) presso cui opereranno funzionari dei dipartimenti regionali Ambiente e Territorio e Infrastrutture e Protezione civile. La Soup assicurerà il raccordo con tutte le componenti del sistema antincendio ed in particolar modo con il centro operativo del Corpo forestale. Saranno aumentati i presidi stagionali dei Vigili del fuoco che, da quattro, diventeranno sei (tre per ciascuna provincia) e sarà dedicata un’attenzione particolare alla formazione e all’equipaggiamento dei volontari, la cui azione si è rivelata efficace già la scorsa stagione. “Il Piano triennale, che dovrà essere sottoposto all’esame del Consiglio regionale - affermano gli assessori Santochirico e Loguercio – è il prodotto di una forte sinergia tra i due Dipartimenti regionali e si basa sulle esperienze innovative maturate in questi anni nella nostra regione per quanto riguarda la lotta agli incendi boschivi attraverso l´integrazione fra mezzi, tecnologie avanzate e risorse umane:. L’attività programmata consentirà di prevenire e ridurre quanto più possibile i danni prodotti dal fenomeno degli incendi in un territorio, quello della Basilicata, in cui i rischi e le conseguenze, sia finanziarie che ecologiche, sono estremamente elevati. I roghi, infatti, producono gravi trasformazioni del territorio, con ricadute negative anche sull´economia locale. La Regione – concludono Santochirico e Loguercio – intende lavorare per realizzare un coordinamento tecnico sull’attività scientifica di avvistamento satellitare contro gli incendi boschivi a livello nazionale, candidando i Centri di Potenza e di Matera a svolgere funzioni e compiti di raccordo nazionale, in continuità con le attività di grande rilievo scientifico dell´Istituto di metodologie per l´analisi ambientale (Imaa) del Cnr di Potenza, dell’Università e del Centro di Geodesia Spaziale di Matera”. Nel periodo 2003-2008 si sono verificati in Basilicata poco meno di 1. 600 incendi che hanno interessato complessivamente una superficie di circa 19. 000 ettari, di cui 10. 800 di superficie boscata e 8. 200 non boscata. Ogni anno, mediamente, si sono verificati circa 270 incendi, il 68% dei quali ha interessato la provincia di Potenza ed il 32 % la provincia di Matera, anche se in quest’ultima sono state interessate aree più vaste. .  
   
   
IL PARCO NAZIONALE DEL POLLINO CANDIDATO DALLA REGIONE CALABRIA AD ACCEDERE AI FONDI POIN  
 
Reggio Calabria, 11 giugno 2009 - Antichi borghi conservati nel tempo come autentici gioielli artistici, chiesette arroccate sui monti, una riserva verde fatta di fiumi, cascate e canyon, sentieri da percorrere e inarrivabili vette. E’ il parco nazionale del Pollino, uno dei tre poli calabresi candidato dalla Regione Calabria, unitamente ai parchi della Sila e dell’Aspromonte, ad accedere ai fondi del Poin, il Programma operativo interregionale. “Valorizzare il parco e le sue aree d’accesso naturali, migliorando anche le infrastrutture e i servizi di queste zone – spiegano l´assessore alla Programmazione Nazionale e Comunitaria Mario Maiolo e l´assessore al Turismo Damiano Guagliardi – significa stare in linea con un turismo attento alle bellezze paesaggistiche e storico – culturali, che oggi va per la maggiore, e per il quale la Calabria ha una spiccata vocazione naturale”. Il Pollino, con i suoi secolari pini loricati e le distese dove ancora risuonano gli echi di una cultura stratificata che ha visto succedersi Greci, Romani, Bizantini e Saraceni, dal punto di vista naturalistico offre agli occhi di chi lo esplora le suggestioni di paesaggi tra i più incantevoli del meridione. “In questa zona esistono giacimenti archeologici che risalgono al paleolitico e al neolitico - afferma l´assessore al Turismo Damiano Guagliardi – che sono unici e in quanto tali vanno valorizzati, penso a un gioiello come la Grotta delle Monache, recentemente scoperta nel comune di Sant´agata d´Esaro, dove sono stati rinvenuti utensili dell´età della pietra”. E non è raro perdersi nello spettacolo di fiumi e torrenti che precipitano in gole strettissime tra gigantesche pareti rupestri. Il potere erosivo dell´acqua ha scavato nella profondità della roccia, per centinaia di metri, creando un patrimonio sotterraneo di grotte come quella di San Paolo, vicino a Morano Calabro e scenari spettacolari come l´ Abisso del Bifurto a Cerchiara di Calabria. La natura spesso si intreccia con l´arte, nelle antiche chiese come quella medievale di Santa Maria di Costantinopoli a Papasidero, che si affaccia a strapiombo sulle pareti del fiume Lao o il Santuario della Madonna delle Armi di Cerchiara, posto in modo pittoresco su una parete rocciosa a partire dal 1440, dove si trovano ancora conservati preziosi affreschi e la teca d´argento che conserva l´immagine della Madonna. Ai luoghi di culto se ne aggiungono altri dal fascino misterioso, antichi conventi trasformati in rifugi di briganti e piccoli centri tra i più belli d´Italia, come Laino Castello, Orsomarso, Morano Calabro, Papasidero e Civita. In alcuni di questi paesi e in numerosi altri vive una comunità albanese che si insediò intorno al millecinquecento ed è ancora oggi tra le più radicate d´Italia. Fedeli alle loro tradizioni e alla lingua dei padri, gli albanesi sono riusciti a salvaguardare la propria cultura arbereshe. Di spiccata vocazione turistica le due porte marine di accesso al parco, il Golfo di Policastro e la zona di Sibari, che hanno anche aree archeologiche molto importanti. Sul Tirreno il sito dell´antica Laos, pochi chilometri a sud di Scalea, che ha lasciato tracce significative soprattutto di epoca lucana, in parte ancora oggi visitabili. Un tratto delle mura di cinta della città, resti di case, fornaci e della necropoli. Sullo Ionio Sibari, la più antica colonia greca di quest´area, che fu potentissima e accrebbe la sua ricchezza anche grazie a una politica che favoriva l´immigrazione. Gli antichi fasti dei Sibariti, proverbiali nel Vi secolo per la vita lussuosa, sono ancora oggi custoditi nel Parco Archeologico della cittadina. .  
   
   
APPROVATO IN SARDEGNA PROGRAMMA DI SPESA PER COMPOST E IMBALLAGGI  
 
Cagliari, 11 Giugno 2009 - La giunta regionale ha approvato il Programma di spesa per gli impianti di compostaggio e le piattaforme per imballaggi. 28. 478. 979,59 è l’importo dei fondi Po Fesr 2007-2013 (Fondo europeo per lo sviluppo regionale) che andrà a coprire i costi di uno degli obiettivi operativi del Po Fesr: il miglioramento della gestione dei rifiuti. In seguito alla delibera dell’ altro ieri con la programmazione dei 28. 478. 979,59 risultano ancora da programmare circa 6 milioni di euro. La delibera riguarda il programma delle attività e l’impegno delle somme per dare attuazione al Piano regionale di gestione dei rifiuti – sezione rifiuti urbani, improntato al rispetto della direttiva comunitaria sulla gestione integrata dei rifiuti- approvato nel dicembre scorso. “Una delle priorità che il Piano individua - ha spiegato l’assessore della Difesa dell’ambiente, Emilio Simeone - consiste nell’implementazione delle operazioni di valorizzazione dei rifiuti, al fine di incentivare il recupero di materia dal trattamento degli stessi (recupero del compost dall’organico e recupero dei vari materiali come carta, vetro, plastica metalli, alluminio dagli imballaggi). Per questo sono stati individuati provincia per provincia, gli interventi da attuare, attribuendo il dovuto rilievo alla realizzazione di adeguati impianti di compostaggio di qualità e delle piattaforme di prima valorizzazione degli imballaggi”. “In particolare - ha sottolineato l’assessore - il finanziamento degli impianti di compostaggio si rende necessario per soddisfare il fabbisogno regionale, in continua crescita per via del forte incremento della raccolta differenziata”. L’assessore Simeone ha ricordato inoltre che gli ultimi dati attestano la Regione Sardegna al 28% di raccolta differenziata al 31. 12. 2007, con un trend verso il raggiungimento del 35% al 31. 12. 2008. .