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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 29 Giugno 2009 |
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COOPERAZIONE CINO-DANESE ALIMENTA LA RICERCA SULLA NANO-ELETTRONICA MOLECOLARE |
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Bruxelles, 29 giugno 2009 - Ricercatori danesi e cinesi stanno compiendo progressi nel mondo della nanotecnologia in una collaborazione per sviluppare componenti elettronici. I frutti del loro lavoro contribuiranno ad alimentare il settore dell´elettronica, dell´energia e delle comunicazioni. I ricercatori del Centro di nano-scienza e dell´Istituto Niels Bohr dell´Università di Copenaghen in Danimarca e dell´Accademia delle scienze cinese hanno detto che la loro collaborazione ha prospettive importanti, in particolare perché il campo della ricerca sull´elettronica molecolare è in rapida espansione. "Il nuovo centro per la ricerca nanomolecolare è un network ideale per scambiarsi ricercatori e studenti, in modo da creare le migliori fondamenta possibili per un partenariato di ricerca produttivo," ha spiegato Thomas Bjørnholm, un professore dell´Università di Copenaghen. "Adesso abbiamo l´opportunità di lavorare insieme ad alcuni dei migliori scienziati nell´area della nano-elettronica molecolare. In Danimarca e in Cina le competenze legate alla ricerca sono diverse e lavorando insieme saremo in grado di completarci a vicenda," ha detto il professor Bjørnholm, direttore del Centro di nano-scienze. I ricercatori che lavorano presso il nuovo Centro di nano-elettronica molecolare hanno dichiarato che prevedono molte opportunità di sviluppo nel loro campo di studi. Per esempio, lo sviluppo di elettronica informatica fabbricata chimicamente in dimensioni microscopiche diventerà una realtà, hanno detto, aggiungendo che tale sviluppo permetterà loro di creare un nuovo tipo di computer. I ricercatori che collaborano si stanno anche occupando della creazione di molecole aventi la capacità di convertire il calore in corrente elettrica nel lungo periodo. Il calore emesso dalle automobili o dalle fabbriche potrebbe essere usato in questo modo, per esempio. Accanto alla loro cooperazione in questi progetti, i ricercatori danesi e cinesi stanno lavorando per stabilire un programma di studio comune. Questo programma consisterebbe in scambi tra studenti e giovani ricercatori. Tale attività incrementerebbe e sosterrebbe lo scambio di studenti e ricercatori danesi e cinesi. La cooperazione tra i due paesi non è una novità; due studenti danesi di nanotecnologia sono stati in Cina nel 2007 a studiare per un periodo di due mesi. Secondo loro, la visita-studio a Pechino è stata una grande esperienza culturale e ha dato inizio ad una ricerca interessante. "Ho lavorato usando metodi sviluppati dal mio consulente e mi è stato permesso di lavorare in maniera molto indipendente, anche se molti dei ricercatori cinesi nel loro gruppo di ricerca lavoravano sulla base di procedure predeterminate," ha detto Mikkel Marfelt. "È stato molto interessante poter imparare le sue tecniche ed ho ottenuto alcuni buoni risultati - anche migliori dei loro. " L´ultimo progetto è appoggiato dalla Fondazione nazionale danese per la ricerca. Per maggiori informazioni, visitare: Nano-science Center: http://nano. Ku. Dk/english/ Accademia cinese delle scienze: http://english. Cas. Ac. Cn/eng2003/page/res_link/res_link. Asp . |
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INFORMATICA ITALIANA: SECONDA INDUSTRIA IT IN EUROPA, POCO VALORIZZATA IN ITALIA 97000 IMPRESE E 390MILA ADDETTI FANNO DELL’INFORMATION TECHNOLOGY ITALIANA IL SECONDO SETTORE IT D’EUROPA. IL SUO MOTORE SONO LE MEDIE IMPRESE CHE COMPETONO A LIVELLO EUROPEO, I POLI DI SVILUPPO ROMA E MILANO CHE LAVORANO SU STANDARD INTERNAZIONALI. |
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Milano, 29 giugno 2009 – "L’informatica italiana, forte di 97. 000 imprese, di circa 390mila addetti e con un valore aggiunto che copre il 2,8% del totale prodotto dall’industria e servizi a livello nazionale, costituisce uno dei primi settori industriali del Paese e uno dei primi settori It a livello europeo. Dal nostro studio risulta come l’It sia la spina dorsale dell’innovazione tecnologica in Italia, per dimensione e valore aggiunto superiore a molti settori del Made in Italy, come l’auto, la chimica, l’industria del legno e dei mobili, degli elettrodomestici il tessile e la moda, l’editoria, il trasporto aereo. Si tratta di un grande potenziale di innovazione al servizio della modernizzazione del Paese e della crescita di competitività e sviluppo dell’industria italiana, dei suoi distretti e reti d’imprese, ma che risulta ancora poco utilizzato e valutato, non gode di altrettanta attenzione, non può contare su alcuna politica industriale specifica, né di misure incentivanti. Nel 2009 le nostre stime indicano che l’It entrerà in recessione con un calo delle attività di -5,9%, dovuta alla contrazione dei budget aziendali. Ma attenzione, la riduzione degli investimenti in It è una china scivolosa, che trascina verso il basso le possibilità di ripresa della nostra economia e fa arretrare le sue capacità competitive. Se per affrontare l’emergenza della crisi è stato necessario mettere in campo misure robuste per sostenere le imprese del Made in Italy, ora, per far imboccare all’economia italiana la via della crescita e aprire nuove opportunità di sviluppo, diventano indispensabili interventi altrettanto robusti a sostegno dell’innovazione tecnologica digitale. Ci aspettiamo, perciò, che il Governo, nelle prossime misure per il rilancio dell’economia, vari il Progetto Informatica nell’ambito di Industria 2015, passaggio fondamentale per sostenere l’It, vero motore dell’innovazione nel Paese". Esordisce così Ennio Lucarelli, Presidente di Assinform, l’Associazione Nazionale dell’Information Technology, nel presentare il "1° Rapporto sul settore It in Italia" realizzato in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano. Alessandro Spada, Presidente di Innovhub, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano ha dichiarato: "Milano e la Lombardia si pongono da sempre come avanguardia a livello nazionale ed europeo, a partire proprio dall’innovazione. Sull’innovazione il nostro territorio vanta infatti posizioni importanti: dal numero di imprese che si riferiscono a questo settore, all’occupazione nei settori ad alta tecnologia e conoscenza. In un mondo tuttavia sempre più interconnesso e quindi più concorrenziale, soprattutto in un momento di crisi come quello attuale, servono iniziative per favorire la nascita delle idee innovative, per ampliare l’apertura verso nuove tecnologie, per valorizzare gli investimenti in ricerca e nello sviluppo. Una strategia di "fare sistema" che deve coinvolgere anche le istituzioni e in cui si inserisce la ricerca che presentiamo oggi". Oltre a Lucarelli e Spada, hanno partecipato all’incontro Aldo Bonomi, Vice Presidente di Confindustria e Carlo Bonomi, Presidente del Terziario Innovativo di Assolombarda. E’ la prima volta che uno studio si propone di disegnare un quadro complessivo della dinamica strutturale e dell’offerta dell’Information Technology italiana nel contesto dell’economia nazionale e con confronti a livello europeo. Ne emerge una fotografia di luci e ombre, ma con alcune sorprese relative ai punti di forza. Nel confronto europeo, infatti, troviamo l’It italiano come secondo settore per numero di imprese, dopo il Regno Unito che è il paese europeo più sviluppato nel settore informatico, e prima di Francia e Germania. Confermata la seconda posizione anche nel rapporto fra il numero di addetti al settore It sulla popolazione totale. "Il confronto internazionale – ha affermato Lucarelli - rivela che l’Italia è uno dei paesi a più elevata intensità di lavoro in Information Technology d’Europa e questo non è un risultato da poco, tanto più per un paese come il nostro dove la crescita della cultura digitale è in serio ritardo, si investe poco in innovazione e ricerca, vi sono forti arretratezze del sistema formativo in campo scientifico e un basso livello di collaborazione fra Università e mondo delle imprese". Se il settore It italiano è oggi costituito, in linea con la tendenza europea, per il 92,4% da attività di software, contro il 3,6% di hardware e 4% di assistenza tecnica, al suo interno emergono fenomeni di assoluto rilievo internazionale. Vi è il nucleo delle 40 medie imprese italiane di produzione di hardware che, con un fatturato di oltre 1. 500 milioni di euro (dati 2006), si colloca al primo posto in Europa, superando i 1. 300 milioni di euro generati dalle 46 medie imprese inglesi e lasciandosi molto dietro gli altri paesi. Vi sono le 640 medie e grandi imprese italiane di produzione software e servizi, dove si concentra quasi il 70% degli addetti al settore, che con un fatturato di poco superiore ai 19 miliardi euro, si collocano al quarto posto dopo Uk, Germania e Francia. Vi sono i due grandi poli di produzione e sviluppo dell’It Milano e Lombardia, Roma e Lazio, che presentano livelli di attività allineati agli standard dimensionali d’impresa europei. In queste due regioni si concentrano il 38,5% delle imprese e il 42% degli addetti al settore sul totale nazionale. In particolare la Lombardia con 11,2 miliardi di euro di fatturato si colloca al primo posto fra le regioni italiane, coprendo il 27% del fatturato It nazionale. Il Lazio con 6,95 miliardi di euro è al secondo posto e si attesta a quota 16,4% sul dato nazionale. E’ Roma, tuttavia, che presenta insediamenti produttivi mediamente più grandi rispetto al dato nazionale, con una media di 5,9 addetti per imprese, in linea, quindi, con la media europea (Ue a 15) che è di 6 addetti per impresa; mentre Milano scende a 5,1 addetti per impresa, un dato comunque più elevato della media nazionale del settore che è di 4 addetti per impresa. Quanto ai punti di criticità del settore emersi dallo studio, Lucarelli ha indicato l’estrema frammentazione che, in linea con la tipicità della struttura produttiva nazionale, vede l’It composto per il 94% da piccole imprese, dimensione limitativa dello sviluppo per un settore così esposto alla globalizzazione e sottoposto alla pressione costante del rapido cambiamento tecnologico. Lo confermano il basso margine operativo lordo, che necessariamente comporta una capacità ridotta da parte delle imprese It italiane a investire in innovazione, che ci colloca ben al di sotto di Germania, del Regno Unito, della media Ue 15 e dell’Ue 27; la scarsa internazionalizzazione del settore e il deficit della sua bilancia commerciale che, sebbene esprima dal 2005 una tendenza a calare di circa il 18%, nel 2008 continua a registrare un saldo negativo pari a circa 5,1 miliardi di euro. "Sostenere l’It, per superare le debolezze di sistema che lo investono e valorizzare i suoi punti di forza, rappresenta un passaggio strategico per la modernizzazione e il rilancio del Paese- ha concluso Ennio Lucarelli - si tratta di creare nuove condizioni quadro nel campo del credito, al fine di rendere disponibili forme di venture capital per finanziare le buone idee delle imprese It; nel campo della cooperazione con l’Università, condizionando parte delle risorse per la ricerca a progetti di sviluppo di nuove tecnologie e applicazioni realizzati in collaborazione con le Pmi dell’informatica e in una triangolazione con quelle del Made in Italy; nel campo del sostegno all’innovazione da parte dello Stato varando una politica di incentivi; nel campo del copyright, dei brevetti e della proprietà intellettuale attraverso un sistema efficace di tutela delle idee e delle innovazioni prodotte dalle nostre Pmi". Il 1° Rapporto sul settore It in dettaglio. Lo studio è complementare al Rapporto Assinform, che da oltre 40 anni offre la visione dei trend della domanda e degli sviluppi tecnologici e applicativi del’Ict. Si tratta della prima edizione, sperimentale, di un contributo originale e volto ad analizzare e illustrare l’evoluzione del settore dal lato dell’offerta, e cioè delle imprese che sviluppano, producono e commercializzano sistemi, soluzioni e servizi di informatica. Più in particolare, lo studio, condotto in collaborazione con Camera di Commercio di Milano, Esec e Netconsulting, è imperniato su: un’analisi strutturale del settore It nel contesto dell’economia italiana (numero di imprese, fatturato, forma giuridica, addetti, localizzazione, ecc. ) con confronti a livello europeo e approfondimenti su alcune regioni guida (Emilia-romagna, Lazio e Lombardia); un’analisi delle imprese del comparto del software e dei servizi It in termini di tipologia d’offerta e di approccio al mercato, condotte con rilevazione campionaria diretta. Le elaborazioni effettuate su dati di fonte Istat, Eurostat e altre ufficiali hanno indicato che in Italia il settore dell’informatica (It, Information technology) : conta circa 97. 000 imprese (2,4% delle aziende italiane) e 390. 000 addetti (2,5% circa degli occupati in Italia), e ha espresso nel 2008 il 2,8% del Pil, con una produttività del 13% superiore alla media nazionale, e una remunerazione del capitale umano per unità di prodotto seconda solo a quella riscontrata nel settore della Ricerca e Sviluppo (26% contro 33%); è cresciuto tra il 2006 e il 2008 in maniera costante per numero di imprese (+2,1% nel 2008; +2,2% del 2007). E che a livello geografico l’ It italiano è il secondo in Europa per numerosità di imprese (dietro al Regno Unito) e il terzo per occupati (dietro a Regno Unito e Germania), con una forte concentrazione delle realtà produttive nel Nord-ovest (oltre 36400 imprese), e in particolare in Lombardia (25239), con valori superiori all’intera popolazione di imprese It del Centro Italia (22826) e del Nordest (21737). È cresciuto nel 2008 per numero di occupati, aumentato dello 0,8% rispetto all’anno prima (+1,1%) – che tendono a concentrarsi nel comparto del software e dei servizi (92,4%), segue quello dell’assistenza tecnica (4%) e dell’hardware (3,6%). Infatti le imprese It continuano a occuparsi nel 91,9% dei casi in primis di software e servizi, contro il 6,2% che punta sull’assistenza tecnica e l’1,8% sulla produzione di hardware (erano il 2% nel 2006). È caratterizzato anch’esso dalla Pmi. Ben il 94% delle imprese (secondo gli ultimi dati ufficiali disponibili, al 2006) contano non più di 9 addetti, anche se 3 dipendenti su 4 risultano impiegati nelle realtà più grandi (con 10 addetti e più); vede, per la forma giuridica, il prevalere relativo delle società di capitali (32,2% secondo gli ultimi dati ufficiali disponibili, al 2006), con il 92% dei dipendenti impiegato in realtà con forma societaria (di capitali e di persone). In forte crescita è comunque l’esercizio della libera professione (5,1% degli addetti), anche per via della rigidità del mercato del lavoro. Le rilevazioni dirette effettuate su un campione di circa 1000 imprese del software e dei servizi It ha poi indicato che: il 60% degli addetti è impegnato in attività di sviluppo applicativo, consulenza e system integration. Segue poi l’area amministrativa (20%), commerciale e marketing (9%), dell’ assistenza tecnica (6%), della formazione (2%) e altre attività (il residuo 3%); la propensione alle attività di Ricerca e Sviluppo (R&d) è propria solo delle grandi aziende. Solo il 4,1% delle imprese dispone infatti di un proprio centro di Ricerca & Sviluppo, con la Lombardia (22,2%) a guidare la classifica regionale, davanti a Emilia-romagna (18,6%), Campania (12,3%) e Puglia (10%). Il 7,6% delle imprese It comunque collabora con le Università condividendo progetti, o anche solo siglando accordi di inserimento in stage degli studenti. A livello regionale, mostrano una connessione più forte con l’Università le imprese toscane (17,9% del totale delle collaborazioni), seguite dalle imprese lombarde (12,5%) ed emiliano-romagnole (12,5%); le imprese presentano un’offerta molto diversificata, avendo a catalogo soluzioni software (59% dei casi), hardware (52,5%), di servizi (46,5%) e manutenzione e assistenza tecnica (26,2%). Chi fa software si concentra (97% dei casi) sulle applicazioni, e in particolare su quelle per specifici settori d’utenza (46,6% ) e per l’Erp (22,9%), il Crm (14,5%) e la Business Intelligence (13,6%). L’offerta di middleware interessa una quota contenuta di imprese (14,6%), ed è principalmente focalizzata su sicurezza e database. Chi offre servizi dà quasi sempre consulenza (84,2% dei casi), seguono System Integration (39,7%), sviluppo applicativo personalizzato (36,4%) e ’outsourcing (23,9%). Solo il 3,6% delle aziende It che forniscono servizi offre invece soluzioni di Bpo (Business Process Outsourcing); la maggior parte delle imprese crede a un’offerta improntata alla qualità (61,8%). Altri parametri come la completezza della linea d’offerta (37,4%), l’attenzione al servizio di assistenza (29,9%) o la concorrenza di prezzo (25,1%) riscontrano invece minor successo. La Ricerca e Sviluppo come driver di mercato è indicata solo dal 2,5% delle aziende; si punta soprattutto al mercato business (95,7% dei casi) con un forte orientamento al territorio. Più di un’azienda su due (55,8%) si limita infatti a presidiare il mercato della regione di appartenenza, mentre solo il 15% è presente in un territorio più ampio, con una presenza estesa ad almeno 4 regioni; La vendita diretta è il principale canale di approccio alla clientela business, con valori percentuali che vanno dall’85% delle grandi aziende (con più di 500 addetti) al 91,3% delle piccole imprese (fino a 49 addetti). Più adottata al crescere delle dimensioni d’impresa la vendita attraverso un partner di canale (dal 28,1% delle grandi aziende all’11,2% delle più piccole), mentre è poco rilevante il ricorso a distributori retail, che coinvolge comunque di più le aziende più piccole (5,6% contro il 2,8%delle più grandi). . |
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CREARE IMPRESA CON LA CITTÀ DI MILANO IL SUPPORTO DEL COMUNE, L’ESPERIENZA DEGLI IMPRENDITORI |
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Milano, 29 giugno 2009 – Un sistema per il controllo qualità, una tecnologia per sistemi di comunicazione wireless e Rfid, un sistema intelligente in grado di misurare (e valutare) il numero di persone effettivamente raggiunte dai messaggi pubblicitari collocati all’esterno. Sono le tre innovative tecnologie premiate durante l’incontro “Creare impresa con la Città di Milano. Il supporto del Comune, l’esperienza degli imprenditori”, il 23 giugno all´Acquario civico di Milano, organizzato dal Comune di Milano – Assessorato Ricerca, Innovazione e Capitale Umano – e il centro di trasferimento tecnologico Alintec (Alleanze per l’innovazione tecnologica), in collaborazione con Fondazione Politecnico di Milano, Acceleratore di Impresa – Politecnico di Milano e Enterprise Europe Network. Il premio alla migliore collaborazione industriale è stato conferito a Marco Gamassi di Sensure Srl che ha presentato dei sistemi automatici innovativi e auto apprendenti per il controllo di qualità e di processo; il premio alla migliore proposta imprenditoriale è stato assegnato a Daniele Piazza del Politecnico di Milano che ha presentato una tecnologia hardware e software per antenne innovative adatte ad applicazioni wireless e Rfid. Infine il premio alla migliore impresa con opportunità di sviluppo è stato assegnato a Fabio Mazza di Kee Square Srl che ha presentato un sistema di misurazione automatica e continuativa dell´esposizione all´utenza di messaggi pubblicitari. Si tratta di tre proposte di impresa selezionate all’interno di “Scouting Ict”, un’iniziativa - promossa dal Comune di Milano e realizzata da Alintec e Fondazione Politecnico di Milano - volta a individuare proposte di impresa nel settore delle tecnologie per l’informazione e la comunicazione elaborate da università, centri di ricerca e aziende di recente costituzione nell’area milanese e a sostenere i proponenti nell’avvio o lo sviluppo d’impresa. Sono state individuate 70 proposte, 42 sono state selezionate per una diffusione presso operatori di Venture Capital e imprenditori, 12 ritenute a più alta possibilità di applicazione industriale sono state scelte per l’offerta di servizi di accompagnamento all’attività imprenditoriale. Le proposte prescelte sono state redatte in schede informative pubblicate nel volume “Scouting Ict–opportunity Alerts” e disponibili sul sito www. Scoutingict. It . Durante l’incontro, che aveva lo scopo di presentare le opportunità offerte dal Comune (Assessorato Ricerca, Innovazione, Capitale umano) a chi vuole fare impresa e di portare l’esperienza di imprenditori di successo, è stata presentata anche la nuova iniziativa: “Milano crea impresa - La Rete degli incubatori della Città di Milano” (www. Reteincubatori. It). Avviata a inizio 2009, la Rete incubatori ha l’obiettivo di potenziare le strutture che favoriscono la creazione di impresa e promuoverle, in particolare all’estero. Nello specifico si intende creare un network tra gli incubatori dell´area milanese per accrescerne l’efficacia operativa e perché si presentino come un’entità omogenea. Un intervento per aiutare le start up ad alta tecnologia. La Rete degli incubatori è coordinata da Alintec, il centro di trasferimento tecnologico partecipato tra gli altri da Assolombarda, Camera di Commercio di Milano e Fondazione Politecnico di Milano. Gli incubatori oggetto dell’intervento sono: Incubatore dell’Alimentazione e del Gusto (gestito da Parco Tecnologico Padano, Sogemi Spa, Cnr Itb), Incubatore delle Biotecnologie e Scienze della Vita (Cisi Scarl), Incubatore Energia (Acceleratore d’Impresa-fondazione Politecnico di Milano), Incubatore Ict (Acceleratore d’impresa-Fondazione Politecnico di Milano), Incubatore della Moda (Camera Nazionale della Moda). Le dichiarazioni - Luigi Rossi Bernardi, assessore all’Innovazione, Ricerca e Capitale Umano del Comune di Milano: “La politica del Comune di Milano è da tempo orientata ad essere parte attiva nello sviluppo economico del territorio. Le iniziative, che verranno presentate durante l’incontro, sono un esempio del sostegno dato dall’Amministrazione alla creazione di giovane imprese high tech, che riteniamo possano generare sviluppo e accrescere l’attrattività dell’area milanese”. Giampio Bracchi, presidente di Fondazione Politecnico di Milano: “Momenti di confronto come quello odierno sono particolarmente importanti in tempi di difficoltà delle imprese tradizionali e sottolineano l’impegno sul futuro anche degli enti e delle istituzioni. La volontà dell’Assessorato alla Ricerca, Innovazione e Capitale Umano del Comune di Milano di investire nella nascita di nuove imprese dà fiducia e offre opportunità ai giovani, che dalla loro parte hanno un grande vantaggio: quello della creatività, del talento e delle voglia di fare. Le buone idee e il desiderio di creare imprese sono, oggi più che mai, il capitale su cui puntare. “La Fondazione Politecnico di Milano, che grazie all’Acceleratore d’Impresa dell’ateneo promuove la nascita e lo sviluppo di aziende ad alto valore tecnologico, partecipa attivamente a iniziative supportate da Regione, Comune e Camera di Commercio di Milano come Scouting Ict e Milano crea impresa per diffondere e rafforzare la cultura imprenditoriale non solo presso studenti e ricercatori, ma anche potenziali investitori. Insieme alla Fondazione Mind the Bridge stiamo inoltre lavorando a un progetto che porterà le aziende degli incubatori in Silicon Valley, secondo il modello di successo già sperimentato da aziende come Funambol”. Alessandro Bellman, presidente Comitato di valutazione Scouting Ict: “L’iniziativa Scouting Ict patrocinata dal Comune di Milano, con la finalità di cercare, di promuovere, di evidenziare e di premiare l’innovatività e la capacità imprenditoriale del tessuto milanese nel campo dell’Information Communication Technology, si inquadra nel filone delle azioni pubbliche a sostegno dello sviluppo delle capacità di impresa del territorio locale. Alintec ha ulteriormente consolidato con quest’ultima iniziativa del Comune la metodologia di selezione acquisita con il precedente programma Obiettivo Ict promosso nel 2006 da Regione Lombardia, metodologia positivamente giudicata dai Venture Capitalists. Inoltre ha attivato un primo ponte diretto tra i proponenti dei progetti più interessanti e l’accesso alle risorse economiche e finanziarie sia di tipo Seed sia di tipo Venture Capital. A seguito delle capacità acquisite e dall’esperienza accumulata, Alintec rappresenta all’interno del tessuto lombardo un centro di competenze atto a raccogliere idee di imprese e risorse economico - finanziarie selezionando i progetti innovativi migliori nelle aree Ict, Bio e Materiali che saranno oggetto di analisi anche nel prossimo progetto Techno Scouting”. Sergio Campodall’orto, direttore generale Alintec: “Finalmente un unico punto a Milano in cui si individuano e valorizzano le nuove imprese. Alintec ha il compito di identificare all´interno delle università le nuove idee che possono essere di interesse per il mondo imprenditoriale di sostenerle nella crescita. L’innovazione diffusa e gli start up di impresa sono l’unica possibilità per mantenere la competitività del territorio milanese. La Rete degli incubatori coordinata da Alintec – 4 incubatori, 39 imprese con oltre 28 milioni di euro di fatturato - è il mezzo con cui gli incubatori e le nuove imprese potranno presentarsi sui mercati internazionali”. Fabrizio Capobianco, Fondatore e Amministratore delegato Funambol – Usa: “Il mercato globale e´ una grande opportunità per le imprese Italiane, che devono imparare a far crescere l´azienda, non solo a crearla. Per favorire l´internazionalizzazione delle nostre imprese, oggi abbiamo annunciato un accordo stretto tra la “Mind the Bridge Foundation” e la Fondazione Politecnico di Milano. Grazie a questo accordo, alcune aziende ospitate presso l’Acceleratore d’Impresa del Politecnico di Milano, l’incubatore di ateneo gestito dalla Fondazione Politecnico, potranno aprire una sede nella Silicon Valley partecipando al programma “Mind the Bridge Gymnasium” (www. Mtbgym. Com). L’azienda Neptuny è la prima ad avere aperto una sede nel Gymnasium”. Franco Gonella, Ceo e partner dPixel Srl: “In dPixel crediamo sia il momento giusto per investire in nuove imprese nel settore web e media-tech. La digitalizzazione dei nostri consumi, del nostro tempo libero, dei processi aziendali è un fenomeno ormai inarrestabile e, soprattutto, generatore di valore. Se abbiamo il coraggio di fare impresa oggi, rischiamo di creare un divario incolmabile con i Paesi che hanno fatto una scommessa sul proprio futuro digitale". Massimo Della Porta, presidente e Ceo Saes Getters: “In 70 anni di storia l’innovazione e la ricerca all’interno Saes Getters è stata sempre sostenuta con forza e convinzione. Negli ultimi anni, afferma, l’azienda è riuscita a investire in questo reparto più del 10% del fatturato; una cifra consistente che la pone al secondo posto in Italia dietro solamente ad un gigante come Finmeccanica. Ma l’innovazione si cerca anche all’esterno attraverso azioni strategiche come le acquisizioni. A settembre 2008, infatti, è stata chiuso l’acquisto di Memry Corporation che opera nel settore medico attraverso materiali speciali”. Marco Nicolai, direttore generale Finlombarda: “Mi fa piacere che si ponga attenzione a un elemento delle politiche per la competitività come il supporto alle nuove imprese tecnologiche, anche in un momento di crisi che sembra sviare lo sforzo di concentrare sull’innovazione tecnologica le premesse per la nostra leadership a favore di interventi meno qualificati”. Renato Ugo, presidente Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione: “L’agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione sta predisponendo interventi rivolti anche agli aspiranti imprenditori, come un piano formativo a favore dell’accelerazione dell’inserimento di dottorati con sufficienti conoscenze della cultura d’impresa e quindi il rafforzamento delle basi manageriali delle imprese spin-off. Inoltre l’Agenzia sta già operando per aumentare le competenze manageriali nell’ambito degli Ilo e Tto di Università, Enti pubblici di ricerca, Agenzie regionali tramite specifici corsi di formazione e stage all’estero. Sono progetti che possono favorire la nascita di nuove imprese high tech”. Fabio Violante, fondatore e amministratore delegato Neptuny Srl: “Neptuny è nata e si è sviluppata all’interno dell’Acceleratore d’Impresa del Politecnico di Milano, una delle prime iniziative supportate dal Comune di Milano. Oggi conta più di 80 dipendenti e opera con grandi clienti in tutto il mondo, investendo ogni anno dal 20% al 30% del fatturato in ricerca e sviluppo. Io ritengo che l’innovazione tecnologica sia stata una delle chiavi del nostro successo su mercati che si rivelano per tutti sempre più difficili e competitivi. Alla luce della nostra esperienza, penso che iniziative come quelle presentate oggi siano di cruciale importanza per il futuro dell’economia italiana”. . |
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CCNL IMPRESE ESERCENTI SERVIZI DI TELECOMUNICAZIONE AVVIATE LE TRATTATIVE DI RINNOVO |
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Roma, 29 giugno 2009 - Si sono incontrate il 25 giugno a Roma le Delegazioni di Assotelecomunicazioni-asstel e delle Organizzazioni Sindacali di settore Slc-cgil, Fistel-cisl e Uilcom-uil per l’avvio delle trattative di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del settore per il triennio 2009-2011. Il Presidente dell’Associazione, Pietro Guindani, ha illustrato la situazione del settore Tlc in Italia, in termini di evoluzione e aspettative: un contesto macroeconomico ancora difficile - un mercato Tlc in frenata dopo anni di crescita - la necessità di investimenti, anche in anni difficili, per rispondere alla domanda di convergenza e alla richiesta di prestazioni e qualità da parte dei clienti. In conclusione, lo scenario macroeconomico negativo e le dinamiche competitive dell’industria delle Tlc richiedono a tutte le Parti un impegno per trainare lo sviluppo del Paese. Le tre Organizzazioni sindacali, dopo aver condiviso il quadro economico di riferimento, hanno illustrato i contenuti dei rispettivi documenti di rinnovo. Le Parti, che hanno convenuto sulla rilevanza del Ccnl del settore, si son quindi date appuntamento per un successivo incontro che si terrà verso la metà del prossimo mese di luglio. . |
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SEMINARIO CONCLUSIVO DEL PROGETTO CIVICWEB |
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Londra, 29 giugno 2009 - Il 30 giugno e il 1° luglio si terrà a Londra (Regno Unito) la conferenza finale del progetto Civicweb ("Young people, the Internet and civic participation") finanziato dall´Ue. Civicweb ha esaminato il ruolo di Internet nella promozione dell´impegno e della partecipazione civile fra i giovani tra i 15 e i 25 anni. Si è concentrato in particolar modo su una serie emergente di siti web di carattere civico. Potenzialmente questi rappresentano una forma potente di apprendimento non formale, influendo sullo sviluppo del capitale sociale e sulla partecipazione politica, sociale e economica. Scopo del seminario è quello di far incontrare i partecipanti del progetto con un´ampia serie di esperti di tutta Europa per discutere le principali scoperte fatte da Civicweb. Il seminario del 1° luglio è pensato per promuovere il dibattito sulla dimensione europea e l´importanza di questi temi per i giovani. Il seminario pubblico della serata del30 giugno vertirà in particolare sul lavoro dei gruppi di giovani attivisti. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Civicweb. Eu/content/blogcategory/1/2/ . |
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DUE ANNI DI ATTIVITÀ DEL PARCO TECNOLOGICO REGIONALE SARDO |
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Cagliari, 29 Giugno 2009 - L´appuntamento è per oggi , dalle 15. 30 alle 18. 30, presso il Crs4, il centro di ricerca del Parco tecnologico di Pula (edificio 1). Nel corso del convegno, Sardegna Ricerche presenterà i risultati di due anni di lavoro di Sardegna Distriict e del distretto tecnologico, interverrà l´assessore regionale alla Programmazione e al Bilancio Giorgio La Spisa. Il distretto si compone di nove laboratori tecnologici dove ricercatori e imprese collaborano tra loro per sviluppare, sperimentare e prototipare strumenti tecnologicamente innovativi. Sardegna District ha l´obiettivo di focalizzare le competenze di punta presenti nell´isola nei settori della ricerca avanzata, dello sviluppo e della produzione nei campi dell´informatica, delle telecomunicazioni e della multimedialità in un sistema integrato a supporto di uno sviluppo innovativo e competitivo del territorio sardo. . |
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ADUC: BOLLETTE TELEFONICHE GONFIATE: ATTENZIONE, TRA UNA SETTIMANA I NUMERI 899 NUOVAMENTE ABILITATI. COSA FANNO AGCOM E IL VICEMINISTRO ALLE COMUNICAZIONI? |
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Firenze, 26 giugno 2009 – Aduc rende noto che dal primo luglio 2009 saranno sbloccate le numerazioni 899, 892 e altri numeri a pagamento. L´anno passato una delibera dell´Autorita´ per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) aveva imposto a tutti i gestori la disabilitazione automatica dei numeri pericolosi per tutte le utenze. Provvedimento bocciato da Tar e Consiglio di Stato. Pertanto tra una settimana, come peraltro sta comunicando Telecom Italia alla clientela, si tornera´ al passato, con conseguente aumento del rischio di ricevere bollette gonfiate grazie ad una serie di trucchi e trucchetti (telequiz fasulli, dialer e altre truffe informatiche) messi in atto da teorici fornitori di servizi, spesso con la compiacenza dei gestori telefonici. Al momento ne´ Agcom, ne´ il dipartimento per le Comunicazioni (con a capo il viceministro Paolo Romani) hanno annunciato contromisure per contrastare la presumibile nuova ondata di bollette gonfiate. I due soggetti hanno competenze complementari e sovrapposte sulla materia e cio´, unitamente a inettitudine e disinteresse (piu´ o meno in buona fede), ha portato a questa paradossale situazione. L´agcom e´ "in attesa di conoscere le motivazioni della sentenza del Consiglio di Stato" (1) e al momento non e´ in grado di fornire indicazioni puntuali su quel che accadra´. Il dipartimento per le Comunicazioni, che fa parte del ministero dello Sviluppo economico, nonostante le competenza attribuite dal Decreto ministeriale 145/2006, continua a latitare, non rispondendo neppure ad interrogazioni parlamentari (2). Consigliamo agli utenti di procedere con la richiesta ufficiale di disabilitazione di tutte le numerazioni speciali. Ogni gestore ho delle proprie procedure per procedere alla disabilitazione, ma spesso sono complicate e non facili da attivare. Per questo abbiamo predisposto un modello da inviare al proprio gestore, fisso o mobile: http://www. Aduc. It/dyn/sosonline/modulistica/modu_mostra. Php?scheda=178105 Sotto scacco anche la telefonia mobile. Quindi utenti in allerta. In questi mesi il numero di segnalazioni per nuove bollette gonfiate si e´ praticamente azzerato per cio´ che concerne la telefonia fissa. Al contrario, nuove forme di truffa sono state congegnate per spingere gli utenti a telefonare a numeri 899 da cellulare (inducendo tramite sms a telefonare ad un numero 899, per esempio). I pericoli per chi ha un cellulare possono venire anche dalle numerazioni che iniziamo per 4. Per esempio, simulando l´invio di sms ad un numero 48xxx, sono stati migliaia i contratti (per ricevere loghi e suonerie o abbonarsi ad una chat erotica) attivati senza consenso degli utenti. E´ utile chiedere la disabilitazione anche di questa numerazione. Da rilevare che numeri 48xxx finora sono stati utilizzati anche per fare donazioni a favore di enti benefici o, per esempio, dei terremotati d´Abruzzo (3). Una stortura, da noi denunciata, che potrebbe essere eliminata approvando la modifica ipotizzata dall´Agcom (4): i numeri per effettuare una donazione non inizierebbero piu´ per 48 (prefisso utilizzato anche dalle chat erotiche), ma per 455. Sarebbe un primo passo verso la chiarezza nel piano di numerazione nazionale, che attualmente prevede tra i numeri che iniziano per 8 sia prefissi che permettono telefonate assolutamente gratuite (800 e 803), sia numeri costosissimi come 899 e 892. Non solo, servizi che prevedono tariffe molto alte iniziano per 1 (199), 4, 8, ecc. Perche’ l’Agcom non procede con una ridefinizione complessiva del piano di numerazione che preveda per i servizi pericolosi lo stesso numero iniziale? . . |
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RICERCHE BREVETTUALI SU MISURA PER CIASCUNO |
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Pordenone , 29 giugno 2009 - Il seminario sulle banche dati brevettuali organizzato dalla Camera di Commercio a Pordenone, in collaborazione con il Polo Tecnologico, rientra nel progetto finanziato dalla Regione Fvg che ha l’obiettivo di mettere a disposizione delle imprese strumenti di tipo agevolativo. Il bando brevetti 2009 sostenuto dall’amministrazione regionale con uno stanziamento di 37. 000 euro, per gli interventi finalizzati alla tutela dei prodotti brevettati, è in scadenza il 30 giugno, ma il 1° luglio sarà pubblicato un bando totalmente camerale, dallo stanziamento di 50. 000 euro, che avrà validità fino al 30 settembre, rivolto al sostegno nelle spese di deposito brevetti. Su www. Pn. Camcom. It sono reperibili i testi dei bandi, compresi i tre di contributi straordinari alle imprese, pubblicati dalla Cciaa lo scorso marzo, e la modulistica. I brevetti, che per essere tali devono soddisfare il requisito di novità assoluta e attività inventiva, possono essere di prodotto, di procedimento o di uso, vanno strutturati secondo uno schema preciso, che comprende titolo, con indicato lo scopo, un riassunto, la descrizione, e la rivendicazione cioè l’ambito di protezione. Non sono brevetti, e quindi non ricercabili nelle banche dati, scoperte, teorie scientifiche e metodi matematici, programmi per elaboratori, metodi chirurgici o terapeutici e metodi diagnostici per l’essere umano o per gli animali. Le domande di brevetto sono pubblicate, trascorso il periodo di segretezza di diciotto mesi dal deposito, e le informazioni in esse contenute sono messe a disposizione di terzi; ciò permette di monitorare lo stato dell’arte e la concorrenza, individuare soluzioni ai problemi tecnici e opportunità di licenze, evitare duplicazioni di attività di ricerca e sviluppo e di violare titoli di privativa di terzi. Le banche dati a pagamento – come Derwent, Dialog, Inpadoc, Questel – presentano riassunti rielaborati, prevedono l’aggiunta di classi di ricerca; inoltre ciascun brevetto o domanda di brevetto è analizzata da un tecnico specialista che ne effettua un riassunto esteso distinguendo i fattori di novità, l’uso e i vantaggi e aggiunge parole chiave per renderlo più “ricercabile”. Le banche dati gratuite invece – come Epo, Wipo, Uspto, Jpto, Google Patents – non sempre forniscono la famiglia completa di tutti i diversi titoli nazionali, sono accessibili mediante parole chiave su maschere e in alcuni casi hanno dei limiti alle parole chiave utilizzabili, ma hanno chiaramente in vantaggio della gratuità. Il seminario si è concluso con l’illustrazione di alcuni casi pratici, vivacizzati dall’estremo interesse dimostrato dagli imprenditori presenti. . |
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“BANCA DATI INTERNAZIONALE” , BOLLETTINI POSTALI: ATTENTI ALL’INGANNO |
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Varese, 29 giugno 2009 - La Camera di Commercio segnala la distribuzione di un bollettino postale da parte di un’organizzazione che si presenta come titolare di “banca dati internazionale” di marchi registrati. Un’organizzazione che presumibilmente si rivolge, chiedendo un versamento di certo non dovuto, alle aziende che abbiano marchi nell’apposita Banca Dati Nazionale. Si tratta di un altro caso di “pubblicità ingannevole” ai danni delle imprese. L’invito della Camera di Commercio è di fare attenzione prima di provvedere a qualsiasi forma di versamento. . |
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STORIA, SU BASILICATANET LA VITTORIA DI PIRRO A ERACLEA |
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Potenza, 29 giugno 2009 - Con la pubblicazione su Basilicatanet della traduzione in lingua inglese - all’indirizzo www. Basilicatanet. It/pino/la_vittoria_di_pirro_ad_eraclea. Htm - di una monografia approntata dall’Ufficio Territoriale della Regione Basilicata di Matera sulla Vittoria di Pirro sui Romani ad Eraclea si arricchisce, anche in vista della stagione turistica, la serie di schede destinate ad offrire ad una ancor più vasta platea di utenza informazioni e notizie riguardanti gli aspetti del patrimonio storico, naturalistico e culturale della Basilicata. Dopo la scheda contenente immagini e notizie storiche sui costumi folklorici della Basilicata e le 30 schede sui poeti e scrittori lucani (da Orazio ad Albino Pierro e da Sinisgalli a Pasquale Festa Campanile), l’iniziativa di questa pubblicazione sul portale della Regione “vuole essere, infatti, un nuovo contributo alla conoscenza di un evento della storia antica che oggi conserva una forte rilevanza non solo per la nota circostanza dell’esordio sulla nostra Penisola degli elefanti da combattimento che erano al seguito dell’armata di Pirro ma anche, e soprattutto, perché fu proprio nel territorio della odierna Basilicata - nell’area che allora faceva parte della Siritide - che per la prima volta si misurarono le due massime formazioni militari dell’antichità: la Falange macedone adottata dagli Epiroti e caratterizzata dalla prevalenza di uno schieramento rigido e compatto e la Legione romana che, resa più duttile ed aggressiva da innovazioni occasionate dalle Guerre Sannitiche, tendeva a coniugare nel combattimento la potenza alla mobilità”. E su questa ultima circostanza (che peraltro risultava poco trattata sia in internet che nelle fonti storiche in genere ed è per questo meno conosciuta) la scheda presta una particolare attenzione non senza soffermarsi, sulla scorta delle narrazioni di Plutarco, Dionigi di Alicarnasso, Tito Livio ecc. , sull’assetto geografico e politico di quei tempi e sul contesto storico nel quale si determinò il conflitto tra Roma e Taranto, con la spettacolare avventura dell’Epirota sulla nostra Penisola: fu infatti una guerra non breve che si estese fino alle porte di Roma e poi in Sicilia, in quanto Pirro intendeva realizzare l’ambizioso progetto, del tutto degno di un sovrano ellenistico, di costruire una grandiosa monarchia estesa dall’Epiro ai territori della Magna Grecia. La scheda si sofferma, inoltre, sugli armamenti s sulle tecniche di combattimento dei due avversi eserciti e, soprattutto, sulla descrizione di questa battaglia che avvenne nel luglio del 280 a. C. E che , in particolare, si svolse in due siti diversi, con perdite che - come tutti sanno - furono altissime per entrambi gli eserciti sì da far passare in proverbio in tutte le lingue la ”vittoria di Pirro” per indicare (quasi per un duro destino di questo Re condottiero”) un successo che costa al vincitore quasi quanto una sconfitta. Ed infatti nella scheda si legge che Pirro esclamò: “Si denuo sic vincendi sunt Romani, peribimus” (Se dovremo vincere un’altra volta i Romani in questo modo, per noi sarà la completa rovina). Prossimamente seguirà l’inserimento su Basilicatanet della traduzione in inglese di un’altra Scheda dedicata al Pino loricato ed alla Bramea europea. . |
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PROGETTARE IL FUTURO DELL´ELEARNING IN BICOCCA: LA SFIDA DELLA QUALITÀ NEL CORSO DEL CONVEGNO VERRANNO PRESENTATI I RISULTATI DELLE INDAGINI SULLA DOMANDA DI ELEARNING |
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Milano, 29 giugno 20009 - Qual è il futuro della formazione a distanza? Gli studenti come percepiscono l´eLearning? Quali sono le esperienze di formazione a distanza nelle università italiane? L’università degli Studi di Milano-bicocca organizza il convegno Progettare il futuro dell´eLearning in Bicocca: la sfida della qualità per discutere del futuro della formazione a distanza. Martedì 30 giugno, ore 9. 15 Edificio U6 (Aula Magna) - Piazza dell´Ateneo Nuovo 1. Nel corso dell’incontro Giancarlo Blangiardo e Carlo Batini, presenteranno i risultati delle indagini sulla domanda di eLearning. La formazione attraverso l’eLearning ha assunto negli anni una crescente importanza nel ciclo di pianificazione dell´offerta formativa in Ateneo, tuttavia la mancanza di attività di verifica dei risultati e la mancanza di innovazione nei modelli formativi hanno generato la convinzione piuttosto diffusa che questa sia una forma didattica minore. La Commissione eLearning dedica l´appuntamento annuale della Conferenza di Ateneo al tema della verifica di qualità dei risultati e al tema della difficoltà nel progettare il futuro. Il convegno è aperto a tutti gli interessati. Programma della Conferenza: Ore 9. 15: Prof. Marcello Fontanesi (Rettore della Università di Milano-bicocca) - Intervento introduttivo; Ore 9. 25: Carlo Batini (Presidente della Commissione eLearning) - "eLearning dalla fase sperimentale alla fase di incardinamento nella offerta formativa e nella struttura amministrativa: problemi e opportunità"; Ore 9. 40: Giancarlo Blangiardo (Presidente del Nucleo di Valutazione) - "Risultati dell´indagine sulla soddisfazione degli studenti"; Ore 10. 00: Carlo Batini e Giancarlo Blangiardo - "I risultati delle indagini sulla domanda di eLearning"; Ore 10. 20: Interventi dei rappresentanti degli studenti - "Come gli studenti percepiscono l´Learning, anche a confronto con la offerta formativa tradizionale"; Ore 11. 00: Tavola rotonda con interventi su esperienze di eLearning nelle Università italiane; Pier Cesare Rivoltella, Simona Ferrari (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano) - "Criteri di qualità per valutare l´eLearning universitario"; Tommaso Minerva (Università di Modena e Reggio Emilia) - "L´elearning sostenibile: i corsi di laurea on line dell´Università di Modena e Reggio Emilia"; Paolo Frignani (Università di Ferrara) - "Qualità dell´eLearning nelle esperienze dell´Università di Ferrara"; Luciano Galliani, Paola De Waal (Università degli Studi di Padova) - "Le lauree on line per la formazione permanente degli adulti"; Davide Parmigiani (Università degli Studi di Genova) - "Migliorare le interazioni collaborative blended in facoltà. Strategie per sviluppare il lavoro di gruppo fra la rete, l´aula e il laboratorio"; Ore 12. 00: Interventi dei Presidi delle Facoltà della Università degli Studi di Milano-bicocca; Ore 13. 00: Discussione; Ore 13. 30: Conclusioni. . |
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UNIVERSITA´ FVG: PROTOCOLLO SEMPLIFICAZIONE REGIONE-ERDISU |
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Trieste, 29 giugno 2009 - Le Università del Friuli Venezia Giulia potranno usufruire del primo esempio concreto di semplificazione amministrativa nell´ambito degli indirizzi strategici indicati dalla Giunta regionale per l´ottimizzazione del sistema informativo dell´intero territorio. Gli Enti regionali di diritto allo studio universitario (Erdisu) di Udine e Trieste, infatti, hanno siglato un protocollo d´intesa con la Regione (in particolare con la direzione Sistemi informativi) che, grazie al contributo operativo di Insiel, garantirà funzionalità ed economicità alla gestione tecnologica dei due Erdisu, favorendo nel contempo la razionalizzazione dei servizi a beneficio di tutti gli studenti. Ci sarà così, ha spiegato l´assessore all´Università, Alessia Rosolen, la possibilità di applicare significative economie di scala. A questo proposito è anche prevista la costituzione di un Centro servizi elaborazione dati territoriale (Cst) in comune tra i due Erdisu, perfettamente inserito nel contesto del Sistema informativo elettronico regionale (Sier) e della Rete unificata della Regione (Rupar). . . |
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MILANO SUMMER SCHOOL. MORATTI E ORSATTI: “LA CITTA’ SI TRASFORMA IN UN CAMPUS ESTIVO APERTO AI GIOVANI DI TUTTO IL MONDO” |
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Milano, 29 giugno 2006 – “Quest’estate, per la prima volta, Milano si trasforma in un vero campus estivo che apre ai giovani di tutto il mondo le sue eccellenze formative. Saranno quasi 500 gli studenti provenienti da diversi Paesi, fra cui Stati Uniti, Cina, Russia, Brasile, Australia e Turchia, che entreranno a far parte della community creata con il progetto Milano Summer School, dove il Comune offrirà una serie di agevolazioni, sia culturali sia ricreative, studiate per i ragazzi che scelgono Milano per i loro studi”. Così il Sindaco Letizia Moratti è intervenuta il 26 giugno, con l’Assessore al Turismo, Marketing Territoriale, Identità Massimiliano Orsatti, alla presentazione del progetto Milano Summer School. “Milano lancia un’idea nuova di estate aperta ai giovani– ha spiegato il Sindaco - Milano è turismo, arte, cultura, con il progetto Summer School, frutto di un lavoro di rete messo in campo dal Comune di Milano e dalle migliori realtà formative, culturali e turistiche della città, diventa anche un grande laboratorio di studio. Apriamo ai talenti creativi di ogni Paese le nostre eccellenze di stile, di ricerca, di cultura – ha proseguito Letizia Moratti - Milano Summer School è il simbolo di una Milano che c´è, che cresce, che attira i ragazzi. Una città che piace ai giovani, anche in estate”. “Un progetto che mira a destagionalizzare l’offerta turistica della città, rendendo Milano viva anche durante i mesi estivi, consolidandone l’attrattività nel segno delle grandi eccellenze formative, culturali e artistiche”. Così ha commentato l’Assessore al Turismo, Marketing Territoriale, Identità Massimiliano Orsatti. “L’impegno dell’Amministrazione – continua Orsatti – consiste nel promuovere iniziative che rafforzino l’identità di Milano come centro di attrazione culturale per i giovani talenti provenienti da tutto il Paese e soprattutto dall’estero, che attraverso un soggiorno in città possono cogliere l’opportunità per accrescere la propria esperienza formativa in un contesto di grandi stimoli intellettuali”. Questi i numeri di Milano Summer School (29 giugno – 7 agosto): 80 corsi, 16 scuole e università, 7 ambiti tematici tra cui scegliere: moda, design, artigianato, musica, ambiente, turismo e relazioni internazionali, italiano e una community cosmopolita. I partecipanti al progetto Milano Summer School saranno facilmente riconoscibili grazie alle felpe, le T-shirt e cappellini rigorosamente made in Milano che, oltre a costituire un valido strumento di merchandising per l’immagine della città, avranno anche il compito di favorire e aumentare la coesione tra tutti i membri della community. Milano Summer School non è solo un ricco e variegato programma di studio e formazione, ma anche una grande community cui far parte. Grazie all’azione sinergica del Comune e dell’Assessorato al Turismo, Marketing Territoriale, Identità è stato ideato un social program rivolto a tutti gli iscritti alla community. Ogni lunedì infatti, in una sede istituzionale, prenderà vita un welcome party per consentire agli studenti di incontrarsi e conoscersi oltre a prendere i primi contatti con la città. Tante altre saranno le occasioni di socializzazione attraverso i vari happy hours in programma in Triennale, al Museo Diocesano, di Storia Naturale oltre a interessanti dopo cena nei luoghi del design milanese. Spazio anche all’arte, alla musica e agli eventi con ingressi agevolati, convenzioni e visite guidate, da Brera al Castello Sforzesco e Palazzo Reale sino alle oltre 200 manifestazioni e iniziative che compongono la Bella Estate di Milano: opere liriche, performance di danza, spettacoli teatrali, concerti e incontri nei musei. Per chiunque voglia prolungare il proprio soggiorno in città e in Italia dopo il periodo di studio, Milano Summer School offre agevolazioni e pacchetti turistici grazie a particolari convenzioni con Cts, Ostelli della Gioventù, Ventana Fiera Group, Fiavet-federazione Italiana Agenti di Viaggio e Astoi-associazione Italiana Tour Operator. Ulteriori informazioni sono reperibili sul sito: www. Milanosummerschool. Com . |
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EDUCAZIONE PERMANENTE IN ALTO ADIGE 2008 |
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Bolzano, 29 giugno 2009 - Nel 2008 sono state rilevate in provincia di Bolzano 98 organizzazioni che hanno svolto iniziative educative e di educazione permanente, di queste 84 hanno sede nei centri urbani: 67 a Bolzano, 8 a Bressanone, 7 a Merano e 2 a Brunico. Nel 2008 le organizzazioni di educazione permanente hanno attivato complessivamente 16. 320 iniziative, per un totale di 272. 809 partecipanti e 278. 324 ore. Il maggior numero di partecipanti (25,6%), come il maggior numero di corsi attivati (31,3%), si è registrato per le iniziative d’aggiornamento professionale, seguite dalle iniziative dedite alla cultura e formazione della persona (19,7% dei partecipanti e 13,3% dei corsi) e da salute e sport (18,7% dei partecipanti e 21,1% dei corsi). Nel 2008 si sono registrate mediamente poco meno di 17 adesioni per iniziativa, valore che oscilla tra un minimo di circa 8 partecipanti per i corsi scolastici o universitari ed un massimo di quasi 32 partecipanti per le iniziative riguardanti arti e discipline varie per il tempo libero. Si sono tenute complessivamente 278. 324 ore di lezione, in media 17,1 ore per evento organizzato. Nei riguardi delle iniziative di educazione permanente le donne si dimostrano, per tutte le tematiche dei corsi, più partecipi degli uomini: nel 2008, infatti, si è registrato il 63,4% di partecipanti femminili contro il 36,6% maschili. Sono state soprattutto le persone comprese nella fascia d’età tra i 30 ed i 39 anni a partecipare ad un’iniziativa di educazione permanente (21,2%), stimolate soprattutto dai corsi di aggiornamento professionale. Le persone comprese nella fascia d’età di 60 anni e oltre hanno invece fatto registrare la minore assiduità complessiva di partecipazione (13,0%), concentrando il loro interesse soprattutto nei corsi inerenti cultura e formazione della persona. L’indice di offerta dei corsi, nel 2008, è pari a 32,7 ogni 1. 000 residenti. Il comune di Bolzano è quello che ha avuto l’indice di offerta più elevato (55,4 corsi ogni 1. 000 residenti), seguito dalle comunità comprensoriali Valle Isarco (51,5) e Burgraviato (32,4). La comunità comprensoriale Oltradige-bassa Atesina è stata, per contro, quella che ha mostrato l’indice di offerta più basso (17,3). Il tasso medio di partecipazione a livello provinciale è stato di 540,6 partecipanti ogni 1. 000 residenti; il tasso di partecipazione più elevato si è registrato nella comunità comprensoriale Valle Isarco con 964,3 partecipanti ogni 1. 000 residenti, seguito dal comune di Bolzano con 690,3 partecipanti e la comunità comprensoriale Val Pusteria con 591,1 partecipanti. Il tasso minore si è registrato nuovamente nella comunità comprensoriale Oltradige-bassa Atesina con 290,8 partecipanti. L’istituto provinciale di statistica (Astat), in collaborazione con il gruppo di coordinamento degli uffici provinciali che promuovono attività culturali e formative (Ripartizione 14 - Cultura tedesca e famiglia, Ufficio educazione permanente e Ripartizione 15 - Cultura italiana, Ufficio educazione permanente, biblioteche e audiovisivi), rileva ogni anno le iniziative di educazione permanente; l’obiettivo della rilevazione è la raccolta di informazioni inerenti l’offerta educativa in Alto Adige. L’indice di offerta dei corsi viene calcolato come rapporto tra il numero di corsi attivati e la popolazione media residente per comunità comprensoriale, espresso per mille; il tasso di partecipazione è dato dal rapporto tra i partecipanti totali e la popolazione media residente per comunità comprensoriale, espresso per mille. Queste misure non tengono conto della reale residenza dei partecipanti, che potrebbe essere diversa dalla zona di svolgimento dei corsi. . |
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MIP SEMPRE PIÙ SUI SOCIAL MEDIA CREATI I PROFILI SU YOUTUBE E FACEBOOK |
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Milano, 29 giugno 2009 - Mip, la business school del Politecnico di Milano, amplia ulteriormente la presenza sul web e in particolar modo sui social media, lanciando un canale su Youtube e un profilo su Facebook. L’indirizzo attraverso il quale accedere ai contenuti Mip su Youtube è www. Youtube. Com/mippolimi, mentre per visualizzare la pagina di Facebook l’indirizzo è www. Facebook. Com/mip. Politecnico. “Sempre più orientata all’ascolto e al dialogo con le comunità di riferimento sui vari social media” – dichiara Gianluca Spina, direttore di Mip Politecnico di Milano – “la nostra business school ha saputo cogliere il momento adatto per intraprendere nuove strade nella comunicazione con l’esterno, ma anche con i propri Alumni impegnati su scala internazionale”. La comunità del web avrà la possibilità di accedere direttamente ai video dei molti convegni organizzati annualmente, agli interventi dei docenti della faculty Mip sui fatti del giorno e alle news inerenti la business school. L’obiettivo di questi canali è pertanto quello di costruire un dialogo costante con tutti i soggetti che vogliono rimanere aggiornati sulle più recenti evoluzioni delle pratiche strategiche e manageriali, e comprendere i fatti del giorno. I canali Facebook e Youtube si rivolgono a studenti, alumni e società interessati ai diversi argomenti normalmente trattati dal Mip, e a partecipare agli eventi organizzati dalla business school. Ciascun utente avrà accesso diretto a video, foto e news, con tutte le funzionalità tipiche del principale social network e della più importante community di video sharing. . . |
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AREA NEL CONSIGLIO DIRETTIVO E NELLA COMMISSIONE BIOTECH DELL’APSTI -ASSOCIAZIONE PARCHI SCIENTIFICI E TECNOLOGICI ITALIANI |
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Trieste, 29 giugno 2009 - Il vicepresidente di Area Science Park, Francesco Russo, entra nel Consiglio direttivo dell’Associazione Parchi Scientifici e Tecnologici Italiani (Apsti). L´assemblea dei soci dell´Associazione ha deciso di allargare il suo direttivo nazionale da 5 a 7 membri, nominando due nuovi consiglieri: il vicepresidente del Parco di Trieste e il direttore generale di Città della Scienza di Napoli, Edoardo Imperiale. Insediata anche la nuova Commissione Biotech, di cui entra a far parte Gabriele Gatti, direttore della pianificazione strategica di Area Science Park. L’apsti, di cui Area è socio fondatore, conta 31 associati in quasi tutte le regioni italiane. L’associazione punta a integrare i bisogni di crescita innovativa delle imprese, con particolare riferimento a quelle piccole e piccolissime, con il patrimonio di conoscenza espresso dai Poli di eccellenza Tecnologica e Scientifica, dalle Università e dai Centri di Ricerca, mettendo a sistema le funzioni dei tanti soggetti che interagiscono nel campo dell’innovazione e del trasferimento tecnologico . . |
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TRENTO: AGEVOLAZIONI SUI TRASPORTI SCOLASTICI: E´ STATA ADEGUATA LA DISCIPLINA ICEF MENSE SCOLASTICHE: SU PROPOSTA DELL´ASSESSORE DALMASO, IL PROSSIMO ANNO LE TARIFFE NON CAMBIERANNO |
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Trento, 29 giugno 2009 - Su proposta dell´assessore provinciale ai trasporti Alberto Pacher, il 25 giugno, la giunta provinciale ha adeguato la disciplina Icef relativa alla domanda per il diritto allo studio per ottenere riduzioni alle tariffe del trasporto scolastico, rivedendo alcuni elementi variabili della disciplina stessa, con particolare riguardo alle franchigie per il patrimonio immobiliare e mobiliare del richiedente, da conteggiare nel calcolo dell´Icef medesima. A proposito di Icef, metodo che viene usato anche per quantificare le agevolazioni sulle tariffe delle mense scolastiche, su proposta dell´assessore all´istruzione Marta Dalmaso la giunta ha oggi confermato anche per il prossimo anno scolastico 2009-2010 le medesime tariffe delle mense scolastiche in vigore nell´anno scolastico da poco terminato. La nuova disciplina per l´applicazione del modello Icef alla tariffa-famiglia per il trasporto degli alunni oggi modificata prevede tra l´altro che per quel che riguarda il reddito e il patrimonio del richiedente, questa sia la nuova tabella di riferimento: - Franchigia sul valore dell´abitazione di residenza (Far) € 150. 000,00 - Franchigia sul patrimonio mobiliare familiare (Fpm) € 20. 000,00 - Limite superiore del primo scaglione sul patrimonio mobiliare e immobiliare familiare, esclusa la franchigia su patrimonio mobiliare e sull´abitazione di residenza (Ls1) € 30. 000,00 - Limite superiore del secondo scaglione sul patrimonio mobiliare e immobiliare familiare esclusa l´abitazione di residenza (Ls1) € 60. 000,00 - Prima aliquota di conversione del patrimonio complessivo in reddito equivalente (Al1) 5% - Seconda aliquota di conversione del patrimonio complessivo in reddito equivalente (Al2) 20% - Terza aliquota di conversione del patrimonio complessivo in reddito equivalente (Al3) 60% - Reddito di riferimento (Rif) € 50. 000,00. Ricordiamo infine i limiti Icef per l´accesso al beneficio e calcolo del beneficio. La tariffa minima è applicata per le famiglie con un valore Icef pari o inferiore a 0,2255 (che corrisponde ad un parametro di € 23. 000,00 per una famiglia di tre componenti). La tariffa intera è applicata per le famiglie con un valore Icef superiore a 0,3529 (corrispondente ad un parametro di € 36. 000,00 per una famiglia di tre componenti). Per valori Icef che rientrano tra 0,2255 e 0,3529 la tariffa è compresa fra la tariffa minima e la tariffa intera in modo proporzionale all´Icef risultante. . |
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LA REGIONE LAZIO ESTENDE ´CARTA GIOVANI´ FINO A 30 ANNI |
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Roma, 29 giugno 2009 - Prosegue il successo della ´Carta Giovani´ della Regione Lazio, tanto che l´Assessorato al Lavoro, Pari opportunità e Politiche giovanili ha implementato i servizi offerti dalla Carta ed esteso l´area di età dei beneficiari della card ai giovani tra i 14 e i 30 anni, residenti o domiciliati sul territorio del Lazio. E´ una delle novità emerse dal ´Meeting internazionale dei giovani´, organizzato dalla regione in collaborazione con il ministero della Gioventù e Sviluppo Lazio, in corso a Roma alle ´Officine Marconi´. Il progetto ´Carta Giovani´ è stato promosso per migliorare la qualità di vita della giovani generazioni e si integra in modo coerente con le politiche in favore dei giovani adottate dalla Ue. Infatti, la ´Carta Giovani´ della Regione Lazio è realizzata in collaborazione con l´associazione ´Carta Giovani´, unico membro italiano della ´Eyca´ (European Youth Card Association), cioè l´associazione europea che raggruppa tutte le associazioni titolate, all´interno del proprio territorio, e con carattere di esclusività, all´uso del marchio Euro under 26. Tra le novità introdotte dalla regione, c´è anche un´implementazione delle opportunità offerte ai giovani, con particolare riguardo e attenzione alla formazione e alla mobilità internazionale. . |
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EMILIA-ROMAGNA - AL VIA IL BANDO PER IL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE 2009: IN EMILIA-ROMAGNA SONO DISPONIBILI CIRCA 1500 POSTI PER CITTADINI ITALIANI TRA I 18 E I 28 ANNI. PER PRESENTARE DOMANDA C´È TEMPO FINO AL 27 LUGLIO. |
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Bologna, 29 giugno 2009 – Sono circa 1500 i posti disponibili in: lo indica il bando 2009 – pubblicato il 26 giugno – per la selezione di oltre 27mila giovani (in tutto il Paese) da impegnare in progetti di servizio civile in Italia e all’estero, così come previsto della legge 64 del 2001. La scadenza per presentare le domande è il 27 luglio; al servizio civile nazionale su base volontaria sono ammessi tutti i ragazzi e le ragazze di nazionalità italiana tra i 18 e i 28 anni. “E’ un’occasione indubbiamente unica per diventare parte attiva della società, per essere utili agli altri e sviluppare il senso di responsabilità – sottolinea Annamaria Dapporto, assessore regionale Promozione politiche sociali – . Tutto questo nel pieno rispetto delle proprie attitudini e inclinazioni personali, in un’ottica più ampia di impegno alla pace. Voglio ricordare inoltre che sono pronti i progetti per il servizio civile regionale (e già pubblicati gli avvisi di selezione pubblica) per i cittadini stranieri: possono partecipare alla selezione i giovani che abbiano un’età compresa tra i 18 e i 28 anni, residenti in Emilia-romagna e in possesso di permesso di soggiorno”. Assistenza, salute, disagio e reinserimento sociale. Ma anche ambiente, valorizzazione del patrimonio forestale, protezione civile. Oppure cultura, educazione, salvaguardia del patrimonio artistico: il servizio civile può essere svolto in settori diversi, a seconda degli interessi e delle attitudini della persona. La durata è di 12 mesi per 30 ore settimanali e prevede il riconoscimento dell’assegno mensile di 433,8 euro, l’assicurazione, l’assistenza sanitaria, il riscatto su domanda e su contribuzione individuale dell’anno di servizio ai fini pensionistici e la validità del periodo a fini concorsuali. Per maggiori informazioni è sempre attivo il numero verde della Regione dedicato al servizio civile: 800507705. /Cv www. Emiliaromagnasociale. It Progetti e posti disponibili per provincia in Emilia-romagna, Informazioni e bandi sul servizio civile, Informazioni sul servizio in Emilia-romagna, I coordinamenti provinciali degli enti di servizio civile, Spot servizio civile 2009. . |
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SERVIZIO CIVILE. MILANO : DAL 26 GIUGNO APERTO BANDO PER 72 GIOVANI VOLONTARI IN COMUNE |
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Milano, 29 giugno 2009 - Per la prima volta il Comune di Milano ospiterà i volontari del Servizio Civile Nazionale: 72 giovani, ragazzi e ragazze di età compresa tra i 18 e i 28 anni, saranno impegnati nel 2009 su un ampio ventaglio di progetti elaborati dall’Amministrazione comunale in collaborazione con Anci Lombardia. Così il Sindaco di Milano Letizia Moratti ha annunciato l’apertura del Bando che da domani (26 giugno 2009) avvia progetti e finanziamenti per i giovani che vogliono svolgere il Servizio Civile Nazionale presso il Comune di Milano. “L’entusiasmo, l’energia e la freschezza dei giovani che vorranno collaborare con noi è e sarà un contributo importantissimo per il nostro Comune, per aiutarci a realizzare importanti progetti in ambiti strategici come l’ambiente, la cultura e i servizi sociali”. I progetti di cui saranno protagonisti i Volontari, rispondono a precise esigenze della comunità milanese e nello stesso tempo vanno incontro ai diversi interessi dei giovani. Le aree di intervento nelle quali è possibile prestare il Servizio Civile Nazionale sono infatti riconducibili a servizi e politiche sociali, protezione civile, tutela dell’ambiente, patrimonio artistico e culturale, educazione e promozione culturale. “Milano ha una forte e radicata vocazione alla solidarietà e al volontariato – ha sottolineato il Sindaco – e la nostra Amministrazione punta a valorizzare questo patrimonio attraverso una stretta collaborazione con le associazioni del Terzo Settore, traducendo concretamente il principio di sussidiarietà. La collaborazione dei volontari andrà ad arricchire anche questa collaborazione, costituendo un’opportunità di educazione alla cittadinanza attiva, e offrendo un prezioso strumento per sostenere chi ha più bisogno nella nostra comunità”. Ogni volontario sarà assistito costantemente dal personale comunale con un tutoraggio specifico e sarà accompagnato lungo tutto l’anno da un programma di formazione specifica. In particolare per gli studenti universitari dell’Università Cattolica di Milano è questo servizio prevede l’acquisto di crediti formativi. L’impegno dei ragazzi, anche se volontario, sarà comunque compensato con un assegno di servizio pari a 433,80 euro mensili. Per tutte le informazione relative al Bando, alle modalità di presentazione della domanda e alle modalità di svolgimento del Servizio, contattare: - Settore Programmazione e Gestione Risorse Umane via Bergognone, 30 - dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 16 tel. 02. 884. 52372 / 52396 / 52351 / 52011 / 52378 / 52381 e-mail: ru. Servcivile@comune. Milano. It - Infoline tel. 02. 02. 02 - Informagiovani via Dogana, 2 – dal lunedì al giovedì dalle 10 alle 18, venerdì dalle 14 alle 18 - link www. Comune. Milano. It/serviziocivile . |
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PUGLIA: SCIPPO DELLO STATO SUL SERVIZIO CIVILE |
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Bari, 29 giugno 2009 - Mentre proprio in questi giorni hanno preso il via le candidature dei giovani pugliesi per i progetti degli enti iscritti all’albo regionale del servizio civile, è sul tavolo della Conferenza delle Regioni la proposta di riforma del Servizio Civile Nazionale presentata dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi. La bozza, se così approvata, cambierebbe radicalmente il sistema di ripartizione del fondo del servizio civile che tornerebbe così di esclusivo appannaggio dello Stato, come anche la valutazione dei progetti da assegnare sul territorio. Di fatto ciò risulta un passo indietro rispetto al protocollo d’intesa del 26 gennaio 2006 siglato tra l’Ufficio nazionale Servizio civile e le Regioni e Province Autonome che si sono mostrate subito fortemente contrarie e hanno espresso la loro posizione ieri, durante un incontro tra tutti gli assessori delegati. A dar voce alla Puglia e alla domanda dei territori è stato l’Assessore alla cittadinanza attiva Guglielmo Minervini: “La proposta di legge presentata da Giovanardi è l´ultimo della dismissione del servizio civile. L´ultimo tassello di una specifica strategia che il governo sta portando avanti per smantellare pezzo per pezzo il servizio civile dal territorio. Giovanardi ridisegna un servizio civile fatto con pochi spiccioli, per pochi eletti, scelto in uffici romani”. Infatti le già scarse risorse economiche a disposizione del Fondo Nazionale per il Servizio Civile hanno comportato la sensibile riduzione del numero dei volontari da avviare: nel 2009 si è passati da 40. 000 a 24. 000, in Puglia da 1. 300 a 857, con notevoli disagi per i servizi da quest’anno lasciati scoperti. “La proposta di Giovanardi - sostengono le Regioni, che a breve voteranno una proposta di riforma alternativa e condivisa – genera un servizio civile scollegato dalla realtà territoriale, dalle risorse e dai bisogni della comunità locale con una riduzione drastica dei servizi alla collettività”. Di qui la battaglia con il Governo che vede come capofila la Puglia: “La proposta di legge Giovanardi – conclude Minervini - non solo punta a espellere regioni e enti del territorio dal sistema ma anche a eliminare la centralità dei giovani dalla proposta del servizio civile. Non saranno più loro i destinatari ma gli enti centrali. Uno scippo, un autentico scippo di un enorme patrimonio storico e di un’opportunità di crescita offerta alle giovani generazioni”. . |
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"GIOVANI CARD", L´ INIZIATIVA DEL PIANO GIOVANI DI FIEMME |
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Trento, 29 giugno 2009 - Il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai e l´assessore provinciale Mauro Gilmozzi sono intervenuti il 24 giugno a Tesero alla presentazione della "Giovani Card", l´interessante iniziativa ideata dai ragazzi del Piano Giovani di Zona della Valle di Fiemme e sponsorizzata dalla Cassa Rurale di Fiemme. La card consente di accedere a numerose agevolazioni e servizi della valle. "La giovinezza non è un periodo della vita: è uno stato dello spirito, un effetto della volontà, una qualità dell´immaginazione, un´intensità emotiva, una vittoria del coraggio sulla timidezza, del gusto dell´avventura e dell´amore". Con queste parole proiettate in video si è aperta ieri nell´auditorium della Cassa Rurale di Fiemme a Tesero, la cerimonia di presentazione della "Giovani Card", il frutto del Piano Giovani di Zona della Valle di Fiemme. Presenti anche il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai e l´assessore provinciale Mauro Gilmozzi. Un momento importante che conferma come le azioni in favore dei giovani promosse dalla Provincia autonoma di Trento riescano a rilanciare il protagonismo giovanile sul territorio e a creare sinergie utili per far crescere l´intera comunità. "Talento e responsabilità, queste parole riassumono l´obiettivo delle politiche giovanili della Provincia autonoma di Trento. Investire sui nostri giovani talenti, credere nelle nuove generazioni e potenziare la creatività e le idee che partono dal basso". Il presidente della Provincia autonoma di Trento ha così sintetizzato lo scopo dei Piani Giovani di Zona voluti dall´amministrazione provinciale. "Il coinvolgimento e la partecipazione attiva delle nuove generazioni è fattore imprescindibile e fondamentale per la vita della comunità. Con la nascita dei Piani di Zona è stata capovolta la logica di intervenire e progettare - ha continuato Dellai -. Dando libertà alle idee e all´iniziativa dei giovani, lasciando spazio di sperimentare le proprie progettualità legate al contesto e al territorio di appartenenza, le giovani risorse trentine sono riuscite e stanno riuscendo a concretizzare numerose iniziative che daranno frutti anche nel lungo periodo". La card è un´idea nata dallo spazio giovani "L´idea" e si pone un duplice obiettivo. Da un lato consente di beneficiare di diverse agevolazioni e servizi in strutture ed attività della valle. Dall´altro, partecipando alle iniziative organizzate dai vari soggetti del Piano di Zona, i ragazzi accumulano dei punti che danno a loro volta diritto ad ulteriori agevolazioni. L´aspetto più importante dell´iniziativa però resta la volontà di riuscire, attraverso un semplice strumento, a coinvolgere i giovani della comunità, a far vivere attivamente il territorio e a sensibilizzare la cittadinanza nei confronti dei giovani e dei loro bisogni. La card può essere acquistata al costo simbolico di 15 euro dai giovani che partecipano alle attività de "L´idea" di età compresa tra i 18 e i 25 anni. . |
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INFANZIA. PRESENTATI I RISULTATI DELL´INIZIATIVA "MILANO UNA SCUOLA APERTA AL MONDO" |
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Milano, 29 giugno 2009 - Sono stati presentati il 24 giugno, all´Acquario Civico, i dati relativi al progetto "Milano: una scuola aperta al mondo", finanziato con i fondi della legge 285/97 per un importo di 170. 000 euro. "Il progetto - ha spiegato l´assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali Mariolina Moioli - si è svolto per due anni in 15 Scuole dell´Infanzia comunali e ha coinvolto oltre 2800 bambini, i loro genitori e circa 200 educatrici su tre percorsi affidati ad altrettanti enti che da anni si occupano di inclusione sociale e di integrazione dei cittadini stranieri". All´iniziativa hanno collaborato la Fondazione Ismu, la Fondazione Iard, Age Lombardia e Nonni Anteas che hanno sviluppato percorsi specifici in diverse scuole del territorio. "Genitori insieme. Proposte per genitori italiani e stranieri nelle Scuole dell´Infanzia di Milano" è il titolo del progetto della Fondazione Ismu che ha coinvolto educatrici, genitori e bambini delle scuole comunali di via Console Marcello, via Pastrengo, via Carnia Parenzo, via Narcisi, via Pini e via De Nicola "con l´obiettivo - ha sottolineato l´assessore Moioli - di favorire la partecipazione delle famiglie al progetto formativo della scuola, assumendo un ruolo attivo e propositivo". Stessa finalità hanno avuto i progetti della Fondazione Iard "Milano: una scuola aperta al mondo - 360° di accoglienza in una scuola che cambia" e "La casa di tutti i colori di Farsi Prossimo". Genitori, educatori e bambini hanno partecipato a momenti ludici e didattici assieme ai nonni volontari dell´associazione Anteas. All´interno delle scuole sono state organizzate anche feste multietniche nel corso delle quali adulti e bambini hanno imparato a conoscersi, a scoprire le diversità e trasformarle in risorse. "Visti i risultati incoraggianti - ha concluso l´assessore - mi piacerebbe che il progetto fosse riproposto in altre scuole della città e che fossero genitori e educatrici a formare altri genitori e educatori, per mettere a frutto la propria esperienza e dare un senso vero di condivisione e responsabilità ai temi dell´integrazione". . |
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LA PROVINCIA DI MATERA SULL’IPSIA “L. DA VINCI" |
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Matera, 29 giugno 2009 - La Provincia di Matera ha sempre dedicato estrema attenzione a tutti i suoi edifici scolastici, in particolar modo proprio all’Istituto professionale “L. Da Vinci” sito in Contrada Rondinelle. L’istituto in questione, oltre a presentare una situazione di obsolescenza tecnologica e funzionale (in quanto edificio costruito negli anni ’60 dal Comune di Matera e trasferito alla Provincia ai sensi della L. 23 nel 2000), obsolescenza che l’Ente sta cercando di rimuovere attraverso una serie di interventi, è anche oggetto di una grave interferenza della viabilità della Ss 99 in corso di ammodernamento, (interferenza che l’Amministrazione ha evidenziato sin dall’epoca di inizio dei lavori). In merito ai problemi strutturali, già dal 2007 l’Ente aveva commissionato al prof. Ciro Faella dell’Università di Napoli, la Verifica di Vulnerabilità Sismica dell’edificio in questione. Dal rapporto era emerso che la struttura non presentava vulnerabilità gravi, ma un diffuso degrado in molte membrature soprattutto esterne nel calcestruzzo corticale e delle relative armature. Negli anni successivi la Provincia ha proseguito con le attività di manutenzione ordinaria insieme alla Global service. Nel maggio del 2009 l’Ufficio tecnico della Provincia, in seguito a una intesa tra Governo-regioni e Province che prevedeva sopralluoghi di verifica presso tutti gli Edifici scolastici, ha predisposto prioritariamente il sopralluogo proprio presso il “L. Da Vinci”. La verifica, fatta insieme al Provveditorato alle Opere pubbliche, ha reso evidente “il degrado corticale del calcestruzzo dell’edificio soprattutto per la parte esposta all’esterno”. Immediata la consegna dei lavori per l’eliminazione del degrado. Lavori che non è stato possibile eseguire a causa di esigenze, mai chiarite, manifestate dal preside dell’Ipsia. In merito alla interferenza della viabilità della Ss99 con l’area di pertinenza scolastica, assolutamente rischiosa per la sicurezza e la funzionalità didattica, la Provincia aveva convocato numerose conferenze di servizio per risolvere il problema, proponendo, tra l’altro, di mettere a disposizione dell’Anas le aree occorrenti per la realizzazione della complanare (previa disponibilità del Comune). Dunque l’Anas avrebbe abbattuto i plessi di ostacolo alla realizzazione della complanare, e avrebbe messo a disposizione del Comune, e quindi della Provincia, un indennizzo per la realizzazione di volumi edilizi di pari entità nelle aree retrostanti, e di pertinenza scolastica, ben lontana dalla strada. La soluzione che non ha incontrato, a oggi, il benestare dei soggetti interessati, ma che non ha bloccato le attività dell’Ente di via Ridola comunque tuttora impegnato a trovare una soluzione per migliorare e riqualificare funzionalmente l’Istituto. E’ infatti già nel mese di maggio, ultimo scorso, è stato rielaborato il progetto di adeguamento funzionale e alle norme di sicurezza (L. N. 626/94 – L. N. 46/90 – D. M. 26/08/92) dell’Ipsia “L. Da Vinci”. Gli interventi prevedono la ristrutturazione funzionale del Padiglione A per rendere agibili 10 aule didattiche (a fronte di 8 classi attuali) e il risanamento della copertura e la sostituzione degli infissi del Padiglione C. Un progetto che, compatibilmente con le risorse economiche, attesta l’impegno mai abdicato dell’Amministrazione provinciale di risolvere le problematiche dell’edificio scolastico “L. Da Vinci”. In ultima analisi, la superficie dell’edificio è di circa 4 mila e 600 metri utili, a fronte dei 2 mila 500 metri quadri stabiliti dagli standard del D. M. Del 1975 sull’edilizia scolastica. Resta comunque alta l’attenzione nei confronti dell’Anas che ad aprile del 2009 è stata diffidata dal proseguire lavori che non tengano conto delle esigenze prioritarie del preesistente edificio scolastico “L. Da Vinci”. . |
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BOLZANO: DOLOMITI PATRIMONIO UNESCO: PER DURNWALDER E LAIMER "UN BIGLIETTO DA VISITA UNICO" |
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Bolzano, 29 giugno 2009 - Il Consiglio mondiale dell´Unesco venerdì 26 giugno, ha dichiarato le Dolomiti "patrimonio naturale dell´umanità". In tal modo le Dolomiti, come affermano il presidente della Provincia Luis Durnwalder e l´assessore all´ambiente Michl Laimer, hanno ottenuto il massimo riconoscimento a livello mondiale per un sito naturale. Con la definizione di "patrimonio naturale dell´umanità" è stato riconosciuto alle Dolomiti un biglietto da visita unico, come ha messo in evidenza il presidente della Provincia Luis Durnwalder in seguito alla decisione adottada dall´Unesco. Per l´assessore Laimer, presente a Siviglia per seguire il lavori del Consiglio mondiale Unesco, "l´inserimento delle Dolomiti nella lista del patrimonio naturale dell´umanità costituisce il coronamento della politica di tutela ambientale perseguita dalla Provincia di Bolzano; infatti il territorio riconosciuto degno di tutela Unesco in ambito altoatesino comprende quattro dei Parchi naturali e la gola del Bletterbach già tutelati da anni. " L´assessore Laimer era partito fiducioso alla volta di Siviglia, dal momento che, dopo l´apporto di correzioni ed integrazioni alla prima bozza progettuale, il progetto predisposto dalle Provincia di Bolzano, Trento, Belluno, Pordenone e Udine aveva già ottenuto un primo parere favorevole da parte della commissione tecnica dell´Unesco. Sia il presidente Durnwalder che l´assessore Laimer fanno presente non solo l´effetto propagandistico ed il riconoscimento sortiti dalla definizione "patrimonio naturale dell´umanità" bensì anche l´effetto "interno". Infatti, precisa Laimer, "la conferma ufficiale dell´unicità mondiale dell´Alto Adige quale area naturalistica dalla bellezza monumentale, comporta che si debba trattare questo patrimonio naturalistico con rispetto e responsabilità. " La candidatura per le Dolomiti quale "patrimonio naturale dell´umanità" comprendeva un´area estesa in cinque province diverse che si aggira sui 142. 000 ettari, a cui si aggiungono 90. 000 ettari di zone tampone. Nel territorio della Provincia di Bolzano essa interessa i quattro parchi naturali dolomitici, Puez-odle, Dolomiti di Sesto con le Tre Cime di Lavaredo, Fanes-sennes-braies e Sciliar-catinaccio compreso il Latemar, nonché la gola del Bletterbach di Aldino. Accanto ai pinnaccoli ed alle pareti rocciose alternati da altipiani e pascoli le aree tutelate sono importanti per la biodiversità. . |
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TRENTO: DAL PRIMO LUGLIO OPERATIVA L´AGENZIA DELLE FORESTE DEMANIALI |
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Trento, 29 giugno 2009 - Al fine di consentire l´avvio, il prossimo primo luglio, della nuova Agenzia delle foreste demaniali, la Giunta provinciale ha approvato il 25 giugno una serie di delibere, a firma congiunta del presidente Lorenzo Dellai e dell´assessore alle foreste Tiziano Mellarini, attuative della legge 11/2007 e del relativo regolamento in materia di foreste demaniali. Il presidente Dellai: "Dotata di autonomia amministrativa e contabile, la nuova Agenzia garantirà, in un´ottica di sostenibilità, una migliore gestione del ricco patrimonio forestale provinciale, valorizzerà le foreste demaniali ed il loro patrimonio immobiliare, e curerà gli aspetti relativi alla ricerca in campo forestale e, in generale, alla promozione dell´ambiente trentino anche in chiave turistica e culturale". I provvedimenti approvati riguardano il conferimento dell’incarico di direttore dell’Agenzia a Romano Masè, dirigente del Dipartimento Risorse forestali e montane, la data di attivazione (l´1 luglio 2009) dell´Agenzia e la contestuale istituzione degli Uffici tecnico gestionale (affidato all’attuale direttore dell’Ufficio Foreste demaniali, che sarà soppresso) e amministrativo e contabile (affidato con un incarico temporaneo di sostituto del direttore a Laura Murru, attualmente assegnata all’Ufficio di supporto dipartimentale del Dipartimento risorse forestali e montane. La Giunta ha altresì nominato il Consiglio di amministrazione (presidente della Provincia o suo delegato, dirigente del servizio competente in materia di foresta, Mariangela Franch dell´Università di Trento, Pierangelo Cordella presidente del Parco Paneveggio, Marino Simoni presidente del Consiglio Autonomie Locali) ed il revisore unico dei conti nella persona di Silvio Fedrigotti. Al fine di assicurare la piena funzionalità dell’Agenzia, la Giunta ha inoltre approvato il programma di attività 2009, il bilancio di previsione 2009 e pluriennale 2010 – 2011, nonché le direttive necessarie per l’avvio tempestivo dell’Agenzia e per il subentro della medesima in tutti in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi della Provincia in essere al 30 giugno 2009. . |
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NASCE A POTENZA IL "COMITATO ACQUA PUBBLICA" |
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Potenza, 29 giugno 2009 - E´ nato nel capoluogo lucano il "Comitato Acqua Pubblica" cui hanno aderito numerose associazioni e cittadini. Il neo organismo ha pure varato un documento programmatico nel quale dopo aver considerato, tra l´altro, che l´acqua rappresenta un bene comune ed indispensabile all´esistenza di tutti gli esseri viventi, non manca di indicare delle priorità da perseguire, a cominciare dalla promozione della garanzia di accesso al prezioso elemento, quale diritto universale, inalienabile, indivisibile ed imprescrittibile. Da qui anche l´adesione al Coordinamento Nazionale Enti Locali per l´Acqua Pubblica costituitosi nel novembre 2008. Nel documento si parla anche dell´esigenza di " dar vita ad ogni utile azione al fine di accelerare il varo di una nuova normativa quadro nazionale sulla base della proposta di legge di iniziativa popolare concernente "Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico" presentata al Parlamento nel 2007 ed attualmente assegnata alla Commissione Ambiente della Camera. In questa ottica, il Comitato acqua pubblica non manca di sottoscrivere il manifesto dell´acqua diffuso dall´organismo Internazionale per un contratto mondiale per l´acqua, nonchè il manifesto Italiano 2005 per il governo pubblico della stessa dando la propria adesione al Forum Italiano dei Movimenti per l´acqua. . |
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RELAZIONE 2009 E RAPPORTO ARPA SULLO STATO DELL´AMBIENTE: BRESSO E DE RUGGIERO A TORINO MERCOLEDI´ 1 LUGLIO |
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Torino, 29 giugno 2009 - La 4ª Relazione 2009 e il 10° Rapporto Arpa sullo stato dell´Ambiente in Piemonte saranno presentati il prossimo 1° luglio (ore 9. 30), mercoledì, a Torino, al Centro Incontri della Regione Piemonte, in Corso Stati Uniti 23. La Presidente della Giunta Mercedes Bresso, l’Assessore all’Ambiente Nicola de Ruggiero e il Direttore di Arpa Piemonte Silvano Ravera illustreranno il quadro complessivo dello status ambientale del Piemonte relativo agli ultimi dodici mesi. La stesura dei documenti è frutto del lavoro della Direzione regionale 10 Ambiente e dei relativi settori, coadiuvata dalle altre direzioni regionali, e delle strutture operative di Arpa Piemonte. Nel pomeriggio, che viene dedicato come ogni anno ad un tema specifico, si parlerà del Sistema Informativo Regionale Ambientale e del suo valore stategico per conoscere e difendere l’ambiente. Sono previsti gli interventi dell’Assessore alla Ricerca ed Innovazione Andrea Bairati e del Direttore regionale all’Ambiente Salvatore De Giorgio. . |
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AMBIENTE: OGGI A DUINO (TS) INCONTRO SU PIANO GESTIONE CARSO |
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Trieste, 29 giugno 2009 – Oggi alle ore 18. 00, a Duino Aurisina, nei locali della Casa della Pietra, si terrà l´ultimo dei sei incontri informativi dal titolo "Costruiamo insieme il Piano di Gestione del sito Natura 2000 del Carso: le informazioni da condividere, le modalità per partecipare". L´iniziativa è voluta dalla Regione per fornire a tutti le conoscenze e gli strumenti utili per intervenire efficacemente nel processo di consultazione e di progettazione del Piano di gestione del sito Natura 2000 del Carso, un´area da tutelare per il suo grande valore naturalistico, inserita nella rete ecologica europea "Natura 2000", costituita dai "Sic" (Sito di Importanza Comunitaria) e "Zps" (Zona di Protezione Speciale). L´obiettivo è quello di giungere ad una gestione attiva che renda coloro che abitano e frequentano questo territorio i principali protagonisti dell´azione di tutela, superando l´attuale situazione che vede un´estesa presenza di vincoli. Con questi incontri pubblici si è aperto un vero e proprio "cantiere" di consultazione dei cittadini e delle attività economiche, che possono anche utilizzare il "blog" presente sul sito www. Carsonatura2000. It. Particolare cura è stata data all´informazione: tutta la documentazione sulle analisi ambientali dell´area e la sintesi dei risultati raggiunti nella predisposizione del Piano di gestione sono disponibili sul sito o possono essere ricevuti al proprio indirizzo di posta elettronica, inviando un´e-mail di richiesta a info@carsonatura2000. It. Per ulteriori informazioni è possibile contattare Pierpaolo Zanchetta (pierpaolo. Zanchetta@regione. Fvg. It, tel. 0432 555592) o Roberto Chiesa (info@in-itinere. Org, tel. 0432 480786) oppure consultare il sito www. Carsonatura2000. It. . |
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TRIESTE: ALL´´ICTP IL MONITORAGGIO SISMICO |
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Trieste, 29 giugno 2009 - Sarà ancora il Centro Internazionale di Fisica Teorica "The Abdus Salam International Centre for Theoretical Physics - Ictp" per il triennio 2009-2011 a svolgere l´incarico per lo sviluppo di un sistema innovativo di modellazione della struttura delle terra e delle sorgenti sismiche finalizzato alla definizione e al regolare e continuo aggiornamento della pericolosità dipendente dal tempo mediante la previsione a medio termine degli eventi sismici nel Friuli Venezia Giulia. Lo ha deciso la Giunta regionale del Friuili Venezia Giulia approvando la delibera proposta dall´assessore alla Protezione Civile, Vanni Lenna. L´incarico all´Ictp avrà un costo nel triennio di 127. 500 euro. La convenzione che ora verrà stipulata fra la Protezione Civile regionale e il Centro di Fisica Teorica prevede la prosecuzione dell´analisi sistematica della sismicità del Friuli Venezia Giulia e delle aree limitrofe, con lo scopo di monitorare l´insorgere di fenomeni precursori utili alla previsione a medio termine dei terremoti, nonché la definizione di scenari realistici di moto del suolo (sismogrammi sintetici completi), inclusi effetti locali, per siti selezionati di particolare interesse per la Protezione Civile. . . |
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CALABRIA: LOIERO AD UN CONVEGNO SULL´AMBIENTE AFFERMA CHE IL TERRITORIO FERITO NON GUARISCE SUBITO |
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Reggio Calabria, 29 giugno 2009 - “Speriamo di riuscire a risolvere tutti i problemi che abbiamo in materia di ambiente. Ma ci vuole tempo: le ferite del territorio non guariscono immediatamente”. Con queste parole il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, il 25 giugno ha aperto i lavori del convegno “Politiche e interventi per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile della Calabria”, organizzato dall’assessore all’Ambiente Silvio Greco e in corso a Gizzeria. “La comunità calabrese deve acquisire una mentalità nuova - ha aggiunto Loiero - e credo che qualcosa sia già cambiato ma a tutti quei sindaci che in passato hanno resistito a tante pressioni e hanno mantenuto incontaminato il nostro territorio, bisognerà dare prima o poi una medaglia al valor civile”. Ambiente - ha spiegato ancora il presidente - come tema privilegiato a cui “abbiamo sempre guardato con attenzione”. Prova ne sia la “buona esperienza all’assessorato di un politico e il successivo avvicendamento con cui abbiamo portato uno studioso di qualità come Silvio Greco”. . |
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AMBIENTE FVG: CONFRONTO SU PIANO REGIONALE ATTIVITÀ ESTRATTIVE |
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Trieste, 29 giugno 2009 - - L´assessore regionale all´Ambiente e Lavori pubblici, Vanni Lenna, ha promosso per mercoledì prossimo 1 luglio una giornata di confronto per avviare un percorso di riforma della legge regionale 35/1986 sulla disciplina delle Attività estrattive e per giungere alla predisposizione di un Piano Regionale delle Attività Estrattive, documento pur previsto dalla legge 35 ma sino a oggi mancante e pertanto fortemente sollecitato dalle categorie per superare una certa confusione normativa e disagi per gli imprenditori, soprattutto nelle fasi autorizzative. L´incontro si terrà a Villa Chiozza di Scodovacca, (Cervignano, Ud) a partire dalle ore 9. 00. Il programma della giornata, di cui sono partner Confindustria Fvg e Confartigianato Fvg, è pubblicato sul sito della Regione (www. Regione. Fvg. It) alla sezione "in evidenza", dove è anche possibile effettuare la registrazione on-line. Di fatto, ricorda Lenna, il legislatore già nel 1986 aveva individuato la necessità di una pianificazione in materia, ma nel corso di questi anni il Piano non ha mai visto la luce, con ripercussioni sul settore economico. "Ritengo - ha affermato in proposito l´assessore - che una mirata pianificazione consenta uno sviluppo e una gestione del sistema attraverso strumenti che garantiscano da un lato la salvaguardia degli interessi degli imprenditori e dei professionisti e, dall´altro, una efficace tutela del territorio, dell´ambiente e dei cittadini che manifestano una sempre più evidente coscienza ecologica". Allo scopo di condividere in via preliminare obiettivi, proposte e contenuti con le categorie di settore, il confronto del primo luglio prossimo sarà caratterizzato da uno spazio a interventi liberi, che vanno prenotati indirizzando una mail a "prae@regione. Fvg. It" e sintetizzandone i contenuti per meglio definire la scaletta dei lavori. . |
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IL RICICLO DEI RIFIUTI MOTORE DI SVILUPPO ECONOMICO |
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Roma, 29 giugno 2009 - Gestire in modo corretto i rifiuti fa bene. Non solo all’ambiente ma anche in termini di costi e benefici economici. A Montecitorio, l’8 luglio, si fa il punto sulle politiche dei rifiuti di imballaggio in Italia, aprendo il dibattito ad un confronto internazionale sulla nuova direttiva Ue. In anteprima sarà presentato lo studio “I benefici della raccolta-riciclo in Italia”. Sulle politiche ambientali e di sviluppo di ogni Paese, legislatori, imprese e istituzioni sono chiamati a ricercare un complesso equilibrio tra sostenibilità ambientale e fattibilità economica. Questo tema – con un focus particolare sui vantaggi dell’uso del riciclo in termini di benefici economici e ambientali e sul loro ruolo come forte motore di sviluppo economico – sarà al centro del convegno “Le politiche dei rifiuti in Italia: sostenibilità ambientale, sostenibilità economica” che si svolgerà a Roma l’8 luglio nella Sala delle Conferenze, piazza Montecitorio, 123/A, dalle 9 alle 13. Scopo del convegno è mettere a fuoco le opportunità e le criticità delle politiche dei rifiuti del nostro Paese, anche in vista della nuova Direttiva Ue e del contributo che la “green economy” può dare all’Italia nell’attuale fase di difficile congiuntura economica. Questo nel quadro di un confronto internazionale che vedrà presenti anche alti rappresentanti delle istituzioni europee, come Helmut Maurer, della Direzione ambiente della Commissione europea e Joachim Quoden, direttore Pro-europe. Nell’occasione verrà presentato uno studio, realizzato da Althesys, con i risultati prodotti dall’attività del sistema Conai per il riciclo e il recupero dei rifiuti di imballaggio, sia in termini di costi che di benefici, sia economici che ambientali e sociali, diretti e indiretti. È il caso dei costi di smaltimento evitati, delle emissioni da riciclo evitate e dei risparmi ottenuti dai materiali di riciclo. Ai lavori prenderanno parte Piero Perron, presidente Conai, Alessandro Marangoni, amministratore delegato Althesys, che presentarà lo studio “I benefici della raccolta-riciclo in Italia”; Helmut Maurer, della Direzione ambiente della Commissione europea, Joachim Quoden, direttore Pro-europe . Nella seconda parte della mattina, una tavola rotonda con Guido Morini, Confindustria, Daniele Fortini, presidente Federambiente, Corrado Scapino, presidente Fise-unire, Filippo Bernocchi, delegato Ambiente Anci, e Vittorio Cogliati Dezza, presidente Legambiente, coordinata da Jacopo Giliberto, del Sole 24 Ore. I lavori saranno conclusi dal ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo. . |
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