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VENERDI
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Notiziario Marketpress di
Venerdì 03 Luglio 2009 |
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SULLE TRACCE DI GIOTTO LUNGO LE STRADE DEL VINO E DELL’OLIO DELL’UMBRIA |
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Immaginare di andare – sulle orme di Giotto, dei suoi precursori, dei suoi allievi, dei suoi aiuti e dei suoi seguaci – in luoghi celeberrimi ma anche in quelli un po’ nascosti e perfino segreti ai più, dove l’arte è legata in maniera identitaria alla natura, ai suoi prodotti e al paesaggio che tutto comprende, percorrendo quel reticolo di vie fiancheggiate da lunghi filari di viti e omaggiate dall’incombente presenza di ulivi maestosi, che attraversano in lungo e largo l’Umbria. Non è un sogno, ma un’occasione assolutamente da non perdere, sia per l’eccezionale personalità dell’artista fiorentino che per l’ambiente straordinario in cui egli operò e che, per una buona parte, non ha subito sensibili cambiamenti. È ben nota l’esperienza di Giotto di Bondone nelle varie regioni d’Italia, tanto che il suo linguaggio espressivo divenne ben presto linguaggio comune al pari dell’italiano di Dante. Così come è incontestabile – nell’ambito dell’attività dell’artista-simbolo dell’intero Medioevo i cui effetti stilistici e tematici saranno alla base, di lì a meno di un secolo, delle opere dei grandi maestri del Rinascimento e il cui influsso si estese a tutte le sfere dell’arte – la svolta impressa dal suo genio alle tradizioni e alle scuole pittoriche dei luoghi dove il maestro si recò nel suo pellegrinaggio artistico. Tra questi luoghi, un posto di primissimo piano spetta all’Umbria, ed è proprio in questa regione che gli estimatori del famoso maestro fiorentino possono seguire un percorso emozionale più unico che raro, rispetto a tutti gli altri contesti possibili ed immaginabili, trovando inediti spunti di arricchimento personale. Sì, perché quella che si propone è una sorta di ricerca del tempo perduto nel presente, lungo le cosiddette Strade del Vino (denominate, secondo le zone di produzione, Strada del Cantico, Etrusco Romana, del Sagrantino e dei Colli del Trasimeno) e dell’Olio Extravergine d’Oliva Dop Umbria: un’unica lunga strada dei Rossi, dei Bianchi e del Verde-oro, legata alle principali colture e ai prodotti che più e meglio connotano il territorio, ne rappresentano l’unicità e ne costituiscono i più quotati indicatori di qualità enogastronomica. Una ricerca che non è un semplice viaggio nel “gusto” nella sua più completa accezione, ma una vera e propria filosofia di vita. Da assaporare lentamente, girovagando tra chiese e musei, antichi palazzi e umide viuzze, vecchi frantoi e profumate cantine, atelier d’artisti, botteghe artigiane, piccole locande e tranquille osterie, aziende agrarie e agrituristiche, in una sorta di percorso dei cinque sensi, risvegliati da rumori dimenticati, da cibi e bevande della tradizione, dall’avvicendarsi dei profumi delle stagioni, dall’impatto costante con la bellezza vera. Un percorso, inoltre, che è pure una ricerca cromatica. Chi andrà sulle tracce di Giotto e dei “giotteschi”, ma anche di altri artisti nativi e non che hanno fatto grande questa regione, potrà davvero verificare di persona la mirabile assonanza tra i colori della natura e dei suoi prodotti – dalle argentee foglie dell’ulivo a quelle rossicce delle viti, dall’azzurro del cielo al verde dell’olio e della campagna – ed i colori impressi sulle tele e sugli affreschi. L’impatto visivo, infatti, è così forte che anche un artista “forestiero” come Giotto non poté non far suoi tali scintillanti cromatismi, ma non solo. Quando il grande fiorentino incontrò l’Umbria fu sicuramente amore a prima vista. Così da interpretare nella maniera più forte e sincera lo spirito francescano e la religiosità di questa terra, dove ancora oggi sembrano trovare testimonianza e sostanza gli indimenticabili versi del Cantico delle Creature. Il primo approccio con Giotto non può che avvenire ad Assisi, nel trionfo della Basilica di San Francesco, la chiesa “caput et mater” dell’Ordine, identificata come il cantiere in cui la nuova pittura ha avuto modo di nascere ed esprimersi con accenti moderni che saranno comuni a tutta l’arte occidentale. Qui, del resto, operarono altri grandi maestri la cui attività precedette o seguì quella di Giotto, come i pittori Cimabue, Simone Martini e Pietro Lorenzetti. Gli esordi del maestro fiorentino si legano alla decorazione della Basilica Superiore dove dal 1296 al 1304, a soli settant’anni dalla morte del “poverello” e in un luogo già da tempo meta di pellegrinaggio, il pittore codificò, in 28 scene, l’iconografia di Francesco di Assisi, rendendone visibile la santità. Le idee nuove espresse da Giotto nei cicli della Chiesa Superiore di Assisi si diffusero con estremo vigore nei centri artistici umbri, provocando un rapido mutamento del linguaggio pittorico italiano immediatamente successivo. Il giottismo in Umbria si affermò già verso la metà dell’ultimo decennio del Duecento, specialmente a Perugia, Spello, Montefalco e la stessa Assisi. Giotto poi ritornò nella città del “poverello”, insieme ad un cospicuo numero di allievi e collaboratori, per sovrintendere alla realizzazione degli affreschi delle Cappelle nella Basilica Inferiore di San Francesco. Alcuni di questi collaboratori di Giotto sono rimasti anonimi e si identificano attraverso le loro opere e i luoghi per i quali queste furono realizzate. L’intervento della bottega giottesca nella Chiesa Inferiore riguarda sia la decorazione della Cappella di San Nicola – in cui operò una maestranza composta da pittori che avevano partecipato alla realizzazione delle Storie francescane della Basilica Superiore tra i quali il Maestro della Cappella di San Nicola – sia gli affreschi del transetto destro, quelli della crociera centrale e quelli della Cappella della Maddalena. In entrambe le Cappelle avrebbe lavorato anche il Maestro espressionista di Santa Chiara. Tra le altre opere di scuola giottesca in Umbria preziosi affreschi si trovano, per restare ad Assisi, nella volta dell’altare principale nella Basilica Inferiore ad opera del Maestro delle Vele; nelle vele della Basilica di Santa Chiara realizzati dal Maestro espressionista di Santa Chiara; nella Cappella di San Giorgio sempre nella Basilica di Santa Chiara nati dall’estro di Puccio Capanna (il più moderno tra i seguaci di Giotto di cui, in particolare, si conservano le Storie della Passione nel Museo Diocesano e Cripta di San Rufino) e di altri pittori anonimi tutti di stampo giottesco. Ed ancora sono di scuola giottesca gli affreschi della Chiesa di San Damiano con “il lancio dei denari al prete da parte di San Francesco”. A Spello, nella splendidissima Colonia Julia – sui cui crinali incantati continuano a generarsi i generosi vini del Cantico ed i sontuosi oli che da Assisi arrivano a Spoleto passando per Trevi, la “capitale” dell’oro verde – sopra l’altare della chiesa di Sant’andrea si può ammirare invece la Croce forse opera anch’essa del Maestro espressionista di Santa Chiara o comunque di un giottesco. A Città della Pieve – patria di un altro grande pittore Pietro Vannucci detto il Perugino e zona “bagnata” dalle preziose gocce dell’olio Dolce Agogia del Trasimeno – è d’obbligo una visita all’Oratorio di San Bartolomeo dove campeggiano gli affreschi della “Crocifissione o Pianto degli Angeli” attribuibili forse a Jacopo di Mino del Pellicciaio. Così come, per restare in questo territorio, non si può non fare opera di intensa meditazione di fronte alla “Maestà” all’interno della Pieve di San Michele Arcangelo all’isola Polvese. Particolarmente suggestiva è l’escursione all’Eremo di Santa Maria Giacobbe a Pale di Foligno che conserva l’affresco “Morte di Maria” forse di Cola di Petrucciolo. Un’altra opera del Maestro espressionista di Santa Chiara (che pare abbia lavorato insieme al Maestro di Farneto anche al ciclo pittorico della sala dei Notari a Perugia) si trova nell’abside della chiesa di San Francesco a Gubbio. Da Gubbio a Montefalco – dove oltre al Rosso regna sua maestà il Sagrantino Docg – la scuola giottesca annovera altri capolavori: gli affreschi più antichi della chiesa di Sant’agostino, quelli del Crocifisso in San Francesco attribuiti al Maestro espressionista di Santa Chiara e quelli della Cappella della Croce in Santa Chiara, anche se qui lo stile giottesco viene arricchito da una forte componente drammatica tipica umbra. L’originale viaggio sui passi di Giotto e dei suoi seguaci potrebbe concludersi – brindando con l’eccezionale Grechetto dalle mille suggestioni – a Todi dove ancora un volta lo stupore si mescola alla commozione non appena giunti davanti a un’opera giottesca: gli affreschi della Cappella di San Francesco nella chiesa di San Fortunato. Ma tante altre, ovviamente, sono le “meraviglie” dell’Umbria dell’Arte che ne fanno una sorta di Museo diffuso. Alcune sempre legate in qualche misura al nome di Giotto. Al di là delle opere di Giunta Pisano e del Maestro di San Francesco che si trovano nel Museo della Porziuncola – tra le più preziose reliquie architettoniche francescane insieme alla Cappella del Transito custodite all’interno della Basilica di Santa Maria degli Angeli – non mancano ulteriori motivi e testimonianze per ricordare il maestro fiorentino. Per esempio, la lezione di Arnolfo di Cambio – lo scultore della Fontana Minore di Perugia, i cui cinque elementi marmorei superstiti sono visibili presso la Galleria Nazionale dell’Umbria (insieme ad opere di stampo giottesco tra cui una tavoletta votiva di Puccio Capanna) – fu molto importante per la sua formazione, così come lo fu quella di Nicola Pisano autore con Giovanni Pisano della Fontana Maggiore, il monumento simbolo del capoluogo umbro. E tante ancora, all’interno di questi percorsi dell’arte, le sorprese dell’Umbria dell’Olio dove nelle cinque sottozone (Colli Martani, Colli Assisi Spoleto, Colli del Trasimeno, Colli Orvietani, Colli Amerini) primeggiano cultivar, che in purezza o sapienti blend, raccontano i sapori speciali del moraiolo, del frantoio, del leccino, o la lunga vita di varietà storiche come la San Felice di Giano dell’Umbria e la Dolce Agogia del Trasimeno. E propone ulteriori specialità da un angolo all’altro anche l’Umbria del Vino che esplode in tutta la sua classica pienezza nell’Orvietano, che oltre ai famosi e storici bianchi conosce un’inaspettata riscoperta bacchica color rubino, a Narni e nell’Amerino con il Ciliegiolo, a Torgiano – dopo il Sagrantino di Montefalco la Riserva di queste parti è l’altra Docg dell’Umbria – passando per il Trebbiano Spoletino, per il Gamay del Trasimeno e molte altre delizie per il palato. E per arrivarci, come si è visto, se tanti sono i percorsi, unica è la strada. Che porta alla scoperta di Giotto, dell’arte, del gusto, della natura e dei paesaggi dell’Umbria più segreta e suggestiva. Www. Stradevinoeolio. Umbria. It . |
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GIARDINI ALPINI E GIARDINI DI ROCCE TRA LE MONTAGNE DELLA VALLE D’AOSTA |
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Dal mese di Giugno è possibile visitare i quattro i giardini botanici della Valle d’Aosta, i due giardini di rocce nonché le aree verdi protette in cui scoprire o studiare centinaia di specie diverse o seguire su percorsi guidati la storia geologica della regione. Uscendo dalla A5 a Pont-sain-martin in direzione Gressoney-saint-jean, a Fontainemore, si trova il giardino di rocce Le pietre del Lys. Un percorso didattico che porta il visitatore alla scoperta dei principali eventi geologici della Valle in un viaggio immaginario che dalla Dora Baltea giunge fino al massiccio del Monte Rosa illustrando le caratteristiche delle principali formazioni rocciose (Tel. 0125-804843). Da Aosta è imperdibile il Parco del Castel Savoia in località Belvedere. Costruito dalla Regina Margherita nel 1898, è stato inaugurato nel 1990. Si differenzia dagli altri giardini valdostani per il tipo di impostazione che privilegia soprattutto l´aspetto estetico. (Tel. 0125/366143 - dal 1° Maggio al 30 Settembre). Uscendo ad Aosta Est in direzione Pollein, si incontra l’area attrezzata Grand Place che propone ai visitatori –accanto ad aree picnic con parco giochi e percorso ad anello per jogging- uno speciale sentiero accessibile anche ai disabili, con una serie di grandi rocce affiancate da cartelli descrittivi che ne riportano le caratteristiche, poste secondo un ordine geologico e geografico. (Tel. 0165-53149). Da Aosta Ovest/saint Pierre, salendo subito dopo Cogne verso Valnontey, alle porte del Parco Nazionale del Gran Paradiso, il giardino Paradisia incanta i visitatori con circa 1500 specie di piante, tra cui rari esemplari della flora d’alta quota europea ed extra-europea (come o licheni a crescita spontanea che si trova sparsa su dieci massi) ma soprattutto con il Giardino delle Farfalle (Tel. 0165/74147 - dal 9 Giugno al 9 Settembre). Il giardino Chanousia (nell’immagine), sul Colle del Piccolo San Bernardo, a 13 km da La Thuile (A5 uscita Morgex), nasce nel 1897 per opera dell´abate Pierre Chanoux, ed è il più “antico” giardino alpino italiano. Abbandonato durante la Seconda Guerra Mondiale, Chanousia viene ricostruito nel 1978 ed oggi ospita 1600 specie di piante alpine e dispone di un laboratorio scientifico, di un piccolo Museo e di un gruppo di studiosi volontari che d’estate sono a disposizione per visite guidate. (Tel. +33/479074332 - dal 1° Luglio al 30 Settembre) Al termine del primo tratto della funivia del Monte Bianco (A5 Uscita Courmayeur), al Pavillon, si trova infine il più alto giardino d’Europa con i suoi 2180 mt. Di altitudine. Il Giardino Saussurea prende nome dal fiore Saussurea alpina chiamato così in onore di Horace Benedict de Saussure, promotore della prima ascesa al Monte Bianco nel 1786 e ospita circa 600 piante. (Tel. 333. 4462959 - da fine Giugno a fine Settembre). Www. Lovevda. It . |
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CORCHIA DI BERCETO (PR): UN´ESTATE IN MINIERA... |
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Un’ estate alla scoperta delle antiche miniere di Corchia. Ripristinato il sentiero e la galleria della "Pietra del Fuoco". Escursioni e laboratori per bambini di tutte le età. Parma, 25 giugno 2009 – Le miniere di Corchia torneranno a vivere, non per l’estrazione dei minerali ma per offrire a curiosi e turisti una visione "dal di dentro" delle meraviglie della terra. Grazie a un progetto finanziato dalla Provincia di Parma realizzato con l’Associazione culturale per la divulgazione scientifica "Googol", è divenuto accessibile un percorso unico nel suo genere: il sentiero e la galleria della miniera Pietra del Fuoco. Lungo la via percorsa agli inizi del secolo dai minatori, sono stati installati pannelli informativi, e realizzate aree di sosta con giochi (corde, giochi di arrampicata, pietre su cui saltare, tubi in cui infilarsi) per avvicinare anche i bambini al particolare ambiente della miniera. Il sentiero non presenta particolari difficoltà e il dislivello complessivo per raggiungere la miniera è di 250 m. La galleria, ben illuminata, sarà aperta in occasione delle iniziative o su prenotazione per gruppi. Ha uno sviluppo di circa 50 metri e una struttura a croce con due diramazioni laterali secondarie. Per far conoscere meglio a adulti e bambini questo ambiente unico la Provincia di Parma promuove diverse escursioni. La prima è in programma per domenica 5 luglio con "Vita in miniera", una tranquilla passeggiata fino alla meta con giochi e attività scientifiche lungo il percorso. L’escursione ha la durata dell’intera giornata ed è necessario il pranzo al sacco. Il 12 luglio è la volta di "Sotto il cielo di Corchia" una escursione condotta da un esperto di flora che illustrerà le particolari specie della zona, e al rientro, dopo cena, è previsto un laboratorio di costruzione di un astrolabio e osservazione delle stelle. Domenica 26 luglio "Miniere, rocce e racconti" con uno spettacolo di burattini su tema della geologia sotto i castagni di Corchia a cui seguirà l’escursione alle miniere. Domenica 9 agosto in concomitanza con la tradizionale "Festa della Pattona" è in programma "Miniere, rocce e minerali" iniziativa dedicata ai minerali. Si sale alla miniera con un esperto e al ritorno è prevista una esposizione di rocce e minerali della zona a cura del Gruppo Mineralogico e Naturalistico Parmense. Domenica 23 agosto chiude il calendario "Miniere, terra e colori" in cui la visita è preceduta da un laboratorio sulla realizzazione dei colori in modo naturale. Tutte le escursioni sono condotte dalle Gae, Guide Ambientali Escursionistiche mentre i laboratori, per bambini di tutte le età, sono curati da esperti della Associazione Googol. E’ obbligatoria la prenotazione; numero massimo di partecipanti: 25. In caso di maltempo il programma delle giornate potrà essere modificato e i laboratori potranno svolgersi al chiuso. Tutte le iniziative sono gratuite Info e Prenotazioni: Parma Point - tel. 0521. 931800, info@parmapoint. It, www. Turismo. Parma. It . . |
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UN’ ESTATE ALLA SCOPERTA DELLE ANTICHE MINIERE DI CORCHIA
RIPRISTINATO IL SENTIERO E LA GALLERIA DELLA “PIETRA DEL FUOCO”. ESCURSIONI E LABORATORI PER BAMBINI DI TUTTE LE ETÀ |
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Le miniere di Corchia torneranno a vivere, non per l’estrazione dei minerali ma per offrire a curiosi e turisti una visione “dal di dentro” delle meraviglie della terra. Grazie a un progetto finanziato dalla Provincia di Parma realizzato con l’Associazione culturale per la divulgazione scientifica “Googol”, è divenuto accessibile un percorso unico nel suo genere: il sentiero e la galleria della miniera Pietra del Fuoco. Lungo la via percorsa agli inizi del secolo dai minatori, sono stati installati pannelli informativi, e realizzate aree di sosta con giochi (corde, giochi di arrampicata, pietre su cui saltare, tubi in cui infilarsi) per avvicinare anche i bambini al particolare ambiente della miniera. Il sentiero non presenta particolari difficoltà e il dislivello complessivo per raggiungere la miniera è di 250 m. La galleria, ben illuminata, sarà aperta in occasione delle iniziative o su prenotazione per gruppi. Ha uno sviluppo di circa 50 metri e una struttura a croce con due diramazioni laterali secondarie. Per far conoscere meglio a adulti e bambini questo ambiente unico la Provincia di Parma promuove diverse escursioni. La prima è in programma per domenica 5 luglio con “Vita in miniera”, una tranquilla passeggiata fino alla meta con giochi e attività scientifiche lungo il percorso. L’escursione ha la durata dell’intera giornata ed è necessario il pranzo al sacco. Il 12 luglio è la volta di “Sotto il cielo di Corchia” una escursione condotta da un esperto di flora che illustrerà le particolari specie della zona, e al rientro, dopo cena, è previsto un laboratorio di costruzione di un astrolabio e osservazione delle stelle. Domenica 26 luglio “Miniere, rocce e racconti” con uno spettacolo di burattini su tema della geologia sotto i castagni di Corchia a cui seguirà l’escursione alle miniere. Domenica 9 agosto in concomitanza con la tradizionale “Festa della Pattona” è in programma “Miniere, rocce e minerali” iniziativa dedicata ai minerali. Si sale alla miniera con un esperto e al ritorno è prevista una esposizione di rocce e minerali della zona a cura del Gruppo Mineralogico e Naturalistico Parmense. Domenica 23 agosto chiude il calendario “Miniere, terra e colori” in cui la visita è preceduta da un laboratorio sulla realizzazione dei colori in modo naturale. Tutte le escursioni sono condotte dalle Gae, Guide Ambientali Escursionistiche mentre i laboratori, per bambini di tutte le età, sono curati da esperti della Associazione Googol. E’ obbligatoria la prenotazione; numero massimo di partecipanti: 25. In caso di maltempo il programma delle giornate potrà essere modificato e i laboratori potranno svolgersi al chiuso. Tutte le iniziative sono gratuite Info e Prenotazioni: Parma Point - tel. 0521. 931800, info@parmapoint. It, www. Turismo. Parma. It . |
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AOSTA: MOSTRA MEMORIA SOTTOTRACCIA SEGNI E FORME DELL’ARCHEOLOGIA |
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L’assessore all’istruzione e cultura, Laurent Viérin, inaugura oggi, alle ore 18, presso il Mar-museo Archeologico Regionale di Aosta, la mostra dal titolo Memoria sottotraccia. Segni e forme dell’archeologia. A conclusione della mostra dedicata Agli Dei Mani si apre, nuovamente nella cripta archeologica del Museo, questa nuova esposizione, in cui segni e forme dell’archeologia sublimano da testimonianza del passato, si elevano a libera riflessione sul significato del “ricordare”. Sono esposte dieci grandi stampe fotografiche tirate da lastre negative di vetro del Xix secolo che diventano, a terra o sospese, veri e propri reperti archeologici, dove ogni imperfezione dello sviluppo, graffio o segno che sia, rappresenta un “ricordo” sulle stampe eseguite da Enrico Peyrot. La relazione tra l’antico e l’arte contemporanea è affrontata dall’artista valdostana Giuliana Cunéaz con due opere realizzate appositamente per quest’occasione. Attraverso l’esposizione sotto vetro di sette plastici rappresentanti testimonianze del patrimonio culturale valdostano, realizzati nell’ambito di progetti museografici in collaborazione con il Politecnico di Torino, si vuole presentare la ricerca effettuata sul patrimonio archeologico valdostano quasi a rappresentare idealmente un platonico “mondo delle idee”. «In questa esposizione - sottolinea l’Assessore Laurent Viérin - segni e forme dell’archeologia ‘fissati’ nelle foto storiche conservate sino ad ora nei nostri Archivi, restaurate e riscoperte, dialogano con l’arte contemporanea e i geniali progetti dei giovani architetti del domani. Abbiamo voluto sperimentare un nuovo approccio allestitivo per dare una risposta ad una problematica che riteniamo importante quale quella delle disabilità visive. - prosegue l’Assessore - In occasione del bicentenario della nascita di Louis Braille, questa mostra offre degli strumenti per avvicinare questo pubblico. Il percorso nel sottosuolo del Museo è allestito con affascinanti plastici ricostruttivi del Teatro e dell’Anfiteatro romano di Augusta Prætoria e dei resti dei due principali colli alpini della nostra Regione, il Piccolo e il Gran San Bernardo, che possono essere toccati per comprenderne le forme, mentre le foto sono corredate da didascalie estese con testi in braille». L’allestimento, di particolare impatto e suggestione, offre quindi un parallelo percorso tattile attraverso i plastici realizzati da Francesco Corni. Alla mostra saranno correlate conferenze e eventi culturali nel corso dell’anno. Per ulteriori informazioni: Assessorato dell’istruzione e cultura, Direzione restauro e valorizzazione: telefono 0165. 275905, sito internet: www. Regione. Vda. It . |
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PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO: AVVENTURE ED EMOZIONI NEI PARCHI |
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Su queste montagne serpeggiano i sentieri un tempo percorsi da antiche genti che controllavano i commerci e favorivano gli scambi culturali: era il popolo dei Sindunes appartenente alle nobili stirpi reto-celtiche. "I sentieri dell´archeologia" sono un´escursione all´insegna della storia e della ricerca archeologica svolta nell´intento di porre di fronte a noi gli insegnamenti del passato. Itinerario: Val di Peio. Ritrovo a Peio Fonti (Tn), ore 9. 00. Rientro alle ore 17. 00. Quota di partecipazione: Euro 8,00 (sconto del 50% per ragazzi fino a 14 anni, accompagnati da un adulto). Equipaggiamento consigliato: scarpe da trekking, giacca a vento, zaino, borraccia, pranzo al sacco. Prenotazione obbligatoria entro le ore 18. 00 del giorno precedente l´escursione presso: Centro Visitatori di Rabbi/località Rabbi Fonti/rabbi (Tn) Tel. 0463/985190; Centro Visitatori di Peio/via Roma, 28/Cogolo (Tn) Tel. 0463/754186; Parco Nazionale dello Stelvio/ufficio periferico trentino, Via Roma, 65/Cogolo (Tn) Tel. 0463/746121. Altre info sul Parco Nazionale dello Stelvio http://www. Parks. It/parco. Nazionale. Stelvio . |
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PARCO REGIONALE DEI SASSI DI ROCCAMALATINA (EMILIA-ROMAGNA): QUATTRO GIORNI D´AVVENTURA DAL 2 AL 5 LUGLIO |
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Campeggio per ragazzi (dagli 8 ai 12 anni). Quattro giorni di vera avventura… impareremo ad arrampicare, a tirare con l´arco, ad avventurarci su percorsi aerei. Come i cowboy cucineremo la carne alla brace e tanto altro ancora. Dormiremo in tenda e ci sfideremo in tante competizioni che ci faranno scoprire quanto siamo avventurieri. Ci aspetterà una grande esperienza!!! Ritrovo alle ore 9. 00, presso l´Ostello "l´Antico Ospitale di S. Giacomo" - Zocca (Mo). Note: sistemazione in tenda. L´ostello presso l´Ospitale è d´appoggio in caso di maltempo e per i servizi igienici e il servizio cucina. Partecipazione a numero chiuso max 20 ragazzi. Costi: Euro 160 comprensivi del vitto, le tende, tre accompagnatori e l´animazione. Prenotazione obbligatoria entro il 15/06: Gianluigi Olmi 347/3015119 - E-mail: oium@libero. It - Riccardo Solmi: 340/0780939 - 338/8459659. Altre info sul Parco dei Sassi di Roccamalatina http://www. Parks. It/parco. Sassi. Roccamalatina . |
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IL 5 LUGLIO - LE DOMENICHE DELLA VAL CANALI AL PARCO NATURALE PANEVEGGIO - PALE DI SAN MARTINO (TRENTINO ALTO ADIGE) |
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Pomeriggio dedicato ad intrattenimenti ludici per bambini e ragazzi e inaugurazione della mostra Bambini di montagna Storie d´infanzia (1870-1960). Rientra fra le grandi mostre promosse, in questi anni, dall´Ente Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino. Il percorso espositivo intende raccontare e documentare l´infanzia e la fanciullezza attraverso degli spaccati di vita: il momento della nascita, i giorni di scuola, il gioco, la formazione, l´iniziazione sul lavoro. Protagoniste saranno le tante generazioni che si avvicendarono nei territori alpini, nel lungo periodo antecedente l´epoca della modernizzazione economica, sociale e culturale degli anni Sessanta. Fotografie e autobiografie accompagnano il visitatore in un percorso che, a partire dagli ultimi tre decenni dell´Ottocento, giunge fino al secondo dopoguerra. L´area geografica presa in considerazione nella mostra è costituita dalle valli del Cismon e del Vanoi, nel territorio del Parco, ma via via entrano nel percorso anche altre valli trentine. A Villa Welsperg, ore 15. 00. Per ulteriori informazioni, contattare l´Ente Parco: Tel. 0439/64854 - E-mail: info@parcopan. Org Altre info sul Parco Paneveggio - Pale di San Martino http://www. Parks. It/parco. Paneveggio. Pale. S. Martino . |
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IL 5 LUGLIO - TRADIZIONI AL PARCO DELLE ALPI MARITTIME (PIEMONTE) - FESTA DEI MARGARI |
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E´ il ritrovo tra quanti praticano ancora oggi, nella Valle Grande di Vernante, un´attività che affonda le radici in tempi antichissimi. Nell´ambito della manifestazione si svolgono appuntamenti gastronomici, escursioni, mostre, musiche e balli occitani. A Vernante, frazione Palanfrè (Cn). Informazioni: Tel. 0171/97397. Altre info sul Parco Alpi Marittime http://www. Parks. It/parco. Alpi. Marittime . |
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DAL 5 ALL´11 LUGLIO - SPORT, EMOZIONE E DIVERTIMENTO AL PARCO DELL´ADAMELLO LOMBARDIA) |
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Vacanze Avventura Nel Parco Per Ragazzi Da 11 A 13 Anni La montagna del Parco è natura ma anche sport, emozione e divertimento! Questi sono i tre ingredienti della Vacanza Avventura per i ragazzi: escursioni per osservare la fauna selvatica in selvagge vallate, trekking di due giorni con pernotto in rifugio nella suggestiva Conca Aviolo per provare l´arrampicata su parete di roccia e osservare la fauna dall´osservatorio del Parco, un adrenalinico pomeriggio all´Adamello Adventure Park e per concludere. Un pomeriggio lungo i sentieri con la mountain bike. Per ulteriori informazioni: Tel. 0364/76165 - Email: alternamb@libero. It Altre info sul Parco dell´Adamello http://www. Parks. It/parco. Adamello . |
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IL 5 LUGLIO - ESCURSIONE CON GLI ASINI AL PARCO NAZIONALE APPENNINO TOSCO-EMILIANO (TOSCANA, EMILIA-ROMAGNA) |
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La´, Dove Nasce Il Fiume Secchia Escursione con gli Asini alla scoperta delle sorgenti del fiume Secchia. Per informazioni: Stefano 347/4878744, Sara 347/0475779, mail: info@ostellodeibalocchi. It Altre info sul Parco Nazionale Appennino Tosco-emiliano http://www. Parks. It/parco. Nazionale. App. Tosco. Emil . |
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LA VAL DI NON, IN TRENTINO, SI APPRESTA A CELEBRARE L’EVENTO NATURALE PIÙ SIGNIFICATIVO E IMPORTANTE DELLA STAGIONE FLORANAUNIA |
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La manifestazione giunta alla terza edizione, é in programma per due settimane, dall’11 al 26 luglio, a Cles, capoluogo della Val di Non. Floranaunia offre a tutti la possibilità unica di muoversi in un centro storico trasformato in un immenso giardino fiorito, pieno di fragranze, in cui spiccano i fiori provenienti da ogni angolo del mondo. I mille e mille petali variopinti daranno vita ai concorsi artistici dei più prestigiosi vivaisti, ma anche a mostre di risonanza internazionale, convegni specialistici, conferenze, intrattenimenti serali e molto altro ancora. In queste due settimane il rinascimentale e severo centro di Cles, un tempo appartenente al principato vescovile di Trento, si trasformerà in un immenso e variegato giardino all’aperto, dove si mischiano in armonia i colori e i profumi dei più spettacolari fiori che la natura produca. Floranaunia si estende su una superficie di oltre 10. 000 metri quadrati, offrendo al visitatore una passeggiata indimenticabile, arricchita da numerose altre iniziative: dalla gara tra gli abitanti nel fare fiorire i propri balconi a quella dei negozianti impegnati a creare parterre verdi e fioriti davanti ai loro esercizi. Ma il fascino di Floranaunia sarà affidato soprattutto alle mani esperte degli specialisti. Artisti e scultori provenienti da ogni parte del mondo parteciperanno al concorso “Fieno e Fiori” (Fen e Fiori) creando opere d’arte con il solo impiego di fieno, fiori e unicamente materiali naturali. Oltre cinquanta carri storici, usati un tempo per il trasporto del fieno, saranno radunati a Cles da tutta la valle e verranno allestiti dai migliori vivaisti presenti alla manifestazione. Un’altra attrazione sarà allestita nello spazio prospiciente l’appena restaurato Palazzo assessorile, uno dei luoghi storici più importanti di tutta la valle. Si tratta dell’Hortus conclusus, cuore della manifestazione, con i suoi grandi spazi ombreggiati, sede dei principali appuntamenti in calendario, dalle cerimonie ufficiali alla degustazione dei prodotti tipici trentini. Floranaunia propone altre iniziative di grande interesse, prima tra tutte quella riguardante il rapporto tra i fiori e il benessere psico-fisico. I fiori rappresentano la massima espressione del regno vegetale; oltre a bellezza, colore e profumo, oggi si sa che i fiori emettono sottili vibrazioni e energie. La forma specifica e il colore di ogni fiore corrispondono a un particolare riflesso della frequenza di vibrazione creata dalla luce. Grazie a un processo, semplice e sofisticato insieme, è possibile accedere a questi modelli energetici che aiutano, tanto gli esseri umani quanto piante e animali, a ricostruire uno stato naturale di armonia. Le essenze di particolari fiori, agendo sulla condizione psico-fisica, aiutano l’uomo a superare molti stati negativi; si consegue così un nuovo equilibrio emozionale, condizione prima per il raggiungimento dell’armonia e del benessere. Nell’ambito di Floranaunia a cura del Centro Natura di Cles si terrà una serie di Conferenze sul tema “Quando i fiori conducono al benessere”. Il tema sarà articolato in tre Conferenze (martedì, giovedì e sabato alle ore 18) che verranno replicate anche nella seconda settimana di Floranaunia. La prima Conferenza svolgerà il tema “L’energia dei fiori fonte di benessere”, di cui è stato dato qualche cenno. La seconda verterà su “Quando il colore dei fiori diventa terapia”. La percezione dei colori ha effetti tanto sul corpo quanto sulla mente; essa determina nell’uomo importanti reazioni psico-fisiche e a determinati colori corrispondono risposte specifiche di tipo fisiologico, motorio, posturale, oltre che psichico ed emotivo. Un esempio: la rosa, con il suo rosso e il rosa intenso, ha una funzione tonificante sul cuore. Il terzo tema trattato sarà “Corpo, mente, respiro nel massaggio bioenergetico con i fiori”. Il massaggio bioenergetico si può definire “su misura” perché tiene conto del carattere e della tipologia fisica della persona. Si differenzia da altri tipi di massaggio in quanto usa le manipolazioni in sincronia con la respirazione. Viene eseguito con oli essenziali e essenze di particolari fiori che, attraverso la pelle, raggiungono il sangue e vengono portate alle cellule dei vari distretti corporei. Bellezza, colore e benessere sono le offerte di Floranaunia, un evento da non perdere e un invito da non dimenticare . |
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TRIESTE: 44^ MOSTRA DEL PAESAGGIO |
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Oggi, venerdì 3 luglio 2009 alle ore 18,30, presso la Sala Umberto Veruda di Palazzo Costanzi, Piazza Piccola 2, alla presenza dell’Assessore alla Cultura Massimo Greco, del Direttore dell’Area Cultura e Sport Adriano Dugulin, del Presidente della Società Artistico Letteraria Sergio Brossi, di Marianna Accerboni e di Enrico Fraulini, curatori della mostra, verrà inaugurata la 44^ Mostra del Paesaggio, organizzata dalla Società Artistico Letteraria e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste. Appuntamento a sorpresa con la Mostra del Paesaggio, giunta alla 44^ edizione e promossa dalla Società Artistico Letteraria di Trieste (fondata nel 1945 dal poeta Marcello Fraulini) congiuntamente con l’Assessorato alla Cultura del Comune. Infatti, come interessante consuetudine, è possibile aderire fino alla sera di giovedì alla ormai storica esposizione. La rassegna s’inaugurerà a Trieste venerdì 3 luglio alle ore 18. 30 nella Sala Umberto Veruda di palazzo Costanzi (Piazza Piccola, 2) alla presenza dell’Assessore alla Cultura Massimo Greco. L’esposizione rimarrà visitabile fino al 2 agosto tutti i giorni con orario 10. 00 – 13. 00 / 17. 00 – 20. 00. In mostra convergono ogni anno molteplici aspetti del linguaggio artistico contemporaneo, riuniti nella prestigiosa sede messa a disposizione, come anche per l’edizione 2007 e 2008, dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste. L’articolata rassegna, cui inviano ogni anno i propri lavori numerosi artisti di Trieste, del Friuli Venezia Giulia, di altre regioni italiane e paesi stranieri, si propone di offrire un panorama a 360° dell’arte visiva ispirata al tema del paesaggio. Nel corso dell’esposizione, le cui opere sono state selezionate da una giuria composta da Marianna Accerboni, Sergio Brossi, Adriano Dugulin, Antonio Denich ed Enrico Fraulini, sono previsti tre interessanti eventi collaterali: venerdì 10 luglio alle ore 21. 00 avrà luogo un’importante appuntamento intitolato Il collezionista. Incontro con Maurizio Zanei, bellezza ed etica di una collezione, ideato e curato da Marianna Accerboni; venerdì 17 luglio alle ore 21. 00 si svolgerà una variegata Serata Letteraria, ideata e curata da Enrico Fraulini, che presenterà il poeta veneziano Gino Pastega con un intervento musicale del flautista Stefano Casaccia e del clavicembalista Manuel Tomadin; giovedì 23 luglio alle ore 21. 00, appuntamento d’eccezione intitolato Piero Dorfles, il fascino della comunicazione, che ospiterà il grande giornalista e critico letterario di origine triestina. L’incontro, ideato e curato da Accerboni e realizzato grazie al generoso contributo della Banca di Cividale e di La Giuliana Cornici, sarà sottolineato da una performance di luce. Nel corso della manifestazione la famiglia del pittore Carlo Giorgio Titz consegnerà una medaglia a Sergio Altieri. La mostra del Paesaggio rappresenta uno storico e atteso appuntamento per gli artisti e per il pubblico triestino e della Regione. Le sue origini risalgono infatti alla fine del 1960, quando il professor Marcello Fraulini, fondatore della Società Artistico Letteraria - Sal intuì che la pittura di paesaggio era tutt’altro che morta, ma che in essa si potevano racchiudere significativi aspetti del linguaggio artistico contemporaneo. Così tra il 1960 e il 1961 nella sede triestina dell’Usis si tenne la prima edizione della Mostra del Paesaggio, cui parteciparono i più bei nomi dell’arte locale dell’epoca. Di sede in sede, dal Circolo Italsider al Bastione Fiorito del Castello di San Giusto, agli spazi al pianoterra del Palazzo del Lloyd della Presidenza della Regione, alla Biblioteca Statale di Palazzo Morpurgo, la prestigiosa iniziativa, uno degli appuntamenti espositivi più riusciti e frequentati dell’anno per qualità delle opere e numero degli artisti partecipanti, è infine approdata a Palazzo Costanzi nella sala recentemente dedicata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste al pittore Umberto Veruda. |
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CERVIA AMA IL LIBRO IN FESTIVAL |
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Sarà dedicata ai grandi autori italiani l’edizione 2009 di Cervia, la spiaggia ama il libro, la manifestazione letteraria più famosa d’Italia Cervia ama il libro in Festival I migliori volti del panorama letterario e giornalistico italiano, e non solo, si daranno il cambio per festeggiare la manifestazione dedicata ai libri che compie 17 anni. A Cervia e Milano Marittima, da metà luglio al giorno di Ferragosto. Prende il via, come sempre il 16 luglio Cervia, la spiaggia ama il libro, la manifestazione organizzata da Ascom Associazione Albergatori Cervia, che quest’anno per festeggiare i suoi 17 anni propone una estate ricca di libri, opportunità culturali e di intrattenimento nel nome dei grandi autori italiani. Sarà questo infatti il filo conduttore dell’edizione 2009, che, per la prima volta, veste la rassegna letteraria più famosa d’Italia dell’aurea del Festival. Molte come sempre le collaborazioni, con l’Ordine dei Giornalisti e col Premio Ilaria alpi, per la sezione Cervia, la spiaggia ama il libro fra pace e guerra, che si svolgerà a fine luglio e che porterà in città le migliori firme del mondo giornalistico e premierà l’operatore di guerra 2009. Con la Regione Emilia Romagna, assessorato all’agricoltura e al turismo, per quanto riguarda la sezione dedicato al gusto e al territorio, con percorsi pensati apposta per promuovere i prodotti tipici e le eccellenze dell’enogastronomia. Sono solo alcune delle novità dell’edizione 2009. In diciassette anni Cervia, la spiaggia ama il libro ha fatto il pieno di novità letterarie e giornalistiche, presentando ogni estate, da metà luglio al giorno di Ferragosto, il meglio del panorama letterario e giornalistico italiano. Tre i filoni della manifestazione: gli incontri con l’autore, nei pomeriggi e nelle sere d’estate; lo sbarco degli autori sulla spiaggia di Cervia il giorno di Ferragosto e un libro in ogni stanza, il dono che gli albergatori di Cervia hanno fatto ogni anno il 15 agosto ai loro clienti in questi sedici anni. Il tutto è nato per contrastare la confusione dei gavettoni il giorno di Ferragosto, da quell’idea è nata una manifestazione che ha saputo unire, negli anni, cultura, divertimento, spettacolo e turismo. Quest’anno Cervia, la spiaggia ama il libro, oltre ai 50 appuntamenti con le migliori penne del panorama letterario e giornalistico italiano, propone molte novità. “prima di compiere la maggiore età – spiega Terenzio Medri, presidente di Cervia, la spiaggia ama il libro – nel 2010, quando festeggeremo con un cartellone molto innovativo, abbiamo deciso di assumere i panni di un Festival, mettendo in fila le cose che abbiamo fatto in questi anni. Le collaborazioni, le amicizie, i volti passati di qua. La cosa sorprendente è che i bei nomi della cultura italiana, autori, giornalisti e non solo, stati tutti nostri compagni di viaggio”. Da qui anche l’idea di puntare tutta la comunicazione 2009 su “Alcuni degli amici di Cervia, la spiaggia ama il libro”, con iniziative che verranno presentate entro la prima metà di luglio. Cervia, la spiaggia ama il libro prosegue come sempre fino al giorno di Ferragosto, proponendo anche altri percorsi tematici, come quello dedicato alla fisica, “Fisica sotto le stelle” e quello che parla di poesia. Non mancheranno, poi, eventi speciali dedicati a temi di attualità e personaggi noti. Ulteriori informazioni e il calendario completo della manifestazione saranno presto visitabili sul sito www. Cerviamalibro. It, dove sarà possibile scoprire anche tutte le novità della diciassettesima edizione di Cervia, la spiaggia ama il libro, con gli incontri con l’autore e con lo sbarco degli autori, il giorno di Ferragosto. In un crescendo di momenti unici si arriva infatti all’evento dell’estate: lo sbarco degli autori di Ferragosto. Appuntamento principe della kermesse letteraria, “lo sbarco” prevede che gli autori arrivino dal mare, su antiche imbarcazioni da pesca e si intrattengano in festa senza uguali con il popolo di turisti davanti al Grand Hotel di Cervia. Lo stesso giorno, per salutare il Ferragosto in maniera originale, gli albergatori cervesi faranno trovare ai propri clienti in camera un omaggio, colto e divertente: un libro. Dall’anno della sua nascita, Cervia, la spiaggia ama il libro ha battuto ogni record: regalando più di duecentocinquanta mila libri ai turisti e proponendo 600 incontri letterari tutti di altissimo profilo . |
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ROMA: QUARTA EDIZIONE DEL FESTIVAL ADRIATICO MEDITERRANEO |
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E´ stata presentata a Roma la quarta edizione del Festival Adriatico Mediterraneo, nella sede romana della Regione Marche, in Via Fontanelle Borghese. Alla conferenza stampa, il presidente il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, la presedente della Provincia di Ancona, Patrizia Casagrande, il presidente della Filarmonica Marchigiana, Renato Pasqualetti, il direttore artistico del Festival il maestro Giovanni Seneca, insieme al rappresentante del ministero degli affari esteri Marcello Fondi e all´Ufficio stampa dell´Ambasciata Turca, Dafne Giovenco. Il Festival Adriatico Mediterraneo Tre la date internazionali per il Festival: il 10 luglio ad Izmir, in Turchia, al Festival Internazionale di Izmir, a Sarajevo, il 20 e 21 luglio, dove Adriatico Mediterraneo partecipera` assieme allo scrittore slavo Predrag Matvejevic ed il Giovanni Seneca Quintet, che presentera` Breviario Mediterraneo, e l´esibizione sara` ospitata dal festival Le Notti della Bascarsija, ed infine in Macedonia, a Skopje, l´11 e 12 settembre, dove Adriatico Mediterraneo sara` ospite con un intervento alla Biennale dei Giovani artisti dell´Europa e del Mediterraneo. Date di rilievo anche sul territorio nazionale, dal 29 agosto al 6 settembre infatti Adriatico Mediterraneo sara` ad Ancona con artisti provenienti da tutto il mediterraneo e con l´appuntamento d´eccezione con il regista ed e musicista serbo-bosniaco Emir Kusturica con la sua band per un grande concerto nel porto della citta`. La Conferenza Stampa Di Presentazione ´L´adriatico e il Mediterraneo al centro dell´attenzione dell´Europea´ cosi` il presidente della Regione, Gian Mario Spacca. ´E´ questo lo spirito con cui stiamo lavorando ´ ha detto il presidente - nel condurre le politiche di cooperazione. Politiche che sono economiche, urbanistiche, dei diritti, lavoro e culturali, capaci di favorire il dialogo tra popoli e di creare condizioni di pace, di sviluppo, di integrazione culturale e di convivenza. E, perche` l´attenzione non sia solo sul Baltico ma interessi tutta l´area del Mediterraneo. Va in questa direzione il Segretariato dell´Iniziativa Adriatico Ionica e il nostro impegno nell´assemblea Euromediterranea. Il Festival Adriatico Mediterraneo e` un´altra occasione di sintesi e confronto tra culture differenti a cui la Regione partecipa con grande disponibilita`´. La presidente della Provincia di Ancona, Patrizia Casagrande, ha sottolineato che il Festival e` occasione di confronto e di sviluppo dell´ integrazione europea, favorita ´dal Mediterraneo, un mare che unisce e non divide e che vede i livelli istituzionali lavorare insieme´. Alla conferenza stampa anche il rappresentante del Ministero Affari Esteri, Marcello Fondi, che ha parlato di cooperazione ´rafforzata´ tra Marche e Ministero nello svolgimento di attivita` internazionali. ´Le Marche svolgono un ruolo di capofila in una serie di attivita` internazionali, ne riconosciamo il grande attivismo e ci congratuliamo per questa iniziativa che contribuisce alla promozione del sistema Italia all´estero´. Renato Pasqualetti si e` detto orgoglioso di essere ambasciatore della regione all´estero con la Filarmonica marchigiana e ´sono convinto che la musica, con il suo linguaggio universale e` in grado di favorire l´unione tra i popoli´. E´ toccato quindi al direttore artistico Giovanni Seneca presentare l´evento dal punto di vista culturale. ´Un appuntamento di cooperazione internazionale, alla quarta edizione che quest´anno amplia il suo respiro verso l´area dei paesi balcanici e mediterranei con trasferte di rilievo. ´Abbiamo, nel corso degli anni, esportato alcune realta` marchigiane come il pianista Giovanni Allevi sia a Sarajevo che a Tirana, collaborando con orchestre e realta` dei luoghi che visitavamo. Quest´anno la partecipazione al Festival Internazionale di Izmir, in Turchia, ci rende particolarmente orgogliosi, suoneremo infatti accanto a realta` di prestigio quali i Solisti di Mosca e l´Orchestra Filarmonica della Scala. E´ proprio questo, d´altronde lo spirito del Festival, ´rapportarsi con realta` diverse, interagire, trovare un terreno di dialogo´. Al Festival di Smirne, alla sua 23esima edizione, sono solo i due citati gli ospiti italiani. ´Prima tappa quindi in Turchia, con Serata Mediterranea, un repertorio tra classico e contemporaneo con compositori quali Rossini, Boccherini e Rodrigo, eseguiti dall´ensamble della Filarmonica Marchigiana con il maestro Giovanni Seneca: nella sostanza un mix tra classico e contemporaneo. ´ . |
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