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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 28 Settembre 2009 |
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BARROSO, PER IL G20 L´ESEMPIO DELL´EUROPA: NON DOBBIAMO CERCARE DI FERMARE LA GLOBALIZZAZIONE |
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Bruxelles, 28 settembre 2009 - Di seguito un Articolo di José Manuel Barroso Presidente della Commissione europea pubblicato da la Stampa il 24 settembre 2009. La crisi che abbiamo di fronte non è solo una crisi economica. Si tratta di una crisi dei valori delle nostre società. Questa settimana, al vertice del G20 a Pittsburgh, i leader mondiali dovranno rispondere dimostrando l’impegno per una più verde, più etica, più equa e più equilibrata economia mondiale. Questa «nuova globalizzazione» richiede un governo globale, basato sui valori umani universali che riflettono la realtà di interdipendenza economica. Il G20 ci dà la possibilità di amministrare la globalizzazione, la possibilità di sviluppare un modello sostenibile per sostituire il fallimento dei mercati finanziari. Credo che l’Europa abbia molto da offrire per sviluppare questa nuova architettura globale. Siamo stati per 60 anni un laboratorio per la cooperazione transfrontaliera sovrannazionale; il modello europeo di società si sforza di superare la distruttiva dicotomia dei mercati non regolamentati o degli Stati più potenti. In Europa, prima di ogni riunione del G20, i leader dell’Unione Europea hanno pubblicamente assunto una posizione chiara e unita. Abbiamo cercato di costruire partnership, ulteriormente consolidando le sempre più strette relazioni transatlantiche e il rapido sviluppo dei collegamenti con le nazioni emergenti. Non possiamo e non dobbiamo cercare di fermare la globalizzazione. Essa ha creato enormi ricchezze e ha permesso alla gran parte del mondo di uscire dalla povertà. Rapporti d’affari e scambi culturali hanno sostituito l’isolazionismo e la sfiducia. Precedenti crisi economiche hanno portato al protezionismo rampante - e, nel peggiore dei casi, ai conflitti che hanno ucciso decine di milioni di persone. Questa volta, nell’era della globalizzazione, stiamo lavorando insieme intorno al tavolo, piuttosto che combatterci sul campo di battaglia. Vi sono segni che, con le giuste decisioni di politica, ci dicono che possiamo avere una graduale ripresa nel 2010. Ma la nobile retorica del cambiamento non deve riportarci ai «soliti affari», una volta che cede all’immediata pressione economica. Se il recupero è alla fine, il G20 deve sostenere la riforma dei mercati finanziari, con tolleranza zero per qualsiasi ritorno alle «vecchie cattive abitudini». Gli europei sono inorriditi dalle banche - alcuni dipendenti dal denaro dei contribuenti - ancora una volta pagando bonus esorbitanti. A Pittsburgh l’Unione Europea chiederà un’azione coordinata per fermare tutto ciò, basandosi sulle misure già adottate in Europa e altrove. Questa non vuole essere una caccia alle streghe contro i banchieri. Una regolamentazione più efficace è nell’interesse di ogni responsabile di settore finanziario, e prudenti istituzioni finanziarie non dovrebbero essere alla mercé dell’incoscienza dei loro concorrenti. Alla vigilia del G20 la Commissione Europea sta proponendo un progetto per un sistema europeo di supervisione transfrontaliera finanziaria. Crediamo che essa possa servire come ispirazione per un sistema globale basato su simili principi. Nel frattempo dobbiamo mantenere la nostra determinazione. Dobbiamo portare a compimento lo stimolo economico che ha garantito la recessione e che non è volto verso la depressione. La nostra priorità deve essere il risparmio e la creazione di posti di lavoro sostenibili. Ma il G20 deve anche impegnarsi a coordinare le strategie di uscita quando sarà il momento, per riportare le finanze pubbliche in salute. I membri del G20 devono anche assumersi la responsabilità di riequilibrare la crescita globale della domanda per aiutare a prevenire le crisi future. Ci dovrebbe essere un forte ruolo per il Fondo monetario internazionale; con la promessa fatta al vertice di Londra di fornire al Fmi 500 miliardi di dollari per le nuove risorse, l´Ue si è impegnata a contribuire con più di un terzo della cifra. La riunione a Pittsburgh deve puntare il dito sul ruolo del Fmi. Il G20 deve anche compiere progressi sulla riforma delle quote del Fmi e sulla rappresentanza. Tutte le più grandi economie del mondo dovrebbero avere una voce, commisurata alle loro dimensioni. Essi dovrebbero anche assumersene la responsabilità. L’europa spingerà al massimo nella lotta contro il cambiamento climatico. A confronto con tale questione, il progresso economico non conta nulla. Ci sono meno di 80 giorni di distanza dalla conferenza di dicembre sui cambiamenti climatici a Copenaghen, ed è il momento di fare sul serio. Il messaggio che porterò ai miei colleghi del G20 a Pittsburgh è chiaro. Dobbiamo ispirare il mondo con la nostra visione di un futuro dove i mercati aperti e la libertà di creare ricchezza sono all´interno di chiari principi etici e ambientali, fortemente sostenuti dal rispetto delle regole globali. . . . |
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BANCHE E FINANZA UN ANNO DOPO L´INIZIO DELLA CRISI NUOVE PROPOSTE LEGISLATIVE UE PER UN PIÙ RIGOROSO CONTROLLO SUI SERVIZI FINANZIARI INVIANO UN FORTE SEGNALE AL G20. |
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Bruxelles, 28 settembre 2009 - Le proposte, che costituiscono un elemento fondamentale della risposta dell´Ue alla crisi, ambiscono ad istituire un sistema veramente europeo di vigilanza del settore finanziario. Il progetto è stato presentato a un anno dal crack della banca d´investimenti americana Lehman Brothers, che ha scosso dalle fondamenta i mercati di tutto il mondo. Nei 27 paesi dell´Ue l´impatto delle turbolenze è stato aggravato dalla mancanza di un approccio comune in materia di regolamentazione degli istituti finanziari. Il nuovo pacchetto legislativo "mostra la nostra determinazione ad imparare dalla crisi e ad assumere le iniziative necessarie", ha dichiarato il commissario per il Mercato interno Charlie Mccreevy. Oggi la maggior parte dell´azione di vigilanza si svolge a livello nazionale: sono i singoli governi che vigilano sulle proprie banche, anche se il mercato unico esiste da oltre un decennio e molti istituti finanziari sono attivi al di là delle frontiere. La legislazione proposta darebbe vita ad un Sistema europeo delle autorità di vigilanza finanziaria, che assicurerebbe un controllo coerente degli istituti finanziari operanti in due o più paesi dell´Ue. Nuove autorità europee per le banche, le assicurazioni, gli strumenti finanziari e i fondi pensione avrebbero il compito di sorvegliare e coordinare il lavoro delle autorità di vigilanza nazionali. Le nuove autorità di vigilanza europee deciderebbero in caso di disaccordo tra le autorità nazionali e potrebbero imporre dei provvedimenti in caso di emergenza. In particolare, l´autorità per gli strumenti finanziari sorveglierebbe direttamente le agenzie di rating, società private che dovrebbero mettere in guardia gli investitori valutando il rischio insito in ciascuno strumento. Si propone infine di creare un organismo europeo con il compito di individuare i rischi per la stabilità del sistema finanziario nel suo insieme. Le nuove autorità di vigilanza sarebbero rappresentate nel "Consiglio europeo per il rischio sistemico", insieme alla Banca centrale europea e alle banche centrali nazionali. L´ue ha propugnato riforme simili a livello mondiale, una posizione che in aprile è stata fatta propria dal Gruppo dei 20 paesi economicamente più avanzati. Sei mesi dopo, i leader del G20 si incontrano ora a Pittsburgh per fare il punto sullo stato di avanzamento dei lavori e considerare la possibilità di imporre limiti alle retribuzioni nelle banche, una misura alla quale l´Ue è favorevole. Dopo il tracollo dell´anno scorso, l´Ue aveva costituito un gruppo di esperti in materia bancaria chiedendo loro di suggerire come si sarebbe potuto evitare il ripetersi della più grave crisi finanziaria dal crollo di Wall Street del 1929. È sulle raccomandazioni del gruppo, approvate dai leader dell´Ue mesi fa, che si basano le nuove proposte. . |
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MENO ONERI BUROCRATICI E PIÙ SICUREZZA NEGLI INVESTIMENTI, LA COMMISSIONE EUROPEA RIDUCE LE FORMALITÀ AMMINISTRATIVE E AUMENTA LA TUTELA DEGLI INVESTITORI RIGUARDO AI PROSPETTI DEGLI STRUMENTI FINANZIARI |
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Bruxelles, 28 settembre 2009 - In linea con i principi di una migliore regolamentazione, la Commissione europea ha presentato il 24 settembre una proposta di riesame della direttiva sui prospetti (direttiva 2003/71/Ce relativa al prospetto da pubblicare per l’offerta pubblica o l’ammissione alla negoziazione di strumenti finanziari). La proposta (che rientra nel programma d’azione della Commissione europea per la riduzione degli oneri amministrativi nell’Ue) è intesa ad aumentare la chiarezza giuridica e l’efficienza del regime introdotto dalla direttiva e a ridurre gli oneri amministrativi per emittenti ed intermediari, riconoscendo altresì l’importanza di migliorare il livello di tutela degli investitori e di garantire che le informazioni fornite siano sufficienti e adeguate rispetto alle esigenze dei “piccoli” investitori. La proposta, che tiene conto della consultazione di tutti i principali soggetti interessati, passa ora all’esame del Parlamento europeo e del Consiglio dei ministri Ue. Charlie Mccreevy, commissario europea per il mercato interno e i servizi, ha dichiarato:“La nuova normativa soddisfa le esigenze degli emittenti e degli investitori ed elimina gli oneri superflui a carico delle imprese. Oltre a tener conto degli insegnamenti tratti dalla crisi finanziaria, essa garantisce che agli investitori siano date tutte le informazioni necessarie. ” La direttiva stabilisce le norme applicabili al prospetto che deve essere messo a disposizione del pubblico nell’Ue in occasione dell’offerta pubblica o dell’ammissione alla negoziazione di strumenti finanziari in un mercato regolamentato. Uno dei principali risultati di tale direttiva è l’introduzione di un “meccanismo di passaporto”, grazie al quale il prospetto approvato dall’autorità competente in uno Stato membro è valido per offerte pubbliche e ammissione alla negoziazione di strumenti finanziari nell’intera Ue. Nonostante gli effetti assai positivi sul livello di qualità e adeguatezza delle informazioni messe a disposizione degli investitori, occorre perfezionare la direttiva al fine di aumentare la chiarezza giuridica e l’efficienza della regolamentazione e di ridurre gli oneri amministrativi. La nuova normativa migliorerà l’emissione di strumenti finanziari rendendo le norme più comprensibili (maggiore chiarezza giuridica), riducendo gli oneri amministrativi per emittenti e intermediari, offrendo ai dipendenti degli emittenti l’accesso ad una vasta gamma di investimenti e aiutando i piccoli investitori ad analizzare più efficacemente le prospettive e i rischi di uno strumento finanziario prima di effettuare investimenti. Le principali modifiche proposte sono le seguenti: gli obblighi di informativa sono resi meno complessi per alcuni tipi di emissioni (piccole società, piccoli mutuanti, emissioni di diritti, garanzie governative); il formato e il contenuto della nota di sintesi del prospetto sono stati migliorati; sono state rese più chiare le esenzioni dall’obbligo di pubblicare un prospetto per le società che vendono tramite intermediari (“retail cascades”) e per i regimi di azionariato dei dipendenti; sono abrogati gli obblighi di informativa che attualmente si sovrappongono a quelli previsti dalla direttiva sulla trasparenza; gli emittenti di strumenti finanziari diversi dai titoli di capitale avranno la possibilità di determinare il rispettivo Stato membro d’origine; la definizione di ‘investitori qualificati’ nella direttiva sui prospetti verrà adeguata a quella di ‘clienti professionali’ nella direttiva sui mercati degli strumenti finanziari. Contesto - La direttiva sui prospetti (direttiva 2003/71/Ce relativa al prospetto da pubblicare per l’offerta pubblica o l’ammissione alla negoziazione di strumenti finanziari) è entrata in vigore il 31 dicembre 2003. Gli Stati membri erano tenuti a recepirla nel rispettivo ordinamento entro il 1° luglio 2005. In base all’articolo 31 della direttiva, cinque anni dopo l’entrata in vigore la Commissione europea deve procedere alla valutazione dell’attuazione e presentare eventuali proposte di riesame. Inoltre, nel gennaio 2007 la Commissione europea ha avviato il programma d’azione per la riduzione degli oneri amministrativi nell’Unione europea, al fine di misurare i costi amministrativi derivanti dalla legislazione dell’Ue e ridurre gli oneri in questione del 25% entro il 2012. Dall’esame condotto risulta che la direttiva sui prospetti stabilisce una serie di obblighi complessi a carico delle società, alcuni dei quali possono essere ridotti. Nel contempo, anche alla luce dell’attuale crisi finanziaria, si è ritenuto opportuno rivedere alcune delle norme previste da tale direttiva, in modo da aumentarne l’efficienza e migliorare la tutela degli investitori. In tale prospettiva, e in linea con i principi di una “migliore regolamentazione”, la Commissione europea ha organizzato una consultazione pubblica. La proposta e la relativa valutazione dell’impatto sono il risultato di un dialogo intenso e continuo con tutte le principali parti in causa, tra cui le autorità di regolamentazione degli strumenti finanziari, gli operatori del mercato (emittenti, intermediari e investitori) e i consumatori. Sono state tenute nel debito conto le osservazioni e le analisi contenute nelle relazioni pubblicate dal comitato delle autorità europee di regolamentazione dei valori mobiliari (Cesr) e dal gruppo di esperti sui mercati europei dei valori mobiliari (Esme). . . |
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EVENTO DI MEDIAZIONE PER I RICERCATORI DELLE SCIENZE SOCIO-ECONOMICHE E UMANISTICHE |
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Bruxelles, 28 settembre 2009 - Il 16 ottobre si terrà a Bruxelles (Belgio) un evento di mediazione per i ricercatori delle scienze socio-economiche e umanistiche (Ssh). L´evento intende riunire ricercatori, organizzazioni della società civile ed enti pubblici con lo scopo di informarli sull´invito Ssh-2010 del Settimo programma quadro (7° Pq) e avviare nuovi consorzi nel campo. Esso vuole essere un punto d´incontro per tutte le parti interessate delle Ssh. L´obiettivo è quello di facilitare la messa in rete al fine di creare nuovi consorzi, individuare reti e partner per la presentazione di proposte. Sarà presentato il nuovo approccio adottato dalla direzione generale della Ricerca della Commissione e verranno fornite informazioni approfondite sui temi del prossimo invito. Net4society è la rete internazionale dei Punti di contatto nazionali (Pcn) per il tema "Scienze socioeconomiche e scienze umane" (Ssh) del Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue. I Pcn sono stati creati per aiutare i ricercatori interessati ai finanziamenti dell´Ue. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. B2match. Com/sshmeetingpoint09/ . |
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LA NEWSROOM R&S EUROPEA È ORA ONLINE SU CORDIS |
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Bruxelles, 28 settembre 2009 - Cordis, il Servizio comunitario di informazione in materia di ricerca e sviluppo, ha lanciato una Newsroom R&s (ricerca & sviluppo) europea. La Newsroom raccoglie contenuti provenienti da quasi 50 fonti relative a categorie chiave della R&s, e viene aggiornata tre volte al giorno. Le fonti iniziali della Newsroom sono state scelte per la loro rilevanza nell´ambito scientifico e di R&s europei, nonché in base a fattori come contenuti e qualità. Sarà la prima volta che così tante fonti diverse di notizie ufficiali riguardanti la R&s e la scienza europee saranno disponibili su un solo aggregatore. Grazie al nuovo servizio gli utenti di Cordis avranno la possibilità di leggere tutti i contenuti su un´unica pagina web, di iscriversi al feed Rss di tutto il servizio di Newsroom e di accedere ai singoli feed Rss delle varie fonti di informazione. Inoltre, gli utenti potranno iscriversi alla Newsroom R&s di Cordis su iGoogle, Netvibes, Myyahoo! e altri servizi che offrono homepage personalizzate. Questa opzione offfrirà agli utenti la possibilità di registrarsi e ricevere le ultime notizie in materia di ricerca e sviluppo in modo pratico e adattabile alle proprie preferenze personali. Tutto ciò comporterà nuove possibilità tecniche per Cordis e per i social media in futuro. Sulle pagine della Newsroom si possono compiere ricerche nei contenuti attraverso uno o diversi tab e pulsanti, che indicano il periodo in cui effettuare la ricerca, che va da un giorno a quattro settimane, in sei categorie: "ricerca", "innovazione", "tecnologia dell´informazione e della comunicazione", "ambiente", "istruzione" e "altro". Le fonti dei contenuti della Newsroom R&s consistono in notizie a tema e generali fornite dalla direzione generale della Ricerca, la direzione generale dell´Ambiente, la direzione generale dell´Istruzione e della cultura e la direzione generale per le Imprese e l´industria. Tra gli altri fornitori di contenuti si annoverano il Centro comune di ricerca (Ccr), il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Cepcm), la Cooperazione europea nel settore della ricerca scientifica e tecnica (Cost), il Comitato delle regioni (Cdr), l´Agenzia europea per la difesa (Aed), l´Agenzia spaziale europea (Esa), Eurostat, l´Osservatorio europeo australe (Eso) e altri. Se un utente di Cordis conosce una fonte esterna e desidera suggerirne l´inclusione nella Newsroom R&s, è possibile farlo usando un apposito modulo. Tutti i suggerimenti saranno accolti e sottoposti a valutazione. La nuova Newsroom R&s europea va a completare i servizi Cordis già esistenti, come ad esempio Cordis Wire, un servizio sul quale gli utenti possono pubblicare i propri contenuti (ad es. Comunicati stampa o singoli inviti). La Newsroom R&s distribuisce invece notizie provenienti da fonti e servizi selezionati. La Newsroom è disponibile su: http://cordis. Europa. Eu/newsfeeds/syndicated-newsroom. Cfm Le fonti della Newsroom sono disponibili su: http://cordis. Europa. Eu/newsfeeds/rsssources. Cfm . . |
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CONFERENZA SULLA PRODUZIONE FUTURA |
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Milano, 28 settembre 2009 - Il 7 ottobre il progetto Next ("Next generation production systems") finanziato dall´Ue, organizza a Milano (Italia) una conferenza sulla produzione futura in Europa. Attraverso la presentazione dei risultati finali del progetto, i partner tratteranno i seguenti temi: "Processi meccanici eco-efficienti: una chiave per la competitività europea"; "Utensili meccanici autonomi nei siti di produzione moderni"; "Svolta della produzione"; "Nuovi modelli commerciali per una competitività globale sostenibile"; "Cosa seguirà a Next?". Next è finanziato attraverso il tema "Nanoscienze, nanotecnologie, materiali e nuove tecnologie di produzione" del Sesto programma quadro (6° Pq). Per ulteriori informazioni, visitare http://www. Nextproject. Eu/events/emo-milano-2009 . . |
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POLONIA: AUMENTA LA CAPACITÀ DI ATTRARRE INVESTIMENTI |
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Varsavia, 28 settembre 2009 - Nell’ultimo rapporto “The Global Competitiveness Report 2009-2010” pubblicato dal World Economic Forum, la Polonia è salita di 7 posizioni. Rispetto agli altri Paesi dell’Europa Centro Orientale la Polonia risulta essere fortemente attrattiva come destinazione degli investimenti. Nel rapporto di quest’anno il Paese ha superato Ungheria e Slovacchia nel rating complessivo (Polonia 46, Slovacchia 47 e Ungheria 58), nell’incentivare gli investimenti (Polonia 31, Slovacchia 34 e Ungheria 45) e nel livello di innovazione dell’economia (Polonia 46, Slovacchia 57 e Ungheria 58). La Repubblica Ceca rimane il maggior concorrente della Polonia nella regione. Il Paese è salito di 2 posizioni rispetto al rapporto dell’anno scorso ed ora è al 31° posto (24° nella categoria incentivi agli investimenti e 26° in quella dell’innovazione). Il rapporto indica le sfide comuni che appaiono nell’affermazione di tutti i Paesi nell’Europa Centrale ed Orientale. Fra i fattori che indicano la Polonia come migliore Paese nella regione vi sono: regolamentazioni fiscali, burocrazia, difficoltà nell’accesso ai finanziamenti per l’investimento. Questo rapporto è uno delle pubblicazioni più influenti e descrive le condizioni economiche e per l’investimento di 133 Paesi del mondo. . . |
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UCRAINA: IL GOVERNO PRESENTA LE PREVISIONI ECONOMICHE PER IL 2010 |
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Kiev, 28 settembre 2009 - Il governo ha annunciato le sue previsioni sui principali indicatori economici per il 2010: in particolare, crescita del Pil del 3,7% a/a e inflazione al 9,7%. Lo ha annunciato il Ministro delle Finanze, Ihor Umanskyi. Secondo il Ministro dell’economia Bohdan Danylyshyn, il Pil nominale ha raggiunto 1. 178,6 mld Uah, il fondo di compensazione arriverà a 331 mld Uah, i salari reali saliranno del 3% a/a e la produttività del lavoro del 3,5%. Le esportazioni cresceranno del 9,5% e le importazioni del 6,3%, sempre secondo le stime governative. Danylyshyn prevede una crescita della produzione industriale del 2,9% nel 2010. Secondo il Ministro, il prossimo anno i settori come la costruzione di macchinari e la metallurgia contribuiranno alle dinamiche positive per l’incremento della produzione industriale. Il governo sostiene che il tasso medio annuale dell’hryvnia nel 2010 sarà di 7,5 Uah/$ e, come spiegato dal Premier Tymoshenko, l’esecutivo ha preparato il bilancio nazionale per il prossimo anno sulla base di questo tasso di cambio. . . |
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IMMIGRAZIONE. FORMIGONI: A REGIONI LA GESTIONE DEI FLUSSI BOSCAGLI: STRANIERO IL 10% DI SCOLARI, ECCO LE AZIONI DELLA LOMBARDIA |
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Milano, 28 settembre 2009 - "Per gestire al meglio la situazione migratoria sarebbe necessario superare la gestione centralizzata dei ´flussi´ e attribuire alle Regioni competenze in materia, come peraltro la Lombardia chiede da tempo; ciò sarebbe peraltro in linea con quella maggior autonomia verso la quale stanno andando le Regioni stesse". La proposta è stata avanzata dal presente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, nel suo intervento di apertura alla "Seconda Conferenza Nazionale sull´Immigrazione" che si tiene oggi e domani a Milano. "Potendo stabilire l´entità dei ´flussi´, sapremmo, infatti, - ha detto - quantificarli meglio in relazione sia alle reali necessità di lavoro, casa e assistenza sia alle nostre capacità di accoglienza". Su come affrontare il problema dell´integrazione, tema centrale di tutti gli interventi del convegno, il presidente Formigoni ha voluto precisare che "l´Italia ha davanti a sé la strada spianata per pensare ad un nuovo modello di integrazione dopo il fallimento dei due modelli di convivenza più diffusi: il multiculturalismo e l´assimilazionismo". "Il primo, di stampo anglosassone - ha spiegato - basato sulla certezza che sia possibile convivere pacificamente mantenendo idee e costumi in contrasto, ha creato ghetti spaventosi; il secondo, l´assimilazionismo, di stampo francese, che impone a ciascuno di rinunciare alla propria identità per aderire ad un patriottismo laicista, ha prodotto le rivolte delle banlieu. Noi ora invece possiamo sperimentare un nuovo modello, che potremmo definire ´di meticciato´, dove una cultura dominante, che per noi è quella cristiana e liberale, ponga regole chiare e valori indiscutibili, ma per il resto sia capace di assorbire apporti culturali e identità differenti. In questa ottica la scuola è fondamentale". Nella Scuola. "Sono oltre 152. 000 gli alunni stranieri che frequentano le scuole lombarde - ha poi precisato l´assessore alla Famiglia e Solidarietà sociale Giulio Boscagli-. Sono un quarto di tutti i ragazzi immigrati d´Italia e costituiscono il 10% del totale degli alunni lombardi, contro una media nazionale del 6,4%". L´assessore ha poi illustrato la situazione dell´immigrazione in Lombardia e gli interventi della Regione in questo settore. "Si stima che gli immigrati nella nostra regione siano 1. 170. 000 e che siano aumentati, nell´ultimo anno, di 110. 000 unità. Il loro numero è triplicato dal 2001. Sono presenti 180 nazionalità, anche se più della metà degli immigrati sono rumeni, albanesi e marocchini. Dal 2001 inoltre si è assistito a una notevole diffusione della loro presenza sul territorio: si sono spostati dalle grandi città (Milano e Brescia) verso i piccoli centri: nel 2001 il 34% di essi gravitava sulla provincia di Milano, oggi la percentuale è del 20%". "Questa grande varietà di nazionalità - ha concluso l´assessore - ha comportato ovviamente molti problemi. Da molti anni però la Regione sta lavorando per affrontarli e realizzare una vera integrazione". Tra le tante iniziative l´assessore ha ricordato "Certifica il tuo italiano", "Telefono Mondo", "Tutti a scuola", guida per famiglie rom e sinti, e "Abitare in Lombardia" per aiutare le fasce deboli della popolazione a cercare casa. . . . |
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AMBIENTE, FORMIGONI: TRASFERIRE COMPETENZE A LOMBARDIA |
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Milano, 28 settembre 2009 - Trasferire a Regione Lombardia le competenze in materia di ambiente. E´ questo l´invito forte rivolto al Governo italiano dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, intervenuto il 25 settembre al convegno di apertura del Festival Internazionale dell´Ambiente ospitato a Palazzo Pirelli. Un festival, giunto alla seconda edizione, che Formigoni vede come grande occasione per le istituzioni lombarde "di porsi come laboratorio permanente e trasparente di sperimentazione di politica e di cultura ambientale e per i cittadini di essere coinvolti e corresponsabilizzati in scelte e comportamenti virtuosi decisivi per il futuro delle nostre società. Dunque la richiesta di piena competenza regionale in materia ambientale. "Chiediamo piena attuazione dell´art. 116 della Costituzione - ha detto il presidente Formigoni - che al suo terzo comma prevede possono essere attribuite alle Regioni, con legge dello Stato e su iniziativa della Regione interessata, le competenze su tutela dell´ambiente e dell´ecosistema". 30 Milioni Di Eco-incentivi - Il presidente Formigoni, ha ricordato che l´impegno di Regione Lombardia nella lotta allo smog per la stagione invernale 2009-2010 ha portato a stanziare 30 milioni di euro di incentivi. In dettaglio: un bando da 3 milioni per favorire la rottamazione di mezzi inquinanti da parte degli ultrasessantenni con l´assegnazione di contributi per il trasporto "pulito" (per il comune di Milano). Fondi disponibili da gennaio 2010; un bando da 3,2 milioni per incentivare la rottamazione dei vecchi ciclomotori e motocicli Euro 0 ed Euro 1 e favorire l´acquisto di mezzi nuovi a nullo o basso impatto ambientale (elettrici, ibridi o Euro 3) con contributi che arrivano fino a 2. 000 euro. I fondi sono disponibili da questa settimana; un bando da 3,6 milioni per il rinnovo del parco mezzi degli enti locali; un bando da 1,4 milioni per l´installazione di pannelli solari sugli edifici pubblici. Fondi già disponibili; previsto per l´autunno un bando da oltre 8 milioni per promuovere l´installazione dei filtri antiparticolato sugli autobus diesel Euro 2 del trasporto pubblico locale con un contributo di 3. 000 euro; - un bando da 10 milioni per l´installazione dei filtri antiparticolato sui mezzi commerciali (uscito l´anno scorso ma disponibili ancora 7 milioni di euro). Formigoni ha dunque espresso l´auspicio che i governi nazionali e sovranazionali "vogliano accompagnare e sostenere questi sforzi ridisegnando quadri normativi e regolamentari maggiormente equilibrati che tengano conto delle peculiarità di ogni territorio e dell´apporto positivo che le Regioni sono in grado di dare sulle politiche ambientali ed energetiche". L´invito all´Esecutivo nazionale affinché la Lombardia possa assumere piena autonomia sulle politiche ambientali è motivato dal fatto che "da più parti - ha detto Formigoni - riappare una tendenza centralistica che tende a lasciare sotto l´esclusivo controllo dello Stato la materia ambientale. Di fronte all´evidenza di importanti risultati che Regioni come la Lombardia hanno dimostrato di poter raggiungere, temo che questo approccio - ha aggiunto il presidente Formigoni - abbia a cuore, più che la salvaguardia dell´ambiente, la tutela di interessi forti e di rendite di posizione". Limiti Alle Emissioni - Oltre alla richiesta di autonomia per superare rallentamenti burocratici, come è stato il caso della legge regionale sull´aria impugnata dalla Corte Costituzionale, il presidente Formigoni ha anche evidenziato come la Lombardia, unica Regione in Italia, ha adottato già dall´ottobre 2008 la nuova Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale) europea per le 1700 maggiori aziende della Lombardia. Entro 5 anni si prevede una riduzione di almeno il 20% di emissioni in atmosfera dall´industria pesante. "Questa autorizzazione - ha spiegato Formigoni - prevede una interazione tra aziende e Pubblica Amministrazione ed è finalizzata a ricercare e applicare le migliori tecnologie per la gestione integrata delle emissioni riguardanti atmosfera, acqua e rifiuti". Tra gli altri primati di Regione Lombardia che da sempre ha considerato la sostenibilità una priorità trasversale a tutta la sua azione di governo, il fatto che sia stata la prima Regione ad imporre per le nuove grandi centrali termoelettriche limiti assai restrittivi per le emissioni di ossidi di azoto e il raffreddamento ad aria delle centrali. O, ancora, il fatto che sia stata la prima ad introdurre una legge sulla qualità dell´aria (26/2006), a prendere provvedimenti contro le auto inquinanti, accompagnati da misure per l´acquisto di veicoli a minor impatto. Dal 2001/2002 ad oggi i contributi regionali diretti per ridurre lo smog sono stati di 475 milioni di euro. Al Meeting Onu Sul Clima - L´impegno di Regione Lombardia è apprezzato anche a livello internazionale. Proprio oggi il presidente Formigoni ha annunciato che la settimana prossima andrà a Los Angeles al convegno "Governors´ Global Climate Change Summit" (30/09 - 02/10) organizzato dall´Onu, nell´ambito dell´United Nations Developement Program, che sviluppa il tema del ruolo dei Governi subnazionali rispetto ai cambiamenti climatici in preparazione della prossima sessione Cop15 di Copenhagen dal 7 al 18 dicembre. . . . |
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ANCI.FORMIGONI:CON SINDACI COOPERAZIONE PROFICUA |
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Milano, 28 settembre 2009 - Investimenti per milioni di euro e successi come il buono scuola e gli accordi di programma per le realizzazione delle infrastrutture. E´ il bilancio positivo della collaborazione tra la Giunta Regionale e Anci Lombardia, la sezione regionale dell´associazione nazionale dei Comuni italiani, tracciato dal presidente di Regione Lombardia, Roberto Formigoni, nel suo discorso all´assemblea dell´associazione dei sindaci lombardi che si è tenuta il 26 settembre a Milano. "Il rapporto tra la Giunta regionale e Anci Lombardia è particolarmente intenso da anni", ha evidenziato il presidente Formigoni, portando ad esempio l´accordo quadro sottoscritto con Anci lo scorso novembre e il protocollo d´intesa per la costituzione di un tavolo permanente per il federalismo fiscale e il patto di stabilità territoriale. Proprio su questo argomento il presidente ha voluto rassicurare i sindaci: "Il governo lombardo è al lavoro per verificare le soluzioni migliori per l´attuazione di una declinazione efficace del patto di stabilità in Lombardia, dopo che la conferenza stato città, che si è tenuta lo scorso giovedì 24, ha dato il via libera alla disponibilità del governo ad accollarsi - in maniera ancora troppo timida - il contributo del risanamento finanziario". Dal presidente è poi venuto un monito riguardo al federalismo fiscale: "E´ tempo di passare dalle parole ai fatti e di varare al più presto i decreti attuativi della legge delega sul federalismo fiscale". Durante il suo intervento il presidente Formigoni ha fatto un bilancio delle politiche regionali che ha visto protagonisti i Comuni. "Regione Lombardia sta compiendo un grande sforzo a sostegno della cooperazione tra Comuni - ha spiegato il presidente Formigoni: nel 2008 abbiamo erogato 7,5 milioni di euro per le gestioni associate e prevediamo di chiudere il 2009 con lo stanziamento di ulteriori 10 milioni, mentre per il commercio, nel corso della legislatura, abbiamo stanziato ed effettivamente impegnato, oltre 200 milioni di euro, con una addizionalità da parte dei Comuni di oltre 110 milioni. Per i piccoli Comuni non montani sotto i 2 mila abitanti, sta avendo un´ottima risposta il bando a sportello che abbiamo aperto il 15 settembre e che prevede contributi regionali per i Comuni fino a 100mila euro con un budget complessivo di 7 milioni". L´intervento del presidente Formigoni è poi proseguito sui temi del welfare e della dote scuola. "Per il welfare, nel triennio 2009-11, Regione e Comuni muoveranno complessivamente quasi 2 miliardi di euro e tra le prospettive a breve termine voglio segnare che, a seguito di un accordo tra Regione e Anci Lombardia, inizieremo nel 2009 un programma innovativo di qualificazione dell´assistenza familiare per badanti, che prevede fino alla fine del 2010 formazione, informazione e monitoraggio delle buone prassi". Per quanto riguarda la dote scuola, ha sottolineato il presidente Formigoni - "la collaborazione da parte dei Comuni è stata davvero intensa fin dalla sua prima edizione: grazie alla semplificazione del processo e alla comunicazione fatta dalla Regione, il numero dei beneficiari è passato da 30 mila dell´anno 2007/08 (quando il contributo era ancora erogato come borsa di studio direttamente dai Comuni) ai 164. 000 beneficiari dell´anno 2009/10, con il passaggio alla Dote Scuola". . |
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FORMIGONI A LOS ANGELES PER SUMMIT ONU SU CLIMA IN PROGRAMMA ANCHE INCONTRO CON IL GOVERNATORE SCHWARZENEGGER |
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Milano, 28 settembre 2009 - Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, interverrà mercoledì e giovedì prossimo a Los Angeles al summit delle Nazioni Unite sul clima, in particolare sul ruolo dei governi subnazionali rispetto ai cambiamenti climatici ("Governors´ Global Climate Change Summit"). Formigoni ha risposto positivamente all´invito dell´Onu e terrà una relazione. Lo ha annunciato lo stesso Formigoni nel corso della sessione di apertura della 2° edizione del Festival dell´Ambiente che si è svolta il 25 settembre presso il Palazzo della Regione. "Interverrò a Los Angeles - ha commentato il presidente Formigoni - per testimoniare personalmente al meeting dell´United Nations Development Program l´importante esperienza di Regione Lombardia nell´ambito delle politiche ambientali. Si tratta di un´occasione unica di confronto internazionale che si inserisce in continuità con l´appuntamento di oggi e con tutte le altre iniziative nazionali e internazionali che negli anni scorsi abbiamo realizzato per favorire un confronto ai massimi livelli su queste tematiche che riteniamo di importanza prioritaria". Formigoni sarà l´unico italiano ad intervenire come relatore al convegno di Los Angeles e lo farà anche come presidente in carica dei 4 Motori d´Europa. "In particolare con la California - ha aggiunto Formigoni - abbiamo avviato già da tempo un dialogo proficuo e l´incontro con il governatore Schwarzenegger sarà l´occasione privilegiata per approfondire alcune ipotesi di collaborazione anche in vista della prossima sessione Cop 15 dell´United Nations Framework Climate Change Convention che si terrà a Copenaghen il prossimo mese di dicembre". . . |
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LOMBARDIA/PAESI BASSI. FORMIGONI: INSIEME ANCHE PER EXPO |
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Milano, 28 settembre 2009 - Il Presidente di Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha ricevuto il 25settembre al Palazzo della Regione, insieme al delegato per i Rapporti con gli Stati dell´Unione europea Claudio Morpurgo, l´ambasciatore dei Paesi Bassi, Alphonsus Hermanus Maria Stoelinga. L´ambasciatore Stoelinga ha manifestato interesse per la collaborazione tra aziende lombarde e olandesi nei settori dell´agricoltura, dei servizi, del bancario e della logistica in relazione anche a Expo 2015. "Ho illustrato all´ambasciatore - ha detto Formigoni - il nostro percorso su Expo con l´idea di creare una manifestazione che affascini il mondo e parli dell´Italia". "Vogliamo che Expo - ha aggiunto Formigoni - sia una vetrina della Lombardia, dell´Italia e del mondo intero e, per questo, definito il progetto in questi mesi, coinvolgeremo tutti i soggetti internazionali interessati, Paesi Bassi compresi". "Durante l´incontro - ha dichiarato Formigoni - abbiamo parlato anche di federalismo e delle competenze di Regione Lombardia. All´ambasciatore ho illustrato in particolare il nostro piano in campo energetico che punta sull´energia idroelettrica, quella solare, le biomasse e le fonti rinnovabili con l´obiettivo dell´autosufficienza interna nel 2011". . . |
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EMILIA ROMAGNA: LA VICEPRESIDENTE INCONTRA IL CONSOLE TEDESCO |
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Bologna, 28 settembre 2009 - La vicepresidente della Regione Maria Giuseppina Muzzarelli ha ricevuto il 25 settembre a Bologna il console generale di Germania a Milano Jürgen Bubendey, che ricopre la carica da luglio 2009. All’incontro era presente anche il console onorario di Bologna Beate Westrick. Muzzarelli e Bubendey hanno espresso il comune auspicio che vengano rivitalizzate e moltiplicate le occasioni per promuovere la conoscenza della lingua e della cultura tedesca nella nostra regione. In particolare il confronto si è incentrato sull’importanza della maggiore diffusione del tedesco nei percorsi scolastici e universitari come investimento per il futuro professionale dei giovani. Oltre deumila sono infatti le piccole e medie aziende tedesche nel nord Italia che danno lavoro nel complesso a circa undicimila persone. La vicepresidente Muzzarelli ha inoltre sottolineato come l’appeal di una metropoli multiforme come Berlino, capitale del design e della moda, possa costituire un elemento d’attrazione da sfruttare per intensificare gli scambi tra studenti e motivare allo studio della lingua. Bubendey - che rientra in Italia (è stato console generale a Napoli tra il 2000 e il 2004) dopo un incarico di due anni all’ambasciata di Bagdad – ha ricordato con soddisfazione la fitta rete di relazioni commerciali e culturali che legano la Germania alle regioni dell’Italia del nord, dove sono radicate le esperienze di quattro Goethe Institut e di altri 15 istituti di cultura italo-tedeschi. . . |
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IL MODELLO MARCHIGIANO DI SVILUPPO SI STUDIA ANCORA.L``OCSE CONDURRA`` UN``INDAGINE SUL GRADO DI INNOVAZIONE DEL SISTEMA PRODUTTIVO. |
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Ancona, 28 Settembre 2009 - Il modello marchigiano di sviluppo e` ancora studiato. Con una lente posata soprattutto sulle potenzialita` che non ha ancora dispiegato pienamente e che invece possono costituire uno dei motori principali per uscire dalla crisi economica. Un modello che va rinnovato si`, ma non obsoleto, tanto che sara` al centro di uno studio dell´Ocse, (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) nell´ambito del programma Leed per lo sviluppo locale. Il 25 settembre un incontro in Regione con i rappresentanti dell´Ocse, l´assessore regionale al Bilancio, Pietro Marcolini, l´assessore regionale alle Attivita` produttive , Fabio Badiali e gli attori del sistema socio-economico marchigiano (Sindacati, Confindustria, Confartigianato, Cgia) per dare ufficialmente il via all´indagine che riguardera` la nostra regione e che potra`, attraverso uno scambio di informazioni, costituire un utile riferimento in rete internazionale per orientare l´interesse ad investire sul nostro territorio. In particolare, il Programma Leed mira all´identificazione, l´analisi e la diffusione di politiche innovative nel campo dello sviluppo economico ed occupazionale a livello locale. ´ Si studiera` la buona capacita` di innovazione e ricerca del nostro sistema produttivo- ha spiegato Marcolini - soprattutto del manifatturiero che e` il perno del modello marchigiano. Ed avremo a disposizione delle proposte molto qualificate per riorientare il sistema verso uno sviluppo che guardi anche ad altre potenzialita` finora poco valorizzate, come l´industria del turismo, della cultura, dell´energia, dell´ambiente e del terziario. Per cogliere tutte le opportunita` occupazionali offerte dal patrimonio di idee, di creativita` e delle risorse umane che ha ispirato e ispira ancora il nostro sistema economico. Se adottassimo la strategia della green economy e della sostenibilita` di Barack Obama ´ ha concluso Marcolini ´ avremo 20 milioni di posti di lavoro in piu` nel mondo e 30 mila nelle Marche. ´ ´La Regione ´ ha affermato Badiali ´ e` fortemente intenzionata a sostenere i processi di modernizzazione che non solo potranno difendere quanto costruito finora, ma in prospettiva costituire la chiave per aprire nuove imprenditorialita` e quindi nuovi mercati. Per questo il programma Leed e lo studio sulle Marche, che si basa anche su indagini comparative in altre regioni europee, come la Spagna e la Norvegia, diventa una mappa di orientamento utilissima in questo difficile momento, permettendo di progettare le condizioni per una futura crescita compatibile e stabile. L´obiettivo e` molto importante ´ ha sottolineato il dirigente delle Attivita` produttive, Fabrizio Costa ´ non solo perche` L´ocse si occupa di noi e siamo l´unica regione in Italia, ma perche` significhera` disporre di una valutazione indipendente e molto accreditata a livello internazionale sul grado di avanzamento della nostra economia. Jhonatan Potter, economista dell´Ocse, ha espresso l´interesse verso la nostra regione perche` esiste il potenziale per costruire una fertile rete di interscambio ed e` gia` un modello innovativo utile per il futuro. L´``ocse e` l´organizzazione internazionale che dal 1960 ha sostituito l``Oece, creata nel 1948 per gestire il cosiddetto "Piano Marshall" per la ricostruzione postbellica dell``economia europea. L``ocse e` in contatto con oltre 70 Paesi non membri, economie in via di sviluppo e molte altre Organizzazioni Internazionali. Per la sua specificita` ed importanza, il Programma Leed e` supportato e diffuso anche da un Forum di partners internazionali, che include amministrazioni pubbliche, agenzie specializzate, istituti ed enti di ricerca che con una riconosciuta qualificazione nell``analisi e attuazione di progetti finalizzati allo sviluppo locale, l´ambito ritenuto fra i piu` rilevanti per fornire risposte adeguate alle richieste diffuse di maggiore occupazione e di crescita sociale equilibrata. Piu` specificatamente l´indagine riguardera` modelli innovativi di marketing territoriale e internazionalizzazione che valorizzino sia le politiche industriali avviate dalla Regione in materia di sostegno ai distretti e alle filiere produttive, sia i fattori di competitivita` del territorio in termine di attrazione di investimenti, soprattutto dall´estero. . |
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LA PRIMA GIORNATA DEL FORUM ECONOMIA3 A PRATO MARTINI: «VOGLIAMO UNA TOSCANA CHE ATTRAE INVESTITORI» «PRATO PUÒ DIVENTARE UN LABORATORIO APERTO PER NUOVI PROGETTI» |
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Prato, 28 settembre 2009 - «Che la Toscana sia una regione ad alta attrattività turistica per il suo patrimonio storico-artistico, per i suoi paesaggi e per la sua alta qualità della vita è un dato assodato. Ma per garantirle un futuro, che è una delle parole chiave di questo forum pratese, non basta che sia il giardino delle vacanze del mondo, occorre un´alta attrattività di investimenti imprenditoriali. Senza il manifatturiero non ce la facciamo». Lo ha detto il 24 settembre a Prato il presidente della Regione Toscana Claudio Martini, partecipando a un tavola rotonda su “Futuro, new technology e manifattura: perché investire in Toscana”, a cui sono intervenuti anche il direttore del Corriere fiorentino Paolo Ermini come moderatore, alcuni giovani imprenditori (Colombini, Zolesi, Gellini, Morelli), il console generale per la Toscana degli Stati Uniti (Countryman) e l´amministratore delegato di Energia Futura Fojanesi. Gli indicatori classici per insediarsi in un territorio – ricchezza di materia prime, aree disponibili a prezzi convenienti, un sistema industriale e infrastrutturale ramificato – per la Toscana, secondo il presidente Martini, non sono ai massimi livelli, altre regioni attraggono di più. Perché allora venire in Toscana? «Una classifica recente del Sole 24 ore – ha ricordato Martini – la pone ai primi posti della classifica di libertà economica, insieme all´Emilia Romagna e alle Marche. Altri fattori in suo favore sono la qualità della formazione del personale, un sistema di relazioni sociali che tiene, un ceto professionale di livello che trova offerte di qualità. Ma tutto questo va potenziato creando iniziative comuni tra tutti gli attori in gioco, imprese, istituzioni, università, per superare le difficoltà attuali e inventarsi un futuro diverso. Prato da questo punto di vista può essere un laboratorio aperto di progetti comuni, puntando ad esempio a una riconversione di pezzi di città che non preveda solo destinazioni residenziali o terziarie». La formula, secondo Martini, è quella di «uscire dal pulviscolo, dai progetti di microdimensioni, dai piani comune per comune, concentrandosi su iniziative di più alta scala. Questo vale anche per il settore tessile pratese che deve uscire da una dimensione locale per collegarsi al resto del mondo. Per farlo sono due le piste da seguire: da un lato non bisogna rinunciare a introdurre nuove tecnologie nel settore, a inventare nuovi prodotti, dall´altro occorre sfruttare tutti i canali per essere in grado di farlo. Non ultima la filosofia: un tessuto infatti ha a che fare anche con l´immateriale, e con il senso della vita» . |
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IL MOLISE NELLA RETE EUROPEA DELLE REGIONI CHE PRATICANO LA POLITICA DELL´ACCOGLIENZA. IORIO: INTENDIAMO DIVENTARE LA REGIONE PILOTA IN ITALIA DI UNA NUOVA POLITICA DELLA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO PER ATTRARVI UN VERO SVILUPPO SOSTENIBILE. |
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Campobasso, 28 settembre 2009 - Il Presidente della Regione Molise Michele Iorio ha incontrato, il 24 settembre, a Limoges, il Presidente della Regione Limousine Jean-paul Denanot. L´incontro e´ servito per fare il punto sull´attività´ posta in essere dalla "Rete europea della politica dell´accoglienza" che vede la regione di Limousine come capofila e la regione Molise quale componente, insieme ad altre 53 realtà regionali appartenenti a 16 Paesi della Ue. La "politica dell´accoglienza" è una strategia che ha come obiettivo l´inversione di tendenza allo spopolamento dei territori rurali e montani nonché dei centri storici minori, provocato nel tempo da un esodo di residenti verso i centri urbani più grandi e le periferie delle città. Il tema di tale politica tiene conto sia di un progetto professionale che di un programma di vita dei nuovi residenti, e per tale motivo, i bisogni specifici dei territori rurali e dei centri storici minori, in tema di servizi alle imprese ed alla popolazione, devono essere presi nella massima considerazione da tutte le Istituzioni locali, a partire dalla Regione, dalle Province e dai Comuni per arrivare al coinvolgimento pieno del mondo economico e sociale, per essere così da essi affrontati e soddisfatti nella loro interezza. L´obiettivo, quindi, delle amministrazioni e di tutti gli attori locali, è di migliorare l´ attrattività di un territorio e di un piccolo centro storico, non solamente come meta turistica, ma, soprattutto, come nuova residenza, sia sociale che imprenditoriale, di famiglie desiderose di lasciare i poli urbani congestionati. Nell´incontro, cui ha partecipato anche l´Assessore alla Programmazione Gianfranco Vitagliano, e´ stata decisa la stipula di un Protocollo d´Intesa tra Molise e Limosin per lo scambio di esperienze e la proposizione comune di progettualita´ da presentare in ambito nazionale ed europeo per quel che riguarda le buone pratiche della politica dell´accoglienza. "Condividiamo pienamente -ha detto il presidente Iorio nella conferenza stampa che ha tenuto successivamente insieme al Presidente Denanot - l´idea di attuare un programma di iniziative da concretizzare, nell´ambito della politica dell´accoglienza, sia come metodo di azione operativo, ma anche come messaggio da lanciare per creare autosviluppo sociale ed economico. Ci candidiamo, quindi, a livello italiano a promuovere, come regione capofila, la politica dell´accoglienza attuando direttamente nel nostro territorio tutte le esperienze positive concretizzatesi a Limousin e nelle altre aree d´Europa in cui si sono svolte con successo queste strategie di sviluppo territoriale. Facciamo nostra la tattica e la strategia della politica dell´accoglienza: non permettere che altri cittadini vadano via dai nostri territori, fare in modo che altre famiglie e diversi professionisti scelgano di venire a vivere, lavorare, studiare e andare in vacanza nelle nostre aree. Obiettivi questi non solo condivisibili ma sicuramente di interesse di una buona, saggia e lungimirante azione di governo". Iorio ha quindi evidenziato gli elementi comuni tra il Molise e Limousine: il Molise ha 320 mila abitanti spalmati in 136 comuni; Limousine ha 700 mila abitanti spalmati in 700 comuni. Entrambe hanno un tasso di abitanti per chilometro quadrato molto basso; una percentuale di abitanti nelle aree rurali molto alto; un tasso di criminalità basso e un indice di attrattivita´ turistico-economico interessante. A ciò si aggiungono caratteristiche demografiche e sociali del tutto simili. "Comunanze che evidentemente -ha concluso Iorio- sulla base delle esperienze dimostrate qui a Limousin, ci portano a pensare che le azioni della politica dell´accoglienza possano davvero creare sviluppo, nuova occupazione e quindi benessere diffuso e duraturo". . |
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INDUSTRIA IN SICILIA: VENTURI, ATTENTI ALLE INFILTRAZIONI MAFIOSE |
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Palermo, 28 settembre 2009 - Palermo – “Dopo 28 anni la Sicilia avrà il piano cave. La sua definizione è ormai prossima ed è stata una delle priorità fin dal momento del mio insediamento”. Lo ha annunciato, il 26 settembre, a Racalmuto l’assessore regionale all’Industria Marco Venturi intervenendo al convegno dal titolo “Lo sviluppo economico in Sicilia”. “Il piano cave – ha aggiunto – è uno strumento fondamentale per una regione, la Sicilia, che in soli dieci anni è diventata la regione leader nella produzione nazionale lapidea e, nonostante la concorrenza asiatica, esporta all´estero per il 70 per cento e assorbe migliaia di posti di lavoro”. “Il piano è fondamentale – ha proseguito Venturi – poiché in sua assenza si è purtroppo determinata una enorme discrezionalità in chi deve autorizzare le nuove cave e nello stesso controllo del territorio, e in cui si fa sentire tutto il peso delle lobby dei cavatori e delle ecomafie. Mi sono chiesto più volte perché non si siano mai stati chiesti i certificati antimafia alle imprese che richiedevano l’autorizzazione per l’apertura delle cave”. Ma, secondo Venturi, per dare nuovo impulso alla crescita economica della Sicilia, occorre attivare “una seria politica degli investimenti creando un modello di sviluppo capace di dare direttrici chiare e comprensibili, sconfiggendo quella sacca di mala burocrazia che ostacola la crescita della Sicilia, e in cui la classe politica abbia una funzione agevolatrice verso i cittadini e le imprese”. “La grande sfida è rappresentata dall´obiettivo di riuscire a coniugare infrastrutture e sviluppo industriale ridefinendo un modello di sviluppo stabile e duraturo. Dobbiamo però evitare – avverte Venturi - possibili infiltrazioni mafiose e distorsioni del mercato. In questo senso condivido l’allarme lanciato dal vice presidente di Confindustria Agrigento, Pierangela Graceffa, per i contratti che si stipuleranno fra i general contractor, i "subaffidatari" e i subappaltatori. In un territorio come la Sicilia, pervaso dalla criminalità organizzata, la realizzazione delle infrastrutture strategiche può rappresentare un grande affare per le famiglie mafiose. Come assessore chiederò un confronto con la giunta regionale, il governo nazionale e le associazioni di categoria per garantire più controlli nell’assegnazione dei lavori ai "subaffidatari" e ai subappaltatori. In particolare nella zona di Agrigento, dove si sta realizzando il cantiere per il raddoppio della 640 Agrigento-caltanissetta e partirà a breve la realizzazione del rigassificatore di Porto Empedocle le istituzioni, la magistratura, le forze dell’ordine e le associazioni di categoria devono vigilare affinché non ci siano infiltrazioni mafiose”. . |
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SVIMEZ, REGIONE CAMPANIA, MOLISE, INVITALIA E IPRES NEL CDA |
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Campobasso, 28 settembre 2009 - Salgono a cinque le regioni meridionali aderenti all´Associazione Quattro new entry di spicco nel Cda Svimez: Regione Campania, Regione Molise, Invitalia (ex Sviluppo Italia) e Ipres (Istituto Pugliese per le Ricerche Economiche e Sociali). Lo ha deciso il Consiglio d´Amministrazione svoltosi il 25 settembre. Carmine Pinto, professore di Storia Contemporanea all´Università di Salerno rappresenta la Regione Campania, mentre Regione Molise e Invitalia sono rappresentati dai Presidenti in persona, rispettivamente Michele Iorio e Nicola Piazza. Ancora in attesa di designazione invece il rappresentante dell´Ipres. Da segnalare che Regione Campania e Regione Molise sono ammesse di diritto nel board come soci sostenitori dietro specifica richiesta, mentre l´ingresso di Invitalia e Ipres è stato subordinato a una votazione del Consiglio, che è stata positivamente unanime. Salgono così a ventisette i membri del Cda dell´Associazione presieduta da Nino Novacco, che ha come vice presidenti Ettore Artioli e Piero Barucci. Fanno parte del Consiglio di Amministrazione anche Paolo Baratta, Manin Carabba, Michele Cascino, Luigi Compagna, Cristiana Coppola, Romualdo Coviello, Adriano Giannola, Domenico La Cavera, Antonio La Spina, Amedeo Lepore, Antonio Maccanico, Federico Pica, Maria Teresa Salvemini, Vincenzo Scotti, Sergio Zoppi, Alessandro Bianchi (Università di Reggio Calabria), Albertomauro Sarno (San Paolo-banco di Napoli), Giovanni Cimmino (Unione Industriali di Napoli) e Giuseppe Soriero (Regione Calabria). In attesa di rinnovo i rappresentanti della Regione Puglia e Regione Siciliana. . |
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LOMBARDIA: CREDITO A PMI COMMERCIO-TURISMO,AIUTI PER 18 MLN 297 LE ATTIVITA´ A CUI E´ STATA EROGATA LA MISURA DI SOSTEGNO NICOLI CRISTIANI: ATTESI ALTRI FINANZIAMENTI PER 402 IMPRESE |
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Milano, 28 settembre 2009 - Ha già dato i primi frutti la misura di sostegno messa a punto per sostenere l´attività delle piccole e medie imprese del commercio e del turismo, realizzata in collaborazione tra la Direzioni regionali Commercio, Fiere e Mercati e Giovani, Sport, Turismo e Sicurezza e il sistema delle garanzie (Confidi). Nel solo mese di luglio sono stati erogati finanziamenti a favore di 297 imprese per un totale di 18. 643. 350 euro mentre altri finanziamenti sono in fase di approvazione da parte degli Istituti Bancari convenzionati con i 12 Confidi, per altri 21. 830. 000 euro a favore di 402 imprese. "I Consorzi fidi a cui sono stati assegnati questi contributi a luglio - ha dichiarato l´assessore al Commercio, Fiere e Mercati, Franco Nicoli Cristiani - hanno facilitato l´accesso al credito delle piccole e medie imprese lombarde, concordando con il sistema bancario le condizioni economiche di maggior favore e trasparenza, in tempi brevi e a costi competitivi". "E´ la conferma - ha concluso Nicoli Cristiani - che, nonostante la crisi attuale, vi sono ancora molte imprese in grado di promuovere investimenti sul territorio lombardo grazie alla liquidità assicurata per soddisfare le esigenze di cassa". . |
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SARDEGNA: BOZZA FINANZIARIA 2010, INCONTRO CON I SINDACATI |
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Cagliari, 28 Settembre 2009 - "Ora parlino i fatti: abbiamo presentato una bozza della Finanziaria 2010 e del Programma Regionale di Sviluppo che, rispettando il divieto di nuovo indebitamento, mette a disposizione una cifra aggiuntiva di 300 milioni. Si propone di destinare queste risorse verso obiettivi strategici di contrasto alla crisi e alla disoccupazione e nel contempo di rilancio della crescita e dello sviluppo economico". E´ quanto ha sottolineato, il 24 settembre, l’Assessore regionale della Programmazione e Bilancio, Giorgio La Spisa, incontrando i sindacati in merito alla bozza della Finanziaria 2010. "In concreto – ha spiegato l’assessore – significa investire sul futuro della Sardegna. Nella bozza si prospetta di stanziare 100 milioni all’anno per infrastrutture e attività produttive; 50 milioni per il credito di imposta per lavoro e occupazione; 40 milioni per istruzione e formazione professionale; 10 milioni per la ricerca scientifica di base. Per fronteggiare la crisi e arginare la perdita di posti di lavoro, accogliendo le osservazioni dei sindacati, sono previsti 100 milioni di fondi regionali per le politiche sociali che saranno ulteriormente incrementati dal fondo sociale europeo". "Stiamo facendo fronte a una crisi globale senza precedenti – ha ripreso l’assessore della Programmazione – e per questo accettiamo tutti i suggerimenti e le proposte, in particolare quelle che sono arrivate e arrivano dai rappresentanti dei lavoratori, ma occorre pensare sia alle emergenze che allo sviluppo coniugando queste due finalità". "Per quanto ci riguarda – ha concluso l’assessore Giorgio La Spisa – siamo sempre disponibili al dibattito e all’apertura di un tavolo con le forze sociali e il governo nazionale". . |
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MARRAZZO: DA REGIONE LAZIO SOSTEGNO A IMPIANTI SPORTIVI IN ORATORI |
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Roma, 28 settembre 2009 - La Regione Lazio a sostegno della pratica sportiva negli oratori. Lo ha annunciato il Presidente della Regione, Piero Marrazzo, intervenuto il 24 settembre al convegno, ´Oratori in Italia oggi. Puzzle di vita, una sfida da raccogliere´, tenutosi a Roma, presso Villa Piccolomini, e promosso dalla Regione con il giornale Famiglia Cristiana e il ´Forum degli oratori italiani´. "La Regione Lazio - ha detto - firmerà al più presto un protocollo di intesa con il Coni, l´Istituto di credito sportivo e la Banca Impresa Lazio, a favore di quelle parrocchie disposte ad acquisire, costruire o migliorare, un impianto sportivo". Marrazzo ha quindi spiegato le modalità dell´intervento. "Le parrocchie - ha detto - potranno accedere ad un mutuo dell´istituto per il credito sportivo mettendo in carico alla Regione una parte degli interessi passivi e ottenendo garanzia fidejussoria dalla Banca Impresa Lazio. In questo modo - ha proseguito - tutti potranno fare sport anche coloro che non possono accedere ai circoli privati". E nel 2009 la Regione Lazio ha erogato complessivamente 5 milioni di euro, di cui 3,5 per gli oratori e 1,5 per l´infanzia e la formazione. "La nostra intenzione - ha proseguito il presidente della Regione Lazio - è quello di ricostruire un tessuto sociale partendo proprio dallo sport. A fine anno - ha sottolineato - con la collaborazione del Csi (Centro sportivo italiano) prenderà il via il primo campionato regionale di calcio per oratori". Tra le altre iniziative legate agli oratori, il presidente della Regione Lazio ha annunciato anche la nascita di corsi per animatori delle strutture. "Gli oratori, anno dopo anno stanno assumendo un significato di frontiera - ha spiegato Marrazzo - a sostegno dell´universo giovanile, per combattere il disagio sociale a favore degli immigrati, per esempio, presenza importante al di là della nostra stessa identità cattolica". E sull´importanza degli oratori per i giovani e la società è intervenuto Don Antonio Sciortino, direttore del settimanale ´Famiglia Cristiana´. "bisogna rilanciare e salvare gli oratori - ha detto - rimboccarci finalmente le maniche. C´è sempre più voglia di oratori con un maggiore coinvolgimento dei laici per una loro sempre più ampia valorizzazione". "Per molte famiglie l´oratorio rimane un luogo protetto, sicuro, ma anche un ´parcheggio´ - ha aggiunto Don Sciortino - complice purtroppo la crisi economica". Secondo il direttore di Famiglia Cristiana, l´oratorio "deve essere un luogo di aggregazione, un ponte tra la Chiesa e la città degli uomini in grado di favorire una sana qualità della vita, di educare alla fede". "L´oratorio deve poter accentuare anche il suo carattere missionario - ha proseguito - anche con progetti mirati di ´sostegno alla genitorialità´ attivando servizi di supporto e formazione. Oggi più che mai - ha continuato Don Sciortino - va riscoperto l´oratorio, per tanti ragazzi l´unica alternativa alla strada, ma soprattutto la sua funzione educativa in un tempo in cui i nostri ragazzi sono allo sbando, alla ricerca di un senso per la loro vita". E per il direttore di Famiglia Cristiana l´oratorio può essere "la migliore ´dieta mediatica´ in un´epoca in cui i ragazzi sono drogati e obesi da internet". "Le famiglie italiane stanno riscoprendo l´oratorio. Vorremo che fossero sempre di più, ma facciamo in modo che non sia una scelta di ripiego, ma consapevole - ha concluso Don Sciortino - all´interno di un nuovo patto educativo tra famiglia e parrocchia. Speriamo che la parola oratorio possa trasformarsi in futuro in un marchio di qualità". . |
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VAL D’AOSTA: IL PROGRAMMA ITALIA SVIZZERA 2007/2013 FINANZIA IL PROGETTO CULTURALE E.CH.I |
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Aostra, 28 settembre 2009 - La Presidenza della Regione informa che il progetto E. Ch. I etnografie italo–svizzere per la valorizzazione del patrimonio immateriale è stato formalmente ammesso a finanziamento sul Programma di cooperazione territoriale Italia Svizzera 2007/2013. Il progetto, presentato dall’Assessorato dell’istruzione e cultura, è finalizzato alla riscoperta, conoscenza, valorizzazione e trasmissione del patrimonio culturale immateriale delle comunità transfrontaliere quale le tradizioni orali, le lingue, le pratiche sociali, gli eventi festivi e rituali e i saperi tecnici che, trasmessi attraverso le generazioni, contribuiscono alla costruzione dell’identità dei popoli. L’iniziativa, che coinvolge tutta l’area territoriale del Programma di cooperazione transfrontaliera, è finanziata con un contributo pubblico a favore della Regione Valle d’Aosta di 725. 000 euro. . |
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LAVORO:SUPERATI 10 MLN ORE CIG IN FVG NEL 2009 |
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Trieste, 28 settembre 2009 - Nel mese di agosto la cassa integrazione (Cig) registra una brusca frenata in Friuli Venezia Giulia rispetto al dato di luglio (-65,5 p. C. , 917. 958 ore contro 2. 660. 291), ma la prevedibile flessione in un mese tradizionalmente riservato alle ferie non basta ad evitare il superamento dei 10 milioni di ore complessive di Cig nei primi otto mesi del 2009 (10. 016. 969, 5. 925. 971 Cigo, 3. 003. 101 Cigs e 1. 087. 897 edilizia), dato che rappresenta una variazione del 267,5 per cento se confrontato con il periodo gennaio-agosto 2008 e che implica una proiezione a dicembre di 14-15 milioni di ore. Calano Iscritti Mobilita´ - Le nuove tabelle predisposte dall´Agenzia regionale del Lavoro ed illustrate dall´assessore al Lavoro, Alessia Rosolen, evidenziano anche un calo delle iscrizioni nelle liste di mobilità del 42,6 per cento tra luglio ed agosto (da 505 a 290), a conferma di una tendenza successiva ai 927 di aprile, e del 35,3 per cento rispetto all´agosto 2008 (da 448 a 290). Ok Ammortizzatori In Deroga - "In questo modo - ha commentato Rosolen - si conferma il ruolo di diga svolto dagli ammortizzatori in deroga che, a maggior ragione dopo la proroga da 4 a 6 mesi, sospendono il lavoratore evitandone il licenziamento e, di conseguenza, finiscono per influire positivamente sugli ingressi nelle liste di mobilità che sono riservate a chi viene licenziato". A questo proposito, ad oggi le domande di cassa integrazione in deroga presentate alla Regione sono 581 per 2. 579 lavoratori coinvolti e circa 1 milione di ore richieste. Cig, -65,5 P. C. In Agosto - Analizzando ulteriormente le cifre, emerge che la stessa diminuzione della cassa integrazione da luglio ad agosto, pur in presenza di condizioni particolari, è decisamente superiore alla media nazionale (65,5 contro 40,6 p. C. ) ed è relativa a tutte le componenti: -67,7 per cento la straordinaria (Cigs), -65 p. C. L´ordinaria e -32,1 p. C. La gestione edilizia. Assunzioni, -21,8 P. C. Nel 2009 - Dalla discesa parziale della Cig a quella progressiva e tendenziale degli ingressi in mobilità e, infine, all´evidente contrazione delle assunzioni, passate dalle 140. 188 del gennaio-agosto 2008 alle 109. 634 degli stessi mesi del 2009 (-21,8 p. C. ). Tra i settori più colpiti, nettamente in testa le costruzioni (-43 p. C. ). Meno Assunti A Gorizia - A livello territoriale, il 41 per cento (45mila) delle assunzioni riguarda la provincia di Udine, seguita da Trieste (27 p. C. , 29mila), Pordenone (21 p. C. , 23mila) e Gorizia (11 p. C. , 12mila). Il Pareggio D´agosto - Confortante, ha fatto notare Rosolen, il pareggio tra assunti e cessati raggiunto nell´agosto 2009, situazione ben diversa rispetto allo stesso mese del 2008 quando il saldo era stato fortemente negativo (-9mila). Meglio Italiani Di Stranieri - Da un punto di vista della cittadinanza, ha aggiunto, le assunzioni di lavoratori italiani nei primi 8 mesi del 2009 sono inferiori del 19,4 per cento (-21mila), mentre quella dei non italiani raggiunge il 31,1 per cento relativo agli extracomunitari. Occupazione, -21Mila Eta´ Lavoro - Preoccupa e non poco, ha confessato infine Rosolen, la perdita occupazionale di 21mila unità (confronto Ii trimestre 2008 e 2009), inaspettatamente derivante soprattutto dal terziario non commerciale (-26mila) più che da un´industria in sorprendentemente attivo (+5mila). Se la disoccupazione cresce di appena 6mila elementi, infatti, significa che la maggior parte dei lavoratori fuoriusciti dal mercato finisce tra le persone non attive ma in età da lavoro, creando in questo modo un crescente scoramento. . |
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IL FEDERALISMO FISCALE E’ UNA SCOMMESSA ANCORA APERTA CHE VOGLIAMO E CHE DOBBIAMO VINCERE. SONO I VENETI CHE LO CHIEDONO |
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Venezia, 28 settembre 2009 - “Ho piena fiducia nel progetto riformatore messo in essere dal Governo nazionale. L’iter politico già avviato darà finalmente al nostro Paese il federalismo fiscale e mi auguro anche che ciò sia la premessa per altre importanti forme di autonomia regionale. Del resto, si tratta di una scommessa che vogliamo e che dobbiamo vincere perché sono i veneti stessi che lo chiedono con sempre maggiore insistenza e con grande determinazione. ” Così l’assessore all’Economia, Vendemiano Sartor, ha introdotto il 24 settembre nella sede di Unioncamere del Veneto i lavori del convegno “responsabilità e federalismo: i numeri, gli spunti e le riflessioni per accelerare l’attuazione del federalismo fiscale. ” Per l’assessore, è evidente che si sta voltando pagina in nome della cultura della responsabilità. Del resto, il modello costituzionale italiano ricomprende, oltre alla solidarietà e all’eguaglianza, i principi di responsabilità e di buon andamento delle pubbliche amministrazioni, con la conseguenza che ciascun ente territoriale dovrà essere misurato alla luce del criterio dell’efficienza secondo parametri validi sull’intero territorio nazionale. “E’bene, pertanto, ricordare che, chi chiede solidarietà oggi, dovrà dimostrare domani - ha concluso l’assessore - di meritarla non scialacquando risorse e non sperperando potenzialità. ” . |
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TRENTO: SOSTEGNO AL REDDITO PER 1.133 LAVORATORI LICENZIATI EROGATE DA AGENZIA DEL LAVORO INDENNITÀ PER 1.485.000 EURO CIG IN DEROGA: 101 LE IMPRESE AUTORIZZATE PER 546 LAVORATORI |
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Trento, 28 settembre 2009 - A tutt´oggi, complessivamente, sono 1. 133 le persone che hanno perso il lavoro per motivi riconducibili alla crisi economica alle quali Agenzia del Lavoro ha erogato l´indennità di sostegno al reddito, per un ammontare totale di indennità versate pari a 1. 484. 992 euro. Hanno invece superato il centinaio (101), per 546 lavoratori complessivamente coinvolti ed un totale di 280. 604 ore, le piccole imprese per le quali è stata autorizzata la cassa integrazione in deroga. Dei 1. 133 soggetti beneficiati dall´intervento di sostegno al reddito, 597 (52,6 %) avevano un rapporto di lavoro a tempo determinato, 277 (24,4 %) a tempo indeterminato, 147 (13 %) di apprendistato. Per il 72,5 per cento si tratta di maschi, gli stranieri rappresentano poco meno del 40 per cento. La classe di età nella quale è compreso il maggior numero di beneficiati (69,5 %) è quella fino ai 39 anni. Tra le 101 imprese che - a fronte di 113 domande - sono state autorizzate alla Cig in deroga, 76 sono artigiane (403 lavoratori coinvolti), 7 industriali (per una impresa industriale con 10 lavoratori coinvolti si tratta di una proroga) per un totale di 33 lavoratori, 18 del terziario per 110 dipendenti. . |
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PIÙ SOSTEGNI ALLE INDUSTRIE DA PARTE DEL LAZIO |
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Roma, 28 settembre 2009 - Il Lazio è tra le prime Regioni nel 2008 ad avere aumentato i propri investimenti a sostegno delle imprese. La crescita è stata del 12% per un totale di 49,2 milioni di euro nei dodici mesi e complessivi 336,42 dal 2002 alla fine del 2008. A dirlo è il Rapporto 2009 del Met (Monitoraggio economia e territorio) sulle Imprese e Politiche Industriali in Italia. Un´indagine effettuata intervistando 25mila imprenditori in tutta Italia e monitorando le politiche industriali del governo e quelle regionali. Uno sforzo, quello del Lazio, che fa parte delle misure adottate per la ripresa economica del territorio. Nonostante il difficile 2008, dei quasi 50 milioni, 16 sono stati destinati alle fasce deboli e alle microimprese, 21 all´innovazione e alla ricerca, 13 alla internazionalizzazione. . |
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TOSCANA: CASSA INTEGRAZIONE, ARRIVANO ALTRI 50 MILIONI MA IL CONFRONTO CONTINUA PER ARRIVARE AD AVERE ULTERIORI RISORSE |
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Firenze, 28 settembre 2009 - Arrivano 50 milioni di euro, cui potranno aggiungersene altri di qui a fine anno, per fare fronte alle richieste di Cassa integrazione in deroga delle aziende toscane. E´ quanto, per ora, il sottosegretario al lavoro Pasquale Viespoli si è impegnato a trasferire alla Regione Toscana che, sulla base delle previsioni di spesa, aveva sollecitato con forza un´integrazione. L´incontro fra l´assessore all´istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini e il sottosegretario al lavoro è avvenuto il 24 settembre a Roma. Simoncini aveva chiesto al governo risorse per circa 90 milioni euro che, con la quota stanziata dalla Regione, avrebbero permesso di fare fronte alle necessità di qui alla fine del 2009. «L´incontro ha rappresentato comunque un passo avanti – ha detto l´assessore Simoncini – perchè ci conferma, fin da subito, la disponibilità di parte delle ris orse che ci servono e che riteniamo indispensabili per fronteggiare la crisi e alleggerirne l´impatto sociale, sostenendo il reddito dei lavoratori. Il sottosegretario ha preso atto della nostra richiesta e si è impegnato a fare una verifica con l´Inps per capire quanto effettivamente è stato speso e valutare il possibile scostamento tra le richieste delle imprese e l’andamento effettivo delle erogazioni. Tutto questo servirà per determinare con maggiore precisione il nuovo fabbisogno». Al sottosegretario Viespoli l´assessore Simoncini ha anche riproposto il tema dell´allungamento dei termini della Cassa integrazione ordinaria, da 52 a 104 settimane. «Purtroppo il governo non intende allungare la durata di questo strumento che, secondo noi, servirebbe ad alleggerire il peso sulla Cassa integrazione straordinaria limitandone il ricorso». Il confronto con il ministero del lavoro resta comunque aperto e fra qualche giorno ci sarà la formalizzazione dell´accordo su questa tranche di fondi. «Contiamo di riuscire a perfezionare l´accordo in una decina di giorni – dice Simoncini - e cercheremo di strappare ulteriori risorse». L´assessore Simoncini ha ricordato che, ad oggi, si stanno utilizzando i 50 milioni stanziati dal ministero del lavoro all´inizio dell´anno, cui si sono successivamente aggiunti 10 milioni di fondi regionali. E la Regione metterà fin da subito a disposizione la sua quota di risorse, pari al 30 per cento. Sono quindi immediatamente disponibili risorse per fare fronte alle ulteriori richieste. Dal 4 maggio a metà settembre sono arrivate alla Regione 4. 343 richieste di autorizzazione alla Cassa integrazione in deroga da parte di aziende con unità produttive in Toscana. Di queste 1340 sono state autorizzate (perchè complete e congrue rispetto ai requisiti richiesti), per un totale di 5. 298 lavoratori. Delle 1340 autorizzate, l´Inps ha effettuato il pagamento per tutte quelle per le quali, in parallelo, èstata fatta la domanda di pagamento da parte dell´impresa, ovvero per un totale di 669 (per 1597 lavoratori). La macchina messa in moto dalla Regione all´inizio di luglio per la concessione degli ammortizzatori sta funzionando bene. I tempi di autorizzazione da parte della Regione non superano i 7 giorni. In media in altri 7 giorni arriva l´erogazione da parte dell´Inps. Anche nei territori toscani si sta procedendo alla verifica del funzionamento degli strumenti anticrisi che culmineràil 29 settembre in un tavolo con le parti sociali e le istituzioni. Fra le altre cose si sta verificando con l´Inps la diversitàdi numeri registrati fra domande autorizzate e pagamenti effettuati, una diversità spesso legata al fatto che molte aziende tendono a cautelarsi facendo domanda di Cassa integrazione in deroga ma solo una parte di queste ne ha effettiva necessità. . |
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FORUM CULTURA, ZANELLO: LE DONNE PROTAGONISTE |
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Monza, 28 settembre 2009 - "Le donne svolgono un ruolo fondamentale nella trasmissione della cultura e sono anche protagoniste nelle imprese culturali. Nell´editoria e nel cinema, ad esempio, più che in altri settori, troviamo infatti spesso la loro presenza in posizioni chiave". Lo ha affermato il 25 settembre l´assessore alla Cultura, Identità e Autonomie della Lombardia, Massimo Zanello, durante la seconda giornata del Forum Unesco della cultura e dell´industria cultura che si tiene alla Villa Reale di Monza. La figura femminile è stata infatti al centro di ben tre dei numerosi workshop nel programma di questa prima edizione del Forum, "il cui livello del dibattito - ha sottolineato l´assessore Zanello - è molto alto grazie alla presenza dei più autorevoli personaggi del mondo dell´industria culturale mondiale. La sessione odierna del Forum si è aperta con una tavola rotonda su "Città e regioni: alleate nell´eccellenza", un tema sul quale l´assessore Zanello ha ribadito il ruolo fondamentale di Regione Lombardia nel sostenere la cultura in tutte le sue forme ed espressioni: "Il nostro obiettivo - ha spiegato Zanello - deve essere duplice: da un lato dobbiamo valorizzare il patrimonio culturale che abbiamo ereditato, dall´altro dobbiamo continuare ad attrarre sul nostro territorio intellettuali e artisti che producano cultura". "Questa prima edizione del Forum - ha concluso l´assessore - si sta già rivelando un successo. Non appena terminata, saremo al lavoro per far sì Monza e la Villa Reale ne diventino la sede permanente". . |
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IL FUTURO È DONNA, PROVE DI ECONOMIA AL FEMMINILE |
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Prato, 28 settembre 2009 - Il futuro è una scritta a pennarello su cartoncini rosa, bianchi, azzurri: “cultura del diritto al lavoro, fare impresa al femminile, donne o principio femminile, energie pulite e nuove tecnologie, come conciliare lavoro e famiglia, donne e gioco di squadra: ne siamo capaci?” Riunite in cerchio in una saletta del museo Pecci, cento donne discutono di impresa e nuove professioni, ovvero di come uscire dalla crisi mettendo al centro il lavoro femminile e rendendo, finalmente, le donne protagoniste. Una sfida che il 26 settembre , dal piccolo ma significativo osservatorio messo in piedi all´interno di Economia3, non sembra poi così impossibile. Il perchè lo spiega in parte l´intervento dell´unico uomo presente all´avvio dei lavori. L´assessore all´istruzione formazione e lavoro Gianfranco Simoncini portando sobriamente il saluto della Regione snocciola le cifre de lla crisi: nel primo semestre 2009, rispetto all´anno precedente, 72 mila assunzioni in meno di cui 52mila di donne, circa 7000 licenziamenti in più (+89%). Se la crisi colpisce duro, le donne sono quelle che ne escono peggio. Ma mai come in questo momento, ricorda l´assessore, la loro presenza è indispensabile per far tornare competitiva l´economia e rilanciare lo sviluppo su nuove basi. Perchè rappresentano un bacino di forza lavoro ancora par larga parte inespresso ma, soprattutto, perchè possono mettere in gioco creatività, capacità innovativa, esperienze e modelli peculiari del mondo femminile, tutti ingredienti che possono aiutare nell´indispensabile sforzo di innovazione di un sistema produttivo fino ad oggi improntato a tempi, modi, stili rigorosamente maschili. Così, paradossalmente, l´inevitabile cambiamento stimolato dalla recessione, potrebbe rivelarsi per le donne un´opportunità ;, un´occasione per far prevalere quello che qualcuna delle partecipanti all´open space chiama “principio femminile”. Che vuol dire, semplicemente, che le donne non vogliono solo lavorare di più ma anche affermare una diversa cultura del lavoro. E in parte sta già succedendo, con conseguenze positive che fanno ben sperare: lo rivela un´altra delle presenti, portando dati della Camera di commercio pratese. Negli ultimi tempi a Prato le principali protagoniste della diversificazione produttiva sono le donne, che hanno creato imprese nel settore terziario e dei servizi innovativi. Simoncini ha assicurato che la Regione è consapevole di tutto questo e non a caso, nel luglio 2008, ha varato e finanziato in maniera consistente il Patto per l´occupazione femminile, che prevede un mix di iniziative per favorire l´occupazione, ma anche per la formazione e l´imprenditorialità. Anche se la crisi ne ha rallentato l´attuazione, il Pat to per l´occupazione femminile è per la giunta regionale una priorità. «Stiamo pensando di potenziarlo ed arricchirlo» ha concluso l´assessore. Intervenuto a conclusione dei lavori della mattinata, l´assessore alle riforme istituzionali e alla partecipazione Agostino Fragai ha sottolineato il valore del metodo inaugurato con l´open space e il grande interesse suscitato dall´iniziativa. «Tante donne che si confrontano, con metodi innovativi e mettono a disposizione le loro idee e la loro creatività, soprattutto in questa fase delicata per la nostra economia, sono davvero un grande contributo. Terremo conto dei loro suggerimenti». . |
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IN VENETO BANDI PER 15 MILIONI A NUOVE IMPRESE FEMMINILI E GIOVANILI |
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Rovigo, 28 settembre 2009 - “Una risposta a 360 gradi alle esigenze del territorio nel campo dell’imprenditoria femminile che sta segnando un passo di rilevante crescita e dell’imprenditoria giovanile che attendeva un segnale di attenzione”. E’ quanto ha detto l’assessore regionale Isi Coppola presentando il 25 settembre alle categorie e agli operatori economici nella sede della Camera di Commercio di Rovigo i due bandi che la giunta regionale ha approvato nella seduta di martedì scorso e che prevedono aiuti agli investimenti delle nuove imprese femminili e giovanili per un importo complessivo di 15 milioni di euro sotto forma di contributi a fondo perduto. “E’ un’ulteriore boccata d’ossigeno per la nostra economia – ha aggiunto l’assessore Coppola – che arriva in momento in cui si cominciano a vedere dati confortanti” Il presidente della Camera di Commercio Loredano Zampini ha fatto presente, in particolare, che le imprese a guida femminile nel Veneto sono nel 2008 oltre 99 mila, pari al 21,4% del totale. I due bandi regionali sono stati approvati nel contesto della Programmazione Comunitaria 2007-2013, con una dotazione finanziaria di 7,5 milioni di euro ciascuno. Prevedono un aiuto sotto forma di contributo in conto capitale rivolto alle nuove imprese costituite dal 1° gennaio 2008 prevalentemente da donne o da giovani di età compresa tra i 18 ed i 35 anni. I contributi saranno concessi nella misura del 50% della spesa ammessa ed effettivamente sostenuta, fino ad un contributo massimo di 60. 000 euro e per un investimento minimo di 30. 000 euro. Ne possono beneficiare le piccole e medie imprese, anche cooperative, operanti nei settori produttivo, commerciale e dei servizi, in pratica la stragrande maggioranza dei settori produttivi. Le spese ammissibili possono riferirsi a macchinari, attrezzature, impianti, alcune opere edili e relative progettazioni e direzione lavori, software ed altre spese minori. Gli investimenti considerati devono riguardare il periodo compreso tra il 1°gennaio 2008 e il 30 giugno 2011. Per la prima volta sarà possibile ricevere anche un acconto del 30%. E’ stato introdotto anche un criterio di premialità qualora la richiesta di contributo sia presentata da soggetti in stato di disoccupazione da almeno 12 mesi e da percettori di ammortizzatori sociali. L’assessore Coppola ha concluso che questi interventi trovano una rete di soggetti e un territorio preparato anche grazie ai risultati del Programma di Formazione ed Informazione per la nascita di nuove imprese giovanili e femminili, che ormai per il terzo anno è promosso su tutto il territorio regionale. La scadenza per le domande relative ai due bandi, che saranno pubblicati ora sul Bur, è il 16 novembre. Sarà attivato anche un numero verde per dare informazioni e chiarimenti agli interessati. . |
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PUGLIA: AZZERAMENTO GIUNTA TARANTO, LA SODDISFAZIONE DELLE DONNE DELLA GIUNTA VENDOLA |
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Bari, 28 settembre 2009 - Le donne della giunta Vendola esprimono soddisfazione per la decisione del Tar di Lecce che - accogliendo il ricorso di un comitato cittadino che ha chiesto l´annullamento delle nomine degli assessori perché tutti maschi – ha azzerato la giunta provinciale di Taranto perché non ha rispettato la rappresentanza femminile così come disposto dallo statuto dell´ente. È inconcepibile che nel terzo millennio – aggiungono - si lotti ancora per vedere affermato un diritto sancito dalla Costituzione italiana che all’art. 117 disciplina la piena parità di accesso degli uomini e delle donne alla vita politica. La decisione dei giudici della sezione amministrativa che ha ordinato al presidente della Provincia, Gianni Florido, del Pd, che si è mostrato disponibile a modificare la giunta entro trenta giorni in modo da assicurare la presenza di entrambi i sessi nell´esecutivo (ora composto da dieci assessori, tutti maschi) è un atto di giustizia sociale. Un Paese composto da uomini e donne – concludono – dovrebbe, di prassi, essere rappresentato nei governi degli enti regionali, provinciali e comunali sia da uomini sia da donne. Firmato: le assessore della giunta Vendola - Angela Barbanente, Loredana Capone, Elena Gentile, Silvia Godelli, Magda Terrevoli . |
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PARI OPPORTUNITA’. BANDI PER PROGETTI 2009 DI SCUOLE ED ENTI LOCALI |
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Venezia, 28 settembre 2009 - Per realizzare iniziative e attività destinate a promuovere le pari opportunità tra uomo e donna la giunta regionale, su relazione dell’assessore Isi Coppola, ha approvato i bandi 2009 per il finanziamento di progetti che saranno presentati da scuole ed enti locali. L’importo delle risorse complessivamente disponibili è di quasi 500 mila euro. “Il provvedimento – fa rilevare l’assessore – ha passato il vaglio della Commissione regionale per le pari opportunità e della competente Commissione consiliare. I bandi vengono approvati in questo periodo perché giungono a maturazione i progetti dell’anno precedente, consentendo una valutazione dei risultati; inoltre, essendo già iniziato l’anno scolastico, mettiamo anche le scuole, che hanno dato in questi anni una risposta straordinaria su questi temi, in condizione di partecipare”. Per quanto riguarda gli enti locali i bandi sono due: uno per favorire la nascita e l’attività di organismi di parità, l’altro per consolidare la presenza di servizi permanenti (sportelli-donna e centri risorse) a sostegno delle pari opportunità. “Una delle esigenze più sentite – evidenzia l’assessore Coppola – era quella di dare omogeneità a questi servizi in tutta la regione, favorendo soprattutto la loro caratterizzazione di servizi dedicati alle pari opportunità e all’universo femminile”. Un terzo bando è rivolto alle scuole per progetti, in forma singola o associata, destinati a realizzare iniziative in collaborazione per la promozione delle politiche di pari opportunità. “Quello della scuola è uno dei settori – fa rilevare l’assessore – che in questi ultimi anni ha dato prova di grande sensibilità e partecipazione relativamente a queste tematiche. Proseguiremo quindi nell’azione di sostegno a questi progetti che coinvolgono direttamente i più giovani e li aiutano ad affrontare la realtà senza pregiudizi e nel rispetto e valorizzazione delle differenze di genere”. Il provvedimento approvato dalla giunta veneta prevede anche la realizzazione di iniziative dirette da parte della Regione, in collaborazione con enti pubblici e istituti universitari, per veicolare e diffondere sul territorio veneto buone pratiche di promozione delle pari opportunità. “La finalità principale – conclude l’assessore – è di raggiungere un’effettiva parità di accesso in ogni ambito delle vita politica, sociale ed economica”. . |
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BISOGNI DELLE FAMIGLIE E FORMAZIONE PER LE BADANTI |
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Trento, 28 settembre 209 - Di qualificazione delle assistenti familiari straniere e dei bisogni delle famiglie trentine si è parlato il 25 settembre presso la Sala Rosa della Regione, in piazza Dante a Trento, durante la presentazione della ricerca di Nora Lonardi "Apprendere per assistere", a cui ha partecipato l´assessore provinciale alla Solidarietà internazionale e convivenza Lia Giovanazzi Beltrami. "Si tratta - ha detto l´assessore Beltrami - di una ricerca su una tematica molto importante. Oggi è difficile parlare di bisogni formativi e di qualificazione. Nella cultura dominante, che si basa sul modello dell´acquisto e dell´uso, diventa complesso ragionare sui bisogni delle persone, e quindi anche delle badanti che sono persone che fanno un lavoro importante e faticoso. Hanno anche loro bisogno di apprendere ed essere assistite. Il cammino è in salita ma dobbiamo affrontare questo tema perchè il bisogno di assistenza domiciliare è in aumento anche in Trentino a causa dell´innalzamento dell´età media della popolazione. Le case di riposo non possono essere l´unica risposta. E´ importante quindi fare formazione e informazione a beneficio delle famiglie e delle assistenti domiciliari. E´ una cosa utile sia per gli anziani che vengono assistiti che per le persone che si fanno carico di questo importante compito. " La ricerca, ha spiegato Nora Lonardi, sociologa del centro di ricerca Res-ricerca e studio, si è basata sulla somministrazione di un questionario a 85 famiglie trentine. Ne è emerso, anche con il contributo di operatori del settore, che le famiglie hanno un bisogno crescente di assistenza e che sia nelle famiglie che nelle stesse assistenti famigliari è cresciuta la consapevolezza del ruolo e della funzione delle badanti. Da un certo spontaneismo degli inizi si è passati quindi ad una maggiore attenzione sia sul piano contrattuale che professionale. I paesi dell´est europeo sono quelli da cui proviene la maggior parte delle badanti. Il fenomeno ha quindi interazioni importanti con quello dei flussi migratori. Medio alto è il loro livello di scolarità e con gli anni è cambiata anche l´età media che oggi vede persone più giovani trasferirsi nel nostro paese con un progetto di vita e di lavoro a lungo termine. Permane però ancora un´area di lavoro sommerso o semi sommerso. Spesso entrambi i soggetti coinvolti, anziano e badante, sono deboli e hanno bisogno l´uno dell´altro. Nel tempo le istituzioni si sono fatte sempre più attente a questo fenomeno, aiutando l´incontro tra domanda e offerta, puntando alla regolarizzazione delle posizioni contrattuali, fornendo informazioni e oggi affrontando anche il tema della qualificazione professionale anche se si tratta ancora di un mercato del lavoro "a bassa soglia", che attualmente non richiede una particolare qualificazione. Le famiglie, secondo la ricerca, manifestano difficoltà a sostenere la formazione delle badanti, cionondimento sentono la necessità di avvalersi di persone capaci e affidabili. Tra le possibbili ipotesi di formazione applicabili alle badanti, è stato detto durante la presentazione dello studio, vi sono quella sul campo, attraverso progetti mirati, o addirittura all´estero per farle arrivare nel nostro Paese già formate. La ricerca ha evidenziato inoltre che oltre i due terzi delle persone assistite sono in condizioni di non autosufficienza, con difficoltà motorie o patologie degenerative. La loro età media è elevata, oltre 84 anni. Nell´incontro tra domanda e offerta hanno ancora un grosso ruolo i canali informali, spesso è l´urgenza a caratterizzare il bisogno di assistenza. Le assistenti famigliari, secondo la ricerca di Nora Lonardi, risultano quasi totalmente assunte con contratti regolari. Spesso però i monte ore previsti dai contratti non sono sufficienti per rispondere alle esigenze delle famiglie. Lo stipendio medio mensile è di 854,79 euro e, con i contributi e gli altri oneri per le famiglie degli assistiti spesso il costo del servizio è un peso non indifferente. Il turnover in questo ambito lavorativo è molto elevato e spesso è legato a motivi di insoddisfazione delle famiglie o personali da parte delle stesse assistenti che hanno le loro famiglie all´estero, con problemi di ricongiungimento, o dopo un pò di tempo sentono il peso di un lavoro faticoso fisicamente e psicologicamente. . |
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