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VENERDI
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Notiziario Marketpress di
Venerdì 23 Ottobre 2009 |
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MILANO: ALLA GAM UNA MOSTRA DEDICATA A EMILIO LONGONI |
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Finazzer Flory: “Ventitrè emblematici dipinti esplicativi per la nostra storia”. “Nell’ambito del progetto Milano si racconta, che segue il passo di una città che ama le distanze e non ha paura di abitarle, la Galleria d’Arte Moderna ospita una mostra di studio dedicata a Emilio Longoni, in occasione dei 150 anni dalla sua nascita, con l’esposizione di ventitré emblematici dipinti rappresentativi della sua produzione e al contempo esplicativi per la nostra storia”. Lo ha detto l’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory intervenendo questa mattina alla presentazione della mostra “Emilio Longoni 2 collezioni”, in programma alla Galleria d’Arte Moderna di via Palestro 16 dal 22 ottobre al 31 gennaio 2010. “Attraverso le opere del pittore conservate in due collezioni, quella della Galleria d’Arte Moderna e quella della Banca di Credito Cooperativo di Barlassina, generoso promotore dell’iniziativa – ha spiegato Finazzer Flory - possiamo riscoprire un originale percorso d’artista che attraversa l’esperienza del verismo, del divisionismo e del simbolismo”. La rassegna mette a confronto opere di grandissima qualità del grande maestro lombardo, vissuto tra Ottocento e Novecento, otto appartenenti alla stessa Gam e quindici di proprietà della Banca di Credito Cooperativo di Barlassina, cittadina natale dell’artista. Gli otto capolavori appartenenti alla Gam sono stati restituiti alla loro originaria luminosità, grazie ai restauri finanziati dalla Banca di Barlassina. L’incontro tra la Banca e il Museo si qualifica infine come una operazione culturale di alto livello che contribuisce a ricreare un rapporto virtuoso tra pubblico e privato, diffondendo la conoscenza di un grande artista come Longoni. La mostra, inoltre, offre una rilettura di carattere scientifico dell’opera di Longoni, curata da Giovanna Ginex che ha dedicato anni di studio all’attività dell’artista. Il percorso comincia dalle nature morte che Longoni inizialmente esegue per decorare boiserie o grandi stanze di importanti ville della borghesia milanese, come Villa Torelli a Ghiffa sul Lago Maggiore: variano perciò i formati ma già altissima è la perizia tecnica di Longoni, tanto che committenti importanti come la famiglia degli editori Treves gli commissionano diverse opere. Piccione del 1882, Selvaggina, realizzato per l’Esposizione a Brera del 1883, Cocomeri e poponi e Gamberi e fiaschi, splendidi dipinti eseguiti tra il 1886 e il 1887, sono tutte opere di straordinaria qualità pittorica e di intenso realismo, che indicano inoltre il gusto dell’alta borghesia milanese dell’epoca. Sino al 1891 Longoni si dedica principalmente alle nature morte, da cui ricava la principale fonte di sostentamento. Ma nel frattempo lavora anche alle figure con opere dove altresì spicca la sua maestria e l’intimo contatto interiore con i suoi soggetti d’elezione: i bambini e le fanciulle. Donnina del 1882-83, dal lucido sguardo intenso che cattura subito l’attenzione, ne è un forte esempio. Alla prima Triennale di Brera del 1891 Longoni presenta L’oratore dello sciopero, con Segantini che presenta Le due madri. Entrambi i capolavori - riuniti ora in occasione di questa mostra nelle sale della Gam - rappresentano per i due artisti la prima uscita pubblica di opere eseguite a tecnica divisionista. Longoni, infatti, con Giovanni Segantini, Vittore Grubicy De Dragon, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Giovanni Sottocornola, Giuseppe Mentessi, Angelo Morbelli e Gaetano Previati è esponente di primo piano della prima generazione di pittori divisionisti che prende avvio in Italia alla fine degli anni Ottanta dell’Ottocento. Longoni affronta inoltre la pittura a pastello, tecnica che si adatta bene alla nuova maniera pittorica, ma è anche molto complessa da eseguire. Ne nascono alcuni capolavori come Ritratto di giovinetta in rosa, dipinto a pastello del 1891-94 dove Longoni esprime un’altissima padronanza della nuova tecnica. In Melanconie del 1895, un olio su tela con la grazia e la maestria tecnica della miniatura, tratteggia con un pennello sottilissimo il volto di una fanciulla triste ed emaciata, di condizioni proletarie, sfinita dal lavoro precoce come modella e ballerina di caffé notturni, la cui pena di vivere traspare dagli occhi arrossati e lucidi. Sino ad arrivare al grande studio per Disillusa del 1914 dove, come avverrà nei paesaggi compiuti, la figura si smaterializza e si fonde con la natura circostante. Il capolavoro di questo periodo è L’oratore dello sciopero del 1890-91, dipinto per la prima Triennale del 1891 e mai più esposto in pubblico dalla mostra Arte e socialità del 1979 alla Permanente di Milano, di recente acquisito nella collezione della Banca di Credito Cooperativo di Barlassina. Il quadro, che all’epoca fece scalpore sia per la tecnica divisionista che per il soggetto di contenuto dichiaratamente sociale e politico, rappresenta un muratore a pugni chiusi che arringa la folla, mentre le forze dell’ordine, in secondo piano, caricano i manifestanti. Il titolo iniziale dell’opera è Primo Maggio e illustra infatti la prima manifestazione dedicata alla festa del lavoro, organizzata a Milano, benché vietatissima, nel 1890. Vi si riconoscono chiaramente il tiburio della chiesa di San Bernardino alle ossa, accompagnato dal campanile della limitrofa chiesa di Santo Stefano Maggiore. La grande tela bene esemplifica l’adesione di Longoni al binomio divisionismo-pittura sociale, ma solo in questo dipinto questa equazione è rafforzata dal carattere assolutamente urbano e di cronaca politica del soggetto. Longoni ha con ogni probabilità partecipato alla manifestazione, schizzando questa scena in uno dei suoi taccuini, e l’ha poi riprodotta sulla tela. Nessuno aveva sino ad allora dipinto dei pugni chiusi. Questo dipinto illustra alla perfezione il clima storico-politico degli ultimi anni dell’Ottocento a Milano, e a Milano torna ad essere di nuovo esposto in occasione di questa mostra. Negli ultimi vent’anni il percorso di Longoni si concentra soprattutto sul paesaggio. L’isola di S. Giulio, del 1895, fu con ogni probabilità il primo grande paesaggio di Longoni eseguito a tecnica divisionista ad essere presentato al pubblico. La chiesa di Barlassina è dedicata a S. Giulio d’Orta, ed il quadro, bellissimo e molto poetico, è dunque un omaggio al santo protettore della sua città natale. L’atmosfera comincia a diventare evanescente, a svaporare: si tratta di una vera e propria ricerca artistica che Longoni prosegue per tutta la vita. Dal paesaggio lacustre si passa alla montagna, fonte di ispirazione per molti artisti dell’epoca. Sono di questi anni la fondazione del Cai Club Alpino Italiano, del Touring Club, e l’ascensione in montagna diventa una salita concreta con tele e pennelli per molti artisti, che, per una sorta di disamore verso la vita caotica della città, in linea con il gusto della borghesia milanese e torinese, si rifugiano in vetta. Dopo i fatti di sangue della violenta repressione dei moti milanesi da parte del generale Bava Beccaris, nel maggio 1898, gli artisti del gruppo socialista o anarchico milanese delusi dagli avvenimenti politici e sociali si volgono ad altro. Sono di questi anni tele di Longoni come Passo Bernina, Ghiacciaio in ombra, Ghiacciaio in sole, dove nulla è concesso al dettaglio aneddottico: sono quadri materici, senza figure umane né animali, solo la montagna e l’atmosfera che vi si respira. Il divisionismo è ormai assimilato e Longoni lo governa in modo molto personale. Gli interessa la resa della luce. Sale in quota con una capannina di legno portatile per fermarsi e ripararsi sulle cime, realizza in vetta studi precisi che poi completa in studio. La sua cifra è unica e personalissima, asciutta e intensa ad un tempo. Con il 1903 si apre la linea ferroviaria Milano-tirano e nuovi scenari si offrono alla ricerca estetica degli artisti. L’indagine sulla luce e le rifrazioni delle atmosfere incontrano l’interesse di Longoni negli anni conclusivi della sua vita. Sperimenta la fusione dei colori sulla tela, ripassati con un ferro caldo. La tavolozza si essenzializza, declinando in tutte le varianti i rosa e gli azzurri. Negli anni tra il 1914 e il 1916 l’atmosfera è sempre più evanescente come nel magnifico Trasparenze alpine, dove è protagonista la nebbia, con la montagna che si riflette nell’acqua del lago glaciale d’alta quota. O Goletta di alta montagna, piccola tela di grande bellezza. O ancora Ultime nevi, dove le stesse montagne sembrano allontanarsi in una visione più rarefatta. Sul retro Longoni, da vero alpinista, disegna l’itinerario seguito per salire in quota. I paesaggi di Longoni non sono descrizioni di luoghi, ma di atmosfere e stati d’animo. Sono paesaggi interiori, frutto di una precisa ricerca e di una altissima qualità pittorica che l’artista, tra i pochi della sua generazione, manterrà intatta sino alla fine, senza ripetersi, ma trovando in ogni paesaggio uno spunto diverso per creare capolavori senza tempo che riescono ad emozionarci ancora. Il sapiente restauro degli otto dipinti conservati alla Gam, a cura di Giovanni Rossi, ha indagato sulle modificazioni delle opere avvenute nel tempo, sia per mano dello stesso Longoni per trovare nuove soluzioni in funzione degli effetti pittorici desiderati, sia quelle occorse in seguito a restauri e manomissioni di vario tipo. L’allestimento della mostra, a cura di Fabio Fornasari, prevede una stanza di cristallo collocata nella Sala del Parnaso al primo piano della Gam, con all’interno i celebrati paesaggi, all’esterno invece le nature morte e le opere di figura. La camera recupera l’idea dei celebri Panorami realizzati dai pittori di fine Ottocento per ammirare le vedute di paesaggio e fa dialogare lo spettatore con i temi della salita e dello sguardo verso il paesaggio cari a Longoni. Le indagini scientifiche multispettrali e spettroscopiche svolte dall’Università degli Studi di Bergamo, coordinate da Gianluca Poldi, hanno permesso di documentare i problemi conservativi delle opere, di approfondire la conoscenza dei materiali usati e della tecnica pittorica di Longoni, così come di precisare l’evoluzione dell’artista e le peculiarità del suo personalissimo divisionismo. I risultati di queste indagini vengono presentati in una saletta adiacente la Sala del Parnaso con pannelli che mostrano dettagli di radiografie e fotografie a raggi infrarossi. Il catalogo dell’esposizione, edito da Skira, che documenta oltre le opere in mostra anche tutte le altre tele di Longoni presenti nella collezione d’arte della Banca di Credito Cooperativo di Barlassina, presenta i testi di Giovanna Ginex, curatrice della mostra, di Maria Fratelli, conservatrice della Gam, sulle collezioni di Longoni e il Museo come luogo della sua fortuna critica, di Gianluca Poldi sulle indagini scientifiche dei dipinti, di Giovanni Rossi sui restauri e di Vivien Greene, curatrice per l’arte europea del Xix e del Xx secolo del Guggenheim Museum di New York, per uno sguardo sulla produzione pittorica internazionale nei decenni in cui si avviò e crebbe la carriera artistica di Longoni. Gli apparati in catalogo sono a cura di Tiziana Marchesi. Una mostra di studio ma anche di grande fascino dunque che, come dichiara Mario Beretta, Presidente della Banca di Barlassina, protagonista e promotrice del progetto: “…in un momento in cui tutti sembrano ripiegarsi nella paura del nuovo mondo che avanza, in cui la giusta preoccupazione e l’incertezza sembrano dominare l’orizzonte sociale ed economico, ci fa guidare dallo sguardo dei volti longoniani, dalla fatica ma anche dalla speranza, insieme certa e malinconica, che questi sguardi riescono ad evocare”. |
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MILANO: IL S. GIOVANNI BATTISTA DI LEONARDO DAL LOUVRE IN MOSTRA A PALAZZO MARINO |
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Dal 27 novembre al 27 dicembre 2009 Palazzo Marino riapre liberamente le porte al pubblico milanese per un altro straordinario evento, riproponendo come per la precedente edizione dedicata a Caravaggio, una mostra monografica di altissimo livello. Promossa dal Comune di Milano e da Eni, in collaborazione con il Museo del Louvre e con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, curata da Valeria Merlini e Daniela Storti, la Mostra: Leonardo a Milano. Esposizione straordinaria del San Giovanni Battista di Leonardo da Vinci. Dal Louvre a Palazzo Marino , offre al pubblico per un intero mese l´ opportunità di un confronto diretto e approfondito con un grande capolavoro leonardesco. Il San Giovanni Battista del Louvre è infatti, una delle opere più enigmatiche eseguite da Leonardo da Vinci e segna il culmine della sua produzione pittorica. Ci sono fondate ragioni per credere che esso sia il suo ultimo dipinto e che rappresenti una intera vita di ricerche sulla tecnica dello sfumato e sugli effetti di luce. Il quadro si trovava già terminato, nello studio di Leonardo, nel 1517, a Colux in Francia, paese dove trascorse gli ultimi anni della sua vita. Questo dato ci permette di comprendere l’importanza dell’opera dalla quale il maestro per lungo tempo non volle separarsi. Fu esposta a Milano nel 1939 nella mostra dedicata a Leonardo, evento di grande rilevanza anche in considerazione della delicatezza del momento storico che l’Europa stava attraversando e da allora non è più tornata in Italia. In questi ultimi anni le tecniche di analisi dei dipinti hanno subito un’evoluzione sia dal punto di vista scientifico che da quello metodologico e, anche grazie alla collaborazione creata con il Museo del Louvre, si potranno apprezzare i risultati di molte ricerche. Il proposito scientifico di questa mostra è quello di esporre il San Giovanni Battista in condizioni ottimali di approfondimento, di spazio e di illuminazione, riproponendo l’approccio monografico che ha connotato il successo ottenuto lo scorso anno dal Caravaggio della collezione Odescalchi. La mostra prodotta da Aleart, prevede un´ allestimento progettato da Elisabetta Greci, che accoglierà i visitatori, in un percorso propedeutico che attraverso una serie di pannelli didascalici, immagini e video, acquisiranno informazioni utili alla comprensione del quadro. Con la giornaliera presenza in sala di personale non costituito da semplici custodi, ma da esperti e da preparate guide, il pubblico avrà modo di confrontarsi secondo una dimensione più personale e modulata sulle proprie esigenze di approfondimento. Posta al termine del percorso in un apposito spazio, custodita da una delle speciali teche costruita dal Laboratorio Tecno Museale Goppion, e grazie ad un illuminazione appositamente creata da Light Studio, la preziosa tavola leonardesca potrà essere ammirata dal visitatore a stretto contatto, in tutti i suoi straordinari particolari. Lo sguardo magnetico, il sorriso enigmatico (che tanto ricorda quello della Gioconda) il rimando alla spiritualità dato dal gesto della mano. Attraverso un catalogo ragionato, prodotto con la casa editrice Skira, in occasione dell’ evento, verranno raccolti studi storici e riflessioni filosofiche ed estetiche. Di grande importanza sarà la pubblicazione di dati inediti relativi alle indagini scientifiche ed alla tecnica esecutiva recentemente elaborati dagli studiosi del Museo del Louvre e messi a disposizione del progetto. Grazie alla convergenza di un così articolato programma, la mostra Leonardo a Milano si inserisce in un processo di valorizzazione di un’opera considerata uno dei massimi esiti della cultura italiana del Rinascimento, in stretto accordo con uno dei più grandi musei del mondo . |
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LA MOSTRA “BORMIO PIETRE DI CARTA” OSPITE DEI CENTRI QC TERME |
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Le immagini fotografiche di Nicolò Quirico saranno visibili agli Ospiti di Termemilano dal 22 ottobre al 30 novembre 2009 e a quelli dei Bagni di Bormio dal 18 novembre al 9 gennaio 2010 Termemilano dal 22 ottobre al 30 novembre e i Bagni di Bormio dal 18 novembre al 9 gennaio ospiteranno la mostra “Bormio pietre di carta”. Le immagini fotografiche di Nicolò Quirico dialogheranno con il Vocabolario Bormino di Glicerio Longa del 1913 dando vita ad una carica poetico-visiva davvero unica che esalterà le immagini e il progetto che le ispira. Si dice che la fotografia registri fedelmente il reale che ci circonda, che sia solo uno strumento documentativo dell’oggi, del qui e ora. Si dice che i vocabolari siano libri noiosi da leggere, aridi, uno sterile susseguirsi di lemmi che li rende esclusivamente strumenti di studio e di documentazione. Questo progetto vuole dimostrare l’esatto contrario e raccontare un territorio, quello di Bormio, utilizzando la fotografia e un vocabolario, ma in modo differente, in un delicato contrasto reale e surreale, tra antico e moderno. Il progetto è composto da immagini in bianco&nero, stampate con una tecnica speciale, che si colora a seconda del punto di vista dell’osservatore e della quantità di luce che le illumina. I soggetti sono frammenti di vita quotidiana, paesaggi, architetture, monumenti e botteghe artigiane della città. Alcune hanno forma di “scultura fotografica”: vecchi legni e vecchi ferri legano assieme coppie di immagini ai lemmi del Vocabolario, dando vita a un dialogo ancora più serrato tra gli elementi, che si caricano così di ulteriori significati simbolici ed evocativi. Un continuo dialogo tra immagini e parole, tra significati manifesti e simbolici, tra paesaggi e dettagli, tra passato e presente, attende quindi il pubblico di questo progetto, che vuole essere uno spunto per ripensare ancora una volta al prezioso lavoro del Longa e al suo grande impegno a favore della cultura dei suoi luoghi. Per celebrare questa mostra il Gruppo Qc Terme mette a disposizione due diversi palcoscenici. Uno cittadino, Termemilano, che con le sue mura spagnole accoglierà le opere all’interno dell’oasi di Porta Romana, e i Bagni di Bormio, per portare il progetto là dove è nato. Un’occasione suggestiva riservata agli Ospiti delle Spa&benessere Qc Terme per nutrire lo spirito e coronare degli indimenticabili momenti di relax. Per informazioni: Termemilano, Piazzale Medaglie d´Oro, 2 angolo Via Filippetti, Milano - tel. 02 55199367. Bagni di Bormio, Via Bagni Nuovi, 7 - Valdidentro (So) - tel. 0342 910131 . |
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CINISELLO BALSAMO: FOTOGRAFIA ASTRATTA DALLE AVANGUARDIE AL DIGITALE A CURA DI ROBERTA VALTORTA E ARIANNA BIANCHI |
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Sabato 14 novembre, alle ore 18, si inaugura presso il Museo di Fotografia Contemporanea, via Frova 10, Cinisello Balsamo (Milano) la mostra Fotografia astratta dalle avanguardie al digitale, curata da Roberta Valtorta e Arianna Bianchi. Periodo:15 novembre 2009 – 2 maggio 2010. Il Catalogo “Fotografia astratta dalle avanguardie al digitale nelle collezioni del Museo di Fotografia Contemporanea” è edito da Marsilio editore, Venezia, 2008, 15 euro. Il Museo di Fotografia Contemporanea presenta nella sua sede una mostra dedicata alla fotografia astratta originariamente realizzata in collaborazione con il Centro Internazionale Scavi Scaligeri del Comune di Verona e Artverona-fiera d’arte moderna e contemporanea. La mostra costituisce un ampliamento di quella già presentata a Verona nell’autunno 2008 e comprende opere di artisti italiani e stranieri appartenenti alle collezioni del Museo che datano dagli anni Trenta del Novecento ai primi anni del Duemila. Con la grande stagione delle avanguardie storiche crolla il concetto di “rappresentazione” e la fotografia inizia a occuparsi anche delle forme astratte, dei segni, della luce in se stessa, muovendosi verso soluzioni espressive diverse, che non hanno più la realtà visibile come riferimento, ma realtà “altre”, che fanno capo all’immaginario. In mostra opere di: Olivo Barbieri, Pierre Cordier, Franco Fontana, Jean-louis Garnell, Mario Giacomelli, Paolo Gioli, Franco Grignani, Roberto Masotti, Nino Migliori, Paolo Monti, Aaron Siskind, Luigi Veronesi, Silvio Wolf. Due i filoni di ricerca. Da un lato un modo sperimentale che ha condotto molti artisti a utilizzare tecniche diverse da quelle tradizionali al fine di indagare le possibilità espressive del mezzo fotografico, dal fotogramma, ai movimenti della camera, al mosso, fino alla elaborazione digitale. Dall’altro l’utilizzo della normale ripresa fotografica, rivolta però ad aspetti della realtà che già offrono allo sguardo forme astratte, senza necessità di ricorrere ad elaborazioni e a trattamenti particolari. Molte e diversi gli orientamenti di stampo sperimentale: i fotogrammi sia in bianco e nero che a colori che Luigi Veronesi realizza dagli anni Trenta fino agli anni Ottanta del Novecento, le sperimentazioni geometriche e ottiche di Franco Grignani, i chimigrammi, pirogrammi, idrogrammi di Nino Migliori, i movimenti di macchina di Paolo Monti, i lavori Polaroid di Paolo Gioli, i chimigrammi di Pierre Cordier e di Olivo Barbieri ai suoi esordi, fino alle ricerche digitali della fine degli anni Novanta di Jean-louis Garnell. Forme astratte sono presenti anche nelle riprese “reali” di Franco Fontana paesaggista, di Aaron Siskind, che studia i segni sui muri delle strade quasi fossero dipinti informali, di Mario Giacomelli che per anni ha fotografato i segni creati sui campi dal lavoro di aratura, di Roberto Masotti nelle sue indagini sulla natura e nelle opere recenti di Silvio Wolf che indagano la pellicola fotografica stessa. Ogni prima domenica del mese alle ore 16 il Museo offre una visita guidata gratuita. Per informazioni: tel. 02. 6605661, www. Mufoco. Org . |
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TEODONE: FESTA DEI CRAUTI E DELLE PATATE - 25 OTTOBRE |
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Domenica 25 ottobre il museo ospita una giornata interamente dedicata a questi ortaggi fondamentali per la vita contadina. E’ l’ultimo evento della stagione prima della chiusura invernale che scatta il 1° novembre. Una festa interamente dedicata a crauti e patate, con degustazioni gastronomiche e dimostrazioni pratiche nelle quali è possibile scoprire interessanti curiosità su questi ortaggi tipici della tradizione contadina: la manifestazione ha luogo domenica 25 ottobre, dalle ore 11 alle 18, al Museo provinciale degli usi e costumi di Teodone, presso Brunico, a chiusura della stagione museale 2009. Dal 1° novembre il museo rimarrà infatti inaccessibile al pubblico per la pausa invernale e riaprirà il Lunedì di Pasqua 2010. L’offerta gastronomica della giornata è naturalmente tutta a base di crauti e patate. Le esibizioni pratiche sono in programma fino alle ore 16 e spiegano come tagliare e preparare le patate ed i crauti di rapa e di cavolo. Nel pomeriggio il gruppo dei “Kaseralmsänger” allieterà i partecipanti con un piacevole intrattenimento musicale. Fino alla chiusura stagionale al Museo degli usi e costumi inoltre si può ancora visitare la mostra temporanea “Necessità e miseria, aiuto e riconoscenza”, dedicata alle immagini votive dell’antico Tirolo ai tempi delle sollevazioni antinapoleoniche di inizio ‘800. Il Museo provinciale degli usi e costumi ha sede a Teodone, presso Brunico (Bz); in via Duca Diet 24. Il museo è aperto al pubblico dal martedì al sabato dalle ore 9. 30 alle 17. 30 e la domenica ed i festivi dalle ore 14 alle 18. Il giorno di riposo è il lunedì. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito www. Museiprovinciali. It o al numero 0474 552087 . |
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IL FAI – FONDO AMBIENTE ITALIANO E L’ACCADEMIA PIEMONTESE DEL GIARDINO PRESENTANO LA 1° EDIZIONE DE “INIZI DI INVERNO. SAPORI, PROFUMI, COLORI” |
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Sabato 28 e domenica 29 novembre 2009 Villa Necchi Campiglio - Via Mozart, 14 Milano - ospiterà la prima edizione de “Inizi di inverno. Sapori, profumi, colori”, mostra-mercato organizzata dal Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con l’Accademia Piemontese del Giardino presieduta dall’architetto Paolo Pejrone, già regista per il Fai della “Tre giorni per il Giardino” e della “Due giorni per l’autunno” al Castello di Masino (To) e de “I fiori del risveglio” ospitata a marzo a Villa Necchi. La manifestazione permetterà di conoscere e acquistare fiori, frutti e prodotti dell’orto della stagione invernale e si svilupperà nel giardino della Villa, oltre che in alcuni spazi interni e nel campo da tennis opportunamente coperto. Protagonisti dell’esposizione una trentina di espositori – accuratamente selezionati dall’Accademia Piemontese del Giardino sulla base della qualità e della tipicità territoriale – che presenteranno a Villa Necchi i prodotti dell’eccellenza orticola piemontese, come pere madernasse, mele renette, peperoni di Carmagnola, patate blu di montagna, zucche, porri di Cervere, in una cornice colorata e profumata di viole, ellebori precoci, camelie sasanque, orchidee rare, ciclamini, bergenie bulmi, arbusti da bacca. In mostra, fra gli altri, collezioni di rosmarini in fiore, aromi da cucina, erbe aromatiche per minestroni e peperoncini piccanti. E ancora, raffinati ricami floreali per il giardino, erbari botanici pressati dell’artista inglese Stuart Thornton e una selezione di acquarelli botanici della pittrice Silvia Molinari. Nel corso della manifestazione verranno inoltre organizzati numerosi incontri e conferenze sul tema degli orti e dei giardini, secondo il seguente programma: Sabato 28 novembre: alle ore 15 Francesca Marzotto Caotorta, scrittrice e giornalista, presenterà l’ultimo libro di Paolo Pejrone, “La pazienza del giardiniere” (Einaudi); alle ore 16. 30 dimostrazione di composizioni di frutta e ortaggi a cura di Margherita Angelucci di Foglie, fiori e fantasia. In collaborazione con Gardenia. Domenica 29 novembre: alle ore 11. 30 dimostrazione di composizioni di frutta e ortaggi a cura di Margherita Angelucci di Foglie, fiori e fantasia. In collaborazione con Gardenia; alle ore 15 presentazione della Agenda 2010 di Gardenia, illustrata da Silvia Molinari; alle ore 16 Julius Höh, Amministratore Delegato di Andreas Stihl, parlerà di “Ecologia applicata – Mulching, compostaggio e carburanti ecologici”. La manifestazione si svolgerà anche in caso di maltempo. Orario di apertura al pubblico: La mostra sarà aperta al pubblico dalle ore 10 alle ore 18 (ultimo ingresso ore 17. 30). La visita all’interno della Villa è organizzata a gruppi di 15 persone per volta, con accesso ogni 20-30 minuti circa. La prenotazione oraria va fatta in biglietteria all’atto dell’acquisto del biglietto fino a esaurimento posti. Biglietti di ingresso: Mostra–mercato: Adulti € 5; Ridotti (4-12 anni) € 4; Iscritti Fai € 4. Mostra–mercato + Villa: Adulti € 10; Ridotti (4-12 anni) € 6; Iscritti Fai € 4. Per informazioni: Villa Necchi Campiglio, Via Mozart 14 – Milano tel. 02. 76340121; fainecchi@fondoambiente. It Per maggiori informazioni sul Fai consultare il sito www. Fondoambiente. It . |
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IL FAI - FONDO AMBIENTE ITALIANO PRESENTA LA II EDIZIONE DI “LA GIORNATA DELLE BACCHE E DELLE AMELIE INVERNALI” A VILLA DELLA PORTA BOZZOLO - CASALZUIGNO (VARESE) - DOMENICA 8 NOVEMBRE 2009, DALLE ORE 10 ALLE 18 |
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Domenica 8 novembre 2009, dalle ore 10 alle 18, la splendida Villa Della Porta Bozzolo a Casalzuigno (Varese), ospiterà la seconda edizione de “La giornata delle bacche e delle camelie invernali”, manifestazione promossa dal Fai – Fondo Ambiente Italiano e dedicata a tutti coloro che anche in inverno non vogliono rinunciare alla bellezza di uno dei fiori più amati e raffinati: la camelia. L’idea di allestire, sempre negli spazi di Villa Bozzolo, anche una versione “autunnale” de “Le Giornate delle Camelie” – appuntamento primaverile ormai irrinunciabile per amatori, vivaisti e collezionisti, giunto quest’anno alla sua diciassettesima edizione - nasce dalla volontà di far conoscere e apprezzare da un pubblico sempre più numeroso questo fiore dalle qualità uniche e dalla storia affascinante, presentandone in particolare specie che offrono una fioritura anche in inverno. Durante la manifestazione verranno messe in mostra – in collaborazione con l’Associazione Produttori Florovivaisti della Provincia di Varese - numerose varietà di camelie, proposte dai migliori specialisti del settore e classificate secondo la specie, la varietà, la forma e il colore, mentre nel “giardino segreto” della Villa verranno esposte e messe in vendita piante di camelie di diverse qualità, provenienti dai più stimati specialisti italiani del settore e si potranno acquistare anche piante a fioritura scalare, tali da poter realizzare un giardino sempre fiorito. Grande attenzione sarà inoltre rivolta alla presentazione di altre piante che sopportano bene i climi rigidi e agli addobbi per le prossime festività natalizie. Per i bambini: durante la giornata esperti animatori intratterranno i piccoli ospiti con il laboratorio creativo “Fiori nascosti”. Le attività si svolgeranno al coperto, quindi anche in caso di maltempo. La manifestazione si svolgerà anche in caso di maltempo. Orario: dalle ore 10. 00 alle 18. 00. Ingresso: Adulti € 6,00; Ragazzi (4-12 anni) € 3,00; Per informazioni: Fai - Villa Della Porta Bozzolo, Casalzuigno (Va) tel. 0332/624136; e-mail: faibozzolo@fondoambiente. It. . |
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SITE SPECIFIC_MILANO 09 - OLIVO BARBIERI - LA PRIMA TAPPA DEL PROGETTO A DIFFERENT ALTITUDE DI OLIVO BARBIERI E RON ZACAPA IN
MOSTRA ALLA TRIENNALE DI MILANO DAL 28 OTTOBRE AL 15 NOVEMBRE 2009 |
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Inaugura il 27 ottobre alla Triennale di Milano e sarà visitabile dal 28 fino al 15 novembre la mostra site specific_Milano 09, prima tappa del progetto A Different Altitude di Olivo Barbieri e Ron Zacapa, un viaggio fotografico che racconta alcune delle più interessanti città italiane viste da una prospettiva insolita - dall’alto di un elicottero. La mostra, realizzata in collaborazione con il Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo - Milano e con la Triennale di Milano, presenta dieci immagini inedite di grande formato del capoluogo lombardo realizzate da Olivo Barbieri. Questo progetto si inserisce nella serie site specific_: fotografie e film realizzate a partire dal 2004 che coinvolge città fra cui Roma, Torino, Montreal, Amman, Shanghai, Las Vegas, Los Angeles, Siviglia, New York, Modena. Un’occasione non solo per scoprire Milano da una prospettiva inabituale, ma un’opportunità per analizzare il tessuto di una città in piena trasformazione globale alle soglie dell´Expo del 2015. Il progetto dell´artista si focalizza in particolare sui monumenti principali come il Duomo, ma considera anche le nuove aree quali la Fiera di Rho e il cantiere della futura sede della Regione Lombardia. Genova, Firenze, Napoli e Catania sono, assieme a Milano, le altre città fotografate dall’artista nell’ambito del progetto A Different Altitude: un percorso da nord a sud del Paese che raccoglie complessivamente più di cinquanta immagini di grande formato che gettano uno sguardo inedito su piazze e strade, palazzi e monumenti che perdono di consistenza lasciando spazio a un’installazione dalle forti componenti concettuali. Nel corso dei prossimi mesi, in ognuna delle città rappresentate, sarà allestita una mostra fotografica con immagini inedite e verranno realizzati altrettanti volumi. Il progetto A Different Altitude nasce dall´incontro tra Olivo Barbieri e Zacapa - il rum guatemalteco ‘invecchiato sopra le nuvole’ - e si basa sulla condivisione del valore dell’altitudine: se per Olivo Barbieri è il luogo della prospettiva, per Zacapa è il luogo in cui il distillato acquisisce le sue inconfondibili sfumature. È infatti sugli altipiani guatemaltechi che viene portato a maturare, in un centro di invecchiamento situato a 2. 333 metri sul livello del mare. La mostra site specific_Milano 09 è allestita e curata dal Museo di Fotografia Contemporanea. La mostra è accompagnata dal volume site specific_Milano 09 edito da Silvana Editoriale, con testo critico di Roberta Valtorta. A conclusione della mostra un’opera fra quelle in esposizione sarà donata da Zacapa al Museo di Fotografia Contemporanea, andando così ad arricchire la collezione permanente. Per ulteriori informazioni e date delle prossime mostre: www. Rumzacapa. It Catalogo: Silvana Editoriale . |
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VENETO: PARCO DOLOMITI BELLUNESI. ACCORDO TRA REGIONE - MINISTERO ENTE PARCO |
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E’ stato firmato mercoledì scorso a Feltre nella sede dell’ente Parco, l’accordo interistituzionale tra Regione Veneto,il Ministero dell’Ambiente e l’Ente Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi che ha avuto come oggetto il trasferimento al parco delle competenze regionali in materia di beni ambientali e paesaggistici. Ad apporre la firma per conto della Regione Veneto è stato Flavio Silvestrin, Assessore Regionale ai Parchi e alle Aree Protette assieme alla rappresentante del Ministero dell’Ambiente Rita Novelli e al Presidente dell’Ente Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi Guido De Zordo. “Si tratta ha detto – l’Assessore Regionale - di un positivo,concreto esempio di collaborazione tra Regione, Stato e Parco per realizzare due obiettivi: gestire al meglio il delicato territorio montano e semplificare la vita delle piccole amministrazioni comunali e della popolazione montana. Sono delegate al parco, tra l’altro, le funzioni d’ incidenza ambientale (vinca) e le gestioni di tutte le zone z. P. S. , aree protette e siti della rete Natura2000. Un nuovo modo di gestire la governance del territorio. ” L’assessore Regionale di Belluno Oscar de Bona ha fatto pervenire un messaggio nel quale scrive di essere “orgoglioso che il processo di decentramento regionale a favore dei parchi parta proprio dalle Dolomiti Bellunesi . Nei prossimi giorni nasce un nuovo parco del Veneto, non solo più parco nazionale in Veneto ma Parco Nazionale della Regione Veneto”. L’area protetta delle Dolomiti Bellunesi è stata istituita nel 1993 con decreto del Presidente della Repubblica e nel 2003 la Legge Regionale n. 26 ha previsto la possibilità di trasferire ai parchi nazionali, nei territori di appartenenza, una serie di competenze per quanto riguarda la tutela paesaggistica, previa stipula di un accordo interistituzionale fra Stato, Regione, e Parco, che ne determini le modalità di esercizio . |
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ROVIGO: UN PROGETTO INTERREGIONALE PER LA VALORIZZAZIONE DEL FIUME PO |
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E’ finalizzato alla realizzazione di un’offerta organizzata e capillarmente diffusa in Italia e all’estero il progetto interregionale “Valorizzazione turistica del fiume Po”, elaborato dalla Regione del Veneto di concerto con le Regioni Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna e illustrato ieri a Rovigo ai rappresentanti dei Comuni, delle Province e delle organizzazioni di categoria e sindacali. Il progetto prevede la realizzazione di una serie di azioni volte alla valorizzazione turistica del fiume, dalla sorgente al delta e in particolare azioni di cartografia, di segnaletica unificata e la creazione di un sito internet. Presentata anche un’indagine conoscitiva del Po lungo tutto il suo percorso, che ha consentito di definirne un quadro generale e l’attuale offerta turistico-fluviale. L’indagine “Kpl-knowledge Pio Leadership: leadership dei territori nella conoscenza del Po” è stata progettata e realizzata con l’unico obiettivo di definire un quadro d’offerta turistica interregionale, verificandone e aumentandone, ove possibile, tutte quelle opportunità in grado di soddisfare una moderna e sempre più qualificata domanda turistica non solo nazionale, ma anche europea. L’indagine, infatti, ha evidenziato la necessità di “fare sistema” per fornire un prodotto fruibile da parte del turista e soprattutto per far conoscere il prodotto turistico. A questo proposito risulta che il 68% di cittadini stranieri intervistati non conosce l’offerta turistica del fiume Po e che a questo proposito vi è una gran richiesta di materiale informativo da parte delle agenzie. “Il territorio attraversato dal Po – ha sottolineato l’Assessore all’Urbanistica e Politiche del Territorio della Regione del Veneto, Renzo Marangon – rappresenta una realtà unica nel suo genere, che va tutelata e che dobbiamo saper valorizzare in termini soprattutto turistici. Ma per fare questo non si può prescindere da una nuova normativa interregionale per la definizione di un parco lungo tutta l’asta del fiume. Per quanto riguarda il tratto Veneto, che va da Villanova Marchesana a Melara, - ha annunciato l’Assessore – insieme al Consigliere Carlo Alberto Azzi, studieremo un progetto specifico seguendo le indicazioni che ci vengono dall’indagine presentata oggi, indagine – ha ribadito – che mette ancor più in evidenza l’esigenza di dare nuovi elementi di attivazione del parco. Si tratta di un territorio che va tutelato e che necessita di un’offerta turistica articolata e qualificata, per cui diventa indispensabile pensare al futuro del Po in un quadro integrato tra la cultura dell’accoglienza e valorizzazione delle sue peculiarità culturali, paesaggistiche, gastronomiche, che sono certamente in grado di soddisfare una richiesta turistico-fluviale, anche la più esigente” . |
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ROMA: SECONDA EDIZIONE DEL FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA LETTERATURA EBRAICA
A CURA DI ARIELA PIATTELLI, RAFFAELLA SPIZZICHINO E SHULIM VOGELMAN |
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La letteratura come impegno e partecipazione è il filo conduttore della seconda edizione con nomi illustri, incontri, riflessioni alla casa dell’Architettura di Roma. All’alba del nuovo millennio, attraverso i labirinti della memoria, per raccontare storie di vita, divulgare idee, condividere visioni e speranze per la società civile, all´insegna del dialogo e dell´impegno. Questi i temi che accompagneranno la seconda edizione del Festival Internazionale di Letteratura Ebraica - a cura di Ariela Piattelli, Raffaella Spizzichino e Shulim Vogelman - che torna dopo il successo del 2008 (oltre 6. 000 presenze di pubblico proveniente da ogni parte d’Italia). Scrittori, giornalisti, storici e attori internazionali si incontreranno sul palcoscenico per condividere esperienze, rivelare nuove espressioni dell´identità ebraica e contribuire ad un momento culturale che vuole essere spazio di confronti e bacino di idee. Promossa da Comunità Ebraica di Roma, Comune di Roma Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione, Regione Lazio, Provincia di Roma e Camera di Commercio di Roma, con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura, l’iniziativa si svolgerà alla Casa dell’Architettura (piazza Manfredo Fanti, 47) da sabato 24 a mercoledì 28 ottobre 2009. Storia e giornalismo. Letteratura e sogno. Sono questi alcuni dei temi che saranno raccontati e affrontati quest’anno, con un affascinante viaggio interdisciplinare attraverso alcune voci tra le più autorevoli degli scrittori ed intellettuali nel mondo. Dall’italia agli Stati Uniti passando per Israele, la kermesse letteraria spalanca una finestra - nuova e positiva - sul mondo della cultura ebraica, presentando un calendario fitto di eventi per “raccontare” l’ebraismo all’inizio di questo secolo, le sue influenze, i suoi contatti e le affinità con le altre culture: un progetto ambizioso e di ampio respiro che vuole creare un ponte di conoscenza tra il mondo ebraico e la città. Sarà comunque la Storia uno dei temi portanti di questa seconda edizione, anche grazie alla presenza di nomi qualificati come Benny Morris, che aprirà il festival con Antonio Monda in un evento speciale intitolato “Chi racconterà la Storia?” (sabato 24 ottobre alle ore 21). “Le frontiere invisibili della Memoria” è invece il titolo dell’incontro (martedì 27 ottobre alle ore 21) che vedrà protagonisti la “penna” del giornalismo israeliano Nahum Barnea, il direttore della Stampa Mario Calabresi e il corrispondente da New York – sempre per la Stampa – Maurizio Molinari parleranno del terrorismo: tre giornalisti con storie diverse alle spalle, ma che si incontrano sul territorio comune della Memoria per discutere di come il ricordo degli attacchi terroristici e delle vittime appartenga, in modo diverso, alla memoria collettiva israeliana, americana e italiana. Gli scrittori israeliani Yehoshua Kenaz e Benny Barbash, proporranno una delle chiavi di lettura più interessanti di questo Festival (mercoledì 28 ottobre alle ore 18 e alle ore 19. 30) raccontando, in occasione delle celebrazioni dei Cento anni di Tel Aviv, la Città Bianca nei suoi vari aspetti. In particolare, Barbash insieme con Molinari darà vita ad un interessante confronto tra Tel Aviv e New York, città ad alta concentrazione ebraica. Spazio anche per la scrittura al femminile per l’evento “Voci di donne: diaspore, tra ’900 e nuovo millennio” con la scrittrice iraniano-americana Dalia Sofer in dialogo con Susanna Nirenstein del quotidiano La Repubblica (lunedì 26 ottobre alle ore 18. 30). Tradizione del Festival lo spazio metalinguistica dove quest’anno si potrà assistere a due eventi: il monologo di Mauro Marino che intepreterà il celebre dramma “Lo zio Arturo” del drammaturgo israeliano Horowitz (lunedì 26 ottobre alle ore 21), e l’evento “Vintage: rileggere Bernard Malamud”, nato dall’idea di “riportare in vita” attraverso i suoi libri il grande scrittore ebreo-americano scomparso nel 1986, con i video di Cultbook, le letture di Stas’ Gawronski e l’introduzione di Eraldo Affinati (martedì 27 ottobre alle ore 22. 30). Infine mattinate dedicate alle scuole per gli studenti delle superiori. Cinque giorni di grandi eventi per scoprire gli infiniti percorsi tracciati nel corso dei secoli dalla Letteratura Ebraica e le nuove frontiere, assieme alle sfide che essa dovrà affrontare nel futuro. Info: Festival Internazionale di Letteratura Ebraica, a cura di Ariela Piattelli, Raffaella Spizzichino e Shulim Vogelman, da sabato 24 a mercoledì 28 ottobre 2009, alla Casa dell’Architettura a Roma, piazza Manfredo Fanti, 47. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Www. Festivaletteraturaebraica. It . |
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ESPERIENZE UNICHE NEL WEEKEND, CON I PARCHI |
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Fino al 25 ottobre - Walking Festival al Parco Naturale della Maremma (Toscana). Il percorso si immerge, salendo, nel cuore verde dei Monti dell´Uccellina. In un´ampia radura tra alte piante di leccio svettano le pietre biancastre dell´Abbazia e del Monastero benedettino di S. Rabano (Xi sec. ). A pochi metri, Torre Uccellina (Xiv sec. ). Partenza dal Centro Visite di Alberese con bus-navetta per loc. Pratini. Percorso: 7,8 Km circa. Durata: 5 ore circa. Difficoltà: impegnativo. Per info: Centro Visite di Alberese, via del Bersagliere, 7/9 - Tel. 0564/407098 - centrovisite@parco-maremma. It - www. Parks. It/parco. Maremma. / Dal 23 al 25 ottobre - esperienza unica al Parco Nazionale d´Abruzzo, Lazio e Molise (Abruzzo, Lazio e Molise) - Trekking Con I Muli - La Betulla gastronomia e natura. Esperienza unica nello scenario incontaminato del Parco, 50 km a piedi da percorrere in tre giorni. Un trekking che attraversa i luoghi più selvaggi dell´Area Protetta, singolare sia per la suggestione dei paesaggi sia per la presenza dei muli con loro proverbiale forza e resistenza. Durata: 3 giorni. Difficoltà: media. Richiesto grande rispetto per l´ambiente. Alloggio: rifugi confortevoli. Partenza da Civitella Alfedena (Aq). Per ulteriori informazioni: "La Betulla gastronomia e natura" - P. Zza Plebiscito, 67030 - Civitella Alfedena (Aq) - Tel. 335/8053489 - www. Labetullaonline. Com - info@labetullaonline. Com - www. Parks. It/parco. Nazionale. Abruzzo / Il 24 e 25 ottobre - weekend di inanellamento e birdwatching al Parco Oglio Sud (Lombardia) - Il Fascino Della Migrazione - Nella Riserva naturale Wwf Le Bine potrete collaborare alle attività di inanellamento sotto la guida di un esperto ornitologo autorizzato alle catture dall´Istituto Nazionale Fauna Selvatica e partecipare ad escursioni notturne e diurne alla scoperta delle specie presenti nella riserva. Inizio attività: sabato 24 ottobre, ore 15. 00. Fine attività: domenica 26 ottobre, ore 16. 00. Quota: Euro 110/persona (riduzioni per i bambini); la quota comprende la cena ed il pernottamento del sabato, la colazione ed il pranzo della domenica, la visita guidata in Riserva, oltre a tutto il materiale occorrente per le attività. Per maggiori informazioni: Tel. 348/3850901 - E-mail: francesco@lebine. It - www. Parks. It/parco. Oglio. Sud. / Il 25 ottobre - alla scoperta della Riserva Naturale Statale Gola del Furlo (Marche) - Tra Le Meraviglie Della Gola - Appuntamento fisso della domenica e dei giorni festivi in cui gli esperti e le guide della riserva saranno a completa disposizione, per conoscere le peculiarità storico-naturalistiche dell´area protetta. Una tranquilla passeggiata tra le imponenti e suggestive pareti della Gola del Furlo, che si snoda lungo la strada Flaminia alla sinistra orografica del fiume Candigliano; un percorso semplice, pianeggiante, ricco di emozioni: il miglior modo per godere della moltitudine dei fiori che crescono in Gola, dei rapaci e degli uccelli che volano e nidificano sulle ripide pareti. Le passeggiate sono accessibili a tutti (anziani, mamme con passeggini. ) e di breve durata (1 ora e mezza); il percorso inizia dal Centro Visite dell´area protetta, prosegue presso l´area golenale del Candigliano per poi continuare all´interno della Gola lungo la strada Flaminia, fino alla Grotta del Grano, percorrendo il sicuro camminamento pedonale appositamente realizzato dall´Amministrazione Provinciale. Orario delle partenze: 1° turno ore 15. 30 - 2° turno ore 17. 15. Passeggiata Gratuita. E´ gradita la prenotazione anche fino ad un´ora prima della partenza. Appuntamento presso il Centro Visite almeno 15 minuti prima della partenza. Obbligatorio un abbigliamento sportivo. Numero max di partecipanti: 20. Prenotazioni: Riserva Naturale Statale Gola del Furlo - Tel. 0721/700041 - Fax 0721/700057 - www. Riservagoladelfurlo. It - riservafurlo@provincia. Ps. It - http://www. Parks. It/riserva. Statale. Gola. Furlo / Il 25 ottobre - escursione naturalistica al Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini (Lazio) - Natura E Il Cinema Western - L´escursione ci condurrà all´altopiano di Camposecco posto a 1. 400 s. L. M. , modellato da morfologie carsiche, contornato da faggete, meta preferita per escursioni, campeggi e picnic e scelto da numerosi registi per effettuare le riprese di film western all´italiana di cui il più famoso è "Lo chiamavano Trinità". Appuntamento alle ore 7. 00 in Piazza Roma a Camerata Nuova. Grado di difficoltà del percorso: elevata. Lunghezza in km del percorso: 9 circa. Abbigliamento/attrezzatura particolari (specificare): scarponcini da trekking - acqua. Pranzo al sacco. Accessibilità bambini: no; passeggini: no; portatori di handicap motori (carrozzine): no. Informazioni e prenotazioni (specificare un numero di telefono e l´orario in cui è possibile chiamare, eventuale nome del referente): Ufficio promozione e sviluppo - Tel. 0774/827221-0774/827219 - http://www. Parks. It/parco. Monti. Simbruini / Il 25 ottobre - con il Mazarol al Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi (Veneto) - I Colori Della Grande Foresta - Viaggio tra i maestosi alberi della Foresta del Grìsol. Percorso: Soffranco, C. Re Grìsol de Fora, C. Re Grìsol de Entro, Rizzàpol, Soffranco. Ritrovo presso l´albergo "4 Valli" (Longarone - Bl), ore 9. 00. Dislivello: 350 m. Difficoltà: facile. Per informazioni e prenotazioni: Mazarol - Società Cooperativa Guide naturalistico-ambientali regionali (orario segreteria: giovedì 15. 00-18. 00 - venerdì 10. 00-13. 00 e 15. 00-18. 00) - Tel e Fax: 0439/42723 - Cell. 329/0040808 - guide. Pndb@libero. It - www. Mazarol. Net - http://www. Parks. It/parco. Nazionale. Dol. Bellunesi / Il 25 ottobre - Camminantola al Parco Naturale Regionale dell´Antola (Liguria) - Vita Contadina, Tra Passato E Presente - Un affascinante viaggio a ritroso nel tempo alla scoperta della vita contadina di ieri e di oggi nell´appartata Val Brevenna. Da Piancassina (1035m) si intraprende un percorso ad anello che conduce ai Casoni, tipico quanto mai caratteristico esempio di edilizia rurale montana, per poi proseguire verso la località di Lavazzuoli (a 15 minuti di cammino da Piancassina) con visita e pranzo presso l´azienda agricola Osteria del Sole per gustare i sapori di una volta. Durata complessiva dell´escursione: 2h 30´ ca. Punto di ritrovo: Piancassina (Ge). Durata: mezza giornata + pranzo in Azienda Agricola. La prenotazione all´escursione è obbligatoria telefonando al numero 010/944175 - http://www. Parks. It/parco. Antola / Il 25 ottobre - camminando al Parco Naturale Regionale delle Prealpi Giulie (Friuli Venezia Giulia) - Nordic Walking - Giornata in Val Resia dedicata al Nordic Walking, disciplina che unisce il benefico effetto della camminata attivando nel contempo la parte superiore del corpo. Ritrovo presso il Centro Visite del Parco a Prato di Resia (Ud), ore 9. 30. Durata: 6 ore. Quota individuale di partecipazione: Euro 10,00. Note: sono necessari bastoncini da Nordic Walking (ma possono andare bene anche bastoni da sci purché non troppo lunghi o telescopici). Prenotazione entro le ore 17. 00 di venerdì 23 ottobre. Per partecipare alle escursioni è previsto l´obbligo della prenotazione da eseguirsi presso l´Ufficio educazione-ambientale e promozione dell´Ente Parco: Tel. 0433/53534 - Fax 0433/53129 - info@parcoprealpigiulie. It - http://www. Parks. It/parco. Prealpi. Giulie / Il 25 ottobre - Parco Trekking al Parco dell´Etna (Sicilia) - Itinerario: Piano Delle Donne - Rif. Monte Baracca - Nell´ambito del programma "Parco Trekking 2009", percorso di media difficoltà della durata media di 6 ore con itinerario: Piano delle Donne - Rif. Monte Baracca. Partenza dalla piazza di Fornazzo (Ct) alle ore 9. 00. Attrezzatura e abbigliamento: zaino con colazione a sacco, scarponcini da trekking, giacca a vento, berretto, borraccia. Si consiglia di portare binocolo e fotocamera. Tutte le uscite saranno effettuate con le guide del Parco. Le prenotazioni dovranno essere fatte presso gli Uffici del Parco, telefonando al numero 095/821240 - 821245 il venerdì precedente l´escursione (dalle ore 9. 00 alle ore 12. 00) - http://www. Parks. It/parco. Etna / Il 25 ottobre - escursione tematica al Parco Regionale dei Laghi di Suviana e Brasimone (Emilia-romagna) - I Colori Dell´autunno - Evento organizzato dalla Cooperativa Madreselva con il patrocinio del Parco dei Laghi. Ritrovo ore 9. 30 al Museo del Bosco di Poranceto. Escursione tematica nel Parco. Si consiglia di portare la macchina fotografica. Costo: Euro 10,00 a partecipante. Minimo 3 partecipanti. Prenotazione obbligatoria entro le ore 14. 00 del giorno precedente. Per ulteriori informazioni, contattare l´Ente Parco: Tel. 0534/46712 - Fax 0534/46504 - parcodeilaghi@cosea. Bo. It - http://www. Parks. It/parco. Suviana. Brasimone Esperienze Uniche Nel Weekend, Con I Parchi / Fino al 25 ottobre - Walking Festival al Parco Naturale della Maremma (Toscana) - Sulle Orme Dei Monaci Benedettini - Il percorso si immerge, salendo, nel cuore verde dei Monti dell´Uccellina. In un´ampia radura tra alte piante di leccio svettano le pietre biancastre dell´Abbazia e del Monastero benedettino di S. Rabano (Xi sec. ). A pochi metri, Torre Uccellina (Xiv sec. ). Partenza dal Centro Visite di Alberese con bus-navetta per loc. Pratini. Percorso: 7,8 Km circa. Durata: 5 ore circa. Difficoltà: impegnativo. Per info: Centro Visite di Alberese, via del Bersagliere, 7/9 - Tel. 0564/407098 - centrovisite@parco-maremma. It - http://www. Parks. It/parco. Maremma / Dal 23 al 25 ottobre - esperienza unica al Parco Nazionale d´Abruzzo, Lazio e Molise (Abruzzo, Lazio e Molise) - Trekking Con I Muli - Programma Trekking - La Betulla gastronomia e natura. Esperienza unica nello scenario incontaminato del Parco, 50 km a piedi da percorrere in tre giorni. Un trekking che attraversa i luoghi più selvaggi dell´Area Protetta, singolare sia per la suggestione dei paesaggi sia per la presenza dei muli con loro proverbiale forza e resistenza. Durata: 3 giorni. Difficoltà: media. Richiesto grande rispetto per l´ambiente. Alloggio: rifugi confortevoli. Partenza da Civitella Alfedena (Aq). Per ulteriori informazioni: "La Betulla gastronomia e natura" - P. Zza Plebiscito, 67030 - Civitella Alfedena (Aq) - Tel. 335/8053489 - www. Labetullaonline. Com - info@labetullaonline. Com - http://www. Parks. It/parco. Nazionale. Abruzzo / Il 24 e 25 ottobre - weekend di inanellamento e birdwatching al Parco Oglio Sud (Lombardia) - Il Fascino Della Migrazione Nella Riserva naturale Wwf Le Bine potrete collaborare alle attività di inanellamento sotto la guida di un esperto ornitologo autorizzato alle catture dall´Istituto Nazionale Fauna Selvatica e partecipare ad escursioni notturne e diurne alla scoperta delle specie presenti nella riserva. Inizio attività: sabato 24 ottobre, ore 15. 00. Fine attività: domenica 26 ottobre, ore 16. 00. Quota: Euro 110/persona (riduzioni per i bambini); la quota comprende la cena ed il pernottamento del sabato, la colazione ed il pranzo della domenica, la visita guidata in Riserva, oltre a tutto il materiale occorrente per le attività. Per maggiori informazioni: Tel. 348/3850901 - francesco@lebine. It -www. Parks. It/parco. Oglio. Sud / Il 25 ottobre - alla scoperta della Riserva Naturale Statale Gola del Furlo (Marche) - Tra Le Meraviglie Della Gola - Appuntamento fisso della domenica e dei giorni festivi in cui gli esperti e le guide della riserva saranno a completa disposizione, per conoscere le peculiarità storico-naturalistiche dell´area protetta. Una tranquilla passeggiata tra le imponenti e suggestive pareti della Gola del Furlo, che si snoda lungo la strada Flaminia alla sinistra orografica del fiume Candigliano; un percorso semplice, pianeggiante, ricco di emozioni: il miglior modo per godere della moltitudine dei fiori che crescono in Gola, dei rapaci e degli uccelli che volano e nidificano sulle ripide pareti. Le passeggiate sono accessibili a tutti (anziani, mamme con passeggini. ) e di breve durata (1 ora e mezza); il percorso inizia dal Centro Visite dell´area protetta, prosegue presso l´area golenale del Candigliano per poi continuare all´interno della Gola lungo la strada Flaminia, fino alla Grotta del Grano, percorrendo il sicuro camminamento pedonale appositamente realizzato dall´Amministrazione Provinciale. Orario delle partenze: 1� turno ore 15. 30 - 2� turno ore 17. 15. Passeggiata Gratuita. � gradita la prenotazione anche fino ad un´ora prima della partenza. Appuntamento presso il Centro Visite almeno 15 minuti prima della partenza. Obbligatorio un abbigliamento sportivo. Numero max di partecipanti: 20. Prenotazioni: Riserva Naturale Statale Gola del Furlo - Tel. 0721/700041 - Fax 0721/700057 - www. Riservagoladelfurlo. It - riservafurlo@provincia. Ps. It - http://www. Parks. It/riserva. Statale. Gola. Furlo / Il 25 ottobre - escursione naturalistica al Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini (Lazio) - Natura E Il Cinema Western - L´escursione ci condurrà all´altopiano di Camposecco posto a 1. 400 s. L. M. , modellato da morfologie carsiche, contornato da faggete, meta preferita per escursioni, campeggi e picnic e scelto da numerosi registi per effettuare le riprese di film western all´italiana di cui il più famoso è "Lo chiamavano Trinità". Appuntamento alle ore 7. 00 in Piazza Roma a Camerata Nuova. Grado di difficoltà del percorso: elevata. Lunghezza in km del percorso: 9 circa. Abbigliamento/attrezzatura particolari (specificare): scarponcini da trekking - acqua. Pranzo al sacco. Accessibilità bambini: no; passeggini: no; portatori di handicap motori (carrozzine): no. Informazioni e prenotazioni (specificare un numero di telefono e l´orario in cui è possibile chiamare, eventuale nome del referente): Ufficio promozione e sviluppo - Tel. 0774/827221-0774/827219 - http://www. Parks. It/parco. Monti. Simbruini / Il 25 ottobre - con il Mazarol al Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi (Veneto) - I Colori Della Grande Foresta - Viaggio tra i maestosi alberi della Foresta del Grìsol. Percorso: Soffranco, C. Re Grìsol de Fora, C. Re Grìsol de Entro, Rizzàpol, Soffranco. Ritrovo presso l´albergo "4 Valli" (Longarone - Bl), ore 9. 00. Dislivello: 350 m. Difficoltà: facile. Per informazioni e prenotazioni: Mazarol - Società Cooperativa Guide naturalistico-ambientali regionali (orario segreteria: giovedì 15. 00-18. 00 - venerdì 10. 00-13. 00 e 15. 00-18. 00) - Tel e Fax: 0439/42723 - Cell. 329/0040808 - guide. Pndb@libero. It - www. Mazarol. Net - http://www. Parks. It/parco. Nazionale. Dol. Bellunesi / Il 25 ottobre - Camminantola al Parco Naturale Regionale dell´Antola (Liguria) - Vita Contadina, Tra Passato E Presente - Un affascinante viaggio a ritroso nel tempo alla scoperta della vita contadina di ieri e di oggi nell´appartata Val Brevenna. Da Piancassina (1035m) si intraprende un percorso ad anello che conduce ai Casoni, tipico quanto mai caratteristico esempio di edilizia rurale montana, per poi proseguire verso la località di Lavazzuoli (a 15 minuti di cammino da Piancassina) con visita e pranzo presso l´azienda agricola Osteria del Sole per gustare i sapori di una volta. Durata complessiva dell´escursione: 2h 30´ ca. Punto di ritrovo: Piancassina (Ge). Durata: mezza giornata + pranzo in Azienda Agricola. La prenotazione all´escursione è obbligatoria telefonando al numero 010/944175. Http://www. Parks. It/parco. Antola / Il 25 ottobre - camminando al Parco Naturale Regionale delle Prealpi Giulie (Friuli Venezia Giulia) - Nordic Walking - Giornata in Val Resia dedicata al Nordic Walking, disciplina che unisce il benefico effetto della camminata attivando nel contempo la parte superiore del corpo. Ritrovo presso il Centro Visite del Parco a Prato di Resia (Ud), ore 9. 30. Durata: 6 ore. Quota individuale di partecipazione: Euro 10,00. Note: sono necessari bastoncini da Nordic Walking (ma possono andare bene anche bastoni da sci purché non troppo lunghi o telescopici). Prenotazione entro le ore 17. 00 di venerdì 23 ottobre. Per partecipare alle escursioni è previsto l´obbligo della prenotazione da eseguirsi presso l´Ufficio educazione-ambientale e promozione dell´Ente Parco: Tel. 0433/53534 - Fax 0433/53129 - info@parcoprealpigiulie. It - e http://www. Parks. It/parco. Prealpi. Giulie Il 25 ottobre - Parco Trekking al Parco dell´Etna (Sicilia) Itinerario: Piano Delle Donne - Rif. Monte Baracca Nell´ambito del programma "Parco Trekking 2009", percorso di media difficoltà della durata media di 6 ore con itinerario: Piano delle Donne - Rif. Monte Baracca. Partenza dalla piazza di Fornazzo (Ct) alle ore 9. 00. Attrezzatura e abbigliamento: zaino con colazione a sacco, scarponcini da trekking, giacca a vento, berretto, borraccia. Si consiglia di portare binocolo e fotocamera. Tutte le uscite saranno effettuate con le guide del Parco. Le prenotazioni dovranno essere fatte presso gli Uffici del Parco, telefonando al numero 095/821240 - 821245 il venerdì precedente l´escursione (dalle ore 9. 00 alle ore 12. 00). - http://www. Parks. It/parco. Etna / Il 25 ottobre - escursione tematica al Parco Regionale dei Laghi di Suviana e Brasimone (Emilia-romagna) - I Colori Dell´autunno - Evento organizzato dalla Cooperativa Madreselva con il patrocinio del Parco dei Laghi. Ritrovo ore 9. 30 al Museo del Bosco di Poranceto. Escursione tematica nel Parco. Si consiglia di portare la macchina fotografica. Costo: Euro 10,00 a partecipante. Minimo 3 partecipanti. Prenotazione obbligatoria entro le ore 14. 00 del giorno precedente. Per ulteriori informazioni, contattare l´Ente Parco: Tel. 0534/46712 - Fax 0534/46504 - parcodeilaghi@cosea. Bo. It - http://www. Parks. It/parco. Suviana. Brasimone . |
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SAN MARINO: LA COLLEZIONE VITALINI E´ ANDATA ALL´ASTA |
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Oltre 500 fra collezionisti e commercianti si sono contesi i 1. 504 lotti della collezione, senza dubbio, una delle più complete e preziose riferite alla monetazione di Casa Savoia, dall´ ´800 alla prima metà del ´900. Venduti all´incanto anche “tondelli” celati per anni all´occhio degli appassionati. Tra questi la moneta da 20 lire in oro del 1928 di Vittorio Emanuele Iii, detta dei Marescialli, praticamente introvabile. Considerata l´elevata e qualificata affluenza, oltre 500 fra collezionisti e commercianti, non è esagerato affermare che l´asta numismatica che si è tenuta a San Marino può veramente definirsi appuntamento epocale per il settore. Erano, infatti, quasi 70 anni che non veniva offerta agli appassionati di monete una collezione così completa e di altissima qualità. D´altra parte si trattava della raccolta di Pier Luigi Vitalini, numismatico di antica tradizione familiare, (conosciutissimo e stimato nell´ambiente era il nonno Ortensio, che ha lasciato un segno indelebile nel settore). Battuti a San Marino dalla società d´aste Nomisma, i 1504 lotti della collezione hanno interessato gli acquirenti, pienamente soddisfatti del valore intrinseco oltre che estetico delle monete presentate. La collezione, offerta alla vendita al pubblico incanto, era sicuramente tra le più importanti mai formate, per quel che riguarda la monetazione di Casa Savoia dell’Ottocento e del Novecento, senza dimenticare che ad essa si aggiungeva una vasta selezione di grandi rarità del periodo napoleonico ed una altrettanto importante rappresentazione di monete di zecche italiane. Pier Luigi Vitalini, da sempre cultore e studioso di storia sabauda, ha raccolto, negli anni, quanto di meglio è stato offerto dal mercato. Grande attenzione, quindi, per le monete del Regno di Sardegna ed in particolar modo del regno di Carlo Alberto, periodo per il quale sono state acquisite autentiche rarità di incomparabile bellezza e qualità. La collezione, infatti, vanta numerosi esemplari che sono stati celati al mercato per decine di anni. Basti citare il 50 lire 1864, il 20 centesimi 1863, detto “Stemmino”, il celeberrimo ed introvabile 20 lire in oro prova del 1928, detto dei “Marescialli”, nonché una incomparabile serie di Bologna e Firenze per Vittorio Emanuele Iii, re eletto. L’interesse di Pier Luigi Vitalini, come detto, non si è limitato alla Casa Savoia, ma ha ampliato la raccolta con monete di grande prestigio dell’epoca napoleonica, non lasciandosi sfuggire neppure medaglie che abbinassero la bellezza alla rarità, tra cui la medaglia in oro del Canova per il ritorno di Gioacchino Murat dalla campagna di Russia, il 31 lire della Repubblica Italiana con Bonaparte presidente, il prestigioso franco 1805 di Elisa Bonaparte, tanto per citarne alcuni. Dopo oltre trenta anni di ricerca, Vitalini ha considerato conclusa l’esperienza inerente la monetazione decimale e le zecche italiane, per questo motivo ha messo all’asta la sua collezione, per consentire ad altri appassionati di poter godere del privilegio di acquistare “tondelli” che magari stavano inseguendo da anni. Tra l´altro va sottolineato che il mercato numismatico non è più un mondo riservato a pochi selezionati appassionati intenditori, ma sta ampliando la propria immagine, poiché alle monete stanno guardando, con sempre maggior interesse, anche molti risparmiatori che vedono nel settore una fonte sicura di investimento. Un´opportunità che verrà maggiormente potenziata con le iniziative messe in campo da Isni (Istituto per la Salvaguardia della Numismatica Italiana), fondato da Pier Luigi Vitalini, che attraverso il rivoluzionario ed inedito sistema di certificazione e classificazione delle monete, The White Knight”, potrà garantirne l´autenticità, la qualità e indicarne il giusto prezzo. Le stesse verranno poi fotografate con un apparecchio in 3D, quindi, messe in rete con un codice di accesso noto solo al proprietario. Il sistema renderà più difficile, se non impossibile, il furto e la vendita di monete sottratte illegalmente al proprietario. Maggiore tranquillità, quindi, anche per chi ha acquistato a San Marino la 50 lire del 1864 ad un prezzo di 230. 000 €, la moneta in oro da 20 lire del 1928 di Vittorio Emanuele Iii, detta dei Marescialli, a 113. 000 € o la medaglia in oro del Canova a 98. 000 €. |
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ROMA: IL MONDO DELLA DONNA ... LE DONNE DEL MONDO - MOSTRA FOTOGRAFICA DI FILIZ KUTLAR |
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Martedì 20 ottobre, a Roma, nello spazio espositivo dell’Ufficio Cultura ed Informazioni dell’Ambasciata di Turchia (Piazza della Repubblica 55/56, Roma) è stata inaugurata la mostra fotografica dell’attrice turca Filiz Kutlar. Guardando le mie vecchie foto e riflettendo sul tema da scegliere per la mostra presso l’Ufficio Cultura e Informazioni dell’Ambasciata di Turchia a Roma, ho ripensato all’importanza del tema della donna che già precedentemente avevo affrontato. In molte parti del mondo i diritti delle donne non vengono rispettati e in molti casi le donne non sono consapevoli nemmeno dei loro diritti principali. Per quelle che invece ne sono consapevoli, le aspetta una lunga lotta. Perché allora non scegliere ancora una volta il tema della donna? Le donne che lottano senza arrendersi, le madri, le lavoratrici, le artiste . Le donne di ogni livello sociale, povere ma orgogliose, giovani o vecchie, tutte belle, sincere, icone di un futuro luminoso. Ancora una volta, con foto scattate in varie parti del mondo, penso sia molto importante mettere in evidenza il mondo delle donne e il ruolo imposto loro dal mondo. Filiz Kutlar è nata ad Izmir. Si è diplomata in Teatro al Conservatorio Comunale di Istanbul. Ha lavorato con i teatri comunali di Istanbul, con l’Istituto Italiano di Cultura e l’Istýtuto Francese. Nel 1999 ha fondato il Teatro Dafne. Ha lavorato come attrice in diversi film per il cinema e come fotografa ha già esposto in due mostre nel marzo 1999 presso l´Istituto Italiano di Cultura con “Impressioni d’Italia” e l’8 marzo 2006 con la mostra dal titolo “Tutte Le Donne [come me]”. I suoi saggi e le sue fotografie sono stati pubblicati sulle riviste Maison Française, Ad, Marie Claire, Beaute ve Hülya e sul supplemento di viaggio del giornale Hurriyet. Ulteriori informazioni: Turchia – Ufficio Cultura E Informazioni - Piazza della Repubblica, 55/56, 00185 Roma - Tel. 064871190 / 064871393 - Fax 064882425 - www. Turchia. It - turchia@turchia. It . |
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MAMBO E CINETECA ANNUNCIANO L’ARRIVO A BOLOGNA DELL’ESPOSIZIONE ‘FELLINI, LA GRANDE PARADE’ |
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Approderà a Bologna, nella primavera 2010, l’esposizione Fellini, la Grande Parade. Concepita sul disvelamento dei meccanismi della creazione felliniana, si tratta di una esposizione pluridisciplinare che elabora una griglia di lettura rinnovata del cinema di Fellini, attraverso l’accostamento e l’interfaccia tra loro di elementi filmici, documenti fotografici, la restituzione giornalistica degli eventi con oggetto Fellini e il suo cinema, immagini televisive e opere d´arte ispirate al maestro riminese. Mambo e Cineteca intendono dunque rafforzare la proposta culturale per la città di Bologna unendo le reciproche forze e competenze con un allestimento interdisciplinare innovativo e che proprio per questo le ha viste partecipi sin dalla ideazione del progetto, curato da Sam Stourdzè (nome internazionale già noto anche ai bolognesi per la bella mostra Chapliniana e che lavora al progetto Fellini da quattro anni) e le annovera fra i coproduttori dell’evento - che proprio in questi giorni apre i battenti a Parigi- assieme a Nbc photographie, Jeau de Pome Parigi, Fundaciớ ‘la Caixa’ Barcellona, Pavillon Popularie Montpellier (la mostra ha il sostegno, tra gli altri, della Fondazione Fellini di Rimini). L’allestimento bolognese di Fellini, la Grande Parade, ospitato negli spazi di Mambo di via Don Minzoni, non sarà tuttavia una mera riproposizione di quella parigina: oltre alla rassegna integrale del cinema del regista riminese (Cinema Lumière della Cineteca), la ‘primavera felliniana’ si articolerà in molteplici attività collaterali quali la presentazione di libri, incontri e tavole rotonde. Ma, soprattutto, accoglierà una sezione del tutto nuova e realizzata appositamente per Bologna. La nuova proposta di Mambo e Cineteca di Bologna si avvale del contributo prezioso della Fondazione Fellini e della Regione Emilia Romagna. Info: Ufficio Stampa Cineteca di Bologna, Patrizia Minghetti, www. Cinetecadibologna. It - Cinetecaufficiostampa@comune. Bologna. It. |
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CERVIA: VIII EDIZIONE DEL FESTIVAL DELLE ARTI |
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Al via la Viii edizione della mostra Festival delle Arti che si svolgerà negli spazi dei Magazzini del Sale di via Nazario Sauro a Cervia dal 23 ottobre all’8 novembre 2009. La mostra, a cura di Silvana Costa è stata realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla cultura del Comune di Cervia e con il patrocinio della Regione Emilia Romagna e della Provincia di Ravenna. Dopo il successo delle edizioni precedenti anche quest’anno questa grande collettiva è un omaggio alle arti figurative. Il complesso le opere occuperà tutti gli splendidi spazi del complesso architettonico storicamente sede della rimessa del sale, il Magazzino del sale di Cervia, raccogliendo diverse discipline artistiche come il mosaico, l’acquerello, la scultura, l’istallazione, la pittura, la video arte. Più di 50 opere e la proiezione di un cortometraggio realizzato da Vitaliana Pantini e Giacomo Banchelli, ripropongono l’operato degli artisti realizzato durante la kermesse estiva, “Festival delle arti”, nata come momento di massima espressione artistica in un grande atelier a cielo aperto e negli anni diventata un tradizionale appuntamento ricercato dagli artisti. Più di settantacinque artisti a giugno in piazza lavorano in diretta insieme a laboratori creativi, realizzati per far provare l´arte, avvicinare le persone alla manualità e alla scoperta affascinante di dare corpo a ciò che la mente suggerisce loro. Il secondo momento trova la sua identità nella mostra delle opere realizzate. Sono trascorsi otto anni dalla prima edizione del Festival delle Arti (la prima nel 2002 preceduta da tre anni di rodaggio incominciati nel 1999), che ha fatto divenire il Festival un appuntamento fisso richiesto non solo dagli addetti ai lavori, come artisti, scultori, pittori che iniziano a proporsi già un anno per l´altro, ma anche dai turisti che affollano le spiagge del comune di Cervia Milano Marittima e che scelgono le vacanze anche in base alla presenza del festival sul territorio. Molti di questi artisti si sono messi in evidenza e adesso sono invitati a esporre in altre organizzate nella nostra regione e molti ricevono premi e riconoscenze. Tra gli altri Vitaliana Pantini e Giacomo Banchelli che con il corto “La Lavandaia - An nin pòss piò” che sarà proiettato durante la mostra - hanno vinto due premi al Bizzarro Film Fest 2009 a Bologna: primo premio come migliore attrice, secondo premio Nastro d’Argento come migliore cortometraggio. In mostra: Marzia Avallone, Cinzia Baccarini, Giulia Martina Badessa, Alexandra Baglio, Irene Balducci, Giacomo Banchelli, Deborah Baroni, Francesca Bartolini, Marcella Belletti, Vittorio Berardi, Daniele Bianchetti, Silvio Canini, Antonio Caranti, Silvana Cardinale, Gianpaolo Carroli, Barbara Casabianca, Silvia Casavecchia, Marta Celli, Samuele Contarini, Gaia Cortesi, Massimo Di Bartolomeo, Rino Di Terlizzi, Nicoletta, Donini, Simonetta Fon Tani, Jonathan Giordani, Carolina Gordini, Paolo Grande, Nives Guazzarini, Giancarlo Guidi, Alice Iaquinta, Pasqualina Lacopo, Luisa Magarò, Mauro Magri, Giampiero Maldini, Claudia Majoli, Massimo Marchetti, Mascia Margotti, Luciano Medri, Morena Mussoni, Oria, Vitaliana Pantini, Fabrizio Pavolucci, Riccardo Resta, Loretta Samorì, Ilse Sanftl, Vincenzo Silvestroni, Margherita Tedaldi, Simone Tribuiani, Teresio Troll, Raffaella Vaccari, Andrea Zaffi. «A Cervia sale-mare, Magazzino del Sale-piazza dei Salinari - afferma l’assessore alla cultura del Comune di Cervia Alberto Donati. - In questa città dove le tradizioni si fondono con l’innovazione, anche la cultura ha una dimensione propria e ha assunto un ruolo di primo piano nell’offerta culturale e turistica del territorio. Il Festival delle Arti, che negli anni è cresciuto al punto di diventare un appuntamento radicato nel territorio, si appresta a crescere ancora e a diventare una manifestazione sempre più articolata, per continuare a stimolare lo sviluppo dell’arte in ogni sua forma. Gli artisti che ci seguono da anni sono cresciuti numericamente ma anche qualitativamente. E in questo sta la vera caratteristica del Festival delle Arti: stimolare e sviluppare il confronto tra anime diverse affinché si sviluppino e si rafforzino le espressioni degli artisti, giovani e meno giovani che hanno a loro disposizione una palestra nella quale costruire relazioni, esprimersi e confrontarsi con i fruitori della loro arte. Ogni anno, infatti, proprio grazie al Festival delle Arti, che l’ultimo week end di giugno li vede all’opera in piazzale dei Salinari, gli artisti hanno la straordinaria occasione di esporsi non solo al giudizio degli amanti dell’arte ma anche delle centinaia di persone che, passando, non possono fare a meno di osservare “l’arte al lavoro”. Come accadeva nell’antichità, il piazzale dei Salinari diventa in quei giorni il luogo dove si commerciano le idee. Una piazza che identifica il livello culturale di chi le abita e di chi le frequenta. Un luogo di identità della città che attraverso il Festival delle Arti e non solo rende orgogliosa l’Amministrazione comunale. ». Il Festival è reso possibile grazie al contributo di Cr (Consorzio Ravennate), Autorità Portuale, Bolognesi e Evangelisti (Impresa Edile). . |
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CANOSA DI PUGLIA: XI EDIZIONE DELLA MOSTRA DEL PRESEPIO ARTIGIANALE “CANOSAPRESEPI” |
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Il presepe diventa arte e l’arte ripropone la suggestione e la straordinarietà dell’evento di una nascita destinata a segnare profondamente il cammino dell’umanità, la manifestazione che da undici anni grazie all’Associazione Italiana Amici del Presepio Sezione di Canosa di Puglia, che organizza una Mostra di Presepi Artigianali, questa mostra vuole recuperare e valorizzare la secolare tradizione del presepe a Canosa di Puglia, dove ogni anno trasforma l’immerso ed incantevole spettacolo del presepe. Dal 12 dicembre 2009 fino al 6 gennaio 2010, il centro storico di Canosa di Puglia nel Palazzo De Muro Fiocco presso il Circolo Al Corso , nel suo bellissimo androne si trasforma in una esposizione di presepi piccoli e grandi, con tante rappresentazioni dal popolare al orientale, come nella interpretazione presepiale sviluppando, con fantasia e originalità, il tema della Natività, inoltre il pubblico potrà ammirare i presepi realizzati da alcuni dei più bravi artigiani ed artisti dell’arte presepistica, come tante abili mani di quei maestri presepisti che continuano a modellare creta, legno, sughero, cartapesta e ci tramandano una tradizione antica, ma viva più che mai, che ogni anno realizzano questa mostra, che vogliono risaltare la grande patrimonio artistico culturale e religioso . Anche per questo motivo siamo stati invogliati ad organizzare la undicesima edizione della Mostra del Presepio Artigianale “ Canosapresepi “ essa è una manifestazione studiata per avvicinare l’arte del presepio a tutti, naturalmente questo sarà possibile grazie alla collaborazione ed alla disponibilità di tutti, ma maggiormente di quanti realizzano le opere: i maestri, gli artigiani e di tanti appassionati del presepio. Le richieste di partecipazione alla Mostra del Presepio Artigianale “ Canosapresepi “ devono pervenire al seguente indirizzo utile (a cui inviare la scheda di partecipazione): Associazione Italiana Amici del Presepio Sezione di Canosa di Puglia, Via Ammiraglio Caracciolo, 13 - 70053 - Canosa di Puglia (Bt). Il modulo di partecipazione e relativo regolamento di partecipazione si può trovare al seguente indirizzo web: www. Canosapresepi. It. Per dettagliate informazioni e per ricevere la scheda di partecipazione contattare: (Dirigente Sezione di Canosa) Cell. 338. 2588469 - Fax 0883. 616036, canosapresepi@virgilio. It . |
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CAVA DE´ TIRRENI (SA): MOSTRA GIORGIO DE CHIRICO. LA SUGGESTIONE DEL CLASSICO |
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Dal 24 ottobre 2009 al 14 febbraio 2010, l’ex convento di Santa Maria del Rifugio, ora Galleria Civica d’Arte, di Cava de’ Tirreni (Sa) ospiterà la mostra Giorgio de Chirico. La suggestione del Classico. L’esposizione, curata da Matilde Romito, Victoria Noel-johnson e Sabina D’angelosante, promossa dal Comune di Cava de’ Tirreni e dalla Provincia di Salerno, organizzata e prodotta da Alef – cultural project management, presenterà circa 50 opere tra dipinti e sculture, realizzati tra gli anni Venti e gli anni Settanta, in grado di rileggere il rapporto che legava il maestro della Metafisica al mondo classico greco, cui si affiancherà una serie di straordinari reperti provenienti dai Musei Archeologici della Provincia di Salerno . |
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MATERA: PARCOMURGIA FESTIVAL FRA DIALETTO E STORIA |
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Prosegue il Parcomurgia festival organizzato dall’Emte Parco della Murgia materana. Nell’ambito della sezione “Viaggio in Basilicata” Sabato 24 ottobre, a Matera, Libreria dell’Arco (Piazza Ridola), ore 17. 30 Angelo Sarra e Antonio D’ercole “Dicerie materane ed etimologia dialettale. Conversazioni all’ora del Tè per non dimenticare gli aspetti della recente storia e la cultura della comunità materana. In diretta su: www. Ilmiotg. It. Domenica 25 ottobre, Viaggio nei comuni della Basilicata: Le Abbazie Normanne della Basilicata; Banzi e Venosa. Una visita alle due tra le più importanti abbazie benedettine della Basilicata medievale: la Ss. Trinità di Venosa e S. Maria a Banzi, ambedue sorte sui resti di città italiche e romane. A cura del Cea di Montescaglioso. Indispensabile prenotarsi entro le ore 12 di venerdì 24 – Max 50 persone – 0835/336166. Servizio di trasporto in Autobus solo in caso del raggiungimento del numero richiesto. Costo euro 30 comprensivo di ristorante e autobus. |
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ANDREA MANTEGNA - GLI AFFRESCHI DELLA CAPPELLA OVETARI A PADOVA
UN TESORO "RITROVATO" - BELGRADO, SERBIA, ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA - 23 OTTOBRE/20 NOVEMBRE 2009 |
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L´italia propone a Belgrado un caso emblematico di un "recupero impossibile", quello degli affreschi del Mantegna alla Cappella Ovetari a Padova. La mostra "Andrea Mantegna. Gli affreschi della Cappella Ovetari a Padova. Un tesoro ritrovato" sarà allestita dal 23 ottobre al 20 novembre nella capitale serba presso l´Istituto Italiano di Cultura per iniziativa dell´Ambasciata d´Italia e della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in collaborazione con la Diocesi di Padova, la Soprintendenza ai Beni Storici ed Artistici del Veneto e la Regione del Veneto. La Fondazione ha sostenuto il recupero degli affreschi del Mantegna e il restauro della Cappella Ovetari agli Eremitani e, con questa mostra, oltre a presentare uno degli interventi di restauro tra i più complessi, intende anche ringraziare la Serbia per il prestito, nel 2007, dei tesori archeologici del Museo Nazionale Serbo di Belgrado esposti al Museo Nazionale Archeologico di Adria nella grande mostra "Balkani. Antiche civiltà tra Danubio e Adriatico". La storia è nota: la celebre Cappella affrescata da Andrea Mantegna e, con lui, da Antonio Vivarini, Giovanni d´Alemagna, Bono da Ferrara, Ansuino da Forlì e Nicolò Pizolo, venne letteralmente disintegrata l´11 marzo 1944. Ciò che restava di un grande capolavoro della storia dell´arte erano decine migliaia di frammenti di varie proporzioni, quasi tutte minuscole. Con oltre 1. 800 frammenti Cesare Brandi, già negli anni quaranta, ricompose la scena raffigurante il Martirio di San Giacomo, mentre il resto venne stivato, in modo indifferenziato, in gradi cassoni, dove il tutto è rimasto sino al 2001. Nel 2001, grazie alla convenzione stipulata tra la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, la Curia Diocesana, la Soprintendenza competente sul territorio e l´Università di Padova, prese avvio una straordinaria avventura: con l´aiuto di una strumentazione multimediale innovativa, realizzata da docenti e tecnici dell´Università patavina con il sostegno della Fondazione, i minuscoli frammenti sono stati tolti dalle casse in cui avevano riposato per quasi mezzo secolo, sono stati classificati uno per uno (quelli di dimensioni superiori al centimetro quadrato sono risultati essere 80. 735), poi scannerizzati e infine controllati tramite il computer che li ha confrontati tra loro, sulla base delle immagini fotografiche degli affreschi scomparsi. Ciò nel tentativo di ricomporre, per quanto possibile, il più gigantesco puzzle della storia dell´arte. All´occhio elettronico si è aggiunto quello degli esperti come Gian Luigi Colalucci, Carlo Giantomassi e Donatella Zari, che hanno applicato i minuscoli brani pittorici, identificati con certezza, nella loro ubicazione originaria, fissandoli su pannelli fotografici riproducenti in scala 1:1 gli affreschi perduti. Pur nell´inevitabile frammentarietà dell´esito, si è così compiuto un passo significativo nel tentativo di recuperare lo straordinario ciclo pittorico mantegnesco; recupero certamente incompleto, ma in parte ancora incrementabile in futuro. L´occasione è stata eccezionale, sotto gli aspetti tecnici e scientifici, e gli esiti ottenuti comunque insperati: oggi, altri brani pittorici molto importanti sono stati tolti all´oblio e finalmente ricollocati al loro posto. A Belgrado, insieme con lo storico modello ligneo della chiesa danneggiata e con materiali iconografici e filmati, saranno esposti alcuni emozionanti esempi di scene ricomposte con ciò che rimane dei frammenti originali. Raggiungeranno la sede espositiva i due grandi pannelli relativi alla scena del "Martirio di S. Giacomo", questi ultimi ricomposti sotto la direzione di Cesare Brandi, allora direttore dell´Istituto Centrale del Restauro, negli anni immediatamente successivi al conflitto, ed altri due con la raffigurazione del "Padre Eterno benedicente", oltre ad altri lacerti con raffigurazioni di Serafini e di elementi decorativi, quali libri, festoni e racemi. Le opere a Belgrado racconteranno un brano di storia dell´arte, ma anche la storia di una fattiva collaborazione ai fini del recupero di un pezzo importante di patrimonio dell´umanità. "Questa mostra - affermano Giovanni Gentili e Anna Maria Spiazzi, curatori dell´esposizione belgradese - può ben essere considerata anche come uno dei possibili modelli necessari al recupero di opere d´arte bisognose di interventi del genere, sia in territorio serbo che altrove. Stante la collaborazione stipulata tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali della Repubblica Italiana e il Ministero della Cultura di Serbia inerente il personale tecnico e scientifico addetto alla manutenzione e al restauro del grande patrimonio storico-artistico locale, la mostra si pone in ipotesi anche come preziosa documentazione scientifica per gli addetti a tali mansioni" . |
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