Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


GIOVEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 MODA E TENDENZE ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Novembre 2009
PSR: ULTERIORE FINANZIAMENTO PER LA MISURA 123 OLTRE 10 MILIONI IN PIU´ PER L´AGROINDUSTRIA IN PIEMONTE  
 
La Giunta Regionale ha deciso un ulteriore finanziamento, per oltre 10 milioni di euro, della misura 123 del Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013, relativa all’agroindustria, ovvero il settore di trasformazione dei prodotti agroindustriali. Le nuove risorse permetteranno di inserire in graduatoria nuove domande di contributo, rispetto alle 42 già giudicate ammissibili in base alla prima istruttoria (sulle 217 domande pervenute). Il bando sulla misura 123 (la cui dicitura formale è “Accrescimento di valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali” – Azione 1 “Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli”) era stato aperto nella primavera del 2008 con uno stanziamento di 30 milioni di euro. I settori produttivi interessati sono carne, latte, cereali e riso, ortofrutta, vino e altri settori (uova, miele, florovivaismo, piante officinali, olio di oliva). “L’industria di trasformazione per l’agroalimentare – spiega l’Assessore all’Agricoltura Mino Taricco – è una componente strategica della filiera in Piemonte e quella che più va rafforzata per rilanciare l’intero comparto. La nostra agricoltura conosce infatti ormai l’eccellenza per quanto riguarda la produzione, ma ancora troppo spesso le nostre materie prime di qualità vengono trasformate e commercializzate fuori regione. Vorremmo sostenere questo segmento della filiera per mantenere in Piemonte il valore aggiunto e i posti di lavoro che l’industria agroalimentare può garantire. Con questo ulteriore finanziamento portiamo a oltre 40 milioni di euro le risorse a disposizione per i diversi settori. ” . .  
   
   
IL 13 NOVEMBRE A MILANO MANIFESTAZIONE INTERREGIONALE DELLA CIA DEL NORD ITALIA UNA GIORNATA DI MOBILITAZIONE CON UNA ASSEMBLEA ALLA QUALE PARTECIPERANNO GLI ASSESSORI REGIONALI ALL´AGRICOLTURA E I PARLAMENTARI  
 
L’onda della crisi si sta abbattendo con estrema violenza sull’agricoltura italiana. E’ “allarme rosso” per ortofrutta, cereali, latte, carne e vino. I prezzi per gli agricoltori sono ormai da tempo in caduta libera, mentre i costi continuano a crescere. I problemi sono sempre più gravi e molte imprese sono a rischio chiusura. Sale quindi il malessere e gli agricoltori emiliano romagnoli, dopo il presidio autostradale di settembre, tornano a manifestare questa condizione insopportabile e sollecitano l’attenzione del governo, delle istituzioni e di tutte le forze politiche, sociali ed economiche. Servono quindi misure straordinarie, urgenti ed efficaci, in grado di dare un futuro e una strategia al settore agricolo. La Cia-confederazione italiana agricoltori ha promosso una mobilitazione sull’intero territorio nazionale, articolata con iniziative interregionali, per sollecitare una maggiore attenzione nei confronti del settore che ha bisogno urgente di interventi straordinari e concreti. Il primo appuntamento sarà a Milano venerdì prossimo 13 novembre con una giornata di assemblee, iniziative pubbliche e incontri con i rappresentanti delle istituzioni. La mobilitazione della Cia delle regioni del Nord Italia inizierà nella mattinata di venerdì 13 novembre, alle ore 10, con un´assemblea all´hotel Michelangelo (via Scarlatti, 33), che vedrà la partecipazione degli assessori regionali all´agricoltura delle regioni del Nord e dei parlamentari delle Commissioni agricoltura della Camera e del Senato. Giuseppe Politi, presidente nazionale della Cia, concluderà l´assemblea con il suo intervento in cui ribadirà la richiesta di misure concrete nella Legge Finanziaria e del riconoscimento dello stato di crisi per l´agricoltura, già formulata con una lettera inviata al presidente del Consiglio Berlusconi e al ministro Zaia. La Confederazione italiana agricoltori ritiene strategico l´avvio di politiche interregionali che valorizzino appieno le potenzialità del settore agricolo e agroalimentare del bacino padano. Politiche che, partendo dalle grandi produzioni Dop, mettano al centro dell´azione il recupero del reddito delle imprese in un rapporto trasparente con la trasformazione industriale, cooperativa e con la distribuzione organizzata. Le politiche delle Regioni sono ancora troppo frammentate, mentre sono necessarie azioni comuni ed un progetto integrato capace di aggregare le specificità dei territori e di rendere l’agricoltura del Nord in grado di competere sui mercati internazionali, di cogliere le esigenze dei consumatori e di valorizzare la qualità straordinaria dei prodotti. Le “cose da fare subito” per l´agricoltura, che la Cia ha sintetizzato in un documento, saranno presentate alle istituzioni e ai cittadini nel corso di alcune iniziative ed incontri che si terranno nel pomeriggio. Una delegazione della Confederazione incontrerà il prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi e il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni per presentare le proposte della Cia per il settore agricolo. Sit-in e un presidio offriranno ai cittadini l´occasione di conoscere l´agricoltura delle proprie regioni, sensibilizzando le forze politiche a sostegno delle richieste delle aziende agricole. .  
   
   
MANIFESTAZIONE DEGLI AGRICOLTORI DAVANTI AL CONSIGLIO REGIONALE LA TOSCANA PORTERÀ AL GOVERNO LA RICHIESTA PER INTERVENTI IMMEDIATI  
 
«La manifestazione degli agricoltori toscani di oggi è un punto di svolta in una situazione drammatica. Alla prossima giunta di lunedì chiederò di formare un vero e proprio “nucleo di guerra”, tale è lo stato di difficoltà, per costruire risposte alla crisi rapide ed efficaci in materia di credito e anticipazioni, su cui del resto è già impegnata Artea. Nel frattempo mi attiverò, insieme alle altre regioni che non godono certo di situazioni migliori, per chiedere al governo interventi decisi a partire dalla prossima legge finanziaria». Il presidente Claudio Martini ha risposto in questo modo all´appello, un vero e proprio grido d´aiuto, lanciatogli ieri in Consiglio regionale dalla delegazione degli agricoltori scesi in piazza al richiamo di Cia, Confagricoltura, Confcooperative e Legacoop. Chiedono la dichiarazione dello stato di cris i, come ha ricordato il presidente di Cia Giordano Pascucci a nome di tutte le sigle associative presenti, in un momento di crollo dei prezzi di mercato - i cereali hanno perso ad esempio il 40 per cento rispetto ai costi di produzione - e di mancata remunerazione del reddito da lavoro per un settore primario che rischia serie conseguenze occupazionali. Non è un caso, ha ricordato ancora Pascucci, che in Francia il governo abbia appena stanziato 1 miliardo e 750 milioni di euro per un settore economico che ha lo stesso peso nel Pil nazionale di quello italiano, il 3 per cento. «L´agricoltura non basta a se stessa, come troppo spesso si tende a credere e far credere – ha aggiunto Martini – né può vivere di soli settori di nicchia. E´ invece nostro dovere coglierne il valore trasversale, in particolare nell´economia toscana, e per questo tutelarla. Perderne dei pezzi, che siano il vino, l´olio o il grano, avrebbe un segno ne gativo non solo per i riflessi economici e per chi nel settore lavora, ma anche nella tutela dell´ambiente, del paesaggio e di qui su altri settori essenziali per la nostra economia, come il turismo». .  
   
   
GRANDE PARTECIPAZIONE AL PRESIDIO ORGANIZZATO DA CIA, CONFAGRICOLTURA, LEGACOOP-AGROALIMENTARE E CONFCOOPERATIVE-FEDAGRI TOSCANA PER LA MOBILITAZIONE AGRICOLA NAZIONALE E UNITARIA IN TOSCANA  
 
Grande partecipazione per il presidio organizzato ieri mattina da Confederazione Italiana Agricoltori, Confagricoltura, Legacoop-agroalimentare e Confcooperative-fedagri Toscana davanti alla sede del Consiglio Regionale, come iniziativa della mobilitazione nazionale e unitaria dell’agricoltura concertata dalle associazioni di categoria in Toscana. Il sit-in, a cui hanno partecipato oltre 3. 000 agricoltori giunti da tutta la Toscana, voluto per far conoscere ai cittadini la gravità della crisi del settore e per chiedere alle istituzioni interventi immediati per superare l’emergenza e per concertare un’adeguata strategia di sviluppo per il futuro, è stato concertato in occasione della seduta straordinaria, in Consiglio Regionale, sulla crisi economica. I rappresentanti delle quattro associazioni di categoria sono stati ricevuti dal Presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci, dall’assessore provinciale all’Agricoltura Piero Roselli e dal prefetto Andrea De Martino, al quale è stato illustrato il pacchetto di proposte urgenti messo a punto per uscire dallo stato di crisi in cui versa anche l´agricoltura toscana. Condividendo le preoccupazioni della categoria, De Martino si farà interprete, con il Governo, delle istanze del settore e al Ministro dell´Agricoltura al quale esporrà il desiderio espresso dalle associazioni di incontrarlo qui a Firenze per esporgli i problemi specifici della Toscana. Prefetto e rappresentanti degli agricoltori hanno parlato anche delle difficoltà di accesso al credito riscontrate dalle imprese agricole. Su questo punto De Martino ha ricordato la possibilità, anche per gli imprenditori agricoli, di accedere a una particolare formula di finanziamento erogata dalle banche - che hanno sottoscritto il fondo di otto miliardi di euro, attivato grazie a un´intesa tra Governo e Cassa Depositi e Prestiti per aiutare le piccole e medie imprese - e informa che in Toscana sono già cinque gli istituti che al momento aderiscono al´iniziativa: la Banca di credito cooperativo di Cambiano con sede a Castelfiorentino, il Credito cooperativo fiorentino di Campi Bisenzio, il Credito cooperativo di area pratese, la Banca di credito cooperativo di Montepulciano e la Banca Cras - credito cooperativo di Chianciano Terme. C’è stato poi un incontro di fra una delegazione di rappresentanti del mondo agricolo e il presidente della Regione Toscana Claudio Martini al quale è stata richiesta la dichiarazione dello stato di crisi - come ha ricordato il presidente di Cia Giordano Pascucci a nome di tutte le sigle associative presenti -, in un momento di crollo dei prezzi di mercato e di mancata remunerazione del reddito da lavoro per un settore primario che rischia serie conseguenze occupazionali. «La manifestazione degli agricoltori toscani di oggi è un punto di svolta in una situazione drammatica – ha risposto Martini -. Alla prossima giunta di lunedì chiederò di formare un vero e proprio “nucleo di guerra”, tale è lo stato di difficoltà, per costruire risposte alla crisi rapide ed efficaci in materia di credito e anticipazioni, su cui del resto è già impegnata Artea. Nel frattempo mi attiverò, insieme alle altre regioni che non godono certo di situazioni migliori, per chiedere al governo interventi decisi a partire dalla prossima legge finanziaria». .  
   
   
AGRICOLTURA BASILICATA, DA IERI LA MOBILITAZIONE DELLA CIA  
 
E’ cominciata ieri la “tre giorni di assedio” della sede della Regione Basilicata a Potenza per iniziativa della Cia-confederazione Italiana Agricoltori. Da ieri, alcune centinaia di agricoltori e delegazioni di dirigenti della Cia, alcuni a bordo di mezzi agricoli, manifestano per sollecitare la definizione di un “pacchetto di misure destinato a sostenere l’impresa e le aziende agricole”. Durante la giornata, viene distribuito gratuitamente ai cittadini latte per avvicinare i consumatori ai problemi degli allevatori che sono costretti a subire prezzi bassissimi alla stalla: tre litri di latte alla stalla valgono quanto un cappuccino al bar. La manifestazione, accompagnata da una banda musicale, è rivolta anche a sensibilizzare l’intera cittadinanza. Domani toccherà ai cerealicoltori ed ai produttori delle aree collinari e venerdì agli agricoltori delle aree di pianura, ortofrutta, olio-vino e nel pomeriggio è previsto un incontro con i parlamentari lucani. .  
   
   
QUOTE LATTE E PREZZO: LA POSIZIONE DELLA REGIONE PIEMONTE NOTA E COERENTE.  
 
In relazione al comunicato stampa diffuso ieri dalla Provincia di Torino su quote e prezzo del latte, l’Assessore all’Agricoltura Mino Taricco tiene a precisare che sulla vicenda quote latte la posizione della Regione è stata in questi anni coerente, ferma e inequivocabile. “Ci tengo a ribadire – afferma – che riteniamo, oggi con più certezza di ieri, che la legge 33/09 è una legge sbagliata, ingiusta e dannosa per il comparto, e lo diciamo non da oggi. Abbiamo combattuto e combatteremo in ogni sede le ingiustizie in questo settore. ” “Per quanto concerne il prezzo del latte alla stalla – prosegue Taricco - abbiamo fatto tutto ciò che era utile e possibile per trovare un accordo, e siamo ancora fiduciosi che alla fine prevalga la ricerca di un punto di incontro, permettendo al settore di tornare ad avere un prezzo di riferimento. In questa fase dobbiamo attendere che maturino le condizioni tra le parti per poter riprendere in modo proficuo i lavori al tavolo regionale del latte. ” .  
   
   
QUOTE LATTE: LA PROVINCIA DI TORINO CHIEDE A PARLAMENTO, GOVERNO, U.E. E REGIONE PIEMONTE DI PREMIARE GLI ALLEVATORI CORRETTI  
 
L’annosa questione delle quote latte ed i provvedimenti emanati nei mesi scorsi dal Governo sono riapprodati l’altro ieri pomeriggio in Consiglio Provinciale. L’assemblea ha discusso un ordine del giorno, illustrato dalla Consigliera Silvia Fregolent (Pd) e predisposto dall’Assessorato all’Agricoltura e Montagna di concerto con le associazioni agricole, con il quale si chiede al Parlamento lo stralcio dell’articolo 18 del Decreto Legge 135 del 25 settembre 2009, per una manifesta disparità di trattamento tra produttori. A Camera e Senato il Consiglio Provinciale chiede inoltre di impegnare il Governo a disporre la puntuale e tempestiva applicazione della legge 33 del 2009, nella parte in cui prevede la revoca delle quote assegnate ai produttori che non hanno provveduto a regolarizzare la propria posizione debitoria. L’ordine del giorno chiede infine al Parlamento una sollecita applicazione delle misure a favore del settore lattiero-caseario deliberate recentemente dalla Commissione Europea. Il documento approvato in serata dall’assemblea di piazza Castello è inoltre rivolto al Governo e all’A. G. E. A. Affinché sollecitino la Commissione Europea a disporre la ripartizione dell’importo relativo alla sesta rata, in scadenza a fine anno, sulle 8 rate rimanenti. Infine il Consiglio Provinciale chiede alla Regione Piemonte di attivare tutte le iniziative utili al raggiungimento di un accordo sul prezzo del latte alla stalla. “L’ordine del giorno discusso e approvato ieri sera in aula, - spiega l’Assessore provinciale all’Agricoltura e Montagna, Balagna - fa seguito ad un precedente documento, approvato il 17 febbraio scorso dal Consiglio Provinciale, con il quale si ribadiva che la ripartizione a livello nazionale della quota latte aggiuntiva, ottenuta dall’Italia in sede comunitaria, avrebbe dovuto essere effettuata tutelando gli allevatori italiani rispettosi delle regole; cosa che non è avvenuta, in quanto tale quantitativo è stato assegnato in gran parte alle aziende che hanno ignorato i limiti di produzione. La maggior parte delle aziende assegnatarie al momento non ha presentato la richiesta di rateizzazione del debito relativo al super-prelievo, cioè alle multe comminate per lo splafonamento delle quote”. “Nell’attuale situazione, - precisa Balagna - per effetto dell’articolo 18 del Decreto-legge 135, si rischia una disparità di trattamento a danno degli allevatori corretti, che continueranno a pagare l’intero ammontare del prelievo; tutto questo per favorire una minoranza di produttori che non osservano le regole, i quali verseranno solo il 5% del dovuto entro il livello della soglia produttiva 2007/2008“. Secondo l’Assessore Balagna “è necessario intervenire, perché il settore lattiero-caseario sta attraversando una profonda crisi, dovuta al crollo del prezzo del latte alla stalla. Non possiamo assistere a braccia conserte alla decimazione delle aziende agricole produttrici solo perché la media europea del prezzo alla stalla è scesa a 24 centesimi al litro”. “Sono molto soddisfatto del risultato ottenuto in Consiglio – sottolinea l’Assessore provinciale all’Agricoltura e Montagna - L’ordine del giorno è stato accolto positivamente da tutte le forze politiche presenti nell’assemblea. Ad eccezione della votazione sull’articolo 18, avvenuta a maggioranza, la restante parte dell’ordine del giorno è avvenuta aIl’unanimità”. Il Consiglio Provinciale ha inoltre approvato una mozione di carattere generale sul settore lattiero-caseario, che sollecita i livelli Istituzionali superiori ad intervenire a sostegno del comparto. “Auspico che tali Istituzioni valutino attentamente la posizione assunta dal Consiglio” conclude Balagna. .  
   
   
"AGENTI VIGILATORI" PER L´OLIO DOP TERRA DI BARI  
 
Il Consorzio di tutela e valorizzazione dell’olio extravergine di oliva Dop “Terra di Bari” potrà svolgere d’ora in avanti azioni di controllo e vigilanza a livello europeo a tutela della denominazioni d’origine protetta. “Agenti vigilatori” - con funzioni parificate a quelle degli agenti di pubblica sicurezza - effettueranno verifiche dirette sul mercato: a partire dalle etichette e fino al contenuto, affinché vi sia conformità con il disciplinare di produzione della Dop “Terra di Bari”. L’importante riconoscimento a tutela delle aziende produttrici e del consumatore – e finalizzato a scongiurare l’uso improprio della denominazione, la concorrenza sleale e la contraffazione - è stato attribuito al Consorzio barese, che ha sede presso la Camera di Commercio di Bari, dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (decreto n. 14121 del 17 settembre 2009, pubblicato in G. U. N. 225 del 28 settembre 2009). I dettagli della nuova e prestigiosa funzione conferita all’organismo consortile <<un traguardo importantissimo nella tutela e nella promozione della qualità dell’olio extravergine della Dop “Terra di Bari, con riguardo al consumatore ed alle aziende produttrici>>, ha sottolineato il presidente della Camera di Commercio di Bari, Luigi Farace, verranno illustrati venerdì 13 novembre, alle 12, in una conferenza stampa che si svolgerà presso la sala giunta dell’ente camerale barese. Interverranno, oltre a Farace e al presidente del Consorzio Dop Terra di Bari, Saverio Scardigno, il presidente della Provincia di Bari, Francesco Schittulli, della sesta provincia Barletta-andria-trani, Francesco Ventola, gli assessori all’agricoltura delle due Province, Domenico Campana e Francesco Caputo, ed i consiglieri di amministrazione della Dop “Terra di Bari”, oltre a rappresentanti delle associazioni di categoria di settore. Aderiscono al Consorzio Dop Terra di Bari 400 soci olivicoltori, comprese 9 cooperative, 24 frantoioani e 33 aziende imbottigliatrici, per una produzione totale di 22mila quintali di olio extravergine d’oliva certificato (anno 2008). .  
   
   
PUBBLICATO IL REGOLAMENTO CHE ATTRIBUISCE IL MARCHIO IGP AL ´RISO DEL DELTA DEL PO´ .  
 
Ferrara - È stato pubblicato il regolamento che attribuisce il marchio Igp (Indicazione geografica protetta) al ´Riso del Delta del Po´. La decisione della Ue rafforza il primato emiliano - romagnolo in materia di prodotti tutelati. "L´attribuzione del marchio Igp al ´Riso del Delta del Po´, prodotto in alcuni Comuni delle Province di Ferrara e di Rovigo - ha sottolineato l´assessore regionale all´Agricoltura, Tiberio Rabboni - rappresenta un fatto particolarmente positivo. La decisione comunitaria premia l´impegno di diversi produttori che, con il sostegno degli Enti locali, hanno deciso di tutelare le proprie produzioni di qualità dando vita, nel 1998, ad una associazione per la valorizzazione di questo cereale. La risicoltura è praticata nel delta del Po, zona di altissimo pregio ambientale ma particolarmente fragile dal punto di vista idrogeologico, da diversi secoli; la ventinovesima denominazione attribuita ad un prodotto tipico della nostra Regione, potrà rappresentare una ulteriore opportunità di crescita di un territorio che, anche sul piano turistico, sta incontrando un crescente e meritato successo". Inoltre, "la denominazione ´Riso del Delta del Po Igp´ - ha concluso Rabboni - è stata ottenuta grazie al lavoro congiunto di produttori di due regioni contermini e segue di pochissimo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della Ue dell´avviso relativo alla denominazione "Aglio di Voghiera Dop", prodotto di alta qualità tipicamente "ferrarese". Altre denominazioni riferite a produzioni tipiche della Provincia di Ferrara sono in itinere; anche questo, in un momento di difficoltà dell´intero settore agricolo, è un segnale positivo, la riprova della volontà di tanti produttori di continuare ad investire sul proprio futuro di agricoltori". .  
   
   
BASILICATA: AVVIATE PROCEDURE PER DOP A MELANZANA ROSSA  
 
“La pubblicazione della domanda mirata al riconoscimento della “Melanzana rossa di Rotonda e della Valle del Mercure” fra i prodotti Dop rappresenta - afferma l’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti - un primo significativo passo a sostegno della qualità di un prodotto tipico della Basilicata, che valorizza le peculiarità di un territorio, che fa corona al Pollino e contribuirà a implementare reddito e valore delle produzioni di un’area di straordinario valore ambientale e civile. La Regione Basilicata continuerà a seguire l’iter del procedimento fino ad una conclusione e lavorerà perché sia la più ravvicinata possibile. Il mio plauso – conclude l’assessore – vada alle Istituzioni e alle Organizzazioni che hanno cooperato perché questo obiettivo potesse essere conseguito. ” .  
   
   
SANITA’, PROCEDURE DIA PIU’ SEMPLICI PER I PRODUTTORI AGRICOLI SICILIANI  
 
Palermo – Sono state semplificate le procedure burocratiche a carico dei produttori agricoli regionali. Con un decreto, l’assessore regionale alla Sanità Massimo Russo ha infatti ridotto al minimo le procedure di registrazione che sono previste dalle norme comunitarie: dal primo gennaio 2010 vigerà soltanto l’obbligo di una dichiarazione da trasmettere in carta semplice al comune dove ha sede l’attività agricola, nella quale sarà sufficiente comunicare i dati relativi alla denominazione aziendale e alla attività esercitata, con gli estremi di validazione del fascicolo aziendale Agea e una dichiarazione sostitutiva della certificazione antimafia. Contestualmente gli uffici del Dipartimento per le attività sanitarie con la Direzione regionale delle entrate hanno elaborato un meccanismo grazie al quale la “dichiarazione di inizio attività” semplice (Dia) non sarà assoggettata a tassa regionale o a tributi vari. Gli agricoltori siciliani, insomma, saranno liberati da un ulteriore balzello. “Era necessario venire incontro alle esigenze della categoria che più volte avevano sollecitato l’adozione di un provvedimento che prevedesse una opportuna semplificazione delle procedure burocratiche – ha spiegato Russo -. In un momento difficile per l’agricoltura anche questi provvedimenti diventano fondamentali per dare respiro al settore. Con le precedenti disposizioni avremmo costretto le aziende a produrre una montagna di certificati e a far fronte a ingenti spese calcolabili in almeno duemila euro”. Il nuovo decreto abroga le diverse disposizioni contenute nel precedente decreto del 27 febbraio 2008 il quale stabiliva che ogni singolo agricoltore che pratica colture in pieno campo, che produce frutta, olive o prodotti in serra, avrebbe dovuto registrarsi presso l’azienda sanitaria competente, depositando numerosi documenti come l’iscrizione alla Camera di Commercio, planimetrie, relazioni tecniche e certificati catastali. Adesso, i passaggi burocratici si riducono all’essenziale e non graveranno sui bilanci delle aziende. Il dirigente generale Antonella Bullara ha anche firmato il decreto che approva il piano regionale triennale di controllo ufficiale sulla presenza di organismi geneticamente modificati negli alimenti. Un piano espressamente voluto dalla Comunità europea e che il Dipartimento attività sanitarie ha già inserito nella programmazione delle attività di controllo integrato sulla catena alimentare: programmazione che vedrà la adozione di piani di monitoraggio e controlli nel settore della sicurezza alimentare per la tutela dei consumatori. .  
   
   
SEQUESTRO AREA SAN NICOLA VARCO: L´ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI CHIEDE L´ATTIVAZIONE URGENTE DI UN TAVOLO PRESSO LA PREFETTURA DI SALERNO  
 
L´assessorato alle Politiche Sociali della Regione Campania, a seguito del provvedimento di sequestro dell´area dell´ex mercato ortofrutticolo di San Nicola Varco, disposto dall´Autorità giudiziaria ed eseguito stamattina dalle forze dell´ordine, chiede l´attivazione urgente di un Tavolo presso la Prefettura di Salerno per affrontare le problematiche sociali ed umanitarie scaturenti dall´esecuzione del provvedimento. L´assessorato, nel confermare l´impegno assunto nell´Intesa istituzionale del giugno 2009 con tutte le istituzioni firmatarie, sottolinea che l´esecuzione del provvedimento determina una situazione di evidente emergenza per le persone che risultano alloggiate presso tale struttura. .  
   
   
PRESIDENTE LORENZETTI RICEVE NUOVO “AD” NESTLÉ ITALIA  
 
Perugia - La Presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, ha ricevuto ieri mattina a Palazzo Donini Leo Wencel, nuovo amministratore delegato di Nestlé Italia. Il manager era accompagnato da Manuel Andres, che lo ha preceduto nell’incarico, e da Manuela Kron, responsabile Relazioni esterne del gruppo. La presidente Lorenzetti ha rivolto all’ad di Nestlé Italia parole cordiali di benvenuto in Umbria ed ha ringraziato Manuel Andres per il lavoro svolto in questi anni alla guida della Nestlé in Italia. Lorenzetti e Wencel hanno condiviso la necessità di conservare, nell’autonomia dei propri ruoli, buone relazioni istituzionali nell’interesse della società regionale e del gruppo Nestlé. .  
   
   
LA CREATIVITA’ IN MARE: BRILLA IN UNA LEZIONE DI CUCINA FIRMATA DA VIVIANA VARESE  
 
Una lezione speciale. E’ quella che Viviana Varese, la chef di Alice Ristorante di Milano, ha in serbo per il pubblico variegato di Ein Prosit, il principale evento enogastronomico del Friuli Venezia Giulia, giunto quest’anno alla sua 11a edizione. Tale manifestazione sui vini da vitigno autoctono nazionali ed internazionali, organizzata dal Consorzio Promozione Turistica del Tarvisiano, di Sella Nevea e di Passo Pramollo, in collaborazione con l’Agenzia Turismo Fvg, si terrà dal 19 al 23 novembre 2009, a Tarvisio e Malborghetto (Ud). L’appuntamento con la chef di Alice è previsto all’interno delle “Lezioni di cucina” a cura di Paolo Marchi, celebre firma del Giornale oltre che ideatore di “Identità Golose”, primo congresso italiano di cucina d’autore. Domenica 22 novembre alle 12. 00, sullo sfondo di un edificio cinquecentesco, Varese “salirà in cattedra” per illustrare la sua nozione di “creatività in mare”. L’ora di lezione sarà un viaggio dentro la cucina che sa andare oltre i luoghi comuni – come gli spaghetti allo scoglio – per approdare alla sua versione d’autore. La chef del celebre ristorante di Milano delizierà il suo pubblico con una lectio golosa che inizia con l’illustrazione del piatto Carpaccio e fantasia, prosegue con quella delle Alici che sembrano crude e termina con il classico Polipo con le patate. .  
   
   
DEBUTTA FLOS OLEI 2010: GUIDA AI MIGLIORI EXTRAVERGINE DEL MONDO 40 NAZIONI E 625 OLI PER UN VIAGGIO NEL PIANETA OLIO  
 
Flos Olei 2010 é l’unica Guida dedicata ai migliori extravergine di tutto il mondo. Si tratta della prima edizione che vede Marco Oreggia, universalmente riconosciuto come uno dei massimi esperti nel campo dell’extravergine, nella duplice veste di curatore ed editore. “Ma un’opera come questa - puntualizza Oreggia - non può che essere il frutto di un grande lavoro di squadra: con al mio fianco Laura Marinelli, a sua volta curatore, e un panel di esperti assaggiatori che ci ha sostenuto in un impegno durato diversi mesi, abbiamo degustato migliaia di campioni provenienti da ogni angolo del mondo”. La caratteristica principale di Flos Olei, infatti, è quella di essere l’unica pubblicazione che punta i propri riflettori sulla produzione olivicola di tutti e cinque i continenti, scegliendo il meglio (flos, in latino, significa appunto fiore) di ogni singolo paese produttore. Saranno ben 40 le nazioni presenti in Guida, per un totale di 625 oli. Ogni paese sarà preceduto da un’introduzione che ne illustrerà il panorama storico, culturale e produttivo. A Italia e Spagna, ovviamente, spetta la parte del leone e, non a caso, saranno le uniche contraddistinte da una suddivisione regionale. Ma grande spazio anche agli altri paesi, da quelli ormai da tempo inseriti nel gotha della produzione mondiale, come Croazia, Portogallo, Slovenia, Marocco, Sudafrica, Australia e Cile, alle new entry che destano certamente curiosità come Cina, Giappone e Brasile. Lo scopo di Flos Olei è proprio quello di mettere in evidenza quelle etichette che, qualsiasi sia la loro provenienza, si sono distinte per la loro qualità. “Una qualità senza confini - prosegue Oreggia - che accomuna tutti i produttori presenti in Guida, facendo sì che non si sentano tra loro concorrenti quanto piuttosto portabandiera dell’eccellenza dell’olio extravergine che, in quanto tale, merita l’attenzione e l’apprezzamento dei consumatori”. Va da sé che i due appuntamenti di Roma e Milano sono molto attesi da tutti coloro che gravitano attorno al mondo dell’extravergine: dai produttori ai tecnici, dai distributori agli importatori, tutti riconoscono la fondamentale importanza di un’opera che, per completezza e cura, non teme confronti. “Ma il nostro obiettivo principale - conclude Laura Marinelli - rimangono ovviamente i consumatori di tutto il mondo: non a caso l’edizione esce direttamente in doppia lingua, italiano e inglese. È a loro che sono affidate le sorti di un comparto, quello olivicolo, che richiede sforzi e passione e che non sempre è adeguatamente ripagato dall’attenzione di chi acquista. Noi ci auguriamo che un’opera come Flos Olei 2010 possa aiutare a comprendere meglio un prodotto che, oltre a essere ricco di storia e di cultura, risulta fondamentale in una sana e corretta alimentazione”. .  
   
   
RIVOLUZIONE NEL MONDO BRODO. STAR PRESENTA: I BRODI STAR, IL GUSTO ITALIANO PER ECCELLENZA DIRETTAMENTE IN TAVOLA  
 
Prima in Italia, l’azienda apre un nuovo segmento di mercato con una grande innovazione; un brodo pronto preparato secondo la ricetta tradizionale. Un prodotto unico, destinato a cambiare le abitudini di consumo di una delle preparazioni più amate dagli italiani. E’ questa l’ultima novità che Star porta sulla tavola degli Italiani, per chi pur avendo poco tempo da dedicare ai fornelli, non vuole rinunciare al meglio della tradizione e del gusto della cultura culinaria italiana. I Brodi Star sono un prodotto davvero innovativo in un mercato che per dimensioni ed importanza è uguale solo a quello del latte fresco e Uht. Recenti ricerche di mercato dimostrano, infatti, come quasi 9 famiglie su 10 preparino e consumino brodo fatto in casa e come il consumo di brodo da parte delle famiglie italiane, stimato in 17 porzioni al mese, si avvicini molto a quello del latte e al piatto simbolo della cucina mediterranea, la pasta al pomodoro. *In una società dove il tempo è il vero lusso, I Brodi Star rappresentano un’ottima opportunità di mercato, l’unica valida alternativa all’attuale brodo fatto in casa. Gusto e praticità pronti in un unico brick, per un brodo di qualità, preparato secondo tradizione, ogni volta che lo si desidera!I Brodi Star, presenti sugli scaffali degli insaporitori e preparati per brodo, sono disponibili in tre referenze: Carne di Manzo, Carne Mista e Verdure; diverse ricette studiate per andare incontro alle abitudini culinarie di tutte le famiglie e per soddisfare tutti i tipi di palato. Tutti i brodi della linea sono preparati con carne e verdure selezionate e 100% naturali. Sono sgrassati e senza conservanti né coloranti e vengono distribuiti in comodi e pratici formati richiudibili nell’innovativa confezione da 750 ml; quantità ottimale per una famiglia media italiana di tre persone. La qualità è protetta dal trattamento termico Uht che consente di preservare il prodotto e il suo gusto autentico a temperatura ambiente, sino all’apertura. Attenta alle esigenze del consumatore moderno, estremamente al passo con i tempi, Star propone un prodotto che rispecchia il ritmo e il dna della società di oggi ma che, al tempo stesso, è capace di conservare i valori di gusto, autenticità e naturalità che l’azienda incarna. Star negli anni ‘50 si è imposta sul mercato rivoluzionando i gesti e le abitudini della tradizione culinaria italiana, con un prodotto che ha cambiato la quotidianità di milioni di famiglie nelle modalità di preparazione del brodo. Sessant’anni dopo Star dimostra la sua continua capacità di interpretare l’evolversi delle esigenze dei consumatori proponendo la nuova linea i Brodi: primi assoluti in un segmento ancora inesplorato del mercato, questi prodotti sono destinati a rivoluzionare ancora una volta le abitudini alimentari degli italiani con una ricetta che riscopre tutto il sapore della tradizione in un innovativo formato di consumo. Ti adoro gusto italiano. I Brodi: Bontà secondo tradizione Carne di Manzo: Il gusto e il profumo autentico del buon brodo di manzo Solo carne di manzo di prima scelta unita a carote, sedano e porro per una ricetta appetitosa come nella migliore tradizione del brodo fatto in casa. Ideale per preparare risotti e primi piatti, ma anche da gustare da solo. Verdure: Il sapore naturale ed equilibrato del buon brodo di verdure Per chi apprezza i sapori delicati, Star propone una ricetta naturale interamente a base di verdure accuratamente selezionate. Un profumo intenso ed un gusto raffinato, grazie al mix di carote, cipolle, porro e sedano. Carne Mista: Il sapore delicato e tradizionale del buon brodo di pollo e manzo Una ricetta a base di pollo e manzo, qui sapientemente accostate al gusto delicato di carote e sedano. Ottimo per preparare deliziose minestrine, pasta fresca o ripiena, risotti e per impreziosire i propri piatti preferiti. .  
   
   
FVG: AGRICOLTORI DEL CARSO IN CONSIGLIO REGIONALE VENETO  
 
Trieste, Sta mattina il consigliere regionale Igor Kocijancic (Sa-psc) accompagna una delegazione di agricoltori del Carso a Venezia, dove aviene un incontro al Consiglio regionale del Veneto con il presidente Marino Finozzi e la Conferenza dei capigruppo. Scopo dell´iniziativa, sensibilizzare anche le istituzioni regionali del Veneto sulle questioni irrisolte della Doc interregionale Prosecco, che rischia di penalizzare fortemente proprio la provincia e la località dalla quale deriva la denominazione del famoso vino frizzante, e illustrare anche in quella sede le ragioni che hanno portato le associazioni a promuovere presso il Tar del Lazio il ricorso. Fanno parte della delegazione Franc Fabec, presidente regionale della Kmecka Zveza-alleanza Contadina del Fvg, Andrej Bole, presidente del consorzio vini Doc del Carso e Dario Zidaric, presidente del consorzio Moisir. .  
   
   
“EIN PROSIT 2009” IN VETRINA I PRODOTTI DI QUALITÀ DEL FRIULI VENEZIA GIULIA  
 
Prenderà il via il 19 novembre 2009, fino al 23 dello stesso mese, “Ein Prosit”, la rassegna dedicata ai vini da vitigno autoctono italiani e internazionali in programma a Tarvisio e Malborghetto, che diventeranno una vetrina delle migliori specialità enogastronomiche non soltanto del Friuli Venezia Giulia, ma anche italiane ed europee. Nel cinquecentesco Palazzo Veneziano di Malborghetto, infatti, quasi 200 aziende, 53 della quali del Friuli Venezia Giulia, metteranno in vetrina i propri prodotti con le “Mostre assaggio”. Molto ricco il programma della manifestazione, che avrà negli “Itinerari del gusto” uno dei momenti più attesi. A preparare dei menu ad hoc per “Ein Prosit”, infatti, saranno gli chef di locali e ristoranti di alto livello: parliamo, ad esempio, di Marco Coccolo dell’“Antica Trattoria Boschetti” di Tricesimo, Massimo Bottura dell’”Osteria Francescana” di Modena, Pino Cuttaia de “La Madia di Licata”, Ernesto Iaccarino del “Don Alfonso 1890” di Sant’agata sui due Golfi e Sanjay Dwivedi di “Zaika”. Sono previste, inoltre, alcune degustazioni guidate curate da Gian Luca Mazzella e Sandro Sangiorgi, che accompagneranno coloro che si stanno affacciando al mondo del vino a comprenderne e apprezzarne al meglio le caratteristiche e le peculiarità. Gli “Incontri” con Aurora Endrici saranno invece l’occasione per conoscere meglio gli aspetti del mondo del vino legati alla produzione e alla commercializzazione, mentre i “Laboratori dei sapori” con Bepi Pucciarelli, Paolo Marchi e Daniele Savi, saranno ospitati nelle affascinanti sale del ristorante “Casa Oberrichter” di Malborghetto. Infine, grazie ai "Menu Assaggio", gli ospiti potranno scegliere tra diversi piatti preparati per l´occasione e che saranno serviti in abbinamento ai vini delle aziende presenti alla manifestazione. .  
   
   
COINTREAU LANCIA UNA NUOVA LIMITED EDITION FIRMATA CATHERINE MALANDRINO.  
 
Cointreau, il celebre liquore francese dal gusto inconfondibile utilizzato in tutto il mondo come ingrediente chiave dei più importanti cocktail, si arricchisce di una nuova esclusiva Limited Edition prodotta in soli 3. 000 pezzi, Malandrino, disegnata da Catherine Malandrino, la stilista francese più osannata dalle celebrities americane, divenuta famosa per le sue silhouettes iper-femminili e le interpretazioni in chiave ironica e trendy dei canoni americani. L’esclusiva Limited Edition, é stata insignita del premio Pentawards d’argento nella categoria “Lusso”. Una trama leggerissima di metallo finemente cesellato avvolge la bottiglia come un abito da sera deliziosamente chic e senza tempo, dove campeggia l’icona stilizzata della Statua della Libertà, contornata dalle stelle della bandiera americana. L’abile mano di Catherine Malandrino interpreta così il successo cosmopolita del liquore francese più famoso al mondo con un prezioso tributo “a stelle e strisce” che veste di glamour e ironia la celebre bottiglia di Cointreau. A proposito di Cointreau. Creato oltre 150 anni fa ad Angers, in Francia, Cointreau è uno dei più famosi liquori al mondo. La sua originale bottiglia in un caldo color ambra, squadrata alla base e dalle linee arrotondate, la distingue a livello mondiale proprio come il suo gusto inconfondibile: un perfetto equilibrio di scorze d’arancia, dolci e amare, meticolosamente selezionate per la loro qualità. Cointreau è anche conosciuto come ingrediente chiave di uno dei cocktail più celebri negli U. S. A, il Margarita, creato nel 1948 da Margaret Sames che per realizzarlo combinò Cointreau, tequila e lime. Inoltre, Cointreau è l’ingrediente essenziale di famosi cocktail come il Sidecar, il Cosmopolitan e il Cointreaupolitan, ultimo nato, attualmente in voga nei locali cool di tutta Europa. Il sapore e l’aroma intriganti, lo rendono perfetto anche liscio o con ghiaccio dimostrando la sua incredibile versatilità. Oggi sono vendute nel mondo più di 13 milioni di bottiglie di Cointreau che si conferma l’autentica scelta di gusto e qualità dei top bar tender dei locali più alla moda. .