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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Novembre 2009
BANDA LARGA. NICOTRA E CAPPATO (RADICALI) "ITALIA DICIASSETTESIMA IN EUROPA. CHIAREZZA SUBITO SUI FONDI E SUL PIANO DI INVESTIMENTI"  
 
Pisa-Roma, 24 Novembre 2009 – Di seguito una dichiarazione di Luca Nicotra (Segretario dell’associazione radicale “Agorà Digitale”) e Marco Cappato (Presidente, Membro del Comitato Nazionale di Radicali Italiani). I dati appena diffusi dalla Commissione europea non fanno che confermare il ritardo dell´Italia rispetto alla media europea nella diffusione della banda larga tramite linea fissa, inchiodando il nostro paese al diciassettesimo posto tra i 27 stati membri. I ministri del governo Berlusconi, ultimo Scajola, rassicurano sulla disponibilità dei famosi 800 milioni, ma ormai è urgente fare chiarezza fornendo cifre e date certe. Inoltre anche se tali fondi fossero messi a disposizione in tempi brevi, il problema rimane aperto. Infatti non è ancora chiaro quali saranno le aree prioritarie di intervento, né il metodo con cui verrà stabilita l´efficacia degli investimenti. In queste condizioni il rischio è che da una parte il piano per la banda larga del governo diventi l´ennesimo finanziamento ai colossi delle telecomunicazioni, e dall´altra questo costituisca addirittura un atto di concorrenza sleale rispetto a quegli operatori che, anche senza i fondi governativi e in regime di mercato, già offrono o progettano di offrire soluzioni di banda larga (magari senzafili) agli utenti Internet nelle zone meno coperte del Paese. .  
   
   
ATTIVA SUL SITO REGIONALE DEL LAZIO LA BANCA DATI DEI CONTI PUBBLICI TERRITORIALI  
 
Roma, 23 novembre 2009 - È attiva sul sito della Regione Lazio la banca dati dei Conti Pubblici Territoriali (www. Regione. Lazio. It/cpt). Si tratta di uno strumento attraverso il quale i cittadini potranno consultare direttamente sul web i dati sui flussi di cassa di entrata e di spesa della Pubblica Amministrazione e del Settore Pubblico Allargato, ossia gli enti pubblici regionali e l´insieme di enti che, pur non classificati come pubblici, in base alla loro attività e natura, rientrano comunque sotto il controllo della Pubblica Amministrazione. La banca dati Conti Pubblici Territoriali (Cpt) è il risultato di un progetto finalizzato alla misurazione dei flussi finanziari sul territorio, promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico. "Si tratta di un´ulteriore iniziativa per la trasparenza nell´amministrazione regionale - ha spiegato l´assessore al Bilancio della Regione Lazio, Luigi Nieri - L´attuale Giunta Regionale, sin dall´inizio della legislatura, ha deciso infatti di pubblicare sul web tutti i documenti economico-finanziari. Sul sito della Regione Lazio, inoltre, è possibile ricavare informazioni sulla struttura dei Cpt, sulle metodologie applicate e sui risultati di elaborazioni di dati di tipo finanziario". Per informazioni è possibile inviare una mail all´indirizzo nucleocpt@regione. Lazio. It. .  
   
   
PROTEZIONE CIVILE: INAUGURATO A TRIESTE COLLEGAMENTO MULTIMEDIALE CON PALMANOVA-VV.FF.  
 
Trieste, 23 novembre 2009 - E´ stato formalmente avviato il 19 novembre il collegamento multimediale tra le "Sale Crisi" della direzione regionale e del comando provinciale di Trieste dei Vigili del fuoco con la Sala operativa della Protezione civile di Palmanova e la Prefettura di Trieste. Alla cerimonia sono intervenuti, con i responsabili provinciale e regionale dei Vigili del fuoco, Amedeo Monaco e Renato Riggio, l´assessore regionale alla Protezione civile Riccardo Riccardi, il commissario di Governo e prefetto di Trieste Giovanni Balsamo, l´assessore provinciale Dennis Visioli, il comandante della Direzione marittima Fvg Antonio Basile, il vice questore Sergio Cianchi ed il direttore regionale della Protezione civile Guglielmo Berlasso. Sta dunque per "chiudersi" in Friuli Venezia Giulia quel "sistema integrato" di collegamento ad alta tecnologia tra la Regione, con la sua Protezione civile, gli organi dello Stato ed i quattro capoluoghi di Provincia, ha sottolineato l´assessore Riccardi, in grado di attivare in caso di emergenza il reale coordinamento tra le istituzioni che agiscono sul territorio e che collaborano nelle attività di prevenzione: per il completamento di questa "architettura a stella", ha infatti indicato Berlasso, mancano soltanto le connessioni con i Vigili del fuoco di Pordenone (quelli con i comandi Vv. Ff. Di Udine e Gorizia saranno presentati a breve) e con le Sale delle Polizie municipali di Gorizia e Pordenone. Nel complesso, un impegno finanziario a carico della Regione, per questa rete Protezione civile-Prefetture-vigili del fuoco-Direzione marittima-Polizie comunali, per circa 1 milione di euro. Ed a breve, già nel corso dei prossimi mesi, risulterà anche completato un sistema di collegamento tra queste Sale operative in banda larga con una dorsale a microonde a 34 megabyte al secondo. "Un assetto tecnologico importante" per il sistema di prevenzione Fvg, ha sottolineato Monaco, al quale ha contribuito in modo sostanziale la Regione, "per il suo impegno, sensibilità e capacità", ha quindi osservato il prefetto Balsamo. L´assessore Riccardi, il quale ha evidenziato il grande patrimonio, "comune e condiviso", rappresentato dal modello della Protezione civile Friuli Venezia Giulia (che tutti i diversi Governi della Regione con lungimiranza hanno contribuito a rafforzare), ha infine rilevato "la forte coesione e la perfetta sinergia tra gli organi dello Stato e la Regione, nell´interesse dell´intera nostra comunità". .  
   
   
ACQUISTI ON LINE, FIRMATA L´INTESA CON LE IMPRESE NELL´AMBITO DEL CONVEGNO SULL´E-PROCUREMENT IN TOSCANA  
 
 Firenze, 23 novembre 2009 - Ammontano già a oltre 365 milioni di euro gli acquisti di beni e servizi effettuati on line dalle amministrazioni pubbliche toscane negli ultimi due anni – 183 milioni per 79 procedure solo gli acquisti che fanno capo alla Regione, anche come centrale di committenza per il territorio, con altre 22 procedure per 62 milioni ancora in corso - e tuttavia siamo solo all´inizio di una grande trasformazione nei rapporti tra uffici pubblici e imprese che non potrà che portare sensibili vantaggi. Di tutto questo si è parlato il 19 novembre al Palaffari di Firenze, in occasione di un convegno sull´e-procurement – questo il termine tecnico con cui si indica gli acquisti da parte della pubblica amministrazione tramite le nuove tecnologie – che è stata anche l´occasione per firmare un´intesa per la realizzazione di attivit&agra ve; di promozione e diffusione presso le imprese toscane della conoscenza e dell´utilizzo degli strumenti di e-procurement. Con la Regione Toscana, rappresentata dal vicepresidente Federico Gelli, hanno firmato Confindustria, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confapi. «Procedure più semplici e trasparenti, maggiore partecipazione alle gare e quindi più concorrenza, sensibili risparmi di tempo e di costi – ha sottolineato Gelli - Tutto questo ci si attende dalla diffusione del cosiddetto e-procurement. Opportunità che la Toscana sta cogliendo sempre di più, grazie anche al particolare impegno del governo regionale in questa legislatura. In questi mesi ci impegneremo a definire tutti gli strumenti necessari perché, con i prossimi 5 anni di governo regionale, sia possibile fare un ulteriore salto di qualità. Il volume d´affari è già elevato, ma si può crescere ancora. Tutto questo con la consapevo lezza che anche questo è un tassello importante per portare la nostra economia fuori dalla crisi». L´intesa firmata oggi impegna Regione e associazioni di categoria a promuovere l´e-procurement tra le imprese, anche attraverso specifiche attività di formazione, ma guarda oltre, puntando alla costituzione di un vero e proprio Mercato elettronico della Toscana. «Anche questa è una sfida importante – sottolinea Gelli – Stiamo lavorando perché le nostre imprese siano presenti sul mercato elettronico, con i loro cataloghi e i loro listini visibili per tutti i possibili acquirenti» . .  
   
   
PATRIMONIO CULTURALE E WEB. PRESENTAZIONE PROGETTO VENETO  
 
 Venezia, 23 novembre 2009 - La Regione del Veneto ha commissionato all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia (Iuav) un progetto di ricerca volto alla creazione e pubblicazione di informazioni sul patrimonio culturale del Veneto nella forma di un Sistema Informativo Semantico della Cultura (Sisc). Questo progetto sarà uno dei temi principali dell’iniziativa di informazione e confronto che si tiene questa mattinata (con inizio alle ore 9. 30) presso la Scuola Grande S. Giovanni Evangelista con il titolo “La Cultura nella Rete: Web Semantico e Collaborativo. Un progetto innovativo per il Veneto”. Con questo progetto, cofinanziato con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr) la Regione del Veneto intende contribuire all’applicazione e all’utilizzo delle nuove tecnologie nella costruzione di reti culturali, per favorire l’affermarsi della cultura nella rete, accessibile ai diversi livelli di domanda grazie all’azione degli operatori culturali. Ai lavori interverranno Clara Peranetti e Angelo Tabaro per la Regione, Rossella Caffo e Maria Teresa Natale del Ministero per i beni e le attività culturali e il gruppo di lavoro dell’Iuav di Venezia che si è occupato del progetto Sisc. .  
   
   
TELECOMUNICAZIONI FVG: A GENNAIO INCONTRO CON COMUNI  
 
Udine, 23 novembre 2009 - "Occorre fare chiarezza in Friuli Venezia Giulia, e soprattutto in quelle aree delle nostra montagna che soffrono il cosiddetto ´digital divide´, cioè l´arretratezza dei sistemi di collegamento telematico, sui programmi di copertura della banda larga che Insiel, su mandato della stessa Amministrazione regionale andrà a realizzare". "Per questo motivo - ha annunciato il 20 novembre ad Udine l´assessore regionale Riccardo Riccardi incontrando i sindaci di Povoletto, Attimis e Faedis - a gennaio sarà promosso un incontro tra Regione e Comuni del Friuli Venezia Giulia per illustrare ed analizzare, assieme ai primi cittadini, i problemi e le situazioni in atto: il programma Ermes, infatti, gestito prima da Mercurio ed ora da Insiel con risorse regionali e della Ue, porta la banda larga, quindi una linea almeno a 7 megabyte al secondo in tutti i municipi e nelle maggiori zone industriali, ma qui si deve fermare". "Dalle sedi comunali verso le cabine di trasformazione del segnale e da qui verso gli utenti finali, cittadini ed aziende, la normativa nazionale - giustamente - impone che l´eccedenza di fibra ottica non utilizzata dalle pubbliche amministrazioni sia gestita dal mercato, da quei operatori ai quali la Regione, attraverso specifici bandi di gara, affiderà le relative concessioni", sottolinea Riccardi. Gare, ha segnalato l´assessore regionale ai sindaci Alfio Cecutti, Sandro Rocco e Cristiano Shaurli (confermando che nei tre comuni i lavori per la posa della fibra ottica saranno conclusi entro il primo trimestre 2010, con una spesa di 4,5 milioni di euro), che saranno bandite per "quadranti omogenei", attrattivi per le ovvie esigenze commerciali degli operatori ma anche in grado di "coprire" effettivamente quelle aree della regione che ancora scontano un gap di segnale. Proprio per questo motivo, ha ancora affermato Riccardi, è stato costituito un gruppo di lavoro che dovrà valutare con attenzione gli accorpamenti di aree da mettere a bando: "si tratta di un delicato lavoro di mosaico, dal quale dipende la reale copertura con la banda larga di tutto il nostro territorio regionale". .  
   
   
FVG: TEMPI LUNGHI PER LA BANDA LARGA IN MONTAGNA  
 
Trieste, 23 novembre 2009 - Le dichiarazioni di Riccardo Riccardi ai sindaci di Povoledo, Attimis e Faedis dimostrano che per la realizzazione della fibra ottica in zona montana non c´é una regia e tanto meno idee chiare. Lo ha affermato il 20 novembre il capogruppo del Pd in Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia Gianfranco Moretton, per il quale le argomentazioni di Riccardi che tendono a giustificare le difficoltà di attuazione del progetto causa la farraginosità delle procedure, denotano che i tempi si dilazioneranno di molto e che tutto ciò creerà gravi problemi al sistema produttivo montano, agli enti pubblici e ai cittadini che dovranno ancora sopportare l´arretratezza del sistema telematico. Più passa il tempo e più é evidente che se la Giunta Tondo non avesse cancellato la società Mercurio, incorporandola in Insiel, oggi la realizzazione della banda larga in montagna sarebbe in fase molto più avanzata. L´eliminazione della società Mercurio ha causato il blocco di almeno un anno dell´operatività per la costruzione della banda larga e ha fatto perdere le possibilità di un intervento diretto, evitando le gare, e di conseguenza accelerando di molto i processi di costruzione. Ora, purtroppo, tutto è diventato più complicato e chissà per quanto tempo ancora dovranno aspettare gli utenti di Internet veloce della zona montana dovendosi, invece, accontentare delle sole dichiarazioni che di mese in mese Riccardi continua a dispensare, con l´unico risultato di illudere i cittadini. .  
   
   
CONFALONIERI. NICOTRA E CAPPATO (RADICALI) "GOOGLE E YAHOO RIMUOVANO I CONTENUTI ONLINE DI MEDIASET DAI LORO INDICI"  
 
Pisa-Roma, 23 Novembre 2009 - In un mercato in cui è chiaro a tutti che, a dispetto della retorica messa in campo dall´industria dei contenuti, il contributo di maggior valore deriva dalla connettività, e non dal contenuto, lascia sbigottiti l´appello lanciato al Governo da Confalonieri affinchè difenda aziende come Mediaset da Google, Youtube, Yahoo e altri fantomatici approfittatori. Anzi, più di un appello sembra una minaccia, considerando che, proprio ieri, Mediaset ha ribadito quanto sia centrale nella sua strategia la causa che essa stessa ha intentato contro Youtube e in cui rivendica un danno di 500 milioni di euro per violazione del diritto d´autore. Confalonieri cerca di difendere un sistema bloccato, in cui i cittadini sono semplicemente audience, e la scelta dei contenuti da trasmettere è fatta da coloro che, come lo stesso Confalonieri, hanno in mano la Tv generalista. A questo punto ci appelliamo a Google e Yahoo chiedendo loro di rimuovere per almeno un mese i contenuti online del gruppo Mediaset dai loro indici. Un´azione drastica, ma potrebbe essere davvero l´unico modo per aiutare a far comprendere a coloro che difendono modelli ormai superati quanto la Rete ha cambiato l´economia, anche quella dei contenuti, e quanta parte dei ricavi degli stessi produttori derivino dalla comunità di utenti che modifica e condivide. .  
   
   
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE PER I COFINANZIAMENTI MARIE CURIE  
 
 Bruxelles, 23 novembre 2009 - La direzione generale della Ricerca della Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare proposte nell´ambito del meccanismo di cofinanziamento Marie Curie ("Co-funding of regional, national and international programmes"). Il meccanismo di cofinanziamento offre finanziamenti aggiuntivi ai programmi di borse di studio regionali o nazionali per la formazione e lo sviluppo della carriera nel campo della ricerca, con lo scopo di incoraggiare la mobilità transfrontaliera dei ricercatori. I candidati ideali sono organi pubblico o privati, i quali sono responsabili del finanziamento e la gestione di programmi di borse di studio o di formazione nell´ambito della ricerca, ovvero ministeri, accademie o agenzie di ricerca, organizzazioni internazionali o altri organi orientati al pubblico. L´invito interessa tutti i campi di ricerca e di formazione alla ricerca - eccetto i campi di ricerca coperti dal trattato Euratom - ammesso che contengano l´aspetto di mobilità transfrontaliera. Per i dettagli completi del bando consultare il seguente indirizzo internet: http://cordis. Europa. Eu/fp7/calls/ .  
   
   
HI-TECH, IL NUOVO ALLESTIMENTO DELL´AULA MAGNA DELLA FACOLTÀ DI INGEGNERIA OGGI A GENOVA PRESENTAZIONE E WORKSHOP SU UNIVERSITÀ E INDUSTRIA  
 
Genova, 23 novembre 2009 - Inaugurazione e presentazione del nuovo allestimento tecnologico dell´Aula Magna della Facoltà di Ingegneria dell´Università, lunedi 23 novembre 2009, a Genova, con inizio alle 10. 00. Il nuovo allestimento hi tech è frutto della collaborazione tra l´ateneo e Datasiel, la società informatica in house della Regione Liguria. La nuova dotazione tecnologica è all´avanguardia e comprende un cablaggio di rete strutturato, in precedenza assente, al fine di supportare la connettiivita´ di rete cablata e wireless. Sono stati inseriti dispositivi per la proiezione, schermi motorizzati e telecamere. E´ stato inoltre realizzato un moderno sistema di amplificazione audio e un sistema per videoconferenza per la gestione di conferenze multi punto e per la videoregistrazione. Il sistema di videoconferenza multi punto consente, in particolare, di interconnettere contemporaneamente piu´ siti remoti, ad esempio Villa Cambiaso o altre aule di Facoltà, sia per applicazioni di didattica sia per eventi particolari. Non solo le componenti elettroniche ed informatiche sono state inserite in aula, ma sono anche state messe in rete ed integrate tra loro attraverso un sistema elettronico ed un "bus demotico", che consente di controllare non solo le componenti informatiche ma anche gli attuatori meccanici e le luci. Il quadro di comando e controllo e´ stato completato attraverso programmi informatici che, grazie a monitor touchscreen, consentono di configurare l´aula nelle diverse condizioni operative desiderate (lezione, videoconferenza, lezione frontale alla lavagna etc . ). La mattinata nella sede di via dell´Opera Pia, ad Albaro, che si aprirà con i saluti del magnifico rettore Giacomo Deferrari e dell´assessore regionale all´Informatica Giovanni Battista Pittaluga, sarà anche l´occasione per parlare della collaborazione tra industria e Università, con un workshop in cui saranno presentati i quattro laboratori tecnologici congiunti tra Datasiel, Dibe-dipartimento di Ingegneria Biofisica ed Elettronica e Dist-dipartimento di Informatica Sistemistica e Telematica. Prevista una qualificata partecipazione di imprenditori, manager, docenti, parti sociali, esperti. Alla tavola rotonda sull´innovazione tecnologica nelle imprese, moderata da Enrico Castanini, presidente sezione informatica di Confindustria Genova e amministratore delegato e direttore generale di Datasiel, parteciperanno Carlo Castellano, presidente di Dixet, Fabrizio Ferrari, presidente Gruppo Piccola Industria Confindustria Genova e vice presidente Confindustria Genova con delega all´high tech, Bruno Melagrano, presidente della sezione Automazione Elettronica e Telecomunicazioni di Confindustria Genova e amministratore delegato di Softeco Sismat, il presidente di Media Mouse Maurizio Rossi, Giampaolo Demi, vice presidente Ericsson Telecomunicazioni, Mario Torre, condirettore generale di Elsag Datamat. Sulla collaborazione fra Università e mondo del lavoro si confronteranno, stimolati da Luigi Leone de Il Secolo Xix, il presidente di Confindustria Giovanni Calvini, il pro-rettore Gianni Vernazza, il direttore generale dell´Istituto per la promozione industriale Renata Oliveri, il dirigente Sistemi Informativi e Telematici della Regione Liguria Lucia Pasetti, i segretari generali Fim e Uilm Claudio Nicolini e Antonio Apa, e il segretario Fiom Massimo Cappanera. La presentazione dei < laboratori>con obiettivi e primi risultati, guidata da Paolo Lingua di Telenord, vedrà la partecipazione di Paolo Corradi, Direttore Generale di Confindustria Genova, Alfredo Gambino, direttore del centro di eccellenza Sistemi e Servizi Tecnici di Datasiel, Mauro Giaccardi, responsabile del centro di eccellenza Produzione software di Datasiel, e dei professori Alessandro Armando e Antonio Boccalatte del Dist, Giulio Barabino e Giancarlo Parodi del Dibe. Il progetto di allestimento tecnologico dell´Aula Magna sarà presentato dal presidente di Datasiel Roberto Quber con i rappresentati della Facoltà di Ingegneria Enrico Merello e Marco Raggio. Il taglio del nastro e la scopertura della targa avverrà alla presenza di monsignor Luigi Molinari, delegato arcivescovile per il sociale e il mondo del lavoro dall´arcidiocesi di Genova. Alle 13 è previsto l´intervento del presidente della Regione Liguria Claudio Burlando. .  
   
   
SCAMBIO IN MATERIA DI POLITICHE GIOVANILI FRA LA REGIONE AUTONOMA VALLE D´AOSTA E LA PROVINCIA DI BELLUNO  
 
Aosta, 23 novembre 2009 - L’assessorato della sanità, salute e politiche sociali informa che lunedì 23 novembre 2009, alle ore 16. 30, nell’ambito delle attività in materia di politiche giovanili, nel Salone di Palazzo Darbelley (sede dell’Assessorato), l’Assessore Albert Lanièce riceverà la delegazione della Provincia di Belluno. Nell’incontro saranno messe a confronto le esperienze di due realtà che presentano numerose affinità, sia in relazione agli aspetti geografici, che per l’impegno espresso nel campo delle politiche giovanili, oltre al ruolo assunto da entrambe le Amministrazioni nei confronti delle nuove generazioni. Il programma prevede, inoltre, differenti attività: dalla presentazione delle linee guida regionali in materia di politiche giovanili all’analisi del ruolo di enti locali e Regione e i loro reciproci rapporti, dalla visita alla Cittadella dei Giovani ad incontri di progettazione in comune tra giovani valdostani e giovani bellunesi. Alla delegazione veneta sarà data anche l’opportunità di godere delle tradizioni culturali e delle bellezze paesaggistiche della nostra Valle, in un clima di cordiale accoglienza tipico di tutte le regioni alpine. «L’interscambio, che ha già visto una delegazione valdostana recarsi a Belluno nello scorso mese di ottobre allo scopo di permettere a giovani, funzionari e amministratori locali di conoscere un’esperienza peculiare – informa l’Assessore Lanièce – vuole, nei prossimi giorni, portare a conoscenza dei colleghi bellunesi le azioni e gli interventi realizzati e da realizzare da parte dell’Amministrazione regionale, nei prossimi anni, con e per i giovani della nostra regione». .  
   
   
ARRIVA CONFUCIO LA CULTURA CINESE TROVA CASA A MILANO  
 
Milano, 23 novembre 2009 - Se ne parla tanto senza saperne molto. Quale modo migliore allora per conoscere la cultura cinese e le sue mille sfaccettature che farsela raccontare dai suoi protagonisti? Per questo nasce a Milano l’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano, il nuovo centro aperto a tutta la cittadinanza dedicato all’insegnamento della lingua e alla promozione della cultura cinesi, fondato presso l’università Statale grazie alla collaborazione con la Liaoning Shifan Daxue (Lianoning Normal University) e l’Ufficio nazionale per la diffusione della lingua cinese (Hanban) di Pechino. La festa di inaugurazione è fissata per lunedì 30 novembre alle 15. 00, con uno spettacolo e una cerimonia che si terranno nell’Aula Magna del Polo di Mediazione Interculturale e Comunicazione dell’Università degli Studi di Milano (sede di Sesto San Giovanni, piazza Montanelli 1). Tante le attività proposte dall’Istituto. Corsi di lingua cinese per tutti i livelli, con insegnanti sia italiani che madrelingua altamente specializzati. Lezioni di cinese commerciale, classi su misura per aziende e per privati, corsi di conversazione e corsi mirati alla partecipazione agli esami Hsk (Chinese proficiency), Yct (Young Learners Chinese Test) e Bct (Business Chinese Test). Ma anche lezioni-gioco per bambini, percorsi di calligrafia con maestri cinesi e workshop di cucina con chef targati Pechino, Shanghai e Hong Kong. E poi attività e appuntamenti culturali per tutti i gusti e tutte le curiosità: dalla proiezione di film dei maestri del cinema orientale a seminari sulla medicina tradizionale; da lezioni di taiji quan a incontri con artisti e scrittori cinesi, ma anche esperti e conoscitori del Paese sia italiani che internazionali. Un’offerta attenta anche alle necessità specifiche di Milano, con percorsi di approfondimento dedicati agli imprenditori e alle categorie professionali che più hanno bisogno di comprendere il pianeta Cina. Inaugurazione - La cerimonia di inaugurazione - a cui parteciperanno delegati giunti dalla Cina, i rappresentanti dell’ambasciata e del consolato cinese in Milano, il presidente della Conferenza dei Rettori (Crui) nonché rettore dell’Università degli Studi di Milano Enrico Decleva, i direttori dell’Istituto Confucio di Milano Alessandra Lavagnino e Jin Zhigang – sarà una prima occasione per esplorare la varietà e il fascino della tradizione culturale cinese. Nella sede di Sesto si esibiranno musicisti e cantanti formatisi nelle più prestigiose scuole cinesi e italiane. Saranno loro ad accogliere i visitatori con uno spettacolo musicale con brani della tradizione popolare cinese, portando in scena strumenti, sonorità e costumi tipici. Corsi - Tutti i corsi dell’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano, che saranno avviati a partire da febbraio 2010, sono tenuti da docenti italiani e cinesi altamente specializzati. Gli insegnanti dell’Istituto Confucio provengono esclusivamente dai due atenei “padri”: la Liaoning Normal University di Dalian (metropoli portuale di 6 milioni di abitanti vicina al confine con la Corea del Nord) e l’Università degli Studi di Milano (una delle sedi più autorevoli per l’insegnamento della lingua cinese in Italia, prima promotrice nel nostro Paese, dal 1994, dell’esame di certificazione della conoscenza della lingua cinese - Hanyu Shuiping Kaoshi). Per informazioni e iscrizioni: www. Istitutoconfucio. Unimi. It, info. Confucio@unimi. It, tel. 02. 50321675, dal lunedì al venerdì (10-13). Attivita’ – Per avvicinarsi a una tradizione culturale vasta e antica come quella cinese, bisogna spaziare e non stancarsi di esplorare. Intenso il programma di attività organizzate dall’Istituto Confucio: all’Università degli Studi di Milano arriveranno sia gli scrittori cinesi più affermati che le giovani promesse, gli artisti sulla cresta dell’onda e quelli più controversi, i cineasti celebrati in patria e quelli famosi all’estero. E si potrà assistere a spettacoli teatrali, proiezioni di film e documentari, concerti di musica tradizionale ma anche rock, mostre di fotografia e di arte contemporanea, così da portare a Milano tutte le sfumature del caleidoscopio cinese. Non solo arte e cultura, ma anche attenzione alla Cina lanciata nella sua crescita record. L’istituto Confucio ha in programma incontri pensati per professionisti e manager, percorsi su misura per singole aziende e per intere categorie del mondo del lavoro, ma anche per enti e istituzioni bisognosi di comprendere la complessa realtà cinese. Cos’è L’istituto Confucio - L’istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano fa parte di una rete mondiale che conta circa 300 centri in 80 stati e che in Italia ha già aperto otto sedi, la prima nel 2006 presso l’Università La Sapienza di Roma. Gli Istituti Confucio (Kongzi xueyuan) nascono da un progetto pensato dal governo cinese per potenziare l’insegnamento della lingua e della cultura cinese all’estero, con l’idea di coinvolgere centri di istruzione prestigiosi nella creazione congiunta di un Istituto Confucio nel Paese ospite. Questo fornisce la credibilità e la solidità di sapere e conoscenza garantite dalla partecipazione di importanti strutture universitarie. Qui sta la differenza tra l’Istituto Confucio e le altre scuole di cinese che ormai si diffondono sempre più numerose. Per meglio interagire con le altre realtà accademiche presenti sul territorio milanese e lombardo, l’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano ha in programma di sviluppare la collaborazione con istituzioni come l’Università di Milano Bicocca e con istituti in città vicine. Per maggiori informazioni (in inglese) sull’Ufficio del Consiglio per la lingua cinese nel mondo (Hanban), si veda la pagina http://english. Hanban. Edu. Cn. Il Primo Appuntamento - Il primo importante appuntamento dell’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano vedrà protagonista l’ex corrispondente del Corriere della Sera a Pechino, Fabio Cavalera, che presenterà il suo nuovo libro “Repubblica impopolare di Cina”, pubblicato da Bompiani pochi giorni fa. L’incontro si svolgerà alle 10. 30 nell’aula T11 del Polo di Mediazione Interculturale e Comunicazione dell’Università degli Studi di Milano (Sesto San Giovanni). Programma dell’inaugurazione: Lunedi’ 30 Novembre h. 15. 00 Aula Magna Esibizione di cantanti e musicisti cinesi con strumenti a percussione tradizionali (guzhen) e brani della tradizione popolare cinese. H. 16. 15 Aula Magna Cerimonia di inaugurazione con i delegati dell’Università Normale del Liaoning, i rappresentanti dell’Ambasciata e del Consolato cinese a Milano, il rettore dell’Università degli Studi di Milano e presidente della Conferenza dei rettori italiani (Crui) Enrico Decleva e i direttori dell’Istituto Confucio di Milano Alessandra Lavagnino e Jin Zhigang. Affissione della targa. Www. Istitutoconfucio. Unimi. It .  
   
   
TECNICI E PROFESSIONALI, SCUOLE DA RILANCIARE INSEGNANTI E ISTITUZIONI A CONFRONTO SULLA RIFORMA DEL SETTORE  
 
Firenze, 23 novembre 2009 - La nuova istruzione tecnica e professionale. Problemi e prospettive. Questo il tema del convegno organizzato dal Cidi, il Centro di iniziativa democratica degli insegnanti, in collaborazione con la Regione che si è tenuto all´Auditorium Duomo, in via Cerretani 54/r a Firenze. Si trattato di un appuntamento che ha visto la partecipazione di esperti di scienza della formazione, filosofi e insegnanti da tutta Italia per una riflessione a tutto tondo sul rilancio di questo settore dell´istruzione che ha rappresentato, dagli anni sessanta in poi, il principale fattore di crescita della scolarizzazione, contribuendo allo sviluppo economico del paese. L´obiettivo era quello di rilanciare il ruolo degli Istituti tecnici e professionali, una delle sfide più significative – come spiegano gli organizzatori - per una scuola che vuole contribuire alla costruzione del futuro e che sia all´altezza dei nuovi bisogni formativi ed economici. E´ proprio in questo processo che si deve collocare il ruolo delle Regioni e delle autonomie scolastiche all´interno di un un sistema educativo nazionale in grado di valorizzare le specificità dei territori. L´assessore all´istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini ha portato il suo saluto all´avvio dei lavori e venerdì 20 novembre, ha partecipato alla tavola rotonda con gli assessori delle altre Regioni dalle ore 10 in poi. Per il programma: www. Regione. Toscana. It/istruzioneericerca/index. Html .  
   
   
VALLE D’AOSTA: FORMAZIONE TEATRALE PER ATTORI ED EDUCATORI CON LA PASSIONE DELL´INTEGRAZIONE  
 
Aosta, 23 novembre 2009 - L’assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Albert Lanièce, venerdì 20 novembre ha presentato il progetto Formazione Teatrale per attori ed educatori con la passione dell´integrazione. Il progetto speciale è finanziato dall’Assessorato sanità, salute e politiche sociali della Regione Valle d’Aosta per un importo di 14. 955, 00 euro, ai sensi dell’art. 14 della legge regionale 18 aprile 2008, n. 14 Sistema integrato di interventi e servizi a favore delle persone con disabilità e si inquadra nel contesto di azioni positive e progetti che la Regione promuove e sostiene, anche su proposta degli Enti locali, al fine di prevenire l’isolamento e l’esclusione sociale delle persone con disabilità. In particolare, si tratta della seconda iniziativa tra quelle finanziate nel 2009 dall’Amministrazione regionale che interessano la sfera della formazione intesa come azione positiva che contribuisce a migliorare la prestazione di un servizio alle persone con disabilità, e si svolgerà, con avvio nel corrente mese di novembre 2009, sino ad aprile 2010. Il progetto Formazione Teatrale per attori ed educatori con la passione dell´integrazione prevede l’organizzazione di stages gratuiti di formazione teatrale gestiti da esperti, rivolti ad educatori o a futuri educatori sensibili al problema dell´inclusione sociale delle persone con disabilità, rispondendo al bisogno di formazione dell’affiatato gruppo di 27 persone formato in questi ultimi tre anni dal Laboratorio Teatrale Integrato di Montjovet che fa riferimento all´Associazione I monelli dell´arte. In caso di posti vacanti, gli stages saranno aperti anche a educatori sociali, insegnanti o studenti dell´Università della Valle d´Aosta. .  
   
   
GIUNTA VENETA FINANZIA 26 CORSI DI SPECIALIZZAZIONE IN MEDICINA ALL’UNIVERSITA’ DI VERONA  
 
Venezia, 23 novembre 2009 - 26 contratti di formazione specialistica in medicina e chirurgia all’Università di Verona, aggiuntivi a quelli ammessi a livello nazionale dal Ministero dell’Università e Ricerca, sono stati attivati direttamente dalla Giunta regionale del Veneto che, su proposta dell’Assessore alla Sanità Sandro Sandri, ha stanziato un finanziamento complessivo di 625. 000 euro per il trattamento economico degli specializzandi relativo all’anno accademico 2008-2009. Con la stessa delibera è stato deciso che siano provvedimenti del Dirigente Regionale competente a disporre il finanziamento per gli anni accademici successivi, fino alla regolare conclusione dei corsi di studio. “Si tratta di fondi decisamente ben investiti – sottolinea Sandri – sia perché la formazione degli specializzandi è fondamentale per arricchire il già valido patrimonio umano della sanità veneta, sia perché questi contratti e le relative specialità sono stati individuati tenendo ben presente le reali necessità formative delle nostre Università, cosa che purtroppo ancora non accade con le assegnazioni nazionali”. I contratti finanziati dalla Regione sono 5 per la Scuola di Pediatria, 3 per Medicina di Urgenza Emergenza, 2 per Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva, 2 per Ginecologia e Ostetricia, 1 ciascuno per Cardiochirurgia, Chirurgia Generale, Ematologia, Endocrinologia, Geriatria, Igiene e Medicina Preventiva, Malattie Cardiovascolari, Medicina Interna, Neurologia, Neuropsichiatria Infantile, Oftalmologia, Oncologia, Psichiatria e Reumatologia. .  
   
   
PUGLIA: FORMAZIONE PROFESSIONALE. OBBLIGO FORMATIVO  
 
Bari, 23 novembre 2009 - Con determina dirigenziale del 19 novembre gli Uffici dell’Assessorato alla fp hanno licenziato la graduatoria del Programma Formativo Triennale, finanziato con quasi 23 mln di euro. Diventa così operativa nei tempi previsti dalle procedure la scelta della Regione di utilizzare queste risorse per consolidare ed innalzare il livello di base degli studenti offrendo una possibilità alternativa a coloro che non intendono assolvere l’obbligo di istruzione nel sistema ordinamentale attraverso la frequenza di percorsi triennali avviati in sinergia fra istruzione e formazione, istituti scolastici ed enti di formazione professionale così come indica la legge 296/06. Potranno ora accedere ai corsi i ragazzi in possesso di licenza media e con età inferiore ai 18 anni e quelli che nell’anno scolastico 2008-09 hanno concluso il primo ciclo di istruzione con il superamento dell’esame di stato formando classi di massimo 18 allievi finalizzate a 19 qualifiche, dall’operatore turistico all’addetto alle produzioni chimiche. I docenti, invece, dovranno essere reclutati in primo luogo dalla graduatoria di prima fascia degli aspiranti a supplenza degli istituti scolastici e poi da quelle delle fasce successive. Dei 65 progetti presentati gli Uffici ne hanno dichiari ammessi 56 per 85 iniziative di formazione; di queste 73 sono risultate idonee e 44 hanno trovato capienza nei finanziamenti disposti: 14 per la Provincia di Bari per oltre 7 mln di e, 5 per la Bat con 2,5 mln, 4 per la prov. Di Brindisi con 2 mln, 7 per Foggia con 3,5 mln, 8 per Lecce con 4 mln, 6 per Taranto con 3 mln circa. “Con la pubblicazione delle graduatorie e l’avvio dei corsi si completa –ha detto l’Assessore Losappio- l’iniziativa assunta dalla Regione con ‘Diritti a Scuola’ per contrastare la dispersione e fornire un’adeguata preparazione didattica e professionale ai giovani pugliesi. Lo sforzo della Regione è stato notevole, per complessivi 48 mln di euro, e dunque ci aspettiamo risultati importanti anche sul versante dell’occupazione e del lavoro, sia per il numero dei docenti arruolati in queste iniziative che per la possibilità di fornire al mercato del lavoro giovani qualificati che incontrino le esigenze delle imprese. ” .  
   
   
GIUNTA VENETA FINANZIA 32 CORSI DI SPECIALIZZAZIONE IN MEDICINA ALL’UNIVERSITA’ DI PADOVA  
 
Venezia, 23 novembre 2009 - 32 contratti di formazione specialistica in medicina e chirurgia all’Università di Padova, aggiuntivi a quelli ammessi a livello nazionale dal Ministero dell’Università e Ricerca, sono stati attivati direttamente dalla Giunta regionale del Veneto che, su proposta dell’Assessore alla Sanità Sandro Sandri, ha stanziato un finanziamento complessivo di 800. 000 euro per il trattamento economico degli specializzandi relativo all’anno accademico 2008-2009. Con la stessa delibera è stato deciso che siano provvedimenti del Dirigente Regionale competente a disporre il finanziamento per gli anni accademici successivi, fino alla regolare conclusione dei corsi di studio. “Si tratta di fondi decisamente ben investiti – sottolinea Sandri – sia perché la formazione degli specializzandi è fondamentale per arricchire il già valido patrimonio umano della sanità veneta, sia perché questi contratti e le relative specialità sono stati individuati tenendo ben presente le reali necessità formative delle nostre Università, cosa che purtroppo ancora non accade con le assegnazioni nazionali”. I contratti finanziati dalla Regione sono 6 per la Scuola di Pediatria, 4 per Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva, 4 per Chirurgia Generale, 4 per Ginecologia e Ostetricia, 2 per Neurologia, 2 per Igiene e Medicina Preventiva, 1 ciascuno per Endocrinologia, Gastroenterologia, Geriatria, Malattie Cardiovascolari, Medicina Interna. .  
   
   
IN ARRIVO IN CALABRIA LE GRADUATORIE DEGLI AVVISI PUBBLICATI PER FAVORIRE L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEI DISABILI  
 
Reggio Calabria, 23 novembre 2009 - Centoventuno progetti presentati dai Comuni e 99 dalle scuole. Questi i primi risultati del bando varato nel mese di luglio dal Dipartimento Istruzione della Regione per favorire l’integrazione degli alunni disabili nel sistema scolastico, la loro accessibilità alle strutture e la partecipazione alle attività didattiche, anche ai fini di una effettiva inclusione nella vita sociale e lavorativa. Nel corso di questa settimana saranno pubblicate le graduatorie dei progetti presentati dai Comuni e dalle scuole calabresi e che sono attualmente in valutazione. La valutazione dei progetti si è rivelata particolarmente laboriosa in quanto strettamente connessa a una serie di priorità legate al criterio della territorialità, alla capacità di fare rete tra scuole e Comuni, all’acquisto di strumentazioni ecocompatibili ed ausili specifici altamente innovativi. Grazie ai contributi del Fondo sociale europeo (Fse) le amministrazioni comunali potranno acquistare scuolabus per il trasporto di alunni con disabilità e/o sostituire scuolabus obsoleti o inquinanti. I contributi previsti dal bando consentiranno inoltre di acquistare attrezzature specialistiche, arredi per la mensa scolastica e la palestra e di dotarsi di personale per agevolare l’inserimento scolastico di alunni con disabilità. Un secondo avviso prevede, invece, la realizzazione di progetti orientati al miglioramento dei livelli qualitativi dell’offerta formativa ed educativa rivolta agli studenti disabili, al fine di prevenire l’abbandono degli studi. Attraverso questo avviso pubblico la Regione ha inteso motivare gli insegnanti a progettare e realizzare attività didattiche di attivo coinvolgimento degli studenti disabili nell’apprendimento, ma anche stimolare la formazione di reti di insegnanti (di sostegno e non) appartenenti anche ad istituti diversi che intendano interagire per la realizzazione di specifici progetti destinati ai disabili. Anche per questo secondo avviso sono in corso le ultime operazioni di valutazione che, entro la prima decade di dicembre, saranno seguite dalla pubblicazione delle graduatorie. . .  
   
   
LUNEDI’ 23 NOVEMBRE VIA AL SEMINARIO INTERUNIVERSITARIO “UNIVERSITA’ CANTIERE DI PACE” CHIUSURA ALL’UNIVERSITA’ DI FIRENZE VENERDI’ 27  
 
 Firenze, 23 novembre 2009 – Oggi il seminario “Università cantiere di pace” che coinvolge 12 università da 4 continenti e che porterà in Toscana oltre 40 persone tra studenti e docenti con l’obiettivo di studiare e confrontarsi sul ruolo delle università nella risoluzione dei conflitti. Il seminario si svolge dal 23 al 26 novembre nella provincia di Arezzo, in un minuscolo borgo medioevale che si chiama Rondine Cittadella della Pace e che ospita un originale laboratorio di dialogo: qui studenti internazionali selezionati da aree di conflitto convivono e studiano insieme per almeno due anni, seguendo un percorso di formazione al dialogo e al confronto interculturale. La conclusione dei lavori del seminario è aperta al pubblico e si terrà venerdì 27 novembre alle 17 presso l’Aula Magna del Polo delle Scienze sociali dell’Università di Firenze (piazza Ugo di Toscana 3-5). Sono proprio gli studenti di Rondine che vengono da Caucaso, Medio Oriente, Africa e Balcani, ad essere il motore del seminario “Università cantiere di pace”. L’esperienza internazionale interculturale della Cittadella aretina offre un contesto privilegiato per il confronto dei partecipanti che vengono dalle Università di Ulster (Nord Irlanda), di Betlemme (Palestina), di Giordania, di Mar Elias (Israele), di Notre Dame (Libano), di Haifa (Israele), di Rostov (Sud della Federazione Russa), di Tbilisi (Georgia), di Rochester (Usa), di Makeni (Sierra Leone), di Siena (sede di Arezzo) e di Firenze. La settimana di studi ‘Università cantiere di pace’ è incentrata sul ruolo delle Università e della formazione nei processi di conoscenza e dialogo tra culture, con particolare attenzione a come tali processi possono contribuire alla risoluzione dei conflitti e alla pacifica convivenza. I partecipanti si impegneranno a confrontare e condividere conoscenze ed esperienze delle Università partner, con spazio dedicato alla descrizione di buone pratiche nell’ambito della convivenza pacifica e del dialogo. Obiettivo nel lungo periodo è arrivare a una crescita e uno sviluppo comune della rete di Università partner che potrà contribuire a promuovere lo scambio interculturale, diffondere le buone pratiche, imparare gli uni dagli altri e aprire a nuove possibilità di risoluzione dei conflitti. Al convegno di venerdì 27 novembre il prof. Alfonso Giordano, docente di Movimenti delle popolazioni e Relazioni internazionali all’Università Luiss di Roma, illustrerà i lavori della settimana e sarà aperto il dibattito con la cittadinanza. Saranno presenti, oltre ai partecipanti al seminario, Franco Vaccari, Presidente di Rondine Cittadella della Pace, il ministro plenipotenziario Antonio Morabito, della direzione generale per la promozione e la cooperazione culturale del Ministero degli affari esteri, Adelmo Agnolucci, presidente del Cesvot (Centro Servizi Volontariato Toscana) di Arezzo. Coordina Gianni Rufini, esperto di aiuti umanitari e sostegno allo sviluppo. La settimana di studio “Università cantiere di pace” è patrocinata e supportata dal Ministero degli Affari esteri e fa parte di “Uni4, Università da quattro continenti”, progetto realizzato grazie al contributo di Cesvot (Centro Servizi Volontariato Toscano) attraverso il bando “Percorsi di innovazione” e al partenariato della Provincia di Arezzo; collaborano alla realizzazione anche le Associazioni aretine “Al Plurale” e “Libera Accademia del teatro”. .  
   
   
FIRMATO DALLA REGIONE CALABRIA UN PROTOCOLLO D’INTESA CON USR, CRI E VIGILI DEL FUOCO IN TEMA DI EDILIZIA SCOLASTICA,  
 
 Reggio Calabria, 23 novembre 2009 - Un protocollo d´intesa in materia di prevenzione, edilizia scolastica e sicurezza è stato firmato il 19 novembre al Centro agroalimentare di Lamezia Terme tra Regione Calabria, Ufficio Scolastico Regionale, Comitato regionale della Croce Rossa Italiana e Direzione regionale dei Vigili del Fuoco. Si è trattato del momento conclusivo di un incontro con centinaia di dirigenti scolastici e docenti calabresi, che hanno partecipato ad un seminario di formazione organizzato dall´Ufficio Regionale Scolastico proprio sul delicato tema dell´edilizia scolastica, della prevenzione e della sicurezza nelle scuole. “Questo protocollo d´intesa – ha detto il presidente della Regione Loiero - è importante perché nella nostra terra dobbiamo affrontare tanti grossi rischi, come quello sismico e quello idrogeologico. Far crescere gli studenti con la consapevolezza che qualcosa anche addirittura di catastrofico possa accadere è un fatto molto positivo perché permette ai bambini e ai ragazzi di avere coscienza. Gli insegnanti possono in questo svolgere un ruolo decisivo. Non a caso per la scuola stiamo facendo, come Regione, moltissimo anche grazie alla competenza e alla sensibilità di un assessore come Domenico Cersosimo che è docente universitario. Io, personalmente – ha detto ancora Loiero- credo profondamente nella funzione della scuola, la mia intera vita è stata segnata da una docente di scuola media che ricordo sempre e che mi ha insegnato davvero molte cose”. All´edilizia scolastica, all´indagine sul territorio la Regione destina risorse importanti. “Si parla di 146 milioni di euro finanziati dai fondi comunitari 2007-2013 e dai fondi Fas destinati a un programma di edilizia pilota – ha detto Laura Mancuso, dirigente generale del dipartimento Cultura, Istruzione e Ricerca della Regione - perchè la nostra idea è che la scuola deve essere un luogo sicuro e salubre. La Regione è fortemente impegnata per la crescita della scuola in Calabria con programmi importanti sull´edilizia scolastica, a partire dall´intesa Governo-regioni per individuare e risolvere rischi di vulnerabilità nell´edilizia. Coordiniamo gruppi di lavoro che stanno rilevando l´intero patrimonio di edilizia scolastica pubblica e che comprende circa tremila edifici presenti nel territorio calabrese. Un rilevamento che comporterà una conoscenza specifica sullo stato delle strutture e quindi degli interventi mirati da programmare e realizzare. L´indagine sul territorio dovrebbe concludersi a fine 2009. Dall´inizio dell´anno prossimo si potrà iniziare a intervenire. Altra cosa importante da dire -ha concluso Laura Mancuso – è che ci sono già oltre 25 milioni di euro stanziati all´interno di un “Accordo di programma quadro” voluto dalla Regione per nuovi edifici scolastici da destinare alle scuole secondarie superiori”. .  
   
   
FVG: TEST ANONIMI NELLE SCUOLE PER DROGA, FUMO E ALCOL  
 
Trieste, 23 novembre 2009 - "Rafforzare l´impegno educativo nelle scuole tramite test informatizzati anonimi per conoscere come i giovani si pongono nei confronti della droga, fumo ed alcol. Creare quindi un database nazionale con queste informazioni per indirizzare le opportune campagne di sensibilizzazione e istituire la Giornata nazionale per la lotta alla droga. Il Friuli Venezia Giulia potrebbe avviare come prima regione italiana una sperimentazione sul territorio". E´ quanto chiedono i consiglieri regionali del Pdl Roberto Novelli (primo firmatario), Paolo Ciani, Franco Baritussio, Maurizio Bucci e Luigi Cacitti con una mozione del 20 novembre. "Nel nostro Paese - afferma Novelli - assistiamo a una vera e propria emergenza legata al consumo di sostanze stupefacenti, alcol e fumo da parte dei giovani. Il Rapporto nazionale sulla condizione dell´infanzia e dell´adolescenza 2009 dell´Eurispes evidenzia che un ragazzo su cinque tra i 12 ed i 15 anni ha fumato cannabis o marijuana". "Una situazione così allarmante - sottolinea Novelli - che va fronteggiata già nelle scuole primarie e secondarie mediante l´introduzione di test informatizzati anonimi per raccogliere informazioni su come i giovani, di diverse fasce d´età e differenti aree geografiche, vivono e si pongono nei confronti di questi temi. I risultati, una volta elaborati dal ministero dell´Istruzione e trasmessi ai ministeri della Salute e della Gioventù, sarebbero molto utili per individuare le opportune campagne educative e una comune condivisione delle politiche di ascolto, di confronto e di sensibilizzazione che possono essere attuate nelle scuole. Il Friuli Venezia Giulia attraverso una sperimentazione potrebbe essere la regione apripista per questo progetto avviando i test nelle scuole del territorio". "Secondo i dati riportati dall´Osservatorio fumo, alcol e droga, organo dell´Istituto superiore di sanità, l´età del primo approccio con le sostanze d´abuso è in progressiva diminuzione e collocabile tra gli 11 e i 17 anni. L´uso della cocaina è in progressivo aumento, proprio come quello di ecstasy e anfetamine. Per non parlare del consumo smodato di alcol, che rientra ormai nelle abitudini quotidiane degli adolescenti. Non a caso nella relazione annuale presentata al Parlamento nell´ambito della legge quadro in materia di alcol, si rileva che in Italia l´età del primo contatto con le bevande alcoliche è la più bassa d´Europa". "In quest´ottica - conclude Novelli - si inserisce anche l´istituzione della Giornata nazionale per la lotta alla droga. Un importante appuntamento per promuovere iniziative finalizzate alla prevenzione del consumo e alla lotta contro lo spaccio e il traffico di sostanze stupefacenti, nonché alla diffusione della cultura e dell´educazione alla legalità, attraverso campagne di informazione, convegni, studi e dibattiti". .  
   
   
BOLZANO: OLYMPICAMENTE, OGGI INCONTRO SUL "COERVER COACHING"  
 
Bolzano, 23 nvoembre 2009 Secondo appuntamento del nuovo ciclo di incontri del percorso Olympicamente, organizzato dal Servizio formazione continua sul lavoro del Cts “Einaudi” di Bolzano. Nell´ambito del macrotema “Le scuole calcio europee”, lunedì p23 novembre sarà trattato con pratica e teoria “Il metodo coerver coaching”. Il Servizio formazione continua sul lavoro del Centro di formazione professionale "Luigi Einaudi" di Bolzano, in collaborazione con il Progetto Olympia, organizza all´interno del percorso Olympicamente una serie di appuntamenti dedicati alle scuole calcio europee. In occasione del prossimo incontro, previsto per lunedì prossimo 23 novembre al campo di Maso della Pieve (dalle 16 alle 18) e in aula (dalle 18 alle 20), si parlerà del "Metodo coerver coaching", con lezioni teoriche e pratiche. Il ciclo di incontri ha lo scopo di approfondire la conoscenza dei metodi di allenamento che hanno adottato le più prestigiose scuole di calcio a livello internazionale. Il coerver coaching, inventato dall´allenatore olandese Wiel Coerver negli anni ´70, si basa sullo sviluppo della piramide del giocatore che è composta da sei gradini. Dopo la presentazione e la realizzazione di una seduta d´allenamento sui campi di via Maso della Pieve con i ragazzi della scuola calcio del Fc Südtirol/alto Adige, il confronto si sposterà nell´aula verde 328 della formazione professionale di via Santa Geltrude 3, per focalizzare la struttura del metodo presentato. I relatori saranno Mauro Spoldi e Federico Belli, coordinati da Alfredo Sebastiani, uno dei promotori di Olympicamente e tecnico della prima squadra del Südtirol. L´appuntamento è rivolto a tecnici, preparatori atletici, atleti, dirigenti, direttori sportivi, accompagnatori e insegnanti. La quota di partecipazione è di 10 euro. Per informazioni e iscrizioni contattare la segreteria di Progetto Olympia (tel. 0471 414473). .  
   
   
MASTER AND BACK: EMESSI PAGAMENTI PER 12 MILIONI  
 
Cagliari, 23 Novembre 2009 - L´agenzia regionale per il lavoro comunica che, a 25 giorni dalla pubblicazione delle graduatorie, sono già stati emessi pagamenti per complessivi 12 milioni di euro relativi alle borse Alta Formazione 2009 del programma Master & Back. Con riferimento ai percorsi di rientro si stanno svolgendo incontri tecnici per fornire ai destinatari tutte le necessarie informazioni sulle linee di intervento e sulle modalità di partecipazione, in modo da agevolare e velocizzare al massimo la procedura. Nel frattempo prosegue il ciclo di incontri territoriale con i laureati interessati al programma dopo quello tenutosi ieri all’Università di Sassari, che ha visto la partecipazione di circa 200 giovani, è in programma nel pomeriggio alle 15 presso l´Aula Magna "Alberto Boscolo" della Cittadella di Monserrato dell’Università di Cagliari il secondo incontro. Il prossimo è fissato per giovedi 26 a Nuoro presso l’Aula Magna del Consorzio Promozione Studi Universitari Sardegna Centrale, in via Salaris 18. .  
   
   
UNIVERSITA´ FVG: CAMBIANO I CRITERI DI RIPARTO PER GLI ATENEI  
 
Trieste, 23 novembre 2009 - Con l´obiettivo di promuovere l´eccellenza, la competitività, le relazioni internazionali e la capacità di contribuire attivamente allo sviluppo economico e sociale del Friuli Venezia Giulia, la Giunta regionale ha recentemente definito nuovi criteri di riparto delle risorse a favore del sistema universitario regionale. "Gli indirizzi adottati per la loro assegnazione - rileva l´assessore all´Università e Ricerca Alessia Rosolen - mirano all´aumento della capacità di attrazione di finanziamenti non regionali ed al miglioramento dei parametri previsti a livello nazionale per il riparto delle assegnazioni ministeriali". E´ il primo passo verso la formulazione di un nuovo disegno di legge che, conferma l´assessore, "si prevede possa essere approvato ed entrare in vigore dal 2010". "La valorizzazione delle eccellenze presenti all´interno delle singole Università e l´attivazione di nuovi servizi a fronte di criteri selettivi sono aspetti che devono diventare competenze distintive del sistema universitario" spiega Alessia Rosolen, ricordando l´impegno profuso nell´ultimo anno per arrivare a forme di integrazione tra gli atenei nel campo della didattica e della ricerca. A sua volta la Regione intende assumere, anche attraverso procedure più razionali, un ruolo di coordinamento, indirizzo e valutazione delle scelte per l´utilizzo delle risorse regionali, nel rispetto dell´autonomia e della responsabilità dei singoli Enti. "A questa sfida - dichiara l´assessore - le tre Università del Friuli Venezia Giulia hanno dato risposta favorevole, proponendo la creazione di un network interuniversitario per l´adozione e lo sviluppo della contabilità economico - patrimoniale quale strumento innovativo di governance". "Sempre dal sistema universitario - prosegue l´assessore - è arrivata inoltre la proposta di attivare due corsi di studio magistrale interateneo delle Facoltà di lettere e Filosofia di Trieste e di Udine, due corsi di studio magistrale interateneo delle due Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali ed un progetto strategico per un sistema di alta formazione universitaria della Regione Friuli Venezia Giulia (Scuola regionale di dottorato di ricerca). L´istituzione di un organismo che incentivi forme di collaborazione nello sviluppo di attività strumentali e di supporto alla didattica e alla ricerca per creare maggiore competitività a livello nazionale e internazionale è, nota l´assessore, un altro, ambizioso intervento operativo per cui è in corso di espletamento una gara d´appalto per l´elaborazione di uno studio di fattibilità. Il riconoscimento dei Conservatori di musica quale parte integrante del sistema universitario, con requisiti pari a quelli degli Atenei per concorrere ai bandi di progetti di ricerca ed essere soggetto attivo della riforma dei finanziamenti è un altro obiettivo di questa Amministrazione. Analogamente l´Amministrazione regionale punta allo sviluppo di condizioni favorevoli alla collaborazione tra Università ed imprese, come attestano l´attivazione del Distretto tecnologico e nautico del Friuli Venezia Giulia e l´emissione dei bandi per il finanziamento di progetti di ricerca sulla domotica, sulla biomedicina molecolare e sulla cantieristica navale. Infine il diritto allo studio universitario. "Anche qui - conclude l´assessore Rosolen - intendiamo creare le condizioni favorevoli affinché si realizzi al meglio, oltre che nel rispetto delle esigenze del territorio e della centralità della popolazione studentesca, in modo da incrementare la capacità attrattiva del sistema universitario del Friuli Venezia Giulia". .  
   
   
BASILICATA: RETE DI OPERATORI PER FACILITARE L’INCLUSIONE SCOLASTICA  
 
Potenza, 23 novembre 2009 - Il 23 novembre prenderà il via “Ancora Tools?” l’ultimo segmento formativo del Progetto “Le chiavi di scuola - buone prassi per l’inclusione scolastica e formativa di persone con disabilità" realizzato dall’Apof -Il nella provincia di Potenza. L´azione formativa sarà sviluppata con la consulenza di un pool di esperti del Cefos (Centro di Formazione Orientamento e Sviluppo) della Don Gnocchi di Milano che ne cureranno la formazione e la successiva fase laboratoriale per la produzione di strumenti per l’apprendimento. Coinvolgerà un gruppo di 36 insegnanti ed operatori provenienti da Scuole di diverso ordine e grado, esperti di orientamento dell´Apof-il e dell´Aif, operatori di Comunità educative ed Associazioni di volontariato. Il progetto “Ancora Tools?” mira a costruire una comunità di pratiche interdisciplinari finalizzata a sperimentare strumenti per l’elaborazione del P. D. F. (Profilo Dinamico Funzionale) e del P. E. I. (Piano Educativo Individualizzato) per le scuole di ogni ordine e grado. Per garantire un percorso di continuità, tutte le informazioni relative ai percorsi di ogni singolo allievo con disabilità, saranno immagazzinate in una banca dati che potrà essere fruibile on-line attraverso una chiave di accesso. Il gruppo di lavoro in formazione, promosso e coordinato dal Servizio di Inclusione sociale dell’Apof Il, elaborerà i documenti e gli strumenti di rilevazione per definire qui ed ora un progetto individuale di ogni singolo alunno. Inoltre, buone prassi e ausili didattici validati e sperimentati atti a favorire determinati apprendimenti potranno essere fruibili gratuitamente su una piattaforma web appositamente messa a disposizione del progetto per essere utilizzata da parte di tutte le scuole che ne facciano richiesta e che darà accesso a due tipi di data base. Il primo sarà in costante aggiornamento di tutti gli ausili, in particolare informatici, che possono essere utilizzati per favorire i percorsi di apprendimento degli alunni con disabilità. Il secondo prevederà le esperienze individuali di intervento da parte degli insegnanti di sostegno con alunni disabili con specifici problemi e delle soluzioni sperimentate ed adottate per superare i problemi di apprendimento, data base che funziona in andata ed in ritorno, nel senso che permette l’accesso per la lettura delle esperienze, ma permette anche l’accesso per l’inserimento e la divulgazione delle esperienze realizzate dai singoli docenti della rete. .  
   
   
ROMA, BUS GRATIS UNDER 25: AL VIA DOMANDE PER ABBONAMENTO 2010  
 
Roma, 23 novembre 2009 - - "Da oggi, venerdì 20 novembre, i giovani residenti nella Regione Lazio con un´età compresa tra i 10 e i 25 anni e un reddito Isee fino a 20 mila Euro annui possono inoltrare la domanda per richiedere l´esenzione dai costi del trasporto pubblico regionale o locale anche per l´anno 2010". Lo dichiara l´assessore alla Mobilità della Regione Lazio, Franco Dalia. "La richiesta di circa 40 mila abbonamenti gratuiti negli ultimi mesi del 2009 conferma la bontà e soprattutto la necessità del provvedimento - ha spiegato l´Assessore. Per avvantaggiare un numero ancora più vasto di giovani e di famiglie, abbiamo dunque provveduto a semplificare la procedura di richiesta del titolo, in particolare per chi ha già inoltrato domanda nel 2009". "Intendo ringraziare per la collaborazione la Lait S. P. A. , azienda di innovazione tecnologica della Regione Lazio, che - conclude Dalia - con la messa a punto della piattaforma informatica Siset ha consentito e consentirà ai cittadini del Lazio di inoltrare le richieste". "Lait S. P. A. - ha dichiarato il Presidente, Regino Brachetti - attraverso l´impiego delle proprie competenze e delle proprie professionalità, e in virtù dell´ormai consolidata collaborazione con l´assessore Dalia, che ringrazio per la fiducia accordataci, ha contribuito alla realizzazione di un progetto che prosegue e rafforza l´impegno assunto dalla Regione Lazio con i cittadini, sul fronte della trasparenza amministrativa, dell´efficienza e della responsabilità". Per quanto riguarda le domande relative al 2010, gli utenti già registrati al Siset saranno chiamati ad una semplice conferma dei dati già inseriti per la richiesta relativa al 2009 e non dovranno ripresentare la domanda cartacea, corredata dai documenti, al Comune di residenza. Gli utenti già registrati che devono, invece, apportare modifiche ai propri dati dovranno ripresentare la nuova domanda cartacea presso il Comune di residenza corredata dai documenti che attestano le variazioni avvenute. Per gli utenti che effettuano la domanda per la prima volta resta invariata la procedura originale: registrazione al Siset, compilazione della domanda, consegna della copia stampata con documento di identità valido, certificazione Isee rilasciata dal Caf o dal commercialista ed autocertificazione sulla destinazione di studio o di lavoro, presso gli uffici del proprio Comune di residenza. Come sempre sarà possibile accedere al Siset direttamente dalla homepage del sito della Regione Lazio www. Regione. Lazio. It ed inoltrare richieste fino all´esaurimento del finanziamento a disposizione per il 2010. Da oggi non è più possibile richiedere abbonamenti gratuiti per l´anno 2009. .  
   
   
LA REGIONE VALLE D’AOSTA, HA ADERITO AL PROGRAMMA COMUNITARIO “SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO”  
 
Aosta, 23 novembre 2009 - L’assessorato della sanità, salute e politiche sociali informa che la Giunta regionale, nella sua seduta odierna, ha approvato l’adesione della Regione al Programma comunitario “Gioventù in azione 2007/2013” in qualità di ente di invio del Servizio Volontario Europeo (Sve). I giovani valdostani, di età compresa tra 18 e 30 anni, avranno così la possibilità di vivere in un Paese dell’Unione europea, per un periodo di tempo compreso tra 2 settimane e 12 mesi, lavorando come “volontari europei” in progetti locali che riguardano vari settori: ambiente, arte, cultura, attività sociali, sport, opportunità europee, disabilità, politiche giovanili ed europee e tempo libero. La partecipazione ai progetti è gratuita. Il Programma comunitario copre le spese di viaggio, vitto e alloggio ed eroga un’indennità mensile il cui importo varia a seconda dello Stato di accoglienza. La Giunta regionale ha approvato l’erogazione di un’indennità mensile aggiuntiva, pari a 150,00 euro, a favore dei giovani valdostani che parteciperanno al Sve, indipendentemente dallo Stato in cui si recheranno. «Promuovere la mobilità dei giovani valdostani a livello europeo impegnandoli in esperienze di aiuto volontario - afferma l’Assessore Lanièce – è fondamentale per ampliare le loro opportunità di conoscenza di sé e del mondo, per consentire di maturare capacità di adattamento a situazioni nuove e sensibilità verso situazioni di bisogno. Solo investendo nelle nuove generazioni sarà possibile dare unità vera ai popoli, e non solo alle istituzioni, della Comunità Europea, che condividono secoli di storia e valori comuni». .  
   
   
AMBIENTE, FORESTE, FAUNA: NASCE A TRENTO UNA SCUOLA DI FORMAZIONE PERMANENTE  
 
Trento, 23 novembre 2009 - Per mantenere l´ambiente in salute e gestire il territorio senza depauperarne il valore, non basta la consapevolezza di dover adottare comportamenti orientati alla sua difesa, occorrono conoscenze e formazione. In particolare in chi sul territorio opera nell´esercizio di attività professionali e dilettantistiche o che svolge funzioni gestionali, di educazione ambientale, di insegnamento o di controllo. Parte da questa esigenza l´idea del presidente della Provincia autonoma Lorenzo Dellai di istituire una Scuola di formazione permanente nelle materie ambientali, forestali e faunistiche, un progetto al quale la Giunta provinciale ha oggi dato formale via libera con l´approvazione di uno schema di accordo tra Provincia e Fondazione Edmund Mach. "La formazione in campo ambientale, forestale e faunistico - spiega Dellai - oltreché prevista dalla normativa di settore, assume un ruolo fondamentale e la Provincia, nell´ambito delle sue competenze, può e deve assumere un ruolo propositivo e di coordinamento delle attività formative, anche attraverso la creazione di una struttura dedicata su cui concentrare l´offerta". La futura scuola sarà incardinata nel Centro Istruzione e Formazione della Fondazione Mach. Una scelta naturale, considerando la "mission" di tale ente, che tra le sue finalità ha proprio l´istruzione, la formazione, la ricerca, la sperimentazione e l´assistenza tecnica nell´ambito non solo agrario ma anche ambientale e forestale. Alla scuola potranno fare riferimento varie tipologie di utenti: i Servizi provinciali per le necessità formative dei propri dipendenti o per l´istituzione di corsi previsti dalle normative o propedeutici, anche se non obbligatori, alla partecipazione ad esami per l´accesso a professioni che operano in campo ambientale; associazioni operanti in campo faunistico, venatorio, ittico in relazione alle abilitazioni all´esercizio di attività dilettantistico-sportive; cooperative che operano nel campo del recupero e ripristino ambientale, insegnanti ma anche maestri di sci, guide alpine e accompagnatori del territorio; altri utenti pubblici e privati. Lo schema di accordo, che sarà a breve firmato da Dellai e dal presidente della Fondazione Mach, Francesco Salamini, prevede che dopo una fase sperimentale e di avvio, la scuola possa attivare, accanto a quelli già citati, corsi di formazione predefiniti, nonché il soddisfacimento di richieste formative provenienti da ambiti pubblici o privati esterni alla provincia di Trento. A decidere il programma annuale dei corsi sarà una apposita commissione di valutazione paritetica composta da quattro membri. I docenti saranno individuati dalla Fondazione Mach ma potranno essere scelti anche tra dipendenti provinciali particolarmente esperti. A finanziare la scuola sarà direttamente la Provincia, sulla base di un accordo di programma con la Fondazione. .  
   
   
EUROPA: CONVEGNO SU GIOVANI E COMUNICAZIONE A TRIERSTE  
 
Trieste, 23 novembre 2009 - Saper informare meglio sull´attività delle istituzioni dell´Unione europea, coinvolgere i giovani per costruire i futuri cittadini di un´Europa che sappia crescere dal basso. Dal 23 al 26 novembre si riuniranno a Trieste circa 200 tra operatori e giovani delle cinque reti di informazione dell´Unione europea che operano in Italia (Europe Direct, Eurodesk, Cde, Eurogiudance, Eures) per coordinare e migliorare i loro strumenti di comunicazione. Il seminario "L´importanza di chiamarsi Europa. Da utenti informati a soggetti attivi", promosso dalla Regione e dal Comune assieme all´Università di Trieste, è stato presentato il 20 novembre in un incontro con la stampa che è svolto in Municipio a Trieste, presenti l´assessore regionale alle Politiche giovanili Alessia Rosolen e l´assessore comunale alle Politiche culturali e alla Comunicazione Massimo Greco. I lavori del seminario si terranno al Centro internazionale di fisica teorica e culmineranno con un convegno pubblico, in programma martedì 24 alla Stazione marittima di Trieste, con la partecipazione dei ministri italiani per le Politiche comunitarie Andrea Ronchi e della Gioventù Giorgia Meloni, oltre che della vicepresidente del Parlamento europeo Diane Wallis. "Per costruire la nuova Europa - ha detto Alessia Rosolen - occorre agire proprio sui giovani con una capacità di visione sociale e politica che sappia individuare le radici e la storia comune, superando i limiti di un´Unione europea dei trattati e tutta concentrata solo sulla dimensione economica". "Per colmare la distanza fra le istituzioni comunitarie e i giovani - ha aggiunto l´assessore regionale - bisogna informarli sulle tante opportunità che l´Unione europea è in grado di offrire, nel campo degli studi universitari, della ricerca, del lavoro e della mobilità". Non è un caso che questa iniziativa nazionale si svolga proprio a Trieste, ha voluto sottolineare l´assessore Greco, perché proprio a Trieste è nato uno dei primissimi uffici di informazione comunitaria, lo sportello Europe Direct che opera nell´ambito del Comune, facendo da battistrada in questo campo in Friuli Venezia Giulia e in Italia. Nel solo 2008, lo sportello di Trieste ha avuto 82 mila contatti, tra colloqui diretti e via internet, promuovendo scambi di esperienze che hanno coinvolto un centinaio di giovani, tra singoli e gruppi, in partenza o in arrivo da e per Trieste. Insomma un esempio di "mobilità concreta" che può contribuire a colmare - ha detto Greco - quel "deficit di democrazia" che l´Europa ancora sconta. .  
   
   
LA COMMISSIONE PREMIA LE ORGANIZZAZIONI EUROPEE CHE SI DISTINGUONO PER L´ECCELLENZA NELLA GESTIONE AMBIENTALE  
 
Bruxelles, 23 novembre 2009 - La Commissione europea ha consegnato il 19 novembre i premi alle imprese e alle autorità pubbliche europee che si sono distinte nella gestione ambientale. I premi annuali assegnati nel quadro del sistema europeo di ecogestione e di audit (European Eco-management and Audit Scheme o Emas) promuovono le migliori pratiche nella gestione ambientale. Nel sistema sono attualmente registrati più di 7 400 siti. Quest’anno sono in lizza per il premio trentadue organizzazioni di 12 Paesi europei. Vi figurano una cooperativa di olivicoltori, un’impresa per il riciclo del vetro e un hotel. I premi sono ripartiti in cinque categorie. La cerimonia di consegna avrà luogo a Stoccolma nella sede del Museo nazionale di Svezia. Il commissario per l’ambiente Stavros Dimas ha dichiarato: “Mi congratulo sentitamente con le imprese e le organizzazioni che sono state selezionate per questi prestigiosi riconoscimenti. Tutti i partecipanti al sistema Emas danno il loro contributo alla lotta contro i cambiamenti climatici e a favore di un ambiente migliore: è un esempio di responsabilità che anche altre organizzazioni dovrebbero imitare. ” L’emas L’emas è uno strumento di gestione per le imprese e le organizzazioni che consente di valutare, comunicare e migliorare le prestazioni ambientali. Il sistema, volontario, è stato pensato per dare un riconoscimento e assegnare premi alle organizzazioni che fanno più di quanto imponga la normativa ambientale, migliorando costantemente l’interazione con l’ambiente. Il sistema offre vantaggi alle organizzazioni che si impegnano a proteggere l’ambiente. Le imprese tagliano i costi consumando meno risorse, come l’energia e l’acqua, e riducendo al minimo l’uso e i rifiuti di materiali. Il sistema Emas è stato istituito nel 1995. Oggi vi sono registrate più di 4 300 organizzazioni che coprono oltre 7 400 siti. Attualmente è in corso una revisione dell’Emas per ridurne i costi e la gestione e per consentire la partecipazione di organizzazioni stabilite fuori dell’Unione europea. I premi Emas Ogni anno i premi Emas si concentrano su un tema diverso connesso con l’ecogestione. Quest’anno il tema era la catena di approvvigionamento, insieme agli appalti pubblici “verdi”. Si tratta ad esempio di aumentare il numero di materiali riciclabili e riciclati nei processi di fabbricazione e l’uso di prodotti come l’elettricità verde, servizi di catering rispettosi dell’ambiente e attrezzature informatiche efficienti sotto il profilo energetico. I premi sono assegnati a cinque categorie: micro-organizzazioni (meno di 10 dipendenti e un fatturato annuo fino a 2 milioni di euro); piccole organizzazioni (10-50 dipendenti e un fatturato annuo fino a 10 milioni di euro); organizzazioni di medie dimensioni (50-250 dipendenti e un fatturato annuo fino a 50 milioni di euro e/o un bilancio fino a 43 milioni di euro); - grandi organizzazioni (più di 250 dipendenti e un fatturato annuo superiore a 50 milioni di euro e/o un bilancio annuo complessivo superiore a 43 milioni di euro); amministrazioni pubbliche. I candidati - I candidati sono stati selezionati a livello nazionale in rappresentanza del loro Paese. Ogni Stato membro può candidare solo un’organizzazione per categoria. I vincitori sono scelti da una giuria di sei esperti Emas. Le trentadue organizzazioni e autorità pubbliche candidate provengono dai seguenti Paesi: Austria (3), Belgio (2), Repubblica ceca (2), Danimarca (1), Germania (4), Grecia (4), Ungheria (3), Italia (3), Norvegia (2), Spagna (3), Svezia (4) e Regno Unito (1). Una delle organizzazioni candidate è l’associazione greca di agricoltori Nileas, una cooperativa di olivicoltori della Messinia occidentale. L’associazione, che conta 115 soci, produce circa 500 000 litri di olio di oliva extravergine all’anno. I suoi obiettivi ambientali sono ambiziosi: ridurre l’uso di pesticidi e fertilizzanti, usare metodi naturali per il diserbo e passare gradualmente all’agricoltura biologica. Oltre il 60% della spesa totale dell’associazione è ecologica. Tra i candidati della categoria delle organizzazioni di medie dimensioni troviamo la Austria Glas Recycling (Agr), che organizza la raccolta e il riciclo del vetro in tutta l’Austria. È un’impresa senza scopo di lucro la cui attività si concentra principalmente sugli aspetti ambientali della raccolta e del trasporto, ad esempio facendo in modo di trasportare la maggior quantità possibile di vetro per ferrovia. L’impresa applica anche criteri ambientali per le forniture di ufficio e di energia elettrica. Il Seehotel Wiesler in Germania intende proteggere e preservare l’ambiente acquistando prodotti e servizi regionali. Le sue priorità sono acquistare prodotti regionali, se possibile alimenti biologici, e affidare l’esecuzione di lavori o la fornitura di servizi a imprese dotate di certificazione ecologica. L’approvvigionamento regionale riguarda l’energia, i prodotti alimentari, i cosmetici e i mobili. L’elenco completo dei candidati è disponibile sul sito internet http://www. Emasawards. Eu/ La cerimonia di consegna dei premi Emas 2009 ha avuto luogo a Stoccolma nella sede del Museo nazionale di Svezia. L’emas alla Commissione europea La Commissione europea dà l’esempio e dopo una fase pilota oggi il sistema Emas è diffuso in tutte le direzioni della Commissione a Bruxelles e a Lussemburgo. L’emas si è rivelato lo strumento più appropriato per gestire e migliorare i risultati ambientali. Nel corso della fase pilota la Commissione ha constatato ragguardevoli riduzioni dei consumi di energia e di acqua, delle emissioni di Co2 e della produzione di rifiuti, oltre ad un maggiore ricorso ai trasporti pubblici da parte del proprio personale. .  
   
   
EMISSIONI DI CO2 IN AUMENTO, POZZI DI CARBONIO IN DECLINO: IL BILANCIO DI CARBONIO È IN ROSSO?  
 
Bruxelles, 23 novembre 2009 - Dal 2000 le emissioni di biossido di carbonio (Co2) derivanti dai combustibili fossili hanno fatto registrare un aumento del 29% e sono sempre più numerose le prove che dimostrano una probabile riduzione della naturale capacità dei pozzi di carbonio di assorbire questa sostanza. Queste sono solo due delle principali scoperte fatte da un importante studio internazionale volto a calcolare il "bilancio di carbonio" del Pianeta. Lo studio, pubblicato sulla rivista online Nature Geoscience, è stato in parte finanziato dall´Unione europea attraverso il progetto Carboocean ("Marine carbon sources and sinks assessment"), che ha ricevuto 14,5 milioni di euro in riferimento alla tematica "Sviluppo sostenibile, cambiamento globale ed ecosistemi" del Sesto programma quadro (6°Pq). Secondo i ricercatori, i livelli di Co2 atmosferico sono cresciuti di 1,8 ppm (parti per milione) solo nel corso del 2008, portando i livelli complessivi di Co2 a 385 ppm. Questo valore coincide con un aumento dei livelli di Co2 del 38% rispetto ai livelli preindustriali, che si attestavano attorno al 280 ppm. I livelli di Co2 atmosferico hanno attualmente raggiunto il valore più elevato degli ultimi 2 milioni di anni. Questo incremento è in gran parte imputabile alla combustione di carbone, petrolio e gas e di altri combustibili fossili. Le emissioni derivanti dai combustibili fossili sono cresciute del 29% dal 2000 e del 41% dal 1990, anno di riferimento del protocollo di Kyoto. Inoltre, mentre nel corso degli anni novanta le emissioni imputabili ai combustibili fossili sono cresciute di appena l´1%, il loro tasso di crescita ha raggiunto ben il 3,6% tra il 2000 e il 2007. La crisi economica ha contribuito a rallentare le emissioni, che nel 2008, sono infatti cresciute di "appena" il 2%. Tuttavia, l´allarme degli scienziati recita: "Le emissioni hanno continuato ad essere in linea con la media del gruppo caratterizzato dalle emissioni di carbonio più elevate degli scenari presentati dal Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (Ipcc)". In considerazione delle variazioni previste nel prodotto interno lordo (Pil), il team di ricerca ritiene che le emissioni nel 2009 saranno in diminuzione, raggiungendo i livelli del 2007, per poi aumentare nuovamente nel 2011. A cosa è imputabile questo incremento delle emissioni? Il carbone, che è ormai diventato la principale fonte di emissione per quanto riguarda i combustibili fossili, è tra le sostanze maggiormente responsabili. Sono riconducibili al carbonio il 40% di tutte le emissioni di Co2 prodotte dai combustibili fossili nel 2008, mentre a questo combustibile, nel periodo 1990-2000, era imputabile il 37% delle emissioni. Per contro, il contributo del petrolio sotto il profilo delle emissioni prodotte dai combustibili fossili è diminuito sensibilmente dagli anni novanta al 2008, passando dal 41% al 36%. Mentre le emissioni delle nazioni industrializzate sono state caratterizzata da una relativa stabilità durante l´ultimo decennio, si è assistito a un sensibile aumento delle emissioni prodotte dai paesi in via di sviluppo. Tuttavia, circa il 25% dell´aumento delle emissioni di quest´ultimi paesi è imputabile alla produzione di beni e servizi destinati ai paesi industrializzati. Inoltre, mentre i paesi in via di sviluppo hanno una popolazione che corrisponde a circa l´80% della popolazione mondiale, sono responsabili di appena il 20% delle emissioni prodotte a partire dal 1751. Le emissioni derivanti dai cambiamenti della destinazione d´uso del terreno - si pensi alla deforestazione e agli incendi boschivi - non hanno subito variazioni significative nel corso dell´ultimo decennio. A causa della crescita delle emissioni da combustibili fossili, nel corso degli ultimi anni è diminuita la quota delle emissioni complessive di Co2 derivanti dai cambiamenti della destinazione d´uso del terreno: nel 2008, infatti, l´utilizzo del suolo è stato responsabile del 12% delle emissioni. Durante il periodo 1959-2008, i pozzi naturali di carbonio hanno assorbito in media il 57% delle emissioni prodotte dalle attività umane. Tuttavia, alcuni elementi dimostrano che l´efficacia di questi pozzi sta probabilmente diminuendo: mentre 50 anni fa i pozzi assorbivano il 60% delle emissioni prodotte, il valore di assorbimento è passato al 55% nel corso degli ultimi anni. I modelli computerizzati suggeriscono che questo indebolimento nell´efficacia dei pozzi di carbonio potrebbe essere dovuto al cambiamento climatico. È tuttavia di primaria importanza svolgere ulteriore attività di ricerca in questo ambito al fine di poter meglio quantificare dove finisce il carbonio e quali sono gli elementi in grado di determinare l´efficacia dei pozzi di carbonio. "L´unico modo per controllare il cambiamento climatico rimane una drastica riduzione delle emissioni globali di Co2", ha commentato il primo autore, la professoressa Corinne Le Quéré dell´Università dell´East Anglia (Regno Unito) e del British Antarctic Survey. "I pozzi di carbonio presenti sulla Terra sono complessi e ci sono ancora delle lacune nella nostra conoscenza, in particolare per quanto concerne la nostra capacità di associare le emissioni di Co2 derivanti dall´attività umana alle concentrazioni atmosferiche di Co2 su base annua. Se riuscissimo ad approfondire le nostre conoscenze sui pozzi di carbonio, potremmo però utilizzare i nostri dati per verificare l´efficacia delle politiche adottate per il controllo del cambiamento climatico". I ricercatori hanno nel frattempo concluso lo studio, avvertendo che "la chiave per ridurre sensibilmente le emissioni quando finirà la crisi congiunturale internazionale risiederà in un ripensamento dell´utilizzo dell´uso dell´energia in modo tale da ´separare´ le emissioni dal Pil". Gli scienziati che lavorano al progetto Carboocean hanno di recente esortato la definizione di obiettivi più ambiziosi per la riduzione del biossido di carbonio. Per maggiori informazioni, visitare: Nature Geoscience: http://www. Nature. Com/ngeo University of East Anglia: http://www. Uea. Ac. Uk Carboocean: http://www. Carboocean. Org/menue/translation/carboocean_italian. Htm/ Global Carbon Project: http://www. Globalcarbonproject. Org/ . .  
   
   
PERICOLOSITÀ SISMICA: STUDI REGIONE UMBRIA SU PERUGIA PRESENTATI E PRESI A ESEMPIO A CONVEGNO NAZIONALE “GNGTS”  
 
Perugia, 23 novembre 2009 – I primi risultati degli studi condotti dalla Regione Umbria sulla pericolosità sismica locale di Perugia sono stati presentati dal Servizio Geologico e Sismico regionale al ventottesimo convegno nazionale del Gruppo nazionale di Geofisica della Terra Solida (“Gngts”) che si concluso a Trieste. Nel contesto italiano, hanno sottolineato i responsabili del Servizio regionale, Perugia è l’unico capoluogo regionale che, al momento, avvalendosi di fondi europei, è stato sottoposto a indagini nuove e dettagliate di pericolosità sismica locale tali da poter permettere un ampio utilizzo dei risultati a livello urbanistico e progettuale. Le indagini sono state coordinate dal Servizio Geologico e Sismico regionale ed eseguite, oltre che dallo stesso ufficio regionale e dal Comune di Perugia, dal Politecnico di Milano, dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale di Trieste, che sono tra le principali strutture di ricerca operanti nel settore. I primi risultati degli studi, che sono stati particolarmente apprezzati nell’ambito della comunità scientifica nazionale e presi ad esempio come corretto utilizzo applicato dei fondi europei, indicano un generale basso livello di pericolosità sismica locale del centro storico di Perugia, ad eccezione delle aree in cui sono presenti riporti o terreni geotecnicamente scadenti. Questo, hanno rilevato i dirigenti regionali, conferma e spiega il quadro del basso danneggiamento subito dal centro di Perugia in epoche storiche. Sono state inoltre individuate aree vallive, quali Pian di Massiano e Sant’andrea delle Fratte, in cui sono presenti alcuni fenomeni di amplificazione del moto sismico. Gli studi, inoltre, hanno determinato per i principali edifici strategici del capoluogo regionale specifiche analisi di pericolosità sismica locale. Il Servizio Geologico e Sismico regionale sta predisponendo, congiuntamente con l’Ufficio Ambiente e Protezione civile del Comune di Perugia, le cartografie geotematiche di pericolosità sismica locale di dettaglio che saranno ultimate e rese disponibili nel corso del prossimo anno. I risultati presentati a Trieste fanno parte del processo di completamento degli studi di pericolosità sismica locale sui principali centri urbani umbri. Gli studi sono stati eseguiti utilizzando i fondi europei “Por Fesr” (Programma Operativo Regionale Fondo europeo di sviluppo regionale) 2007-2013 nel rispetto integrale della normativa dell’Unione europea che prevede un periodo totale massimo di due anni dalla programmazione alla rendicontazione alla stessa Unione Europea. .  
   
   
2009 PIANO DI AZIONE AMBIENTALE A PARMA  
 
Bologna, 23 novembre 2009 - Sviluppo della raccolta domiciliare e differenziata dei rifiuti, potenziamento delle stazioni ecologiche, dotazione di nuovi mezzi, ma anche tutela e valorizzazione della biodiversità, qualificazione degli habitat naturali, sviluppo dell’attività dei parchi e miglioramento del sistema di depurazione in aree sensibili del territorio. Sono gli obiettivi dei 10 progetti in Provincia di Parma previsti dal Piano d’azione Ambientale della Regione, con uno stanziamento regionale di 3. 153. 000 euro ed un investimento complessivo di oltre 6ml e 200 mila euro. L’accordo è stato siglato il 19 a Parma dall’assessore all’ambiente Lino Zanichelli per la Regione e dagli assessori Giancarlo Castellani e Gabriella Meo della Provincia, e segna l’avvio degli interventi presentati a finanziamento regionale dalla stessa Provincia, dai Comuni, Parchi e aziende di servizio. Si tratta del 5° accordo siglato finora nell’ambito del Piano di azione ambientale regionale 2008-2010, che mette in campo in Emilia-romagna risorse per 26 milioni di euro, in grado di movimentarne oltre il doppio. La quota maggiore del finanziamento nel territorio parmense andrà a progetti che riguardano il tema della gestione e riduzione dei rifiuti, un impegno prioritario per la Provincia di Parma, che nel primo semestre 2009 ha prodotto un ulteriore incremento della raccolta differenziata che supera il 50%. Più di un milione di fondi regionali consentirà di compiere un passo avanti decisivo verso il raggiungimento dell’obiettivo del 65% entro il 2012. “Con questa firma prendono il via progetti concreti che non solo miglioreranno la qualità ambientale nel territorio parmense - ha dichiarato l’assessore Zanichelli – ma soprattutto daranno una spinta all’”economia verde” e all’innovazione. Ne sono esempio la promozione dei prodotti tipici da agricoltura eco-compatibile, così come l’automazione e il potenziamento delle stazioni ecologiche e il recupero dei materiali da demolizione. Rilevanti sono anche i progetti mirati a valorizzare la biodiversità e al ripristino dei sistemi naturali, con un costo complessivo di 1. 020. 000 euro. L’accordo è nel suo complesso un investimento importante per tutto il territorio e si inserisce a pieno titolo nella nostra strategia per lo sviluppo sostenibile del sistema regionale”. I progetti - Il progetto più impegnativo da punto di vista dell’investimento, di 1. 100. 219 euro, riguarda varie azioni per aumentare la raccolta differenziata. L’obiettivo è l’estensione della raccolta porta a porta a tutti i Comuni del territorio. Dopo aver portato il servizio nei Comuni della pianura, si mira a raggiungere ora anche la zona della Pedemontana. L’intervento sarà realizzato da Enia . Il secondo intervento, realizzato da Enia, di 500. 989 euro, riguarda l’automazione delle stazioni ecologiche e punta a favorire la partecipazione diretta dei cittadini alla raccolta dei rifiuti con la possibilità di personalizzarla. I cittadini potranno per esempio accedere alle stazione ecologiche in qualsiasi momento consegnando i rifiuti in modo autonomo. Costo dell’intervento, dotazione di due mezzi adeguati per la raccolta dei rifiuti abbandonati. Le risorse saranno destinate all’acquisto di mezzi specifici per la raccolta dei rifiuti e pulizia dei fossi lungo le strade extraurbane. È il primo intervento su scala provinciale per rispondere al fenomeno dell’abbandono di cartacce e spazzatura ai bordi delle strade. Anche questo intervento sarà realizzato da Enia. Costo 223. 200 euro. Altro progetto è l’Impianto “Terre Verdiane” per il recupero dei materiali di demolizione. È prevista la realizzazione di un impianto per il trattamento e il recupero del materiale inerte derivato dalle demolizioni che spesso viene abbandonato. Il progetto del Comune di Fidenza ha un costo complessivo di 1ml e 350mila euro. Un milione di euro è stato stanziato per il potenziamento del sistema di raccolta differenziata nel comparto e automazione delle stazioni ecologiche un progetto realizzato dalla Comunità montana delle valli del taro e del Ceno. 250mila euro sono andati al Progetto Lupo, proposto dalla Provincia di Parma, con interventi per la tutela e la valorizzazione della biodiversità nell’ottica dell’armonizzazione con le attività economiche attraverso misure di sostegno all’imprenditoria agricola, sviluppando nel contempo la conoscenza della specie Canis lupus. 446. 666 euro invece per il progetto Il bello del buono. Tutela e valorizzazione della biodiversità e del paesaggio agro-forestale nel Comprensorio montano del Parco delle Valli del Cedra e del Parma, che realizzerà l’intervento. Obiettivi del progetto sono la promozione dei prodotti agricoli e alimentari locali e tipici, il sostegno all’agricoltura eco-compatibile e sostenibile. 250mila euro sono stati stanziati per interventi di miglioramento ambientale nel Parco fluviale regionale del Taro, il cui ente attuerà il progetto, finalizzati a favorire la presenza di specie faunistiche di interesse conservazionistico. Il progetto ha l’obiettivo di accrescere la resistenza dei sistemi naturali rispetto ai processi antropici, in particolare le profonde alterazioni morfologiche che hanno interessato il fiume Taro come tutti i fiumi padani. 202mila euro sono stati destinati ad un intervento, che verrà realizzato da Enia, per la creazione di un sistema di filtraggio per la riduzione dei nutrienti nell’area del prosciutto. (Depuratore di riferimento Felino). 900mila euro sono stati assegnati per ottimizzare il sistema integrato di depurazione di Salsomaggiore e Tabiano Terme. Si tratta del secondo stralcio di intervento sul depuratore di Fidenza per migliorare la qualità dei corsi d’acqua superficiali Stirone e Ghiara. .  
   
   
ACQUA IN LOMBARDIA: BENE PUBBLICO MA CON GESTIONE EFFICIENTE  
 
Milano, 23 novembre 2009 - "Il decreto Ronchi diventato legge non configura affatto una privatizzazione dell´acqua che resta un bene pubblico". Lo ha detto il 20 novembre il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, che ha aggiunto: "Certa sinistra la smetta di fare demagogia. Detto questo, voglio segnalare che in Lombardia una legge adeguata alla situazione l´abbiamo già fatta diversi anni fa. L´acqua è un bene pubblico ma la gestione delle reti è fatta da chi è più efficiente, pubblico o privato che sia, e questo sistema sta funzionando molto bene". "Non bisogna travisare - ha concluso il presidente Formigoni - le novità introdotte dalla legge nazionale: mi basta ricordare che la Lombardia, avendo già fatto un proprio provvedimento, intende difenderlo. In Lombardia continueremo ad applicare la nostra legge che sta funzionando bene". "Non è affatto vero che in Lombardia le tariffe dell´acqua aumenteranno nel 2010. L´ho detto più volte e lo ripeto ora con nettezza, soprattutto dopo che un quotidiano nazionale ha scritto diversamente ed erroneamente". Lo dichiara l´assessore regionale alle Reti e servizi di pubblica utilità, Massimo Buscemi. "Al contrario - - prosegue Buscemi - il fatto che si vada a una gara, come prevede la nostra legge regionale e anche il decreto Ronchi, porterà ad un miglioramento del servizio e a una ottimizzazione delle risorse perchè vincerà l´azienda, pubblica o privata che sia, che saprà garantire il più alto grado di qualità, efficienza e quindi economicità". .  
   
   
LA SPESA PUBBLICA PER L’AMBIENTE IN PROVINCIA DI BOLZANO - 2008  
 
Bolzano, 23 novembre 2009 - L’istituto provinciale di statistica (Astat) diffonde i dati relativi alla spesa pubblica per l’ambiente in provincia di Bolzano. Con riferimento all’anno 2008, si registrano esborsi diretti alla protezione ambientale pari a 217 milioni di euro, con un aumento dell’1,5% rispetto al 2007. La Provincia autonoma di Bolzano-alto Adige denota una crescita del 4,7%, dovuta soprattutto alle classi di attività Impiego e promozione delle energie rinnovabili e Tutela del paesaggio e della biodiversità. In aumento anche il dato dei Comuni (+5,3%), per via degli investimenti nella Gestione dei rifiuti e nella Tutela delle acque. .  
   
   
BOLZANO, GESTIONE RIFIUTI: DA UNO STUDIO BILANCIO ESTREMAMENTE POSITIVO  
 
 Bolzano, 23 novembre 2009 - Le iniziative di successo avviate in questi anni per la gestione rifiuti e le prospettive per il futuro nei vari comuni dell´Alto Adige sono al centro di un convegno svoltosi questa mattina, giovedì 19 novembre 2009, su iniziativa dell´Agenzia provinciale per l´ambiente presso l´Accademia Europea a Bolzano. L´assessore provinciale all´ambiente Michl Laimer ha reso noti gli esiti molto positivi di uno studio sull´analisi merceologica dei rifiuti in provincia di Bolzano. Raccolta diferenziata al 54 per cento. Le quote di raccolta differenziata dei rifiuti in Alto Adige sono buone e raggiungono una percentuale del 54 per cento (rispetto al quella del 24 per cento del 1994 anno di approvazione del Piano gestione rifiuti provinciale). Nei paesi si raccoglie in maniera differenziata effettivamente meglio rispetto che in città. Il quantitativo complessivo di rifiuti (senza quelli ingombranti) ammonta a 170 kg all’anno per abitante equivalente e a 195 kg per abitante. Tali valutazioni emergono quale risultato dello studio “Analisi merceologica dei rifiuti in Alto Adige 2009” eseguito, su incarico dell’Ufficio gestione rifiuti dell’Agenzia provinciale per l’ambiente di Bolzano Appa, dal Tbu di Innsbruck. Questo Ufficio tecnico per l’ambiente per la prima volta ha monitorato ed analizzato la composizione dei rifiuti domestici prodotti e smaltiti in tutti e 116 i Comuni altoatesini nel periodo compreso fra maggio ed ottobre 2009. In totale sono state prese in esame 58 tonnellate di rifiuti con 139 prove individuali (tra i 350 ed i 700 kg di peso). I dati sono stati illustrati dall´assessore provinciale all´ambiente e dagli autori, Martin Steiner e Erich Vogel del Tbu, nella mattinata di oggi, giovedì 19 novembre, nell’ambito del convegno che l’Appa ha organizzato per amministratori comunali ed addetti del settore al fine di parlare delle iniziative di successo avviate in questi anni e delle prospettive per il futuro in provincia di Bolzano. La presentazione è stata seguita da una relazione del direttore dell´Ufficio gestione rifiuti, Giulio Angelucci. Come ha sottolineato l’assessore provinciale all’ambiente, Michl Laimer, i dati estremamente positivi, che confermano quelli dell´indagine condotta due anni fa dall´Istituto internazionale Ifeu di Heidelberg (che aveva definito la gestione dei rifiuti altoatesina "esemplare"), contribuiscono a migliorare ulteriormente il piano della gestione dei rifiuti in Alto Adige. Il Piano approvato nel 1994 dalla Giunta provinciale ha, infatti, consentito la creazione di una rete di impianti per lo smaltimento ed il riciclaggio dei rifiuti (fra cui 76 centri di riciclaggio, 4 centri di recupero materie prime, 7 discariche circondariali, 8 impianti di trattamento rifiuti biologici ed un inceneritore) con investimenti tra il 1994 ed il 2008 di 205 milioni di Euro. Grazie a questi interventi, l´ammontare medio della tassa rifiuti in Alto Adige ammonta a 25 Euro per abitante all´anno. Nel dettaglio, la raccolta differenziata risulta essere alta per quanto attiene il vetro, il legno, la carta/cartoni ed i metalli; se per il vetro si conta una percentuale dell’87 per cento, il legno ne raggiunge una dell’86 per cento. A quota 78 per cento è la raccolta di carta/cartoni e ad una del 76 per cento quella riferita ai metalli. Dalle analisi risulta, invece, esistere un potenziale di riduzione delle percentuali per quanto attiene l’”organico”. Risulta, infatti, che solamente la metà (51 per cento) viene raccolta tramite il sistema di raccolta del biologico. Per i contenitori in plastica la percentuale di raccolta è del 60 per cento. A tal riguardo l´assessore Laimer ha detto che è necessario giungere a dei miglioramenti. Una percentuale minima di rifiuti problematici si riscontra nei rifiuti solidi urbani, dal momento che la loro raccolta differenziata fa registrare il 91 per cento. I rifiuti tessili presentano una percentuale di raccolta differenziata del 7 per cento. Un dato positivo risulta essere la qualità dedelle frazioni raccolte separatamente testimoniata dall´elevato prezzo di vendita ottenuto dalla materie prime recuperate di origine altoatesine presso la borsa del riciclaggio. I rifiuti solidi urbani nel periodo di analisi risultavano essere composti in percentuale di massa come segue: organica 43,3 per cento, plastica 14,6 per cento, articoli igienici 9,3 per cento, carta 7,1 per cento, poliaccoppiati 6,6 per cento, altro 4,7 per cento, tessili 4,3 per cento, cartoni 3,7 per cento, vetro 3,0 per cento, metalli 1,9 per cento, materiali inerti 1,2 per cento e rifiuti problematici 0,3 per cento. . .  
   
   
PRESENTATI A LAMEZIA I RISULTATI SULLA CAMPAGNA ANTINCENDIO BOSCHIVO 2009  
 
 Reggio Calabria, 23 novembre 2009 - Un lavoro sinergico che ha portato ad una sensibile riduzione dell’impatto degli incendi boschivi in Calabria nel 2009. Regione Calabria, Vigili del Fuoco e Corpo Forestale dello Stato hanno lavorato insieme, e con efficacia, per fronteggiare il nemico comune, gli incendi in Calabria. Significativi miglioramenti si sono registrati nella capacità di gestire gli incendi nel 2009 rispetto all´anno precedente. I risultati, le statistiche e le valutazioni sulla Campagna antincendio boschivo 2009, sono stati presentati il 19 novembre al Centro agroalimentare di Lamezia Terme. Sono intervenuti il presidente della Regione Agazio Loiero, l´ex Prefetto di Catanzaro Sandro Calvosa, il capo della Protezione Civile Regionale Eugenio Ripepe, il Comandante regionale del Corpo Forestale dello Stato Vincenzo Caracciolo e il direttore regionale dei Vigili del Fuoco Guido Parisi. All´incontro è intervenuto inoltre il capo del Corpo Forestale dello Stato Cesare Patrone. “Quest´anno abbiamo sperimentato un nuovo modello di gestione integrata con il Corpo forestale dello Stato ed i Vigili del fuoco, che si è rivelato di notevole efficacia – ha spiegato Eugenio Ripepe, coordinatore della Campagna antincendi boschivi 2009 -. Un modello del Ministero dell´Interno che, ci tengo a sottolineare, la Calabria è stata la prima regione a sperimentare. Abbiamo ottenuto ottimi risultati, basti questo dato: gli incendi sono in numero uguale se non addirittura superiore a quello dell´anno precedente. Sono diminuiti, invece, i tempi di intervento ed è diminuita drasticamente la superficie bruciata. Se ne deduce che l´organizzazione di spegnimento è stata all´altezza”. Solo qualche dato. Ammontano a circa ottomila gli interventi sugli incendi boschivi al 2009. Sono diminuite del 60 per cento le ore complessive per lo spegnimento, è scesa del 40 per cento la superficie boschiva interessata dagli incendi e del 50 per cento quella non boschiva. Ancora, oltre quattromila sono stati gli uomini impegnati nella campagna antincendi nel 2009 e sono state impiegate 91 autobotti. Risultati ottenuti appunto grazie alla sinergia e alla collaborazione tra Regione, Vigili del Fuoco e Corpo Forestale. “Sono davvero contento che quest´anno la Campagna antincendi boschivi sia andata molto bene – ha sottolineato il presidente della Regione Loiero – grazie ad uno sforzo comune e di ottima qualità. Abbiamo registrato grandi miglioramenti rispetto agli anni passati, e per questo voglio dare il mio ringraziamento personale al Prefetto Sandro Calvosa, che ha lavorato dietro le quinte e in modo eccellente, al Comandante del Corpo Forestale Vincenzo Caracciolo ed al direttore dei Vigili del Fuoco Guido Parisi. Siamo consapevoli – ha concluso Loiero – che il bosco, sfruttato al meglio, è da considerarsi come elemento davvero importante per la nostra regione. Su questo stiamo lavorando moltissimo, contando anche sul senso civico che occorre sempre di più stimolare nei calabresi”. . .