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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 01 Dicembre 2009
INTERVENTO PRESIDENTE BASSOLINO ALLA CONFERENZA STAMPA DI IERI SUL DIGITALE TERRESTRE  
 
Napoli, 1 dicembre 2009 - Vorrei innanzitutto ringraziare il Viceministro Romani, il vicedirettore generale Rai Leone, il presidente di Dgtvi Andrea Ambrogetti, i dirigenti del dipartimento Comunicazioni del ministero per lo Sviluppo Economico e della Regione, i giornalisti e i rappresentanti delle imprese televisive locali. Oggi presentiamo due innovazioni fondamentali per la nostra regione: - il passaggio definitivo alla tv digitale. Un risultato importante, frutto del lavoro portato avanti in questi mesi dal Dipartimento Comunicazioni del governo, Regione, imprese televisive nazionali e locali. - la connessione dell´intera Campania a banda larga entro la fine del 2012, grazie all´accordo che abbiamo appena firmato io e il ministro Romani. Prima di cedere la parola al ministro, mi preme solo sottolineare che oggi non solo presentiamo un risultato, ma facciamo tesoro del modello di collaborazione portato avanti in questi mesi per aprire una nuova e fondamentale prospettiva di innovazione. 1) Il passaggio alla Tv Digitale - Da domani vivremo 15 giorni di grande cambiamento tecnologico, ed è del tutto naturale che si possano verificare alcuni disservizi temporanei. Una rivoluzione del genere non si verifica infatti dal 3 gennaio del 1954, e cioè dalla nascita della tv nel nostro Paese. La Regione Campania - al fianco del ministero, che è il titolare dell’iniziativa - si è impegnata in questi mesi su diversi fronti, attraverso l’operato del Tavolo per il digitale terrestre costituito lo scorso luglio: a) tramite due bandi, abbiamo approvato un pacchetto di interventi a favore delle emittenti locali per un totale di quasi 11 milioni di euro. Siamo la prima Regione italiana per volume di investimenti su questo settore. Il primo bando di 10 mln di euro per l´adeguamento tecnologico delle apparecchiature si è concluso lo scorso 30 ottobre e ha visto la partecipazione di circa 60 emittenti, e cioè la stragrande maggioranza delle imprese televisive campane. Sono in corso di valutazione le domande, e contiamo di poter assegnare i finanziamenti entro la fine dell’anno. Il secondo bando, di 600mila euro, dedicato alla formazione professionale, sarà pubblicato non appena sarà conclusa la procedura di assegnazione del primo, così come concordato con le principali associazioni di categoria. B) Grazie a un´intesa siglata con antennisti e associazioni dei consumatori, abbiamo ottenuto in Campania i prezzi più bassi d’Italia per i cittadini che avessero eventualmente bisogno di adeguare il proprio impianto televisivo. Siamo dunque impegnati: a stimolare il mercato televisivo locale, informare i cittadini dei cambiamenti in atto e contenere i costi per il passaggio al digitale. Buon lavoro dunque a tutti coloro che, nei prossimi 15 giorni, si impegneranno per la migliore riuscita di questa importante rivoluzione. 2) La Campania a banda larga - Oggi poniamo di fatto le basi per costruire la più importante infrastruttura informativa mai avuta dalla nostra Regione. Già due anni fa, nel 2007, la Regione Campania decise di concentrare importanti risorse per portare la banda larga in tutti i comuni, negli uffici, nelle abitazioni del nostro territorio. Con l´accordo siglato oggi, rafforziamo ulteriormente la nostra iniziativa e diamo un contributo significativo alla strategia per la banda larga che governo sta portando avanti in tutte le Regioni d´Italia. Attiviamo infatti una collaborazione operativa tra il dipartimento per le Comunicazioni e Regione Campania per portare la banda larga in tutto il territorio regionale entro il 31 dicembre 2012. Sul modello già sperimentato per la tv digitale, Regione e ministero lavoreranno dunque assieme nei prossimi tre anni, condividendo progettualità, competenze e risorse. Entro il prossimo 15 dicembre, sarà costituito un gruppo di lavoro di alto profilo tra le nostre due amministrazioni, che avrà il compito di programmare gli interventi per la diffusione della banda larga. Crediamo fortemente in questa iniziativa, per la quale è previsto uno stanziamento complessivo di 73 milioni di euro, di cui 68 a carico della Regione e 5 del ministero. Il ministero, e questo per noi è un punto importante dell’accordo, concederà inoltre alla Regione Campania una premialità aggiuntiva nel caso che, ci auguriamo, si raggiungano tutti gli obbiettivi prefissati. Così come stiamo cambiando il volto della nostra Regione attraverso la realizzazione della metropolitana regionale, allo stesso modo vogliamo dotare la Campania di una grande infrastruttura della conoscenza ormai indispensabile per lo sviluppo. La banda larga per le università, i centri di ricerca, le imprese, le famiglie, i studenti, le scuole è un’occasione di arricchimento e di crescita fondamentale. Oggi, con l´avvio dello switch off e l’accordo sulla banda larga, abbiamo davvero posto le basi per una Campania più moderna, competitiva ed efficiente, e questo avrà vantaggi concreti sulla vita di milioni di cittadini. .  
   
   
DIGITALE TERRESTRE: SWITCH OFF CAMPANIA  
 
Napoli, 1 dicembre 2009 - Oggi, inizia il passaggio al digitale nella Campania con la transizione di Napoli e provincia, Caserta e parte della provincia. La regione è stata divisa in 6 aree tecniche: 1. Napoli e provincia, Caserta e provincia (1-2 dicembre); 2 Salerno e parte della provincia (3-4 dicembre); 3. Valle dell´Irno, Avellino e provincia (9-10 dicembre); 4. Benevento e provincia (11 dicembre); 5. Vallo di Diano (14 dicembre) e 6. Cilento (15 dicembre). Complessivamente, nei 15 giorni di transizione, saranno interessati circa 6 milioni di abitanti (551 comuni). Per il programma delle transizioni è stato previsto un periodo di 15 giorni per consentire alle emittenti di effettuare gli interventi tecnici necessari su tutti gli impianti, riducendo in tempi brevi eventuali disagi per i cittadini. La regolarità delle transizioni al digitale sarà costantemente verificata dai laboratori mobili del Ministero. Iniziative assunte a favore dei cittadini Per agevolare questa importante fase di transizione, il Ministero ha realizzato una serie di iniziative di natura organizzativa, finanziaria e di comunicazione, predisponendo un programma di interventi favore dei cittadini. Contributo statale - In primo luogo è stato disposto il contributo statale, dell’importo di € 50, per l´acquisto di un decoder digitale interattivo, rivolto ai cittadini in regola con l´abbonamento alla Rai, con reddito pari o inferiore a € 10. 000 e di età pari o superiore a 65 anni (da compiersi entro il 31. 12. 2009), utilizzabile presso tutti i rivenditori che aderiscono all´iniziativa. I potenziali aventi diritto, attestati dall´Agenzia delle Entrate, sono circa 142. 000. I cittadini non devono fornire prova documentale delle condizioni di reddito necessarie per l´erogazione del contributo. È sufficiente che forniscano il codice fiscale al rivenditore che provvederà tramite accesso telematico a verificare il possesso dei requisiti (residenza, reddito, età, abbonamento Rai). In caso positivo il rivenditore acquisirà copia di un documento di identità, della ricevuta dell´abbonamento Rai e provvederà ad effettuare uno sconto immediato di € 50 sul costo di un decoder accreditato. Complessivamente per l´iniziativa 2009, il numero dei decoder venduti con il contributo statale è stato ad oggi di circa 22. 000 unità - presso 295 rivenditori accreditati - cui bisogna sommare i decoder erogati nel biennio 2004 - 2005 pari a 63. 250. Pertanto, ad oggi ci sono più di 85. 000 famiglie dotate di decoder grazie al contributo statale. Call center Il call center del Ministero (numero verde 800. 022. 000 attivo dal lunedì al sabato dalle ore 8. 00 alle 20. 00) fornisce ogni informazione in merito al passaggio al digitale, incluse le procedure di sintonizzazione dei decoder. Tutte le informazioni, con l´elenco dei modelli di apparecchi testati (98 decoder interattivi, 39 decoder non interattivi e 195 televisori integrati) sono altresì disponibili sul sito www. Decoder. Comunicazioni. It. Il numero è completamente gratuito e nelle giornate dal 1 al 4 dicembre assicurerà il servizio dalle ore 8 alle ore 23, al fine di supportare la riuscita di una iniziativa senza precedenti in Italia per numero di abitanti coinvolti contemporaneamente. Si ricorda che in questa fase di transizione eventuali problemi di ricezione sono normalmente superabili tramite le opportune operazioni di sintonizzazione del decoder. La sintonizzazione potrà ritenersi definitiva solo al termine della transizione nell´area tecnica di interesse. Bandi per le emittenti locali - La Regione Campania, dal canto suo, ha definito un pacchetto di interventi a favore delle emittenti locali per un totale di quasi 11 milioni d i euro. Sono stati emanati due bandi: il primo bando, di 10 mln di euro, per l´adeguamento tecnologico delle apparecchiature si è concluso lo scorso 30 ottobre e ha visto la partecipazione di circa 60 emittenti, e cioè la stragrande maggioranza delle imprese televisive campane. Sono in corso di valutazione le domande, e si conta di poter assegnare i finanziamenti entro la fine dell´anno; il secondo bando, di 600mila euro, dedicato alla formazione professionale, sarà pubblicato non appena sarà conclusa la procedura di assegnazione del primo, così come concordato con le principali associazioni di categoria. Intesa con antennisti - Grazie a un´intesa siglata tra la Regione, gli antennisti e le associazioni dei consumatori, sono stati ottenuti in Campania i prezzi più bassi d´Italia per i cittadini che avessero eventualmente bisogno di adeguare il proprio impianto televisivo. .  
   
   
AIDS: IL CINEMA IN CAMPO CONTRO I PREGIUDIZI IN UN CORTOMETRAGGIO IL CORSO DI FORMAZIONE PER GLI OPERATORI DELLE ASL  
 
Firenze, 1 dicembre 2009 - Un nuovo strumento messo in campo dalla Regione Toscana nel contrasto alla discriminazione dei malati di Aids. Martedì 1° dicembre alle 20. 00, in occasione della giornata mondiale della lotta contro l´Aids, al cinema Odeon di Firenze verrà presentato il documentario “Positivo scomodo”, prodotto in collaborazione con la Mediateca regionale toscana e l´Asl 2 di Lucca. Interverrà, tra gli altri, l´assessore al diritto alla salute, Enrico Rossi. Il cortometraggio è la testimonianza di un corso di formazione regionale che si rivolge agli operatori del servizio sanitario toscano che abbiano a che fare con pazienti che hanno contratto il virus Hiv. L´obiettivo è quello di combattere i numerosi pregiudizi di cui queste persone sono ancora oggi vittime e che spesso li portano ad essere discriminati, anche nei luoghi di cura. I protagonisti del corto sono alcuni dei centinaia d i dipendenti delle Asl che hanno partecipato al corso. Rendere pubblica questa esperienza è un modo per sensibilizzare anche il resto della società sul tema della discriminazione dei sieropositivi e dei malati di Aids. La presentazione del documentario sarà seguita da un dibattito e si inserirà all´interno della rassegna cinematografica “Aids raccontato al cinema”, realizzata in collaborazione con il “Florence queer festival”, che avrà inizio alle ore 15. 00 e proseguirà fino alla sera. .  
   
   
IMMIGRAZIONE: PRESENTATO IERI A PERUGIA “NOI SIAMO QUI”, DOCUMENTARIO CARITAS  
 
Perugia, 1 dicembre 2009 – Quattro famiglie immigrate in Italia, provenienti da Ecuador, Nigeria e Marocco, con le loro storie ed esperienze in una terra straniera, viste anche attraverso le immagini di vita quotidiana, le voci, i volti, le aspittative e le difficoltà di adolesescenti, giovanissimi e genitori: è questo il filo conduttore di “Noi siamo qui - Conversazioni con quattro famiglie immigrate”, il documentario prodotto dalla Caritas di Città di Castello con il sostegno della Regione Umbria e presentato ieri a Perugia nella Sala della Partecipazione di Palazzo Cesaroni. All’incontro, nel corso del quale sono state proiettate parti dei 45 minuti della pellicola, erano presenti, tra gli altri, l’autore-regista Saulo Scopa, l’assessore alla Cultura della Regione Umbria Silvano Rometti e il vicesindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta. Il lavoro, che privilegia il momento del colloquio a quello dell’intervista, oltre che “toccare” un tema di stringente attualità culturale e politica, è stato realizzato in occasione della “Festa dei Popoli 2009” ed è “un ulteriore tassello - ha sottolineato l’assessore regionale Rometti - nella costruzione di legami sempre più forti e integrati tra culture differenti. La Regione, in questo settore, con il passaggio dalla prima alla seconda generazione di immigrati, sta sviluppando politiche a tutto campo. Indietro non si torna. L’italia sarà sempre di più anche casa loro”. I figli degli immigrati, prosegue Rometti “sono distanti da una cultura (quella dei genitori) che sembra non sia loro, inevitabilmente poliglotti, con occhi proiettati verso un futuro che riflette i sogni dei loro coetanei italiani (fare il calciatore, viaggiare), con lo sguardo che diversamente dai loro padri e dalle loro madri non è rivolto all’indietro”. “In casa sono Brahim, fuori sono Abramo ma io resto sempre me stesso” afferma il ventenne marocchino che ha vissuto gran parte della propria vita in Italia, mentre il piccolo nigeriano dimostra di aver “acquisito” anche i pregiudizi del suo nuovo Paese, quando, spiega alla madre, di non voler tornare in Africa “perché ci sono i coccodrilli e manca la luce”. L’ultima immagine è per la bambina ecuadoregna che guarda fuori dal finestrino del treno: uno sguardo intriso di nostalgia e speranza, attraverso paesaggi (s)conosciuti verso un futuro o, forse, verso un ritorno al passato. Secondo l’assessore di Città di Castello Luciano Bacchetta, “l’opera, di grande spessore umano e culturale, è un’occasione preziosa perché saprà dare segnali di buona convivenza tra popoli ed etnie, proprio come è avvenuto in Alto Tevere, dove la cittadinanza è molto eterogenea”. “Alla base del documentario - ha commentato il critico Bruno Mohrovich - c’è la ricerca di un’identità e di un territorio, anche dell’anima. Sono storie molto amare, fatte di difficoltà di inserimento, di ostacoli per trovare un lavoro e per parlare la nostra lingua. Storie di famiglie in grado di dare una lettura attenta e precisa di quello che, noi italiani, siamo oggi”. Per il regista Saulo Scopa e don Paolino Trani della Caritas, dietro realtà come queste ci sono “persone vive, che vogliono allargare i propri orizzonti. È un’Italia che andrebbe fatta conoscere anche nelle scuole”. .  
   
   
CORTO IN STABIA: SUL SITO DEL MINISTERO IL BANDO DEL CONCORSO IL 28 FEBBRAIO LA SCADENZA PER LE DOMANDE  
 
 Castellammare di Stabia, 1 dicembre 2009 - E’ disponibile sul portale del Ministero della Pubblica Istruzione, nella sezione novità all’indirizzo www. Istruzione. It , il bando completo dell’edizione 2010 di “Corto In Stabia” , il concorso Internazionale per cortometraggi rivolto alle scuole di ogni ordine e grado italiane e straniere, la cui partecipazione è gratuita. “La Comunicazione” è il tema scelto per questa V edizione. Il concorso, organizzato dall’Associazione Culturale “Vivistabia”, è diviso in quattro sezioni: la prima sezione è riservata ai cortometraggi realizzati dagli studenti delle scuole di 1° e 2° grado italiane sul tema La Comunicazione. La seconda sezione, a tema libero, è riservata ai cortometraggi realizzati dagli studenti delle scuole primarie e di primo grado italiane. La terza sezione, a tema libero, è riservata ai cortometraggi realizzati dagli studenti delle scuole di 2° grado italiane. La quarta sezione è riservata agli studenti provenienti dall´estero. Le opere possono essere girate con qualsiasi mezzo e in qualunque formato e non devono durare più di 25 minuti inclusi i titoli. Dovranno essere inviate in formato Dvd in due copie, più un dvd contenente un trailer di 30 secondi, entro e non oltre il 28 Febbraio 2010 alla Casella Postale 104 - 80053 Castellammare di Stabia (Na). La visione e la premiazione dei corti selezionati avverrà nella cittadina stabiese dal 28 Aprile al 1 maggio 2010. Novità di quest´anno "Il blog di Corto in Stabia": all´indirizzo http://cortoinstabia. Wordpress. Com gli studenti partecipanti delle edizioni passate e future potranno lasciare suggerimenti e commenti sulla manifestazione. . .  
   
   
BOOGNA: MERCOLEDÌ 2 DICEMBRE UNA GIORNATA DEDICATA A CRISTINA DA PIZZANO, FIGURA ESEMPLARE NELLA LETTERATURA, CON L´ANTEPRIMA NAZIONALE DELLA PELLICOLA "CHRISTINE CRISTINA", UNA MOSTRA DEI COSTUMI CHE HANNO ANIMATO IL FILM, UNA LEZIONE TRA STORIA E CINEMA CON STEFANIA SANDRELLI.  
 
 Bologna, 1 dicembre 2009 – Una mostra, un incontro e un’attesa anteprima cinematografica per celebrare Cristina da Pizzano, emiliana di nascita, grande figura di donna e prima “professionista” nella storia della letteratura italiana. L’omaggio, organizzato dagli assessorati alla Cultura e alle Pari opportunità della Regione Emilia-romagna con l’Agenzia di informazione e Ufficio stampa della Giunta regionale, insieme a Comune di Bologna e Musei civici d’Arte antica, si svolgerà nel pomeriggio e sera di mercoledì 2 dicembre. Il programma prevede, alle ore 16, l’inaugurazione di “Vestire una storia”, mostra dei costumi realizzati da Nanà Cecchi per “Christine Cristina” al Museo civico Medievale di via Manzoni 4 (la mostra sarà visitabile fino al 31 gennaio 2010). Alle 18 “Dentro il film”: nell’aula A del Dipartimento di Disciplina della comunicazione (via Azzo Gardino 23) lezione tra cinema, storia e letteratura di Stefania Sandrelli, regista del film, con Maria Giuseppina Muzzarelli, vicepresidente ed assessore alle Pari opportunità della Regione Emilia-romagna. Alle 19,30 si terrà un rinfresco a tema medievale a cura degli allievi della Scuola di ristorazione Serramazzoni, (Modena), nella Cineteca di Bologna in via Azzo Gardino 65. Alle ore 21, al Cinema Lumiére di via Azzo Gardino 65, l’anteprima nazionale del film “Christine Cristina”, diretto da Stefania Sandrelli e interpretato, tra gli altri, da Amanda Sandrelli, Alessio Boni, Alessandro Haber. . .  
   
   
PIÙ LIBRI PIÙ LIBERI (ROMA, 5 -8 DICEMBRE): QUATTRO INCONTRI IL 5 DICEMBRE PER VALUTARE COME FINIRÀ IL 2009 E COGLIERE I PRIMI SEGNALI PER IL 2010. UNA PRIMA, DOPPIA, SORPRESA (POSITIVA): CRESCE LA LIBRERIA DELL’1,2% RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DEL 2008. E CRESCE LA LETTURA  
 
Roma, 1 dicembre 2009 - Anche per il mondo del libro il 2009, in attesa del Natale, si è caratterizzato come l’anno dei segni meno: a giugno il mercato editoriale librario si attestava su un -2,2% a valore e un -4,2% a copie rispetto al 2008, secondo le rilevazioni di Nielsen Bookscan. A fine ottobre, sempre secondo Nielsen Bookscan, per la sola libreria (indipendente+catene) – che costituisce il principale canale in cui i lettori italiani si procurano i libri da leggere - il valore rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente è in crescita dell’1,2%. Un dato importante perché la libreria è il canale di vendita più importante per la piccola editoria. Ma la piccola editoria, rispetto a quella media e grande, presenta performance diverse? E in quale misura? Se ne parlerà al convegno di apertura dell’ottava edizione della Fiera nazionale della piccola e media editoria Più libri più liberi, in programma dal 5 all’8 dicembre al Palazzo dei Congressi dell’Eur, dal titolo Previsioni 2009. In attesa del Natale: piccoli e grandi a confronto (sabato 5 dicembre, ore 14. 00-14. 25, Sala Smeraldo). Un primo momento di riflessione, a cura dell’Associazione Italiana Editori (Aie) e Giornale della libreria, sui problemi che il prolungarsi della crisi pone, al settore e alla piccola editoria in particolare. Interverranno, moderati da Giovanni Peresson dell’Ufficio studi di Aie, il presidente di Aie Marco Polillo e Monica Manzotti di Nielsen. Se nel 2009 (almeno fino a metà giugno) si sono comprati meno libri e si è speso di meno, la lettura ha comunque continuato a crescere: era il 44% nel 2008, è il 45,1% nel 2009. La seconda fotografia dell’anno che si va definendo nei suoi contorni è dedicata proprio a questa notizia positiva: il convegno Una lettura con il segno + (sabato 5 dicembre, ore 15. 00-15. 45, Sala Smeraldo), a cura di Aie e Giornale della libreria, indagherà anche cosa accade tra le diverse fasce di età. Bambini e ragazzi soprattutto, i quali, da alcuni anni, sono individuati come uno dei principali soggetti su cui investire. Interverranno Miria Savioli di Istat e Renata Gorgani (Il Castoro), moderate da Giovanni Peresson. La lettura resta infatti la prima emergenza del mercato librario italiano: rispetto a Francia (60%), Spagna (72%), ecc. Il mercato della lettura in Italia (e quindi dei clienti di editori piccoli e grandi e di librerie indipendenti o di catena) continua a rimanere tra i più ristretti in Europa. Se il dato complessivo è positivo resta preoccupante il fatto che diminuiscono i deboli lettori (che passano dal 47,7% i lettori di 1-3 libri al 44,9%) mentre crescono i lettori forti (dal 13,2% al 15,2%). A questa crescita hanno certamente contribuito le diverse iniziative che si svolgono nel nostro Paese legate alla promozione della lettura: festival, fiere, letture pubbliche, che oggi iniziano anche ad essere monitorate e analizzate. Per il secondo anno consecutivo verranno presentati i dati che “misurano” uno dei principali eventi di promozione della lettura che si svolge in Italia: su un campione di iniziative di “Ottobre piovono libri” – in accordo tra il Centro per il libro e la lettura, l’Ufficio studi dell’Aie e l’Università di Tor Vergata - è stato infatti distribuito a oltre duemila persone un questionario per rilevare il profilo del loro frequentatore-tipo e per fotografare il tipo di evento che componeva la manifestazione. Risultati che verranno posti a confronto con quelli raccolti in occasione di altre programmazioni in altre regioni italiane nel corso dell’incontro La manutenzione del lettore: festival e promozioni della lettura a confronto,a cura di Aie e Centro per il libro e la lettura del Ministero per i Beni e le Attività culturali, (sabato 5 dicembre, ore 16. 00-17. 00, Sala Smeraldo) in cui interverranno il direttore del Centro del Libro e la lettura Flavia Cristiano, l’assessore alla Cultura della Provincia di Roma Cecilia D’elia, Alessandra Gariboldi dell’Osservatorio culturale Piemonte e Francesca Vannucchi dell’Università Tor Vergata. Se è importante allargare la base della lettura, non meno strategiche sono infatti le attività di “manutenzione” del lettore. Di fidelizzazione di chi è diventato lettore occasionale. Oggi il lettore si muove sempre più tra pagine e schermi: tra nuove forme di lettura che se fino ad ora non sembrano aver distolto da quelle tradizionali, certamente pongono agli editori la necessità di riflettere sui processi di integrazione tra canali. È su questa ipotesi che lavora (oltre all’Osservatorio permanente dei contenuti digitale dell’Aie) l’Osservatorio permanente europeo sulla lettura di cui fanno parte l’Università di Siena, l’Università di Roma Tre, l’Università di Roma Tor Vergata, l’Università per stranieri di Perugia, che presenteranno e discuteranno con operatori della filiera del libro i risultati delle ricerche condotte nel corso del 2009 nel corso del convegno Le letture che verranno, a cura di Aie e Osservatorio permanente europeo sulla lettura, sabato 5 dicembre, ore 16. 00-17. 00, Sala Smeraldo. Interverranno Maria Catricalà dell’Università di Roma Tre, Michele Rak dell’Università di Siena, Cristina Mussinelli di Aie e Francesca Vannucchi dell’Università di Tor Vergata. .  
   
   
“STORIA DI CRAXI ”A DIECI ANNI DA UNʼIDEA POSSIBILE DI UGO FINETTI  
 
Milano, 1 dicembre 2009 - A dieci anni dalla scomparsa di Bettino Craxi è venuto il momento di una ricostruzione del ruolo che svolse nella sinistra e nel governo dellʼItalia. Con Craxi si registra lʼavvento di una sinistra postmarxista che abbandona la strategia del “superamento del capitalismo” e che considera al contrario lʼeconomia di mercato il fondamento del pluralismo politico conciliando “meriti” e “bisogni”, valorizzando la concorrenza e la competitività contro le posizioni di monopolio. Eʼ una politica riformista che portò il Psi a impegnarsi per la stabilità politica e per il risanamento economico diventando il bersaglio principale dellʼestremismo, dei comunisti italiani e di un establishment conservatore. Per la prima volta nel libro di Ugo Finetti sono state ricostruite tutte le tappe di questo itinerario, tra ascese e cadute, vittorie e sconfitte, nellʼarco di quarantʼanni: dalla Milano “laboratorio riformista” degli anni sessanta allʼurto con la contestazione del ʼ68 fino alla elezione a segretario nazionale del Psi. Seguono i capitoli in cui il Psi di Craxi ha svolto un ruolo determinante per tre legislature: il “duello” con Berlinguer, la conquista di Palazzo Chigi e quindi le battaglie per il presidenzialismo e lʼunità socialista dopo la caduta del Muro di Berlino. Infine le ragioni della caduta e del vuoto che ha lasciato. Accanto al Presidente del Csgm, Daniela Mainini, alla presentazione del 27 novembre sono intervenuti : Carlo Tognoli, Presidente Amici Critica Sociale, Sergio Scalpelli, Coordinatore del Comitato Strategico per “La Grande Milano”, Gianpiero Borghini, Consigliere Regione Lombardia, Roberto Formigoni, Presidente Regione Lombardia e lʼOn. Fabrizio Cicchitto, Capogruppo alla Camera dei Deputati, Pdl. “Il libro di Finetti - afferma Daniela Mainini - Presidente del Csgm - autore e storiografico di libero pensiero e cultura raffinata, contribuisce a diffondere una visione storico-politica alla ricerca del vero e fedele ai fatti. Non un omaggio retrospettivo ma un riposizionamento convinto dellʼuomo e del politico entrato a pieno titolo nella storia italiana del dopoguerra. Consapevoli della grande lezione di chi ci ha preceduto, dobbiamo tendere ai valori di un riformismo democratico e liberale, di una politica professata per qualcosa e non solo contro qualcuno. Chi intende porsi al di sopra di stereotipi e di una lettura di parte, non può non riconoscere a Craxi la ricerca e la creazione di una nuova area politica di democrazia laica in grado di realizzare la giustizia in libertà” .  
   
   
"MERIDIANE DI BASILICATA"  
 
Potenza - E’ stato presentato il libro del prof. Lucio Saggese “Meridiane di Basilicata”. Gli antichi orologi solari, più noti come meridiane, che per funzionare sfruttano il moto apparente del sole, sono tra gli strumenti di misurazione del tempo, quelli che incuriosiscono maggiormente. Saggese, responsabile per la Basilicata del “Censimento dei quadranti solari” per conto dell’Unione Astrofili Italiani, propone una dettagliata analisi tecnica e storica delle meridiane presenti sul territorio lucano, con l’intento di far conoscere questi preziosi segnatempo nostrani che spesso si trovano in stato di totale abbandono. All’incontro sono intervenuti, con l’autore: Francesco Sabia, Direttore della Biblioteca Nazionale di Potenza, Gennaro Straziuso, Assessore al Turismo della Regione Basilicata, Maria Rosaria Vicino, Assessore alla Pubblica Istruzione della Provincia, Alberto Muro, Sindaco di Castelgrande e Leonardo Lozito, Direttore del Gruppo Archeologico Lucano. Nel corso della serata è stata inaugurata la mostra, curata dallo stesso Saggese, “L’ombra che segna il tempo”, che rimarrà aperta fino al 9 gennaio 2010. .  
   
   
FORSE È ORA DI PARLARE IN BAMBINESE  
 
Milano, 1 dicembre 2009 - Come si parla ad un bambino? In bambinese, come racconta il pediatra Tommaso Montini, autore del libro “Me lo dici in… bambinese?”. Di questo si parlerà a Milano mercoledì 2 dicembre alle ore 18. 30 al Centro San Fedele, Sala della Trasfigurazione, - piazza San Fedele, 4 - . Insieme all’autore saranno presenti le giornaliste Mariapia Bonanate e Antonella Mariani e Maurizio Bonati, Capo Dipartimento Salute Pubblica dell’Istituto Mario Negri di Milano. A moderare l’incontro Francesco Bevilacqua. Il volume vuole raccontare esperienze piuttosto che indicare soluzioni preconfezionate, nella consapevolezza che i figli sono fatti per volare e i genitori sono il motore e il carburante, mentre i pediatri sono semplici istruttori di volo! Il libro di Tommaso Montini, pediatra e padre di tre figli, punta l’attenzione sui primi anni di vita dei piccoli, anni decisivi e centrali per ogni individuo e suggerisce, per evitare guasti annunciati, la strada da percorrere: quella di un permanente contatto fisico che permetta di leggere sul viso, sulla pelle, nell’olfatto e nella voce, le richieste e le attese del neonato. I bambini hanno soprattutto bisogno di coccole, di sentire il calore dell’adulto per diventare persone capaci e sicure. Chi non è stato amorevolmente abbracciato, coccolato, accolto avrà difficoltà ad abbracciare e a donare amore da adulto. Il motivo portante del libro è, infatti, la comunicazione mamma-bambino inserita nel contesto familiare. Proprio per questo carattere pratico e confidenziale, l’Autore invita i lettori, una volta letto il libro, a scambiarsi opinioni e idee su www. Acpcampania. It, sito dell’Associazione Culturale Pediatri Campania, dove mamme, papà, nonni e pediatri, potranno interagire e dialogare. «È arrivato il momento - dice Tommaso Montini autore del volume - di riscoprire i tanti modi che abbiamo a disposizione per dire ai nostri piccoli che gli vogliamo davvero bene!». In questo momento di grande allarme per l’influenza, gli studi dei pediatri non trovano respiro, e allora, come difendersi dall’influenza? «Cercando di prevenire tutti quei fattori di rischio - dice il prof. Bonati, presente all’incontro - che sappiamo nuocere alla salute dei bambini applicando quindi alcune norme di comportamento come: non fumare, allattare al seno, dormire a pancia in su, usare gli appositi seggiolini, fare le vaccinazioni e, perché no, leggergli un libro». Magari, scritto in bambinese. .  
   
   
IL 68 NELLA STAMPA TRENTINA: PRESENTAZIONE LIBRO ALLA BPI "C.AUGUSTA"  
 
 Bolzano. 1 dicembre 2009 - Domani alle ore 18. 30 presso la Biblioteca provinciale italiana "C. Augusta", alla presenza dell´autore Luigi Sardi, del vicepresidente della Provincia di Bolzano, Christian Tommasini, e della consigliera provinciale di Trento, Margherita Cogo, sarà presentato il volume "Il pugno e la rotativa: il 68 nella stampa trentina". L´ingresso è libero. Luigi Sardi, per anni giornalista e inviato speciale del quotidiano "Alto Adige", nel suo libro ricostruisce il Sessantotto attraverso la cronaca che ne davano all´epoca "L´adige", "L´alto Adige" e "Vita Trentina", consentendo di avere una presa diretta del clima di allora, tra utopie e contraddizioni, e di cogliere i fermenti e gli sconvolgimenti profondi che stavano mutando la società trentina. Come sottolinea Pierangelo Giovanetti, direttore de "L´adige" nella prefazione al libro, in questi sconvolgimenti si "inserisce la vicenda de "L´adige", allora quotidiano della Dc di Flaminio Piccoli, voce di quella parte più conservatrice e tradizionalista della società e della classe dirigente a quel tempo al governo in Trentino e nel resto del Paese,. Che di fronte al Sessantotto rimase spiazzato" e che divenne "uno dei bersagli del movimento studentesco. Subendo vergognosi episodi di violenza e di sopraffazione. , il boicottaggio dei giornalisti. " Il libro consente, secondo Giovanetti, di comprendere cosa costituì realmente il movimento del ´68 in Trentino al di là delle mitizzazioni e delle storpiature. Il volume "Il pugno e la rotativa: il 68 nella stampa trentina" sarà presentato nell´ambito di una serata pubblica, mercoledì prossimo 3 dicembre 2009, alle ore 18. 30, presso la sede della Biblioteca Provinciale Italiana, in via Mendola 5 a Bolzano. Saranno presenti l´autore, Luigi Sardi, il vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini, e Margherita Cogo, consigliere provinciale a Trento. La serata di presentazione è ad ingresso libero. .  
   
   
TERMINATA LA PRIMA INDAGINE NAZIONALE DEL MIBAC SULLA SODDISFAZIONE DELL’UTENZA NEI LUOGHI DELLA CULTURA DI MEDIA AFFLUENZA  
 
Roma, 1 dicembre 2009 - I risultati dell’indagine vengono presentati martedì 1 dicembre, alle ore 10,00 nella ex chiesa di Santa Marta, piazza del Collegio Romano, dal Direttore Generale per l’organizzazione, gli affari generali, l’innovazione, il bilancio e il personale Antonia P. Recchia e da Mario Resca Direttore generale per la valorizzazione del patrimonio culturale Interverranno Vincenzo Nocifora docente della Facoltà di Sociologia dell’Università “Sapienza” di Roma che ha collaborato all’indagine per la definizione delle metodologie; Mariantonietta Leone, referente del progetto che partecipa al concorso nazionale “Premiamo i risultati” indetto dal Ministero per la pubblica amministrazione e l’innovazione, per una Pubblica Amministrazione di qualità; Salvatore Vitrano, responsabile dell’Ufficio Statistica del Mibac che ha approntato il database per l’imputazione e l’analisi dei dati; Anna Riva dell’Archivio di Stato di Piacenza; Andrea De Pasquale della Biblioteca Palatina di Parma; Elisabetta Cavazzutti della Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea di Roma; Vittoria Garibaldi, direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria; partecipano inoltre anche le associazioni di categoria in difesa degli utenti: Nadia Olivetti, rappresentante dell’Adoc “Associazione per la Difesa ed Orientamento dei Consumatori” e Tina Napoli, rappresentante di “Cittadinanzattiva”. L’incontro vuole essere un’occasione di riflessione sulle criticità ricorrenti negli istituti e nei luoghi della cultura statali allo scopo di migliorare la qualità dei servizi offerti, il rapporto con l’utenza, la professionalità degli operatori per la definizione di proposte di interventi migliorativi della qualità dell’offerta dei servizi culturali negli istituti più soggetti ad evoluzione e miglioramenti. Nei 36 istituti partecipanti all’ “Indagine sui servizi culturali pubblici” 4 musei, 5 archivi e 3 biblioteche del nord Italia, 6 monumenti e aree archeologiche, 6 musei, 2 archivi e 2 biblioteche del centro, 3 monumenti e aree archeologiche, 1 museo, 3 archivi e 1 biblioteca del sud, nello scorso aprile, sono stati distribuiti 2500 questionari sulla soddisfazione dell’utenza, tradotti anche in inglese e francese. L’indagine si articola dunque in 3 ricerche distinte su 10 archivi, 6 biblioteche e 20 musei e aree archeologiche. .  
   
   
DAL 3 DICEMBRE "LA REGIONE DA´ LUCE ALL´ARTE" MOSTRA CON 22 OPERE E PROIEZIONI SULLA FACCIATA DEL PIRELLI FORMIGONI: LA BELLEZZA A DISPOSIZIONE DI TUTTI I CITTADINI  
 
Milano, 1 dicembre 2009 - Una mostra con 22 capolavori dell´arte rinascimentale e barocca (Giovanni Cariani, Moretto da Brescia, Romanino, Giovanni Battista Moroni, Camillo Procaccini, Fra´ Galgario tra gli altri), aperta gratuitamente al Palazzo della Regione fino al 28 febbraio; proiezioni notturne dei quadri o di loro particolari sulla facciata del Pirelli; un Artbox, disponibile fino al 25 aprile, in cui godere un´opera alla volta, in uno spazio esclusivo: tra gli autori che saranno ospitati Antonello da Messina, Tiziano Vecellio, Francesco Hayez, Mario Sironi. Sono questi i tre eventi promossi da Regione Lombardia, in collaborazione con la Fondazione Stelline, che partiranno il 3 dicembre prossimo, nell´ambito del progetto "La Regione dà luce all´arte". "Con queste iniziative - spiega il presidente Roberto Formigoni - vogliamo mettere a disposizione di tutti i nostri cittadini un patrimonio di bellezza e di arte di altissima qualità, che coinvolgerà interamente un´altra opera d´arte di straordinario valore come il Palazzo Pirelli. Oltre all´esposizione, ospitata all´interno del Palazzo, con le opere provenienti dalle Istituzioni Ospedaliere Lombarde, una parte importante del progetto riguarda la proiezione su tutta la facciata del Pirelli delle opere o di loro particolari: uno spettacolo appunto di luce e di bellezza". "La mostra - prosegue Formigoni - vuole essere ed è soprattutto un atto di responsabilità, perché restituisce al pubblico godimento dei cittadini qualcosa di molto prezioso che ad essi appartiene, anche se molti non lo sanno. Si tratta infatti di una rassegna di opere appartenenti per lo più ad enti sanitari lombardi (molte delle quali poco conosciute). Evidenziare poi nella grande dimensione una selezione di dipinti, rendendoli visibili a tutti, su una pubblica piazza fra le più frequentate della Lombardia, è un gesto di restituzione ma è anche un invito a tutti coloro che vengono colpiti dalla suggestione delle proiezioni ad entrare nel grattacielo Pirelli, casa della Regione Lombardia, per incontrare a tu per tu questi capolavori del passato, capaci allora come oggi di regalarci emozione e di invitarci alla riflessione". L´utilizzo del Palazzo della Regione per iniziative artistiche e culturali è stato promosso dallo stesso presidente Formigoni, che il 4 aprile dello scorso anno ha inaugurato una mostra dedicata all´arte degli anni ´50 con le opere provenienti dalla collezione di Domenico Talamoni. A luglio di quest´anno, sono state invece ospitate due mostre fotografiche (una dedicata all´acqua e l´altra allo stesso palazzo Pirelli) e, al 26mo piano, una annunciazione di anonimo del ´500 (due statue in legno dorato e policromo). Dal 3 dicembre il grattacielo Pirelli, sede della Regione Lombardia, ospita dunque "La Regione dà luce all´arte", una manifestazione che, fino ad aprile 2010, presenta una serie di esposizioni per scoprire e valorizzare l´immenso patrimonio artistico lombardo. La Mostra - La prima esposizione, dal 3 dicembre 2009 al 28 febbraio 2010, è la mostra "Dipinti lombardi dal Rinascimento al Barocco", curata da Mina Gregori coadiuvata da un comitato scientifico composto da Marco Bona Castellotti, Pietro Petraroia, Alessandro Rovetta; direzione artistica e creativa di Piero Addis. L´iniziativa propone 22 opere realizzate tra il Cinquecento e il Settecento, da autori quali Giovanni Cariani, Moretto da Brescia, Romanino, Giovanni Battista Moroni, Camillo Procaccini, Fra´ Galgario ed altri, appartenenti al patrimonio delle Istituzioni Ospedaliere Lombarde, al fine di consentire una precisa verifica e uno studio approfondito di queste collezioni e allargare l´interesse a importanti scrigni, finora ignorati, consentendone una più vasta conoscenza e valorizzazione. Questi capolavori, infatti, non provengono solo dal capoluogo lombardo, ma anche dalle province di Como, Bergamo, Brescia, Lodi, Varese, Pavia. Dall´ospedale di Chiari (Bs), ad esempio, arriva la Madonna in trono col Bambino e Santi del Moretto da Brescia. La pala, ora conservata nella chiesa dell´Ospedale di Orzinuovi, è databile tra il 1525 e il 1530 e corrisponde al periodo nel quale il pittore aveva raggiunto la sua maturità artistica. Il carattere bresciano dell´opera si avverte nella tonalità ribassata, derivata dalla lezione di Vincenzo Foppa, e altrettanto distintivo è il filtro ottico che esalta l´ombra sul libro aperto del San Domenico e la brillantezza della fodera del mantello della Vergine. Queste ricerche elaborate a Brescia, come il realismo espressivo e i principi ottici che andavano oltre la pratica disegnativa e i valori plastici, contribuirono alla formazione in Lombardia del Caravaggio. Tali caratteristiche confermano il distinguersi della pittura locale del Cinquecento nei confronti del Veneto e dell´area milanese. A prova di ciò, vengono esposti altri due dipinti degli Spedali Civili di Brescia, come il San Rocco tra i Santi Cosma, Damiano, Nicola da Bari e Antonio abate, che fa conoscere aspetti meno noti di un giovane Moretto malinconico e la Madonna col Bambino, opera tarda del Romanino. Con questi lavori il gruppo dei dipinti del primo Cinquecento bresciano appartenenti a istituzioni ospedaliere lombarde assume una dimensione considerevole. A essi si affianca, sempre degli Spedali Civili di Brescia, anche il genere della natura morta, qui presentata in due versioni che appartengono al raro repertorio animalistico di Giorgio Duranti, un pittore bresciano che s´ispirava alla lezione di Borromaus Andreas Ruthart, maestro del barocco tedesco. Dagli Ospedali Riuniti di Bergamo proviene invece, il Ritratto di Elisabetta Piavani Ghidotti di Fra´ Galgario, visibile nella Galleria dell´Accademia Carrara, così come il Ritratto di anziano gentiluomo con veste rossa, uno dei capolavori di Giovan Battista Moroni, e la Schiavona di Giovanni Cariani, una tavola che situa questo forte e talvolta brutale pittore bergamasco nel proprio contesto, come portatore di una variante dei ben noti valori lombardi, e non già nel generico ambito veneziano entro il quale gli è stata assegnata una collocazione marginale. Esempi databili dal tardo Cinquecento al Settecento, provengono dai centri minori che gravitavano attorno al capoluogo lombardo. È questo il caso dell´Ospedale di Vigevano da cui proviene La Presentazione di Maria al tempio di Camillo Procaccini, o il Cristo crocifisso di ambito di Daniele Crespi, dall´Azienda Ospedaliera di Gallarate, o ancora i Quattro Evangelisti di Giuseppe Vermiglio, dall´Azienda Ospedaliera di Melegnano. Un altro pittore che si gioverà della verifica del patrimonio ospedaliero della Regione Lombardia è Carlo Francesco Nuvolone, qui con due opere: una replica proveniente dall´Azienda Sanitaria Locale di Como del Ritratto della famiglia del pittore, conservata nella Pinacoteca di Brera, e il Cefalo e Procri proveniente dall´Ospedale Maggiore di Milano. Il percorso espositivo esplora anche il campo della ritrattistica che costituisce il nucleo principale e motivato delle collezioni ospedaliere. Dall´ospedale Fatebenefratelli di Milano arriva il ritratto della benefattrice Anna Cecilia Visconti, datato 1672, la cui attribuzione si colloca tra il Ceresa o il Cittadini, mentre dall´Azienda Ospedaliera di Busto Arsizio giunge l´Autoritratto di Biagio Bellotti, eseguito nel 1784. La provocatoria immagine del pittore visibile frontalmente solo attraverso lo specchio racchiude in sé la persistente vocazione realistica della regione e quell´illusionismo di frontiera che ebbe nel Settecento altre notevoli manifestazioni in Lombardia. Ciascuno di questi capolavori è affiancato da schermi al plasma che sostituiscono le tradizionali didascalie. Attraverso di esse è possibile un´interazione col dipinto e un approfondimento storico-scientifico dello stesso, per venire a conoscenza del percorso creativo dell´artista, e ammirare i dettagli dell´opera. Le Proiezioni - Dal 2 all´8 dicembre, dalle 18. 00 a mezzanotte, il grattacielo Pirelli si illumina con i colori dei capolavori dell´arte lombarda, diventando un imponente schermo cinematografico sul quale scorre una serie di 30 proiezioni delle opere di maggior valore storico artistico presenti in mostra, con zoom su alcuni dei loro dettagli particolarmente significativi. L´artbox - Una seconda fase del progetto "La Regione dà luce all´arte" prevede l´installazione nell´Atrio Istituzionale del Grattacielo Pirelli, di un Artbox, uno spazio esclusivo e privilegiato nel quale vengono esposte, per la durata di circa un mese ciascuna, quattro opere rispettivamente di Antonello da Messina, Tiziano Vecellio, Francesco Hayez e Mario Sironi. La prima - dal 3 dicembre al 10 gennaio 2010, è il Ritratto della contessa Teresa Zumali Marsili con il figlio Giuseppe, realizzato da Francesco Hayez nel 1833 - conservato nei Musei Civici di Lodi, di proprietà della locale Azienda Ospedaliera - capolavoro del pittore e un documento del livello europeo raggiunto dalla ritrattistica italiana dell´Ottocento. Gli altri appuntamenti saranno, dal 14 gennaio al 14 febbraio 2010 con il San Benedetto - 1470 ca, di Antonello da Messina; dal 18 febbraio al 21 marzo 2010, con il Ritratto di Giulio Romano - 1536 o 1538, di Tiziano Vecellio, e dal 25 marzo al 25 aprile 2010, con il Ritratto di Carlo Carvaglio - 1932-1933, di Mario Sironi. .  
   
   
CANDIDA HöFER A FIRENZE VENTI MONUMENTALI SCATTI CHE LA FOTOGRAFA TEDESCA CANDIDA HöFER HA REALIZZATO AD ALCUNI DEGLI INTERNI PIÙ EVOCATIVI DELLA CITTÀ DI FIRENZE, IN MOSTRA A PALAZZO MEDICI RICCARDI DALL’11 DICEMBRE 2009 AL 24 GENNAIO 2010.  
 
 Firenze, 2 dicembre 2009 - L’idea alla base di Candida Höfer a Firenze, è scaturita nel corso di una discussione tenutasi alla fine del 2006 fra James Bradburne, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi, e il gallerista Ben Brown, che rappresenta Candida Höfer a Londra. La Fondazione Palazzo Strozzi era nata da poco, ma è stato chiaro fin dall’inizio che la sua missione sarebbe stata quella di presentare Firenze al mondo, e di contribuire al “nuovo Rinascimento” della città fungendo da catalizzatore per eventi culturali di livello internazionale. Allora come adesso, la Fondazione considera l’arte contemporanea un mezzo importante per raggiungere questo scopo, e l’opera di Candida Höfer sembra cogliere alla perfezione il concetto secondo cui «l’arte contemporanea non è quello che si fa, ma come lo si fa». Gli austeri ritratti di spazi interni della Höfer hanno come soggetto ambienti storici, ma visti con una sensibilità profondamente contemporanea, postmoderna. In particolare, il progetto ha dato voce al bisogno di presentare Firenze come un tutto unico, contemporaneo vitale, piuttosto che come un’insieme di risorse diverse che si contendono l’attenzione. Candida Höfer è specializzata in fotografie di grande formato (le dimensioni medie di queste impressionanti immagini è di 200 per 250 cm), meticolosamente composte, che ritraggono interni vuoti e spazi sociali che colgono la “psicologia dell’architettura sociale”. Sale di biblioteche, musei, teatri, caffè e università, oltre a dimore e palazzi storici, di cui Firenze vanta esempi fra i più straordinari al mondo, sono i soggetti chiave della mostra. Quest’artista esplora interni evocativi e deserti, privi di presenze umane che “sono una distrazione alla visione dello spazio" come afferma la fotografa tedesca. Le sue immagini diventano come un’enciclopedia degli spazi all’interno dei quali l’umanità ha raggiunto la grandezza: biblioteche, cattedrali, musei dove, nonostante non siano visibili esseri umani, le loro tracce sono ben evidenti. La Höfer produce questi magnifici ritratti di interni senza ritoccare digitalmente o alterare le immagini. La sua tecnica di lavorare esclusivamente con fonte di luci esistenti le permette di cogliere i dettagli più intricati in ogni fotografia . Il progetto che ha portato a questa mostra ha avuto inizio con un inventario degli innumerevoli spazi pubblici possibili a Firenze, escludendo deliberatamente chiese e case private, in modo da rendere l’operazione più agevole. Da questa lista Candida ha svolto una selezione preliminare, per compiere in seguito una serie di prolungate visite a Firenze nel 2007 e 2008, documentando accuratamente questi spazi, fra i quali è stata operata una scelta finale che ha indicato venti luoghi capaci di esprimere la sua visione su Firenze: alcuni ambienti del Museo di San Marco, gli Uffizi e la loro biblioteca, il Teatro della Pergola, Palazzo Pitti, Palazzo Corsini, la Villa di Poggio a Caiano, le biblioteche Marucelliana e Riccardiana, l’Accademia con uno scorcio del David di Michelangelo, Palazzo Vecchio e Palazzo Medici Riccardi. L’esposizione a Palazzo Medici Riccardi si pone in una relazione sia di coincidenza che di contrasto rispetto alla grande mostra a Palazzo Strozzi Inganni ad arte. Meraviglie del trompe-l’œil dall’antichità al contemporaneo e alla concomitante mostra di fotografia contemporanea Realtà Manipolate. Come le immagini ridefiniscono il mondo Mentre queste mostre esplorano rispettivamente la manipolazione nei confronti dell’osservatore in un caso e il soggetto materiale nell’altro, Candida Höfer a Firenze presenta l’architettura di interni ornati e barocchi in modo estremamente nitido, e la macchina fotografica mantiene la calma di uno sguardo attento, curioso, ma stranamente distaccato. .  
   
   
CONVEGNO IL SIMBOLISMO IN TOSCANA  
 
Fauglia (Pi, 1 dicembre 2009 - Il Museo Giorgio Kienerk di Fauglia, inaugurato alla fine di settembre del 2008 e già visitato da migliaia di persone nonostante non sia sulle rotte turistiche più frequentate, ospiterà il prossimo 4 dicembre il convegno Il Simbolismo in Toscana. E´ questa la prima delle iniziative collaterali in programma nel ristrutturando Teatro Comunale, dove verranno realizzate anche mostre sugli artisti dell´entourage di Kienerk, macchaioli e postmacchiaioli (Francesco Gioli, Ludovico Tommasi, Luigi Gioli, Emilio Mazzoni-zarini, e altri) al fine di valorizzare e rendere sempre più noto il patrimonio artistico del territorio. L´intento del convegno Il Simbolismo in Toscana. È di tentare di delineare un quadro articolato delle correnti simboliste e idealiste italiane, affrontando la questione non solo sotto il profilo artistico, ma adottando un approccio interdisciplinare che restituisca l’immagine complessa di questo fenomeno, attraverso aperture verso la letteratura, la filosofia, la musica, il cinema. Molte sono le pubblicazioni sul Simbolismo internazionale, ma poche sul caso italiano nella sua complessità. Partendo dallo studio di Anna Maria Damigella del 1981 sulla pittura simbolista in Italia, che ha tracciato la strada per ogni futuro intervento, e attingendo ai nuovi dati messi a disposizione da monografie e cataloghi espositivi, e grazie a importanti pubblicazioni come quella di Anna Mazzanti sul Simbolismo italiano tra arte e critica, è possibile oggi costruire una panoramica ancora più ampia e aggiornata, puntualizzando ulteriormente i canali di diffusione del simbolismo italiano, i percorsi e gli intrecci culturali che lo hanno caratterizzato, restituendo inoltre il dovuto peso a figure un tempo considerate marginali. Anche Giorgio Kienerk -pittore, scultore e grafico ha aderito alla poetica simbolista nella Firenze di fine secolo, rispondendo agli stimoli provenienti dalla Francia e dal Nord Europa attraverso il canale delle riviste e delle esposizioni. Proprio dalla sua esperienza è nata l´idea del convegno su Il Simbolismo in Toscana, per ricostruire il contesto in cui, con Kienerk, si sono mossi molti altri artisti toscani, o che con Firenze e la Toscana hanno intrecciato rapporti di frequentazione e contiguità, condividendo la stessa tensione verso il superamento dei principi veristi: dal paesaggio “stato d’animo” degli anni ottanta dell’Ottocento, attraverso la tappa fondamentale del divisionismo, fino al Simbolismo idealista che attorno al 1900 dà forma ai fantasmi, alle inquietudini, alle tensioni irrazionalistiche della società umbertina, attratta dallo spiritualismo e dalla teosofia. Gli interventi saranno accompagnati da proiezioni di immagini, da musica e dalla visione del film di Aristide Sartorio Il mistero di Galatea. Il Convegno su Il Simbolismo in Toscana organizzato dal Museo Giorgio Kienerk, è stato realizzato con il sostanziale contributo della Regione Toscana e della Fondazione Carlo Laviosa di Livorno. Gli atti del convegno su Il Simbolismo in Toscana saranno pubblicati. Programma ore 9. 30 Saluti delle Autorità Coordina Carlo Sisi; Anna Mazzanti (Università di Siena) Componenti letterarie e filosofiche del Simbolismo italiano; Eugenia Querci (Università di Roma) Presenze e intrecci simbolisti alla Biennale di Venezia Piero Pacini (Storico dell´arte) Incontri con le correnti spiritualistiche e la teosofia; ore 13. 00 - Pausa buffet; ore 14. 30 Alberto Olivetti (Università di Siena) Giorgio Kienerk e il nudo. Due carte del 1907; Silvio Balloni (Critico letterario) Iconografia letteraria del Simbolismo; Alberto Batisti (Musicologo, Conservatorio di Como) Il Simbolismo e la musica; Francesco Galluzzi (Università di Siena) Suggestioni simboliste nel cinema italiano delle origini. Teatro Comunale, Palazzo Comunale Via Chiostra I, n. 13 - Fauglia (Pi) www. Comune. Fauglia. Pi. It/musei/museokienerk. Php .  
   
   
MUSICA, TEATRO, DANZA E ARTI VISIVE LE PROPOSTE PER PROMUOVERE LA MUSICA SARDA ALL´ESTERO  
 
Cagliari, 1 dicembre 2009 - L´assessorato della Pubblica istruzione comunica che sono aperti i termini per la presentazione di proposte per iniziative socioculturali da promuovere all’estero con la partecipazione ad eventi o concorsi internazionali di natura musicale bandistica. Le finalità di tali iniziative devono essere ricercate nella promozione e visibilità dell´immagine della Sardegna e delle sue musiche. Possono presentare le proposte le associazioni culturali con sede in Sardegna costituite legalmente con atto pubblico senza scopo di lucro. Le proposte verranno valutate sulla base dei seguenti criteri: utilizzo della lingua sarda nel materiale promozionale prodotto per le manifestazioni cui si intende partecipare; significativa produzione di brani di musica sarda o di ispirazione sarda; partecipazione a concorsi o eventi di natura musicale bandistica in ambito internazionale, nazionale e regionale negli ultimi due anni; presentazione di musiche sarde o di ispirazione sarda in ambito internazionale, nazionale e regionale negli ultimi due anni; rilevanza dei riconoscimenti ottenuti. Le associazioni interessate devono inviare le domande entro il 28 dicembre 2009, al seguente indirizzo: Regione autonoma della Sardegna Assessorato della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport Servizio lingua e cultura sarda Viale Trieste n. 186 – 09123 Cagliari Per ulteriori informazioni e chiarimenti contattare il numero telefonico: 070 6064973. .  
   
   
FORUM CITTÀ INTERCULTURALI  
 
Bari, 1 dicembre 2009 - Promosso dalla Regione Puglia insieme al Consiglio d’Europa nel quadro delle celebrazioni del 60° della fondazione del Coe, il Forum delle Città Interculturali è stato presentato il 27 novembre in conferenza stampa a Bari, presso la Presidenza della Giunta Regionale. L’evento, in programma per l’11 dicembre 2009 a Bari, sarà l’occasione per lanciare in Puglia la campagna internazionale contro tutte le discriminazioni. “Si tratta di un tema non occasionale o ornamentale per l’azione di Governo svolta in cinque anni - ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola - quello di fare della Puglia una regione speciale per la cura e la custodia dei diritti umani; una terra che eccelle nell’accoglienza della gente, nel segno della sua laica sacralità. L’abbiamo fatto concretamente negli atti pratici, grazie a tante iniziative e alla legge quadro sull’immigrazione approvata proprio nei giorni scorsi, che considera il fenomeno come risorsa per la crescita civile ed economica del nostro Paese”. Non a caso la Puglia, come ha fatto notare l’Assessore regionale al Mediterraneo Silvia Godelli, è una tra le regioni più interessate storicamente dal fenomeno dell’immigrazione: “Terra d’approdo di interi bastimenti e navi che portarono decine e decine di migliaia di popolazioni adriatiche, la Puglia con questa iniziativa conferma oggi il suo impegno a ridurre e combattere le discriminazioni, isolando culturalmente i tentativi di regressione verso il razzismo e l’ignoranza. Da qui l’idea di far fronte comune con il Consiglio d’Europa e la rete delle Città Interculturali per lanciare questo grande Forum, come salto di qualità verso una concreta alleanza per la civiltà”. “Noi abbiamo una legge nazionale sull’immigrazione troppo restrittiva - ha aggiunto il Presidente del Consiglio Regionale, Pietro Pepe - ma per la nostra parte di competenza abbiamo varato una legge che guarda al concreto, per creare una futura cittadinanza multietnica; una legge destinata a “fare scandalo” nel coinvolgimento della Puglia e dell’Europa a cambiare registro sul tema dell’immigrazione”. “Una legge che noi riteniamo importante - ha spiegato l’Assessore regionale alla Solidarietà sociale, Elena Gentile - e che vuole realizzare in Puglia livelli di accoglienza unici nel panorama nazionale. Dai centri interculturali agli alberghi diffusi, agli ‘ambulatori dedicati’. E il Forum ospitato a Bari è il giusto coronamento del minuzioso lavoro di rete da noi fatto in questi anni”. .  
   
   
ANTICHIDENTITÀ. INAUGURATA MOSTRA DOCUMENTARIA A POTENZA  
 
Potenza, 1 dicembre 2009 - “Raccogliere e recuperare il grande patrimonio culturale dell’Ente, attraverso l’operosa attività dei primi tre direttori del Museo archeologico (Vittorio Di Cicco, Concetto Valente e Francesco Ranaldi) e proporlo all’esterno, come parte integrante della storia della città”. È l’ambizioso obiettivo che si è posto la Provincia di Potenza, con la mostra documentaria “Antichidentità” , inaugurata il 26 novembre pomeriggio con un percorso tra arte e cultura che si snoda tra il Museo provinciale e la Pinacoteca di Potenza. “Il recupero dell’importante patrimonio culturale che appartiene all’Ente – ha affermato il Presidente Lacorazza – è un tratto fondamentale di questa amministrazione, attorno al quale verranno coinvolte energie, risorse e associazioni del territorio. L’identità e la storia sono scrigni preziosi per progettare il futuro di una regione che deve saper guardare avanti, con la consapevolezza e la conoscenza del proprio passato. In tale ottica diventa, dunque, indispensabile il rilancio del museo e della pinacoteca e la loro apertura alla città e al territorio”. “ Il museo – ha affermato il presidente del consiglio provinciale Palmiro Sacco – rappresenta uno dei cuori pulsanti del consiglio provinciale, perché testimonia e racconta la lunghissima storia di questo ente. Recuperare questa storia deve però significare anche salvaguardare e valorizzare risorse di inestimabile valore, come i beni archeologici di cui la regione è ricca”. “A seguito del “recupero” del piccolo archivio storico del Museo relativo all’attività dei tre primi direttori, si è riusciti a rispolverare l’antico patrimonio d’arte e di cultura dell’ente, una parte del quale – ha spiegato la curatrice dell’evento Maria Teresa Gino - torna in mostra per la prima volta dopo decenni, come la statua marmorea medioevale di scuola Tino da Camaino, le due tavole lignee cinquecentesche della scuola di Antonio Stabile e la collezione di oggetti d’arte rustica lucana”. Ad essere esposta in una mostra antologica permanente in Pinacoteca, intitolata a Concetto Valente, (il direttore che più di tutti si occupò di arricchirne le collezioni artistiche d’arte) è anche parte della collezione pittorica, fino ad oggi conservata nei depositi o dispersa negli uffici della Provincia. L’esposizione vanta, tra le opere di maggiore interesse, dipinti di Tedesco, Mona, La Creta, Loria, Di Chirico, Brando, Colacicchi e Guttuso. Al direttore Ranaldi, autore di scavi nelle zone del paleolago del Vulture, è stata inoltre intitolata la sezione, che resterà esposta in via definitiva, con i reperti della collezione pre-protostorica iniziata dal primo direttore Vittorio Di Cicco, a cui è stata invece dedicata la sala documentaria che raccoglie libri, riviste, carte d’archivio e schede descrittive dei reperti al primo piano del Museo, documenti raccolti fin dall’anno della fondazione (1901)”. “E’ una grande soddisfazione – ha affermato la dirigente del settore Cultura Maria Cristina Caricati – aver recuperato e catalogato l’inestimabile valore del patrimonio di un ente con due secoli di storia e poterlo rendere fruibile, soprattutto da parte delle scuole”. “Partendo da questa mostra – ha continuato – intendiamo aprire il Museo al territorio, perché la sua storia è un pezzo di identità per questa città e perché l’operato dei suoi tre direttori ha contribuito in maniera significativa ad elaborare una nuova concezione del sistema museale”. L´inaugurazione della mostra, realizzata anche grazie alla collaborazione di cinque giovani tirocinanti coordinati da Maria Teresa Gino, curatrice dell´evento, è stata preceduta da un dibattito a più voci che ha visto le testimonianze di Giuseppe Valente e Marco Ranaldi e a cui hanno preso parte, tra gli altri, il sindaco di Potenza Vito Santarsiero, il Soprintendente per i beni archeologici della Basilicata Antonio De Siena, il Soprintendente per i beni artistici Fabrizio Vona, la direttrice dell´Archivio di Stato Valeria Verrastro e l´archeologa Concetta Lacerra. Grande apprezzamento per l’iniziativa della Provincia è stato espresso dal sindaco che ha sottolineato come “ogni azione tesa far emergere l’identità dei territori è un’azione strategica perché guarda al futuro”. .