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Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Dicembre 2009
ENERGIA, BENEFICI PER I CONSUMATORI DALLA RISOLUZIONE ANTICIPATA DEGLI INCENTIVI AI PRODUTTORI  
 
Roma, 9 dicembre 2009 - A partire dal 2010 i prezzi dell’elettricità potranno essere più competitivi e gravare meno sui consumatori: infatti, come previsto dalla L. 99/09 (Legge Sviluppo), dal prossimo anno potranno essere anticipatamente risolte le convenzioni Cip 6/92, che stabiliscono prezzi incentivati per l’energia elettrica prodotta, tra l’altro, da impianti alimentati da fonti assimilate alle rinnovabili. Lo prevede un decreto del ministro dello Sviluppo Economico del 2 dicembre 2009 che definisce meccanismi per la risoluzione facoltativa delle convenzioni in essere con il Gse-gestore dei Servizi Energetici, altrimenti in scadenza negli anni successivi fino al 2020, salvaguardando la continuità delle produzioni energetiche connesse a processi industriali. Il Cip6 è una delibera adottata dal Comitato Interministeriale Prezzi adottata il 29 aprile 1992, a seguito della legge n. 9 del 1991, con cui sono stabiliti prezzi incentivati per l´energia elettrica prodotta con impianti alimentati da fonti rinnovabili ed assimilate. In conseguenza della delibera chi produce energia elettrica da fonti rinnovabili o assimilate ha diritto a rivenderla al Gestore Servizi Elettrici ad un prezzo superiore a quello di mercato. I costi di tale incentivo vengono finanziati mediante un sovrapprezzo del costo dell´energia elettrica, che viene addebitato ai consumatori finali nelle bollette. "Il regime che era stato stabilito nel 1992", ha commentato il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, "non è più efficiente rispetto all´odierno mercato liberalizzato e grava sui prezzi dell´elettricità di tutti i consumatori. L´attuazione di quanto previsto dalla Legge Sviluppo rappresenta un importante passo verso un mercato dell´energia con prezzi sempre più competitivi e trasparenti e a supporto di nuovi investimenti e della ripresa economica". L’attuazione del decreto porterà alla possibile uscita dalla produzione di energia degli impianti meno efficienti, consentendo al sistema elettrico di utilizzare risorse per una maggiore competitività a beneficio dei prezzi dell’energia elettrica. Ai produttori che aderiranno volontariamente alla risoluzione anticipata saranno riconosciuti corrispettivi tali da contenere gli oneri che graverebbero sui consumatori, cittadini ed imprese, nel caso le convenzioni andassero a scadenza naturale, pur nel rispetto degli investimenti effettuati. .  
   
   
ENERGIA: +18% CONSUMI DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI NEL 2008 SCAJOLA: “IL PAESE RISPONDE BENE ALL’OBIETTIVO DEL GOVERNO DI DIVERSIFICARE LE FONTI”  
 
 Roma, 9 dicembre 2009 – Sempre più verdi i consumi energetici degli italiani. Lo scorso anno, infatti, gli utilizzi di energia prodotta da fonti rinnovabili nel nostro Paese hanno registrato un significativo incremento del 18% rispetto al 2007; quelli da gas sono stazionari, mentre le rilevazioni riportano segno negativo per tutti gli altri consumi. I dati sono contenuti nel “Bilancio energetico nazionale 2008”, redatto dalla Direzione generale per la sicurezza dell’approvvigionamento e le infrastrutture energetiche del Dipartimento Energia del Ministero dello Sviluppo Economico, che lo ha messo on line nel sito www. Sviluppoeconomico. Gov. It. “Il dato sull’aumento dei consumi di energia da fonti rinnovabili dimostra in modo inequivocabile che il Paese risponde bene all’obiettivo che il Governo Berlusconi si è dato sin dall’inizio della legislatura per conseguire il riequilibrio del sistema elettrico, con una riduzione dei costi e minori emissioni di gas con effetto serra attraverso un mix delle produzioni di energia elettrica composto per il 25% da energia nucleare, il 25% da fonti rinnovabili e il restante 50% da fonti fossili, oggi all’83%”, ha detto Claudio Scajola, Ministro dello Sviluppo Economico, ricordando che “vogliamo garantire all’Italia energia elettrica a prezzi allineati con quelli di altri Paesi europei nel pieno rispetto dell’ambiente”. Dal Bilancio Energetico nazionale 2008 emerge che lo scorso anno i consumi energetici nazionali primari sono stati pari a 191 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (tep), con una contrazione dell’1,2% rispetto all’anno precedente, evidente segno della crisi economici internazionali. I consumi di petrolio sono stati superiori ai 79 milioni di tep, quelli di gas naturale pari a 70 milioni tep, di combustibili solidi, quali carbone e coke, di poco inferiori a 17 milioni tep, di fonti rinnovabili pari a 17 milioni tep, mentre le importazioni nette di energia elettrica di 8 milioni tep. Se i consumi da fonti rinnovabili registrano un significativo incremento rispetto al 2007 (+18%), e quelli di gas sono stazionari, le rilevazioni riportano segno negativo per tutti gli altri consumi. In particolare le importazioni nette di energia elettrica denotano una contrazione del 13,5%, mentre i consumi di petrolio calano di quasi il 4% e i combustibili solidi del 2,7%. L’analisi dei consumi finali per settore mostra nel 2008 un calo del 5,4% rispetto al 2007 per l’industria (–8,7% per quanto i combustibili solidi, -8,1% per il gas, -3,2% per l’energia elettrica) a fronte di un consumo pari a 37,4 milioni tep; un calo del 2,7% per il settore dei trasporti (consumo pari a 43,7 milioni tep) che alla contrazione dei consumi di petrolio del 4,3% vede una crescita molto sostenuta di fonti pulite (+347,3 i biocarburanti rinnovabili, +13,6% il gas e +4,1% l’energia elettrica). I consumi per uso civile, influenzati dal clima più freddo del 2008 rispetto al 2007, sono stati pari a 45,3 milioni tep, sono stati in crescita del 4,8% per effetto dell’incremento dei consumi di gas (+7%), di quelli da fonti rinnovabili (essenzialmente legna e pellets +4,2%) e di energia elettrica (+2,6%), che compensano la riduzione dei consumi di combustibili solidi (-28,6%) e la sostanziale invarianza del petrolio (+0,3%). Il Bilancio Energetico Nazionale, utile monitoraggio di valenza non solo tecnica ma anche comportamentale, riporta sia dati aggregati che di dettaglio, sia in termini di quantità fisiche che di tonnellate equivalenti di petrolio, considerando anche valori relativi alle trasformazioni delle fonti di energia, i consumi finali e la produzione effettiva delle fonti secondarie. Rispetto alle pubblicazioni degli anni precedenti sono stati assunti termini di conversione uniformi alle statistiche internazionali e ai dati di Eurostat e introdotti maggiori dettagli per quanto concerne i dati relativi alle biomasse ora divisi tra legna per uso termico, per uso di generazione elettrica e biodiesel. .  
   
   
ENERGIA: 60 MILIONI PER MIGLIORARE L’EFFICIENZA ENERGETICA NEGLI ENTI PUBBLICI  
 
Palermo, 9 dicembre 2009 - “Un bando da 60 milioni di euro per finanziare progetti nel settore della produzione di energia da fonti rinnovabili. Il bando è rivolto alla Regione siciliana e alle sue agenzie, agli enti locali anche consorziati, alle aziende sanitarie e ospedaliere e ad altri enti pubblici”. Lo ha annunciato il 3 dicembre l’assessore all’Industria, Marco Venturi, nel corso della conferenza stampa di presentazione dei punti fondamentali del documento, che prevede risorse per 60 milioni a valere sulle misure dell’asse 2 del P. O. - Fers 2007-2013. All’iniziativa è dedicato uno dei servizi del nuovo numero del Tgweb (www. Regione. Sicilia. It/tgweb). Una delle novità più innovative, in coerenza con il principio della mitigazione ambientale e allo smaltimento di sostanze altamente inquinanti, è rappresentata dalla possibilità di presentare progetti che prevedano “la sostituzione di pannelli o strutture in amianto con l’installazione di un impianto per la produzione di energia da fonti rinnovabili”. “Per questa ragione in fase di stesura del bando - ha spiegato Venturi - abbiamo previsto delle maggiorazioni dei punteggi finali per due tipologie di interventi: un aumento del 5% del punteggio per chi preveda la sostituzione dell’amianto e la stessa percentuale per chi utilizzerà materiali, impianti tecnologici e componenti prodotti o assemblati in Sicilia”. Il bando è rivolto a soggetti pubblici che possono anche consorziarsi con società private “Es. Co. ” (soggetti fisici o giuridici che forniscono servizi energetici o altre misure di miglioramento dell’efficienza energetica). Il bando, nello specifico, prevede la possibilità di presentare iniziative volte al miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici e degli impianti tecnologici. In particolare le tipologie di investimento ammissibili riguardano la creazione di nuovi impianti per la produzione di energia da fonte rinnovabile: solare, eolica, biomassa, idroelettrica, geotermica ed altre. Ma anche progetti che prevedano l’efficienza energetica, la cogenerazione e la gestione energetica. “La percentuale di finanziamento di ogni singolo progetto - ha aggiunto il dirigente generale del dipartimento Energia, Nicola Vernuccio - può arrivare fino all’80% a fondo perduto, la restante parte è a carico del proponente. In ogni caso il finanziamento complessivo non potrà superare i 3 milioni di euro, a prescindere dal numero di interventi presentati”. La domanda potrà essere compilata scaricando l’apposito modulo dal sito dell’assessorato regionale all’Industria (www. Regione. Sicilia. It/industria) e dovrà essere spedita a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, assieme al progetto definitivo, entro 150 giorni dalla pubblicazione del bando sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana. . .  
   
   
CENTRALE ENEL CERANO AL CENTRO DI UN NEGOZIATO  
 
Bari, 9 dicembre 2009 - Lo scorso 7 novembre il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha incontrato il Presidente della Provincia di Brindisi Massimo Ferrarese e il Sindaco di Brindisi Domenico Mennitti. Oggetto dell’incontro la questione centrale Enel di Cerano. Al termine i tre rappresentanti istituzionali hanno rilasciato la seguente dichiarazione congiunta: “La centrale elettrica di Cerano continua ad essere al centro di un negoziato assai impegnativo e difficile tra l’Enel e le Istituzioni locali. Si tratta di dare segni tangibili e netti in termini di ambientalizzazione degli apparati produttivi e di conseguente abbattimento delle emissioni inquinanti e climalteranti. Nonostante il lavoro permanente dei tavoli tecnici ancora non si intravede, a distanza di diversi anni dall’inizio di questo percorso, una disponibilità reale di Enel a compiere i passi necessari a restituire alla comunità brindisina una riparazione per i danni ambientali subiti e una traccia concreta di cambiamento per il presente e per il futuro. Se Enel, che spesso in passato ha violato i patti sottoscritti, oggi appare addirittura avara nell’assumere impegni credibili e si trincera dietro percentuali (attorno al 5 %) fin troppo modeste, vuol dire che non si ha una percezione esatta di quanto robusta sia oggi la domanda sociale di discontinuità. Per questo, con senso di responsabilità, chiediamo a Enel di tornare a discutere con serietà di abbattimento delle quote di carbone utilizzato, di conseguente abbattimento del Co2, ma anche di significativa riduzione di tutte le emissioni inquinanti, nonché delle compensazioni attese per le molteplici eredità ambientali e sanitarie che la città di Brindisi si trova a fronteggiare”. .  
   
   
VISURE CATASTALI NAZIONALI PRESSO GLI SPORTELLI DELLE POSTE ITALIANE  
 
Trento, 9 dicembre 2009 - In relazione al comunicato congiunto dell´Agenzia del Territorio e di Poste Italiane, pubblicato sugli organi di stampa locali nei giorni scorsi, che annuncia la possibilità di ottenere le visure catastali presso gli uffici postali, il Servizio Catasto della Provincia autonoma di Trento, che gestisce il servizio su delega dello Stato, comunica che l´accordo pubblicizzato riguarda solo le visure disponibili sul territorio nazionale ad esclusione delle Province di Trento e di Bolzano che non sono state interessate dall´iniziativa .  
   
   
TRENTO: CAVE DI PORFIDO, NUOVI CRITERI PER I CONTRIBUTI RIDEFINITI DALLA GIUNTA PROVINCIALE I TERMINI PER I PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI  
 
Trento, 3 dicembre 2009 - La Giunta provinciale ha provveduto il 3 dicembre, su proposta dell´assessore all´industria, artigianato e commercio Alessandro Olivi, ad approvare il nuovo testo dei Criteri per l´assegnazione dei contributi previsti dalla legge provinciale 6/1988 (Interventi per il settore minerario) per i progetti per opere infrastrutturali e di miglioramento dell´ambiente di lavoro nelle cave di porfido. La legge provinciale 18 febbraio 1988, n. 6 prevede che la Giunta possa concedere contributi a fondo perduto ai Comuni, loro consorzi, altri enti pubblici (nella misura del 60% della spesa ammissibile) noncheÌ consorzi di imprese operanti nel settore estrattivo provinciale al fine di favorire il razionale proseguimento dell’attività estrattiva ed il miglioramento dell’ambiente di lavoro nel settore delle cave. Oltre che per facilitare la consultazione da parte dei potenziali beneficiari dei contributi, la riscrittura e l´aggiornamento dei Criteri si è resa necessaria per recepire le disposizioni del Regolamento Ce n. 1998/2006 in tema di aiuto di importo limitato (de minimis). Per dare attuazione alla delibera della Giunta provinciale approvata lo scorso giugno relativa all´importo di aiuto limitato e compatibile (500 mila euro la misura massima), e per ridefinire i termini dei procedimenti amministrativi. In sintesi, con la modifica proposta, la misura del contributo concedibile ai consorzi di imprese di piccole dimensioni è del 15% e del 7,5% per i consorzi di imprese di medie dimensioni; in alternativa agli stessi è concedibile un contributo nella misura del 30% della spesa ammissibile a titolo di de minimis. Questi i nuovi termini del procedimento: ▪ entro il 30 settembre di ogni anno viene approvata, con determinazione del dirigente del Servizio Minerario, la graduatoria delle domande di contributo presentate al Servizio Minerario entro il 31 luglio di ogni anno; ▪ dopo l’approvazione della graduatoria viene comunicato al richiedente la posizione in graduatoria e l’ammissione a finanziamento, richiedendo l’invio del progetto esecutivo, corredato dalla relativa documentazione; ▪ entro 60 giorni, decorrenti dal giorno seguente la presentazione del progetto esecutivo, viene adottata determinazione del dirigente del Servizio Minerario di concessione formale del contributo. .  
   
   
ULTIMATUM PER LA ADELCHI  
 
 Bari, 9 dicembre 2009 - “Il Gruppo Adelchi dovrà comunicare entro il 21 dicembre se intende rilanciare la propria attività e in che modo progetta di farlo. Non ci saranno ulteriori proroghe: l’azienda deve rendersi conto che ogni giorno senza prospettive è un giorno sprecato”. L’ha annunciato la Vice Presidente e Assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone al termine dell’incontro tra Regione Puglia, Provincia di Lecce, rappresentanti dell’impresa, Confindustria e Sindacati, che hanno sottoscritto un documento chiarendo date e impegni. In particolare, se l’azienda intende rilanciare l’attività di La Nuova Adelchi, Gsc Plast e C. R. C, dovrà fornire alla task-force regionale la ricognizione della posizione debitoria complessiva, il piano di risanamento finanziario e il piano di reimpiego dei lavoratori. “Una condizione – secondo la Vice Presidente – fondamentale per procedere con qualsiasi altra azione”. “Se l’azienda intende trasferire l’attività all’estero – ha detto – deve dircelo subito e deve anche comunicarci esattamente la sua esposizione debitoria e quanti lavoratori intende reintegrare. Solo dopo aver individuato la dimensione del problema occupazionale potremo procedere con la pianificazione di altre azioni che permettano ai lavoratori di rientrare nel mercato. Senza questo chiarimento avremo solo perso tempo prezioso. Per poter agire dobbiamo ricevere queste informazioni subito e non quando saranno scaduti i tempi per gli ammortizzatori sociali”. Il Gruppo Adelchi, che conta 700 dipendenti di cui 600 in cassa integrazione, a fine novembre ha comunicato l’impossibilità di consentire il rientro dei lavoratori previsto dall’accordo siglato lo scorso 26 ottobre con la Regione, la Provincia di Lecce, Confindustria e i Sindacati, indicando come possibile data di ripresa lavorativa il 25 gennaio prossimo. Motivo del ritardo la propria esposizione debitoria. Un comportamento, questo, fortemente stigmatizzato dall’Assessore al Lavoro Michele Losappio presente, con la Vice Presidente, all’incontro di questa mattina. “C’è stata – ha dichiarato a chiare lettere – la revoca unilaterale di un accordo sottoscritto. Questo ha vanificato due mesi di lavoro, dalla Regione alla filiera istituzionale. Si è trattato di una revoca sbagliata nel merito e nel metodo, di fronte alla quale la Regione si dissocia”. Stigmatizzata anche, nel corso dell’incontro, l’assoluta assenza di interessamento da parte del Governo nazionale. Anche per questo, l’accordo firmato oggi prevede di attivare una riunione politica, presso la Provincia di Lecce, con la deputazione salentina e i rappresentati del Governo sul Tac e gli strumenti per affrontare la crisi e garantire l’occupazione. .  
   
   
WORKSHOP I RISULTATI DEL PROGETTO ERGONOMIA FVG ESPERIENZE E APPLICAZIONI ALLA PRODUZIONE INDUSTRIALE E ARTIGIANALE  
 
 Udine, 9 dicembre 2009 - L’idea di unire l’ergonomia al design per dare più valore ai prodotti, rendere più confortevoli le nostre attività e più competitive le imprese che li producono, ha dato origine al Progetto Ergonomia Friuli Venezia Giulia. Costola del più ampio Progetto Domotica, Ergonomia Fvg ha coinvolto numerose imprese di diversi settori: del mobile e della sedia, in primo luogo, ma anche produttori di apparecchiature sanitarie o aziende del distretto del coltello di Maniago, solo per citare alcuni casi. I risultati complessivi di Ergonomia Fvg, al termine del secondo ciclo di attività che ha avuto ancora una volta quale consulente d’eccezione il prof. Antonio Dal Monte, vengono presentati in uno workshop che aiuterà a comprendere come l’ergonomia si integri con gli apporti forniti dal design – oltre che con la capacità, l’inventiva e l’intuizione di progettisti e imprenditori – per ottenere un prodotto finale migliore. L’iniziativa di Area Science Park ha offerto assistenza alle imprese nella rivisitazione dei prodotti e fornito linee guida, spunti e nuove soluzioni progettuali per migliorarne le prestazioni in termini di comfort, efficienza e sicurezza. All’incontro porteranno il loro contributo alcuni fra i massimi esperti del settore operanti in Friuli Venezia Giulia. Mercoledì 9 dicembre 2009 - ore 16. 30 Sala Convegni Confindustria Udine – largo Melzi 2 (Ud). Programma Ore 16. 30 – Saluti E Introduzione: Alessandro Calligaris - Presidente Confindustria Friuli Venezia Giulia; Giancarlo Michellone - Presidente Area Science Park. Interventi: “Ergonomia cognitiva: prodotti belli, utili e semplici” Walter Gerbino - Dipartimento di Psicologia "Gaetano Kanizsa" Università degli Studi di Trieste; “Ergonomia applicata al design industriale” Franco Grossi - Docente di Ergonomia Applicata Università degli Studi di Trieste; “La progettazione centrata sull’utente” Antonella Toffetti - Centro Ricerche Fiat – Orbassano (To); “Ergonomia di prodotto: come valutarla e quantificarla” Francesco Marcolin - Presidente Ergocert - Ente di Certificazione per l’Ergonomia, ergonomo europeo certificato; Guglielmo Antonutto- Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biomediche Università degli Studi di Udine. “Ergonomia applicata alle produzioni locali: due anni di esperienza in Friuli Venezia Giulia” Antonio Dal Monte - Esperto in Ergonomia e Medicina dello sport Ore 19. 00 – Dibattito & Conclusioni. .