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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Dicembre 2009
PRIVACY: AMMINISTRATORI DI SISTEMA  
 
Domani 15 dicembre scade il termine per regolarizzare la posizione degli amministratori di sistema. Ricordiamo che il 27 novembre 2008 il Garante della Privacy aveva emanato un provvedimento riguardante misure e accorgimenti prescritti ai titolari dei trattamenti effettuati con strumenti elettronici relativamente alle attribuzioni delle funzioni di amministratore di sistema. Tale provvedimento è consultabile digitando l’indirizzo internet http://www. Garanteprivacy. It/garante/doc. Jsp?id=1577499.  
   
   
PRIVACY: NO AL TELEMARKETING CON NUMERI CASUALI  
 
E´ vietato effettuare telefonate commerciali usando sistemi che generano numerazioni casuali. Tanto più se gli abbonati vengono contattati con chiamate preregistrate. Lo ha stabilito il Garante privacy intervenendo contro una azienda vinicola a seguito delle segnalazioni di numerosi cittadini che lamentavano la ricezione di telefonate indesiderate, in alcuni casi preregistrate. Per le sue comunicazioni commerciali l´azienda non utilizzava, né direttamente né attraverso i propri call center, i numeri presi dagli elenchi telefonici, ma si serviva di un sistema che generava i numeri da contattare attraverso sequenze casuali. Le sequenze erano elaborate con criteri geografici e i numeri non erano abbinati a dati anagrafici. Nel suo provvedimento di divieto (relatore Giuseppe Fortunato) l´Autorità ha spiegato che anche il numero casualmente composto e chiamato telefonicamente deve considerarsi "dato personale", in quanto ricollegabile, anche indirettamente, a una persona identificata o identificabile. Di conseguenza, in base alle norme sulla privacy, per poter utilizzare anche questo tipo di numerazione a fini commerciali è necessario il previo consenso dell´interessato. Tanto più laddove si utilizzino modalità di contatto con chiamate preregistrate per le quali il consenso è obbligatorio, come più volte ribadito dal Garante. Accertata l´illiceità del trattamento, il Garante ha vietato all´azienda di usare sistemi che generano tramite digitazione casuale numeri di telefono con i quali contattare gli interessati. La società dovrà inoltre cancellare tutti i dati personali per i quali non risulta documentato tale consenso. La mancata osservanza del provvedimento del Garante espone a sanzioni penali (reclusione da tre mesi a due anni) e amministrative (pagamento di una somma da trentamila a centottantamila euro).  
   
   
PRIVACY: RISCOSSIONE: MAGGIORI GARANZIE PER I CONTRIBUENTI  
 
Prosegue l´azione del Garante privacy per la messa in sicurezza del sistema informativo del fisco. Sotto la lente il servizio di riscossione a mezzo ruolo, attualmente in fase di riorganizzazione a seguito di profonde modifiche introdotte da una importante riforma di settore che ha riportato la gestione della riscossione in capo all´Amministrazione finanziaria. L´autorità ha chiesto ad Agenzia delle Entrate, a Equitalia e alle società del gruppo Equitalia maggiori garanzie per i contribuenti, informazioni più chiare sull´uso dei dati personali, adozione di elevate misure di sicurezza, utilizzo di informazioni indispensabili e aggiornate. Le prescrizioni dell´Autorità tengono conto dei risultati di accertamenti ispettivi che hanno riguardato, oltre agli accessi all´anagrafe tributaria da parte degli agenti della riscossione, anche problematiche più generali del servizio. Agenzia delle entrate, Equitalia e le società partecipate dovranno definire, entro e non oltre i termini indicati dal Garante, le diverse competenze e responsabilità rispetto al trattamento dei dati. Ciò consentirà anche un più agevole esercizio dei diritti da parte dei contribuenti che potranno così individuare con più facilità i destinatari cui rivolgere le loro istanze (accesso, rettifica, cancellazione dei dati ecc. ). Un´informativa semplice e chiara che indichi, tra l´altro, le rispettive competenze sul trattamento dei dati dovrà comunque essere inserita nell´avviso o nella cartella esattoriale inviata al contribuente. Agenzia delle entrate ed Equitalia dovranno, inoltre, rivedere l´articolazione delle diverse banche dati, superando le attuali sovrapposizioni che derivano dalla precedente ripartizione sul territorio del servizio della riscossione, evitando rischi per la correttezza dei dati. Nel sistema informativo dovranno essere contenuti dati il più possibile esatti, aggiornati e pertinenti, conservati per periodi di tempo stabiliti a seconda delle esigenze. Agenzia delle entrate dovrà, infine, garantire elevate misure di sicurezza e predisporre procedure di controllo interno sugli accessi effettuati a fine di riscossione all´anagrafe tributaria, con particolare riguardo all´anagrafe dei rapporti bancari. Ciò anche in relazione agli accessi effettuati dagli enti locali, tramite società esterne, al fine di reperire informazioni per la riscossione delle proprie entrate. Analoghi controlli dovranno essere predisposti da Equitalia sulle attività svolte dalle società del gruppo e da Sogei. Prescrizioni analoghe sono state impartite dal Garante alla Regione Siciliana e alle società che si occupano della riscossione nell´isola.  
   
   
PRIVACY: VIGILANZA PIÙ "VIGILATA" NEGLI AEROPORTI - ACCESSI ALLE AREE RISERVATE CON IMPRONTE DIGITALI  
 
Il Garante per la protezione dei dati personali ha autorizzato una società, che svolge attività di vigilanza e sicurezza aeroportuale, a trattare i dati biometrici dei dipendenti che accedono alle aree riservate ed esposte a rischio sicurezza degli aeroporti di Milano "Linate" e "Malpensa", Roma "Fiumicino", Venezia e Pisa. L´azienda aveva sottoposto alla verifica preliminare del Garante un progetto che prevedeva la possibilità di rilevare con il sistema biometrico la presenza dei lavoratori. Il progetto escludeva comunque il controllo sull´orario di lavoro. L´esigenza della società era quella di scongiurare accessi indebiti nelle cosiddette "aree sterili" (security restricted area) degli aeroporti, ovvero nelle zone preposte ai controlli pre-volo dei passeggeri, dei bagagli a mano e da stiva, delle merci e degli operatori aeroportuali di staff. Per tali aree il "Programma Nazionale di Sicurezza" prevede non solo limitazioni di accesso, ma anche particolari misure di sicurezza necessarie per prevenire, ad esempio, l´introduzione a bordo degli aeromobili di armi, ordigni esplosivi e qualsiasi altro oggetto pericoloso. Il sistema biometrico contenuto nel progetto si basa sul confronto tra le impronte digitali rilevate e il template (la rappresentazione in codice numerico), memorizzato e cifrato su una smart card nell´esclusiva disponibilità del lavoratore, che ha prestato preventivamente il proprio specifico consenso al trattamento dei dati. L´autorità (con un provvedimento di cui è stato relatore Mauro Paissan) ha ritenuto proporzionati la raccolta e l´uso delle impronte digitali dei dipendenti in relazione agli accessi alle sole "aree sterili". Ha tuttavia prescritto alla società di prevedere modalità alternative di accesso e identificazione e di fornire ai dipendenti un´apposita informativa che indichi la natura facoltativa del consenso al trattamento dei dati biometrici. I dati relativi agli accessi alle "aree sterili" potranno essere conservati per un tempo massimo di sette giorni .  
   
   
OBBLIGATORIO IL PASSAPORTO INDIVIDUALE PER I MINORI  
 
Dal 25 novembre 2009 anche in Italia diventa obbligatorio il passaporto individuale. I minori che viaggiano, quindi, non potranno essere iscritti sul documento del genitore; viene inoltre stabilita una durata temporale differenziata del passaporto a seconda dell´età del minore. La norma (L. 166/09, pubblicata nella G. U. N. 274 del 24 novembre 2009), attua il Regolamento Ce n. 444/2009, che, al fine di garantire una maggiore tutela ai bambini, introduce il principio “una persona – un passaporto”: il documento e i dati biometrici da esso riportati devono essere riconducibili esclusivamente al titolare del passaporto stesso. La maggiore individuabilità dei minori che viaggiano permetterà di contrastare meglio i crescenti fenomeni di sottrazione indebita e tratta internazionale di minori. L’individuabilità è garantita, oltre che dall’eliminazione della possibilità di iscrizione del minore sul passaporto del genitore, dalla durata temporale differenziata del documento, al fine di poterne aggiornare la fotografia in relazione alla crescita del bambino. A breve si aggiungerà anche la rilevazione delle impronte per i maggiori di anni 12, attualmente non prevista. Questa la durata del passaporto: tre anni per i bambini da zero a tre anni, cinque anni per i minori da tre a diciotto anni, dieci anni per la validità del passaporto ordinario. Per i minori di età inferiore ai quattordici anni, l’uso del passaporto è subordinato alla condizione che il minore viaggi in compagnia di uno dei genitori (o tutore o altra persona delegata ad accompagnarli). I passaporti contenenti l´iscrizione di minori rilasciati fino ad oggi rimangono comunque validi fino alla scadenza e tutte le richieste di iscrizione del figlio minore sul proprio passaporto pervenute fino al 24 novembre saranno evase fino al 15 dicembre .  
   
   
MARCHE E FOGLIETTI BOLLATI PER CAMBIALI  
 
Dallo scorso 6 dicembre 2009, le vecchie marche da bollo ed i foglietti di carta bollata per le cambiali non saranno né utilizzabili, né rimborsabili. Fino a quella data è stato possibile assolvere l´imposta di bollo usando appositi foglietti filigranati (ben cinquantuno diversi tagli), acquistabili presso le rivendite di tabacchi, oppure applicare la tradizionale marca da bollo sulla cambiale. La Finanziaria 2007 aveva previsto che dal 1° gennaio 2007 i valori bollati non costituivano più un sistema di pagamento dell´imposta di bollo. Il Ministero dell´economia e delle finanze, con il decreto ministeriale 25 maggio 2007, aveva dichiarato fuori corso, dal 1° settembre 2007 i valori bollati con importi espressi in lire, in lire-euro ed in euro. Il provvedimento non aveva dichiarato il fuori corso dei foglietti bollati per cambiali e le marche da bollo per cambiali che, dunque, mantenevano la loro validità. L”art. 1 del decreto ministeriale 26 maggio 2009 dispone che, a decorrere dal centottantesimo giorno dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (6 dicembre 2009), i suddetti valori non hanno più diritto di circolare e prevede che, a decorrere dal 9 giugno 2009, possono essere avviate le procedure per la distruzione dei valori bollati non ancora distribuiti ai rivenditori. A seguito dell´emanazione del decreto ministeriale è previsto che vi sia il solo foglietto per cambiali privo, al momento dell´acquisto, del valore del bollo e sul quale dovrà essere apposto il contrassegno telematico rilasciato dagli intermediari convenzionati con l´Agenzia delle Entrate (rivenditori di generi di monopolio e altri soggetti autorizzati alla vendita), attestante il pagamento dell´imposta dovuta. Dopo il 5 dicembre le eventuali scorte di privati cittadini, enti e amministrazioni sono foglietti inservibili o hanno valore solo per il mercato filatelico .  
   
   
KASPERSKY LAB: TOP20 DEI MALWARE DI NOVEMBRE  
 
Nella sottostante tabella si trovano i programmi dannosi e potenzialmente indesiderati che sono stati individuati sui computer degli utenti e neutralizzati al primo rilevamento.
Posizione Malware Variazione N° computer infettati
1 Net-worm. Win32. Kido. Ir 0 330. 305
2 Net-worm. Win32. Kido. Iq Nuovo 174. 351
3 Net-worm. Win32. Kido. Ih -1 145. 332
4 Virus. Win32. Sality. Aa 0 128. 737
5 Worm. Win32. Flystudio. Cu 0 93. 848
6 not-a-virus:Adware. Win32. Boran. Z -3 84. 825
7 Trojan-downloader. Win32. Vb. Eql -1 63. 287
8 Trojan-downloader. Wma. Getcodec. S 9 48. 426
9 Virus. Win32. Virut. Ce 1 47. 812
10 Virus. Win32. Induc. A -3 46. 252
11 Worm. Win32. Autorun. Awkp -2 36. 453
12 Packed. Win32. Black. D -4 36. 422
13 Packed. Win32. Black. A -2 35. 094
14 Trojan-dropper. Win32. Flystud. Yo -1 34. 638
15 Worm. Win32. Autorun. Dui -3 32. 493
16 Packed. Win32. Klone. Bj -1 31. 963
17 Worm. Win32. Mabezat. B 1 29. 804
18 Packed. Win32. Krap. Ag Nuovo 26. 041
19 Trojan-gamethief. Win32. Magania. Ckqi Nuovo 25. 529
20 Trojan. Win32. Genome. Bjgu Nuovo 24. 730
Nel complesso, le variazioni nella prima Top 20 sono state limitate, tuttavia vi sono alcuni elementi degni di nota. Innanzitutto Kido. Iq è entrato in classifica direttamente in seconda posizione. Questo malware ha funzioni simili a quelle del primo classificato nei mesi passati, ovvero Kido. Ir, entrato in classifica a settembre. In secondo luogo il downloader multimediale Getcodec. S è salito di ben 9 posizioni, e la quantità di computer su cui Getcodec è stato individuato è più che raddoppiata. Ricordiamo che Getcodec. S si diffonde insieme al worm P2p-worm. Win32. Nugg in modo del tutto analogo alla versione precedente dello stesso malware, cioè Getcoded. R. È evidente che i cybercriminali stanno tentando per l´ennesima volta di diffondere P2p-worm. Win32. Nugg, utilizzando la rete di scambio file Gnutella (nella fattispecie la popolare applicazione Limewire). Questo worm è inoltre il downloader di diversi malware, il che lo rende ancora più pericoloso per i computer degli utenti. Un´altra novità interessante è Packed. Win32. Krap. Ag. Come le altre versioni di Packed, anche questa sta ad indicare uno speciale "pacchetto" di malware. In questo caso i malware, accuratamente nascosti all´interno di wrapper regolarmente modificati, rientrano tra gli antivirus fittizi. In altre parole, il 18° posto della classifica è in pratica rappresentato da pseudo-antivirus. Fin dal suo ritorno, il trojan dei giochi Magania ha occupato una posizione di rilievo in classifica: a novembre la variante Magania. Cbrt, che si trovava al 19° posto, è stata sostituita dalla nuova variante Magania. Ckqi. La seconda tabella descrive la situazione su Internet. In questa classifica si trovano infatti malware che sono stati individuati nelle pagine Web nonché tutti quelli i cui tentativi di caricamento avvengono sempre attraverso le pagine Web.
Posizione Malware Variazione Numero download
1 Trojan-downloader. Js. Gumblar. X 0 1714509
2 Trojan-downloader. Html. Iframe. Sz 1 189881
3 Trojan-clicker. Js. Iframe. Be Nuovo 170319
4 not-a-virus:Adware. Win32. Boran. Z 0 136748
5 Trojan. Js. Redirector. L 0 130271
6 Trojan. Js. Ramif. A Nuovo 115163
7 Trojan. Js. Agent. Aat 1 55291
8 Trojan-clicker. Html. Agent. Aq -2 47873
9 Trojan. Html. Fraud. R Nuovo 47473
10 Trojan-downloader. Js. Gumblar. W -8 41977
11 Trojan. Js. Iframe. Dy Nuovo 35152
12 Trojan-downloader. Js. Zapchast. M -5 31161
13 Trojan-downloader. Js. Istbar. Cy Nuovo 30806
14 Trojan-clicker. Js. Iframe. U Nuovo 30553
15 Trojan-downloader. Js. Psyme. Gh Rientro 30078
16 Trojan-downloader. Html. Fraudload. B Nuovo 29466
17 Trojan-clicker. Html. Iframe. Ajn Nuovo 29455
18 Trojan. Js. Prygskok. A Nuovo 27804
19 Packed. Win32. Krap. Ag Nuovo 26770
20 Trojan-downloader. Js. Luckysploit. Q -5 26175
Gumblar continua nella sua avanzata in tutto il mondo. È leader dei malware via Internet, con un distacco notevole sugli altri e una quadruplicazione in termini di quantità di tentativi singoli di scaricamento. L’attacco di Gumblar prosegue anche a novembre. Tuttavia, a differenza degli attacchi di sei mesi fa, questa volta tutti i componenti (downloader, exploit, file eseguibile principale) nel corso del mese sono stati modificati con una regolarità decisamente invidiabile. Gli pseudo-antivirus sono comparsi anche nella seconda classifica. Uno dei metodi con cui si diffondono è il download sul computer dell´utente da pagine Web, costruite secondo uno schema standard e incorporate in diversi programmi-truffa associati. A novembre i siti Web più popolari da cui vengono scaricati gli pseudo-antivirus da noi individuati sono Trojan. Html. Fraud. R e Trojan-downloader. Html. Fraudload. B. Da queste pagine si scaricano anche i malware di tipo Packed. Win32. Krap. Ag di cui si è detto in precedenza, fatto che spiega la loro presenza in questa classifica. Le altre novità, secondo una tradizione ormai consolidata, sono script di download di diversi livelli di complessità e capacità di auto-offuscamento. Dai risultati di novembre il quadro nel complesso risulta invariato. Al momento lo schema più popolare di diffusione dei malware è "script dannoso + exploit + file eseguibile" e "script dannoso + file eseguibile". In questo modo, nella maggior parte dei casi si diffondono i malware la cui finalità è il furto di dati personali o di denaro. Alcuni esempi sono: Trojan-psw. Win32. Kates (il cui download rappresenta lo scopo principale degli attacchi di Gumblar), lo stesso Trojan-spy. Win32. Zbot (trojan molto diffuso, che si diffonde attivamente con l´aiuto di script downloader e di diverse applicazioni di spam) e vari tipi di pseudo-antivirus. Un´altra tendenza riscontrata nei mesi precedenti e confermata a novembre è la diffusione di falsi antivirus con l´ausilio di pagine Web dalla struttura standard. Inoltre, i cybercriminali utilizzano attivamente i wrapper (soprattutto quelli polimorfi), contando sul fatto che tali sistemi permettono di impedire l´individuazione dei malware nascosti al loro interno senza però modificarne le funzionalità. Ulteriori informazioni: www. Kaspersky. It - www. Viruslist. Com . .
 
   
   
ICT: MOLTEPLICI OPPORTUNITÀ PER INCREMENTARE I RICAVI, CONSENTENDO DI AUMENTARE IL PREZZO E LA QUOTA DI MERCATO O GENERANDO DIRETTAMENTE NUOVE FONTI DI FATTURATO  
 
Il 2 dicembre 2009 si è svolto presso l´Aula Rogers del Politecnico di Milano il Convegno "2009, l´anno terribile: un bilancio solo negativo per l´Ict" organizzato dalla Management Academy for Ict Executives della School of Management del Politecnico di Milano. Durante il Convegno sono stati presentati i risultati delle Ricerche e dei Workshop che hanno coinvolto, nel corso del 2009, oltre 300 tra Cio ed Executives di Line delle principali imprese italiane, sui temi più rilevanti della gestione delle tecnologie a supporto del business. "In un numero sempre più significativo di casi - afferma Andrea Rangone, Responsabile Scientifico della Management Academy - la Direzione Ict sta riuscendo ad emergere dalla logica di puro centro di costo, per diventare un driver propositivo nella creazione di ricavi per il business, rendendo possibile l´innovazione di prodotto (ad esempio il caso della domotica e dell´automotive), lo sviluppo di nuovi servizi differenziali (ad esempio gli alerting sms premium), l´ apertura di nuovi canali e-commerce B2c (ad esempio ciò che sta accadendo nel settore Fashion), ecc. " A partire dalla seconda metà del 2008, la crisi finanziaria globale ha investito in modo pesante le aziende di tutto il mondo. Il sistema economico internazionale è stato sottoposto a forti scosse che, a partire dal sistema creditizio americano, hanno generato una reazione a catena sull´intero sistema economico internazionale. In questo quadro, anche per l´Ict, oggetto fondamentale di costi e investimenti, si pongono interrogativi relativi al ruolo da giocare nella transizione e negli scenari futuri. In questo contesto, la Management Academy for Ict Executives nasce per iniziativa del Mip, la Business School del Politecnico di Milano, in collaborazione con Cefriel e con il patrocino di Assinform, Aused e Clubti, come progetto culturale per rispondere al profondo processo di trasformazione delle Direzioni Ict e dei propri Executives a supporto della competitività e dell´innovazione del business. Se guardiamo alle ricadute della crisi sulla Direzione Ict, si delinea una situazione analoga a quella delle imprese nel suo complesso. In particolare, circa il 60% dei Cio segnala, nel corso del 2009, una riduzione degli investimenti (Capex) per lo sviluppo di progetti Ict rispetto al 2008, mentre in poco più del 10% dei casi si registra un maggiore investimento. Migliore la previsione 2010: circa il 30% dei Cio prevede un aumento degli investimenti, a fronte, tuttavia, di un´analoga percentuale che prevede un ulteriore calo. Nel corso del 2009, si riducono anche i costi operativi di gestione delle Ict (Opex) in circa il 60% delle imprese. Analogamente a quanto visto per gli investimenti, solo in un´impresa su 3 tali costi si ridurranno anche nel corso del 2010. Concretamente, la maggior parte delle "contromisure" vanno sicuramente nella direzione della riduzione dei costi. Gran parte dei Cio intervistati (67%) dichiara di aver rinegoziato i contratti in essere con i fornitori di servizi Ict e di aver messo in atto cambiamenti a livello di organizzazione e processi con un obiettivo di ottimizzazione (51%). Da evidenziare, però, l´approccio positivo di un 20% dei Cio, che, in controtendenza, ha dichiarato l´intenzione di effettuare nuovi investimenti Ict proprio per rispondere alla situazione di crisi. Il profondo cambiamento di ruolo che l´Ict sta attraversando per supportare la competitività e l´innovazione delle organizzazioni private e pubbliche spinge verso un cambiamento di ruolo per le persone chiave operanti nell´Ict. Sia dal lato della domanda che da quello dell´offerta, in particolare, gli Executives dell´Ict sono sempre più spesso chiamati ad allargare le loro competenze per contribuire all´innovazione e partecipare alle strategie e alle decisioni chiave dell´azienda in cui operano. "Sempre più Cio - afferma Mariano Corso, Responsabile Scientifico della Management Academy - sono impegnati a portare avanti nelle proprie Direzioni complessi percorsi di cambiamento organizzativo per rispondere alle nuove esigenze del business e ai mutamenti dell´offerta. Occorre, in particolare, una vera e propria metamorfosi di alcuni dei ruoli chiave della direzione che devono assumere nuove caratteristiche e competenze" Le Ricerche hanno consentito di entrare nel merito dell´impatto dei cambiamenti in atto sulle strutture organizzative e sulle competenze delle Direzioni Ict. Analizzando il trend di sviluppo dei ruoli della Direzione Ict per i prossimi tre anni, emerge una forte spinta allo snellimento del Nucleo operativo (43% dei casi) e all´aumento significativo delle risorse dedicate al Demand Management (38%), alla Linea intermedia (39%) e al Supply Management (28%). Tali ruoli risultano essere oggi prioritari per la Direzione Ict: i Demand Manager devono affiancare le Line of Business in questo periodo di congiuntura, suggerendo opportunità di innovazione o aiutando ad anticipare possibili vincoli tecnologici ai progetti di trasformazione; i Supply Manager devono sapersi interfacciare efficacemente con i fornitori per ottenere da loro i migliore contributo in termini di condizioni contrattuali e risposta al cambiamento; la Linea Intermedia, infine, ha un ruolo sempre più importante nella gestione e nel coordinamento di progetti e servizi in condizioni di risorse limitate. Le Ricerche inoltre hanno permesso di fornire un quadro delle competenze presidiate dalla Direzione Ict e del relativo trend di sviluppo nei prossimi tre anni. Complessivamente, le Direzioni Ict stimano di possedere un elevato livello di competenze relativamente ai processi di business, mentre le competenze di sourcing e di gestione delle relazioni sembrano essere meno presidiate. Tale indicazione, mette in luce la difficoltà in cui le Direzioni Ict si sono trovate negli ultimi mesi rispetto alle richieste stringenti del business da un lato e nei confronti del rapporto con i fornitori dall´altro. In qualche modo le figure di Demand e Supply Manager sono state quelle maggiormente messe alla prova dalla crisi perché le più esposte ai primi segnali. Dalle attività di ricerca di quest´anno dell´Academy emerge come la difficile fase congiunturale che le imprese si trovano a fronteggiare, nel nostro Paese e nel contesto economico globale, vada affrontata da chi si occupa di Ict con il senso di responsabilità di chi è consapevole di presidiare una delle leve di innovazione e cambiamento più potenti. Alcuni casi analizzati dimostrano come il futuro delle Ict e delle sue figure chiave possa e debba essere sempre più strategico. Il ruolo dei player del mercato Ict, in questo contesto, appare fondamentale nel facilitare o al contrario ostacolare questa evoluzione. La sfida è anche per loro accompagnare e sostenere i clienti nelle sfide future. La Management Academy for Ict Executives intende costituire in questo quadro un punto di riferimento per lo sviluppo della cultura manageriale nell´ambito Ict e favorire l´incontro e lo sviluppo di una community che comprenda i decisori della domanda e offerta Ict.  
   
   
CASSAZIONE: PRIMA PRONUNCIA SUI FALSI PROGRAMMI MUSICALI  
 
Una causa pilota promossa in sede penale dalla Siae in materia di falsi programmi musicali si è conclusa con esito positivo per il diritto di autore. Con sentenza n. 40783/09 la Corte Suprema di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso dell’imputato, confermando in via definitiva la condanna disposta in primo grado dal Tribunale di Roma nel 2006 e ribadita dalla Corte di Appello nel 2008, in ordine ai reati di truffa aggravata nei confronti di ente pubblico e di utilizzazione abusiva delle opere musicali di cui all’art 171 lett. B) della Legge n. 633/41. La vicenda giudiziaria trae origine da una denuncia della Siae risalente al 2001 con la quale - a seguito delle verifiche svolte dai tecnici musicali presso noti bar e pubblici esercizi della Capitale - è stata accertata, e portata a conoscenza dell’Autorità Giudiziaria, l’esistenza di una vasta organizzazione con finalità illecite. In particolare, alcuni soggetti inizialmente individuati dalle indagini del P. M. Sono stati nel prosieguo prosciolti, mentre è stata affermata la responsabilità penale dell’imputato nella triplice veste di organizzatore delle manifestazioni, di autore e di editore associato alla Siae. Attraverso un meccanismo truffaldino ben collaudato venivano presentati programmi musicali per intrattenimenti mai svolti ovvero con indicazione di brani (i cui titoli erano riconducibili a società di edizione di proprietà dell’imputato o di suoi congiunti) diversi da quelli effettivamente eseguiti ed appartenenti al repertorio tradizionale e di successo. In tal modo si era reso possibile lucrare indebiti ed ingenti compensi per diritti di autore, nonostante i provvedimenti cautelativi nel frattempo adottati dall’Ente. Entrambe le pronunce di merito hanno inoltre riconosciuto i danni patrimoniali e morali subiti dalla Siae, anche nella forma indiretta derivante dall’attività spesa per la neutralizzazione della condotta illecita. La Siae ha presentato numerose denunce per fatti analoghi dal momento che la compilazione accurata e fedele del programma musicale costituisce il necessario presupposto per la corretta ripartizione dei compensi agli aventi diritto, da intendersi come il "cuore" dell’attività di intermediazione svolta dall’Ente per la tutela dei diritti economici dei propri associati .  
   
   
GIUSTIZIA ITALIANA: ABI E MINISTERO LANCIANO IL PORTALE ‘ABIFOR-EJUSTICE’  
 
Al ‘Salone della Giustizia’ di Rimini varato il nuovo progetto di formazione congiunta per rendere più veloce e semplice il processo di digitalizzazione della giustizia. Aderiscono anche Germania e Austria. Lo scorso 3 dicembre al Salone della Giustizia di Rimini è stato presentato il nuovo portale di formazione a distanza “Abifor-ejustice” sui temi della giustizia elettronica. Il progetto, messo a punto dall’Associazione bancaria italiana in collaborazione con il Ministero della Giustizia, è rivolto a magistrati, cancellieri, avvocati e a tutti gli operatori del settore. Si tratta di un’iniziativa fruibile online attraverso un portale telematico multi-servizi, “Abiforejustice” che coinvolgerà anche altri Stati dell’Unione europea tramite la creazione di un ambiente di apprendimento virtuale comune. Il progetto vanta già l’adesione dei Ministeri della giustizia tedesco e austriaco e permetterà uno scambio di informazioni e di prassi organizzative fruibile per tutti gli operatori di giustizia dei Paesi europei aderenti all’iniziativa nella prospettiva di sviluppare un progetto internazionale a lunga durata per la formazione a distanza sui temi della giustizia elettronica. L’importanza della ‘svolta telematica’ è stata a lungo sostenuta dall’impegno e dal lavoro fatto dal Ministero della Giustizia con la collaborazione attiva dell’Abi. Il progetto, volto a consentire l’invio informatico degli atti processuali e la gestione integrata di tutte le informazioni relative ai procedimenti, è stato, infatti, realizzato nell’ambito dell’intesa siglata dal Ministero con l’Associazione bancaria nel novembre del 2006 per il consolidamento e la diffusione del Processo civile telematico. Il portale, realizzato grazie al contributo di Abiformazione il centro di aggiornamento e formazione dell’Abi, conterrà una sezione video con lezioni ed esercitazioni pratiche interattive per gli utenti, illustrerà l’architettura del Processo civile telematico ed il funzionamento del software attraverso la consolle telematica dell’avvocato e del giudice, spiegherà che cosa si intende per atto ‘telematico’ e processo esecutivo informatico e come approcciarsi alle nuove tecniche che adotteranno il bit come unità di misura dei documenti e non più il numero di pagina. Il passaggio di documenti e atti giudiziari ‘dalla carta al digitale’ comporterà la semplificazione delle procedure, maggiore efficienza e rapidità del servizio accelerando il processo, semplificando gli adempimenti amministrativi e riducendo i costi operativi, mediante la registrazione telematica di provvedimenti, notifiche per posta elettronica certificata, pagamento via web di contributi, diritti e spese .  
   
   
GIUSTIZIA ITALIANA: A GENOVA IL TRIBUNALE È ONLINE  
 
Procede il progetto di digitalizzazione della giustizia civile. Dopo Verona, anche Genova si aggiunge ai Tribunali già attivi ‘in rete’. L’abi e il Ministero della Giustizia lanciano un progetto di formazione online Parte anche a Genova la ‘rivoluzione telematica’ della giustizia. Da oggi, infatti, è ufficialmente operativo il nuovo sistema di comunicazione via Internet che permette lo scambio informatico di atti giudiziari. Entra così nel vivo il progetto di digitalizzazione della giustizia realizzato nell’ambito dell’intesa siglata dall’Abi in collaborazione con il Ministero della Giustizia nel novembre del 2006. Dopo l’avvio del processo online a Verona lo scorso 15 novembre, da oggi anche avvocati e cancellieri del Tribunale di Genova possono depositare atti e documenti e inviare comunicazioni da computer a computer senza dover più fare lunghe file negli uffici giudiziari, non ci sarà più bisogno di archivi fisici e gli atti trasmessi con modalità telematiche avranno lo stesso valore legale di quelli realizzati con le tradizionali modalità cartacee. Attivi ‘in rete’ da oggi anche i distretti di Milano, Brescia e Padova e presto saranno in ‘online’ anche gli atti e le informazioni sulle piazze giudiziarie di Roma, Torino e Bologna. Il passaggio di documenti e atti giudiziari ‘dalla carta al digitale’ comporterà la semplificazione delle procedure, maggiore efficienza e rapidità del servizio accelerando il processo e semplificando gli adempimenti amministrativi, mediante la registrazione telematica di provvedimenti, notifiche per posta elettronica certificata, pagamento via web di contributi, diritti e spese. Il sistema permette la ricerca e il passaggio di informazioni in totale sicurezza, con l’ausilio di password e di altre modalità informatiche che assicurano la privacy e la riservatezza delle persone coinvolte. Per raggiungere nel corso del 2010 un importante stato di avanzamento nella digitalizzazione della giustizia civile sono in corso le attività dei ‘Cantieri di lavoro’ e dei ‘Gruppi guida’, composti da rappresentanti del Ministero della Giustizia e dell’Abi, magistrati, avvocati, cancellieri. Traendo spunto dall’esperienze maturate in materia l’Associazione bancaria italiana ha avviato un progetto di formazione congiunta con il Ministero della Giustizia rivolto a tutti i soggetti pubblici e privati che lavorano nel settore della giustizia elettronica e fruibile online attraverso un portale telematico multi-servizi “Abifor- eJustice”, che coinvolgerà anche altri Stati dell’Unione europea tramite le creazione di un ambiente di apprendimento virtuale comune sui servizi della “giustizia elettronica”. Non c´è più bisogno di sportelli, code, archivi fisici, mobilitazione continua e materiale dei fascicoli. Non solo non si perde, alcuna informazione, ma tutto è più facilmente disponibile online, riducendo enormemente i tempi delle pratiche e i costi per gli utenti e la Pubblica Amministrazione .  
   
   
GIUSTIZIA ITALIANA: DA FIRENZE UN´INNOVATIVA SPERIMENTAZIONE DI DIECI MESI  
 
C´era fino ad oggi la conciliazione stragiudiziale, alternativa al tribunale o tentata prima di adire una corte: un modo per risolvere una controversia cercando di evitare il rischio di imbarcarsi in un processo destinato a trascinarsi per anni. D´ora in poi – almeno presso il tribunale e la Corte d´appello di Firenze, dove la sperimentazione partirà dal mese prossimo - potrà essere invece il giudice a consigliare ai due attori di un processo di rivolgersi ad un conciliatore, se riterrà la causa non complessa e il contenzioso risolvibile con un accordo. E se l´accordo ci sarà, magari fissando un termine di sei mesi per raggiungerlo, sarà lo stesso giudice a renderlo esecutivo. «Si tratta di una rivoluzione culturale e questo aiuterà la giustizia a portare a termine, con maggiore velocità, gli altri processi - commenta l´assessore alle riforme istituzionali, Agostino Fragai –. Per questo la Regione ha creduto al progetto che non si sarebbe potuto realizzare senza il coinvolgimento e l´interesse del mondo delle professioni e di altre istituzioni. E per questo ha deciso di incentivare il ricorso alla mediazione, contribuendo anche alla formazione dei conciliatori. Una vantaggio per tutti: per la giustizia, per i cittadini e per le imprese». Si chiama “Nausicaa”, un nome che evoca l´Odissea, il progetto sulla conciliazione che con la firma del protocollo intesa che c´è stata stamani presso il Tribunale di Firenze apre di fatto la strada, su controversie di natura civile o commerciale, alla conciliazione delegata dagli uffici giudiziari agli organismi di conciliazione accreditati: ovvero il servizio di conciliazione della Camera di Commercio e l´Organismo di conciliazione di Firenze (Ocf), creato dagli Ordini degli avvocati e dei commercial isti fiorentini. A firmare l´accordo sono stati l’Osservatorio sulla Giustizia Civile di Firenze, la Regione Toscana, la Facoltà di Giurisprudenza, l’Università degli Studi di Firenze, la Camera di Commercio di Firenze e l’Organismo di Conciliazione di Firenze. Il protocollo ha ricevuto il sostegno anche del Presidente della Corte di Appello Fabio Massimo Drago, del Presidente del Tribunale di Firenze Enrico Ognibene, dell’Ordine degli Avvocati di Firenze e dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Firenze. «Con questa intesa abbiamo anticipato i decreti che il governo deve ancora emanare – ricorda l´assessore Fragai – Partiamo da Firenze, dove a gennaio inizierà una sperimentazione di dieci mesi. Ma se funzionerà proporremo naturalmente di estendere la pratica anche agli altri distretti». Finora la conciliazione è stata una strada alternativa al processo a cui sono ricorse soprattutto le imprese. «Ma ad un mediatore terzo, che è sempre un avvocato o un commercialista accreditato – aggiunge l´assessore -, possono ricorrere anche i consumatori che hanno un contenzioso con un´azienda o cittadini tra loro in disaccordo». Il primo passo, per incentivare la conciliazione, sarà farla meglio conoscere: per questo saranno aperti sportelli informativi presso il tribunale e la Corte d´appello di Firenze. Il secondo impegno preso con l´accordo di stamani riguarda la formazione dei conciliatori. Su questo la Regione ha investito direttamente 15 mila euro attraverso la fondazione Carmignani. I risultati della sperimentazione fiorentina saranno monitorati dall´Università.  
   
   
FIERA DI RIMINI: SALONE DELLA GIUSTIZIA  
 
Dal 3 al 6 dicembre, presso la Fiera di Rimini, si è svolto il Salone della Giustizia. Il Salone, che ha visto la partecipazione di rappresentanti delle più importanti istituzioni e della società civile, rappresenta una occasione di incontro e confronto tra operatori della giustizia, imprese e cittadini. Nel Corso del Salone si sono tenuti numerosi seminari e momenti di dibattito su temi giuridici di grande attualità ed interesse per il mondo delle imprese: conciliazione e mediazione, contraffazione e tutela della proprietà intellettuale, processo del lavoro, giustizia tributaria, per citarne soltanto alcuni. Il link al sito del Salone è il seguente: www. Salonedellagiustizia. It.  
   
   
GIUSTIZIA EUROPEA: ANNULLATO IL CONGELAMENTO DI FONDI (SENTENZA C-399/06 P E A.)  
 
La Corte di giustizia dell´Unione europea annulla il regolamento del Consiglio che aveva congelato i fondi di Faraj Hassan e Chafiq Ayadi (in quanto persone associate a Bin Laden, ad Al-quaeda ed ai Talibani), nonché la sentenza del Tribunale (v. Comunicato stampa 12. 7. 2006) che aveva respinto il loro primo ricorso, considerando che l´Ue non disponeva di competenza in merito. La Corte afferma che non sono stati rispettati il diritto di difesa (in particolare il diritto ad essere ascoltato ed il diritto al controllo giurisdizionale effettivo del rispetto del primo), né il diritto di proprietà. (Sentenza della Corte Ue nelle cause riunite C-399/06 P et C-403/06 P, Faraj Hassan et Chafiq Ayadi / Consiglio Ue).  
   
   
GIUSTIZIA EUROPEA: AIUTI DI STATO SU OLI MINERALI (ALLUMINA IN SARDEGNA - C-89/08 P)  
 
La Corte annulla la sentenza del Tribunale e la decisione della Commissione 2006/323/Ce e rinvia le cause riunite dinanzi al Tribunale. L’irlanda, la Repubblica italiana e la Repubblica francese esentano dalle accise gli oli minerali utilizzati per la produzione di allumina. La Commissione nel 2006 ha dichiarato queste esenzioni, dal 3. 2. 2002, come aiuti di stato e ne ha ordinato il recupero. Il Tribunale nel 2008 ha annullato la decisione della Commissione. Oggi la Corte di giustizia annulla la sentenza del Tribunale, per errore di diritto. (Sentenza Commissione/italia e a. C-89/08 P)banche: procedure più brevi con giustizia elettronica .  
   
   
GIUSTIZIA EUROPEA: RISARCIMENTO DEL DANNO CAUSATO DA PRODOTTI DIFETTOSI  
 
La Corte di giustizia dell´Unione europea ha pronunciato il 2 dicembre una sentenza in merito alla responsabilità per danni derivati da prodotti difettosi. Essa ha stabilito che Nel corso di un procedimento giudiziario erroneamente promosso contro il fornitore di un prodotto difettoso, il produttore può essere sostituito al fornitore soltanto nel termine di dieci anni a decorrere dall’immissione del prodotto in circolazione Tuttavia, tale sostituzione è possibile anche dopo la scadenza del termine di dieci anni nel caso in cui il produttore detenga il fornitore al 100% e abbia determinato l’immissione del prodotto in circolazione sul mercato. (Sentenza nella causa C-358/08, Aventis Pasteur Sa / Ob).  
   
   
GIUSTIZIA EUROPEA: CONOSCENZA DEL DIRITTO DELLO STATO OSPITANTE PER EQUIPOLLENZA DIPLOMA DI AVVOCATO  
 
L’accesso al tirocinio preparatorio alle professioni legali di uno Stato membro può essere subordinato a conoscenze ampie ed approfondite del diritto nazionale. Sebbene il diritto comunitario richieda che le qualificazioni e l’esperienza di un candidato che ha conseguito la laurea in giurisprudenza in un altro Stato membro vengano prese interamente in considerazione, esso non impone di ridurre per tale candidato il livello di conoscenze di diritto nazionale richieste. (Sentenza nella causa C-345/08, Krzysztof Peśla / Justizministerium Mecklenburg-vorpommern) .  
   
   
GIUSTIZIA EUROPEA: LICENZIAMENTO DI PIÙ LAVORATORI PER DECESSO DATORE  
 
La Corte di giustizia ha stabilito oggi che la direttiva del Consiglio 20 luglio 1998, 98/59/Ce, concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri in materia di licenziamenti collettivi non osta ad una normativa nazionale in base alla quale la cessazione dei contratti di lavoro di più lavoratori, il cui datore di lavoro è una persona fisica, a causa del decesso di detto datore di lavoro, non è qualificata come licenziamento collettivo; non osta ad una normativa nazionale che prevede indennità diverse a seconda che i lavoratori abbiano perso il posto di lavoro in seguito al decesso del datore di lavoro o ad un licenziamento collettivo. (Sentenza C-323/08, Rodríguez Mayor e a. /Herencia yacente de Rafael de las Heras Dávila e a. ) . .  
   
   
AUTOCERTIFICAZIONE: NUOVA SCHEDA PRATICA DELL´ADUC  
 
Sul sito Internet dell´associazione è in linea una nuova scheda pratica su Autocertificazione (http://sosonline. Aduc. It/scheda/autocertificazione_2368. Php), una serie di indicazioni pratiche e aggiornate per cercare di farsi meno male nei rapporti quotidiani con la burocrazia. A cura di Rita Sabelli, responsabile per l´Aduc dell´aggiornamento normativo. Nonostante la legge che ha istituito questa facilitazione nei rapporti tra cittadino e pubblica amministrazione sia in vigore da marzo del 2001, ancora numerose sono le lacune interpretative e applicative; una situazione in cui chi ci rimette e´ sempre l´ultimo anello della catena, cioe´ il cittadino utente dei pubblici servizi. La conoscenza dei propri diritti e doveri e´, quindi, fondamentale per non farsi mettere i piedi in testa e per aiutare chi ci amministra a farlo meglio. Cosi´ la struttura della scheda pratica: - Dichiarazione sostitutiva di certificazioni. E´ una dichiarazione scritta su carta semplice, senza bolli ne´ timbri, con la quale il cittadino puo´ attestare sotto la propria responsabilita´ la data e il luogo di nascita, la residenza, la cittadinanza, il godimento dei diritti civili e politici, etc. - Dichiarazione sostitutiva di atto di notorieta´. Occorre per attestare tutti gli stati, i fatti, le qualita´ personali non inclusi nella lista di cui sopra, ovvero per le quali non e´ sufficiente l´autocertificazione. - Presentazione di istanze e dichiarazioni. Qualsiasi dichiarazione o istanza che va presentata alla pubblica amministrazione (enti statali e/o locali comprese scuole, universita´, etc. ) o ai gestori od esercenti di servizi pubblici (per esempio le poste, Trenitalia, Enel, i gestori nel settore dell´energia e telefonia, la Rai, la societa´ Autostrade, etc. ) puo´ essere consegnata personalmente o inviata per posta, per fax o per via telematica. - Impedimento alla firma. Se il soggetto e´ nell´impossibilita´ di avvalersi della forma scritta, perche´ analfabeta o perche´ fisicamente impossibilitato a firmare, la dichiarazione (escluse quelle fiscali) e´ raccolta dal dipendente addetto nelle vesti di pubblico ufficiale. - False dichiarazioni. Le dichiarazioni sono ovviamente rilasciate sotto la propria responsabilita´, e in caso di affermazioni mendaci o false sono applicabili sanzioni penali .  
   
   
PIÙ LIBRI PIÙ LIBERI (ROMA, 5 -8 DICEMBRE): TRA LIBRI E EBOOK, DALLA PAGINA AL PIXEL  
 
Editoria e nuove tecnologie al centro del 6 dicembre: tra Google Books, e-book, Web 2. .  
   
   
VENDITA A DOMICILIO: IL SETTORE NON CONOSCE CRISI  
 
Vendite in crescita del 2,5% nei primi nove mesi. Previsione per la fine del 2009: +3% Nettamente in controtendenza l´andamento del fatturato delle imprese associate Avedisco (Associazione vendite dirette servizio consumatori): primo trimestre +0,4%, secondo +3%, terzo +4,3%. Nel corso dei primi nove mesi del 2009, le vendite hanno superato il miliardo di euro con un incremento del 2,5% rispetto ai primi nove mesi del 2008. «Prevediamo di chiudere il bilancio d´esercizio con un incremento del 3% rispetto al 2008» dice Luca Pozzoli, presidente di Avedisco, a poche settimane dalla chiusura dell´anno più "nero" per l´economia globale dai tempi della Grande Crisi del 1929. Nel periodo gennaio/settembre 2009, il settore più dinamico è stato l´alimentare/nutrizionale con una crescita del 7% (9,6% nel solo terzo trimestre). Seguono i cosmesi/accessori moda con un +3,8% (2,7 nel solo terzo trimestre) e i beni di consumo casa con una crescita dell´1,2% (2,46% nel terzo trimestre ´09) confermandosi il settore trainante della vendita diretta a domicilio con una fetta di mercato pari al 46,2%. In flessione, invece, i servizi/utilities (-8,2%) e il tessile (-4,9%). «Stiamo affermando la nostra presenza come risposta pronta e concreta alle problematiche del Paese -commenta ancora Pozzoli-. I nostri valori e il nostro modello operativo sono alla base del successo. Chi pensava che le nuove tecnologie e la spersonalizzazione dell´economia vincessero a mani basse si accorge, oggi, di avere preso un abbaglio. Lo dimostrano, come sempre, i dati. L´anved, l´Associazione nazionale vendite a distanza, che analizza i dati dell´e-commerce ha da poco diramato le previsioni di chiusura anno: -5% per un Paese che, nelle vendite on-line, si posiziona all´11esimo posto in Europa. Noi, al contrario, chiuderemo l´anno con un incremento del 3%. E siamo al quarto posto in Europa nel nostro settore». La vendita diretta a domicilio conferma anche il proprio ruolo nel difficile momento occupazionale. Gli incaricati alla vendita hanno superato le 252mila unità con un aumento rispetto allo stesso periodo del 2008 del 7,8%, pari a 18mila incaricati. Secondo i dati Istat, le vendite del commercio al dettaglio in sede fissa hanno segnato, nei primi nove mesi dell´anno, una variazione negativa del 2,1%. Dato che deriva dalle performance negative sia della grande distribuzione (-0,4%) sia dei piccoli dettaglianti (-3,2%). Segno negativo anche per le vendite di prodotti alimentari (-1,7%) e per i prodotti non alimentari (-2,2%) .