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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Dicembre 2009
I DOMINI INTERNET ".EU" ORA DISPONIBILI IN TUTTE LE LINGUE DELL´UNIONE  
 
Bruxelles, 14 dicembre 2009 - Dal 10 dicembre i cittadini, le aziende e le organizzazioni dell´Unione possono registrare domini web . Eu impiegando i caratteri delle 23 lingue ufficiali dell´Unione europea. Concretamente significa che, grazie alle nuove norme adottate dalla Commissione nel giugno 2009 ( Ip/09/1044 ), nella registrazione si possono per esempio usare nomi in caratteri greci o cirillici come www. διαδίκτυο. Eu o www. роуминг. Eu . "I nomi di dominio internazionalizzati . Eu, il nostro dominio europeo di primo livello, rappresentano un notevole passo avanti verso una rete veramente globale e allo stesso tempo locale". Molti utenti di Internet provengono da paesi in cui la maggior parte delle lingue non sono basate sull´alfabeto latino e desiderano naturalmente avvalersi dei loro propri alfabeti ", ha dichiarato Viviane Reding, Commissaria europea per la Società dell´´informazione. "Il varo dei domini internazionalizzati . Eu risponderà ancora meglio alle esigenze di un´Europa multilingue e multiculturale". I nomi di dominio internazionalizzati (Idn) sono nomi di dominio contenenti caratteri supplementari rispetto ai 26 caratteri dell´alfabeto latino (A-z) con le cifre da 0 a 9 e "-". Fino a oggi, chi registrava un dominio . Eu poteva avvalersi unicamente di questo limitato insieme di caratteri, ma è ora possibile registrare una gamma di caratteri diversi impiegati nelle varie lingue ufficiali dell´Unione. La Commissione ha deciso che il dominio di primo livello . Eu dovrebbe consentire l´uso dei caratteri di tutte le lingue ufficiali dell´Unione ( Ip/09/1044 ), come lo consentono gli Idn. Sarà adesso possibile registrare nomi impiegando caratteri come "à", "ą", "ä", "ψ" or "д" seguiti da ". Eu" I cittadini, le aziende e le organizzazioni dell´Unione potranno registrare nomi in caratteri non latini, il che è fondamentale per lingue come il greco e il bulgaro. Anche i parlanti di spagnolo e basco potranno registrare nomi contenenti la "ñ", mentre i parlanti di francese, portoghese e catalano potranno utilizzare la "ç". Il multilinguismo rappresenta un aspetto essenziale del dominio . Eu da quando sono state aperte le registrazioni nel 2006. Il quadro legale dispone per esempio che la registrazione di nomi di dominio e la comunicazione di decisioni relative alla registrazione sia possibile in tutte le lingue dell´Unione. Esso disciplina anche la registrazione di nomi di dominio in tutti i caratteri alfabetici delle lingue ufficiali. Fasi successive - A partire dal 10 dicembre i nomi di dominio . Eu di primo livello (Tld) potranno avvalersi degli Idn. Per esempio, in europa. Eu, ". Eu" rappresenta il dominio di primo livello, mentre "europa" è il nome di dominio registrato con tale Tld. La Commissione sta altresì lavorando per una rapida introduzione di nomi di dominio internazionalizzati di primo livello per . Eu, quali per esempio . Eu in caratteri greci o cirillici. La Commissaria Reding ha comunicato all´amministratore delegato di Icann (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers), Rod Beckstrom, i piani della Commissione in occasione dell´Internet Governance Forum tenutosi in novembre ( Ip/09/1717 ). Quando l´Icann avrà approvato i nomi di dominio internazionalizzati di primo livello . Eu, gli europei potranno registrare un intero indirizzo web nel loro proprio alfabeto (per esempio, sia "europa", sia ". Eu"). .  
   
   
PROGETTO XTREEMOS LANCIA NUOVO SISTEMA OPERATIVO PER LE GRID  
 
Bruxelles, 14 dicembre 2009 - L´uso delle griglie computazionali - o "grid computing" - ci facilita la vita perché ci offre la possibilità di usare fonti informatiche appartenenti a vari domini per svolgere un´unico compito. Un team di ricerca finanziato dall´Ue ha sviluppato e lanciato il suo secondo sistema operativo basato su Linux. Con il motto "Making Grid Computing Easier" (Rendere il grid computing più semplice) il progetto Xtreemos ha rilasciato la seconda versione del suo sistema operativo per le griglie basato su Linux. Xtreemos ha ricevuto un finanziamento di 14 milioni di euro e sarà concluso alla fine di maggio 2010. Finanziato nell´ambito delle "Tecnologie della società dell´informazione" (Ist) del Sesto programma quadro (6° Pq), il progetto Xtreemos ("Building and promoting a Linux-based operating system to support virtual organisation for next generation grids") ha progettato e integrato una piattaforma di tecnologie open source per agevolare l´uso, la gestione, la scalabilità e la programmazione. Coordinato dal gruppo Caisse des Dépôts et Consignation (Cdc), in Francia, Xtreemos riesce a fornire nuove capacità grid, tra cui il monitoraggio e la sottomissione di job in maniera più semplice. Esso offre altresì la gestione di organizzazioni virtuali e l´attuazione di una sicurezza completa. I partner del progetto fanno sapere che Xtreemos è disponibile in tre "gusti": Pc, Xtreemos cluster e Xtreemos Mobile. Il gusto Pc permette di aggregare singoli Pc (personal computer) come risorse computazionali nelle griglie Xtreemos. Il cluster Xtreemos è basato sulla tecnologia Linux Ssl (single-system image) di Kerrighed, che è un custer Linux che permette agli utenti di ottenere un´immagine di un singolo sistema di grandi dimensioni. Xtreemos Mobile permette l´uso dei servizi Xtreemos sui dispositivi mobili, tra cui i Nokia Internet Tablets. La versione più recente 2. 0 comprende varie funzionalità: (1) creazione e gestione di organizzazioni virtuali dinamiche, (2) gestione dell´esecuzione delle applicazioni, (3) Xtreemfs, (4) l´interfaccia di programmazione Xosaga e (5) Xosautoconfig. La prima si concentra sull´infrastruttura di sicurezza garantendo l´operatività sicura del sistema, mentre la seconda permette la ricerca di nodi disponibili che soddisfano il bisogno di candidati dell´applicazione, eseguendo poi l´applicazione sui nodi selezionati. Xtreemfs permette la scalabilità di installazione aggiungendo macchine con risorse di immagazzinamento libero, l´interfaccia di programmazione Xosaga offre accesso a risorse e servizi Xtreemos e Xosautoconfig offre supporto ai gestori delle griglie e ad altri utenti nel loro tentativo di usare i nodi Xtreemos sulle macchine virtuali, le griglie e nei test bed in maniera veloce. Gli utenti interessati possono scaricare la seconda versione pubblica sul sito web Xtreemos. Sono altresì disponibili online il codice sorgente, applicazioni campione e demo. I partner Xtreemos appartengono a Cina, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Slovenia, Spagna e Regno Unito. Per maggiori informazioni e per scaricare la seconda versione pubblica, visitare: Xtreemos: http://www. Xtreemos. Eu Il codice sorgente è disponibile al seguente indirizzo: http://gforge. Inria. Fr/plugins/scmsvn/viewcvs. Php/?root=xtreemos. .  
   
   
CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLA NANOELETTRONICA  
 
Hong Kong, 14 dicembre 2009 - Dal 3 all´8 gennaio 2010 si terrà a Hong Kong la Conferenza internazionale sulla nanoelettronica (Inec). L´obiettivo della conferenza è di individuare i percorsi tra la ricerca di base e le potenziali applicazioni elettroniche, fotoniche e biologiche della nanotecnologia. Inec2010 fornirà un forum internazionale per universitari, ricercatori, praticanti e studenti impegnati nei campi della nanofabbricazione, nanoelettronica, nanofotonica e nanobiologia, per la discutere i nuovi sviluppi, concetti e pratiche, nonché individuare le future necessità della ricerca. Inec2010 presenterà conferenze plenarie e su invito. Durante l´evento si svolgerà inoltre un simposio speciale sulla nanoscienza e la nanotecnologia in Cina che presenterà tutte le relazioni su invito tenute dai rappresentanti dell´Accademia cinese delle scienze, l´Accademia cinese di ingegneria e l´Accademia Sinica. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Cityu. Edu. Hk/ieeeinec/ .  
   
   
DIMOSTRATA AL CNR L’ANTIMATERIA OTTICA REALIZZATO UN MATERIALE CAPACE DI ANNULLARE LE PROPRIETÀ DELLA LUCE RENDENDO INVISIBILE UN OGGETTO.  
 
Roma, 14 dicembre 2009 - L’antimateria ottica esiste. Lo ha dimostrato un’équipe di ricercatori dell’Istituto per la microelettronica e microsistemi del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Imm-cnr), coordinata da Vito Mocella. Lo studio, realizzato presso i laboratori dell’Università di Berkeley, è stato pubblicato sulla rivista Physical Review Letters, guadagnandosi la copertina della prestigiosa rivista. I ricercatori hanno creato un metamateriale, cioè un materiale ingegnerizzato che, grazie ad opportune modifiche della struttura, acquisisce proprietà contrarie a quelle che siamo abituati a conoscere, annullando, in questo caso, la propagazione della luce nell’aria e rendendo, appunto, invisibile l’oggetto. “Il nostro metamateriale è stato realizzato modificando ad una scala nanometrica (nell’ordine del milionesimo di millimetro), la struttura del silicio, in cui abbiamo praticato piccolissimi fori”, spiega Vito Mocella. “Abbiamo poi alternato un migliaio di piccole strisce di tale metamateriale, con caratteristiche opposte a quelle dell’aria, a porzioni di aria di uguale lunghezza d’onda. Quando la luce passa attraverso questo sistema fatto di aria e di ‘antiaria’, è come se non avesse attraversato né l’uno né l’altro materiale”. È insomma come se quello spazio, per la luce, non esistesse. “Il metamateriale composto da silicio forato ha infatti un indice di rifrazione opposto a quello dell´aria, e precisamente -1, poiché, per la luce, l´aria è assimilabile al vuoto che convenzionalmente ha un indice di rifrazione pari ad 1”, prosegue Mocella. “In questo senso, il metamateriale è ‘anti-aria’. Affiancando l´una all´altra, aria ed antiaria si annullano, almeno per quanto concerne la propagazione della luce. Il risultato globale è che aria ed antiaria affiancati sono resi invisibili, almeno per una specifica lunghezza d´onda”. Negli ultimi anni gli scienziati di tutto il mondo hanno fatto enormi progressi nella realizzazione di metamateriali, ispirati a John Pendry, il fisico che a metà degli anni ‘90 li propose per primo: dalle microonde, la cui lunghezza d’onda è dell’ordine del centimetro, fino al vicino infrarosso e all’ottico, la cui lunghezza d’onda è dell’ordine del micron (la millesima parte del millimetro) e richiede un sofisticato controllo delle nanotecnologie per realizzare le complesse lavorazioni dei materiali. L’intuizione decisiva del gruppo Imm-cnr è stata quella di non utilizzare metalli, perché non adatti a lavori su grandi dimensioni. “Per il momento il prototipo che abbiamo realizzato, interamente in silicio, ha dimensioni di quattro millimetri per quattro”. Siamo dunque ancora lontani dalla realizzazione di un oggetto che abbia le caratteristiche del ‘mantello di Harry Potter’! “La nostra ricerca però ha dimostrato che i metamateriali funzionano e possono essere utilizzati in applicazioni reali, controllando la luce ad un livello impensabile fino ad alcuni anni fa”, conclude Mocella. “Essa apre dunque nuove prospettive: sarà possibile costruire microscopi ad altissima precisione oppure prevedere applicazioni nel settore dell’interconnessione ottica ad elevata densità, per migliorare le funzioni dei computer o schermare luoghi delicati come le camere operatorie e le cabine dei piloti, in modo da eliminare le interferenze”. .  
   
   
FSFE: LA COMMISSIONE EUROPEA APRE ALLE LOBBY DEL SOFTWARE PROPRIETARIO SULLA INTEROPERABILITÀ. L´INDUSTRIA DEL SOFTWARE LIBERO CRITICA LE AFFERMAZIONI DEL VICE PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE SIIM KALLAS  
 
Berlino, 14 dicembre 2009, La Commissione Europea (Ce) ha ceduto alle richieste dei gruppi di pressione di Microsoft e Sap nel momento in cui ha rivisto un documento chiave sulla interoperabilità tra servizi governativi elettronici. La Free Software Foundation Europe (Fsfe) ha analizzato l´evoluzione della nuova versione dell´ European Interoperability Framework (Eif), mostrando come la Commissione abbia basato il proprio lavoro sull´influenza della Business Software Alliance (Bsa), un gruppo di lobby di produttori di software proprietario, e ignorato le voci provenienti da una larga parte dell´industria Europea del software. Allo stesso tempo, le dichiarazioni sul Software Libero rilasciate dal Vice Presidente della Commissione evidenziano una preoccupante carenza di conoscenze in seno alla Commissione. Una bozza per la revisione dell´European Interoperability Framework (Eif) è trapelata attraverso la stampa all´inizio di questo mese. Laddove la versione precedente del documento sostiene chiaramente l´uso del Software Libero e degli Standard Aperti nel settore pubblico, il nuovo testo introduce il concetto priva di qualsiasi significato di "continuum di apertura" (Openness Continuum) che, abbastanza assurdamente, include specifiche proprietarie. La Fsfe ha tracciato come le sezioni principali del revisionato European Interoperability Framework si siano evolute nel tempo [2]. Una versione del documento era stata la base di una consultazione pubblica nell´estate del 2008. L´analisi effettuata dalla Fsfe mostra in dettaglio come, da questo documento di partenza, le opinioni della lobby Bsa abbiano influenzato la bozza attuale. Allo stesso tempo, la Commissione Europea ha ignorato i commenti fatti da imprese, gruppi e individui a favore degli Standard Aperti e del Software Libero. "La Commissione Europea non deve farsi strumento di interessi particolari. La bozza attuale è inaccettabile, così come lo è la totale mancanza di trasparenza sul processo seguito per arrivare a questo testo", ha detto Karsten Gerloff, Presidente di Fsfe. In questo contesto, le recenti dichiarazioni fatte da Siim Kallas, Vice Presidente della Commissione Europea responsabile dell´amministrazione, denunciano una preoccupante carenza di conoscenza sugli Standard Aperti e sul Software Libero in alcune parti della Commissione. In una conferenza stampa di alto livello [3] tenuta il 19 Novembre a Malmö, Svezia, Kallas ha dichiarato di considerare il Software Libero un problema per la continuità delle aziende ("business continuity"). Ha paragonato il Software Libero ad un articolo di Wikipedia, dicendo che "nei testi di Wikipedia, è possibile trovare note e annotazioni tra parentesi circa la necessità di dover confermare o verificare tali informazioni [. ], e se si utilizza l´open source, se utilizzi la medesima logica in ambito operativo, devi essere sicuro di cosa ti aspetta. " La Fsfe è estremamente preoccupata da queste dichiarazioni. "Il Sig. Kallas sta parlando male di un intero settore dell´industria It Europea", ha detto Gerloff. "O il Sig. Kallas è apertamente ostile nei confronti del Software Libero e degli Standard Aperti, o è totalmente ignorante in materia. Nessuna delle due cose può essere giustificabile per un Vice Presidente della Commissione Europea con responsabilità amministrative. " Elmar Geese, Presidente di Linux-verband, una associazione tedesca di imprese operanti nel campo del Software Libero, con oltre 80 membri, si è detto sorpreso di fronte alle dichiarazioni del Sig. Kallas. "Non sappiamo chi abbia suggerito al Sig. Kallas di dire queste cose. A me tutto questo sembra una forma di propaganda basata sulla paura, l´incertezza ed il dubbio risalente a dieci anni fa. Invitiamo il Sig. Kallas a informarsi sull´industria del Software Libero. Sono sicuro che cambierà idea. " Jan Wildeboer, promotore di Red Hat nella regione Emea (Europe Middle East ed Afica), rigetta le dichiarazioni di Kallas. "Paragonato a molte alternative proprietarie, il Software Libero dimostra di far risparmiare denaro, ma anche di permettere di ottenere soluzioni di alta qualità. L´uso del Software Libero in ambienti operativi critici in tutto il mondo è la prova migliore della sua qualità. " Queste dichiarazioni da parte della Commissione Europea alimentano e rafforzano le voci critiche nei confronti della nuova versione del documento Eif. Fsfe sostiene che l´originale Eif ha svolto egregiamente la funzione di linea guida per il settore pubblico Europeo. Nonostante sia solo una raccomandazione, è diventato un importante punto di riferimento in Europa ed oltre. Se necessita di essere rivisto, il nuovo documento dovrebbe migliorare l´interoperabilità attraverso l´uso di Standard Aperti, invece di promuovere software e specifiche di tipo proprietario. La Commissione dovrebbe tornare al documento di consultazione e partire da quello, facendo in modo che questa volta i siano presi in considerazione i commenti provenienti da ogni parte. Wildeboer di Red Hat condivide la critica: "E´ un bene vedere che Eifv2 sia al centro dei riflettori ora. Abbiamo bisogno di una forte enfasi sul tema della interoperabilità basata su Standard Aperti. La bozza trapelata mostra come la mancanza di trasparenza possa essere nociva per il raggiungimento di questo obiettivo. E´ giunto il momento di fare alcune domande molto serie. Ho piena fiducia che la Commissione vorrà reinserire gli obiettivi presenti nella prima versione del documento Eif. Gli Standard e le Specifiche Aperte sono la chiave per l´interoperabilità. " Il Presidente di Fsfe Karsten Gerloff ha dichiarato: "Se gli Stati Membri dell´Unione Europea vogliono preservare la credibilità delle Istituzioni Europee, dovrebbero rigettare la bozza attuale dello Eif, aiutando la Commissione a redarne uno migliore, che metta al centro gli Standard Aperti. " .  
   
   
BANCA AUSTRIACA RAIFFEISEN LANCIA SERVIZI ON-LINE  
 
Vienna, 14 dicembre 2009 - La banca austriaca Raiffeisen International, il terzo istituto bancario dell´Europa Centrale e Orientale, ha annunciato l´intenzione di lanciare servizi bancari on-line per i propri clienti. La data di lancio del nuovo pacchetto di servizi è fissata per il prossimo anno. .  
   
   
VAI MOBILE: L’INFOMOBILITÀ ANAS SUL CELLULARE  
 
Roma, 14 dicembre 2009 - Il servizio dell’Anas Vai (Viabilità Anas Integrata) diventa accessibile non solo da postazione fissa ma anche attraverso piattaforme Mobile, all’indirizzo http://www. Stradeanas. It/mobile. “Da oggi – ha affermato il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci, il 10 dicembre durante la Festa del Cantoniere 2009 - con Vai Mobile è possibile controllare anche sul cellulare la viabilità in tempo reale, i lavori, i cantieri, le telecamere disseminate sul territorio e tutti gli eventi stradali, allo stesso modo con il quale il servizio viene offerto sul web”. Vai Mobile è un servizio gratuito che fornisce informazioni geo-referenziate sul traffico in tempo reale (aggiornate ogni 200 secondi), sulla presenza dei cantieri e sugli eventi stradali (rallentamenti, ostacoli, carichi dispersi). Vai Mobile, inoltre, offre anche un nuovo servizio di rilevazione meteorologica. Il progetto Vai ha preso avvio alla vigilia dell’esodo estivo, lo scorso 23 luglio: si tratta di un servizio di “Infomobilità”, innovativo, che mette insieme più fonti in un’unica interfaccia web disponibile gratuitamente per tutti gli utenti: • i messaggi di traffico gestiti dalle sale operative dell’Anas; • le informazioni che giungono attraverso il Cciss; • le informazioni del sistema satellitare di rilevazione del traffico Octotelematics relative alle principali arterie italiane; • e le immagini delle telecamere disseminate sulla rete stradale e autostradale. Dal 23 luglio al 9 dicembre questo servizio è stato consultato già da circa 1. 800. 000 utenti, facendo registrare un accesso costante durante tutto l’arco della settimana. Il nuovo software si avvale della tecnologia offerta da Google e permette all’utente di selezionare il tipo di ricerca che si vuole effettuare. In particolare: • ricerca regionale; permette di selezionare e visualizzare tutte le informazioni presenti a livello regionale, mettendo in evidenza tutti gli eventi mappabili; possibili rallentamenti, congestioni, traffico in aumento e telecamere. La visualizzazione cartografica facilita la distinzione tipologica dei messaggi. • ricerca stradale; permette di accedere ad un elenco della maggior parte delle strade italiane. Per ognuna di esse vengono visualizzati, sia in forma testuale che georeferenziata, tutti gli eventi relativi al tratto scelto. • ricerca mirata (inserimento nome strada sulla base della denominazione o del numero, anche parziale); permette di trovare una strada di cui non si conosce il nome preciso o magari se ne conosce soltanto la Regione. Iniziando a scrivere qualche lettera il sistema produrrà in automatico una ricerca sul data base delle strade Anas e visualizzerà i risultati trovati in tempo reale. • seleziona una telecamera: permette di accedere ad un elenco delle telecamere attualmente disponibili. Le telecamere sono accessibili anche da mappa. .  
   
   
PROGETTARE PER LA SOSTENIBLITA´ AUTOMATICAMENTE  
 
Milano, 14 dicembre 2009 - Tutte le ricerche lo dicono: la sostenibilità ambientale di un prodotto industriale si decide per l´80 per cento all´inizio della sua vita, quando viene progettato. Qualunque sia la definizione di sostenibilità che si voglia adottare, delle tre più diffuse: compatibilità ambientale dei materiali e dei processi di produzione; utilizzo di materiale riciclato e riciclabile; basso impatto ambientale degli utilizzi previsti, per esempio bassi consumi energetici. Dal momento che oggi, nella stragrande maggioranza dei casi, la progettazione avviene utilizzando strumenti informatici, dal semplice Cad ai sistemi Plm (Product Lifecycle Management) più complessi, è abbastanza prevedibile che i produttori di questi strumenti si indirizzino ad inserire funzionalità utili per progettare per la sostenibilità. In effetti è così, e le varie soluzioni si possono raggruppare in due grandi aree, che sono l´evoluzione di funzionalità generiche che gli strumenti di progettazione hanno da anni e che sono nate per obiettivi diversi dalla sostenibilità. La prima categoria, che potremmo definire il grado zero del progettare sostenibile, è quella della “compliance”, ossia garantire che in fase di progettazione un prodotto sia conforme alla crescente serie di specifiche governative ed extra-governative (le varie certificazioni consortili, eco-labels volontarie, etc. ). Anche qui il driver originale non era la sostenibilità ma per esempio le normative della Federal Communications Commission (Fcc) o del Din tedesco in tema di emissioni elettromagnetiche delle apparecchiature radio. Si trattava di evitare che apparecchiature fuori norma disturbassero il funzionamento di altre. E´ chiaro però che, una volta realizzata la struttura software, inserire nuove regole è stato abbastanza immediato, per esempio per tenere conto della prima normativa “eco” in abito elettronico, la Energystar americana del 1992. Oggi la gamma di normative è molto più vasta, per restare solo in ambito europeo c´è la Weee, che copre il fine vita delle apparecchiature elettroniche, la Reach, che copre le sostanze chimiche in settori disparati, sia a livello di processo che di prodotto, la Elvd per il settore automotive. Tutte richiedono la produzione di documentazione standard affinché un prodotto sia conforme, e infatti una caratteristica centrale di tutti gli strumenti di compliance integrati nei software di progettazione è proprio la generazione automatica della documentazione di conformità. Cinicamente, verrebbe da dire che il fatto che poi il prodotto sia effettivamente “sostenibile” in base alle normative è quasi una conseguenza secondaria. Molto più sostanziale è la seconda categoria di funzionalità per il progettare sostenibile, che rappresenta un caso specifico di applicazione della più generale Goal Oriented Design, ossia progettazione orientata agli obiettivi. Da che esiste la progettazione, in realtà, essa ha sempre avuto dei “driver”, dei fattori indirizzanti, interpretati di volta in volta dal progettista secondo le condizioni specifiche in cui si trovava a lavorare. Nel corso del ´900 questi fattori hanno via via trovato formalizzazione in metodologie. Per ricordarne solo una, la metodologia Design To Cost introdotta nel nostro Paese a partire dagli anni ´60. In questo senso, la sostenibilità viene vista come un altro driver del progetto. Si hanno così per esempio le metodologie Design for Assembly/disassembly, Design for Recycling, la più ampia Design for Environment, nata da un programma dell´Epa americana agli inizi degli anni ´90, che cerca di tenere conto del maggior numero possibile di variabili, anche oltre la fase di progettazione e produzione di un prodotto, spingendosi a considerarne l´intero ciclo di vita. Storicamente “figlie” del programma Design for Environment sono i metodi di contabilità ambientale, come il calcolo dell´impronta di un prodotto e l´Lca (Lifecyle Assesment), anche se inizialmente erano visti come strumenti da applicare sull´esistente. Ora invece vengono spesso eseguiti in fase di progettazione, come simulazioni, e con le simulazioni i fornitori di software vanno a nozze. Ma chi sono i protagonisti della progettazione sostenibile ? I soliti grandi del settore, da Autodesk a Siemens Plm, da Dassault Systemes a Ptc, ma anche giganti come Sap e fornitori di nicchia come Gabi Software. Si parlerà di progettazione per la sostenibilità e più in generale di ciclo di vita dei prodotti in vista della sostenibilità a Design Sostenibile Milano, organizzato da Updating, un evento del Forum della Neteconomy, formato da Provincia e Camera di Commercio di Milano (www. Forumneteconomy. It). Design Sostenibile Milano, in programma a Palazzo Turati in Via Meravigli 9/b il 18 dicembre prossimo, esplora l´offerta dell´industria e dei suoi designer e l´effettiva e potenziale risposta degli acquirenti in diversi ambiti, tra cui le tecnologie e i materiali per la casa, i complementi d´arredo e gli accessori per l´abitare tecnologico, la mobilità. L´agenda dell´evento e l´anteprima dei progetti e prodotti in mostra sono consultabili su www. Designsostenibilemilano. Com . Sul sito è possibile anche registrarsi per la partecipazione, che è assolutamente gratuita. .  
   
   
CONVEGNO SU PROGETTO SITAR PER SORVEGLIANZA APPALTI PUBBLICI  
 
Bari, 14 dicembre 2009 - L’assessore alle Opere Pubbliche Fabiano Amati ha aperto i lavori del convegno sui “Contratti pubblici di lavori, servizi e forniture - il nuovo sistema informativo della Regione Puglia”, che si è svolto l’ 11 dicembre al Politecnico di Bari, sottolineando che “il Sitar rappresenta un ottimo strumento per superare fenomeni di corruzione che spesso colpiscono il settore degli appalti”. All’incontro, organizzato dall’ing. Antonio Persico, Dirigente del Servizio Osservatorio Ll. Pp. , l’assessore Amati ha spiegato che “il monitoraggio e la trasparenza sono strumenti necessari per contrastare fenomeni di corruzione. L’importante però – ha sottolineato – è che non ci lasciamo travolgere dall’ossessione del controllo che spesso provoca aggravi al procedimento”. “Avere l’esatta cognizione dei fenomeni - ha continuato - e valutare con attenzione quante opere e con quali modalità si svolgano rappresenta un ottimo metodo di lavoro per combattere atteggiamenti generalisti diffusi che spesso caratterizzano amministrazioni che non si specializzano. Al Tar il maggior numero dei contenziosi riguarda, dopo l’urbanistica e il pubblico impiego, proprio gli appalti: questo è il segnale di quanto importante sia la presenza di un osservatorio”. Per quanto riguarda le gare, Amati ha detto: “Mi ha fortemente stupito constatare che nessuno vuole mai gare al massimo ribasso ma che alla fine lo stesso ribasso arriva ad oscillare tra il 40 e il 55%: questo permette alle Pubbliche Amministrazioni di accumulare un tesoretto da investire nella realizzazione di altre opere pubbliche”. .  
   
   
A SPASSO TRA VILLA ADRIANA E NINFA CON UN CLICK SU CULTURALAZIO.IT  
 
Roma, 14 dicembre 2009 - Visitare le bellezze storiche e naturalistiche del Lazio stando comodamente seduti a casa propria. Da oggi si può. Basta un click collegandosi al sito www. Culturalazio. It. E allora sarà persino possibile passeggiare virtualmente nella regione attraversando Villa Adriana a Tivoli oppure camminare nei giardini di Ninfa o visitare il chiostro dell´Abbazia di Fossanova o arrivare fin dentro la Necropoli della Banditaccia, a Cerveteri, attraverso i percorsi multimediali in 3 D. Sono alcune delle 55 passeggiate virtuali che è possibile percorrere attraverso il portale della cultura della Regione Lazio che offre vere e proprie visite turistiche virtuali grazie alle immagini in tre dimensioni. Il sito rinnovato è stato presentato dall´assessore regionale alla Cultura Giulia Rodano, da Regino Brachetti, presidente della società Lait, servizi informatici della Regione Lazio, Enzo Ciarravano direttore dei beni culturali della Regione, Arturo Di Cortinto, docente dell´Università La Sapienza, Scienza della Comunicazione, responsabile del progetto. ´´Il portale, nato nel 2006 - ha spiegato l´assessore Rodano - ha l´obiettivo di offrire ai cittadini una cultura alla portata di tutti, non a caso e´ il primo sito della pubblica amministrazione italiana ad essersi dotato di un blog ed essere interattivo´´. Gli utenti di culturalazio. It e di culturalazio. Tv possono immettere notizie proprie all´interno dei canali tematici, pubblicare recensioni e segnalazioni e fare proposte in merito alle politiche culturali della Regione. ´´Sfruttando sinergie e competenze proprie del sistema regionale e grazie all´utilizzo dei più moderni sistemi informatici - ha aggiunto Brachetti - questo portale ha il pregio di accorciare le distanze tra cittadini e istituzioni´´. .  
   
   
L’ENEA PER LA SECURITY: PRESENTAZIONE DI SPERIMENTAZIONI E PROTOTIPI PER LA RILEVAZIONE DI ESPLOSIVI – PROGETTO ISOTREX  
 
Roma, 14 dicembre 2010 - L’enea ha presentato oggi i risultati ottenuti delle attività scientifiche di sperimentazione condotte con il progetto Isotrex, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Security, finalizzato a sviluppare tecnologie laser in grado di rilevare impronte di esplosivi liquidi, solidi e gassosi. Il progetto, che ha richiesto oltre due anni di studi, è stato coordinato dall’Enea e si è concluso lo scorso 30 giugno. Hanno preso parte al progetto il Cnr e tre partner industriali di livello internazionale: Ipac (Austria), Vh&s (Germania) e Telcon (Italia) operanti nel settore delle tecnologie avanzate, con il significativo supporto del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche (Ra. Cis) dell’Arma dei Carabinieri. Enea, come capofila del progetto, ha messo a punto una delle due apparecchiature prototipali da installare all’interno di siti sensibili come aeroporti, metropolitane, dogane e altre infrastrutture a rischio terrorismo, che sono in grado di individuare anche le tracce di sostanze esplosive. Questi due dimostratori tecnologici utilizzano le seguenti tecnologie: il Libs (Laser Induced Breakdown Spectroscopy), che consente l’immediata identificazione di componenti base presenti in polveri o aereosoli, e il Crds (Cavità Ring Down Spectroscopy), in grado di eseguire analisi di esplosivi allo stato gassoso. Quest’ultimo è stato sviluppato dal Cnr insieme al suo partner industriale Telcon. Le due tecnologie realizzate nell’ambito di Isotrex potranno essere presto industrializzate e messe sul mercato per un utilizzo esclusivamente civile. Il progetto rappresenta un’importante sviluppo della ricerca applicata all’ambito della security e costituisce una risposta forte alle esigenze di sicurezza che hanno fatto seguito agli attentati terroristici di New York, Madrid e Londra. Le tecnologie sviluppate nell’ambito di Isotrex potrebbero successivamente ampliare la propria capacità di azione alla lotta contro il narcotraffico e ad eventuali accordi di programma con le forze dell’ordine italiane. .  
   
   
UN PORTALE REGIONALE PER GESTIRE LE GEORISORSE MINERARIE DEL VENETO  
 
Venezia, 14 dicembre 2009 - La società regionale Veneto Innovazione S. P. A. , all’interno della propria attività di società “in house” a totale capitale pubblico regionale, redigerà uno studio di fattibilità del Portale delle georisorse minerarie del Veneto, denominato Pregem, mediante il quale acquisire, gestire e monitorare i dati e le informazioni sullo stato complessivo di acque minerali e termali, risorse geotermiche, attività estrattive e minerarie, assieme ai dati speleologici ed alla cartografia geologica. Lo ha deciso la Giunta veneta, su iniziativa dell’assessore agli investimenti strategici e all’informatica Renato Chisso, approvando anche lo schema di convenzione che regolerà i rapporti tra Regione e Veneto Innovazione. Le georisorse minerarie sono costituite da cave, miniere e risorse idrotermominerali, cioè acque minerali e di sorgente destinate all’imbottigliamento, acque termali e minerali idropiniche (terapeutiche) e risorse geotermiche (prelievi o meno di fluidi, con temperatura superiore a 15 gradi dal suolo e dal sottosuolo per scambio termico). In questo settore, la Regione opera per tutelare e valorizzare le georisorse con iniziative finalizzate al rinvenimento dei giacimenti, all’adeguamento delle modalità di coltivazione ed alla dislocazione della domanda. “Lo scenario di settore – ha fatto presente Chisso – evidenzia però “fragilità “logistiche, strutturali, ambientali e di raccordo con le filiere di utilizzo, mentre per favorire la conoscenza e la migliore attività di gestione è opportuno prevedere la creazione e gestione di una base ampia e il più possibile completa di dati ed informazioni”. Di qui la decisione di dotare la Regione di uno strumento informatico capace non solo di gestire le informazioni geografiche e relazionarle con i dati specifici della singola risorsa, ma di permettere l’accesso e l’aggiornamento in remoto delle informazioni a svariate tipologie di operatori e con differenti livelli di accesso, nell’ambito anche dell’espletamento di obblighi di legge. .  
   
   
XIII EDIZIONE DEL MEETING SUI DIRITTI UMANI OLTRE 8.000 RAGAZZI PROVENIENTI DA QUASI 100 SCUOLE DI TUTTA LA TOSCANA  
 
Firenze, 14 dicembre 2009 - È stato l’inno di Mameli suonato da un’orchestra multicolore e cantato da un ragazzo nero ad aprire stamani il 13° Meeting dei diritti umani al Mandela Forum. “I fratelli d’Italia hanno tanti colori diversi, per fortuna”, ha subito commentato Gad Lerner, il giornalista che da dieci anni consecutivi conduce il Meeting, che ogni 10 dicembre riunisce a Firenze migliaia di ragazzi provenienti da scuole di tutta la regione. “Riconciliare l’Italia, riconciliare il mondo”, il tema scelto per l’edizione di quest’anno. “Anno mondiale della riconciliazione promosso dalle Nazioni Unite – ha sottolineato l’assessore alla cooperazione internazionale della Regione Toscana Massimo Toschi – Un tema molto ambizioso, che è iscritto nella nostra vita. Sappiamo che se questo Paese non trova unità e pace rischia di perders i. Noi abbiamo voluto raccogliere questa sfida, affrontando grandi temi come il razzismo, la legalità, la lotta alla mafia. Vi ringrazio di essere con noi protagonisti di questo viaggio”. “Mentre noi siamo riuniti qui – ha ricordato Gad Lerner – a Stoccolma stanno dando il Nobel per la pace a Barack Obama, un uomo che riunisce America e Africa, e ha vissuto a lungo in Asia, in Indonesia. Negli Stati Uniti è normale che un uomo che porta in sé tanti continenti divenga il numero uno, in Italia stiamo ancora a discutere su quali differenze debbano esserci tra i diritti di chi è nato qui e quelli di chi è nato altrove”. Il giornalista ha poi voluto fare un complimento agli oltre 8. 000 studenti che gremivano il Mandela Forum, provenienti da quasi 100 scuole di tutta la regione: “Tutti gli anni giro parecchio per l’Italia e per il mondo, ma per ritrovare tanti ragazzi meravigliosi come voi devo venire qui a Firenze, il 10 dicembre”. Un complimento accolto naturalmente da applausi scroscianti, e da uno sventolio di striscioni appassionati e poetici: “Il sole esiste per tutti”, “No al riarmo”, “Nessun filo spinato potrà rallentare il vento”, “Tutti hanno diritto alla pace”. Poi la musica dei Canti Erranti, e la rappresentazione teatrale di “Evoluzioni razziali”, di Stefano Massini, a cura del Teatro di Rifredi. .  
   
   
BOLZANO: TESI DI LAUREA SULLE PARI OPPORTUNITÀ: PREMIATE LE MIGLIORI  
 
Bolzano, 14 dicembre 2009 - I lavori risultati vincitori nell´edizione 2009 del Premio per tesi di laurea sulle pari opportunità sono stati premiati il 10 dicembre, a Bolzano da Barbara Passarella in rappresentanza dell´assessore provinciale competente, Barbara Repetto, e dalla presidente del Comitato pari opportunità, Ulrike Oberhammer, alla presenza delle componenti della giuria esaminatrice. Tre i lavori che si sono distinti fra i 21, 7 in lingua italiana e 14 in lingua tedesca presentati nell’edizione 2009 dell´iniziativa, e che sono stati insigniti. Ha ottenuto il primo premio la tesi presentata da Simone Wörer che si è dedicata al tema "Kultur und Politik der Gabe - Annäherung an eine patriarchatskritische Theorie des Schenkens und ihre antropologischen, ökonomischen und politischen Aspekte"; alla cultura patriarcale del regalare per ottenere, l´autrice contrappone la cultura del "dono" tipica degli ordini matriarcali indicandola quale alternativa possibile e concreta per giungere ad una società più umana e rispettosa dal punto di vista ecologico. Il secondo premio è stato assegnato a Ingrid Windisch per la tesi "Die Würde des Körpers ist antastbar - Reflexionen und Geschichten einer Palliative Care-orientierten Hausärztin am Beispiel des Körpers von Frauen im Alter". L´autrice sottolinea come la dignità del corpo umano non sia intoccabile e come l´esempio di Emanuela Englaro cofermi come l´apparato normativo abbia fallito a vari livelli. Un modo di trattare le persone senza intaccare la loro dignità deve essere imparato: a tal riguardo la Windisch descrive come attraverso l´orientamento delle cure palliative si possa garantire la dignità umana anche in età anziana e in stato di malattia e lo fa attraverso le storie raacontate dalle sue pazienti. Il terzo premio è stato assegnato a Alice De Rensis per la tesi "Salotti e scritture di courtisanes nella parigi della seconda metà dell´Ottocento"; avvalendosi di varie fonti bibliografiche e della stampa dell´epoca, l´autrice traccia la storia di otto fra le più note cortigiane attive nel Secondo Impero, donne belle e intelligenti, che attraverso l´intreccio fra potere e sessualità conquistano un altimenti impensabile spazio nella partecipazione politica, culturale ed economica e che, all´interno dei loro salotti, intrattengono rapporti paritari con rappresentanti illustri dei vari ambiti sociali dell´epoca. Ogni anno, dall´anno 2000, il Comitato provinciale per le pari opportunità premia tesi di laurea su argomenti legati alle pari opportunità fra uomo e donna o tematiche incentrate sulla condizione femminile con l’obiettivo di indurre miglioramenti nella situazione delle donne. In particolare i lavori devono fornire informazioni ed impulsi in merito alla situazione della donna nei diversi ambiti della vita sociale, sulle pari opportunità fra uomo e donna, sull’immagine femminile o questioni di genere. Come ha sottolineato Barbara Passarella, in rappresentanza dell´assessore provinciale per le pari opportunità Barbara Repetto occupata nei lavori consiliari a Trento, dal 2000 ad oggi i lavori presentati per il premio, in totale 125, sono in costante aumento e quest´anno hanno raggiunto la bella cifra di 21. Da parte sua la presidente del Comitato provinciale per le pari opportunità, Ulrike Oberhammer, ha inteso sottolineare il vasto spettro di tematiche affrontate dai lavori presentati;molti erano di valore, ha detto, ma purtroppo il premio prevede solo tre riconoscimenti. La vicepresidente del Comitato provinciale per le pari opportunità, Patrizia Trincanato, ha affermato che il premio ur essendo un piccolo premio costituisce un segnale importante; vi è, infatti, bisogno di forze nuove e di giovani donne coraggiose che si impegnino nel settore delle pari opportunità. Per l’assegnazione dei premi la giuria composta da Astrid Crepaz, Helga Innerhofer, Martina Kirchler, Helga Pedrotti, Ingrid Runggaldier, Patrizia Trinacanato e Franca Toffol, ha stilato una graduatoria secondo il punteggio raggiunto a seconda dei criteri previsti: analisi della specificità femminile e rispetto dell’ottica di genere, novità-attualità, qualità della stesura, grado d’interesse dell’argomento, utilizzo del linguaggio femminile, congruenza con il tema scelto. A parità di qualità di contenuto avevano comunque la precedenza le tesi riferite alla situazione altoatesina. Le tesi premiate, assieme a quelle delle passate edizioni del premio, possono essere visionate dal pubblico presso la Biblioteca del Servizio donna, presso Palazzo Widmann, in via Crispi 3 a Bolzano, serviziodonna@provincia. Bz. It, tel. 0471 411180, fax 0471 411189. .  
   
   
CIAK SI GUIDA TORNA IL FILM FESTIVAL DELLA SICUREZZA STRADALE  
 
Milano, 14 dicembre 2009 - Il Comune di Milano e la Polizia Locale di Milano, in collaborazione con la rivista «Quattroruote», con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico per la Lombardia, lanciano la terza edizione di «Ciak si Guida», il film festival della sicurezza stradale per ragazzi. La sfida è sempre la stessa: creare uno spot sulla sicurezza stradale. La manifestazione torna, cambia nome e cresce ancora: partita come «Cinema in Sicurezza» nel 2008 e riservata alle scuole milanesi, dallo scorso anno si è aperta agli studenti di tutta Italia, superando la soglia dei cento video selezionati. Una soglia che l’edizione 2010 si propone di superare ancora. «Ciak si guida» vuole essere un laboratorio d’idee per creare linguaggi efficaci a trasmettere, in modo diretto e immediato, messaggi di educazione stradale ai giovani. Pensare a una trama, alla scenografia, alle immagini giuste per far passare il messaggio che s’intende dare: dietro a ogni filmato, anche breve come uno spot, c’è un lavoro di squadra. Una collaborazione che è anche un momento per riflettere su temi importanti come la sicurezza stradale. Lo sanno bene gli agenti istruttori della Polizia Locale di Milano, che da oltre trent’anni sono impegnati nei corsi di educazione stradale nelle scuole. I team possono essere formati da gruppi di studenti, classi intere o gruppi di più classi. Anche quest’anno sono tre i temi tra i quali scegliere: il rispetto del semaforo giallo, dei posteggi riservati ai disabili e le norme su alcol e guida. C’è tempo fino al 10 marzo 2010 per partecipare. Una giuria composta da rappresentanti del Comune e della Polizia Locale di Milano, da giornalisti di «Quattroruote» e da esperti di comunicazione e pubblicità, selezionerà i video più belli. I loro ideatori saranno premiati con computer, fotocamere digitali, videocamere e altri strumenti utili alla didattica, che resteranno poi in dotazione agli istituti di appartenenza. La premiazione si terrà a Milano il 16 aprile 2010, nell’ambito di una grande festa della sicurezza stradale. Ciak Si Guida – Cinemainsicurezza. Film Festival della Sicurezza Stradale. Edizione 2010. Concorso Nazionale, rivolto alla scuola primaria, secondaria di primo e secondo grado. Regolamento Progetto E Finalita’ Parlare ai ragazzi con il linguaggio dei ragazzi. Ciak si guida - Cinemainsicurezza, il film festival per ragazzi organizzato da Comune e Polizia Locale di Milano, in collaborazione con Quattroruote, è un’iniziativa rivolta agli studenti delle scuole di ordine e grado di tutta Italia, che sono invitati a realizzare uno spot o un breve filmato sulla sicurezza stradale. La manifestazione vuole essere uno spazio d’incontro per i giovani, che possono misurarsi in una sfida creativa per comunicare messaggi di educazione stradale con un linguaggio efficace e diretto ai propri coetanei. L’idea nasce dalla necessità di promuovere la cultura della sicurezza stradale e di creare consapevolezza sull’importanza del rispetto delle regole: bisogna far capire ai ragazzi i rischi che si corrono, quando si trasgredisce alle norme del Codice della strada. Una consapevolezza che troppo spesso i giovani non hanno, perché non considerano se stessi come soggetti a rischio d’incidenti. Ed è proprio la sottovalutazione del pericolo a costituire uno dei fattori scatenanti di comportamenti pericolosi, spesso dagli esiti drammatici. Punto chiave della campagna, quindi, sarà il richiamo al rispetto della vita. Quello che i ragazzi sono invitati a ideare è un messaggio capace di educare e creare una coscienza civile matura su un tema importante come quello della sicurezza stradale, invogliando i giovani, ma anche i meno giovani, ad assumere comportamenti sicuri per sé e per gli altri. Molto importante, dal punto di vista formativo, sarà anche il percorso didattico che gli studenti svolgeranno e che dovrà essere documentato nella scheda d’iscrizione al concorso: con l’aiuto degli insegnanti che si faranno promotori del progetto, infatti, gli studenti dovranno arrivare a definire il messaggio, il soggetto e la trama dei video. Un percorso nel quale prendere coscienza in prima persona delle regole, per poi comunicarle agli altri attraverso un lavoro attivo e di squadra. Destinatari - L’iniziativa è aperta a tutte le scuole primarie, secondarie di primo e di secondo grado d’Italia. Potranno partecipare la scuola nella sua totalità, la singola classe o gruppi di studenti appartenenti a classi diverse. Elaborati - I partecipanti dovranno proporre un cortometraggio o uno spot della durata compresa tra un minimo di 30 secondi e un massimo di 2 minuti, in formato Dvd Video. Per il proprio elaborato potranno scegliere uno tra questi temi: Il semaforo giallo: che cosa fare? Il rispetto degli spazi di sosta riservati agli invalidi; Le norme su alcool e guida. I lavori inviati non saranno restituiti, ma entreranno a far parte dell’archivio di Ciak Si Guida - Cinemainsicurezza, situato presso la Scuola del Corpo della Polizia Locale di Milano a fini didattici e di studio. L’organizzazione si riserva la possibilità di utilizzare i video senza corrispondere alcun diritto, a soli scopi culturali e senza fini di lucro, per promuovere scambi culturali, progetti speciali, collaborazioni con altri Enti e Organizzazioni. Tutti i diritti relativi all´opera sono di proprietà degli autori. Modalita’ Di Patecipazione La richiesta d’iscrizione è gratuita. Per partecipare a Ciak Si Guida - Cinemainsicurezza basta scaricare dal sito www. Comune. Milano. It la scheda d’iscrizione, che andrà compilata in ogni sua parte. Si richiede, inoltre, d’illustrare il progetto didattico da cui è nato lo spot, le finalità e gli obiettivi che gli studenti si sono posti. I genitori di ciascuno degli alunni coinvolti, inoltre, dovranno compilare la liberatoria per l’uso delle immagini Le liberatorie dei genitori saranno raccolte dal dirigente scolastico che le conserverà nell’archivio dell’istituto. Lo stesso, provvederà a compilare il punto 6, nella scheda d’iscrizione, che certifica che tutte le liberatorie dei minori coinvolti nel progetto sono agli atti dell’istituto iscritto al concorso. I filmati dovranno essere in formato Dvd Video e andranno inviati, insieme alla scheda d’iscrizione, tramite raccomandata postale, corriere espresso o consegnati a mano entro il 10 marzo 2010 al seguente indirizzo: Ciak Si Guida – Cinemainsicurezza, Direzione Centrale Polizia Locale e Sicurezza, Scuola del Corpo, Via Boeri 7 – 20141 Milano. Con l’indicazione seguente: “Senza valore commerciale, per soli scopi culturali”. Ogni invio scorretto sarà rifiutato. Le spese di trasporto di tutti i materiali sono a carico dei partecipanti. Per Informazioni: Tel. : Ufficio Educazione Stradale 02/77275061/62 fax 02/77275063, Tel. : Segreteria Didattica tel. 02/77275059-60 fax 02/77275064, E-mail. : pl. Scuolaeducazionestradale@comune. Milano. It Premi - Fra tutti i lavori pervenuti, un’apposita commissione giudicatrice, composta da rappresentanti del Comune di Milano, del mensile Quattroruote, della Polizia Locale di Milano e da esperti di pubblicità e cinema sceglierà, a proprio insindacabile giudizio, i migliori elaborati che potranno essere soggetti a tagli e modifiche per scopi di promozione dell’iniziativa. I riconoscimenti non saranno individuali, ma saranno destinati alla scuola frequentata dai vincitori, e resteranno in dotazione agli istituti come attrezzature per uso didattico. I riconoscimenti saranno assegnati alle seguenti categorie: 1° 2° e 3° classificato per le scuole primarie, 1° 2° e 3° classificato per le scuole secondarie di I grado, 1° 2° e 3° classificato per le scuole secondarie di Ii grado. L’iniziativa si concluderà venerdì 16 aprile 2010 a Milano con un grande evento organizzato da Comune di Milano e da Quattroruote: gli studenti partecipanti saranno invitati alla premiazione finale, per assistere a uno spettacolo teatrale e alla proiezione dei filmati vincitori. I ragazzi delle scuole vincitrici non ubicate sul territorio del Comune di Milano saranno ospitati con vitto e alloggio in alcune Case vacanza del Comune di Milano. Le spese di viaggio sono escluse dal rimborso. Norme Generali - La richiesta d’ammissione al Festival implica l´accettazione incondizionata del presente regolamento. La Direzione del Festival può prendere decisioni relative a questioni non previste dal presente regolamento. .  
   
   
RICERCA, AL VIA PROGETTI PER OLTRE 7 MILIONI SARANNO FINANZIATI 25 RICERCATORI CON 50 MILA EURO L´ANNO GRAZIE ALLE CONVENZIONI FIRMATE DA REGIONE E UNIVERSITÀ DI FIRENZE  
 
Firenze, 14 dicembre 2009 - L´ateneo fiorentino potrà destinare 7 milioni e 400 mila euro a 18 progetti di ricerca nei campi delle scienze socio economiche ed umane e per la partecipazione di giovani ricercatori ad attività congiunte, università-imprese. Ad attivare il finanziamento da parte della Regione, che attinge per questo alle risorse del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo, le prime due convenzioni firmate stamani dall´assessore alla ricerca Eugenio Baronti e dal rettore dell´Università di Firenze Alberto Tesi. Le due convenzioni si riferiscono l´una ad un progetto finanziato dal Fesr (Abitare mediterraneo) per oltre 3 milioni di euro, l´altra ad un progetto finanziato dal Fse per lo sviluppo di produzione e distribuzione di energia elettrica da fonte geotermica (400 mila euro). Ma se questi sono i primi ad arrivare al traguardo, è solo questione di giorni per la partenza di altri 16 progetti, che interessano tutti l´ateneo fiorentino e che la Regione finanzia con le due differenti procedure (Fesr e Fse, gestite dalla direzione generale politiche formative, beni e attività culturali). «Grazie a questi due importanti filoni di finanziamento – spiega l´assessore Baronti – abbiamo deciso, insieme all´Università di Firenze, di promuovere fra gli altri il grande progetto di ricerca per lo studio dell´architettura e del disegno industriale per il contenimento dei consumi energetici Abitare mediterraneo, recentemente presentato alla manifestazione Green Days oltre a una serie di studi di fattibilità per la messa a punto di tecnologie per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni culturali. Questi, come gli altri progetti approvati, hanno un duplice valore: da una parte favoriscono la ricerca e l´innovazione e promuovono uno sviluppo qualificato in settori cruciali per lo sviluppo della nostra regione come la sostenibilità ambientale e la tutela dei beni culturali«. In particolare la partecipazione dei ricercatori alle attività di ricerca sarà assicurata grazie al Fondo sociale europeo che consentirà l´erogazione di 25 borse di studio di durata pluriennale. Oltre a perfezionare la propria formazione facendo nuove esperienze, i giovani con laurea magistrale o dottorato conseguiti da non più di otto anni, potranno essere almeno parzialmente impiegati all´interno delle aziende coinvolte nei progetti. L´importo delle borse è elevato, circa 50 mila euro l´anno. «Avremmo voluto finanziare assunzioni a tempo determinato da parte delle Università per assicurare condizioni accettabili ai giovani ricercatori - ha ricordato l´assessore - ma non ci è stato possibile perchè l´autorità di gestione del Fse non ha ammesso que sta spesa. Abbiamo così deciso di mettere a disposizione dei giovani una importante opportunità di arricchimento professionale e nuovi sbocchi occupazionali nella ricerca privata. E´ la ricerca privata, infatti, quella che deve crescere maggiormente in Toscana e in Italia. I giovani devono poter vivere l´atmosfera, apprendere i linguaggi e comprendere le esigenze delle imprese». Le altre attività di ricerca che partiranno a breve nell´ateneo fiorentino (che saranno attivate da altrettante convenzioni), affrontano, sempre nella forma di progetti congiunti fra Università e imprese, diverse problematiche: dalla salvaguardia dell´ambiente all´esplorazione dello spazio, dalle geotecnologie all´uso razionale dell´energia, alle scienze gestionali e dell´organizzazione. Si tratta di ricerche industriali e di sviluppo sperimentale, capaci di promuovere nuovi modelli di sviluppo e nuovo trasferimento tecnologico in settori di ricerca impo rtanti per lo sviluppo regionale, di consolidare conoscenze, competenze e capacità. L´assessore Baronti ha poi ricordato che quelle realizzate nell´ateneo fiorentino si inseriscono in un complesso di iniziative a livello regionale che hanno permesso di finanziare 53 progetti per un totale di 29,5 milioni di euro. Ulteriori risorse, provenienti dal Fondo per le aree sottoutilizzate, saranno presto rese disponibili (ulteriori 12,8 milioni di euro per gli stessi ambiti disciplinari di ricerca) grazie ad un bando in corso di pubblicazione. .  
   
   
UNIVERSITÁ FVG: UN MILIONE DI EURO A COLLABORAZIONE TRA ATENEI  
 
Trieste, 14 dicembre 2009 - Incrementare la capacità di attrarre risorse finanziarie non regionali per migliorare i parametri per il riparto dei fondi dal Ministero al sistema universitario regionale, premiare le eccellenze e favorire iniziative congiunte e collaborazioni tra le Università. "Sono questi gli obiettivi con cui abbiamo ripartito contributi per un milione di euro al sistema universitario del Friuli Venezia Giulia" spiega l´assessore all´Università e Ricerca, Alessia Rosolen, confermando l´erogazione di 100 mila euro, equamente divisi, alla realizzazione di un network interuniversitario per l´adozione e lo sviluppo della contabilità economico-patrimoniale quale strumento innovativo di governance da parte degli atenei di Trieste e Udine e della Sissa. Altri 500 mila euro, rileva l´assessore, serviranno invece a supportare l´attività didattica e di ricerca relativa a corsi di laurea e dottorato già esistenti in almeno un ateneo e realizzati congiuntamente dalle istituzioni universitarie. Entrando nello specifico, 70. 175 euro andranno all´Università di Udine per realizzare, in sinergia con l´ateneo giuliano, due Corsi di laurea magistrale, il primo in Filologia moderna e il secondo in Scienze dell´antichità. Ancora all´ateneo friulano spettano 72. 612 euro per attuare, assieme a quello di Trieste, il corso di laurea magistrale in Scienze e tecnologie per l´ambiente e il territorio, mentre 76. 511 euro andranno all´Università di Trieste per la concretizzazione, in collaborazione con Udine, del Corso di laurea magistrale in Fisica. Il progetto strategico per un sistema di alta formazione universitaria della regione Friuli Venezia Giulia (Scuola Regionale di Dottorato di Ricerca) da realizzare in collaborazione tra l´Università di Trieste, l´Università di Udine e la Sissa sarà finanziato con l´erogazione a quest´ultima di 280. 702 euro. All´attività didattica e di ricerca d´eccellenza anche a livello extraregionale sono stati destinati 400 mila euro. Serviranno a finanziare il progetto per una facility di imaging regionale proposto dalla Sissa (100 mila euro); il consolidamento e potenziamento del Corso di laurea magistrale in Banca e Finanza proposto dall´ateneo di Udine(150 mila euro); un ricercatore a tempo determinato in settori scientifico-disciplinari specifici dell´Ingegneria navale chiesto dall´Università di Trieste (150 mila euro). .  
   
   
BOLZANO: PRESENTAZIONE DEI RISULTATI DEL PROGETTO “ INSEGNARE PER COMPETENZE”  
 
Bolzano, 14 dicembre 2009 - l’Istituto Pedagogico Provinciale per il gruppo linguistico italiano presenta lunedì 14 dicembre dalle 14,30 alle17,30 presso l´Eurac - Accademia Europea, in via Druso 1 a Bolzano, i risultati di una sperimentazione sulla didattica per competenze. Nel corso del progetto “Insegnare per competenze” realizzato dall’Istituto Pedagogico sono state progettate e sperimentate alcune unità di apprendimento a partire dalle competenze espresse nelle indicazioni provinciali per i curricoli del primo ciclo di istruzione e nelle indicazioni nazionali per il biennio della scuola secondaria. Le aree disciplinari su cui hanno lavorato 20 insegnanti sono Storia, Italiano e Scienze. Sono stati prodotti materiali didattici relativi a 12 unità di apprendimento, sperimentate nelle diverse discipline, che sono a disposizione su Cd e in forma cartacea. Nel corso dell’incontro verranno presentati e consegnati ai partecipanti il Cd che raccoglie tutti i materiali prodotti ed un video su alcune esperienze didattiche realizzate nelle scuole. .  
   
   
I DATI DELL´ORGANIZZAZIONE METEOROLOGICA MONDIALE RIVELANO CHE IL RISCALDAMENTO GLOBALE È IN COSTANTE AUMENTO  
 
Bruxelles, 14 dicembre 2009 - Mentre a Copenaghen i governi cercano un accordo globale per affrontare i cambiamenti climatici, le cifre fornite dall´Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo) indicano il 2009 come uno dei dieci anni più caldi dal 1850, anno in cui iniziarono le rilevazioni. Le cifre indicano il costante aumento delle temperature: gli anni dal 2000 al 2009 sono stati più caldi degli anni ´90, a loro volta più caldi degli anni ´80. Da parte sua, la comunità scientifica ha sviluppato un nuovo strumento che dimostra la reale portata dell´impatto dei cambiamenti climatici. Stando alle cifre fornite dalla Wmo, in gran parte del mondo sono state registrate temperature al di sopra della media, ad eccezione del nord America, che ha registrato temperature più basse della media. La Wmo ha registrato molte condizioni meteorologiche estreme, tra cui inondazioni, siccità e ondate di calore. La Cina è stata colpita dalla più pesante siccità degli ultimi cinquant´anni. Condizioni di siccità grave e prolungata sono state registrate anche in Argentina, Australia sud-orientale, Africa orientale, India e Messico. In Kenya la siccità ha provocato la riduzione del 40% dei raccolti di mais. In Africa occidentale le precipitazioni di settembre sono state così intense da colpire più di 100. 000 persone. La regione africana del Burkina Faso è stata colpita dalle peggiori precipitazioni degli ultimi 90 anni: oltre 263 mm di pioggia in meno di 12 ore. Piogge estreme si sono registrate anche in molte altre parti del mondo. La Germania è stata flagellata da inondazioni, tornado e forti temporali. Gravi le inondazioni anche nel Regno Unito. Nel sud-est della Spagna e in altre regioni del Mediterraneo si sono registrati 300 mm di pioggia in meno di 48 ore. L´america meridionale e centrale sono state colpite da precipitazioni anomale, con conseguenti inondazioni in Argentina, Brasile nord-orientale, Colombia e Uruguay. In Colombia e in El Salvador gli smottamenti causati dalle inondazioni hanno provocato centinaia di morti. Anche il Canada è stato colpito da condizioni meteorologiche estreme, tra cui quasi il doppio delle valanghe rispetto alla media e un numero record di tornado, che hanno provocato 25 morti. Le regioni pianeggianti del nord degli Stati Uniti hanno vissuto l´ottobre più umido degli ultimi 115 anni e in marzo ci sono state inondazioni senza precedenti. I dati del Wmo si fondano su una serie di fonti, tra cui stazioni di rilevamento a terra, navi e satelliti. Le cifre finali per il 2009 saranno pubblicate a marzo 2010 nel Rapporto annuale della Wmo sullo stato del clima globale. Nel frattempo, l´Igbp (International Geosphere-biosphere Programme) ha fornito i dettagli di un nuovo strumento - l´Igbp Climate Change Index - per il rilevamento del riscaldamento globale. L´indice è il risultato del lavoro di un gruppo di scienziati dell´Igbp, preoccupati per il fatto che i dati attuali relativi ai cambiamenti climatici in corso sono spesso poco chiari e confusi. Esso vuole essere un tentativo di semplificare i dati e di rilevare le tendenze generali riguardo ai cambiamenti climatici. L´indice rivela i cambiamenti in quattro indicatori fondamentali del cambiamento climatico: temperature, ghiaccio marino, livello dei mari e anidride carbonica. Ne emerge una chiara tendenza all´aumento dei cambiamenti climatici dal 1980, primo anno in cui è stato applicato questo strumento di studio. "Avevamo bisogno di una misurazione oceanica e abbiamo scelto l´aumento del livello dei mari, perché l´impatto è globale e di grande interesse sociale", dice il professor Steven Running dell´Università del Montana (Usa), uno dei creatori dell´indice. "Il quarto indice di misurazione è quello relativo alla criosfera". Il criterio alla base di questa scelta è la crescente preoccupazione sul tasso di riduzione estiva del ghiaccio marino nell´Artico. Il parametro rappresenta ampiamente il sistema terrestre ed è interessante notare come il ghiaccio marino in estate si stia riducendo molto più velocemente di quanto previsto cinque o due anni fa". L´igbp è un programma di ricerca che studia i cambiamenti climatici globali per fornire prove scientifiche in grado di contribuire a rendere la terra e i suoi ecosistemi più sostenibili. Per maggiori informazioni, visitare: Organizzazione meteorologica mondiale: http://www. Wmo. Int/pages/index_en. Html Igbp: http://www. Igbp. Net/ .  
   
   
IL LIVELLO DI PREOCCUPAZIONE PER GLI EFFETTI DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO SI STA RIDUCENDO A LIVELLO GLOBALE  
 
Milano, 14 Dicembre 2009 – Secondo la ricerca sul cambiamento climatico pubblicata il 10 dicembre da The Nielsen Company e dall’Oxford University Institute of Climate Change, negli ultimi due anni la preoccupazione per gli effetti del cambiamento climatico si è ridotta considerevolmente e molti Paesi hanno registrato addirittura una riduzione a due cifre. I risultati dell’ultimo sondaggio, condotto nel mese di ottobre, indicano che il 37% dei consumatori a livello globale sono molto preoccupati del cambiamento climatico (rispetto al 41% nel 2007), con i più alti livelli di preoccupazione espressi in America Latina (57%) e nell’area Asia-pacifico (42%). Tuttavia, in Nord America, tali livelli si abbassano considerevolmente: solo il 25% degli intervistati ha dichiarato di essere “molto preoccupato” per il cambiamento climatico. Dei 54 Paesi che hanno partecipato alla ricerca, 35 hanno registrato una riduzione del livello di preoccupazione per gli effetti del cambiamento climatico; al primo posto si attesta la Polonia (23%) seguita dal Canada (22%), dal Portogallo (18%) e Taiwan, Spagna e Svezia con il 17%. Anche in Italia la preoccupazione per i cambiamenti climatici è diminuita anche se in forma più lieve (6%). “La recessione globale e la crisi economica hanno temporaneamente ‘rubato la ribalta’ ai problemi del cambiamento climatico, ma ora che si inizia ad intravedere la fine della recessione, prevediamo che il Summit di Copenhagen riporti nuovamente l’argomento in prima linea” commenta Jonathan Banks, Business Insights Director Europe di The Nielsen Company. La ricerca Nielsen/oxford University dimostra che le preoccupazioni e la consapevolezza per gli effetti del cambiamento climatico e per i problemi ambientali hanno raggiunto il picco nel 2007, anno dei concerti Live Earth, nonché del lancio dell’acclamato documentario di Al Gore intitolato ‘Una scomoda verità’. I Paesi più preoccupati per gli effetti del cambiamento climatico sono le Filippine (78%), l’Indonesia (66%), la Tailandia e il Messico (62%). Le Filippine hanno registrato l’aumento più elevato del livello di preoccupazione per gli effetti del cambiamento climatico negli ultimi due anni (+14%), seguiti dal Vietnam (+9%). “Questi sono i Paesi che hanno sperimentato sulla propria pelle gli effetti del cambiamento climatico con lo stravolgimento delle condizioni metereologiche e con disastri naturali” afferma Banks. Lo scorso settembre, il tifone Ketsana ha devastato sia le Filippine che il Vietnam, mentre l’Indonesia quest’anno è stata colpita da due terremoti e vi sono stati diversi allarmi di tsunami. In Europa, tra i maggiori Paesi, i più preoccupati risultano essere Italia e Portogallo (43%) seguiti da Germania (33%), Spagna (32%), Francia (29%) e Uk (28%). Le preoccupazioni per gli effetti del cambiamento climatico in Indonesia e Brasile, i due Paesi più preoccupati nel 2007, si sono ridotte rispettivamente, del 10% e dell’8% nel sondaggio più recente. Per la popolazione globale, inquinamento dell’aria, inquinamento dell’acqua e cambiamento climatico sono le tre preoccupazioni principali riguardanti le questioni ambientali. “Il fatto che, quando si parla di ambiente, l’inquinamento dell’acqua e dell’aria siano le principali preoccupazioni di tutti i consumatori a livello mondiale non sorprende, in quanto sono problematiche misurabili e visibili dalla popolazione, a differenza del concetto di cambiamento climatico che, sfortunatamente, molti prendono in considerazione solo quando vengono messe in pericolo vite umane a causa di condizioni meteo assolutamente fuori dalla norma” aggiunge Banks. In Italia la prima preoccupazione è relativa all’inquinamento dell’aria (50%), seguita da quella per l’inquinamento dell’acqua e per l’inquinamento provocato dagli imballaggi (45%). Negli ultimi due anni, le preoccupazioni per gli effetti del cambiamento climatico in Cina e India sono aumentate, rispettivamente, del 6% e dell’1%. “Questi Paesi sono tra i principali inquinatori al mondo, e questo studio dimostra che le azioni dei loro governi stanno andando incontro alle preoccupazioni degli abitanti” afferma Timmons Roberts, Direttore per gli Studi sull’Ambiente presso la Brown University, negli Stati Uniti. Governi O Singoli Individui: Opinioni Diverse Circa Le Soluzioni - Secondo la maggioranza dei consumatori globali, sono i governi i principali responsabili della risoluzione dei problemi correlati al cambiamento climatico. Nell’ultima survey il 36% dei consumatori globali ha affermato che i governi dovrebbero limitare le emissioni di Co2 e di altri inquinanti da parte delle aziende, subito seguito dal 34% che affermano che i governi dovrebbero lanciare importanti iniziative che ricerchino soluzioni scientifiche e tecnologiche al problema, come le auto poco inquinanti, gli edifici “verdi” e le energie rinnovabili. Circa un consumatore su tre a livello globale, crede inoltre che i governi dovrebbero offrire degli incentivi (esenzioni fiscali o sussidi) agli individui che adottano comportamenti atti a ridurre o ad eliminare l’inquinamento, e che la popolazione, quando possibile, dovrebbe riciclare i rifiuti. “Si sono riscontrate molte differenze regionali nelle posizioni dei consumatori a proposito della capacità dei loro governi di gestire tali problematiche,” osserva Banks. Gli europei e i latino-americani sono tra i più favorevoli alla ricerca di soluzioni per il cambiamento climatico attuate dai governi, mentre in Asia-pacifico, i consumatori preferiscono che i governi impongano dei limiti alle emissioni di Co2 e di altre sostanze inquinanti da parte delle aziende. In Medio-oriente e in Africa, i consumatori sono a favore di forti investimenti da parte dei governi per migliorare i sistemi di trasporto pubblico; mentre gli americani sono tra i meno propensi all’intervento o all’azione del governo per il cambiamento climatico e, invece, risultano a favore di azioni individuali atte a combattere il cambiamento climatico, come il riciclo, lo smaltimento differenziato dei rifiuti, la riduzione dell’uso di energia da parte dei singoli individui, e il passaggio a lampadine ed elettrodomestici a basso consumo energetico, nonché a serramenti con guarnizioni termiche. In Italia, il 45% degli intervistati ritiene che il governo dovrebbe promuovere iniziative volte a ridurre l’emissione di sostanze inquinanti e a favorire lo sviluppo di energia rinnovabile. Sempre il governo dovrebbe ricercare soluzioni che riducano l’emissione di sostanze inquinanti da parte delle aziende (38%) e incentivare i singoli individui per comportamenti più conformi al rispetto dell’ambiente (28%). Di Chi Si Fida La Gente? Il 58% dei consumatori globali ritiene che i climatologi continuino ad essere la fonte di informazione in assoluto più affidabile quando si parla di cambiamento climatico, in Italia la percentuale sale al 62%. “La fiducia negli esperti di scienze naturali e sociali è stata registrata in tutti i 54 Paesi del mondo nei quali si è svolta la ricerca. Si tratta di un dato importante, visto che il lavoro dei climatologi è particolarmente rilevante per la definizione delle politiche di gestione del cambiamento climatico, e ha fornito le basi per i negoziati durante la Conferenza Onu sul clima di Copenhagen,” ha affermato Max Boykoff, Assistente-professore di Studi sull’Ambiente presso la University of Colorado-boulder, negli Stati Uniti. La ricerca Nielsen e Oxford University “Environment and Climate Change Barometer”, è una ricerca annuale condotta online su un campione di oltre 27000 consumatori in 54 Paesi del mondo che analizza gli atteggiamenti dei consumatori nei confronti dell’ambiente e del cambiamento climatico e la loro fiducia nelle fonti informative e nelle soluzioni. .  
   
   
TRENTINO: FONDO PER IL PAESAGGIO, SI AFFIDANO GLI INCARICHI  
 
Trento, 14 dicembre 2009 - Importante passo in avanti per il "Fondo per il paesaggio", lo strumento di conservazione, sistemazione, riqualificazione o ripristino del paesaggio e degli insediamenti storici. La Giunta provinciale ha infatti approvato la delibera di Mauro Gilmozzi, assessore all´urbanistica ed enti locali che da una parte determina i contenuti delle attività da realizzare appunto nell´ambito del "Fondo per il paesaggio" e dall´altra autorizza ad affidare gli incarichi. Non solo. Quello del 10 dicembre è un passaggio conseguente, sottolinea l´assessore Gilmozzi, al ruolo che il paesaggio assume nell’ambito del nuovo ordinamento urbanistico, interamente riformato con il nuovo Piano urbanistico provinciale e la nuova legge urbanistica provinciale. "Abbiamo introdotto per la prima volta nella strumentazione urbanistica la Carta del paesaggio che si configura come lettura completa degli elementi identitari e di valore dei luoghi per il governo delle trasformazione del paesaggio. La Carta del paesaggio pone la qualità del territorio al centro dell’azione di governo in quanto condizione di base per cogliere le nuove opportunità di sviluppo e per contrastare efficacemente, con azioni positive e non soltanto con vincoli e limitazioni, i rischi e i processi di degrado. ” In questo contesto il Fondo per la riqualificazione degli insediamenti storici e del paesaggio punta alla salvaguardia o al ripristino del valore paesaggistico, in funzione complementare rispetto alle misure di stretta tutela e di vincolo a carattere amministrativo. E´ stato individuato un elenco di studi per i quali, oggi, la delibera autorizza il Servizio Urbanistica e tutela del paesaggio ad affidare gli incarichi per l’attuazione delle attività. La scelta avverrà mediante confronto concorrenziale. Per la realizzazione delle iniziative, si intende ricorrere a soggetti esterni alla Amministrazione in quanto le attività da svolgere richiedono professionalità particolarmente qualificate che non è possibile reperire tra il personale interno del Servizio Urbanistica e tutela del paesaggio che, per la ridotta disponibilità di risorse umane, è interamente impegnato nell’attività ordinaria di istituto e non sarebbe in grado di eseguire in tempi sufficientemente ridotti la realizzazione degli studi e progetti. L’attività prevista in ciascun contratto dovrà essere conclusa entro il 31 dicembre 2011. La spesa complessiva prevista è di 950 mila euro. 50 mila euro, invece, saranno utilizzati quale intervento diretto della Provincia per una valutazione di fattibilità urbanistica-architettonica riguardo la realizzazione di una iniziativa di un “Albergo diffuso del Vanoi”, la cui esecuzione è affidata con delega al Comune di Canal S. Bovo. Di seguito il dettaglio dei progetti. Contenuti Dei Progetti E Studi Per L’affidamento Degli Incarichi. 1. Analisi dell’evoluzione del paesaggio trentino. Come ogni paesaggio, anche quello trentino si è sempre modificato, a volte in modo appena percettibile, a volte in modo molto rapido. Lo scopo della ricerca non è però una descrizione letteraria delle trasformazioni territoriali, ma piuttosto uno studio scientifico che analizzi: gli elementi identitari del Trentino, i fattori di trasformazione, le azioni di valorizzazione. Lo studio richiede un gruppo interdisciplinare, con un’ottima conoscenza del territorio e degli strumenti urbanistici. Importo Previsto Per Il Progetto: 150. 000,00 Euro. 2. Arredo e riqualificazione delle aree artigianali. Le aree artigianali, alle quali vanno associate anche le aree industriali, si presentano, nella maggior parte dei casi, come capannoni realizzati con elementi prefabbricati, con una scarsa attenzione alle finiture, materiali, recinzioni, insegne, verde e colori, con poco interesse per l’inserimento nel paesaggio, per il mascheramento e per la qualificazione degli spazi esterni. Data la loro diffusione, la loro mole e la loro occupazione di suolo, sono insiemi che hanno significativamente modificato il paesaggio, sia rurale che urbano. Per una riqualificazione complessiva occorre pensare a un insieme di azioni, alcune a carattere complessivo, altre a livello di singolo capannone. Importo Previsto Per Il Progetto: 110. 000,00 Euro. 3. Organizzazione e ripristino panoramico – paesaggistico dei passi dolomitici. L’importanza delle Dolomiti è nota ed accresciuta dalla recente decisione del Comitato Unesco di iscrizione al Patrimonio mondiale dell’umanità. Oltre agli strumenti urbanistici che organizzano le molteplici attività umane che le caratterizzano, si rende opportuno assicurare anche interventi di recupero che consentano di risanare o di qualificare opere del passato. L’esperienza insegna che in prossimità dei passi, luoghi di sosta per tutti i turisti, grazie alla possibilità di godere dei panorami più vasti, si sono concentrate attività che, con il crescere del traffico turistico, si sono ampliate in modo anche molto rilevante. Pensiamo a locande, rifugi, piccoli negozi, alberghi, grandi parcheggi. Questa crescita disordinata dovrebbe essere rivista complessivamente. A tal fine il progetto prevede: studio di riqualificazione viabilistica che deve prendere in considerazione tutti gli elementi che costituiscono l’aspetto della viabilità: pavimentazione, paracarri, guard rail, segnali stradali, cartelli pubblicitari e informativi. Studio per suggerire i migliori punti panoramici. Lungo le strade dolomitiche si aprono spesso dei coni visivi che permettono viste suggestive: organizzare piazzole di sosta, ordinate, pulite e accoglienti, permetterebbe di rendere ancora più gradevole la percorrenza, riducendo anche la velocità e i pericoli di fermate improvvise. Tali piazzole sarebbero da studiare in modo da intervallarle anche ragionevolmente, aprendo tra margini boscati spesso compatti, squarci gradevoli. Studio per riqualificare le architetture. Studio per ridurre la visibilità dei parcheggi. Importo Previsto Per Il Progetto: 120. 000,00 Euro 4 Indicazioni metodologiche per le trasformazioni delle aree agricole di versante a nuove tecniche produttive Gran parte dei versanti delle valli trentine sono segnati da terrazzamenti, realizzati con muri a secco. Anche se spesso abbandonati da anni, questi segni, comuni in ambito alpino ma anche ovunque l’uomo abbia dovuto sfruttare pendii a fini agricoli, sono ancora visibili sia lungo le strade di campagna sia osservandoli da lontano, specie dopo una nevicata. Le coltivazioni creano paesaggi diversi ma con forte identità nelle varie aree geografiche e nelle diverse epoche storiche. Il cambio delle tecniche dovute a meccanizzazione, a esigenze economiche e a variazioni climatiche ha prodotto anche trasformazioni del paesaggio. Questo fatto, specie nelle fasi di transizione, può essere molto evidente e anche dirompente dal punto di vista visivo. Se da un lato si può ipotizzare l’ammissibilità degli effetti derivanti dal mutamento delle tecniche colturali - consentendo alle regole di mercato di agire liberamente, trasformando o cancellando o introducendo nuovi paesaggi che potranno realizzarsi in tempi diversi, rapidi per intervento umano, lunghi per abbandono di coltivazioni in atto – appare tuttavia importante conservare alcuni paesaggi rurali ritenuti di particolare testimonianza storica, culturale, agendo con regole, con incentivi, con interventi di manutenzione o ripristino. Importo Previsto Per Il Progetto: 80. 000,00 Euro. 5 . Tecniche costruttive e compatibilità dei manufatti e delle costruzioni rurali in aree agricole. Le aree agricole hanno una grande importanza per il paesaggio trentino, sia per la dimensione,sia per le relazioni con i centri storici e recenti, sia per la grande visibilità. Ogni manufatto presente o nuovo ha anch’esso grande visibilità, poiché spicca per forma, dimensione, materiali e colori in mezzo al verde. Ne consegue che occorre valutare con la massima attenzione i caratteri costruttivi di questi volumi perché essi concorrono a formare il paesaggio. L’architettura rurale alpina è ben nota e si differenzia da zona a zona, pur mantenendo alcuni principi comuni: la forte integrazione con l’ambiente, l’uso dei materiali locali, di tipologie ampiamente collaudate. L’attenzione è rivolta sia ai luoghi, sia alle valli dove questi caratteri tradizionali permangono e, in certi casi, vengono conservati e riproposti. Esistono invece situazioni dove la tradizione è stata dimenticata o cancellata. E’ importate che le nuove costruzioni non risultino estranee alla cultura del luogo e che identifichino, riprendendoli, i caratteri tradizionali. Importo Previsto Per Il Progetto: 100. 000,00 Euro. 6 . Tipizzazioni di modellazioni per il recupero di cave esaurite. Le cave hanno modificato significativamente il paesaggio, sovente lasciando squarci e discontinuità molto evidenti. La ricerca deve quindi fornire elementi utili ai fini dell’individuazione delle modalità corrette di recupero delle cave esaurite. Importo Previsto Per Il Progetto: 80. 000,00 Euro. 7 . Riordino e riqualificazione del nesso urbano Riva del Garda – Arco. Il tessuto territoriale Riva – Arco assume un rilievo del tutto particolare nelle strategie provinciali di riqualificazione e valorizzazione delle zone di maggior pregio paesaggistico ed ambientale del Trentino. Tale area ha formato oggetto di particolare attenzione sin dal primo Piano urbanistico provinciale e la sua importanza sotto il profilo paesaggistico, della tutela dei centri storici e tradizionali, delle aree agricole e del lago di Garda, è stata ulteriormente sottolineata dal nuova Piano urbanistico provinciale del 2008. Tale area manca tuttavia di una pianificazione unitaria organica e l’urbanizzazione si è sviluppata senza seguire in quadro coerente per l’intero nesso. L’interesse del nuovo Pup per il paesaggio mantiene l’attualità di questo tema e richiede una verifica in merito agli strumenti da adottare per avviare una riqualificazione complessiva del territorio di fondo valle dei due comuni, in attesa della redazione del Piano territoriale della comunità. Importo Previsto Per Il Progetto: 120. 000,00 Euro. 8 . Indicazioni metodologiche per una progettazione dell’area di Zambana Vecchia secondo criteri di alta qualità paesaggistica e di identità territoriale. L’area di Zambana Vecchia, dopo anni di abbandono, sta formando oggetto di nuovo interesse in seguito alla formazione da parte del Comune di nuove previsioni urbanistiche finalizzate a favorire un articolato insieme di interventi di riqualificazione. Tali previsioni urbanistiche sono coerenti con un protocollo di intesa stipulato fra la Provincia ed il Comune di Zambana, che ha previsto la realizzazione di un Progetto per lo sviluppo del nuovo insediamento urbano nell’area di Zambana Vecchia secondo principi di sostenibilità ambientale e qualità insediativa complessiva. Per favorire l’attuazione delle previsioni del Piano regolatore generale, risulta opportuno effettuare una analisi complessiva dell’area che consenta una idonea integrazione tra l’insediamento storico e quello nuovo, anche al fine di fornire al Comune utili elementi per la redazione del piano attuativo a fini generali, in coerenza con l’Accordo di programma stipulato con la Provincia. Importo Previsto Per Il Progetto: 100. 000,00 Euro. 9. - Ipotesi di riorganizzazione e miglioramento dell’area in prossimità del lago di Toblino. Il sistema Lago e Castello di Toblino è una delle perle del Trentino. Provenendo da nord infatti si ha proprio in quel punto la sensazione di entrare in un diverso e strabiliante nuovo paesaggio, fatto di acqua, morene, luce e vegetazione. La bellezza del luogo in tutte le stagioni e in tutte le diverse condizioni di luce non è però godibile in pieno a causa del traffico che lungo le sponde porta rumore, disagio, difficoltà di spostamento a piedi. Lo spostamento della strada veicolare rappresenta il problema più rilevante ma non l’unico: occorre uno studio esteso all’area che riguardi nuove aree di sosta, i percorsi pedonali e ciclabili, la percorribilità delle rive con punti panoramici, la qualità delle acque, le coltivazioni (le viti, i terrazzamenti ), la vegetazione (i filari, le piante singole), i manufatti minori e maggiori, le nuove costruzioni e le nuove zonizzazioni che risultassero incompatibili con l’equilibrio che caratterizza ancora il sito. Importo Previsto Per Il Progetto: 90. 000,00 Euro Iniziativa Diretta Della Provincia Per La Valutazione Di Fattibilità Sulla Realizzazione Di Una Iniziativa Di Un “Albergo Diffuso Del Vanoi”, Delegata Al Comune Di Canal S. Bovo. La legge provinciale n. 1 del 2008 prevede che possano essere finanziati progetti e interventi integrati, pubblici e privati, per recuperare il patrimonio edilizio pubblico, con priorità per quello di rilevanza storica e artistica o comunque situato in contesti di rilevante pregio paesaggistico ambientale o espressivo dei valori culturali e identitari locali. Questa modalità è già stata sperimenta positivamente con il finanziamento dei progetti per i recupero agricolo e ambientale di un’area collinare in destra Adige della Vallagarina e di recupero del Maso al Pont nel Comune di Stenico. Oggi si è individuato per l´anno 2009 l´intervento diretto della Provincia per la valutazione di fattibilità della realizzazione di un “Albergo diffuso del Vanoi”, la cui esecuzione è affidata mediante delega al Comune di Canal S. Bovo. In particolare, la valutazione di fattibilità – con funzioni di sperimentazione – si sviluppa con l’elaborazione di una proposta di variante al piano regolatore generale del Comune di Canal S. Bovo, intesa a creare il quadro urbanistico e paesaggistico per la realizzazione di un Albergo diffuso del Vanoi. Con la proposta di iniziative formative per diffondere i criteri di progettazione dell’iniziativa e per evidenziarne la funzione di fattore di sviluppo per la comunità locale. Con la proposta di strumenti per la promozione turistica ed il marketing territoriale finalizzati a connotare l’identità e l’immagine dell’Albergo diffuso del Vanoi, Con la previsione di modalità di assistenza iniziale per le problematiche economiche e gestionali dell’Albergo diffuso, anche nell’obiettivo di favorire un’eventuale gestione dell’Albergo da parte di una società cooperativa locale. Con la previsione di criteri di progettazione ad elevato standard energetico e di sostenibilità ambientale. Con la proposta di strumenti per assicurare un’efficace regia organizzativa mediante il coordinamento dei soggetti pubblici e privati interessati. Importo Previsto Per Il Progetto: 50. 000,00 Euro. .  
   
   
PRESENTATA IN CALABRIA LA PROPOSTA DI LEGGE IN MATERIA AMBIENTALE  
 
Reggio Calabria, 14 dicembre 2009 - La Calabria intende dotarsi di un testo unico per le norme in materia ambientale. “Un testo snello ma concreto” ha affermato l’assessore regionale all’Ambiente Silvio Greco illustrando il progetto in una conferenza stampa che si è tenuta il 10 dicembre a Palazzo Alemanni a Catanzaro. Era presente all’incontro con i giornalisti anche il coordinatore del gruppo di lavoro Nuccio Novene. “L’obiettivo di questa legge - ha evidenziato Greco - è il mantenimento dell´efficacia e dell´efficienza dell´ecosistema Calabria inteso come acqua, aria e suolo, con al centro l´uomo e le sue attività”. L´assessore regionale all’Ambiente ha, poi, riferito del percorso che ha portato alla stesura del testo unico. “Ci siamo resi conto – ha detto Greco - che si sentiva la carenza di uno strumento unico di riferimento in materia ambientale. Di una normazione intesa, non come un mero elenco di divieti e tutele, ma come uno strumento amministrativo. Il progetto di legge è il frutto di un percorso partecipativo, realizzato da un gruppo di lavoro coordinato da Nuccio Iovene e guidato da Francesco Manganaro, docente dell´Università di Reggio, che, in un anno, ha visto coinvolti con contributi scritti gli amministratori locali ai vari livelli, i rappresentanti delle associazioni ambientaliste, dei sindacati, delle organizzazioni imprenditoriali, delle università e degli istituti di ricerca. La proposta – ha proseguito l’assessore - sarà presentata nella prossima in riunione di Giunta per un immediato esame per poi passare all’approvazione in Consiglio regionale, superando il passaggio della commissione consiliare, visto che la consultazione che ha portato alla stesura ha riguardato tutti i soggetti interessati”. Secondo l’assessore Greco “si tratta di un vero e proprio testo unico che in modo sintetico affronta tutti gli aspetti della tematica ambientale a partire dall´inquinamento atmosferico, acustico ed elettromagnetico. Se la Regione non vuole svendere i propri ecosistemi - ha evidenziato - è necessario intervenire subito per evitare che ai danni che sono stati fatti in materia ambientale, e che sono sotto gli occhi di tutti, se ne aggiungano altri”. “Anche per superare il commissariamento in materia ambientale – ha spiegato l’assessore regionale - è necessario avere pronti strumenti giuridici che possano determinare le giuste competenze per Regione, Province e Comuni. Azioni necessarie, secondo le indicazioni pervenute, sono indicate nella realizzazione degli Ambiti territoriali ottimali (Ato rifiuti) e di organismi come l´Osservatorio e il catasto dei rifiuti, previsti, appunto, dalla proposta di legge che oggi presentiamo”. In materia di ecomafie Greco ha ribadito che “la Regione si costituirà parte civile in tutti i procedimenti che, in un modo o nell´altro, riguardino il rispetto della salvaguardia degli ecosistemi ambientali. La normativa - ha evidenziato infine l’assessore Greco - prevede sistemi che tolgono la terra sotto ai piedi alle cosiddette ecomafie. E questa legge non istituisce solo sanzioni nei confronti di chi viola le norme, ma introduce meccanismi premiali per chi, con i suoi atteggiamenti virtuosi, contribuisce al raggiungimento degli obiettivi previsti”. .  
   
   
SITUAZIONE DEGLI INVASI IN SARDEGNA AGGIORNATA AL MESE DI NOVEMBRE 2009  
 
Cagliari, 14 Dicembre 2009 - La Regione ha pubblicato, come ogni mese, il "Bollettino dei serbatoi artificiali del sistema idrico multisettoriale della Sardegna" il quale, in sintesi, riporta che al 30 novembre 2009 erano presenti nel sistema degli invasi un miliardo 315 milioni di metri cubi d´acqua, pari al 68,9% della capacità complessiva. Si ricorda che nel mese di ottobre i consumi hanno superato gli apporti idrici naturali per un valore, riferito al mese di aprile, di circa 494 milioni di metri cubi. Tale valore, nel mese di novembre, è stato di circa 500 milioni di metri cubi. Per quanto riguarda l’indicatore di stato per il monitoraggio ed il preallarme della siccità dell’intera isola, si ricorda che alla fine di ottobre era pari a 0,40, situandosi - nella scala tra 0 e 1 - al livello di preallerta; a seguito dell’andamento climatico del periodo autunno-inverno 2008-2009, l’indicatore di stato è salito a valori compresi tra 0,5 e 1 (livello di "normalità" o "regime ordinario") assumendo, nel mese di novembre, il valore di 0,60. .  
   
   
REGI LAGNI, PROTOCOLLO DI INTESA CON I COMUNI, DALLA REGIONE CAMPANIA 11 MILIONI DI EURO PER INTERVENTI DI RIMOZIONE RIFIUTI E VERDE IN AREE DEMANIALI  
 
Napoli, 14 dicembre 2009 - La Giunta regionale, su proposta dell’assessore all´Agricoltura Gianfranco Nappi e dell´assessore all´Ambiente Walter Ganapini, ha approvato la delibera sulla "Ratifica del Protocollo di Intesa e approvazione del primo stralcio del programma degli interventi prioritari da realizzare sulle aree demaniali dell´asta terminale dei Regi Lagni". Il provvedimento dà seguito alla delibera con cui, ad agosto scorso, la Regione ha varato il Piano d’Azione, finanziato con 50 milioni di euro, per la realizzazione del Grande Progetto di risanamento dei Regi Lagni, previsto dal Fesr 2007-2013. In base al documento, d’intesa con il Consorzio di Bonifica Bacino Inferiore Volturno e con ventisei comuni interessati dall’area, la Regione attiverà entro 30 giorni un piano operativo, finanziato con 11 milioni di euro e coordinato dal Consorzio, che prevede i seguenti interventi: Rimozione dei rifiuti solidi dagli alvei e dalle sponde del sistema idrografico dei Regi Lagni; Realizzazione di alberature nelle aree demaniali e nelle aree pubbliche messe a disposizione dai Comuni, da eventuali altri enti pubblici e da soggetti privati sulla base di una specifica procedura di evidenza pubblica; Ricostituzione delle alberature spondali e per la formazione di aree di verde attrezzato, intese come punti di snodo nell’ambito del complessivo progetto di riqualificazione dei Regi Lagni. "Continua senza sosta - afferma l’assessore Nappi, titolare della delega speciale per il Grande Progetto - il lavoro della Regione per il risanamento dell’Area dei Regi Lagni. Grazie alla collaborazione con i Comuni, espletata attraverso diverse riunioni del Tavolo tecnico, abbiamo raggiunto un’intesa che ci consentirà di avere, entro poche settimane, risultati concreti in termini di risanamento, con la rimozione dei rifiuti e la posa di alberi lungo i canali, dopo il lavoro di scandagliamento degli stessi già operato dall’Arpac". "Contestualmente - continua Nappi - abbiamo avviato l’iter per la realizzazione di un Orto della Biodiversità nel Real Sito di Carditello di San Tammaro, luogo simbolo di un’area, i Regi Lagni, che necessitano di una lunga e complessa opera di riqualificazione, sulla quale intendiamo andare avanti con decisione". "I Regi Lagni, oggi enorme cloaca a cielo aperto, devono diventare - dice l´assessore all´Ambiente Walter Ganapini - un simbolo della nuova Campania sostenibile. Siamo impegnati a riqualificare i depuratori situati lungo il corso d´acqua da Acerra fino a Villa Literno, vogliamo rivedere prestissimo in funzione le griglie di ogni influente, aiuteremo l´Assessorato all´Agricoltura nell´opera di rinaturazione del canale dei Regi Lagni, creeremo attorno all´opera di rimboschimento degli argini un sistema efficiente di custodia e prevenzione. In pochi anni da un´area degradata sarà possibile ottenere un grande polmone di biodiversità in una regione che più di ogni altra deve perseguire la sostenibilità come unica forma di sviluppo”, conclude Ganapini. .  
   
   
RIFIUTI: REGIONE CONCEDE ANTICIPAZIONE DI 9,5 MLN A 8 ATO SICILIANI  
 
Palermo, 14 dicembre 2009 - Un’anticipazione straordinaria di 9,5 milioni di euro dal fondo di rotazione in favore delle società degli ambiti territoriali ottimali è stata concessa a otto Ato siciliani. Le disposizioni sono contenute in altrettanti decreti, firmati dall’assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e delle Autonomie locali, Caterina Chinnici. I provvedimenti riguardano l’Ato “Catania 3” (2 milioni di euro), l’Ato “Caltanissetta 1” (500 mila), l’Ato “Agrigento 2” (1 mln), l’Ato “Messina 1” (1 mln), l’Ato “Palermo 2” (1 mln), l’Ato “Messina 2” (1 mln), l’Ato “Palermo 4” (2 mln) e l’Ato “Trapani 2” (1 mln). “L’anticipazione - spiega l’assessore Chinnici - è stata concessa a seguito della decisione della giunta regionale dello scorso 4 dicembre, per il perdurare della eccezionale e straordinaria grave crisi finanziaria in cui versano le otto società d’ambito, per le conseguenti ricadute dal punto di vista igienico-sanitario per la popolazione e per le ripercussioni sotto il profilo dell’ordine pubblico. Il provvedimento - continua l’assessore - è stato varato, principalmente, nell’interesse dei cittadini che, sono costretti a convivere, con grande difficoltà, in mezzo ai rifiuti. Un disservizio causato, sia dalla mancata riscossione della tariffa di igiene ambientale, sia dai ritardi, anche cronici, dei versamenti, da parte dei Comuni, delle quote di propria competenza”. I decreti prevedono che l’anticipazione straordinaria venga attinta dal fondo di rotazione, istituito presso l’assessorato e destinato a garantire la copertura delle spese inerenti la gestione integrata dei rifiuti, nei casi di temporanee difficoltà finanziarie. Il Fondo sarà integrato attraverso un piano di rientro con le somme trattenute ai Comuni debitori, sui trasferimenti trimestrali agli enti locali. .