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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 11 Febbraio 2010
UE: SÌ CONDIZIONATO AL DIVIETO DI COMMERCIO INTERNAZIONALE DEL TONNO ROSSO  
 
 Il Parlamento eurpeo sostiene il divieto del commercio internazionale di animali in via di estinzione o dei loro prodotti, come il tonno rosso e gli orsi polari. Tuttavia, sollecita la salvaguardia della pesca tradizionale e una compensazione finanziaria per il settore della pesca colpito da questo provvedimento. Auspica inoltre il mantenimento, fino al 2028, del divieto del commercio degli elefanti africani e dell´avorio. Nella risoluzione adottata per alzata di mano, i deputati invitano la Commissione e gli Stati membri a vietare il commercio internazionale di tonno rosso, ma solo se vengono rispettate le seguenti condizioni: vi sia una deroga generale per il commercio interno che permetta di proseguire la pesca tradizionale costiera; sia previsto un sostegno finanziario dell´Ue per la gente di mare e gli armatori interessati; siano contemplati controlli e pene più severi per combattere la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata. La risoluzione - che tratta anche di tigri, squali, coccodrilli, coralli e altre specie delle fauna e della flora - arriva poco prima della Conferenza delle Parti della Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (Cites), che si terrà a Doha, il 13-25 marzo. La commissione per l´ambiente del Parlamento europeo invierà la propria delegazione alla conferenza. .  
   
   
SARDEGNA: NOVITÀ IN MATERIA DI PESCA DEI RICCI E DELLA CICALA DI MARE  
 
Cagliari - Per garantire lo svolgimento della sagra del bogamarì, considerando la sua valenza storico-culturale, l´assessore regionale dell´agricoltura Andrea Prato ha derogato al numero massimo di esemplari di riccio di mare prelevabili dai pescatori sportivi di Alghero nelle acque circondanti il Comune. I pescatori residenti nel Comune di Alghero potranno raccogliere un numero massimo di mille ricci di mare al giorno, esclusivamente nelle giornate del 4-5, 11-12, 18-19 e 25-26 febbraio e del 4-5 marzo 2010. L´assessore, inoltre, ha stabilito il divieto della pesca della cicala di mare o magnosa (Scyllarides latus) nel mare territoriale della Sardegna, sino all´adozione di una disciplina organica che regolamenti il prelievo delle specie che necessitano adeguate misure di protezione. Il divieto riguarda anche la detenzione a bordo, il trasbordo o lo sbarco, la detenzione a terra, il trasporto e la commercializzazione degli esemplari pescati. .  
   
   
EMILIA ROMAGNA: LA COMMISSIONE BILANCIO DELLA CAMERA BOCCIA GLI AIUTI AL SETTORE BIETICOLO-SACCARIFERO.  
 
Bologna - Dichiarazione dell´Assessore regionale Tiberio Rabboni "Sono profondamente sconcertato dalla notizia che la Commissione Bilancio della Camera ha bocciato l’emendamento con il quale si dava copertura agli aiuti di stato per il settore bieticolo-saccarifero" . Lo afferma l´assessore regionale all´agricoltura Tiberio Rabboni dopo aver appreso la notizia. "Il Governo aggiunge - non mantiene dunque un impegno preso e concordato in occasione della riforma dell’Ocm zucchero: si tratta di 86 milioni di euro per due anni, che sono indispensabili per garantire il proseguimento dell’attività del comparto". Secondo l´Assessore "dopo il danno siamo arrivati alla beffa: non vengono tenute in alcun conto le legittime aspettative di un settore del quale si mette in discussione la sopravvivenza e questo nonostante i forti investimenti fatti proprio in questi ultimi due anni dai tre zuccherifici rimasti attivi nel nord Italia (due in Emilia-romagna - Minerbio (Bo) di Coprob e San Quirico (Pr) di Eridania- ed uno nel Veneto - Pontelongo (Pd) di Coprob) che, ovviamente, hanno pianificato gli investimenti, fidandosi del nostro Governo". "Allo sconcerto - afferma Rabboni - si affianca una profonda delusione in quanto ancora cinque mesi fa il Governo, attraverso l’apposito Comitato interministeriale, che è presieduto dal Presidente Berlusconi, aveva formalmente assunto l’impegno di reperire tali risorse". "Confido che il nostro Governo non voglia assumersi la grave responsabilità di decretare la morte del settore bieticolo-saccarifero italiano - conclude Rabboni - e mi appello dunque al Ministro Zaia affinché metta fine a questo pasticcio governativo. Occorre che venga data una risposta positiva in tempi rapidi: le semine sono alle porte e gli agricoltori e le imprese non possono più aspettare, nell’incertezza più completa". .  
   
   
BIOWALES 2010  
 
Cadiff, 11 febbraio 2010 - Il 17 e 18 marzo 2010 si terrà a Cardiff, nel Regno Unito, una conferenza di due giorni dedicata alle bioscienze. Biowales è un evento di biopartenariato e conferenza sulle bioscienze con esposizioni, workshop, incontri di mediazione e una cena per favorire la messa in rete. Il programma di quest´anno prevede argomenti sulla tecnologia delle cellule staminali, avanzamenti nella genetica tumorale, tecnologie per la diagnostica, ricerca translazionale e discussioni sul futuro delle bioscienze. I workshop saranno dedicati a temi riguardanti il finanziamento della ricerca e sviluppo (R&s) nell´Ue, aspetti finanziari e opportunità nel Galles. Oltre a vari esponenti di spicco dell´industria privata, tra i relatori ci sarà anche un vincitore del Premio Nobel per la medicina. Per ulteriori informazioni, fare clic: http://www. Biowalesevent. Com/ .  
   
   
AGRICOLTURA SOCIALE ´ IL SOSTEGNO DELLA REGIONE MARCHE  
 
Valorizzare l´attivita` agricola non solo da un punto di vista economico, ma anche in relazione agli ulteriori elementi legati alla socialita` del lavoro. E´ questo l´obiettivo che si e` proposta la Giunta regionale che, per iniziativa del Vicepresidente e assessore all´Agricoltura, ha approvato una delibera che mette 70mila euro di contributi a disposizione delle aziende agricole sociali. Nell´ultimo decennio ´ ricorda il Vicepresidente - sono nate spontaneamente, in Italia e in Europa, diverse esperienze della cosiddetta ´agricoltura sociale´. Il consenso che ha circondato questo tipo di innovazione e` legato agli esiti positivi dal punto di vista terapeutico e riabilitativo di persone con svantaggi fisici o psichici, all´inserimento di soggetti con problemi di emarginazione collegati a difficolta` relazionali, abbandono o a tossicodipendenze. Il contesto agricolo ha da sempre consentito l´accoglienza e il coinvolgimento di soggetti con le piu` varie abilita`, attribuendo a ciascuno il ruolo e le mansioni piu` consone alle attitudini e alle possibilita`. L´agricoltura infatti, per la caratteristica delle operazioni cosi` fortemente legate all´ambiente ed ai ritmi naturali, per il rapporto diretto ed immediato con gli oggetti, le piante e gli animali rappresenta una fonte di costanti stimoli all´apprendimento, alla determinazione, all´equilibrio. Il Psr 2007-2013, tramite l´Asse 3, misure 3. 1. 1 a) e 3. 1. 1 b) contribuisce gia` a stimolare il processo di diversificazione e a sostenere alcuni percorsi dedicati agli imprenditori agricoli e ai loro familiari. Nello stesso tempo, con la misura 3. 1. 2 ´avviamento di servizi essenziali alla popolazione´ incoraggia la creazione e l´avvio di servizi per anziani, bambini anche in eta` pre-scolare e giovani, consapevole che il sostegno alle necessita` degli individui e delle famiglie dei territori rurali interni rappresenta, insieme alle politiche per i redditi, uno degli elementi di maggior significato per il permanere di attivita` produttive agricole. Il bando e` rivolto alle forme associative tra imprese agricole e microimprese che attivino partenariati (consorzi, associazioni temporanee di imprese, associazioni temporanee di scopo) per la gestione dei servizi. Sono ammesse anche altre forme associative (consorzi, associazioni temporanee di imprese, associazioni temporanee di scopo) tra aziende agricole e altri operatori (Onlus, Cooperative sociali, associazioni culturali/sportive) per la gestione dei servizi. Realta` che dovranno occupare disagiati psichici o fisici, minori in difficolta`, persone soggette a dipendenze, anziani emarginati, estromessi dal mondo lavorativo. .  
   
   
SI STABILIZZANO I CONSUMI DI FRUTTA E VERDURA MA LE FAMIGLIE ITALIANE COMPRANO MENO  
 
Le famiglie italiane hanno acquistato circa 8. 262. 000 tonnellate di ortofrutta, di cui 4. 518. 000 tonnellate di frutta e 3. 742. 000 tonnellate di verdura questi i dati rilevati da Cso sulla base delle rilevazioni Gfk Italia per il 2009. La tendenza dei consumi di ortofrutta mostra una sostanziale stabilità, in linea con la media del periodo 2004-2008. Rispetto all’anno scorso gli acquisti sono aumentati di un complessivo 0,7%. Siamo invero ancora lontani dai numeri dei primi anni duemila, quando le famiglie italiane acquistavano all’incirca 9. 5 milioni di tonnellate di ortofrutta ogni anno, ma possiamo affermare che a livello globale il declino costante dei volumi sembra essersi arrestato. Diverso è il discorso se si entra nel merito dell’acquisto annuo per famiglia che invece mostra segnali più negativi. Ogni famiglia acquirente ha acquistato in media, nel 2009, 360 Kg di frutta e verdura pari al 2,8 % in meno rispetto al 2008. Il calo maggiore è attribuibile alla frutta (-3,2%). I dati riferiti ai volumi di frutta e verdura acquistati si riflettono, con le stesse tendenze, anche sulla spesa che nel 2009 si è attestata nel complesso su quasi 13. 4 miliardi di euro, registrando un +1. 4% rispetto al 2008. La spesa media annua di ortofrutta per singola famiglia italiana, pari a 580 euro, ha segnato però un calo del -2. 2% rispetto al 2008. La singola famiglia italiana ha speso meno nel 2009 per frutta e verdura fresche e nello specifico il calo di spesa per la frutta è stato del -2,9/ e di -1,6% . Queste diverse tendenze rilevate tra spesa e volumi totali e spesa e volumi per singola famiglia attestano una lieve modificazione del numero totale dei nuclei famigliari italiani e della loro tipologia. Il report completo dei consumi di ortofrutta delle famiglie italiane nel 2009 suddiviso anche per tipologia di prodotto sarà disponibile a breve sul sito Cso per gli abbonati e i soci www. Csoservizi. Com .  
   
   
AGRUMI: DA REGIONE SICILIA PIANO RITIRO PRODOTTO PER AIUTI UMANITARI  
 
Palermo - Il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, e l´assessore alle risorse agricole, Titti Bufardeci, hanno riunito, ieri mattina a palazzo d´Orleans, i dirigenti del dipartimento agricoltura per mettere a punto un piano per il ritiro degli agrumi dei produttori siciliani. I prodotti saranno destinati ad aiuti umanitari. "La crisi dell´agrumicoltura siciliana - dicono Lombardo e Bufardeci - ha bisogno di interventi rapidi e decisivi di sostegno ai produttori, che per i loro agrumi ricevono dai mercati un compenso che definire insignificante e´ un eufemismo. L´azione avviata non e´ di sicuro risolutiva della grave crisi del settore, ma e´ un primo puntello che dimostra la grandissima attenzione dell´amministrazione e del governo regionale ai problemi dell´agrumicoltura, che rappresenta economia, tradizione e cultura della nostra terra". L´iter amministrativo per stabilire le modalita´ e i tempi d´intervento e´ molto complesso - spiegano dal dipartimento agricoltura, ma sara´ definito entro i primi giorni della prossima settimana. Ogni procedura sara´ realizzata e sviluppata in conformita´ con i regolamenti comunitari e la loro disciplina. .  
   
   
LA PUGLIA RINNOVA A ZAIA RICHIESTA DI INCONTRO URGENTE  
 
 L’assessore regionale alle Risorse Agroalimentari Dario Stefàno, coordinatore Commissione Politiche Agricole scrive al Ministro Zaia per sollecitare gli interventi riguardanti lo stato di crisi del comparto agricolo. “ Allo stato attuale – si legge nella nota- risulta che diverse Regioni, compresa la Puglia, hanno da tempo concluso le procedure di richiesta del decreto ministeriale di riconoscimento dello stato di crisi del comparto agricolo. A questo proposito, si rammenta, ad esempio, che la Regione Puglia, con deliberazione della Giunta regionale del 10 novembre 2009, n. 2143, ha deliberato lo “stato di crisi del settore agricolo”, come pure, con deliberazione del Consiglio regionale del 9 dicembre 2009, ha impegnato il Presidente della Giunta regionale a chiedere al Governo nazionale, al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Presidente del Senato, di attivare le procedure per l’emanazione del decreto di dichiarazione dello stato di crisi del comparto agricolo. Si evidenzia, infine, che in data 09 febbraio 2010, nell’ambito della seduta della Commissione Politiche Agricole, gli assessori regionali hanno dato mandato al sottoscritto, in qualità di coordinatore della stessa, a richiedere al Ministro un urgente intervento in ordine a quanto in oggetto. Ciò detto, sono a sollecitare codesto Ministero ad attivarsi per dare attuazione alle procedure di riconoscimento dello “stato di crisi” e di tutti gli interventi possibili, al fine di dare congruo sostegno alle migliaia di agricoltori e loro famiglie, chiamati a fronteggiare una congiuntura economica particolarmente sfavorevole. Come pure, mi permetto di reiterare l’invito a farsi carico di proporre, al Consiglio dei Ministri, quel piano di interventi straordinari per l’agricoltura, in merito al quale Lei, unitamente al sottosegretario Letta, ha assunto un impegno, con le regioni, nella riunione del novembre scorso. Ciò al fine di dare attuazione alla piattaforma di proposte congiunturali già approvata da tutte le regioni italiane”. “Ho voluto sollecitare il titolare del Ministero Politiche Agricole –dichiara Stefàno- persistendo la grave crisi economica che investe il comparto agricolo, settore di importanza strategica per l’intero tessuto economico e sociale di tutte le regioni, determinata soprattutto da fattori esterni che coinvolgono non solo il Paese Italia ma l’intera Europa. “Sono convinto-conclude Stefàno- che la evoluzione dei sistemi economici, l’abbattimento delle barriere doganali e l’integrazione delle economie mondiali, rischia di provocare gravi effetti sulla tenuta sociale, se non si interviene in tempo utile e con adeguati ed opportuni interventi”. .  
   
   
“RISTORAZIONE COLLETTIVA, BUONI PASTO E RISTORAZIONE COMMERCIALE MODERNA” EDIZIONE 2009  
 
 Sintesi dell’andamento della domanda L’area d’affari dei buoni pasto resiste alla crisi e risulta in crescita (+1% in valore) anche nel 2009. Il valore del mercato è di 2,4 miliardi di euro e rappresenta il 25% circa dell’intero settore. Il suo sviluppo futuro sarà però contenuto poiché ormai tutti i maggiori enti pubblici sono già clienti. Nell’area della ristorazione collettiva, si avverte l’impatto della contrazione dei pasti forniti alle grandi industrie, interessate dal ricorso alla cassa integrazione e al calo degli occupati; per contrastare tale trend, le società di ristorazione spesso forniscono dalla cucina dell’azienda cliente anche le medie e piccole realtà aziendali territorialmente vicine. Nella ristorazione commerciale moderna, a fronte di un calo di pasti erogati dalle tradizionali formule di ristorazione, si assiste alla stabilità dei pasti serviti dalle formule di ristorazione veloce, il cui servizio è caratterizzato da un buon rapporto prezzo/qualità unito alla velocità di esecuzione. La ristorazione in concessione origina un giro d’affari di circa 1,4 miliardi di euro, in crescita del 2,9% rispetto all’anno precedente. Per razionalizzare le attività e ridurre i costi, gli operatori della ristorazione collettiva hanno intrapreso azioni volte alla focalizzazione sul proprio core business ed alla specializzazione del servizio. Nell’area dei buoni pasto, invece, per cercare nuovi spazi di crescita e maggiore marginalità, le principali società si stanno diversificando verso i titoli di servizio (ovvero buoni sostitutivi di prestazioni economiche) che possono essere impiegati in numerosi campi: dall’ area assistenziale all’area aziendale (ad esempio come gratificazione del personale dipendente). Nella ristorazione commerciale moderna, la competizione è acuita in ambito urbano dallo sviluppo di formule alternative ai pubblici esercizi quali i distributori automatici e la grande distribuzione, che offre ormai un’ampia scelta di piatti pronti. La leva più utilizzata fra gli operatori è quella del prezzo. Dati Di Sintesi
Ristorazione
Ristorazione Buoni Commerciale
Collettiva pasto Moderna
Numero di imprese 1. 200 15 60
Numero di addetti 67. 000 500 55. 000
Numero di addetti per impresa 56 33 916
Valore del servizio 2009 (Mn. Euro) 4. 070 2605,0 3. 297,5
Fatturato per addetto (‘000 euro) 60,7 52,1 59,9
Valore aggiunto (Mn. Euro) 1. 811 234 1. 204
Valore aggiunto per addetto (‘000 euro) 26,8 n. S. 21,9
Quota delle prime 4 imprese(a) (%) 29,3 79,7 56,7
Quota delle prime 8 imprese(a) (%) 49,7 95,7 66,8
Variazione media annua del mercato 2009/2005 (%):
· in quantità 0,2 5,1 -
· in valore 2,1 6,1 4,6
Previsioni di sviluppo (%):
· 2010/2009 1,0 3/5 2/4
· tendenza di medio periodo lieve crescita lieve crescita crescita
a) - in valore Fonte: Databank .
 
   
   
AGRICOLTURA, PSR: SUL SITO DELLA REGIONE PIEMONTE LO STATO DI AVANZAMENTO DELLE ISTRUTTORIE TRASPARENZA E INFORMAZIONE AI CITTADINI  
 
La Regione Piemonte mette a disposizione di tutti, sul proprio sito web, il monitoraggio sullo stato di avanzamento delle istruttorie relative alle domande di finanziamento del Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013, con il dettaglio dei dati per provincia. Per ogni misura del Psr (a titolo di esempio, l’insediamento giovani agricoltori, o il complesso delle misure agroambientali, e così via), è accessibile lo “stato di attuazione” che riporta i dati, aggiornati settimanalmente, sull’avanzamento delle istruttorie sulle pratiche. Le istruttorie (operazioni complesse che in molti casi comprendono verifica di requisiti, sopralluoghi, accertamenti) sono svolte in alcuni casi dalla Regione stessa, o da Arpea (l’organismo pagatore regionale), in altri da Province e Comunità montane. Nelle prossime settimane, sarà attivato un nuovo servizio che permetterà al singolo beneficiario di visualizzare lo stato di avanzamento delle proprie pratiche, inserendo il numero della domanda. In prospettiva, l’intenzione dell’Amministrazione è quella di rendere l’aggiornamento dei dati automatico in tempo reale. La nuova funzionalità è stata resa possibile da un software di interrogazione web dei database di interesse agricolo denominato Webi (web intelligence), finanziato dalla Direzione Agricoltura per ridurre i tempi ed i costi della crescente domanda di elaborazione di dati presenti nel Sistema Informativo Agricolo Piemontese (Siap). E’ possibile accedere ai dati da questa pagina: http://www. Regione. Piemonte. It/agri/psr2007_13 scegliendo una specifica misura (ad es. Http://www. Regione. Piemonte. It/agri/psr2007_13/misure/112. Htm e cliccando su “stato attuazione istruttorie” nella barra di destra). “La pubblicazione dei dati sulle istruttorie – afferma l’Assessore all’Agricoltura Mino Taricco – vuole essere una concreta iniziativa di trasparenza e informazione nei confronti dei beneficiari dei bandi, degli addetti ai lavori, ma anche dei comuni cittadini interessati a conoscere l’operato dell’Amministrazione. La Regione ha compiti di coordinamento e gestione del Psr ma un ruolo altrettanto significativo è svolto dai cosiddetti Enti delegati, che esaminano le pratiche. Territorio per territorio, sarà ora possibile per tutti un costante monitoraggio. Come si potrà vedere, lo stato di avanzamento varia da una misura all’altra, anche in ragione della loro complessità. In generale posso però dire che la macchina del Psr è pienamente in moto e speriamo che, con la collaborazione di tutti gli Enti coinvolti, si possa arrivare a metà 2010 al completamento delle istruttorie, come previsto dagli accordi con le Province stesse. Ricordo anche che a fine 2009 siamo stati in grado di pagare alle aziende tutti i saldi del 2007 e 2008 e gli acconti 2009. Si tratta, in tre anni, di 1,2 miliardi di euro, che sono fisicamente stati versati alle aziende agricole. Questo ci ha portato a essere tra le prime regioni italiane per quantità di risorse erogate” .  
   
   
DAL POLESINE PROGETTI DI COOPERAZIONE CON IL BRASILE  
 
La regione di Sertao Bajano, nello stato brasiliano di Bahia, è caratterizzata da un clima semiarido, con piogge scarse ed irregolari. A sostegno delle famiglie locali dal Polesine sono stati avviati due progetti di cooperazione allo sviluppo, finanziati dalla Regione, sia per tesaurizzare l’acqua piovana attraverso la costruzione annuale di 50 cisterne, sia per creare microimprese nel settore dell’allevamento degli ovini. Lo stato di attuazione dei progetti è stato illustrato ieri a Rovigo dai rappresentanti degli enti impegnati nella loro realizzazione: l’assessore regionale alla cooperazione internazionale e alle emergenze umanitarie Isi Coppola, il presidente della Camera di Commercio polesana Loredano Zampini insieme ad Alberto Previsto di Polesine Innovazione, don Silvio Baccaro responsabile dell’Ufficio Missionario Diocesano e Stefano Casalini presidente di Confagricoltura di Rovigo. L’assessore Coppola ha sottolineato che si tratta di una delle aree più povere del Brasile. I progetti proposti dal Polesine a favore di questa regione, in piena sintonia con la filosofia della Regione in materia di cooperazione allo sviluppo, hanno contribuito a creare le condizioni per favorire la capacità della popolazione di rimanere sul territorio e di valorizzare anche i prodotti locali. Oltre infatti all’attività su base familiare di allevamento di ovini, la cooperazione ha promosso una successiva fase di macellazione e vendita al minuto di carni e di prodotti lattiero-caseari. Per ciascuno dei due progetti, costantemente monitorati, la Regione – ha ricordato l’assessore Coppola - è intervenuta annualmente con un finanziamento di circa 35 mila euro. I due interventi, giunti al secondo e terzo anno di realizzazione, sono strettamente collegati tra loro e in loco sono coordinati da Giovanna Occari, missionaria della Diocesi di Rovigo, su indicazione del vescovo della Diocesi di Caetité nello stato di Bahia, mons. Riccardo Brusatti. In loco è attiva anche una scuola agraria per la formazione pratica delle famiglie. “Sono interventi – ha detto don Baccaro – per dare un segnale di speranza”. Per il 2010 è stata già proposta la prosecuzione della costruzione di cisterne mentre l’attività di allevamento sarà allargata anche ai bovini. Inoltre, sono stati previsti un corso di zootecnia per i giovani e incontri di formazione per migliorare la condizione femminile e dell’infanzia. .  
   
   
PSR: 50 MILIONI COMPLESSIVI PER LA MISURA 123 SI FINANZIANO NUOVI PROGETTI PER L´AGROINDUSTRIA PIEMONTESE  
 
 La Giunta Regionale ha deciso un ulteriore finanziamento, per 10 milioni di euro (provenienti dagli aiuti di Stato), della misura 123 del Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013, che sostiene le attività di trasformazione dei prodotti agroindustriali. In questo modo la dotazione finanziaria complessiva della misura, originariamente di 30 milioni di euro, già elevati a 40 milioni nell’autunno scorso, sale ora a circa 50 milioni. Il bando. Le domande già finanziate (per provincia e per settore). Il bando sulla misura 123 (“Accrescimento di valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali” – Azione 1 “Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli”) era stato aperto nel 2008 e sono pervenute in totale 217 domande di finanziamento. Sono state sinora già finanziate, sulla base delle prime graduatorie, 57 domande per una spesa ammessa complessiva di 115 milioni di euro. Di queste, ve ne sono 21 della Provincia di Cuneo, 9 rispettivamente per Torino e Novara, 8 per Asti, 6 per Vercelli e 4 per Alessandria. I settori produttivi interessati sono: vino (14 progetti), latte (13 progetti), ortofrutta (11), cereali e riso (8), carne (7), altri settori (uova, miele, florovivaismo, piante officinali, olio di oliva – 4 progetti). Pagamenti. Gli anticipi 2009 sono già stati materialmente erogati a 18 aziende, per un importo complessivo di poco inferiore a 7 milioni di euro. E’ possibile nuovamente, dal 15 marzo al 15 aprile 2010, presentare richiesta per le anticipazioni di contributo. Le nuove risorse. Lo scorrimento delle graduatorie. Le nuove risorse stanziate dalla Giunta Regionale (10 milioni) permetteranno di stilare una nuova graduatoria di tutte le domande ammissibili (132 progetti), alcune delle quali potranno essere sin dai prossimi mesi finanziate. “Posso dire con soddisfazione – afferma l’Assessore all’Agricoltura Mino Taricco – che sulla misura 123 del Psr l’andamento delle domande e delle istruttorie è stato molto positivo: molti progetti, legati a diversi settori produttivi e ai diversi territori, che ben rappresentano la realtà agroindustriale piemontese. Dopo aver finanziato già quasi il 30% dei progetti presentati, con questo nuovo stanziamento arriveremo a finanziarne quasi la metà; il nostro orientamento, peraltro, anche nella prossima legislatura, è quello di scorrere ulteriormente le graduatorie per sostenere il maggior numero possibile dei progetti pervenuti. Credo questo sia un segno molto tangibile ed evidente del sostegno che vogliamo dare all’agroindustria, una componente strategica della filiera in Piemonte, una di quelle che più va rafforzata. La nostra agricoltura conosce infatti ormai l’eccellenza per quanto riguarda la produzione, ma ancora troppo spesso le nostre materie prime di qualità vengono trasformate e commercializzate fuori regione, con un valore aggiunto creato inferiore a quanto effettivamente si potrebbe ottenere. ” . .  
   
   
PROSCIUTTO TOSCANO DOP: CRESCE LA PRODUZIONE, CRESCE L’APPREZZAMENTO PRODUZIONE IN CRESCITA DELL’8,1% RISPETTO AL 2008  
 
Firenze, Il Consorzio del Prosciutto Toscano Dop comunica che la produzione del 2009 è cresciuta dell’8,1% rispetto al 2008, superando le 2. 500 tonnellate, con un valore al consumo di oltre 42 milioni di euro. Sul fronte del preconfezionato nel 2009 sono state prodotte circa 2. 330. 000 vaschette, con una crescita dell’1% rispetto al 2008; la crescita del settore conferma l’apprezzamento da parte del consumatore anche del prodotto preconfezionato. Da sottolineare che il prodotto offre all’acquirente finale una garanzia circa l’identificazione delle confezioni. Inoltre, le operazioni di affettamento avvengono sotto il rigoroso controllo dell’Organismo preposto dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e solamente all’interno della Regione Toscana. “Siamo molto soddisfatti della crescita, non solo nei numeri ma anche nell’apprezzamento che il nostro prodotto sta ottenendo afferma Aldo Neri, Presidente del Consorzio Prosciutto Toscano. Il Prosciutto Toscano non è “salato” ma “saporito”con un gusto unico, diverso che deriva dal perfetto mix di sale ed essenze aromatiche utilizzate durante la salatura . “Siamo impegnati anche sul fronte dell’export in un progetto con altri sette consorzi toscani, cofinanziato dall’Unione Europea, che nel 2010 vedrà azioni promozionali in Germania”. . .  
   
   
DALLA REGIONE LOMBARDIA 8 MILIONI ALLE 23 COMUNITA´ MONTANE CONTRIBUTO CHE SI AGGIUNGE A 28 STANZIATI ANNUALMENTE  
 
 Milano -  Un contributo straordinario di 8 milioni di euro di spesa corrente per l´anno 2010 garantirà una boccata d´ossigeno alle 23 Comunità montane della Lombardia dopo i tagli imposti dalla Finanziaria nazionale. Il finanziamento è stato deciso ieri mattina dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Risorse, Finanze e Rapporti Istituzionali, Romano Colozzi, che ha così accolto l´allarme lanciato nei giorni scorsi dalla Conferenza dei presidenti delle Comunità montane. "Queste risorse aggiuntive, straordinarie - spiega il presidente della Regione, Roberto Formigoni - sono state stanziate in piena coerenza con la politica regionale di valorizzazione della montagna, tutelata dalla nostra Costituzione". Negli ultimi dieci anni infatti, nonostante i tagli e i tetti di spesa imposti dalle manovre finanziarie nazionali e dai vincoli moto rigidi del patto di stabilità, Regione Lombardia ha sempre garantito 28 milioni di euro annui per investimenti e servizi nelle aree montane. "Oggi quindi - aggiunge il presidente - abbiamo compiuto uno sforzo ulteriore perché siamo convinti che la montagna sia una risorsa e non un problema". Gli 8. 068. 409 euro sono stati ripartiti in seguito ad un accordo siglato da Regione Lombardia con le Comunità montane in base alle reali criticità di bilancio di ogni singolo ente. "Ci faremo promotori nelle prossime settimane di un tavolo istituzionale con il Governo - conclude il presidente Formigoni - affinché si possa avviare una seria riflessione sulle politiche per la montagna e sulla ridefinizione dei Comuni montani, il che compete allo Stato. E´ giusto proseguire nella lotta agli sprechi e alle situazioni assurde senza però compromettere la sopravvivenza di chi, invece, lavora con serietà e responsabilità per lo sviluppo, la salvaguardia e la promozione dei territori di montagna. Le nostre riforme varate in questi anni vanno proprio in questa direzione". Questo il riparto straordinario dei fondi alle Comunità montane: Oltrepò Pavese 355. 229,75; Alto Garda Bresciano 276. 423, 66; Valle Sabbia: 339. 962,84; Valle Trompia 334. 366,43; Valle Camonica 572. 620,19; Sebino Bresciano 194. 202,43; Laghi Bergamaschi 506. 994,39; Valle Seriana 580. 129,69; Valle di Scalve 200. 884,61; Valle Brembana 380. 512,29; Valle Imagna 198. 064,53. Lario Orientale - Valle San Martino 362. 891,01 Valsassina, Valvarrone Val d´Esino e Riviera 269. 879,16 Triangolo Lariano 258. 304,10 Lario Intelvese 197. 330,75 Valli del Lario e del Ceresio 434. 228,57 Alta Valtellina 513. 697,48 Valtellina di Tirano 304. 974,80 Valtellina di Sondrio 421. 191,02 Valtellina di Morbegno 313. 143,20 Valchiavenna 369. 357,23 Piambello 308. 085,81 Valli del Verbano 375. 953,13 Totale 8. 068. 409,07. .  
   
   
AGRICOLTURA, AL VIA 96 CORSI DI FORMAZIONE PROGRAMMATI SUL TERRITORIO PROVINCIALE DALL´ISTITUTO AGRARIO DI SAN MICHELE ALL’ADIGE  
 
Sono 96 i percorsi di formazione e aggiornamento per gli agricoltori programmati quest’anno sul territorio provinciale dall’Istituto Agrario di San Michele all’Adige. Un’opportunità per gli agricoltori di accrescere la propria professionalità e apprendere nuove tecniche di lavoro. Mediamente, ogni anno, vengono coinvolti circa duemila partecipanti, di cui il 15-20% sono donne. Si tratta di agricoltori provenienti da tutto il territorio provinciale e di diverse età. Dalla sicurezza in campagna alla didattica in fattoria, dalla gestione del castagneto agli impianti di irrigazione in viticoltura passando per l’informatica di base e il recupero dell’allevamento dell’asino nelle aziende agricole. Le attività di formazione, gestite dall’Istituto Agrario e promosse da vari enti e associazioni che si occupano di formazione e aggiornamento in agricoltura, tra cui Acli terra, Agriservice, Federazione provinciale Clubs 3P, Trentino Cipa, si articolano in 68 corsi e 28 seminari improntati per la maggior parte sui temi dell’agricoltura, del territorio e dell’ambiente, con un’attenzione particolare alla sicurezza sul lavoro, alla valorizzazione dei prodotti aziendali e alla gestione tecnica ed amministrativa dell’azienda. Il progetto annuale di formazione predisposto dall’Area qualificazione professionale agricola del Centro istruzione e formazione di San Michele è stato finanziato dal Servizio Vigilanza e promozione delle attività agricole della Provincia autonoma di Trento nell’ambito della Misura 111 del Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013. Da più di 30 anni l’Istituto di San Michele è incaricato di promuovere, realizzare e coordinare l’attività di qualificazione professionale in agricoltura. L’obiettivo è migliorare la professionalità degli operatori e le competitività delle aziende agricole che operano in provincia di Trento. .  
   
   
ROVIGO, AGRICOLTURA: 10 TIROCINI PER DISOCCUPATI  
 
Rivolto a donne e uomini privi di occupazione o in situazioni di difficoltà, Provincia e associazioni agricole hanno promosso l’avvio di dieci tirocini formativi della durata massima di 4 mesi con assunzione per un periodo almeno uguale a quello svolto. Si andrà dalle 170 alle 350 ore d’intesa con l’azienda ospitante in relazione alle produzioni stagionali e vendite. Al tirocinante sarà riconosciuta un borsa lavoro mensile di 5 euro per ciascuna ora effettivamente svolta con costi a carico della Provincia che provvederà pure al pagamento di Inail, responsabilità civile e infortuni extra – Inail. Al termine del tirocinio l´azienda si impegna all´assunzione per un periodo almeno uguale al periodo di tirocinio. Stamani a Palazzo Celio la firma del progetto d’inserimento tra l’assessore al Lavoro Guglielmo Brusco ed i presidenti provinciali di Confagricoltura, Coldiretti, Cia ed Eurocoltivatori. I tirocini saranno promossi dai Centri per l’Impiego e l´individuazione dei lavoratori sarà attuata in accordo con l´azienda ospitante mentre un tutor verificherà l´incontro tra domanda ed offerta. “Con le risorse di bilancio – ha ricordato l’assessore Guglielmo Brusco - si ipotizzano per questa fase sperimentale 10 interventi con la speranza di aprire ad altre esperienze qualora l’iniziativa portasse buoni frutti”. .  
   
   
CARNEVALE DI VENEZIA – IL PROGRAMMA NEL CAMPO DEL GUSTO ALLESTITO DALLA REGIONE DEL VENETO  
 
 In occasione del Carnevale di Venezia, i sapori e le prelibatezze del Veneto sono proposti nel Campo del Gusto, in Campo San Geremia a poche centinaia di metri dalla stazione ferroviaria. Nei gazebo e nei tendoni allestiti a cura della Regione del Veneto davanti alla Chiesa di Santa Lucia saranno a disposizione per assaggio e vendita prodotti agroalimentari veneti Dop e Igp e, sotto un tendone attrezzato, si svolgeranno lezioni di cucina fra tradizione e innovazione, mentre negli spazi all’aperto saranno realizzati spettacoli di giocoleria. Questo il programma delle iniziative nel campo del Gusto a San Geremia da giovedì 11 a martedì 16 febbraio. Il calendario delle iniziative, assieme a tutte quelle previste nell’ambito del carnevale di Venezia, è peraltro disponibile on-line nel sito Internet www. Carnevale. Venezia. It/it/programma. Html. Giovedì 11 Febbraio 2010 Ore 10 – San Geremia, Apertura del Campo Del Gusto; Ore 11- lezione di cucina con lo chef Cristian Mometti “La vaso cottura”; Ore 12, 30 – spettacolo “Bon Appetit” – Nakupelle; Ore 15 – lezione di cucina con Junior chef Marco Campaner “La cucina mediterranea”; Ore 16 – spettacolo “Bon Appetit” – Nakupelle; Ore 17 – lezione di cucina con lo chef Giampiero Sgarbossa “Il cioccolato”. Venerdì 12 Febbraio 2010 Ore 10 – “La rotta del gusto”; Ore 11 – lezione di cucina con lo chef Luigi Lovisa “La tradizione abbinata all´innovazione”; Ore 12,30 – spettacolo “Bon Appetit” – Nakupelle; Ore 14 – lezione di cucina con lo chef Marco Valletta; Ore 15,30 – spettacolo “Bon Appetit” – Nakupelle; Ore 16 – lezione di cucina con lo chef Marco Valletta; Ore 18 – lezione di cucina con lo chef Luca Scandaletti “Il carnevale a modo mio in pasticceria”. Sabato 13 Febbraio 2010 Ore 10 – lezione di cucina con lo chef Franco Luise “La tradizione mediterranea”; Ore 11 – spettacolo “Bon Appetit” – Nakupelle; Ore 14,30 – lezione di cucina con lo chef Paola Budel “Rivalutazione del pesce di laguna”; Ore 16 – spettacolo “Bon Appetit” – Nakupelle; Ore 17 – lezione di cucina Junior chef Andrea Rossetti “Ricette rivisitate con ingredienti veneziani”. Domenica 14 Febbraio 2010 Ore 10 – lezione di cucina con lo chef Diego Crosara “La pasticceria per la festa di San Valentino”; Ore 12,30 – spettacolo “Bon Appetit” – Nakupelle; Ore 14,30 – la cucina dei bambini con lo chef Stefano Aldrighetti “Il cibo dei naviganti”; Ore 17 –lezione di cucina con lo chef Lorenza Comin “La glassa reale”. Lunedì 15 Febbraio 2010 Ore 10, – Apertura del Campo del Gusto; Ore 11 – lezione di cucina con lo chef Marco Salin “Ricette del territorio”; Ore 12,30 – spettacolo “Bon Appetit” – Nakupelle; Ore 14,30 – lezione di cucina con lo Junior chef Igor Rizzolo “Le ricette delle Dolomiti”; Ore 16 – spettacolo “Bon Appetit” – Nakupelle; Ore 16,30 – lezione di cucina con lo chef Adis Schiavo “Le ricette tipiche del Veneto rivisitate”. Martedì 16 Febbraio 2010 Ore 10 – Apertura del Campo del Gusto Ore 11 – lezione di cucina con lo chef Marco Bortolini “I sapori della tradizione nel gusto dei prodotti del territorio”; Ore 12,30 – spettacolo “Bon Appetit” – Nakupelle; Ore 14,30 – lezione di cucina con le piccole professioniste Giulia Cocco, Alessia Niero, Alessia Lucietto “Le ricette dedicate ai giovani”; Ore 16 – spettacolo “Bon Appetit” – Nakupelle; Ore 16,30 –lezione di cucina con lo chef Lorenza Comin “La glassa reale”. . .  
   
   
MATERA, ORDINE AGRONOMI E FORESTALI: AL VIA ATTIVITÀ COMMISSIONI  
 
Ieri pomeriggio è iniziata l’attività delle prime Commissioni di lavoro istituite presso l’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Matera. E’ quanto comunica una nota dell’Ordine stesso. “Si procederà - si legge - nell’analizzare le priorità che la libera professione. Coordinatori delle commissioni sono Nicola Vignola, per lo Sviluppo sostenibile ed energie rinnovabili, Geremia Ninno per la Cooperazione Internazionale e Bandi Psr,caterina Gasperini per Estimo ed Economia, Sviluppo Rurale e Sicurezza Alimentare, Domenico Delfino Foreste, Ambiente e Risorse naturali e Faunistiche, Bartolomeo Tota per la Formazione permanente, Ricerca e Università, Angelo Raffaele Fortunato per Ordinamento e deontologia, Angelo Raffaele Coretti per Paesaggio, Pianificazione territoriale e verde urbano e Francesco Battifarano per Protezione Civile e Sicurezza sul lavoro”. “Con tale strumento - afferma il presidente dell’Ordine, Carmine Cocca - si spera di poter approfondire tematiche che riguardano la professione dell’agronomo e del forestale per evidenziare nuovi orizzonti in un settore difficile, ma ricco di soddisfazioni quale è oggi l’Agricoltura”. .  
   
   
COLDIRETTI BASILICATA: TRAGUARDO STORICO PER LA DOCG ALL’AGLIANICO  
 
 “Il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata e Garantita (docg) rappresenterà sicuramente un traguardo prestigioso per l’Aglianico doc del Vulture che così entrerebbe nel panorama di vini prestigiosi e pluriblasonati al pari del Chianti e del Barolo”. È quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Basilicata, Piergiorgio Quarto, alla vigilia dell’audizione pubblica che si svolge l’ 11 febbraio a Venosa presso la sala del Trono del castello Pirro del Balzo. “L’auspicio – ha continuato Quarto – è che tutti i produttori approvino all’unanimità il nuovo disciplinare proposto per ottenere la denominazione di “Aglianico del Vulture Docg” con la specificazione di “Superiore e Riserva”. La nuova regolamentazione per l’acquisizione del marchio docg consentirà non solo di poter far riferimento ad un vino di particolare pregio, ma di poter entrare in un mercato di consumatori più esigenti e dove il vino acquisterebbe un maggiore valore aggiunto. L’ Aglianico del Vulture – ha proseguito - è oggi conosciuto in tutto il mondo e, quindi, per la Basilicata rappresenta il prodotto di eccellenza su cui puntare per far conoscere il nostro territorio e le produzioni che da questo traggono origine. Coldiretti invita la stessa Regione a continuare ad accompagnare l’impegno dei produttori vitivinicoli e difendere la nuova strada di qualificazione e denominazione sui tavoli ministeriali che dopo l’audizione pubblica dovranno dare il placet definitivo al progetto. Bisognerà esplicitare che sul vino Aglianico si vuole costruire non semplicemente e solo la filiera vitivinicola, ma offrire – ha concluso Quarto - una marcia in più al settore agroalimentare lucano che oggi è ancora in grado, se opportunamente supportato, di poter fare da traino all’intera economia della Basilicata”. .  
   
   
ALLEVAMENTI SUINI,8 MLN GIA´ LIQUIDATI PER DANNI IN LOMBARDIA DOMANDE TUTTE FINANZIATE, NESSUN RICORSO PRESENTATO  
 
Milano - "I danni indiretti causati dall´epidemia vescicolare suina che ha investito gli allevamenti lombardi negli anni 2006-2007 sono stati coperti con un importo di oltre 8 milioni di euro, con i quali Regione Lombardia ha finanziato tutte, e va sottolineata la parola tutte, le richieste ammesse dalle istruttorie provinciali e presentate ai tempi dagli allevatori". L´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia, Luca Daniel Ferrazzi, risponde con una nota alla questione degli indennizzi alle aziende suinicole lombarde colpite dalla malattia vescicolare suina oggi sollevata in Commissione Attività Produttive. "Per questo - - prosegue l´assessore - ho sollecitato il presidente Carlo Saffioti affinché invii l´interrogazione oggi annunciata, in modo che i miei uffici possano chiarire le circostanze con le quali è stata gestita questa importante vicenda". "Una corretta ricostruzione di quanto accaduto - aggiunge Ferrazzi - avrebbe dovuto sottolineare che con ben due delibere di Giunta per gli aiuti di Stato, poi approvati dalla Commissione Europea, all´epoca dei fatti, fu previsto un impegno di spesa di 15 milioni di euro, come importo massimo che deve essere indicato per la regolarità formale dell´atto. Il confronto con le Organizzazioni Professionali Agricole, sempre coinvolte durante l´emergenza, ha portato a definire criteri condivisi per l´indennizzo del mancato reddito dovuto al fermo aziendale, mentre con un provvedimento ad hoc l´assessorato alla Sanità ha indennizzato gli abbattimenti degli animali infetti". "Questi provvedimenti - sottolinea Ferrazzi - sono stati adottati nel pieno rispetto della normativa comunitaria in materia di aiuto. Il regime di aiuto così come approvato dagli organi comunitari ha costituito la rigida cornice per il riconoscimento degli indennizzi. Ne è derivata l´impossibilità di riconoscere richieste che si collocavano al di fuori dei predetti criteri". "Credo valga la pena di sottolineare - conclude Ferrazzi - che Regione Lombardia non ha mai ricevuto nessun ricorso da parte delle aziende suinicole all´atto della liquidazione del fermo aziendale. Parlare, come ha fatto qualcuno, all´epoca presente e concorde nella definizione dei criteri di indennizzo, di un accordo su ulteriori 5 milioni di euro da destinare agli allevatori da noi disatteso, significa semplicemente distorcere la realtà". .  
   
   
OLTRE 200 ORTI BIOLOGICI SARANNO A DISPOSIZIONE DEI ROMANI  
 
Mettere oltre 200 orti biologici a disposizione dei cittadini romani che vorranno trascorrere il proprio tempo libero coltivando la terra, nel cuore della Capitale. È questo l´obbiettivo del protocollo d´intesa siglato da Regione Lazio, Arsial, Roma Natura (l´ente regionale per la gestione del Sistema delle aree naturali protette nel Comune di Roma), Legambiente e l´associazione Acqua Sole Terra per concedere in comodato d´uso gratuito due ettari di proprietà dell´Arsial, all´interno delle aree protette di Roma, ai cittadini romani che faranno richiesta, secondo dei requisiti che saranno indicati nel bando che verrà pubblicato in primavera. Questi requisiti saranno relativi soprattutto alle fasce d´età, alla residenza (obbligatoriamente nel Comune di Roma), al reddito e al nucleo famigliare di appartenenza. "Abbiamo accolto con entusiasmo l´idea lanciata tempo fa da Legambiente e dall´associazione Acqua Sole Terra - ha commentato l´assessore regionale all´Agricoltura, Daniela Valentini - perché ci siamo resi conto che la voglia di natura e di campagna sta crescendo in maniera esponenziale tra i cittadini. E l´orto garantisce non solo una migliore qualità di vita e di alimentazione, ma risponde anche al bisogno di aggregazione che c´è in ognuno di noi. Inoltre, possedere un orto significa anche spendere meno e questo è un ulteriore incentivo, in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo. " I primi due ettari, che saranno suddivisi in appezzamenti di circa 70 metri quadrati ciascuno, si trovano all´interno del monumento naturale Quarto degli Ebrei-tenuta di Mazzalupetto, nel quadrante nord della Capitale. "Ma l´intento- ha aggiunto l´assessore Valentini - è quello di allargare presto anche in altre zone di Roma e di estendere l´iniziativa ai parchi della Capitale. Anzi, mi impegno sin d´ora, qualunque sia il risultato delle elezioni regionali, a stanziare dei finanziamenti nel prossimo bilancio a favore degli orti urbani. " Il comodato avrà una validità di otto anni (con un contratto 4+4) e permetterà agli ortisti di coltivare qualsiasi prodotto alimentare, purché in sintonia con le regole del biologico e senza l´uso di pesticidi. "L´arsial - ha commentato il commissario Arsial, Massimo Pallottini - vede così soddisfatta la propria vocazione naturale, e concedere i nostri terreni in comodato ai cittadini significa tutelare sia la salute delle persone che la salubrità delle terre. " "È fortemente simbolico - spiega Legambiente - che si parta dagli immensi spazi agricoli all´interno delle aree protette della campagna romana, in modo da rilanciare un´agricoltura di qualità, gestita direttamente dal cittadino, con un obiettivo anche educativo e come risposta al desiderio sempre più diffuso di ´sapere cosa si mangia´". .  
   
   
GRAZIE ALLA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA PIÙ RISORSE PER L’AGRICOLTURA ALTRI 2,8 MILIONI (OLTRE AI 13,8 PRECEDENTEMENTE STANZIATI) COME PREMIO AL BUON LAVORO DELL´ASSESSORATO, DEGLI STESSI AGRICOLTORI REGGIANI E DELLE LORO RAPPRESENTANZE  
 
 Oltre 2 milioni 800mila euro, in aggiunta ai fondi per il Piano di sviluppo rurale, sono in arrivo dalla Regione a favore della Provincia di Reggio Emilia. “E´ davvero una buona notizia, che premia il lavoro degli agricoltori reggiani, delle loro rappresentanze ed anche dell’Assessorato all´Agricoltura - commenta l’assessore provinciale Roberta Rivi - Questa consistente integrazione, frutto della ripartizione dei fondi di riserva destinati a premiare le province che hanno raggiunto gli obiettivi di efficienza finanziaria nell’impegno delle risorse stanziate, ci consentirà di accogliere diverse domande rimaste escluse per l’esaurimento delle risorse disponibili per l’anno 2009”. Nel dettaglio, il contributo aggiuntivo che arriverà a Reggio è di 2 milioni 827. 662 euro: 1 milione 129. 513 euro sull’Asse 1 (Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale), 1 milione 152. 507 euro sull’Asse 2 (Miglioramento dell´ambiente e dello spazio rurale), 545. 642 euro sull’Asse 3 (Qualità della vita e diversificazione dell´economia nelle zone rurali). Altri 254. 472 euro derivano da una ulteriore ripartizione sui fondi di Province che non hanno raggiunto le soglie di efficienza richieste. L’obiettivo prefissato era di raggiungere, al 31 dicembre 2009, l’impegno di almeno l’85% dei fondi stanziati sui tre Assi per l’annualità appena trascorsa; dalla verifica effettuata in sede regionale nei giorni scorsi, l’Assessorato alla Agricoltura della Provincia di Reggio Emilia ha raggiunto ben il 92%, ottenendo dunque ulteriori risorse. Questi 2,8 milioni si aggiungono ai 13,8 che nel 2010 l’Assessorato avrà a disposizione per sostenere gli investimenti nel settore agricolo, in relazione ai tre Assi sopra citati, a cui quest’anno si aggiunge l’Asse 4, destinato all´Attuazione dell´approccio Leader e riservato alla montagna reggiana e modenese. “Si tratta in pratica di un aumento di risorse del 20%, importantissimo in un momento in cui finalmente sembrano aprirsi spiragli di uscita dalla crisi che l’intero settore agricolo ha vissuto in questi ultimi anni - continua l’assessore provinciale Roberta Rivi - Questo risultato rappresenta anche un riconoscimento della tempestività e dell´efficienza del lavoro svolto da dirigenti e dipendenti dell’Assessorato e dell´ottima collaborazione avviata con le rappresentanze del mondo agricolo, nonché un premio agli agricoltori che tanti progetti d’investimento ci hanno presentato. E non è tutto: nei prossimi mesi avverrà infatti la ripartizione di nuovi fondi europei in parte risparmiati sui grandi percettori di contributi, in parte a seguito della verifica di metà percorso della Pac. Secondo i primi calcoli ci aspettiamo per la nostra Provincia risorse aggiuntive per un importo superiore ai 5 milioni di euro, che aumenteranno notevolmente le nostre possibilità di sostenere le imprese agricole e la loro innovazione”. .  
   
   
FORESTE: A PIENO REGIME RISORSE PSR PER BOSCHI IN SICILIA  
 
Palermo - Con una nota dell´assessore regionale Titti Bufardeci, la Regione siciliana si adegua alle regole di politica comunitaria per sbloccare e portare a pieno regime il programma di aiuti destinato al primo imboschimento di terreni agricoli e al primo imboschimento di terreni non agricoli. Si tratta di due misure del Piano di sviluppo rurale siciliano - la 221, con una dotazione originaria di 186,9 milioni di euro, e la 223 con fondi originari pari a 74,33 milioni di euro - che sino ad oggi potevano operare esclusivamente in regime di de minimis. Questo intervento segue alla decisione positiva dei servizi comunitari che hanno gia´ approvato le modifiche apportate dall´amministrazione regionale allo schema della misura 226 del Psr, destinata alla ricostituzione del potenziale forestale e ad interventi preventivi, con dotazione originaria pari a 30 milioni di euro. .  
   
   
SCELTI I 16 CANDIDATI PER LA SELEZIONE ITALIANA DEL BOCUSE D’OR. NOMINATA LA GIURIA: 24 GRANDI CHEF DELLA RISTORAZIONE ITALIANA.  
 
Lombardia, Veneto, Sicilia, Lazio, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Molise e Danimarca. Giungono da otto regioni italiane e dalla Danimarca i 16 chef che il 15 e 16 marzo prossimi parteciperanno a Bergamo alla Selezione Italiana del Bocuse d’Or, il più importante concorso gastronomico ideato dal grande chef francese Paul Bocuse. Il Comitato organizzatore del Concorso, presieduto da Giancarlo Perbellini, chef patron del ristorante Perbellini di Isola Rizza a Verona e presidente del Concorso, ha scelto i sedici candidati finalisti che a metà marzo gareggeranno in fiera per aggiudicarsi il lascia passare per Ginevra, dove il 7 e 8 giugno prossimi si svolgeranno le selezioni Europee. I sedici finalisti sono:Enrico Bartolini, Le Robinie di Cà D’agosto di Montescano (Pv) (30 anni), Samuele Beccaro, Trattoria la Ragnatela di Scaltenigo di Mirano (Ve) (28 anni), Fabio Borgonovo, Villa Giavazzi di Verdello ( Bg) (30 anni), Alessio Bottin, La Trattoria di Giovanni Rana di Verona (32 anni), Daniel Facen, Ristorante Anteprima di Chiuduno (Bg) (44 anni), Carmelo Floridia, Locanda Gulfi di Chiaramonte Gulfi (Rg) (33 anni), Massimiliano La Pietra, Colline Ciociarie di Acuto (Fr) (25 anni), Stefano Leone, Custom House di Copenaghen (Danimarca) (33 anni), Massimiliano Mascia, Ristorante San Domenico di Imola ( Bo) (26 anni), Stefano Metrangolo, Ai Sette Nani di Megrisia di Ponte Piave (Tv) (37 anni), Lucio Moras, Alle Grazie di Pordenone (39 anni), Andrea Serravezza, Hotel Sheraton di Lecce (35 anni), Felice Sgarra, Le Lampare al Fortino, Trani (Bt) (28 anni), Piergiorgio Siviero, Lazzaro 1915 di Pontelongo (Pd) (29 anni), Nicola Vizzari, Hotel Ristorante San Giorgio – Hotel Eden di Campobasso (36 anni), Alberto Zanoletti, Locanda Armonia di Trescore Balneario (Bg) (31 anni) I sedici candidati, supportati da un assistente e da un allenatore, dovranno dare il meglio di loro stessi sotto lo sguardo vigile della giuria, rappresentata da 24 grandi chef italiani, e incitati dal calore e dal tifo di una platea di 300 supporters. Tra la claque saranno presenti i ragazzi degli Istituti alberghieri bergamaschi che hanno aderito all’iniziativa “Adotta un candidato”. Ciascuna classe sarà abbinata ad uno dei sedici chef in gara. Ai ragazzi il compito di sostenere il proprio favorito con un tifo da stadio: i supporters del vincitore avranno l’onore di accompagnarlo a Ginevra. La giuria. A giudicare i 16 concorrenti è stato invitato il Gotha della ristorazione italiana. Presidente del Concorso Giancarlo Perbellini. Presidente d’onore delle selezioni italiane sarà Alfonso Iaccarino, chef del Relais “Don Alfonso” a Sant’agata dei Due Golfi (Napoli). I fratelli Chicco e Bobo Cerea, del Relais “La Cantalupa da Vittorio” di Brusaporto, presiederanno le due giurie per il tema di pesce e per quello di carne (che saranno nominate per sorteggio tra i giurati alla vigilia delle selezioni). Compongono la giuria: Sergio Mei - “Four Seasons” di Milano, Norbert Niederkoflder - “St- Hubertus” a San Cassiano (Bolzano), Gennaro Esposito - Torre del Saracino di Vico Equense (Napoli), Antonino Cannavacciuolo - Villa Crespi d’Orta San Giulio (Novara), Moreno Cedroni - Madonnina del Pescatore di Marzocca (Ancona), Giovanni Santini - Dal Pescatore di Canneto sull´Oglio (Mantova), Andrea Berton - Trussardi alla Scala di Milano, Pino Cuttaia - La Madia di Licata (Agrigento), Massimo Bottura - Osteria Francescana di Modena, Davide Palluda - All´enoteca di Canale (Cuneo), Andrea Sarri - Agrodolce a Imperia, Emanuele Scarello - Agli Amici dal 1887 di Udine,antonella Ricci - Al Fornello da Ricci di Ceglie Messapica (Brindisi), Alessandro Breda di “Gellius” a Oderzo (Treviso), Ilario Vinciguerra Ilario Vinciguerra Restaurant di Galliate Lombardo (Varese), Aurora Mazzucchelli del “Marconi” di Sasso Marconi (Bologna), Matteo Vigotti - Novecento di Meina (Novara), Paolo Masieri - Paolo e Barbara Sanremo (Imperia), Alfonso Caputo - Taverna del Capitano di Massa Lubrense (Napoli). In giuria anche il presidente dell’Accadèmie de Laurèats du Bocuse d’Or Michel Roth del “Ritz” di Parigi Il vincitore parteciperà alla Selezione Europea, che si terrà a Ginevra il 7 e il 8 giugno 2010 nell’ambito del Salone Gourmet, e gareggerà con gli chef selezionati da Germania, Austria, Belgio, Croazia, Danimarca, Spagna, Estonia, Islanda, Lussemburgo, Ungheria, Norvegia, Paesi Bassi, Repubblica Slovacca, Finlandia, Francia, Gran Bretagna, Russia, Svezia e Svizzera. Tra questi, solo sette arriveranno a Lione per partecipare al Concorso Mondiale nel gennaio del 2011. La selezione italiana si svolgerà alla Fiera di Bergamo nell’ambito della prima edizione di Cooking Expo, salone dedicato all’alta ristorazione e alla filiera agroalimentare voluto da Promozione del Territorio e affidato, nella gestione, a Ente Fiera Promoberg .  
   
   
RICONOSCIMENTO I.G.P. ALLA COPPIA FERRARESE  
 
In data 8 Febbraio c. A. Si è tenuto l´incontro- relativo al motivo in oggetto- presso la Sala di Consiglio Provinciale del Castello Estense che ha visto la Dott. Ssa Clementina Clementi-incaricata dal Cermet-dettagliare l´iter autorizzativo-abilitante la produzione della "coppia ferrarese i. G. P. " A sostegno della iniziativa sono intervenuti la Dott. Ssa Marcella Zappaterra (Presidente della Provincia di Ferrara) il Dott. Carlo Alberto Roncarati (Presidente C. C. I. I. A. A. Ferrara) ed il Dott. Alberto Ventura (Regione Emilia Romagna) La risorsa gastronomica oggetto della promozione e´ ben identificata da un disciplinare rigido la cui funzione è quella di tutela delle tradizioni a favore della cultura territoriale, della salute pubblica e del gusto. L´iniziativa aperta quindi a "tutti i panificatori ferraresi" e fortemente promossa dal "Sindacato panificatori artigiani & affini", aderente al sistema Confcommercio Ferrara, vede finalmente- nelle istituzioni citate- il patrocinio super partes utile alle aziende ferraresi coinvolte. Attraverso il documento unico stilato si evince quindi che è definita "Coppia Ferrarese" l´unione di due pezzi di pasta legati assieme a forma di nastro nel corpo centrale, con le estremità ritorte a formare un ventaglio di quattro corna dette crostini. Le pezzature devono essere comprese tra gli 80 ed i 250 gr. Con una umidità compresa tra il 12 ed il 19 % da valutare sul crostino. Le materie prime per la produzione della coppia ferrarese I. G. P. Sono la farina di grano tenero di tipo 0, l´acqua, lo strutto di puro suino, l´olio extravergine di oliva, il lievito naturale, il sale alimentare, il malto-come tale o sottoforma di estratto. Il pane dovrà esser posto in vendita entro 24 ore dalla produzione e non potrà esser sottoposto a surgelazione, congelazione od altri processi di conservazione. Il pane dovrà riportare l´etichettatura con il logo che lo contraddistingue. La zona di produzione della coppia ferrarese ad Indicazione Geografica Protetta comprende tutto il territorio della provincia di Ferrara. Attraverso questa identificazione ; Ferrara, la sua Provincia, la Camera di Commercio di Ferrara e la Regione Emilia Romagna si prefiggono di valorizzare, oltrechè il territorio peculiare, soprattutto l´abilità artigiana e la professionalità di tutti quei maestri panettieri che- attraverso secoli di vicende- hanno trasmesso, nel tempo, l´indiscusso valore e l´ampia reputazione della cultura della nostra città. .  
   
   
COLOMBA DELICE HAUSBRANDT: UN PRODOTTO ARTIGIANALE CHE INTERPRETA AL MEGLIO LA RINOMATA TRADIZIONE DOLCIARIA ITALIANA.  
 
Una nuova delizia Hausbrandt per addolcire i momenti della vita: è Colomba Delice, prodotto artigianale che interpreta al meglio la rinomata tradizione dolciaria italiana. Tipico dolce primaverile, Colomba Delice racchiude nel proprio soffice e fragrante impasto, ottenuto da ingredienti naturali e semplici, un gustoso e delicato aroma di arancio e vaniglia. Un’invitante glassa di nocciole, arricchita da croccanti mandorle tostate ricopre il dolce e aggiunge un tocco di golosità ai momenti di festa a cui questo dolce tradizionalmente si lega. Aromi freschi e delicati, di profumi e colori che sanno di giorni festivi e di primavera. Colomba Delice di Hausbrandt si presenta in una nuova raffinata veste: una scatola da pasticceria, arricchita da un elegante fiocco, nei delicati toni del rosa e bianco, un cofanetto dal colore delicato e di ispirazione romantica che la rende una perfetta idea regalo e può essere utilizzato poi come contenitore milleusi. Hausbrandt , nel rispetto della tradizione e della qualità che da sempre accompagnano l’Azienda, esalta, con Colomba Delice, le antiche tradizioni dolciarie, arricchendole con forme e colori di briosa allegria. .  
   
   
SALSA TABASCO MCILHENNY  
 
Apprezzata in tutto il mondo da oltre 125 anni la salsa Tabasco è protagonista assoluta di mille piatti che vengono trasformati dal carattere forte e deciso di questa salsa. Versatile, saporita, piccante al punto giusto, ogni sua goccia contribuisce ad arricchire, insaporire, trasformare in gusto e carattere mille piatti come i cocktail più famosi del mondo. Mc. Ilhenny è il marchio della salsa Tabasco che da sempre è contenuta nella originale bottiglietta con il tappo rosso e la fascetta verde: ogni confezione di Tabasco Mc. Ilhenny contiene 720 gocce di pura tradizione americana. .