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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 11 Febbraio 2010
GLI EUROPEI FANNO GRANDI PROGRESSI NELLO SVILUPPO DI SOFTWARE  
 
 Bruxelles, 11 febbraio 2010 - Un team di ricercatori finanziati dall´Ue ha creato un nuovo paradigma per lo sviluppo di software. Il progetto Ample ("Aspect-oriented, model-driven, product line engineering") offre una metodologia di sviluppo Spl (software product line) che assicura una migliore variazione modulare, trattamento olistico durante il ciclo vitale del software e mantenimento della loro tracciabilità durante lo sviluppo mediante Spl. Ample ha ricevuto quasi 3,8 milioni di euro nell´ambito dell´area tematica "Tecnologie della società dell´informazione" del Sesto programma quadro (6° Pq). "In poche parole, pensatelo come una panineria, dove ci sono prodotti diversi che provengono da una linea di prodotti che usano gli stessi ingredienti e che i clienti possono selezionare e scegliere," ha detto il professor Awais Rashid dell´Università di Lancaster nel Regno Unito, che coordina il progetto Ample. La Spl gestisce l´intero ciclo vitale del software compresi la progettazione, lo sviluppo, l´implementazione e la manutenzione. Il sistema non solo aiuta i ricercatori a seguire il codice ma fornisce anche una traciabilità in avanti e a ritroso. In fin dei conti, questo tipo di tracciabilità genera upgrade più precisi e veloci a un costo molto inferiore. Gli strumenti di analisi sviluppati da Ample aiutano moltissimo gli utenti dicendo loro come sviluppare il loro sistema, a seconda dei partner del progetto. Il software funziona in due modi: (1) se un´azienda sceglie di trasformare il proprio processo di sviluppo nel modello Spl ma ha già una gamma di prodotti, il software di analisi passa in rassegna gli elementi esistenti (per es. Specifiche del software, lista delle caratteristiche) e crea una lista di caratteristiche che indica cosa deve usare l´azienda per creare la propria nuova Spl; (2) se un´azienda sceglie di sviluppare software per nuove applicazioni, il tool di analisi esamina documenti chiave e liste di specifiche per determinare quali componenti sono necessari per il nuovo sistema. "Abbiamo confrontato i risultati del nostro strumento con i risultati di esperti riconosciuti nei vari campi del software e le nostre analisi generano risultati paragonabili a quelli di esperti umani," ha sottolineato il professor Rashid. L´unicità del software Ample consiste nel fatto che è economico, veloce e facile da utilizzare. Il software utilizza un insieme di tecniche per il recupero di informazioni come la "natural language analysis", che identifica sfumature come una stessa parola che ha due significati diversi, e la "latent semantic analysis", che mette in luce relazioni tra documenti, a seconda dei partner. Il risultato è un´analisi valida e automatizzata dei tipi di caratteristiche necessarie. Il professor Rashid la definisce come la base delle qualità della piattaforma ed essa costituisce il primo elemento della Toolsuite Ample. La catena di montaggio del software può inoltre aiutare le aziende a costruire i propri componenti software modulari nonchè ad assemblare, testare e validare i risultati finali. "Si sviluppa software continuamente, usando tecniche nuove e migliori per fare la stessa cosa o per portare a termine nuovi compiti," ha spiegato il professor Rashid. "Bisogna programmare per aggiornare e migliorare la linea di prodotti dall´inizio. È qui che la tracciabilità diventa un elemento così importante. Se si cambia un elemento nella linea di prodotti, il Toolsuite Ample mostra quali altri elementi sono interessati da tale cambiamento in modo da poterli modificare. " Quindi cosa ci riserva il futuro? Sia il mondo accademico che quello industriale hanno espresso il loro interesse per i risultati di Ample. Gli utenti interessati possono scaricare il software, che è disponibile sul sito di Ample. Comunque è necessario lavorare ancora se si vuole lanciare la piattaforma sul mercato. "Se vedo il Toolsuite lanciato sul mercato come un prodotto commerciale? È necessario molto più lavoro di sviluppo," ha detto il professor Rashid. "Ci sono elementi nel nostro lavoro che saranno usati, ma ci vorrano un paio di anni perchè tutta la suite sia all´altezza degli standard commerciali. Quindi stiamo rendendo alcuni dei nostri software di modellazione open source per svilupparlo ulteriormente. " I partner di Ample provengono da Germania, Spagna, Francia, Paesi Bassi, Portogallo e Regno Unito. Per maggiori informazioni, visitare: Ample: http://www. Ample-project. Net/ Università di Lancaster: http://www. Lancs. Ac. Uk/ Risultati Tic: http://cordis. Europa. Eu/ictresults/index. Cfm .  
   
   
IL 112, IL NUMERO DI EMERGENZA UNICO PER TUTTA L´UE, È ANCORA TROPPO POCO CONOSCIUTO  
 
Bruxelles, 11 febbraio 2010 - In occasione della Giornata europea del 112 - l’11 febbraio -, la Commissione ha invitato gli Stati membri a sensibilizzare di più i cittadini in merito al 112, il numero unico europeo per le emergenze. Un sondaggio europeo evidenzia che – mediamente - solo il 25% dei cittadini europei sa di potersi avvalere di questo numero in tutta Europa in caso di emergenza. L´italia arriva buona ultima in questo sondaggio: solo il 4% degli Italiani conosce il numero europeo, mentre è ancora in corso il procedimento di infrazione nei sui confronti per mancata conformità all´obbligo di localizzazione automatica del chiamante da cellulare. Ancora oggi tre cittadini Ue su quattro non sanno che possono chiamare il 112 in caso di emergenza per contattare la polizia, i vigili del fuoco o un servizio medico, sia quando si trovano nel proprio paese che in altri paesi dell’Ue. Avere la prontezza di formare il 112, che oggi è operativo in tutti i paesi Ue, potrebbe aiutare a salvare vite umane e a ridurre le conseguenze per i feriti. La Commissaria per l’agenda digitale, Neelie Kroes, ha dichiarato: “Un numero unico di emergenza europeo serve solo se i cittadini lo conoscono. In questa giornata europea del 112 invito le autorità nazionali a fare di più per informare i loro cittadini riguardo al 112, un numero che può salvare delle vite. ” Una recente indagine di Eurobarometro dimostra che appena un quarto (25%) dei cittadini Ue intervistati era in grado di indicare spontaneamente il 112 come il numero da chiamare in tutta l’Ue in caso di emergenza. Questo dato rappresenta un miglioramento di appena l’1% a livello europeo rispetto al 2009. In alcuni paesi, tuttavia, il 112 risulta più conosciuto come numero di emergenza di scala europea rispetto all’anno scorso: in particolare, in Belgio e in Slovacchia (+9%), in Slovenia (+7%), in Polonia (+6%), in Lituania e in Ungheria (+5%). Nella Repubblica ceca, in Lussemburgo, Polonia, Slovacchia e Finlandia più della metà della popolazione conosce il 112. Invece, a conferma dei dati dell’anno scorso, in Italia, in Grecia e nel Regno Unito meno del 10% dei cittadini è consapevole dell’esistenza del 112, il dato più basso di tutta l’Ue. In 21 paesi dell’Ue il 112 compare nelle guide telefoniche e in 20 paesi sui veicoli di emergenza. Secondo il rapporto, tuttavia, solo il 22% del cittadini Ue ha dichiarato di aver ricevuto informazioni sul 112. La maggior parte (62%) ha inoltre dichiarato di non essere sufficientemente informato sul numero di emergenza dell’Ue. Molti cittadini hanno anche problemi di lingua: uno su dieci ha difficoltà a comunicare in un’altra lingua se chiama il 112 all’estero, anche se gli Stati membri sostengono che le centrali operative del 112 sul loro territorio riescono a gestire le chiamate almeno in inglese. Sapere dove si trova chi chiama il 112 può accelerare l’arrivo dei servizi di emergenza, ridurre le conseguenze per i feriti e addirittura salvare vite umane. I call centre di 20 paesi dell’Ue (rispetto ai 9 del 2008) forniscono praticamente all’istante ai servizi di emergenza la posizione del cittadino che chiama il 112 grazie a sistemi di localizzazione in modalità “push” (cioè con inoltro diretto dei dati alle centrali operative del 112) o “pull” (cioè su interrogazione esplicita degli operatori) quasi istantanea. La Commissione ha tuttavia proceduto contro l’Italia dove fino ad ora le informazioni sulla posizione del chiamante non vengono fornite ai servizi di emergenza per le chiamate al 112 provenienti dai telefoni cellulari ( Ip/09/1784). .  
   
   
PRIMO WORKSHOP INTERNAZIONALE SULL´INTEROPERABILITÀ E I SERVIZI DEL CLOUD COMPUTING - NASCONDE AGLI UTENTI LA MAGGIOR PARTE DEGLI ELEMENTI NECESSARI PER L´IMPLEMENTAZIONE E LO SCHIERAMENTO DEL SISTEMA.  
 
 Caen, 11 febbraio 2010 - Dal 28 giugno al 2 luglio 2010 si terrà a Caen, in Francia, il primo workshop internazionale sull´interoperabilità e i servizi del cloud computing. L´evento si concentrerà su tecniche, esperienze e lezioni apprese per i servizi interoperabili nel settore del cloud computing. L´obiettivo è di fornire un forum che raccoglierà i ricercatori per condividere e scambiarsi ricerche, tecnologie, esperienze e migiori pratiche riguardanti il cloud computing, per creare cloud per l´interoperabilità, il coordinamento delle capacità e i servizi. "Cloud" (in inglese "nuvola") è il termine usato per un´infrastruttura accessibile via Internet, che nasconde agli utenti la maggior parte degli elementi necessari per l´implementazione e lo schieramento del sistema. Il cloud computing fornisce capacità e servizi informatici attraverso Internet, permettendo la gestione e accessibilità delle risorse su scala Internet. Si prevede che sarà una delle più importanti tecnologie impiegate dai sistemi informatici del futuro. Per ulteriori informazioni, fare clic: http://www. Sislab. No/intercloud/ .  
   
   
TRENTO: USO DI INTERNET: IL DISCIPLINARE  
 
 Trento, 11 febbraio 2010 - La Provincia autonoma di Trento ha predisposto il disciplinare per l’utilizzo della rete internet, della posta elettronica, delle attrezzature informatiche e dei telefoni. Tale regolamento è previsto dal legislatore provinciale e dalle direttive emanate dal Garante per la protezione dei dati personali. Lo scopo del regolamento è quello di garantire l’utilizzo sicuro e corretto delle predette tecnologie prevenendo possibili aggressioni tramite virus informatici, indebite intrusioni nella rete, reati informatici, violazioni della riservatezza dei dati e false informazioni. Al contempo viene tutelato il fondamentale diritto dei dipendenti, soggetti centrali nel raggiungimento di tali obiettivi, alla previa ed esatta conoscenza dei propri doveri e relative sanzioni nonchè a non essere sottoposti a controlli occulti. Il regolamento indica dunque le misure di carattere tecnico, organizzativo e operativo per l’utilizzo in sicurezza degli strumenti informatici. Si ribadisce poi il generale divieto per i dipendenti provinciali di fruire della strumentazione per ragioni personali. I dirigenti possono consentirne l’utilizzo in determinate fasce orarie esterne all’orario di lavoro. I dipendenti hanno la possibilità, in quanto parti della stessa comunità di lavoro, di scambiarsi brevi comunicazioni personali via mail e telefono. Le comunicazioni personali verso l’esterno sono invece consentite solo eccezionalmente in caso di urgente necessità. I necessari controlli si svolgono con particolari accorgimenti tecnici tali da impedire l’immediata individuazione del trasgressore così come richiesto dal Garante per la protezione dei dati personali. Tale limite resta superabile solo nei casi più gravi e di violazioni ripetute. Lo schema di regolamentazione sarà oggetto di informazione sindacale ed a seguire sarà adottato formalmente dalla Giunta provinciale. .  
   
   
INTERNET E CELLULARE, PROVINCIA DI TRENTO AL FIANCO DELLE FAMIGLIE CONTRO I RISCHI AL CONVEGNO "LA FAMIGLIA E I NUOVI MEZZI DI COMUNICAZIONE" ANNUNCIATO UN PROGETTO FORMATIVO PER ADULTI E MINORI  
 
Trento, 11 febbraio 2010 - Il benessere delle famiglie passa anche attraverso la conoscenza di Internet e delle nuove tecnologie informatiche: non si tratta solo di ridurre il digital divide generazionale tra genitori e figli, ma anche di difendere soprattutto questi ultimi dalle insidie, dai rischi e danni nei quali possono incorrere quando non sono sufficientemente protetti, o attrezzati, rispetto al mondo virtuale. Falsi timori? No, i rischi sono reali e tutt´altro da sottovalutare se è vero che oggi quasi un crimine su cinque si consuma tra i bit della rete telematica. Bambini e adolescenti, sempre più "padroni" delle nuove tecnologie, possono diventarne dipendenti quando non vittime, ma crescente è al tempo stesso il numero di reati commessi da giovani attraverso l´uso del telefono cellulare, come a dire che l´uomo nero può essere il ragazzino o la ragazzina della porta accanto, o addirittura nostro figlio o figlia. Di famiglia e nuovi mezzi di comunicazione si è discusso oggi pomeriggio al Palazzo dell´Istruzione a Trento nord in un convegno promosso dall’Assessorato all’Istruzione e allo sport e dal Progetto speciale per il Coordinamento delle politiche familiari e di sostegno alla natalità, con la collaborazione della Polizia postale di Trento, del Centro italiano per la sicurezza online dei minori gestito da Save the Children Italia e Adiconsum e del Forum trentino delle Associazioni delle famiglie. "Vogliamo porre all´attenzione di tutti un tema che tocca moltissime realtà in modo trasversale - ha affermato l´assessore Dalmaso aprendo i lavori - perchè siamo consapevoli della sua delicatezza. La scuola, dopo la famiglia, è la principale agenzia educativa con la quale vanno ricercate sinergie, ma ci sono anche le associazioni familiari interessate a promuovere un dibattito attorno a questo argomento ed iniziative di accompagnamento di genitori e adulti che spesso sono smarriti di fronte alle nuove generazioni e non hanno strumenti efficaci per gestire con i minori un corretto utilizzo delle nuove tecnologie". L´iniziativa è stata organizzata in occasione del Safer Internet Day, un evento che si svilupperà nell´arco dell´intera settimana promosso dall’Unione Europea come parte integrante dei piani per la protezione dei minori che usano Internet e le altre tecnologie di comunicazione online. È noto che bambini e adolescenti sono sempre più precocemente utenti esperti delle tecnologie online, ma non sufficientemente maturi per gestire i rischi derivanti da un uso non consapevole di questi nuovi mezzi di comunicazione. Viceversa i genitori hanno spesso grosse difficoltà a guidare i propri figli, perché non hanno sufficienti conoscenze tecniche e spesso non sono del tutto consapevoli dei rischi che questi possono correre. L’unione Europea già dal 1996 è impegnata nello sviluppo di una serie di iniziative atte a garantire un uso più sicuro di Internet e delle altre tecnologie di comunicazione on-line, per proteggere i minori da contenuti e contatti dannosi o sgradevoli. Anche la Provincia autonoma di Trento - ne ha parlato al seminario di oggi Luciano Malfer, dirigente del Progetto speciale Coordinamento politiche familiari - ha individuato, nell’ambito delle iniziative volte a garantire il benessere della famiglia, nel problema del digital divide generazionale (ossia della distanza tra generazioni nell’approccio alle nuove tecnologie) un punto chiave su cui intervenire. Lo farà - se ne è parlato oggi al convegno - attraverso un progetto articolato e con il coinvolgimento di più attori elaborando un percorso formativo e informativo rivolto a genitori ed insegnanti. L´obiettivo è quello di aumentare il livello di conoscenza rispetto agli strumenti informatici e la consapevolezza relativamente ai rischi e ai danni per i minori. L’adesione della Provincia a Safer Internet Day, la giornata internazionale per la sensibilizzazione ad un uso più sicuro di Internet e dei cellulari per i minori, è un primo passo in questa direzione. Ma è naturalmente in internet che il tema della rete, con le opportunità e rischi che comporta, va trattato. Per questo la Provincia ha aperto sul portale www. Trentinofamiglia. It una sezione, ora in fase di realizzazione, dedicata proprio al digital divide e ai problemi legati all’educazione ai nuovi media. Accanto alle "10 regole da seguire" per i genitori ed ai "10 trucchi da non perdere" per i ragazzi suggeriti dalla Polizia postale e delle telecomunicazioni, vi si trovano alcuni video sul cyberbullismo e sui rischi per i minori legati alle video chat. "Alcuni e recenti fatti di cronaca che vedono imputati minorenni, anche qui nel tranquillo Trentino, per pedopornografia - spiega Teresa Alberga, referente del progetto - colpiscono l´attenzione e ci regalano un senso di disagio che tendiamo ad esorcizzare pensando che si tratti solo di casi isolatri di ragazzi sbandati. Succede che i ragazzi non sono sempre del tutto consapevoli della gravità dei loro atti: la distinzione tra bene e male può essere molto labile nel mondo virtuale ed i genitori sono, in genere, privi di quel bagaglio di esperienze personali che da sempre funge da guida nel rapporto tra generazioni". Che fare allora? "L´unica speranza, per noi adulti, è mantenere aperte il più possibile le porte del dialogo ed entrare con umiltà anche noi nel mondo virtuale per riacquistare la nostra autorevolezza di guide". Ma quali sono i principali rischi di internet per i minori? "La disseminazione di informazioni personali è il più comune dei comportamenti a rischio - ha spiegato Giovanna Mascheroni dell´Università Cattolica di Milano e referente nazionale del progetto europeo Eu Kids Online - seguito dall´esposizione a contenuti pornografici. Segue la visione di contenuti violenti o di incitamento all´odio, l´essere vittima di bullismo, in questo caso si parla di cyber bullismo, il ricevere commenti sessuali indesiderati, mentre incontrare offline un contatto online sembra il meno comune anche se probabilmente il più pericoloso dei rischi". Mascheroni però avverte che "la protezione dei minori non deve tradursi in una limitazione dell´accesso ad internet, il tema va contestualizzato all´interno delle specificità culturali e territoriali". Con gli interventi successivi di Paolo Gasperi, consulente di informatica giuridica ("Se fossero i minori a controllare gli adulti?"), della psicologa Serena Valorzi che ha analizzato il fenomeno della dipendenza da internet e cellulare, e di Fabrizio Russo, genitore rappresentante del Forum delle famiglie che ha illustrato alcune pro9poste operative, il seminario ha offerto molti spunti di riflessione e conoscenza su un tema di cui si sa ancora troppo poco. Di "mancanza di cultura" ha parlato Mauro Berti, sovrintendente di polizia e responsabile dell´Ufficio indagini pedofilia della Polizia postale per il Trentino Alto Adige. "Il vero problema è che non c´è cultura nell´uso delle nuove tecnologie, nei genitori meno che nei figli, ed applicare le leggi, che ci sono e sono severe, non risolve il problema. I giovani, più preparati degli adulti, non hanno esperienza, mentre gli adulti esperti parlano spesso un linguaggio criptico e troppo difficile per farsi comprendere dagli adulti genitori, così il problema del digital divide si approfondisce". Una cosa è certa: i mondi virtuali, quando danno problemi, lo fanno in modo spaventosamente reale. .  
   
   
NAVIGAZIONE MOBILE ANCORA PIÙ RAPIDA IN FUTURO: SWISSCOM TESTA LO STANDARD DI TELEFONIA MOBILE DI QUARTA GENERAZIONE LTE  
 
 Berna, 11 febbraio 2010 - Nell’aprile 2010 Swisscom inizierà approfonditi test con il sistema di telefonia mobile di quarta generazione «Long Term Evolution» (Lte). Lte verrà integrato nella rete di telefonia mobile di Swisscom al più presto a partire dal 2011, consentendo così di aumentare le capacità di rete e rendere ancora più rapido l’Internet mobile. In questo modo, Swisscom rimane all’avanguardia nel potenziamento delle tecnologie mobili a banda larga. Grazie agli smartphone e ai notebook con accesso alla rete integrato, l’Internet mobile è ormai parte della quotidianità. Di tre cellulari venduti, uno è uno smartphone. Questi apparecchi sono particolarmente indicati per la navigazione mobile, per scambiarsi e-mail, chattare e per il video streaming. Il forte incremento dell’utilizzo di questi dispositivi è da ricondurre al forte calo dei prezzi per la trasmissione mobile di dati. In Svizzera, presso Swisscom, il prezzo medio per megabyte è sceso del 95 percento circa negli ultimi tre anni. Di conseguenza, il volume di dati trasmesso attraverso la rete di telefonia mobile di Swisscom raddoppia ogni otto mesi, e questa evoluzione non sembra arrestarsi. Per un operatore come Swisscom ciò rappresenta una grande sfida: occorre potenziare la copertura di rete, le velocità di trasmissione e la capacità. A tale scopo, lo standard Lte (Long Term Evolution), ritenuto il successore della tecnologia Umts/hspa, fornirà un importante contributo. Per poter approfondire le conoscenze su Lte nella pratica, dal mese di aprile 2010 Swisscom procederà dapprima a dei test in laboratorio e, successivamente, a una prova sul campo. La fine di tutta la serie di test è prevista per l’autunno 2010. In base all’attuale pianificazione, lo standard Lte sarà integrato nella rete di telefonia mobile al più presto a partire dal 2011. I risultati della prova sul campo permetteranno di concretizzare i programmi. Già oggi fino a 28,8 Mbit/s con Hspa+ Swisscom si considera un pioniere nell’ambito dell’Internet mobile. Gprs, Umts o Hspa, nessun altro operatore elvetico ha ampliato queste tecnologie così rapidamente in tutto il territorio nazionale. Con Mobile Unlimited, Swisscom ha lanciato già nel 2004 una scheda Pc che consente agli utenti di laptop di accedere a Internet in maniera rapida e senza interruzioni tramite la rete di telefonia mobile. Nel frattempo, Swisscom dispone di una rete mobile a banda larga capillarmente ramificata. Grazie a Hspa+, in luoghi particolarmente frequentati è già possibile raggiungere velocità fino a 28,8 Mbit/s. Lte dapprima con velocità di trasmissione fino a 150 Mbit/s Lo standard di telefonia mobile di quarta generazione Lte consentirà inizialmente velocità di trasmissione fino a 150 Mbit/s per il download di dati e fino a 50 Mbit/s per l’invio di dati. In seguito sarà possibile usufruire di velocità di trasmissione addirittura fino a 300 Mbit/s. Lte costituisce la base per l’utilizzo attraverso la rete di telefonia mobile di applicazioni per Internet che richiedono larghezze di banda sempre più elevate, quali live Tv ad alta definizione. Le esperienze raccolte finora a livello mondiale con la tecnologia Lte sono limitate. Al momento gli apparecchi compatibili con Lte non sono ancora in commercio; i primi esemplari – in quantità ridotte – sono attesi non prima della fine del 2010. .  
   
   
CONVEGNO ANIE/ANCISS NUOVA UNI 9795NUOVA UNI 9795 INCONTRI ANIE/ANCISS  
 
Milano, 11 febbraio 2010 - In seguito alla pubblicazione della versione aggiornata 2010 della norma Uni 9795, "Sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione allarme d´incendio - Progettazione, installazione ed esercizio", che regola i criteri di installazione dei sistemi di rivelazione e segnalazione d’incendio, Anciss (Associazione Italiana Sicurezza e Automazione degli Edifici) aderente a Federazione Anie, con la collaborazione di Uni, ha organizzato una serie di incontri di formazione rivolti agli operatori del settore. Il convegno è gratuito ed intende informare dei cambiamenti introdotti dalla nuova versione della norma e fornire un ampio quadro sulla normativa del settore. Il primo di questi incontri si terrà giovedì 4 marzo 2010, dalle ore 14. 00 alle 17. 30, presso la sede dell’Uni, via Sannio 2, Milano. Per adesioni: http://www. Anciss. It/scheda_adesione. Doc scaricare la scheda di adesione ed inviarla a anciss@anie. It .  
   
   
"SYNDROMEX", IL GIOCO SUL FUTURO DEL TIROLO STORICO DA OGGI È ONLINE  
 
 Bolzano, 11 febbraio 2010 - A partire da mercoledì 10 febbraio, scolari e studenti altoatesini potranno cimentarsi con un viaggio virtuale nel futuro del Tirolo storico testando le proprie conoscenze. "syndromeX", infatti, il seguito di "syndrome09", è ora online: per giocare basta connettersi alla pagina internet www. Syndromex. Eu. Un virus mutante, la sindrome, capace di cancellare ricordi, sapere e identità, richiede ai ragazzi la capacità di rispondere a domande sulle diverse materie stimolando l´impegno e la creatività. Questo, in estrema sintesi, il contenuto di "syndromeX", il gioco a premi aperto a ragazzi dai 10 ai 19 anni di Alto Adige, Trentino e Tirolo. "syndromeX", che da oggi (mercoledì 10 febbraio) è online sul sito www. Syndromex. Eu, è il seguito di "syndrome09", l´iniziativa dell´Heimatpflegeverband Alto Adige, con la supervisione dell´Istituto pedagogico, commissionata nel 2009 dalla Ripartizione provinciale cultura tedesca e famiglia nell´ambito delle celebrazioni hoferiane. Il gioco mira ad un approccio creativo e consapevole al sapere nelle diverse materie di insegnamento e al collegamento tra di esse. All´interno della piattaforma online, ai ragazzi vengono proposti testi, ma anche immagini, nonchè file audio e video. Rispetto al gioco dell´anno hoferiano, questa volta i giovani altoatesini, trentini e tirolesi saranno catapultati nel futuro del Tirolo storico, più precisamente nell´anno 2110. Il percorso proposto ai ragazzi li spinge a liberarsi dal virus mutante della sindrome, che cancella i ricordi e, dunque, la propria identità: solo mantenendo la memoria, infatti, i partecipanti riusciranno ad orientarsi nel futuro. Per partecipare al gioco "syndromeX", realizzato dalle stesse istituzioni che si erano occupate di "syndrome09", basta connettersi da oggi sino al 10 aprile alla pagina internet www. Syndromex. Eu. .  
   
   
UE, JUVENES TRANSLATORES: ANNUNCIATI I VINCITORI DEL CONCORSO PER GIOVANI TRADUTTORI  
 
Bruxelles, 11 febbraio 2010 - Oggi sono stati proclamati i vincitori della terza edizione di Juvenes Translatores, il concorso di traduzione per le scuole organizzato annualmente dalla Commissione europea. La vincitrice italiana è Alice Prussiani, allieva del Liceo Linguistico Capitanio di Bergamo. Oggi sono stati proclamati i vincitori della terza edizione di Juvenes Translatores, il concorso di traduzione per le scuole organizzato annualmente dalla Commissione europea. I 27 vincitori, uno per ciascuno Stato membro dell’Ue, saranno invitati a Bruxelles, dove riceveranno un premio dalla commissaria europea per il multilinguismo. Le traduzioni vincenti sono accessibili sul sito web di Juvenes Translatores, dove si trovano tutte le informazioni sul concorso e su come parteciparvi. Androulla Vassiliou, commissaria europea responsabile per l’istruzione, la cultura, il multilinguismo, la gioventù e lo sport, ha dichiarato: “Mi congratulo con i vincitori. Di anno in anno il nostro concorso di traduzione acquista popolarità. Questa volta vi hanno partecipato 599 scuole dell’Ue con un aumento di iscrizioni del 30% rispetto all’anno scorso. Mi auguro che il concorso incoraggi un maggior numero di giovani a imparare le lingue. La conoscenza delle lingue può portare lontano e migliora le prospettive di lavoro. ” Ai 27 vincitori verrà offerto un viaggio di tre giorni a Bruxelles, dove la commissaria Vassiliou consegnerà loro un premio ed un certificato durante una cerimonia di premiazione che si svolgerà il 25 marzo prossimo. I vincitori avranno anche l’opportunità di incontrare alcuni traduttori dell’Ue e di vedere come lavorano. La vincitrice italiana è Alice Prussiani, allieva del Liceo Linguistico Europeo Paritario S. B. Capitanio di Bergamo, la quale ha svolto una traduzione dal francese all’italiano. .  
   
   
FOIBE, FORMIGONI E DE CAPITANI PREMIANO SCUOLE UNA CULTURA DELLA MEMORIA PER ROMPERE LA CORTINA DEL SILENZIO  
 
Milano, 11 febbraio 2010 - "A distanza di oltre mezzo secolo, il martirio delle foibe e l´esodo giuliano-dalmata-istriano pesano ancora sulla coscienza civile italiana, che non può e non deve dimenticare questa tragedia dalle dimensioni inumane. Lo dobbiamo innanzitutto a coloro che qui onoriamo, ricordando il loro estremo sacrificio". Il presidente della Regione, Roberto Formigoni, è intervenuto così ieri, nell´aula del Consiglio regionale, in occasione della "Giornata del ricordo", istituita con legge regionale per commemorare il sacrificio degli italiani dell´Istria, di Fiume e della Dalmazia, insieme al presidente del Consiglio regionale, Giulio De Capitani. Anche quest´anno l´Ufficio di presidenza del Consiglio regionale ha istituito un concorso aperto agli allievi degli istituti scolastici secondari di primo e secondo grado sul tema "L´esodo degli italiani dell´Istria, di Fiume e della Dalmazia e l´accoglienza della Lombardia". "E´ giusto che si parli di quella pagina terribile - ha proseguito il presidente - che si conosca e si sappia la storia delle foibe e che le vittime vengano tenute sempre presenti nel nostro ricordo, accanto a noi". È stata innanzitutto una motivazione culturale quella che ha spinto Regione Lombardia a prestare attenzione verso un capitolo così drammatico della storia italiana. "Una verità a lungo nascosta - ha detto Formigoni - ma che ora anche grazie alla nostra legge regionale che ne ha istituito il ricordo è possibile recuperare attraverso attività che comprendono la pubblicazione di studi, ricerche e saggi, raccolta di materiali e testimonianze". Iniziative volte a diffondere tra i giovani, nella scuola e nei luoghi di lavoro, la conoscenza storica di quel periodo, attraverso l´allestimento di mostre e convegni nei luoghi della memoria, concorsi e contributi a tesi di laurea, opere letterarie, cinematografiche e teatrali e manifestazioni celebrative. "Deve crescere - ha continuato Formigoni - una cultura della memoria. Essa è infatti il filo che deve legare le generazioni, perché ognuno impari a combattere l´indifferenza, a ripudiare ogni forma di integralismo e di estremismo, per costruire una società fondata sul rispetto della dignità di ogni essere umano". "Occorre continuare in questo percorso di rottura di quella che per troppi anni si è imposta come una congiura del silenzio - ha detto Formigoni - colpevolmente alimentata sui libri di storia di intere generazioni di italiani". Al termine della cerimonia, Formigoni e De Capitani hanno premiati i ragazzi vincitori del concorso bandito da Regione Lombardia. "Oggi - ha detto Formigoni, rivolgendosi agli allievi delle scuole che hanno partecipato - avete testimoniato concretamente l´irrinunciabilità di un valore assoluto, quello della difesa della persona contro ogni gesto di violenza, riconoscendo la dignità insostituibile di quelle povere persone e soprattutto riaffermando le ragioni della vita, della pacifica convivenza e della costruzione del bene comune, fondamento del vivere civile". .  
   
   
BIOTECNOLOGIE: ACCORDO REGIONE UNIVERSITA´ PER CENTRO GENOMICA  
 
 Perugia, 11 febbraio 2010 - Un Accordo di collaborazione tra Regione dell’Umbria e Università degli Studi di Perugia per la realizzazione di un Centro di Genomica Funzionale è stato firmato ieri, a Palazzo Donini, dalla Presidente della Regione e dal Rettore dell’Università di Perugia. L’accordo prevede la costituzione di un Comitato promotore con il compito di redigere un progetto di fattibilità, anche verificando l’interesse e la possibilità di coinvolgimento di imprese umbre. Il Comitato sarà formato da due rappresentanti per ciascuna delle istituzioni promotrici. L’obiettivo è la realizzazione di una struttura di eccellenza sulla quale radicare e far crescere un polo umbro delle biotecnologie con la speranza di “rendere l’Umbria un attore importante dell’economia della conoscenza”. Si prevede che il centro possa grandemente arricchire l’ateneo perugino e la sua “offerta” formativa scientifica e culturale e stimolare l’innesco, all’interno della stessa università, di “un circuito virtuoso tra molteplici ambiti disciplinari”. Punto cruciale di attività del Centro sarà quello del trasferimento di tecnologie e conoscenze alle imprese, con la possibilità di portare un importante contributo a quel processo di innovazione, qualificazione e specializzazione produttiva desiderato e perseguito dalle istituzioni e dalle forze sociali umbre. Per l’attauzioen dell’accodo è stata intanto preventivata una prima dotazione finanziaria, per attrezzature e laboratori, di 1 milione e mezzo di euro. La sede sarà messa a disposizione dalla Università degli studi di Perugia. Il Centro opererà nel campo del sequenziamento genomico ultrarapido e della registrazione e analisi informatiche. Il progetto di fattibilità dovrà valutare la strutturazione di un laboratorio di sequenziamento ultramassivo del Dna, di un laboratorio di tipizzazione genetica e di un centro di calcolo. Il coinvolgimento di un sistema di imprese sarà funzionale alla realizzazione, attorno al Centro, di un Polo di Innovazione Tecnologica. Per quanto riguarda il comparto produttivo, l’attuazione del protocollo consentirà un incremento della produttività e la riduzione dei costi di ricerca grazie alla possibilità di accedere ad una struttura di assoluta eccellenza. Ci saranno anche vantaggi legati alla creazione di valore aggiunto correlato alle attività di trasferimento tecnologico dei risultati della ricerca, con conseguente possibile creazione di nuove imprese innovative in settori ad elevata tecnologia (start-up) o di spin-off, sia accademici che industriali. Ci sarà infime la possibilità di creare un centro di servizio altamente specializzato che potrà essere utilizzato da enti pubblici, nel campo della medicina forense e tipizzazione genetica della popolazione, e privati, nel settore farmacologico ed agroalimentare. .  
   
   
AVVIATE IN PUGLIA LE PROCEDURE PER LA COSTITUZIONE DELLE FONDAZIONI DI PARTECIPAZIONE PER I DUE NUOVI I.T.S. NEI SETTORI DELLA MECCATRONICA E AEROSPAZIO  
 
Bari, 11 Febbraio 2010 - La costituzione degli I. T. S è frutto della proposta dell’Assessorato al Sud e Diritto allo Studio e dell’Assessorato alla formazione professionale guidato da Michele Losappio, di concerto con l’Ufficio Scolastico Regionale, il Ministero dell’Istruzione, l’Università, gli Enti di Ricerca e la Società Finmeccanica S. P. A che lo scorso 11 novembre 2009 hanno sottoscritto uno specifico Protocollo d’Intesa. Con questo atto, Finmeccanica si è impegnata nella collaborazione con il Miur per lo sviluppo del programma sperimentale triennale denominato “Tecnici Superiori”, finalizzato a rilanciare l’immagine dell’istruzione tecnica e della cultura del saper fare, ad aumentare la competitività del Paese rispondendo alla crescente domanda delle imprese di quadri tecnici e tecnici superiori e ad assicurare lo sviluppo di una dimensione culturale tecnica e scientifica adeguata ai processi di globalizzazione in atto, offrendo ai giovani opportunità formative più ricche ed articolate Gli I. T. S. Sono delle scuole legalmente riconosciute con corsi della durata di due anni e la partecipazione di 20 studenti per corso ed alternativi all’Università. Al termine dei due anni gli studenti avranno competenze e qualifiche tecniche post diploma, rispondenti alle esigenze di innovazione e trasferimento tecnologico del tessuto produttivo regionale, con funzioni di specializzazione nell’area “Nuove tecnologie per il made in Italy” – Settore Meccanica/meccatronica e nell’area “Mobilità sostenibile” - Settore Aerospazio A seguito di un’approfondita selezione, seguita da una procedura competitiva tra le scuole che hanno presentato i progetti e con pregressa esperienza di formazione professionale, sono stati individuati, quali referenti capofila, nel settore della Meccanica/meccatronica l’Itis “G. Marconi” di Bari e nel settore della Aeronautica, con sede nella provincia di Brindisi l’Itis “E. Fermi” di Francavilla Fontana. Per l’avviamento dei due Its il Ministero della Pubblica Istruzione ha stanziato € 1. 525. 940; la Regione Puglia si è impegnata a sostenere lo sviluppo degli interventi relativi alla costituzione dei due Its con le risorse del Po Puglia/fse 2007-2013 La Regione Puglia, con questo intervento, intende sostenere lo sviluppo della cultura tecnica, tecnologica, scientifica e professionale, a partire dagli ambiti settoriali su indicati, rispondendo all’esigenza di implementare sul territorio pugliese un’offerta di alta formazione post diploma, specialistica e superiore in grado di sostenere lo sviluppo economico e la competitività del sistema produttivo; rafforzare la collaborazione a livello territoriale fra i diversi soggetti formativi, il mondo del lavoro, le sedi della ricerca scientifica e tecnologica, per sostenere l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e le misure per l’innovazione e il trasferimento tecnologico alle piccole e medie imprese. .  
   
   
NASCE IL SAFETY MANAGER, SI STUDIA LA PERCEZIONE DEL RISCHIO IN EDILIZIA SIGLATI DA REGIONE TOSCANA CON UNA SERIE DI PARTNER DUE PROTOCOLLI DI INTESA PER LA SICUREZZA SUL LAVORO  
 
 Firenze, 11 febbraio 2010 - Due protocolli di intesa per la sicurezza sul lavoro siglati oggi dalla Regione Toscana con una serie di partner. Il primo protocollo riguarda la formazione di “safety manager” all´interno del percorso universitario delle facoltà di Ingegneria dei tre atenei toscani. Partner del progetto, con la Regione Toscana, la Commissione speciale lavoro del Consiglio regionale, l´Inail Toscana, le Università di Firenze, Pisa e Siena e Cgil, Cisl e Uil regionali. Obiettivo del progetto quello di formare e mettere rapidamente a disposizione del sistema produttivo un gruppo di 30-50 ingegneri per anno con una formazione completa in tema di sicurezza, con priorità riguardo al settore dei cantieri temporanei o mobili, in campo civile, infrastrutturale e industriale. Le categorie produttive e le aziende che aderiranno al progetto per l´inserimento in azienda del safety manager benefi ceranno di forme di sostegno economico, mentre sarà chiesto ai ministeri competenti di riconoscere questo percorso formativo come progetto sperimentale a livello nazionale, anche ai fini del riconoscimento e della valutazione nei concorsi pubblici da parte delle commissioni valutatrici. L´altro protocollo promuove un progetto sul tema della “Percezione del rischio e della sicurezza negli ambienti di lavoro”, con lo scopo di studiare i comportamenti di tutti i soggetti coinvolti nei processi produttivi in edilizia. Infatti i comportamenti a rischio possono derivare anche da una errata, non riconosciuta, sottovalutata o distorta percezione che essi hanno dell´ambiente in cui operano. Partner del progetto, con la Regione Toscana, l´Inail Toscana, l´Ance Toscana, Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil regionali, Cna regionale e Confartigianato Imprese toscana. .  
   
   
AL VIA LA SESTA EDIZIONE DEL PREMIO BERNARDO NOBILE PER TESI DI LAUREA E DOTTORATO CHE UTILIZZINO I BREVETTI COME FONTE DI INFORMAZIONE NOVITÀ DELL’EDIZIONE LA POSSIBILITÀ PER 15 STUDENTI DI USUFRUIRE DI UNA RICERCA BREVETTUALE MIRATA E GRATUITA  
 
Trieste, 11 febbraio 2010 - Con la pubblicazione del bando sul sito di Area Science Park www. Area. Trieste. It/premionobile, prende il via la sesta edizione del Premio Bernardo Nobile, riconoscimento annuale che premia tesi di laurea o di dottorato che abbiano dato risalto all’uso dei brevetti come fonte di documentazione. Un appuntamento di rilevanza nazionale e che nelle passate edizioni ha premiato tesi provenienti dalle facoltà più diverse: da Scienze Politiche a Ingegneria, da Economia a Chimica. La partecipazione al Premio Nobile è riservata a quanti abbiano conseguito, da non più di due anni dalla scadenza del bando, la laurea specialistica o di vecchio ordinamento oppure il titolo di dottore di ricerca presso un’università italiana, senza limitazioni di età o cittadinanza. Consta di due diversi riconoscimenti di 3. 000 euro ciascuno: uno per il Premio di laurea e l’altro quello di dottorato . L’iniziativa di Area, nata per ricordare la professionalità del dott. Bernardo Nobile, che ha avviato ed è stato il primo responsabile del Centro Patlib, vuole promuovere studi sulle tematiche della documentazione e dell’informazione brevettuale. Ogni candidato può partecipare con un solo elaborato, inviando la domanda di ammissione, redatta in base alla documentazione allegata al bando, entro l’8 aprile 2010. La novità della sesta edizione è l’attenzione riservata anche a coloro che a una tesi di laurea o dottorato stanno cominciando a lavorarci e che potrebbero diventare potenziali concorrenti delle prossime edizioni del Premio. Area Science Park offre, infatti, l’opportunità a 15 studenti che stiano preparando la tesi di effettuare ricerche di documentazione brevettuale, mirate e gratuite, per tutto l’anno 2010. Per maggiori informazioni tel. 040 – 3755111 e-mail patlib@area. Trieste. It .  
   
   
BOLZANO: KASSLATTER MUR A ROMA, RIFORMA SCOLASTICA E UNIVERSITÀ AL CENTRO DEI COLLOQUI  
 
Bolzano, 11 febbraio 2010 - L´introduzione in Provincia di Bolzano della riforma scolastica per le scuole superiori, le novità riguardanti la formazione degli insegnanti e il completamento del trilinguismo per l´Università. Sono stati questi i temi principali affrontati mercoledì 10 a Roma dall´assessore provinciale Sabina Kasslatter Mur, che ha incontrato i più alti funzionari del Ministero dell´istruzione. In mattinata, la Kasslatter Mur ha avuto un colloquio di circa due ore con Antonello Masia, direttore generale del Dipartimento università e ricerca del Ministero. "La nostra richiesta - spiega l´assessore - è quella di mettere in pratica un trilinguismo perfetto nell´ambito della Libera Università di Bolzano. Un obiettivo che potrà essere completamente raggiunto solo attraverso il pieno riconoscimento della lingua tedesca nell´ambito dei concorsi per l´assegnazione delle cattedre". Assieme a Masia e a Giuseppe Cosentino, il più alto funzionario del Ministero dell´istruzione, Sabina Kasslatter Mur ha poi affrontato la questione del percorso formativo del personale docente per le scuole medie e superiori, ancora in attesa della riforma annunciata nel 2008. "Il problema - sottolinea l´assessore - è che, alla luce della prevista riforma, le scuole di specializzazione per l´insegnamento sono state smantellate". Gli aspiranti insegnanti che hanno dovuto abbandonare il proprio percorso di studio, dunque, si sono trovati senza la specializzazione necessaria ad entrare nelle graduatorie per un posto di ruolo. "Abbiamo chiesto al Ministero di trovare una soluzione nel più breve tempo possibile - aggiunge la Kasslatter Mur - per sbloccare la situazione di centinaia di giovani insegnanti di cui le nostre scuole hanno urgentemente bisogno". Dai funzionari del Ministero sono arrivate assicurazioni circa la possibilità di concedere l´abilitazione all´insegnamento dopo un anno di praticantato. "La nostra proposta - spiega la Kasslatter Mur - è quella di inserire automaticamente nelle graduatorie questa fetta di docenti subito dopo il termine di questo periodo di tirocinio". L´ultimo punto affrontato dall´assessore provinciale nel corso della sua trasferta a Roma è stato quello della riforma delle scuole superiori, che in Alto Adige sarà introdotta con un anno di ritardo rispetto al resto d´Italia. "Questa proroga ci offre la possibilità di affrontare al meglio il cambiamento - prosegue l´assessore - e di adeguare la riforma alle particolari esigenze del nostro territorio". Una soluzione condivisa anche da parte del Ministero, che ha motivato il proprio assenso con la speciale situazione altoatesina relativa a trilinguismo e autonomia scolastica. Sempre da Roma, inoltre, arriva l´invito a dare il via anche in Alto Adige, a partire dall´anno scolastico 2014/2015, al nuovo esame di maturità, per evitare problemi nel riconoscimento dei titoli di studio. "Una soluzione fattibile - conclude la Kasslatter Mur - visto che la riforma verrà introdotta contemporaneamente nelle prime due classi delle scuole superiori". .  
   
   
UNA GIORNATA DI STUDI SUL BAUHAUS ALL’UNIVERSITÀ DEL DESIGN DI SAN MARINO  
 
 San Marino, 11 febbraio 2010 - All’università del design di San Marino martedì 16 febbraio si tiene una giornata di studi dedicata al Bauhaus (1919-33), fondamentale scuola di architettura e design. A partire dalle 14,30 sono presentati quattro differenti approfondimenti disciplinari sull’attività condotta dalla scuola, dal punto di vista rispettivamente di arte, architettura, visual e product design. Gli interventi sono tenuti da storici e critici, docenti presso il Corso di laurea in disegno industriale: Agnes Kohlmeyer, Maddalena Scimemi, Fiorella Bulegato e Dario Scodeller, gli ultimi due anche curatori dell’iniziativa. L’anima interdisciplinare e allo stesso tempo unitaria della scuola viene in questo modo illustrata e resa comprensibile al meglio. L’incontro è rivolto agli studenti del corso di laurea, ma è interessante anche per i docenti e gli studenti delle scuole superiori interessati a un approfondimento scientifico e disciplinare. L’iniziativa si affianca al ciclo annuale Incontri sul design, organizzato dal corso di laurea in disegno industriale dell’Università degli studi della Repubblica, che nella stessa giornata e sede, alle ore 20,30, vede la presenza di Francesco Binfarè. 16 febbraio 2010 Bauhaus: storia, mito e attualità ore 14,30. Francesco Binfarè ore 20,30. Antico Monastero di Santa Chiara Contrada Omerelli 20, San Marino Città, Rsm. Informazioni Corso di laurea in disegno industriale Università degli studi della Repubblica di San Marino segreteria 800-411314 disegnoindustriale@unirsm. Sm www. Unirsm. Sm/disegnoindustriale .  
   
   
DIDATTICA ED ARCHITETTURA: NUOVI PROGETTI PER LA ‘CITTÀ GIARDINO’ DOPO PADOVA, VENEZIA, LOSANNA E ALTRI TERRITORI SU SUOLO SVIZZERO, VARESE È LA CITTÀ SELEZIONATA PER I LAVORI DI DIPLOMA DELL’ANNO 2009-2010 ALL’ACCADEMIA DI ARCHITETTURA DI MENDRISIO - UNIVERSITÀ DELLA SVIZZERA ITALIANA.  
 
 Varese, 11 febbraio 2010 - Un’intera città che diventa, quindi, per un periodo di un anno, territorio d’indagine e riflessione per i giovani studenti dell’ateneo ticinese. Al termine dell’esperienza, Varese riceverà in dono 110 proposte per sette siti individuati con il supporto degli amministratori e dei tecnici del Comune. I 110 progetti riuniranno le energie, le speranze, l’audacia di altrettanti aspiranti architetti, che attraverso esercitazioni didattiche, chiavi di lettura e spunti presenteranno 110 modi di guardare alla città in modo diverso. Dopo un primo periodo - da settembre a dicembre 2009 - in cui gli studenti hanno assistito a lezioni di professionisti di vari ambiti, fra cui i tecnici del Comune di Varese, per avvicinarsi alla realtà varesina e capirne le dinamiche e le caratteristiche, è iniziato il lavoro vero e proprio di progettazione, nei vari atelier, sotto la direzione dei professori, tutti architetti noti nel panorama internazionale. Proprio per instaurare un dialogo con i cittadini di Varese e tutti gli interessati e per confrontarsi su un’importante iniziativa culturale didattica, gli stessi professori presenteranno a Varese le linee direttive dell’analisi e dell’”esplorazione” del territorio prescelto da parte degli studenti. Da febbraio ad aprile 2010 è quindi previsto un ciclo di conferenze pubbliche non solo all’attenzione degli addetti ai lavori, ma anche per il vasto pubblico, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Varese. Interverrà anche Valentin Bearth (Coira), l’attuale Direttore dell’Accademia di Mendrisio e chiuderà la rassegna Mario Botta (Lugano), il Direttore dell’anno di diploma a Varese che dirige un gruppo di studenti nel loro lavoro finale. Grazie all’ospitalità concessa dal Fai - Fondo per l’Ambiente Italiano, le conferenze si terranno nella prestigiosa cornice di Villa e Collezione Panza. La Provincia di Varese ha concesso il patrocinio con: Comune di Varese; Regione Lombardia - Culture, Identità e Autonomie della Lombardia; Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Varese. Segue programma del ciclo di incontri. Segue programma del ciclo di incontri. Gli incontri saranno condotti dal giornalista de La Provincia Cesare Chiericati, che ha lavorato per Arnoldo Mondadori editore, Il Giorno, la Radio Televisione della Svizzera italiana e che in passato ha diretto il quotidiano ticinese Il Giornale del Popolo. Chiericati introdurrà ciascuna serata e darà poi avvio al dibattito con il pubblico. Il calendario prevede quindi sei appuntamenti: Esteban Bonell (Barcellona): 17. 2. 2010 Residenza e cultura, progetti per Piazzale Staffora e Palazzo Estense; Quintus Miller (Basilea): 10. 3. 2010 Le nuove stazioni ferroviarie di Varese; Francisco e Manuel Aires Mateus (Lisbona): 17. 3. 2010 Ii lago, una risorsa per la città di Varese; Antonio Citterio (Milano): 31. 3. 2010 Ex Aermacchi, nuovo museo del design della provincia di Varese; Valentin Bearth (Coira): 14. 4. 2010 La costruzione dello spazio; Mario Botta (Lugano): 28. 4. 2010 Piazza Repubblica, una nuova centralità urbana. .  
   
   
ASSEGNI DI STUDIO: LE FAMIGLIE PIEMONTE SI DOVRANNO PRESENTARE DOMANDA ENTRO APRILE 2010  
 
 Torino, 11 febbraio 2010 - Sarà pubblicato il 18 febbraio su Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, il bando per la presentazione delle domande di assegnazione dell’assegno di studio per iscrizione e frequenza, acquisto dei libri di testo e partecipazione alle attività integrative sostenute dalle famiglie per l’istruzione dei propri figli per l’anno scolastico 2009-2010. Gli uffici regionali hanno infatti approvato le determine che stabiliscono i termini e criteri per usufruire dei contributi regionali per il diritto allo studio, di cui potrà usufruire ogni studente residente in Piemonte frequentante, nell’anno scolastico 2009-2010, la scuola primaria o secondaria di primo e secondo grado nelle Istituzioni scolastiche statali e paritarie facenti parte del sistema nazionale di istruzione. Si tratta di due bandi, emanati grazie ad un contributo regionale iniziale di circa 14 milioni di euro: Assegno di studio per iscrizioni e frequenza (prevalentemente scuola non statale), Assegno di studio per spese di libri di testo, attività integrative e trasporti (prevalentemente scuola statale e formazione professionale). L’assegno di studio, anche quest’anno sarà strettamente legato alla situazione reddituale del nucleo familiare (I. S. E. E. - indicatore della situazione economica equivalente), che non dovrà essere superiore a . 32. 000,00 euro. Dovrà essere presentata una domanda per ogni studente per il quale viene richiesto l’assegno utilizzando il Modulo unificato approvato dalla Regione, presto scaricabile anche dal sito istituzionale alla pagina http://www. Regione. Piemonte. It/istruz Potranno presentare richiesta di contributo i genitori dello studente residente in Piemonte (in caso di assenza dei genitori chi esercita la patria potestà) o lo studente maggiorenne stesso. Le domande dovranno essere presentate entro il 30 aprile 2010 al Comune sede dell’Istituzione scolastica autonoma della scuola frequentata dallo studente per il quale si chiede il contributo. Il contributo massimo erogabile sarà elevato del 70% nel caso di studenti disabili certificati o con esigenze educative speciali certificate dal sistema sanitario nazionale entro il 31 dicembre 2009 e per i quali siano stati attivati percorsi specifici. Nel caso in cui, invece, uno o più membri del nucleo anagrafico familiare, nel primo trimestre 2010 si sia trovato prevalentemente in cassa integrazione oppure abbia perso il lavoro, l’I. S. E. E. Dichiarata, a seconda che venga percepita o meno l’indennità di disoccupazione ordinaria, verrà abbattuta del 20% o del 35%. Ulteriori informazioni potranno essere richieste agli Urp della Regione Piemonte e dei Comuni sede di Istituzione scolastica autonoma e al Call Center della Regione Piemonte, chiamando il numero verde gratuito 800333444. “Grazie alla legge regionale 28 sul diritto allo studio che nello specifico prevede concreti contributi alle famiglie per iscrizione e frequenza, spese per i libri d testo, per i trasporti e le attività didattiche integrative, abbiamo finora sostenuto oltre 60 mila famiglie piemontesi - ha dichiarato l’assessore all’Istruzione Gianna Pentenero - Siamo convinti che sia questa la strada per garantire l’accesso all’istruzione a tutti i ragazzi, ovunque essi studino sul territorio regionale. Nel quadro delle iniziative a sostegno del diritto allo studio, l’assessorato garantirà inoltre le risorse necessarie per l’incentivo al merito e all’eccellenza scolastica”. .  
   
   
SCUOLA SECONDARIA: IN PUGLIA ISCRIZIONI TRA IL 26 FEBBRAIO ED IL 26 MARZO PROSSIMI  
 
 Bari, 11 Febbraio 2010 - Svolta presso l’Assessorato al Sud e Diritto allo Studio la riunione con i sei Assessori provinciali all’Istruzione e l’Usr (Ufficio Scolastico Regionale) per la programmazione dell’offerta formativa regionale di istruzione secondaria superiore del prossimo anno scolastico 2010-2011, le cui iscrizioni sono previste tra il 26 febbraio e 26 marzo prossimi. Positivo lo spirito di collaborazione tra gli enti per risolvere i problemi delle recenti applicazioni delle regolamentazioni ministeriali, appena approvate, sul nuovo assetto ordinamentale degli istituti Tecnici, licei ed istituti professionali. La Regione Puglia, su impulso dell’Assessorato al Sud e Diritto allo Studio di intesa con le province, l’Usr e il parere delle organizzazioni sindacali, a seguito della riforma e della razionalizzazione, sta cercando di delineare un quadro completo nel quale definire le confluenze tra i vecchi e nuovi indirizzi scolastici, per facilitare l’orientamento e quindi le scelte formative delle famiglie nella scuola secondaria. Di seguito, qualche informazione della Riforma sugli istituti tecnici, licei ed istituti professionali. Gli istituti tecnici sono riordinati e rafforzati dalla Riforma, con una nuova identità fondata sulla cultura tecnica e scientifico-tecnologica, che ne esalta il ruolo come scuole dell’innovazione permanente. L’attuale frammentazione degli indirizzi (39 ordinari e circa 200 sperimentali), viene superata con l’individuazione di due grandi settori e 11 indirizzi: 1) il settore economico con due indirizzi; 2) il settore tecnologico con nove indirizzi. Il Governo ha provveduto a riformulare complessivamente il prospetto dei curricoli, perseguendo il doppio obiettivo da un lato di realizzare una maggiore congruenza fra quadri orari e profili in uscita, dall’altro di rendere effettiva e visibile l’unitarietà di impianto che, di là dalle differenze dei singoli percorsi, caratterizza la loro natura di licei. Gli istituti professionali sono riordinati e rafforzati dalla Riforma, con una nuova identità fondata sulla cultura delle filiere economiche e produttive, di rilevanza nazionale, che caratterizzano due settori: 1) servizi; 2) industria e artigianato. .  
   
   
BOLZANO.INSEGNAMENTO DEL TEDESCO NELLE ELEMENTARI ITALIANE: BANDO DI CONCORSO  
 
Bolzano, 11 febbraio 2010 - Verrà pubblicato il 22 febbraio il bando di concorso per l’insegnamento della seconda lingua nella scuola primaria in lingua italiana. Le domande di ammissione vanno presentate entro il 24 marzo. L´intendenza scolastica italiana comunica che è stata fissata la data di pubblicazione del bando di concorso per l’insegnamento della seconda lingua nella scuola primaria in lingua italiana. Il bando per esami e titoli, che verrà pubblicato il prossimo 22 febbraio sul Bollettino Ufficiale della Regione n. 7, si rivolge agli insegnanti di seconda lingua nelle elementari italiane. Le domande di ammissione al concorso vanno presentate entro le ore 16 del 24 marzo 2010. Il bando e i relativi allegati, compreso il modulo-domanda di ammissione al concorso, saranno pubblicati anche all’albo e sul sito Internet dell´Intendenza scolastica, www. Provincia. Bz. It/intendenza-scolastica/ .  
   
   
ROVIGO, LA NUOVA SCUOLA SUPERIORE  
 
Rovigo, 11 febbraio 2010 - L’auditorium del liceo scientifico “Paleocapa” di Rovigo ospiterà venerdì prossimo 12 febbraio il convegno “La nuova scuola superiore: la formazione del cittadino competente”, organizzato dall’assessorato provinciale alla pubblica istruzione e dagli Uffici scolastici regionale e provinciale. L’iniziativa, che è stata presentata, il 9 febbraio , a Palazzo Celio dall’assessore provinciale alla pubblica istruzione Leonardo Raito e da Francesca Sabella dell’Ufficio scolastico di Rovigo, è rivolta al personale della scuola, dirigenti e docenti, agli studenti e famiglie, a quanti operano nel settore della formazione ed in particolare a coloro che si occupano di orientamento scolastico. “Rappresenta – ha detto l’assessore Raito – una significativa occasione di riflessione e confronto sul fare scuola, dopo la revisione ordinamentale della scuola secondaria di secondo grado e successiva all’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri”. Al convegno parteciperanno, tra l’altro, Alberto Felice De Toni presidente della Facoltà di Ingegneria all’Università di Udine, Mario Castoldi professore associato di didattica generale all’Università di Torino, e le conclusioni di Luigi Berlinguer presidente Comitato Interministeriale per lo sviluppo della conoscenza scientifica. .  
   
   
PER LAUREATI E LAUREANDI IN LETTERE, FILOSOFIA E STORIA APPUNTAMENTO CON L’INFORMALAVORO DI VARESE  
 
Varese, 11 febbraio 2010 - I laureati e laureandi in Lettere, Filosofia e Storia che sono alla ricerca di un supporto per inserirsi nel mondo del lavoro possono contare sull’aiuto dell’Informalavoro di Varese. Parte infatti nei prossimi giorni un nuovo workshop rivolto agli studenti di queste facoltà con l’obiettivo di fornire gli strumenti per affrontare in modo adeguato la ricerca di un’occupazione che risponda alle proprie aspirazioni e sia coerente con la preparazione conseguita. Gli incontri, della durata di due ore, si terranno presso la sede del servizio Informalavoro in via Sacco nei giorni 23 e 25 febbraio (dalle 14. 30 alle 16. 30) e 27 febbraio (dalle 10. 00 alle 12. 00). Oggetto dei tre appuntamenti saranno: l’analisi delle dinamiche alla base della ricerca del lavoro, la messa a punto dell’obiettivo professionale e l’individuazione degli strumenti, in particolare la ricerca delle informazioni, che consentono di raggiungere questo obiettivo. La partecipazione è gratuita ed aperta ad un numero massimo di 7 partecipanti. Per informazioni è possibile rivolgersi all’Informalavoro di Varese o ad uno degli altri servizi Informalavoro presenti sul territorio. Iscrizioni presso l’Informalavoro di Varese entro il 19 febbraio (tel. 0332 255 285 - e-mail: informalavoro@comune. Varese. It). Gli workshop organizzati dall’Informalavoro di Varese si inseriscono nel progetto Mosaico Giovani, un progetto di politiche giovanili che ha come capofila la Provincia di Varese e che conta sulla partecipazione, oltre che del Comune di Varese ,di 18 partner diffusi su tutto il territorio. Maggiori informazioni sul progetto e sulle prossime iniziative in calendario sono disponibili su www. Provincia. Va. It/giovani. Htm. .  
   
   
AGEFORMA BASILICATA: AL VIA NUOVI CORSI DI FORMAZIONE  
 
 Potenza, 11 febbraio 2010 - Nuovi corsi in cantiere per l’Ageforma. Con scadenza 12 Marzo 2010 tutti gli interessati potranno difatti sottoporre la propria candidatura per l’accesso ai corsi di: Europrogettazione; Animatore turistico; Acquisizione di competenze per modifiche e riparazioni sartoriali; Acquisizione di competenze per la lavorazione dei materiali lapidei. Le attività, riferite al P. O. R Basilicata 2007-2013 - Asse B occupabilità - ed - Asse D Capitale umano - , andranno ad interessare, nell’ordine, percorsi di formazione nel settore “Servizi” e “Recupero e valorizzazione degli antichi mestieri”. I corsi, strutturati secondo una articolazione variabile, prevedono parti d’aula e fase di stage, nello specifico. “Avviamo i nuovi percorsi formativi nella consapevolezza di contribuire alla crescita delle professionalità del territorio - ha dichiarato il presidente Ageforma Nicola Trombetta – e soprattutto volgendo lo sguardo ad un tessuto socio-produttivo territoriale che può così tornare, da una parte, a recuperare arti e mestieri espressione di professionalità sedimentatesi nel tempo, e che spesso hanno determinato anche l’identità di alcuni territoriali; dall’altro a guardare all’Europa, questo enorme spazio delle possibilità a cui noi tutti ci iscriviamo per appartenenza e per volontà”. Agli allievi sarà corrisposto un contributo per la effettiva presenza; al termine di ogni percorso verrà rilasciata Certificazione di competenze professionali. Le candidatura, che saranno sottoposte alla selezione di apposita commissione, dovranno pervenire entro le 12,00 del giorno 12 Marzo 2010, presso la sede operativa dell’Ageforma, in contrada Rondinelle ss. 99. I bandi e lo schema della domanda di candidatura saranno disponibili sul sito internet http://www. Ageforma. It e della Provincia http://www. Provincia. Matera. It, presso la sedi dell’Agenzia a Matera - Tricarico – Tursi, presso l’Ufficio Formazione della Provincia di Matera (Via Ridola, 60); i Centri per l’Impiego di Matera, Policoro e Pisticci Scalo - Val Basento e i sub Centri per l’Impiego di Ferrandina e Stigliano. .  
   
   
UNO, NESSUNO, CENTOMILA... PIRANDELLO A RIFREDI SCUOLA DAL 15 AL 27 FEBBRAIO CONFERENZA SPETTACOLO DI ANGELO SAVELLI, CON ANDREA BRUNO SAVELLI, FRANCESCO FRANZOSI, NICOLA PECCI E MARZIA RISALITI, MASCHERE ED ELEMENTI SCENICI DI MIRCO ROCCHI  
 
Firenze, 11 febbraio 2010 - Prosegue l´attività del Progetto Rifredi Scuola, inserito all´interno del Piano dell´Offerta Formativa della Provincia di Firenze, con la conferenza spettacolo di Angelo Savelli dedicata a Pirandello, secondo appuntamento della sezione intitolata Teatro e Letteratura. Il relatore/regista apre la conferenza con un breve inquadramento storico: la crisi dell’individuo moderno nel ‘900. Una coppia di bislacchi attori, provenienti dal varietà e dalle serate futuriste, si aggrega al relatore dopo avergli mostrato un paio di pezzi forti del loro repertorio: la macchietta della Sciantosa napoletana e quella del Balbuziente del futurista Oddo Oddi. La piccola compagnia inscena “La patente” di Pirandello. A metà della recita, il regista interviene sull´attore che sta mal interpretando la parte di Chiarchiaro e gli spiega la teoria dell´Umorismo di Pirandello, sottolineandone il sottile collegamento con la poetica del Cubismo. Al termine della rappresentazione, assistiamo ad un ulteriore alterco tra gli attori ed il regista, il quale, citando una scena de “L´uomo, la bestia e la virtù”, mette in relazione l´Ipocrisia di chi recita sulla scena con l´ipocrisia sociale di chi recita nella vita. Rimasto solo, il regista accenna ad alcuni dati della biografia pirandelliana che preannunciano il pessimismo dell´autore. Poi sottolinea come Pirandello, arrivato alla notorietà universale con il teatro, sia prima di tutto un letterato, ricordando l’immensa ed importantissima produzione di Novelle, all’interno delle quali esistono già tutti i temi e le innovazioni sviluppate poi sulla scena e nei romanzi. Riferimento alla novella “Il pipistrello” che introduce il tema del teatro pirandelliano con la sua dialettica tra verità e finzione, tra maschera e volto, tra vita ed arte. Il regista puntualizza la tematica dell´Essere e dell´Apparire citando “Il gioco delle parti”, “Così´ è se vi pare”, “Enrico Iv”, e spiegando la grande rivoluzione del Metateatro di Pirandello culminata nei “Sei personaggi in cerca d´autore” che gli varrà il premio Nobel per la letteratura. Anche questa innovazione era già presente nelle novelle dell’autore, ed il regista si appresta a leggerne la più rappresentativa: “La tragedia di un personaggio”. Ma la lettura è subito interrotta dall’arrivo di un giovane che dice di essere un “personaggio”: Vito Moscarda e chiede che la sua storia venga fatta vivere sulle tavole del palcoscenico. Dopo un attimo di perplessità il regista accetta di rappresentare la vicenda del personaggio Moscarda. Mentre la piccola compagnia si prepara, il regista sottolinea l’importanza e l’originalità dei tre grandi romanzi pirandelliani: “Il fu Mattia Pascal”. “I quaderni di Serafino Gubbio operatore” e naturalmente “Uno, nessuno e centomila”. In chiusura, dunque, assistiamo ad una esaustiva sintesi teatrale di “Uno, nessuno e centomila”. .  
   
   
ADESIONE DELLA PROVINCIA DI VENEZIA ALLA CARD GIOVANI DI PADOVA: TRENTAMILA VISITATORI POTENZIALI IN PIÙ PER IL MUSEO DI TORCELLO E PER VILLA WIDMANN  
 
Venezia, 11 febbraio 2010 - «Trentamila potenziali visitatori in più per il Museo di Torcello e per Villa Widmann grazie a un bell’esempio di sinergia tra le Province di Padova e Venezia» così gli assessori al turismo Giorgia Andreuzza e alla cultura Raffaele Speranzon dopo la firma dell’accordo che inserisce i due siti della Provincia di Venezia tra le istituzioni culturali per le quali la Card Giovani della Provincia di Padova fornisce agevolazioni. «Inoltre hanno aderito al progetto vari operatori turistici del nostro territorio, tra cui agriturismi e anche un gold-club, e l’auspicio da una parte è di estendere il più possibile queste sinergie tra il pubblico e il privato – aggiunge l’assessore Andreuzza – dall’altra arrivare ad una card unica regionale cui aderiscano le maggiori istituzioni culturali. Già ad oggi ho registrato l’interesse alla partecipazione, tanto per fare un esempio, di un ente importantissimo quali i Musei Civici veneziani». La Card Giovani della Provincia padovana, giunta alla sua decima edizione, riservata a studenti fino a 25 anni, viene distribuita in 30mila esemplari all’anno e consente di ottenere sconti su acquisti e servizi. «Quest’anno per la prima volta la Card da diritto ad agevolazioni per istituzioni che si trovano al di fuori della Provincia di Padova e nello specifico si tratta appunto del Museo archeologico di Torcello, per il quale è previsto lo sconto del 50 per cento sul prezzo del biglietto per i possessori della card, e per Villa Widmann Foscari Rezzonico a Mira, con uno sconto del 20 per cento – spiega l’assessore Andreuzza - Un progetto che esce dai propri confini è una grande novità per la Provincia di Venezia e, attraverso un’importante sinergia, fornisce un’offerta maggiore e ottimizza i costi. Il progetto, peraltro, va nella direzione di attrarre il “nuovo turismo” fatto non solo di famiglie quanto di giovani e studenti universitari che sono statisticamente tra i maggiori viaggiatori». .  
   
   
BANDO ANCI PER LE ASSOCIAZIONI GIOVANILI DEL MANTOVANO  
 
Mantova, 11 febbraio 2010 - Presentato il bando Anci Politiche giovanili che consente ai Comuni di candidare progetti al Ministero per le politiche giovanili e co-finanziare attività rivolte ai giovani. La presentazione è avvenuta, il 9 ferbbraio nel corso del Tavolo provinciale Politiche giovanili alla presenza dell´assessore provinciale alle politiche sociali e sanitarie Fausto Banzi e degli assessori alle politiche giovanili dei comuni mantovani. "Il bando è rivolto ai Comuni e permette alle amministrazioni di candidare dei progetti rivolti ai giovani. E´ suddiviso in tre aree, piccoli e medi comuni e capoluoghi". Ogni area ha delle attività specifiche: progetti di promozione dei beni culturali, di valorizzazione delle feste e delle tradizioni tipiche o di enogastronomia e progetto di recupero della memoria degli anziani a favore delle giovani generazioni. Ma come fare per partecipare al bando? Innanzitutto va ricordato che devono essere gli enti locali, in questo caso i Comuni, a farsi capofila dei progetti (c´è tempo sino al 15 marzo 2010). Per scaricare i moduli di candidatura basta collegarsi al sito anci. It oppure informagiovani. Mn. It Il bando mette a disposizione complessivamente 9 milioni 700 mila euro. Già alcuni degli assessori che hanno partecipato al Tavolo politiche giovanili, hanno espresso la volontà di candidare progetti sia per quanto riguarda i piccoli Comuni che quelli medi (progetti sulle bande orchestrali giovanili e musiche indipendenti). I progetti sono aperti a partners quali associazioni e organizzazioni del privato sociale. "Nel corso di questo incontro del Tavolo provinciale delle Politiche Giovanili - ha spiegato l´assessore Banzi - si è anche parlato del convegno che la Provincia organizzerà tra la fine di aprile e i primi di maggio sul tema delle politiche giovanili con particolare attenzione alle aggregazioni giovanili. E´ un argomento che avevamo già affrontato nell´incontro precedente del Tavolo ed ha destato particolare interesse. Vorremmo arrivare all´incontro con già una serie di interventi maturati dai vari attori del territorio su questi argomenti" ha concluso l´assessore Banzi. .  
   
   
FVG: INSEDIAMENTO CONSULTA SERVIZIO CIVILE  
 
Udine, 11 febbraio 2010 - L´assessore regionale all´Istruzione e Cultura, Roberto Molinaro, ha presieduto ieri ad Udine la riunione d´insediamento della Consulta regionale per il Servizio civile e solidale. Costituita dalla Regione con decreto del presidente Renzo Tondo, la Consulta è composta dall´assessore competente in materia di Servizio civile, dal direttore del servizio Solidarietà e Associazionismo della direzione centrale dell´Istruzione e Cultura, Lucio Pellegrini, da Moreno Lirutti e Annalisa Furlan, designati rispettivamente dall´Anci (tra i Comuni iscritti all´Albo del Servizio civile) e dall´Upi del Friuli Venezia Giulia, nonchè da Sergio Raimondo e Francesco Monea, dal Centro servizi volontariato Friuli Venezia Giulia, e da Chiara Pizzato e Renato Esposito, di "Itaca cooperativa sociale onlus", in rappresentanza degli enti di Servizio civile. La prima seduta della Consulta ha consentito a Molinaro di confermare che le risorse e l´impegno della Regione saranno concentrati sul servizio civile solidale, che prevede il coinvolgimento del mondo della scuola e consente ai ragazzi di età compresa tra i 16 e i 17 anni di avvicinarsi con consapevolezza alle istituzioni e alla società: dunque di avviarsi in modo formato verso la vita adulta. In attesa, come ha precisato l´assessore regionale, che lo Stato devolva alle Regioni maggiori competenze rispetto al servizio civile. Servizio che è invece rivolto ai giovani maggiorenni, di età compresa tra i 18 e i 28 anni e che in seno alla comunità, ma anche tra i giovani, persino tra le istituzioni, è ancora troppo spesso confuso come impegno sostitutivo del servizio militare. Deve invece essere considerato quale strumento formativo, a disposizione dei giovani, per consentire loro di offrire un supporto concreto e costruttivo alla comunità locale. Nel corso della riunione, Molinaro ha anche proposto un percorso di lavoro per la Consulta. Ha infatti anticipato la volontà di organizzare una Giornata del Servizio civile e solidale, proprio per rafforzare la divulgazione di tale opportunità. La prossima seduta della Consulta si terrà dunque entro breve, per precisare le tappe di un concreto programma di lavoro che dovrà essere condiviso tra tutte le componenti della Consulta. .  
   
   
GIOVANI VENETI. VENERDI’ 12 FEBBRAIO A SOAVE - CENTRO CONGRESSI BORGO ROCCA SVEVA - APERTURA MEETING GIOVANI A CONFRONTO SU LORO ESPERIENZE  
 
Venezia, 11 febbraio 2010 - Trecento giovani provenienti da tutto il Veneto saranno i protagonisti del Meeting regionale dal titolo “Effetto dinamo. Le esperienze che danno futuro” che si aprirà venerdì 12 febbraio al Centro congressi Borgo Rocca Sveva di Soave (via Covergnino, 7) con inizio alle ore 9. 30. Porterà il saluto di benvenuto della Giunta regionale del Veneto, l’Assessore alle politiche sociali Stefano Valdegamberi. I lavori – che proseguiranno anche nella giornata del 13 febbraio – prevedono incontri, laboratori, forum, centinaia di storie di giovani, 11 laboratori tematici, tre progetti regionali, alternati con spettacoli musicali e appuntamenti conviviali, un intero paese mobilitato per garantire ospitalità e accoglienza ai protagonisti. Secondo l’Assessore Valdegamberi “l’appuntamento di Soave farà riflettere su tutti i modelli di vita effimeri e puramente estetici che proponiamo ai nostri giovani e solleciterà a recuperare principi solidi, e la capacità di aprirsi agli altri, per essere in grado di superare l´egoismo e di vivere da protagonisti". Il meeting è rivolto a giovani da 18 a 30 anni e la partecipazione è gratuita. Tutte le informazioni organizzative e sugli eventi previsti sul sito www. Effettodinamo. Com. .  
   
   
BASILICATA: FIRMATA INTESA LEGAMBIENTE-PARCO VAL D’AGRI LAGONEGRESE  
 
Potenza, 11 febbraio 2010 - “Promuovere azioni, programmi e progetti per la tutela dell’ambiente e delle risorse naturali e culturali”: questo, in sintesi, l’obiettivo del Protocollo d’Intesa firmato ieri a Roma da Legambiente e dal Parco Nazionale Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese. “Il Protocollo è un importante tappa nel rapporto di collaborazione con il Parco della Val d’Agri – ha affermato Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente – con il quale abbiamo già promosso progetti come Ape, Appennino Parco d’Europa e la Convenzione degli Appennini, la conservazione del cervo a Sasso di Castalda, o attività di educazione ambientale e sensibilizzazione nell’Anno Internazionale della Biodiversità”. Tra le principali finalità del Protocollo troviamo “la comunicazione, informazione, ricerca, educazione ambientale, volontariato, vigilanza ambientale, protezione civile, valorizzazione delle produzioni tipiche e dell’agricoltura biologica, risparmio energetico e sviluppo delle energie rinnovabili, raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani e loro valorizzazione sostenibile, la formazione, l’ecoturismo e l’ospitalità di qualità”. “È sicuramente un passo importante per il contributo alla sostenibilità del Parco - dichiara Domenico Totaro, commissario del Parco Parco Nazionale Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese – infatti con questo atto prende corpo un’azione sinergica per la tutela e la valorizzazione di questo territorio, cerniera fondamentale tra i parchi, per le attività di conservazione della biodiversità del Mezzogiorno“. .  
   
   
CRIMINI AMBIENTALI, IL VENETO E’ AL 14° POSTO IN ITALIA NELLA CLASSIFICA DELL’ILLEGALITA’ AMBIENTALE. IN 11 ANNI GLI INTROITI DA SANZIONI SONO PASSATI DA 70 MILA A 565 MILA EURO  
 
 Venezia, 11 febbraio 2010 - Gli introiti della Provincia di Venezia da sanzioni amministrative ambientali sono passati 70 mila euro del 1998 ai 565 mila euro del 2009. Un dato significativo che dimostra quanto in questi anni è aumentato il controllo del territorio teso a reprimere i crimini verso l’ambiente come per esempio il traffico illegale di rifiuti tossici e il commercio illecito di prodotti nocivi. E’ inoltre aumentato il coordinamento tra enti pubblici e forze dell’ordine, ma molto resta ancora da fare in special modo sul versante delle leggi e del diritto anche internazionale. Il dato è stato reso noto questa mattina venerdì 5 febbraio 2010 al seminario studi “I crimini ambientali: analisi del fenomeno e possibilità di prevenzione e contrasto” organizzato dalla Provincia di Venezia al centro servizi di Mestre in collaborazione con l’International Academy of Environmental Sciences (Accademia Internazionale delle Scienze Ambientali) ed il Corso di Laurea in Scienze dell’Investigazione dell’Università dell’Aquila. “Oggi” dice la presidente della Provincia Francesca Zaccariotto “la crisi economica può tentare le nostre aziende a riciclare in maniera illecita scorie e rifiuti pericolosi, visti gli elevati costi di smaltimento. La nuova amministrazione della Provincia di Venezia intende concretizzare l’attenzione speciale per l’ambiente, che è un proprio preciso punto programmatico, e conseguente impegno con gli elettori, in una cura particolare del territorio, alla luce della rimodulazione delle politiche ambientali, che ha affidato alle Province il governo complessivo dell’ambiente come insieme di suolo, sottosuolo, acqua ed aria. Pertanto, l’azione di recupero e prevenzione non può prescindere da un’attenta opera di concerto con le associazioni di categoria e dalla promozione di accordi di sistema in grado di contenere, tra l’altro, i costi di smaltimento e di bonifica per le aziende interessate. Per questo, assicuriamo che il nostro impegno non verrà mai meno”. «Abbiamo inteso offrire le basi scientifiche e normative per una migliore comprensione di questo fenomeno criminoso, che in questo settore ha visto un consistente aumento di reati – ha affermato l’assessore all’Ambiente Paolo Dalla Vecchia - e indicare gli strumenti giuridici più efficaci per contrastarlo». Al seminario sono intervenuti tra gli altri il giudice della corte d’appello Antonino Abrami, l’avvocato Eugenio Vassallo direttore del Ieas di Venezia (International Accademy of Environmental Sciences); Francesco Sidoti presidente del corso di laurea in Scienze dell’Investigazione dell’università dell’Aquila; Riccardo Borsari docente di diritto penale commerciale all’Università di Padova esperto di diritto penale ambientale; Gianni Tamino docente di Biologia all’Università di Padova, Michele Bertucco presidente regionale di Legambiente e Massimo Gattolin dirigente Politica ambientale della Provincia. «La rete di vigilanza si è evoluta in positivo – ha sottolineato Gattolin – per esempio è stata creata nella sezione ambiente del sito internet della Provincia un’area riservata e aggiornata in tempo reale su tutti i procedimenti sanzionatori in atto dove con una password può accedere la Polizia. E’ stato inoltre reso operativo un sistema di protocolli tra Provincia e Polizie Giudiziarie che sta dando risultati molto positivi» E proprio 3 e 4 febbraio un lavoro di coordinamento tra Provincia, Polizia provinciale e altre forze dell’ordine ha reso possibile una operazione di controllo in prossimità di quattro incroci a Porto Marghera e nel territorio del comune di Portogruaro. Sono stati controllati 24 autocarri con rimorchio con carico di rifiuti che hanno portato a quattro denunce a piede libero per violazioni di autorizzazione al trasporto di rifiuti: gessi, imballaggi misti, terre e rocce, rottami ferrosi. «Purtroppo il primo nemico dell’ambiente è proprio l’uomo – ha notato l’avvocato Vassallo al seminario di oggi – serve soprattutto un lavoro di unificazione del diritto. Pensare che una volta la repubblica di Venezia per questi reati prevedeva la pena di morte…». «Il nostro rapporto con l’ambiente è fragile – ha aggiunto Francesco Sidoti – è importante quindi il lavoro d’intelligence: che vuol dire preservare l’ambiente e quindi vite umane». Impressionanti i numeri e le storie della criminalità ambientale in Veneto presentati da Michele Bertucco di Legambiente. «Il Veneto – ha detto - è al 14° posto nella classifica dell’illegalità ambientale con 660 infrazioni accertate (il 2,6% del totale nazionale), con 765 persone denunciate, 8 arresti e 331 sequestri effettuati». Un dato positivo: per quanto riguarda le discariche il Veneto grazie ai controlli delle Procure e degli enti è passato dalla seconda all’undicesima posizione, anche se rimane comunque alto l’allarme per le numerose discariche abusive. .  
   
   
LITORALE ABRUZZESE: DI PAOLO SU BLOCCO PRELIEVO SABBIA A VASTO  
 
Pescara, 11 febbraio 2010 – L’altro ieri il Consiglio Regionale ha approvato all´unanimità una risoluzione per bloccare l´attivazione del prelievo della sabbie marine da destinare a ripascimento degli arenili dei litorali abruzzesi a Nord del Porto di Vasto. "In detta risoluzione - ha dichiarato l´assessore ai Lavori Pubblici,angelo Di Paolo - ho espresso parere favorevole anche in considerazione del fatto che il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell´Abruzzo, Soprintendenza per i Beni Archeologici dell´Abruzzo, con nota anticipata via fax del 25/01/2010, n. Prot. 439 , Cl. 34. 19. 04/13 ed assunta al n. Di prot. 166 del 3/02/2010 dal Servizio Opere Marittime e Qualità delle acque marine, ha di fatto imposto lo stop ai lavori chiedendo chiarimenti e riservandosi 90 giorni di tempo dalla presentazione della documentazione richiesta per valutare i vari aspetti in merito alle eventuali attività di movimentazione delle sabbie marine dai fondali posti a nord del porto di Punta Penna (Vasto)". Secondo l´Assessore, poiché i "lavori di ripascimento previsti saranno probabilmente conclusi entro i termini imposti dal Ministero, ne consegue che sarebbe stato impossibile in ogni caso utilizzare l´area posta a Nord del Porto di Vasto nei tempi prescritti per l´esecuzione dei lavori". Angelo Di Paolo continua precisando che "già nei giorni scorsi si era deciso di non utilizzare la sabbia di Vasto ma solo quella di Ortona sufficiente per l´intero progetto. Ritengo perciò inutili e sterili le polemiche sollevate in questi giorni. Credo che nessuno debba assumersi la primogenitura della decisione". .  
   
   
TRACCIABILITÀ RIFIUTI, AL VIA IN CAMPANIA IL PROGETTO SITRA  
 
Napoli, 10 febbraio 2010 - La giunta regionale della Campania, su proposta dell´assessore all´Ambiente Walter Ganapini, ha dato il via libera all´attuazione del progetto pilota Sitra sulla tracciabilità dei rifiuti. E´ un intervento attraverso il quale sarà possibile tenere sotto controllo i flussi e contrastare i traffici criminali. I circa mille automezzi per trasporto rifiuti, che verranno attrezzati con la nuova tecnologia, trasferiranno le comunicazioni su una piattaforma software open source. Il nuovo sistema interesserà anche settanta siti fissi di trasferimento e trattamento finale dei rifiuti. "Finalmente - dichiara l´assessore all´Ambiente Walter Ganapini – potremo realizzare una gestione ottimale dei rifiuti in Campania. "E´ la prima applicazione in Italia del Sistri, il Sistema nazionale di tracciabilità dei rifiuti introdotto dalla più recente normativa ambientale. Ciò ci consentirà di tenere sotto controllo i flussi e di combattere i traffici delle attività criminali in campo ambientale. "L´adeguamento del Sistema di tracciabilità regionale ci permetterà anche una riduzione dei costi di gestione e di programmare l´estensione dello stesso ai flussi di rifiuti speciali, per contrastarne con forza lo smaltimento illegale, estremamente dannoso anche per la salute dei cittadini", conclude Ganapini. .  
   
   
MILANO: PULIZIA DELLA CITTÀ. IL SERVIZIO DI SPAZZAMENTO GLOBALE VIENE ESTESO AD ALTRI 131 KM DI STRADE, ENTRO FINE 2010 ALL’86% DELLE STRADE CITTADINE  
 
 Milano, 11 febbraio 2010 - Saranno oltre 20mila le famiglie coinvolte nella nuova estensione dello spazzamento globale, che potranno beneficiare del principale vantaggio che questo servizio offre: l’eliminazione del divieto di sosta. Questo sistema, brevettato da Amsa (la Società Milanese Servizi Ambientali del Gruppo A2a), prevede infatti la pulizia e il lavaggio della sede stradale e del marciapiede, senza bisogno di spostare ogni volta l’auto, garantendo comunque ai cittadini di trovare, il mattino dopo, la strada pulita anche sotto la macchina. “Il Comune ha chiesto ad Amsa un grande sforzo per evitare ai milanesi il disagio di dover spostare l’auto la sera prima del lavaggio strade, ed Amsa ha risposto positivamente – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente Paolo Massari. – Entro la fine del 2010, infatti, l’86% delle strade sarà pulito con questo sistema, con l’effetto di riconsegnare alla sosta libera ben 340. 000 posti auto. Solo il 14% di strade cittadine resterà escluso dal sistema di spazzamento globale – ha concluso Massari – a causa della particolare configurazione o struttura di alcune vie, che sconsigliano o rendono impossibile il passaggio del mezzo”. Sono partite oggi le lettere per comunicare a tutti i residenti i cambiamenti che coinvolgeranno la loro via e che comporteranno un miglioramento delle loro abitudini. La distribuzione alle famiglie verrà completata entro sabato 13 febbraio. La prima sperimentazione dello spazzamento globale, durata circa 12 mesi, è iniziata nel 2006 su 80 km di strade. A gennaio 2010 i chilometri erano 1419, per un totale di 1. 952 vie coinvolte e 3. 600. 000 mq di marciapiedi lavati e con la nuova estensione, che partirà il 15 febbraio 2010, si passerà a 1550 km complessivi di strade cittadine e 2090 vie coinvolte. A fine 2010, secondo gli obiettivi prestabiliti, le vie pulite con lo spazzamento globale diventeranno 2. 460, i km passeranno a 2. 450 e i mq trattati arriveranno a 6. 125. 000. Le squadre di Amsa dedicate allo spazzamento globale sono 55, per un totale di 86 mezzi, ai quali se ne aggiungeranno ulteriori 36 tra 2010 e 2011. “Il sistema di spazzamento globale, brevettato da Amsa, rappresenta un punto di eccellenza per Milano – ha spiegato il Presidente dell´Azienda, Sergio Galimberti – Sono molte, infatti, le società italiane ed estere interessate a questo innovativo sistema di pulizia. Dal 15 febbraio, grazie ad un ulteriore ampliamento del servizio su 131 km, altre 20mila famiglie potranno evitare lo spostamento dell’auto per il lavaggio strade e a fine 2010, come concordato con l’Amministrazione comunale, si arriverà a coprire circa 2. 500 km di strade. Amsa è ogni giorno più vicina ai cittadini, ma i milanesi devono impegnarsi in prima persona per mantenere la città pulita". “Nonostante Amsa svolga un lavoro “invisibile”, perché i maggiori servizi vengono effettuati di notte, i cittadini al risveglio si accorgono del lavoro degli operatori – ha detto il Direttore Generale di Amsa, Salvatore Cappello – Dalle indagini di customer satisfaction emerge, infatti, una valutazione dei cittadini molto positiva rispetto ai servizi erogati, giudicati sempre di alto livello come nel caso dello spazzamento globale”. Gli operatori di Amsa provvederanno alla rimozione dei cartelli di divieto di sosta prima dell’avvio del nuovo servizio. Per qualunque informazione è sempre attivo il Numero Verde Amsa 800. 33. 22. 99, operativo tutti i giorni 24 ore su 24, oppure è possibile consultare il sito www. Amsa. It. .  
   
   
EIA: UN’EMERGENZA DA AFFRONTARE LA POSIZIONE DELLA PROVINCIA DI PARMA DOPO L’INTERVENTO DI LEGAMBIENTE SULLA DISCARICA  
 
Parma, 11 febbraio 2010 - Una situazione difficile, che si trascina da quarant’anni e per la quale la Provincia si è impegnata anche oltre le proprie competenze. Questo il quadro della discarica di Eia, sulla quale ieri è intervenuta Legambiente denunciando la necessità di un intervento dopo che l’esondazione del fiume Taro ha provocato lo scoperchiamento della discarica stessa. “Da questo punto di vista la competenza diretta non è della Provincia – chiarisce l’assessore provinciale alla Difesa del suolo Ugo Danni –. Nonostante ciò noi ci siamo già attivati, coordinando gli altri enti coinvolti per la sicurezza idraulica. Con Aipo e Comune di Parma abbiamo affrontato il problema con una prima intesa, concordando sul fatto che si debba dare corso a un’opera di difesa idraulica che impedisca al Taro di entrare nell’area”. Domani pomeriggio, in piazza della Pace, Provincia, Arpa, Aipo e Comune di Parma parteciperanno a un incontro in cui si definiranno iter e competenze per la realizzazione dell’opera. “Su Eia la Provincia è impegnata da tempo per quanto riguarda il tema della bonifica dell’area della discarica: attività che, qualora i soggetti responsabili della contaminazione non intervengano, dovrebbe essere a carico dei Comuni – spiega l’assessore all’Ambiente Giancarlo Castellani -. In questo caso, proprio perché ad essere interessati dalla contaminazione sono diversi Comuni del territorio, abbiamo assunto un ruolo di coordinamento. Andando anche al di là degli obblighi di legge, e rispondendo a un preciso senso di responsabilità verso il territorio, la Provincia ha condotto in loco un cospicuo numero di analisi e rilevazioni, impiegando parecchie risorse, per avere un quadro preciso della situazione: è ad esempio in corso il progetto di “Ridefinizione delle fasce fluviali del Fiume Taro da Fornovo a San Quirico”, che prevede tra l’altro una rilevazione laser-scanner e una modellazione idraulica. La Provincia dunque, andando anche oltre i propri compiti, sta contribuendo a risolvere una situazione che si trascina da tempo”. .