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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 17 Febbraio 2010 |
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WOMEN’S FICTION FEST AL SAN FRANCISCO WRITERS’ CONFERENCE |
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Matera, 17 febbraio 2010 - Il presidente dell’Associazione Women’s Fiction Festival, Elizabeth Jennings, ha partecipato, nei giorni scorsi, al San Francisco Writers’ Conference, il Congresso internazionale per scrittori, ospitato nella città del Golden Gate, in California, per illustrare la proposta del Women’s Fiction Festival, l’evento materano internazionale dedicato alla narrativa femminile in programma nella città dei Sassi dal 23 al 26 settembre 2010. Oltre ad aver presentato la formula della kermesse letteraria, Jennings ha annunciato al pubblico americano che la prossima edizione avrà come tema la fantasia e l’immaginazione, precisando che il Wff, non è solo un festival dedicato alla narrativa femminile, ma un appuntamento unico che consente a chi scrive di professionalizzarsi nel mondo dell’editoria, a chi legge di conoscere importanti autori e autrici provenienti da diversi paesi del mondo. Frequentato da best seller, aspiranti scrittori, editor di importanti case editrici internazionali e agenti letterari provenienti da Sati Uniti, Germania e Inghilterra, il Wff a San Francisco ha suscitato molto interesse per la sua particolare proposta. “Oltre ad aver muovamente acquisito la sponsorizzazione di Book Cents Literary Agency – dichiara Jennings- agenzia letteraria americana che nel corso degli anni ha trovato proprio a Matera autori da promuovere sul mercato internazionale , il Wff si appresta ad ospitare importanti referenti dell’industria editoriale internazionale incontrati a San Francisco. Il prossimo anno, a Matera, – continua Jennings - intendono partecipare Margaret Marbury editorial director di Harlequin Enterprise, Robert Dugoni, scrittore di romanzi thriller e conduttore di interessantissimi workshop sul tema del giallo, Jennifer Heddle, senior editor di Pocket Books, Stephanie Chandler, esperta di nuovi media, Jess Ponce, produttore televisivo e Ted Weinsten, agente non fiction che propone un workshop sui metodi di promozione per aspiranti scrittori come il “Book Proposal Bookcamp”. Elizabeth Jennings, oltre ad aver promosso il festival materano a San Francisco, ha partecipato anche al panel dedicato ai romanzi d’amore, insieme alla scrittrice Rachelle Chase, al direttore editoriale di Harlequin Enterprise, Margaret Marbury e all’agente letterario, Christine Witthohn. Anche i fondatori della San Francisco Writers’ Conference, Michael Larsen ed Elizabeth Pomada, già ospiti della precedente edizione del Wff, hanno espresso il loro entusiasmo per l’unico congresso per scrittori in Europa ospitato nel magico scenario della città dei Sassi, ripromettendo di tornarci quanto prima. Il Wff, nel mercato internazionale dell’editoria, rappresenta un appuntamento importante per chi ha un buon manoscritto nel cassetto e un’opportunità per chi ha il coraggio di mettersi in gioco, voglia di crescere professionalmente e confrontarsi con gli addetti ai lavori del mercato editoriale. “Matera non ha portato fortuna solo a Giuseppina Torregrossa -dichiara Mariateresa Cascino, cofondatrice del Wff – che proprio al Wff, nel 2008 con il romanzo “Il conto delle minne” trovò il suo editore Mondadori, riuscendo a scalare le classifiche nazionali e rimanere, per diversi mesi del 2009, tra i primi dieci libri più venduti in italia, ma anche altre autrici hanno trovato al Wff di Matera la strada verso il successo. Nelle prossime settimane – conclude Cascino - verranno infatti annunciati i nomi di altre autrici che hanno concluso contratti editoriali con importanti case editrici nazionali. . |
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A MARZO CONFERENZA DEI MEDIA E DEL LIBRO |
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Palermo, 17 febbraio 2010 - A marzo si terra´ a Palermo la "Conferenza dei media e del libro". Lo ha annunciato l´assessore regionale per i Beni culturali e l´identita´ siciliana, Gaetano Armao, intervenendo ieri alla consegna, all´Ordine dei giornalisti della Sicilia, della villa confiscata alla mafia, edificio un tempo covo del boss Toto´ Riina. "Credo sia giunto il momento - ha sottolineato l´assessore Armao - di fare il punto della situazione sull´informazione nella nostra regione. Vogliamo avviare un dibattito per verificare lo stato di salute dei quotidiani, dei settimanali, dei mensili e, in generale, di tutta la carta stampata dell´isola, compresa l´editoria libraria". "Punteremo i riflettori - ha aggiunto Armao - anche sull´informazione televisiva. Con l´obiettivo di rilanciare le produzioni della Rai regionale, che vanno potenziate e non certo ridimensionate. A cominciare da Rai Med. Sara´ anche l´occasione per approfondire, insieme con l´Ordine e con il sindacato dei giornalisti, i temi legati alle emittenti private che operano in Sicilia". "Si parlera´ pure dell´informazione radiofonica - ha detto ancora l´assessore - delle agenzie di stampa, dell´informazione che ´viaggia´ via internet e degli uffici stampa". "Una democrazia - ha affermato l´assessore - non puo´ fare a meno di un´informazione libera e pluralista, che in Sicilia diventa fondamentale nella lotta alla mafia. Da qui la necessita´ di raccogliere le idee e le proposte di chi opera nella carta stampata, nelle radio, nelle tv e nell´editoria libraria. Per puntare dritti a una normativa che risponda alle esigenze del settore". "E´ noto - ha concluso Armao - che nella nostra regione l´attivita´ editoriale, a tutti i livelli, vive una fase di sofferenza. Cercheremo di capire quali strumenti mettere in atto per rilanciare tutta l´editoria, nella consapevolezza che si tratta di uno straordinario strumento per valorizzare l´identita´ siciliana. . |
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ISTITUIRE AD AQUILEIA LA BIBLIOTECA NAZIONALE DI ARCHEOLOGIA DEL NORD ITALIA |
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Udine, 17 febbraio 2010 - Trasformare Palazzo Brunner di Aquileia nella prima Biblioteca nazionale di Archeologia dell’Italia Settentrionale. È l’ambizioso progetto illustrato nel corso di un incontro dal presidente della Provincia on. Pietro Fontanini e dall’assessore provinciale al turismo Franco Mattiussi al soprintendente ai beni archeologici del Friuli Luigi Fozzati. Progetto che, anche secondo il soprintendente, potrebbe essere agevolmente attuato dando finalmente un’opportuna collocazione al patrimonio librario presente ad Aquileia. Per l’assessore Mattiussi, «la proposta dovrebbe essere fatta propria dalla Fondazione che, collaborando con la Sovrintendenza, dovrebbe dare corso a questa iniziativa abbandonando l’idea della “micro-biblioteca” prevista in Casa Pasqualis e avanzata dalla Fondazione stessa, a favore di un’iniziativa di orizzonti più ampi. Ciò consentirebbe di individuare uno spazio più consono alla specificità dell’iniziativa ma soprattutto come la “Grande Biblioteca nazionale di Archeologia” che vedrebbe in Aquileia una destinazione culturale di sicuro interesse. È importante anche la proposta del sovrintendente – ha proseguito Mattiussi – di creare un polo culturale con una biblioteca di testi di archeologia medievale in una città con ambizioni di entrare nel patrimonio mondiale dell’Unesco come Cividale, creando così un circuito con grandi potenzialità culturali e turistiche». Quanto alla struttura individuata ad Aquileia, «per le sue caratteristiche – ha spiegato Mattiussi -, l’immobile, restaurato con i fondi del Giubileo, mai utilizzato e oggi praticamente abbandonato, è semplicemente perfetto. Perfetto in quanto, come emerso dal sopralluogo effettuato, il fabbricato presenta caratteristiche ottimali: la struttura portante infatti si presta bene a sostenere il peso dei volumi che sarebbero lì collocati». Secondo il presidente Fontanini, «il potenziale artistico, culturale e archeologico di Aquileia è immenso. Se da un lato sarebbe impossibile pensare di poter gestire il mantenimento dell’antica città romana se fosse completamente riportata alla luce, ottimizzare l’utilizzo degli spazi già esistenti per permettere ai visitatori di conoscere materiale al momento non disponibile, è doveroso». E questo in funzione di un arricchimento dell’offerta turistica della cittadina. «Non è raro – ha spiegato Mattiussi – che i turisti che arrivano qui per visitare i resti romani, allunghino di qualche giorno la propria permanenza quando scoprono di poter visitare altri luoghi interessanti oltre a quelli inizialmente prescelti come meta. Questo intervento – ha aggiunto – non comporterebbe spese esorbitanti stante che stiamo parlando di strutture già consona alle esigenze». Cruciale sarà certamente l’istituzione della Biblioteca, passaggio che permetterà di dirottare i finanziamenti necessari per allestire e mantenere la struttura. . |
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TORINO: A PALAZZO CISTERNA LA BIBLIOTECA “GIUSEPPE GROSSO” SI AMPLIA E MIGLIORA LA FRUIBILITÀ |
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Torino, 17 Febbraio 2010 - Giovedì 18 febbraio alle 11,30 a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna (sede della Provincia di Torino, in via Maria Vittoria 12) saranno presentati il nuovo allestimento e l’ampliamento dei locali che ospitano la Biblioteca di Storia e Cultura del Piemonte “Giuseppe Grosso”. Alla cerimonia saranno presenti il Presidente della Provincia e l’Assessore alla Cultura e al Turismo. Il nuovo settore che sarà inaugurato giovedì 18 ospita tre delle raccolte più prestigiose della Biblioteca, fino ad oggi conservate in spazi angusti ed inaccessibili ai lettori, allo scopo di valorizzarle e di renderle maggiormente fruibili. A trovare una nuova collocazione in altrettante sale auliche di Palazzo Cisterna saranno i fondi librari (con relativi archivi) di Carlo Ignazio Giulio, Giorgio Ermanno Anselmi e Marino Parenti, per un totale di circa mezzo chilometro di documenti. L’arredamento delle stanze, ubicate nell’ala settecentesca che si affaccia su via Carlo Alberto, è stato progettato in modo tale da rispettare uno dei principi fondamentali della biblioteconomia, che impone di non smembrare le raccolte, ma di conservarle secondo i criteri seguiti da chi le ha assemblate, cercando tuttavia di interferire il meno possibile con un ambiente storico di altissimo pregio. Gli scaffali e le tonalità dei colori sono stati predisposti con particolare cura e con l’obiettivo di produrre un allestimento in grado di armonizzarsi con i veri e propri tesori architettonici e artistici delle sale. Le sale stesse, dotate dei necessari dispositivi antitaccheggio, saranno inserite nel percorso di visita di Palazzo Cisterna. Un Patrimonio Di Storia E Cultura - La Biblioteca di Storia e Cultura del Piemonte della Provincia di Torino, istituita nel 1956 su impulso dei professori Luigi Firpo e Giuseppe Grosso (allora Presidente dell’Amministrazione Provinciale e poi Sindaco di Torino) venne ufficialmente aperta al pubblico nel maggio 1964. Costituita per dotare il capoluogo e la sua provincia di un organismo specializzato nella raccolta di opere di argomento piemontese, attualmente la Biblioteca dispone di un patrimonio di oltre 100. 000 titoli fra monografie, periodici, manoscritti, cinquecentine, stampe, carte geografiche e tesi di laurea. Rappresenta per gli studiosi un punto di riferimento importante per ricerche approfondite in svariati settori: dalla letteratura all’arte, dalla politica alla sociologia, dall’economia alle discipline scientifiche. La prima importante acquisizione è datata 1961: si tratta del Fondo bibliografico e archivistico a carattere giuridico del senatore Giorgio Ermanno Anselmi, nato a Valperga Canavese nel 1873. Tra le biblioteche familiari, si distingue quella della casata Giulio-falconieri, caratterizzata dagli interessi scientifici di Carlo Ignazio, figura di spicco per il suo eclettismo, che ben rappresentò gli stimoli intellettuali del Piemonte sabaudo nella prima metà dell’Ottocento. Grandissima importanza dal punto di vista letterario riveste invece la raccolta di Marino Parenti, bibliofilo milanese, appassionato collezionista di prime edizioni dell’Ottocento e del primo Novecento. In anni più recenti si sono aggiunte le accessioni dei Fondi “Lange”, “Campini”, “Fusi” e “Bertagna”. Parte notevole del patrimonio della Biblioteca è costituita, infine, da una quarantina di fondi archivistici. Fra gli archivi nobiliari, è di particolare interesse quello della famiglia feudale “Bosses di Bosses”, preziosa raccolta di 494 pergamene datate fra il 1225 e il 1788. L’archivio “Claretta” contiene invece documenti sulle principali famiglie nobili piemontesi, mentre l’archivio “Carron di San Tommaso” è ricco di interessanti carteggi. Altrettanto importanti sono gli archivi risorgimentali, tra i quali spicca quello del Deputato al Parlamento Subalpino Lorenzo Valerio, con oltre 200 lettere di eminenti personalità politiche e letterarie dell’800, da Cavour a D’azeglio, da Gioberti a Mazzini, da Brofferio a Garibaldi, con autografi di Napoleone Iii e Vittorio Emanuele Ii. La Biblioteca è aperta al pubblico il lunedì dalle 8,15 alle 12,15 e dalle 13,15 alle 15,45, il martedì, mercoledì e giovedì dalle 8,15 alle 12,15 e dalle 13,15 alle 16,45, il venerdì dalle 8. 15 alle 12. La Certificazione Herity - La certificazione “Herity”, che sarà consegnata ufficialmente alla Biblioteca “Grosso” il 18 febbraio, viene rilasciata dall’omonimo organismo internazionale per la gestione di qualità del patrimonio culturale. Herity deriva il proprio nome dall´unione delle due parole heritage e quality ed è stato costituito nel 1994 per contribuire ad una migliore amministrazione del capitale di beni culturali nei quali risiede la memoria collettiva dell´umanità e la storia di ogni essere umano o sua aggregazione nel tempo. L’impostazione culturale di Herity considera il patrimonio culturale e storico come una risorsa strategica per lo sviluppo economico e per la comprensione reciproca fra i popoli. Herity definisce come compatibile un processo di innovazione basato su un intervento rispettoso del contesto su cui va ad inserirsi; sostenibile lo sviluppo derivato da un processo che diviene autonomo anche economicamente. Poiché la compatibilità e la sostenibilità tendono ad essere inversamente proporzionali, Herity persegue lo scopo di individuare il punto di equilibrio tra le due, che è diverso da bene a bene. Il Carteggio Cavour-valerio, Con Le Lettere Autografe Del Conte Camillo Benso - Uno dei patrimoni documentali di maggiore interesse della Biblioteca “Grosso” è senz’altro il “Fondo Lorenzo Valerio”, di cui fanno parte lettere autografe di autorevoli personaggi del Risorgimento subalpino. Lo storico Domenico Berti ha definito l’archivio come un “vastissimo carteggio degli uomini più liberali dell’Italia e dell’Europa”. Spiccano tra i documenti conservati a Palazzo Cisterna le lettere di Camillo Cavour, indirizzate al deputato del Regno Lorenzo Valerio, datate fra il 1852 ed il 1860. Tra di esse ve n’è una datata marzo 1852, che rievoca i disordini sanguinosi accaduti a Sassari il 24 febbraio di quell’anno. In un’altra, del 19 settembre 1856, Cavour trasmette a Valerio il libro di Bayle St. John sul Piemonte. Numerosi sono poi i rapporti epistolari di cortesia, o intesi a fissare al deputato una serie di appuntamenti presso il Ministero dell’Interno. Curioso notare come Cavour ci tenesse a rimarcare la distanza politica con Valerio, al quale si rivolge con ironia, firmandosi “Suo devotissimo avversario C. Cavour” (Torino, 31 dicembre 1859). In altra occasione, con una lettera del 10 marzo 1859, divergendo dalle opinioni dell’impulsivo e combattivo Valerio, Cavour stigmatizza così la rivoluzione: “non si deve respingere l’elemento insurrezionale, o, se meglio le piace, rivoluzionario, ma non si può somministrare in dosi troppo forti, sia a ragione dell’Europa, sia del proprio Paese, che non ha stomaco fatto per digerirlo, se non moderatamente” (Lettera di Cavour a Valerio. Torino, 10 marzo 1859). . |
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ACCORDO REGIONE SICILIA -GETTY MUSEUM: UN PASSO STORICO |
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Palermo, 17 febbraio 2010 - Gaetano Armao, assessore regionale per i Beni Culturali e l´identita´ siciliana, e David Bomford, direttore del J. Paul Getty Museum di Los Angeles annunciano una collaborazione a lungo termine tra la Regione siciliana e il Getty Museum. L´accordo, firmato da entrambe le parti, prevede una serie di iniziative di collaborazione nel settore della conservazione, come nella protezione dal rischio sismico dei beni culturali, mostre, ricerca scientifica e conferenze "Si tratta di un accordo innovativo e molto importante - sottolinea l´assessore Armao - che imprime una svolta di qualita´ nella gestione e nella valorizzazione dei beni culturali della Sicilia. E´ necessario restituire credibilita´ all´amministrazione dei beni culturali siciliani. Sotto questo profilo, l´accordo con il Getty Museum e´ un passo storico. Invece che fermarci a una mera restituzione di uno dei tanti, straordinari beni trafugati dalla Sicil ia, abbiamo costruito, rilanciando, un percorso di proficua e fattiva collaborazione con una delle piu´ importanti istituzioni museali del mondo". "Il Getty Museum - afferma David Bomford - ha raggiunto con i nostri colleghi in Sicilia un accordo reciprocamente vantaggioso che ci permette di ampliare il nostro rapporto con l´Italia in una regione cosi´ importante per lo studio del Mediterraneo antico. Questo accordo e´ un´estensione dell´intesa raggiunta nel 2007 con il Ministero italiano dei Beni Culturali, che ha aperto la strada a una serie di progetti importanti". A seguito dell´accordo, sono previsti diversi progetti di collaborazione. Mostre: Il Getty Museum organizzera´ una grande esposizione dedicata alla Sicilia del periodo classico ed ellenistico (V - Iii secolo a. C. ), epoca che ha visto affermarsi la fondazione delle colonie greche, tra le piu´ ricche e potenti del Mediterraneo. Provvisoriamente intitolata "Tra Grecia e Roma: la Sicilia nel periodo classico ed ellenistico", la mostra sara´ aperta nel 2013 presso la Getty Villa del J. Paul Getty Museum e comprendera´ alcune importanti collezioni archeologiche ritrovate in Sicilia, provenienti sia da musei siciliani sia da realta´ museali internazionali. Il Getty collaborera´ anche con il Museo Archeologico Regionale ´Antonino Salinas´ di Palermo, con la Soprintendenza di Trapani e con il professor Clemente Marconi dell´Institute of Fine Arts presso la New York University per organizzare un evento espositivo su Selinunte (Selinos), importante colonia greca della Sicilia sud-occidentale, nota soprattutto per i suoi templi greci dal periodo arcaico e classico. La data di apertura di questa mostra deve ancora essere fissata. Secondo i termini dell´accordo, l´assessorato per i Beni Culturali e l´identita´ Siciliana prendera´ in considerazione l´ipotesi di trasferire successivamente entrambe le esposizioni al Palazzo Aiutamicristo di Palermo, individuato quale centro per lo studio dell´arte e della cultura siciliana. Conferenza sulla mitigazione del rischio sismico A partire dal 2006, il Department of Antiquities Conservation del Getty Museum ha organizzato una serie di conferenze annuali internazionali dedicate al tema della mitigazione del rischio sismico per le collezioni museali. Queste conferenze hanno avuto luogo a Los Angeles (2006), Istanbul (2007), Atene (2008) e Tokyo (2009), coinvolgendo una vasta gamma di competenze sulla problematica specifica della minimizzazione dei danni da terremoto alle collezioni museali. Secondo i termini dell´accordo, il Getty affianchera´ il Centro Regionale per la Progettazione e il Restauro e per le Scienze Applicate ai Beni Culturali per il programma della prossima conferenza che sara´ organizzata in Sicilia nel 2010. Nell´ambito della Conferenza avra´ luogo un seminario di un giorno dedicato a tecnici e conservatori dei musei sul tema della realizzazione di supporti antisismici, cosi´ come su altri argomenti relativi alla protezione dei beni in regioni soggette a rischio sismico. Conservazione dei beni. Nel settore della conservazione dei beni il Getty Museum mettera´ a disposizione la propria esperienza in materia e le attrezzature piu´ moderne disponibili presso la Villa Getty per collaborare con i colleghi siciliani negli interventi conservativi su reperti, con l´obiettivo specifico di migliorarne la protezione dai danni causati da eventi sismici durante il periodo espositivo delle stesse. Ad inaugurare questa nuova partnership saranno due progetti con il Museo Archeologico di Agrigento. "Il giovinetto in marmo di Agrigento" sara´ portato al Getty nell´autunno del 2010 per la progettazione di un supporto antisismico realizzato ad hoc, per proteggerlo durante le mostre. La statua sara´ successivamente esposta alla Villa Getty insieme alla collezione permanente del museo. Allo stesso modo il cratere attico a figure rosse di Agrigento del Pittore Niobide giungera´ alla Villa Getty nel mese di aprile 2010 e, dopo la realizzazione di un supporto di isolamento sismico ad hoc, sara´ esposto insieme alla collezione permanente. Infine, la straordinaria statua in marmo nota come il giovinetto di Mozia sara´ oggetto di indagini accurate per la realizzazione di un nuovo dispositivo antisismico che contribuisca a migliorarne l´aspetto estetico. Dopo l´intervento il giovinetto di Mozia sara´ esposto in occasione della mostra "Tra Grecia e Roma". Successivamente tutte e tre le opere torneranno in Sicilia insieme ai nuovi dispositivi di isolamento sismico per essere esposti nei rispettivi musei di provenienza. Inoltre vari oggetti provenienti dal sito di Morgantina, collegati al culto di Demetra e Persefone, appartenenti alle collezioni del Museo Archeologico di Aidone, saranno prestati al Getty Museum per essere esposti per un anno nella galleria del Getty Villa "Dei e dee". Una volta al Getty, i beni saranno oggetto di un possibile intervento di conservazione prima di essere esposti. Oltre a questi specifici progetti, il Getty Museum e la Regione siciliana si sono impegnati a mantenere un dialogo continuo sulle migliori pratiche nel settore museale e per uno scambio di esperienze professionali in programmi educativi e di allestimento mostre. Questo nuovo accordo del Getty Museum con la Regione siciliana si aggiunge a quelli gia´ sottoscritti con il Museo Archeologico Nazionale di Firenze e il Museo Archeologico Nazionale di Napoli. . |
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FIRENZE: IL MODELLO VIRTUALE PENSATO DA MICHELANGELO APPARIRÀ SULLA FACCIATA DELLA BASILICA DI SAN LORENZO IL 18 E 20 FEBBRAIO OLTRE ALLA VISUALIZZAZIONE LUMINOSA È STATA PRESENTATA ANCHE LA REALIZZAZIONE DELLA FACCIATA EFFIMERA PER CUI SI CERCANO FONDI |
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Firenze, 17 febbraio 2010 - La facciata della basilica di San Lorenzo verrà illuminata con la proiezione del modello virtuale pensato da Michelangelo. Questa spettacolare visualizzazione tridimensionale del progetto michelangiolesco per la facciata di San Lorenzo, elaborata a computer, verrà proiettata sulla fronte stessa della chiesa. Presentato ieri dal presidente del Comitato della facciata della basilica di San Lorenzo di Firenze Eugenio Giani, in collaborazione con Confindustria, il Consorzio Firenze Albergo e con un contributo della Camera di Commercio di Firenze di 15. 000 euro, l’evento si svolgerà dopodomani, giovedì 18 e sabato 20 febbraio con due proiezioni che saranno visibili dalle 21 alle 23. “Il nostro obiettivo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica per arrivare alla futura realizzazione del plastico in materiali leggeri che riproduca la facciata michelangiolesca: una rappresentazione scenografica che venga posta davanti all’attuale fronte grezza della basilica laurenziana per qualche settimana e poi collocata in qualche luogo espositivo consono all’opera – ha spiegato Giani -. L’opera potrebbe essere realizzata nell’ambito delle manifestazioni per la Biennale della Cultura ma abbiamo bisogno di 250. 000 euro: invitiamo perciò imprenditori, associazioni e privati a farsi avanti per finanziare il progetto”. La storia vuole che, Michelangelo, per volontà di papa Leone X, figlio di Lorenzo il Magnifico, progettò una grandiosa facciata per San Lorenzo, chiesa di famiglia dei Medici che la avevano completamente rinnovata nel corso del Quattrocento in forme brunelleschiane. Il Buonarroti, allora quarantenne e già grandissimo in pittura e in scultura, si cimentò per la prima volta con un tema architettonico di grande impegno e, tra il 1516 e il 1519, approvvigionò una grande quantità di marmi dalle cave delle Alpi Apuane. Molti blocchi giunsero a Firenze già sbozzati e pronti per essere montati in quella che, lo stesso artista definiva un’opera che “di architettura e di scultura” sarebbe stato “lo specchio di tutta Italia”. Ma il Pontefice cambiò ben presto idea, impegnando Michelangelo in altre commissioni sempre per San Lorenzo, quali la Sagrestia Nuova e, poi, la Libreria Medicea; abbandonando invece il progetto della facciata, la cui mancata realizzazione venne giudicata dal grande artista una vera “rovina”, un “vituperio grandissimo”. Con i nuovi mezzi della realtà virtuale viene oggi proposta l’immagine della facciata marmorea mai realizzata, proiettata sulla fronte del monumento medesimo e commentata da alcuni Ragionamenti che si immaginano svolgersi, intorno al 1560, tra Giorgio Vasari, poliedrico artista al servizio del Granduca Cosimo I e il figlio di lui, il Principe Francesco, grande amatore d’arte. Un dialogo dove, tra l’altro, appare alla fine evocato quell’intervento di restauro e di completamento del complesso laurenziano che, intorno al 1740, intese realizzare Anna Maria Luisa de’ Medici, generosa mecenate che legò per sempre alla città di Firenze tutte le opere d’arte di proprietà della sua famiglia. Intervento che comprendeva, anche, una nuova, moderna facciata della chiesa che, però, una volta ancora, non vide la luce. Quella luce che, giovedì sera, restituirà al pubblico l’aspetto dell’opera immaginata da Michelangelo. L’evento ripropone le proiezioni già realizzate ed eseguite con grande successo nel febbraio e nel marzo del 2007 e anche quest’anno, sempre per ricordare l’anniversario della scomparsa (18 febbraio 1743) di Anna Maria Luisa de’Medici, l’elettrice Palatina, ultima erede della grande casata che lasciò per testamento a Firenze l’immenso patrimonio artistico di proprietà della famiglia. Principessa “saggia” che, tra l’altro, fu anche munifica restauratrice del complesso laurenziano e promotrice dell’esecuzione di una nuova facciata per la Basilica (che anch’essa non venne però mai eseguita). La realizzazione grafica del modello è di Paolo Bertoncini Sabatini, la proiezione è realizzata da Natali Multimedia s. R. L. , la cura scientifica dell’evento è di Gabriele Morolli (Ordinario di Storia dell’Architettura presso l’Università degli Studi di Firenze), su un’idea di Massimo Ruffilli (Ordinario di Disegno Industriale presso la medesima Università). . |
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IL TRIO OSPITE AL 60° FESTIVAL DI SANREMO A SOSTEGNO DELLA CROCE ROSSA ITALIANA PRO HAITI IGNAZIO BOSCHETTO, PIERO BARONE E GIANLUCA GINOBLE: GLI UNICI ITALIANI NELLA NUOVA “WE ARE THE WORLD FOR HAITI” UN PROGETTO DI MICHELE TORPEDINE E TONY RENIS |
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Roma, 17 febbraio 2010 - Reduce dalla registrazione di “We are the World for Haiti” a Los Angeles, arriva sul palco dell’Ariston in qualità di ospite della 60° edizione del festival di Sanremo Il Trio, ovvero Ignazio Boschetto, Piero Barone e Gianluca Ginoble, i tre giovani tenori di cui proprio Antonella Clerici può vantare il battesimo artistico, avvenuto con l’edizione 2009 del programma “Ti lascio una canzone” da lei condotta. Nonostante la giovane età (la media anagrafica è di quindici anni), Ignazio, Piero e Gianluca hanno in questi mesi raccolto un incredibile successo all’estero e in particolare negli Stati Uniti: cosa mai accaduta per nessun altro artista italiano, hanno recentemente firmato un contratto discografico con Jimmy Iovine, presidente della Geffen, etichetta del gruppo Universal America. Mentre Miami è stata la cornice del loro primo concerto ufficiale. Ma soprattutto, è proprio dagli States che Quincy Jones li ha chiamati a rappresentare l’Italia nella nuova versione di “We are the world”, il cui ricavato sarà devoluto all’emergenza terremoto ad Haiti. I tre giovani tenori italiani sono infatti tra le 80 star internazionali che hanno partecipato alla registrazione del brano presso gli studi Henson di Hollywood - gli stessi dove nel 1985 Michael Jackson e Lionel Richie incisero la versione originale. Con loro Celine Dion, Akon, Bono, Lady Gaga, Carlos Santana, Barbara Streisand, Enrique Iglesias, Usher, Toni Braxton, Wyclef Jean, Jason Mraz, Natalie Cole, Brian Wilson e Jennifer Hudson, Al Jardine dei Beach Boys, Snoop Dogg, will. I. Am dei Black Eyed Peas e tanti altri. Il progetto “We are the world for Haiti” sarà presentato sul palco dell’Ariston nel corso della seconda serata del festival in presenza de Il Trio e di Antonella Clerici. I giovani tenori si esibiranno poi dal vivo con “Granada”, “’O Sole Mio” e “Un amore così grande”. In sintonia con l’iniziativa statunitense, Il Trio ha deciso di devolvere il suo cachet di Sanremo 2010 alla raccolta fondi della Croce Rossa Italiana a favore dei bambini di Haiti. I produttori de Il Trio sono Michele Torpedine e Tony Renis, che durante la visione del programma televisivo “Ti lascio una canzone” hanno pensare di realizzare questo progetto. In particolare la passione de Il Trio per Andrea Bocelli, la cui carriera è inscindibilmente legata a Torpedine (che l’ha scoperto e lanciato e seguito per circa 16 anni) e Renis, ha stuzzicato la loro curiosità e sensibilità musicale. Essendo in tre, l’idea più naturale è stata quella del trio, “Il Trio” appunto. Dal mese di settembre 2009 hanno iniziato la loro avventura discografica, con la produzione di Tony Renis e Humberto Gatica. Il progetto, in uscita entro il 2010, adatto a valorizzare le loro sorprendenti qualità vocali, spazierà tra il classico e il pop, tra melodia e canzone napoletana. Un repertorio quindi da grandi voci che ha già suscitato un notevole fermento a livello internazionale. Il management e la gestione dei live in tutto il mondo è affidata a Michele Torpedine e Tony Renis. Il Trio è composto da: Ignazio Boschetto Nato a Bologna il 04/10/1994 e residente a Marsala (Tp), Piero Barone Nato ad Agrigento il 24/06/1993 e residente ad Agrigento, Gianluca Ginoble Nato ad Atri (Te) il 11/02/1995 e residente a Roseto degli Abruzzi (Te). . |
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SONOHRA PRESENTANO AL 60° FESTIVAL DI SANREMO IL BRANO “BABY” |
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Milano, 17 febbraio 2010 - “Baby” è il brano che i Sonohra presentano alla 60ma Edizione del Festival di Sanremo nella categoria “Artisti”. Il brano porta la firma di Roberto Tini, il loro produttore e Diego Fainello. A dirigere l’orchestra sarà il M° Roberto Rossi. Luca e Diego, i due fratelli veronesi, arrivano da un 2009 di successi in Argentina, Cile, Colombia, Messico, Brasile, Porto Rico, Venezuela, Miami, Los Angeles e Texas con il loro primo album “Libres” (“Liberi da sempre” che in Italia ha superato le 100. 000 copie vendute), vincendo come Artista Rivelazione ai Los Premios Mtv Latin American 2009. Oltre all’America Latina, il loro primo album è stato pubblicato a dicembre anche in Giappone. Ora, alla vigilia del loro ritorno sul palco dell’Ariston dove hanno trionfato nel 2008 nella categoria “Giovani”, i Sonohra presentano a Sanremo il loro nuovo brano, “Baby”, che definiscono così: “una storia che ti lascia l´anima nella tasca anteriore sinistra, la storia di un amore che non dimenticheremo mai, nemmeno volendo”. Un amore in grado di regalare anche in un solo momento un senso alla nostra vita. Una ballad, ma con un giusto compromesso tra romanticismo e rock. “Baby” farà parte dell’Album “Meta’” in uscita il 19 febbraio su etichetta Rca/sony Music Tracklist: 1. Seguimi o uccidimi; 2. Solo stasera; 3. Good luck my friend; 4. Lucille; 5. Ama ancora; 6. Prendimi adesso; 7. Baby; 8. M’illumino diverso; 9. Metà; 10. Sto nel rock; 11. Pelle nera d’anima. “Metà” contiene la tecnologia Opendisc: inserendo il Cd nel lettore del computer collegato a Internet ci si potrà registrare per l’accesso all’ area privata My Sonohra presente sul sito sonohra. Com. Contenuti esclusivi, occasioni speciali per incontrare Luca & Diego verranno riservate ai soli possessori di musica originale. Dopo Sanremo i Sonohra ripartiranno per un’intensa attività live con due prime date l’8 aprile all’Alcatraz di Milano, il 10 aprile al Gran Teatro di Roma. Per maggiori informazioni riguardo l’acquisto dei biglietti del tour www. Fepgroup. It www. Sonohraofficial. Com www. Sonymusic. It http://www. Facebook. Com/sonohra http://www. Twitter. Com/sonohraofficial www. Myspace. Com/sonohra www. Teamworld. It http://www. Teamworld. It/nluser. Aspx?a=103 Sonohra Biografia - I Sonohra sono due fratelli, Luca e Diego Fainello, nati a Verona rispettivamente il 27 febbraio 1982 e il 27 novembre 1986. Sono i vincitori della 58ma edizione del Festival di Sanremo nella categoria Giovani con il brano “L’amore”, il cui video è divenuto uno dei quattro più visti a livello europeo su Youtube, raggiungendo oltre 4. 700. 000 visualizzazioni. Luca scrive i testi assieme a Roberto Tini, il produttore artistico del primo album, il pluripremiato “Liberi da sempre”, pubblicato anche nella versione in spagnolo “Libres”, e del disco live “Sweet Home Verona”. Diego compone le musiche e cura gli arrangiamenti. Il nome del duo contiene in sé molteplici significati: si chiama Sonora il deserto californiano la cui immagine rimanda ad un più ampio concetto di “musica senza confini” – mentre ricorda allo stesso tempo, grazie ad una stretta assonanza, l’espressione “suono ora”. Al di là delle possibili interpretazioni semantiche, è indubbio che i Sonohra possiedono capacità musicali insospettabili, le stesse che fanno imbracciare la chitarra ai due fratelli con il “mestiere” del bluesman consumato, con la scioltezza e la presenza scenica dei professionisti nonostante la giovane età e la breve ma intensa carriera dal 2008 ad oggi. Sulle spalle infatti, hanno una lunga e proficua gavetta live nei locali del veronese. Entrambi hanno sviluppato un alto senso della composizione riuscendo a conciliare nella loro musica il linguaggio rock con quello delle più nuove frontiere del britpop. Luca e Diego vengono da una famiglia in cui sono sempre stati a contatto con l’arte: « (…) stimolati dal nonno violinista di professione, la mamma cantante e il papà fotografo. Ci siamo appassionati a tutta la musica degli anni Sessanta e Settanta, al blues anni Cinquanta e a certe sonorità anni Ottanta». Un esordio esaltante nel Sanremo 2008, con il primo album “Liberi da sempre” (uscito il 29 febbraio 2008) che diventa disco di platino e d’oro superando le 100. 000 copie. Sempre nel 2008, i Sonohra sono stati eletti da Mtv “Best New Artist” ai Trl Music Awards a Napoli e in ambito internazionale hanno meritato la nomination come “Best Italian Act” agli Mtv European Music Awards di Liverpool. L’anno si è chiuso con l’affermazione ai Nickelodeon Kid’s Choice Awards con il premio “Tormentone dell’anno” per “L’amore”. Per quest’ultima cerimonia il duo veronese ha anche composto e cantato la sigla ufficiale “Kca Show”, una rilettura inedita della loro hit “Love Show”. Tutti questi riconoscimenti di assoluto prestigio hanno un valore ancora maggiore, perché sono stati assegnati da un pubblico eterogeneo: durante il lungo tour live che ha registrato ovunque il sold out, infatti, i fan più giovani erano sempre più frequentemente affiancati dai fratelli maggiori o dai genitori. A conferma che i Sonohra hanno un talento che supera le barriere generazionali. In settembre il terzo singolo “Salvami” racconta dei Sonohra più maturi, sia testualmente che musicalmente: Diego ha coadiuvato personalmente il M° Cantini nell’arrangiamento degli archi, mentre il testo – scritto a quattro mani - parla con affetto e senza retorica delle morti del sabato sera, tema che Luca & Diego conoscono da vicino per la dolorosa perdita di un amico d’infanzia. Durante il tour, una tappa-evento al Teatro Romano di Verona, viene immortalata nell’album dal vivo “Sweet Home Verona”, pubblicato il 28 novembre 2008 su cd e dvd (anche nella versione “combo” cd+dvd) su etichetta Sony Bmg. Il Cd e Dvd è la versione live, in chiave acustica di “Liberi da sempre”, in cui convivono armoniosamente blues, country, rock acustico e accordi jazz in nuovi arrangiamenti, poi ripresi nel relativo tour teatrale. Luca e Diego, accompagnati dalla propria band e da un´orchestra di archi, hanno suonato oltre ai propri brani, anche alcune delle cover che hanno maggiormente influenzato il loro stile, come ad esempio “Wanted dead or alive” di Bon Jovi o “Sultans of Swing” dei Dire Straits. Il Dvd, nella prima settimana dall´uscita, si è aggiudicato la prima posizione della classifica specifica, mentre il Cd è entrato direttamente nella Top 30 a solo 8 mesi dall’uscita del primo album, conquistando un altro disco d’oro e arrivando a 50. 000 copie vendute. La maggior parte del 2009 è stata dedicata alla promozione nel Latino America: dopo la pubblicazione - il 17 marzo 2009 – di “Libres”, versione spagnola di Liberi da sempre, Luca e Diego sono partiti (il 22 marzo) per un promo tour durato oltre un mese, che ha toccato gli U. S. A. Nell’area di Miami, la Colombia, l’Argentina, il Messico e – in una seconda tappa effettuata in giugno – il Brasile. Durante questo tour, oltre gli altri impegni promozionali, Luca e Diego hanno aperto alcuni concerti di Enrique Iglesias mandando in delirio le fans con il singolo “Besos Faciles”, la cover in spagnolo di “Love Show”. Questi i risultati più indicativi ottenuti in America Latina: in Colombia l’album “Libres” è al 5° posto delle classifiche di vendita e il singolo “Besos Faciles” al n. 6 nelle classifiche radiofoniche. Il duo si è esibito al festival di Bogotà “40 Principales” di fronte a 50 mila persone e al Radio Tiempo Festival di Barranquila (7 mila persone). In Argentina il video di “Besos Faciles” è al 1° posto del General Video Chart (classifica che tiene conto delle playlist di tutte le emittenti musicali) e al 6° posto delle classifiche radiofoniche. In Cile “Besos Faciles” è al 1° posto delle classifiche radiofoniche nazionali (Music Control). In Messico “Besos Faciles” è entrato nella Top 5 dei singoli più suonati dalla radio. Per quanto riguarda Mtv Latin America, “Besos Faciles” è nella Top 10 dei video più richiesti nelle 3 aree di Mtv Latino (Nord/centro/sud). Rientrati in Italia, hanno partecipato ai Trl Awards 2009 (Trieste) vincendo il premio "Best riempipiazza" ed esibendosi per la prima volta con il brano “In My Imagination”, versione inglese del brano “Io e te”. Nel giugno 2009, prima di rientrare in studio per il nuovo album, i Sonohra organizzano un concerto benefico a Carpi (Modena) i cui proventi vengono devoluti ai terremotati dell´Abruzzo. Nel luglio 2009 collaborano con la cantautrice messicana Yuridia per il brano “Todas Las Noches”, nell´album “Nada es color de rosa” pubblicato nell’ottobre dello stesso anno. Il 24 settembre 2009 Luca, Diego e il loro produttore Roberto Tini partono per Londra per la registrazione del loro secondo album, realizzata interamente nello studio 3 degli Abbey Road Studios, lo stesso utilizzato dai Fab Four. Il 15 ottobre, a consacrare l’ottimo avvio di una carriera anche internazionale, i Sonohra sono stati decretati “Artista Revelacion” all´edizione 2009 de "Los Premios Mtv Latin American", evento tenutosi contemporaneamente a Los Angeles, Buenos Aires, Bogotà e Città del Messico (tra gli altri premiati Lady Gaga, Britney Spears e Jonas Brothers). Il 2 dicembre 2009 viene pubblicato in Giappone “L´amore”, la versione nipponica dell’ album di debutto “Liberi da sempre”, contenete anche una versione in italiano di “Yuki no Hana” (Fiore di neve), singolo di successo di Mika Nakashima, pop star giapponese. Il disco comprende alcune canzoni in versione inglese e alcuni brani in italiano, e viene pubblicato in abbinamento ad un Dvd che include i video di tutti i singoli dei Sonohra. Il brano “Seguimi o uccidimi” diffuso nella sola versione videoclip, anticipa – l’11 dicembre 2009 – “Metà”, l’album in pubblicazione il 19 febbraio 2010, periodo in cui i Sonohra partecipano con il brano “Baby”, al 60° Festival di Sanremo nella sezione "Artisti". Queste le piattaforme online ufficiali: Sito Ufficiale www. Sonohraofficial. Com Facebook Ufficiale http://www. Facebook. Com/sonohra Twitter Ufficiale http://www. Twitter. Com/sonohraofficial Myspace Ufficiale www. Myspace. Com/sonohra Youtube Ufficiale www. Youtube. Com/sonohrasme Community Ufficiale www. Teamworld. It Newsletter Ufficiale http://www. Teamworld. It/nluser. Aspx?a=103 . |
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MILANO: FANTASIA E CREATIVITA’ TRASFORMANO LA CITTA’ GRAZIE AL CARNEVALE AMBROSIANO 2010 |
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Milano 17 febbraio 2010 – Sarà la fantasia, l’estro e il genio creativo di ogni cittadino con la sua personale scelta di colori, suoni, accessori e incredibili maschere a dar vita a “Trasforma Milano”, il tema del Carnevale Ambrosiano 2010. Ricco il programma di iniziative e spettacoli, che dal 18 al 20 febbraio 2010 animeranno la città per tre giorni di festa dedicati a grandi e bambini, presentato oggi dal Sindaco Letizia Moratti e dall’Assessore al Turismo, Marketing Territoriale, Identità Massimiliano Orsatti, affiancati dal poliedrico Arturo Brachetti. “Sono molto felice che Milano si faccia palcoscenico di colori, di suoni e di iniziative ludiche da vivere con gioia con la propria famiglia, con i propri amici, con i tanti innamorati della nostra città che scelgono di trascorrere con noi il Carnevale – ha detto il Sindaco Letizia Moratti -. Invito tutti a riempire di allegria e di voglia di rinascita le strade, le piazze, gli angoli incantati che lo spirito della festa aiuta a riscoprire e a vivere con la consapevolezza di appartenere a una città dalla straordinaria tradizione e dalla grande vocazione internazionale. L´identità, la creatività, il futuro sono il Dna di Milano”. “Dopo le tematiche leonardesche e quelle futuriste ispiratrici delle due passate edizioni del Carnevale Ambrosiano, questa volta abbiamo voluto dare libero sfogo alla fantasia e all’inventiva dei milanesi, chiamandoli a colorare e trasformare la città con maschere magari ispirate a personaggi e situazioni della storia, dell’identità e dell’evoluzione di Milano”, commenta l’Assessore Massimiliano Orsatti. “un divertimento consapevole che svela l’attenzione che da sempre la città ha verso la creatività – continua Orsatti –. Milano intende entrare, grazie a questa ricca programmazione, nel circuito dei principali carnevali italiani e internazionali, coinvolgendo i milanesi e i tanti turisti, che sempre più scelgono la nostra città quale meta per una fine settimana all’insegna del divertimento”. “Desidero riproporre le emozioni che si vivevano nei padiglioni delle meraviglie delle fiere carnevalesche del passato, quando i milanesi, una volta all’anno, potevano vedere magie, illusioni, uomini giganti e donne senza testa“, ha aggiunto Arturo Brachetti. L’info-point – Carnevale Negli Ospedali – Atelier Di Trucco - Un primo anticipo delle atmosfere carnascialesche si è gia avuto da domenica 14 febbraio, quando in via Mercanti ha fatto la sua comparsa “Il Trasformatore ”, l’insolito info-point dell’Assessorato al Turismo, Marketing Territoriale, Identità realizzato da ambraorfei. It per promuovere al pubblico tutte le iniziative del Carnevale Ambrosiano 2010. Un grande trasformatore elettrico che custodisce al suo interno speciali cyclette, utilizzate dai bambini che, collegate a potentissime dinamo, producono l’energia necessaria a generare la corrente elettrica utile ad azionare una macchina che trasforma i vecchi giornali in coloratissimi coriandoli. Coriandoli che i bambini porteranno gratuitamente a casa a ricordo del Carnevale 2010. Sarà Carnevale anche per i bambini che non potranno festeggiare l’evento in piazza poiché ricoverati in ospedale, grazie al progetto “Trasformare” realizzato da By your side che porterà l’allegria della clownterapia in 5 ospedali: la Clinica De Marchi (reparti di degenza 2° e 3° piano, Day Hospital e Dialisi, l’Ospedale Sacco (reparto di degenza e ambulatori), l’Ospedale Niguarda (reparto di degenza), l’Ospedale Fatebenefratelli (reparto di degenza), l´Ospedale Macedonio Melloni (reparto di degenza) e l’Ospedale San Paolo (reparto di degenza). L’ottagono della Galleria Vittorio Emanuele nei tre giorni di festa ospiterà, dalle ore 14. 00 alle ore 19. 00, l’ormai tradizionale Atelier di trucco e mascheramento, dove il duo spagnolo Osadia darà forma a maquillages e acconciature. Novità di quest’anno l’Atelierfantastico, in cui grandi e piccini potranno realizzare il proprio costume con grande rapidità. A poca distanza Piazza Mercanti ospiterà un parco giochi interattivo per bambini di tutte le età, vere e proprie sculture ludiche realizzate dai Guixot de 8 con i più strani materiali riciclati, che parlano il linguaggio del trasformismo urbano. Una vecchia bicicletta, una gomma d’automobile, una rete per il letto ormai in disuso e decine di altri insospettabili “residui” della nostra città diventano giochi innovativi e sorprendenti Sfilata Dei Carri - I colori, i suoni e le atmosfere del Carnevale ispirano anche la tradizionale e coloratissima sfilata dei Carri allegorici in programma sabato 20 febbraio alle ore 15. 00. Sfilata che torna a ripercorre il più classico degli itinerari: Giardini di Via Palestro, C. So Venezia, P. Za San Babila, C. So Vittorio Emanuele e il perimetro di P. Za Duomo, dove si concluderà verso le ore 17. 30. Ad aprire il corteo, come sempre, la carrozza di Meneghino e Cecca, le maschere simbolo del Carnevale Ambrosiano, seguita dal folto gruppo di Sbandieratori e Musici della Città di Grugliasco, oltre che dai portatori di labari delle sei porte storiche della città di Milano, accompagnati da oltre 45 tra dame e cavalieri e dal gruppo Renzo e Lucia, composto da 25 figuranti. A seguire gli Oratori Milanesi, che con i loro 800 ragazzi e 12 carri, realizzati da 11 oratori, condurranno il pubblico lungo 2000 anni di grandi esplorazioni: dai Vichinghi a Colombo, dall’Africa Nera al selvaggio West fino ai poli e allo spazio siderale. Ad accompagnare la sfilata anche il gruppo “Les Oiseaux de Lux”, 5 nuove creature, metà uccelli e metà uomini, di una specie sconosciuta; un arcobaleno animale in movimento, che da alcuni anni stupisce le piazze di tutto il mondo. Seguiti dalla compagnia di trampolieri francesi Saupalin che daranno vita a “Tetes en l’air” tre surreali creature che dall’altro scrutano incuriosite il nostro mondo. Di seguito la marching band “Les Traine-savetes”, un’ esplosione di funk in pieno stile seventies, 11 elementi con basettoni, vestiti sgargianti e parrucche d’epoca, che coinvolgeranno il pubblico in canti e balli. A chiudere il corteo i Pic – Pronto Intervento Clown - un gruppo teatrale “di clown d’assalto”, che a bordo di un autobus di 12 metri, porteranno ovunque musica e spettacolo. Evento Finale Con Arturo Brachetti & Friends - L’evento spettacolare di chiusura del carnevale Ambrosiano 2010 – sabato 20 alle ore 21. 30 in Piazza Duomo – vedrà le trasformazioni di Arturo Brachetti, artista internazionale che ha da poco terminato la tournée londinese con una nomination per il prestigioso premio teatrale Olivier Awards con lo spettacolo Change nella categoria Best Entertainment 2010. Arturo ha accettato con entusiasmo di incontrare il festante pubblico milanese e, per la prima volta in assoluto, si esibirà all’aperto, fuori da un teatro. Nello spettacolo Brachetti & Friends, prodotto e organizzato da Arte Brachetti srl, Arturo però non sarà solo sul palco, infatti si esibirà con alcuni amici artisti che come lui sono tra quelle top vedette internazionali, capaci di sorprendere e stupire il pubblico. “Per garantirsi un effetto sorpresa, bisogna partecipare con il cuore e gli occhi di un bambino a carnevale – ha precisato Brachetti - “ Voglio lasciare a bocca aperta i milanesi con le mie trasformazioni, ma anche con le esibizioni dei miei Friends: un mago cialtrone, due stra-forzuti ungheresi, e un illusionista americano mai visto in Italia, pericolosamente distratto…” . |
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