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Notiziario Marketpress di Mercoledì 24 Febbraio 2010
Politica
PARLAMENTO EUROPEO: SEDUTA PLENARIA 24-25 FEBBRAIO 2010  
 
Bruxelles, 24 febbraio 2010 - Sta mattina il neo eletto presidente dell´Unione europea, Herman Van Rompuy, fa il suo debutto dinanzi agli eurodeputati per discutere i risultati del summit straordinario dei leader dell´Ue sulle misure per la ripresa economica. I deputati dibatteranno inoltre sulla riforma della pesca e sulla situazione nella striscia di Gaza. In Aula si esaminerà la strategia Ue 2020 e, dopo un parto lungo e doloroso, si voterà per la direttiva sul congedo di maternità e di paternità. Ii Presidente del Parlamento Europeo Jerzy Buzek incontrerà due dei protagonisti del conflitto in Medio Oriente: il ministro degli esteri Israeliano Avigdor Lieberman ed il Presidente dell´Autorità palestinese Mahmoud Abbas.  
   
   
UE, SESSIONE PLENARIA: RIDURRE GLI ONERI AMMINISTRATIVI PER LE PICCOLE IMPRESE  
 
Bruxelles, 24 febbraio 2010 - Le micro-imprese potrebbero essere esentate da obblighi in materia d´informativa finanziaria grazie ad una modifica della legislazione Ue in materia di diritto societario che sarà votata dai deputati giovedì. Tali esenzioni, se approvate, dovrebbero comunque ricevere l´approvazione dei singoli Stati membri per entrare in vigore e le imprese dovrebbero in tutti i casi registrare le loro transazioni commerciali e la loro situazione finanziaria. Circa 2,7 milioni d´imprese nell´Unione europea sono soggette agli obblighi d´informazione che derivano dalle differenti direttive europee in materia di conti annuali. Circa 5,4 milioni (quasi il 75%) di tali imprese sono "micro-entità", che normalmente svolgono attività commerciali a livello locale o regionale, con poche transazioni transfrontaliere. La proposta in discussione darebbe quindi la possibilità agli Stati membri di semplificare il contesto imprenditoriale per queste micro-aziende grazie all´eliminazione degli obblighi d´informativa, migliorandone cosi la competitività e liberando il loro potenziale di crescita. Tale esenzione dall´obbligo di presentare i conti annuali si applicherebbe ad imprese che rispettino almeno due dei criteri seguenti: un totale dello stato patrimoniale di massimo 500.000 Eur, un importo netto del volume di affari di massimo 1.000.000 Eur e/o un numero di dipendenti occupati in media durante l´esercizio uguale a 10. La commissione per gli affari giuridici sottolinea nel testo approvato che gli Stati membri dovrebbero poter scegliere liberamente se esentare o meno le micro-imprese " tenendo conto in particolare della situazione a livello nazionale riguardante il numero di società" che rientrano in tali parametri. I deputati hanno inoltre approvato un emendamento, per assicurarsi che tali esenzioni non siano introdotte a discapito della trasparenza e dell´accesso all´informazione, che stabilisce comunque il dovere per le micro imprese di "mantenere registrazioni che indichino le transazioni commerciali e la situazione finanziaria della società quale criterio minimo, cui gli Stati membri possono aggiungere ulteriori obblighi". Relatore: Klaus-heiner Lehne (Ppe, De), Votazione: giovedì 25 febbraio, Procedura: procedura legislativa ordinaria (co-decisione).  
   
   
TRATTATO DI LISBONA: EMENDARE IL BILANCIO PER FAR FRONTE A NUOVE SFIDE  
 
 Bruxelles, 24 febbraio 2010 - Il Parlamento europeo voterà per creare 150 nuovi posti di funzionari e per aumentare la voce di bilancio per l´assunzione degli assistenti parlamentari. In seguito al notevole aumento di poteri e compiti del Parlamento dopo l´entrata in vigore del Trattato di Lisbona, un maggior numero di personale all´interno dell´amministrazione del Pe, dei gruppi politici e negli uffici dei deputati si è reso necessario. Per concludere il suo iter, la proposta che sarà votata giovedì dal Parlamento dovrà essere poi incorporata in un testo della Commissione, che dovrà a sua volta essere approvato dal Consiglio e dallo stesso Pe. Il costo totale delle nuove "assunzioni di Lisbona" dovrebbe ammontare a 13,4 milioni di euro, che rappresentano lo 0,8% del bilancio del Parlamento per il 2010 (1,6 miliardi di euro). Per compensare tale nuova spesa, la commissione per i bilanci ha deciso di tagliare di 4 milioni di euro la riserva interna del Parlamento disponibile per gli edifici, riuscendo cosi a rispettare la regola, autoimposta, di non sforare il margine del 20% della spesa amministrativa dell´insieme delle istituzioni dell´Ue, usando le prospettive finanziare come base di referenza. Il preventivo sul quale il Parlamento sarà chiamato a esprimersi suggerisce che potrebbero essere assunti 75 funzionari, mentre altre 75 persone dovrebbero essere assunte per i gruppi politici. Il bilancio per gli assistenti parlamentari, che è gestito dai servizi amministrativi del Parlamento e non è pagato direttamente ai deputati, dovrebbe aumentare di 1.500 euro per anno e per deputato. I deputati avrebbero quindi la possibilità di assumere un numero maggiore di personale qualificato per assisterli nell´affrontare le nuove responsabilità legislative. Dopo il voto dell´Aula, la Commissione, che è l´unica istituzione con il potere di proporre emendamenti al bilancio, dovrà preparare una proposta, da sottoporre poi al voto del Consiglio e del Parlamento in aprile. Relatore: Vladimír MaŇka (S&d, Sk), Dibattito: mercoledì 24 febbraio, Votazione: giovedì 25 febbraio, Procedura: bilancio.  
   
   
CONSIGLIO EUROPEO: CRISI IN GRECIA E STRATEGIA UE 2020  
 
Bruxelles, 24 febbraio 2010 - I deputati discuteranno i risultati del summit informale tenutosi lo scorso 11 febbraio a Bruxelles. I leader dell´Ue, impegnandosi a aiutare la Grecia ad affrontare la crisi finanziaria che la colpisce, hanno anche chiesto al governo greco di adottare misure efficaci per ridurre il deficit di bilancio di quattro punti percentuali entro il 2010. Il Consiglio europeo ha inoltre discusso il nuovo piano per la crescita e l´occupazione e la strategia Ue 2020. Una risoluzione verrà votata durante la sessione plenaria di marzo. Dibattito: mercoledì 24 febbraio, Votazione: sessione di marzo (Strasburgo), Procedura: dibattito.  
   
   
RISOLUZIONE DEL PARLAMENTOE EUROPEO IN VISTA DELLA CONFERENZA DELLE NAZIONI UNITE SUI DIRITTI UMANI  
 
Bruxelles, 24 febbraio 2010 - Oggi , i deputati europei analizzano lo stato dei diritti umani in Europa e nel mondo. La risoluzione, votata giovedì, sarà incentrata su "l´universalità, l´indivisibilità e l´interdipendenza dei diritti umani", sulla situazione ad Haiti, in Iran, a Gaza, e anche sul rispetto dei diritti umani all´interno dei paesi europei. I deputati vogliono così prendere posizione su tali tematiche in vista della tredicesima sessione della Conferenza sui diritti umani delle Nazioni Unite (Unchr), che avrà luogo a Ginevra, in Svizzera, dal 1° al 26 marzo. Il Parlamento prenderà parte all´incontro dal 14 al 16 marzo e sarà rappresentato da due membri della sottocommissione per i diritti umani: Laima Liucija Andrikiene (Ppe, Lt) e Richard Howitt (S&d, Uk). Dibattito: mercoledì 24 febbraio, Votazione: giovedì 25 febbraio, Procedura: dibattito.  
   
   
CONFLITTO A GAZA: I DEPUTATI EUROPEO DISCUTONO L´ATTUAZIONE DELLA RELAZIONE GOLDSTONE  
 
Bruxelles, 24 febbraio 2010 - Il Parlamento discuterà la relazione della missione esplorativa dell´Onu sul conflitto di Gaza, guidata dall´ex giudice sudafricano Richard Goldstone, e la reazione da parte israeliana e palestinese alle proposte delle Nazioni Unite. Qualche giorno fa, il Segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ha informato l´Assemblea generale di non poter determinare con certezza se israeliani e palestinesi siano in grado di venire incontro alla sua richiesta di istituire investigazioni credibili sugli eventi accorsi durante l´operazione Piombo Fuso. In una risoluzione approvata lo scorso 5 novembre (risoluzione 64/10), l´Assemblea generale delle Nazioni Unite ha chiesto al suo Segretario generale di riferire, entro tre mesi, sulla risposta alla richiesta a israeliani e palestinesi di intraprendere "investigazioni che siano indipendenti, credibili e in conformità con gli standard internazionali sulle gravi violazioni del diritto umanitario e internazionale". Nella sua relazione del 4 febbraio, Ban Ki-moon ha spiegato di non essere sicuro che Israele o i palestinesi abbiano risposto positivamente alle richieste dell´Assemblea generale. "È la mia sincera speranza che la risoluzione 64/10 dell´Assemblea generale sia servita a incoraggiare investigazioni del governo israeliano e di quello palestinese", ha detto il Segretario generale. Una risoluzione sarà votata dalla plenaria nella sessione di marzo. Dibattito: mercoledì 24 febbraio, Votazione: sessione di marzo (Strasburgo), Procedura: dibattito.  
   
   
I DEPUTATI EUROPEI VOTERANNO UNA RISOLUZIONE SULL´UCRAINA  
 
Bruxelles, 24 febbraio 2010 - In seguito al dibattito svoltosi in Aula nel corso della sessione di febbraio a Strasburgo, i deputati sono ora chiamati a votare una risoluzione. Nel documento si ricorda che le elezioni presidenziali hanno rispettato la maggior parte degli standard Ocse e dell´Unione europea in materia di elezioni libere ed eque.  
   
   
UE: DIRITTI DELLE DONNE/PARI OPPORTUNITÀ DIRITTI DELLE DONNE 15 ANNI DOPO LA CONFERENZA DI PECHINO: ANCORA MOLTO DA FARE  
 
 Bruxelles, 24 febbraio 2010 - I deputati europei terranno un dibattito con Consiglio e Commissione su "Pechino +15", una relazione che presenta i progressi compiuti rispetto agli obiettivi fissati durante la quarta Conferenza mondiale sulle donne, organizzata dall´Onu a Pechino nel 1995. La commissione per i diritti delle donne ha posto un´interrogazione orale al Consiglio e alla Commissione per evidenziare che "a quindici anni di distanza sono stati compiuti dei passi avanti a livello mondiale solo in alcuni dei settori". I deputati chiedono in quale modo sia possibile collegare la futura tabella di marcia dell´Unione relativa all´uguaglianza di genere e la strategia Ue 2020 con la Piattaforma d´azione di Pechino. Secondo il testo presentato, molto resta ancora da fare per migliorare l´eguaglianza di genere all´interno dell´Ue, specialmente per quanto riguarda quei settori che non hanno indicatori di genere, come ad esempio i diritti umani per le donne, le donne nei media e le donne e l´ambiente. Il Parlamento voterà una risoluzione giovedì. Dibattito: mercoledì 24 febbraio, Votazione: giovedì 25 febbraio, Procedura: interrogazione orale con risoluzione.  
   
   
DA MAASTRICHT A LISBONA L´EUROPA CHE NON C´È (ANCORA)  
 
Milano, 24 febbraio 2010 - il 12 marzo prossimo, alle ore 17.00, l´Ispi ospiterà una Tavola Rotonda dal titolo: Da Maastricht a Lisbona L´europa che non c´è (ancora) L´incontro è organizzato in occasione della pubblicazione del volume di Rocco Cangelosi "Il ventennio costituzionale dell’Unione Europea" (ed. Marsilio). L´evento, che si svolgerà a Palazzo Clerici (Via Clerici, 5 - Milano). Segreteria (tel.: 02 86 93 053, e-mail: ispi.Eventi@ispionline.it  sito: www.Ispionline.it )  
   
   
REPUBBLICA CECA, CALO PREZZI IMPORTAZIONI NEL 2009  
 
Bratislava, 24 febbraio 2010 - L´istituto nazionale di statistica di Praga ha reso noto che i prezzi all´importazione in Repubblica Ceca sono diminuiti del 3,5 per cento nel 2009, su base annua, mentre i prezzi all´esportazione sono cresciuti lievemente, dello 0,2 per cento. Nel solo mese di dicembre 2009, i prezzi all´importazione sono diminuiti del 3,2 su base annua mentre quelli all´esportazione sono calati del 3,9, rispetto a quanto conseguito nello stesso periodo dell´anno precedente. Su base mensile, i prezzi all´importazione sono cresciuti dell´1,7, mentre quelli all´esportazione sono incrementati dello 0,9 per cento.  
   
   
SLOVENIA, STIPENDI MEDI 2009 IN AUMENTO  
 
Lubiana, 24 febbraio 2010 - L´ufficio statistico sloveno ha reso noti gli ultimi dati sugli stipendi medi mensili. Lo stipendio medio netto mensile per dicembre 2009 ammontava a euro 957,14, il 4,2 per cento in meno rispetto a novembre 2009. Il netto mensile per il 2009 è stato di 930 euro, mentre il lordo è stato di 1.438,96 euro, il 3,4 per cento in più rispetto al 2008. In termini reali, gli stipendi medi mensili netti e lordi per il 2009 sono aumentati del 2,5 per cento rispetto al 2008.  
   
   
MEF: E´ IN LINEA IL NUOVO PORTALE INFORMATICO DEFINITO "CONTO DEL PATRIMONIO DELLO STATO" "CONTO DEL PATRIMONIO DELLO STATO".  
 
Roma, 24 febbraio 2010 - E´ in linea il nuovo Portale Informatico definito "Conto del Patrimonio dello Stato" che consentirà a tutte le amministrazioni pubbliche di comunicare in modalità telematica i dati sugli immobili utilizzati o detenuti ai fini della redazione del Conto del Patrimonio previsto dal Dpr 30 gennaio 2008, n.43. Le informazioni per l´accesso al Portale sono reperibili al seguente link:. Http://www.dt.tesoro.it/it/comunicazionipa.html    
   
   
EMISSIONE BOT FEBBRAIO 2010  
 
Roma, 24 febbraio 2010 - Il Mef ha disposto per il giorno 23 febbraio 2010, con regolamento 26 febbraio 2010, un´asta di Bot:
Importo (in mln. Di euro) Scadenza Giorni
Semestrali 10.000 31.08.2010 186
È da tener presente che il 26 febbraio 2010 vengono a scadere Bot per 11.000 milioni di euro. I Bot sono posti all´asta con il sistema di collocamento dell´asta competitiva, con offerte degli operatori espresse in termini di rendimento. I buoni possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille euro. Per ciascuna emissione di Bot, il prezzo fiscale di riferimento è il prezzo medio ponderato della prima tranche, calcolato sulla base del corrispondente rendimento medio ponderato. I rendimenti indicati dagli operatori partecipanti alle aste dei Bot, espressi in termini percentuali, possono variare, per tutte le tipologie di titoli, di un millesimo di punto percentuale o multiplo di tale cifra. Non sono ammesse all´asta richieste senza indicazione del rendimento. L´importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore ad un milione e mezzo di euro (1.500.000€). Il collocamento dei Bot verrà effettuato nei confronti degli operatori indicati nel decreto di emissione. In attuazione di quanto disposto nella Sez.ii - Tit. V del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di attuazione, in relazione alla dematerializzazione dei titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. La Banca d´Italia provvede a inserire in via automatica le partite dei Bot sottoscritti in asta da regolare nel servizio di compensazione e liquidazione avente a oggetto strumenti finanziari con valuta pari a quella di regolamento. Sulla base delle assegnazioni, gli intermediari aggiudicatari accreditano i relativi importi sui conti intrattenuti con i sottoscrittori. Le richieste di acquisto - con un massimo di tre - dovranno pervenire alla Banca d´Italia, esclusivamente tramite la rete nazionale interbancaria, entro e non oltre le ore 11 del giorno 23 febbraio 2010, con l´osservanza delle modalità stabilite nel decreto di emissione. Si ricorda che in caso di malfunzionamento delle apparecchiature, che non consenta l´immissione dei messaggi nella rete, le richieste di partecipazione all´asta debbono essere inviate con modulo trasmesso via fax. Le richieste non pervenute entro il termine stabilito dal decreto di emissione non vengono prese in considerazione. Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già pervenute sono prese in considerazione solo se giunte entro il termine di cui sopra. Le richieste non possono essere più ritirate dopo il termine suddetto . Qualora le richieste di ciascun operatore, anche complessivamente, superino l´importo offerto dal Tesoro, esse verranno prese in considerazione a partire da quella con il rendimento più basso, fino a concorrenza dell´importo offerto, salvo quanto diversamente stabilito nel decreto di emissione. Gli operatori "Specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare al collocamento supplementare dei Bot semestrali, previsto in via automatica per il giorno 24 febbraio 2010. L´offerta della tranche supplementare è stabilita nella misura del 10% dell´ammontare nominale offerto nell´asta ordinaria. Tale percentuale rappresenta l´importo minimo offerto nel collocamento supplementare, che il Tesoro si riserva di aumentare dopo la chiusura dell´asta ordinaria, per soddisfare le esigenze di domanda espresse dagli operatori. In tale evenienza sarà emesso un comunicato stampa al riguardo. Gli "Specialisti" che non hanno partecipato all´asta ordinaria non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione avrà luogo al rendimento medio ponderato determinato nell´asta ordinaria. La procedura di collocamento supplementare seguirà le disposizioni contenute nel decreto di emissione. In particolare, le richieste di acquisto dovranno pervenire entro e non oltre le ore 15.30 del 24 febbraio 2010. La circolazione dei Bot al 15 febbraio 2010 era pari a 152.245,638 milioni di euro, di cui 3.500 milioni di euro trimestrali, 60.996,043 milioni di euro semestrali e 87.749,595 milioni di euro annuali.
 
   
   
EMISSIONE DI CCT E BTP FEBBRAIO 2010  
 
Roma, 24 febbraio 2010 - Il Mef comunica che verrà disposta, per il giorno 25 febbraio 2010, con regolamento 1º marzo 2010, l´emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti: - Certificati di Credito del Tesoro: decorrenza : 1º marzo 2010; prima tranche scadenza : 1º marzo 2017 tasso d´interesse semestrale lordo : pari al tasso di rendimento semestrale dei Bot a sei mesi relativo all´asta tenutasi alla fine del mese precedente la decorrenza della semestralità, maggiorato di uno spread di 0,15 punti percentuali; Isin : da attribuire - Buoni del Tesoro Poliennali: decorrenza : 15 dicembre 2009; quinta tranche scadenza : 15 dicembre 2012 tasso d´interesse annuo lordo : 2% Isin : It0004564636 decorrenza : 1º settembre 2009; undicesima tranche scadenza : 1º marzo 2020 tasso d´interesse annuo lordo : 4,25% Isin : It0004536949 Il meccanismo di collocamento utilizzato per i titoli di cui sopra sarà quello dell´asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa all´interno di un intervallo di emissione che sarà annunciato con successivo comunicato stampa. L´ammontare collocato sarà determinato escludendo le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500.000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno di un importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. L´importo minimo sottoscrivibile è di mille euro. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - nel termine previsto dal sottoindicato calendario - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione sarà reso noto mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i titoli assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei titoli assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione e con corresponsione dei dietimi d´interesse dal giorno successivo alla data di decorrenza della cedola in corso al giorno di regolamento. Agli operatori medesimi viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei buoni assegnati - pari allo: - 0,30% per i Cct 1º.3.2010/2017, - 0,20% per i Btp 2% 15.12.2009/2012, - 0,40% per i Btp 4,25% 1.9.2009/1.3.2020. Il pubblico potrà prenotare i titoli presso le suddette categorie di operatori nel termine previsto dal sottoindicato calendario; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai titoli assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione, nonché ai dietimi d´interesse dovuti; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente:
Cct scad. 1º.3.2017 Btp scad. 15.12.2012 Btp scad. 1.3.2020
Prenotazione da parte del pubblico entro il 24 febbraio 2010 24 febbraio 2010 24 febbraio 2010
Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del 25 febbraio 2010 25 febbraio 2010 25 febbraio 2010
Regolamento sottoscrizioni 1º marzo 2010 1º marzo 2010 1º marzo 2010
Dietimi d´interesse da corrispondere __ 76 __
Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti dei titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L´offerta della tranche supplementare è stabilita per un importo non superiore: - al 25% dell´ammontare nominale massimo offerto per i Cct 1º.3.2017, - al 10% dell´ammontare nominale massimo offerto per i Btp 15.12.2012, - al 10% dell´ammontare nominale massimo offerto per i Btp 1º.3.2020. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta della presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" alle assegnazioni supplementari vengono indicate nei rispettivi decreti recanti l´emissione dei titoli suddetti.
 
   
   
EMISSIONE DI CTZ FEBBRAIO 2010  
 
Roma, 24 febbraio 2010 - Il Mef dispone, per il giorno 23 febbraio 2010, con regolamento 26 febbraio 2010, l´emissione dei seguenti certificati di credito del Tesoro "zero coupon" (Ctz): decorrenza : 29 gennaio 2010; terza tranche scadenza : 29 febbraio 2012 importo nominale dell´emissione : 3.000 milioni di euro Isin : It0004572910 I certificati suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell´asta marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento ed escludendo le richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione"; ai fini della determinazione di quest´ultimo, non verranno prese in considerazione le offerte presentate a prezzi superiori al "prezzo massimo accoglibile", calcolato con le modalità riportate nel decreto di emissione. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extra comunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500.000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno dell´importo minimo di un millesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - entro le ore 11 del giorno sottoindicato - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. L´assegnazione dei certificati verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d´asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i certificati assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei certificati assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione. Agli operatori viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei certificati assegnati - pari allo 0,20%. Il pubblico potrà prenotare i certificati presso le suddette categorie di operatori nel giorno sottoindicato; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai certificati assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente: - prenotazione da parte del pubblico: entro il giorno 22 febbraio 2010; - presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del giorno 23 febbraio 2010; - regolamento sottoscrizione: il giorno 26 febbraio 2010. Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti di titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L´importo della tranche supplementare è stabilito nella misura massima del 10% dell´ammontare nominale offerto. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta relativa alla presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" all´assegnazione supplementare vengono indicate nel decreto recante l´emissione dei relativi titoli.  
   
   
COLLOCAMENTO TRAMITE ASTA DEL BTP€I 2019 INDICIZZATO ALL´INFLAZIONE DELL´AREA EURO  
 
Roma, 24 febbraio 2010 - Il Mef dispone, per il giorno 24 febbraio 2010, con regolamento 26 febbraio 2010, l´emissione dei seguenti Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all´Inflazione dell´Area Euro: - Btp€i decennali: decorrenza : 15 marzo 2008; diciottesima tranche scadenza : 15 settembre 2019 tasso d´interesse reale : 2,35% annuo, pagabile semestralmente ammontare nominale dell´emissione : da un minimo di 750 milioni di euro a un massimo di 1.250 milioni di euro Isin : It0004380546 Il meccanismo di collocamento utilizzato sarà quello dell´asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa all´interno del suddetto intervallo di emissione. L´ammontare collocato sarà determinato escludendo le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato. Per il resto, la procedura di collocamento si svolgerà seguendo le modalità tecniche e le convenzioni utilizzate nel collocamento dei Btp nominali. Il pubblico potrà prenotare i buoni entro il 23 febbraio 2010. Ogni operatore, entro le ore 11,00 del 24 febbraio 2010, potrà sottoporre attraverso la Rete Nazionale Interbancaria, fino ad un massimo di tre offerte, ciascuna di importo reale (non rivalutato sulla base del Coefficiente di Indicizzazione) non inferiore a 500.000 euro. I prezzi offerti, anche essi formulati in termini reali, dovranno differire tra loro per almeno un centesimo di euro. La Banca d´Italia, sulla base del Coefficiente di Indicizzazione riferito al giorno di regolamento, provvederà ad effettuare il calcolo dei controvalori relativi al capitale sottoscritto e ai dietimi da versare per il regolamento dei buoni sottoscritti in asta. Il regolamento avverrà due giorni lavorativi successivi al giorno di svolgimento dell´asta (T+2), il 26 febbraio 2010. Per i suddetti Btp€i, per i quali il 15 settembre u.S. È pervenuta a scadenza la terza cedola, i sottoscrittori dovranno corrispondere dietimi di interesse per 164 giorni. Agli operatori viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei buoni assegnati - pari allo 0,40%. Gli operatori Specialisti in titoli di Stato avranno la facoltà di partecipare al collocamento supplementare, il cui importo massimo sarà pari al 10% del quantitativo massimo offerto in asta, facendo pervenire le domande di sottoscrizione entro le ore 15,30 del giorno 25 febbraio 2010. Le modalità e condizioni per la partecipazione degli Specialisti alle assegnazioni supplementari vengono indicate nel decreto recante l´emissione dei titoli suddetti.  
   
   
CARTELLINO DI RICONOSCIMENTO: OBBLIGO PER I DIPENDENTI DELLA PA  
 
Roma, 24 febbraio 2010 - I dipendenti delle amministrazioni pubbliche che svolgono attività a contatto con il pubblico sono tenuti dal 13 febbraio scorso a rendere conoscibile il proprio nominativo mediante l´uso di cartellini identificativi o di targhe da apporre presso la postazione di lavoro. E´ quanto dispone la circolare esplicativa n.3 del 2010 del ministro Renato Brunetta indirizzata a tutte le amministrazioni centrali e periferiche che intende dare indicazioni più concrete sull´obbligo di identificazione introdotto dall´ art. 69 del decreto legislativo n. 150/2009 (Riforma della Pubblica Amministrazione) che persegue l´obiettivo di attuare la trasparenza nell´organizzazione e nell´attività delle pubbliche amministrazioni e comprende tutti i dipendenti pubblici “contrattualizzati”, mentre non riguarda direttamente il personale di cui all´art. 3 del d.Lgs n. 165 del 2001. La norma non si applica quindi ai magistrati e agli avvocati dello Stato, ai professori universitari, al personale appartenente alle forze armate e alle forze di polizia, al corpo nazionale dei vigili del fuoco, al personale delle carriere diplomatica e prefettizia e alle altre categorie che sono disciplinate dai propri ordinamenti. Ma rimane in ogni caso salva, anche in questi casi, la possibilità per le amministrazioni di adottare direttive e introdurre misure per consentire una rapida identificazione del personale a contatto con il pubblico, mediante cartellini e targhe, nel rispetto dei principi di non eccedenza e pertinenza relativi al trattamento dei dati personali. Le deroghe comunque, debbono essere indicate in decreti del Ministro per la pubblica amministrazione e l´innovazione, adottati su proposta del Ministro competente, ovvero, in relazione al personale delle amministrazioni pubbliche non statali, previa intesa in sede di Conferenza Stato-regioni o Stato-città e autonomie locali. Per quanto riguarda il concetto di attività con il pubblico - quella svolta in luogo pubblico e luogo aperto al pubblico nei confronti di un´utenza indistinta -, si legge nella circolare del ministro Brunetta, vale l´obbligo di identificazione per i dipendenti della pubblica amministrazione, e dal momento che la tipologia di funzioni e servizi svolti dalle pubbliche amministrazioni varia, l´individuazione delle attività rilevanti è rimessa alla valutazione di ciascuna amministrazione. A titolo esemplificativo, rientrano nel concetto in esame le attività svolte per il pubblico allo sportello o presso la postazione del dipendente, quelle svolte dall´ufficio relazioni con il pubblico, le attività di servizio nelle biblioteche aperte al pubblico, le attività svolte dagli addetti ai servizi di portierato nelle pubbliche amministrazioni, le attività del personale sanitario a contatto con il pubblico nelle strutture ospedaliere e sanitarie. Sulla scelta di adoperare cartellini identificativi o targhe da apporre presso la postazione di lavoro, la circolare lascia alle singole amministrazioni la scelta che sarà effettuata a seconda della tipologia di attività, fermo restando che possono essere adottate contemporaneamente entrambe le modalità e che non è tanto rilevante lo strumento di per sè quanto piuttosto il soddisfacimento dell´esigenza sottesa che è quello dell´identificazione dell´addetto. L´amministrazione può valutare se e quando attuare l´identificazione anche attraverso ulteriori elementi soprattutto in riferimento al ruolo del soggetto nell´ambito dell´organizzazione: posizione professionale, profilo, qualifica se dirigente, ufficio di appartenenza. Infine, la circolare indica che la disposizione dell´obbligo del cartellino si riferisce direttamente ai pubblici dipendenti. Le amministrazioni di appartenenza -viene chiarito- debbono da un lato diramare istruzioni operative, dall´altro fornire gli strumenti per l´identificazione ai dipendenti interessati, in modo che la norma venga attuata in maniera uniforme nell´ambito della stessa amministrazione. L´inosservanza della prescrizione verrà valutata secondo i criteri ordinari della responsabilità disciplinare con l´irrogazione delle sanzioni in relazione alle violazioni accertate.  
   
   
MISURE CAUTELARI CONTRO L´EVASIONE FISCALE, INDICAZIONI OPERATIVE  
 
Roma, 24 febbraio 2010 - L’agenzia delle Entrate, con la circolare n. 4/E del 15 febbraio 2010, dà nuovo impulso all’utilizzo delle misure cautelari adottabili per garantire la riscossione dei tributi evasi. Il contrasto all’evasione fiscale è alla base di alcuni recenti interventi legislativi: il decreto legge anticrisi, n. 185 del 2008, convertito nella legge n. 2/2009 e la legge n.102/2009. Con la circolare, l’Agenzia fornisce indicazioni operative per una corretta applicazione delle misure. Tra i chiarimenti, illustrati nel dettaglio dalla circolare: oggi le misure cautelari, iscrizione di ipoteca ed esecuzione, mediante ufficiale giudiziario, del sequestro conservativo, sono esperibili non solo sulle sanzioni ma anche sui tributi; inoltre è possibile ricorrere a questi strumenti anche quando il contribuente evita il contenzioso col fisco e definisce il rapporto tributario attraverso gli istituti di adesione ai contenuti del processo verbale di contestazione (Pvc) o dell’invito al contraddittorio, che non prevedono la prestazione di garanzie; quando ricorrano particolari e concrete ragioni si può ricorrere alle misure cautelari sia quando il contribuente è ancora in tempo per aderire ai contenuti di un verbale o di un invito, sia dopo che ha già aderito. L´agenzia delle Entrate può chiedere l´iscrizione dell´ipoteca sui beni del debitore e l´autorizzazione a procedere al sequestro conservativo anche a tutela dei crediti relativi alle imposte e agli interessi connessi ai processi verbali di constatazione. I presupposti per l’adozione delle misure cautelari sono: l’esistenza di un atto di contestazione, di un provvedimento di irrogazione di sanzione, di un avviso di accertamento, di un processo verbale di constatazione o di un atto di recupero, ritualmente notificati e dai quali si evinca l’attendibilità e sostenibilità della pretesa tributaria; il fondato timore, da parte dell’Ufficio, di perdere la garanzia del proprio credito. Questi presupposti devono sussistere congiuntamente affinché possa essere applicata la misura cautelare.  
   
   
AMMONTARE DI CCT E BTP IN EMISSIONE  
 
Roma, 24 febbraio 2010 - Il Mef, facendo seguito al comunicato stampa del 18 febbraio 2010, comunica l´ammontare dei Cct e dei Btp che verranno offerti nell´asta del prossimo 25 febbraio.. - Certificati di Credito del Tesoro . Decorrenza / scadenza: 1º marzo 2010/2017; prima tranche . Ammontare nominale dell´emissione:. Da un minimo di 3.000 milioni di euro a un massimo di 3.500 milioni di euro. - Buoni del Tesoro Poliennali . Decorrenza / scadenza: 15 dicembre 2009/2012; quinta tranche. Ammontare nominale dell´emissione:. Da un minimo di 2.500 milioni di euro a un massimo di 3.500 milioni di euro. Decorrenza / scadenza: 1º settembre 2009/1º marzo 2020; undicesima tranche. Ammontare nominale dell´emissione:. Da un minimo di 2.000 milioni di euro a un massimo di 3.000 milioni di euro.  
   
   
LOMBARDIA: PIANO TERRITORIALE CON REGOLE CERTE PER LO SVILUPPO  
 
 Milano, 24 febbraio 2010 - "Dopo più di trent´anni la Lombardia può contare su un Piano Territoriale Regionale che consente di guardare con maggiore responsabilità alla programmazione territorio. Una guida importante per lo sviluppo della nostra regione e per l´attività urbanistica di tutti i soggetti istituzionali lombardi. Un quadro di riferimento per il futuro che abbiamo saputo e voluto condividere con le associazioni ambientaliste, dal Wwf al Fai a Italia Nostra, e che punta a orientare lo sviluppo di Comuni e Province per limitare il consumo di nuovo territorio, conservare le aree libere e di interesse naturalistico e ambientale, favorendo il riutilizzo di aree dismesse e degradate". Lo ha sottolineato ieri l´assessore al Territorio e Urbanistica, nel corso di una conferenza stampa a chiusura di un ciclo di incontri sul Piano territoriale regionale, organizzati in tutte le province lombarde. "L´individuazione all´interno del Ptr delle aree prioritarie per la valorizzazione delle biodiversità - ha ricordato l´assessore - è stato un lavoro frutto della collaborazione avuta con le associazioni ambientaliste. Un metodo di confronto finalizzato a tutelare, grazie al contributo di tutti, il patrimonio territoriale e identitario lombardo, che dovrà essere seguito sempre di più nella prossima legislatura". "In futuro - ha proseguito l´assessore - la Lombardia dovrà saper coniugare la qualità della vita, per chi sceglie di abitare qui, con lo sviluppo di un territorio che, per la presenza di imprese, è storicamente trainante per l´intero paese". Tra le linee guida principali previste dal Ptr figurano, infatti, il recupero delle vecchie aree industriali abbandonate o sottoutilizzate, la tutela e la valorizzazione del sistema delle aree verdi e di interesse naturalistico della Lombardia, la difesa dei laghi lombardi dal rischio cementificazione e dal degrado delle sponde, la sicurezza dei fiumi (esondazioni) e delle zone montane (dissesti idrogeologici), l´inserimento "coerente" delle nuove grandi infrastrutture per la mobilità con l´ambiente, le esigenze delle comunità locali e le caratteristiche del paesaggio, il collegamento dei percorsi ciclabili con gli itinerari internazionali, anche in relazione alla valorizzazione dei Navigli, grande patrimonio dell´identità lombarda. "L´impegno - ha osservato l´assessore - è rendere ogni intervento sul territorio attento e coerente con le caratteristiche del paesaggio, evitando il consumo di nuovo territorio. Basta con le iniziative tampone realizzate fino a oggi in mancanza di una pianificazione urbanistica coerente e condivisa: i paesaggi lombardi devono essere al centro della responsabilità di pianificazione degli enti locali, nel segno di una nuova collaborazione tra Regione e Comuni, anche in vista di Expo 2015, occasione di rilancio per la qualità degli spazi urbani".  
   
   
FIRMATO A BERGAMO L´ACCORDO QUADRO DI SVILUPPO TERRITORIALE DA 3,8 MLD  
 
Bergamo, 24 febbraio 2010 - Quasi 100 progetti per 3,8 miliardi di euro, inclusa la quota parte bergamasca di grandi opere sovraprovinciali come la Pedemontana (4,5 miliardi complessivi), la Brebemi (1,7) e l´Alta Velocità ferroviaria (2,2). Sono gli importi di maggior rilievo che caratterizzano l´Atto integrativo dell´Accordo quadro di sviluppo territoriale (Aqst) per Bergamo, firmato oggi al Centro Congressi Giovanni Xxiii. L´intesa è stata siglata dai presidenti della Regione Lombardia e della Provincia di Bergamo dal sindaco della città Franco Tentorio, dal presidente della Camera di Commercio, Roberto Sestini, dal rappresentante delle 5 Comunità montane orobiche (Valle Brembana, Seriana, Laghi Bergamaschi, Scalve e Imagna), Alberto Mazzoleni, dal rettore dell´Università, Stefano Paleari e da mons. Maurizio Gervasoni, rappresentante della Diocesi, presente anche il sottosegretario alla Presidenza della Regione per l´attuazione del programma e il sottosegretario con delega ai rapporti con gli Enti Locali. Il presidente della Lombardia, dopo aver espresso particolare apprezzamento per il positivo esito raggiunto con il metodo del dialogo e del confronto istituzionale, ha sottolineato l´importanza di "fare squadra" per dare la giusta spinta allo sviluppo del territorio di Bergamo. "Compito degli amministratori pubblici - ha detto il presidente - è lavorare bene insieme, per il bene comune, impiegando al meglio le risorse che i cittadini ci affidano: è il metodo Lombardia, apprezzato dai lombardi, che ha consentito alla nostra Regione di potersi inserire a pieno titolo tra le 15 regioni più dinamiche del mondo" "L´accordo che mette in campo 3,8 miliardi di investimenti - ha continuato il presidente della regione - contiene progetti destinati al rilancio della competitività del territorio di Bergamo in un momento economico in cui si percepisce ancora la coda della crisi internazionale ma, proprio per questo, servono gesti di coraggio per andare contro la crisi". "L´intesa sottoscritta oggi rappresenta un momento fondamentale di coordinamento tra le istituzioni bergamasche, che condividono un percorso comune nell´interesse dei nostri concittadini, ha commentato il sottosegretario alla Presidenza. La Regione ha dimostrato una vera politica di sussidiarietà nei confronti della realtà bergamasca, intervenendo non solo in base ai suoi bisogni, ma anche puntando sulla futura innovazione. Oggi parliamo di un patto tra le istituzioni territoriali per la realizzazione di una Bergamo più libera di crescere, più al centro dell´Europa, più consapevole della propria forza". Ed ecco, raggruppati per grandi aree, alcuni dei più significativi progetti compresi nei tre elenchi dell´Aqst. Infrastrutture - Due grosse novità: una dipende dai progetti avviati di Pedemontana e Brebemi e si tratta dell´interconnessione tra queste due grandi arterie tra Osio e Treviglio (158 milioni). L´altra corrisponde al grande sviluppo dell´aeroporto di Orio al Serio e consiste nel collegamento su ferro tra la città e lo scalo (170 milioni). Tra gli interventi più significativi vi è certamente Tramvia delle Valli - Linea 1, Valle Seriana, nel sedime della vecchia linea ferroviaria dismessa (136 milioni cui vanno aggiunti altri 20 per interventi di impatto mobilità sostenibile). Si affaccia anche il progetto per la Linea 2, Valle Brembana (costo 191 milioni). Altro progetto avanzato e finanziato (77 milioni di euro) è l´interporto di Montello per favorire il trasporto merci su rotaia. Per la Tangenziale Sud il finanziamento è di 150 milioni (conclusione prevista per il 2014). La variante di Zogno è un´altra opera importante per la Val Brembana e non solo (costo 61,4 milioni). Quattro milioni e 600.000 euro sono invece destinati alla ristrutturazione della stazione ferroviaria di Bergamo. Turismo - Tra gli interventi già previsti per lo sviluppo del settore turistico di montagna, il più importante riguarda la riqualificazione e valorizzazione delle strutture termali di San Pellegrino (140 milioni), da cui si attende anche un rilancio economico e occupazionale significativo in Val Brembana, tramite l´utilizzo sinergico delle strutture del Casinò, del Grand Hotel e delle Terme. Altri progetti riguardano la segnaletica dei musei (quasi un milione) e della ciclovia (un altro milione circa). Per lo sviluppo dei comparti sciistici sono stati stanziati oltre 60 milioni con 3 specifici accordi, ricompresi in questo Aqst. Riguardano la Valle Brembana e la Valle Seriana/val di Scalve, con un progetto innovativo integrato che vuole valorizzare le stazioni sciistiche inserite nel comprensorio con collegamenti diretti tra le diverse località. Completano il quadro gli interventi previsti per il polo della Cultura e del Lusso di Azzano San Paolo (148 mila mq di galleria con i più prestigiosi marchi dell´abbigliamento e un padiglione dedicato al futuro Planetario) e il Parco Minitalia, con il rilancio della cittadella con nuove strutture alberghiere che faranno di questa realizzazione la più importante struttura attrattiva in Lombardia. Beni Culturali - Importanti ricadute sul turismo hanno anche il recupero dell´Accademia Carrara (5 milioni), il restauro dell´Abbazia benedettina di San Paolo d´Argon (12 milioni di euro, fine lavori prevista per 2011), il Monastero di Astino, un capolavoro poco conosciuto ma di straordinario valore artistico e architettonico, il Teatro sociale (10 milioni), il Teatro Donizetti (21 milioni, a primavera 2011), il Politecnico delle Arti (ex centrale elettrica di Via Daste e Spalanca, 4,7 milioni, dicembre 2013). Sport - Il principale progetto riguarda la Cittadella dello Sport (Palatenda, via Monte Gleno, 1 milione per primo lotto, costo totale 4 milioni). Ambiente - In materia ambientale spicca la realizzazione del Bosco in città a Bergamo, con investimenti per 12 milioni. Welfare - Per il settore welfare, Aler Bergamo, nell´area interessata dalla realizzazione del Palatenda, finanzierà con 8 milioni un pensionato studentesco di cui è già stato predisposto il progetto definitivo. Ma non mancano progetti per l´accoglienza delle donne in difficoltà e per i ragazzi autistici. Il cosiddetto "nuovo Gleno" (Residenza socio-assistenziale per anziani e strutture specialistiche annesse) beneficia di progetti per 34,3 milioni. Né si può dimenticare il nuovo ospedale (340 milioni).Di particolare rilievo, così come ben evidenziato dal sindaco di Bergamo, anche il Contratto di Quartiere di Grumello al Piano, che consentirà la realizzazione di 70 alloggi a canone moderato e interventi di housing sociale. Altre Opere - Per la nuova sede dell´Accademia e del reparto territoriale della Guardia di Finanza sono in campo 245 milioni. Cinquanta milioni sono per la nuova sede della Provincia. Altri 13 milioni sono per la ristrutturazione dell´ex collegio Baroni in via Pignolo. Infine 1,5 milioni serviranno a completare la rete della banda larga nella provincia. In prospettiva anche la realizzazione, cui ha fatto cenno il sindaco di Bergamo, della Nuova Scuola per la Magistratura, che garantirà al capoluogo orobico tra le 35 e le 40 mila presenze annue con conseguente incremento dei flussi turistici e delle attività commerciali.  
   
   
ELEZIONI 2010, DA IERI TUTTE LE NOTIZIE ON LINE SUL SITO DELLA REGIONE CAMPANIA  
 
Napoli, 24 febbraio 2010 - E´ da ieri on line il sito "Speciale elezioni 2010", a cura del Servizio Informazione on line, Multimedia e Comunicazione Integrata del Settore Stampa della Giunta regionale della Campania. Attraverso il sito verrà fornita un´informazione completa e tempestiva sull´intero procedimento elettorale per le elezioni del presidente della Giunta e del Consiglio regionale della Campania, che si terranno i prossimi 28 e 29 marzo. All´indirizzo web http://redazione.Regione.campania.it/elezioni2010  è disponibile un unico punto di accesso alle principali sezioni informative riguardanti le elezioni regionali 2010. In particolare, è possibile: scaricare la modulistica e le relative istruzioni per partiti e movimenti politici e per gli uffici comunali; consultare la documentazione più significativa ed una raccolta sistematica delle norme in materia di elezioni regionali; ottenere le informazioni utili al corretto esercizio del diritto di voto, anche attraverso prodotti multimediali (video) di prossima pubblicazione; consultare l´elenco delle candidature alla carica di presidente della Giunta e le liste di candidati alla carica di consigliere regionale (a seguito della relativa ufficializzazione che avverrà nei prossimi giorni); consultare, in tempo reale, tutti i risultati ufficiosi delle elezioni regionali 2010 in Campania, relativamente all´affluenza alle urne, all´elezione del presidente della Giunta regionale ed ai voti ottenuti dalle liste e dai candidati.  
   
   
UE: FVG SUCCESSO DEL PROGRAMMA ITALIA-SLOVENIA  
 
Trieste, 24 febbraio 2010 - Saranno pubblicate entro marzo, sul Bollettino Ufficiale della Regione (Bur), le graduatorie delle domande presentate in base al nuovo bando per i progetti strategici del Programma transfrontaliero Italia-slovenia. A disposizione ci sono oltre 41 milioni di euro di fondi dell´Unione europea. Subito dopo, a metà del 2010, saranno pronte anche le graduatorie sul nuovo bando per i progetti cosiddetti standard, di più piccola dimensione, con risorse disponibili per ulteriori 60 milioni di euro. A fare il punto sull´attuazione del Programma europeo Italia-slovenia 2007-2013, in un incontro con la stampa che si è svolto a Trieste, è stata ieri Federica Seganti, assessore regionale alle Relazioni internazionali e comunitarie. "Dopo una fase di avvio obiettivamente difficile - ha detto l´assessore Seganti - nell´ultimo anno, grazie alla collaborazione con il partner sloveno, siamo riusciti a recuperare il tempo perduto. Lo sforzo che abbiamo compiuto ha dato i suoi frutti, in termini di attività svolte e di procedure attivate". Per i progetti strategici sono state presentate 71 domande, che coinvolgono 839 soggetti diversi, di cui il 42 per cento sloveni, il 58 per cento italiani (oltre al Friuli Venezia Giulia, il Programma si estende a Veneto ed Emilia-romagna). I soggetti della regione sono 251. Per quanto riguarda invece i progetti standard, le domande raccolte sono state 253, con oltre 2 mila soggetti interessati ai fondi dell´Unione europea. "L´elevato numero di domande presentate - ha aggiunto l´assessore Seganti - dimostra la capacità di progettazione dei territori coinvolti ma anche la forte attesa per le risorse europee, nel momento in cui la crisi si fa maggiormente sentire. I risultati ottenuti sono assolutamente soddisfacenti". Si calcola che le ricadute finanziarie di questa fase del Programma europeo andranno per il 55 per cento all´Italia e per il 45 alla Slovenia. Della parte italiana, quasi la metà (48 per cento) resterà in Friuli Venezia Giulia. I progetti riguardano tre principali "assi" di intervento: Ambiente, trasporti e integrazione territoriale sostenibile; Competitività e società basata sulla conoscenza; Integrazione sociale. I temi proposti per la cooperazione transfrontaliera dai soggetti che hanno presentato la domanda riguardano, per esempio, la tutela del Carso, il trasporto passeggeri, la collaborazione nel campo della salute. Per i soggetti del Friuli Venezia Giulia la Regione ha deciso di anticipare, con fondi propri, il 30 per cento della somma. Questo permetterà di immettere nel sistema regionale entro il 2010 una cifra di circa 3 milioni di euro per progetti di importanza strategica, con un effetto moltiplicatore nel tessuto economico. Del Programma Italia-slovenia 2007-2013 restano a disposizione altri 27,3 milioni di euro, che saranno assegnati con bandi in fase di definizione. Sono già stati individuati, comunque, gli indirizzi principali: 22 milioni saranno destinati alle "risorse per il confine terrestre", e riservati a progetti di collaborazione tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia; i restanti 5,3 andranno al fondo piccoli progetti.  
   
   
SARDEGNA: BANCA DATI CONTI PUBBLICI TERRITORIALI  
 
Cagliari, 24 febbraio 2010 - La Banca Dati Conti Pubblici Territoriali (Cpt) è il risultato di un progetto finalizzato alla misurazione dei flussi finanziari sul territorio. Attraverso i Cpt è possibile avere informazioni circa il complesso delle entrate e delle spese (correnti e in conto capitale) delle amministrazioni pubbliche nei singoli territori regionali. La Banca Dati fa parte del Sistema Statistico Nazionale (Sistan), ha disponibilità di dati a partire dal 1996 e presenta caratteristiche di completezza, flessibilità e dettaglio territoriale. La Banca Dati Cpt è oggi in grado di fornire, con frequenza annuale, dati con un ritardo temporale di circa 12-18 mesi rispetto al periodo di riferimento delle informazioni. Per saperne di più sul progetto, puoi visitare il sito del Ministero dello Sviluppo economico; Normativa di riferimento: Allegato 1 alla Delibera Cipe n. 36 del 3 maggio 2002 [file.Pdf]; Delibera Cipe n. 1/2006 [file.Pdf]; Delibera Cipe n. 19/2008 [file.Pdf]; Art. 4, comma 1, Legge Regionale 21 aprile 2005, n. 7;; Art. 28, comma 2, Legge regionale 2 agosto 2006, n. 11;. I referenti - I Conti Pubblici Territoriali sono prodotti da una Unità Tecnica Centrale, operante nell´ambito dell’Unità di valutazione degli investimenti pubblici del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica, e da 21 Nuclei operativi presso ciascuna Regione. Nella Regione Sardegna, il Nucleo Conti Pubblici Territoriali è incardinato presso il Servizio Bilancio ed è costituito da: Francesca Piras; Simone Puddu ; Susanna Massa; Elisabetta Mallus; Antonio Cambus; Silvano Castangia; Elena Serreli; Sebastiano Dore; Cosa rileva - I Conti Pubblici Territoriali producono informazioni con riferimento a due universi: - la Pubblica Amministrazione - il Settore Pubblico Allargato. L’analisi dei dati può essere effettuata anche secondo una articolazione flessibile per svariati sub-aggregati relativi a: macro-aree (Nord, Centro, Sud) e regioni amministrative, classificazioni settoriali [file.Pdf];, categorie economiche [file.Pdf]; La Pubblica Amministrazione - La definizione adottata per la Pubblica Amministrazione (Pa) coincide fondamentalmente con quella della contabilità pubblica italiana ed è costituita da enti che, in prevalenza, producono servizi non destinabili alla vendita. Del settore Pa fanno parte: Amministrazioni Pubbliche Centrali: - Stato; Anas; Enti di Previdenza; Altri Enti dell’Amministrazione Centrale; Equitalia. Amministrazioni Pubbliche decentrale: Regioni e Province Autonome; Enti Dipendenti dalle Regioni; Asl, Ospedali e Ircss; Province e città metropolitane; Amministrazioni Comunali; Comunità Montane e Unioni di Comuni; Camere di Commercio, Industria e Artigianato; Università; Enti Dipendenti da Amministrazioni Locali; Autorità e Enti Portuali; - Parchi Nazionali. Il Settore Pubblico Allargato - Il Settore Pubblico Allargato (Spa) è costituito, in aggiunta alla Pa, da un Settore Extra Pa (con enti sia a livello centrale che locale) che produce servizi di pubblica utilità. Il Settore Extra Pa a livello centrale è costituito dalle Imprese Pubbliche Nazionali (Ipn), include quindi tutte le imprese partecipate dallo Stato che, già attualmente o in prospettiva, presentano flussi finanziari significativi, con particolare riferimento alle spese in conto capitale. Il Settore Extra Pa a livello locale è costituito dalle Imprese Pubbliche Locali e conta, ad oggi, oltre 3500 unità. È formato da enti rilevati capillarmente sul territorio dai Nuclei Regionali Cpt e non considerati in modo organico da alcuna altra fonte statistica. Del Spa fanno parte: - Imprese Pubbliche Nazionali (Ipn): Aziende dei Monopoli di Stato; Cassa Depositi e Prestiti; Enel; Poste Italiane Spa; Ferrovie dello Stato; Eni; Aci; Aziende ex Iri; Enav; Gestore Servizi Elettrici; Terna Rete Elettrica Nazionale; Italia Lavoro; Società Gestione Impianti Idrici; Società Gestione Impianti Nucleari; Società Italiana per le Imprese all’Estero; Sviluppo Italia. - Imprese Pubbliche Locali (Ipl): Consorzi e Forme Associative di Enti Locali; Aziende e Istituzioni Locali; Società e Fondazioni Partecipate. Il riparto territoriale dei flussi (regionalizzazione) - Solo in casi molto limitati gli enti rilevati dispongono di una precisa articolazione territoriale dei loro dati contabili, si rende pertanto necessaria l’elaborazione di criteri di riparto per disaggregare territorialmente i dati nazionali delle diverse voci economiche presenti nei bilanci. Tali criteri differiscono per l’entrata e per la spesa e sono illustrati nella guida metodologica. Consulta le pagine del sito del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica del Ministero dello Sviluppo economico: Guida metodologica; Gli Enti rilevati da noi Universo di riferimento 2008 [file.Pdf]; Gli Enti rilevati dal Nucleo Centrale - Stato; Patrimonio dello Stato; Spa; Anas; Enti di Previdenza; Altri Enti dell’Amministrazione Centrale; Asl, Ospedalieri e Irccs; Province e città metropolitane; Amministrazioni Comunali; Comunità montane e altre unioni di enti locali Università; Imprese Pubbliche Nazionali (Ipn): Azienda dei Monopoli di Stato; Cassa Depositi e Prestiti; Ente Tabacchi Italiani; Enel; Poste Italiane Spa Ferrovie dello Stato Eni Aci Aziende ex Iri Enav Grtn Infrastrutture Spa Italia Lavoro Simest Sogesid Sogin Sviluppo Italia. La natura del dato - La banca dati dei Conti Pubblici Territoriali ricostruisce, per ciascun soggetto appartenente al Settore Pubblico Allargato, flussi di spesa e di entrata a livello regionale sulla base dei bilanci consuntivi dell’ente stesso. La natura del dato Cpt è, quindi, di tipo finanziario: i flussi rilevati sono infatti articolati secondo una ripartizione per voce economica che riprende quella adottata nella compilazione dei bilanci degli enti pubblici che adottano il criterio della contabilità finanziaria, ricostruendo un quadro esaustivo di tutte quelle operazioni, messe in atto da ciascun ente, che generano movimenti monetari. Per tutti quegli enti che appartengono all’universo Cpt e che adottano una contabilità di tipo economico si procede ad un’analisi dei bilanci finalizzata alla trasformazione dei costi in entrate e uscite monetarie. Le fonti informative Fonti informative della banca dati Cpt [file.Pdf]; Come rileviamo i dati - Per gli enti rilevati direttamente si procede tramite l’analisi dei conti consuntivi (enti in contabilità finanziaria) e dei bilanci d’esercizio (enti in contabilità economica), secondo le indicazioni riportate nella guida metodologica. I dati vengo rilevati direttamente dal Nucleo Regionale secondo le classificazioni riportate nelle schede allegate. Consulta le pagine del sito del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica del Ministero dello Sviluppo economico: Guida metodologica; Gli schemi di rilevazione Schede di Entrate e Uscite [file.Zip di .Xls]; I nostri dati - Consulta le pagine del sito del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica del Ministero dello Sviluppo economico: I nostri dati; Materiale disponibile - L´italia secondo i Conti Pubblici Territoriali (Cpt). I flussi finanziari pubblici nella Regione Sardegna. 2008 (aggiornato con i dati definitivi 2006) [file.Pdf]; - L´italia secondo i Conti Pubblici Territoriali (Cpt). I flussi finanziari pubblici nella Regione Sardegna. 2009 (aggiornato con i dati definitivi 2007) [file.Pdf]; - Atti del Convegno del 26 giugno 2008 [file.Zip]; - Altri interventi del Nucleo [file.Zip];  
   
   
POR CALABRIA, IL PRESIDENTE LOIERO CONVOCA RIUNIONI CON IL PARTENARIATO ECONOMICO, SOCIALE E ISTITUZIONALE  
 
Reggio Calabria, 24 febbraio 2010 - Lo stato di attuazione della Programmazione regionale unitaria per i periodi 2000-2006 e 2007-2013 è al centro di una “due giorni” di dibattito con il partenariato economico, sociale e istituzionale convocata dal presidente della Regione Agazio Loiero per i prossimi giovedì 25 e venerdì 26 febbraio al Centro agroalimentare di Lamezia Terme. Gli incontri sono stati programmati in vista dell’imminente chiusura dell’attuale legislatura regionale, nello spirito di trasparenza e collaborazione che ha improntato il comune e importante lavoro di questi anni. L’agenda dei lavori dell’appuntamento di giovedì 25, che avrà inizio alle ore 9,30 e si concluderà alle 13,30, è incentrata sul Por Calabria 2000-2006 e sull’Intesa istituzionale e Accordi di Programma quadro relativamente al quadro generale delle risorse Fas programmate, impegnate e spese al 31 dicembre 2009; allo stato di attuazione degli Apq al 31 dicembre 2010; alla situazione dei rientri finanziari a seguito della Accordo stato-Regioni del 14 febbraio 2009; ai definanziamenti , per il periodo, 2000-2006, per mancata aggiudicazione delle operazioni nei tempi previsti dalla normativa vigente e, infine, alle misure adottate per l’accelerazione della spesa. L’agenda dei lavori dell’incontro di venerdì 26, che inizierà alle ore 15 e si concluderà alle ore 19, riguarda lo stato di attuazione al 31 dicembre 2009 del Por Calabria Fesr 2007-2013. Si discuterà, tra l’altro, sullo stato di implementazione dei sistemi e delle strutture per la gestione , il controllo e la valutazione del programma operativo, delle Strutture di assistenza tecnica e dei Piani di settore; sulla presentazione dei bandi di gara e degli avvisi pubblici già pubblicati del programma operativo e di quelli in calendario; sullo stato di attuazione dei Piani strategici e dei Progetti integrati di sviluppo delle aree urbane, della programmazione della progettazione integrata territoriale, dei progetti integrati di sviluppo regionale, del Piano di comunicazione, del Piano delle valutazioni, delle previsioni di impegni, pagamenti e spesa certificata al 31 marzo e al 31 dicembre 2010. Si affronterà, inoltre, il Par Calabria 2007-2013 con l’illustrazione delle principali tappe per la predisposizione e la presentazione al Cipe del programma attuativo; con la presentazione del Programma attuativo relativo all’integrazione con il Por Calabria Fesr 2007-2013, alla concentrazione delle risorse, assi e settori prioritari, al piano finanziario e all’azione cardine; con l’esposizione dello stato e criticità dell’iter di approvazione del programma attuativo da parte del Cipe e dei rischi connessi ai ritardi nell’autorizzazione.  
   
   
OPERE PUBBLICHE, FINANZIATI 159 PROGETTI DEI COMUNI DELLA CAMPANIA  
 
Napoli, 24 febbraio 2010 - Sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania di ieri, 22 febbraio scorso, è stato pubblicato un decreto dell’Area Bilancio, con il quale vengono assegnati 270 milioni di euro a 159 progetti per opere pubbliche presentati dai Comuni della Campania in attuazione delle Leggi finanziarie regionali 2009 e 2010. I progetti ammessi al finanziamento sono 54 per 89 milioni di euro per la provincia di Salerno, 40 per 69 milioni di euro per la provincia di Avellino, 24 per 43 milioni per la provincia di Caserta, 21 progetti per 34 milioni per la provincia di Napoli e 20 per 36 milioni per la provincia di Benevento. A seguito dell’avviso pubblico, emanato nel giugno 2009, sono stati presentati e candidati al finanziamento 390 progetti per un importo complessivo pari a circa 433 milioni di euro, in notevole parte provenienti da Comuni con popolazione inferiore a 50 mila abitanti. Dei progetti presentati, 131 non stati ritenuti ammissibili per mancanza dei requisiti previsti nell’avviso pubblico; dei 259 ritenuti ammissibili, 159 con i più alti punteggi in graduatoria sono stati approvati come finanziabili, mentre i 100 residui tra gli ammissibili potranno in parte essere finanziati in seguito con le eventuali economie di spesa risultanti dalle gare d’appalto dei primi 159. I progetti approvati e finanziati con 270 milioni riguardano opere pubbliche per lo sviluppo di attività turistiche, per il recupero di beni culturali, per la riqualificazione dei centri abitati, per edilizia scolastica e per nuovi impianti sportivi.  
   
   
A PALAZZO MEDICI TUTTE LE OPPORTUNITÀ D’INVESTIMENTO IN TUNISIA. SI PARLERÀ ANCHE DI UN COLLEGAMENTO AEREO DIRETTO DA FIRENZE OGGI UN TAVOLO DI COOPERAZIONE DECENTRATA: IN PROVINCIA UN WORKSHOP DEDICATO ALLE IMPRESE. AI LAVORI È PREVISTA LA PRESENZA DI UN RAPPRESENTANTE DEL GOVERNO TUNISINO  
 
 Firenze, 24 febbraio 2010 - Una giornata dedicata al Tavolo di cooperazione decentrata con la Tunisia. L’iniziativa si svolge oggi mercoledì 24 febbraio, dalle ore 10 alle 13, nella Sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi, in via Cavour 1 (Firenze) alla presenza di un rappresentante del Governo tunisino. Nel corso dei lavori saranno illustrati gli strumenti finanziari della cooperazione italo-tunisina e le opportunità di investimento per le imprese. Nel corso dei lavori si parlerà anche dei settori strategici che possono essere interessati alle operazioni con la Tunisia e della linea di credito agevolato concessa alle Pmi tunisine dal Ministero degli Affari Esteri italiano, affinché acquistino beni e servizi da fornitori italiani. Tra gli argomenti in discussione anche l’ipotesi di collegamento aereo diretto da Firenze. Tra i relatori: Abdelhamid Triki, Segretario di Stato del Governo Tunisino. Andrea Barducci, Presidente della Provincia di Firenze; Claudio Martini, Presidente della Regione Toscana; Dario Nardella, Vicesindaco di Firenze; Gualserio Zamperini, Console Onorario Repubblica Tunisina a Firenze; Habib Achour, Ambasciatore della Repubblica Tunisina a Roma, Marcello Fondi, del Ministero degli Affari Esteri; Nabil Chettaoui, Presidente Tunisair; Michele Legnaioli, Presidente Aeroporto di Firenze.  
   
   
ENTI LOCALI E FEDERALISMO: AVVIATI IN SICILIA TRE TAVOLI CON I COMUNI  
 
Palermo, 24 febbraio 2010 - Tre tavoli tecnici permanenti tra l´assessorato regionale dell´Economia e l´Anci Sicilia per avviare un confronto sui criteri di trasferimento dei fondi regionali agli Enti Locali, sugli Ato rifiuti e sul patto di stabilita´. Questo lo strumento operativo istituito dal vicepresidente della Regione siciliana con delega all´Economia, Michele Cimino, dopo un incontro con Roberto Visentin, presidente dell´Anci Sicilia, i sindaci dei Comuni di San Giuseppe Jato e Campobello di Licata, Giuseppe Similia e Michele Termini, e il segretario generale dell´Anci, Mario Alvano. "La concertazione e´ uno strumento fondamentale - ha detto Cimino - per risolvere concretamente emergenze e problemi quotidiani dei comuni. Tra questi l´accesso ai fondi europei per far in modo che anche gli enti locali più piccoli possano usufruirne. Il tavolo sara´ lo strumento indispensabile per avviare un reale processo di federalismo fiscale".  
   
   
OBIETTIVI, PROGRAMMI, ATTIVITÀ E METODI DEL CENTRO PER IL LIBRO E LA LETTURA  
 
Roma, 24 febbraio 2010 - Alla presenza del Ministro dei Beni e attività culturali, Sandro Bondi, del Ministro dell´Istruzione, Università e Ricerca, Mariastella Gelmini, del Ministro della Gioventù, Giorgia Meloni e del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti, sono stati presentati il 17 febbraio 2010 a Roma, nel corso di una conferenza stampa, gli obiettivi, i programmi, le attività e i metodi per il primo triennio del “Centro per il Libro e la Lettura”. Queste le finalità del “Centro”, istituito dal Ministero per i Beni e le Attività culturali: accrescere la cultura del libro e la diffusione della lettura in Italia; promuovere gli autori italiani anche all’estero. La parola d’ordine dei progetti per il prossimo triennio è: “policentrismo”. Il Centro è uno ma le funzioni si articolano su tutto il territorio nazionale; oltre a Roma, Milano sarà il centro dei rapporti con gli editori; Torino sarà il centro per le istituzioni e gli approfondimenti culturali. Le attività in programma si svilupperanno principalmente in città non capoluogo di provincia, coinvolgendo tutte le strutture culturali di ogni singola realtà territoriale. Sono tre i programmi finalizzati ad aumentare il numero di lettori e a favorire l’intensificazione della lettura nelle fasce più deboli (A); due i programmi per promuovere la cultura del libro (B), mentre altri due programmi integreranno le attività ordinarie già svolte dal Centro (C). A) - Il programma 1, triennale, vuole essere una procedura sperimentale, quasi un laboratorio di ricerca. (Il primo anno sarà dedicato alla scelta del campione, alla costituzione dei gruppi di intervento, ai collegamenti con le Università; il secondo anno sarà occupato dall’attuazione delle singole iniziative; il terzo anno servirà alla valutazione degli esiti ed alla costruzione di un modello di cui si verificherà il funzionamento). Il “focus” di questo programma sarà costituito da bambini e ragazzi di età inferiore ai 14 anni. Il programma 2 mira a conferire al libro un valore socialmente apprezzabile; prevede la donazione gratuita di libri di buona qualità (eliminati dagli editori) alle situazione più svantaggiate (p. Es., ospedali, case per anziani, carceri, biblioteche di piccoli centri ecc.). Sarà effettuato un censimento per le disponibilità librarie ed un censimento delle donazioni (per avere l’esatta corrispondenza fra i due insiemi). Il programma 3 prevede una settimana dedicata ad una campagna di comunicazione (che culminerà nella giornata di domenica 23 maggio), per invitare tutti a donare un libro a coloro cui si vuol bene. Il programma, come un appuntamento fiso, durerà nel tempo (almeno per cinque anni). B) Programma 4 – per dare agli autori e alle opere italiane quella presenza internazionale che attualmente non hanno, mediante il finanziamento della traduzione di libri italiani all’estero, in presenza di un concreto contratto di un casa editrice straniera. Programma 5 – con l’obiettivo di fare dell’Italia la sede internazionalmente riconosciuta di riflessione e di elaborazione sulla cultura del libro. C) Programma 6 – per attuare una rilevazione dell’acquisto reale dei libri da parte delle famiglie italiane, fondate su dati reali di acquisto, integrati con Nielsen Bookscan/rilevazione delle vendite e con i dati del fatturato mensile delle case editrici. Programma 7 – in base al quale il “Centro per il Libro e la Lettura” diventerà un punto di riferimento per rappresentare gli interessi del mondo dei libri nelle sedi istituzionali, con riguardo anche ai provvedimenti legislativi (perequazione Iva tra libri e quotidiani e periodici; perequazione Iva tra libri cartacei e libri elettronici ecc.).  
   
   
UN PRESTITO ALLE AZIENDE PER PAGARE GLI STIPENDI PER UN ANNO NESSUN POSTO DI LAVORO DOVRÀ PERÒ ESSERE TAGLIATO LA NUOVA MISURA, CONTRO LA CRISI, PARTIRÀ A METÀ MARZO. DOMANDE IN BANCA E A FIDI TOSCANA  
 
Firenze, 24 febbraio 2010 - Un prestito per assicurare gli stipendi per dodici mesi, a patto di non tagliare nemmeno un posto di lavoro per un anno. Le piccole e medie aziende toscane in momentanea difficoltà, a corto di liquidi ma tutto sommato in buona salute e, come si dice in gergo, con “buoni fondamentali”, potranno richiedere il finanziamento in banca. A garantirlo, gratuitamente, ci penserà la Regione attraverso Fidi Toscana, la finanziaria di cui detiene il 40 per cento di azioni. In Italia è il primo provvedimento del genere. L´accordo con le banche c´è già. Ieri il presidente della Toscana e l´assessore al bilancio e alle finanze hanno illustrato la misura a sindacati, associazioni di categoria, Camere di commercio e Province. Lunedì il provvedimento andrà in giunta e a metà marzo sarà operativo. Con un doppio beneficio, ha sottolineato il presidente: per le aziende e per i lavoratori. In un anno prestiti per 576 milioni - Finora la Regione Toscana aveva riposto alla crisi garantendo alle imprese prestiti per far fronte ad una carenza di liquidità dovuta ad investimenti fatti negli ultimi tre anni, per acquistare nuove scorte, per trasformare debiti da breve a medio o lungo termine, per estinguere prestiti , più onerosi, accesi in passato ma anche per nuovi investimenti. Con i 60 milioni messi in campo dalla Regione da febbraio dell´anno scorso – e capaci di garantire finanziamenti per oltre un miliardo di euro – sono già stati autorizzati prestiti per 576 milioni, di cui beneficeranno 2844 imprese, e tra 450 e 500 milioni quelli già erogati dalle banche. Complessivamente sono 4721 le aziende, per 1 miliardo e 150 milioni, che hanno avanzato una richiesta: la maggior pa rte, tre su cinque, in cerca di di liquidità. Tuttora negli uffici di Fidi Toscana arrivano tra le 120 e le 150 richieste al mese. Stanno anche partendo le misure per ricapitalizzare le imprese e attrezzare le aziende toscane per agganciare la ripresa che prima o poi arriverà. Nel mezzo è stata decisa questa nuova misura, che può essere definita di “mantenimento”. Finanziamenti più facili - Con il nuovo intervento le possibilità di richiedere un prestito crescono e ottenere un finanziamento sarà anche più facile. In questo caso non varrà infatti il tetto del 5%, oltre il quale la garanzia finora non poteva essere concessa, calcolato sul rapporto tra oneri finanziari e fatturato. L´unico requisito particolare da rispettare riguarda le imprese orafe, che dovranno possedere (e dimostrare) un indice di rotazione del magazzino non inferiore a q uattro. Vale a dire evitare che le giacenze del metallo prezioso rimangano troppo a lungo in magazzino. Garanzie fino a 500 mila euro - L´unico altro limite rimane quello dei 500 mila euro di garanzia per ciascuna azienda, pari ad un finanziamento di 625 mila euro. La garanzia gratuita offerta da Regione e Fidi Toscana non potrà coprire prestiti di importi superiori. Se un´impresa ha già chiesto un finanziamento, per acquistare magari nuove scorte o per un investimento, si conteggeranno i residui. Oltre i 625 mila euro, l´azienda dovrà produrre alle banche ulteriori garanzie. Un accordo con i sindacati sui posti di lavoro Per ottenere il prestito per pagare gli stipendi fino ad un anno le aziende dovranno impegnarsi a mantenere stabili i livelli occupazionali. Per far questo dovranno firmare un accordo con le rappresentanze sindacali. Il finanziamento non sarà comun que erogato all´azienda in un´unica soluzione ma sarà messo a disposizione dell´impresa mese dopo mese per pagare salari e contributi. Finanziamenti rimborsabili da 5 a 7 anni - Il prestito potrà essere rimborsato da 60 a 84 mesi. Le aziende dovranno pagare agli istituti di credito gli interessi dovuti. Ma i tassi saranno particolarmente vantaggiosi, con spread massimi che potranno arrivare, a seconda della classi di merito dell´azienda, a 0,9 o l´1,7 per cento, da sommarsi agli indici Euribor e Irs, a seconda che il prestito sia a tasso fissi o variabile e che in questo momento sono particolarmente bassi. Per un prestito a tasso variabile gli interessi, oggi, oscillerebbero tra l´1,6 e i l2,4 per cento: tra 3,5 e 4,3 a tasso fisso, in cinque anni. Altri contributi da Province e Camere di Commercio - Le Province e le Camere di commercio, autonomamente, potranno inoltre concedere alle aziende contributi in conto interessi, riducendo ulteriormente l´onere a carico dell´azienda A chi rivolgersi - Le domande saranno valutate dalle banche e da Fidi Toscana, alle quali andranno recapitate contemporaneamente e in doppia copia. La risposta (e il finanziamento) arriverà al massimo in un mese. Fidi Toscana ha la sua sede in piazza della Repubblica a Firenze e uffici distaccati a Grosseto, Lucca, Pistoia, Pisa e Prato. Sul sito www.Fiditoscana.it può essere scaricata tutta la modulistica necessaria. Le banche che hanno sottoscritto l´accordo sono praticamente tutte quelle che hanno sportelli in Toscana, tranne Unicredit. Le imprese potranno quindi rivolgersi a Banca del Monte di Lucca, Banca di Credito cooperativo di Castagneto Carducci, Cassa di risparmio di San Miniato, a tutte le banche (una trentina) che adeiscono alla Federazione toscana delle banche di credito cooperativo, Intesa San Paolo, Cassa di risparmio di Firenze, Cassa di risparmio di Pistoia e Pescia, banca Carige, Banco di Lucca e del Tirreno, Banca popolare di Lajatico, Cassa di risparmio di Carrara, Bcc di Cambiano, Cassa di risparmio di Volterra, Bcc di Fornacette, Cassa di risparmio della Spezia, Banca popolare Etica, Banca popolare dell´Emilia Romagna, Cariprato, Etruria Leasing, Banca Federico del Vecchio, Banca popolare dell´Etruria e del Lazio, Monte dei Paschi, Mps Leasing e factoring, Banca nazionale del Lavoro e Cassa di risparmio di Lucca, Pisa e Livorno, Banca Sella, banca Popolare di Cortona, banca Fises e Unipol Banca. L´accordo resta comunque aperto alla firma di qualsiasi istituto bancario che decida di farlo in un successivo momento.  
   
   
ECONOMIA. LA GIUNTA VENETA APPROVA IL RIPARTO FONDO UNICO PER MIGLIORARE ACCESSO AL CREDITO E SOSTEGNO AI CONSORZI DI GARANZIA E FIDI  
 
Venezia, 24 febbraio 2010 - La Giunta regionale, su proposta dell’Assessore alle Politiche dell’Economia, Vendemiano Sartor, ha approvato il riparto delle risorse del Fondo Unico regionale per lo sviluppo economico e le attività produttive, che quest’anno ammonta a 52 milioni di euro. Tale riparto, predisposto a seguito di un confronto con le associazioni imprenditoriali, tiene conto della necessità di massimizzare l’efficacia degli interventi, concentrando le risorse su alcune azioni, in particolare a sostegno dei consorzi di garanzia e a favore degli strumenti agevolati nei settori dell’industria, dell’artigianato e dello sviluppo dei distretti produttivi, che hanno dimostrato di essere particolarmente appetibili da parte delle Pmi venete. In particolare sono previsti 22 milioni di euro complessivi per acquisto o leasing di macchine utensili o di produzioni, laboratori e per la ricerca industriale o lo sviluppo competitivo, mentre 9.6 mln di € andranno per lo sviluppo dei distretti produttivi. Altri 10 mln di € sono previsti per l’incremento dei fondi di garanzia, per agevolazioni nel reperimento di risorse finanziarie e per i Consorzi fidi; 4 mln di € per finanziamenti agevolati alle Pmi della provincia di Belluno, mentre altri 4 mln di € sono riservati al settore del commercio per acquisto di aree e immobili, per ristrutturazioni e per investimenti in Pmi commerciali. Infine 1 mln di € è previsto per l’organizzazione e partecipazione a manifestazioni fieristiche e iniziative di promozione economica e 1 mln di € per il sostegno al commercio estero, 300 mila € per programmi di sviluppo degli organismi associativi artigiani e 100 mila € per le spese di funzionamento Sprint veneto. “Il Piano – ribadisce l’Assessore Sartor – ha tenuto in grande considerazione l’attuale situazione congiunturale e quindi la necessità di attuare tutti gli strumenti possibili per porre il sistema economico e produttivo veneto nelle condizioni di reagire all’attuale difficoltà finanziaria. Il fondo unico per lo sviluppo economico e per le attività produttive - spiega Sartor – è stato finanziato con stanziamenti nazionali previsti per le funzioni trasferite alle regioni in materia di agevolazioni alle imprese. Abbiamo voluto assegnare le risorse ai vari capitoli prima della fine della legislatura, - precisa l’Assessore – per evitare che si creasse un vuoto operativo e per consentire agli uffici di proseguire la loro azione. La ripartizione tiene conto delle esigenze di tutte e tre le categorie dell’industria, artigianato e commercio, con l’obiettivo da un lato di non fare demagogia, ma mantenendo quanto promesso, dall’altro di rafforzare e migliorare l’accesso al credito per le imprese rafforzando il sostegno ai consorzi di garanzia e fidi. In linea con quanto previsto nella precedente finanziaria, visti gli ottimi risultati ottenuti, abbiamo inteso sostenere lo sviluppo dei distretti, destinando parte delle risorse anche per il bando 2009 e integrare il mancato arrivo dei fondi nazionali. Mi preme sottolineare lo specifico riparto a favore delle imprese della provincia di Belluno, - conclude Sartor - che nell’ambito delle Legge 18/1994, intende mitigare la concorrenza sleale delle due regioni confinanti, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige”.  
   
   
GAL ALTO BELLUNESE - APERTI 2 NUOVI TERMINI  
 
Belluno, 24 febbraio 2010 - Il Gal Alto Bellunese ha aperto i termini per la presentazione delle domande di aiuto relative alla Linea di Intervento n.1 - Misura 311 - Azione 2 “Sviluppo dell’ospitalità agrituristica” e alla Linea di Intervento n.3 – Misura 312 – Azione 1 “Creazione e sviluppo di microimprese” relative al Programma di sviluppo locale (Psl), nell’ambito dall’Asse 4 "Attuazione dell’approccio Leader" del Programma di sviluppo rurale (Psr) per il Veneto 2007-2013, cofinanziato dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr) dell’Unione europea. La prima azione è volta a favorire il miglioramento dell’offerta turistico - ricettiva dell’alto bellunese, attraverso la creazione di nuove imprese agrituristiche e il miglioramento delle strutture già esistenti. Incentiva gli investimenti strutturali su fabbricati finalizzati all’ospitalità; l’adeguamento di locali per attività di presentazione, degustazione e offerta di prodotti; la realizzazione di attività ricreative, escursionistiche e culturali. L’importo complessivo messo a bando è pari a 500.000,00 euro (cinquecentomila). L’entità dell’aiuto ammissibile per ciascuna domanda di aiuto non può essere inferiore a euro 5.000,00 né superiore a euro 120.000,00. I soggetti richiedenti devono essere imprenditori agricoli ai sensi dell’art. 2135 del codice civile e/o membri della famiglia. La seconda azione si propone di offrire nuove prospettive di crescita alle economie locali attraverso incentivi all’avvio di nuove imprese e allo sviluppo di quelle esistenti, dedicando particolare attenzione alle aziende che operano in collegamento con le produzioni e le attività agricole e forestali, che si occupano di artigianato artistico tradizionale, o che si dedicano alla tutela e promozione del territorio e dell’ambiente. L’importo complessivo messo a bando è pari ad euro 1.000.000,00 (unmilione). L’entità dell’aiuto ammissibile per ciascuna domanda non può essere inferiore a euro 5.000,00 né superiore a euro 80.000,00. Possono beneficiare del regime di aiuto le microimprese operative nell’ambito dell’artigianato artistico tradizionale locale; le imprese che offrono servizi nei nuovi bacini occupazionali legati alla tutela e alla valorizzazione ambientale, paesaggistica e culturale, nonché nel campo dei servizi alla persona; le strutture ricettive rientranti nelle seguenti categorie: esercizi di affittacamere, attività ricettive in esercizi di ristorazione, attività ricettive a conduzione familiare (bed & breakfast), unità abitative ammobiliate ad uso turistico, attività ricettive in residenze rurali, garnì o meublè, rifugi alpini ed escursionistici, campeggi. La presentazione delle domande, per entrambe le azioni, deve avvenire entro e non oltre il 19 aprile 2010. Sul sito del Gal – nella sezione “bandi pubblici”– è possibile visionare e scaricare i bandi dettagliati e la documentazione utile. Ogni altra informazione relativa alle modalità di presentazione delle domande di aiuto può essere richiesta presso gli uffici del Gal in via Cima Gogna, 2 ad Auronzo di Cadore, dal lunedì al venerdì, nei seguenti orari: 10.00-12.00 / 15.00-18.00 (tel. 0435 409903), oppure presso lo Sportello informativo c/o Comunità Montana Agordina in Via 4 Novembre 1918, 2 ad Agordo, tutti i giovedi dalle ore 10:00 alle ore 13:00 (tel. 0437 62390).  
   
   
VALLE D’AOSTA: OBIETTIVO LAVORO: IN USCITA UN APPROFONDIMENTO SUGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA  
 
 Aosta, 24 febbraio 2010 - Il Dipartimento Politiche del lavoro e della formazione comunica che è in distribuzione il primo numero dell’anno di Obiettivo lavoro, dedicato al tema degli Ammortizzatori sociali in deroga. La pubblicazione è interamente dedicata ai nuovi accordi stipulati nell’anno 2009 tra Amministrazione regionale e Ministero del lavoro e successivamente tra Amministrazione regionale e parti sociali locali, attraverso i quali sono stati resi disponibili fondi per la gestione degli ammortizzatori sociali in deroga in Valle d’Aosta. In questo periodo di crisi e difficoltà occupazionali, le finalità di queste intese sono volte sia alla salvaguardia della capacità produttiva delle imprese sia all’accompagnamento dei lavoratori, attraverso politiche attive del lavoro, verso una riqualificazione ed un reinserimento lavorativo. La rivista, che risponde ai bisogni informativi di quanti operano nel settore, dai consulenti del lavoro agli operatori dei centri di formazione, è reperibile sul sito internet dell’Amministrazione regionale www.Regione.vda.it nella sezione Pressevda, oltre che nella consueta area dedicata al lavoro e alle relative pubblicazioni. E’ inoltre possibile avere copia della rivista rivolgendosi agli uffici del Dipartimento Politiche del lavoro e della formazione, in Via Garin, 1 Aosta.  
   
   
VALLE D’AOSTA: PROGETTO CONTRO LA TRATTA DI PERSONE  
 
Aosta, 24 febbraio 2010 - L’assessorato della sanità e politiche sociali informa che la Giunta ha approvato la realizzazione del progetto Tulipa nèye, presentato nella’ambito della legge nazionale sulle Misure contro la tratta di persone. Al progetto della Regione Valle d’Aosta è stato concesso un finanziamento di euro 33 mila 850 euro, pari all’80% della spesa totale di euro 42.312,50 prevista per il progetto. L’amministrazione regionale si farà carico del restante 20% del costo complessivo utilizzando risorse interne (personale, beni, mezzi, attrezzature). Il progetto Tulipa nèye prevede l’attuazione di interventi di accoglienza immediata per vittime o potenziali vittime dei reati di “riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù” e “tratta di persone (previsti dagli articoli 600 e 601 del codice penale); in particolare, si rivolge a donne straniere, provenienti in prevalenza da Paesi africani. L’obiettivo è di garantire alloggio e ricovero immediato, in strutture adeguate, e tutti i servizi di primo intervento (consulenza socio-sanitaria, psicologica, medica). In seconda battuta, potranno essere attivati interventi volti all’orientamento della persona rispetto alla sua vita futura, attraverso l’attivazione di percorsi di reinserimento socio-lavorativo e di autonomizzazione personale. La realizzazione del progetto inserisce la Valle d’Aosta nella rete nazionale che cerca di dare risposte concrete al problema della tratta e a quelli ad essa correlati (accattonaggio, prostituzione, immigrazione clandestina, lavoro nero, economie illegali, …), offrendo alle donne percorsi di uscita dalla clandestinità ed intervenendo nelle azioni di contrasto al fenomeno stesso, attraverso una strategia di lotta che, per essere efficace, non può che avvenire secondo un approccio olistico, multidisciplinare e a tutela delle persone “trafficate”. I partner dell’Assessorato sanità, salute e politiche sociali nella realizzazione del progetto Tulipa nèye sono molti: il Consiglio Permanente degli Enti Locali, l’Assessorato alle politiche sociali, pari opportunità e diritti del Comune di Aosta, l’Azienda Usl, il Consorzio Trait d’Union, il progetto La ragazza di Benin City, l’associazione La strada delle rose, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Aosta, il Centro donne contro la violenza, la Consulta regionale per la condizione femminile, la Fondazione Opere Caritas, la Questura di Aosta, il Gruppo di Aosta della Legione Carabinieri Piemonte e Valle d’Aosta, la Polizia Locale del Comune di Aosta, l’Università della Valle d’Aosta, la Consigliera di Parità, il Servizio affari di prefettura della Presidenza della Regione, la Direzione Agenzia regionale del lavoro e le Organizzazioni Sindacali Cgil, Cisl, Savt e Uil. Questa rete regionale, a cui si affianca il Gruppo Abele di Torino, assicura una approfondita considerazione del problema, sotto differenti punti di vista, e un intervento di presa in carico attento ai vari elementi di criticità che la tratta di essere umani comporta. L’avvio in forma sperimentale delle azioni, per un anno, in un territorio in cui il fenomeno della tratta non si manifesta con grandi numeri, ma è presente, dà la possibilità di agire senza rincorrere l’urgenza, e, di conseguenza, favorisce l’individuazione di modalità e strategie di intervento per affrontare questo fenomeno. Per ulteriori informazioni, Servizio famiglia e politiche giovanili: (tel. 0165 527005; e-mail p.Scaglia@regione.vda.it) (tel. 0165 527116; e-mail el.Bredy@regione.vda.it).  
   
   
PIACENZA LANCIA L´AGENZIA PER LA FAMIGLIA E LA SCUOLA DI SUSSIDIARIETÀ  
 
Piacenza, 24 febbraio 2010 - Il Presidente della Provincia Massimo Trespidi, è intervenuto ieri al Convegno dal titolo “Ripresa:impresa, lavoro, fisco, famiglia, istruzione” che si è tenuto a Riccione all´interno della tre giorni di Rete Italia, un “circuito” di politici, imprenditori che, a seconda delle proprie responsabilità, aprono un comune tavolo di dialogo e di confronto per scambiarsi esperienze e giudizi su fatti, circostanze e accadimenti quotidiani oltre che sulle prospettive di crescita e di sviluppo del Paese e dell’Europa. Molto applaudito l´intervento del presidente Trespidi, che ha raccontato la propria esperienza di amministratore eletto poco più di sei mesi fa. “La prima cosa che ho fatto subito dopo la mia elezione - – ha detto Massimo Trespidi – è stato riunire tutti i sindaci del territorio Poi, insieme alla mia Giunta, abbiamo fatto visita ad ognuna delle amministrazioni locali di tutti i Comuni del territorio; due iniziative che nessun altro Presidente aveva fatto prima L´avevo anticipato durante la campagna elettorale – ha proseguito – che il mio ufficio sarebbe stato il territorio e che evrai voluto condividere con tutti gli amministratori, i sindaci, gli assessori della provincia, le scelte e le decisioni. Da luglio a novembre ho visitato tutti i comuni, perchè la politica deve raggiungere le persone nei luoghi dove le persone vivono e lavorano, perchè è la politica che deve servire la vita e non viceversa. Questo modo nuovo di governare è stato apprezzato e tutti, credo, abbiano compreso il nuovo metodo, un metodo che pone al centro della mia attività politica e amministrativa il lavoro degli altri, l´apprezzamento profondo per il lavoro dei tanti amministratori che operano sul nostro territorio. A breve – ha anticipato Massimo Trespidi avvieremo la scuola di Sussidiarietà aperta non solo agli amministratori, ma a tutti gli operatori economici e sociali perchè vogliamo fare conoscere l´esperienza che da anni viene applicata in Lombardia e che ha portato a grandissimi risultati e che fa della Regione Lombardia un modello al quale ispirare le nostre modalità di governo”. Il Presidente ha anche anticipato la costituzione dell´Agenzia per la famiglia, così come sottoscritto in campagna elettorale, aderendo alla proposta del Forum delle Famiglie. “La famiglia deve diventare attore protagonista delle politiche e non più soggetto passivo sul quale vengono riversate politiche obsolete e poco efficaci”. L´intervento del Presidente, più volte interrotto dagli applausi, ha suscitato molto interesse e Trespidi è stato invitato a Lodi, Mantova, Imola, per portare l´esperienza che si sta attuando alla provincia di Piacenza. Esaurite le copie del libretto rosso realizzato dal Presidente e che raccoglie le notizie e le impressioni del viaggio di Trespidi nei comuni. Nei tre giorni, dell´annuale appuntamento di Rete Italia, che quest´anno aveva come tema “Costruire il bene comune è possibile” e aperto venerdì pomeriggio dalla Lectio Magistralis del Cardinale Tarcisio Bertone, si sono susseguiti interventi e testimonianze coordinate da Maurizio Lupi, vicepresidente della Camera dei Deputati e sono intervenuti, tra gli altri, Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, Stefano Folli, editorialista de Il Sole24ore; Maurizio Sacconi, ministro Lavoro e Politiche sociali; Mario Mauro, capogruppo del Pdl al Parlamento europeo; Sandro Bondi, Ministro Beni e Attività culturali e coordinatore nazionale del Pdl; Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera; Maurizio Gasparri, capogruppo del Pdl al Senato e in collegamento telefonico, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, oltre ai Presidenti delle Regioni Lombardia, Roberto Formigoni, Abruzzo, Gianni Chiodi, del Molise Michele Iorio. Rete Italia è, di fatto, una vera e propria “rete”, che fa riferimento all´attività politica e amministrativa del Governatore della Lombardia Roberto Formigoni, proprio perché non si tratta di un centro che comunica e di una periferia che ascolta, ma, attraverso i suoi “snodi”, ognuno diviene il “centro” di Rete Italia proprio nel momento in cui comunica e offre l’ esperienza e l’amicizia che lo accomuna agli altri. Non si tratta, dunque, di convegni “accademici” o “ideologici”, ma partendo dalla vivida esperienza del lavoro politico di ognuno si propone come luogo nel quale chiedere un sostegno nella risoluzione di problemi pratici che, per i criteri con cui vengono affrontati, possono assumere un valore emblematico e comune per tutti. Così in pochi anni Rete Italia è diventata la possibilità per molti di aiutarsi nella responsabilità politica e amministrativa che hanno, comunicandosi vicendevolmente notizie, giudizi ed esperienze che emergono dal quotidiano lavoro nella propria realtà.  
   
   
PARI OPPORTUNITÀ, ELETTE IN SARDEGNA RAPPRESENTANTI CREL E CORTE D´APPELLO  
 
Cagliari, 24 Febbraio 2010 - La Commissione regionale per le Pari opportunità, presieduta da Luisella Derosas, ha nominato Maria Laura Vacca quale rappresentante all’interno del Comitato Pari opportunità della Corte d´Appello di Cagliari. Maria Teresa Portoghese, invece, è una dei 27 componenti il Consiglio regionale dell’economia e del lavoro (Crel). Nella prossima seduta del 25 febbraio, la Commissione discuterà la predisposizione del Programma operativo 2010.  
   
   
INTERVENTI A FAVORE DEGLI ANZIANI: FIRMATO UN PROTOCOLLO PROVINCIA DI TRENTO -SINDACATI  
 
Trento, 24 febbraio 2010 - L´assessore alla salute e alle politiche sociali Ugo Rossi ha sottofirmato ieri un protocollo d´intesa con i sindacati Spi-cgil, Fnp-cisl e Uilp-uil con l´intento di dare attuazione alle politiche sociali e sanitarie della popolazione anziana. "Voglio sottolineare – ha detto per l´occasione l´assessore Rossi – la positiva intesa raggiunta con le organizzazioni sindacali, per dare risposte concrete efficaci e tempestive alle esigenze del tutto particolari che vengono da un settore assai delicato del tessuto sociale come sono gli anziani, ma allo stesso tempo importante per la tenuta complessiva della nostra comunità. Dare soluzione ai problemi degli anziani costituisce infatti in prospettiva una garanzia per tutti. In un´epoca come quella attuale, poi, resa ancor più difficile dalla crisi economica, la qualità della vita dei pensionati è fonte di costante preoccupazione per gli amministratori. Ringrazio pertanto i sindacati per la sensibilità dimostrata e per aver concretamente contribuito alla redazione di questo importante protocollo". Alla firma, accanto all´assessore, erano presenti Giuliano Rosi per la Spi-cgil, Giuliano Zambelli per la Fnp-cisl e Claudio Luchini per la Uilp-uil, che hanno espresso soddisfazione per l´avvenuta intesa sui contenuti del protocollo. Con l´importante protocollo siglato ieri la Provincia Autonoma di Trento s´impegna ad adottare nel più breve tempo possibile gli atti necessari a realizzare, oltre al reddito di garanzia, gli altri interventi, anche innovativi, previsti dalla legge n. 13, ed in particolare ad approvare il Piano sociale provinciale, con la definizione dei livelli essenziali di assistenza, in particolare con riferimento alle persone non autosufficienti. La Provincia inoltre si impegna a dare informazione periodica alle organizzazioni sindacali sui principali contenuti del Piano e sullo stato di attuazione del processo di riforma istituzionale in atto con riferimento al settore delle politiche socio-sanitarie e abitative. Si è inoltre deciso di esaminare congiuntamente, in relazione ai bisogni emergenti manifestati dalla popolazione anziana, la situazione dei servizi sociali esistenti sulla base della mappatura prodotta dalla Provincia; di affrontare prioritariamente le problematiche connesse alla non autosufficienza; di impegnarsi costantemente nell’adeguare le politiche sociali al continuo mutamento dei bisogni, con attenzione alle difficoltà manifestate dalla popolazione anziana, attraverso la razionalizzazione e differenziazione dei servizi socio assistenziali esistenti e l’attuazione delle nuove forme di intervento previste dalla legge n. 13; di favorire la permanenza delle persone anziane nel proprio domicilio attuando i necessari interventi a sostegno di tale scelta; di accrescere la risposta nel territorio del servizio di assistenza domiciliare, attraverso il potenziamento del servizio ed aumentandone l’efficacia e l’efficienza; di procedere ad un costruttivo confronto nella fase di definizione del nuovo intervento economico a sostegno dei costi derivanti dall’assunzione di assistenti familiari; di attuare specifici interventi di prevenzione per far fronte a particolari situazioni di disagio sociale derivante da fattori di natura esistenziale; di promuovere, al fine di potenziare il segretariato sociale diffuso sul territorio, l’attivazione da parte degli enti locali dei punti di ascolto per il cittadino; di monitorare il servizio di trasporto per disabili in vista di un eventuale adeguamento alle nuove esigenze; di favorire strumenti di conciliazione tra tempi di lavoro e tempi di cura per i lavoratori che svolgono assistenza di familiari non autosufficienti. Si è ancora deciso di promuovere una forte sinergia tra le strutture provinciali competenti in materia sociale e sanitaria, per perseguire in particolare la realizzazione dei punti unici di accesso ai servizi e alle prestazioni socio-sanitarie, il potenziamento degli interventi di assistenza domiciliare integrata e di cure palliative, la gestione integrata degli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione per le malattie croniche e degenerative, l’appropriatezza delle prestazioni socio-sanitarie assicurate nelle strutture residenziali, nella piena applicazione dei livelli essenziali di assistenza. Si intende infine supportare la popolazione anziana nell’accesso alle prestazioni sanitarie facilitando la prenotazione degli interventi, anche attraverso l’azione dei medici di base e/o delle farmacie, riducendo i tempi di risposta, semplificando le modalità prescrittive, potenziando i servizi dedicati, con, ad esempio, l’istituzione di ambulatori integrati. Il protocollo poi prevede di proseguire e incrementare le azioni intraprese in materia di promozione attiva della salute, di prevenzione delle malattie attraverso iniziative di informazione e di educazione sugli stili di vita sani e di diagnosi precoce delle malattie.  
   
   
RIMINI, PROVINCIA DELL´INCLUSIONE E DELL´ACCOGLIENZA  
 
Rimini, 24 febbraio 2010 - Si è svolta, ieri mattina, la prima riunione del comitato scientifico, “Educare la società a prendersi cura di - Per una comunità educante”, costituito dalla Provincia di Rimini L’assessorato provinciale ai Servizi sociali ha infatti avviato un progetto che mira a favorire la formazione di una comunità educante ed inclusiva, in grado di auto-educarsi e di prendersi cura di se stessa in modo consapevole e solidale, di fronte ad un mondo - quello contemporaneo - sempre più articolato e multiforme. Lo scopo del progetto, infatti, è quello di affrontare alcune delle tematiche più significative che caratterizzano la società di oggi - come quelle relative all’immigrazione, al disagio giovanile, alla popolazione anziana, alla giustizia sociale, al mondo del lavoro e al turismo eco-sostenibile - attraverso una partecipazione attiva, solidale e dialogante dei diversi protagonisti. Si tratta, quindi, della volontà di agire all’insegna del superamento della logica della contrapposizione per passare a quella dell’inclusione, educando la società a prendersi cura degli altri, a rispettare il pluralismo culturale, a ricostruire i legami sociali e storico-culturali e a formare le nuove generazioni con senso di responsabilità nei confronti del futuro. A tal proposito, la Provincia di Rimini ha costituito un comitato scientifico con il compito di definire e di promuovere gli obiettivi e i contenuti del progetto. Il comitato non solo gode del patrocinio dell’Università degli Studi di Bologna, con le Facoltà di Scienze della Formazione e di Psicologia, ma vede anche la partecipazione di autorevoli esperti nel campo dell’educazione e delle scienze sociali. Questa mattina ha avuto luogo la riunione inaugurale del comitato scientifico, di cui fanno parte - con il coordinamento dell’assessore provinciale Mario Galasso - Alain Goussot docente di Pedagogia speciale presso la Facoltà di Psicologia dell’Università di Bologna; Hamid Barole Abdu scrittore e poeta, esperto di counselling interculturale; Sabrina Dolente pedagogista, esperta di counselling interculturale con donne straniere e rifugiati; Benjamin Benali (insegnante, formatore, esperto di mediazione culturale e conoscitore della storia delle religioni del mondo arabo-musulmano); Lucia Bianco membro del “Gruppo Abele” di Torino; Dimitris Argiropoulos ricercatore presso il Dipartimento di Scienze dell’educazione dell’Università di Bologna, pedagogista, esperto di mediazione culturale; Daniela Loiacono psicologa, assistente di ricerca presso la Facoltà di Psicologia; Tonio Dell´olio sacerdote, responsabile del settore internazionale dell´associazione “Libera” e redattore della rivista “Mosaico di Pace”; Rabih Chattat docente presso la Facoltà di Psicologia dell’Università di Bologna; Edgar Serrano docente di Sociologia Generale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell´Università di Padova, attualmente impegnato nel Corso di Laurea in Cooperazione allo Sviluppo.  
   
   
BOLZANO: ENTRO IL 15 APRILE LE DOMANDE DI CONTRIBUTO PER FORMAZIONE A FAVORE DELLA FAMIGLIA  
 
Bolzano, 24 febbraio 2010 - Associazioni private ed enti pubblici che nell’ambito della L.p. 7/1774 art.16-ter chiedono finanziamenti per l’attività ordinaria per la formazione della famiglia, possono presentare domanda di contributo entro il 15 aprile 2010 presso il Servizio famiglia della Ripartizione 24 – Famiglia e politiche sociali. La modulistica 2010, nonché i moduli per la liquidazione e rendicontazione dei contributi concessi nel 2009 saranno disponibili a breve in formato Pdf sul sito web www.Privincia.bz.it/servizio-sociale/infanzia-famiglia/1277.Asp  Il Servizio famiglia, che recentemente è stato istituito presso la Ripartizione Famiglia e politiche sociali, è competente per la gestione dei contributi nell’ambito delle attività per la formazione delle famiglie. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi alle seguenti collaboratrici: Lafogler Manuela, organizzazione e assistenza progetti, tel. 0471 418245 (lunedì – venerdì mattina), manuela.Lafogler@provinz.bz.it  Kofler Gabriela, gestione dei contributi, tel. 0471 418244 (in sede martedì mattina e giovedì; in telelavoro lunedì, martedì e venerdì e raggiungibile dalle ore 08.30 alle 10.30), gabriela.Kofler@provincia.bz.it  E dott.Ssa Michaela Stockner, referente per la famiglia ed addetta al coordinamento e allo sviluppo di iniziative per le famiglie, tel. 0471 418207 (lunedì – venerdì mattina), michaela.Stockner@provincia.bz.it  L’indirizzo del Servizio: Rip. 24 - Famiglia e politiche sociali, 24.03 - Servizio famiglia, Via Gamper, 1 Bolzano, tel. 0471 418230, fax 0471 418249, serviziofamiglia@provincia.Bz.it    
   
   
“CON.DIVI.TEMPO” PER CONCILIARE VITA E LAVORO L´AMBITO SOCIO ASSISTENZIALE DI TARCENTO SI FA CARICO DELLE PROBLEMATICHE QUOTIDIANE DELLE FAMIGLIE NEL PROGETTO EUROPEO COSM (ENTE CAPOFILA), ITACA, ISTITUTI COMPRENSIVI DI TARCENTO, FAEDIS E TRICESIMO, IRES FVG E REGIONE FVG  
 
 Tarcento, 24 febbraio 2010 - La conciliazione dei tempi di vita e di lavoro è oggi più che mai un tema oltremodo attuale in una società che necessita spesso e volentieri di un impegno lavorativo a tempo pieno di entrambi i genitori, specialmente in periodi di crisi economica come quello odierno. Va da sé che le problematiche che le famiglie si trovano ad incontrare sono non soltanto quelle macro ma anche e soprattutto quelle legate alla quotidianità. Ovvero, tanto per citarne alcune, la gestione delle emergenze e delle malattie, lo svolgimento delle consegne scolastiche, i rapporti intergenerazionali. Di ciò si è fatto carico l’Ambito socio assistenziale di Tarcento (oltre 40 mila i residenti nel territorio suddivisi in più di 17 mila famiglie) che grazie al Consorzio Cosm di Udine e alla Regione ha attivato il progetto europeo “Condivitempo”, oggi diffuso in 10 Comuni e 3 Istituti comprensivi. Naviga a gonfie vele “Con.divi.tempo” che vede la Cooperativa sociale Itaca coinvolta nell’erogazione di servizi in un progetto che come capofila ha il Consorzio Cosm di Udine. Il partenariato altresì in prima fila l’Ambito socio assistenziale di Tarcento (Ud) - e nello specifico i Comuni di Tricesimo, Tarcento, Lusevera, Taipana, Reana del Rojale, Cassacco, Faedis, Attimis, Nimis e Povoletto -, Ires Fvg, gli Istituti comprensivi di Tarcento, Faedis e Tricesimo, la Regione Friuli Venezia Giulia che finanzia il progetto Trattasi di un progetto europeo che vede il coinvolgimento della Regione Friuli Venezia Giulia, Direzione centrale lavoro, università e ricerca – Servizio Pari opportunità e Politiche giovanili. Il focus è su un tema fortemente attuale, ovvero la conciliazione vita lavoro con particolare attenzione ai progetti sperimentali di azioni positive proposte dagli Enti locali o da soggetti di diritto pubblico o privato, volti a garantire risposte flessibili e differenziate alle famiglie con figli iscritti alle scuole primarie e secondarie di primo grado. Come riferisce la coordinatrice dell´erogazione del progetto Rafaela Siles Rubio (Cooperativa Itaca), “il primo step è stato una indagine conoscitiva realizzata dall’Istituto di Ricerche Economiche e sociali Ires Fvg e svolta attraverso un questionario che è stato distribuito in tutte le scuole coinvolte per cercare di individuare le problematiche delle famiglie rispetto, appunto, la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro”. I dati principali che sono emersi riguardano per lo più le difficoltà legate al quotidiano, come la gestione delle emergenze e delle malattie in famiglia sia dei genitori sia dei figli, oppure la difficoltà nel trovare del tempo per seguire i propri figli nello svolgimento delle consegne scolastiche, oppure ancora la difficoltà a gestire i rapporti generazionali tra genitori e figli. Il secondo step ha visto una serie di riunioni con i Comuni e le rappresentanze scolastiche dei genitori e degli insegnanti, attraverso il coinvolgimento di dirigenti e collaboratori scolastici. Dai dati è altresì emerso “che uno dei principali problemi era costituito dall’accoglienza pre e post scolastica collegata al bisogno dei genitori di arrivare al lavoro in tempo. Emersa anche la richiesta di aiuto per formare-creare gruppi di confronto tra i genitori (guidati da un formatore) in modo che tutte queste tematiche possano essere affrontate”. La formazione è stata attivata sia nella parte teorica sia anche in quella pratica grazie ad alcuni laboratori di Teatro e di Lettura animata. Il terzo passo riguarda inoltre l’attivazione delle attività condivise per genitori, associazioni e volontari nonché per alunni. Rispetto alla Formazione teorico-pratica con annessi Laboratori, la stessa è rivolta a genitori, associazioni e volontari nelle comunità di Tarcento (periodo ottobre-maggio), Tricesimo (febbraio-maggio), Faedis (ottobre-maggio), Povoletto (ottobre-maggio), Reana del Rojale (febbraio-maggio). Oltremodo articolate le proposte per i bambini. Pre-accoglienza a Tarcento per le scuole elementari e medie e ad Attimis dal lunedì al venerdì ore 7.30-8.30, a Faedis (due mattine la settimana, il mercoledì e venerdì), a Cassacco ogni lunedì. Post-accoglienza a Tricesimo dal lunedì al venerdì ore 13-14, Attimis dal lunedì al venerdì ore 16-17.15, Faedis il lunedì, giovedì e venerdì ore 16-17. Servizio di accompagnamento su scuolabus tragitto Cassacco-tricesimo ore 7.10-8.10 e 12.50-14 per i ragazzi della scuola media; tragitto Reana-abitazione anche per alunni delle elementari ore 12.40-13.40 e 16.10-17.10. I ragazzi di Povoletto ogni sabato da gennaio a marzo vengono accompagnati a svolgere attività sciistica. Pedibus progetto che vuole dare autonomia ai bambini delle scuole a Faedis e grazie al quale gli alunni percorreranno dei percorsi sperimentali e andranno a piedi a scuola. Vi saranno dei volontari (associazioni e genitori) che durante il tragitto faranno sorveglianza in diversi punti strategici. Laboratorio di teatro per scuola media a Tarcento, Nimis e Tricesimo; Laboratorio di ecologia per scuola elementare a Faedis, Lusevera (elementari e medie), Nimis (solo medie); Laboratorio di musica per scuola media a Nimis; Laboratorio di animazione per scuola elementare a Tricesimo. Doposcuola a Povoletto da gennaio a maggio tre pomeriggi la settimana con la funzione di supporto nello svolgimento delle consegne scolastiche; a Tricesimo uno speciale Corso in Tecniche dello studio per ragazzi in difficoltà nello svolgimento dei compiti che potranno così apprendere una metodologia di studio più efficace; da evidenziare la sinergia in atto presso l’Istituto tecnico D’aronco di Gemona del Friuli all’interno del quale prima alcuni neodiplomati hanno collaborato come volontari nel progetto Condivitempo, dopo gli stessi sono stati assunti come educatori sino al termine del progetto.  
   
   
ROVIGO: UNA FAMILY CARD PROVINCIALE  
 
 Rovigo, 24 febbraio 2010 - L’assessorato alle Politiche Sociali di Palazzo Celio vara il “distretto Famiglia” per conciliare i tempi fra famiglia e lavoro e “sviluppare tutte quelle sensibilità nuove verso il primo nucleo della società” come ha ricordato l’assessore Marinella Mantovani presentando questa mattina a Palazzo Celio l’iniziativa. Nel progetto, al quale ha partecipato pure la sociologa Greta Giolo, sono contemplate diverse azioni finalizzate ad una serie di aiuti alla famiglia. “Pensiamo al sostegno alla natalità, alle tariffe agevolate, all’accesso facilitato al credito, allo studio di opportunità”. Partono così l’idea della family card provinciale, la rete di esercizi “amici” del bambino e della famiglia, la politica abitativa per le giovani coppie. “Pensiamo di coinvolgere ogni settore della rete economica e del volontariato, affinché tutto faccia sistema e dove ogni azione sia certificata. A maggio – ha concluso l’assessore di Palazzo Celio – in occasione della settimana della famiglia con un convegno illustreremo le vie da perseguire in un progetto dove effettivamente la famiglia viene messa al centro ed ogni cosa ruota attorno ad essa”.  
   
   
DOUNIA ETTAIB,ASSOCIAZIONE DONNE ARABE D´´ITALIA  
 
Trieste, 24 febbraio 2010 - Come presidente dell´Associazione donne arabe d´Italia aiuta e sostiene coloro che giungono nel nostro Paese con un´attività di primo ascolto, di primo soccorso, ma si occupa anche di tante altre problematiche quali casi di poligamia, di sottrazione di minori. A lei si rivolgono sempre più spesso anche donne italiane che hanno problemi con il consorte arabo. Dounia Ettaib, per questa sua attività, non è ben vista dalle frange del fondamentalismo islamico, così è costretta a vivere sotto scorta della polizia. Una condizione che il presidente del Consiglio del Friuli Venezia Giulia, Edouard Ballaman conosce molto bene per averla vissuta direttamente e incontrandola ha voluto idealmente riprendere il filo di un discordo mai abbandonato sulla condizione della donna, che ha definito "la metà del cielo più sfortunata nel mondo islamico". Sono contento di aver incrociato Dounia - ha aggiunto Ballaman - che si occupa di situazioni che non sono proprie solo della grande città in cui opera, Milano, ma che sono fenomeni sempre più diffusi nella nostra società. Se la povera Sanaa avesse avuto modo di conoscere questa associazione, forse il suo destino sarebbe cambiato, per questo mi sento di fare tutto ciò che è in mio potere perché quante più persone sappiano della sua esistenza e delle cose di cui si occupa. E come Tutore dei minori - ha concluso Ballaman - vedo in questo incontro l´occasione per approfondire problematiche che interessano le famiglie arabe e mi rendo conto del ruolo che l´associazione di Dounia può recitare nei loro confronti, essendo un interlocutore che viene da quel mondo e che può capire le difficili situazioni in cui si vengono a trovare.