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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 24 Febbraio 2010 |
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L´ONU PROFILA UN´IMMINENTE IMPENNATA DEI RIFIUTI ELETTRONICI |
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Bruxelles, 24 febbraio 2010 - Un importante rapporto finanziato dall´Ue e realizzato in collaborazione con l´Università delle Nazioni Unite (Unu) mette in guardia contro un significativo aumento dei rifiuti provenienti da prodotti elettronici (e-waste) nel corso dei prossimi dieci anni. L´aumento vertiginoso nelle vendite di telefoni cellulari, computer e altri prodotti elettronici influenzerà probabilmente la salute pubblica e l´ambiente nei paesi non attrezzati appropriatamente per gestire la crescita dei rifiuti. Il rapporto, intitolato "Recycling - from E-waste to Resources", ha ricevuto finanziamenti dalla direzione generale dell´Ambiente della Commissione europea. È stato redatto in collaborazione con l´Empa (Laboratori federali svizzeri per i test e la ricerca sui materiali), l´Umicore e l´Unu - tutti membri del gruppo di ricerca Step (Solving the E-waste Problem). Il rapporto presenta i risultati dei dati raccolti in 11 paesi in via di sviluppo in tutto il mondo sulle politiche nazionali, le capacità, le reti di raccolta dei rifiuti e il riciclaggio informale. I risultati vengono usati per illustrare l´attuale problema creato dai rifiuti elettronici e per prevedere le tendenze future a livello globale. Nel 2007 sul mercato internazionale sono stati venduti oltre 1 miliardo di telefoni cellulari. Solo negli Usa, nel 2008, sono stati venduti oltre 150 milioni di cellulari e di cercapersone, quasi il doppio rispetto a quelli venduti nei precedenti 5 anni. Queste cifre significano inevitabilmente un grandissimo aumento del volume dei rifiuti elettronici prodotti in tutto il mondo, una cifra che attualmente è nell´ordine di 40 milioni di tonnellate l´anno. In confronto alle statistiche del 2007, il rapporto prevede che i rifiuti di vecchi computer saliranno del 400% sia in Cina che in Sud Africa entro il 2020. I rifiuti provenienti dai frigoriferi gettati via saranno il doppio o il triplo in India, mentre i vecchi telefoni cellulari in questo paese aumenteranno di 18 volte. Entro il 2020, i rifiuti elettronici provenienti dai computer in paesi come il Senegal e l´Uganda aumenteranno dalle quattro alle otto volte. La Cina è il secondo più grande contenitore di rifiuti elettronici (sebbene l´importazione di rifiuti elettronici sia stata proibita, il paese riceve ancora rifiuti dai paesi sviluppati). Con circa 2,3 milioni di tonnellate, la Cina segue gli Stati Uniti, che sono al primo posto con 3 milioni di tonnellate. Significativamente, la maggior parte dei rifiuti elettronici della Cina vengono smaltiti in modo improprio, con metodi che provocano il rilascio di inquinamento tossico. Achim Steiner, sottosegretario generale dell´Onu, direttore esecutivo del programma delle Nazioni Unite per l´ambiente (Unep), ha commentato: "Questo rapporto ci spinge a stabilire processi ambiziosi, formali e regolamentati per raccogliere e gestire i rifiuti elettronici attraverso l´apertura di stabilimenti grandi ed efficienti in Cina". Ha aggiunto che la Cina non è il solo paese che si troverà ad affrontare questo problema. La minaccia di danni ambientali e problemi di salute in seguito a un non adeguato riciclaggio dei rifiuti elettronici si profila anche per Brasile, India, Messico e altri paesi. Streiner ha spiegato che, oltre a ridurre le emissioni di gas, prevenire i problemi di salute e recuperare metalli di valore, un miglior riciclaggio dei rifiuti può creare posti di lavoro. "Agendo adesso e facendo programmi per il futuro, molti paesi possono trasformare un problema in un´opportunità", ha detto. "I rifiuti di una persona possono diventare le materie prime di un´altra", ha aggiunto Konrad Osterwalder, sottosegretario dell´Onu e rettore dell´Unu in Giappone. La sfida di gestire i rifiuti elettronici rappresenta un passo importante nella transizione verso un´economia verde". Osterwalder ha concluso: "Questo rapporto descrive nuove tecnologie e meccanismi intelligenti che, insieme a politiche nazionali e internazionali, possono trasformare i rifiuti in risorse, creando nuove aziende che offrono posti di lavoro verdi. Allo stesso tempo, i paesi possono contribuire a diminuire l´inquinamento legato all´estrazione di minerali, alla produzione e allo smaltimento di vecchi apparecchi elettronici". Per maggiori informazioni, visitare: Università delle Nazioni Unite (Unu): http://www.Unu.edu/access/ Solving the E-waste Problem (Step): http://www.Step-initiative.org/ |
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IL NUOVO CODICE DELL´AMMINISTRAZIONE DIGITALE (CAD) |
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Roma, 24 febbraio 2010 - il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo Codice dell´Amministrazione Digitale (Cad), proposto dal ministro per la Pubblica amministrazione e l´Innovazione Renato Brunetta. Dopo la Riforma della Pubblica Amministrazione (il decreto legislativo n. 150/2009) l´approvazione del nuovo Cad (il vecchio Codice è stato pubblicato cinque anni fa con decreto legislativo n. 82 del 2005) va a costituire il secondo pilastro su cui poggia il disegno di modernizzazione e digitalizzazione della Pa definito nel Piano industriale presentato nel maggio 2008. Questa riforma, resasi necessaria per effetto della rapida evoluzione delle tecnologie informatiche, risponde in maniera puntuale alla necessità di mettere a disposizione delle amministrazioni e dei pubblici dipendenti strumenti in grado di incrementare l´efficienza e l´efficacia dell´intero sistema pubblico. L´obiettivo è quindi quello di evitare che strutture obsolete e procedure interminabili continuino a gravare il sistema Italia di costi e di adempimenti tali da scoraggiare l´afflusso di capitali internazionali a vantaggio di Paesi, anche emergenti, che hanno più decisamente imboccato la strada della modernizzazione e della semplificazione amministrativa. Le principali novità riguardano: riorganizzazione delle pubbliche amministrazioni attraverso l´istituzione di un ufficio unico responsabile delle attività Ict, la razionalizzazione organizzativa e informatica dei procedimenti, l´introduzione del protocollo informatico e del fascicolo elettronico; semplificazione dei rapporti con i cittadini e con le imprese attraverso l´introduzione di forme di pagamenti informatici, lo scambio di dati tra imprese e Pa, la diffusione e l´uso della Pec, l´accesso ai servizi in rete, l´utilizzo della firma digitale, la dematerializzazione dei documenti e l´arricchimento dei contenuti dei siti istituzionali in termini di trasparenza; sicurezza e lo scambio dei dati attraverso la predisposizione, in caso di eventi disastrosi, di piani di emergenza per garantire la continuità operativa nella fornitura di servizi e lo scambio di dati tra Pa e cittadini. Il nuovo Codice dell´amministrazione digitale rende possibile la modernizzazione della Pubblica Amministrazione con la diffusione di soluzioni tecnologiche e organizzative che consentono un forte recupero di produttività: riduzione dei tempi fino all´80% per le pratiche amministrative; riduzioni dei costi della giustizia: nei sei mesi di sperimentazione delle notificazioni telematiche relative al processo civile presso il Tribunale di Milano sono state effettuate 100.000 notifiche telematiche per un risparmio di circa 1 milione di euro; riduzione di circa un milione di pagine l´anno per l´effetto dell´avvio della de materializzazione, con l´obiettivo al 2012 di ridurre di 3 milioni le pagine; risparmio del 90% dei costi di carta e del relativo impatto ecologico (uso e smaltimento) per circa 6 milioni di euro l´anno (solo acquisto senza smaltimento); utilizzo diffuso della Posta Elettronica Certificata (Pec), che produrrà un risparmio a regime di 200 milioni di euro per la riduzione delle raccomandate della Pubblica Amministrazione ai cittadini, senza contare la riduzione dei tempi e degli spazi di archiviazione. Entro tre mesi, la pa utilizzera´ soltanto la pec per tutte le comunicazioni che richiedono una ricevuta di consegna a chi ha dichiarato il proprio indirizzo. Entro sei mesi i bandi di concorso saranno pubblicati sui siti istituzionali ed entro 12 mesi saranno emanate le regole tecniche per dare piena validità alle copie cartacee e digitali dei documenti informatici. La pa non potrà richiedere l´uso di moduli e formulari che non siano stati pubblicati sui propri siti e il cittadino fornirà una sola volta i propri dati. Entro 15 mesi le pubbliche amministrazioni predisporranno appositi piani di emergenza idonei ad assicurare, in caso di eventi disastrosi, la continuità delle operazioni indispensabili a fornire servizi e il ritorno alla normale operatività. Una volta completato l´iter di approvazione, il decreto legislativo avvierà un processo che consentirà di avere entro i prossimi 3 anni (in coerenza quindi con il Piano e-Gov 2012) un´amministrazione nuova, digitale e sburocratizzata. |
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TELECOM ITALIA: AZIENDA È PARTE LESA IN INDAGINE PROCURA DI ROMA, RAPPORTI COMMERCIALI CON I SOGGETTI INDAGATI INTERROTTI GIA’ DAL 2007 |
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Milano, 24 febbraio 2010 - Telecom Italia ha ricevuto richiesta dalla Consob di diffondere un comunicato recante elementi informativi in merito ai fatti correlati ai provvedimenti giudiziari emessi dal Gip presso il Tribunale di Roma. Telecom Italia, che in questa vicenda è parte lesa, ha avuto accesso al decreto dell´autorità giudiziaria notificato alla controllata Telecom Italia Sparkle in data odierna, da cui risulta un´indagine in corso a carico, fra l´altro, di Telecom Italia Sparkle in concorso con numerose persone fisiche, tra cui alcuni dipendenti, sia di Telecom Italia Sparkle che di Telecom Italia, ma sempre in relazione al ruolo da essi ricoperto nella controllata nel periodo di riferimento. Alla luce dei fatti di reato contestati, il Pubblico Ministero ha richiesto al Gip l´applicazione della misura della nomina del commissario giudiziale ai sensi del d.Lgs. N. 231/2001, contestando la responsabilità amministrativa dell´ente per i delitti di associazione per delinquere transnazionale e di riciclaggio internazionale. La decisione sulla richiesta del Pubblico Ministero sarà assunta in sede di camera di consiglio fissata per il giorno 2 marzo 2010. Il riferimento è a una vicenda nota e a suo tempo fatta oggetto di verifiche e interventi di audit, rispetto alla quale nelle note al bilancio consolidato per l´esercizio 2007 Telecom Italia ebbe a rappresentare che Telecom Italia Sparkle era stata interessata da richieste di informazioni da parte dell´Autorità Giudiziaria. L´oggetto delle indagini era una presunta frode Iva perpetrata da un fornitore operante nel mercato dei servizi di telecomunicazioni di tipo “Premium”. Telecom Italia Sparkle (oltre a prestare la propria collaborazione alle autorità inquirenti) a scopo cautelativo interruppe i rapporti commerciali con i soggetti indagati. |
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TELECOM ITALIA: COMPANY DAMAGED PARTY, COMMERCIAL RELATIONS WITH THE SUBJECTS UNDER INVESTIGATION ALREADY BROKEN OFF FROM 2007 |
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Milan, 24 February 2010 - Telecom Italia has received a request from Consob to issue a press release bearing information regarding the facts relating to the legal measures brought by Preliminary Investigating Magistrate to the Rome Court. Telecom Italia, which in this incident is the damaged party, has had access to the legal authority’s decree which was served to its subsidury today, from which it appears that an investigation is under way into, amongst others, Ti Sparkle, together with numerous individuals, among them some managers, both from Ti Sparkle and Telecom Italia, but always in relation to the role that they covered at the subsidiary in the period referred to. In light of the alleged offences, the Public Prosecutor has asked the Preliminary Investigating Magistrate to prohibit Ti Sparkle from all business activity, and to appoint an administrative receiver pursuant to Leg. Decree no. 231/2001, charging the firm with administrative responsibility in relation to international criminal organisation and money laundering. A decision regarding the Public Prosecutor´s request shall be taken during the council meeting scheduled for March 2, 2010. This is a widely known matter and already the subject of internal inquiries and audits. In the notes to the Fy 2007 consolidated financial statements Telecom Italia stated that Telecom Italia Sparkle had been the subject of investigations concerning alleged Vat fraud by a supplier operating in "premium" telecommunications services. Besides collaborating with the investigating authorities, as a precautionary measure Telecom Italia Sparkle broke off all commercial relations with the subjects under investigation. |
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SWISSCOM CHIEDE UN RAPIDO CHIARIMENTO DELLE ACCUSE AVANZATE DALLE AUTORITÀ ITALIANE |
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Berna, 24 febbraio 2010 - Swisscom prende atto delle accuse mosse ieri dalle autorità italiane. Al momento dell’acquisizione di Fastweb nel 2007, Swisscom era a conoscenza del procedimento per presunta frode fiscale relativa al periodo dal 2003 al 2006. Le ripercussioni delle ultime accuse saranno verificate con attenzione da Swisscom. Swisscom e Fastweb garantiscono alle autorità penali italiane il pieno sostegno ai fini del chiarimento delle accuse. Tra il 2003 e il 2006 Fastweb ha acquistato e rivenduto prestazioni (schede telefoniche e traffico vocale) di fornitori italiani. Nei prezzi di acquisto era compresa l’imposta italiana sul valore aggiunto. Nel gennaio 2007 Fastweb ha reso nota l’esistenza di un’indagine giudiziaria nei suoi confronti. Secondo l’accusa, i fornitori avevano effettuato tali transazioni solo per evitare il pagamento dell’Iva versata da Fastweb allo Stato. In seguito a questa inchiesta, fino ad oggi Fastweb non ha ancora ricevuto il rimborso totale dell’Iva. Al momento dell’acquisizione di Fastweb nel 2007, Swisscom era stata informata del procedimento in corso. Erano state richieste due differenti perizie a società di consulenza tributaria, secondo le quali le operazioni contestate erano lecite e Fastweb ha quindi diritto al rimborso dell’Iva. L’impossibilità di esigere il rimborso dallo Stato, in base alle conoscenze di allora, veniva considerata come parte del rischio insito nell’offerta di acquisto. Swisscom è rimasta sorpresa degli ultimi sviluppi: l’indagine è stata estesa ad altre persone; sono stati emessi degli ordini di custodia cautelare nei confronti di 56 persone e si è proceduto ai primi arresti; questa misura riguarda 5 persone del precedente management e collaboratori di Fastweb; all’accusa di frode all’Iva si aggiungono quelle di riciclaggio di denaro rivolte al personale delle aziende terze che hanno agito illecitamente e alle imprese stesse; l’importo complessivo dell’Iva lucrata ammonterebbe a 2 miliardi di euro, in quanto le aziende coinvolte sono numerose, fra cui Fastweb con circa 40 milioni di euro; le autorità d’inchiesta chiedono al Tribunale il commissariamento nei confronti di Fastweb. Si tratta di un controllo da parte delle autorità che tuttavia, in base alle valutazioni attuali, non pregiudicherebbe il proseguimento delle attività operative. Swisscom prende atto dei nuovi sviluppi e ne verificherà con attenzione le ripercussioni. Fastweb e Swisscom sono interessate a un rapido chiarimento delle accuse avanzate dalle autorità penali italiane. |
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GRUPPO FACEBOOK CONTRO I “BAMBINI DOWN”: LO SDEGNO DEL COMUNE DI MONZA |
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Monza, 24 febbraio 2010 - Il Comune di Monza si associa allo sdegno per l´apertura su Facebook del gruppo "Tiro a segno con i bambini down", oscurato l’altro ieri. Un brutto episodio che non può lasciare indifferente un´Amministrazione Comunale impegnata proprio nell´organizzazione della 26° edizione dei Giochi Nazionali Estivi Special Olympics Italia che si svolgeranno a Monza a partire dal prossimo 28 giugno 2010. I giochi coinvolgeranno oltre 1.500 atleti con disabilità intellettiva provenienti da tutto il Paese pronti a sfidarsi su sette discipline: atletica, basket, bocce, equitazione, ginnastica, nuoto e tennis. “Quanto è accaduto sul social network più popolare di questo momento – afferma il Sindaco Marco Mariani - è assolutamente deprecabile. Un atto che non merita commenti ma solo una ferma condanna. Il Comune di Monza è impegnato attivamente nell´organizzazione dell´evento sportivo proprio con il preciso intento di lanciare un messaggio contro tutti i pregiudizi favorendo una positiva integrazione di questi ragazzi”. |
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IL DIRITTO D´AUTORE SULLE RETI DI COMUNICAZIONE ELETTRONICA |
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Roma, 24 febbraio 2010 - L´autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom), ha pubblicato il 12 febbraio 2010 un´indagine conoscitiva dal titolo: "Il diritto d´autore sulle reti di comunicazione elettronica". Questi, in sintesi, alcuni punti di maggior rilievo. Punto di partenza dell’indagine: la constatazione che la possibilità di distribuire e di scambiare contenuti attraverso nuovi canali digitali fa sì che qualsiasi contenuto sia distribuito senza che i legittimi titolari siano in grado di esercitare un effettivo controllo. I differenti interessi in gioco, infatti, esprimono un crescente contrasto fra il diritto d´autore ed altri istituti fondamentali del nostro ordinamento, quali, soprattutto, la libertà di espressione, la privacy e il diritto di accesso alla cultura e ad Internet. C’è quindi l’esigenza di riformare il quadro del diritto d’autore in Italia, per garantire: da una parte, un’efficace applicazione del diritto d’autore e del diritto all’equa remunerazione degli stessi autori, dall’altra, la tutela dei diritti dei cittadini or ora citati (privacy ecc.). Dall’indagine emerge chiaramente la piena competenza dell’Autorità in materia di tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica. Essendo, infatti, un’autorità amministrativa indipendente, essa svolge funzioni ‘super partes’ di garanzia e di vigilanza del sistema delle comunicazioni elettroniche, per assicurare il rispetto delle regole del mercato e dei consumatori; persegue fini pubblici, in quanto tutela e contempera tra loro interessi protetti dalla Costituzione (l’informazione, la libertà di manifestazione del pensiero, l’iniziativa economica privata, la concorrenza). Da parte sua, la Siae, essendo un ente pubblico su base associativa, persegue specifici fini privatistici (cioè quelli degli associati) di tutela, soprattutto patrimoniale, delle opere dell’ingegno e, in generale, del diritto d’autore. Ne consegue che: l’Autorità è l’Organo che ha l’obbligo di svolgere attività di vigilanza sulle reti di comunicazione elettronica, attraverso azioni di prevenzione e di accertamento degli illeciti; la Siae, invece, realizza attività operative e iniziative di cooperazione, sulla base di uno schema istruttorio definito dall’Autorità. L’indagine, per definire le possibili azioni da porre in essere da parte dell’Autorità, effettua un’analisi tecnica ed economica del fenomeno della “pirateria on line”, derivante da “download”, “peer to peer” (P2p) e “streaming” illegale di video e audio sul web. Ma i dati su queste diverse tipologie di traffico sono attualmente in possesso non dell’Autorità ma degli operatori fornitori dell’accesso ad Internet. Il fenomeno della “pirateria online” appare legato anche al grado di diffusione della banda larga, perché, mentre il “download” di file audio può avvenire anche con banda limitata, quello di contenuti video necessita di banda più ampia (e ciò potrebbe significare che, aumentando la disponibilità di banda, aumenti anche la pirateria. Tuttavia, uno studio effettuato sul traffico mondiale, dimostra che il fenomeno P2p appare in diminuzione mentre sono in crescita gli abbonamenti a banda larga. La diffusione della banda larga, quindi, potrebbe essere un deterrente rispetto al P2p, promovendo il mercato legale dei contenuti digitali audiovisivi. In definitiva, emerge dall’indagine un quadro tecnico e normativo complesso, dove tuttavia è necessario inquadrare la possibile azione di vigilanza dell’Autorità. È chiara la competenza esclusiva dell’Autorità nel prevenire ed accertare le violazioni del diritto d’autore su reti di comunicazione elettronica, ma obblighi di monitoraggio o misure tecniche in capo possono essere imposti agli Isp rispettando le condizioni definite dalla Corte di giustizia Ue. Una prima ipotesi di lavoro è di imporre agli Isp l’obbligo di sorveglianza finalizzato a comunicare periodicamente all’Autorità i dati sul traffico Internet, aggregati ed in forma anonima, così salvaguardando il principio della privacy e della neutralità della rete. Gli Isp, infatti, già posseggono tali informazioni, e i dati, una volta comunicati all’Autorità, permetterebbero: un’analisi sulla quantificazione del fenomeno; la definizione di eventuali misure, per dosare un’adeguata azione di contrasto del fenomeno della pirateria. Per finire, si dovrebbe anche avviare una informativa adeguata e trasparente agli utenti (sui rischi generati dalla pirateria), attraverso campagne pubblicitarie, informazioni sul sito web dell’Autorità e comunicazioni agli utenti Internet (per es., nei contratti di accesso ad Internet). |
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BANCHE: ABI, CON PIÙ TECNOLOGIA CRESCE LA SICUREZZA ALLO SPORTELLO GRAZIE AI PRESIDI DI DIFESA SEMPRE PIÙ EVOLUTI E ALL’INSTALLAZIONE DI STRUMENTI PER LA VIDEOREGISTRAZIONE DIGITALE RAPINE IN CALO ED INDIVIDUATI QUASI LA METÀ DEI RAPINATORI DI FILIALE. |
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Roma, 24 febbraio 2010 - Più metal detector, videosorveglianza e dispositivi biometrici: aumenta la tecnologia in banca e di pari passo cresce anche la sicurezza degli oltre trentamila sportelli presenti su tutto il territorio nazionale. Nel 2008, infatti, le rapine in banca hanno fatto registrare una flessione di oltre il 27% e questa tendenza positiva è stata confermata, nei primi dieci mesi del 2009, da un ulteriore calo del 24% rispetto ai “colpi” messi a segno nello stesso periodo dell’anno precedente. Buone notizie anche sul fronte della repressione del fenomeno: grazie ai sistemi di ripresa digitale presenti nel 90% degli sportelli bancari, nel 2008 le Forze dell’Ordine hanno potuto individuare quasi la metà dei rapinatori di filiale (46,8%). Sono questi i principali risultati dell’ultimo rapporto sugli impianti e i servizi di protezione allo sportello messo a punto da Ossif, il Centro di ricerca dell’Abi in materia di sicurezza, sulla base dei dati di oltre 26,5 mila agenzie pari a circa l’80% del totale. Lo studio – che analizza le difese anticrimine delle banche e, in particolare, dodici diversi tipi di impianti – fotografa un settore fortemente impegnato sul fronte della sicurezza. Sempre più spesso questo significa anche più tecnologia, come testimoniano gli 800 milioni di euro investiti ogni anno dalle banche italiane per rendere le proprie filiali sorvegliate e sicure attraverso soluzioni tecnologicamente avanzate per controllare gli accessi in filiale e scoraggiare l’ingresso dei malviventi, limitare il contante disponibile e supportare le attività investigative delle Forze dell’ordine. Tra gli impianti analizzati da Ossif, quelli antirapina si confermano i più diffusi allo sportello delle banche italiane. In particolare, i sistemi di allarme e quelli di ripresa sono presenti nel 90% delle agenzie. La videoregistrazione è utilizzata nell’87,5% degli sportelli (contro il 75,3% del 2008), mentre la videosorveglianza è presente nel 16,2% (contro il 14,2% del 2008). Molto diffusi anche i sistemi a protezione dell’ingresso principale (76,3%) e quelli per i cassieri (83%). Per custodire e gestire il denaro contante in filiale, oltre la metà delle agenzie (il 52,6%) è dotata di scomparti semplici temporizzati; il 17,5% utilizza un sistema di erogazione automatica (cash in/cash out) ed il 2,5% dispone anche di sistemi di tracciabilità delle banconote. Quanto alla protezione degli accessi in filiale, lo strumento più diffuso è il metal detector (54,1%), mentre cominciano a prendere piede anche i dispositivi biometrici, presenti nel 7,7% delle agenzie (contro il 6% del 2008). Tra i servizi di sicurezza, infine, il più diffuso è il “trasporto valori” (65,2%) seguito da: il “pronto intervento notturno e festivo” (55,1%); il “trattamento valori (contazione)” (26,9%); la “ricezione e ascolto segnalazioni allarmi” (21,3%) e il “servizio di guardia”, presente nel 14,5% delle agenzie, che prevede il piantonamento fisso (12,4%) o in particolari fasce orarie (2,1%). |
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PACIFIC-ASIA CONFERENCE ON KNOWLEDGE DISCOVERY AND DATA MINING |
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Hyderabad, India 24 febbraio 2010 - Dal 21 al 24 giugno 2010 si svolgerà ad Hyderabad, in India, la 14ª Pacific-asia Conference on Knowledge Discovery e Data Mining (Pakdd 2010). L´evento è un forum internazionale per i ricercatori e gli operatori del settore per condividere nuove idee, risultati di ricerche originali e esperienze di sviluppo pratico da settori affini come ad esempio: data mining, deposito dei dati, apprendimento meccanico, banche dati, statistiche, acquisizione di conoscenze e scoperta scientifica automatica, visualizzazione dei dati, induzione di causalità e sistemi basati sulla conoscenza. La conferenza includerà risultati di ricerca originali e documenti industriali sull´applicazione reale del data mining e sull´esperienza nello sviluppo dei sistemi. I workshop riguarderanno una serie di aree: data mining per la gestione sanitaria; informatica dei servizi di sicurezza; selezione delle funzionalità nel data mining; tendenze di ricerca emergenti nella gestione dello stato d´uso dei veicoli; informatica del comportamento; data mining e scoperta delle conoscenze per l´e-governance; scoperta delle conoscenze per i sistemi rurali. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Iiit.ac.in/conferences/pakdd2010/ |
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ALBANIA, FORTE CRESCITA TELECOMUNICAZIONI |
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Tirana, 24 febbraio 2010 - Il settore delle telecomunicazioni in Albania sta mostrando forte dinamismo: la crescita del settore nel terzo trimestre 2009 è stata del 34,3 per cento rispetto allo stesso periodo del 2008 e del 20,5 per cento in confronto al trimestre precedente. Si tratta di un aumento in gran parte dovuto all´entrata del terzo gestore di telefonia mobile sul mercato albanese, che ha accresciuto la competizione, abbassato i prezzi, migliorato la qualità dei servizi offerti anche dagli altri operatori. |
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TERZO WORKSHOP SOCIAL NETWORK SYSTEMS |
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Parigi, 24 febbraio 2010 - Il 13 aprile 2010 si terrà a Parigi, in Francia, il terzo workshop Social Network Systems (Sns 10). L´evento riunirà ricercatori per discutere nuove idee relative ai sistemi informatici e alle reti sociali. Le reti sociali online sono tra i siti Internet più visitati e la loro popolarità continua a crescere. Esse forniscono meccanismi per creare identità e relazioni. Le reti offrono anche una base per la comunicazione, distribuzione e localizzazione dei contenuti. I temi dell´evento riguarderanno tra l´altro: sicurezza e privacy; elevare il grafico delle relazioni sociali nella progettazione dei sistemi; monitoraggio in tempo reale ed elaborazione dei quesiti; problemi di database per l´analisi offline; esperienze con sistemi distribuiti; crawler e altri meccanismi per osservare la struttura dei social network; misurazione e analisi, inclusa l´analisi comparativa; strumenti per la progettazione e l´implementazione di reti sociali; dinamica della rete, rapporti tra i collegamenti in rete e il comportamento degli utenti; parametri di riferimento, modellazione e caratterizzazione; metodi per l´integrazione di reti multiple; interfacce di programmazione applicativa (Api) per le reti sociali. Per ulteriori informazioni, visitare: http://sns.Socialnetconf.com/ |
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VENETO: CINQUE ANNI DI LEGISLATURA NEL PORTALE DELLA REGIONE |
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Venezia, 24 febbraio 2010 - Il sito web della Regione ( www.Regione.veneto.it ) da ieri è arricchito da un nuovo portale dedicato all’attività della legislatura 2005-2010. L’obiettivo è fornire ad ogni cittadino con la massima trasparenza uno strumento di conoscenza e di valutazione di quanto è stato fatto e come sono state spese le risorse, versate attraverso la fiscalità. E’ stato presentato oggi a Palazzo Balbi dal presidente della Regione Giancarlo Galan insieme agli assessori della giunta veneta. “E’ il suggello ad un modo di governare – ha detto il presidente - il cui merito va soprattutto ai dirigenti e ai dipendenti che hanno lavorato in tutti questi anni all’interno dell’amministrazione”. A questo proposito Galan ha ricordato che quando assunse per la prima volta l’incarico, nel 1995, ricevette dal presidente uscente Bottin l’elenco dei dipendenti della Regione come la risorsa più importante per fare bene. “Anch’io – ha aggiunto – vorrei consegnare al mio successore l’elenco, consigliandolo di usare prudenza nel cambiare perché un patrimonio come quello dei dirigenti, dipendenti e strutture non si può rimpiazzare facilmente”. Per il presidente Galan il portale è un sistema di assoluta concretezza, una sorta di indice di quanto è stato realizzato e dei risultati ottenuti che in più di qualche caso hanno addirittura superato le aspettative. L’attività regionale si è sviluppata, in particolare, entro le linee definite dal Programma Regionale di Sviluppo, approvato nel 2007, ma la valutazione viene facilitata dall’introduzione di specifici indicatori in grado di misurare il livello di attuazione della programmazione. Il presidente ha concluso sottolineando che la Regione ha dimostrato di saper affrontare anche aspetti imprevedibili come la crisi che ha colpito l’economia mondiale e che nessuno si aspettava. Il nuovo portale è suddiviso in quattro macroaree: persona e famiglia; territorio, ambiente e infrastrutture; internazionalizzazione e sviluppo dell’economia; assetto istituzionale e governance. I contenuti riguardano le politiche, le linee di intervento, le leggi, i piani di settore e i collegamenti ai siti internet di riferimento. Come esempi di obiettivi realizzati per ciascuna macroarea sono stati portati quelli del nuovo ospedale dell’Angelo a Mestre; del Passante di Mestre; della legge sull’innovazione da cui discende il primo piano triennale regionale (2008/2010) per la ricerca scientifica, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione; della riqualificazione delle sedi regionali. Il portale è comunque ampiamente strutturato per schede e di facile navigabilità. |
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OPEN SPACE TECHNOLOGY, EVENTO PARTECIPATIVO PER LA VALORIZZAZIONE DELLA VALLE DEL CONCA |
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Rimini, 24 febbraio 2010 - Il 27 febbraio riparte da Mondaino il Progetto Conca, il progetto sperimentale e partecipativo della Provincia di Rimini sviluppato negli ultimi due anni con gli enti locali, la Regione Emilia-romagna e il Mibac. Il progetto, oggi alla sua 2° edizione, ha lo scopo di definire una visione strategica condivisa per l’avvenire della valle del Conca e di promuovere sinergie per l´avvio di progetti concreti sul territorio. Questa seconda edizione interesserà i comuni di Gemmano, Mondaino, Montecolombo, Montefiore Conca, Montegridolfo, Montescudo e Saludecio. Come per la prima edizione, in parallelo alle attività progettuali coordinate dalla Provincia di Rimini, verranno organizzati una serie di incontri sul territorio aperti ai cittadini. Il Progetto Conca inaugura con un grande evento partecipativo, un Open Space Technology (Ost), il primo in tutta la Romagna e nella provincia di Rimini. Si parlerà della valorizzazione della Valle del Conca e si chiederà ai cittadini interessati di esprimere le proprie idee per valorizzare il fiume e il territorio. L’incontro si terrà all´interno del Teatro Dimora dell´Arboreto di Mondaino dalle 9.30 alle 18.00 il 27 febbraio 2010 I partecipanti all´Open Space saranno affiancati dagli architetti Marialuisa Cipriani, Elena Farnè e Claudia Morri. L’open Space Technology è un evento partecipativo che agevola la circolazione di informazioni, conoscenze ed esperienze all’interno di gruppi eterogenei di persone, in cui ognuno mette a disposizione il proprio sapere e la propria competenza. Ma cos´è esattamente un Open Space? Questo metodo è stato ideato negli anni ´80 dall´antropologo americano Harrison Owen. Dopo mesi di discussioni, i dirigenti di una nota industria americana in crisi invitarono Owen a sperimentare i suoi metodi per riprogettare in pochi giorni un piano industriale per salvare l´azienda. Owen organizzò un grande Ost rivolto ai dirigenti, agli operai e ai sindacati ed in soli tre giorni l´azienda aveva un nuovo piano industriale condiviso da tutti. L´open Space da allora si è diffuso nel mondo. Oggi l´Ost è usato da Enti pubblici, Associazioni e da imprese private per risolvere questioni o problemi importanti. Proprio in questi giorni, la Regione Emilia-romagna, dopo avere approvato una legge sulla partecipazione, sta per pubblicare una guida sull´Ost rivolta agli enti locali. L’open Space permette infatti di affrontare questioni molto complesse e per cui non esiste una soluzione univoca, in cui i partecipanti sono lasciati liberi di proporre in modo auto-organizzato e non gerarchico soluzioni creative, spostando la questione del problema verso idee per risolverlo. Possono partecipare all´Open Space Technology del prossimo 27 febbraio tutti gli interessati a compiere un’esperienza di progettazione partecipata per la gestione e valorizzazione dell’ambiente (territorio) del fiume, come ad esempio: associazioni; gruppi di cittadini; scuole ed istituzioni culturali; operatori economici e turistici; associazioni di categoria; professionisti; amministratori, tecnici |
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LIFELONG LEARNING: L´INFORMATION TECHNOLOGY A SCUOLA. UN SEMINARIO PER RIFLETTERE SULL´INNOVAZIONE DIDATTICA IL 25 FEBBRAIO IN REGIONE MARCHE |
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Ancona, 24 Febbraio 2010 - Sensibilizzare sull´uso delle tecnologie come strumenti di innovazione didattica in una prospettiva di lifelong learning , di sviluppo e mutamento economico, sociale e culturale. E´ quanto si propone il seminario formativo regionale ``eSkills. Strategie ed esperienze tra scuola e territorio``, organizzato da Ansas ´Marche alla Sala Raffaello della Regione Marche, giovedi` 25 febbraio 2010 dalle ore 9. Il seminario, i cui lavori saranno aperti dall´assessore regionale all´Istruzione-formazione, Stefania Benatti si inserisce nell´ambito della strategia europea per la promozione delle competenze digitali: una campagna sostenuta dalla Commissione Europea−d.g. ´Enterprise and Industry´. L´iniziativa ´eSkills week´ e` rivolta principalmente ai giovani cittadini dei 21 paesi aderenti al progetto che ha individuato nella prima settimana di marzo ´ la settimana europea per la riflessione sull´importanza delle competenze digitali´. L´intento e` di coinvolgere le istituzioni, le associazioni, le organizzazioni che lavorano nell´ambito delle ´Information Technology´, le imprese, le scuole in una serrata campagna di informazione e di divulgazione. La campagna eSkills si inserisce quindi a pieno titolo tra gli obiettivi prioritari della Strategia di Lisbona rinnovata per la crescita e l´occupazione (2008-2010), la quale pone l´accento sulla necessita` di consolidare il triangolo istruzione-ricerca-innovazione, in primo luogo mediante iniziative tecnologiche comuni, per ´stare al passo con i tempi´. Il programma della giornata di studi si articola su un´offerta variegata di spunti e sollecitazioni sul tema delle ´strategie ed esperienze tra la scuola e il territorio´. L´obiettivo e` mettere in circolo contributi culturali provenienti da differenti ambiti, campi e settori aventi in comune lo scopo di una formazione delle giovani generazioni a una cittadinanza attiva e responsabile che passi per nuove acquisizioni e nuovi saperi. Attraverso il confronto tra dirigenti scolastici, docenti, rappresentanti di istituzioni ed enti pubblici, studiosi di settore, esponenti del mondo del lavoro l´evento si propone pertanto lo scopo di gettare le basi per un futuro di condivisione e di diffusione delle esperienze, tale da promuovere anche lo sviluppo e/o il rinnovamento di alcuni profili professionali. |
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RIORDINO E RILANCIO DELLA SCUOLA SUPERIORE IN TRENTINO |
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Trento, 24 febbraio 2010 - Nella seduta straordinaria di ieri, la Giunta ha approvato la delibera presentata dall’Assessore all’istruzione e allo sport, Marta Dalmaso, contenente la programmazione dell’offerta formativa per il secondo ciclo nella provincia di Trento. La delibera, oltre alle motivazioni relative alle varie scelte, contiene l’allegato con Il piano dell’offerta formativa provinciale. “Con l’approvazione della delibera odierna – ha affermato l’Assessore Dalmaso – abbiamo fatto un importante passo in avanti per aiutare gli studenti e le famiglie ad orientarsi per le iscrizioni del prossimo anno la cui scadenza resta fissata al 26 marzo 2010. Ci siamo attivati in tempi rapidi appena sono stati resi noti i regolamenti nazionali. Ora le famiglie hanno un’informazione certa su quali indirizzi sono collocati nel proprio territorio e quali nel resto del Trentino; quanto prima renderemo noti anche i quadri orari con le materie e l’articolazione del monte ore.”La legge provinciale 7 agosto 2006 n. 5 disciplina in maniera organica il sistema educativo provinciale e costituisce la cornice di riferimento per l’intero impianto regolamentare che va gradualmente a caratterizzare il sistema scolastico trentino. Il quadro dell’offerta formativa rappresenta una tappa fondamentale di questo percorso; esso consente di valorizzare le scelte fatte in questi anni in direzione di un modello scolastico fondato sulla centralità dello studente e caratterizzato dallo stretto rapporto della scuola con il territorio. Proprio per questo, la delibera approvata oggi dalla Giunta non si limita ad una trasposizione meccanica dell’offerta nazionale in ambito locale, ma dà una forte connotazione al quadro dell’offerta formativa provinciale, razionalizzando la frammentazione dell’offerta oggi esistente, con un utilizzo razionale delle risorse, e rilanciando una prospettiva di istruzione e formazione provinciale d’eccellenza in un quadro chiaro che definisce l’identità e il ruolo dell’istruzione liceale (con un impianto unitario articolato in sei percorsi ben differenziati), l’identità dell’istruzione tecnica con una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico (con l’attivazione di tutte le articolazioni previste a livello nazionale e l’arricchimento con nuovi percorsi rispetto alla situazione attuale), la valorizzazione ed il potenziamento dell’identità della Formazione professionale oltre i percorsi di base, con un organico rapporto con il mondo del lavoro, da una parte, e tutto il sistema dell’istruzione, dall’altra. Nel quadro del rafforzamento e valorizzazione dell’istruzione tecnico-professionale, la prospettiva resta quella delle Nuove frontiere formative tecnico – professionali: Nell’allegato alla delibera, la specificazione degli istituti e degli indirizzi su tutto il territorio provinciale. Scheda - La Nuova Offerta Formativa Per Il Secondo Ciclo Nella Provincia Di Trento - Premessa - Il secondo ciclo di istruzione si è sviluppato a livello nazionale negli scorsi decenni per accumulazione e sovrapposizione di indirizzi e sperimentazioni, in assenza di una riforma complessiva. Ciò ha portato alla presenza di un quadro dell’offerta formativa caratterizzato da scarsa razionalità (con molti doppioni) e di conseguenza scarsa chiarezza per le famiglie. Anche a livello provinciale è evidente una frammentazione dell’offerta che poco si concilia con l’utilizzo razionale delle risorse. In ambito socio economico, l’attuale fase di sviluppo che incide anche sugli assetti della nostra provincia può essere interpretata secondo le seguenti categorie di transizione, che trovano evocazione anche nel Piano provinciale di sviluppo: da un’economia industriale a un’economia fondata sulla conoscenza • da una cultura “del libro” a una cultura “dell’ipertesto” • da un sapere fondato sulle discipline a un sapere fondato sulla transdisciplinarietà • da una concezione gerarchica dei saperi ad una rappresentazione di interconnessione di saperi. Rispetto a questo scenario, la legge provinciale 7 agosto 2006 n. 5 disciplina in maniera organica il sistema educativo provinciale e costituisce la cornice di riferimento per l’intero impianto regolamentare che va gradualmente a caratterizzare il sistema scolastico trentino. Il quadro dell’offerta formativa rappresenta una tappa fondamentale di questo percorso; esso consente di valorizzare le scelte fatte in questi anni in direzione di un modello scolastico fondato sulla centralità dello studente e caratterizzato dallo stretto rapporto della scuola con il territorio. Sul piano ordinamentale, il secondo ciclo della scuola trentina è stato impostato, a differenza dell’impianto nazionale, come un sistema integrato tra istruzione e Formazione professionale, sul modello di due bienni più un quinto anno propedeutico alla scelta dello sbocco universitario o nel mercato del lavoro. Il primo biennio ha una forte valenza orientativa ed assume particolare importanza per il successo formativo degli studenti e la riduzione della dispersione scolastica. Le Prospettive A Breve Termine - Dal prossimo anno scolastico, con l’approvazione dei nuovi Regolamenti governativi in materia, il quadro nazionale dell’offerta del secondo ciclo è destinato a cambiare in modo significativo. Dopo una tendenza alla “licealizzazione spinta”, si è arrivati ad un sistema plurale che prevede sul territorio nazionale quattro “gambe” distinte: i Licei (riordinati e potenziati negli indirizzi), gli Istituti tecnici (innovati nel profilo e negli indirizzi), gli Istituti professionali di stato (caratterizzati da percorsi quinquennalizzati, ma senza più la possibilità di rilasciare in automatico qualifiche triennali), l’Istruzione e formazione professionale regionale. In provincia di Trento il sistema scolastico e formativo, considerate le sue peculiarità, la sua storia e i bisogni espressi dal territorio, si struttura invece in modo più semplificato, su tre gambe: i Licei, gli Istituti tecnici e la Formazione professionale provinciale. Ciò avvicina di più il Trentino ai sistemi formativi nord europei. In relazione agli Istituti tecnici, in particolare, la Provincia persegue l’obiettivo di un forte recupero della valenza formativa delle discipline tecnico scientifiche e delle relative attività laboratoriali. Anche in relazione a tale orientamento, si prevede la graduale confluenza dell´Istruzione professionale di Stato negli Istituti tecnici laddove siano presenti nel territorio indirizzi di istruzione tecnica corrispondenti, in grado di dare copertura alla domanda sociale del territorio. Ed è proprio da tale valutazione e dal confronto con il territorio che si motiva il mantenimento per l´anno scolastico 2010-2011 in provincia di Trento di un percorso di istruzione professionale nel settore dei servizi socio-sanitari presso l´Istituto "Don L. Milani" di Rovereto; tale scelta vuole garantire infatti agli studenti di poter accedere sul territorio provinciale ad una scuola pubblica con un indirizzo che non trova oggi corrispondenza nell´istruzione tecnica, né è presente in altri percorsi di istruzione secondaria di secondo grado. Comunque si apre con l´Istituto una riflessione per sviluppare e articolare una offerta scolastica nell´ambito del sociale. In ogni caso, si prevedono specifiche intese con il Miur per il raccordo con i percorsi di qualifica e di diploma della formazione professionale. Il Sistema Dell’istruzione Liceale - In provincia di Trento l’offerta formativa ad indirizzo liceale accoglie, nel corrente anno scolastico, circa il 50 % degli studenti iscritti al secondo ciclo e si caratterizza per la completezza e la capillare diffusione sul territorio provinciale, almeno per gli indirizzi più comuni. Indirizzi liceali sono, infatti, presenti in 20 istituzioni scolastiche (16 provinciali e 4 paritarie). Il nuovo ordinamento dei licei persegue l’obiettivo di un forte rilancio dell’identità e del ruolo dell’istruzione liceale, concepita come distinta e alternativa rispetto all’istruzione tecnica. L’impianto dei licei è unitario. La cultura liceale si propone di fornire agli studenti gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita dei temi legati alla persona e alla società nella realtà contemporanea. Pur prevedendo un potenziamento del rapporto tra scuola e mondo del lavoro lo sbocco fondamentale rimane la prosecuzione degli studi, in ambito universitario o nell’Alta formazione. Il nuovo ordinamento prevede la confluenza degli attuali percorsi, compresi quelli sperimentali, in sei indirizzi liceali: classico, scientifico, linguistico, delle scienze umane, artistico e coreutico-musicale. Per alcuni indirizzi (scientifico, delle scienze umane e artistico) sono previste articolazioni in opzioni o sotto-indirizzi. La confluenza tra gli attuali percorsi e i nuovi indirizzi è “naturale” nella stragrande maggioranza dei casi, comprese le sperimentazioni in ambito linguistico, coreutico e musicale, che vengono ricondotte a ordinamento. Tra le maggiori novità recate dalla riforma meritano un cenno particolare il liceo scientifico, il liceo delle scienze umane e il liceo artistico. In relazione al liceo scientifico la novità principale è costituita dalla nuova opzione denominata “scienze applicate”. Il dibattito che si è sviluppato intorno al liceo tecnologico e al suo futuro ha visto susseguirsi diverse ipotesi intorno alla dialettica tra caratterizzazione liceale o caratterizzazione tecnica. Ha prevalso la prima ipotesi: il nuovo percorso è un liceo a tutti gli effetti, sia in termini di tempo scuola sia di discipline di insegnamento previste dal quadro orario, e trova quindi fondamento la scelta della Provincia di collocarlo nei licei scientifici. Il nuovo percorso verrà attivato in 7 istituzioni scolastiche. E’ tra le novità più interessanti della riforma: nel liceo scientifico acquistano centralità le materie scientifiche e il nome del percorso e il titolo di studio conseguito corrispondono al contenuto. Nell’immaginario collettivo viene presentato come il liceo scientifico senza il latino; in realtà è molto di più. Si tratta di un percorso liceale che, con un tempo scuola contenuto (27 ore al biennio e 30 al triennio), prevede un forte rafforzamento dell’asse scientifico e la presenza significativa dell’informatica per tutto il quinquennio. Un percorso che consentirà agli studenti di ottenere una solida preparazione in ambito scientifico nel contesto di un percorso liceale (cioè attento al versante della formazione umanistica). Il suo sbocco naturale sono le facoltà scientifiche e tecniche e quindi può rappresentare una eccellente opportunità per sostenere le vocazioni per le lauree scientifiche (uno degli obiettivi di Lisbona 2010), ritenute strategiche per lo sviluppo economico dei territori. Per quanto attiene al liceo delle scienze umane sono previsti due percorsi: il liceo delle scienze umane, che raccoglie l’eredità del vecchio istituto magistrale e delle sperimentazioni avviate dopo la sua soppressione (Liceo socio psico-pedagogico) e il liceo delle scienze umane, opzione economico sociale, che sviluppa il progetto del liceo delle scienze sociali e che si caratterizza per la presenza delle discipline giuridiche economiche. Questi percorsi verranno attivati presso nove istituzioni scolastiche. In merito al liceo artistico si tratta di una trasformazione significativa rispetto all’attuale istruzione artistica in quanto viene potenziata la parte culturale. In ogni caso anche questa confluenza non presenta particolari difficoltà in quanto già da diversi anni i percorsi attivati anticipavano la scelta liceale. Inoltre, il monte ore previsto per questa tipologia di liceo (34 ore settimanali nel primo biennio e 35 ore settimanali nel triennio) consente di valorizzare l’esperienza laboratoriale pur nel contesto di una formazione liceale. Dei sei indirizzi previsti dal nuovo liceo artistico, in provincia ne verranno attivati cinque; complessivamente i percorsi attivati saranno nove, distribuiti su tre sedi scolastiche. Il Sistema Dell’istruzione Tecnica - L’offerta formativa ad indirizzo tecnico raccoglie nel Trentino, nel corrente anno scolastico, circa il 30% degli studenti iscritti; essa, in analogia al sistema dei Licei, si caratterizza non solamente per completezza e distribuzione capillare sul territorio, ma anche per definizione e distinzione dei profili in uscita dai diversi indirizzi. L’identità degli istituti tecnici è connotata da una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico, in linea con le indicazioni dell’Unione europea e delle richieste provenienti dal mondo imprenditoriale. In questi istituti sono centrali nel processo formativo l’attività di laboratorio, gli stages e i percorsi di alternanza scuola-lavoro per apprendere in contesti operativi. La riforma nazionale abbandona pertanto l’ibridazione dei percorsi liceali e tecnici, tanto che, ad esempio, l’indirizzo del Liceo scientifico-tecnologico è stato soppresso. Il nuovo ordinamento sviluppa l’assetto attuale articolandolo in due settori (economico e tecnologico), arricchendolo con undici indirizzi e relative articolazioni che intendono coprire i nuovi bisogni formativi di settore, anche in risposta a specifiche esigenze del territorio, soprattutto per quanto riguarda l’innovazione tecnologica e organizzativa. La domanda di forte caratterizzazione dei percorsi tecnici in tale direzione è stata fortemente sostenuta anche in Trentino dal mondo dell’impresa che ha espresso forte interesse per percorsi tecnici in grado di formare studenti con competenze professionali adeguate ad un loro inserimento nel mondo del lavoro. Per questo si intendono attivare tutti gli indirizzi e tutte le articolazioni previste a livello nazionale - tranne l’indirizzo Sistema moda - per assicurare la più completa offerta formativa. Rispetto al quadro attuale, l’offerta formativa provinciale degli indirizzi tecnici si arricchirà di nuovi percorsi: l’indirizzo per il Turismo e l’indirizzo Trasporti e logistica. Il primo risponde alle esigenze di assicurare competenze culturali, linguistiche e tecniche adeguate allo sviluppo del settore turistico; il secondo mira a formare tecnici a supporto di un settore strategico ed in forte espansione. Inoltre, diventa decisivo il rapporto con l’Università e l’Alta formazione professionale che vede nell’istruzione tecnica il perno dell’innovazione nell’offerta formativa a livello provinciale. La Formazione Professionale Provinciale - L’offerta della Formazione professionale provinciale raccoglie nel Trentino, nel corrente anno scolastico, circa il 18% degli studenti iscritti; essa, in analogia all’istruzione tecnica, si articola in percorsi triennali relativi a 15 qualifiche e in percorsi quadriennali relativi a 18 diplomi professionali. L’identità della Formazione professionale si caratterizza per un innalzamento e arricchimento della cultura di base e sviluppo delle competenze operative funzionali a un qualificato inserimento nel mondo del lavoro. I percorsi triennali si articolano in un primo anno di macro settore, un secondo anno di famiglia professionale e un terzo anno di qualifica professionale. Successivamente è possibile seguire un quarto anno per acquisire il diploma di tecnico professionale. I macrosettori di riferimento sono otto: Agricoltura e ambiente, Industria e artigianato, Legno, Abbigliamento, Grafico, Alberghiero e della ristorazione, Terziario (commerciale e amministrativo), Servizi alla persona (acconciatura ed estetica), Servizi sanitari e socio-assistenziali, Servizi di animazione turistico-sportiva. L’offerta formativa, in particolare per il quarto anno, è caratterizzata da un organico rapporto con il mondo del lavoro attraverso l’alternanza scuola-lavoro e l’attivazione di rapporti di partenariato con le imprese. Le Prospettive A Medio E Lungo Termine - Rispetto al quadro sopra delineato, un’adeguata programmazione strategica dell’offerta formativa richiede tuttavia di assumere una logica di filiera formativa (che coinvolge l’istruzione liceale, l’Istruzione tecnica, la Formazione professionale, l’Alta formazione professionale, l’Università), verso l’istituzione di poli formativi specializzati di eccellenza, ritenuti strategici per lo sviluppo dell’economia trentina. In tale prospettiva, oltre al polo “agricoltura e territorio” (già esistente presso la Fondazione Mach di S. Michele all’Adige), è previsto lo sviluppo o il rafforzamento dei seguenti poli: meccanica e meccatronica • informatica e microsistemi • energia e ambiente • costruzioni e legno • turistico-alberghiero. Una scelta di questo genere comporta naturalmente la necessità di: - coinvolgere il mondo dell’impresa, dell’Università e della ricerca, degli Enti locali, con forme di partenariati organici. - mobilitare nuove risorse per costituire strutture e laboratori tecnologicamente avanzati, di riferimento per tutta la provincia, in cui far confluire periodicamente sia studenti che insegnanti - organizzare percorsi di eccellenza comprendenti anche forme innovative di stage e tirocini. Le Nuove Filiere Formative Tecnico – Professionali - La filiera meccanica e meccatronica- Questa filiera è imperniata sugli indirizzi e le articolazioni di Meccanica, meccatronica e energia. Interessa in particolare le Pmi dei settori tecnologicamente più avanzati. La filiera informatica e microsistemi - Questa filiera è imperniata sugli indirizzi e/o le articolazioni di Informatica e telecomunicazioni, Elettronica ed elettrotecnica, Sistemi informativi. Interessa in particolare le grandi aziende produttrici di software presenti in Trentino, i Centri di ricerca e sviluppo e di trasferimento tecnologico, le imprese dei settori delle Ict. La filiera energia e ambiente - Questa filiera è imperniata sugli indirizzi e/o le articolazioni di Costruzioni, ambiente e territorio, Biotecnologie ambientali e Energia. Interessa in particolare le public utilities, le aziende specializzate nei settori della green economy e delle energie rinnovabili. La filiera costruzioni e legno - Questa filiera è imperniata sugli indirizzi e/o le articolazioni di Costruzioni, ambiente e territorio e il macrosettore Legno della Fp. Interessa in particolare le imprese di costruzioni e di servizi nei settori della bioedilizia, dell’antisismico e del risparmio energetico. La filiera turistico-alberghiera - Questa filiera è imperniata sugli indirizzi e/o le articolazioni di Turismo, Relazioni internazionali, del macrosettore Turistico-alberghiero della Fp e gli indirizzi liceali Linguistico e delle Scienze umane. Interessa in particolare le imprese alberghiere, le agenzie turistiche e le strutture congressuali, nonché gli organismi per la tutela paesaggistica, per la promozione del turismo culturale, giovanile ed enogastronomico. Il Liceo Artistico Provinciale - La Provincia intende istituire un istituto artistico provinciale quale polo di eccellenza, suddiviso su due sedi, a Trento e a Rovereto, che valorizzino le migliori esperienze maturate dalla scuola trentina in materia. Il Liceo Ladino - La Provincia intende istituire un indirizzo speciale di “Liceo ladino” a Pozza di Fassa che preveda l´insegnamento organico di e in lingua ladina per favorire lo sviluppo del bilinguismo presso la popolazione giovanile e la valorizzazione della cultura e delle tradizioni delle popolazioni ladine. |
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VIA LIBERA IN SARDEGNA AL PIANO ANNUALE DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE |
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Cagliari, 24 Febbraio 2010 - La Giunta regionale ha approvato il Piano annuale di formazione professionale per l´annualità 2009/2010, contiene le linee guida proposte dall’assessore del Lavoro, Franco Manca. Il Piano, articolato per singoli ambiti provinciali, è finanziato con fondi regionali (pari a 19 milioni 464mila 900 euro) che saranno trasferiti alle Province. Le otto amministrazioni provinciali hanno provveduto ad analizzare il fabbisogno formativo dei rispettivi territori, consentendo all’Assessorato del Lavoro di predisporre il Piano annuale che individua i destinatari degli interventi, i settori economici di riferimento, i parametri di costo e la ripartizione tra le singole Province delle risorse disponibili, come di seguito illustrato: Provincia di Cagliari: 4.869.000 euro; Provincia di Sassari: 3.273.000 euro; Provincia di Oristano: 2.173.500 euro; Provincia di Nuoro: 2.148.000 euro; Provincia di Olbia Tempio: 1.968.000 euro; Provincia di Carbonia Iglesias: 1.914.000 euro; Provincia del Medio Campidano: 1.720.200 euro; Provincia dell’Ogliastra: 1.399.200 euro. Regione e Province hanno condiviso una strategia di lungo periodo che tiene conto dei cambiamenti socio-economici intervenuti negli ultimi anni, in modo tale da operare in una nuova prospettiva, interpretare i mutamenti intervenuti e leggerli anche alla luce della crisi che investe la società sarda, in tutti i settori. "Il Piano annuale di formazione professionale - spiega l´assessore Manca - vuole essere uno strumento in grado di aiutare realmente la comunità isolana ad affrontare le sfide del futuro. Desideriamo fornire risposte in grado di integrarsi con le linee di intervento già avviate nella conoscenza, nell’innovazione tecnologica e nel governo del territorio. La formazione di qualità può contribuire a dare nuove opportunità ai giovani sardi e, più in generale, a quanti sono in cerca di occupazione". Le Province dovranno affidare le attività formative con procedure di evidenza pubblica. |
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LA SCUOLA TRA FUTURO E NOSTALGIA DEL PASSATO A FIRENZE UN GRANDE CONVEGNO PER FARE IL PUNTO SULLE NOVITÀ DEL PANORAMA SCOLASTICO A LIVELLO LOCALE, NAZIONALE E INTERNAZIONALE |
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Firenze, 24 febbraio 2010 - Il mondo della scuola sta attraversando un periodo denso di cambiamenti a tutti i livelli: dalla scuola dell’infanzia a quella primaria, fino ad arrivare al recente riordino delle scuole superiori. Per riflettere sulle conseguenze delle molte riforme che hanno interessato la scuola negli ultimi anni, il Cidi di Firenze, con il sostegno della Provincia e dell’Istituto degli Innocenti, ha organizzato il convegno intitolato “La scuola tra futuro e nostalgia del passato”, in programma per giovedì 25 febbraio, dalle 9. Due sedi ospiteranno il grande convegno: la sessione plenaria della mattina si tiene all’Istituto degli Innocenti in Piazza Santissima Annunziata, mentre le sessioni parallele del pomeriggio sono organizzate all’Istituto tecnico Salvemini-duca D’aosta in via Giusti 27. La sessione mattutina sarà aperta dagli interventi di Sandra Maggi, Presidente Istituto degli Innocenti, di Carlo Fiorentini Presidente Cidi Firenze e dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione della Provincia di Firenze. Previste inoltre le relazioni di: Sofia Toselli, Presidente nazionale Cidi, “La scuola oltre la crisi” - Franco Cambi, Università di Firenze, “I nuovi giovani” - Giancarlo Cerini, Ispettore Tecnico Emilia Romagna, “L’innovazione nella scuola di base è ancora possibile?” - Giovanni Biondi, Direttore Generale per gli Studi e la Programmazione e per i Sistemi Informativi del Ministero Pubblica Istruzione, “L’innovazione della scuola passa attraverso le tecnologie?” - Piero Cipollone, Presidente Invalsi, “Il sistema nazionale di valutazione: strumento di ricerca, di confronto informato e di supporto per la qualità” Al termine della sessione mattutina sarà offerto un buffet. Le sessioni del pomeriggio (Istituto tecnico Salvemini-duca D’aosta in via Giusti 27, dalle 14.30 alle 18.00) tratteranno di: “Ocse Pisa e Invalsi: quali competenze di lettura?”; “Ocse Pisa e Invalsi: quali competenze in matematica?”; “Competenze scientifiche: i casi della Finlandia e del Canada”; “La qualità nella scuola dell’infanzia”; “La scuola primaria: tra maestro prevalente e curricolo verticale”; “La scuola secondaria inferiore: le prospettive nonostante i provvedimenti Gelmini”; “L’istruzione tecnica e professionale”; “I nuovi licei: il ritorno al passato”. |
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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA NELLA PROVINCIA DI RIMINI |
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Rimini, 24 febbraio 2010 - Si è svolta ieri mattina, nella sede della Provincia di Rimini di via Dario Campana, la riunione della “Conferenza Provinciale di Coordinamento” (organismo formato da Ufficio Scolastico Provinciale e rappresentanti di dirigenti scolastici, Enti Locali, Enti di Formazione) allargata a tutti i dirigenti scolastici degli Istituti di secondo grado, per affrontare il tema dell’attuazione del nuovo riordino delle scuole superiori. All’ordine del giorno l’elaborazione di linee guida per la realizzazione di un nuovo Piano dell’Offerta Formativa nella Provincia di Rimini, alla luce dei provvedimenti deliberati dal Consiglio dei Ministri il 4 febbraio scorso e delle relative informative definite dal Ministero. Le linee guida emerse dalla riunione odierna, ed approvate con voto unanime dalla Conferenza Provinciale di Coordinamento, saranno sottoposte all’approvazione della Giunta Provinciale nella prossima seduta di mercoledì 3 marzo, in seguito all’incontro con l’Ufficio Scolastico Regionale in programma giovedì 25 febbraio. Per l’Assessore alla Scuola della Provincia di Rimini, Meris Soldati “L’obiettivo di fondo di queste linee guida sta nella proposta di un’offerta didattica in grado di rispondere al meglio alle esigenze educative del nostro tessuto territoriale, coniugando le esigenze degli studenti e delle famiglie, con quelle del mondo produttivo locale. È inoltre da sottolineare il lavoro di analisi, confronto e collaborazione sin qui svolto, con grande professionalità ed interesse, da parte di tutti gli attori coinvolti, che va a rinforzare il legame tra scuola e territorio in maniera congiunta e strategica”. Una volta espletato il passaggio all’Ufficio Scolastico regionale, e formalizzata la delibera dalla Giunta Provinciale, il documento verrà presentato ufficialmente agli organi di informazione. |
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SOSTEGNO AGLI STUDI UNIVERSITARI DEI FIGLI DI LAVORATORI DISOCCUPATI, IN MOBILITA´ E IN CASSA INTEGRAZIONE STRAORDINARIA. EMANATO IL BANDO NELLE MARCHE |
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Ancona, 24 Febbraio 2010 - E´ stato emanato il bando per la concessione del contributo `una tantum´ riservato a studenti iscritti all´universita` che sono figli di lavoratori disoccupati. Si tratta della misura anticrisi, proposta dall´assessorato all´Istruzione e diritto allo studio, a favore dei figli dei lavoratori in stato di disoccupazione, in mobilita` (certificata dai Centri per l``Impiego) o cassa integrazione straordinaria da almeno tre mesi. Le risorse disponibili ammontano complessivamente ad un milione di euro. Il contributo pro capite ai soggetti beneficiari sara` pari a 400 euro. Possono presentare domanda gli studenti universitari residenti nelle Marche, fiscalmente a carico dei genitori e iscritti all´anno accademico 2009/2010 a Corsi di laurea di primo livello, corsi di laurea di secondo livello, corsi di laurea a ciclo unico/magistrale (inclusi i corsi di laurea del vecchio ordinamento attivati prima del Dm 509/99) presso Universita` e Afam delle Marche o di altre Regioni. Sono esclusi i corsi di terzo livello. Le domande saranno finanziate sulla base della graduatoria determinata dai valori Isee (riferiti alle dichiarazioni dei redditi 2009, periodo di imposta 2008 e con limite massimo Isee di 30.000 euro). La domanda di contributo deve essere presentata con invio telematico e cartaceo, seguendo le istruzioni disponibili all´indirizzo internet pubblicato nella sezione bandi del sito http://www.Istruzioneformazionelavoro.marche.it. La compilazione sara` attiva a partire dal primo marzo 2010 e fino al 25 marzo 2010. Le domande in forma cartacea vanno trasmesse per raccomandata Ar entro il 25/3/2010 compreso, a: Regione Marche, P.f. Istruzione, Diritto allo studio e rendicontazioni, via Tiziano, 44, 60125, Ancona. |
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RASSEGNE: A ROVIGO CINQUE INCONTRI CON LA SCIENZA |
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Rovigo, 24 febbraio 2010 - Cinque incontri per avvicinare il pubblico alle sfide lanciate dalle nuove scoperte per divulgare le conoscenza della genetica, della fisica, della filosofia, dell´astronomia, della geologia sono stati promossi dall’assessorato alla Cultura di Palazzo Celio. Ad aprire la rassegna giovedì 25 febbraio alle 18 all’auditorium del conservatorio Vanezze di via Pighin sarà Edoardo Boncinelli, genetista di fama internazionale, professore di Biologia e Genetica all´università Vita Salute San Raffaele di Milano, con “Gli occhi e le mani della mente”. “Quasi quotidianamente sentiamo parlare di nuove scoperte scientifiche – ha ricordato l’assessore Laura Negri presentando questa mattina la rassegna - temi che si ripercuotono e sviluppano altri temi: l’etica, la morale, la religione, di qui l’avvio di alcuni momenti di riflessione fatti con linguaggi semplici ed efficaci e da relatori con capacità di comunicazione”. La rassegna, che si avvale del contributo della fondazione della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, ha visto la collaborazione nella stesura di “Incontro con la scienza” di Roberta Ciorba, già insegnante di Scienze. Gli altri appuntamenti l’11 marzo con Giulio Girello, il 25 con Massimo Capaccioli, l’8 aprile con Gabbris Ferrari ed il 17 con Mario Tozzi. Tutti gli incontri si tengono alle 18 all’auditorium di via Pighin, tranne quello del 25 marzo nel salone del conservatorio Vanezze di Corso del Popolo 241. Selezionando dettagli il programma completo degli incontri |
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RICERCA E INNOVAZIONE PER USCIRE DALLA CRISI. “IN PROVINCIA DI FIRENZE SIAMO SULLA BUONA STRADA” PRESENTATI A PALAZZO MEDICI GLI STUDI COMPIUTI DA IRPET, LONDON SCHOOL OF ECONOMICS E CONSORZIO QUINN |
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Firenze, 24 febbraio 2010 - “Ricerca e innovazione sono le due chiavi di volta per uscire dalla crisi. Le ricerche che abbiamo presentato oggi hanno fatto la fotografia della situazione attuale e ci hanno indicato delle possibili rotte. La soluzione è quella di fare squadra, di fare sistema, tra il mondo della ricerca pubblica e quello delle imprese. Siamo sulla buona strada”. Con queste parole l’Assessorato allo Sviluppo e alla Programmazione della Provincia di Firenze ha commentato l’esito dei lavori del convegno “Uscire dalla crisi, processi di innovazione nell’are fiorentina e nella provincia di Firenze” che si è svolto il 17 febbraio nella sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi.“la nostra ricerca – ha spiegato Lorenzo Bacci dell’Irpet - va a supporto di un progetto legato al Polo per l´innovazione da realizzare nel territorio provinciale. Avevamo il compito di scandagliare e individuare le potenzialità di quest´area della Toscana dal punto di vista della ricerca e dell’innovazione, capire quali prospettive possono esserci nel campi della ricerca e sviluppo in alcuni settori, specialmente in quello della meccanica. Va sottolineato che, mentre la Toscana non è una realtà particolarmente ricca dal punto di vista della ricerca e dell’innovazione, la provincia di Firenze presenta elementi positivi. Innanzitutto abbiamo una ricerca di eccellenza che si orienta in tanti settori. Dal versante produttivo abbiamo un substrato di imprese che hanno capacità innovative nell´ambito della meccanica e tanta ricerca pubblica sempre nella meccanica. Questi due mondi, ricerca e impresa - che solitamente dialogano poco a livello regionale - nel territorio provinciale sembra che dialoghino più intensamente. E’ importante quindi infittire questi rapporti, creare nuovi legami ed estenderli ad altri livelli settoriali che adesso sembrano più lontani”. Il consorzio Quinn ha invece presentato uno studio di fattibilità per la gestione del polo di incubazione a Sesto Fiorentino nel coordinamento con il sistema metropolitano. “C’è una condizione di base favorevole - ha spiegato Andrea Bonaccorsi del Consorzio Quinn - ma notiamo che c´è un ritardo molto forte nel raggiungere le situazioni di regioni a livello europeo che, in questo capitolo, si sono mosse con ampio anticipo. Bisogna adesso non tardare, trovare soluzioni organizzative e farlo partire”. Compito della London School of Economics era invece quello di individuare i percorsi più originali e innovativi di trasferimento tecnologico nel territorio fiorentino, capire il ruolo degli attori coinvolti in questi percorsi e le modalità di sostegno alla ricerca. “Gli italiani sono meno abituati a lavorare con una prospettiva di ricerca a lungo termine - ha spiegato Davide Calenda, della London School of Economics –. Comunque sono emersi alcuni punti di forza del territorio fiorentino, come ad esempio la grande capacità individuale di fare ricerca, di farla in modo internazionale”. |
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GENITORI E NUOVI MEDIA: UNA SFIDA DA NON PERDERE |
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Fivizzano, 24 febbraio 2010 - Solo apparentemente al sicuro, i nostri figli ogni giorno passano ore incollati al computer o al televisore, eppure tutti sappiamo che le insidie possono nascondersi anche fra le pareti di casa nostra. I genitori del terzo millennio debbono possedere una marcia in più: non basta saper comprendere e dialogare con giovani nel pieno della crisi adolescenziale, occorre anche una conoscenza approfondita dei nuovi rischi cui vanno incontro. I media sono mezzi potenti e pervasivi, con i quali diventa sempre più urgente confrontarsi per sfruttarne le potenzialità e insieme mettersi al sicuro dai rischi. La responsabilità educativa nei confronti dei nostri figli ci obbliga ad essere educatori competenti ed è per questo che l’Associazione Genitori A.ge. Di Fivizzano (Ms) ha organizzato il corso “Media e nuovi media: una sfida critica” per quattro venerdì consecutivi dalle ore 21,15 alle ore 23 presso l’Istituto Professionale “Antonio Pacinotti”, di Via Roma 12 a Fivizzano. Questa serie di incontri, che si terrà dal 26 febbraio al 19 marzo 2010, è autorevolmente introdotta da Padre Dario Ravera, vicario generale Diocesi Massa Carrara–pontremoli, il quale darà un approfondimento educativo sul rapporto fra giovani, famiglia e media. A seguire due esperti giornalisti, Giulio Armanini e Antonello Riccelli, guideranno genitori e insegnanti all’interno del mondo dell’informazione, con una lettura critica approfondita sul mondo della carta stampata e su quello della televisione. Infine il neuropsichiatria infantile Franco Giovannoni e la psicologa Elena Battaglia daranno uno spaccato dei nuovi media, riproponendo anche il progetto “Sicuramente Internet”, svolto in collaborazione con l’A.ge. “Alice e Flavio” di Aulla e che ha riscosso grandissimo successo. Venerdì 26 febbraio ore 21,15 Padre Dario Ravera, vicario generale Diocesi Massa Carrara - Pontremoli Media e nuovi media, presenti a fianco dei nostri figli; Venerdì 5 marzo ore 21,15 Giulio Armanini, dirigente scolastico, già direttore de Il Corriere Apuano La notizia: interpretarla e valutarla; Venerdì 12 marzo ore 21,15 Antonello Riccelli, giornalista di Telegranducato I media: come orientarsi all’interno dell’offerta di informazione; Venerdì 19 marzo ore 21,15 Franco Giovannoni, neuropsichiatra infantile - Elena Battaglia, psicologa Internet e i suoi figli. Il corso è realizzato con il contributo dell’Assessorato alle Politiche sociali della Regione Toscana. Per informazioni: 320 8666253 - meugeparodi@tiscali.It - www.Agetoscana.it |
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BOLZANO: “LIBERAMENTE” AL VIA IL 1. MARZO |
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Bolzano., 24 febbraio 2010 - La prossima settimana parte ufficialmente il progetto “Liberamente” per la partecipazione attiva dei giovani allo sviluppo della società altoatesina del prossimo futuro. Il vicepresidente della Provincia ha incontrato i ragazzi della redazione plurilingue del progetto. A breve avverrà la selezione definitiva dei ragazzi, in tutto una sessantina, che parteciperanno al laboratorio di idee nell’ambito del progetto „Liberamente“ Le iscrizioni pervenute entro il termini, scaduti sabato scorso, sono oltre un centinaio, di cui circa il 25 per cento fra il gruppo linguistico tedesco ed alcune presentate dai nuovi cittadini. Il progetto voluto dal vicepresidente della Provincia ed assessore alla scuola e cultura in lingua italiana, Christian Tommasini, intende stimolare la partecipazione attiva dei ragazzi per contribuire da un lato al loro sviluppo personale e dall’altro allo sviluppo della terra in cui vivono, l’Alto Adige in una logica di interscambio sulle politiche giovanili. La partecipazione di varie provenienze culturali e linguistiche, come pone in evidenza Tommasini, è molto importante perché contribuirà a fornire prospettive con molteplici sfaccettature ed anche a progetto concluso avrà indotto la creazione di gruppi di amici misti. Liberamente è un progetto sinergico fra cultura, scuola, università, associazionismo giovanile e culturale e società civile che vede coinvolti in particolare il Servizio giovani, l’Intendenza scolastica italiana e la Libera Università di Bolzano Lub, di cui il prof. Giorgio Tavano Blessi è curatore del progetto stesso. L’avvio istituzionale del progetto, che era stato presentato a metà gennaio, si svolgerà lunedì prossimo 1. Marzo 2010 presso la sede della Libera Università di Bolzano. Nei giorni scorsi il vicepresidente Tommasini ha voluto incontrare i giovani della redazione plurilingue di Liberamente che gestisce il sito dedicato http://www.Liberamente.bz.it/ e segue le fasi preparatorie del progetto. Come sottolinea Tommasini “Quello che noi politici facciamo oggi, condizionerà le generazioni di domani. Chi arriva dopo di noi dovrà portare avanti oppure subire le nostre decisioni. Per questo ritengo fondamentale dare voce ai giovani per sviluppare insieme il nostro futuro e quello della nostra terra”. Una prospettiva questa che sembra essere stata apprezzata dai giovani. Nel corso dell´incontro, infatti, i ragazzi della redazione di Liberamente hanno affermato di apprezzare l’occasione loro fornita per dire come vogliono la società e per fare qualcosa per cambiarla indicando problemi e possibili soluzioni. A tal proposito è stato visto positivamente il fatto che non ci sia stato un pacchetto preconfezionato e che si è cercato un modo diverso di discutere con la possibilità di contribuire allo sviluppo del progetto stesso. I relatori di spicco, giornalisti, economisti e filosofi, che giungeranno a Bolzano a partire dalla fine di marzo non proporranno relazioni già pronte, bensì durante i workshop programmati raccoglieranno i suggerimenti dei ragazzi partecipanti da cui partire per impostare i loro interventi negli incontri postumi. |
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CALABRIA ETICA, TIROCINI PER LAUREATI E STUDENTI DELLE FACOLTÀ DI PSICOLOGIA DELL’UNIVERSITÀ “LA SAPIENZA” DI ROMA |
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Reggio Calabria, 24 febbraio 2010 - Si svolgeranno presso i “Centri per la famiglia” attivati dalla Fondazione Calabria Etica, ente strumentale della Regione Calabria, i tirocini pre specialistica e post lauream degli studenti e laureati in Psicologia presso le facoltà dell’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma. L’iniziativa - informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale - è stata sancita in due appositi protocolli d’intesa, sottoscritti dal presidente di Calabria Etica, Luigi Bulotta, e dai professori Maria D’alessio e Gian Vittorio Caparra per le facoltà di Psicologia 1 e di Psicologia 2, con i quali sono state convenute le modalità operative per lo svolgimento delle attività. Nei Centri per la famiglia, istituiti da Calabria Etica nelle cinque province calabresi, i tirocinanti potranno svolgere attività di formazione e orientamento sulla base di specifici progetti che terranno conto delle competenze professionali specifiche richieste dai singoli corsi di laurea e saranno seguiti da tutor individuati dalla Fondazione, integrandosi con le attività dei Centri che ormai da tempo svolgono uno specifico e qualificato servizio a favore delle famiglie calabresi. Scopo dei Centri è, infatti, in sintonia con le direttive e politiche sociali della Regione, quello di sviluppare e favorire le competenze genitoriali e il benessere dei genitori (in quanto condizionante il benessere dei figli); di coadiuvare l’attività educativa sui figli per favorire la ricerca di stabilità affettiva (riconoscimento di modelli di riferimento necessari per la crescita psico-affettiva dell’individuo in fase di crescita); di sostenere modalità di orientamento nell’universo familiare (all’interno fra i soggetti e nei ruoli, all’esterno fra gli operatori di sostegno); di interagire con tutti i soggetti pubblici e privati che si occupano delle problematiche familiari al fine di realizzare una azione sinergica foriera di un più incisivo intervento. I tirocini post laurea avranno la durata di un anno, articolata in due semestri e riguarderanno attività nelle aree di psicologia generale, clinica, sociale e dello sviluppo, mentre i tirocini pre-lauream e/o specialistica avranno invece la durata di un semestre. Soddisfazione è stata espressa dal presidente di Calabria Etica Bulotta che ha ringraziato l’Università “La Sapienza” per la scelta di affidare alla Fondazione le attività di tirocinio per studenti e laureati. “E’ sicuramente gratificante l’iniziativa – ha commentato Luigi Bulotta – in quanto il riconoscimento di Calabria Etica come struttura idonea allo svolgimento dei tirocini premia gli sforzi e l’impegno della Fondazione e di tutti gli operatori dei Centri provinciali nella direzione del sostegno e della promozione del ruolo delle famiglie e rappresenta un significativo apprezzamento della valida esperienza acquisita in materia. Oltretutto, si darà la possibilità ai laureati e studenti calabresi di effettuare i tirocini in Calabria senza spostarsi a Roma e di interagire e cooperare con lo staff dei Centri acquisendo una specifica formazione ed orientamento sul campo”. |
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AVELLINO: “GIOVENTÙ MEDIATA. RIFLESSIONI E ANALISI SU SOCIETÀ E NUOVI LINGUAGGI” GIOVEDÌ 25 FEBBRAIO IMPORTANTE CONVEGNO SU GIOVANI E COMUNICAZIONE CON ESPONENTI NAZIONALI DI MARKETING, PUBBLICITÀ E NEW MEDIA |
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Avellino, 24 febbraio 2010 – “Gioventù «mediata». Riflessioni e analisi su società e nuovi linguaggi”. E’ il tema dell’importante convegno promosso dall’Assessorato alle Politiche Giovanili della Provincia di Avellino, in collaborazione con Regione Campania e Coordinamento provinciale dei Forum della Gioventù, in programma per giovedì 25 febbraio alle ore 17.30 presso il Convitto Nazionale di Avellino (Corso Vittorio Emanuele). L’incontro vuole rappresentare un confronto tra esponenti del mondo della comunicazione visto sotto vari aspetti, per disegnare una traccia ideale del percorso compiuto dai “nuovi linguaggi” in questi anni, affrontando anche l’impatto sui giovani. Al focus sulla comunicazione in programma giovedì 25 febbraio parteciperanno il presidente della Provincia Cosimo Sibilia, il presidente del Forum provinciale della Gioventù Pellegrino Guerriero, l’inviato di “Striscia la Notizia” Luca Abete, l’editore di quotidiani on line ed imprenditore del web Enrico Anghilante, il docente di Marketing presso l’Università degli Studi di Salerno Gianpaolo Basile, il presidente di Tp – Associazione Italiana Pubblicitari Professionisti Biagio Vanacore. Modera i lavori il giornalista Daniele Moschella. “Il convegno del 25 febbraio – afferma l’Assessore provinciale alle Politiche Giovanili, Antonia Ruggiero – vuol essere un momento di confronto tra i giovani della nostra provincia ed importanti esponenti del mondo della comunicazione, della pubblicità e dei new media, affinché possa nascere un dibattito costruttivo sui nuovi linguaggi e sulla loro influenza sulle giovani generazioni. Sarà anche un modo per fornire strumenti e chiarire le idee ai tanti ragazzi che vogliono intraprendere o che stanno intraprendendo la complessa strada che porta a questo settore, così affascinante ma anche così articolato”. |
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FVG: SÌ DELIBERA ACCREDITAMENTO FORMAZIONE PROFESSIONALE |
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Trieste, 24 febbraio 2010 - Semplificare le procedure amministrative, ma soprattutto garantire adeguati standard di qualità di tutti quegli enti che in Friuli Venezia Giulia si occupano di formazione professionale con risorse dello Stato e dell´Unione europea. Da queste necessità nasce il regolamento che fissa requisiti e modalità per l´accreditamento di soggetti pubblici e privati per i quali l´attività di formazione professionale figura tra le finalità istituzionali e viene esercitata senza scopo di lucro. Ma sono anche altre le richieste, assolutamente vincolanti, ha spiegato l´assessore all´Istruzione Roberto Molinaro alla Ii Commissione consiliare (presidente da Maurizio Franz, Ln) che ha accolto il regolamento all´unanimità. La disponibilità delle sedi (sotto il profilo dell´accessibilità, della sicurezza e dell´igiene), l´affidabilità finanziaria, risorse professionali in possesso con adeguate credenziali, efficacia ed efficienza dei risultati dell´attività formativa svolta in precedenza. E´ la Regione a provvedere all´istruttoria dell´istanza di accreditamento, e lo fa in due modi: attraverso l´esame della documentazione presentata e con un´attività di verifica diretta. Accreditamento che viene rilasciato per due anni, rinnovabili. Nel caso in cui venga a mancare uno o più dei requisiti richiesti, l´accreditamento viene prima sospeso e quindi revocato quando, passati sei mesi dalla sospensione, non sia venuta meno la contestazione da parte dell´amministrazione regionale. |
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BOLZANO, “CONOSCERE PER ACCOGLIERE” UN’INIZIATIVA DELL’INTENDENZA SCOLASTICA ITALIANA |
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Bolzano, 24 febbraio 2010 - Incontri tra scuola e famiglie adottive promossi dall’Intendenza scolastica italiana. Da alcuni anni, la presenza nella scuola di bambini adottati in ambito nazionale ed internazionale risulta significativa anche nella realtà locale della provincia di Bolzano. È un fenomeno nuovo per la nostra scuola che si sta via via attrezzando a capire le esigenze di questi bambini e delle loro famiglie. Per approfondire la conoscenza di questa specificità, l’Intendenza scolastica italiana ha ritenuto opportuno offrire alla scuola delle occasioni di confronto e di formazione sui vari aspetti riguardanti proprio questa tematica. I primi incontri tra genitori adottivi e insegnanti si sono tenuti a novembre e gennaio presso l’Intendenza scolastica italiana; in questa occasione i partecipanti hanno avuto l´opportunità di raccontare la propria esperienza, di mettere a confronto opinioni e idee e di progettare dei piccoli percorsi laboratoriali da proporre nelle scuole. Data la buona riuscita di questi incontri, i presenti hanno manifestato la volontà di ritrovarsi periodicamente e così il prossimo incontro si terrà il 24 febbraio, alle ore 16.30, nella sala riunioni al piano terra dell´Intendenza scolastica italiana in via del Ronco, 2 a Bolzano. Per maggiori informazioni sull´intero percorso formativo, è possibile consultare la pagina del sito dell’Intendenza scolastica http://www.Provincia.bz.it/intendenza%2dscolastica/ dedicata alle Adozioni o contattare Giuliana Fulici (Tel. 0471/411357), referente del progetto presso l´Intendenza e collaboratrice del Servizio integrazione, educazione alla salute e consulenza scolastica - Ufficio Processi educativi. E-mail: Is.form-ins@scuola.alto-adige.it |
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ASSISTENZA MEDICA GRATUITA PER GLI STUDENTI FUORI SEDE UN ACCORDO TRA REGIONE TOSCANA, ATENEI E RAPPRESENTANZE DEI MEDICI UNA SEMPLICE AUTOCERTIFICAZIONE PER OTTENERE LE VISITE NECESSARIE |
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Firenze, 24 febbraio 2010 - Gli studenti universitari residenti fuori regione potranno usufruire gratuitamente dell´assistenza sanitaria di base, ambulatoriale e domiciliare, senza rinunciare al medico del luogo di residenza. Questo beneficio sarà anche esteso agli studenti universitari toscani, residenti in comuni diversi dalle città sedi di Università e affetti da patologie croniche, da handicap o invalidità non inferiore al 66%. E´ quanto deciso dalla Regione Toscana (assessorati alla salute e all´istruzione) che ha messo a punto un accordo condiviso con i tre atenei di Firenze, Pisa e Siena, le Aziende sanitarie e le organizzazioni sindacali dei medici di medicina generale. Secondo il protocollo, che sarà presto deliberato dalla giunta regionale, gli studenti potranno rivolgersi ai medici di base che si renderanno disponibili ad effettuare visite occas ionali sulla base di una semplice autocertificazione. L´accordo prevede una sperimentazione di due anni, al termine della quale verranno valutati i risultati raggiunti. Gli atenei si impegneranno a pubblicizzare questa disponibilità, che consente ai giovani di essere “coperti” dal punto di vista assistenziale in modo completo e gratuito. |
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RIMINI: SICUREZZA E LEGALITÀ NEI LUOGHI DI LAVORO, PARTITA LA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE NELLE SCUOLE SUPERIORI |
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Rimini, 24 febbraio 2010 - E’ partita a febbraio e proseguirà sino alla metà di aprile la campagna di formazione e sensibilizzazione organizzata dalla Provincia, dall’Inail, dall’Inps e dall’Ufficio Scolastico Provinciale di Rimini per avvicinare gli studenti delle scuole superiori, che si accingono a diventare i lavoratori del futuro, ai temi della sicurezza e della legalità nei luoghi di lavoro. Esperti della Provincia, dell’Inail, dell’Anmil, dell’Inps, dello Spsal dell’Azienda Usl, della Direzione Provinciale del Lavoro, del Centro per l’Impiego, dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, dell’Ufficio Scolastico Provinciale, dell’Osservatorio per l’educazione stradale e la sicurezza - Regione Emilia Romagna, della Cgil, Cisl e Uil entreranno direttamente nelle 21 classi dei 9 Istituti Superiori che hanno aderito all’iniziativa proponendosi con lezioni frontali ed esercitazioni pratiche a una platea di circa 500 persone tra studenti e professori. Da rimarcare positivamente la partecipazione di sette classi in più rispetto alla passata edizione e l’ingresso tra gli Istituti partecipanti dell’Itcg Einaudi di Novafeltria. L’iniziativa comprende anche un concorso rivolto agli studenti per la realizzazione di una campagna di informazione, pensata dai ragazzi per i ragazzi, in tema di sicurezza e legalità nei luoghi di lavoro: i progetti vincitori saranno premiati con otto borse di studio dell’importo massimo di 800,00 euro e le scuole con otto premi da 350,00 euro. L’iniziativa sancisce ulteriormente il forte raccordo tra Provincia di Rimini e Inail di Rimini, per contribuire il più possibile alla diffusione della cultura della legalità e della sicurezza nei luoghi di lavoro, particolarmente utile nel nostro territorio provinciale dove, nel solo 2008, sono stati denunciati all’Inail 9.054 infortuni sul lavoro, di cui 8 mortali e 324 malattie professionali. Dall’analisi dei dati emerge una diminuzione rispetto al 2007 degli incidenti nell’ambiente ordinario lavorativo (-10,1%), mentre sono in aumento quelli da circolazione stradale (+ 0,9%) e quelli sul percorso casa-lavoro lavoro-casa, cosiddetti “in itinere”, (+ 1,9%). Per questo motivo il concorso di quest’anno prevede che i ragazzi possano esercitare le proprie capacità creative, oltre che nel campo della sicurezza e legalità dei luoghi di lavoro, anche nel campo della incidentalità stradale cd “in itinere”. |
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PALMANOVA: “BICINICCO CITTÀ DEI BAMBINI”, PROGETTO DI CONOSCENZA E PROMOZIONE DEL TERRITORIO |
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Udine, 24 febbraio 2010 - I bambini del gruppo grande della Scuola dell’infanzia e la classe prima della Scuola primaria del Comune di Bicinicco riscopriranno con i loro occhi il paese in cui vivono attraverso il progetto di conoscenza e promozione del territorio “Bicinicco città dei bambini”. L’iniziativa, nata all’interno di “Palmanova Città dei Bambini”, il progetto promosso dall’associazione intercomunale del Palmarino, col finanziamento della Regione Fvg, al fine di migliorare le strutture destinate ai bambini e, al contempo, di promuovere la conoscenza della storia e del territorio, si propone di accompagnare i bambini alla scoperta delle particolarità dell’ambiente in cui vivono attraverso un itinerario culturale denso di stimoli e di attività. Il percorso educativo e creativo, ideato dalla cooperativa Damatrà, in collaborazione con l’assessorato alla cultura, l’istituzione scolastica e la Biblioteca Civica, prevede la realizzazione di cinque uscite sul territorio, distribuite durante l’arco dell’anno, a cui seguiranno dei laboratori creativi. A testimonianza del percorso vissuto sarà realizzato un calendario 2011 fatto dai bambini. I luoghi prescelti per la “riscoperta” sono la chiesetta di S.andrea, il vecchio mulino di Bicinicco, l’Azienda agricola di Ciotti Mauro, l’Azienda agricola di Gobbo Giuseppe e Fabio ed infine il Caseificio, ognuno dei quali potrà restituire ai bimbi aspetti e valori particolari del proprio territorio: dall’aspetto architettonico all’aspetto naturalistico in una ricerca costante di emozioni e di meraviglia. Il progetto è reso possibile anche grazie alla gentile collaborazione e disponibilità della popolazione. Il viaggio inizia in biblioteca, dove ai bambini vengono offerti stimoli di conoscenza e di riflessione, e prosegue sul luogo prescelto, dove grazie ad una mappa tutta speciale, da “girare” col naso, con le mani, con i piedi, i piccoli esploratori, attraverso punti di vista inconsueti, non quotidiani e fortemente legate ai sensi, saranno chiamati a “riscoprire” i tesori in cui vivono attraverso il loro sguardo e i loro occhi. Seguirà poi il momento del “fare”, dove i bimbi, in specifici laboratori, tradurranno le sensazioni e gli stimoli ricevuti in pensieri, immagini, suoni e parole che saranno raccolti per dar vita al “Calendario dei bambini di Bicinicco 2011”. L’attività culturale culminerà infine in un evento organizzato a Palmanova a conclusione dei percorsi dei nove comuni interessati nel progetto: Visco, Gonars, Trivignano Udinese, Chiopris Viscone, Bicinicco, Bagnaria Arsa, Porpetto, Santa Maria la Longa, Palmanova |
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FALLISCE IL "PIANO B" CONTRO IL SURRISCALDAMENTO GLOBALE |
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Bruxelles, 24 febbraio 2010 - Un team di scienziati tedeschi ha bocciato un progetto ideato per contrastare il cambiamento climatico. Il progetto prevedeva di pompare in superficie acqua pulita proveniente dai fondali oceanici per ridurre la quantità di anidride carbonica (Co2) nell´atmosfera. Le simulazioni al computer generate dai ricercatori dimostrano che l´attuazione di questo ambizioso progetto di geo-ingegneria è associata a un numero troppo elevato di rischi, rispetto ai suoi potenziali benefici. I risultati ottenuti dai ricercatori sono stati pubblicati sulla rivista Geophysical Research Letters. Questi imponenti progetti di geo-ingegneria vengono considerati "Piani B" da utilizzare qualora i governi di tutto il mondo non dovessero riuscire a raggiungere gli accordi necessari e pertanto a ridurre le emissioni di anidride carbonica. Uno di questi schemi prevedeva appunto di pompare acqua ricca di nutrienti in superficie per mezzo di tubi verticali in plastica (lunghi diverse centinaia di metri) in modo tale da stimolare lo sviluppo di fitoplancton, l´alga marina essenziale per la produzione biologica. Un incremento di fitoplancton a livello della superficie dell´acqua comporterebbe una più significativa riduzione dell´anidride carbonica atmosferica associata alla fotosintesi. Nelle profondità degli oceani, parte del carbonio verrebbe rimosso per un periodo di secoli o perfino millenni. Il progetto è stato testato da alcuni scienziati di base in Australia, Germania e Regno Unito. Sotto la coordinazione del professor Andreas Oschlies dell´Istituto Leibniz per le scienze marine, in Germania, il team di scienziati ha dimostrato, mediante una serie di simulazioni al computer, che nella migliore delle ipotesi il sistema consentirebbe di catturare solo 3 gigatonnellate di anidride carbonica all´anno. Un valore che corrisponde ad appena un decimo delle 36 gigatonnellate di emissioni di Co2 prodotte annualmente dalle attività umane. Il professor Oschlies ha detto: "Al di là della realizzabilità tecnica di questo tipo di dispositivi su larga scala - sia in termini spaziali che temporali - questo metodo, come già altri metodi proposti in precedenza, presenta un potenziale estremamente limitato per quanto concerne la quantità di carbonio catturato ed è associato a una quantità elevata di effetti collaterali". Tra gli effetti collaterali osservati dal team c´è, ad esempio, un sostanziale aumento di Co2 nel momento in cui le pompe smettono di funzionare. All´interruzione dell´attività, infatti, "le concentrazioni di Co2 a livello atmosferico, così come la temperatura a livello della superficie, fanno registrare valori che sono addirittura superiori a quelli rilevati durante una simulazione di controllo, che non prevede l´impiego di pompe artificiali", ha spiegato il professor Oschlies. Affinché il progetto sia efficace, le pompe dovrebbero quindi lavorare incessantemente. Il paradosso è brillantemente espresso nel titolo dello studio che paragona questo progetto di ingegneria climatica all´operato dell´apprendista stregone. Gli autori fanno, infatti, riferimento alla ballata di Goethe "L´apprendista stregone", in cui l´apprendista del titolo si serve di un incantesimo per pulire lo studio del mago: proprio la sua incapacità di fermare l´incantesimo e la magia provoca l´allagamento dello studio. Le simulazioni hanno poi messo in luce l´effetto che il progetto potrebbe avere sulla terra ferma e non sugli oceani. L´acqua fredda portata in superficie, come dimostrano le simulazioni, causerebbe un raffreddamento dell´atmosfera e della superficie terrestre, riportando sopra la terra ferma una grande quantità di Co2 precedentemente rimossa. Nell´articolo i ricercatori spiegano che "Secondo il modello, circa l´80% del carbonio catturato viene immagazzinato a livello terrestre grazie alla riduzione della ´respirazione´ dovuta alle temperature dell´aria più ridotte, a loro volta imputabili alla risalita forzata in superficie delle acque fredde". "La cattura di carbonio che avviene in questo modo, altamente remota e distribuita, renderebbe il monitoraggio e la verifica particolarmente difficili". "Sebbene non tutte le interazioni siano note e inserite correttamente nei modelli, non riteniamo che questo metodo possa rappresentare una soluzione per il problema dell´anidride carbonica", ha concluso il professor Oschlies. Per maggiori informazioni, consultare: Geophysical Research Letters: http://www.Agu.org/journals/gl/ Istituto Leibniz per le scienze marine (Ifm-geomar) all´indirizzo Università di Kiel: http://www.Ifm-geomar.de/index.php?id=home&l=1 National Oceanography Centre, Southampton (Nocs): http://www.Noc.soton.ac.uk/ |
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AMBIENTE: AVVIATA IN SARDEGNA SPERIMENTAZIONE SISTEMA INFORMATIVO REGIONALE (SIRA) |
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Cagliari, 24 Febbraio 2010 - Avviata la prima fase di sperimentazione del Sistema informativo regionale ambientale (Sira) che coinvolge la Provincia di Carbonia Iglesias e il Dipartimento Arpas di Carbonia Iglesias. Analoga iniziativa sarà attivata anche nella Provincia del Medio Campidano a partire dal 1 marzo prossimo. Il progetto è stato realizzato con il coordinamento dell’assessorato della Difesa dell´Ambiente, nell’ambito della misura del Por Sardegna 2000/2006, Asse I misura 1.7, con l´obiettivo di sviluppare un sistema integrato di monitoraggio e conoscenza ambientale per rappresentare e simulare, con efficacia e continuità, la “realtà ambientale” in tutta la varietà di fatti, fenomeni e problemi. Il primo stralcio funzionale Sira è destinato, principalmente, ad Enti e pubbliche amministrazioni delegate al governo ed al controllo del territorio regionale attraverso strumenti software per supportare i processi e le necessità informative ed elaborative di ciascuno, secondo le diverse ottiche con le quali i diversi Enti si rapportano con il “Sistema Ambiente”. Il Sira, che prevede la gestione di un’unica banca dati che accoglie le informazioni ambientali organizzate in base alle direttive Sinanet, ha come priorità la raccolta, elaborazione, verifica e diffusione delle informazioni di interesse ambientale. Il progetto nasce dalla consapevolezza che le banche dati gestite in autonomia da ciascun Ente e/o servizio vadano integrate con l’obiettivo di condividere le informazioni sulla rete telematica regionale, per offrire un maggiore impulso qualitativo sia all´azione "specializzata" e “mirata”, svolta da tutti i soggetti con compiti gestionali e di controllo in materia ambientale (Province, Arpas, Gestore dei servizi idrici, Genio civile), sia all´azione di governo e pianificazione del territorio regionale, esercitata prevalentemente dalla Regione, ma anche dagli altri Enti locali. "Il Sira, oltre a rappresentare la realtà ambientale, è uno strumento che rappresenta un fondamentale supporto per il governo del territorio e dell’ambiente – ha spiegato l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Giuliano Uras – poiché offre una conoscenza immediata sia degli oggetti ambientali che delle responsabilità e competenze dei vari enti coinvolti nel governo del “Sistema Ambiente”, favorendo l’interscambio attivo delle informazioni”. L’organizzazione dei dati all’interno del sistema è realizzata attraverso l’articolazione in categorie di oggetti di rilevante interesse ambientale, consultabili e conoscibili mediante gli strumenti dei catasti relativi alle diverse aree tematiche (Aria ed Emissioni in Atmosfera, Acque, Rifiuti, Agenti Fisici, Suolo e Siti Contaminati), che offrono la possibilità di navigare nel Sira e individuare i dati disponibili. |
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MONITORAGGIO AMBIENTE PROTOCOLLO REGIONE SARDEGNA DIREZIONI MARITTIME, PRESIDENTE CAPPELLACCI: "TUTELA COSTE VITALE PER L´ISOLA" |
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Cagliari, 24 Febbraio 2010 - "E´ un piacere poter rinnovare questa collaborazione importante su un aspetto fondamentale per la nostra terra, come le coste e la materia ambientale in generale. Sono beni che vogliamo preservare e che richiedono, da parte di tutti, comportamenti responsabili ed ecosostenibili". Con queste parole il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ha accolto ieri mattina i direttori marittimi delle direzioni di Cagliari e Olbia, Giuseppe Mastroianni e Franco Giuseppe Persenda, per la firma del protocollo d’intesa relativo ai rapporti di collaborazione in materia di ambiente, demanio marittimo, pesca e protezione civile. L´atto siglato ribadisce la collaborazione tra la Regione Sardegna e le direzioni marittime di Cagliari e Olbia in materia di osservazione e protezione delle zone costiere, demanio marittimo, Protezione civile, pesca e gestione dei rifiuti. In particolare le attività riguarderanno: la prevenzione, il controllo e la lotta contro l’inquinamento da traffico marittimo, il controllo sulle opere marittime in fase di realizzazione e sugli interventi di riutilizzo dei materiali sulla fascia costiera, le operazioni di bonifica in mare per la salvaguardia dell’ambiente, il monitoraggio della qualità delle acque costiere, la predisposizione delle linee guida per assicurare uniformità di semplificazione delle procedure per l’emanazione degli atti di competenza concorrente relativi alla regolamentazione delle attività balneari. Per quanto riguarda gli aspetti legati alla Protezione civile, il protocollo prevede la condivisione attraverso il sistema Sira dei processi pianificatori e gestionali legati alle competenze in ambito marittimo e terrestre e la realizzazione delle concessioni di radiocomunicazioni tra le reciproche sale operative per impostazione delle procedure di intervento congiunto. "Come dimostrano anche le cronache recenti - ha concluso Cappellacci - l’attività delle Direzioni marittime è di vitale importanza per la sicurezza e la salvaguardia delle coste e di quel mare che un tempo era visto come fonte di pericolo e che oggi deve rappresentare un opportunità per l’Isola". |
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LOTTA AGLI INCENDI: APPROVATE IN SARDEGNA PRESCRIZIONI REGIONALI ANTINCENDI CAMPAGNA 2010 |
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Cagliari, 24 Febbraio 2010 - Su proposta dell´assessore regionale alla Difesa dell’Ambiente, Giuliano Uras, la Giunta regionale ha approvato la delibera di "approvazione delle Prescrizioni regionali antincendi relative alla Campagna 2010”. Il documento contiene le prescrizioni dirette a contrastare le azioni che possono determinare innesco di incendi e a disciplinare l’uso del fuoco per l’intero anno solare. Tra gli strumenti di prevenzione individuati dall’Assessorato rientra anche la divulgazione a tutte le famiglie sarde di una versione semplificata e di facile lettura delle prescrizioni finalizzate a ridurre il numero degli incendi e i conseguenti danni all’ambiente. La pubblicazione sarà accompagnata da una lettera di sensibilizzazione e illustrazione dell’iniziativa rivolta ai cittadini. Inoltre, il manifesto delle prescrizioni sarà pubblicizzato in tutti gli enti pubblici, comuni, scuole e strutture turistiche e ricettive della Sardegna. L’assessore, nell’ambito di una corretta e più efficace applicazione del piano, che coinvolge anche il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Sardegna, ha impartito all’Ente Foreste della Sardegna, l’indirizzo affinchè lo stesso Ente contribuisca con le proprie maestranze all’attività di prevenzione di competenza dei Comuni, con particolare riferimento al taglio, asportazione e smaltimento del fieno, dei cespugli e dei rifiuti all’interno della fascia perimetrale dei 200 metri, individuata dai piani comunali di emergenza e lungo la viabilità comunale a maggior rischio individuata dal piano regionale antincendi. “Il patrimonio boschivo e ambientale della Sardegna è un bene insostituibile per la qualità della vita di tutti i sardi, ed è nostro dovere cercare di salvaguardarlo e tutelarlo nel modo più adeguato”, ha precisato l’assessore regionale alla Difesa dell’Ambiente, Giuliano Uras. L’approvazione tempestiva del piano antincendi è uno strumento ulteriore per contrastare la lotta al fuoco e favorire la sensibilità ambientale dei cittadini”, ha concluso l’assessore Uras. |
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BOLZANO: NUOVO LETTO PER IL RIO APPIANO |
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Bolzano, 24 febbraio 2010 - Negli ultimi anni il rio Appiano ha più volte rotto gli argini. “La sicurezza degli automobilisti e dei residenti nelle zone limitrofe non è più garantita”, sottolinea il direttore della Ripartizione provinciale opere idrauliche Rudolf Pollinger. Il 22 febbraio sono iniziati i lavori di rifacimento del letto del corso d’acqua. Già negli anni Ottanta il rio di Appiano, che corre accanto alla strada in direzione del paese, è stato risanato con le conoscenze e le tecniche dell’epoca: “Ma nel frattempo sono cambiati sia il knowhow che l’area attorno al torrente”, spiega il direttore di Ripartizione Pollinger. I mutamenti del paesaggio e lo sviluppo delle zone abitate hanno comportato anche periodiche tracimazioni del rio nel corso degli anni. Per eliminare questo pericolo i tecnici addetti alla sistemazione dei bacini montani sud hanno elaborato un programma pluriennale avviato con i primi interventi nella primavera 2009. Da ieri è partita la seconda fase dei lavori, che prevede la messa in sicurezza del torrente nell’area della cava “Mederle”. Il rio Appiano, in questo tratto, corre in sotterranea in una condotta di metallo parzialmente corrosa, circostanza che ha già provocato movimenti di terra a lato della strada. Il problema verrà superato disegnando un nuovo letto del torrente, che correrà per 550 metri in parte in un fossato all’aperto e in parte in una più ampia condotta di cemento armato collocata sotto terra. Per il periodo dei lavori è previsto un restringimento della carreggiata verso Appiano in prossimità del cantiere, con temporanei rallentamenti della circolazione. La Provincia garantisce comunque che i disagi saranno contenuti e che entro maggio gli interventi saranno conclusi. La spesa stimata è di 770mila euro. Nei prossimi anni seguiranno altri lavori lungo il rio sino alla zona artigianale di Appiano. |
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PETROLIO NEL LAMBRO, FORMIGONI STUDIA ORDINANZA |
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Milano, 24 febbraio 2010 - Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, che oggi ha seguito costantemente gli interventi di Arpa e della Protezione civile per fronteggiare i problemi causati dallo sversamento di idrocarburi nel fiume Lambro, sta valutando accuratamente insieme ai tecnici i termini di un´ordinanza, da emettere nella giornata di domani, per garantire lo smaltimento in sicurezza del materiale inquinante. |
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NEL LAZIO STANNO MIGLIORANDO SERVIZI CONSULTORI FAMIGLIARI |
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Roma, 24 febbraio 2010 - A dare indicazioni concrete su come migliorare la professionalità degli operatori che lavorano presso i consultori famigliari della Regione Lazio è stato il convegno ´Professione e calore umano nell´accoglienza consultoriale´ che si è svolto ieri, presso la sede dell´Agenzia per lo Sviluppo delle Amministrazioni Pubbliche (Asap). Il convegno è servito così a fare un primo bilancio sui risultati ottenuti dai partecipanti ai corsi di formazione per operatori del settore, iniziati lo scorso novembre. Durante l´incontro è stato anche presentato il ´Decalogo dell´accoglienza´ messo a punto dagli stessi partecipanti, che sarà uno strumento utile per l´attività degli operatori. Fino ad oggi, ai corsi hanno preso parte 200 operatori; sono state già attivate 8 classi a Roma (dalla Asl Rm A alla Asl Rm H) e da marzo partiranno le attività nelle province (una a Latina, due a Frosinone, una a Rieti ed una a Viterbo). Parteciperanno in totale 334 operatori impegnati nei 167 consultori della Regione Lazio e i corsi sono stati realizzati dall´Agenzia per lo sviluppo delle amministrazioni Pubbliche (Asap), ente strumentale della Regione Lazio che opera da anni per assicurare l´innovazione organizzativa, la formazione, l´aggiornamento, la qualificazione del personale che opera presso gli enti pubblici". Così in una nota della Regione. "Questi corsi - dichiara Luigina Di Liegro, assessore alle Politiche sociali e delle sicurezze della Regione Lazio - rientrano negli interventi che la Regione Lazio porta avanti per il miglioramento della qualità dei servizi dei consultori familiari e della sperimentazione di azioni innovative sul territorio. Tra il 2007 e il 2009, l´assessorato ha investito nei consultori quasi 18 milioni di euro per incentivare nuovi progetti nei consultori, per potenziare interventi di riqualificazione dei servizi e piani di informatizzazione delle strutture presenti nella regione". "Bisogna continuare l´azione di rilancio delle competenze e dei servizi già avviata, soprattutto per quanto riguarda le funzioni di supporto familiare (alla genitorialità, rispetto ai conflitti di coppia, per le fasi più critiche della crescita dei figli e nei casi in cui si manifesta una difficile integrazione scolastica e sociale) e, in secondo luogo, di prevenzione al maltrattamento e alla violenza nelle famiglie e di aiuto alle vittime. I consultori devono diventare un vero e proprio punto di riferimento e di accoglienza per tutti i cittadini, anche quelli stranieri che spesso non sanno dove richiedere un supporto socio sanitario sul territorio. Tutto questo richiede ridefinizione degli obiettivi, formazione degli operatori, presenza di mediatori culturali, nuove progettualità, messa in rete dei consultori e sinergie con gli altri attori del territorio. È necessario - conclude Di Liegro - quindi continuare a investire anche nella formazione degli operatori che sono uno strumento fondamentale per offrire ai cittadini non solo un servizio di qualità in ambito sociosanitario, ma anche il calore umano dell´accoglienza e il sostegno solidaristico nel momento del bisogno". |
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BOLZANO, SISTEMA SISTRI: NOVITÀ PER AZIENDE E ENTI NEL TRASPORTI DI RIFIUTI |
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Bolzano, 24 febbraio 2010 - L´introduzione del Sistri (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti) comporta nuove disposizioni per enti e imprese che producono, trasportano e trattano rifiuti. Le novità sono spiegate dall´Agenzia provinciale per l´ambiente. Il Sistri (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti) è stato introdotto con il decreto del Ministro dell´Ambiente del 17 dicembre 2009 con l´obiettivo di informatizzare l´intera filiera dei rifiuti speciali a livello nazionale. Da un sistema cartaceo imperniato su tre documenti costituiti dal "Formulario di identificazione dei rifiuti", dal "Registro di carico e scarico" e dal "Modello unico di dichiarazione ambientale Mud" si passa a soluzioni tecnologiche avanzate. Con l´introduzione del Sistri vengono modificate le disposizioni provinciali relative all´iscrizione semplificata per il trasporto da parte di imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti. Il soggetto che trasporta rifiuti speciali propri e deve iscriversi al sistema Sistri, è tenuto in precedenza a registrarsi all´Albo dei gestori ambientali alla Camera di commercio, nella corrispondente categoria prevista dalla normativa statale. Informazioni sul sistema e sul relativo decreto ministeriale nonché sulle modalità di iscrizione al nuovo Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti Sistri possono essere reperite ai siti Internet di Camera di Commercio www.Hk-cciaa.bz.it, Ministero dell´Ambiente www.Sistri.it, Agenzia per l´ambiente www.Provincia.bz.it/agenzia-ambiente |
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