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Notiziario Marketpress di Lunedì 31 Maggio 2010
UE: I DEPUTATI DICONO SÌ ALL´EURO PER L´ESTONIA  
 
Bruxelles, 31 maggio 2010 - La corona estone presto un souvenir? L´euro potrebbe sostituirla a partire dal primo gennaio 2011. Malgrado la crisi finanziaria globale e l´ultima ondata che ha colpito in particolar modo la Grecia, la zona euro è pronta a espandersi: l´Estonia sta per abbandonare la sua corona in favore dell´euro a partire dall´1 gennaio 2011. Durante l´audizione che si è tenuta a Strasburgo giovedì scorso i deputati della commissione per gli Affari economici e monetari hanno caldeggiato la decisione, che potrebbe avere un effetto valanga sugli altri Stati baltici. Il progetto di relazione del socialista maltese Edward Scicluna, discusso durante un´audizione della commissione Econ lo scorso 20 maggio a Strasburgo, favorisce l´adozione dell´euro da parte dell´Estonia a partire dall´1 gennaio 2011. Secondo il relatore "è molto significativo che un paese così piccolo bussi alla porta della zona euro durante la peggiore crisi economica, sociale e finanziaria". Scicluna ha evidenziato i diversi criteri che Tallin dovrà soddisfare per l´adozione dell´euro: Compatibilità con la legislazione nazionale, assicurata dal voto del Parlamento estone dello scorso 22 aprile; Stabilità dei prezzi, ottenuta nell´ultimo anno nonostante si mantenga una certa prudenza per i prossimi mesi; Sostenibilità della posizione finanziaria del governo, che ha uno dei livelli più bassi di deficit nell´Ue nonostante ci sia un problema di disoccupazione crescente; Osservanza dei margini di fluttuazione di cambio negli ultimi due anni, che sono stati rispettati dalla corona estone; Integrazione economica, soddisfatta con un commercio intra-Ue tre volte più grande di quello extra-Ue e un settore finanziario ben integrato con quello europeo. Estonia virtuosa: le reazioni dei parlamentari - Il lettone Arturs Krišjānis Karinš del Ppe fa le sue congratulazioni ai "vicini del nord". L´entrata dell´Estonia nella zona euro sarebbe "un segnale importante per la regione". Olle Schmidt, membro svedese dell´Alde: "Congratulazioni all´Estonia. Se solo avesse potuto essere il mio paese…" L´ irlandese Gay Mitchell ha apprezzato il fatto che "una nazione così piccola diventi parte dell´euro in questo periodo di speculazione selvaggia". Complimentandosi per "l´eccezionale performance" ha anche aggiunto che l´Estonia potrebbe essere "un esempio per la regione", dimostrando agli altri paesi baltici che "soddisfacendo i criteri, si può aderire alla moneta unica". Il greco Nikolaos Chountis (Sinistra Unita) ha deplorato "le politiche economiche messe in atto dal governo estone per soddisfare i criteri, che hanno portato a un alto tasso di disoccupazione, bassi salari e disuguaglianza sociale. E´ il momento di stabilire una politica economica diversa dalle misure neoliberali che Fmi e Ue hanno imposto alla Grecia, alla Lettonia e ad altri paesi". Il deputato socialista Ivari Padar, ex ministro delle finanze estone, dichiara che "L´estonia ha adottato tempo fa le misure che l´Europa raccomanda oggi. Abbiamo controllato il budget per essere in grado di entrare nella zona euro".  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE UNA TASSA BANCARIA PER COPRIRE LE SPESE DI LIQUIDAZIONE DELLE BANCHE FALLITE  
 
Bruxelles, 31 maggio 2010 - Lo scorso 26 maggio la Commissione europea propone che l’Unione europea crei una rete Ue di fondi per le misure di risoluzione delle insolvenze bancarie per garantire che in futuro i fallimenti di banche non avvengano a spese del contribuente né destabilizzino il sistema finanziario. Dopo averne discusso al prossimo Consiglio europeo, la Commissione europea presenterà queste idee al G-20 di Toronto il 26-27 giugno 2010. Questi fondi farebbero parte di un dispositivo più ampio volto ad impedire future crisi finanziarie e a rafforzare il sistema finanziario. La Commissione ritiene che un modo per raggiungere tali obiettivi sia imporre agli Stati membri di istituire, nel rispetto di regole comuni, dei fondi ai quali le banche siano tenute a versare un contributo. I fondi non verrebbero utilizzati per il salvataggio di banche ma solo per garantire che il loro eventuale fallimento venga gestito in modo ordinato e non destabilizzi il sistema finanziario. “Non è accettabile che i contribuenti continuino a sopportare i pesanti costi dei salvataggi di banche e che siano in prima linea in questi casi. Io credo nel principio “chi inquina paga” e quindi dobbiamo costruire un sistema che garantisca che in futuro sia il settore finanziario a pagare il costo delle crisi bancarie. Credo in quest’ottica che si debba chiedere alle banche di alimentare un fondo finalizzato a gestire i fallimenti di banche, a proteggere la stabilità finanziaria e a limitare il contagio; non deve trattarsi però di un fondo di salvataggio. L’europa deve svolgere un ruolo guida sviluppando impostazioni comuni ed un modello di cooperazione che possa essere applicato a livello mondiale”, è quanto affermato dal commissario per il mercato interno e i servizi Michel Barnier. Per quale ragione sono necessari fondi per le misure di risoluzione delle insolvenze bancarie - A causa della crisi finanziaria i governi nazionali hanno dovuto utilizzare enormi somme di denaro dei contribuenti per sostenere il loro settore finanziario, mantenere la stabilità finanziaria e proteggere i depositanti. Ora occorre impegnarsi per garantire che tali situazioni non si ripetano più. La Commissione sta già adottando misure preventive che dovrebbero ridurre la probabilità di fallimenti di banche, ma occorre altresì adoperarsi per garantire che, qualora essi si verificassero nuovamente in futuro, esistano meccanismi robusti, alimentati con fondi privati, che permettano di farvi fronte. Nell’ottobre del 2009 la Commissione ha chiarito di essere favorevole alla creazione di un nuovo quadro per la gestione delle crisi a livello dell’Ue. Questo quadro comprenderà una serie armonizzata di poteri e regole che consentano alle autorità di regolamentazione di prevenire i fallimenti di banche e di adottare misure per agevolare una risoluzione ordinata delle insolvenze bancarie minimizzando i costi a carico dei contribuenti ((Ip/09/1549). Ora la Commissione suggerisce di creare fondi per le misure di risoluzione a complemento di questo nuovo quadro. Naturalmente le dimensioni e la portata dipenderebbero dall’efficienza della vigilanza e della regolamentazione derivanti dai miglioramenti apportati. Alcuni Stati membri dell’Ue hanno già introdotto un prelievo a carico del settore bancario o ne stanno discutendo. Tuttavia la mancanza di un approccio coordinato in merito all’entità del prelievo e al suo utilizzo comporta il rischio di distorsioni della concorrenza tra i mercati bancari nazionali e di ostacoli alla cooperazione durante le crisi. Che cosa suggerisce la Commissione? Una rete Ue di fondi per le misure di risoluzione finanziati dalle banche La Commissione è convinta che il modo migliore per utilizzare i prelievi a carico delle banche sarebbe l’istituzione di una rete Ue di regimi prefinanziati, con un mandato definito in modo restrittivo. Questi fondi dovrebbero finanziare i tipi di misure delineati nella comunicazione dell’ottobre 2009 sulla gestione delle crisi tra cui rientrano: il finanziamento delle operazioni delle banche ponte (bridge bank); il trasferimento totale o parziale di attività e/o passività; il finanziamento della separazione “good bank”/”bad bank”. L’istituzione di fondi per le misure di risoluzione rafforzerebbe la robustezza del settore bancario ed eviterebbe la necessità di ricorrere al denaro dei contribuenti. La Commissione riconosce peraltro che l’esistenza di grandi fondi finanziati dalle banche solleverebbe seri problemi sotto il profilo del rischio morale (moral hazard) se vi fosse la convinzione che tali fondi esistono per proteggere le banche da futuri fallimenti. Si tratta di una preoccupazione importante, che deve essere risolta chiarendo senza alcuna ambiguità che gli azionisti e i creditori non assicurati debbono essere i primi a far fronte alle conseguenze del fallimento di una banca e che i fondi per le misure di risoluzione non saranno una polizza di assicurazione e verranno utilizzati non già per il salvataggio di banche insolventi bensì piuttosto per agevolare lo svolgimento regolare di un fallimento. Portata e funzionamento - I fondi per le misure di risoluzione dovrebbero essere costituiti per un periodo di tempo determinato e i prelievi a carico delle banche potrebbero essere concepiti in modo tale da incentivare comportamenti appropriati e mitigare il rischio di misure di risoluzione. Tuttavia non è intenzione della Commissione fornire in questa fase informazioni dettagliate in merito alle modalità di funzionamento e alle dimensioni di questi fondi. La Commissione riconosce che sarà essenziale comprendere chiaramente e valutare attentamente gli effetti cumulativi dell’ampia gamma di riforme riguardanti i prelievi e il patrimonio delle banche. Sarà altresì necessario garantire che questi costi siano calibrati in modo da evitare di soffocare la ripresa economica e aggravare il costo del credito per l’economia reale. Prossime tappe - La Commissione presenterà le proprie idee ai ministri delle finanze e ai capi di Stato dell’Ue e al G-20 nel corso del mese di giugno 2010, e spingerà perché si giunga ad un ampio consenso sui principi e gli orientamenti generali. Nell’ottobre del 2010 la Commissione presenterà proposte più dettagliate sui suoi piani più ampi per lo sviluppo di un nuovo quadro per la gestione delle crisi e la prevista adozione delle relative proposte legislative. La Commissione esaminerà attentamente le implicazioni delle sue proposte relative ai fondi per le misure di risoluzione nella valutazione dell’impatto che le accompagnerà. Nell’ottica di garantire parità di condizioni operative a livello mondiale, la Commissione intende svolgere un ruolo guida nell’ambito dei lavori del G-20 per concordare un approccio mondiale in materia di fondi per le misure di risoluzione sulla base delle idee presentate nella sua comunicazione. Ulteriori informazioni - La comunicazione della Commissione sui fondi per le misure di risoluzione delle insolvenze bancarie è disponibile al seguente indirizzo: http://ec.Europa.eu/internal_market/bank/crisis_management/index_en.htm  memo 10/214  
   
   
UE, REGIONI ULTRAPERIFERICHE: LONTANE, MA PUR SEMPRE PARTE DELL´EUROPA  
 
 Bruxelles, 31 maggio 2010 - Il primo rapporto del Parlamento in materia di agricoltura adottato sotto il Trattato di Lisbona, mira al supporto dell´agricoltura nelle regioni più lontane dell´Unione. "E´ emblematico" dichiara il relatore Luís Paulo Alves, portoghese dei Socialisti & Democratici, "perché dimostra uno spirito di solidarietà attiva di cui oggi si sente molto il bisogno". Azzorre, Canarie, Madeira e Réunion: queste le regioni che, secondo la risoluzione approvata durante la plenaria il 18 maggio scorso, dovrebbero beneficiare delle deroghe allo scopo di permettere uno sviluppo delle risorse e il superamento delle costrizioni naturali. Onorevole Alves, quali sono i principali problemi e le maggiori difficoltà che si vogliono superare grazie a questa proposta? La proposta mira ad adattare l´attuale politica agricola dell´Ue alle specifiche circostanze delle regioni più lontane, una possibilità prevista dal Trattato di Lisbona. Per esempio, le isole Canarie devono avere il permesso di continuare a mettere sul mercato un prodotto considerato tradizionale, fatto con latte in polvere misto a grassi vegetali, usato tradizionalmente come cibo in special modo dalle persone più povere. Réunion deve invece affrontare grossi problemi con il rifornimento di prodotti a base di latte, visto che la produzione locale non è sufficiente per soddisfare il consumo. Poiché la sua posizione è lontana dalle rotte tradizionali del commercio di latte fresco, le sarà permesso di ricostituire il latte Uht in percentuali minori di quelle stabilite dalla legge europea. Inoltre, il rapporto toglie l´obbligo di indicare la percentuale di latte fresco, considerate le difficoltà nel misurarla. Queste possibilità saranno anche garantite all´isola di Madeira. Nel caso delle Azzorre, il rapporto permetterà di diversificare l´attività agricola (quasi esclusivamente incentrata sulla produzione di latte e zucchero), cosa molto importante per l´economia della regione. In più, sia le Azzorre che Madeira potranno usare alcuni tipi di vino proibiti nelle altre regioni, ma che possono essere utilizzati per il consumo locale. Quali sono gli obiettivi generali a cui puntano queste misure? In questo momento di crisi, con misure eccezionali che vengono adottate in tutta Europa per supportare la produzione e l´occupazione, dobbiamo permettere alle regioni ultraperiferiche di mantenere e sviluppare le loro risorse agroindustriali. Queste regioni hanno specificità e problemi comuni, come la distanza dai mercati centrali, il ridotto consumo locale e le monoculture. Sono regioni che vanno integrate nei loro sistemi nazionali. E´ emblematico che il primo rapporto sull´agricoltura adottato in regime di codecisione (come previsto dal Trattato di Lisbona, ndr.) si occupi delle regioni più lontane, perché dimostra uno spirito di solidarietà attiva di cui oggi si sente molto il bisogno. Quali sono le prospettive per l´agricoltura in queste regioni, e come può l´Ue dare una mano? Per via dei limiti naturali, le regioni ultraperiferiche avranno sempre bisogno del nostro supporto, ma allo stesso tempo hanno un potenziale per la costruzione dell´Europa. La dimensione marittima, le energie rinnovabili, sono esempi del loro contributo. Nelle isole e nelle regioni più lontane, l´ambiente e la sostenibilità ambientale sono la prima e più importante risorsa. Nessuna di esse potrebbe sopravvivere da sola in un mondo iper-competitivo dove l´attenzione si sta spostando dall´Atlantico verso il Pacifico. Dobbiamo essere uniti e assicurare la coesione di questo progetto.  
   
   
"DEFINIRE UN FUTURO COMPETITIVO: L´ECONOMIA CREATIVA E DELLA CONOSCENZA NELLE CITTÀ EUROPEE"  
 
Barcellona, 31 maggio 2010 - Dal 27 al 29 maggio si è tenuta a Barcellona (Spagna) una conferenza intitolata "Framing a competitive future: the creative and knowledge economy in European cities". Questo evento è stato la conferenza di chiusura del progetto Acre ("Accommodating creative knowledge: competitiveness of European metropolitan regions within the enlarged Union") finanziato nell´ambito del Sesto programma quadro (6° Pq) dell´Ue. La conferenza era volta a valutare l´impatto dell´emergente "classe creativa" e delle nascenti industrie creative sulla competitività delle regioni metropolitane dell´Unione europea. Mentre i tradizionali fattori di localizzazione "duri", usati dalle imprese, rimarranno importanti per la competitività internazionale, meritano sempre maggiore attenzione i nuovi fattori di localizzazione "soft", volti ad attirare i "talenti" necessari. I responsabili politici e i ricercatori stanno dedicando sempre più attenzione alla creatività e all´innovazione come motori dello sviluppo urbano. In tutto il mondo, le regioni metropolitane stanno subendo una trasformazione da industriale a basete su un´economia della conoscenza creativa. Ciò implica la trasformazione non solo fisica, ma anche un cambiamento nella composizione sociale e di governance. Questo evento offriva anche l´opportunità a responsabili politici, ricercatori e professionisti di tutta Europa di condividere le loro esperienze e essere informati sulla promozione della creatività e dell´innovazione nelle città e regioni. Per ulteriori informazioni, visitare: http://acre.Socsci.uva.nl/conference/index.html  
   
   
ALLARGA GLI INTERESSI AZIENDALI NELL’ EUROREGIONE SENZA CONFINI  
 
A seguito della nascita dell’ Euroregione senza confini, www.Marketpress.info/  ha deciso di avviare una nuova iniziativa all’interno della quale le aziende e le attività commerciali interessate potranno farsi conoscere ed offrire i loro prodotti e servizi tramite delle inserzioni pubblicitarie nelle tre lingue: che supportano l’’Euroregione senza confini : italiano, tedesco e sloveno. Ogni inserzione verrà tradotta in queste tre lingue e ciò consentirà alle aziende e alle attività commerciali di farsi conoscere senza problemi in Italia, Austria e Slovenia. La traduzione delle inserzioni pubblicitarie nelle tre lingue originali dell’ Euroregione estenderanno il raggio d’azione e quindi, per gli inserzionisti, vi saranno delle concrete possibilità di incrementare il giro di affari. Le aziende e le attività commerciali interessate a questo nuovo servizio possono mandare, nella loro lingua originale, un testo e la richiesta di preventivo via e-mail a: redazione@marketpress.info  
   
   
ERWEITERN SIE IHREN AKTIONSRADIUS MIT “EUROREGIONE SENZA CONFINI”  
 
In Folge der Gründung der “Euroregione senza confini“ (Euroregion ohne Grenzen) startet www.Marketpress.info/  eine neue Initiative für Unternehmen und Geschäfte, die mit Hilfe von Werbeanzeigen in drei Sprachen ihren Bekanntheitsgrad steigern und Produkte und Dienstleistungen anbieten können. Die Sprachen der “Euroregione senza confini” sind Italienisch, Deutsch und Slowenisch. Jedes Inserat wird in diese drei Sprachen übersetzt. Das heißt, jedes Unternehmen und jedes Geschäft kann in Italien, Österreich und Slowenien für sich Werbung machen. Die Übersetzungen in die drei Sprachen der “Euroregione” erweitern den Aktionsradius und bieten den Inserenten die konkrete Chance zur Umsatzsteigerung. Interessierte Firmen und Geschäfte können das Inserat und die Anfrage nach einem Kostenvoranschlag, natürlich in ihrer Sprache, an folgende E-mail-adresse senden: redazione@marketpress.Info    
   
   
RAZŠIRJAJTE INTERES VAŠEGA PODJETJA Z »EUROREGIONE SENZA CONFINI« (»EVROREGIJA BREZ MEJA«)  
 
V nadaljevanju formiranja »Evroregije brez meja« (»Euroregione senza confini«) se je www.Marketpress.info/   odloèila da zaène z novo iniciativo preko katere se bodo zainteresirana podjetja in komercialne aktivnosti lahko predstavila in ponudila njihove proizvode preko reklamnih oglasov v treh jezikih, kateri se uporabljajo v »Evroregiji brez meja«: v italijanšèini, nemšèini in slovenšèini. Vsak oglas bo preveden v te tri jezike in to bo omogoèilo podjetjem in komercialnim aktivnostim predstavitev v Italiji, Avstriji in Sloveniji. Prevod reklamnih oglasov v te tri jezike Evroregije omogoèa širitev akcijskega kroga, to pa pomeni za oglaševalce konkretne možnosti poveèanja poslov. Podjetja in komercialne aktivnosti, ki se zanimajo za to novo servisno službo, lahko pošljejo v svojem jeziku besedilo oglasa in zahtevo za predraèun na e-mail redazione@marketpress.Info    
   
   
FORMIGONI: DIAMO IMPULSO A CONTRATTI DECENTRATI IL PRESIDENTE DELLA LOMBARDIA RILANCIA LA PROPOSTA A UN´INIZIATIVA DELLA CISL "CASSA" DA RIFORMARE: NON SOLO REDDITO MA RIQUALIFICAZIONE  
 
Milano, 31 maggio 2010 - Una rivisitazione del sistema dei contratti di lavoro "dove il baricentro sia finalmente spostato lì dove si produce" mediante una contrattazione decentrata di secondo livello e una nuova concezione della cassa integrazione che "non sia solo un tampone per chi perde il posto di lavoro, ma anche e soprattutto la possibilità per costruire le condizioni per far ripartire le singole persone e tutto il sistema". Sono i temi "forti" toccati questo pomeriggio dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, durante il suo intervento alla Fiera della Contrattazione organizzata dalla Cisl, davanti ad una folta platea di ascoltatori e al presidente nazionale del sindacato, Raffaele Bonanni. Contrattazione Di Secondo Livello E Conciliazione - "Sono temi di grande attualità - ha esordito Formigoni - e non è affatto un caso che io abbia scelto come primo atto della nuova legislatura la convocazione degli Stati generali dell´economia e dello sviluppo. Il lavoro e l´occupazione saranno i cardini dei cinque anni che ci troviamo di fronte". Dunque, è quanto mai opportuno "rivedere i sistemi contrattuali esistenti che non riconoscono le diversità". Occorre quindi un sistema nuovo che abbia il proprio "baricentro là dove si produce, quindi serve una contrattazione decentrata di secondo livello che parta dal territorio e tenga conto delle esigenze di ciascuno". Anche a livello mondiale, infatti, sono le soluzioni territoriali quelle più efficaci per combattere la crisi. Proprio per questo Regione Lombardia "intende incentivare percorsi di contrattazione aziendale decentrata a livello territoriale, nel pieno rispetto della contrattazione collettiva nazionale". Da questo nuovo approccio è nata l´iniziativa che ha permesso di incentivare il personale infermieristico lombardo (da 600 a 1300 euro all´anno) a seconda delle responsabilità. Allo stesso modo ciascuna azienda avrà la possibilità di andare incontro alle reali esigenze dei propri lavoratori con flessibilità e mettendo in campo strumenti di sostegno al reddito anche per chi, come molte donne, sono costrette a scegliere fra famiglia e lavoro. "Per loro in particolare - ha sottolineato Formigoni - bisogna riorganizzare il tempo di lavoro. Non basta però una legge regionale e per questo abbiamo già avviato tavoli di confronto con imprese, Università e sociologi". Il Welfare Lombardo, Una Nuova Cassa Integrazione - In un momento di crisi come quello che anche la Lombardia sta affrontando, è quanto mai necessario arrivare a un nuovo sistema di ammortizzatori sociali che "non sia una semplice elargizione di risorse, ma un vero e proprio investimento sulla persona e sulla sua capacità di occuparsi nuovamente". E proprio la Lombardia può essere la locomotiva che trascina il Paese. Responsabilità ed efficienza. Sono questi i perni su cui si dovrà incentrare "il nuovo welfare lombardo" auspicato dal presidente Formigoni. Un sistema che "riconosca e valorizzi la centralità della famiglia come motore e fattore di sviluppo". Con questo nuovo approccio Regione Lombardia ha governato in maniera autonoma la Cassa in deroga, sostenendo categorie di lavoratori precedentemente escluse dagli ammortizzatori sociali. Così è stato possibile autorizzare l´accesso alle misure di sostegno al reddito per 100.000 lavoratori di circa 15.000 imprese (soprattutto Pmi). Con la Dote Lavoro poi (impegnati 112 milioni di euro per 20.000 lavoratori) e la Dote Formazione (25 milioni per 4.200 persone) sono stati aiutati anche coloro che, nell´attuale assetto normativo, non avrebbero potuto beneficiare di una forma di sostegno al reddito. In questa direzione, Formigoni ha anche confermato la propria disponibilità a lavorare con la Cisl per affrontare il tema della "non autosufficienza". La Nuova Finanziaria - Rispondendo alle domande del segretario lombardo della Cisl, Gigi Petteni, Formigoni ha confermato "la grande preoccupazione" che desta il testo che sta circolando in questi giorni. Il presidente lombardo ha auspicato quindi "tagli criteriali" e non orizzontali, che vadano cioè a colpire chi "è vizioso" e non tutti indistintamente. Formigoni si è anche detto "fiducioso e sicuro" che il Governo possa rivedere la bozza della Finanziaria tenendo conto anche delle richieste delle Regioni.  
   
   
FEDERFIDI, DA REGIONE LOMBARDIA E SOCI 15 MLN PER RILANCIO FORMIGONI: COSI´ MANTENIAMO GLI IMPEGNI COL SISTEMA IMPRESE  
 
Milano, 31 maggio 2010 - Ammonta a circa 15 milioni di euro la cifra aggiuntiva che Regione Lombardia e gli azionisti di Federfidi hanno deciso di mettere in campo, per rafforzare e rilanciare il sostegno al sistema delle imprese, provate da una situazione di crisi perdurante. L´accordo è stato raggiunto nella serata di ieri al termine di un Tavolo presieduto dal vicepresidente della Regione Lombardia e assessore all´Industria, Artigianato, Edilizia e Cooperazione, Andrea Gibelli, a cui ha partecipato anche, su delega del presidente Roberto Formigoni, il sottosegretario Paolo Alli. L´intervento che permetterà, dopo il consiglio di amministrazione di Federfidi previsto per oggi, di immettere le nuove risorse è basato su 4 misure: la riallocazione del fondo rischi per 3 milioni di euro; la conversione del fondo ex lege 1068 per 4 milioni di euro; l´aumento di capitale dei soci Federfidi che dovrebbe essere di 2 milioni di euro (comunque compreso fra 1.5 e 2.5 milioni); il contributo di Regione Lombardia al patrimonio di Confidi che sarà pari al doppio di quanto stanziato da Federfidi aumentato di un fisso di 1,5; milioni di euro. Lo stanziamento regionale, dunque, dovrebbe essere di 5,5 milioni di euro. "Abbiamo fatto uno sforzo notevole - ha commentato il presidente Roberto Formigoni - che testimonia l´attenzione e la determinazione con cui la Giunta lombarda attua gli impegni che ci siamo assunti nei confronti delle nostre imprese e dei nostri cittadini, ancora più importante in un momento di crisi e di tagli che si susseguono senza soluzione di continuità". "Abbiamo affrontato e ribaltato una questione tutt´altro che semplice e che rischiava di precipitare - ha spiegato Gibelli - con un metodo improntato alla corresponsabilità e alla pragmaticità. Ringrazio tutti per il contributo qualificato che hanno portato e che ha permesso di trasformare elementi di difficoltà in occasione di sviluppo per il sistema delle garanzie delle imprese". "Esprimo dunque soddisfazione per il risultato raggiunto - ha concluso Gibelli - frutto di un lavoro serio, di un confronto fitto che rappresenta il metodo di lavoro da seguire soprattutto in un contesto economico difficile come quello attuale". L´accordo prevede infine che il Tavolo proseguirà il lavoro per individuare le strategie di rafforzamento e rilancio di Federfidi in modo che possa sempre meglio rispondere alle esigenze delle imprese lombarde.  
   
   
EXPO,FORMIGONI: ENTRO SETTEMBRE II EDIZIONE STATI GENERALI  
 
Milano, 31 maggio 2010 - Si svolgerà entro il prossimo mese di settembre la seconda edizione degli Stati Generali dell´Expo, in cui saranno coinvolte anche le regioni limitrofe alla Lombardia. Lo ha annunciato il 27 maggio a Roma il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, nel corso dell´audizione alla commissione Lavori pubblici del Senato dedicata appunto a Expo. Dopo aver ripercorso le tappa che hanno portato alla scelta di Milano per ospitare l´edizione del 2015, Formigoni ha passato in rassegna i principali temi che riguardano Expo, a cominciare dal lavoro del Tavolo Lombardia, che cura la realizzazione delle opere infrastrutturali. Infrastrutture - "Nell´ultima seduta del Tavolo Lombardia che si è tenuta il 19 aprile 2010 - ha detto Formigoni - è stato confermato e ribadito che tutto il complesso delle opere infrastrutturali procede nei tempi stabiliti". Tra gli interventi più rilevanti, il presidente ha ricordato l´avvio dei lavori per la realizzazione della Bre.be.mi e della Pedemontana, l´avvio delle procedure per la realizzazione del collegamento viario Molino Dorino - Autostrada A8, l´approvazione, da parte del Cipe, dei progetti definitivi della linea metropolitana M5 (lotto Garibaldi-san Siro), della linea M4 (lotto Policlinico-linate) e del primo lotto funzionale del potenziamento della linea ferroviaria Rho-gallarate e l´approvazione, sempre da parte del Cipe, dei progetti preliminari dei prolungamenti della metropolitana M2 a Vimercate e della metropolitana M3 a Paullo. Attrattivita´ - Perché la manifestazione abbia successo, è necessario, ha sottolineato Formigoni "promuovere e mettere in rete le bellezze del nostro Paese, allo scopo di trasmettere un´immagine sempre più attraente della Lombardia e dell´Italia e di mettere a disposizione un´offerta ricca e accattivante per tutti coloro che verranno a visitare l´Expo". "L´arte, la musica, lo spettacolo sono fattori fortemente attrattivi - ha proseguito il presidente - E´ necessario perciò non solo promuovere e coordinare le tante iniziative culturali che avranno luogo durante il periodo della manifestazione, ma soprattutto sviluppare una creatività nuova capace di organizzare e realizzare eventi di portata mondiale". Proprio nell´ottica di migliorare e potenziare l´attrattività e la competitività del territorio è stato promosso l´Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale. L´obiettivo è di promuovere in maniera sinergica una attività di animazione progettuale e di confronto con le realtà presenti sul territorio regionale. Stati Generali - Accanto al lavoro della società e del Tavolo Lombardia, Formigoni ha quindi ricordato il terzo pilastro dell´Expo: gli Stati Generali, la cui seconda edizione si svolgerà appunto entro settembre. "Sono convinto - ha detto il presidente - che l´Expo può riuscire davvero solo se diventa un grande evento di popolo. Questa dimensione di coinvolgimento e partecipazione popolare è un pilastro su cui fondare la realizzazione dell´Expo: è necessario perciò costruire l´Expo con il contributo ed il protagonismo di tutti, focalizzando l´attenzione sull´evento, la sua realizzazione, le prospettive che apre. Perché milioni di visitatori possano venire da tutto il mondo in Italia, occorre la creatività e la fantasia di tutti". Gli Stati Generali, che si sono svolti a Milano nel luglio 2009, sono stati il primo grande momento pubblico per stimolare e sollecitare un reale coinvolgimento popolare sull´evento Expo 2015. "L´invito a partecipare - ha detto ancora Formigoni - è stato rivolto a tutti ed ha visto una risposta sorprendente: istituzioni locali, rappresentanze associative e sindacati, enti camerali, cooperative, mondo associativo profit e non profit, volontariato, scuole, università ed enti di ricerca, il mondo giovanile, i mondi della cultura, dell´arte, del turismo, della comunicazione, del welfare. Centinaia sono stati i progetti e le idee emerse nel corso delle giornate ed anche successivamente: ognuno di essi è stato preso in considerazione e potrà contribuire in modo originale alla realizzazione dell´evento".  
   
   
FVG: FIRMA PROTOCOLLO CON BULGARIA  
 
Trieste, 31 maggio 2010 - Lo sviluppo reciproco nei settori della sanità e dei sistemi informativi è l´obiettivo del protocollo d´intesa sottoscritto il 27 maggio dalla Regione, su delega del ministero degli Affari esteri, e dal Governo di Bulgaria. A siglare il documento a Sofia sono stati l´assessore regionale per le Relazioni internazionali e comunitarie, Federica Seganti, ed il ministro della Salute bulgaro, Anna Maria Borissova, che ha sottolineato il ruolo del Friuli Venezia Giulia nelle relazioni del Governo italiano con l´Est Europa. "E´ già il secondo protocollo che firmiamo su delega del ministero dopo quello sottoscritto con la Serbia lo scorso novembre", dichiara l´assessore Seganti, rilevando con soddisfazione che nessuna Giunta del Friuli Venezia Giulia aveva ottenuto dal Governo italiano un ruolo di rappresentanza istituzionale tanto importante. In pieno accordo sulla necessità di rafforzare la reciproca collaborazione sostenendo in primis lo sviluppo delle risorse umane, il ministro Borissova e l´assessore Seganti, che nella sua missione in Bulgaria era accompagnata dal presidente di Insiel Valter Santarossa, si sono impegnate, attraverso l´accordo, a promuovere la collaborazione e la cooperazione nei settori della sanità e dei sistemi informativi mediante l´individuazione di aree tematiche di interesse comune e prioritario. "In particolare il documento di Sofia enfatizza gli obiettivi di sostenibilità e qualità nei campi dell´oncologia, dell´informatizzazione, dei servizi ospedalieri ed extraospedalieri, della formazione, compresa quella universitaria" afferma l´assessore, notando che l´implementazione delle attività congiunte verrà fatta d´intesa con le Università, i Policlinici universitari e le Aziende ospedaliere nel rispetto della loro autonomia. "Per dar seguito al più presto agli impegni assunti verrà avviata la stesura di un progetto esecutivo finalizzato alla realizzazione di un sistema prototipale nell´ambito del processo di informatizzazione del ministero della Salute bulgaro - spiega Federica Seganti, sottolineando l´importanza dell´apporto di Insiel in questo contesto - perché l´interoperabilita dei sistemi informativi e l´e-government dei Paesi del Sudest europeo è fondamentale alla loro evoluzione e per lo scambio di dati ed informazioni sia al loro interno, fra i diversi livelli di governo, che in ambito comunitario". In particolare, lo studio del progetto sarà avviato collegando due ospedali pilota di Sofia (il Santa Caterina e l´Ospedale cardiologico nazionale) al dipartimento di Statistica della stessa città, che si sta occupando della realizzazione di un centro di elaborazione dati. La costruzione di un database centralizzato consentirà di disporre in tempo reale di dati ed informazioni sui servizi sanitari erogati e di avviare studi di programmazione delle attività in ambito sanitario.  
   
   
L’ABRUZZO FIRMA ACCORDI CON ALBANIA E TURCHIA, GRANDE L´ATTENZIONE VERSO MEDITERRANEO E BALCANI  
 
Pescara, 31 maggio 2010 - Con la firma di due dichiarazioni di intenti con la Regione albanese di Scutari e con l´Agenzia di sviluppo turca Ispat, il 28 maggio, la Regione Abruzzo prosegue la stragegia avviata con analoghe intese, poi sfociati in protocolli ufficiali, con Bosnia, Montenegro e Serbia. Gli accordi sono stati sottoscritti, questa mattina, a Pescara, in un padiglione del porto tuirstico, dal vice presidente della Regione, Alfredo Castiglione con l´assessore alle Attività produttive, Andrè Jacova, per la la Regione di Scutari, e con Angelo Iaselli per l´Agenzia turca Ispat nell´ambito della Settimana europea delle piccole emedie imprese 2010, vento dio chiusura dei Focus del Mediterraneo che si sono tenuti nel´aultimo biennio. Alla manifestazione è interventuto anche l´europarlamentare europeo Salvatore Tatarella. "Siamo stati scelti dall´Unione Europea per l´organizzazione di questo evento - ha spiegato il vice presidente della Regione - per quanto questo Governo regionale sta facendo in tema di internazionalizzazione. Per noi l´internazionalizzazione deve abbracciare l´idea di continuità e non essere una meteora attraverso iniziative che vedono sempre più protagoniste le aziende". Secondo Castiglione, "l´attenzione all´area del Mediterraneo è continua è costante come dimostrano i diversi Focus isituiti nel primo semestre di quest´anno e che contnueranno anche in autunno ed in inverno - ha proseguito - siamo, del resto, convinti che il Mediteranno possa fornire una forte risposta economica ed imprenditoriale ad altre ecnomie emergenti". Si stanno, dunque, creando le condizioni istituzionali per affinchè le aziende abruzzesi possano ben operare nei mercati di tutta l´area mediterranea. "I primi risultati - ha ripreso Castiglione - si stanno già vedendo all´indomani della partecipazione alla fiera dei Balcani di Mostar dove hanno partecipato molte nostre aziende. Una realtà, quella balcanica, - ha concluso - da monitorare con attenzione in vista del futuro ingresso di diversi Paesi slavi nell´Unione Europea".  
   
   
LA VICEPRESIDENTE DELLA TOSCANA TARGETTI INCONTRA L’AMBASCIATORE CINESE ACCORDO PER UN FORUM SULL´INNOVAZIONE  
 
 Firenze, 31 maggio 2010 - Un volo di linea diretto, passeggeri e merci, fra Pisa e Shanghai. E’ uno dei punti che il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e Egli Guoqiang, membro permanente del Politburo del partito comunista cinese, affronteranno in un incontro diretto che avrà luogo sabato 5 giugno, a Palazzo Strozzi Sacrati, in Sala Pegaso. Egli Guoqiang è una fra le dieci più alte autorità nella Repubblica Popolare Cinese. L’incontro è stato preparato, nel tardo del 27 maggio, dalla visita dell’ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese in Italia, Ding Wei. Accompagnato dalla Console Generale a Firenze e da alcuni stretti collaboratori, l’ambasciatore è stato ricevuto dalla vicepresidente di Regione Toscana Stella Targetti che ha auspicato «il successo di un incontro che noi speriamo capace di rafforzare i già esistenti legami fra Toscana e Cina e di far conoscere meglio la realtà toscana in quel paese». Durante il cordiale colloquio sono stati definiti i dettagli logistici dell’incontro ed è stato esaminato lo stato attuale delle relazioni fra Toscana e Cina. E a gettare le basi di una serie iniziative destinate a rinsaldare queste relazioni dal punto di vista economico è stato, ieri mattina, un accordo firmato, nella sede di Toscana Promozione a Villa Fabbricotti, dall´assessore alle attività produttive, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini e dal rappresentante del dipartimento per la cooperazione internazionale del ministero della scienza e tecnologia della Repubblica popolare cinese. Un accordo che, come ha spiegato l´assessore, è il primo passo per la costruzione di una importante manifestazione sulla cooperazione italo-cinese sui temi dell´innovazione tecnologica, che si terrà a Firenze in oc casione dell´anno della cultura cinese in Italia e la cui organizzazione sarà coordinata, per la Regione, dall´agenzia di promozione economica Toscana Promozione.  
   
   
REGIONE CAMPANIA - SUDAFRICA, CRESCE LA COLLABORAZIONE  
 
Napoli, 31 maggio 2010 - Il vicepresidente della Regione Campania Giuseppe De Mita ha ricevuto il 27 maggio in sala giunta l´ambasciatrice del Sud Africa Thenjiwe Ethel Mtintso, in visita ufficiale a Napoli. All´incontro erano presenti, tra gli altri, il consigliere all´Agricoltura Kwena Komape e il console onorario della Repubblica del Sud Africa Gianluigi Gaetani. Il vicepresidente De Mita ha ribadito la volontà della Giunta Caldoro di rafforzare ulteriormente i rapporti di amicizia esistenti tra la Regione e il Sud Africa. "La Regione - ha detto De Mita - vuole riservare grande attenzione alle realtà locali di altri Paesi, con l´obiettivo di far crescere le relazioni sul piano umano ed economico, per dar vita ad un benessere diffuso". "In tal senso auspichiamo una più concreta partnership con il Sud Africa, che possa prevedere anche eventuali forme di gemellaggio, nella prospettiva della diffusione delle eccellenze campane sul territorio di questo grande Paese", ha concluso il vicepresidente. "In Sud Africa - ha sottolineato l´ambasciatrice - ci sono 30 mila italiani, e moltissimi campani. E´ una rappresentanza nutritissima, che può favorire l´interscambio tra di noi in settori importanti per le nostre comunità locali, come l´agricoltura, la formazione, lo sport. Su queste materie si può pensare di realizzare un accordo tra la Campania e una nostra provincia". Ad ottobre, una delegazione del Sud Africa sarà in visita in Italia. Il vicepresidente e l´ambasciatrice hanno convenuto di poter ipotizzare per quella occasione l´avvio di una collaborazione bilaterale intensa e proficua.  
   
   
STATO-REGIONE: CONFRONTO COMPLESSIVO IN AMBITO FEDERALISMO  
 
Trieste, 31 maggio 2010 - I singoli temi oggetto di trattativa tra lo Stato e la Regione confluiscono in un confronto complessivo nell´ambito dell´attuazione del federalismo fiscale. Un metodo di lavoro già realizzato dal Trentino, in fase di attuazione per la Valle d´Aosta e già previsto anche per le altre Regioni a Statuto speciale, Sicilia e Sardegna. L´indicazione è stata ufficializzata nell´incontro che il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo ha avuto il 27 maggio a Roma con il ministro Roberto Calderoni, delegato a seguire i rapporti con le Regioni a Statuto speciale. Alla riunione hanno partecipato anche l´assessore alle Risorse economiche e finanziarie Sandra Savino e alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi.  
   
   
CONFERENZA DELLE REGIONI: CAPPELLACCI COORDINATORE REGIONI A STATUTO SPECIALE  
 
Cagliari, 31 Maggio 2010 – Il presidente della Regione Sardegna Ugo Cappellacci , lo scorso 27 maggio, è stato nominato coordinatore delle regioni a statuto speciale e, in quanto tale, membro dell´ufficio di presidenza della Conferenza delle regioni. Le articolazioni della Conferenza delle regioni e delle province autonome sono: l’assemblea, il presidente, il vice presidente, ufficio di presidenza e le Commissioni. L’ufficio di presidenza, composto dal presidente, dal vice presidente e da 3 altri rappresentanti eletti dall’assemblea, coadiuva il presidente nell’istruttoria degli argomenti da sottoporre al dibattito e all’approvazione dell’assemblea. Cappellacci, nell’ambito di questo organismo ristretto, sarà il coordinatore delle regioni a statuto speciale.  
   
   
CONFERENZA DELLE REGIONI, IORIO (MOLISE) RIELETTO ALL´INSEGNA DELLA CONTINUITÀ E IL VICEPRESIDENTE ANNUNCIA: "NO ALLA RIDUZIONE DELLA QUALITÀ E DELLA QUANTITÀ DEI SERVIZI AI CITTADINI".  
 
Roma, 31 maggio 2010 - A Roma, la Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome ha rielettoall´unanimità Michele Iorio Vicepresidente dell´organismo. Anche per la Presidenza, che è andata a Vasco Errani, Presidente della Regione Emilia Romagna, c´è stata la conferma. L´elezione del 27 maggio testimonia il buon lavoro che il Governatore del Molise, unitamente all´Assessore delegato Gianfranco Vitagliano, ha svolto in questi anni nell´ambito della Conferenza a difesa delle Regioni e dei loro cittadini. Un lavoro che, come ha sottolineato lo stesso Iorio, "è frutto di un atteggiamento collaborativo con il Governo e gli altri Enti Locali, pur nella consapevolezza di non aver mai rinunciato alle nostre prerogative ed alle conseguenti responsabilità che ci vengono dalla Costituzione per la gestione e la programmazione delle materie esclusive e di quelle concorrenti". L´elezione è stata anche l´occasione per fare il punto sull´attuale momento di difficoltà che stanno attraversando le Regioni alla luce della nuova Finanziaria. Il Sistema delle Regioni - ha detto Iorio - sarà chiamato a confrontarsi con il Governo per la parte attuativa della manovra Finanziaria. Come sempre ci assumeremo le necessarie responsabilità per il taglio delle spese inutili, ma parimenti non transigeremo nell´accettare ipotesi che portino ad una riduzione della qualità e della quantità dei servizi che dobbiamo offrire ai nostri cittadini". Soddisfazione viene anche dall´Assessore alla Programmazione Gianfranco Vitagliano, che ha affiancato Iorio in seno alla Conferenza. "L´attestato viene da tutte le Regioni - ha dichiarato Vitagliano - e questo è un fatto politicamente rilevante. Non soltanto il Pdl, ma l´intera compagine punta sulla nostra capacità di bilanciare la Presidenza autorevole di Errani e di garantire il collegamento con il Governo nazionale, ruolo estremamente delicato nel momento attuale. Le grandi riforme in atto e le difficoltà finanziarie richiedono equilibrio e capacità di mediare. Metteremo questa capacità in cima al nostro modo di operare, come per il passato, ma cercheremo anche di rappresentare le corrette istanze del Mezzogiorno e del Molise".  
   
   
DE FILIPPO [BASILICATA] ELETTO IN UFFICIO PRESIDENZA CONFERENZA REGIONI OLTRE AL PRESIDENTE ERRANI È L´UNICO ESPONENTE DEL CENTROSINISTRA  
 
Roma, 31 maggio 2010 - Il presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo è stato eletto nell´Ufficio di Presidenza della Conferenza delle Regioni. L´elezione di De Filippo è avvenuta dopo la riconferma rispettivamente alla presidenza e alla vicepresidenza dell´organismo dei Presidenti delle Regioni Emilia Romagna Vasco Errani (Pd) e Agostino Iorio (Pdl). Completano l´ufficio di presidenza altri due esponenti di centrodestra, il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni e quello della Regione Calabria Giuseppe Scopellitti.  
   
   
CONFERENZA DELLE REGIONI: AL LAZIO LA COMMISSIONE AFFARI ISTITUZIONALI E GENERALI  
 
Roma, 31 maggio 2010 - Coordinamento della I commissione Affari Istituzionali e generali e coordinamento vicario dell’Xi commissione Attività produttive. Questi gli incarichi attribuiti alla Regione Lazio nell’ambito dei nuovi assetti della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. “Due posizioni importanti che confermano un ruolo centrale della nostra Regione”, ha commentato il presidente Polverini. La Regione Lazio, in qualità di responsabile del coordinamento della I commissione, si occuperà di riforme istituzionali, enti locali, politica della montagna e aree depresse, regioni ad autonomia differenziata, organizzazione degli uffici e degli enti dipendenti dalla regione, politiche del personale e contratti, polizia locale e politiche integrate per la sicurezza, ordinamento della comunicazione, sistemi di comunicazione e mass media.  
   
   
STEFÀNO (PUGLIA) CONFERMATO COORDINATORE COMM. POLITICHE AGRICOLE CONFERENZA DELLE REGIONI  
 
Bari, 31 Maggio 2010 - È stato confermato alla Puglia il coordinamento della Commissione Politiche agricole della Conferenza delle Regioni. Lo ha deciso la Conferenza dei Presidenti riunita il 27 maggio a Roma per eleggere il Presidente e l’Ufficio di Presidenza e per nominare i coordinatori delle varie Commissioni. Continuità, quindi, alla guida di questo importante strumento, poiché, a coordinare la Commissione politiche agricole sarò l’assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia Dario Stefàno, che ha già svolto questo incarico dal suo insediamento nel luglio 2009. A Stefàno gli auguri di buon lavoro dal Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ,nel corso dei lavori della giunta odierna, e da parte di tutte le Associazioni di categoria.  
   
   
STATO-REGIONI: ALLA TOSCANA LA COMMISSIONE ISTRUZIONE E LAVORO  
 
 Roma,, 31 maggio 2010 - Sarà la Toscana a coordinare la Ix Commissione della Conferenza Stato Regioni, la commissione che lavora sulle materie dell´istruzione e della formazione professionale, politiche del lavoro, università, ricerca scientifica e professioni. Lo ha annunciato lo stesso presidente Enrico Rossi, che ha partecipato il 27 maggio alla prima riunione della Conferenza, e che nella passata legislatura aveva guidato la commissione sanità. «Sono particolarmente soddisfatto», afferma il presidente Rossi. «La Toscana ha messo il lavoro al centro della sua battaglia contro la crisi e ha indicato proprio nell´area dell´istruzione, formazione e ricerca una leva strategica per lo sviluppo. Questa responsabilità nazionale è quindi consonante con la nostra impostazione politica e ci mette a disposizione un´ autorevole tribuna dalla quale far sentire chiara e fort e la nostra voce perchè siano presi provvedimenti efficaci e giusti». «Il nostro impegno nella situazione difficile della scuola pubblica, dell’università e della ricerca – prosegue il presidente - sarà volto prima di tutto a difendere i caratteri di qualità del sistema educativo e formativo come luogo di crescita per tutti, di mobilitàsociale e di integrazione. Così come è accaduto per la sanità, che ha visto la Regione Toscana impegnata a garantire il carattere universalistico e pubblico del servizio, adesso con la guida della commissione scuola ci impegneremo a fare altrettanto in un settore fondamentale per il futuro del paese, per il suo sviluppo e per l’affermazione dei valori di uguaglianza e di crescita della persona. Cominceremo dalla scuola dell’obbligo, chiedendo subito un incontro al ministro Gelmini perché siano rivisti i tagli che penalizzano fortemente la scuola pubblica».  
   
   
IL GOVERNATORE DEELLA CALABRIA SCOPELLITI FARÀ PARTE DELL’UFFICIO DI PRESIDENZA DELLA CONFERENZA DEI PRESIDENTI DELLE REGIONI  
 
Roma, 31 maggio 2010 - Il Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti entra a far parte dell’Ufficio di presidenza della Conferenza dei Presidenti delle regioni d’Italia, alla cui presidenza è stato confermato Vasco Errani. Scopelliti e gli altri presidenti di Lombardia, Basilicata, Molise e Sardegna sono stati eletti, all’unanimità, nel corso della riunione del 27 maggio della Conferenza dei Presidenti. Nell’ambito della nuova organizzazione interna della Conferenza sono state anche nominate le Commissioni. Alla Calabria è stato assegnato il coordinamento della sesta, quella dei “Beni e attività culturali”, la cui delega, nella nostra regione, è dell’assessore Mario Caligiuri. “Si tratta – ha commentato la vicepresidente della Giunta Antonella Stasi che ha partecipato alla riunione della Conferenza – di un settore importante per la Calabria poiché pone al centro dell’attenzione la valorizzazione dei beni culturali ed artistici ma, allo stesso tempo, anche delle biblioteche, dei musei e di ogni altra attività legata allo sviluppo della cultura e dell’arte”.  
   
   
REGIONI: ALLA SICILIA LA COMMISSIONE AFFARI INTERNAZIONALI  
 
Palermo, 31 maggio 2010 - Il Presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, ha ottenuto, all´atto del rinnovo della presidenza della Conferenza delle Regioni, l´attribuzione del coordinamento della commissione Affari comunitari e internazionali. Le competenze della commissione riguardano i rapporti internazionali e dell´unione europea con le regioni, i fondi comunitari, le regioni marittime e del mediterraneo, la cooperazione con i paesi in via di sviluppo, la promozione all´estero e i flussi migratori. Il 27 maggio a Bruxelles, sono aperte fondamentali trattative: quella sulle modifiche da apportare alla fase 2007-2013 e quella che riguarda il dopo 2013. "La riconferma a presidente della Conferenza delle Regioni di Vasco Errani - dice Lombardo - e´ un segnale importante di continuita´ e di autorevolezza del sistema delle autonomie regionali". "E´ certamente importante - spiega ancora il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo - che la Sicilia sia stata chiamata a coordinare questa commissione. Si tratta di una grande responsabilita´ che la Sicilia puo´ adempiere con il massimo profitto. Quella che viviamo e´ una fase delicata del dibattito sulle politiche di coesione comunitaria". "Sono, infatti, tante le incognite sui criteri della nuova fase di politica comunitaria e ad oggi non e´ certa nemmeno la prosecuzione di queste politiche di coesione. Terremo alta la vigilanza sugli interessi delle regioni italiane in Europa e faremo valere le proposte che presenteremo ai governi italiano ed europeo". A seguire direttamente i lavori della commissione sara´ il presidente Lombardo con il dirigente generale Francesco Attaguile, del dipartimento di Bruxelles e degli affari extraregionali della Regione siciliana. Le regioni italiane sono ammesse a partecipare ai negoziati, nell´ambito della delegazione italiana. Questa prerogativa costituzionale non e´ ancora stata attuata e comprende la partecipazione del presidente della regione al consiglio dei ministri europei in rappresentanza dell´Italia. Altro punto fermo del coordinamento della Regione siciliana sara´ il Mediterraneo. La sponda sud del Mediterraneo, infatti, e´ una delle aree del mondo che sta vivendo un periodo di forte crescita e che merita, dunque, grande attenzione da parte dell´Italia e soprattutto di quelle sue regioni che sono un ponte culturale ed economico verso i paesi dell´area. A tale fine la Sicilia si e´ recentemente dotata di appositi strumenti come l´euro-regione delle grandi isole mediterranee (Gect), che ha sede in Sicilia; il premio Al Idrissi per favorire il dialogo interculturale e interreligioso, e sta lavorando alla costruzione della macro regione mediterranea, che ha mosso i primi passi in occasione dell´incontro del 14 e 15 maggio, che si e´ concluso con l´approvazione del "Documento di Palermo" e a cui hanno preso parte esponenti di regioni e istituzioni di quasi tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo.  
   
   
CONFERENZA DELLE REGIONI. LA LIGURIA MANTIENE IL VICE-COORDINAMENTO PER IL BILANCIO E ASSUME QUELLO PER I SERVIZI SOCIALI  
 
Genova, 31 Maggio 2010 - Nell’ambito della riunione del 27 maggio della Conferenza delle Regioni che ha confermato Vasco Errani, presidente della Regione Emilia Romagna,alla guida della Conferenza stessa, sono stati anche assegnati gli incarichi di coordinamento. La Liguria ha mantenuto il vice-coordinamento della Commissione Bilancio, come già era nella Legislatura che si è appena chiusa, e in più ha aggiunto il coordinamento della Commissione delle Politiche Sociali. “Questa nuova responsabilità della Liguria”, ha dichiarato il presidente Claudio Burlando, “rappresenta un riconoscimento importante per la nostra regione e per l’attenzione che in questi anni abbiamo rivolto alla sua particolare composizione demografica, caratterizzata dall’alta presenza di popolazione anziana”. La Regione Liguria è stata la prima in Italia a istituire, nel 2006, il Fondo per la non-autosufficienza per anziani e disabili e tra il 2005 e il 2010 gli interventi per l’infanzia nella fascia da 0 a 3 anni hanno visto passare l’offerta regionale - tra asili nido, servizi domiciliari e sezioni primavera - dal 16% a circa 33% di copertura della richiesta potenziale, raggiungendo l’obiettivo stabilito dal Trattato di Lisbona. Nel corso della riunione di questa mattina è stata anche definita all’unanimità la posizione che giudica inaccettabile la manovra approvata dal Governo per quanto riguarda il trasferimento dei fondi alle Regioni. Nonostante non ci sia ancora un testo definitivo dei provvedimenti decisi con la manovra, dai primi calcoli risulterebbe un taglio di 7 miliardi di euro all’anno, cifra che comporterebbe per la Liguria un mancato trasferimento di circa 200 milioni di euro all’anno. Questo significherebbe mettere la regione nella pratica impossibilità di operare.  
   
   
REGIONE UMBRIA: PRESIDENTE MARINI NOMINATA COORDINATORE VICARIO DELLE POLITICHE SANITARIE PER LA CONFERENZA DELLE REGIONI D’ITALIA  
 
Perugia, 31 maggio 2010 – La Presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, sarà il coordinatore vicario delle politiche sanitarie per la Conferenza delle Regioni d’Italia. Lo ha deciso la Conferenza dei Presidente che dopo la riconferma del Presidente, Vasco Errani, ha definito i nuovi assetti della Conferenza. Si tratta di un importante e significativo riconoscimento per una Regione il cui sistema sanitario è sempre stato giudicato di grande qualità non solo dalle agenzie nazionali, ma dallo stesso Ministero della sanità. In un momento di particolare criticità della finanza pubblica, in presenza di una manovra finanziaria particolarmente penalizzante per le Regioni italiane, proprio la sostenibilità di tutto il sistema sanitaria nozionale rappresenta una significativa prova di governo. "In questo ruolo - ha dichiarato la Presidente Marini – l’Umbria ed io personalmente, porteremo tutto il nostro bagaglio di esperienza di una Regione che ha saputo in questi anni qualificare il suo sistema sanitario, ristrutturare tutta la sua rete ospedaliera, mantenendo sempre i conti in ordine e senza gravare sui cittadini ai quali non è mai stato chiesto un centesimo per ticket e tributi per ripianare debiti in sanità”.  
   
   
AL TRENTINO LA PRESIDENZA VICARIA DELLA COMMISSIONE PER LA PROTEZIONE CIVILE LA DECISIONE È STATA ASSUNTA DALLA CONFERENZA DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME  
 
Roma, 31 maggio 2010 - Dopo la nomina del presidente e del vicepresidente della Conferenza Stato-regioni, il 27 maggio a Roma la Conferenza delle Regioni e Province autonome si è occupata anche del rinnovo degli incarichi relativi alle commissioni permanenti. Durante la riunione si è convenuto di aggiungere agli organi interni già esistenti una ulteriore commissione rivolta specificamente al coordinamento del settore della protezione civile delle diverse regioni e ai rapporti fra questa e il Dipartimento nazionale. Questo organismo avrà competenze relative alle attività organizzative e di prevenzione ma anche alla gestione delle emergenze in tutte le sue articolazioni. Per i prossimi 12 mesi il coordinamento della commissione è affidato alla Regione Friuli Venezia Giulia mentre coordinatore vicario è stato nominato il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai. Trascorso il primo anno è previsto l´avvicendamento fra le due cariche, per cui il coordinamento generale passerà alla Provincia autonoma di Trento mentre il presidente della Regione Friuli sarà il coordinatore vicario. Lo stesso schema verrà replicato sul versante tecnico con il coinvolgimento del Dipartimento Protezione civile della Provincia. Anche in questo caso il Trentino svolgerà prima funzioni vicarie e poi, dal prossimo anno, avrà il coordinamento generale. "Questa decisione - ha commentato il presidente Dellai - va letta come una testimonianza della forte attenzione che le Regioni e le Provincie autonome riservano alla tematica della protezione civile e della tutela del territorio. Essa costituisce inoltre un nuovo riconoscimento della qualità del sistema della protezione civile trentino e delle molteplici esperienze che ha maturato intervenendo in circostanze diverse all´interno e all´esterno del territorio, non da ultimo in Abruzzo dopo il disastroso terremoto dello scorso anno. Confidiamo nel fatto che questa responsabilità - ha concluso Dellai - potrà far maturare nuove significative esperienze e competenze, che potranno essere messe utilmente al servizio di tutta la comunità trentina."  
   
   
CONFERENZA DELLE REGIONI, PRESIDENTE DEL PIEMONTE COTA: AMBIENTE E ENERGIA SONO DUE DELEGHE MOLTO IMPORTANTI  
 
Torino, 31 maggio 2010 - "Ambiente e energia sono due deleghe molto importanti e strategiche, anche per quanto riguarda il federalismo". Lo ha dichiarato il Presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, commentando il 27 Maggio, l’attribuzione agli assessori regionali piemontesi Massimo Giordano e Roberto Ravello del coordinamento rispettivamente della commissione Energia e della commissione Ambiente in seno alla Conferenza delle Regioni.  
   
   
CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME: LA COMMISSIONE SANITÀ AL VENETO. ZAIA: GIUSTO RICONOSCIMENTO A UNA REGIONE CHE SA TENERE I CONTI IN ORDINE. AVVIARE DIALOGO COSTRUTTIVO CON TUTTI  
 
Venezia, 31 maggio 2010 - “Ancora una volta il Veneto si mette a disposizione del Paese. L’assegnazione della Commissione Sanità alla nostra Regione è il giusto riconoscimento a un territorio che in tutti questi anni ha dimostrato di saper tenere i conti in ordine”. Con queste parole il presidente Luca Zaia ha commentato la decisione della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome di affidare alla Regione del Veneto la Commissione Sanità. “Siamo soddisfatti di aver ottenuto questa Commissione, alla quale tenevamo. Ci impegneremo affinché essa, sulla scorta delle buone pratiche espresse finora dal Veneto e dai suoi dirigenti in questo settore, svolga anche un’azione di tutoraggio e di affiancamento alle Regioni del sud”. “Avvieremo – ha detto ancora il presidente del Veneto – un confronto serrato e un dialogo costruttivo con tutti i Governatori che sono motivati a mettere fine alla mala gestione e agli sprechi nella sanità. Ho già riscontrato la piena disponibilità dei Presidenti Polverini, Caldoro e Scopelliti a ricercare un percorso condiviso per risolvere alcune situazioni complesse”. “C’è bisogno di una vera e propria assunzione di responsabilità da parte di tutti – ha concluso Zaia – e il Veneto farà la sua parte alla guida di questa Commissione.”  
   
   
PRESIDENZA FVG: TONDO, RIGORE E SVILUPPO, UNA STRADA GIÀ INIZIATA  
 
Trieste, 31 maggio 2010 - "Rigore e sviluppo: una strada già iniziata". Titola così l´editoriale del presidente Renzo Tondo pubblicato il 27 maggio sul sito ufficiale della Regione. "In due anni - scrive - abbiamo diminuito il debito della Regione di 289 milioni. La scelta di un utilizzo dei soldi pubblici attento e rigoroso, che il Governo nazionale oggi chiede a tutto il Paese, l´abbiamo fatta due anni fa, consapevoli che il futuro del Friuli Venezia Giulia dipende dalla sua credibilità finanziaria e dalla serietà dei criteri di spesa e della gestione del territorio. Al termine del mio primo mandato come presidente della Regione il debito era di 706 milioni; quando sono tornato nel 2008 era salito a 1.657 milioni, oggi lo abbiamo abbassato a 1.368". "Anche l´apparato regionale è stato snellito: i vertici degli uffici della Presidenza sono passati da sei a tre, la riorganizzazione generale sta portando ad una diminuzione di direzioni ed ha già prodotto la cessazione dell´Agenzia regionale della Sanità, del Centro Servizi Condivisi, dell´Areran, le cui funzioni sono tornate in seno alle direzioni regionali". "Lo stipendio dei direttori e vicedirettori centrali è stato diminuito del 10 per cento. Il contenimento della spesa ha riguardato anche tutto il personale con l´abolizione dell´indennità di missione in Italia, una forte diminuzione delle ore straordinarie e dell´utilizzo delle auto di servizio". "Abbiamo contenuto la crescita della spesa sanitaria al 2,1 per cento mentre ci sono già Regioni commissariate per avere costi sanitari fuori controllo". "Questa politica di rigore non ha comunque diminuito la capacità di rispondere alle esigenze dei cittadini e delle imprese in uno dei periodi di crisi più difficili del secondo dopoguerra". "La coesione sociale e la prospettiva verso il rilancio hanno guidato la nostra azione con investimenti consistenti per i settori produttivi e per il sostegno ai lavoratori rimasti senza lavoro. Continuiamo ad investire nelle infrastrutture e nelle innovazioni". "La scelta del rigore, accompagnata dalla dimostrazione che crediamo nell´autonomia come responsabilità rafforza anche la nostra richiesta di avere le risorse finanziarie che la Costituzione ci assegna".  
   
   
PRESIDENZA FVG: TONDO FIRMA REVOCA ASSESSORE ALESSIA ROSOLEN  
 
Trieste, 31 maggio 2010 - Il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo ha firmato 28 maggio il decreto di revoca dell´assessore Alessia Rosolen ed ha incaricato gli uffici di contattare la dottoressa Angela Brandi per l´acquisizione della documentazione preliminare alla nomina ad assessore.  
   
   
BILANCIO: ENTRO 2010 IN ABRUZZO IL DEFICIT RIDOTTO DA 4 A 3,2 MLD  
 
L´aquila, 31 maggio 2010 - "Entro la fine dell´anno contiamo di portare il deficit complessivo della Regione Abruzzo a 3 miliardi 200 milioni di euro". Lo ha detto il 28 maggio il presidente della Regione, Gianni Chiodi, a margine della conferenza stampa di presentazione da parte del Cresa dei dati economici e occupazionali dell´Abruzzo nel primo trimestre 2010. "La politica del rigore che abbiamo avviato l´anno scorso inizia a dare i primi risultati - ha chiarito il presidente della Regione -. Per la fine del 2010 contiamo di abbassare il debito complessivo della Regione da 4 miliardi a 3,2 miliardi di euro. I dati rimangono ancora alti - ha aggiunto Chiodi - perché il nostro è uno dei debiti più alti d´Italia, ma il dato importante che emerge è che questo ente dopo anni sembra aver intrapreso la strada giusta del risanamento.  
   
   
AVVIATO IN CALABRIA, IL TAVOLO STABILE DI CONCERTAZIONE SOCIO-ECONOMICA.  
 
Catanzaro, 31 maggio 2010 - L’assessore regionale alle Attività Produttive Antonio Caridi ha presentato il 27 maggio le linee programmatiche per concertare ed avviare una nuova stagione di rilancio economico-produttivo della Calabria. Si tratta di una strategia di cooperazione istituzionale finalizzata ad avviare un tavolo stabile di concertazione socio-economica con il quale stabilire e condividere programmi e strategie funzionali alle necessità scaturenti dal territorio. Questa mattina si è svolto un incontro con i presidenti ed i segretari generali delle Camere di Commercio, Unioncamere e Unione delle Camere di Commercio Nord-sud della Calabria. L’incontro è stato aperto dall’Assessore Caridi, che ha inaugurato una nuova metodologia di lavoro, illustrando, per grandi linee, la strategia operativa regionale a supporto del sistema produttivo. E’, quindi, seguita la discussione con il contributo della Dirigente Generale del Dipartimento Maria Grazia Nicolò, che è entrata nel merito di alcuni temi particolarmente importanti per il mondo delle imprese su cui sarà concentrata l’attenzione nei prossimi mesi. Credito, semplificazione delle procedure amministrative, adeguamento della legislazione regionale, innovazione, internazionalizzazione e sostegno allo start-up sono stati i punti focali che hanno animato il dibattito, pervenendo a numerose proposte operative che saranno implementate congiuntamente. I rappresentanti del mondo camerale hanno offerto il loro massimo e costruttivo impegno a supportare attivamente la Regione, concentrando gli sforzi su obiettivi comuni anche utilizzando la rete delle Camere di Commercio in Italia e all’estero. A seguire, i rappresentanti regionali si sono incontrati con i Presidenti dell’Upi, Wanda Ferro, e dell’Uncem Calabria, Vincenzo Mazzei, in forma molto cordiale che ha posto le basi per azioni di collaborazione future. Assente l’Anci Calabria. Il Presidente Ferro, nell’augurare buon lavoro all’Assessore Caridi e alla Dirigente Nicolò, ha offerto la massima collaborazione alla Regione, proponendo una sinergia operativa più ampia di quella finora attuata con le Province, promuovendo azioni integrate anche con gli altri Dipartimenti regionali. L’assessore Caridi, dal canto suo, ha espresso l’intenzione di voler incontrare le singole Amministrazioni Provinciali per programmare azioni di promozione territoriale. Il Presidente Mazzei ha salutato con grande favore l’invito rivolto agli Enti Montani, affermando il ruolo che le attività produttive rivestono nell’ambito delle comunità locali come attrattori economici e occupazionali. Agli incontri di oggi convocati dall’Assessore Caridi, ne seguiranno altri con i diversi enti ed istituzioni che operano, a supporto dello sviluppo del sistema produttivo per definire in breve tempo le azioni operative da avviare al fine di sostenere, efficacemente, l’economia regionale.  
   
   
GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA: VIA LIBERA AL PAGAMENTO DEGLI STIPENDI NELLE AASSLL  
 
Napoli, 31 maggio 2010 - Si è svolta il 28 maggio a palazzo Santa Lucia la prima seduta ufficiale della Giunta regionale nominata dal presidente Stefano Caldoro. Nel corso dei lavori sono state approfondite, in attesa della pubblicazione del decreto, le questioni relative ai provvedimenti del Governo e ai conseguenti atti da adottare in Campania. Tre le delibere approvate nella seduta. Tra queste, il via libera alle anticipazioni di liquidità alle aziende sanitarie, a partire dalla Asl Napoli 1 per il pagamento degli stipendi. Nel provvedimento sono disposti alcuni pagamenti obbligatori verso le banche. Le altre due delibere riguardano iniziative integrative di orientamento per chi ha partecipato alla sperimentazione del libretto formativo (progetto Bros) e l´approvazione delle linee di indirizzo e programmazione per il diritto allo studio universitario relativo agli anni 2010- 2011. Le delibere sono state approvate nei limiti del patto di stabilità.  
   
   
TRENTO: LA PROVINCIA ESTRANEA AGLI APPALTI TRUCCATI  
 
Trento, 31 maggio 2010 - La Provincia autonoma di Trento è estranea ai reati ipotizzati dalla Procura relativamente agli appalti per la fornitura di arredi per uffici pubblici. Lo sottolinea il presidente della Provincia che ha brevemente toccato questo tema il 28 maggio nel corso della tradizionale riunione di Giunta del venerdì. "Se venissero accertati dei reati riguardanti la fornitura di arredi per opere come il nuovo carcere o l´ex manifattura - aggiunge il presidente - la Provincia sarebbe parte lesa, e ne trarrebbe le dovute conseguenze. Al momento, comunque, seguiamo l´evolversi dell´inchiesta e attendiamo eventuali sviluppi."  
   
   
GIUNTA FVG: APPROVA DEFINITIVAMENTE DDL "MANUTENZIONE" PER AGGIORNARE ANNUALMENTE LA LEGISLAZIONE REGIONALE ADEGUANDOLA ALLE CONTINUE SOLLECITAZIONI  
 
Udine, 31 maggio 2010 - La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato il 28 maggio in via definitiva il disegno di legge (ddl) "di manutenzione" per il 2010, dopo l´esame da parte del Consiglio delle Autonomie locali che, nell´esprimere l´intesa sul documento, ha avanzato una serie di osservazioni e proposte che sono state accolte dalla Giunta stessa. Il ddl sarà ora trasmesso al Consiglio regionale. Con la legge "di manutenzione" ci si propone di aggiornare annualmente la legislazione regionale adeguandola alle continue sollecitazioni che provengono dall´esterno: mutamenti nelle norme statali o europee, esigenze urgenti del sistema economico, perfezionamento degli interventi in corso. Il testo del ddl è composto da 125 articoli ed è strutturato per settori omogenei: assetto istituzionale; sviluppo economico e attività produttive; agricoltura; territorio, ambiente e infrastrutture; salute, servizi pubblici alla persona, lavoro, beni culturali.  
   
   
COOPERFIDI DIVENTA INTERMEDIARIO FINANZIARIO APPROVATE DALLA GIUNTA TRENTINA LE MODIFICHE ALLO STATUTO: PRESTITI ALLE IMPRESE E CDA PIÙ SNELLO  
 
Trento, 31 maggio 2010 - Anche Cooperfidi, come gli altri consorzi di garanzia fidi, potrà diventare intermediario finanziario vigilato (controllato dalla Banca d´Italia) e concedere, oltre alle garanzie per l’accesso ai finanziamenti, anche e direttamente, crediti e mutui a favore delle 1.064 imprese cooperative e agricole socie di Cooperfidi. Lo prevede il nuovo statuto del consorzio, approvato stamane dalla Giunta provinciale su proposta dell´assessore provinciale alla cooperazione. Le modifiche allo statuto di Cooperfidi sono state introdotte a seguito del recepimento delle disposizioni stabilite dalla legge per l´ottenimento dell´iscrizione all´elenco speciale degli intermediari finanziari vigilati previsto dal Testo unico bancario. Grazie a tale nuova conformazione giuridica, anche Cooperfidi potrà dunque operare come una vera e propria banca che potrà trattare finanziamenti per sostenere le imprese utilizzando i propri fondi ed il proprio patrimonio, facendo affidamento anche sui fondi assegnati dalle leggi provinciali a sostegno della "tradizionale" attività di garanzia fidi. Il nuovo statuto, approvato oggi dalla Giunta, prevede anche una nuova composizione del Consiglio di amministrazione, che scenderà a 9 consiglieri più il presidente (rispetto ai 14 attuali).  
   
   
TRENTINO, LA POPOLAZIONE A QUOTA 524.826 PERSONE IL SERVIZIO STATISTICA PRESENTA I DATI DEL BILANCIO DEMOGRAFICO  
 
Trento, 31 maggio 2010 - Al 1° gennaio 2010 la popolazione residente in Trentino ammonta a 524.826 persone, ed è distribuita in 217 comuni, con un aumento assoluto rispetto al 2009 di 5.026 unità, equivalente ad un incremento relativo del 9,7 per mille. I nati vivi residenti ammontano a 5.356 unità: il tasso di natalità, dato dal rapporto fra il numero dei nati vivi residenti e la popolazione media residente, si è attestato sul valore di 10,3 nati per mille abitanti, ad un livello lievemente inferiore a quello dell’anno precedente (10,5 per mille) e superiore rispetto alla media nazionale (stimata dall’Istat al 9,5 per mille). Il numero dei morti residenti ammonta a 4.622 unità e il relativo tasso di mortalità provinciale (rapporto fra il numero dei morti residenti e la popolazione media residente) è risultato pari a 8,8 per mille, leggermente inferiore all’anno precedente e ancora al di sotto della media nazionale (stimata dall’Istat al 9,8 per mille). Il saldo naturale (eccedenza o deficit di nascite rispetto ai decessi) si presenta con segno nettamente positivo (+734 unità), confermando una tendenza in atto dalla seconda metà degli anni Novanta. Il saldo migratorio (differenza fra le iscrizioni e le cancellazioni anagrafiche) presenta un valore positivo pari a 5.055 persone, inferiore di circa mille unità rispetto al 2008 per effetto di una diminuzione delle iscrizioni dall’estero. I dati evidenziano come la popolazione trentina cresca sia per l’apporto del saldo naturale (decisamente positivo), sia soprattutto per l’entità del saldo migratorio o sociale. La crescita della popolazione non si presenta uniforme su tutto il territorio provinciale, per effetto di saldi naturali e di saldi migratori notevolmente diversificati. Premesso che, ad eccezione del Primiero, in tutti i comprensori si è registrato un saldo complessivo positivo, i comprensori in cui si assiste agli incrementi maggiori di popolazione sono l’Alta Valsugana (16,6 per mille) e l’Alto Garda e Ledro (13,4 per mille); gli incrementi minori si registrano, invece, nei comprensori della Bassa Valsugana e del Tesino (3,1 per mille), della Valle di Sole (4,0 per mille) e delle Giudicarie (4,5 per mille). Diminuisce del 3,6 per mille la popolazione del comprensorio di Primiero. Si fa presente che a decorrere dal 1° gennaio 2010 i comuni di Bleggio Inferiore e Lomaso sono stati aggregati nel comune di Comano Terme e i comuni di Bezzecca, Concei, Molina di Ledro, Pieve di Ledro, Tiarno di Sopra e Tiarno di Sotto nel comune di Ledro. Maggiori dettagli sono disponibili sul sito del Servizio Statistica della Provincia Autonoma di Trento, www.Statistica.provincia.tn.it  
   
   
SICUREZZA FVG: APPROVATO IN VIA PRELIMINARE PIANO 2010  
 
Udine, 31 maggio 2010 - La Giunta regionale ha approvato il 28 maggio, in via preliminare, il Programma regionale di finanziamento delle politiche per la sicurezza in Friuli Venezia Giulia per l´anno in corso. Il documento, che, come rileva l´assessore regionale alla Sicurezza, Federica Seganti, "definisce gli interventi finalizzati alla realizzazione di progetti di rilievo regionale mirati alla promozione della legalità", sarà sottoposto ora al vaglio sia del Consiglio delle Autonomie locali e della competente Commissione consigliare. "Il programma tiene conto dell´opportunità di sviluppare nuovi ambiti di intervento emersi dall´analisi delle criticità del 2009", spiega l´assessore, affermando che dal quadro effettuato emergono sostanzialmente due aspetti. "Il primo è un progressivo miglioramento delle condizioni di sicurezza legato ad una diminuzione dei fenomeni criminali, dovuto anche al miglioramento delle sinergie tra le forze dell´ordine; il secondo è un progressivo avanzare di nuovi fenomeni che vedono sempre più coinvolti i giovani in episodi di consumo e spaccio di stupefacenti, bullismo e vandalismo". Sono situazioni che, nota l´assessore, anche se non si traducono in veri e propri reati suscitano allarme sociale e incidono negativamente sulla percezione della sicurezza. "Il momento economico non è favorevole - conclude Federica Seganti - ma tuttavia, per consentire il mantenimento del trend conseguito, incentivare la collaborazione tra le forze dell´ordine e aumentare la percezione di sicurezza nella popolazione, intendiamo proseguire nel sostegno e nello sviluppo delle politiche per la sicurezza utilizzando razionalmente le risorse a disposizione".  
   
   
POLITICHE FAMILIARI, IL NUOVO PROTAGONISMO DEI TERRITORI "VA RICONOSCIUTA LA CITTADINANZA SOCIALE DELLA FAMIGLIA" AL CASTELLO DEL BUONCONSIGLIO UN CONVEGNO IN PREPARAZIONE DELLA CONFERENZA NAZIONALE  
 
Trento, 31 maggio 2010 - Le politiche familiari devono ripartire dai territori, costruendo reti di alleanze locali tra soggetti pubblici e privati, come si è fatto in Trentino con il Distretto Famiglia dell´Alta Rendena e, con dimensioni ben maggiori, in Germania, dove le "Alleanze locali per la famiglia" sono ben 600 e coinvolgono 55 milioni di cittadini, 5mila aziende e 13mila partner. E´ questa, assieme alla forte sottolineatura sulla necessità di un approccio pragmatico orientato con decisione al "fare", l´indicazione uscita dal convegno "I territori amici della famiglia" ospitato il 28 maggio al Castello del Buonconsilgio, terza tappa di avvicinamento (dopo analoghi convegni ad Abano Terme e Roma, e prima dei seminari di Roma il 9 luglio e di Bologna il 27 settembre) alla Conferenza nazionale della famiglia che si terrà a Milano dall´8 al 10 novembre prossimi. Al convegno di Trento, aperto dall´assessore provinciale alle politiche sociali, anche il sottosegretario con delega alle politiche per la famiglia. "Vogliamo arrivare alla Conferenza nazionale avendo sentito tutto ciò che sulla famiglia si può e si deve fare - ha affermato il sottosegretario - in un momento segnato da un profondo mutamento del modello tradizionale della famiglia, ma anche sapendo quanto si spende per la famiglia, cosa che nessuno oggi sa, e sapendo che dare tutto a tutti rischia alla fine di indebolire le stesse politiche familiari". Quali le azioni prioritarie compatibili con la limitazione delle risorse? "Creare una diffusa cultura della conciliazione famiglia-lavoro e favorire l´accesso ai servizi in base al quoziente familiare. Abbiamo necessità di costruire un Piano di politiche della famiglia che sia il più condiviso possibile". Il confronto al seminario di oggi ha però offerto l´opportunità anche al Trentino di comprendere se gli strumenti messi in campo dalla Provincia (a partire dal progetto Family in Trentino, dal Piano degli interventi in materia di politiche familiari, dal Libro Bianco e dal disegno di legge di iniziativa della Giunta provinciale) si muovano sulla strada del "pragmatismo" e della concretezza. "Vogliamo riflettere su quanto di buono già stiamo facendo" ha spiegato l´assessore alle politiche sociali, ricordando come trasversalità, concretezza e partecipazione siano i tre principi ispiratori dell´azione provinciale. "Posto che su questi temi la società civile arriva molto prima della pubblica amministrazione, compito di quest´ultima è quello di saper riconoscere i bisogni e progettare delle soluzioni, con una grande apertura alla partecipazione e condivisione delle scelte e con la disponibilità a fare squadra con altre esperienze". E proprio la partecipazione dell´associazionismo familiare alla definizione e attuazione delle politiche familiari segna già una prima differenza tra il livello locale e quello nazionale. Significativi, a questo proposito, gli interventi dei presidenti dell´Associazione nazionale famiglie numerose, Mario Sberna ("Sarebbe ora di finire di annunciare le cose ed iniziare a farle, non si possono chiedere sacrifici anche alle famiglie numerose, che hanno già dato, e che per il 41 % sono in condizione di povertà; le addizionali regionali Irpef sono un´ingiustizia palese, la strada da percorrere è quella di una grande alleanza"), e del Forum trentino associazioni familiari Paolo Rebecchi: "Partecipiamo ad un processo virtuoso di interazione tra azione politica, amministrazione pubblica e associazionismo familiare. Superando le logiche dell´accentramento pubblico da una parte e della delega al privato dall´altra, nel rispetto delle regole e dei ruoli di ciascuno, si stanno realizzando interventi a gestione mista che permettono la sperimentazione di collaborazioni innovative, e ciò sprigiona energie nuove che favoriscono la responsabilizzazione ed il protagonismo di ciascun attore". Fondamentale - questo, soprattutto, l´invito arrivato da Joe Schröder, direttore dell´Ufficio centrale delle Alleanze locali per la famiglia della Repubblica federale di Germania - è che le iniziative nascono dal basso, che non si perda tempo nel discutere sulla definizione di famiglia e che ci si chieda quali possono essere le prime iniziative da attivare. Le Alleanze locali devono essere strutture orientate al fare". Pragmatismo tedesco, appunto. Da importare al più presto anche nel nostro paese. Per recuperare quella che, nella tavola rotonda finale coordinata dalla giornalista del Sole24ore Laura La Posta, Roberto Marino, capo Dipartimento Politiche della famiglia, ha definito come "la capacità di guardare lontano", una capacità che lo stesso alto funzionario del ministero ha riconosciuto al Trentino, territorio le cui esperienze "danno utili indicazioni al governo centrale". La strada, ecco lo slogan conclusivo del convegno, dev´essere quella di definire la famiglia come un "soggetto sociale titolare di diritti".  
   
   
TIROCINI, MAMME PER IL LAVORO: PROFICUO INCONTRO IN REGIONE BASILICATA  
 
Potenza, 31 maggio 2010 - Tempestivo e proficuo, a giudizio dell´associazione "Mamme e Figli per il Lavoro", l´incontro svoltosi con il neo-assessore alla Formazione, Rosa Mastrosimone che ha ricevuto il 28 maggio una delegazione di giovani e rappresentanti di associazioni. "L´assessore, dopo aver ascoltato con attenzione ed interesse, i dubbi, i timori ed i suggerimenti di tanti giovani giustamente preoccupati per la sospensione del progetto relativo ai tirocini formativi, ha ribadito con forza la valenza formativa dei tirocini e l´impegno personale e del governo regionale ad un rapido avvio degli stessi". L´associazione, a cui l´assessore ha riconosciuto il merito di aver sostenuto da tempo il progetto, esprime "soddisfazione essendo stati accolti alcuni nostri suggerimenti sui criteri selettivi, miranti ad una assoluta trasparenza e riconoscimento del merito. Dopo due anni di "lotte" riteniamo che si sia imboccata, finalmente, la strada giusta per un nuovo corso che dia fiducia ed anche speranza ai tanti giovani lucani. Al consigliere Mollica che consiglia di spostare i fondi sul programma “Generazioni verso il lavoro”, scorrendo semplicemente la graduatoria già stilata, suggeriamo, cortesemente, di verificare lo stato di avanzamento del programma sia in termini di spese sostenute sia di assunzioni effettuate".  
   
   
MOBILITÀ: TEMPI BREVI AIUTANO FAMIGLIA  
 
Lugano/Ch, 31 maggio 2010 - "La mobilità e la famiglia non sono temi slegati fra loro: dalla qualità della mobilità dipendono infatti i tempi della famiglia e le opportunità per i suoi componenti". Lo ha detto il 29 maggio l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, partecipando al "Salone Internazionale della famiglia" di Lugano. Al convegno era presente, tra gli altri, il direttore del Dipartimento del territorio del Canton Ticino, Marco Borradori. "Le politiche per la famiglia - ha sottolineato Cattaneo - sono da sempre al centro dell´attività della Regione Lombardia. Anche in tema di infrastrutture e trasporti dobbiamo potenziare le forme di mobilità a favore dei nuclei familiari. Migliorare i collegamenti infrastrutturali significa, infatti, lasciare più tempo alle relazioni familiari e incrementare le opportunità di studio e di lavoro per genitori e figli". Cattaneo e Borradori hanno ribadito il comune impegno nel proseguire il proficuo rapporto tra Lombardia e Canton Ticino per la realizzazione e il potenziamento delle infrastrutture di collegamento transfrontaliero, riconfermando la priorità delle opere in programma e in fase di realizzazione, come la ferrovia Arcisate-stabio, la Bellinzona-luino-gallarate, la Bellinzona-milano e la Varese-mendrisio.  
   
   
DONNE E POLITICA, CONVEGNO A TITO IL 1 GIUGNO  
 
Potenza, 31 maggio 2010 - Il circolo del Pd di Tito e il Forum delle donne socialiste organizzano un incontro sul ruolo della donna nel mondo politico attuale. L´appuntamento è per il prossimo 1 giugno presso l’auditorium Don Domenico Scavone di Tito alle ore 18. Introdurranno il tema “Linguaggi della politica del 2010. Alternative e trasversalità”, la giornalista Anna Martino, la referente del Forum Donne Socialiste e componente della Direzione nazionale del Psi/pse Margherita Torrio, la componente del circolo del Pd di Tito Antonietta Coronato e la ricercatrice universitaria Elena Vigilante, coordinatrice della segreteria provinciale del Pd. “L’incontro nasce con l’intento di cercare di decodificare i linguaggi – spiegano gli organizzatori - con cui si definisce il rapporto tra la donna e la politica sul piano nazionale e soprattutto locale” con l’obiettivo di “delineare il ruolo che la donna riesce ad avere in questo determinato contesto politico e sociale”.