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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 15 Novembre 2010 |
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IL PRESIDENTE RIGGIO EFFETTUA UN SOPRALLUOGO A LAMPEDUSA PER VALUTARE LO STATO DI AVANZAMENTO DEI LAVORI: CRONOPROGRAMMA RISPETTATO E PROTOCOLLO CON COMUNE DI LAMPEDUSA PER IMPIANTO AMBIENTALE |
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Roma, 15 novembre 2010 - Il Presidente dell’Enac, Vito Riggio, accompagnato dai responsabili delle strutture tecniche dell’Ente competenti in materia, si è recato l’ 11 novembre a Lampedusa per verificare lo stato di avanzamento dei lavori in corso in aeroporto. Da quanto emerso dal sopralluogo odierno, i lavori nell’Aeroporto di Lampedusa, scalo a gestione diretta Enac, stanno procedendo con regolarità e sono sostanzialmente in linea con i tempi previsti dal cronoprogramma. Le opere in corso di realizzazione riguardano la costruzione della nuova aerostazione passeggeri, degli impianti di urbanizzazione e parcheggio auto, delle piazzole per la sosta degli aeromobili, oltre al risanamento e riconversione delle infrastrutture air side. Si precisa che questi ultimi lavori, quelli air side, sono già stati ultimati e hanno determinato il miglioramento della sicurezza e dell’operatività dello scalo grazie all’adeguamento e all’allungamento della pista di volo. Se la realizzazione delle rimanenti opere continuerà come da programma, si prevede che i lavori verranno completati per febbraio del 2012, dando così piena attuazione agli investimenti che stanno permettendo la riqualificazione del sistema aeroportuale del Mezzogiorno d’Italia portata avanti dall’Enac, competente, appunto, per la programmazione e il controllo sull’attuazione degli investimenti nelle infrastrutture aeroportuali. Nel corso del sopralluogo, inoltre, si è convenuto con il Comune di Lampedusa di procedere con la stipula di un Protocollo d’Intesa a tutela dell’ambiente. Nello specifico, il Protocollo prevede anche il contributo da parte dell’Enac a favore del Comune di Lampedusa di 300.000 Euro che serviranno per la riqualificazione dell’impianto di depurazione dell’isola. Il Presidente Vito Riggio, nell’esprimere compiacimento per il rispetto dei tempi di realizzazione delle opere, sottolinea l’importanza di dotare Lampedusa di uno scalo maggiormente rispondente per funzionalità e ricettività alle esigenze di continuità territoriale, che garantisca al contempo il diritto alla mobilità dei cittadini dell’isola, dei siciliani e di tutti coloro che vogliono raggiungere il territorio. |
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APPROVATA LA ZONIZZAZIONE ACUSTICA DELL’AEROPORTO DI BERGAMO
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Roma, 15 novembre 2010 - L’enac, Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, informa che la Commissione Aeroportuale di Bergamo nella riunione che si è svolta oggi, mercoledì 10 novembre 2010, ha approvato all’unanimità la proposta di zonizzazione acustica stabilita sulla base dello scenario ottimale di traffico delineato dalla stessa Commissione nella seduta del 26 ottobre 2010. La zonizzazione acustica definisce le zone di rispetto intorno all’aeroporto (suddivise in A, B, C), con le relative limitazioni d’uso del territorio ed i livelli acustici massimi consentiti all’attività aeroportuale. La formalizzazione dell’approvazione odierna avverrà nella prossima riunione della Commissione che si terrà nei prossimi giorni. La Commissione Aeroportuale di Bergamo, costituita ai sensi del Decreto Ministeriale del 31 ottobre 1997, è presieduta dal Direttore Aeroportuale dell’Enac ed è composta da rappresentanti del Ministero dell’Ambiente, dell’Enav, della Regione Lombardia, della Provincia di Bergamo, dell’Arpa Lombardia, della Sacbo - Società di gestione di Bergamo, del Comitato Utenti, e dei Comuni di Bergamo, Orio al Serio, Grassobbio, Seriate, Alzano San Paolo, Bagnatica, Brusaporto, Costa di Mezzate. |
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CARGO : MALPENSA PRIMA IN ITALIA PROPOSTO UN TAVOLO LOGISTICA CHE VALORIZZI SCALO |
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Milano, 15 novembre 2010 - Malpensa vanta il primato italiano per quanto riguarda il trasporto delle merci. Per questo dopo il Tavolo per il trasporto passeggeri verrà convocato anche quello per la logistica. Lo ha annunciato il 12 novembre l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, intervenendo a Malpensa al convengo "Competitività di sistema del cargo aereo italiano", che si è tenuto nell´ambito della sesta edizione del premio "Il logistico dell´anno". "La Lombardia per il posizionamento geografico strategico e per il ruolo di porta delle merci in arrivo e in partenza - ha spiegato Cattaneo - ha un ruolo trainante per il sistema cargo. Le sue potenzialità rimarrebbero inespresse senza un sistema della logistica e della mobilità sempre più in grado di garantire lo spostamento non solo dei passeggeri, ma anche delle merci. Ecco perché ho deciso di costituire in Regione un Tavolo per raccogliere le proposte che vengono dal mondo imprenditoriale e dagli operatori del settore cargo". L´assessore si è inoltre soffermato sul ruolo centrale di Malpensa. "Lo scalo varesino - ha aggiunto - rappresenta oggi il primo aeroporto per il trasporto merci d´Italia, avendo registrato nel periodo gennaio-settembre 2010 un incremento del 30,6% rispetto al 2009. Questi dati confermano il ruolo che la Lombardia riveste nel guidare il potenziamento della competitività del settore cargo. Con questo obiettivo stiamo lavorando su due fronti, potenziando le infrastrutture interne, come la terza pista e l´ampliamento dell´area cargo, e quelle esterne, come l´Alta velocità che già il 13 settembre scorso è arrivata a Malpensa e che dal 13 dicembre verrà resa ancora più frequente grazie collegamento del Malpensa Express da Milano Centrale che porterà allo scalo un treno ogni 30 minuti, ad integrazione di quello già esistente da Cadorna". |
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BANDO SU NUOVE TRATTE AEREE PER L’AEROPORTO DI REGGIO CALABRIA
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Catanzaro, 15 novembre 2010 - Il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha illustrato, il 12 novembre, nella sede del Consiglio Regionale, i contenuti del bando, che sarà pubblicato nei prossimi giorni, inerente alcune nuove tratte aeree da e per l’aeroporto di Reggio Calabria. Si tratta di collegamenti tra l’aeroporto dello Stretto e gli scali di Pisa, Torino e Milano Malpensa. Secondo le previsioni i voli potrebbero essere attivi dalla prossima primavera. |
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OTTOBRE SEGNA UNA CRESCITA A DOPPIA CIFRA ALL’AEROPORTO DI RONCHI DEI LEGIONARI |
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Ronchi dei Legionari, 15 novembre 2010 – Il mese di ottobre appena concluso ha segnato un ottimo andamento del traffico allo scalo del Friuli Venezia Giulia. I passeggeri transitati all’aeroporto sono cresciuti infatti del 26,6% rispetto allo stesso mese del 2009. Questo dato straordinario va a confermare l’andamento degli ultimi mesi, nuovamente positivo da giugno, portando così il trend del traffico dei primi 10 mesi dell’anno ad un +1% rispetto al 2009. La valenza di questo dato è particolarmente importante se si considerano gli effetti complessivi della crisi economica mondiale e gli eventi eccezionali che hanno contraddistinto i primi mesi dell’anno, tra cui la nube vulcanica di aprile. Analizzando più nel dettaglio i dati, si nota come i passeggeri transitati sullo scalo regionale il mese scorso siano stati 77.866, facendo di ottobre il mese record per il 2010. Rispetto al 2009 i passeggeri di linea - componente principale del traffico - hanno registrato un +24,4%, grazie al buon andamento di tutti i voli (linea nazionale +26,7%, linea internazionale +20,8%). Un impulso decisivo è stato sicuramente dato dalla riapertura, il 4 ottobre scorso da parte di Alitalia, dei voli per Milano Linate e Genova, che hanno subito riscosso un ottimo riscontro da parte della clientela. In linea con le aspettative, i due voli, in meno di un mese di operatività, hanno infatti già trasportato oltre 5.500 viaggiatori. Su uno scalo dove il traffico low-cost rappresenta oltre il 30% del totale, Ryanair, in ottobre, ha anche registrato un ottimo andamento, praticamente duplicando i suoi passeggeri sullo scalo (quasi 23 mila, +81,5%), non solo grazie ai nuovi voli inaugurati durante l’anno (Trapani ed il volo estivo per Düsseldorf), ma anche all’ottimo trend dei voli esistenti ed in particolare al mantenimento, anche per tutto il mese di ottobre, delle frequenze giornaliere con Londra. Con l’inizio della stagione invernale, poi, il vettore irlandese ha lanciato il nuovo collegamento trisettimanale per Valencia ed ha incrementato a tre le frequenze settimanali per Bruxelles. Infine, a conferma del sempre buon andamento del traffico nell’anno (+6,2% ad ottobre), Lufthansa ha deciso di mantenere anche per la stagione invernale le quattro frequenze giornaliere da e per l’hub di Monaco di Baviera e Belleair e Jat Airways hanno confermato a loro volta i voli bisettimanali per Tirana e quelli trisettimanali per Belgrado. |
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INGEGNERI SPAGNOLI FORNISCONO NUOVA FORMULA PER CALCOLARE LA RIDUZIONE DELLE MORTI PER INCIDENTI STRADALI |
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Bruxelles, 15 novembre 2010 - Un´équipe di ingegneri dell´Università di Almería (Ual), in Spagna, ha sviluppato un metodo utile a raggiungere l´ambizioso obiettivo dell´Ue di ridurre significativamente il numero di vittime di incidenti stradali nei suoi Stati membri. Il libro bianco della Ue sui Trasporti, adottato nel 2001, invita a tentare di dimezzare il numero di morti sulla strada entro la fine del 2010. Lo studio è stato pubblicato per la prima volta sulla rivista Accident Analysis and Prevention. Alfredo Tolón, uno degli autori della formula matematica, nonché ingegnere del dipartimento di Progetti di ingegneria della Ual, ha dichiarato che il metodo è "nuovo" ma anche "facile da applicare". Esso rende possibile "calcolare i coefficienti ponderati per la riduzione del tasso di incidenti stradali in diverse aree geografiche usando la formula inversa di un logaritmo", ha spiegato. Il dott. Tolón ha spiegato che la ponderazione è stata effettuata per 25 dei 27 Stati membri della Ue e per 50 province spagnole, partendo dal presupposto che lo sforzo maggiore per raggiungere gli obiettivi del 2010 è necessario nei paesi e nelle province che nel 2000 avevano registrato i tassi di mortalità più alti. Solo nel 2010 ben 52.536 persone hanno perso la vita in incidenti stradali in Europa e di queste 4.295 erano di nazionalità spagnola. I ricercatori hanno inoltre confrontato l´effettiva evoluzione dei dati relativi alla mortalità stradale tra il 2000 e il 2006 per verificare la validità del loro metodo. Essi hanno individuato una stretta correlazione tra la serie di dati effettivi e quella indicata dal modello. Entrambe hanno rivelato che paesi come la Danimarca, la Francia, il Lussemburgo, Malta e il Portogallo avevano superato la propria quota di pertinenza e avevano già intrapreso iniziative efficaci per ridurre la mortalità stradale. Invece, altri Stati membri devono ancora lanciare un´iniziativa concertata per risolvere il problema. Estonia, Lituania, Ungheria e Slovacchia hanno registrato i risultati peggiori "e le proiezioni non danno motivo di essere ottimisti sulla loro capacità di raggiungere l´obiettivo europeo", ha osservato il dott. Tolón. Viste le prospettive, l´équipe ha anche calcolato i tassi ponderati di riduzione degli incidenti negli stessi 25 Stati membri nel 2015, basandosi sui dati del 2006, al fine di ottenere una diminuzione complessiva del 60%. Per quanto concerne la Spagna, gli scienziati hanno concluso che le province dove sono minori le probabilità di raggiungere gli obiettivi sulla mortalità stradale sono Huelva, nella regione sudoccidentale del paese, Salamanca, a ovest, e Malaga, in Andalusia. La provincia settentrionale di Biscaglia è stata l´unica in cui il numero di vittime nel 2006 è diminuito di una percentuale superiore a quella proposta dallo studio, 61% rispetto al 44% della proiezione. Altre province che hanno registrato "progressi significativi" sono state Guipúzcoa, Tenerife, Navarra, Soria, Barcellona, Álava e Madrid. "Negli ultimi anni, sono comunque stati compiuti progressi importanti in Spagna ed, entro il 2010, potremmo non essere molto lontani dal ridurre in modo adeguato il numero di persone che muoiono per incidente stradale", ha dichiarato il dott. Tolón. Alcuni dati rilevati dalla Direzione generale della viabilità (Dgt) spagnola hanno indicato che nel 2008 2.181 persone sono morte sulle strade in Spagna. Si tratta di un miglioramento significativo rispetto alle 4.295 persone che avevano perso la vita 8 anni prima. Anche se molto del lavoro è già stato fatto, l´ingegnere spagnolo ha però sottolineato l´importanza di questo tipo di studio "al fine di lanciare il dibattito pubblico sulla necessità della ponderazione nell´applicare politiche globali e stabilire obiettivi pragmatici per ridurre il tasso di incidenti stradali". Per maggiori informazioni, visitare: Università di Almería: http://cms.Ual.es/ual/en/index.htm Per ottenere il libro bianco dell´Ue sui Trasporti, fare clic: http://ec.Europa.eu/transport/strategies/doc/2001_white_paper/lb_texte_complet_en.pdf |
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IL PRIMO CANONE DI NOLEGGIO PER LA MOBILITÀ ELETTRICA |
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Milano, 12 novembre 2010 - Da oggi noleggiare un’auto elettrica è una realtà. Con 548 euro i.E. Al mese per 60 mesi e una percorrenza totale di 50.000 km è possibile guidare una Citroën C-zero, la nuova city car elettrica del costruttore francese. Il canone è comprensivo di manutenzione ordinaria e straordinaria, garanzia assicurativa Rca, coperture per incendio, furto, danni ulteriori al veicolo, cambio pneumatici e traino. Oltre al normale servizio di traino, Arval sempre attenta ad anticipare le esigenze delle aziende clienti, ha previsto, in caso di esaurimento della batteria, il traino dell’auto fino alle sede dell’azienda o al punto di ricarica più vicino. Con 564 euro i.E. Al mese, inoltre, per 60 mesi e una percorrenza totale di 50.000 km, sarà possibile noleggiare la versione “van” per trasporto merci. Citroën C-zero è la soluzione ideale per le aziende che hanno esigenze di mobilità urbana oppure di brevi percorrenze giornaliere (max 150 Km con una ricarica) e che possono ricaricare comodamente i veicoli durante la loro permanenza in azienda, grazie al collegamento ad una semplice presa di corrente. Da segnalare, inoltre, che Citroën C-zero, rispetto ad una city car equivalente alimentata a benzina, a parità di 10.000 km annui, consente un risparmio mensile di 65 euro sulla voce carburante, permettendo di generare dei “saving” importanti in termini di tco (costo totale di utilizzo) della flotta. Con C-zero, Citroën arricchisce la propria offerta sul segmento delle city car con una soluzione 100% elettrica. La vettura è pensata per facilitare la mobilità urbana ed extraurbana: dimensioni ridotte, prestazioni eccezionali e autonomia sufficiente a coprire tutti i tragitti quotidiani, un vero e proprio concentrato di tecnologia e creatività per vincere da subito le sfide di domani. Citroën C-zero conserva tutte le prestazioni di sicurezza, confort e abitabilità abituali dei veicoli del segmento e si posiziona al vertice della categoria. Facile da guidare, sorprende per la silenziosità, la maneggevolezza e per l’eccellente rapporto abitabilità / ingombro esterno. Dotata di una tecnologia di prim’ordine, come la batteria agli ioni di litio di ultima generazione, posta al centro del veicolo e composta da 88 celle di 50 Ah, con capacità utile di circa 16 kWh e alimentazione fornita a 330 V, Citroën C-zero beneficia anche dell’esperienza acquisita dalla Marca Citroën con gli oltre 5.500 veicoli elettrici commercializzati. Con 4 posti effettivi e un bagagliaio di 166 litri di capacità, Citroën C-zero propone molteplici equipaggiamenti di confort e sicurezza, come servosterzo, Abs, Esp, Afu, vetri elettrici, 6 Airbag e climatizzatore che sono i più significativi tra quelli di serie. Come per una vettura tradizionale, numerosi parametri influiscono in maniera più o meno importante sul consumo e quindi sull’autonomia; i principali sono il riscaldamento e la climatizzazione, alimentati elettricamente e la guida che, come per un veicolo a motore termico, possono far variare notevolmente il consumo di corrente. Un’opportunità che ben si coniuga, sia con il ruolo consulenziale di Arval nei confronti della aziende clienti, un target particolarmente sensibile alle politiche di mobilità green in generale e alla “rivoluzione elettrica” in particolare, sia con la sua coscienza Ecopolis, il contenitore virtuale di iniziative concrete in direzione di una nuova ecologia del vivere e del fare business, avviato nel 2005. “Affinchè la grande promessa /scommessa dell’elettrico possa diventare una realtà “ dice Paolo Ghinolfi, Amministratore Delegato di Arval “ occorre essere protagonisti attivi del cambiamento, l’unico modo per permettere ai vari ingranaggi del sistema (logistica, infrastrutture, la rete di distribuzione energetica,,sistemi incentivanti) di muoversi armonicamente. E’quello che abbiamo fatto noi con Citroën - continua Ghinolfi - inaugurando un approccio che a mio avviso segnerà una vera e propria rivoluzione “culturale”. “Impegnata da molti anni sul fronte della riduzione del consumo di carburante e dei gas ad effetto serra, la Marca, Citroën leader in ambito ambientale, aggiunge C-zero alla sua già ricca gamma di prodotti rispettosi dell’ambiente e si impegna concretamente affinché la vettura elettrica sia percepibile dal futuro acquirente come vettura reale e affidabile e non soltanto come un esercizio di tecnologia futuristica”, dice François Guieysse, Direttore Generale di Citroën italia. |
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LA AUDI Q5 HYBRID QUATTRO: LA PRIMA FULL HYBRID DI INGOLSTADT |
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Verona, 15 novembre 2010 - Con la forza di un V6 e il consumo di un Tdi a quattro cilindri, la Q5 hybrid quattro è, dopo tre generazioni di Audi duo, il primo modello ibrido della Audi a utilizzare due motori. Il motore a benzina 2.0 Tfsi e il motore elettrico, con una potenza complessiva di 245 Cv (180 kW) e una coppia di 480 Nm, si caratterizzano per una dinamica di guida sportiva e un consumo medio nel ciclo di misurazione europeo standard (Nedc) inferiore a 7 litri ogni 100 km. In fase di progettazione la Audi ha dedicato particolare attenzione a un elevato apporto della componente elettrica nel bilancio della trazione. Il Suv ibrido più sportivo sul mercato percorre, con una velocità di marcia di 60 km/h, circa 3 km a emissioni zero, oppure raggiunge una velocità massima di 100 km/h nella modalità puramente elettrica. Grazie alla batteria agli ioni di litio, potente ma leggera, e a molti altri accorgimenti tecnici, la Audi Q5 hybrid quattro può essere considerata un gioiello della tecnica. Le prestazioni - Il 2.0 Tfsi e il motore elettrico della Audi Q5 hybrid fungono da sistema ibrido parallelo e sono montati, con una soluzione tecnica stabile ed estremamente efficiente, in successione diretta. I due motori sviluppano potenza e coppia complessive rispettivamente di 245 Cv (180 kW) e 480 Nm. L’accelerazione da 0 a 100 km/h di questo modello si attesta su 7,1 secondi, e la ripresa da 80 a 120 km/h nel 5° rapporto su 5,9 secondi. La velocità massima raggiunge i 222 km/h. La Audi Q5 hybrid quattro consuma meno di 7 litri di carburante ogni 100 km nel ciclo di misurazione standard, ed emette 160 g di Co2 a chilometro. Il capiente serbatoio da 75 litri assicura un’autonomia elevata, paragonabile a quella di un Tdi. Il motore - Il 2.0 Tfsi della Audi Q5 hybrid quattro ha una cilindrata di 1.984 cm3. Eroga una potenza di 211 Cv (155 kW) e una coppia massima costante di 350 Nm a un regime compreso tra 1.500 e 4.200 giri. Il quattro cilindri unisce l’iniezione diretta alla sovralimentazione turbo, una scelta fedele alla filosofia del “downsizing” abbracciata dalla Audi, in cui la riduzione della cilindrata è compensata dall’impiego di un turbocompressore. L’“audi valvelift system” (Avs) contribuisce ad aumentare ulteriormente potenza, coppia ed efficienza energetica, regolando su due livelli l’alzata delle valvole di scarico in base al carico e alla coppia. Alcune caratteristiche del 2.0 Tfsi sono state modificate per poter impiegare il motore nella Audi Q5 hybrid. L’azionamento meccanico dei gruppi ausiliari è stato rimosso, i cuscinetti dell’albero motore e la taratura del turbocompressore sono stati adattati alle speciali esigenze. Un impianto di immissione d’aria secondario ubicato nella testata garantisce una depurazione dei gas di scarico particolarmente rapida. La centralina del motore integra il cosiddetto “hybrid manager”, un sistema creato completamente dalla Audi per consentire un passaggio morbido ed efficiente fra le due modalità di trazione. La trasmissione è affidata a un tiptronic a otto rapporti intensamente modificato e senza convertitore di coppia. La funzione di quest’ultimo è espletata dal motore elettrico stesso, combinato a una frizione a dischi in bagno d’olio. La frizione ha il compito di collegare o separare il motore elettrico dal Tfsi. L’innovativo innesto funziona in ogni situazione con assoluta precisione, comfort e rapidità. All’elevata efficienza energetica della Audi Q5 hybrid quattro contribuisce in larga misura anche il cambio ibrido, grazie all’ampia spaziatura dei suoi otto rapporti. Quando il 2.0 Tfsi è disinserito, il livello della pressione dell’olio nell’impianto idraulico è mantenuto costante da una pompa elettrica, che assicura così la piena operatività della funzione Start&stop. L’impianto elettronico di potenza e il motore elettrico - L’impianto elettronico di potenza, collegato alla batteria e al motore elettrico tramite cavi di alta tensione è alloggiato nel serbatoio dell’acqua del vano motore. Si tratta di un inverter a pulsazioni che funge da regolatore fra la batteria, che eroga corrente continua, e il motore elettrico che funziona con corrente alternata. Le tecnologie innovative hanno permesso di contenere il volume e il peso di questo sistema, raffreddato ad acqua da un circuito a bassa temperatura dedicato. Il sistema integra un convertitore Dc/dc che collega e alimenta gli altri utilizzatori elettrici della rete di 12 Volt di bordo. Il motore elettrico è del tipo sincrono a eccitazione permanente. Esso funge da motorino di avviamento e, in fase di rilascio dell’acceleratore, anche da alternatore. Sviluppa una potenza massima di 45 Cv (33 kW) e una coppia di 211 Nm. Il motore elettrico è incluso nel circuito di raffreddamento del motore endotermico. La batteria - L’accumulo di energia per il motore elettrico della Audi Q5 hybrid quattro è espletato da una batteria agli ioni di litio dal peso di soli 38 kg. L’unità compatta con un volume di 26 litri è collocata in una zona a prova d’urto sotto il pianale del bagagliaio e riduce solo minimamente la capienza di quest’ultimo. La batteria è composta da 72 celle; ha una tensione di 266 Volt, un valore energetico nominale di 1,3 kWh e una potenza di 39 kW. La batteria agli ioni di litio viene raffreddata ad aria in due modi differenti a seconda delle esigenze. Quando la sollecitazione termica è bassa, la batteria utilizza l’aria temperata convogliata da una ventola ubicata nell’abitacolo. Quando la temperatura sale oltre un determinato valore viene attivato un impianto di raffreddamento proprio. Quest’ultimo è accoppiato al climatizzatore automatico principale della vettura e utilizza un evaporatore separato. Questo efficace raffreddamento attivo è una caratteristica che contraddistingue la Audi Q5 hybrid quattro dalle altre vetture ibride; l’impianto di raffreddamento contribuisce infatti in modo determinante alla maggiore disponibilità della componente elettrica nel sistema ibrido. Le modalità di funzionamento - Con il suo sistema ibrido parallelo, la Audi Q5 hybrid quattro può funzionare in cinque modi diversi. Può muoversi solo con il motore a combustione, solo con quello elettrico o nella modalità ibrida; può inoltre recuperare energia e mettere in atto la funzione boost. A vettura ferma, vale a dire prima della partenza o a un semaforo, entrambe le fonti di trazione sono disattivate. Il sistema Start&stop comfort consente al climatizzatore automatico di rimanere attivo. Non appena il conducente rilascia il pedale del freno, la Audi Q5 hybrid quattro riparte elettricamente. Con la trazione esclusivamente elettrica, può raggiungere una velocità massima di 100 km/h, con una rumorosità pressoché impercettibile e zero emissioni. A una velocità costante di 60 km/h può percorrere circa 3 km. Questa elevata componente di marcia elettrica è sufficiente per la maggior parte delle zone abitative e molti centri storici. Il conducente ha la possibilità di scegliere fra tre programmi diversi. La mappatura Ev per la città predilige la trazione elettrica, il programma D utilizza entrambi i propulsori mirando a ottimizzare i consumi, mentre la modalità S, così come la selezione manuale delle marce del tiptronic, punta a uno stile di guida sportivo. Quando il guidatore spinge a fondo l’acceleratore, è il motore a combustione a fornire la forza di trazione. Il funzionamento del motore elettrico viene regolato di conseguenza in base a una strategia di comando volta alla massima efficienza e al minimo consumo. Premendo l’acceleratore vigorosamente subentra la funzione boost e il motore elettrico interviene a supporto del Tfsi. A tutto gas nella modalità S, per brevi momenti è messa a disposizione tutta la potenza del sistema. La propulsione ibrida presenta pertanto la capacità di ripresa di un potente motore aspirato, ma con un’efficienza energetica di ben altra portata. Al rilascio del pedale dell’acceleratore, il motore elettrico funziona da alternatore e recupera energia. Il Tfsi in questo caso è disaccoppiato nella maggior parte delle situazioni dalla trasmissione per non generare perdite da slittamento. La corrente elettrica che il motore elettrico recupera in questa fase e durante le frenate viene immagazzinata temporaneamente nella batteria agli ioni di litio. Quando il conducente frena solo leggermente, la decelerazione è effettuata unicamente dal motore elettrico; quando le frenate sono più energiche, invece, interviene parallelamente anche l’impianto frenante idraulico. I comandi - Con la Audi Q5 hybrid nella strumentazione di bordo viene introdotto un sistema di visualizzazione completamente nuovo, che rende chiari e percettibili i singoli stati di funzionamento del sistema di propulsione ibrida. Sulla plancia portastrumenti, al posto del contagiri, è collocato il cosiddetto “powermeter”, il cui ago indica la potenza complessiva del sistema su una scala in percentuale da 0 a 100. Una seconda scala suddivisa in segmenti colorati verdi e arancioni ha il compito di informare in modo chiaro e immediato su come la Q5 hybrid quattro stia procedendo, ovvero in che misura siano attive la propulsione elettrica e quella a combustione. Il livello di carica della batteria è visualizzato da uno strumento aggiuntivo. Contemporaneamente, il display del sistema d’informazione per il conducente e l’ampio monitor del sistema di navigazione Mmi plus visualizzano gli stati di esercizio e i flussi di forze del sistema ibrido utilizzando eleganti grafici tridimensionali. Il monitor del sistema Mmi indica inoltre una statistica differenziata del consumo e del recupero, in una rappresentazione con diagrammi a barre di facile comprensione. Il sistema di navigazione Mmi plus è montato di serie sulla Audi Q5 hybrid quattro e precisamente nella versione più aggiornata. La capacità di memoria del disco rigido è di 60 Gb, i menu sono selezionati mediante una moderna interfaccia wizard e i titoli degli album sono visualizzati con le copertine dei Cd. Un apparecchio esterno come un telefono cellulare o un lettore può essere connesso via Bluetooth, mentre il sistema di comando vocale è in grado di comprendere i nomi delle città e delle strade pronunciati in modo naturale, senza pause. Anche l’“Audi sound system” dalle sonorità piene e intense è compreso nella dotazione di serie. La trazione quattro e l’autotelaio - La trazione integrale permanente quattro trasferisce sulla strada le forze di entrambi i motori in modo sicuro in ogni situazione. In condizioni normali essa presenta caratteristiche sportive che privilegiano il retrotreno, ma all’occorrenza trasferisce il grosso delle forze sull’asse con la trazione migliore. L’autotelaio elaborato consta di molti componenti in alluminio che ne riducono il peso. La Audi Q5 hybrid quattro può essere sollecitata sul gancio con un carico massimo trainabile di 2.000 kg. Lo sterzo è di tipo elettromeccanico: è un motorino elettrico a creare la forza necessaria alla servoassistenza. Esso opera in modo molto efficiente poiché nella marcia in rettilineo non assorbe energia. L’unità servofreno è inoltre alimentata da un pompa a vuoto elettrica. Una complessa strategia d’intervento modula il processo di frenata adattandolo alle particolari esigenze dettate dalla trazione elettrica e dalla funzione di recupero di energia. Gli esterni - La Audi Q5 hybrid quattro è riconoscibile da diverse scelte estetiche presenti sulla carrozzeria. Sul portellone posteriore, sui parafanghi e sui listelli di accesso in alluminio è applicata la scritta “hybrid”. La griglia del radiatore è in smalto nero lucido e i terminali di scarico sono adornati da mascherine cromate. Come verniciatura esclusiva è disponibile la tonalità argento polare metallico. I cerchi in lega di alluminio da 19” si presentano in uno speciale design hybrid, con dieci razze che ricordano le pale di una turbina. Gli pneumatici sono del tipo 235/55. A richiesta la Audi fornisce altri cerchi con diametri da 19” e 20”. La quattro Gmbh mette a disposizione un paraurti in design S line. La carrozzeria con cofano bagagli e cofano motore in alluminio è straordinariamente leggera. La scocca è costituita da molti elementi in acciaio forgiato a caldo che uniscono un peso ridotto a una resistenza elevatissima. Nonostante disponga di un equipaggiamento di serie molto ricco, la Audi Q5 hybrid quattro con un peso a vuoto inferiore alle due tonnellate è il Suv ibrido più leggero al mondo. Il peso aggiuntivo provocato da tutti i componenti del sistema ibrido non supera i 130 kg. Gli equipaggiamenti - Il climatizzatore automatico della Audi Q5 hybrid è stato adattato ai requisiti specifici di un sistema di propulsione ibrido. L’azionamento del compressore del climatizzatore è di tipo elettrico ad alta tensione. Esso opera in funzione del fabbisogno reale in modo altamente efficiente e assicura il funzionamento del climatizzatore anche quando il motore a combustione è disinserito. Per supportare la funzione di riscaldamento dell’abitacolo viene impiegato un riscaldatore elettrico supplementare. La Audi Q5 hybrid quattro offre una ricca scelta di equipaggiamenti. Gli optional disponibili includono anche sistemi di assistenza alla guida altamente avanzati. Un nuovo optional è rappresentato dalla connessione Internet attraverso il telefono veicolare Bluetooth Online disponibile su richiesta. Un modulo Umts crea la connessione con servizi speciali di Google e con il World Wide Web, fornendo al conducente informazioni meteo e notizie in tempo reale. Il conducente può pianificare l’itinerario tranquillamente da casa, salvarlo in un’area di navigazione apposita della pagina Internet “www.Audi.it” e, prima di iniziare il viaggio, caricarlo sul sistema di navigazione via Umts. Tramite il collegamento rapido, il Suv ibrido scarica anche immagini tridimensionali satellitari da Google Earth e le visualizza con rappresentazione a volo d’uccello sul monitor; il computer traccia poi le strade. Un altro elemento al vertice della tecnologia è l’hotspot Wlan che consente di collegare a Internet fino a otto apparecchiature terminali. La comunicazione avviene mediante l’antenna del tetto, il collegamento è molto stabile e la qualità di ricezione eccellente. Grazie a un processo di modulazione speciale, lo scambio di dati Umts raggiunge una velocità massima di 7,2 Mb al secondo. La cifratura basata sullo standard Wpa 2 risulta molto sicura. L’uso dell’hotspot Wlan è estremamente facile; il conducente deve solo inserire una scheda Sim compatibile con la trasmissione dei dati. Contemporaneamente può collegare il proprio cellulare all’impianto via Bluetooth a condizione che il cellulare disponga della funzione Sim Access Profile. Nella maggior parte dei casi il contratto di telefonia con opzione dati è sufficiente per godere del servizio senza che siano necessarie ulteriori stipule di contratto e maggiorazioni. La Audi Q5 hybrid quattro sarà disponibile presso i Concessionari nel corso del 2011. |
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TANGENZIALE DI CODOGNO (LO), LAVORI AL VIA FONDAMENTALE PER SUD REGIONE, TEMPI DA RISPETTARE |
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Codogno/lo, 15 novembre 2010 - Via libera ai lavori della Variante di Codogno (Lo), che collegherà la tangenziale di Maleo della ex Ss 234 alla Ss9 via Emilia. La realizzazione del tracciato ha un costo totale di 23,8 milioni di euro, 21,3 dei quali stanziati da Regione Lombardia e i restanti 2,5 dalla Provincia di Lodi. Il progetto è stato presentato dall´assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia Raffaele Cattaneo insieme al presidente della Provincia di Lodi Pietro Foroni, all´assessore provinciale ai Trasporti Nancy Capezzera e al sindaco di Codogno Emanuele Dossena. "In un momento difficile in cui i tagli determinati dalla manovra finanziaria toccano la viabilità - spiega l´assessore Cattaneo - sono particolarmente soddisfatto di intervenire alla consegna di questi lavori, che si concretizza grazie allo stato di avanzamento dell´apertura del cantiere. Si tratta di una strada importante non solo in un quadro di risistemazione della viabilità provinciale, ma anche per tutto il sud della Lombardia. Mi aspetto ora che la sua realizzazione avvenga in modo esemplare, in particolare per quanto riguarda la puntualità". La conclusione dei lavori è prevista per la fine di maggio 2012; il tracciato, lungo 7,1 chilometri, passa nella zona a nord dell´abitato di Codogno realizzando, di fatto, una circonvallazione. La strada attraversa il territorio provinciale di Lodi collegando le province di Pavia e Cremona e toccando i centri abitati di Orio Litta, Ospedaletto Lodigiano, Somaglia, Casalpusterlengo Codogno Cavacurta e Maleo. "Per la Provincia di Lodi l´avvio di quest´opera è un risultato storico - ha detto il presidente Foroni - ottenuto con grande caparbietà e con la massima collaborazione di Regione Lombardia. Infine, per la città di Codogno si tratta di un´infrastruttura che recherà enormi benefici. Facciamo appello a tutte le amministrazioni della zona, affinché le politiche urbanistiche mantengano un´ampia fascia di rispetto della tangenziale, la quale non dovrà essere costellata da comparti produttivi e quindi da traffico aggiunto". |
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LAZIO, ANAS: IN GAZZETTA UFFICIALE UN BANDO DI GARA PER LAVORI DI MANUTENZIONE ORDINARIA LUNGO IL GRANDE RACCORDO ANULARE E L’AUTOSTRADA ROMA-AEROPORTO DI FIUMICINO |
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Roma, 15 novembre 2010 - L’anas ha pubblicato il 23 novembre sulla Gazzetta Ufficiale un bando di gara per lavori di manutenzione ordinaria per l’esercizio 2011, consistenti negli interventi di ripristino delle condizioni di sicurezza a seguito di incidenti ed emergenze, lungo l’autostrada A90 del Grande Raccordo Anulare e l’autostrada A91 Roma-aeroporto di Fiumicino. Sono previste lavorazioni anche notturne. L’appalto comporta un investimento complessivo di 900 mila euro, e sarà aggiudicato secondo il criterio del prezzo più basso. Le domande di partecipazione dovranno pervenire, pena esclusione, presso Anas S.p.a. – Compartimento della Viabilità per il Lazio – viale B. Rizzieri, 142 – 00173 Roma, entro e non oltre le ore 12:00 del giorno 13 dicembre 2010. Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara: www.Stradeanas.it/ |
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LAVORI PUBBLICI IN SARDEGNA, SANNITU INCONTRA PRESIDENTE ANAS: "CONFRONTO SODDISFACENTE"
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Cagliari, 15 Novembre 2010 - "L’incontro con Anas è stato abbastanza soddisfacente, a tratti duro, ma molto franco. Credo che siamo molto vicini alla definizione e quindi alla sottoscrizione della convenzione tra il Commissario delegato Cappellacci e il presidente Ciucci". Questo è il commento dell’assessore dei Lavori pubblici, Sebastiano Sannitu, in seguito alla riunione tenutasi l’ 11 novembre a Roma nella sede dell’Anas con il presidente Pietro Ciucci e il direttore generale della Società strade Gavino Coratza. Il confronto, conclusosi alle 18, è durato più di due ore. "Abbiamo affrontato tutte le vertenze aperte che riguardano la Sardegna - ha aggiunto Sannitu - e naturalmente le questioni anche di carattere economico finanziario relative alla Sassari-olbia. Dopo una discussione molto serrata, avviata da posizioni abbastanza distanti, siamo arrivati a definire gli impegni dei contraenti Anas e Commissario per il progetto della nuova Statale. La decisione finale naturalmente spetterà al presidente Cappellacci, in qualità di Commissario delegato, ma riteniamo che il risultato di oggi sia accettabile. La discussione sulla Sassari-olbia – ha concluso Sannitu - è stata posta in termini molto netti e straordinari, come è giusto che sia, e riteniamo che Anas abbia colto l’urgenza improrogabile delle nostre richieste". |
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ANAS, EMILIA ROMAGNA: AL VIA LA GARA D’APPALTO PER L’INSTALLAZIONE DELLE BARRIERE SPARTITRAFFICO SULLA TANGENZIALE SUD DI PARMA CIUCCI: “UN INVESTIMENTO DI CIRCA UN MILIONE DI EURO CHE RAPPRESENTA UN RISULTATO IMPORTANTE PER TUTTO IL TERRITORIO” |
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Bologna, 15 novembre 2010 - L’anas ha stanziato le risorse finanziarie necessarie all’installazione delle barriere di sicurezza e spartitraffico sulla tangenziale sud di Parma. Il bando di gara è stato pubblicato il 12 novembre in Gazzetta Ufficiale, avviando ufficialmente le procedure d’appalto. “Si tratta – ha dichiarato il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci – di un investimento sostanzioso, pari a circa un milione di euro, che l’Anas è riuscita a stanziare nonostante il periodo di forti ristrettezze economiche. È un risultato molto importante per tutto il territorio dato che la tangenziale sud, realizzata dal Comune di Parma e poi passata in gestione all’Anas nel 2004, necessitava di questo intervento sia per la quantità che per la tipologia dei flussi di traffico che la attraversano quotidianamente”. “I lavori – ha aggiunto il Presidente Ciucci – avranno una durata di circa tre mesi e potranno essere avviati dopo le procedure di gara e affidamento”. Il tratto oggetto di intervento è lungo circa 2,18 chilometri mentre, sui restanti 600 metri circa, i lavori saranno eseguiti a cura del Comune nell’ambito della viabilità di servizio al centro commerciale. Le imprese che intendono partecipare alla gara d’appalto avranno tempo fino alle 12:00 del 15 dicembre prossimo per presentare domanda ad Anas Spa - Compartimento della Viabilità per l’Emilia Romagna, Viale A. Masini, 8 - 40126 Bologna. Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara è possibile consultare il sito internet www.Stradeanas.it/ |
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PUGLIA, STATALE 275: "ADESSO SI PUÒ FARE" |
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Bari, 15 novembre 2010 - La vicepresidente e Assessore allo Sviluppo Economico, Loredana Capone e l’assessore ai Trasporti Guglielmo Minervini hanno tenuto l’ 11 novembre una conferenza stampa sulla recente sentenza del Consiglio di Stato che sblocca i lavori della statale 275 Maglie – Leuca. Alla conferenza ha partecipato il legale della Regione, Gianluigi Pellegrino, che ha ripercorso le tappe della vicenda. “A fronte di un suo finanziamento di circa 165 milioni di Euro – ha spiegato Pellegrino – la Regione può ben dire la sua su un’opera di interesse statale. Ma anche se non ci fosse stato il finanziamento, la Regione avrebbe potuto benissimo dire la sua e trovare un accordo”. La questione infatti riguarda gli ultimi 6 chilometri (su 38) che vanno dall’incrocio di San Dana al capo di Leuca: nel progetto preliminare erano previsti ripidi viadotti e vaste rotatorie, secondo la Regione dall’alto impatto ambientale. La Regione aveva invocato – con una delibera di giunta - il cambio di progetto, insistendo per la realizzazione dell’arteria nel tratto tra Maglie e San Dana, più importante per traffico e ricadute economiche e di sicurezza stradale, stralciando la parte finale da mettere in sicurezza introducendo le prescrizioni della “strada parco”, di limitato impatto ambientale. “Il Consiglio di Stato – ha detto Pellegrino - ha specificato che si può procedere come ha prescritto la Regione, spazzando ogni riserva e dando il via libera agli appalti”. Tocca ora all’Anas: secondo Minervini “La Regione aveva ragione nel rivendicare la sua centralità nei finanziamenti. La sentenza ci aiuta a capire chi davvero vuole la 275 e chi no. Ora l’Anas può concludere l’appalto e completare l’opera senza annullare la gara. D’altronde, i fondi che la Regione può mettere a disposizione, i 165 milioni, sono sufficienti solo alla realizzazione della Maglie – San Dana. I viadotti della San Dana – Leuca farebbero splafonare la spesa, rendendo di fatto impossibile realizzare la strada. E con la sentenza di ieri si dice no anche alle polemiche propagandistiche della Provincia”. “Sarà la strada del buonsenso – ha concluso la Capone – un’opera che oggi si può fare. E sempre avevamo detto che si potesse realizzare il tratto condiviso tra tutti, quello tra Maglie e San Dana. Poi è nato un incomprensibile contenzioso. Evidentemente il viadotto finale, che sorgerebbe in una piana visibile dai due mari e in una zona archeologica, serviva ad altri interessi rispetto a quelli pubblici”. |
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SICILIA: TRATTO TRAPANI-MAZARA BENE PER ECONOMIA E AMBIENTE |
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Palermo, 15 novembre 2010 - L´assessore dell´Economia, Gaetano Armao, commenta la decisione della giunta di governo di rimodulare il Par Fas 2007-2013, per inserire il cofinanziamento del tratto Trapani - Mazara del Vallo nella realizzazione dell´itinerario stradale Gela - Agrigento: "L´apposita linea di azione da inserire nella riprogrammazione del Par Fas 2007-2013, approvata dalla Giunta di Governo, per il cofinanziamento, con la Provincia di Trapani e con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, del tratto Trapani-mazara del Vallo, compreso tra lo svincolo "Birgi" e il collegamento della Ss 115 in corrispondenza dell´abitato di Mazara del Vallo, riveste indubbia valenza strategica per lo sviluppo dei centri aeroportuali di Trapani/ Birgi e di Palermo/punta Raisi. Il collegamento funzionale di alcuni centri della provincia di Trapani e il conseguente miglioramento del traffico commerciale e autostradale delle reti locali di trasporto avra´, inoltre, una refluenza positiva anche sull´ambiente." |
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FS, PRECISAZIONE SU PARTENZA SERVIZIO ARENAWAYS |
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Roma, 15 novembre 2010 - In relazione alla partenza del servizio Arenaways e alle notizie riportate dai media in questi giorni, Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo Fs) ha già ribadito che il progetto orario trasmesso ad Arenaways corrisponde alle richieste della nuova impresa con le uniche modifiche conseguenti al provvedimento dell’Ufficio per la Regolazione dei Servizi Ferroviari del Ministero infrastrutture e trasporti del 9 novembre 2010 (prot.590/4/Ursf). Nelle dichiarazioni riportate dai media e nelle interviste rilasciate alla stampa da Giuseppe Arena, amministratore delegato della compagnia ferroviaria, non si fanno mai i necessari e puntuali riferimenti al quadro normativo, sia nazionale che europeo. Sulla base di quanto previsto dalle direttive europee e dall’art.59 della Legge 99/2009, l’Ufficio di Regolazione dei Servizi Ferroviari ha avviato un procedimento volto a verificare “l’eventuale compromissione dell’equilibrio economico del Cds quale effetto della richiesta di nuovi servizi”. A conclusione di tale procedimento, l’Ufficio di Regolazione dei Servizi Ferroviari ha stabilito che il servizio richiesto dalla società Arenaways ha carattere regionale ed andrebbe a compromettere, in termini di redditività, l’equilibrio economico dei Contratti di servizio pubblico regionale esistenti fra Trenitalia e le due regioni interessate dal nuovo servizio, e cioè Piemonte e Lombardia. Le Ferrovie dello Stato, quindi, ribadiscono che non è stato mai commesso alcun atto di ostruzionismo nei confronti di Arenaways, come è stato invece dichiarato in più occasioni dall’Amministratore Delegato della stessa società, e che ogni atto è stato svolto nel pieno rispetto della normativa europea e nazionale vigente e delle determinazioni dell’Ufficio di Regolazione dei Servizi Ferroviari. Diversamente le affermazioni debbono essere suffragate da prove; qualora questo non avvenga il Gruppo tutelerà la propria immagine e quella delle aziende controllate nelle sedi opportune. |
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TRENI, INAUGURAZIONE DEL NUOVO ATR 220 SULLA BOLOGNA-CASALECCHIO-VIGNOLA |
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Bologna, 15 novembre 2010 - – Inaugurazione ufficiale con viaggio, il 12 novembre, per l’Atr 220 “Pesa” in servizio sulla Bologna-casalecchio-vignola. Con 151 posti a sedere, 2 posti per disabili, 6 alloggiamenti per biciclette, interno climatizzato e impianto di diffusione sonora, è il primo dei quattro nuovi convogli che, entro la fine dell’anno, viaggeranno sulla linea ferroviaria. “Entro dicembre – ha annunciato l’assessore alla Mobilità e Trasporti della Regione Alfredo Peri – , con il nuovo orario ferroviario invernale, sulla linea ci saranno tutti i nuovi mezzi disponibili. Sono treni diesel: questa, quindi, è ancora una fase di passaggio, in attesa che si concluda la procedura per l’acquisto dei treni elettrici. Nel frattempo però mettiamo a disposizione dei passeggeri mezzi nuovissimi, puliti ed efficienti, che garantiscono un elevato standard qualitativo per chi viaggia”. I nuovi Atr 220 vanno ad aggiungersi a quelli già in funzione sulla Bologna-portomaggiore; 12 in tutto, gestiti da Fer, per un investimento complessivo di 42 milioni di euro da parte della Regione Emilia-romagna. A ciò si aggiungono gli oltre 70 milioni spesi per l’acquisto di dieci nuovi treni di tipo “Vivalto”, di cui sette già in funzione sulla rete Rfi (linee Ferrara-ravenna, Bologna-parma, Bologna-ferrara, Bologna-verona). Risorse, queste, che rientrano nel piano complessivo della Regione (400 milioni di euro, di cui metà per l’acquisto di nuovo materiale rotabile) per il settore ferroviario. “L’obiettivo – ha proseguito Peri – è quello di integrare completamente il servizio ferroviario metropolitano con quello regionale. Il nodo è quello di Bologna; una volta risolto il problema del cantiere della stazione di Bologna, potremo avere un servizio passante che da Vignola raggiunge Portomaggiore. A questo si aggiunge l’impegno per una forte integrazione del ferro con la gomma: le stazioni che nel frattempo abbiamo aperto devono essere collegate con i servizi urbani ed extraurbani, in modo tale da agevolare al massimo gli spostamenti dei cittadini”. In merito a eventuali rincari delle tariffe ferroviarie, “è stato autorizzato l’aumento nel corso di quest’anno, e quindi per adesso non si sta ragionando sul biglietto ferroviario. E’ evidente però – ha aggiunto l’assessore – che la manovra del governo ci danneggia fortemente. Vediamo quale sarà la scelta ultima sulla Finanziaria. Di fatto siamo in presenza di contributi che calano e di tariffe ferme da molti anni: queste due realtà fanno fatica a stare insieme, mentre noi invece abbiamo bisogno di garantire più servizi. Dovremmo fare in modo quindi – ha concluso Peri – di limitare i danni del governo, cioè eliminare il meno possibile i servizi e avere una progressione delle tariffe che tenga conto però delle difficoltà delle famiglie”. |
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TRASPORTI: FS TRIESTE-DIVACCIA, PRIMA RIUNIONE OPERATIVA "EXECUTIVE BODY" |
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Trieste, 15 novembre 2010 - Si è svolta l’ 11 novembre a Trieste, nel Palazzo della Regione, la prima riunione operativa, dopo quella d´insediamento ad ottobre, del cosiddetto Common executive Body/ceb Italia-slovenia previsto dall´accordo (siglato lo scorso 12 ottobre) per la realizzazione della linea ferroviaria Trieste-divaccia, parte transfrontaliera del tracciato ad Alta velocità/Alta capacità da Lione verso il confine magiaro-ucraino. Alla riunione è intervenuto l´assessore regionale alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi, assieme ai responsabili ed ai tecnici dei due ministeri dei Trasporti, di Rfi-rete ferroviaria italiana, della Regione e dell´Agenzia slovena per la gestione dell´investimento pubblico nelle infrastrutture ferroviarie. La delegazione italiana era guidata da Roberto Ferrazza, responsabile per le Reti transeuropee al ministero delle Infrastrutture. L´assessore Riccardi, aprendo i lavori del comitato, ha rimarcato la soddisfazione della Regione Friuli Venezia Giulia per la recente decisione di Bruxelles di confermare gli impegni finanziari Ue per la Trieste-divaccia, "una risoluzione che dunque indica un positivo giudizio da parte dell´Unione europea sul lavoro sin qui svolto da Italia e Slovenia". "E´ un ´riconoscimento di fiducia´ nei nostri confronti in questa valutazione comunitaria - ha osservato Riccardi - anche rispetto ad altri progetti che invece hanno perso del tutto o subìto significativi tagli finanziari". "La Ue comunque non fa ´sconti´ neppure alla Trieste-divaccia - ha infine ricordato l´assessore regionale - e quindi massimo deve essere ora l´impegno delle due parti nel ricercare gli aggiustamenti necessari a quella progettazione preliminare, lungo il ´Corridoio alto´, che deve essere redatta entro la fine del prossimo anno". |
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TRASPORTI FERROVIARI: ANNUNCIATE LE MODIFICHE IN UMBRIA PER SODDISFARE LE RICHIESTE DEI PENDOLARI |
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Perugia, 15 novembre 2010 -“Siamo riusciti a dar risposte soddisfacenti alle proposte e richieste che ci venivano dagli utenti anche in quadro così drammatico di tagli come quello operato dal Governo nazionale nel settore dei trasporti”. Lo ha dichiarato l’Assessore regionale ai Trasporti, Silvano Rometti, in occasione dell’incontro con i rappresentanti dei Comitati dei Pendolari Umbri che si è svolto ieri. L’assessore Rometti ha comunicato, in questa sede, le modifiche d’orario dei servizi ferroviari regionali che entreranno in vigore dal prossimo 12 dicembre e validi fino al 10/12/2011. Molte le novità scaturite dall’accoglimento delle richieste avanzate dagli stessi Comitati dei Pendolari in occasione dei precedenti incontri con gli uffici regionali. Con la nuova proposta d’orario è stata realizzata la velocizzazione di numerosi collegamenti sulla tratta Roma-ancona, seppur a scapito della soppressione di alcune fermate in località, quali Baiano, Campello, Serra, Nera e Genga, caratterizzate da un basso numero di frequentazioni in quegli orari. Sulla tratta Foligno-terontola, per alcuni servizi, sono state invece attivate ulteriori fermate nella stazione di Perugia Capitini, precisamente per i treni R 3189 e R 12097 (provenienti da Terontola), R 12092 (proveniente da Terni), che si aggiungono a quelle già attivate, dal 13 settembre scorso, con i servizi metropolitani di Ferrovia Centrale Umbra. Nuovi treni, inoltre, sono previsti sulla tratta tra Terni e Foligno ovvero: - Nt 12105, Foligno (p. 19:20) – Terni (a. 20:10), che permette l’interscambio a Foligno con il treno R 3161; - Nt 12111, Foligno (p. 17:06) – Spoleto (a. 19:22), che permette l’interscambio a Foligno con il treno R 3159; - Nt 12120, Spoleto (p. 17:55) – Foligno (a. 18:18), che nel periodo estivo permette l’interscambio a Foligno con il treno R 12118; Previsto anche lo spostamento del treno R 2485 che partirà da Perugia alle ore 17:56, anziché alle ore 17:16. Questo treno insieme ai nuovi due treni Nt 12111 e Nt 12105 soddisfano le richieste dei pendolari spoletini riguardo la copertura, nelle fasce pomeridiane/serali, dei collegamenti con Perugia. Per i pendolari orvietani è stato predisposto il cambio d’orario del treno R 7586, Orte-terontola, attualmente in partenza da Orte alle ore 15:18. Questo treno dal 12 dicembre partirà da Orte alle ore 16:55, realizzando la coincidenza con il treno R 2324, che proviene da Roma ed arriva ad Orte alle ore 16:43, come da richiesta degli stessi pendolari. “Anche per il 2011 - afferma l’Assessore Rometti - il nuovo programma d’esercizio ripropone servizi di trasporto per complessivi 3.600.000 treni*km sebbene la manovra finanziaria in corso non garantisca la copertura dei finanziamenti necessari. Ed in più, all’interno di questo programma siamo riusciti a mantenere lo stesso livello di servizi erogati adeguandoli alle esigenze dell’utenza e recependo le esigenze che ci venivano prospettate mantenendo comunque un alto livello di qualità”. |
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TOSCANA: POSSIBILI RINCARI DEI BIGLIETTI FERROVIARI PENDOLARI DUE VOLTE VITTIME DEL GOVERNO INVECE DI DESTINARE RISORSE PER IL TPL, L’ESECUTIVO TAGLIA I FONDI E RICATTA LE REGIONI |
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Firenze, 15 novembre 2010 - «Il Governo ed il Parlamento devono trovare nuove risorse per salvare il trasporto pubblico locale, non aumentare le tariffe dei treni dei pendolari. Siamo davanti a scelte ingiuste e irresponsabili, i pendolari rischiano di essere due volte vittime delle scelte del Governo: subiscono il deterioramento del trasporto pubblico, e devono anche pagarlo di più». Così l´assessore toscano ai trasporti, Luca Ceccobao, interviene sulla notizia dei possibili aumenti dei biglietti per i treni regionali previsti nel maxi-emendamento alla legge nazionale di stabilità. La misura del Governo, in pratica, introduce un meccanismo che premia con fondi per investimenti le Regioni che aumentano le tariffe per il trasporto ferroviario locale. «Il ministro Tremonti - spiega l´assessore - vuol scaricare il peso dei tagli al trasporto pubblico sui pendolari, spingendo le Regioni a d aumentare le tariffe sui treni regionali. Quello del Governo è un vero e proprio ricatto che vincola gli investimenti ferroviari all’aumento dei biglietti dei cittadini che usano i treno. Tutto questo è inaccettabile. Servono risorse per salvare bus e treni, non ulteriori tagli agli investimenti ferroviari e nuovi aumenti del costo dei biglietti». Il testo del maxiemendamento, infatti, destina alcuni fondi già stanziati per le Ferrovie e il trasporto pubblico locale al "sostentamento dei costi relativi al materiale rotabile per le regioni a statuto ordinario". Tra i criteri previsti per l´assegnazione dei fondi, si fa espressione diretta agli "aumenti tariffari” da cui risulti un “incremento del rapporto tra ricavi da traffico e corrispettivi". «Il Governo - conclude l´assessore - dimostra per l’ennesima volta da che parte sta: contro i pendolari e contro il trasporto pubblico locale. E&rsq uo; evidente che il caos della maggioranza si ripercuote pesantemente anche nella formulazione della legge di stabilità, dove non c’è chiarezza sulle misure e dove si assiste ad un balletto di emendamenti e sub-emendamenti da Prima Repubblica. Purtroppo a fare le spese delle divisioni interne al centro destra sono il Paese ed i cittadini, ai quali vengono tagliati diritti fondamentali come quello alla mobilità». |
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DEDICATA A SANTA FRANCESCA CABRINI LA STAZIONE CENTRALE |
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Milano, 15 novembre 2010 - “Un omaggio, un riconoscimento della sua generosa attività, volta alla difesa dei più bisognosi, alla promozione dell’emancipazione delle capacità di iniziativa femminile, all’affermazione dei valori della carità cristiana, della solidarietà e dell’accoglienza”. Così il Sindaco Letizia Moratti è intervenuta il 13 novembre alla cerimonia per la dedica della Stazione Centrale a Santa Francesca Cabrini, fondatrice dell’Istituto delle Missionarie del Sacro Cuore. Presenti alla cerimonia il Cardinale Tarciso Bertone, Segretario di Stato di Sua Santità Papa Benedetto Xvi; il Cardinale Dionigi Tettamanzi, Arcivescovo di Milano, l’amministratore delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato Mauro Moretti e il sindaco di Sant’angelo Lodigiano, paese natale della Santa, Domenico Crespi. “Madre Cabrini - ha sottolineato il Sindaco - dedicò tutta la vita al suo sogno missionario, costruendo scuole, educandati e ospedali, per prestare assistenza ai suoi connazionali, in particolare negli Stati Uniti. Una vita votata al sostegno degli emigranti italiani, per aiutarli nelle difficoltà quotidiane e a comprendere i valori del rispetto e della legalità a favore dell’integrazione, preservando le proprie tradizioni e la propria identità. Per le sue iniziative è ritenuta uno straordinario riferimento del moderno servizio sociale”. “La stazione Centrale di Milano è, nell’immaginario collettivo, il luogo delle partenze e degli arrivi, e non solo per i milanesi o per i lombardi – ha sottolineato l’Amministratore Delegato delle Ferrovie dello Stato Mauro Moretti. L’immagine simbolica dei grandi flussi migratori del dopoguerra ha abitualmente avuto come sfondo le arcate e i binari di questa stazione. Per questo riteniamo sia significativo accostare il suo nome a quello di Madre Cabrini, patrona degli emigranti”. Con la Beatificazione, il 13 novembre 1938, la Canonizzazione, il 7 luglio 1946, e la proclamazione, nel 1950, da parte di Pio Xii a “Celeste patrona degli emigranti”, vengono ufficialmente riconosciute le sue virtù cristiane missionarie. Alla Stazione Centrale ricorderà la sua grande opera una targa, con la scritta “Da questi binari tante volte si avventurò per le strade del mondo Francesca Cabrini (1850 - 1917) Santa per la fede cattolica, apostola di solidarietà per tutte le genti in cammino”. Un´opera ancora viva nel mondo. A Milano, ad esempio, l’istituto Madre Cabrini, in Porta Romana, si fa portavoce di un progetto educativo attento alla formazione della persona, a una rigorosa didattica e alla cultura della solidarietà e dell’accoglienza. La stessa educazione del cuore e della ragione di Madre Cabrini. |
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ACCORDO ROSSI-MORETTI NELL’AMBITO DEL CONTRATTO DI SERVIZIO REGIONE TOSCANA-FERROVIE CON IL TUNNEL DELL’ALTA VELOCITÀ 200 TRENI IN PIÙ IN SUPERFICIE |
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Firenze, 15 novembre 2010 - I binari di superficie dell’area fiorentina, una volta liberati dai treni ad alta velocità, saranno dedicati solo al potenziamento del trasporto regionale. Questo, in sintesi, l´accordo raggiunto tra il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e l’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Mauro Moretti. Insieme hanno concordato la rimodulazione del contratto di servizio per il trasporto ferroviario regionale, che prevede, all´indomani del completamento dei lavori per il sottoattraversamento della linea veloce Milano-roma, che tutti i binari di superficie vengano dedicati al potenziamento dei collegamenti regionali. Le potenzialità di sviluppo dei servizi sono notevoli: ogni giorno potranno circolare oltre 200 treni regionali e metropolitani in più rispetto alla situazione attuale. Rilevanti dunque i benefici per il trasporto pubblico c he interessa sia il capoluogo che l’intera regione, così come i vantaggi ambientali per l’abbattimento delle polveri sottili causate dai mezzi privati. Ecco il testo concordato da Regione e Ferrovie dello Stato. “A seguito del completamento del sottoattraversamento, la rete ferroviaria di superficie del Nodo ferroviario di Firenze sarà utilizzata per i servizi ferroviari regionali e metropolitani e comunque per servizi diversi da quelli nazionali di attraversamento tra Roma e Bologna. Questi ultimi dovranno percorrere il sottoattraversamento, salvo situazioni di disservizio o diversi accordi con la Regione Toscana”. |
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CONCESSIONI DI ORMEGGI FISSI SUL LAGO DI GARDA, APPROVATI I NUOVI CANONI |
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Trento, 15 novembre 2010 - Su proposta del vicepresidente Alberto Pacher, la Giunta provinciale ha oggi approvato un provvedimento relativo ai canoni per gli ormeggi delle imbarcazioni sul lago di Garda. Si concretizza in questo modo un ulteriore tassello nella definizione di criteri per la concessione e l’utilizzo degli ormeggi, finalizzati a garantirne l’effettivo utilizzo, la possibilità di accesso generalizzato e l’applicazione di canoni più rispondenti ai valori di mercato con omogeneizzazione delle tariffe per i diversi soggetti concedenti. Con la deliberazione n. 1683 del 30 giugno 2008 la Giunta provinciale aveva approvato i nuovi criteri per la concessione degli ormeggi nelle aree lacuali demaniali del lago di Garda, introducendo, al fine di creare le premesse per un accesso generalizzato e dinamico che presuppone concessioni a tempo e decadenza nel caso del venir meno dei requisiti, il principio dell’obbligo di utilizzo intensivo delle unità di navigazione (minimo n. 15 uscite in lago aperto all’anno) ed il divieto di subentro nella concessione da parte di eventuali cointestatari dell’unità di navigazione. Il provvedimento citato prevedeva una prima fase (regime transitorio) con l’applicazione delle regole sopra delineate, ed una successiva (a partire dal 2011) con assegnazione degli ormeggi mediante bandi di gara e rotazione dei concessionari. Quella deliberazione stabiliva altresì la necessità di rivisitazione della disciplina dei canoni applicati alle concessioni di ormeggi, che, oltre alla possibilità di adeguamento periodico già contemplata dalla legislazione provinciale, determinasse i canoni secondo parametri più rispondenti ai valori di mercato, con l’omogeneizzazione delle tariffe per i diversi soggetti concedenti coinvolti. Il provvedimento approvato oggi realizza dunque questo passaggio, prevedendo l’applicazione dei nuovi canoni dal 1 gennaio 2011, ma costituisce di per sé una ulteriore misura volta a promuovere il turn over nei confronti dei concessionari meno motivati nell’utilizzo dell’unità di navigazione, il cui ormeggio rimaneva talvolta detenuto in virtù di canoni risultanti eccessivamente modesti e fuori mercato. In seguito all’approvazione dei criteri del 30 giugno 2008 si è registrato un maggiore turn-over rispetto al passato e si sta valutando, anche in base alla previsione di ulteriori avvicendamenti determinati dal provvedimento odierno, la possibilità di prescindere temporaneamente dall’integrale applicazione delle nuove regole relativamente alla pubblicazione di bandi per l’assegnazione degli ormeggi, prorogando il regime transitorio introdotto dalla deliberazione citata anche per l’intero 2011. |
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