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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 17 Novembre 2010 |
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L´EVENTO INTERNAZIONALE DEDICATO AL FUTURO DELL´EDITORIA ARRIVA IN ITALIA LA DISCUSSIONE INTERNAZIONALE SUL DIGITAL PUBLISHING |
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Milano, 17 novembre 2010 - Il futuro dell´editoria digitale è il tema di If Book Then, il primo workshop internazionale ideato e realizzato da Bookrepublic e 4It Group, e rivolto a editori, autori, agenti letterari, distributori, librai e a chi lavora nella filiera editoriale. If Book Then è visione, strategia e interazione. Dedicato a tutti coloro che hanno già fatto il pieno di tips&tricks e ora vogliono finalmente avere una visione strategica dell´editoria digitale su alcuni dei temi che davvero conteranno per i prossimi sei/dodici mesi. If Book Then è approfondimento e internazionalizzazione. Il workshop, interamente in lingua inglese, ospita il meglio di keynote speaker da Toc, Books in Browsers, Sxswi, Digital Book World: l´obiettivo dichiarato è di portare in Italia la discussione internazionale sui temi dell´editoria digitale. A discuterne, tra gli altri, Richard Nash (fondatore e Ceo di Cursor), Jonathan Nowell (presidente di Nielsen Book), Mike Shatzkin (fondatore e Ceo di The Idea Logical Co.), Michael Meyer (Ceo di Adaptive Path) e Peter Brantley (direttore esecutivo di The Digital Library Federation). "Sentivamo il bisogno di alzare il livello e di sprovincializzare i toni della conversazione", − dichiara Marco Ferrario, co-fondatore di Bookrepublic. "Il mercato dell´e-book e dell´editoria digitale non ha senso se guardato solo all´interno dei confini nazionali. L´italia ha bisogno di un confronto diretto con chi sta disegnando le strade del futuro." "Il tema del libro è a noi molto caro e lo abbiamo affrontato in passato nelle molte edizioni del convegno Bookforum", dichiara Enrico Barboglio, presidente di 4It Group. "Credo che oggi l´editoria stia attraversando una fase di grande rivoluzione che è necessario analizzare e interpretare, affinché ciascun anello della catena del valore di questa industria possa posizionarsi per il futuro nel modo più proficuo al business." If Book Then, forte della collaborazione di partner come The Internet Archive, Adaptive Path e Bologna Children´s Book Fair, e della collaborazione di Nòva, Gruppo Sole 24 ore, fornisce le linee guida di un percorso virtuoso per far in modo che chi lavora nella filiera editoriale possa offrire ai lettori un´esperienza di acquisto e di lettura di un e-book facile, divertente, attraente. Appuntamento per giovedì, 3 febbraio 2011 dalle 9.00 alle 18.30 – Nhow, Via Tortona 35, Milano - Milano, 15 novembre 2010 www.Ifbookthen.com/ |
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THEPRIMATE.IT. IL GIORNALISMO PUÒ ANCORA GUARDARE AL FUTURO? OPENJOURNALISM È ALLE PORTE, E LA PIATTAFORMA DICHIARA DI ESSERSI “EVOLUTA” |
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Roma, 17 novembre 2010 - Prenderà il via a breve Openjournalism, un nuovo ambiente dalle funzionalità innovative nel contesto web-giornalistico italiano. L’ambiente nasce come evoluzione della webzine Circós, l’osservatorio giornalistico sul mondo dell’Università, della politica, del web-environment e dell’Innovation Ars-technica, realizzato finora in “prova tecnica di trasmissione” dalla web-platform di Theprimate. Il giornalismo, con Openjournalism, si apre dunque ai contributi degli iscritti a Theprimate, i cd. Primates, i quali diventeranno autori di un repository giornalistico fondato sui criteri dell’Openaccess, per l´archiviazione di contributi originali, dando una rinnovata identità al Circós. I principi sui quali si fonda il nuovo progetto sono quelli da sempre profondamente connessi con la piattaforma Theprimate, fin dalla sua nascita: social, condivisione, rating, reputation ed interpretati in chiave innovativa da Xoolab, che dal 23 ottobre 2009 ha condiviso senza scopo di lucro l’intero progetto con la Fondazione Crui per il tramite del suo spinoff, Più. Ne è nata la prima university webplatform del panorama italiano e che - twitter docet - ottiene grande seguito anche dai campus internazionali. Alcuni obiettivi sono già stati raggiunti, e la piattaforma ha ottenuto l’adesione dell’Istituto Centrale per il Catalogo Unico del Mibac (Iccu), del Cnr, della Società Italiana di Fisica, del Museo Enrico Fermi, e di altri numerosi partner interessati ai nuovi criteri esposti dal progetto. Anche molti privati si sono mossi verso l’iniziativa: l’anno scorso Theprimate è stato partner di Mtv per il referendum “Tocca a Noi”, ed anche il Sole24ore ha dimostrato interesse col suo Nova24. Ora il nuovo sistema Circós::openjournalism, annunciato con un bando per arricchire le fila della redazione, sia sul sito principale ( www.Theprimate.it/ ) che sul sito dei Tirocini della Fondazione Crui ( http://tirocini.Theprimate.it/ ), si muove per innestare un altro motore di sviluppo del progetto Tpr, intersecandolo al mondo dell’informazione con la i maiuscola, il giornalismo. Scrivere sul Circós si baserà su metodi del self-archiving e della folksonomia (regole fatte dai fruitori), e prevederà il rating puntuale da parte della community degli articoli sottoposti dai singoli autori. Le migliori produzioni verranno poi vagliate da professionisti e personalità affermate nel mondo della Comunicazione, passando così dal rating popolare al più cospicuo ranking individuale sulla base delle reviews ottenute da giornalisti quotati. In un contesto sociale ed economico che punta tutto sui giovani talenti, Theprimate, attraverso Openjournalism, rende accessibile il mondo del giornalismo a chi lo ha sempre sognato e a chi, come professionista, socialmente lo vuole condividere. Www.theprimate.it |
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ADVERTISING: GENNAIO - SETTEMBRE CHIUDE A +4,3%. A SETTEMBRE CRESCITA A DUE CIFRE PER DIRECT MAIL ED INTERNET. |
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Milano, 17 Novembre 2010 - Il mercato - Nel mese di settembre, superando i 700 milioni di Euro di investimenti, il mercato pubblicitario ha chiuso con una crescita del +0,8% rispetto allo stesso mese del 2009. Dopo diversi mesi decisamente positivi si è verificato un leggero rallentamento dell’advertising, in particolare su quotidiani, radio e affissioni mentre tv e periodici si sono mantenuti sostanzialmente stabili e direct mail ed internet hanno registrato una crescita, rispetto al settembre 2009, rispettivamente del +13,5% e del +16,9%. Grazie a questi risultati la variazione complessiva dei primi tre trimestri dell’anno è del +4,3%. Considerando la sola tipologia commerciale nazionale la variazione è leggermente migliore (+5,2%). Secondo Alberto Dal Sasso, sales and marketing director della divisione media di Nielsen: “un rallentamento dell’advertising nell’ultima fase dell’anno è molto probabile ma non preoccupante, il 2010 dovrebbe chiudere con una variazione superiore al +3%, sintomo che le aziende italiane sembrano puntare anche sulla comunicazione per sostenere consumi e awareness in un periodo che rimane incerto dal punto di vista dei macroindicatori. L’aumento del numero di aziende inserzioniste rilevate in questi mesi sembra far cogliere segnali interessanti per il nostro mercato”. I mezzi e i settori - La televisione, considerando sia i canali generalisti che quelli satellitari (marchi Sky e Fox), chiude i primi nove mesi dell’anno con una crescita del +6,9% ed una raccolta pubblicitaria vicina ai 3,3 miliardi di Euro. Sono i settori del largo consumo a determinare la crescita dell’advertising sul piccolo schermo, con alimentari che cresce del +8,1% e bevande/alcolici e toiletries che registrano aumenti a due cifre. I settori media/editoria, finanza/assicurazioni e turismo/viaggi hanno invece ridotto l’advertising in tv. Sulla radio ricominciano a crescere gli investimenti del settore automobili (+13,0% nel mese di settembre), ma gli aumenti più consistenti sono stati generati dalle aziende dei settori telecomunicazioni, distribuzione e finanza/assicurazioni. Per quanto riguarda la stampa, i periodici chiudono il mese di settembre in sostanziale pareggio rispetto al 2009 (-0,1%) ma la variazione del periodo gennaio-settembre rimane ancora molto negativa (-7,3%), in particolare a causa del calo del settore abbigliamento che è il più importante per questo mezzo. I quotidiani confermano un andamento molto discordante tra commerciale nazionale (+2,5%) e commerciale locale (-2,6%) ed è proprio il settore abbigliamento (+11,4%) che fornisce un contributo rilevante alla crescita. Infine variazioni molto positive per internet (+17,6%), cinema (+7,1%), direct mail (+6,7%), e affissione (+6,2%), mentre stentano a crescere cards (-2,4%) e transit (+0,5%). Le aziende - Nei primi nove mesi del 2010 sono state rilevate 79 aziende inserzioniste in più rispetto al 2009. Nel caso di internet, l’aumento del numero di aziende è stato del +26,3% e per il cinema del +27,9%. Aumenti meno eclatanti, ma decisamente positivi, per gli altri mezzi ed in particolare tv (+9,4%) e radio (+4,1%). Bene i quotidiani a pagamento (+4,5%) ma la stampa nel complesso subisce un leggero calo nel numero di inserzionisti (-2,0%). |
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NEGRAMARO, IL VIDEOCLIP IN 3D “SING-HIOZZO” IN ESCLUSIVA NEL CIRCUITO THE SPACE CINEMA DAL 19 NOVEMBRE AL 2 DICEMBRE |
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Milano, 17 novembre 2010 - “Sing-hiozzo”, il nuovo videoclip-cortometraggio dei negramaro in 3D, approda al cinema. Grazie ad un accordo tra Sugar Music e The Space Cinema, dal 19 novembre al 2 dicembre il videoclip del singolo che anticipa l’uscita del nuovo album della band “Casa 69” sarà posizionato prima dei grandi film in 3D trasmessi nelle sale del circuito The Space Cinema e visibile indossando gli speciali occhialini necessari per la visione 3D. Un’iniziativa che, prima nel suo genere, inaugura un nuovo rapporto tra la musica italiana e il cinema. “Da sempre Sugar è attenta alle nuove tecnologie e alle potenzialità che possono offrire alla discografia - dichiara Filippo Sugar, Presidente di Sugar Music Spa -. L´accordo con The Space Cinema proietta finalmente la musica in una dimensione nuova, anzi in una terza dimensione che le consente di abbattere definitivamente le barriere tra la musica e il cinema e di aumentare in modo esponenziale la possibilità di offrire ai consumatori uno spettacolo completo utilizzando strumenti sempre più affascinanti e avanzati per la promozione della discografia”. “Siamo entusiasti di ospitare in esclusiva sui nostri schermi il primo caso in Italia di videoclip musicale in 3D sviluppato appositamente per il cinema – commenta Giuseppe Corrado, presidente e amministratore delegato di The Space Cinema -. Sugar ha compreso con grande capacità di visione le straordinarie opportunità di comunicazione che un format ad hoc in 3D posizionato strategicamente prima dei film è in grado di offrire ai grandi brand non solo dell´industria dell´intrattenimento. Grazie alla qualità artistica e alla creatività dei negramaro, il nostro pubblico scoprirà un nuovo modo di vivere la musica, che trova nell´atmosfera unica del cinema un’ulteriore forma di espressione ad alto coinvolgimento”. Girato con la tecnologia del 3D in stereoscopia, il videoclip è stato prodotto dall’Artea Film e diretto dal regista cinematografico Paolo Ameli, già autore di “Rosso Fango”, il cortometraggio con cui ha vinto, tra gli altri, il Los Angeles International Short Film Festival, il Globo d’Oro e il David di Donatello. Il videoclip è un vero e proprio cortometraggio che ha come protagonista un astronauta italiano selezionato per un viaggio su Marte. Alternato ad immagini che vedono i negramaro esibirsi sulle note del brano, il videoclip vede l’astronauta con la tuta spaziale vagare in una città completamente deserta ma alcuni indizi lasciano intendere la presenza di persone scomparse da poco. Ben presto però l’astronauta scopre che tutto ciò è solo un’allucinazione provocata dallo stress per le interminabili ore passate in isolamento per il test di resistenza per il volo spaziale: a soli tre giorni dalla fine di un isolamento lungo 500 giorni, l’astronauta crolla e non superare il test. L’idea del videoclip girato a Torino è stata basata su veri test di resistenza provati dall’Agenzia Spaziale Europea sugli astronauti selezionati per l’esperimento Mars 500, attualmente in corso. |
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MILANO, PRESENTATO “VIENI! CI VEDIAMO IN BIBLIOTECA”. MORATTI: “UN PROGETTO CULTURALE PER L’INTEGRAZIONE E LA COESIONE SOCIALE” |
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Milano, 17 novembre 2010 - “Oggi presentiamo un progetto che arricchisce la nostra città. Un progetto che porta nei quartieri di Milano nuove occasioni di incontro e di scambio culturale, che fa delle Biblioteche luoghi di promozione della cultura a 360 gradi, un punto di riferimento dell’offerta culturale nella nostra Città”. Lo ha detto il Sindaco Letizia Moratti, intervenuta nella Sala Tiepolo della Fondazione Cariplo, alla presentazione del progetto “Vieni! ci vediamo in Biblioteca”. L’idea è nata in risposta al bando congiunto di Fondazione Cariplo - Fondazione Vodafone Italia dal titolo "Favorire la coesione e l’inclusione sociale mediante le biblioteche di pubblica lettura", per promuovere l’offerta e l’organizzazione delle biblioteche. Presenti il Presidente di Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti e il Presidente di Fondazione Vodafone Italia Antonio Bernardi. “La centralità della promozione culturale – ha sottolineato Letizia Moratti - è da tempo un punto fermo della politica sociale del Comune. Il sistema delle Biblioteche Comunali ha un ruolo determinante. Questo progetto è importante per la nostra politica di integrazione e coesione sociale, che parte dai bisogni del territorio e dalle reali esigenze dei cittadini”. “Vieni! ci vediamo in Biblioteca” nasce dal contributo finanziario di tutti i soggetti promotori: si tratta di iniziative per un valore complessivo di 351.730 euro di cui 225.000 forniti da Cariplo e Vodafone. Il Comune contribuisce con uno stanziamento di 82.970 euro. “Grazie a queste risorse – ha spiegato il Sindaco - abbiamo avviato in 5 biblioteche del Sistema Bibliotecario Urbano 4 “progetti pilota” con l’obiettivo primario di potenziare il ruolo e la funzione sociale delle biblioteche”. Le Biblioteche coinvolte sono: · La Biblioteca Crescenzago in Zona 2 con una iniziativa intitolata “Biblioteca vivente”. · Le Biblioteca Venezia in Zona 3 e la Biblioteca Chiesa Rossa in Zona 5 con l’iniziativa “Il Pranzo di Babele”. · La Biblioteca Tibaldi in Zona 5 che presenta l’iniziativa “Navighiamo Insieme”. · La Biblioteca Baggio in Zona 7 con “Animateca”. Queste iniziative comprendono attività di tipo sociale e culturale, laboratori, eventi finalizzati a promuovere l’inclusione e l’aggregazione sociale e, soprattutto, ad attirare nuovi utenti tra le fasce più deboli della popolazione. “Il progetto - ha concluso il Sindaco - è destinato in prospettiva ad essere esteso a tutte le Biblioteche. Dai risultati di questa sperimentazione verrà ricavata una documentazione che sarà il fondamento per l’elaborazione di “linee guida di intervento”: indicazioni per intervenire sulle strutture, sui servizi offerti e sui relativi spazi. Il punto di partenza per progettare una nuova tipologia di biblioteca di quartiere, incentrata sulle funzioni di “condensatore” sociale e centro di diffusione di cultura e informazione” |
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BIBLIOTECHE: GIUNTA SARDA STANZIA 600MILA EURO PER VALORIZZARE PATRIMONIO LIBRARIO |
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Cagliari, 17 Novembre 2010 - La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Pubblica Istruzione e Beni Culturali Sergio Milia, ha stanziato oltre 600mila euro per l’aggiornamento del Sistema bibliotecario nazionale in Sardegna e per l’espansione del catalogo dei beni librari e documentari. L’intervento, destinato alla tutela e valorizzazione del patrimonio librario regionale, punta a garantire la messa in rete dell’offerta culturale attraverso il sistema informativo ovvero la raccolta, lo scambio, l’accesso e l’elaborazione dei dati catalografici. Fin dalla sua istituzione nel 1988, infatti, il sistema regionale Sbn ha registrato una crescita costante che, allo stato attuale, conta 254 biblioteche sarde aderenti, con un’offerta in catalogo, al 30 settembre scorso, di quasi 2,9 milioni di documenti tra libri moderni e antichi, audiovisivi, grafica e musica. Da oltre due anni, inoltre, è ripresa l’attività di censimento dei manoscritti delle biblioteche della Sardegna, prevedendo la descrizione informatizzata dei testi conservati nelle biblioteche private e pubbliche dell’isola, con oltre 18.000 schede di catalogo già prodotte utilizzando il software ministeriale Manus 3.0. "Per continuare l´azione di valorizzazione degli archivi storici della Sardegna, pubblici o dichiarati di interesse culturale - ha aggiunto l´assessore Milia - avvieremo anche un nuovo programma di riordino e inventariazione che favorisca la più ampia conoscenza di questo importante patrimonio di informazioni". |
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2012: LA GRANDE CRISI IN ARRIVO ... E I MAYA NON C´ENTRANO NULLA! DI ALDO GIANNULI |
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Milano, 17 novembre 2010 - Le guerre finanziarie segrete, la possibile fine di Obama e il debito Usa, l’incognita Cina, l’Europa sotto attacco, l’Italia a rischio secessione: il peggio deve ancora arrivare? Economia, geopolitica, servizi segreti, scadenze finanziarie e fibrillazioni politiche… Uno storico racconta il presente e guarda al futuro, molto prossimo, senza troppo ottimismo Nel 2012 non finirà certamente il mondo: ma potrebbe cambiare la Storia. Il triennio ’12-14 si prospetta infatti come un crocevia di eventi epocali. Non solo, come già paventano banche centrali e istituti di rating, siamo ancora dentro la crisi, ma essa potrebbe intensificarsi gravemente. Fra le cause, la fragilità economica legata al debito Usa ma anche di alcuni paesi europei, con la scadenza di titoli di Stato e obbligazioni per il mostruoso totale di circa ventimila miliardi; la guerra valutaria e commerciale fra Occidente e Cina; la crisi dell’Unione Europea con il rischio di una sua scissione, ed eventi politici di grande portata: le elezioni presidenziali in Usa, Francia e Russia, il cambio della dirigenza cinese, la nomina del nuovo governatore della Bce e, nella nostra piccola Italia, la possibilità strisciante di forme soft o meno soft di secessione. Grazie al rigoroso supporto di dati per lo più ignoti al pubblico, con impareggiabile capacità divulgativa e, quando serve, ironia, Aldo Giannuli ricostruisce gli scenari che da questo complesso puzzle di avvenimenti potrebbero sorgere negli anni a venire. Associando lettura economica e lettura politica degli eventi con una precisione e una competenza rare, 2012: la grande crisi è anche un vademecum per la comprensione del mondo d’oggi, uno strumento che ci consentirà di affrontare le sfide e partecipare ai dibattiti dei prossimi anni. L’autore Aldo Giannuli - Nato a Bari nel 1952, è ricercatore di Storia contemporanea presso la facoltà di Scienze politiche dell’Università statale di Milano. È stato consulente parlamentare nelle commissioni di inchiesta sulle stragi (dal 1994 al 2001) e sul caso Mitrokhin (dal 2003 al 2005). Fra il 1996 e il 2008, è stato consulente giudiziario in diversi processi, fra cui quelli per le stragi di piazza Fontana, via Fatebenefratelli, piazza della Loggia, e per i casi riguardanti Enrico Mattei, Fausto Tinelli e Iaio Iannucci, Mauro De Mauro e altri. Ha collaborato con quotidiani (il manifesto, Liberazione, Quotidiano dei lavoratori) e settimanali (Avvenimenti, Rinascita). Collabora con L’unità ed è redattore di Libertaria. Fra le sue ultime pubblicazioni ricordiamo: Come funzionano i servizi segreti (Ponte alle Grazie, 2009), L’abuso pubblico della storia (Guanda, 2009), Bombe a inchiostro. Storia della controinformazione, 1969-1979 (Bur, 2008), Dalla Russia a Mussolini, 1939-1943 (Editori Riuniti, 2006), Storia dell’Ufficio affari riservati (2 voll., allegato all’Unità, 2005), Le internazionali anticomuniste (2 voll., allegato all’Unità, 2005). Ponte alle Grazie Editore. |
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“VENETO FERITO”. IMMAGINI E TESTIMONIANZE DELL’ALLUVIONE |
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Venezia, 17 novembre 2010 - “Le immagini, meglio di qualunque parola, raccontano quanto accaduto. Grazie a tutti per l’aiuto che verrà dato”. Lo scrive il presidente del Veneto Luca Zaia nella lettera che accompagna la pubblicazione “Veneto ferito”, presentata ieri a Palazzo Balbi, realizzata per illustrare la tragedia che si è abbattuta su parte del territorio regionale il 31 ottobre scorso e nei giorni successivi. L’alluvione, che per quantità di precipitazioni concentrate in 48 ore non ha precedenti, ha investito le province di Vicenza, Verona, Padova, Treviso e Belluno, trasformandole in laghi, provocando frane, danneggiando o distruggendo argini, strade, abitazioni, beni, campi, allevamenti. Il libro, voluto dalla Regione, realizzato dall’Ufficio Stampa della Giunta e stampato gratuitamente da Grafica Veneta Spa, il cui titolare Fabio Franceschi si è messo subito a disposizione, contiene alcune fotografie rappresentative, fornite dalla Protezione Civile Regionale, dai quotidiani del Veneto, dai loro fotografi e da semplici cittadini. La pubblicazione propone anche pensieri e riflessioni spontanee della gente comune che ha vissuto questa disgrazia e si trova a fronteggiarne le conseguenze. “‘Veneto Ferito’ sarà inviato ai media e alle rappresentanze istituzionali – ha fatto presente Zaia – ma può essere sfogliato da chiunque nel sito della Regione del Veneto www.Regione.veneto.it/ L’alluvione ha colpito complessivamente 131 Comuni, coinvolgendo una popolazione di oltre 500 mila abitanti. Ha provocato 2 vittime, mentre gli sfollati sono stati 6.670. I Comuni gravemente danneggiati sono stati 86, l’A4 è rimasta chiusa quattro giorni, sono rimaste bloccate 55 strade principali, le frane e gli smottamenti sono stati 51, 15 le rotture di argini, le esondazioni e gli allagamenti 29 su una superficie complessiva di 140 km quadrati, gli animali da allevamento annegati sono stati circa 230 mila. Sono stati evacuati l’Ospedale di Motta di Livenza e due strutture sociosanitarie. 2 euro per il Veneto: sms 45501. Conto Corrente Solidarietà: Unicredit Spa – intestazione “Regione Veneto – Emergenza Alluvione Novembre 2010” – Codice Iban: It62d0200802017000101116078; codice Bic Swift Uncritm1vf2 |
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RUGANTINO TORNA AL SISTINA |
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Roma, 17 novembre 2010 – E´ stata presentata in Campidoglio, alla presenza del sindaco Gianni Alemanno, la commedia musicale "Rugantino", che torna in scena dal 24 novembre al Sistina con il patrocinio di Roma Capitale, per festeggiare i 60 anni del teatro. Il musical di Garinei e Giovannini, che da 50 anni fa il giro dei palcoscenici del mondo e ha dato grande popolarità alla maschera romanesca di Rugantino, viene riproposto con il volto e la verve dell´attore romano Enrico Brignano. Si tratta di uno spettacolo storico sempre attuale, un piccolo capolovoro teatrale, che riesce a divertire e a commuovere con i suoi simpatici personaggi, in bilico tra baldanza sbruffona e grande cuore. Tra i protagonisti, oltre a Rugantino, Rosetta bella e irraggiungibile, Mastro Titta il boia, uomo buono che porta il pesante fardello della sua professione e Eusebia, simpatica e ruspante figura femminile. Da sottolineare per questa edizione del musical, il ritorno in buca dell´orchestra, mentre le scene e i costumi sono quelli originali del 1962, firmati da Giulio Coltellacci. Gino Landi è autore delle coreografie e la regia originale degli autori viene ripresa dallo stesso Brignano. Fondamentale contributo al successo dello spettacolo, le musiche di Armando Trovajoli, con le canzoni "Roma nun fa la stupida stasera", "Ciummachella", "Tirollallero", conosciute in tutto il mondo. Il maestro Trovaioli, che ha partecipato alla presentazione dello spettacolo, è stato premiato con una medaglia dal sindaco Alemanno. Informazioni su www.Ilsistina.com/ |
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PRESENTATA AL CIVICO MUSEO SARTORIO DLA MOSTRA “TRIESTE BIEDERMEIER. L’OTTOCENTO NELLE COLLEZIONI DEI CIVICI MUSEI DI STORIA ED ARTE” CHE SARA’ ALLESTITA AL MUSEO “MARIO PRAZ” DI ROMA, DAL 24 NOVEMBRE 2010 AL 2 MAGGIO 2011. |
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Trieste, 17 novembre 2010 - E’ stata presentata ieri , al Civico Museo Sartorio, dall’assessore alla Cultura Massimo Greco, con la Conservatrice del Museo Lorenza Resciniti, la mostra “Trieste Biedermeier. L’ottocento nelle collezioni dei Civici Musei di Storia ed Arte”, che sarà allestita a Roma presso il Museo “Mario Praz”, dal 24 novembre 2010 al 2 maggio 2011. L’inaugurazione al Museo Praz di Roma, in via Zanardelli 1, avrà luogo martedì 23 novembre, alle ore 18.00. “La mostra rientra nell’operazione “Biedermeier” – ha sottolineato l’assessore alla Cultura Massimo Greco – la cui prima iniziativa è pertita ieri pomeriggio, nella Sala Bazlen di Palazzo Gopcevich, con la presentazione del volume “Memorie Biografiche” di Giovanni Guglielmo Sartorio. E proseguirà quindi nella sede del Museo Praz a Roma, in un’ampia sala dove troverà posto la ricca collezione triestina di oggetti e dipinti. Un museo di nicchia, ma di grande prestigio e altissima qualità, dove sono già allestite nove sale permanenti dedicate al Biedermeier. Si tratta ancora del periodo della prima metà dell’Ottocento, non a caso se ne parla in concomitanza con la mostra allestita al Castello di San Giusto su Cavour, il grande regista dell’unità d’Italia, in occasione del centenario, per cui abbiamo organizzato anche numerosi approfondimenti e proiezioni collaterali. All’inaugurazione capitolina, saranno inoltre offerti in degustazione prodotti gastronomici e dolci tipicamente triestini, grazie al prezioso contributo della catena di alberghi Bettoja e a Jerian”. Il Biedermeier è un movimento artistico e ornamentale sviluppatosi nel periodo storico che intercorre tra il 1815 ed il 1848. Si formò in Austria e in Germania presentandosi come una tendenza alla semplicità, soprattutto se paragonato all´opulenza dello stile Impero, dal quale peraltro deriva. Creato per gli agiati ceti della borghesia allora fiorenti in tutte le regioni tedesche e austro-ungariche da ebanisti locali, è il punto di partenza dell’arredamento ottocentesco con l’uso dei legni lisci e lucidati, dei parati chiari, dei mobili comodi ed elegnati, accostati a porcellane e soprammobili. Il termine stesso si diffuse attorno al 1850 come dispregiativo: preso in prestito da un personaggio, Biedermeier appunto, creato grazie alla vena satirica di due scrittori (Ludwig Eichrodt e Adolph Kussmaul), stava ad indicare il piccolo borghese apolitico e conservatore interessato solo alla propria vita familiare. Composto da “bieder”, semplice, sempliciotto (ma anche integro e onesto), unito a “Meier”, uno dei cognomi tedeschi più diffusi. In seguito a una serie di contatti tra il Museo “Mario Praz” di Roma e i Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste - iniziati nel 2008 - è stata progettata, una mostra destinata a far conoscere al pubblico romano ed internazionale le collezioni del Civico Museo Sartorio, all’interno del quale sono conservati arredi e dipinti, soprattutto di gusto Biedermeier, assai prossimi a quelli conservati nel museo romano: in qualche caso gli stessi artisti (come il viennese Michael Stohl) compaiono nelle due dimore e i temi del ritratto e del gruppo di famiglia sono cari ad entrambi i collezionisti. La prima iniziativa prende il via oggi pomeriggio,martedì 16 novembre, alle ore 17, presso la sala Bazlen di via Rossini 4 con la presentazione delle Memorie biografiche di Giovanni Guglielmo Sartorio - pubblicate la prima volta nel 1863 - recentemente ristampate (2010) dal Comune di Trieste-civici Musei di Storia ed Arte. Presentata il 10 agosto di quest’anno, in occasione della manifestazione “Musei di sera”, la sua ristampa, già da tempo desiderata, è stata realizzata proprio in vista della trasferta romana. Presenta il volume Antonio Trampus, professore di storia moderna presso la facoltà di lingue e letterature straniere di Ca’ Foscari; intervengono l’assessore alla cultura del Comune di Trieste, Massimo Greco, il direttore dell’Area Cultura, Adriano Dugulin, e i curatori della ristampa, Lorenza Resciniti e Simone Volpato. Il percorso biografico di Sartorio integra ed illustra con particolare vivezza la vita della Trieste mercantile e alto borghese di metà Ottocento: straordinarie fortune, accumulate in lunghi anni di lavoro, potevano dissolversi per un capriccio della sorte, un naufragio, la perdita di una carovana in viaggio per l’Oriente, o per una mal riposta fiducia nei legami parentali. Forse proprio questa inquietudine, l’aleggiare perenne di queste minacce, incupiscono i volti dei dignitosi personaggi triestini dei ritratti scelti per la mostra di Roma, velati di malinconia: nessuno, se non i bambini più piccoli, sembra saper sorridere, pur tra i comprovati agi di un’esistenza alto borghese. Su questa linea, delle coincidenze e dei rimandi, sono state effettuate le scelte espositive che comprendono arredi, dipinti, miniature e porcellane tali da consentire la ricostruzione di un ideale ambiente triestino alto borghese, come lo si poteva abitare alla metà del Xix secolo. Grazie alle opere così raccolte, lungo il percorso espositivo dei nove ambienti di cui è composta la casa museo di Mario Praz – ed in perfetta sintonia con essi –, viene ricostruito ed “arredato” un decimo ambiente che illustra il gusto dell’abitare nella Trieste di metà Ottocento, seguendo il lungo arco cronologico del Biedermeier triestino. Il Museo Mario Praz, aperto al pubblico nel 1995, conserva la prestigiosa collezione di opere e arredi raccolti in oltre sessanta anni di appassionato collezionismo da Mario Praz (1896 – 1982), il celebre anglista, che volle vivere ed abitare in ambienti arredati secondo il gusto neoclassico e Biedermeier, in voga negli anni tra il 1770 e il 1850. Periodicamente il Museo presenta mostre temporanee dedicate ad approfondire figure, aspetti e momenti diversi propri del gusto neoclassico e Biedermeier. Tra le ultime mostre realizzate è possibile citare quella organizzata nel 2009, “Disegni romani di Lancelot-théodore Turpin de Crissé ( 1782-1859) dalle collezioni del Louvre”, realizzata grazie ad un generoso prestito del Museo del Louvre, e quella prodotta nel 2005 in collaborazione con la Gam di Torino, “1818-1826 - Gli anni romani del giovane d’Azeglio”. |
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UNO SCAMBIO ARTISTICO INEDITO TRA ITALIA E LITUANIA CREATIVITÀ CERAMICA ITALIANA TANTE TRADIZIONI E PRATICHE IN UNA VILNIUS, DAILININKU SAJUNGOS GALERIJA FINO AL 22 NOVEMBRE 2010 FANO (PU), ART GALLERY SANTA TERESA 1-30 GENNAIO 2011 |
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Fano, 17 novembre 2010 - Grazie alla collaborazione tra Art Gallery Santa Teresa di Fano e la Dailininku Sajungos Galerija di Vilnius si realizza uno scambio inedito tra Italia e Lituania che vede l’arte come punto d’incontro tra culture diverse, unite dall´internazionalità del ruolo tecnico e linguistico della materia plasmabile, che può essere considerata elemento in cui convergono civiltà e tradizioni lontane tra loro, dal passato fino alla contemporaneità. Diciotto artisti dell´Associazione Artisti Lituani sono attualmente in mostra a Fano all’Art Gallery Santa Teresa fino al 25 novembre, con opere realizzate in tecniche diverse, e contemporaneamente Vilnius, capitale della Lituania, rende omaggio a oltre quaranta ceramisti attivi in Italia, le cui opere sono esposte presso Dailininku Sajungos Galerija fino al 22 novembre. Le mostre sono organizzate da Loreta Larkina e “Creatività Ceramica Italiana. Tante tradizioni e pratiche in una” è patrocinata dall’Istituto Italiano di Cultura a Vilnius. Le stesse opere poi saranno esposte presso Art Gallery Santa Teresa di Fano dall’1 al 30 gennaio 2011. Lo scambio culturale è da sempre uno dei più significativi strumenti di promozione della cultura tra i popoli, e la specifica attenzione nei confronti di nomi italiani che operano e hanno operato nel mondo dell’arte della ceramica testimonia un grande riconoscimento: le sculture in terracotta, le opere in argilla e le maioliche smaltate esposte a Vilnius e successivamente a Fano, mettono in risalto un fecondo periodo artistico - quello che va dal primo Novecento ad oggi - caratterizzato da una produzione inesauribile, nota in tutto il mondo per le sue atmosfere decorative, plastico-scultoree, di design e pittoriche, che pongono l’Italia come un paese all’avanguardia nell’arte della ceramica. Spiccano in questo senso eccellenze legate all’antica tradizione artigianale e manifatturiera di molte regioni, in particolare delle Marche, dell’Umbria e della Liguria. Nomi illustri di maestri nati nella prima metà del secolo scorso e artisti contemporanei, le cui opere sono la ri-creatività sulle radici di un passato che rappresenta la continuità di un mestiere d´arte. Questo il fulcro dell’esperienza interculturale della mostra “Creatività Ceramica Italiana. Tante tradizioni e pratiche in una” che vede lo stesso percorso proiettato in un diverso spazio fisico e culturale come la Lituania, applicabile a tutte le diverse forme d’arte. Importante notare la presenza alcuni artisti stranieri che operano in Italia apportando una specifica consistenza di modernità e contribuiscono al rinnovamento dell’arte della ceramica nella Contemporaneità. Le tre mostre riuniscono oltre cinquanta pezzi che fondono colore, forma e materia nell’intento di mettere a fuoco il fenomeno plastico-scultoreo dell’arte in Italia e nei paesi che a essa guardano. Gli artisti italiani in mostra in Lituania e successivamente Italia: Lucia Angeloni (Gubbio, Pg) - Maurizio Tittarelli Rubboli (Gualdo Tadino, Pg) - Artias Philippe (Numana, An) Aldo Ajo´ (Gubbio, Pg) - Baldelli Simona (Citta´ di Castello, Pg) - Bravi Mirko (Pesaro) - Bohacova Petra (Senigallia, An) - Umberto Corsucci (Montefiore Conca, Rn) - Lidia Carlini (Faenza, Ra) - Pino Castagna (Costermano Di Verona, Vr) - Cimatti Antonella (Faenza, Ra) - Silvia Coppari (Senigallia, An) - Tonina Cecchetti (Gubbio, Pg) - Claudio Cipoletti (Grottolella, Av) - Francesca Cerolini (Civitanovamarche, Mc) - Mirko Denicolò (Faenza, Ra) - Salvatore Fornarola (Fermo) - Ilario Fioravanti (Savignano sul Rubicone, Ce) - Alessia Girolimetti (Senigallia, An) - Mahnaz Ghamari (Senigallia, An) - Alfredo Gioventù (Sestri Levante, Ge) - Mario Gallo Fontana (Porto Potenza Picena, Mc) - Chiara Greganti (Senigallia, An) - Tomi Hirai (Faenza, Ra) - Caterina Lai (Cagliari) - Monica Mezzanotte (Senigallia, An) - Franco Morini (Faenza, Ra) - Mirta Morigi (Faenza, Ra) - Mariani Guido (Faenza, Ra) - Mauro Mazziero (Potenza Picena, Mc) - Michela Minotti (Roma) - Rita Miranda (Todi, Pg) - Simone Negri (Zocco di Erbusco - Bs) - Paolo Pompei (Pesaro) - Marta Palmieri (Ancona) - Margherita Piccardo (Varazze, Sv) - Chiara Paita (Sarzana, Sp) - Gianfranco Renzini (Gargnano, Bs) - Antonella Ravagli (Faenza, Ra) - Giancarlo Sciannella (Roma) - Guerrino Tramonti (Faenza, Ra) - Mauro Tampieri (Faenza, Ra) - Valeria Tola (Macomer, Nu) - Gio Urbinati (Rimini). Gli artisti lituani in mostra in Italia: Teresè Juratè Urbienè - Karina Matukienè - Zidrutè Ridulytè - Zita Incirauskienè - Zinaida Vogelienè - Violeta Lauzonytè - Feliksas jakubauskas - Rùta Sipalyté - Danuté Jazgeviciuté - Rùta Tamuliuniené - Juozas Adomonis - Kristina Mazuriené - Algimantas Patamsis - Gvidas Raudonius - Rasa Justaité-geceviciené - Virginija Giniotyté - Batos kandys - Eglé Ganda Bogdaniené. |
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MILANO: STAZIONE CENTRALE. INAUGURATA SCULTURA DI VELASCO VITALI |
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Milano, 17 novembre 2010 - È stata svelata ieri mattina, in piazza Duca d’Aosta, la grande installazione in alluminio e acciaio di Velasco Vitali “Sbarco a Milano”. Con l’inaugurazione dell’opera si completa il progetto artistico di Vitali che vede dialogare tra loro alcune sculture in mostra a Palazzo Reale e quella collocata di fronte alla Stazione Centrale. “Questa scultura anti-monumentale ci racconta che i veri viaggiatori sono quelli che viaggiano per viaggiare, e non per arrivare – ha commentato l’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory –. La meta di un viaggio, infatti, non è un luogo fisico, ma un ideale interiore. Come tutte le opere, tuttavia, anche questa ha uno statuto volontariamente ambiguo: la chiglia in alluminio riflette infatti la città, la vita che scorre, mentre due uomini in bronzo, senza identità cercano ospitalità, reggono fatiche. ‘Sbarco’ – ha aggiunto Finazzer Flory – rimanda anche al bisogno di una città solidale, che pensa all’accoglienza e all’ospitalità non come un problema ma come un’opportunità. Del resto Milano nel Novecento è stata la città italiana della solidarietà, e oggi dovrebbe interrogarsi su questa sua vocazione storica”. L’opera, che misura circa 2 metri per 15, resterà dinanzi alla Stazione Centrale fino al 3 dicembre |
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LA MOSTRA: IL CORAGGIO ARTE CONTEMPORANEA DALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO AL CENTRO SAINT-BENIN DI AOSTA 27 NOVEMBRE 2010 - 8 MAGGIO 2011 |
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Aosta, 17 novembre 2010 - Venerdì 26 novembre 2010, alle ore 18, al Centro Saint-bénin di Aosta, sarà inaugurata la mostra Il Coraggio. Arte Contemporanea dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, organizzata dall’Assessorato all’istruzione e cultura in collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. L´esposizione, presentata da Francesco Bonami, direttore artistico della Fondazione, e curata da Ilaria Bonacossa, riunisce le opere di venti artisti internazionali: Letizia Battaglia (Palermo, 1935), Rossella Biscotti (Molfetta-bari, 1978), Maurizio Cattelan (Padova, 1960), Marta Dell’angelo (Pavia, 1970), Donghee Koo (Corea del Sud, 1974), Lara Favaretto (Treviso, 1973), Nan Goldin (U.s.a., 1953), Massimo Grimaldi (Taranto, 1974), Mona Hatoum (Libano, 1952), Jenny Holzer (U.s.a., 1950), Emily Jacir (Palestina, 1970), Armin Linke (Milano, 1966), Alessandro Mancassola e Barbara Ceriani Basilico (collettivo formatosi nel 2005), Catherine Opie (U.s.a., 1961), Anri Sala (Albania, 1974), Hans Schabus (Austria, 1970), Ahlam Shibli (Palestina, 1970), Mario Spada (Napoli, 1971), Cathrine Yass (Uk, 1963). «Sono particolarmente lieto di presentare al pubblico questa mostra - dichiara l’Assessore Laurent Viérin - che raduna artisti di spicco nel panorama internazionale, selezionati con cura e passione dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. La sinergia instauratasi tra l’Assessorato e la prestigiosa Fondazione torinese ci consente oggi di dare vita a questa importante rassegna, che promuove la ricerca espressiva contemporanea. Il tema accattivante ma anche complesso del coraggio - prosegue l’Assessore - inteso in tutte le sue accezioni, non sarà solo la riflessione centrale di questa mostra, ma diverrà anche il filo conduttore della seconda edizione di “Babel. Il festival della parola in Valle d’Aosta”, in programma nella primavera del prossimo anno. L’assessorato conferma così il proprio impegno nella promozione di un’offerta culturale che dalla dimensione locale si apre verso iniziative di respiro internazionale». Il coraggio è una caratteristica umana che rende chi la possiede capace di affrontare senza paura i pericoli, il dolore, l’incertezza e l’intimidazione. Nella società contemporanea il coraggio non è più esclusivamente fisico, nei confronti del dolore e della morte, ma soprattutto morale, nei confronti della vergogna e della libertà delle proprie idee e non è più una prerogativa maschile ma sempre di più le donne, non soltanto nella società occidentale, ne stanno diventando un simbolo. Il coraggio resta nella sua valenza morale e sociale un valore imprescindibile per la libertà d’espressione e per la vita umana. La mostra sottolinea come l’arte contemporanea resti sempre capace di promulgare importanti messaggi capaci di rappresentare il mondo in cui viviamo. Numerosi artisti contemporanei hanno affrontato nel loro lavoro il tema del coraggio, inteso sia in senso politico che in senso morale. La mostra non si concentra su gesti eclatanti ma su piccole azioni emblematiche. I lavori riuniti rappresentano metaforicamente il coraggio di raccontare la storia senza preconcetti, nella sua quotidiana drammaticità. Anri Sala, nel video Natural Mystic, ritrae un ragazzo che solo con le cuffie ricrea alla perfezione il suono agghiacciante di un missile tomahawk. Il protagonista del video, reduce dell’assedio di Sarajevo, durato dal 1992 al 1996 durante la guerra di Bosnia, è la testimonianza della quotidiana convivenza con la guerra. La palestinese Emily Jacir presenta una serie di fotografie realizzate tra il 2003 e il 2006 nei Territori Occupati, in cui ritrae alcuni fugaci momenti di vite frammentate dal conflitto tra Israele e la Palestina. Al contrario nelle fotografie scattate nel 2007 da Armin Linke durante il G8 di Genova, all´interno della zona rossa viene ritratta la polizia in attesa dei manifestanti. Il lavoro non commenta i fatti, ma cattura in maniera stupefacente la carica di violenza passiva delle forze dell’ordine. Rossella Biscotti, attraverso una performance realizzata a Pozzuoli, parla del coraggio di cercare di cambiare le cose e di scontrarsi con la realtà: nell’area industriale di 30.000 mq creata negli anni ’50 dall’architetto Luigi Cosenza su committenza di Adriano Olivetti, nel tentativo utopico di cambiare la situazione sociale ed economica dell’Italia del Sud, un ragazzo corre all’impazzata in questi spazi utopici abbandonati come se stesse disperatamente cercando di scappare da qualcosa. Nei suoi autoritratti, l’americana Cathrine Opie parla di come sia importante saper essere se stessi anche in situazioni difficili: l’artista, dichiaratamente lesbica, ha scelto di diventare madre e si è ritratta mentre allatta suo figlio offrendosi volontariamente allo sguardo critico dell’altro. Similmente in Tragedy Competition, Koo Donghee ci aiuta ad affrontare le emozioni degli altri rendendoci giudici di una gara di pianto che si trasforma in un’assurda ed imbarazzante confessione intima. Documentando in modo coraggioso tanti dei più noti omicidi mafiosi della sua Sicilia, Letizia Battaglia ha composto un diario di morte ricco di significati e implicazioni sulla nostra società, sul nostro modo di essere testimoni e voyeur, inconsci consumatori di immagini che ci appartengono pur sembrandoci così distanti. Altre opere riunite in mostra offrono modelli di un atteggiamento anticonformista che vede nella dignità dell’uomo e nelle sue azioni una possibilità di riscatto e libertà: così Maurizio Cattelan in A Perfect Day appende con lo scotch al muro il proprio gallerista Massimo De Carlo, rendendolo paradossalmente ‘merce’, e mettendo alla prova il coraggio di quest’ultimo nel sostenere le trovate del proprio artista. Il lavoro, che sembra la versione ironica di una crocifissione, diventa un gesto sadico in cui è l’arte contemporanea a mettere in croce chi la sostiene. Infine nel video e nelle fotografie High Wire, Cathrine Yass ritrae una figura solitaria che cammina in equilibrio a novanta metri da terra su un filo sospeso, ribaltando completamente la nostra visione del rapporto tra uomo ed architettura popolare nella Glasgow industriale. La mostra, che resterà aperta sino all’8 maggio 2011, sarà accompagnata da un catalogo bilingue italiano-francese, edito da Musumeci, che oltre a riprodurre le opere presentate ad Aosta svilupperà un excursus su altri lavori che nell’arte contemporanea hanno trattato e rappresentato con successo il tema del coraggio. Oltre ai curatori, hanno scritto lo psicologo Junghiano Antonio Lanfranchi e il duo di artisti Mancassola/cerami, con un intervista all’ex pilota di Formula 1 Alex Zanardi. |
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MÀNTICA, DAL 17 AL 28 NOVEMBRE A CESENA UN FESTIVAL DEDICATO ALLA VOCE UMANA. MUSICA, TEATRO, DANZA, CINEMA E INSTALLAZIONI CUI SI AFFIANCANO SEMINARI E LABORATORI, CON NUMEROSI OSPITI DA VARIE PARTI DEL MONDO, DAI MAESTRI RUSSI DI TUVA A COMPOSITORI QUALI L´AMERICANO CHARLEMAGNE PALESTINE |
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Bologna , 17 novembre 2010 - Màntica – giunto quest’anno alla terza edizione – è un festival dedicato alla voce umana ed è caratterizzato da una folta proposta di seminari e di laboratori, accanto a una programmazione di musica, teatro, danza, cinema e installazioni. Il festival si svolge in sette spazi della città di Cesena e fa capo al Teatro Comandini, sede della Socìetas Raffaello Sanzio, che il 21 novembre ospita la presentazione del programma a cura di Chiara Guidi, che per l’occasione leggerà un racconto di Flannery O’connor assieme all’interpretazione dal vivo del bassista Massimo Pupillo e del percussionista Marivaldo Paim con i bambini del suo laboratorio Esercizi di percussione per ragazzi (dal 17 al 20 novembre). Il festival è stato presentato ieri nella sede della Regione Emilia-romagna, nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato l´assessore regionale alla Cultura, Massimo Mezzetti e la direttrice artistica di Màntica Chiara Guidi, della Societas Raffaello Sanzio. Chiara Guidi ha parlato dei princìpi ispiratori della rassegna, mentre l´assessore Mezzetti ha specificato come questo sia "un festival, come la quasi totalità in Emilia-romagna, che rifugge dalla logica dell´evento effimero per mettere invece in mostra produzioni che nascono da realtà radicate nel territorio regionale. E´ importante - ha continuato -, sostenere esperienze come quella che oggi presentiamo, nel momento in cui le scarse risorse a nostra disposizione devono essere concentrate su eccellenze che tanti ci invidiano, che vanno valorizzate e incentivate". Il programma ruota attorno alla questione del volto, annunciata dal nuovo spettacolo di Romeo Castellucci (Sul concetto di volto nel Figlio di Dio, in scena il 24, 26 e 27 novembre) ed esplorata anche dalle immagini dei cineasti e videoartisti Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, che il 27 novembre presentano al pubblico del festival, in un dialogo condotto da Enrico Ghezzi, una selezione dei loro lavori, ospiti tra l’altro delle collezioni del Mart di Rovereto e del Moma di New York. Al volto dedica poi il suo intervento sonoro Daniela Cascella, studiosa e curatrice di musica contemporanea, che propone un ascolto su ritratto e racconto il 26 novembre e che cura a Cesena anche un laboratorio di scrittura critica (il 27 e 28 novembre). Sul filo del vedere, o dell’ascoltare attraverso la visione, vanno lette anche le presenze di Stefano Ricci e Anke Feuchtenberger, disegnatori e illustratori che il 26 novembre presentano per la prima volta in Italia le loro ultime pubblicazioni, Frozen Charly e Filmini, dove le tavole sono accompagnate da brevi filmati di animazione realizzati con tecnologie elementari. E alla visione rimandano le proiezioni filmiche di Alan Clarke (Elephant, il 24 novembre) e Bill Morrison (Decasia, il 26 novembre), utilizzate come segno di interpunzione nella drammaturgia delle giornate di festival. Un’altra forma di ritratto è portata in scena dalla compagnia slovena Via Negativa, glaciale gruppo di analisti del comportamento umano che con Invalid realizza “una danza senza ginocchia e con i gomiti rotti” (il 25 novembre), e il vedere è messo in relazione all’assaggiare dall’installazione L’urgente rigore dell’abituale rituale di Ivan Fantini, cuoco e pensatore severo degli ingredienti, critico geopolitico della cucina (il 28 novembre). La voce umana attraversa come linea di ricerca tutti gli appuntamenti musicali di Màntica, anche quelli il cui carattere sembrerebbe squisitamente strumentale, e si sostanzia di numerosi laboratori, volti ad approfondire tecniche o a esplorare potenzialità inutilizzate. Alexander Balanescu, presente in programma con una masterclass per archi (il 24 e 25 novembre) e un concerto del Balanescu Quartet (il 26 novembre al Teatro Bonci) lavora sulla composizione istantanea come elemento che mette in relazione individuo e gruppo, voce singola e coro; l’ornitogolo Fabrizio Borghesi, affiancato da Chiara Guidi, tiene il 24 e 25 novembre un laboratorio per attori a partire dall’ascolto e dall’imitazione dei canti degli uccelli; Franco Dell’amore propone con Voci della natura umana, il 28 novembre, una serie di materiali vocali provenienti da diverse culture del mondo, in un percorso di ascolto dove natura e animo umano si incontrano e si confondono. Dalla Russia proviene Igor Koshkendey, uno dei più noti cantanti di tuva, il canto di gola armonico delle regioni mongole e siberiane, in concerto il 28 novembre, e alla voce è dedicato anche l’intervento di Chiara Guidi della Socìetas Raffaello Sanzio Relazione sulla verità retrograda della voce, sempre il 28 novembre, in cui descrive la pratica vocale “molecolare” da lei ideata, mostra le connessioni di tipo sinfonico con alcuni brani musicali e propone alcuni esercizi per chi voglia provare immediatamente l’orientamento di questa tecnica. Charlemagne Palestine, sornione e teosofo musicista americano noto dagli anni del minimalismo, presenta a Màntica due concerti, uno per pianoforte e clavicembalo (il 27 novembre) e l’altro per organo (il 28 novembre alla Chiesa di San Pietro): la sua musica, di grande complessità e bellezza, prende corpo in uno spazio pieno della benefica influenza dei suoi numerosi animali di pezza, che da sempre accompagnano le sue esibizioni. A chiudere il cerchio musicale di Màntica sono i Woven Hand (il 25 novembre), gruppo fondato dal cantautore americano Dave Eugene Edwards e centrato sulla voce consciamente languida e auto-persuasa. La struttura portante di Màntica è data dall’avvicendarsi di incontri, spettacoli e laboratori e seminari: ai bambini è indirizzato il lavoro di Marivaldo Paim, per la seconda volta al festival, che con il laboratorio Esercizi di percussione per ragazzi (dal 17 al 20 novembre) propone una danza degli arti che percuotono oggetti di plastica e di metallo recuperati e riutilizzati come strumenti atti a vibrare. Romeo Castellucci rivolge a dodici partecipanti un seminario (il 24 e 25 novembre alla Biblioteca Malatestiana) che, a partire dagli esercizi di Ignazio di Loyola, esplora l’immaginazione di un mondo che non esiste e la costruzione, a partire dal nulla, di uno spazio mentale. Claudia Castellucci sostiene l’intero arco di Màntica con il Seminario sulla Tirannide, leggendo Alexander Kojeve (dal 23 al 28 novembre a Palazzo Ghini), in cui il testo di Kojeve, che a sua volta commenta un brano di Senofonte sulla differenza tra tiranno e poeta, diventa spunto per una riflessione sul comportamento che l’intellettuale deve tenere nei confronti del potere politico, spendendo una parte del suo tempo per la politica. Programma (dove non diversamente indicato gli appuntamenti si intendono al Teatro Comandini) Seminari e laboratori - da mercoledì 17 a sabato 20 novembre ore 17.30-18.30 Marivaldo Paim, Esercizi di percussione per ragazzi | laboratorio. Da martedì 23 a venerdì 26 novembre ore 18-20 sabato 27 e domenica 28 novembre ore 11.30-13 a Palazzo Ghini, Claudia Castellucci, Seminario sulla Tirannide, leggendo Alexander Kojeve | seminario. Mercoledì 24 e giovedì 25 novembre ore 15-19 al Conservatorio Statale di Musica Bruno Maderna, Alexander Balanescu | masterclass per archi ore 18-20 Fabrizio Borghesi, Laboratorio di ascolto e imitazione del canto degli uccelli. Mercoledì 24 novembre ore 14-17 e giovedì 25 novembre ore 15-18 alla Sala San Giorgio della Biblioteca Malatestiana, Romeo Castellucci, Seminario su Ignazio di Loyola: lo spazio della messa in scena mentale | seminario. Sabato 27 novembre ore 16-18 al Conservatorio Statale di Musica Bruno Maderna, Igor Koshkendey | Laboratorio di vocalità armonica. Sabato 27 novembre ore 16-18 e domenica 28 novembre ore 14-16 a Palazzo Ghini, Daniela Cascella, Il suono e il tempo di un testo | Laboratorio di scrittura critica. Domenica 28 novembre ore 16-19 a Palazzo Ghini, Chiara Guidi, Relazione sulla verità retrograda della voce. Spettacoli, concerti, incontri, ascolti, proiezioni e installazioni - domenica 21 novembre, ore 18.30 Presentazione di Màntica Un racconto di Flannery O’ Connor per basso, percussioni e voce, con Massimo Pupillo, Marivaldo Paim, Chiara Guidi e i bambini che hanno partecipato al laboratorio Esercizi di percussione per ragazzi. Mercoledì 24 novembre ore 21 Socìetas Raffaello Sanzio, Sul concetto di volto nel Figlio di Dio | spettacolo ore 22.30 Alan Clarke, Elephant (1989) | proiezione filmica. Giovedì 25 novembre ore 20.30 Ascolto, imitazione e ambientazione del canto degli uccelli apertura pubblica del Laboratorio condotto dall’ornitologo Fabrizio Borghesi, con la collaborazione di Chiara Guidi, Sara Masotti e Eugenio Resta. Ore 21 Via Negativa, Invalid | spettacoli, ore 22.30 Woven Hand | concerto. Venerdì 26 novembre ore 17 alla Libreria Nero su Bianco, Stefano Ricci e Anke Feuchtenberger, Frozen Charly e Filmini | presentazione e proiezioni video, ore 19.30 Socìetas Raffaello Sanzio, Sul concetto di volto nel Figlio di Dio |spettacolo, ore 21 al Teatro Bonci, Balanescu Quartet | concerto, ore 22.30 Daniela Cascella, L’hai detto. Suoni e parole per il concetto di volto nel Figlio di Dio | ascolto guidato, ore 23.30 Bill Morrison, Decasia | proiezione filmica. Sabato 27 novembre ore 18 Angela Ricci Lucchi e Yervant Gianikian, Rom-uomini, Cesare Lombroso, Visione del deserto, Trasparenze, Animali criminali | proiezioni filmiche, ore 19 Enrico Ghezzi, Angela Ricci Lucchi e Yervant Gianikian | incontro, ore 21.30 Socìetas Raffaello Sanzio, Sul concetto di volto nel Figlio di Dio | spettacolo, ore 23 Charlemagne Palestine | concerto per pianoforte e clavicembalo. Domenica 28 novembre ore 18,30, 20,30 e 22,30 (tre repliche) Ivan Fantini, L’urgente rigore dell’abituale rituale | installazione, ore 19.30 Franco Dell’amore, Voci della natura umana | ascolto guidato, ore 21 alla Chiesa di San Pietro, Charlemagne Palestine | concerto per organo, ore 22.30 Igor Koshkendey | concerto. Www.raffaellosanzio.org |
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MILANO: TOMBINI D’ARTISTA PER UN ANNO IN VIA MONTENAPOLEONE |
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Milano, 17 novembre 2010 - Dal 18 novembre fino a dicembre 2011, via Montenapoleone ospiterà una mostra open air di tombini d’artista. I venti manufatti in ghisa (quelli della rete in fibra ottica Metroweb posti sui marciapiedi ai lati della strada) che per un anno rimarranno esposti lungo la via, sono opera di cinque urban painter provenienti dalle capitali della street art: Milano, Berlino, Parigi, Londra e New York. L’iniziativa si chiama “Sopra il Sotto – Tombini Art raccontano la Città Cablata” e nasce da un’idea di Monica Nascimbeni sviluppata per Metroweb, l’azienda titolare della più grande rete metropolitana di fibre ottiche d’Europa. "è un progetto importante – ha detto l’assessore all’Arredo, Decoro urbano e Verde Maurizio Cadeo – che coniuga l´estetica e il decoro cittadino all´arte grazie a street artist internazionali che decoreranno i tombini in ghisa presenti in una via simbolo di Milano". Dopo il successo ottenuto in zona Tortona con la prima edizione di tombini art, la manifestazione si presenta ora con alcune novità: dalle capitali mondiali della public art e del graffitismo sono stati invitati cinque artisti cui è stato chiesto di realizzare un’opera multipla su più tombini, quasi una personale ciascuno. La direzione artistica è affidata a Gisella Borioli e a Matteo Donini, curatore e collezionista di street art. “Il rapporto tra città e arte si misura sulla possibilità di coinvolgere i cittadini, di trasformali in spettatori incuriositi e creativi – ha spiegato l’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory -. Con questo progetto rinnoviamo l’incontro tra tradizione artistica e tecnologia. Convinti ora come sempre che saranno i giovani a guidare le nostre idee”. Gli artisti che esporranno i loro lavori in via Montenapoleone sono Shepard Fairey (New York), Flying Fortress (Berlino), Rendo (Milano), The London Police (Londra), Space Invader (Parigi). I tombini d‘artista, tutti pezzi unici e originali, sono cesellati a rilievo e dipinti, con l’assistenza tecnica della storica azienda milanese Ferb. L’iniziativa è stata realizzata anche grazie alla collaborazione dell’Associazione di Via Montenapoleone. “Via Montenapoleone è da sempre vetrina di eccellenze – ha dichiarato Guglielmo Miani, presidente dell´associazione di via -. Grazie a questa iniziativa, il ‘Salotto di Milano’ ospiterà una mostra d’arte contemporanea di tombini art, oggetti che rimangono in ombra nella vita quotidiana e che si trasformano in protagonisti grazie alla creatività di artisti internazionali”. Giovedì 18 novembre, giorno dell’inaugurazione della mostra, i negozi aderenti all’Associazione Montenapoleone rimarranno aperti fino alle ore 21.00. |
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LA CONFERENZA DEL TURISMO IL 18 NOVEMBRE A RIVA IL FUTURO DEL TERZIARIO IN UN CONFRONTO APERTO AL TERRITORIO |
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Trento, 17 noembre 2010 - Sarà uno spazio di confronto e di condivisione nonché di forte riflessione su opportunità e criticità del sistema turistico provinciale, a partire dagli spunti diretti suggeriti da chi opera nel settore. La Conferenza provinciale per il Turismo debutta il 18 novembre al Palazzo dei Congressi di Riva del Garda e rappresenterà tutto questo: un momento conclusivo in cui si “tirano le fila” di un lavoro di ascolto degli operatori turistici locali durato circa tre mesi, un percorso partecipato durante il quale si sono confrontati in modo aperto e senza “filtri” sugli aspetti cruciali del turismo trentino (governance, qualità del prodotto turistico e risorse umane) una molteplicità di portatori di interesse. La Conferenza si aprirà alle 9, con gli interventi istituzionali del presidente Lorenzo Dellai e dell´assessore all´agricoltura, foreste, turismo e promozione Tiziano Mellarini. Dopo gli interventi istituzionali, spazio al confronto, moderato dal giornalista Paolo Mantovan, dei tre tavoli tecnici nei quali, fra settembre e ottobre, è stato possibile registrare le istanze, le idee, i problemi segnalati da tutti i portatori di interesse. Il Tavolo della governance del turismo trentino si è concentrato sul rapporto fra le aziende per il turismo, i comuni, le comunità di valle e la Provincia e ha sviluppato modelli per il coinvolgimento di attori locali nelle strategie di marketing turistico. In particolare il Tavolo ha registrato un forte accordo riguardo la centralità delle Apt nei processi di sviluppo turistico degli ambiti, rimarcando la necessità di rafforzare il loro ruolo quali "cabine di regia" turistica del territorio e il loro raccordo con le comunità di valle, i comuni, e gli altri soggetti privati dell´ambito di riferimento. Il secondo gruppo di lavoro ha analizzato la qualità del prodotto e dell´esperienza turistica: dopo aver costruito la "mappa" del prodotto turistico, ha avviato un confronto sulle criticità nell´ottica di migliorare la qualità del prodotto turistico trentino. Infine, il Tavolo dedicato alle risorse umane, formazione e sostegno al lavoro, ha evidenziato la necessità di intercettare giovani motivati, dotati di buona cultura di base, a cui offrire percorsi di orientamento coerenti con le prospettive del mercato del lavoro turistico. Dopo i Tavoli si esploreranno le nuove tendenze nel turismo alpino, con una relazione curata dal prof. Harald Pechlaner, poi i punti di forza e le debolezze del turismo trentino con alcuni rappresentanti istituzionali. Nel pomeriggio la una tavola rotonda, mediata dal giornalista Paolo Ghezzi, con i protagonisti del settore; seguiranno il dibattito e la premiazione. |
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