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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 22 Novembre 2010
ENAC VALUTA EVENTUALE QUERELA PER LE AFFERMAZIONI DEL DEPUTATO DELLA REGIONE SICILIANA PINO APPRENDI SULL’OPERATO DELL’ENTE  
 
Roma, 22 novembre 2010 - Con riferimento alle dichiarazioni riportate sulla stampa il 17 e 18 novembre e attribuite a Pino Apprendi, Deputato Regionale del Pd della Regione Siciliana, la Direzione Generale dell’Ente ha chiesto alla propria Direzione Affari Legali e Contenzioso di valutare, in accordo con l’Avvocatura dello Stato, se esistono i presupposti per agire, a tutela dell’indipendenza dell’operato dell’Ente, a mezzo querela nei confronti dell’On. Apprendi in considerazione della gravità delle affermazioni riportate, lesive dell’onorabilità, della dignità e dell’immagine del Presidente dell’Autorità italiana dell’aviazione civile, del proprio operato e di quello dei propri dipendenti. La Direzione Generale vuole, nello specifico, valutare se le affermazioni attribuite ad Apprendi che instillano l’idea che il Presidente Riggio abbia utilizzato l’incidente aereo occorso a Palermo quale strumento finalizzato ad assicurare altri scopi, come l’installazione del radar di rilevazione del wind shear, non siano configurabili come diffamazione a mezzo stampa.  
   
   
IN ENAC RIUNIONE CISA SUI SECURITY SCANNER (BODY SCANNER): TERMINATA PRIMA FASE SPERIMENTAZIONE SENZA RISULTATI ATTESI. IL CISA – CON I MINISTRI MATTEOLI E MARONI – DELIBERA SECONDA FASE SPERIMENTAZIONE CON MACCHINARI NUOVI GIÀ ADOTTATI NEGLI STATI UNITI  
 
Roma, 22 novembre 2010 - Nella mattinata del 18 novembre 2010, presso la Direzione Generale dell’Enac si è svolta la riunione del Cisa - Comitato Interministeriale per la Sicurezza del Trasporto Aereo e degli Aeroporti - di cui l’Enac ha la presidenza – per discutere vari argomenti di security e, in particolare, per analizzare i dati emersi alla conclusione della sperimentazione dei security scanner, più comunemente denominati body scanner. Alla riunione ristretta del Cisa hanno partecipato anche il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli, il Ministro dell’Interno Roberto Maroni, oltre al Presidente dell’Enac Vito Riggio, al Direttore Generale dell’Enac Alessio Quaranta, ai rappresentanti delle altre istituzioni e società che compongono il Comitato Interministeriale per la Sicurezza del Trasporto Aereo e degli Aeroporti, tra cui anche il Ministero degli Affari Esteri. Nel corso della riunione il Direttore Centrale Coordinamento Aeroporti Enac Giuseppe Daniele Carrabba ha presentato la relazione di sintesi della sperimentazione avviata in marzo negli aeroporti di Fiumicino, Malpensa e Venezia e in luglio nell’aeroporto di Palermo evidenziando quanto emerso in termini di sicurezza, di efficienza e di effettivo risparmio di tempo nell’operatività aeroportuale rispetto alle procedure tradizionali di controllo. In apertura di relazione è stato nuovamente evidenziato che tutti i security scanner sperimentati non hanno presentato alcuna controindicazione per la salute e hanno sempre garantito la privacy del passeggero. Le immagini visualizzate sugli schermi degli operatori, infatti, erano stilizzate, non erano archiviabili, e sono state utilizzate solo ed esclusivamente nel momento del passaggio per il rilievo di eventuali oggetti indosso al passeggero. Al termine della presentazione della relazione, visti ed analizzati i risultati dei test, il Cisa ha valutato che la sperimentazione ha prodotto solo parzialmente i risultati attesi, in particolare per quanto riguarda il numero dei falsi allarmi, la non piena efficacia dei controlli in alcune situazioni e, per alcuni tipi di macchinari, tempi di esecuzione del controllo troppo lunghi rispetto alle esigenze del trasporto aereo e della security. Il Cisa, pertanto, ha deliberato di avviare una nuova fase di prova, a partire dall’inizio del 2011, della durata di tre mesi, che riguarderà gli aeroporti di Roma Fiumicino, Milano Malpensa e Venezia, in quanto ospitano voli verso destinazioni cosiddette ‘sensibili’ (l’aeroporto di Palermo ospita questa tipologia di voli solo nel periodo estivo), secondo modalità che verranno definite in seguito. La sperimentazione effettuata, infatti, ha messo in rilievo come la tecnologia ad onde millimetriche passive (provata a Venezia e Palermo) risulta ancora non matura per l’elevato numero di falsi allarmi e per la dilatazione dei tempi di esecuzione del controllo. Pertanto, come già deciso anche negli Stati Uniti, verrà utilizzata la tecnologia ad onde millimetriche attive, il Security Scanner L3 Provision – quello utilizzato a Roma Fiumicino e Milano Malpensa - con una nuova implementazione tecnologica in fase di elaborazione che porterà al miglioramento della modalità di controllo in automatico. Da quanto anticipato dalla Tsa – Transportation Security Administration - nel summit che si è svolto a Washington il 9 e 10 novembre 2010 e al quale hanno partecipato 43 Stati, la nuova tecnologia, infatti, soddisfa le esigenze di security in quanto permette di risolvere anomalie come l’impossibilità di rilevare oggetti in particolari zone del corpo, problemi legati alla privacy e l’ottimizzazione del numero di addetti necessari. La nuova tecnologia verrà certificata dalla Tsa al massimo entro la fine dell’anno in corso. La sperimentazione nei tre aeroporti italiani durerà almeno tre mesi, proprio al fine di verificare la rispondenza delle specifiche annunciate dalla società costruttrice e dagli Stati Uniti che, peraltro, hanno già acquistato 250 di questi nuovi Security Scanner L3 Provision. Il tutto nel rispetto di quanto stabilito dalla Comunità Europea – che l’Enac terrà costantemente informata – la quale ha ribadito anche di recente che l’utilizzo dei security scanner non può essere alternativo agli attuali controlli di sicurezza vigenti; che il software usato non deve creare immagini reali e che quest’ultime non devono essere conservate; che devono essere garantiti gli standard di tutela della salute di passeggeri e addetti alle macchine. Si precisa, infine, che la sperimentazione già effettuata, così come quella che si andrà a fare nei primi mesi del 2011, è stata realizzata a costo zero, tranne per le spese di trasporto e assicurazione dei macchinari. Rimangono, pertanto, accantonati i 2 milioni di Euro messi a disposizione dall’Ente da un proprio avanzo di bilancio, in attesa della fine della seconda fase di sperimentazione, e verranno utilizzati solo ed esclusivamente a test conclusi, per l’eventuale acquisto dei macchinari, laddove ritenuti effettivamente idonei alle necessità nazionali.  
   
   
LA LEGGE TOSCANA SULLA PARTECIPAZIONE FAR DECOLLARE IL DIBATTITO PUBBLICO SUI GRANDI PROGETTI” IL PRIMO BANCO DI PROVA LA PIANA DI CASTELLO A FIRENZE E L´AEROPORTO  
 
 Firenze, 22 novembre 2010 - Dal 2008 ad oggi sono stati 61 i processi partecipativi locali, già terminati, finanziati con due milioni dalla Regione. E quasi 190 sono i comitati civici in Toscana. «In qualche caso, marginale, la legge sulla partecipazione temo che sia stata utilizzata per rallentare e non per sveltire i processi decisionali. O almeno – dice Nencini - questo è stato il retropensiero di qualcuno: un rischio che dobbiamo evitare per il futuro». L´assessore aspetta i risultati della discussione del 19 novembre a Montaione. Ma qualche idea su come modificare la legge sulla partecipazione toscana già ce l´ha. «Andrebbe ad esempio utilizzata di più per le grandi opere infrastrutturali». La legge già lo prevede: in questi casi è possibile il ricorso al dibattito pubblico, un po´ come avviene in Francia. «Ma ancora non è stato utilizzato e dunque andrebbe favorito», sottolinea Nencini. Qualche esempio? «E´ quello che faremo nei prossimi mesi per la piana di Castello a Firenze - chiarisce con l´assessore – dove c´è un parco, il termovalorizzatore e l´aeroporto fiorentino». Una frontiera evocata anche dal presidente della Toscana Enrico Rossi, che nel messaggio inviato e letto all´apertura dei lavori stamani ha parlato di un dibattito pubblico sull´aeroporto e di uno sportello informativo sui lavori dell´alta velocità. Per l´assessore Nencini andrebbero unificate anche le due diverse figure di garante previste dalla legge sulla partecipazione e dalla legge sul governo del territorio, ovvero l´Autorità per la partecipazione e il garante della comunicazione per il Pit. «Risparmieremmo – annota – e renderemmo il meccanismo più efficiente ed efficace». La pratica dei bilanci partecipati andrebbe diffusa maggiormente, con un riferimento esplici to nella legge. «Andrebbero anche semplificate alcune procedure – aggiunge – e soprattutto, questione forse più difficile, la legge dovrà integrarsi con le altre, che già esistono, sul governo del territorio e l´urbanistica».  
   
   
CRISI PER LE COMPAGNIE AEREE DELLA EX-JUGOSLAVIA  
 
Belgrado, 22 novembre 2010 - Le compagnia aeree della ex Jugoslavia chiuderanno il 2010 con gravi perdite, a cominciare dalla B&h Airlines: nonostante l´incremento nel numero di passeggeri, il vettore bosniaco chiuderà l´anno con perdite per oltre 6 milioni di euro; il processo decisionale della compagnia aerea è divenuto molto più complicato, dal momento che ogni decisione deve essere approvata da parte di Turkish Airlines a Istanbul. La compagnia non ha ancora nominato il nuovo Ceo, parecchi mesi dopo che il precedente ha lasciato l´incarico, essendo stato nominato Ambasciatore del Paese in Qatar. Alla fine di settembre Croatia Airlines aveva accumulato perdite per circa 15 milioni di euro, con un incremento del 16,2 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il settore sta attraversando uno dei peggiori periodi della storia, la situazione è stata aggravata dai mancati voli dovuti al fenomeno delle ceneri vulcaniche islandesi in primavera e da alcuni scioperi. La compagnia è comunque riuscita a ridurre le proprie spese del 6,2 per cento. La serba Jat ha annunciato per il 2010 perdite superiori al previsto, dovute in gran parte al ritardo del lancio di progetti a Skopje e Banja Luka. Aspre critiche sono state sollevate per la scelta del nuovo Ceo, Srdjan Radovanovic, che non ha mai lavorato nel settore dell´aviazione, e - secondo le accuse - nominato solo grazie alle proprie conoscenze politiche. In crescita anche le perdite di Montenegro Airlines, che alla fine del 2010 dovrebbero ammontare a 5 milioni di euro. Le perdite della slovena Adria Airways nell´anno in corso hanno già superato i 13 milioni di euro.  
   
   
IL PRESIDENTE DELLE MARCHE SPACCA SCRIVE AL MINISTRO LA RUSSA:´MANTENIAMO NELLE MARCHE IL 5 NUCLEO ELICOTTERI DELL´ARMA DEI CARABINIERI´.  
 
Ancona, 23 Novembre 2010 - Il presidente Gian Mario Spacca ha scritto una lettera al Ministro della Difesa Ignazio La Russa auspicando un ripensamento in merito all´ipotesi di chiusura del 5 Nucleo Elicotteri dell´Arma dei Carabinieri all´aeroporto Sanzio di Falconara e assicurando la massima collaborazione della Regione nella ricerca di una soluzione condivisa al problema. Di seguito il testo della missiva: ´Caro Ministro, apprendo con rincrescimento che, nel quadro di una complessiva razionalizzazione della dislocazione degli aeromobili, e` in corso di valutazione l´ipotesi di trasferire i mezzi del 5 Nucleo Elicotteri dell´Arma dei Carabinieri, attualmente di stanza all´Aeroporto Raffaello Sanzio di Falconara Marittima, presso la base di Pratica di Mare. Per le Marche tale trasferimento avrebbe conseguenze assolutamente negative giacche`, data la consueta disponibilita` degli appartenenti all´Arma e le ottime relazioni instauratesi con tutti gli Enti e le istituzioni presenti sul territorio, gli stessi garantiscono, oltre alle operazioni di controllo del territorio, anche una pluralita` di altri servizi che vanno dalla protezione dell´ambiente alla collaborazione con le strutture della protezione civile. La particolare condizione orografica del nostro territorio, la posizione baricentrica della base del 5 Nucleo Elicotteri rispetto alla regione e all´Italia Centrale sono ottimali per assicurare al meglio la tutela della popolazione dato che la distanza da altre basi renderebbe i tempi di intervento non adeguati. Le chiedo di valutare la possibilita` di non procedere alla chiusura del Nucleo anche alla luce del fatto che la nostra regione e` disponibile a fornire ampia collaborazione per trovare una soluzione condivisa al problema´.  
   
   
SICUREZZA STRADALE FVG: INDIRIZZI PER PREVEZIONE INCIDENTI ALCOLCORRELATI  
 
Trieste, 22 novembre 2010 - Ridurre gli episodi di guida in stato di ebbrezza a causa del consumo di alcol e, di conseguenza, diminuire il numero degli incidenti stradali, e quindi quello di morti e feriti, in particolare tra i giovani. E´ questa la finalità delle "Linee d´indirizzo della Regione Friuli Venezia Giulia per la prevenzione degli incidenti stradali alcolcorrelati", che l´assessore alla Salute, integrazione sociosanitaria e politiche sociali, Vladimir Kosic ha illustrato oggi alla Giunta regionale. Le evidenze scientifiche - ha spiegato l´assessore - dimostrano come l´alcolemia sia strettamente correlata, anche a bassi livelli, al verificarsi di incidenti stradali, prima causa di morte nei paesi dell´Unione Europea nella fascia di età compresa fra i 15 e i 24 anni. Tuttavia il rischio che l´assunzione di alcol comporta per la guida tende ancora a essere sottovalutato. Da qui l´esigenza di rafforzare azioni informative e preventive e di adottare misure di controllo efficaci. Da qui l´esigenza di disciplinare, in maniera più organica, attività non esclusivamente sanitarie, disegnando strategie condivise tra i vari attori istituzionali presenti sul campo: Regione, Sanità, Magistratura, Associazioni Datoriali, Polizia, Comuni. Con le nuove Linee di indirizzo si promuove dunque un impegno interistituzionale verso l´applicazione omogenea di buone prassi, con obiettivi che saranno sostenuti da specifiche iniziative di prevenzione, controllo e trattamento. Si punterà in particolare a costruire una cultura della sicurezza stradale, anche sviluppando una maggiore consapevolezza dei rischi e delle conseguenze che la guida in stato di intossicazione alcolica comporta, sotto il profilo della salute, del danno e delle conseguenze giudiziarie. Parallelamente si incrementeranno gli interventi di prevenzione, controllo e repressione.  
   
   
IL PROTOTIPO DEL RAV4 EV DEBUTTA AL SALONE DI LOS ANGELES LO SVILUPPO ATTUALE DI QUESTA VETTURA, GARANTISCE AD OGGI, 160 KM DI AUTONOMIA  
 
 Roma, 22 novembre 2010 - Il prototipo Rav4 Ev, progettato sul telaio del Rav4, il Suv compatto di Toyota, ed equipaggiato con la trasmissione elettrica di Tesla, possiede un’autonomia di circa 160 km in condizioni di guida normali. Tmc e Tesla hanno inoltre pianificato l’accelerazione dei piani di sviluppo di tali trasmissioni, che avviene principalmente in Usa, con l’obiettivo di poter commercializzare il veicolo per il 2012. Nel maggio scorso Tesla e Tmc hanno formalizzato un accordo relativo allo sviluppo congiunto di veicoli e componenti elettrici, oltre che su sistemi di produzione ed engineering. Tesla ha intenzione di acquisire il più possibile le competenze ingegneristiche, costruttive e produttive in possesso di Tmc, mentre il marchio giapponese punta ad apprendere da Tesla la sua tecnologia Ev, ed i suoi processi di sviluppo. Tmc sta lavorando con l’obiettivo di limitare il consumo dei combustibili fossili e ridurre così le emissioni di Co2 attraverso la diffusione di fonti energetiche differenti, quali ad esempio l’elettricità. Risale al 1997 il lancio della Prius, la prima automobile al mondo prodotta in serie equipaggiata con la tecnologia Full Hybrid, le cui vendite a livello mondiale hanno superato i 2 milioni di unità. Oltre a questo, è importante sottolineare come dal 1996 al 2003, Tmc ha venduto nel mondo circa 1.900 unità della prima generazione del Rav4 Ev, il primo veicolo al mondo con batteria al nichel idruro metallo ad essere commercializzato.  
   
   
LIGURIA: PER TPL RECUPERATI 25 MLN IL TAGLIO DEL GOVERNO PER I TRASPORTI PASSA DA 63 A 38 MLN  
 
 Genova, 22 Novembre 2010. "In un momento di pesanti tagli alla spesa pubblica registriamo una nota positiva per il trasporto pubblico locale, abbiamo infatti recuperato 25 milioni di euro nel bilancio regionale in grado di attenuare i tagli prevista della manovra del Governo per i trasporti in Liguria che da 63 scendono a 38 milioni di euro". Mostra una certa soddisfazione l´assessore regionale ai trasporti, Enrico Vesco nel comunicare, nel giorno di approvazione del bilancio e della legge finanziaria regionale, il recupero di risorse molto preziose per il Tpl, soprattutto in una situazione di grande difficoltà per Amt, l´azienda di trasporti genovese e per tutto il trasporto regionale. "A fronte di queste ulteriori risorse individuate dalla Giunta – aggiunge Vesco – organizzeremo nei prossimi giorni una serie di incontri con le Province, gli Enti locali, le organizzazioni sindacali e le associazioni dei consumatori e dei pendolari per definire il quadro del trasporto pubblico in Liguria e trovare soluzioni che facciano stare in piedi il sistema". L´assessore Vesco non si sbilancia sulla quantificazione di eventuali tagli al servizio o su una percentuale di aumento delle tariffe, anche se ammette l’inevitabilità di una manovra tariffaria. "Sui numeri – dice –bisogna portare avanti un percorso concertato con tutti i soggetti". Dice chiaramente che i prossimi obiettivi dell’assessorato ai trasporti sono: la rinegoziazione del contratto di servizio con Trenitalia, in vista del nuovo orario che entrerà in vigore il prossimo 13 dicembre e dovrà già prevedere la riduzione del servizio e il confronto sul trasporto pubblico locale per fare in modo che la manovra abbia un impatto uguale su tutto il territorio regionale.  
   
   
LOGISTICA IN LOMBARDIA: ASSET STRATEGICO PER IL PAESE INTERVENTO ASSESSORE AGLI STATI GENERALI DELL´AUTOTRASPORTO  
 
 Rho-Pero/Mi, 22 novembre 2010 - La logistica come asset strategico del Paese, l´intermodalità come possibilità per gestire al meglio il passaggio delle merci dalla gomma al ferro e viceversa, l´ulteriore sviluppo della rete infrastrutturale e un Tavolo con gli operatori del settore per condividere le strategie future. Sono questi i temi affrontati il 19 novembre dall´assessore regionale alla Infrastrutture e Mobilità Raffaele Cattaneo nel corso del suo intervento agli Stati generali dell´Autotrasporto e della logistica in corso di svolgimento presso il Polo Fieristico di Rho-pero. La Logistica: Asset Strategico - Da una recente ricerca dello Studio Ambrosetti emerge come la logistica sia strategica per la competitività non solo della Lombardia, ma dell´Italia stessa. "Bene - ha detto Cattaneo - questo significa che fino ad oggi noi non l´abbiamo trattata come tale, perché ci siamo invece concentrati maggiormente sul trasporto delle persone. Ma se è vero che sul nostro territorio passano ogni anno oltre 400 milioni di tonnellate di merci, pari a circa il 27% di tutte quelle che transitano in Italia, ciò significa che bisogna iniziare a cambiare le modalità con cui ci interfacciamo con questo settore. E allora non è pensabile una politica per la logistica che non parta da un´adeguata dotazione infrastrutturale". Le Nuove Infrastrutture:- E´ proprio del 18 novembre la notizia che il Cipe ha approvato la realizzazione della tratta ferroviaria ad alta velocità/alta capacità Treviglio - Brescia e il terzo Valico de Giovi sull´asse Av/ac Milano-genova. Per quanto riguarda la Treviglio-brescia sono già disponibili le risorse per il primo lotto (comprensivo anche delle opere di connessione alla Brebemi) e c´è la garanzia della copertura finanziaria per il completamento dei lavori. "Sono opere importanti - ha sottolineato Cattaneo - ma non le sole". Il Cipe ha approvato infatti anche l´Allegato Infrastrutture, in cui sono state inserite opere ferroviarie e stradali come l´interconnessione al tunnel del San Gottardo (Gronda est Seregno-bergamo e quadruplicamento della Milano-chiasso) e le cosiddette ´Tre sorelle´ "infrastrutture stradali su cui da anni stiamo puntando per dare nuovo slancio alla competitività del nostro territorio: Tem, Brebemi e Pedemontana, per le quali stanno procedendo i lavori secondo i rispettivi crono programmi". Le opere di interconnessione al San Gottardo consentiranno di potenziare la capacità di trasporto merci fino a 50 milioni di tonnellate l´anno, con i conseguenti effetti positivi in termini di maggiore sostenibilità ambientale. L´intermodalita´ - Regione Lombardia vuol dare un approccio di sistema al complesso settore dei trasporti e delle merci; un approccio che non si limiti cioè alla mera realizzazione di nuove infrastrutture, ma che miri anche a potenziare/riqualificare quelle esistenti e a sviluppare l´intermodalità, come compiuta integrazione tra le diverse modalità di trasporto. "Abbandonata l´idea di puntare su un grosso centro di interscambio a Lachiarella - ha spiegato Cattaneo - abbiamo scelto di costruire una rete di centri intermodali più piccoli, ma sicuramente più funzionali". Da qui gli investimenti su quello di Segrate, il raddoppio del terminal Upa fra Busto Arsizio e Gallarate, gli investimenti a Mortara, Sacconago, Voghera e di Bergamo/montello. "E´ stato il metodo che ha consentito alla Lombardia di reggere l´incremento di traffico verificatosi nel decennio ed evitare che si riversasse esclusivamente sulle strade". Il Tavolo Della Logistica: "Quanto emerso oggi - ha concluso Cattaneo - ci obbliga a riflettere su come trovare soluzioni adeguate. A questo proposito ho deciso di convocare a breve il primo ´Tavolo della Logistica´ regionale. Una sede strutturata di confronto con gli operatori di questo settore e di quello del trasporto merci per fare il punto sullo stato dell´arte e per raccogliere le proposte degli ´addetti ai lavori´ sulle azioni da intraprendere e sulle possibili misure, tecniche e normative, di sostegno al settore".  
   
   
CONVEGNO LA SICUREZZA DEGLI OPERATORI NEL SETTORE AUTOSTRADALE, NELLE GALLERIE E NEI TUNNEL  
 
Aosta, 22 novembre 2010 - La sicurezza degli operatori nel settore autostradale, nelle gallerie e nei tunnel è il titolo del convegno che si terrà giovedì 25 e venerdì 26 novembre al Pala Noir di Courmayeur. Ad organizzare l’evento sono la Presidenza della Regione e il Comitato regionale di coordinamento in materia di sicurezza e salute sul luogo di lavoro, al fine di mettere a confronto le esperienze italiane in materia. Nel pomeriggio di giovedì, in apertura dei lavori, dopo i saluti del Presidente della Regione Augusto Rollandin e delle autorità comunali e di prefettura di Valle d’Aosta, Vallese e Alta Savoia, interverrà il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli. A seguito della catastrofe occorsa a fine Anni Novanta al Monte Bianco, l’Italia si è dotata di normative necessarie da un lato a prevenire gli incidenti e dall’altro a mantenere un alto livello di sicurezza per gli operatori che lavorano nelle infrastrutture con compiti di manutenzioni per la viabilità e in caso di interventi di emergenza. Data l’elevata presenza di gallerie e trafori sul territorio regionale, inoltre è prioritario per gli addetti al settore porre attenzione all’evolversi delle normative in materia di sicurezza degli utenti e dei lavoratori. L’esecuzione di lavori di manutenzione in galleria, infatti, sarà una delle problematiche affrontate anche nel corso di una simulazione che avverrà all’interno del traforo del Monte bianco nella nottata del 25 novembre. Oltre agli aspetti legislativi il convegno affronterà il tema della formazione degli operatori, sia nelle relazioni sia nella vista alle strutture utilizzate dal corpo valdostano dei vigili del fuoco. Il Comitato regionale di coordinamento in materia di sicurezza e salute sul luogo di lavoro, presieduto da Presidente della Regione coinvolge i diversi operatori del settore presenti sul territorio valdostano, come Geie e Sitrasb, i servizi dell’Usl, quali i servizi di Igiene pubblica, di prevenzione della sicurezza negli ambienti lavoro e di medicina del lavoro, di Igiene sanità pubblica in ambienti lavoro dell’Assessorato regionale della sanità, salute e politiche sociali, oltre ai vigili fuoco, a tutte le parti sociali (dai datori di lavoro ai rappresentanti sindacali), all’Arpa, agli enti quali Inps Inail Ispesl, alla Direzione del lavoro, alle Associazioni impianti fune e alle guide di alta montagna.  
   
   
GALLERIA DEL BRENNERO: INCONTRO DELLAI, DURNWALDER, PLATTER, COX  
 
Trento, 22 novembre 2010 - Si è parlato anche del via libera del Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) al lotto esecutivo per il tunnel del Brennero e per la prima tratta Fortezza Ponte Gardena nell´incontro tra il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai, il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Luis Durnwalder, e il capitano del Tirolo, Guenther Platter con Pat Cox, coordinatore Ue per la Galleria di base del Brennero. Il confronto ha toccato anche il tema della costituzione di una "società di corridoio" per la tratta tra Verona e Monaco. L´irlandese Cox, ex presidente del Parlamento Europeo, è stato scelto dalla Commissione europea nell´aprile di quest´anno come coordinatore per l’Unione Europea, nell´ambito della rete transeuropea di trasporto, del progetto prioritario 1 (Berlino-palermo), responsabile quindi anche per la Galleria di Base del Brennero e delle tratte di accesso. "Non è compito dell´Unione Europea - ha detto Cox durante l´incontro con la stampa - fare riflessioni sulla costituzione o meno di una società. Quello che ci sta a cuore è che le infrastrutture siano realizzate in tempo e secondo le necessità. La scelta italiana apre possibilità interessanti ed è un segnale dell´intenzione dell´Italia di andare avanti con questo progetto. Domani, a Roma, avrò modo di approfondire la questione. Ricordo che si tratta di un progetto che interessa più paesi e che Italia, Austria e Germania hanno firmato una dichiarazione di intenti che sancisce la loro volontà di collaborare. Trattandosi di un´opera per cui sono stati messi a budget anche ingenti fondi europei siamo ansiosi di vedere progressi". Nell´accogliere il coordinatore Ue per la Galleria di base del Brennero, il presidente Dellai ha ribadito la volontà dei territori di essere corresponsabili tanto nella ideazione quanto nella realizzazione di questa importante opera. "Vogliamo - ha detto Dellai - che questo investimento serva a rafforzare ambientalmente e economicamente il territorio e non solo ad attraversarlo".  
   
   
TERZO VALICO: GRANDE OPPORTUNITÀ DI RIATTIVAZIONE ECONOMIA LIGURE. VIGILEREMO SU CANTIERABILITÀ DELL’OPERA  
 
Genova, 22 Novembre 2010. “L’approvazione del primo lotto del terzo valico ferroviario Genova Milano da parte del Cipe è un risultato molto importante che sblocca una situazione dalla valenza fondamentale per il nostro territorio, consentendo, all’interno dello sviluppo dei corridoi europei, un collegamento tra Nord e Sud d’Europa”. Lo ha detto da Roma l’assessore regionale alle Infrastrutture, Raffaella Paita dopo la notizia dell’approvazione dell’opera. “A questo punto – ha continuato Paita – come Regione vigileremo sull’immediata cantierabilità dell’infrastruttura, sulla garanzia che i prossimi lotti siano finanziati e sulla conferma dei tempi previsti per la realizzazione complessiva”. “Sarà infatti molto importante – ha continuato l’assessore regionale alle infrastrutture – che ci sia il più possibile una sincronizzazione con la scadenza prevista per i lavori del Gottardo”. “Come Regione – ha concluso Paita – svolgeremo una funzione di vigilanza e di monitoraggio per garantire i tempi di un’opera che rappresenta un’enorme opportunità per la riattivazione dell’economia ligure”  
   
   
IL PRESIDENTE LIGURE BURLANDO SUL TERZO VALICO  
 
Genova, 22 Novembre 2010 - Il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando ha parlato il 19 novembre dell´approvazione del Terzo valico durante la conferenza stampa di fine Giunta. "Circa il Terzo valico - ha dichiarato - dovrebbero firmare il contratto e iniziare i lavori. Pur trattandosi di un lotto costruttivo la sua approvazione dovrebbe vincolare il governo a investire tra i 600 e i 700 milioni all´anno fino al termine della sua realizzazione. La conseguenza diretta su Genova dell´"operazione Terzo valico" sarà la realizzazione del completo bypass della viabilità dal casello dell’aeroporto fino a Scarpino perché la viabilità di accesso al foro del terzo valico verrà usata per due scopi diversi. Così, sommando anche l´intervento finanziario regionale e quello di Amiu, dal casello autostradale si potrà raggiungere Scarpino, dove il Comune ha scelto di realizzare l´impianto di smaltimento finale dei rifiuti, senza più interferire con la viabilità cittadina".  
   
   
VIA LIBERA DAL CIPE ALLA ROMA-LATINA  
 
Roma, 22 novembre 2010 - Il Cipe ha sbloccato 468 milioni di euro per la costruzione dell´autostrada Roma-latina ed ha approvato il progetto definitivo dell´opera. I restanti 711 milioni, di contributo pubblico, sono inseriti nel piano programmatico per le infrastrutture 2011-2013 del Governo. L´autostrada Roma-latina avrà la priorità, ma l´intervento prevede anche la realizzazione dell´asse autostradale Cisterna-valmontone. “Sono molto soddisfatta, questa è un´opera strategica per la Regione Lazio, un´opera che aspettavamo da tempo, il progetto non solo risolverà un problema di mobilità ma riguarda soprattutto la sicurezza dei cittadini, perché interviene su una delle strade più pericolose d´Italia”, ha dichiarato il presidente della Regione Lazio Renata Polverini nel corso della conferenza stampa convocata a palazzo Chigi alla presenza del Presidente dell´Anas Pietro Ciucci. Il bando per i lavori sarà pubblicato entro la fine del 2010 e l’aggiudicazione avverrà nei primi sei mesi del 2011.  
   
   
PEDAGGI GRA; MARCHI: «GRATIS PER I ROMANI»  
 
Roma, 22 novembre 2010 - «Ho partecipato personalmente al tavolo convocato alcune settimane fa presso il Ministero dell’Economia, alla presenza anche dei vertici dell’Anas, per la questione relativa al pedaggio sul Grande Raccordo Anulare». E´ quanto dichiara l´assessore alle Politiche della Mobilita´ di Roma Capitale, Sergio Marchi. «In quella occasione - spiega l´Assessore - è stata ribadita l’assoluta gratuità, anche in futuro, per i cittadini romani». «Per quanto riguarda i cittadini dell’hinterland - prosegue Marchi - sono a consocenza che è stato aperto un analogo tavolo ministeriale con la Provincia di Roma e la Regione Lazio». «Nell’incontro al quale ho partecipato - continua l’Assessore - si è ragionato sulla possibilità di una forma di abbonamento, ancora da definire nei dettagli tecnici, che consenta anche per i pendolari di avere impatto economico il più basso possibile, compatibilmente con il nuovo modello di gestione». «Anche se la competenza del Gra non è dell’Amministarzione capitolina, ma dell’Anas Spa - conclude Marchi - continueremo ad essere assolutamente vigili nell’interesse dei cittadini».  
   
   
CIPE: VIA A AV/AC TREVIGLIO-BRESCIA  
 
Milano, 22 novembre  2010  -  Via libera dal Cipe alla realizzazione, per lotti costruttivi, della tratta ferroviaria ad alta velocità/alta capacità Treviglio - Brescia. Lo comunica l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia Raffaele Cattaneo, esprimendo la propria soddisfazione al termine della riunione che si è tenuta il 18 novembre a Roma. Il primo lotto è già stato interamente finanziato con 1,131 miliardi di euro e può dunque partire mentre, per quanto riguarda il secondo, il Governo si è impegnato a garantirne il finanziamento con 919 milioni di euro mano a mano che si renderanno necessarie le risorse, senza quindi interrompere i lavori che si concluderanno nel 2015. "Pur in un momento di crisi delle risorse pubbliche, grazie alla collaborazione con il Governo - ha sottolineato l´assessore - stiamo raccogliendo il frutto del lavoro fatto in questi anni, sia per il trasporto su ferro che su gomma, che ci consentirà di avviare la realizzazione di opere prioritarie per la Lombardia". All´interno del primo lotto sono compresi i finanziamenti per quelle opere che servono a favorire l´inserimento della nuova infrastruttura sul territorio: tutti i progetti riferiti alla viabilità collaterale, quella che deve essere realizzata da Rfi come anche quella che deve essere realizzata dalle Province di Bergamo e Brescia; le opere connesse con Brebemi e le risorse per gli espropri, in modo da dare, su questo tema, garanzie ai proprietari del rispetto degli accordi presi. Nella seduta odierna è stato approvato anche l´allegato infrastrutture, che comprende alcune opere che interessano la Lombardia e che sono state inserite nella tabella delle priorità. Tra queste, oltre alle cosiddette "tre sorelle" (Tem, Brebemi e Pedemontana), il quadruplicamento della Linea ferroviaria Milano-chiasso; la gronda ferroviaria Seregno-bergamo; la quinta corsia della A8, da Milano nord all´imbocco A9, e interventi per il Sistema idroviario Padano Veneto. Nella stessa seduta il Cipe ha approvato anche la Convenzione fra Anas e Autostrada Brescia-padova spa, con prescrizione di portare a tre corsie la strada di collegamento tra il raccordo Ospitaletto-montichiari e la tangenziale sud di Brescia.  
   
   
MILANO, M4 LINATE–LORETEGGIO: VIA LIBERA ALLA NUOVA LINEA METROPOLITANA  
 
Milano, 22 novembre 2010 - La Giunta, ha approvato il 19 novembre la quota di fondi spettante al Comune di Milano - pari a circa 400 milioni di euro - per finanziare l’intero tragitto della nuova linea metropolitana 4, da Linate fino a Lorenteggio. “Ancora una volta confermiamo gli impegni presi con i cittadini milanesi”, dichiara l’assessore al Bilancio Giacomo Beretta. “Si tratta di un’infrastruttura fortemente voluta da questa Amministrazione e per la quale l’investimento complessivo ammonta a 1.699 milioni di euro, di cui 786 milioni stanziati dallo Stato, 400 milioni dal Comune e 513 milioni dai privati”. “Grazie alla realizzazione della nuova linea metropolitana M4, avremo importanti e molteplici benefici sociali”, prosegue Beretta che specifica: “Quest’opera darà lavoro a più più di 80 mila persone e creerà 6 mila nuovi posti, mentre vi saranno 14 milioni di spostamenti con mezzi privati in meno all’anno. In sintesi – conclude l’Assessore Beretta – più posti di lavoro, meno auto, quindi meno traffico e meno smog, più trasporto pubblico e quindi un aumento significativo della qualità della vita di tutti i cittadini milanesi”. “Questo provvedimento – ha spiegato l’assessore alle Infrastrutture e Lavori Pubblici Bruno Simini – mette la parola fine ai dubbi di chi pensava avremmo realizzato solo un pezzo di questa grande infrastruttura. Il finanziamento di tutta la linea, da Linate a Lorenteggio, è, infatti, la garanzia che i lavori verranno eseguiti per intero”. “La realizzazione della M4 e della M5 cambieranno definitivamente lo stile di vita dei cittadini. I 170 milioni di persone che oggi si spostano anche su mezzo privato – conclude Simini - avranno, infatti, un’alternativa straordinaria”. Linea M4 Lorenteggio – Linate Con la nuova linea metropolitana M4 il Comune prosegue nei grandi investimenti infrastrutturali per la mobilità sostenibile in previsione dell’Expo. L’opera, qualificata come infrastruttura strategica di preminente interesse nazionale, risulta inserita tra le opere infrastrutturali “connesse” alla realizzazione di Expo 2015. L’opera garantirà una nuova connessione diretta tra la zona ovest di Milano (Lorenteggio-foppa), il centro (Sforza Policlinico-san Babila) e la zona est della città collegandosi poi all’aeroporto di Linate. Il progetto, che originariamente nasce diviso in due tratte (Linate – Sforza Policlinico e Sforza Policlinico – Lorenteggio), è stato oggi unificato in un’unica tratta per garantirne la realizzazione in tempi più brevi. La nuova linea si sviluppa in sotterraneo quasi completamente all’interno del Comune di Milano; il tratto terminale lungo viale Forlanini interessa i Comuni di Peschiera Borromeo e Segrate. Dal punto di vista tecnologico, la linea M4 è una metropolitana leggera sotterranea ad automatismo integrale (driverless), tali da consentire, rispetto a un sistema di metropolitana classica, significative economie di costruzione e di esercizio. La linea metropolitana 4 da Linate a Lorenteggio si estenderà complessivamente per 15 km con 21 fermate e sarà in grado di trasportare un circa 86 milioni di passeggeri l’anno. Secondo stime commissionate da Metropolitana Milanese: Tratta Lorenteggio - Linate
Domanda massima nell’ora di punta 14.000 pass/h
Riduzione traffico - 14 milioni di spostamenti auto annui
riduzione inquinamento - 2,1 % Co 2
- 1,2 % No x
- 1,5 % Pm 10
riduzione incidentalità - 240 incidenti annui
riduzione consumo energetico - 7920 t equivalenti di petrolio/anno
Le fermate previste sono le seguenti: 1. Aereoporto Linate; 2. Quartiere Forlanini; 3. Stazione passante Forlanini; 4. Argonne; 5. Susa; 6. Dateo; 7. Tricolore; 8. Visconti di Modrone (San Babila); 9. Sforza Policlinico; 10. Santa Sofia; 11. Vetra; 12. De Amicis; 13. S. Ambrogio; 14. Parco Solari; 15. Foppa; 16. Washington Bolivar; 17. Tolstoj; 18. Frattini; 19. Gelsomini; 20. Segneri; 21. S. Cristoforo Fs. Interscambi fondamentali: S. Cristoforo con la linea ferroviaria Milano-mortara e con le linee che transitano nel passante ferroviario; S. Ambrogio con la linea M2; Crocetta con la linea M3; S. Babila con la linea M1; Dateo col Passante Ferroviario; Forlanini Fs con la cintura ferroviaria est e con le linee del passante. Per la realizzazione e gestione dell’opera è prevista la costituzione di una Società mista pubblico-privata a maggioranza pubblica (2/3 pubblica e 1/3 privata). Il Comune di Milano ha indetto una gara (attualmente in corso) per la realizzazione della linea M4 con una forma di Partenariato Pubblico-privato, che da un lato prevede l’apporto di capitali privati, dall’altro consente, tramite la costituzione di una Società mista Comune/privati, un maggior controllo pubblico sull’operazione, sia in fase di costruzione, sia nel successivo periodo di gestione della linea. Il 4 maggio scorso è stata inviata la lettera d’invito ai concorrenti e l’aggiudicazione della gara è prevista a breve. Si ipotizza di poter dare avvio ai lavori nel primo trimestre del 2011 e, al fine di ottimizzare la tempistica di realizzazione, si partirà contemporaneamente sia da S. Cristoforo che da Linate. Dal punto di vista finanziario: Il quadro economico dell’intera Linea M4 Lorenteggio–linate prevede un costo complessivo pari a € 1.698.709.532,00 (€ 788.665.350,00 per la I tratta - “Lorenteggio-sforza Policlinico” ed € 910.044.182,00 per la seconda tratta – “Sforza Policlinico-linate”). Per quanto riguarda i finanziamenti è prevista la seguente ripartizione: costo dell’opera: € 1.698.709.532,00 di cui: 46,27% € 786.026.509,00 Ministero Legge Obiettivo L. 222/07 e 296/06 di cui € 9.900.000,00 già finanziati; 30,17% € 512.558.605,00 Privati; 23,56% € 400.124.418,00 Comune di Milano.
 
   
   
PROGETTO METROPOLITANA ADRIATICA VENEZIA-TRIESTE-GORIZIA-CAPODISTRIA  
 
Trieste, 22 novembre 2010 - "Adria_a", progetto dell´Unione europea che ha disposizione 3,5 milioni di euro, significa "Accessibilità e sviluppo per il ri-lancio dell´area dell´Adriatico interno" ma di fatto, come osserva l´assessore regionale alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi, vuole analizzare la fattibilità di una linea di metropolitana leggera a servizio di un´area che va da Capodistria a Gorizia e Trieste e, in prospettiva, anche gli aeroporti di Ronchi dei Legionari e Venezia. E lunedì prossimo 22 novembre, ore 9.00, "Europalace" di Monfalcone, a Monfalcone si svolgerà il primo incontro ufficiale dedicato ad "Adria_a", con la costituzione del Forum delle città transfrontaliere coinvolte e l´insediamento del comitato direttivo (lo steering committee) del progetto comunitario. Nel corso dei lavori, aperti dal sindaco di Monfalcone Gianfranco Pizzolitto, interverranno accanto all´assessore Riccardi, i rappresentanti dei ministeri italiani e sloveni dei Trasporti e dell´Ambiente, della Ue, degli Aeroporti di Ronchi e Venezia. Partner per questo progetto di "metropolitana adriatica" sono tra gli altri le Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto, l´Iniziativa Centro Europea (Ince), i porti di Trieste e Capodistria, gli aeroporti di Ronchi, Venezia e Lubiana, la Provincia di Trieste, numerosi Comuni italiani e sloveni (Trieste, Gorizia, Monfalcone, Venezia, Capodistria, Nova Gorica, Divaccia, Sesana e Sempeter-vrtojba), gli atenei di Trieste, Ferrara, Lubiana e Venice International University, l´Ezit ed Informest.  
   
   
BOLZANO, ROLA IN CRESCITA: BUONA SOLUZIONE PER LE PICCOLE AZIENDE  
 
Bolzano, 22 novembre 2010 - Nel 2010 tramite la Rola, l´autostrada viaggiante sulla ferrovia fra Trento e Wörgl sono stati trasportate 2,5 milioni di tonnellate di merci. Un dato molto soddisfacente come hanno sottolineato Thomas Widmann con il collega trentino Alberto Pacher, che ieri, 17 novembre, a Trento hanno presentato l´ampliamento del servizio. Dal 12 dicembre 2010 ai treni viaggianti se ne aggiungeranno altre 6 coppie al giorno. Il potenziamento del servizio Rola consentirà di aumentare del 75 per cento la capacità di trasporto merci su rotaia che, come sottolinea l´assessore provinciale alla mobilità Thomas Widmann, costituisce un obiettivo prioritario. Il servizio Rola cotitusice unopportunità per le piccole aziende regionali dal momento che durante i tempi di trasporto gli autisti possono rispettare i tempi di riposo obbligatori; inoltre, il trasporto merci avviene in modo vantaggioso dal punto di vista economico e logistico e rapido, fattori che incrementano la compettitività delle aziende locali. La Rola comporta anche dei fattori rilevanti per quanto attiene la tutela dell´ambiente dal momento che cotribuisce a ridurre il traffico su strada, l´inquinamento acustico ed atmosferico. Nelle intenzioni per il futuro vi è il potenziamento del trasporto merci tradizionale su rotaia e di quello intermodale senza accompagnamento, dove la merce viene trasportata in container, con l´obiettivo di trasferire il più possibile il trasporto merci dalla strada su rotaia.  
   
   
FERROVIE, REGIONE SICILIA: "SVILUPPO TRASPORTI PER RILANCIARE ECONOMIA"  
 
Palermo, 23 novembre 2010 - "La Regione siciliana intende puntare sul trasporto ferroviario ed in particolare all´alternativa modale, almeno sulle direttrici delle dorsali Messina-catania-palermo, toccando lungo il tragitto Enna e Caltanissetta, sulla dorsale Catania-siracusa e sulla direttrice Palermo-agrigento con prosecuzione fino a Porto Empedocle e sul raddoppio della Messina-palermo almeno fino a Castelbuono". Lo ha detto l´assessore regionale alle Infrastrutture e la Mobilita´, Pier Carmelo Russo, intervenendo insieme al collega di giunta Marco Venturi, assessore alle Attivita´ Produttive, alla tavola rotonda organizzata a Palermo della Fit Cisl Sicilia. Al dibattito ha partecipato anche il ministro per i rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto. "Occorre ammodernare il materiale rotabile - ha aggiunto Russo - e fare precise scelte di campo per rendere comodamente fruibile il treno in Sicilia e verso il continente. Siamo disposti a sederci al tavolo fra stato, regione e ferrovie proposto dal sindacato, sul quale ha concordato il ministro Fitto, ed affrontare senza pregiudizi tutti gli argomenti in campo". "Dobbiamo avere il coraggio - ha aggiunto l´assessore alle Attivita´ produttive Marco Venturi - di concentrare le risorse disponibili, siano esse residue e liberate da agenda 2000 o del nuovo programma 2007-2013 o provenienti dai Fas, su 4 obiettivi strategici: strade, ferrovie, portualita´ e distribuzione idrica. Solo attraverso un serio intervento di infrastrutturazione potremo rilanciare anche le attivita´ produttive in Sicilia".