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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 11 Gennaio 2011
DIRITTO DI CRONACA E GRANDI EVENTI: L’AGCOM DETTA MODALITÀ E LIMITI  
 
Roma, 11 gennaio 2011 - È stato pubblicato nella Gu n. 4 del 7 gennaio 2011 il Regolamento concernente la trasmissione di brevi estratti di cronaca di eventi di grande interesse pubblico, in considerazione: 1) della direttiva sui servizi di media audiovisivi 2010/13/Ue del Parlamento europeo e del Consiglio europeo del 10 marzo 2010; 2) del fatto che il Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici ha inteso codificare l´avvenuto bilanciamento fra il diritto allo sfruttamento economico delle opere dell´ingegno e il diritto all´informazione nell´ambito dei servizi di media audiovisivi, consentendo ai fornitori di servizi di media l´esercizio del diritto di cronaca,all´interno dei programmi d´informazione; 3) della necessità di prevedere che il diritto di utilizzare brevi estratti sia garantito a condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie, nonché della consultazione pubblica sullo schema di regolamento e dei contributi pervenuti in sede di consultazione e delle osservazioni dell´Autorità. In particolare, il Regolamento disciplina le modalità di esercizio audiovisivo di brevi estratti di cronaca di eventi di grande interesse pubblico trasmessi in esclusiva, anche se non integralmente o su una sola piattaforma ed indipendentemente dall´eventuale codifica del segnale, da una emittente televisiva, anche analogica, soggetta al Testo unico. Si considerano (ai sensi dell´art. 32-quater del Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici) trasmissione di grande interesse pubblico, per esempio: le giornate di gara delle Olimpiadi estive ed invernali; la finale e tutte le partite interessanti la squadra nazionale italiana nel campionato del mondo e nel campionato europeo di calcio, e tutte le partite della nazionale italiana di calcio in competizioni ufficiali; la finale e le semifinali della Champions League e della Europa League; le tappe del Giro d´Italia; i Gran Premi automobilistici di Formula 1 e motociclistici di Moto Gp; le finali e tutte le partite che coinvolgono la squadra nazionale italiana nei campionati mondiali di pallacanestro, pallanuoto, pallavolo e rugby; le finali e tutte le partite che coinvolgono atleti italiani o la squadra nazionale italiana dei tornei «Australian open», «Roland Garros», «Wimbledon» e «Us Open», degli Internazionali d´Italia di tennis e della Coppa Davis; il campionato mondiale di ciclismo su strada; le regate di vela dell´Americas Cup; le singole manifestazioni di carattere culturale, artistico, religioso o di grande interesse pubblico. L`utilizzo delle immagini dell`evento per i brevi estratti di cronaca è consentito, nel limite della durata complessivamente non superiore ai tre minuti per ciascun evento, esclusivamente nell`ambito dei notiziari, anche in edizioni successive, a partire da un`ora dalla conclusione dell’evento fino a 48 ore dalla conclusione dello stesso. Per gli eventi di durata particolarmente ridotta, i brevi estratti devono avere una durata proporzionata e comunque non superiore al 3% della durata dell`evento. Il regolamento entra in vigore il quindicesimo giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. L´autorità provvede alla verifica del rispetto del presente regolamento, anche sulla base delle comunicazioni che di volta in volta invieranno i soggetti interessati.  
   
   
TV DIGITALE: ROMANI ATTIVA UFFICI SU VICENDA DAHLIA TV  
 
Roma, 11 gennaio 2011 - Su disposizione del ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani, gli uffici del dicastero di via Veneto hanno preso contatto con i vertici dell’emittente Dahlia Tv per un primo esame delle difficoltà in atto e per verificare col management dell’azienda le intenzioni degli azionisti. Nell’ambito delle proprie competenze e della sua ordinaria azione di promozione e tutela del tessuto produttivo, il Ministro farà quanto è nei suoi poteri per salvaguardare la permanenza di una realtà imprenditoriale - basata tra l’altro su investimenti a maggioranza stranieri - nel giovane mercato della tv digitale. Il ministero è fortemente impegnato a concludere la transizione alla tv digitale – che già oggi coinvolge in maniera definitiva il 70% dei cittadini italiani - proprio per garantire all’utenza un ampliamento dell’offerta in chiaro e a pagamento, anche con la crescita e l’ingresso di nuovi operatori in grado di incrementare la concorrenza sul mercato.  
   
   
DAHLIA TV: TELECOM ITALIA MEDIA DELIBERATO LA NOMINA DI UN LIQUIDATORE  
 
Roma, 11 gennaio 2011 - Telecom Italia Media S.p.a. Comunica che ieri l’assemblea di Dahlia Tv ha preso atto che è intervenuta una causa di scioglimento della Società ed ha conseguentemente deliberato la nomina di un liquidatore con il compito di elaborare a breve un piano di liquidazione. Gli effetti economico-patrimoniali su Ti Media di tale situazione potranno essere determinati con esattezza solo all’esito della presentazione di tale piano. Tuttavia le valutazioni fin qui effettuate fanno comunque prevedere che l’Ebitda dell’intero esercizio 2010 di Ti Media rimanga sostanzialmente sul livello di quello consuntivato al 30/09/2010. Gli effetti suddetti saranno inseriti nella proposta di Bilancio al 31/12/2010 che sarà approvata dal Consiglio di Amministrazione entro il prossimo mese di febbraio.  
   
   
DAHLIA TV, FILMMASTER GROUP, DAL 1 GENNAIO2011 È RIENTRATA IN POSSESSO DEL MARCHIO FILMMASTER TELEVISION  
 
Milano, 11 gennaio 2011 - A seguito degli ultimi avvenimenti sulla questione Dahlia Tv, Filmmaster Group tiene a precisare che il marchio Filmmaster Television dato in uso alla Made Srl, la società che gestisce la produzione dei canali Dahlia Tv, è scaduto il 31 dicembre 2010 e che la concessione non è stata rinnovata. Filmmaster Group, dal 1 gennaio 2011 è rientrata in possesso del marchio mentre rimane socia al 30% della Made Srl il cui socio di maggioranza e Amministratore Unico è il dott. Filippo Chiusano.  
   
   
RAI, CANONE A QUOTA 110,50 EURO PER ADEGUAMENTO INFLAZIONE PROGRAMMATA  
 
Roma, 11 gennaio 2010 - Il ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani ha firmato il 22 dicembre scorso il decreto in cui viene determinato l´ importo per il 2011 del canone di abbonamento Rai. Come per la precedente annualita´, l´ importo e´ stato adeguato di 1,50 euro, tenendo conto, ai sensi di legge, dell´ inflazione programmata. Per il 2011 il canone e´ stato quindi determinato in 110,50 euro rispetto ai 109 euro previsti per il 2010.  
   
   
FATTURATI DELL’OSSERVATORIO FCP-ASSORADIO DEL PERIODO GENNAIO-NOVEMBRE 2010 RAFFRONTATI AL PERIODO GENNAIO-NOVEMBRE 2009  
 
Milano, 11 gennaio 2011 - L´osservatorio Fcp-assoradio ha raccolto i dati relativi al fatturato pubblicitario del periodo gennaio-novembre 2010. Il raffronto fra gennaio-novembre 2010 e gennaio-novembre 2009 evidenzia un trend positivo pari al +9% con un fatturato di Euro 367.746.000. I valori di fatturato suddetti sono nettissimi (al netto anche dello sconto d´agenzia).  
   
   
MANZONI (GRUPPO ESPRESSO) CONCESSIONARIA DE “IL SECOLO XIX”  
 
Milano, 11 gennaio 2011 - La Manzoni, concessionaria pubblicitaria di Gruppo Espresso, dal primo aprile 2011 gestirà in esclusiva la raccolta della pubblicità Nazionale per la testata "Il Secolo Xix”. “Il Secolo Xix”, quotidiano storico ligure fondato nel 1886, diffonde in Italia circa 90.000 copie con circa 600.000 lettori al giorno. Grazie a questo accordo, il portafoglio concessioni della Manzoni raggiunge la leadership in Liguria. La Manzoni ha un´offerta commerciale complessiva, compreso "Il Secolo Xix", di 32 quotidiani, con circa 1,4 milioni di copie diffuse giornalmente (40% del totale diffusione di quotidiani d´informazione in Italia) e con circa 9 milioni di lettori giornalieri (46% del totale lettori di quotidiani d´informazione in Italia).  
   
   
ARCIPELAGO - FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CORTOMETRAGGI E NUOVE IMMAGINI, EDIZIONE 2011: ISCRIZIONI AL VIA  
 
 Roma, 11 gennaio 2011 - Sono aperte le iscrizioni per partecipare alla Diciannovesima Edizione di Arcipelago - Festival Internazionale di Cortometraggi e Nuove Immagini, che avrà luogo a Roma dal 17 al 23 Giugno 2011. Realizzata da Stefano Martina, Fabio Bo, Massimo Forleo, Giuliana La Volpe e Alberto M. Castagna, Arcipelago è la manifestazione dedicata ai nuovi formati e alle nuove tendenze del cinema indipendente più seguita di questi anni, e conta al suo attivo la scoperta di talenti ormai ben noti come Edoardo Winspeare, Pappi Corsicato, Roberta Torre, Eugenio Cappuccio, Alessandro Piva, Paolo Genovese e Luca Miniero e - più di recente - Claudio Noce. L´edizione 2011 prevede le seguenti sezioni competitive: - The Short Planet - Concorso internazionale cortometraggi e nuove immagini. È l´erede delle storiche sezioni Onde Corte e eMovie, di cui rappresenta una sintesi più aggiornata ai tempi e ad un panorama audiovisivo che ha ormai pienamente accolto il digitale tra i suoi linguaggi. Il concorso prevede un limite di durata di 30 minuti. Sono ammessi lavori in video o in pellicola, sia di fiction che documentari, d´animazione, sperimentali o videoclip, compresi i film realizzati con le più aggiornate tecnologie digitali, per i quali è previsto un premio specifico. - Corto.web 10.0 - Concorso internazionale online. Riservato ai cortometraggi italiani e stranieri espressamente realizzati per Internet, o comunque compatibili con la diffusione in Rete. Il concorso avrà luogo esclusivamente online, e riguarderà lavori non più lunghi di 15 minuti, senza esclusione di generi o formati, incluse le web series e le esperienze interattive. - Con/corto - Concorso nazionale cortometraggi. Possono partecipare lavori inediti fino a 30 minuti di durata, in video o pellicola, sia di fiction che documentari, d´animazione, sperimentali o videoclip. - Extra Large - Concorso nazionale documentari. Selezione competitiva riservata ai documentari italiani di durata superiore a 30 minuti e inferiore a 60, sia in pellicola che in video. Come di consueto, nella sezione Itinerari verrà invece proposta una panoramica della produzione breve italiana apparsa nei festival dell´ultimo anno. I Dvd per la pre-selezione vanno inviati entro il 18 Febbraio 2011 (farà fede il timbro postale) ad uno dei seguenti indirizzi, dove dovranno pervenire comunque non oltre il 26 Febbraio 2011: Posta ordinaria: Festival Arcipelago c/o 3E-medi@ C.p. 18/348 00164 Roma Bravetta Rm. Postacelere o corriere (solo dopo il 17 Gennaio): Festival Arcipelago c/o 3E-medi@ Viale dei Colli Portuensi 312 00151 Roma Rm. Le iscrizioni vanno effettuate esclusivamente compilando il modulo d´iscrizione online direttamente dal sito Web del Festival ( www.Arcipelagofilmfestival.org/ ), da dove è scaricabile come sempre il Regolamento in formato Doc e Pdf. Il Regolamento può essere inoltre richiesto anche per e-mail.  
   
   
"CONCORSO ACCADEMIA APULIA ART AWARD SCOPRE NUOVI TALENTI IN ITALIA E NEL REGNO UNITO"  
 
Bari, 11 gennaio 2011 - Il premio fotografico, Genius Loci, lo Spirito del Luogo e le Diversità Culturali, è stato istituito nel dicembre 2008 per sottolineare l’importanza delle diversità culturali in un mondo in rapido cambiamento. Il Premio, diretto ad artisti provenienti da ogni comunità, è un invito a “riflettere” sul patrimonio e sui costumi locali, e come questi, a loro volta, si trasmettono al milieu della società. Nella edizione 2010 i candidati sono stati incoraggiati a considerare come la propria identità culturale interagisce con quella di altre comunità. Più di 300 partecipanti, di varie nazionalità, hanno partecipato al concorso. Due eminenti giurie, una con sede a Londra, l´altra a Bari, hanno individuato 3 finalisti: Alex Boyd - 26 anni, ha presentato una vista mozzafiato sull’incontaminato paesaggio scozzese.. Tutte le immagini sono caratterizzate dalla presenza di un soggetto anonimo con le spalle rivolte all´obiettivo al fine di rappresentare il rapporto umano con la natura, in questo caso scozzese. Stefano Morelli 31 anni, ha elaborato un saggio fotografico incentrato sulla vita dei Rom ai margini della società in Bregu I Lumit, un campo alla periferia di Tirana, in Albania. Le sue fotografie mettono alla luce la difficile condizione dei Rom e il tentativo di mantenere viva la propria identità pur essendo invisibili agli occhi della società. Matteo Sandrini - 25 anni, in diversi giorni e sempre alla stessa ora, si è posizionato su una strada del quartiere ‘Carmine’ di Brescia fotografando le persone al loro passaggio. Al di là delle singole inquadrature, ha creato un’immagine composita con persone dal background multietnico allineate una accanto all´altra, come in un collage di integrazione sociale. Le opere dei 3 finalisti saranno esposte in una mostra collettiva che si terrà presso il prestigioso Royal Horseguards, Londra, l’11/02/2011, alla cui cerimonia di inaugurazione interverranno rappresentanti culturali della Gran Bretagna e dell’Italia, e la madrina dell’Accademia, Nancy Dell´olio. Durante la cerimonia sarà presentato il vincitore al quale verrà consegnato il premio di £ 1,000. L´accademia Apulia, fondata nell´ottobre 2008, è una organizzazione non-profit con sede a Londra tesa a favorire uno scambio culturale e professionale tra il Regno Unito e l’Italia. L´accademia comprende professionisti internazionali di spicco (Gianrico Carofiglio, Simonetta Agnello Hornby, Nancy Dell’olio, Johnny Shand Kydd), che offrono l´organizzazione di una forte rete di sostegno. L´organizzazione si impegna a coltivare un dialogo artistico internazionale. Questo si riflette nel premio Accademia Apulia Art Award 2010. Il Premio ha ricevuto il patrocinio del British Council, l´Istituto Italiano di Cultura, il Consolato Generale Britannico in Milano e la Regione Puglia. Giuria - Jennifer Faure Francis (Royal Academy of Arts), Gareth Harris (the Art Newspaper) John Ingledew (University of Gloucestershire), Christopher Sims (Christopher Sims Photography), Lia De Venere (Accademia di Belle Arti, Bari), Gianluca Longo (Es Magazine), Gabriele Torsello (Propugliaphoto), Michele Traversa (Lsd Magazine) www.Accademiapulia.org/    
   
   
CONVEGNO DI UNA MONTAGNA DI LIBRI, A CORTINA INTELLETTUALI A CONFRONTO: ESISTE ANCORA LA CULTURA IN ITALIA? LE TESI DI ZACCARIA, SLEPOJ, BARBARESCHI, DE MICHELIS, ZANONATO, CAMON, DURANTE, ARSLAN, ROSSIGNOLI, NASH-MARSHALL  
 
Cortina D’ampezzo 10 gennaio 2011 - «Da Cortina a Pompei. Esiste ancora la cultura in Italia?» Una domanda che Una Montagna Di Libri, la rassegna di incontri con l’Autore di Cortina d’Ampezzo, ha rivolto a un parterre d’eccezione, che si è dato appuntamento nella Regina delle Dolomiti, nella grande sala “Alexander Girardi Hall”. Sono intervenuti Vera Slepoj, Presidente onorario di Una Montagna di Libri, Giuseppe Zaccaria, Rettore dell’Università di Padova, Cesare De Michelis, Presidente di Marsilio, l’attore Luca Barbareschi, gli scrittori Ferdinando Camon e Antonia Arslan, e ancora Ennio Rossignoli, storico animatore degli incontri letterari ampezzani, e Siobhan Nash-marshall, del Manhattanville College. A moderare l’incontro, introdotto dal responsabile della rassegna Francesco Chiamulera, è stato Francesco Durante, del Corriere del Mezzogiorno. Da più parti è emersa, durante il convegno, la clamorosa denuncia dell’abbandono dell’immagine della cultura italiana all’estero: se da un lato demagogicamente si propone la cultura italiana come punto di riferimento per l’immagine dell’Italia – arte, moda, gastronomia, ambiente – parallelamente scrittori e intellettuali vengono spesso maltrattati e abbandonati, determinando casi che si configurano come vere e proprie umiliazioni. In particolare, l’intervento dello scrittore Ferdinando Camon ha colpito fortemente il pubblico in sala, ricevendo applausi convinti. «Sappiamo», ha detto Camon, «che se siamo qui è perché ci sono stati tagli di Tremonti alla cultura, che sono avvenuti i crolli a Pompei, sito per il quale non ci sono mai soldi, che ci sono tagli ai finanziamenti al mondo del cinema e dello spettacolo. Ma i tagli per i libri e l’editoria ci sono sempre stati. I libri non hanno mai goduto di alcun appoggio nella circolazione. Siamo un Paese che ha un’estesa e fitta rete di Istituti Italiani di Cultura all’estero, i quali però non hanno il becco di un quattrino. In Argentina, ad esempio, ho visto folle enormi che correvano per venire ad ascoltare uno scrittore italiano. Ho visto scuole commosse per gli scrittori italiani, con la cerimonia dell’alzabandiera, e tutti con la mano sul cuore quando si sentiva l’inno. Non sarebbe doveroso per l’Italia mantenere rapporti più frequenti con gli Istituti di Cultura? Il problema è che non c’è un euro». «In Ungheria», ha proseguito Camon, «ho fatto un giro delle università. A Pécs ho parlato in mezzo a folle di studenti, ma il direttore ogni sera mi dava una mancetta per la cena, come fa il buon padre con i figlioletti della scuola media, e mi segnalava il ristorantino vicino dove cenare, quello che costava poco. Ancora: a Parigi ho presentato Primo Levi tradotto da Gallimard, era stata organizzata una grande festa alla presenza di giornalisti di Le Monde, del Nouvel Observateur e dei principali giornali francesi. Sennonché, quando la mattina dopo sto per partire per fare rientro in Italia, l’Istituto di Cultura mi telefona in albergo: “le risulta che sia stato pagato l’albergo?”. “No”, rispondo. Il pomeriggio chiedo al direttore dell’albergo: “siete stati pagati?” “No, monsieur”. La cosa è andata avanti diverse ore. E’ finita che, alla sera, il conto ho dovuto pagarlo io». Continua lo scrittore padovano: «i libri italiani vengono sistematicamente rubati dagli studenti stranieri. Ad esempio, a Stoccolma mancavano molti libri nella biblioteca dell’Istituto di Cultura, che erano stati sottratti. Sarebbe buona cosa che i libri venissero mandati con regolarità ai principali Istituti di Cultura, e poi distribuiti. Il problema è che gli Istituti dipendono dal Ministero degli Esteri, mentre dovrebbero dipendere dal Ministero della Cultura e quindi da persone competenti». Concorda con le tesi di Camon anche la scrittrice Antonia Arslan, che ha riferito delle difficili condizioni in cui versano i nostri Istituti di cultura all’estero, specialmente negli Stati Uniti. D´accordo anche Siobhan Nash-marshall, docente al Manhattanville College, secondo la quale «l’Italia tende troppo ad autodenigrarsi, nonostante le importanti risorse culturali, artistiche, di design che possiede e che il mondo le riconosce. Dovrebbe imparare a volersi più bene». Secondo Vera Slepoj, Presidente Onorario di Una Montagna di Libri, «l’Italia non è amata da chi la deve rappresentare all’estero, e chi gestisce gli Istituti Italiani di Cultura spesso sono figure sconosciute, di cui non si conosce la competenza e i motivi per cui ricoprono tali incarichi. La cultura italiana all’estero si regge solo sull’amore che gli scrittori e gli intellettuali hanno per il proprio Paese. Ancora una volta è il lavoro individuale a supplire alle mancanze dello Stato, che è assente». «Ci troviamo in un periodo di crisi», riflette il Rettore dell’Università di Padova, Giuseppe Zaccaria. «Ma la scelta di fronte alla quale siamo posti è se continuare a galleggiare colmando buchi di bilancio che affondano le loro radici nel passato, oppure fare un investimento coraggioso sul futuro, per porre le premesse di un nuovo sviluppo del nostro Paese. E’ ormai da anni che si è preferito riversare ingenti risorse economiche su canali clientelari e improduttivi piuttosto che su investimenti nel patrimonio culturale artistico e monumentale del nostro Paese. Anche nel settore dell’università la insensata politica di tagli lineari che ha contraddistinto questi ultimi anni – senza una vera volontà di investire nel settore della ricerca, dell’innovazione e della conoscenza – ci mette in una situazione nella quale è difficile competere. Nonostante tutto questo, sono convinto – per rispondere alla domanda del dibattito, “Esiste ancora la cultura in Italia?” – che in Italia la cultura ci sia ancora, che ci siano molte eccellenze, che ci siano ancora ricercatori di grande competitività. Da questo punto di vista, lo sport demagogico di sparare sui “baroni” non porta da nessuna parte». Si toglie qualche sassolino dalla scarpa l’attore e parlamentare Luca Barbareschi: «la cultura italiana deve liberarsi dal solito circuito ideologico che decide che cosa vale la pena di essere promosso e che cosa no. Nessuno ha impedito ad alcuni registi italiani di venire diffusi su determinati circuiti secondo un criterio di conformismo ideologico. Tanto per fare un nome: Paolo Virzì, perché è di sinistra. E la stessa cosa vale per la lirica, che è stata gestita spesso da autentici farabutti. O per il teatro, dove abbiamo attrici come Mariangela Melato che a fronte di compensi di tutto rispetto poi ha il coraggio di inscenare proteste contro i tagli. La cultura ha bisogno innanzitutto di regole. E’ stata una fortuna che Inghilterra abbia avuto Margaret Thatcher, che ha azzerato drasticamente i contributi per il mondo dello spettacolo, obbligandolo così a riorganizzarsi radicalmente». Secondo il Presidente di Marsilio Cesare De Michelis «bisogna ridurre l’invadenza dello Stato nella gestione delle cose culturali. L’italia non ha risolto un equivoco: lo Stato ha il dovere della tutela del patrimonio culturale, non della gestione di quel patrimonio. Prendiamo ad esempio il sistema museale: intanto è un assurdo che gli orari di apertura dei musei debbano essere gli stessi su tutto il territorio nazionale, in Sicilia come ad Aosta. E poi, la fatica che si fa nel mandare la gente a visitare i musei è direttamente proporzionale alla domanda spontanea che c’è nella partecipazione agli eventi espositivi, come le mostre. C’è un’evidente contraddizione tra modelli statici, senza rapporto con l’utenza e, dall’altra parte, la domanda che gli utenti manifestano e continuano a manifestare. Il cinema è un altro dei casi in cui il continuo intervento assistenziale dello Stato ha distolto produttori e registi dall’attenzione al mercato. Il cinema italiano, nonostante indubbi elementi di qualità che lo caratterizzano, fatica a imporsi. Gli unici produttori che ci restano sono, di fatto, Rai e Fininvest, alle quali del mercato straniero importa, nei fatti, pochissimo». Chiosa Francesco Durante, del Corriere del Mezzogiorno: «la cultura in Italia si trova in un momento molto difficile, perché non viene considerata vitale come invece dovrebbe essere. E’ quindi oggetto di tagli lineari abbastanza indiscriminati, che se sono dannosi in generale per tutta l’Italia, nel sud diventano terrificanti, perché creano il paradosso che l’unica vera risorsa di quella parte del paese viene di fatto annullata. E’ un problema di sensibilità generale, che la politica dovrebbe risolvere». Un intervento ovviamente centrato sulla realtà culturale di Cortina, quello di Ennio Rossignoli, storico animatore dell’estate culturale ampezzana. «La natura degli incontri culturali a Cortina è molto cambiata in questi decenni», spiega. «Negli anni ‘60 e ‘70 c’erano salotti incredibili, dove pranzavi accanto a Saul Bellow, potevi scambiare due parole con Hemingway, discutere di teatro con Vittorio Gassman. Eravamo un popolo di devoti, che correva da una casa all’altra, con una dimensione diversa, meno pubblica. Poi tutto è passato sul palco, da dove l’autore interloquisce con il pubblico. Il che è una cosa molto interessante, ma diversa. In ogni caso, “Una Montagna di Libri” è tra le rassegne che difendono quello che io chiamo il “nucleo letterario”, che si è un po’ perso in altre manifestazioni ora in voga a Cortina. C’è una spettacolarizzazione evidente, che è coerente con il trend della cultura odierna. Si invitano i politici: anche noi li invitavamo nei decenni passati, certo, ma con loro non si parlava mai di politica, come invece si fa ora. Il protagonista era solo e soltanto il libro».  
   
   
MOSTRA PERSONALE DI CLAUDE ANDREINI. GALLERIA COMUNALE DI PORTOGRUARO, "AI MULINI"  
 
Portogruaro, 11 gennaio 2011 - Il 27 gennaio 2011, ore 18.00, in occasione del Giorno della memoria, sarà inaugurata la mostra personale di Claude Andreini. La manifestazione avrà luogo nella galleria Comunale di Portogruaro, "ai mulini", in centro storico. La mostra sarà presentata da Imelde Rosa Pellegrini, Storica, e da Kristian Feigelson, sociologo, Professore all´Università La Sorbonne, di Parigi. La mostra è articolata in due parti: nel primo mulino saranno visibili stampe classiche (da camera scura) in Bianco e Nero. Nel secondo, immagini a colore stampate su tela ed elaborate manualmente con una tecnica personale ed inedita. In tutto circa 45 foto. La stessa mostra sarà presentata negli Usa al Chicago Historical Center il prossimo Primo Maggio (Giorno della memoria in America) Inoltre sarà presentato il libro "Sintomi - ritorni" realizzato dallo stesso fotografo, contenente sia fotografie di Auschwitz che di Terezin. Le prime appoggiate ad una presentazione di Roberto Salbitani, fotografo e scrittore; le seconde ad un testo di Kristian Feigelson, estratto dalla rivista della Sorbonne "Theoreme". 140 pagine, circa 60 immagini.

www.claudeandreini.it/

 
   
   
POTER DIRE DI AVER VISSUTO UN LABORATORIO DI RICERCA SULLA FELICITÀ ATTRAVERSO L’ARTE PALAZZO MADAMA PROPONE UN LABORATORIO TEATRALE DI RICERCA.  
 
Torino, 11 gennaio 2011 - Quindici incontri per imparare a vedere. Un laboratorio in cui il teatro interviene come arte di rappresentare e non solo come arte di recitare. Un laboratorio per sperimentare nuovi linguaggi e nuovi modi di avvicinarsi all’arte. Un laboratorio per indagare ciò che si nasconde dietro l’apparente mutismo delle opere e al mistero dei loro creatori. Un laboratorio di ricerca e di costruzione di nuovi significati attraverso il contributo di ogni partecipante. Un laboratorio per scoprire con gioia che le opere ci parlano e parlano di noi. Un laboratorio per misurarsi con il pubblico di Palazzo Madama in una serata speciale a fine corso. Sono aperte le iscrizioni al nuovo laboratorio a cura di Palazzo Madama e di Claudio Montagna della Compagnia C.a.s.t. (Consulenza Animazione Spettacoli Teatrali). Il laboratorio “Poter dire di aver vissuto” propone nozioni di base ed esercizi sull’uso della voce nell’improvvisazione, nella recitazione individuale e corale, nell’interpretazione dei personaggi e nella lettura; uso del corpo e del movimento in relazione allo spazio; rapporto tra forme, figure, musica e suoni; riflessioni ed esperimenti sui temi della creatività individuale e collettiva, della consapevolezza di sé, della forza e del fascino personale in scena, Poiché “fare” teatro non significa necessariamente recitare, ogni partecipante creerà il proprio teatro, libero dai presupposti canonici riguardanti la recitazione e farà il teatro inventandone forme e caratteristiche. I partecipanti, durante i 15 incontri, tradurranno in istantanee teatrali il contenuto e le forme di quattro opere del museo: un ritratto dipinto da Antonello da Messina, le geometrie di un capitello medievale, la sperimentazione tecnica di un vaso rinascimentale, la ricerca cromatica e materica di una scultura in legno e avorio. Informazioni Aggiuntive: Durata: dal 15 febbraio al 31 maggio 2011 (per un totale di 15 incontri); Orario: tutti i martedì, ore 18 – 20 a Palazzo Madama. Quota di iscrizione: € 225 (include il laboratorio, i materiali e l’accesso gratuito al museo tra febbraio e maggio 2011). Iscrizioni entro il 4 febbraio 2011 (posti limitati: colloqui conoscitivi per selezione dei partecipanti dal 7 all’11 febbraio 2011). Info e iscrizioni tel. 011.4429911 (dal lunedì al venerdì ore 9-16) e-mail madamadidattica@fondazionetorinomusei.It  www.Palazzomadamatorino.it/  Chi si può iscrivere: Tutte le persone maggiorenni interessate a indagare l’arte e a fare un’esperienza collettiva di scoperta e di condivisione del mondo dell’arte. Non è necessaria alcuna preparazione tecnica teatrale. Ciò di cui bisogna essere dotati è soltanto la disponibilità a mettersi in gioco. Termini di pagamento della quota di iscrizione. La quota di iscrizione comprende la partecipazione al laboratorio, materiali di approfondimento, incontri con i responsabili del museo, ingresso libero al Museo tra febbraio e maggio 2011 negli orari di apertura al pubblico. La quota di iscrizione si può pagare in biglietteria a Pazzo Madama, secondo gli orari di apertura ( www.Palazzomadamatorino.it/ ). Si può pagare in contanti, oppure con carte del circuito Bancomat o carta di credito (Mastercard, Visa). Al momento del pagamento verrà rilasciata una ricevuta con valore di scontrino fiscale che andrà conservata per tutta la durata del corso. In alternativa e su richiesta, si può pagare attraverso bonifico bancario (richiedere il modulo e le coordinate bancarie a madamadidattica@fondazionetorinomusei.It  Si può richiedere l’emissione della fattura all’indirizzo email madamadidattica@fondazionetorinomusei.It  In tal caso occorre compilare un modulo fornendo tutti i dati necessari all’emissione della fattura che verrà inviata direttamente a casa tramite posta ordinaria. Non è previsto rimborso per gli incontri non frequentati perché la quota è unica.  
   
   
CULTURA IN ABRUZZO: TSA RIPARTE CON PROPOSTA DI QUALITA´ GIOVEDI´ PRIMA NAZIONALE DI "SCENE DA UN MATRIMONIO"  
 
 L´aquila, 11 gennaio 2011 - L´aquila torna al centro della scena teatrale nazionale. Giovedì 13 e venerdì 14 il Ridotto del Teatro comunale ospiterà infatti la prima produzione post-terremoto del Teatro stabile d´Abruzzo: "Scene da un matrimonio" di Ingrid Bergman, per l´adattamento e la regia di Alessandro D´alatri con Daniele Pecci e Federica Di Martino. Il lavoro teatrale è stato presentato oggi proprio nel Ridotto alla presenza del registra, gli attori e lo staff tecnico che ha allestito la produzione, che nelle serate di giovedì e venerdì, per la Prima nazionale, ha già fatto registrare il tutto esaurito. "Ci sentiamo speranzosi di aver fatto la scelta giusta - ha detto il presidente del Tsa e assessore alla Cultura Mauro Di Dalmazio -, favorita dalla disponibilità del regista e degli attori perché hanno avuto il coraggio con noi di mettersi in gioco per il Tsa e per la città dell´Aquila. È un testo difficile - ha aggiunto Di Dalmazio - di qualità assoluta sotto ogni profilo da quello delle musiche alla scenografia ed è una scelta di produzione che abbiamo voluto fare per dare un segnale importante di rinascita della città e per lanciare un messaggio al mondo della cultura abruzzese e nazionale". Parole di elogio per il coraggio del Tsa sono arrivate anche dal regista Alessandro D´alatri che ha parlato di "grossa responsabilità nei confronti della città dell´Aquila". "Questa nuova produzione - ha aggiunto il regista - è un importante start-up per la cultura cittadina, settore nel quale L´aquila ha sempre recitato un ruolo di primaria importanza a livello nazionale e che riporta la città e l´Abruzzo al centro del panorama teatrale italiano". Sul futuro del Teatro stabile abruzzese il presidente Di Dalmazio ha parlato di "novità importanti e di impostazione necessari per adeguarci ai tempi. Dobbiamo - ha proseguito Di Dalmazio - fare in modo, ma questo è un discorso che non riguarda solo il Tsa, che in Abruzzo si creino sinergie che abbandonino le logiche di campanile per fare posto a collaborazioni di qualità su tutti i settori e il Tsa nella prosa deve interagire con gli altri territori e con le realtà presenti nelle altre province in modo da creare un circuito virtuoso senza consentire dispersione di risorse. Se il Tsa produce uno spettacolo - precisa Di Dalmazio - questo deve trovare la sua accoglienza nei circuiti nazionali e abruzzesi e per fare questo deve avviare un percorso di condivisione delle scelte con le altre realtà. Se riusciremo a fare questo - conclude l´assessore - il Tsa non potrà che avere un futuro radioso e sarà veramente il teatro dell´Abruzzo e degli abruzzesi".  
   
   
A BOLOGNA INCONTRO CON MARINA ABRAMOVIC “LADY PERFORMANCE”  
 
 Bologna, 11 gennaio 2011 - Venerdì 28 gennaio 2011, alle ore 21 presso l’Aula Magna di Santa Lucia, nell’ambito di Artefiera 2011, l’Università di Bologna rende omaggio all’artista di fama internazionale Marina Abramovic. La “regina della performance” presenterà dal vivo, intervistata dal critico d’arte Renato Barilli, il suo ultimo lavoro, Seven Easy Pieces, un film realizzato per il Guggenheim di New York che ha già conquistato i più importanti festival in Israele, Polonia, Australia, Canada, Germania, Giappone, e ora per la prima volta in Italia alla presenza della Abramovic, in cui l’artista reinterpreta cinque celebri performances storiche compiute da Vito Acconci, Jospeh Beuys, Valie Export, Gina Pane, Bruce Nauman, più altre due da lei stessa realizzate. Seven Easy Pieces, della durata di 95 minuti, sarà proiettato in replica il giorno seguente, sabato 29 gennaio, alle ore 20 e domenica 30 alle ore 14, presso il Cinema Lumière (via Azzo Gardino 65) della Cineteca di Bologna, partner dell’iniziativa. L’evento è organizzato da Renato Barilli, per anni docente al Dams, affiancato dal gruppo di ricercatori del Dipartimento delle Arti Visive (Alessandra Borgogelli, Silvia Grandi, Paolo Granata). L’iniziativa si svolge con il supporto della Galleria Lia Rumma di Milano e grazie ai contributi Unibocultura, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e Illy. L’ingresso alla serata di venerdì 28 nell’Aula Magna di Santa Lucia è gratuito ad inviti, che si potranno ritirare (al massimo due a persona) presso il l’Urp dell’Università di Bologna a partire da mercoledì 26 gennaio 2011, ore 10-13. L’ingresso alle repliche di sabato 29 ore 20 e domenica 30 ore 14 presso il Cinema Lumière è gratuito con tessera Ficc. Seven Easy Pieces, un film di Marina Abramovic; Regia di Babette Mangolte; Usa 2007, 95 min. Produzione: Sean Kelly Gallery, New York. Sinossi: il film, proiettato per la prima volta in Italia, documenta sette performances realizzate da Marina Abramovic, esponente di spicco nella scena internazionale dell’arte, tra il 9 e il 15 novembre 2005 nella suggestiva cornice del Guggenheim Museum di New York, in cui l’artista reinterpreta cinque celebri performances storiche compiute negli anni Sessanta e Settanta da Vito Acconci, Joseph Beuys, Valie Export, Gina Pane, Bruce Nauman, più altre due della stessa Abramovic. Seven Easy Pieces ha già conquistato i più importanti festival in Israele Polonia, Australia, Canada, Giappone, ed è stato premiato al Festival del cinema di Berlino nel 2007. Marina Abramovic a Bologna - Notizie biografiche - La ragione che induce a offrire al pubblico bolognese e della nazione tutta questo eccezionale incontro con Marina Abramovic sta in un merito pregresso. Infatti nell’estate del 1977 si è tenuta, alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna, allora sita nel quartiere fieristico, a cura di Francesca Alinovi, Renato Barilli e Roberto Daolio, la Prima Settimana Internazionale della Performance, su finanziamento che veniva per intero da Artefiera, allora all’inizio della sua attività. L’evento di spicco fu rappresentato proprio da una performance che vedeva Marina Abramovic, assieme al suo compagno di allora, Ulay, porsi nudi all’ingresso della Galleria, costringendo i visitatori a strofinarsi nel passare sui corpi dell’uno o dell’altra, il tutto ripreso con video, in modo che chi era già entrato si divertiva a vedere l’impaccio o il compiacimento, nello sfregare i due magnifici nudi, di chi li seguiva. Malgrado il clima già allora permissivo nei confronti del nudo al cinema e al teatro, un vice-questore fece sospendere la performance ritirando i passaporti ai due protagonisti. In seguito, la Abramovic (nata a Belgrado nel 1946) è andata crescendo in fama e ora è riconosciuta come la regina incontestabile della performance a livello mondiale. A legarla a Bologna vanno pure ricordate le performances che, con Ulay al fianco, ha condotto nella Galleria G7, sempre all’insegna di operazioni che mettessero a dura prova la resistenza fisica e psichica dei due, come lo stare per molte ore legati assieme attraverso le chiome. Poi c’è stato il doloroso scioglimento della coppia, cui Marina ha reagito dandosi a lunghe camminate in territori desertici, sempre all’insegna del rischio personale. Ha poi ritrovato un totale successo mondiale quando alla Biennale di Venezia del 1997 ha eseguito Balcan Baroque presentandosi issata su un cumulo di ossa, intenta a purificarle raschiandole con carta vetrata, un modo per esorcizzare le stragi che si stavano compiendo nel suo Paese. La magnifica forza di tale performance le ha permesso di ottenere il Leone d’oro. Questa ossessione verso il paese natale dei Balcani, comprensiva del ricordo dei genitori e di ogni altro evento drammatico che vi si è verificato, le hanno ispirato una serie di video dedicati ai miti ancestrali coltivati fin dall’infanzia, di maschi che copulano con la terra, o di donne che tentano di farsi fecondare dalla pioggia, mentre lei stessa non ha esitato a presentarsi abbracciata a uno scheletro, simbolo della sua volontà di affrontare in ogni occasione i rischi più minacciosi, vita e morte congiunte in un unico vincolo. Il culmine del suo successo è stato segnato dall’invito giuntole dal Guggenheim di New York di effettuarvi una serie di performances volte a ricordare le maggiori imprese avvenute nella breve storia di questo genere, ne sono venuti i Seven Easy Pieces che documentano altrettante performances ormai affidate alla storia, di Acconci, Beuys, Burden, Export, Pane, Nauman, chiusi da un’ultima e conclusiva prestazione di lei stessa. La proiezione di questo film avviene per la prima volta in Italia alla presenza della Abramovic, la quale sarà pronta a sottolineare i vari aspetti teorici e pratici dello spettacolo e a sostenere, intervistata da Renato Barilli, un dialogo ravvicinato con i presenti.  
   
   
UNA NOTTE ALL’OPERA: CONTINUA CIVITANOVA CLASSICA 2010/2011 CON IL RECITAL DEL GRANDISSIMO PIANISTA KONSTANTIN SCHERBAKOV AL TEATRO ANNIBAL CARO  
 
Civitanova, 11 gennaio 2011 - Continua il percorso musicale della terza edizione di Civitanova Classica con nuovo appuntamento musicale da tutto esaurito: in cartellone, infatti, uno dei maggiori pianisti della nostra epoca, il russo Konstantin Scherbakov. Il titolo della serata, che avrà luogo al Teatro Annibal Caro di Civitanova Marche, Mercoledì 12 gennaio 2011 alle ore 21.30, è “Una notte all’Opera“: un ampio ventaglio sulle pagine più importanti e belle della letteratura pianistica dalle origini fino il massimo romanticismo, con un occhio di riguardo verso alcune tra le più brillanti trascrizioni lisztiane dei brani operistici più conosciuti. Vincitore di numerosi premi e riconoscimenti internazionali, Konstantin Scherbakov vanta costanti ed entusiastici consensi della critica maggiormente qualificata che lo reputa tra i più significativi pianisti della nostra epoca. Ha al suo attivo un numero impressionante di incisioni per le maggiori etichette discografiche mondiali, per le quali ha ricevuto importantissimi riconoscimenti e premi; naturalmente è presente sul palco di rinomati Festival internazionali in veste di solista e direttore. Il suo repertorio comprende oltre 50 concerti con orchestra e altrettanti recital. Il ricco ed interessante programma del 12 febbraio, un vero e proprio excursus nella storia dello strumento, sarà in grado di appagare tutto il pubblico, dagli amatori fino agli intenditori ed i palati più fini; i brani metteranno infatti in risalto le eccezionali capacità tecniche ed espressive del grande pianista russo. Il cartellone comprende quattro sonate di Scarlatti, la Sonata Hob.xvi:49 di Haydn, il celebre Andante spianato e Grande Polonaise brillante op.22 di Chopin; la seconda parte, dedicata al mondo dell’opera, sarà rivolto alle trascrizioni di Franz Liszt sulle arie e passaggi più celebri della lirica ottocentesca: la Polonaise dell’"Eugeni Onegin" di Tschaikovsky, il bellissimo e struggente "Morte di Isotta" dal "Tristano e Isotta" di Wagner, la brillante Parafrasi da concerto sul Rigoletto di Verdi e la Valse dal “Faust” di Gounod. Civitanova Classica è ideato e diretto dal maestro Lorenzo Di Bella. Per informazioni www.Civitanovaclassica.it “Una Notte All’opera” Teatro Annibal Caro Mercoledì 12 Gennaio 2011 ore 21.30 : Recital del pianista Kostantin Scherbakov. Programma - Scarlatti: Quattro Sonate (fa minore, Mi maggiore, si minore, Mi maggiore). Haydn: Sonata in mi bemolle maggiore Hob.xvi:49 Allegro – Adagio e cantabile – Finale: Tempo di Minuetto. Chopin: Andante spianato e grande polacca brillante op.22. Intervallo. Tschaikovsky-liszt: Polacca dall’ “Eugeni Onegin”. Wagner-liszt: “Morte di Isotta” dal “Tristano e Isotta”. Verdi-liszt: Parafrasi da concerto sul Rigoletto di Verdi. Gounod-liszt: Valse dal “Faust”. Konstantin Scherbakov - Insignito del 2002 Midem Cannes Classical Award (Shostakovich: 24 Preludes and Fugues), del 2002 und 2006 Preis der Deutschen Schallplattenkritik (Godowsky: Klavierwerke), vanta costanti ed entusiastici consensi della critica internazionale maggiormente qualificata che lo reputa tra i più significativi pianisti della nostra epoca. I massimi critici tedeschi (Attila Csampai, Peter Cossé, Klaus Bennert) lo collocano nell’élite del panorama pianistico mondiale, le più autorevoli riviste specializzate di musica classica (Gramophone, Diapason, Fono Forum, Music & Theater, etc.) considerano la sua vasta discografia di 32 dischi (Emi Classics, Marco Polo, Naxos) tra le migliori degli ultimi anni e Scala Magazine include il suo Cd con le 33 Variazioni su un tema di Diabelli di Beethoven tra i 50 migliori Cd di tutti i tempi. Realizza le seguenti integrali discografiche: Medtner, Scriabin e Respighi per pianoforte e orchestra, Respighi per pianoforte solo, Shostakovich, le 9 Sinfonie di Beethoven/liszt per pianoforte solo, Godowsky Integrale (2005 Preis der Deutschen Schallplattenkritik), Rachmaninoff e Tchaikovsky per pianoforte e orchestra (Russian State Symphony Orchestra e Russian Philharmonic). Vincitore nel 1983 del Primo Premio al Rachmaninov Piano Competition di Mosca, si laurea inoltre ai Concorsi Internazionali di Montreal, Atene, Busoni, Bucchi e Géza Anda di Zurigo, dove gli conferiscono anche il Television Prize per la sua interpretazione del Concerto n. 1 di Tchaikovsky. Nato a Barnaul (Russia), nel 1963, risiede a Zurigo con la sua famiglia dal 1992. Inizia lo studio del pianoforte a cinque anni debuttando a undici anni con il Concerto n. 1 di Beethoven. Studia quindi con il celebre Lev Naumov (allievo di Heinrich Neuhaus), al Conservatorio Tchaikovsky di Mosca, divenendone successivamente Assistente. Professore alla Musikhochschule di Zurigo, tiene Masterclass in Svizzera, Italia, Francia, Ungheria, Germania, Nuova Zelanda, Cuba, Singapore, Giappone, Africa del Sud ed è membro di giuria in numerosi concorsi internazionali (incluso Busoni di Bolzano, Ard di Monaco, Liszt di Weimar, Rio de Janeiro, Habana, e altri). Il suo debutto europeo avviene al Festival Internazionale di Musica da Camera di Asolo, con l’integrale di Rachmaninov eseguita in 4 consecutivi recital (Sviatoslav Richter assiste a tale evento esprimendo con entusiasmo la sua grandissima impressione) ed esegue ancora tale integrale in molti centri internazionali. Suona per rinomati Festival internazionali (Salzburg, Lucerna, Francoforte, Lugano, Bregenz, Ruhr, Evian, Colmar, Bodensee, St. Moritz Engadiner Konzertwoche, Schubertiade Feldkirch, Liszt Festival Weimar e Raiding etc.), Teatri (Amsterdam Concertgebouw, London Wigmore Hall, London Westminster Hall, Berlin Konzerthaus, Leipzig Gewandhaus, München: Philharmonie, Herkulessaal, Residenz, Prinzregententheater, Hamburg Musikhalle, Düsseldorf Philharmonie, Bonn Beethoven-halle, Stuttgart Liederhalle, Zurich Tonhalle, Zurich Schauspielhaus, Luzern Kkl, Prague Rudolfinum, St. Petersburg Philharmonie, Bucharest Atheneum, Tokyo Casals Hall), Orchestre (Russian State Philharmonic, Moscow State Symphony, St. Petersburg Symphony, Tonhalle Zurich, Munich Symphony, George Enescu Philharmonic Bucarest, Sofia Philharmonic, Bach Collegium Munich, Montreal Symphony, New Zealand Symphony, Singapore Symphony, Wiener Kammerorchester), anche nella doppia veste di solista e direttore con I Pomeriggi Musicali e Orchestra da Camera di Padova, e per emittenti radiotelevisive (Ard, Sf, Radio France, Drs 2, Bbc). Nel 1995 viene nominato Bbc International Artist. Il suo repertorio comprende oltre 50 concerti con orchestra e altrettanti recital. Engadiner Konzertwoche, Schubertiade Feldkirch, Liszt Festival Weimar e Raiding etc.), Teatri (Amsterdam Concertgebouw, London Wigmore Hall, London Westminster Hall, Berlin Konzerthaus, Leipzig Gewandhaus, München: Philharmonie, Herkulessaal, Residenz, Prinzregententheater, Hamburg Musikhalle, Düsseldorf Philharmonie, Bonn Beethoven-halle, Stuttgart Liederhalle, Zurich Tonhalle, Zurich Schauspielhaus, Luzern Kkl, Prague Rudolfinum, St. Petersburg Philharmonie, Bucharest Atheneum, Tokyo Casals Hall), Orchestre (Russian State Philharmonic, Moscow State Symphony, St. Petersburg Symphony, Tonhalle Zurich, Munich Symphony, George Enescu Philharmonic Bucarest, Sofia Philharmonic, Bach Collegium Munich, Montreal Symphony, New Zealand Symphony, Singapore Symphony, Wiener Kammerorchester), anche nella doppia veste di solista e direttore con I Pomeriggi musicali e Orchestra da Camera de Padova, e per emittenti radiotelevisive (Ard, Sf, Radio France, Drs 2, Bbc). Nel 1995 viene nominato Bbc International Artist. Il suo repertorio comprende oltre 50 concerti con orchestra e altrettanti recital.  
   
   
MILANO: TURISMO. OPEN-DAY E UNA LINEA TELEFONICA DEDICATA PER ASCOLTARE PROGETTI E SUGGERIMENTI DEI CITTADINI  
 
Milano, 11 gennaio 2011 - Porte aperte in Assessorato e una linea telefonica dedicata all’ascolto di richieste, bisogni ed esigenze dei cittadini e suggerimenti per migliorare l’azione dell’Assessorato al Turismo, Marketing territoriale e Identità del Comune. Parte giovedì 13 gennaio, dalle ore 14.00 alle ore 17.00, l’operazione “Assessorato Open-day”, l’appuntamento settimanale che mira a instaurare un dialogo diretto con i cittadini milanesi. Un’opportunità per segnalare direttamente all’Assessorato idee, progetti, iniziative, interventi, oltre a suggerire la riscoperta di tanti piccoli luoghi d’arte spesso nascosti o poco conosciuti. “Iniziative come questa consentono di migliorare il rapporto tra l’Amministrazione e i cittadini e di ritrovare quel dialogo che è alla base dell’attività di ogni Assessorato, favorendo la collaborazione tra istituzioni, associazioni e singoli cittadini, veri protagonisti della vita quotidiana di Milano”, commenta l’assessore Alessandro Morelli. “Questi incontri – aggiunge Morelli – possono rappresentare un’occasione non solo per accogliere progetti, spunti e suggerimenti utili per migliorare l’azione dell’Assessorato ma rappresentare vere opportunità per scoprire attraverso i cittadini pagine nascoste o poco conosciute della storia e dell’architettura di interi quartieri della città, che possono se ben comunicate e promosse facilmente trasformarsi in insolite attrattive turistiche”. L’iniziativa “Assessorato Open-day”, che prenderà il via giovedì 13 gennaio, si terrà tutti i giovedì sino a fine mandato. Per prenotare l’appuntamento con l’assessore Morelli ci si potrà rivolgere all’info-line 339-8445015, tutti i giorni dalle ore 14.00 alle ore 16.00.