|
|
|
LUNEDI
|
 |
 |
Notiziario Marketpress di
Lunedì 17 Gennaio 2011 |
 |
|
 |
AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE EUROPEA CONCORDA CON L´ITALIA LE SOVVENZIONI CHE AGUSTA WESTLAND DEVE RIMBORSARE PER I PROGETTI AD USO CIVILE |
|
|
 |
|
|
Bruxelles, 17 gennaio 2011 - La Commissione europea ha formalmente approvato le trattative con l´Italia riguardanti l´ammontare delle sovvenzioni che Agusta Westland deve rimborsare al governo italiano per due progetti militari che hanno avuto anche applicazioni civili. La Commissione ha infatti stabilito che gli aiuti finanziari concessi a progetti militari sono andati a vantaggio anche di modelli civili, falsando in tal modo le condizioni di concorrenza sul mercato interno dell´Ue. L´impresa ha ricevuto aiuti di Stato per due progetti: l´elicottero A 139 e il convertiplano Ba 609 – che hanno anche avuto versioni civili. In base al trattato Ue, gli Stati membri possono prendere misure per la tutela dei loro interessi essenziali, compresa la difesa. Ma le misure non possono falsare le condizioni di concorrenza sul mercato interno dell´Ue per i prodotti che non siano destinati solo a un uso militare. Dato che la Commissione ha stabilito, nel 2009, che gli aiuti erano andati a vantaggio anche di modelli civili di elicotteri, è stata trovata una soluzione per compensare le distorsioni della concorrenza. In seguito alle trattative fra l´Italia e la Commissione, Agusta Westland rimborserà un totale di 25 milioni di euro per il progetto A 139, la cui versione civile è già sul mercato, e un importo annuale progressivo per ogni versione civile del convertiplano Ba 609, che è ancora in fase di sviluppo, per un massimo di 20 anni, fino ad un massimo degli aiuti totali ricevuti. Il Commissario Ue responsabile della concorrenza, Joaquín Almunia, ha dichiarato: “È la prima volta che la Commissione adotta una decisione riguardante lo spill-over, sul settore civile, degli aiuti finanziari concessi a progetti militari ai sensi della procedura di cooperazione di cui all´articolo 348, paragrafo 1 Tfue. A norma del trattato, gli aiuti ai progetti militari non rientrano nelle norme Ue sugli aiuti di Stato. Ma è anche ovvio che, in caso di possibile spill-over sul settore civile, occorre evitare un´eventuale distorsione della concorrenza cooperando con gli Stati membri. È a vantaggio di un´equa concorrenza e delle finanze pubbliche che gli Stati membri recuperano le loro risorse quando il progetto beneficiario degli aiuti va a vantaggio anche di attività civili." Il Commissario ha aggiunto " Questo caso ha dimostrato che la procedura di cooperazione prevista dal trattato può servire a correggere eventuali problemi di concorrenza. La Commissione intende trattare in modo analogo situazioni simili ad essa sottoposte". Nel 1998 l´Italia ha fornito aiuti finanziari alla ricerca e allo sviluppo dell´elicottero militare A 139. Nel 2003, tuttavia, Agusta Westland ha immesso sul mercato un elicottero denominato Aw139, che è a tutti gli effetti civile. L´italia ha inoltre fornito sostegno finanziario per lo sviluppo di una versione militare del convertiplano Ba 609. Il convertiplano è un velivolo che decolla e atterra come un elicottero e che vola come un aeroplano. La versione civile di tale convertiplano è in fase di sviluppo presso la joint-venture Bellagusta, ubicata negli Usa. L´immissione sul mercato della versione civile del Ba 609 è prevista per il 2013. Nell´ottobre 2009 la Commissione ha stabilito che gli aiuti concessi andavano a vantaggio dello sviluppo di progetti militari. Tuttavia, visti gli elementi in comune fra le versioni militari e civili di questi due progetti, e il loro ordine cronologico, le misure avevano un effetto distorsivo delle condizioni di concorrenza sul mercato interno, poiché andavano a vantaggio anche dello sviluppo dell´elicottero civile Aw139 e della versione civile del convertiplano Ba 609 (vedi Ip/09/1602). L´articolo 346 del trattato sul funzionamento dell´Unione europea stabilisce che "ogni Stato membro può adottare le misure che ritenga necessarie alla tutela degli interessi essenziali della propria sicurezza". Tuttavia, lo stesso articolo aggiunge anche che "tali misure non devono alterare le condizioni di concorrenza nel mercato interno per quanto riguarda i prodotti che non siano destinati a fini specificamente militari". L´articolo 348 stabilisce inoltre che, in caso di distorsioni della concorrenza, "la Commissione esamina con lo Stato interessato le condizioni alle quali tali misure possono essere rese conformi alle norme (sugli aiuti di Stato) sancite dai trattati". Per correggere eventuali distorsioni della concorrenza, la Commissione e l´Italia hanno convenuto di avviare una procedura specifica ai sensi dell´articolo 348, paragrafo 1 del Tfue, che prevede che la Commissione esamini con lo Stato membro le condizioni alle quali le misure in questione possono essere modificate. La procedura di cooperazione prevista dall´articolo 348 (1) Tfue è stata usata solo due volte in passato in casi riguardanti cantieri navali (Spagna e di recente la Grecia) ma nell´ambito di una procedura di recupero. L´adattamento convenuto porrà rimedio a qualsiasi eventuale vantaggio che Agusta Westland possa avere ottenuto dalla misura. L´approccio è simile a quello applicato per gli anticipi rimborsabili nei grossi casi di R&s, in cui l´importo rimborsato dal beneficiario è proporzionale alle vendite del prodotto oggetto dell´aiuto. L´obiettivo è ridurre ogni eventuale ricavo supplementare ottenuto dalle vendite del modello civile grazie al finanziamento della versione militare a monte, e si applicherà alle future consegne di Aw 139 e Ba 609. Le correzioni finanziarie concordate sono diverse a seconda del progetto: - per quanto riguarda il progetto A 139, esiste sul mercato una corrispondente versione civile, ed è quindi possibile determinare esattamente l´importo totale da rimborsare (in base a un ammontare fisso per ogni elicottero consegnato). L´impresa beneficiaria rimborserà all´Italia fino a un totale di 25 milioni di euro; - il progetto Ba 609 riguarda tecnologie militari che sono ancora in fase di sviluppo, senza che sia attualmente disponibile un modello civile. Per ogni convertiplano consegnato sarà rimborsato un importo crescente nel tempo, per una durata massima di 20 anni, e fino a concorrenza dell´importo totale degli aiuti ricevuti dall´impresa. La Commissione intende valutare futuri casi ad essa sottoposti (in cui una potenziale distorsione della concorrenza deriva da spill-over, su progetti civili, di aiuti finanziari concessi a progetti militari) usando lo stesso approccio e adottando le necessarie correzioni per assicurare il buon funzionamento del mercato interno. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
AEROPORTO FVG: PAOLO STRADI, DESIGNATO INTERNATIONAL AIRPORT PROFESSIONAL DA PARTE DI ACI ED ICAO. |
|
|
 |
|
|
Ronchi Dei Legionari 17 gennaio 2011– Paolo Stradi, Direttore Generale di Aeroporto Fvg S.p.a., ha recentemente ricevuto la designazione di International Airport Professional (Iap). Si tratta del più elevato riconoscimento professionale messo a punto da Aci (Airport Council International) e Icao (International Civil Aviation Organisation), ovvero i più prestigiosi organismi aeronautici mondiali La designazione di Stradi fa seguito ad un percorso formativo articolato e particolarmente approfondito, che ha riguardato tutti gli aspetti della gestione di un aeroporto. I corsi, tenuti nell’ambito dell’Ampap (Airport Management Professional Accreditation Programme) e rivolti esclusivamente a figure apicali del mondo aeronautico, si sono svolti sia in aula che on-line. Complessivamente il percorso formativo è durato oltre dodici mesi, con l’obbiettivo di migliorare la conoscenza e la capacità di aspetti quali la sicurezza, l’efficienza, la qualità e la responsabilità sociale ed ambientale. Stradi è il primo dirigente aeroportuale italiano a raggiungere questo ambito traguardo, a riprova dell’attenzione che Aeroporto Fvg S.p.a. Riserva alla qualità dei servizi erogati ed al continuo aggiornamento di tutto il proprio organico alle mutevoli tematiche che interessano il mondo del trasporto aereo. “Il fatto che Paolo Stradi sia stato il primo dirigente aeroportuale italiano a conseguire questo riconoscimento è un motivo di orgoglio per la nostra Società – ha commentato Sergio Dressi, Presidente di Aeroporto Friuli Venezia Giulia S.p.a.. Nonostante le dimensioni medio-piccole dell’aeroporto di Ronchi dei Legionari, grande attenzione viene prestata ai temi della qualità e della sicurezza, nonché ai sempre più scottanti temi ambientali – ha continuato Dressi. Il riconoscimento conseguito da Stradi rappresenta un segnale concreto e tangibile di questo impegno”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
PASQUALE PADOVANO: FINALMENTE RICONOSCIUTI I CONTRIBUTI INPS ALL’UNICO SUPERSTITE DELL’INCIDENTE AEREO DI LINATE L’ 8 OTTOBRE 2001 |
|
|
 |
|
|
Milano, 17 gennaio 2011 - Pasquale Padovano dipendente della Sea S.p.a, l’8 ottobre 2001 resta gravemente ferito nell’incidente aereo che a Linate provoca la morte di 118 persone. Nei mesi successivi la sua straordinaria voglia di vivere lo aiuta ad uscire dal coma provocato dalle gravi ustioni che interessano l’86% del suo corpo. La Sea non interrompe il rapporto di lavoro e continua ad erogare uno stipendio, naturalmente correlato alla condizione di infortunio sul lavoro. Tuttavia a causa delle norme vigenti sino allo scorso anno, e malgrado Sea versi regolarmente la propria competenza previdenziale, Pasquale Padovano si vede riconosciuti dall’Inps soltanto 22 mesi di contribuzione figurativa dell’infortunio. Tutti i quesiti posti nel tempo all’Inps da parte di Paolo Zani nella sue veste di responsabile Inas di Milano, che ha seguito con grande cura la vicenda di Pasquale Padovano, portavano ad una sola possibilità, quella di modificare la normativa vigente. Per questa ragione ci siamo coordinati, e grazie al proficuo lavoro della Senatrice del Pd Marilena Adamo, nell’ottobre del 2009 abbiamo avuto un incontro a Roma presso il Ministero del Welfare con l’allora Sottosegretario Pasquale Viespoli al quale è stata illustrata la situazione di Pasquale Padovano anche alla presenza di un dirigente Inps. Tutto questo ha permesso alla Senatrice Adamo di predisporre un emendamento, inserito dopo un lungo iter parlamentare, nella Legge 183 del 4 novembre 2010, con il quale è stata apportata la modifica alla normativa esistente in materia di “contribuzione figurativa per periodi di malattia e infortunio” che da quest’anno consentirà ad Inps di riconoscere i contributi figurativi maturati da Padovano dall’incidente ad oggi. Con questo risultato crediamo di avere contribuito a risolvere una questione particolarmente delicata che pregiudicava ad una persona gravemente toccata da una grande tragedia, di aver riconosciuto il diritto ad una regolare contribuzione Inps. Di questa modifica potranno beneficiarne in futuro anche altri cittadini vittime di gravi incidenti, perchè grazie ai passi avanti della medicina e della tecnologia è possibile che vi siano altri casi come quello di Pasquale Padovano, che ha certamente rappresentato la prima eccezione ad un sistema di regole che bisognava adeguare al corso dei tempi. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
REGIONE: GIUNTA APPROVA INTERVENTI PIANO ELIPORTI SICILIANO |
|
|
 |
|
|
Palermo, 17 gennaio 2011 - La giunta regionale, presieduta da Raffaele Lombardo, nella seduta del 14 gernnaio, ha approvato gli interventi concordati tra il dipartimento della Protezione civile e l´assessorato alla Salute nell´ambito del piano per la realizzazione degli eliporti, inseriti in un programma di rete. Questo provvedimento consente di svincolare la quota residua del 30% della spesa complessiva, a valere sul programma operativo Fesr 2007/2013. In materia di Protezione civile sono state approvate le linee guida regionali necessarie alla successiva redazione dei piani di protezione civile comunali e intercomunali in tema di rischio idrogeologico ed il piano generale regionale per la predisposizione delle linee di intervento del Po-fesr 2007/2013 necessarie all´avvio dei piani attuativi di settore. La giunta ha autorizzato la rimodulazione dei fondi del Par-fas 2007/2013 per finanziare, con una spesa di 600 mila euro, la messa in sicurezza del castello della Colombaia di Trapani, il monumento che il Demanio ha recentemente trasferito alla Regione. In materia di sanita´, la giunta ha approvato la rideterminazione della dotazione organica dell´Azienda sanitaria provinciale di Catania. Approvato, infine, lo schema di accordo di programma quadro relativo all´azione 4.4 del Par Fas 2007/2013 sull´utilizzo di tecnologie innovative per la difesa dell´ambiente. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
AEROPORTI, ROSSI: “PISA RESTA LEADER, MA DOBBIAMO COGLIERE NUOVE OPPORTUNITÀ” |
|
|
 |
|
|
Firenze, 17 gennaio 2011 - Gli aeroporti di Firenze e Pisa devono integrarsi. “La priorità della Regione è una società unica tra Pisa e Firenze in modo che le debolezze diventino punti di forza” ripete il 14 gennaio il presidente della Toscana Enrico Rossi in una intervista sulla cronaca di Pisa del Tirreno, pubblicata di seguito. “Pisa – dice Rossi – resta leader. Presto arriveranno anche nuovi voli, supportati dalla Regione. Ma anche lo scalo del capoluogo ha diritto di essere sistemato e messo in condizioni di sicurezza. E’ il mercato che spinge verso l’integrazione e per non creare una concorrenza deleteria, bensì un’integrazione vera, è bene che questo processo sia governato dalla Regione”. ”Il nostro ruolo – aggiunge poi – è quello di scongiurare un’alleanza tra Firenze e Bologna che sarebbe negativa per tutta la Toscana”. Guardando avanti. Puntando a diventare il terzo polo in Italia e scommettendo su una società unica, per evitare “una broncopolmonite nel caso a Ryanair, artefice dello sviluppo dell’aeroporto pisano, venga un raffreddore”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
INDUSTRIA MOTOCICLISTICA EUROPEA: 7ª CONFERENZA ANNUALE ACEM |
|
|
 |
|
|
Bruxelles, 17 gennaio 2011 - L´acem, che rappresenta l´industria motociclistica europea, terrà la sua settima conferenza annuale il 26 gennaio 2011 al Residence Palace di Bruxelles, in Belgio. La conferenza intende fornire una panoramica del settore motociclistico e coinvolgere i politici, le parti interessate e i dirigenti d´azienda in discussioni produttive sulle sfide e le opportunità attuali. In particolare, la conferenza offre un´opportunità perfetta per esaminare la recente proposta di regolamento della Commissione europea sull´approvazione e la vigilanza del mercato dei veicoli a due o a tre ruote e dei quadricicli. La proposta copre un´ampia gamma di veicoli come i cicli a motore, ciclomotori, motocicli, tricicli, quad stradali e minicar. Essa contiene una serie di disposizioni concernenti la classificazione dei veicoli, la semplificazione del quadro giuridico attuale, la sorveglianza del mercato e i nuovi requisiti riguardanti l´ambiente e la sicurezza. La proposta di regolamento ha anche un impatto sui processi di progettazione, di R&s, di pianificazione della produzione e amministrativi. Con la proposta in corso di esame presso il Parlamento europeo e il Consiglio, il la settima conferenza Acem offrirà una piattaforma ideale per lo scambio di opinioni. Un rappresentante della Commissione europea terrà una presentazione, mentre i pareri degli operatori industriali saranno esposti da Jacques Compagne, segretario generale dell´Acem. I fabbricanti avranno inoltre la possibilità di mostrare i veicoli e le innovazioni nell´area espositiva durante il pranzo in piedi e dopo la conferenza. Acem, l´industria motociclistica in Europa, rappresenta gli interessi delle industrie che producono un totale di 26 marche di motocicli e ciclomotori, fornendo occupazione a oltre 150.000 persone. I membri Acem sono responsabili del 90% della produzione e fino al 80% del mercato di quella europea a motore a due ruote (Ptw). Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Acem.eu/publiq/invitation_2011.html |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
TRASPORTI FVG: DA OGGI ON-LINE AUTORIZZAZIONI TRASPORTI ECCEZIONALI |
|
|
 |
|
|
Udine, 17 gennaio 2011 - A servizio delle aziende di autotrasporto, ma più in generale, a favore di una mobilità in sicurezza sulle strade del Friuli Venezia Giulia. Risponde a questa duplice esigenza il nuovo sistema on-line di Fvg Strade per la gestione delle autorizzazioni ai trasporti stradali eccezionali che il 14 gennaio è stato ufficialmente presentato ad Udine nel corso di un incontro con gli imprenditori, le associazioni di categoria dell´autotrasporto, i rappresentanti delle Forze dell´Ordine dall´assessore regionale alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi e dal presidente e dal direttore generale di Fvg Strade, Giorgio Santuz ed Oriano Turello. Attivo già nei prossimi giorni (dal pomeriggio di lunedì 17 gennaio), al sito www.Trasporti.fvgstrade.it/ "Trasporti eccezionali" rappresenta la gestione digitale completa per i traffici eccezionali lungo la viabilità non solo della regione ma anche del vicino Veneto, con la possibilità di elaborare direttamente dalle sedi delle società di autotrasporto tutta la pratica di richiesta, pagamento e ricevimento dell´autorizzazione. Viene dunque eliminata la procedura "cartacea", con innegabili risparmi di tempo (per le imprese) e per chi deve autorizzare il trasporto. Il sistema scelto da Fvg Strade è lo stesso adottato dalla Provincia di Venezia e da Veneto Strade, ed è già ampiamente collaudato da diversi gestori che a loro fanno riferimento. L´azienda o l´agenzia possono dunque inserire via web la propria richiesta, firmarla digitalmente ed il sistema calcola automaticamente tutti gli importi dovuti, dando la possibilità di pagarli con carta di credito (o bollettino postale). L´autorizzazione viene emessa on-line e può essere scaricata in qualsiasi momento da Internet. "Un´importante risposta alla categoria dell´autotrasporto", hanno osservato Riccardi e Santuz, che darà la possibilità - già nei prossimi giorni inizieranno gli incontri di Fvg Strade con Autovie Venete e le quattro Province della regione - di rendere possibile un trasporto fino alla "destinazione finle" con un´unica procedura. "E´ un ulteriore tassello - ha osservato l´assessore Riccardi - per cercare di ´utilizzare´ al meglio la nostra attuale viabilità regionale: un elemento in più per migliorare le prestazioni delle nostre strade". Alla presentazione hanno partecipato, tra gli altri, il prefetto di Udine Ivo Salemme, il comandante della Polstrada di Udine, Giuseppe Stornello, la vicepresidente ed il consigliere di Fvg Strade, Arianna Dreossi ed Andrea Mansutti. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
TRASPORTI LOMBARDIA: LA CGIL RILEGGA LA DELIBERA |
|
|
 |
|
|
Milano, 17 gennaio 2011 - "La Cgil ha preso un granchio. Li invito a leggere meglio i provvedimenti presi dalla Giunta". Così l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, replica alle dichiarazioni della Cgil regionale. "Nessuno in Lombardia - spiega Cattaneo - spenderà infatti più di 85 euro al mese per utilizzare tutti i mezzi del Trasporto Pubblico Locale. Questa è la grande novità della delibera approvata lo scorso 29 dicembre con l´introduzione del nuovo abbonamento integrato ´Io viaggio ovunque in Lombardia´. I pendolari dunque anziché un aumento avranno un risparmio di decine di euro. Se gli utenti volessero usare treni Ic-ec, Malpensa Express e la prima classe dei treni regionali lo potranno fare abbinando al nuovo titolo la Carta Plus a 20 euro mensili per tratte inferiori ai 50 Km e 30 euro per tratte superiori. Se anche avessero un abbonamento annuale coloro che abitualmente usano più di due mezzi di trasporto troverebbero più conveniente il nuovo titolo mensile integrato rispetto al Tesserone Regionale da 999 euro esistente sin dal 2004". L´assessore inoltre ricorda i nuovi titoli di viaggio che saranno a disposizione degli utenti a partire dal 1 febbraio. "L´integrazione tariffaria - spiega Cattaneo - non rimane lettera morta, ma è estesa su tutto il territorio. Con grandi vantaggi per gli utenti: i nuovi biglietti integrati comporteranno risparmi notevoli per gli abbonati e per le famiglie che potranno viaggiare su tutto il Tpl a prezzi estremamente vantaggiosi". "Non solo è stato riconfermato il Treno-milano - aggiunge Cattaneo - ma i nuovi titoli ´Io viaggio Treno-città´ (abbonamento mensile integrato di 1^ e 2^ classe che permette l´utilizzo dei servizi ferroviari regionali e l´uso dei servizi a tariffa comunale con uno sconto del 30% sulla tariffa urbana) e ´Io viaggio in Famiglia´ consentiranno l´utilizzo del trasporto pubblico locale con altri risparmi notevoli". Cattaneo ribadisce anche che gli aumenti sono legati ai tagli previsti dalla manovra finanziaria nazionale che, grazie al pressing di Regione Lombardia, sono stati notevolmente ridotti rispetto a quanto prospettato. "Vogliamo continuare a lavorare per garantire un servizio pieno e soddisfacente - conclude l´assessore - mantenendo i livelli occupazionali. Per questo motivo, in accordo anche con quanto emerso nei tavoli per il Tpl convocati in Regione abbiamo scelto di non tagliare le corse, diversamente da quanto fanno Regioni a noi vicine". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
TRASPORTI IN ABRUZZO: ARRIVANO PRIME PROPOSTE RISTRUTTURAZIONE DA RAZIONALIZZAZIONE NUOVE OFFERTE PER PENDOLARI E STUDENTI |
|
|
 |
|
|
Pescara, 17 gennaio 2011 - La sovrapposizione dell´offerta trasportistica "è forse il punto più evidente della disorganizzazione in cui versa il settore ma è anche il segnale che ristrutturare si può senza penalizzare i cittadini e,anzi, migliorando l´offerta". Lo ha dichiarato l´assessore ai Trasporti, Giandonato Morra. "Gli studi che sono stati da noi commissionati dimostrano quello che andiamo sostenendo: dalla razionalizzazione potremo ottenere un contenimento dei costi ed una offerta più adeguata alle richieste degli utilizzatori del servizio pubblico. C´è di più. Potremo fare delle scelte mirate verso il pendolarismo lavorativo, quello studentesco ed operaio e verso i paesi montani, riaffermando il concetto di trasporto pubblico come vero servizio al cittadino. Intanto, sul fronte della riforma di settore, cominciano ad arrivare sul tavolo della task force le proposte di ristrutturazione avanzate dalle aziende mentre è iniziato il lavoro sull´assetto delle società che gestiscono il trasporto su ferro e su gomma. Il nostro obiettivo - ha concluso l´assessore Morra - è quello di concludere l´esame dei dati e d arrivare a fine aprile con una proposta di legge". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
TRASPORTI IN PUGLIA: APRIAMO AI CITTADINI PER MIGLIORARE LA MOBILITÀ |
|
|
 |
|
|
Bari, 17 gennaio 2011 - «Affrontare i problemi del trasporto pubblico a partire dalla domanda dei cittadini. Oggi per la prima volta abbiamo messo insieme gli erogatori dei servizi di trasporto pubblico locale, amministratori locali e comunità di pendolari. C´è un carattere sperimentale in quello che sta accadendo». L´assessore alla mobilità della Regione Puglia ha aperto così i lavori del ´C.a.s.-t. Mobile´, acronimo di Cittadini e Amministrazioni per lo Sviluppo del Territorio che nella prima giornata di lavori che si è svolta oil 14 gennaio a Villa Romanazzi Carducci a Bari si è concentrato sulle problematiche relative ai sistemi di comunicazione tra società di trasporto e utenza. «L´innovazione non è solo di tipo metodologico - ha spiegato Minervini - Stiamo provando a capire come, con il concorso attivo dei cittadini, si possano produrre più efficaci politiche pubbliche, capaci di rispondere alle trasformazioni in atto anche nel sistema della mobilità in Puglia. Per questo occorre mettere in campo processi, non basta fermarsi a una pagina su facebook. In questi workshop con tutti i protagonisti dei servizi di trasporto, partendo dai problemi, individuiamo strategie di intervento per produrre un cambiamento reale». Tante le problematiche sollevate nel corso dei lavori dai rappresentanti delle numerose comunità di pendolari intervenute da tutta la Regione: la mancanza di un unico servizio informativo per gli orari in Puglia tra le oltre 70 società che gestiscono il trasporto pubblico, la difficile conoscenza dei diritti dei viaggiatori, l´inesistenza o scarsa formazione delle figure di contatto con l´utenza, la mancata diffusione di informazioni sulle cause dei ritardi in tempo reale, la poca conoscenza dei servizi offerti per i disabili e la loro reale fruizione, il bisogno di quadri orari più chiari e immediati. «Abbiamo registrato le anomalie - conclude l´assessore alla mobilità - Quello che ci hanno fatto capire i cittadini è che, tra il grande investimento pubblico che stiamo facendo per il rinnovamento di infrastrutture e servizi e la percezione che ne hanno gli utenti, ci sono diverse variabili in campo. Quella immateriale passa anche dalla cattiva comunicazione tra erogatori del servizio e cittadini. Per questo occorre mettere al centro la qualità di questa comunicazione. Ai viaggiatori non basta più l´informazione unidirezionale attuale. Chiedono un dialogo e risposte puntali ai bisogni dei viaggiatori. Oggi abbiamo tracciato una strada. Ora auspico che ciò che stiamo sperimenteremo in questi incontri diventi il metodo che le aziende useranno per migliorare la qualità del servizio all´utenza». |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
AL VIA LA RIFORMA DEL TPL, PRIMO INCONTRO TRA REGIONE TOSCANA, PROVINCE E COMUNI |
|
|
 |
|
|
Firenze, 17 gennaio 2011 - E’ iniziato il 14 gennaio il percorso che porterà alla riforma del trasporto pubblico locale in Toscana. Il primo passo è stato mosso presso la sede regionale di Novoli, dove l’assessore regionale ad infrastrutture e trasporti Luca Ceccobao ha convocato tutti gli assessori ai trasporti delle dieci Province toscane, dei Comuni capoluoghi di Provincia e del Circondario empolese-Valdelsa. “La Regione – ha ricordato l’assessore Ceccobao – ha salvato il trasporto pubblico in Toscana per il 2011 recuperando sul proprio bilancio 188 milioni di euro, pari al 90 per cento delle risorse necessarie per continuare a far viaggiare gli autobus sulle nostre strade. In questo anno, però dobbiamo muoverci con velocità e determinazione per avere un servizio più razionale che salvi qualità e posti di lavoro. Siamo consapevoli che i tempi sono ristretti ma siamo davanti ad una sfida che non possiamo permetterci di perdere”. L’assessore Ceccobao ha quindi indicato le linee guida della riforma del trasporto pubblico: una gara unica a livello regionale; la creazione di un’unica azienda che integri trasporto su ferro e su gomma aumentando così risparmi ed efficienza; il mantenimento dell’importanza del ruolo degli enti locali nella programmazione. In questo senso i primi passi da fare saranno la definizione della Convenzione per la gara per il gestore unico, la costituzione di un Ufficio unico (struttura di supporto per la gestione del contratto di servizio) e l’istituzione di una Conferenza dei servizi permanente sul trasporto pubblico locale. Le Province ed i Comuni hanno espresso la loro preoccupazione per una situazione molto difficile dovuta alle pesanti ripercussioni sui territori dei tagli operati dal Governo. “I rappresentanti degli enti locali – ha riferito l’assessore – condividono il progetto di riforma del trasporto pubblico e ci sono molti elementi sui quali è necessario lavorare assieme fin da subito, per arrivare entro il 2011 a bandire la gara per un unico ambito ed un unico gestore del servizio”. L’assessore ha quindi raccolto l’invito delle Province a fissare un fitto elenco di incontri per approfondire i singoli punti e definire nel dettaglio i particolari tecnici della riforma. Il prossimo incontro tra l’assessore Ceccobao e i rappresentanti politici e tecnici di Province e Comuni è fissato per martedì 18 gennaio, in quell’occasione si lavorerà per definire i termini della Convenzione per la gara per il gestore unico del servizio. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
ASSE DEL BRENNERO: RIDURRE LA POSSIBILITÀ DI DANNI – INDIVIDUATI TRE SITI PER TEST |
|
|
 |
|
|
Bolzano, 17 gennaio 2010 - Nell´ambito di un progetto comunitario regioni dell´arco alpino di cinque Paesi, con capofila l´Alto Adige, collaborano per migliorare la sicurezza e percoribilità dell´asse di collegamento del Brennero. Al centro dell´attenzione la caduta massi. Individuati tre siti per test e simulazioni a Salorno, Campodazzo e Fortezza. Il 13 gennaio 2011, presso l´Eurac a Bolzano si è svolto un dibattito territoriale incentrato sui pericoli idrogeologici e loro conseguenze e loro percezione da parte della popolazione. Il Progetto Interreg Alpinspace Paramount, a cui partecipano 13 partner da Italia, Austria, Francia, Slovenia e Svizzera, si occupa di definire la vulnerabilità delle infrastrutture di trasporto riguardo ai pericoli naturali nell’arco alpino. In particolare, come ha spiegato Ludwig Nössing, direttore dell’Ufficio geologia e prove materiale della Provincia ha lo scopo di individuare e mitigare i pericoli naturali lungo le arterie di comunicazione del Brennero e quindi affrontare la problematica dell’accessibilita delle zone alpine tramite lo sviluppo di protocolli che consentano la gestione della sicurezza e l’ottimizzazione delle risorse e la previsione dei rischi con la programmazione di misure di messa in sicurezza. Per quel che riguarda i pericoli generati da frane di crollo, ribaltamento, scivolamento di porzioni di pareti il ruolo di capofila è stato assegnato all’Ufficio geologia e prove materiali della Provincia di Bolzano in relazione anche all’esperienza che ha maturato nel settore in collaborazione con il Servizio Strade. Nell´ambito del progetto si intende rilevare e valutare il pericolo, la vulnerabilità ed il rischio e, quindi, l’effettiva funzionalità delle opere di protezione contro la caduta massi lungo la strada statale del Brennero. L’ufficio Geologia e Prove Materiali, come ha riferito Claudia Strada, giologa dell’ufficio responsabile del progetto per la Provincia di Bolzano, ha eseguito un’indagine su 648 punti lungo la Ss12 (Strada del Brennero) che ha permesso di individuare le zone piu pericolose: 19 quelle a rischio molto elevato, 500 quelle a rischio elevato, 141 i punti a rischio medio. In tre dei punti più pericolosi, a sud di Salorno, Campodazzo e Fortezza, è stato deciso che saranno eseguiti test e simulazioni. Lo studio eseguito dall’ Eurac Accademia Europea di Bolzano per comprendere la percezione del rischio da parte della popolazione attraverso un sondaggio d’opinione, come ha spiegato Sabine Pichler, ha posto in evidenza come i cittadini siano particolarmente sensibili in merito alla raggiungibilità e sicurezza, dal momento che mobilità sicura e raggiungibilità equivalgono a qualità di vita. Come ha spiegato Matteo Mattironi, la Provincia di Bolzano per quanto attiene la gestione dei rischi ha posto l’accento sulla prevenzione; ogni anno vengono investiti circa 7 milioni di Euro per opere di protezione da caduta massi. Inoltre dal 2004 è stato predisposto un catasto delle opere di protezione e per circa 3.000 tratti stradali è disponibile una lista con i possibili punti a rischio. Come annunciato dalla geologa Strada, a breve sarà adeguata la lista degli interventi prioritari attinenti la prevenzione della caduta massi lungo le strade altoatesine. Come ha sottolineato Carlo Costa, direttore tecnico della Società Autostrada del Brennero, proprio lungo un asse di trasporto così rilevante quale quello del Brennero è di assoluta importanza che vi sia collaborazione fra i vari gestori e gli esperti della gestione dei rischi per garantire sicurezza agli utenti e percorribilità con il minor numero di interruzioni. A questa valutazione si è aggiunto anche Fiorenzo Zanforlin direttore del Servizio tecnico della società ferroviaria italiana Rfi, che ha posto in evidenza come per la sicurezza dei cittadini sia importante creare rete. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
AUTOSTRADE: DOPO SOSPENSIVA TAR RIPRENDA CONFRONTO STATO-REGIONE SICILIA |
|
|
 |
|
|
Palermo, 17 gennaio 2011 - "Il pronunciamento del Tar di Catania che, perfino in sede cautelare collegiale, individua come corretto l´operato della Regione siciliana intervenuta per sostituire un Consiglio di Amministrazione inefficace ed inefficiente, non puo´ che essere motivo di soddisfazione". Lo dice l´assessore regionale per le Infrastrutture Pier Carmelo Russo commentando la decisione del Tar di Catania che ha pronunciato sospensiva nei confronti del decreto del Ministero delle Infrastrutture e dell´Anas con il quale era stata revocata la concessione al Cas (Consorzio Autostrade Siciliane). "Alla luce di cio´ appare chiaro che - aggiunge Russo - l´Anas ed il Ministero non dovevano e non potevano procedere alla revoca di questa concessione. Revoca che, va detto per inciso, non e´ avvenuta quando quello stesso Cda era in carica". "Pur non di meno - incalza Pier Carmelo Russo - non e´ piu´ tempo di polemiche, piuttosto deve essere il momento della responsabilita´. La situazione viaria della Sicilia impone, infatti, a tutti gli attori di questa vicenda, di abbandonare il contenzioso per sedersi al tavolo della discussione e individuare percorsi e soluzioni che consentano il riavvio dell´ opera di infrastrutturazione della Sicilia. Una attivita´ che rappresenterebbe anche un importante contributo alle politiche occupazionali nell´Isola". "Una proposta - conclude Russo - quella che oggi torniamo a ribadire, che il Presidente della Regione, con senso di responsabilita´, aveva avanzato insieme al sottoscritto il 21 dicembre scorso con la nota 11611, prima ancora che il Tar di Catania scrivesse alcunche´". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
PERUGIA-ANCONA: RISPETTO DECISIONE ‘TAR’ DISAPPUNTO PER NUOVO STOP AI LAVORI |
|
|
 |
|
|
Perugia, 17 gennaio 2011 - "Pur nel pieno rispetto dell´autonomia degli organi giuridici del ´Tar´, non possiamo non esprimere disappunto e sconcerto per una decisione che continua a bloccare la piena realizzazione della Perugia-ancona, un´arteria infrastrutturale importantissima per l´Umbria". Commenta così l´assessore regionale ai trasporti e alle infrastrutture, Silvano Rometti, la sentenza del 13 gennaio del Tribunale amministrativo regionale che ha annullato la gara vinta dalla società Carena per il completamento del tratto della Perugia-ancona che va da Casacastalda a Valfabbrica. "Questo nuovo impedimento - ha detto Rometti - determina ulteriori incertezze rispetto ad un´opera fondamentale creando anche per le amministrazioni ulteriori difficoltà, insostenibili per un eventuale aggravio dei costi e soprattutto perché vanificano i lavori che stanno procedendo invece con una certa regolarità a monte e a valle di questo tratto". Per Rometti infatti un possibile nuovo ricorso della società "comporterà un dilatamento dei tempi di realizzazione dell´infrastruttura già costellata da una serie infinita di ricorsi e lungaggini burocratiche". "Una situazione questa - ha aggiunto l´assessore - non più accettabile, visto che l´opera interessa in modo profondo il territorio e coinvolge molte aziende locali che hanno bisogno di certezze anche sui tempi di chiusura dei lavori". "A questo punto - conclude Rometti - chiederemo alla Direzione Nazionale di Anas, titolare dell´affidamento dei lavori, di ricercare un possibile accordo fra le due ditte in contenzioso, evitando di perdere ulteriori mesi in procedure che hanno tempi intollerabili". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
INAUGURATA UFFICIALEMENTE LA NUOVA FUNIVIA “PEJO 3000” |
|
|
 |
|
|
Trento, 17 gennaio 2011 - Salire in meno di 6 minuti nel cuore del gruppo dell’Ortles-cevedale, in uno scenario decisamente mozzafiato nel Parco Nazionale dello Stelvio: tutto questo grazie alla nuova funivia da 100 posti Pejo 3000, l’impianto più ad alta quota del Trentino, una delle 8 funivie esistenti al Mondo con l’innovativa tecnologia Funifor. La funivia conduce dalla località Tarlenta (metri 2000 di quota) in Val di Peio sino ai 3000 metri di altitudine della Valle della Mite, consentendo poi di tuffarsi in una meravigliosa ed emozionante discesa di 8 km sino a Peio Fonti, nota località termale. La nuova Funivia ha permesso di ripristinare, con un tracciato sciistico ancora più lungo e di maggior dislivello, la mitica pista Val della Mite, una delle più belle ed emozionanti discese delle Alpi. Il progetto “Pejo 3000” prevede, oltre alla nuova Funivia e relative nuove piste, l’ampliamento complessivo di tutta l’area sciabile, da realizzarsi in vista del prossimo inverno. Il nuovo impianto, entrato in funzione il 6 gennaio scorso, è stato inaugurato ufficialmente sabato 15 gennaio, alla presenza di numerose autorità politiche della Provincia Autonoma di Trento. Per l’occasione saranno gratuiti gli accessi andata e ritorno alla telecabina Peio Fonti-tarlenta ed alla nuova funivia. Skipass giornaliero sciatori invece a € 15 per tutti gli impianti. Grazie al nuovo moderno impianto, la Val di Sole rafforza dunque la straordinaria opportunità di poter sciare sino a 3000 metri (Peio e ghiacciaio Presena al Passo Tonale), con una notevole abbondanza nevosa garantita dalla sua particolare posizione geografica, con le montagne più alte di tutte le Alpi Centrali ed Orientali. Impianto “Pejo 3000” Quota partenza: 2000 mt. S.l.m.; Quota arrivo: 3000 mt. S.l.m.; Capienza cabine: 100 Persone; Tempo di risalita: 5,8 min. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
BOLZANO: DIVIETO DI FERMATA PER I TRENI EC DI DB/öBB/LE NORD IN ITALIA PER L’ASSESSORE WIDMANN CONTRARIO A POLITICA DEI TRASPORTI E SULLA CONCORRENZA UE |
|
|
 |
|
|
Bolzano, 17 gennaio 2011 - Benché la decisione presso il Tar a Roma sul divieto di fermata per i treni Ec delle ferrovie estere Db, Öbb e Le Nord in territorio italiano sia stata rinviata, secondo l´assessore provinciale alla mobilità Thomas Widmann sussistono scarse possibilitità per le ferrovie italiane per ottenere ragione. L´assurdo divieto per Widmann sarebbe contrario alla politica dei trasporti e sulla concorrenza della Ue. Come sottolinea l´assessore provinciale alla mobilità Thomas Widmann, i collegamenti ferroviari internazionali e sovra regionali costituiscono il presupposto per una politica dei trasporti europea orientata al futuro, soprattutto lungo l´asse del Brennero, e per tale ragione devono essere accessibili al maggior numero di cittadini. In quest´ottica la Provincia di Bolzano in collaborazione con i suoi parlamentari a Roma e con le altre Province interessate dal provvedimento si impegneranno affinché il divieto di fermata dei treni Ec venga tolto definitivamente. Come ha informato il parlamentare altoatesino Siegfried Brugger, anche la Commissione trasporti Ue nella sua comunicazione ai responsabili delle ferrovie italiane ha avanzato seri dubbi sulla compatibilità del divieto con le disposizioni comunitarie relative alla liberalizzazione del trasporto internazionale di persone. Come del resto già fatto presente dall´assessore provinciale alla mobilità Thomas Widmann in concomitanza con l´entrata in vigore dell´orario invernale a metà dicembre, la Commissione trasporti Ue ricorda che il divieto di fermata non può essere giustificato con perdite econocmiche accusate dal trasporto ferroviario regionale criticando, inoltre, l´adozione di un provvedimento a breve scadenza senza aver preventivamente coinvolto i responsabili delle ferrovie tedesche ed austriache. Da qui la richiesta della Commissione Ue ai responsabili in Italia di giustificare il provvedimento con l´annuncio di un´eventuale ammonizione in presenza di un mancato rispetto delle norme comunitarie. Come sottolinea l´assessore Widmann le obiezioni di Bruxelles confermano appieno quelle espresse dalla Provincia di Bolzano e dalle altre Province coinvolte avverso il divieto di fermata, che hanno prodotto la sua temporanea sospensione per tre mesi. L´assessore provinciale alla mobilità è ora curioso di conoscere quali argomentazioni produrranno i gestori delle ferrovie italiane. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
FERROVIE: CONSULTAZIONI SU PROGETTO AC/AV PORTOGRUARO - TRIESTE |
|
|
 |
|
|
Trieste, 17 gennaio 2011 - Sabato 22 gennaio, l´assessore regionale alle Infrastrutture, Riccardo Riccardi, avvierà le consultazioni necessarie alla valutazione del progetto preliminare delle tratte ferroviarie Ac/av Portogruaro - Ronchi Sud - Trieste del corridoio plurimodale Quinto, presentando ai Comuni interessati le scelte di Rfi-rete Ferroviaria Italiana ed illustrando l´iter procedimentale per l´approvazione del progetto predisposto e ricevuto alla fine del dicembre scorso. Per le attività relative al pronunciamento della Regione verrà costituito un gruppo di lavoro composto dalle Direzioni centrali competenti che potrà valutare adeguatamente la proposta assicurando, in sede di intesa sulla localizzazione del tracciato, un parere approfondito e coordinato dei molteplici interessi pubblici in gioco. Alla struttura tecnica sarà affidato anche il compito di offrire l´assistenza tecnica necessaria agli Enti locali interessati per le determinazioni di loro competenza. "Abbiamo scelto, come sempre su questi argomenti - ha detto Riccardi - la strada della maggiore partecipazione possibile per contemperare, con adeguatezza, tutti gli interessi pubblici e dei cittadini nella fase di progettazione di opere di grande rilevanza. Non sfuggono l´importanza e l´impatto di queste tratte del Corridoio Quinto, per cui la Giunta ha assicurato la sinergia dell´impegno di tutte le direzioni coinvolte in merito a questa progettazione e contemporaneamente una adeguata assistenza agli Enti Locali, che pure dovranno esprimersi per competenza territoriale". Recentemente Italferr ha avviato, per conto di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) le procedure di approvazione del progetto preliminare delle tratte ferroviarie Ac/av Portogruaro - Ronchi sud e Ronchi sud - Trieste del corridoio plurimodale V, provvedendo, tra l´altro, all´invio dei documenti progettuali ai Comuni interessati e alla Regione. "L´opera - ricorda l´assessore Riccardi - rientra tra gli interventi strategici della ´legge obiettivo´ e la procedura di approvazione prevede che il progetto preliminare sia approvato dal Cipe, che decide a maggioranza, con il consenso, ai fini della intesa sulla localizzazione, dei presidenti delle Regioni e Province autonome interessate, che si pronunciano, sentiti i Comuni nel cui territorio si realizza l´opera. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
CONCLUSI I LAVORI ALLA REGIONE DEL “TAVOLO OPERATIVO” PER IL PORTO DI GIOIA TAURO |
|
|
 |
|
|
Catanzaro, 17 gennaio 2011 - Si è riunito il 14 gennaio, nella sede della Presidenza della Regione, il tavolo tecnico-operativo sul Porto di Gioia Tauro. La riunione, presieduta dalla Vice Presidente, Antonella Stasi e dal Dirigente Generale della Presidenza, Francesco Zoccali, ha visto la partecipazione del Presidente dell’Autorità Portuale, Giovanni Grimaldi, del Commissario dell’Associazione Industriale di Reggio Calabria, Filippo Callipo, dell’Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria, del Sindaco del Comune di Gioia Tauro e dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali regionali e di categoria. Al tavolo operativo si è stilato un elenco di interventi e proposte che faranno parte di un programma complessivo che sarà presentato nei prossimi giorni al Governo Nazionale. L’incontro, voluto fortemente dal Presidente Scopelliti, per affrontare le questioni urgenti che riguardano la strategica infrastrutture portuale, è stato caratterizzato da una seria ed approfondita discussione tra i partecipanti. Ciascuno ha avanzato proposte finalizzate al superamento della fase emergenziale dei giorni scorsi, manifestando l’interesse e la necessità che si predisponga un programma complessivo da sottoporre all’attenzione del Governo Nazionale. E’ stata ribadita la necessità che ciascuno svolga il proprio ruolo nel rispetto degli obblighi e dei ruoli istituzionali, al fine di garantire un duraturo sviluppo ad una risorsa strategica per l’intero territorio calabrese, quale è il porto di Gioia Tauro L’obiettivo principale del Governatore Scopelliti, come ribadito al tavolo dalla Vice Presidente, Stasi, è quello di sottoporre direttamente al Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, la problematica di Gioia Tauro, che non si limita al solo Porto, al fine di aprire un tavolo nazionale che veda la partecipazione anche dei Ministeri dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture e delle Finanze. Pianificare e programmare insieme una politica industriale che coinvolge tutto il territorio calabrese, partendo da Gioia Tauro, ha delle ricadute dirette come sviluppo sull’intero meridione d’Italia, e pertanto l’impegno della Giunta Regionale sarà massimo, così come dimostrato negli scorsi mesi. Determinante sarà la collocazione di Gioia Tauro nel “piano della logistica nazionale” e soprattutto il ruolo che il Governo intende svolgere nella politica euro mediterranea sul tema del transhipment, all’interno del quale il Porto calabrese, rappresenta l’infrastruttura nazionale più importante. Gli argomenti che saranno affrontati al tavolo nazionale, riguarderanno, inoltre, la possibilità di ritornare ad ottenere un abbattimento delle tasse d’ancoraggio, il rapporto con le società clienti del Porto, l’accesso alle agevolazioni fiscali e la politica di risparmio energetico. Sono state anche affrontare le problematiche relative all’attività quotidiana del Porto, ossia i servizi interni, la gestione delle banchine per migliorare l’efficienza organizzativa, concordando l’istituzione di un tavolo locale di confronto con il terminalista, per la definizione di una corretta gestione delle forze lavoro Il tavolo ha inoltre evidenziato il positivo impegno del Presidente Scopelliti in merito alla recente sottoscrizione dell’Apq di Gioia Tauro, strumento importante che però necessità di un’accelerazione nella sua attuazione, affinchè gli interventi da effettuare apportino il salto di qualità tanto auspicato. Medesima sollecitazione che il tavolo ha chiesto a Rfi (Rete Ferrovie Italiane), per il tramite del Presidente Scopelliti, per gli interventi di competenza. “Il tavolo – ha dichiarato la vice Presidente, Antonella Stasi – ha rappresentato un positivo momento di unità da parte di tutti, finalizzata al concreto sviluppo dell’intera area. L´impegno per Gioia Tauro c’è da parte della Regione Calabria ritengo ci sarà anche da parte del Governo Nazionale. Il presidente Giuseppe Scopelliti ha già fissato un incontro con il Governo per i prossimi giorni. Dal tavolo di oggi chiediamo l´apertura di un confronto nazionale sui temi che riguardano non solo lo sviluppo in senso stretto per le imprese che operano ma anche un confronto per quel che riguarda il valore aggiunto che il porto può dare alla Calabria e, soprattutto, per l´interazione del porto con l´intera regione. Non è la prima riunione operativa che svolgiamo su Gioia Tauro – ha poi dichiarato la vice Presidente, Stasi - perchè le interlocuzioni erano già avvenute nei giorni scorsi all´interno dell´Autorita´ Portuale. Si tratta di un percorso già avviato ad ottobre, nel contesto di un lavoro che la Regione sta portando avanti da alcuni mesi per Gioia Tauro e che si e´ concluso con la firma di un importante accordo di programma quadro”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|