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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 24 Gennaio 2011 |
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URP REGIONE EMILIA ROMAGNA: OLTRE 30 MILA CONTATTI NEL 2010, QUASI 278 MILA VIA WEB. E´ IL SEGNALE DELL´INTERESSE E BISOGNO DI DIALOGO DEI CITTADINI VERSO LA REGIONE |
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Bologna, 24 gennaio 2011 – Oltre 30mila contatti da parte di cittadini in cerca di informazioni con l’Urp della Regione Emilia-romagna nel 2010, con un aumento del 10% rispetto al 2009. I contatti via web, sulle pagine dell’Ufficio Relazioni col Pubblico, sono invece stati oltre 277 mila, segno della buona autonomia dei navigatori nel reperire informazioni. Dei 30 mila contatti, la maggior parte (5.902) hanno riguardato richieste su agricoltura e finanziamenti alle imprese agricole. A seguire cartografia e pubblicazioni (5.360 contatti), lavoro (4.041), formazione e scuola (3.946), imprese (3.171). A seguire i quesiti sulle tasse (965). La maggioranza delle domande è arrivata all’Urp tramite telefono (il 71%, pari a 21.839 contatti). Più distante la percentuale di richieste giunte via e-mail (il 15%, pari a 4.696). C’è comunque anche chi si presenta di persona all’Urp di viale Aldo Moro: il 13%, vale a dire 4.041 persone. Sono invece state "solo" 165 le richieste inviate via fax. “Tutti questi elementi – è il commento dell’assessore all’Organizzazione Donatella Bortolazzi - sono la prova dell’interesse e del bisogno di dialogo dei cittadini nei confronti della Regione ed un segnale della necessità di mantenere l’investimento nelle relazioni pubbliche, puntando sia sulle nuove tecnologie che sul mantenimento degli strumenti più tradizionali e non sostituibili, come il telefono ed il contatto diretto”. Nell’ambito dei contatti segnalati, non sono mancati i reclami. Essi hanno riguardato malfunzionamenti di banche dati, requisiti di accesso ai corsi Fse, il problema dei trasporti ferroviari e i disagi dei pendolari, le attese in sanità, difficoltà sugli assegni di cura per gli anziani e sui contributi alle persone in difficoltà economiche. “A riprova – chiude l’assessore Bortolazzi - che l’Urp è un servizio che serve sia alla gente che alla Regione per avere il polso della situazione e dei problemi da affrontare”. L’urp è reperibile sul sito regionale all´indirizzo: http://cm.Regione.emilia-romagna.it/urp/ , via telefono al numero verde 800-662200 |
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SLOVENIA, MERKUR OTTIENE PRESTITO DA 35 MILIONI
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Lubiana, 24 gennaio 2011 - La corte distrettuale di Kranj, in Slovenia, ha confermato l´erogazione di un finanziamento a medio-lungo termine in favore di Merkur. Si tratta di una linea di credito da 35 milioni di euro, che il rivenditore di hardware otterrà grazie a un impegno da parte di un consorzio di istituti di credito, e utilizzerà come parte del piano di ristrutturazione del proprio debito. |
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PREMIO CARLO MAGNO 2011: NUOVO TERMINE PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE |
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Bruxelles, 24 gennaio 2011 - Il termine per presentare le domande per la procedura di selezione del Premio europeo per la gioventù Carlo Magno è stato posticipato al 14 febbraio per offrire a un numero maggiore di candidati la possibilità di partecipare alla quarta edizione del Premio. La procedura per presentare una domanda è semplice e rapida. Modelli per i giovani europei Il Premio Carlo Magno per la gioventù, che è organizzato congiuntamente dal Parlamento europeo e dalla Fondazione del Premio Internazionale Carlo Magno di Aquisgrana, è assegnato a progetti intrapresi da giovani tra i 16 e i 30 anni che hanno facilitato la comprensione reciproca fra persone di paesi europei differenti.. I progetti vincitori dovrebbero servire come modello per i giovani europei in qualità di esempio pratico di vita insieme come comunità. Tra i progetti selezionati ci sono i programmi di scambio dei giovani, i progetti artistici e internet con dimensione europea. Montepremi totale di 10.000 euro - Ai tre progetti vincitori sarà assegnato rispettivamente un finanziamento di 5.000, 3.000 e 2.000 euro. Essi saranno inoltre invitati a visitare il Parlamento europeo. I rappresentanti dei migliori progetti, provenienti da tutti i 27 Stati membri, saranno invitati ad Aquisgrana, in Germania, il 31 maggio 2011, per assistere alla cerimonia di consegna del premio. I vincitori del 2010 - Nel 2010 il primo premio del concorso europeo Premio per la gioventù Carlo Magno è stato assegnato al progetto tedesco "European Cnc Network - Train for Europe" ("Treno per l´Europa"). Il progetto ha riunito 24 scuole professionali per costruire una locomotiva a scartamento ridotto con vagoni. Il secondo premio è andato a "You are here" ("Voi siete qui") libro irlandese e il terzo premio al progetto bulgaro "Best Engineering Competition Bec" ("Migliore gara d´ingegneria"). Http://www.charlemagneyouthprize.eu/view/it/introduction.html |
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TRENTO: ALLA COMMISSIONE CONSILIARE PER I RAPPORTI CON L´EUROPA I PROGETTI PER I GIOVANI |
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Trento, 24 gennaio 2011 - Il presidente Lorenzo Dellai, affiancato dal presidente dell´Agenzia del Lavoro Michele Colasanto, il 20 gennaio ha presentato alla Commissione consiliare per i rapporti con l´Unione Europea tutte le iniziative che l´esecutivo sta mettendo in campo per favorire la mobilità e il lavoro giovanile. Innumerevoli gli strumenti attuati dalla Giunta provinciale, rivolti in particolare ad una maggiore specializzazione e professionalizzazione dei ragazzi, attraverso borse di studio, accordi e scambi internazionali con altri atenei, progetti specifici nonché l´attivazione dei Piani giovani di Zona che hanno coinvolto migliaia di giovani nei diversi ambiti della provincia. La presentazione del presidente ha fatto seguito a quella dell´assessore all´istruzione e sport Marta Dalmaso, avvenuta nei giorni precedenti il Natale. Il presidente Dellai ha tracciato una panoramica della azioni promosse dalla Provincia negli ultimi due anni, partendo dalle borse di studio indirizzate a favorire l´internazionalizzazione dei ragazzi, che nel 2009 sono state 323 e nel 2010 sono salite a 437. Elevata anche la partecipazione a percorsi di istruzione e formativi all´estero ( (76 ragazzi nel 2010) e alla frequenza di percorsi presso istituti superiori (15 borse di studio nel 2010) e di stage lavorativi (18 borse di studio nel 2010). Come sostegno ai corsi di dottorando la Provincia ha sostenuto 51 borse di studio sempre nel 2010 e altri 5 progetti di specializzazione e di ricerca. Nel 2010 34 sono stati i prestiti d´onore per favorire percorsi di eccellenza nell´alta formazione, 21 le borse di studio per favorire l´inserimento nel mondo del lavoro di alte professionalità e 30 gli assegnatari del progetto "For Me" che favorisce la mobilità dei giovani diplomati trentini per l´apprendimento delle lingue. Ottima anche la partecipazione dei giovani agli interventi di formazione post diploma o laurea (66 le borse di studio nel 2010), infine unico punto critico il sostegno ai percorsi per le libere professioni, una misura che non è mai stata applicata. Anche nel settore dell´Università di Trento, che rientrerà tra i comparti assegnati alla Provincia autonoma di Trento, le iniziative della Giunta sono molteplici e passano dal programma Llp Erasmus, agli accordi bilaterali, alla doppia laurea ad altri progetti specifici. Infine non vanno dimenticati i Piani giovani di Zona, nati nel 2010 su tutto il territorio provinciale per far crescere la consapevolezza civile dei ragazzi. Al dottor Colasanto è invece toccato il compito di illustrare il contributo della Provincia autonoma di Trento in materia di lavoro giovanile che si distingue fra incentivi all´occupazione, sostegno del reddito nella fase della ricerca e interventi formativi articolati in apprendistato, formazione continua e formazione per la sicurezza. |
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SMOG, DE CORATO: “UN’ORDINANZA PER CONTRASTARE INQUINAMENTO, MA GRAZIE A ECOPASS ARIA È MIGLIORATA: MAI COSÌ BASSI VALORI DEL PM 10 A MILANO NEGLI ULTIMI 5 ANNI” |
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Milano, 21 gennaio 2011 - “È stata approvata un’informativa alla Giunta sugli indirizzi per l’adozione di misure emergenziali per il contenimento dell’inquinamento atmosferico nel Comune di Milano. Il provvedimento, che è stato proposto dal settore Mobilità e condiviso con il settore Ambiente, verrà tradotto in un’ordinanza, che il sindaco Letizia Moratti firmerà nei prossimi giorni”. Lo ha comunicato il vice Sindaco di Milano e assessore al Traffico Riccardo De Corato nel dopo Giunta. In particolare vengono individuate due soglie di allerta. La prima a seguito del superamento per dodici giorni consecutivi del valore di Pm10 di 50 microgrammi per metro cubo. La seconda, al superamento dei 18 giorni consecutivi. Tra le misure che scatteranno (si veda allegato), il divieto di circolazione per la auto più inquinanti fino al blocco totale della circolazione nella prima giornata festiva; il divieto (solo dopo 18 giorni consecutivi di superamento della soglia) di circolazione nella cerchia dei Bastioni alle categorie di veicoli già soggette a Ecopass, oltre all’intensificazione dei controlli sulle combustioni e sulle temperature delle caldaie. Le misure vengono revocate dopo 3 giorni consecutivi di non superamento della soglia del Pm10. “Voglio esprimere il ringraziamento ai tecnici che hanno lavorato al provvedimento – spiega De Corato –, l’ingegnere Stefano Riazzola, direttore del settore Pianificazione Mobilità Trasporti e Ambiente, l’architetto Filippo Salucci, direttore del settore Attuazione Mobilità e Trasporti, e il dott. Adriano Musitelli, direttore centrale Mobilità Trasporti e Ambiente. In questo modo codifichiamo una politica di risposta all’inquinamento che diventa sistema. Mi auguro pertanto che i mezzi di informazione vogliano dare il massimo di informazione allo sforzo che stiamo facendo. E che, grazie a Ecopass, sta dando risultati positivi nel lungo periodo. Se dovesse continuare questa tendenza già domenica 30 potrebbe scattare la prima domenica a piedi. Che è solo una delle diverse misure adottate. Milano prende provvedimenti coraggiosi. Che altre città più inquinate, a cominciare da Torino secondo i dati di Legambiente, non stanno invece prendendo. Come anche altre città della stessa area omogenea critica che rimangono ferme al palo” . “La qualità dell’aria di Milano continua a migliorare – prosegue De Corato –. I positivi effetti di Ecopass, partito nel 2008, cominciano a vedersi e i dati lo dimostrano. Sia quelli sulle concentrazioni medie annuali del Pm10: nel 2010 Milano ha rispettato per la prima volta nella storia il limite consentito di 40 microgrammi per metro cubo. Sia quelli dei giorni di superamento annuali: se pur ancora sopra il tetto massimo consentito dei 35 giorni, nel 2010 si è registrato il dato più basso degli ultimi 5 anni con 87 giorni. Sia quelli sulle concentrazioni medie annuali del Pm 2,5: il limite di 25 microgrammi per metro cubo entrerà in vigore solo nel 2015, ma l’anno scorso Milano l’ha già rispettato, in anticipo di 4 anni (si veda allegato)”. “E proprio l’altro giorno – ricorda il vice Sindaco – è stato reso noto uno studio condotto nel 2010 dal Laboratorio per la ricerca ambientale, dalla Società italiana medici generici e dai Medici per l’Ambiente, con la collaborazione della University of Southern California e la Cornell University di New York, che ha messo in evidenza un abbattimento del 50% del Black Carbon all’interno dell’area Ecopass rispetto all’esterno. Questa metodologia è stata proposta quale specifico ‘marcatore di prossimità’ ritenuto altamente efficace nell’individuazione dell’inquinamento da traffico”. “Non si capisce a questo punto – continua De Corato – perché Croci, che fino al novembre 2009 da assessore al Traffico non ha detto una sola parola sull’emergenza smog a Milano, si sia deciso solo adesso, che la situazione è in netto miglioramento, a lanciare anatemi. Dopo un mese tra l’altro, quello di dicembre, che ha registrato il più basso numero di giorni di superamento del limite degli ultimi 5 anni”. “A Croci – aggiunge De Corato –, così come ai vari Fedrighini & Co. Che paventano multe a Milano dalla Commissione europea mentre si tratta di una procedura aperta nei confronti di mezza Europa, rispondono i dati e i fatti. Quelli che l’Amministrazione sta mettendo in campo per ridurre ulteriormente la congestione sulle strade e migliorare la qualità dell’aria. Ad esempio, l’ulteriore restringimento sulla disciplina del carico/scarico merci che entrerà in vigore il 31 gennaio prossimo e che interesserà circa 1.800 mezzi adibiti al trasporto merci, ovvero veicoli diesel Euro 2 e 3 e benzina Euro 2 che non potranno più accedere dalle 7.30 alle 19.30 all’interno della Cerchia dei Bastioni. Mentre per gli Euro 1, sia benzina sia diesel, è previsto il divieto completo di circolazione in tutte le 24 ore”. “Un provvedimento – continua De Corato – che abbiamo comunicato a commercianti, artigiani e ambulanti attraverso l’invio di 115mila lettere sul territorio comunale e provinciale. Ma che ha portato scompiglio nell’opposizione visto che il consigliere Rizzati ha addirittura presentato una mozione per rinviare il provvedimento. A questo punto suggerirei al candidato Pisapia, prima di attaccare il centrodestra, di mettere d’accordo il centrosinistra e Rizzati in materia di smog. Perché non si può gridare all’emergenza colpevolizzando la Giunta Moratti e poi fare le barricate contro decisioni che servono proprio a ridurre l’inquinamento”. Informativa Alla Giunta Delle Linee Di Adozione Misure Emergenziali Per Il Contenimento Dell’inquinamento Atmosferico Si istituiscono Due Soglie Di Allarme. La Prima al dodicesimo giorno continuativo di superamento della soglia del Pm10. La Seconda al diciottesimo giorno continuativo di superamento della soglia del Pm10. Prima Fase Al dodicesimo giorno si interviene con una serie di misure. ●Per tutta la giornata e in tutta la città divieto di circolazione per autoveicoli a benzina euro zero, ed autoveicoli diesel euro zero, euro 1 ed euro 2. ●Divieto di circolazione per tutto il giorno, a ciclomotori euro 1 a due tempi in tutta la città ed euro zero ed euro 1 a gasolio. ●Blocco totale del traffico nella prima giornata festiva. ●Intensificazione dei controlli per il divieto di combustioni di rifiuti all’aperto (cantieri dove si brucia legname, ma anche in ambito agricolo). ● Divieto accensione fuochi in aree comunali verdi. ●Spegnimento dei motori in fase di sosta per carico/scarico merci o capolinea bus. ●Intensificazione controlli agricoltura per spargimento liquami. ●Divieto accensione fuochi artificio, petardi, fumogeni ecc. Seconda Fase - Scatta al diciottesimo giorno. Oltre alle misure previste dalla prima fase: ●Divieto di circolazione nella cerchia dei Bastioni alle categorie di veicoli già soggette a Ecopass. ●Interventi su caldaie: abbassamento di un grado temperatura consentita (da 20 a 19); e di un’ora del tempo di accensione (da 14 a 13). Al divieto sono esentate, tra gli altri, scuole, ospedali, case di cura, piscine e palestre Tutte Le Misure Della Prima E Seconda Fase Vengono Revocate Dopo 3 Giorni Consecutivi Di Non Superamento Della Soglia Del Pm10. Scheda Valori Qualità Dell’aria Quinquennio 2006/2010 - Concentrazioni Pm 10 Medie Annuali (Limite consentito 40 microgrammi/metro cubo)
Anno 2006 = 53 microgrammi/metro cubo Anno 2007 = 51 microgrammi/metro cubo Anno 2008 = 44 microgrammi/metro cubo Anno 2009 = 45 microgrammi/metro cubo Anno 2010 = 40 microgrammi/metro cubo [Risultato storico per Milano!] | Giorni Di Superamento Annuale (Limite consentito 35 giorni)
Anno 2006 = 150 giorni Anno 2007 = 133 giorni Anno 2008 = 112 giorni Anno 2009 = 106 giorni Anno 2010 = 87 giorni [Dato più basso degli ultimi 5 anni!] | Concentrazioni Pm 2,5 Medie Annuali (dal 2015 limite consentito sarà 25 microgrammi/metro cubo)
Anno 2007 = 37 microgrammi/metro cubo Anno 2008 = 31 microgrammi/metro cubo Anno 2009 = 31 microgrammi/metro cubo Anno 2010 = 25 (Milano rispetta il limite con 4 anni di anticipo!) | Giorni Di Superamento Del Pm 10 Mensili Dicembre 2006/2010
Dic. 2006 |
Dic. 2007 |
Dic. 2008 |
Dic. 2009 |
Dic. 2010 |
24 giorni |
27 giorni |
19 giorni |
20 giorni |
15 giorni* | *Dato più basso degli ultimi 5 anni! |
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BOLZANO: LA PROVINCIA FINANZIA 40 PROGETTI DI RICERCA CON 5,8 MILIONI DI EURO |
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Bolzano, 24 gennaio 2011 - Sono stati consegnati il 20 gennaio a Palazzo Widmann dall’assessora provinciale Sabina Kasslatter Mur i contratti di finanziamento relativi a 40 progetti di ricerca prescelti nell’ambito del 1° bando di concorso per progetti nel campo della ricerca scientifica promosso dalla Provincia autonoma di Bolzano. La Ripartizione Diritto allo studio, università e ricerca scientifica della Provincia autonoma di Bolzano ha bandito nel 2009 il 1° concorso per progetti nel campo della ricerca scientifica, con il quale sono stati messi a disposizione 5,8 milioni di euro per progetti di ricerca. Al concorso potevano prendere parte sia singoli ricercatori, sia enti svolgenti attività di ricerca scientifica a livello provinciale. Il bando prevedeva che ogni progetto poteva essere agevolato sino ad un importo massimo di 300.000 Euro. Nell’ambito del concorso sono stati presentati 106 progetti di ricerca e nel corso della cerimonia odierna sono stati consegnati da parte dell’assessora provinciale Sabina Kasslatter Mur i contratti di finanziamento riguardanti i primi 40 progetti che si sono classificati nel concorso a fronte dei 106 progetti presentati. Con il contributo di 5,8 milioni di euro erogato dalla Provincia viene coperto il 35% dei costi complessivi previsti dai 40 progetti premiati. “Proprio in periodi di crisi è importante investire nella ricerca scientifica, poiché solo in questo modo si possono creare solide basi per l’innovazione, la crescita ed il benessere” ha affermato nel corso della cerimonia odierna l’assessora all’istruzione Sabina Kasslatter Mur ed ha proseguito “La ricerca e l’innovazione sono fattori fondamentali della competitività di un territorio e proprio per questo l’Alto Adige non deve rimanere indietro. Quale assessora responsabile per la ricerca scientifica ritengo sia fondamentale incrementare le competenze nel campo della ricerca nella nostra provincia e rafforzare il sistema della ricerca altoatesino” ha dichiarato l’assessora. Al fine di garantire la massima qualità scientifica nell’agevolazione, i progetti sono stati sottoposti ad un processo di valutazione internazionale: ogni progetto è stato valutato da almeno 2 esperti esterni ed in seguito valutato dal Comitato tecnico per la ricerca e l’innovazione della Provincia Autonoma di Bolzano facendo riferimento alle valutazioni esterne. Per la valutazione dei progetti ammessi al concorso sono state raccolte complessivamente 250 valutazioni. Questo processo è stato concluso nell’autunno scorso. Dei 71 progetti con una valutazione positiva, i primi 40 progetti secondo la graduatoria stilata sono stati agevolati con i mezzi finanziari a disposizione per un ammontare di 5,8 milioni di euro. Tra i progetti di ricerca finanziati sono rappresentati sia le scienze naturali che temi culturali, storici, medici e sociali. Le agevolazioni vanno a favore dei seguenti 10 enti di ricerca: Università di Innsbruck 2.768.800 euro, Libera Università di Bolzano 1.537.608 euro, facoltà di medicina dell’Università di Innsbruck 239.858, Accademia Europea Bolzano 420.873, Studio Teologico Accademico Bressanone 161.474, Centro per la Sperimentazione Agraria e Forestale Laimburg 41.298, Museo Archeologico dell´Alto Adige 76.500, Museo Scienze Naturali Alto Adige 484.000, Università degli Studi di Trento 54.664, Istituto Pedagogico per il gruppo linguistico tedesco 14.922. Hanno preso parte alla cerimonia anche la direttrice del dipartimento, Karin Dalla Torre, il direttore di ripartizione, Günther Andergassen ed il presidente del comitato di valutazione, Roland Psenner. I progetti saranno realizzati nell’arco dei nei prossimi tre anni ed i risultati della ricerca saranno infine rilevati con l’ausilio di un apposito sistema di monitoraggio ed allo stesso tempo resi accessibili ad un pubblico più ampio. |
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ISTRUZIONE FVG: APPROVATE MODIFICHE A PIANO REGIONALE DIMENSIONAMENTO |
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Trieste, 24 gennaio 2011 - Su proposta dell´assessore all´Istruzione, Roberto Molinaro, la Giunta regionale ha approvato le modifiche al Piano regionale vigente di dimensionamento delle istituzioni scolastiche autonome in vigore dall´anno scolastico 2011-2012. Le modifiche tengono conto delle richieste delle Amministrazioni provinciali di Gorizia, Udine e Trieste (la Provincia di Pordenone non intende apportare variazioni al Piano scolastico provinciale) e sono state concordate con l´Ufficio Scolastico regionale. In primo luogo la delibera conferma la validità del Piano degli indirizzi di studio degli Istituti secondari di secondo grado funzionanti nel Friuli Venezia Giulia nell´anno scolastico 2010/2011; quindi approva, sulla base delle previsioni contenute nei singoli piani provinciali, le Tabelle di aggiornamento del Piano regionale di dimensionamento delle istituzioni scolastiche autonome, che danno evidenza, per ciascuna Provincia, delle variazioni apportate con specifico riferimento alle nuove istituzioni e soppressioni di istituzioni scolastiche esistenti, nonché all´attivazione di nuovi indirizzi nell´offerta formativa delle istituzioni scolastiche autonome di istruzione secondaria di secondo grado. In ogni caso la delibera afferma che l´attivazione dei nuovi indirizzi è subordinata alla verifica della disponibilità di attrezzature, locali e laboratori adeguati, nonché di un numero di iscritti sufficiente alla formazione delle classi, da effettuarsi da parte delle competenti autorità scolastiche. Da parte sua il Direttore Generale dell´Ufficio Scolastico Regionale, in relazione all´Accordo sottoscritto in data 14 gennaio 2011 con il Direttore centrale al Lavoro, Formazione, Commercio e Pari Opportunità della Regione Friuli Venezia Giulia per la realizzazione di un´offerta sussidiaria di percorsi di istruzione e formazione professionale, attiverà presso gli Istituti professionali delle prime classi per il conseguimento dei titoli di qualifica triennale, armonizzando gli indirizzi dei predetti Istituti professionali. Viene quindi autorizzata la statalizzazione della scuola dell´infanzia comunale con lingua di insegnamento italiana di Sistiana in Comune di Duino-aurisina (Trieste) a partire dall´anno scolastico 2011/2012. La Regione si riserva di provvedere con successivi atti ad ogni ulteriore determinazione in ordine al dimensionamento del servizio scolastico relativamente alla scuola dell´infanzia e al primo ciclo di istruzione. Queste le modifiche apportate al Piano regionale vigente di dimensionamento delle istituzioni scolastiche autonome. 1. Modifica Assetto Autonomie Scolastiche 1.1 Provincia Di Gorizia - Istituti Scolastici Interessati: Istituto tecnico agrario "Brignoli" di Gradisca d´Isonzo; Isis "Luigi Einaudi - Guglielmo Marconi" di Staranzano. Nuova Istituzione Dall´anno Scolastico 2011/2012 (denominazione provvisoria): Isis "Brignoli - Einaudi - Marconi" con sede legale in via Roma 9 a Gradisca d´Isonzo (ex sede Istituto "Brignoli"). 1.2 Provincia Di Trieste - Istituti Scolastici Interessati: Liceo classico "Dante Alighieri" di Trieste; Istituto magistrale "Giosué Carducci" di Trieste. Nuova Istituzione Dall´anno Scolastico 2011/2012 (denominazione e sede provvisoria): Isis "Dante - Carducci" con sede legale in via Madonna del Mare 11 a Trieste (ex sede Istituto "Carducci"). 2. Attivazione Di Nuovi Indirizzi Nell´offerta Formativa Delle Istituzioni Scolastiche Autonome Di Istruzione Secondaria Di Secondo Grado 2.1 Provincia Di Gorizia - Istituti Scolastici Interessati: Isis Monfalcone e Grado; Isis "Michelangelo Buonarroti" Monfalcone. Nuovi Indirizzi Dall´anno Scolastico 2011/2012: Isis Monfalcone e Grado: indirizzo meccanica, meccatronica ed energia; Isis "Michelangelo Buonarroti" Monfalcone: Liceo linguistico. 2.2 Provincia Di Trieste - Istituti Scolastici Interessati: Istituto tecnico "Max Fabiani" Trieste; Istituto tecnico "Alessandro Volta" Trieste; Istituto tecnico "Grazia Deledda" Trieste. Nuovi Indirizzi Dall´anno Scolastico 2011/2012: Istituto tecnico "Max Fabiani" Trieste: grafica e comunicazione; Istituto tecnico "Alessandro Volta" Trieste: informatica e telecomunicazioni - articolazione: informatica; Istituto tecnico "Grazia Deledda" Trieste: chimica, materiali e biotecnologie - articolazioni: chimica e materiali; biotecnologie ambientali; biotecnologie sanitarie. Corsi Serali - Istituti Scolastici Interessati: Istituto tecnico "Alessandro Volta" Trieste; Istituto tecnico "Grazia Deledda" Trieste. Nuovi Indirizzi Dall´anno Scolastico 2011/2012: Istituto tecnico "Alessandro Volta" Trieste: informatica e telecomunicazioni - articolazione: informatica; Istituto tecnico "Grazia Deledda" Trieste: chimica materiali e biotecnologie - articolazione: biotecnologie sanitarie. Indirizzi Soppressi: Istituto tecnico "Grazia Deledda" Trieste: amministrativo, finanza e marketing. 2.3 Provincia Di Udine - Istituti Scolastici Interessati: Isis "Malignani" Udine; Isis "D´aronco" Gemona del Friuli; Isis "Mattei" Latisana; Isis "Paschini" Tolmezzo; Isis "Solari" Tolmezzo - Istituto professionale di stato "Candoni" Tolmezzo, aggregato. Nuovi Indirizzi Dall´anno Scolastico 2011/2012: Isis "Malignani" Udine: chimica, materiali e biotecnologie; Isis "D´aronco" Gemona del Friuli: grafica e comunicazione; Isis "Mattei" Latisana: liceo linguistico; Isis "Paschini" Tolmezzo: liceo classico; Isis "Solari" Tolmezzo - Istituto professionale di stato "Candoni" Tolmezzo, aggregato: settore servizi - indirizzo servizi per l´agricoltura e lo sviluppo rurale. Indirizzi soppressi: Isis "Solari" Tolmezzo - Istituto professionale di stato "Candoni" Tolmezzo, aggregato: settore industria e artigianato - indirizzo produzioni industriali e artigianali - articolazione : industria chimica. |
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ENTRO IL 28 GENNAIO DOMANDE PER BORSE STUDENTI DELL’UMBRIA |
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Perugia, 24 gennaio 2011 - Vanno presentate entro il 28 gennaio prossimo, ai Comuni di residenza, le domande per accedere alle borse di studio a favore degli studenti umbri, per le quali la Regione Umbria ha stanziato circa 1 milione e 200mila euro. Possono richiedere l´assegnazione della borsa di studio a sostegno della spesa sostenuta e documentata per l´istruzione gli alunni residenti in Umbria, che nell´anno scolastico 2010-2011 frequentano la scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado, statale e paritaria e appartengano a un nucleo familiare con reddito annuale non superiore a 10.632,94 euro, calcolato con il sistema "Isee" (Indicatore situazione economica equivalente). Gli assegni di studio, che saranno erogati dai Comuni, potranno essere utilizzati per il pagamento di spese (documentate) di frequenza scolastica (tasse di iscrizione, rette), di trasporto (biglietti e abbonamenti su mezzi pubblici, o, in assenza di questi, rimborsi per mezzi privati). Potranno essere, inoltre, sostenute spese documentabili per l´acquisto di sussidi scolastici e di materiale didattico e strumentale utile ai corsi di apprendimento, per attività interne o esterne alla scuola e da questa promosse anche ai fini del riconoscimento dei "crediti formativi". L´importo delle borse di studio, che verrà definito dalle singole Amministrazioni comunali, potrà essere fino a un massimo di 150 euro per le scuole primarie (ex elementari), di 205 euro per quelle secondarie di primo grado (ex medie) e 360 euro per le scuole secondarie di secondo grado (ex superiori). Nello stilare le graduatorie per l´assegnazione dei sussidi, i Comuni daranno priorità agli alunni appartenenti alle famiglie con i redditi più bassi. Entro il 28 febbraio i Comuni dovranno trasmettere gli elenchi degli aspiranti alle borse di studio alla Regione che ripartirà i fondi tra le amministrazioni non oltre il 25 marzo successivo. L´avviso è disponibile "on line" all´indirizzo www.Formazionelavoro.regione.umbria.it, canale scuola e sul sito www.Regione.umbria.it alla voce "Bandi", da dove è possibile scaricare anche il modulo di domanda. |
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VALLE D’AOSTA: CLASSES DE NEIGE E OFFERTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO 2011/2012 |
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Aosta, 24 gennaio 2011 - L’assessorato dell’istruzione e cultura informa che, giovedì 3 febbraio 2011, alle17.30 alla Cittadella dei Giovani di Aosta, l’Assessore Laurent Viérin presenterà a studenti, famiglie e operatori della scuola il progetto dell’Assessorato Classes de neige e l’offerta formativa territoriale delle scuole secondarie di secondo grado per l’anno scolastico 2011/2012 in vista della scadenza delle iscrizioni fissata a sabato 12 febbraio 2011. «Il progetto Classes de neige, ideato e lanciato dall’Assessorato, – dichiara l’Assessore all’istruzione e cultura, Laurent Viérin - è mirato a dare agli studenti valdostani la possibilità di conciliare sport e scuola, per troppo tempo antagonisti. Il crescente interesse e la progressiva crescita del progetto Classes de neige – conclude Laurent Viérin - dimostrano l’attenzione riservata da parte delle Istituzioni alle esigenze provenienti dalle famiglie e dal territorio e ci incoraggiano a proseguire nel lavoro di valorizzazione della pratica sportiva legata agli sport della neve da conciliare con l’attività didattica e il ruolo formativo della scuola.» Le istituzioni scolastiche di scuola secondaria di primo e secondo grado implicate nel progetto Classes de neige per il prossimo anno scolastico sono: • Istituzione scolastica “Maria Ida Viglino” di Villeneuve • Istituzione scolastica “Luigi Einaudi” di Aosta • Istituzione scolastica “Saint-roch” di Aosta • Istituzione scolastica Comunità Montana Walser – Mont Rose B di Gressoney • Liceo linguistico di Courmayeur • Liceo “ Maria Adelaide” di Aosta • Istituto tecnico commerciale e per geometri di Aosta • Istituto tecnico e professionale “ Corrado Gex” di Aosta • Istituto tecnico commerciale e per Geometri e professionale di Châtillon – Saint-vincent • Liceo “Binel-viglino” di Pont-saint-martin – Verrès Le singole istituzioni scolastiche presenteranno le rispettive offerte curricolari legate al progetto Classes de neige attraverso stand previsti sempre alla Cittadella dei Giovani di Aosta giovedì 3 febbraio dalle ore 15. |
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PIETRO CIUCCI: L’ANAS SI CONFERMA PRIMA STAZIONE APPALTANTE DEL PAESE E TENDE ALLA COMPLETA AUTONOMIA FINANZIARIA PER FRONTEGGIARE I COSTI, PUR NON RINNEGANDO IL PROPRIO RUOLO ‘SOCIALE’ E DI SERVIZIO PUBBLICO. LECTIO MAGISTRALIS DEL PRESIDENTE DELL’ANAS ALL’ACCADEMIA AERONAUTICA DI POZZUOLI |
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Pozzuoli, 24 gennaio 2011 Il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci ha illustrato la natura pubblica dell’Anas, nelle sue trasformazioni da Azienda dello Stato a Società per Azioni, il 21 gennaio, nel corso di una lezione agli allievi dell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, alla presenza del Comandante Generale di Brigata Aerea, Umberto Baldi. “Nel 2010 – ha affermato Pietro Ciucci - l’Anas si è confermata leader per la capacità di saper realizzare opere infrastrutturali, nel rispetto dei tempi e delle previsioni di spesa, e prima stazione appaltante del Paese, sia per le grandi opere che per gli interessi di mobilità delle comunità locali”. “Questa nostra capacità di essere sul territorio – ha continuato il Presidente dell’Anas –, è stata recentemente rafforzata e riconosciuta anche dalla decisione di alcune Regioni di restituire il patrimonio stradale preso in carico, a seguito del cosiddetto federalismo stradale, e che è risultato in concreto difficilmente gestibile, sia sotto l’aspetto economico che sotto quello operativo”. L’anas, attualmente gestisce in modo diretto 25.000 km tra strade statali e autostrade, grazie all’incremento registrato negli ultimi dieci anni di circa 3.700 km, determinato per quasi 2.000 km dalla costruzione di nuove infrastrutture e per una parte dal fenomeno “di ritorno” di alcune strade dalle Regioni. Il Presidente dell’Anas, nella sua lectio ha evidenziato che a seguito delle recenti disposizioni di legge, non ci saranno più trasferimenti da parte dello Stato a titolo di corrispettivo di servizio. In altri termini, tutti i costi di gestione della rete, compresa la manutenzione ordinaria, saranno a carico dell’Anas che dovrà farvi fronte con risorse acquisite direttamente. Le risorse derivanti dai prossimi pedaggi di alcune tratte autostradali, infatti, sono destinate al riequilibrio del Bilancio dello Stato e non sono risorse aggiuntive per l’Anas. “È necessario – ha concluso il Presidente dell’Anas - che la Società sia in grado di fronteggiare i propri costi di funzionamento, utilizzando, in maniera esclusiva o almeno prevalente, i ricavi legati a logiche di mercato. È mio convincimento che questa è la strada futura che consentirà la completa autonomia finanziaria dell’Anas, liberando il Bilancio pubblico, senza rinnegare tuttavia il suo ruolo ‘sociale’ e di servizio pubblico”. |
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INAUGURATA A LAIVES NUOVA SEDE SCUOLA PROFESSIONALE FRUTTI-VITICOLTURA ITALIANA |
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Bolzano, 24 gennaio 2011 - La nuova sede provvisoria della Scuola professionale per la frutti- viticoltura in lingua italiana in via Rio Vallarsa 16 è stata inaugurata giovedì 20 gennaio 2011, dal vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini, alla presenza del sindaco di Laives, Liliana Di Fede, dei dirigenti e degli allievi. La Scuola professionale per la frutti- viticoltura di lingua italiana, che attualmente forma una quarantina di allievi, ha trovato sistemazione nella nuova sede provvisoria in via Rio Vallarsa 16 a Laives. Come ha detto il vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini, si tratterà di una provvisorietà di lungo periodo dal momento che la sede definitiva sarà presso il progettato polo scolastico di Laimburg a Vadena destinato ad ospitare nel medesimo complesso sia la Scuola professionale per la frutti- viticoltura in lingua tedesca che quella italiana. Inaugurando la sede provvisoria a Laives Tommasini si è detto orgoglioso che anche la scuola professionale per la frutti- viticoltura in lingua italiana disponga di una sede funzionale con spazi adeguati per poter potenziare i corsi formativi compiendo un vero e proprio salto di qualità. Accanto a quelli rivolti agli studenti, l´intenzione è quello di estendere l´offerta di corsi anche agli alunni delle scuole medie su tematiche particolari, quali la produzione del miele, dei formaggi e della birra. Un occhio di riguardo sarà rivolto anche alla domanda di corsi avanzata dai cittadini soprattutto nel settore del giardinaggio e della coltivazione di piante da frutta. |
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PRINCIPI ATTIVI 2010: PRESENTATI A BARI I PROGETTI FINANZIATI |
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Bari, 24 gennaio 2011 - “È un’esperienza che ormai comincia a consolidarsi e che permette concretamente di accompagnare i giovani in un percorso di crescita che fa bene alla Puglia”. Così l’Assessore regionale alle Politiche Giovanili Nicola Fratoianni presentando questa mattina in conferenza stampa insieme alla Presidente dell’Arti Giuliana Trisorio Liuzzi e alla Dirigente del Servizio Politiche Giovanili Antonella Bisceglia, i risultati della selezione dei progetti finanziati di Principi Attivi 2010. Il Bando, pubblicato nello scorso febbraio, ha visto la partecipazione di oltre 5.000 giovani pugliesi che hanno presentato 2.231 proposte progettuali. La graduatoria definitiva dei progetti è stata pubblicata lo scorso 30 dicembre e ha portato alla selezione dei 190 progetti vincitori. “L’intenzione politica – ha proseguito Fratoianni – è quella di capovolgere, in maniera radicale, il paradigma generale che induce a pensare che, a fronte della crisi economica e sociale, i temi dell’innovazione, della ricerca e della cultura siano inattuali o che perdano di centralità. È il tempo della crisi che deve spingere le amministrazioni a liberarsi da pigrizie culturali, da luoghi comuni e stereotipi. Principi Attivi è uno dei tratti distintivi di un governo regionale che ha deciso di puntare sui giovani pugliesi, considerandoli la più strategica delle risorse per il proprio sviluppo sociale ed economico”. L’arti è stata coinvolta nell’attività di valutazione e selezione dei progetti presentati. “Abbiamo avviato un percorso – ha commentato la Presidente Trisorio Liuzzi – che sono convinta porterà i suoi frutti. L’impegno da parte dell’Arti è quello di sostenere i giovani, le loro idee più innovative e accompagnarli nella sfida della competitività, connettendoli con il mondo delle imprese, delle autonomie locali, della scuola e dell’università”. |
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AMBIENTE, ENERGIA, SICUREZZA: A SIENA STA PER PARTIRE L’ISTITUTO TECNICO SUPERIORE |
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Firenze, 24 gennaio 2011 – “Una bella sfida sulla quale anche noi ci sentiamo impegnati”. Così, da Firenze, Stella Targetti, vicepresidente di Regione Toscana, commenta la presentazione dell’Istituto Tecnico Superiore (Its) per l’ambiente, l’energia e la sicurezza che si è svolta il 21 gennaio a Siena presso l’Istituto capofila (il tecnico ”Sarrocchi”) nel contesto della settimana dell’energia. Sottolineata l’importanza del partenariato raggiunto fra tre Province (Siena, Arezzo, Grosseto), scuole, agenzie formative, università, consorzi, imprese (“una bella prova di cooperazione fra soggetti diversi per un obiettivo comune”), Stella Targetti si è in particolare soffermata sulle “grandi attese che stanno dietro alla concreta partenza di queste nuove forme di istruzione tecnica superiore: attese – ha proseguito – che molto bene si motivano proprio con questa esperienza senese chiamata a formare nuove figure professionali in settori (ambiente, energia, sicurezza) decisamente interessanti per il bene comune e da cui è lecito attendersi sviluppi anche in termini occupazionali”. Sono tre, in Toscana, le “Fondazioni” regolarmente costituite dopo che Regione Toscana, nel novembre/dicembre 2008, approvò il “Piano territoriale triennale per il sistema di istruzione e formazione tecnica superiore” adottando le “linee guida” per la costituzione degli Its e chiamando i soggetti interessati a presentare le candidature. I progetti approvati, con la già avvenuta costituzione delle relative Fondazioni, riguardano tre Its: Firenze (in partenariato con Prato) per il design e l’innovazione di prodotto nel settore moda; Livorno (in partenariato con Firenze) per la manutenzione industriale; Siena (in partenariato con Arezzo e Grosseto) per ambiente, energia, sicurezza. I corsi in ciascun Its avranno durata biennale. Gli iscritti riceveranno, al termine, un diploma di specializzazione tecnica superiore. A Siena e Livorno le Fondazioni di partecipazione – necessarie in base alle norme nazionali – sono già iscritte nel relativo “registro” mentre a Firenze l’iscrizione è in fase finale. “Le attività delle Fondazioni e dunque degli Its - spiega Stella Targetti – avranno inizio a partire dall’anno scolastico 2011 2012. L’elevato grado di coinvolgimento del territorio, in particolare proprio nel caso di Siena/arezzo/grosseto, lascia bene sperare sul fatto che, nonostante la scarsità di risorse ministeriali destinate agli Its, questa sfida potrà essere affrontata formando nuove figure professionali davvero all’altezza delle aspettative. E questo – conclude Targetti – potrà avere anche un importante ruolo a servizio delle imprese sul territorio, imprese che certo hanno forte necessità di lavoratori sempre più all’altezza in un contesto globale che cambia in maniera così radicale e veloce”. |
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RIFORMA SCOLASTICA: PORTE APERTE DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE A MERANO, BRESSANONE E LAIVES |
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Bolzano, 24 gennaio 2011 - Scattano questa settimana le prime Giornate delle porte aperte della Formazione professionale italiana, che informeranno studenti e genitori degli effetti della riforma del secondo ciclo di istruzione a partire dal 2011/2012 presenteranno le varie offerte formative. I singoli appuntamenti - tra gennaio e marzo - sono pubblicati anche online sul sito dedicato www.Riformascolastica.bz.it Sulla homepage www.Riformascolastica.it sono elencati anche gli appuntamenti con la Giornata delle porte aperte, che tutte le scuole superiori e professionali organizzano sin dalla fine di gennaio e fino a marzo. Con una visita gli interessati potranno conoscere da vicino la scuola e la sua offerta formativa, le strutture, gli studenti e gli insegnanti: tutti elementi che contribuiranno a prendere la decisione migliore sul percorso scolastico da scegliere. Il calendario della Giornata delle porte aperte della Formazione professionale nelle sedi decentrate propone l´appuntamento con la Scuola alberghiera "C. Ritz" di Merano il 29 gennaio dalle 10 alle 17, quello con la Scuola professionale "Marconi" di Merano il 29 gennaio dalle 10 alle 17, la manifestazione nella Scuola professionale "Mattei" di Bressanone il 19 febbraio dalle 9 alle 17 e la Giornata delle porte aperte nella Scuola professionale frutti-viticoltura e giardinaggio di Laives il 26 febbraio dalle 10 alle 16. La riforma scolastica modificherà il panorama formativo dopo la scuola media. Il secondo ciclo d’istruzione e formazione si dividerà in futuro nei tre cosiddetti "pilastri formativi" (licei, istituti tecnici, istruzione e formazione professionale), con grande attenzione all’apprendimento orientato alle competenze e allo sviluppo di competenze interdisciplinari. |
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SCUOLA, "UNITI CON LO SPORT" |
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Campobasso, 24 gennaio 2011 - Educare i ragazzi alla partecipazione ed alla cooperazione, ad una sana competizione ed al confronto costruttivo, al rispetto della diversità ed al senso delle regole, ai valori della solidarietà e della pace, contribuire alla formazione di una coscienza civile e sociale: sono le finalità di "Uniti con lo sport", progetto promosso dal Centro Sportivo Scolastico dell´Istituto Comprensivo Statale "L.montini" di Campobasso, in collaborazione con l´Ufficio Scolastico Regionale per il Molise e con il patrocinio della Presidenza del Consiglio della Regione Molise e del Comitato provinciale Coni di Campobasso. Questa mattina la presentazione presso la biblioteca della scuola campobassana. Presenti il Dirigente dell´Ufficio Scolastico Provinciale di Campobasso, Giuliana Petta, il Dirigente dell´Istituto "Montini", Vincenza Testa, il Responsabile del Centro Sportivo Scolastico del "Montini", Giulio Simpatico, il Presidente regionale del Coni, Guido Cavaliere, e quello del Comitato provinciale di Campobasso, Antonio Rosari. L´iniziativa si inserisce nell´ambito delle cerimonie per il 150esimo anniversario dell´Unità d´Italia e prevede l´organizzazione di una serie di eventi sportivi rivolta agli alunni della Scuola secondaria di primo grado di Campobasso. Cinque gli appuntamenti in agenda a partire dal prossimo 25 gennaio e fino al 14 maggio. Alle gare parteciperanno le rappresentative di tutte le Scuole medie campobassane, sotto la guida dello staff dell´Istituto "Montini" e del Coni di Campobasso, che si cimenteranno nelle seguenti discipline: corsa campestre, pallavolo, atletica su pista, pallatamburello, beach tennis. A conclusione del progetto, l´Ufficio Scolastico Provinciale per il Molise organizzerà una conferenza di servizio sul tema " Le attività sportive nel curricolo del primo ciclo di istruzione : contributi ed esperienze dei Centri Sportivo Scolastici del territorio". |
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I DIARI DEI FRATI FANNO LUCE SULLE PREVISIONI CLIMATICHE |
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Bruxelles, 24 gennaio 2011 - Un team di scienziati finanziati dall´Ue ha usato i diari di frati e altri documenti storici per confermare l´accuratezza delle simulazioni climatiche al computer. I risultati, pubblicati online sulla rivista Nature Genetics, dovrebbero aiutare i ricercatori a fornire stime dei cambiamenti climatici più precise, in particolare su scala regionale e stagionale. L´ue ha sostenuto questo lavoro attraverso due progetti. Circe ("Climate change and impact research: the Mediterranean environment") e Acqwa ("Assessment of climatic change and impacts on the quantity and quality of water"). Nel loro studio gli scienziati hanno usato 3 modelli climatici per simulare i cambiamenti del clima nel corso degli ultimi 500 anni. Hanno confrontato i risultati dei modelli climatici con fonti storiche come archivi delle stazioni meteorologiche, rapporti sui raccolti e diari di frati. Le documentazioni storiche corrispondono alle simulazioni. Gli scienziati erano particolarmente interessati all´influenza sul tempo, sia su scala stagionale che su scala regionale, di fattori esterni al sistema climatico, come l´attività vulcanica, i cambiamenti della temperatura del Sole e un aumento delle emissioni di gas serra provocato da attività umane. Come sottolineano gli scienziati, "è l´espressione regionale e stagionale dei cambiamenti climatici che determina l´effetto del riscaldamento serra su ecosistemi e società." Mentre l´influenza delle emissioni di gas serra sul clima europeo è riconosciuta per il 20° secolo, alcuni scienziati hanno suggerito che l´influenza di fattori esterni nei secoli precedenti è "trascurabile". Lo studio ha rivelato che in realtà i fattori esterni hanno avuto un´importantissima influenza sul tempo in Europa nel corso degli ultimi cinque secoli. Questo suggerisce che le nostre attuali emissioni di gas serra hanno probabilmente un ruolo significativo nella formazione del clima europeo in futuro. "Il nostro lavoro mostra che le influenze esterne sul tempo sono importanti e che anche piccoli cambiamenti di fattori esterni al sistema climatico hanno un effetto significativo," ha spiegato l´autore principale dell´articolo, il professor Gabi Hegerl della Facoltà di Geoscienze presso l´Università di Edimburgo nel Regno Unito. "Questi risultati sono significativi perché stiamo vedendo le conseguenze di questi fattori a livello regionale." I vulcani hanno un impatto particolarmente evidente sul clima a breve termine; in seguito a un´eruzione le estati tendono a essere significativamente più fresche del normale, mentre gli inverni sono più caldi. I vulcani però sembrano avere poca influenza sulle temperature primaverili e autunnali. L´influenza di fattori esterni sul clima è particolarmente forte in inverno e in primavera, momenti in cui rappresentano secondo le stime il 75% del riscaldamento invernale osservato a partire dalla fine del 17° secolo. "Questo riscaldamento degli inverni è largamente attribuibile ai gas serra," commentano i ricercatori. Gli scienziati concludono: "Usiamo ricostruzioni della temperatura stagionale della terra europea e simulazioni con tre modelli climatici globali per mostrare che le influenze esterne sul clima - come le concentrazioni di aerosol vulcanici stratosferici o di gas serra, altri effetti antropogenici e forse cambiamenti nell´irradiazione solare totale - hanno avuto un´influenza percepibile sulle temperature europee nel corso degli ultimi cinque secoli." Oltre ai ricercatori dell´Università di Edimburgo, lo studio ha visto la partecipazione di scienziati dell´Università Justus-liebig di Giessen in Germania, dell´Universidad Complutense Madrid in Spagna e dell´Università di Berna in Svizzera. Il progetto Circe è finanziato nell´ambito dell´area tematica "Sviluppo sostenibile, cambiamento globale ed ecosistemi" del Sesto programma quadro (6° Pq) con ben 10 milioni di euro. Il progetto, che è partito nel 2007 e si concluderà quest´anno, riunisce ricercatori di oltre 60 organizzazioni in Europa, Medio Oriente e Africa. Il progetto quinquennale Acqwa, partito nel 2008, ha ricevuto 6,5 milioni di euro di finanziamenti Ue per la ricerca nell´ambito del tema "Ambiente" del Settimo programma quadro (7° Pq). I suoi 35 partner vengono da Europa e Sudamerica. Per maggiori informazioni, visitare: University of Edinburgh: http://www.Ed.ac.uk Nature Geoscience: http://www.Nature.com/naturegeoscience Progetto Circe: http://www.Circeproject.eu Progetto Acqwa: http://www.Acqwa.ch |
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PROGETTO UE PER UNA MIGLIORE GESTIONE DEGLI AMBIENTI CHE RICHIEDONO UN´INTENSA ELABORAZIONE DI DATI |
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Bruxelles, 24 gennaio 2011 - Gli scienziati europei stanno lavorando per ottimizzare gli ambienti della collaborazione e dei processi decisionali basati su un´intensa elaborazione dei dati o complessi dal punto di vista cognitivo, cercando di ottimizzare i sistemi informatici disponibili. Per la promozione di questa tecnologia è stato lanciato un progetto finanziato dall´Ue che sta utilizzando i paradigmi informatici e le tecnologie per l´elaborazione di una grande mole di dati (cloud computing e column database) esistenti e ne sta mettendo a punto di nuove per cercare, analizzare e unire i dati in fonti diverse, ampie e in grado di evolversi rapidamente. Il progetto Dicode ("Mastering data-intensive collaboration and decision making") ha ricevuto 2,6 milioni di euro in riferimento alla tematica "Tecnologie dell´informazione e della comunicazione" del Settimo programma quadro (7° Pq). Coordinato dall´istituto di ricerca accademica sulle tecnologie informatiche di Patrasso (Grecia), il progetto ha come obiettivo quello di integrare le capacità cognitive di macchine e uomini. Secondo gli esperti gli ambienti per collaborazione e processi decisionali sono tradizionalmente legati a diverse tipologie di dati che si contraddistinguono per un rapporto segnale/rumore limitato. Per la raccolta di questi dati, che differiscono per soggettività e importanza, ma sono influenzati da opinioni, pratiche, misurazione incontrovertibili e risultati scientifici, vengono utilizzate varie fonti. Il team, composto da otto scienziati, ha spiegato come i dati possano essere attribuiti a livelli diversi quando la loro gestione è affidata all´intelligenza umana e all´interpretazione delle macchine. Oggigiorno per l´inserimento di ingenti quantità di dati nelle banche dati si cerca di limitare il più possibile i potenziali problemi. Le difficoltà maggiori sorgono quando si prendono in considerazione e si utilizzano dati raccolti in periodi lunghi la cui analisi dovrebbe sfociare in una decisione. Le situazioni più complesse, affermano i partner del progetto, impongono l´identificazione, la comprensione e l´applicazione di pattern di dati. In questi casi è necessario unire dati provenienti da fonti diverse e analizzarli come non sarebbe possibile fare manualmente mediante lo studio delle singole banche dati. Il progetto Dicode è stato lanciato per individuare le soluzioni più adatte sulla base delle sue conoscenze in ambito tecnologico. Il consorzio sta sviluppando e testando alcuni servizi che verranno resi disponibili con una licenza open source. I partner del progetto definiscono la soluzione elaborata dal progetto un ambiente innovativo che unisce e coordina diversi servizi interoperabili che semplificano l´elaborazione dei dati e la complessità legata a processi decisionali non lineari. Tutti gli attori interessati potranno, in ultima analisi, beneficiare enormemente di questa innovazione, sia in termini di produttività che di creatività. I partner del progetto sottolineano che la sua efficacia sarà provata in tre casi che serviranno appunto per valutare la trasferibilità delle sue soluzioni in vari scenari di cooperazione o legati a processi decisionali. Il consorzio è composto da esperti della Fondazione per la ricerca biomedica, in Grecia, di Neofonie Gmbh, Publicis Frankfurt Gmbh e dell´Associazione Fraunhofer per il progresso delle scienze applicate (Fhg), in Germania, dell´Università di Leeds e di Image Analysis Limited, nel Regno Unito, e del Politecnico di Madrid (Upm), in Spagna. In una dichiarazione, il gruppo per l´informatica biomedica ha definito il suo ruolo all´interno di Dicode volto all´integrazione di servizi, dispositivi e risorse di progetto. Il team spagnolo sta contribuendo allo sviluppo di nuovi dispositivi e servizi per la piattaforma del progetto. Lanciato nel 2010, il progetto si concluderà nel 2013. Per maggiori informazioni, visitare: Dicode: http://dicode-project.Eu/ Universidad Politécnica de Madrid (Upm): http://www.Upm.es/internacional Istituto accademico di ricerca di tecnologia informatica: http://www.Cti.gr/ 7° Pq - Tic: http://cordis.Europa.eu/fp7/ict/ |
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SMOG,FORMIGONI: PRESTO CONVOCO TAVOLO REGIONALE |
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Milano, 24 gennaio 2011 - "Siamo aperti come sempre alla collaborazione con il Comune di Milano e con le altre istituzioni per migliorare la qualità dell´aria". Lo dichiara il presidente di Regione Lombardia, Roberto Formigoni. "Il Tavolo permanente sulla qualità dell´aria - ricorda il presidente - è stato istituito da Regione Lombardia nel 2007 e si riunisce periodicamente per discutere e concordare le misure necessarie a combattere l´inquinamento atmosferico". Il Tavolo è previsto da una legge, precisamente la legge 24/2006 ("Norme per la prevenzione e la riduzione delle emissioni in atmosfera a tutela della salute e dell´ambiente"), all´articolo 2. Del Tavolo fanno parte Regione Lombardia (che lo coordina), le 12 Province con i rispettivi comuni capoluogo, i Comuni con più di 40.000 abitanti, le Associazioni degli Enti locali, del sistema delle imprese, dei sindacati e delle parti sociali, altri soggetti pubblici e privati tra cui le aziende di trasporto e le organizzazioni ambientaliste. All´interno del Tavolo, così come previsto dalla stessa legge, è istituita anche una Cabina di regia con le Province e i Comuni capoluogo e un una articolazione dedicata all´area metropolitana milanese. "Nel corso di questi anni - aggiunge Formigoni - Regione Lombardia ha preso, con il consenso del Tavolo, diversi provvedimenti legislativi per diminuire l´impatto delle varie fonti inquinanti, comprese quelle industriali. Provvederemo con una nuova convocazione di questo Tavolo in tempi rapidi per discutere di eventuali nuove misure". |
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QUALITÀ DELL´ARIA E POLVERI SOTTILI: INCONTRO IN REGIONE UMBRIA |
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Perugia, 24 gennaio 2011 - Il nuovo Piano di risanamento della qualità dell´aria e le azioni da compiere per attuare in Umbria la Direttiva europea (2008/50/Ce) per il miglioramento della qualità dell´aria sono i temi affrontati nel corso di un incontro promosso, in Regione, dall´assessore all´ambiente Silvano Rometti con i rappresentanti di Comuni e Province. L´incontro è stato anche l´occasione per affrontare la questione del ripetuto superamento dei valori limite di concentrazioni nell´aria di polveri sottili, registrato dalle centraline della rete regionale di monitoraggio in diverse città umbre, tra cui Perugia, Foligno, Gubbio e Terni. In considerazione del prolungarsi delle condizioni di criticità, dovute anche alle particolari condizioni climatiche, è opportuno - è stato detto durante l´incontro - che i Comuni adottino le misure previste dai "Protocolli per l´emergenza smog" sottoscritti con la Regione Umbria nell´ambito del Piano regionale per la tutela ed il risanamento della qualità dell´aria. Tra le misure previste la chiusura al traffico, limitazioni nell´orario di accensione dei riscaldamenti, la riduzione dell´uso di camini e stufe e l´incentivazione all´utilizzo del mezzo pubblico. "La Regione Umbria - ha detto Rometti - anche quest´anno affiancherà le azioni adottate dalle amministrazioni comunali attraverso la campagna di comunicazione "Spolveriamo l´aria", realizzata in collaborazione con Arpa Umbria. E´ infatti fondamentale - ha spiegato l´assessore - una corretta azione di informazione dei cittadini per far conoscere i provvedimenti adottati e i relativi comportamenti da assumere, dall´uso dei mezzi di trasporto alla gestione dei sistemi di riscaldamento, specialmente nelle situazioni di maggiore criticità". |
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AMBIENTE: LOMBARDO INCONTRA AD PARMALAT BONDI, AREE EGADI A REGIONE |
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Palermo, 24 gennaio 2011 - Il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, ha incontrato il 20 gennaio a Palazzo D´orleans l´amministratore delegato del gruppo Parmalat, Enrico Bondi. Nel corso dell´incontro e´ stata affrontata la vicenda dell´acquisizione al patrimonio dell´azienda foreste demaniali degli 80 ettari di terreni che la societa´ ha messo in vendita nel territorio delle Isole Egadi. L´acquisizione avviene secondo le regole imposte dal quadro normativo vigente nella Regione siciliana, poiche´ si tratta di terreni sottoposti a strettissimi vincoli naturalistici e quasi integralmente zone boschive. La procedura gia´ valuta positivamente dagli uffici verra´ esaminata in una delle prossime sedute della Giunta regionale. Con l´approvazione da parte della giunta regionale si chiudera´ una vicenda che ha origine nel 2006 quanto la Parmatour Spa (societa´ controllata dal gruppo Parmalat) decide di mettere in vendita 80 ettari di pineta a Marettimo nel territorio delle isole Egadi caratterizzati da una massiccia presenza di pini d´Aleppo e macchia mediterranea. A seguito di cio´ i terreni di Marettimo diventarono oggetto di trattative di compravendita da varie di vari gruppi imprenditoriali quindi, in seguito all´allarme lanciato dalle associazioni ambientaliste e dai comitati civici dell´Isola di Marettimo, la Regione formalizzo´ la volonta´ di acquisire al proprio demanio questi terreni precisando che le modalita´ di acquisto sarebbero state effettuate rispettando i vincoli naturalistici cui sono sottoposti gli 80 ettari di zona boschiva. Il territorio che verrebbe acquisito al patrimonio dell´azienda foreste demaniali si trova a nord del centro abitato e si estende fino a pizzo Campana (area che comprende anche la zona archeologica di " Case Romane" che negli anni scorsi sono state acquisite dal Comune). "Con questa operazione - ha detto Lombardo stiamo evitando che una preziosa area naturalistica possa finire nelle mire di eventuali speculatori che potrebbero devastarla. Fra l´altro - conclude Lombardo - l´azienda Foreste demaniali della regione siciliana sull´isola gestisce in modo egregio, gia´ da 15 anni, circa 800 ettari di aree boscate proprio a ridosso dell´area in vendita e da lavoro a circa 40 giovani isolani che attraverso questa attivita´ hanno imparato ad amare e rispettare la natura selvaggia della loro isola e a sviluppare preziose competenze di salvaguardia ambientale". |
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PREVENIRE LE ALLUVIONI. PER TREVISO E VENEZIA SERVE COORDINAMENTO VENETO – FRIULI VENEZIA GIULIA |
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Treviso, 24 gennaio 2011 - L’incontro con gli enti locali trevigiani e veneziani ha concluso, il 19 gennaio a Treviso, la prima fase di consultazioni promossa dal Commissario per il superamento dell’emergenza alluvione in Veneto sulle progettualità finalizzate alla mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico. Quello presentato a Comuni e Province nei giorni scorsi non è ancora il programma vero e proprio, ma l’insieme delle iniziative proposte nel corso degli anni dalle diverse istituzioni preposte alla sicurezza del territorio, calibrate con ulteriori proposte emerse a seguito dell’evento dell’ottobre – novembre scorso. Gli enti locali sono ora chiamati a presentare osservazioni e suggerimenti, in modo da definire una programmazione coordinata e con l’indicazione delle priorità delle azioni, sulle quali concentrare gli investimenti, per i quali il presidente Luca Zaia ha già avuto assicurazioni di un intervento governativo tramite il Cipe. La riunione di ieri, presieduta dal Commissario vicario Mariano Carraro e introdotta dall’assessore provinciale di Treviso alla protezione civile Mirco Lorenzon, ha visto tra gli altri la presenza del prof. Luigi D’alpaos, docente di Idrodinamica dell’Università degli Studi di Padova, componente del Comitato Tecnico Scientifico istituito dallo stesso Zaia. Nella Marca, i bacini fluviali interessati dall’alluvione sono stati quelli del Piave e del Livenza. In una zona della fascia pedemontana trevigiana le precipitazioni hanno sfiorato in tre giorni i 71 centimetri d’acqua (709 millimetri) per metro quadro di territorio e a Seren del Grappa i 586 millimetri; i dati Arpav parlano per la Marca di una media di 370 millimetri. Nel territorio provinciale i dissesti geologici sono stati 71 e 26 sono i punti di criticità idraulico –forestale. E’ stato ribadito nell’occasione come gli interventi di prevenzione debbano riguardare le intere realtà dei bacini idrografici: un discorso essenziale per parte del trevigiano e del veneziano che rientrano nei bacini di corsi d’acqua che superano i confini amministrativi regionali. Occorrerà in proposito trovare forme attive di coordinamento con la contermine Regione Friuli Venezia Giulia, ad esempio per la gestione dei serbatoi idrici come quello di Ravedis, che andrebbe utilizzato non solo a scopo idroelettrico ma anche finalizzato alla sicurezza idraulica del territorio. E siccome è necessario sapere chi e come utilizza i “rubinetti” dell’acqua a monte, D’alpaos ha confermato l’esigenza di poter accedere con tempestività alle informazioni degli enti che gestiscono i bacini montani, in particolare dell’Enel. Per quanto riguarda il complesso di interventi di mitigazione, per il territorio trevigiano è stata indicata un’ipotesi di investimento di 362 milioni e per il Veneziano di 235 milioni. |
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LOMBARDIA, SANZIONI A CHI NON RISPETTA V.I.A. MASSIMA VIGILANZA PER IL RISPETTO DELLE REGOLE |
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Milano, 24 gennaio 2011 - Da oggi chi non rispetta le prescrizioni contenute in un provvedimento di Valutazione di Impatto Ambientale (Via) sarà sanzionato. Lo comunica l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Reti, Marcello Raimondi spiegando che oggi è stata multata la prima azienda per questo tipo di infrazione. "Quando viene rilasciato un provvedimento di Via - spiega Raimondi - spesso sono previste misure compensative o di salvaguardia dell´ambiente dove si vuole realizzare il progetto. Fino a poco tempo fa, però, mancavano strumenti efficaci e rapidi per punire chi non si adeguava alle prescrizioni. Oggi questi strumenti ci sono, dal momento che siamo riusciti ad attuare le disposizioni di legge che permettono di imporre sanzioni amministrative nei casi di inadempienze o di interventi senza autorizzazione". Già nel marzo dello scorso anno la Giunta regionale, in attuazione della normativa statale, aveva definito le modalità sanzionatorie nel caso di violazione delle procedure di valutazione di impatto ambientale e di verifica di assoggettabilità. Ad oggi sono circa venti le procedure avviate dalla Regione sul territorio lombardo per verificare la regolarità ambientale di singoli progetti che comprendono una serie molto ampia di opere e attività con potenziale impatto ambientale, come ad esempio gli impianti di trattamento di rifiuti, gli allevamenti, gli impianti fotovoltaici, le discariche, le opere viarie. "Non vogliamo punire a tutti i costi - conclude Raimondi - ma vogliamo fare in modo che chiunque decide di portare avanti interventi che impattano sull´ambiente sappia che ci sono delle regole che vanno rispettate, e che la Regione è attenta e vigile perché questo avvenga. E´ un provvedimento che vuole fare anzitutto da deterrente". |
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RIFIUTI NEL LAZIO: POLVERINI: "DA OGGI SI PASSA ALLA FASE OPERATIVA"
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Roma, 24 gennaio 2011 - “Da oggi si passa alla fase operativa, con una maggiore serenità per lavorare insieme su tutte le questioni di cui amministratori che guardano lontano si devono occupare". Lo ha detto il 20 gennaqio il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, al termine del pranzo istituzionale con il sindaco di Roma Capitale, Gianni Alemanno, e il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti. L´incontro, voluto dal presidente Polverini per definire la collaborazione tra i livelli istituzionali sulle tematiche prioritarie del territorio, si è svolto presso un ristorante di Trastevere davanti a un menù regionale. Al centro del confronto in primo luogo i rifiuti ma anche la crisi economica e di trasporto pubblico locale. In materia di rifiuti, “abbiamo concordato di proseguire sulla linea che ho indicato - ha detto Polverini - a cominciare dall´ordinanza che vuole mettere a sistema il trattamento dei rifiuti” spiegando che si sta pensando a un sito “che non sarà una Malagrotta 2, perché si parlerà di un rifiuto trattato e non inquinante come quello di Malagrotta, anche per quantità”. Sul Piano rifiuti Polverini ha infine assicurato che “non saranno tempi lunghi”, facendo notare come oggi stesso l´assessore competente Pietro Di Paolo sia andato a Bruxelles a presentare il Piano. Il sindaco Alemanno ha voluto ribadire l’importanza che le istituzioni collaborino per far fronte a problemi notevoli, mentre il presidente Zingaretti ha evidenziato il “clima corretto” che si è stabilito “per affrontare un tema delicato come quello dei rifiuti”. |
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REGIONE PUGLIA SOSPENDE ATTIVITÀ DISCARICA VERGINE DI TARANTO |
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Bari, 24 gennaio 2011 - La Regione ha diffidato la società Vergine Spa e ha sospeso l’attività per dieci giorni in una delle più importanti discariche del Tarantino. Lo ha comunicato l’assessore Nicastro il 20 gennaio nel corso di una conferenza stampa “La Regione – ha spiegato - in qualità di Autorità Competente, diffida la Società Vergine Spa al ripristino delle regolari condizioni di esercizio della discarica in località Palombara di Taranto e sospende l’Autorizzazione Integrata Ambientale”. L’aia è stata sospesa al fine di adeguare l’attività della discarica. “E’ stata una misura cautelare – ha specificato Nicastro – con finalità di tutela dell’ambiente e della salute”. La Vergine è uno degli impianti che possono accogliere rifiuti speciali, non Rsu, tra i quali quelli campani. Nessun carico proveniente dalla Campania è però stato finora indirizzato lì. Il direttore d’area ing. Antonello Antonicelli ha parlato di “ipotesi di cattiva gestione dei rifiuti, con la mancata copertura giornaliera per evitare odori e la creazione di un “dreno” non autorizzato per raccogliere acqua piovana sul fondo, con la possibilità della rottura del telo impermeabilizzante di fondo. Inoltre non è ancora entrato del tutto in funzione l’impianto per il biogas”. Immediatamente dunque, dopo un approfondito incontro, che si è tenuto presso l’Assessorato all’Ecologia, in cui sono stati approfonditi i rilievi emersi durante i sopralluoghi effettuati da Arpa e Polizia Provinciale presso la discarica, il Servizio Ecologia – Ufficio Inquinamento e Grandi Impianti della Regione Puglia ha disposto la sospensione dell’autorizzazione integrata ambientale per un periodo di 10 giorni, intimando al Gestore il ripristino delle regolari condizioni di esercizio della discarica che consentano la migliore tutela delle matrici ambientali e della salute dei cittadini. Il provvedimento è maturato a seguito di accertamenti effettuati presso la discarica da parte dell’Arpa – Dipartimento Taranto e dalla Polizia Provinciale di Taranto in cui sono state riscontrate inosservanze di prescrizioni normative ed autorizzative. Inoltre, lo stesso Dipartimento Provinciale Arpa ha evidenziato la presenza di odorigeni in agro di Lizzano associati ad una non corretta gestione della discarica. La riattivazione dell’esercizio dell’impianto sarà, comunque, subordinata alla valutazione positiva da parte della Regione e degli Enti di Controllo della relazione che il Gestore dovrà presentare illustrando le misure di ripristino adottate che garantiscano la migliore tutela delle matrici ambientali e della salute dei cittadini. Vista la natura delle infrazioni accertate la Regione, quindi, ha esercitato nelle forme di legge previste il proprio ruolo di autorità competente per garantire la massima tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini. |
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CAMPANIA, LEGGE RIFIUTI: CALDORO, SIGNIFICATIVO TASSELLO PER SUPERARE EMERGENZA
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Napoli, 24 gennaio 2011 - "La conversione in legge del decreto sui rifiuti rappresenta un significativo tassello per superare l´emergenza rifiuti". E´ quanto ha sottolineato il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro in merito all´approvazione definitiva del Dl rifiuti Campania alla Camera. "Adesso - prosegue il presidente - bisogna accelerare le procedure per realizzare gli impianti, intermedi e finali, necessari perché anche in Campania ci sia un ´ciclo normale´. Abbiamo alle spalle quindici anni di errori e ritardi che oggi ci consegnano un sistema che resta fragile. Ringraziamo il Governo, - conclude Caldoro - risultati come quello centrato oggi contribuiscono alla risoluzione definitiva del problema. Sarà necessario continuare a lavorare con questo metodo che è caratterizzato da scelte precise e dalla utile e leale collaborazione istituzionale che non deve mai venire meno". |
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