|
|
|
LUNEDI
|
 |
 |
Notiziario Marketpress di
Lunedì 21 Febbraio 2011 |
 |
|
 |
US€, AGENDA DIGITALE: LA VICEPRESIDENTE KROES INVITA 21 STATI MEMBRI AD ADOTTARE URGENTEMENTE MISURE SUI SERVIZI MOBILI VIA SATELLITE PER L´INTERNET AD ALTA VELOCITÀ, LA TELEVISIONE O LA RADIO MOBILI E LE COMUNICAZIONI DI EMERGENZA |
|
|
 |
|
|
Bruxelles, 21 febbraio 2011 - Agenda digitale: la vicepresidente Kroes invita 21 Stati membri ad adottare urgentemente misure sui servizi mobili via satellite Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione europea responsabile per l´Agenda digitale, ha rivolto un accorato invito a 21 Stati membri affinché adottino rapidamente tutte le misure legislative necessarie a garantire un´applicazione paneuropea dei servizi mobili via satellite utilizzabili per l´internet ad alta velocità, la televisione o la radio mobili e le comunicazioni di emergenza a consumatori e imprese dell´Ue. Secondo il calendario concordato nel 2008 mediante decisione del Parlamento europeo e del Consiglio dei ministri dell´Ue, i servizi mobili via satellite dovrebbero essere disponibili in tutti gli Stati membri dell´Ue entro, al più tardi, il maggio 2011 (Memo/09/237). Tuttavia, oltre 20 mesi dopo la selezione da parte della Commissione dei due operatori chiamati a fornire tali servizi a livello paneuropeo, 21 Stati membri non hanno ancora adottato tutte le norme nazionali necessarie per favorire l´applicazione degli stessi. Recentemente la vicepresidente Kroes ha invitato anche i due operatori prescelti a intensificare i loro sforzi. L´agenda digitale per l´Europa (cfr. Ip/10/581, Memo/10/199 e Memo/10/200) ha sottolineato il ruolo cruciale della banda larga senza fili (sia satellitare che terrestre) per garantire la copertura della banda larga anche nelle zone remote e rurali. Neelie Kroes, ha dichiarato: "È opportuno che gli Stati membri adottino urgentemente tutte le misure necessarie per garantire l´introduzione in tutta l´Ue dei servizi mobili via satellite, che hanno un ruolo cruciale per fornire servizi innovativi alle imprese e ai cittadini europei, anche nelle zone remote o rurali, e conseguire gli obiettivi dell´agenda digitale, ovvero garantire a tutti i cittadini europei la disponibilità della banda larga. 21 Stati membri non hanno ancora adottato tutte le misure legislative per consentire a Inmarsat Ventures Limited e Solaris Mobile Limited, i due operatori selezionati nel maggio 2009 per fornire servizi mobili via satellite a livello paneuropeo, di offrire tali servizi a partire dal maggio 2011. La vicepresidente Kroes ha scritto in data odierna ai 21 Stati membri in parola invitandoli a rimuovere le residue incertezze giuridiche, relative ad esempio alla struttura tariffaria delle licenze, e ad adottare senza indugio tutte le necessarie misure di attuazione. I 21 Stati membri in parola sono: Belgio, Bulgaria, Cipro, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica ceca, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Ungheria. Contesto - La Commissione ha proposto di istituire un unico processo di selezione e autorizzazione dei servizi mobili via satellite a livello Ue per facilitare la creazione di un mercato unico di tali servizi e massimizzarne le potenzialità a beneficio dei cittadini e delle imprese. Questo approccio è stato approvato il 30 giugno 2008 dal Parlamento europeo e dal Consiglio dei ministri dell´Ue con l´adozione di una decisione sulla procedura di selezione per i servizi mobili via satellite da organizzarsi a livello europeo (Ip/07/1243). Che ha definito un processo di autorizzazione e selezione per garantire un´introduzione coordinata di tali servizi nell´Ue. Il 13 maggio 2009 la Commissione ha selezionato le società Inmarsat Ventures Limited e Solaris Mobile Limited quali operatori per i servizi mobili via satellite nell´Unione europea (Memo/09/237). Per maggiori informazioni: Lo studio sulle misure adottate dagli Stati membri per l´introduzione dei servizi mobili via satellite è consultabile al seguente indirizzo web: http://ec.Europa.eu/information_society/policy/ecomm/ current/pan_european/index_en.htm Il sito internet di Neelie Kroes: http://ec.Europa.eu/commission_2010-2014/kroes/ Il sito internet dell´Agenda digitale: http://ec.Europa.eu/information_society/digital-agenda/index_en.htm |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
OGGI A PADOVA CONVEGNO SU RETE DATI TERRITORIALI |
|
|
 |
|
|
Venezia, 21 febbraio 2011 - La Regione del Veneto e l’Università degli Studi di Padova hanno promosso per la mattinata di lunedì, 21 febbraio, con inizio dei lavori alle ore 10.00, il Convegno dal titolo: “L’infrastruttura Dati Territoriali: una rete di servizi per il territorio” che si svolgerà a Padova presso la sede dell’Archivio Antico del Palazzo del Bo’ dell’Università. Nel corso del convegno saranno presentate l’Infrastruttura dei Dati Territoriali della Regione del Veneto e le diverse attività che si stanno sviluppando di concerto tra i due enti, relative alle iniziative per la tutela, l’inventariazione e l’utilizzo delle Informazioni Territoriali. E’ inoltre prevista la consegna, da parte del vicepresidente della giunta regionale Marino Zorzato e del Magnifico Rettore dell’Università Giuseppe Zaccaria, di un “Attestato di Eccellenza” ai soggetti gestori delle stazioni Gps che collaborano al progetto “Rete di stazioni permanenti del Veneto”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
BOLZANO: MIGLIORAMENTI IN ARRIVO PER LA TELEFONIA MOBILE |
|
|
 |
|
|
Bolzano, 21 febbraio 2011 - All’intervento ufficiale della Giunta di una settimana fa per chiedere ai gestori decisi passi avanti nella copertura della rete di telefonia mobile ha fatto seguito un immediato incontro dei responsabili di Telecom con il presidente della Provincia Luis Durnwalder. Il 14 febbraio la Giunta ha potuto annunciare i primi provvedimenti in arrivo. "Telecom ha risposto prontamente alle nostre osservazioni e annunciato una serie di interventi", ha spiegato Durnwalder ringraziando il gestore di telefonia mobile per la sollecitudine. L´incontro dei giorni scorsi a Palazzo Widmann viene ritenuto proficuo: le previsioni di potenziamento prospettate da Telecom in Alto Adige per il 2011 prevedono tra l´altro 12 nuove attivazioni Umts, 16 nuove attivazioni Gsm, 30 ampliamenti Umts da uno a 2 portanti e 13 ampliamenti Umts da 2 a 3 portanti. "Nei prossimi 10 giorni - ha riferito Durnwalder - il gestore farà pervenire una mappa aggiornata e dettagliata sulla quale poi potremo approfondire gli interventi di Telecom da un lato e vedere cosa potrà fare la Provincia dall´altro." La collaborazione tra la Provincia e i gestori di telefonia mobile si estenderà ovviamente anche alla copertura delle gallerie sulle strade di grande viabilità, e su quelle in costruzione, per consentire una adeguata ricezione con il telefono cellulare. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
BURLANDO, BANDA LARGA IN LIGURIA: “NUOVO BANDO REGIONALE DI 10 MILIONI DI EURO PER COMPLETARE IL LAVORO E ANCHE PER LE AREE A FALLIMENTO DI MERCATO PER LA PROVINCIA DI SAVONA“ |
|
|
 |
|
|
Genova, 21 Febbraio 2011 - Incontro presso il Comune di Massimino (Sv) tra il Presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, il presidente della Provincia di Savona Angelo Vaccarezza e i rappresentanti dei Comuni e degli Enti operanti sul territorio per la presentazione del progetto regionale di realizzazione della banda larga in tutte le frazioni dei comuni a fallimento di mercato e nelle zone rurali della provincia di Savona, a completamento degli interventi che la Regione Liguria ha svolto nei territori delle province di Genova e della Spezia e che intende estendere anche sul territorio della provincia di Imperia. Il modello individuato da Regione Liguria attraverso il precedente bando di gara articolato su due lotti per le province di Genova della Spezia e integrazioni, ha consentito di portare la banda larga in 43 comuni, per un totale di 271 frazioni. Questo intervento ha contribuito a uno sviluppo del territorio in particolare per i settori delle piccole e medie imprese, per il settore turistico e per i cittadini. Per soddisfare le esigenze da tempo sollecitate dal territorio savonese, la Regione Liguria ha provveduto a destinare adeguate risorse finanziarie derivanti da fondi Por Fesr Liguria e del Programma di Sviluppo Rurale (Psr) per eliminare il problema del digital divide. L´obiettivo è di realizzare, entro un biennio, una infrastruttura di rete per garantire la fruizione dei servizi di banda larga nel rispetto della neutralità tecnologica e nella comprovata esistenza del fallimento di mercato nell’area oggetto dell’intervento, avvalendosi di una metodologia di cooperazione dei diversi soggetti che permetteranno di ottimizzare le risorse e i tempi di realizzazione. “Oggi è possibile per noi" - ha dichiarato il presidente Burlando – "a fronte della risoluzione consensuale del bando istituito dalla precedente Amministrazione provinciale, attuare concretamente, attraverso la società regionale di informatica Datasiel, il bando di gara europea per la fornitura di infrastrutture di dorsale necessarie al collegamento in banda larga in tutte le frazioni dei Comuni a fallimento di mercato e nelle zone rurali della Provincia di Savona, applicando il modello già adottato per i territori delle province di Genova e della Spezia, che ha diffuso la banda larga e ha permesso ai cittadini, alle imprese e alle amministrazioni di utilizzare questa infrastruttura di comunicazione per le proprie esigenze, con evidenti ricadute positive sia sullo sviluppo sociale e economico, sia per il miglioramento dell’operatività della pubblica amministrazione”. Gli uffici regionali stanno istruendo quanto necessario per l’identificazione puntuale delle zone oggetto dell’intervento e, a tal scopo, richiederanno la collaborazione a tutti gli Enti locali per disporre di una mappatura più completa possibile. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
COME EFFETTUARE UNA RICERCA DI QUALITÀ SULLO STATO DELL’ARTE BREVETTUALE AL VIA I WORKSHOP DI FEBBRAIO ORGANIZZATI DALL’ARTI A FOGGIA, BARI E LECCE, RIVOLTI A RICERCATORI E IMPRENDITORI |
|
|
 |
|
|
Valenzano, 21 febbraio 2011 - Prosegue anche a febbraio l’appuntamento con l’innovazione: martedì 22 (14.30 – 18.30) a Foggia (sala Auditorium del Rettorato, Palazzo Ateneo), mercoledì 23 (9.00 – 13.00) a Bari (Aula Magna della Facoltà di Farmacia, campus universitario) e giovedì 24 (9.00 – 13.00) a Lecce (Dipartimento di Ingegneria dell´Innovazione dell’Università del Salento, complesso Ecotekne) si terrà il workshop “Tecniche avanzate di ricerca dello stato dell’arte brevettuale e claiming dei brevetti: dalle banche dati internazionali per le ricerche brevettuali al claiming dei brevetti, passando per l’analisi di anteriorità”. Come condurre una ricerca di qualità sullo stato dell’arte brevettuale? Quando effettuare un’analisi di anteriorità per le innovazioni aziendali? Quale ruolo gioca la corretta descrizione del brevetto nel processo di brevettazione? A questi e a molti altri quesiti intende fornire delle risposte il seminario, organizzato dall’Arti – Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione – e tenuto Giuseppe Fiorani, esperto in proprietà industriale (dello studio Perani, Mezzanotte & Partners). Le ricerche brevettuali costituiscono un utile ed efficace strumento per valutare i requisiti di brevettabilità delle invenzioni nella fase precedente al deposito delle domande di brevetto, per conoscere e monitorare lo stato dell’arte di un settore tecnologico. Accedere alle informazioni in materia brevettuale è piuttosto semplice, ma non è altrettanto agevole compiere una ricerca brevettuale di qualità: spesso, infatti, il linguaggio brevettuale è complesso e le relative ricerche richiedono notevoli conoscenze. Una ricerca sullo stato dell’arte può essere realizzata basandosi su parole chiave, classificazioni di brevetti o altri criteri di ricerca ed il successo nella ricerca dello stato dell’arte esistente dipende dalla strategia di ricerca impiegata, dal sistema di classificazione usato, dalle conoscenze tecniche del ricercatore e dalla banca dati impiegata. Tale attività deve rappresentare un patrimonio di competenza diffuso presso ricercatori, tecnici e imprenditori, poiché l´analisi e la conoscenza delle procedure costituiscono, infatti, un elemento rilevante nelle istruttorie brevettuali, nell´ottica di ottimizzazione dei costi, delle procedure e dei tempi. Il ciclo di seminari in programma è il sesto di una serie di nove appuntamenti dedicati all’innovazione ed al trasferimento tecnologico, organizzati nell’ambito del progetto “Creare impresa e diffondere tecnologia a partire dalla ricerca – Ilo2” (promosso dall’Arti, in collaborazione con i cinque atenei pugliesi, il Cnr e l’Enea, su incarico dell’Assessorato allo Sviluppo Economico della Regione Puglia). L’iniziativa, inedita per la Puglia, mira a fornire sia ai ricercatori sia agli imprenditori strumenti concreti ed operativi per approfondire tematiche di grande interesse attuale, quali il finanziamento dell’innovazione, il trasferimento tecnologico, la valorizzazione della ricerca e l’avvio di spin off e start up innovative. Il calendario completo dei workshop è disponibile online su www.Arti.puglia.it/ La partecipazione ai seminari è gratuita, ma soggetta a iscrizione sul sito. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
"DIVERSITÀ NEL RECUPERO DI DOCUMENTI" |
|
|
 |
|
|
Dublino, 21 febbraio 2011 - Irlanda Il 18 aprile 2011 si terrà a Dublino, in Irlanda, un workshop intitolato "Diversità nel recupero di documenti" ("Diversity in document retrieval"). A seguito di una query ambigua inviata da un utente, un approccio ragionevole del sistema di reperimento delle informazioni sarebbe di fornire una gamma diversificata di risultati. Questo viene fatto nella speranza che almeno una delle interpretazioni della query sia in grado di soddisfare l´utente. In quanto la diversità è, in generale, un tema emergente, non vi è ancora un consenso diffuso riguardante i vari aspetti del settore. L´obiettivo principale di questo workshop sarà quello di promuovere un ambiente interattivo e approfondito, con discussioni incentrate su quattro temi: modellazione ("Quali sono i componenti principali dei modelli di diversificazione?"); valutazione ("Come può essere strutturato un esperimento migliore per la valutazione?"); applicazioni ("Quali sono le applicazioni chiave per la diversità nella ricerca commerciale?"); presentazione ("Come presentare i diversi risultati?"). L´evento si svolgerà in concomitanza alla 33ª Conferenza europea sul recupero di informazioni. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Dcs.gla.ac.uk/workshops/ddr2011/ |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
20º SIMPOSIO "EUROPEAN ROCKET AND BALLOON PROGRAMMES AND RELATED RESEARCH” RAZZI E PALLONI SONDA PER RICERCHE |
|
|
 |
|
|
Hyeres, 21 febbraio 2011 - Il ventesimo simposio "European rocket and balloon programmes and related research" si terrà dal 22 al 26 maggio 2011 a Hyeres, in Francia. L´evento sarà un forum di discussione per gli scienziati e gli ingegneri che usano razzi e palloni sonda per le loro ricerche, e intende promuovere il progresso nelle discipline scientifiche correlate. Il programma del simposio affronterà altresì la ricerca a terra su aeromobili e satelliti, i nuovi sviluppi nella tecnologia e i miglioramenti in materia di strutture di lancio. Le presentazioni riguarderanno lo stato delle conoscenze scientifiche e tecniche in settori di interesse specifici. Si sollecitano inoltre contributi orali e poster, quest´ultimi accompagnati da brevi presentazioni di sintesi orali. Sono previste riunioni di progetti specifici e discussioni di gruppi di lavoro. Il simposio è promosso dall´Agenzia spaziale europea, il francese Centre national d´études spatiales, l´Agenzia spaziale svedese, Il Consiglio nazionale spaziale svedese, il Deutsches Zentrum für Luft-und Raumfahrt in Germania, l´Andoya Rocket Range in Norvegia e l´Istituto federale svizzero di tecnologia. Per ulteriori informazioni, visitare: http://spaceflight.Esa.int/pac-symposium2011/ |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
STRUMENTO DI APPRENDIMENTO LINGUISTICO SARÀ USATO COME SUPPORTO DIDATTICO NELLE SCUOLE ELEMENTARI DELL´UE |
|
|
 |
|
|
Bruxelles, 21 febbraio 2011 - Una delle più importanti aree prioritarie dell´Ue è l´apprendimento linguistico. La Commissione europea e i suoi funzionari si sono prefissi l´obiettivo di far sì che i cittadini dell´Ue siano in grado di comunicare in almeno due lingue straniere, di fornire ai migranti opportunità per imparare la lingua del loro paese ospitante e di promuovere l´insegnamento linguistico. Linguasign rappresenta un importante contributo al raggiungimento di questi obiettivi, trattandosi di una nuova risorsa animata che supporta la didattica delle lingue straniere nelle scuole primarie. Gli esperti spiegano che la maggior parte dei maestri di scuola elementare non sono adeguatamente formati per l´insegnamento specializzato delle lingue, quando lo sono. Linguasign cambierà la situazione fornendo agli insegnanti i necessari strumenti di sostegno. Il progetto è finanziato nel quadro del programma Socrates Lingua 2 dell´Ue. Lanciato dalla University of East Anglia (Uea) nel Regno Unito, Linguasign è uno strumento unico nell´uso di avatar che parlano e si esprimono con la gestualità per aiutare gli educatori a formare le competenze di conversazione e ascolto degli scolari, usando una combinazione di elementi didattici visivi, auditivi e cinestetici. L´équipe dell´Uea ha sviluppato Linguasign per l´applicazione con bambini di età compresa tra 7 e 11 anni. Linguasign è nato a seguito di una collaborazione triennale tra scuole francesi, olandesi e britanniche. Dei madrelingua prestano la propria voce alle animazioni e agli avatar tridimensionali (3D) in una sequenza di storie intrecciate. Nel contempo, la gestualità è usata per consolidare l´apprendimento della lingua. Uno dei principali vantaggi di questo sistema è che i maestri non devono necessariamente conoscere già la lingua insegnata. L´équipe dell´Uea spiega che la lingua è legata al programma linguistico/quadro metalinguistico di base seguito nelle scuole primarie europee per la didattica delle lingue straniere. I Dvd (digital versatile disc) sono al momento disponibili in inglese e francese. Altre lingue saranno aggiunte in base alla domanda. I ricercatori spiegano che i Dvd offrono supporto per gli aspetti della conversazione e dell´ascolto previsti nell´attuale didattica delle lingue. Inoltre, hanno anche sviluppato dischi "campione" per consentire alle classi di mettersi alla prova con storie in olandese, inglese, francese e portoghese. L´équipe dichiara che Linguasign può essere usato per offrire un´introduzione a una nuova lingua minore. "Le animazioni presentano alla classe un madrelingua che aiuta i maestri che non hanno esperienza nell´insegnamento di una seconda lingua a prendere confidenza con l´insegnamento linguistico", spiega il professore dell´Uea John Glauert, responsabile tecnico del progetto Linguasign. Da parte sua Joan Dickie, consulente didattica Regno Unito per Linguasign, dichiara: "Le nuove risorse sono state valutate in diverse scuole nel Regno Unito, in Francia e in Olanda e si sono rivelate molto efficaci in aula: i ragazzi hanno sviluppato o migliorato le proprie competenze linguistiche nella conversazione entro metà quadrimestre e ogni storia introduce circa 50 nuove parole". Sia gli insegnanti che gli allievi hanno abbastanza tempo per ripetere le parole e i gesti che sentono e vedono nelle animazioni. Questo, a sua volta, consolida gli elementi didattici appresi. Gli utenti guardano e ascoltano ogni animazione diverse volte durante la settimana, nel corso di metà quadrimestre, per circa cinque minuti a volta. Ripetono le parole e le azioni, copiando quello che l´avatar dice e fa, finché non sono in grado di parlare insieme ai personaggi animati. Ogni storia è accompagnata, inoltre, da una raccolta completa di note per l´insegnante, attività da svolgere fuori dall´aula e testi. Commentando la propria esperienza, Helen Keer della Sprowston Junior School di Norwich, Regno Unito, che ha partecipato alla valutazione delle nuove risorse, dice: "I miei studenti si sono davvero divertiti usando Linguasign per migliorare le proprie competenze linguistiche. Ogni volta che l´abbiamo usato, erano entusiasti e davvero interessati a usarlo. È una risorsa straordinaria: è divertente, facile, efficace e calibrata in modo perfetto. Sia per gli insegnanti di lingua non specializzati che per quelli esperti, Linguasign sarà un utile componente di supporto del loro attuale metodo didattico per l´insegnamento delle lingue. Gli interessati possono ottenere la serie di Dvd Linguasign online. Per maggiori informazioni, visitare: Linguasign: http://www.Linguasign.com/ University of East Anglia (Uea): http://www.Uea.ac.uk/ Istruzione, audiovisivi e cultura: http://eacea.Ec.europa.eu/index_en.php Programma Socrates Lingua 2 - fare clic: qui Politiche dell´Ue in materia di lingue: http://ec.Europa.eu/education/languages/languages-of-europe/index_it.htm?cs_mid=187 |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
TRIO, IL WEB LEARNING DELLA REGIONE CRESCE E SBARCA SU FACEBOOK E TWITTER |
|
|
 |
|
|
Firenze, 21 febbraio 2011 – Il sistema di formazione a distanza della Regione Toscana sbarca sui social network. Da oggi chi vuole seguire un corso di web learning sulla piattaforma regionale Trio, può trovare tutte le informazioni che gli servono in tempo reale anche attraverso Facebook e Twitter. Sempre attraverso Facebook o Twitter sarà possibile formare gruppi di discussione e condividere temi e interessi. L’ultima novità della piattaforma toscana per la formazione a distanza è stata presentata oggi nel corso del convegno “Il sistema Trio per la competitività”, al Convitto della Calza a Firenze. A introdurre i lavori l’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini che ha sottolineato la progressiva crescita di questo strumento che, partito in via sperimentale 12 anni fa, si consolida e diventa parte integrante del sistema regionale di formazione e istruzione. Un ruolo che si è accentuato anche a seguito della crisi economica, come testimonia l’alto numero di lavoratori in cassa integrazione che frequentano i corsi sul web. “Dalla crisi si esce solo investendo su capitale umano e innovazione – ha detto l’assessore – qualificando chi già lavora e migliorando le competenze di chi deve trovare un’occupazione. Per questo abbiamo cercato via via di adeguare il progetto Trio alla realtà del mercato del lavoro toscano, potenziando alcuni canali e aggiungendo via via nuovi tasselli al progetto, che si inserisce in pieno nel più generale sistema della formazione che stiamo rivisitando per renderlo più funzionale ai nuovi obiettivi di sviluppo, potenziando sia le competenze dei lavoratori che la competitività delle imprese e anche per legarlo alle novità introdotte nel settore dell’istruzione professionale”. Importante, in questo quadro, anche la funzione che Trio sta assolvendo per la formazione obbligatoria degli apprendisti (sono il 12% degli utenti), colmando una lacuna a livello normativo. “Grazie a questo stiamo riuscendo a recuperare il ritardo che anche la Toscana aveva in questo campo”. Nell’ultimo anno gli iscritti a Trio sono aumentati di 65 mila unità; gli utenti sono 195 mila. Il corsista tipo è donna (il 54%) , giovane (fra i 18 e i 32 anni), occupata (62%), residente in Toscana (56%) e con titolo di studio superiore (72%). I corsi più gettonati sono quelli di lingue, l’italiano per stranieri, l’informatica. Ma anche la sicurezza sul lavoro e le aree dedicate alla pubblica amministrazione, che usa Trio per aggiornare i propri dipendenti sul web. L’iscrizione al portale Trio è gratuita: per frequentare on line, basta registrarsi e poi digitare password e selezionare il corso prescelto. In Toscana sono 48 i poli di teleformazione dove chi non possiede un computer, o ha comunque bisogno di tutor o consulenza tecnica, può rivolgersi “Trio è cresciuto ma continua ad evolversi – ha ricordato l’assessore – sia attraverso la riorganizzazione e l’aggiornamento del catalogo dell’offerta formativa, sia attraverso accordi e forme di integrazione con associazioni di categoria, enti e istituzioni che usano la piattaforma per la formazione o la riqualificazione dei lavoratori. E’ il caso ad esempio della formazione fatta dalle Asl toscane per l’utilizzo della nuova tessera sanitaria digitale. Sono inoltre numerosi gli accordi con regioni italiane ed europee che chiedono di ‘copiare’ o collegarsi ad un sistema di cui la Toscana è stata una pioniera”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
TOSSICODIPENDENZE, AIUTI: IN LINEE GUIDA PRIMA VOLTA PREVENZIONE IN SCUOLE ROMANE |
|
|
 |
|
|
Roma, 21 febbraio 2011 - «All’onorevole Fabio Rampelli che critica il ritiro dei bandi ricordo che lo stesso è stato chiesto da ben 18 consiglieri dell’Assemblea Capitolina, di cui 12 del Pdl, e dai membri della Commissione Politiche Sanitarie all’unanimità. Nei bandi, infatti, erano presenti vizi di forma dal punto di vista amministrativo e discrepanze rispetto le linee guida indicate dall’Assemblea Capitolina e dalla Commissione stessa». È quanto dichiara Fernando Aiuti, presidente della Commissione Politiche sanitarie di Roma Capitale. «Nelle linee guida proposte da questa Commissione – precisa il prof. Aiuti - non ci sono proposte da parte della Sinistra ma un indirizzo basato sulle evidenze scientifiche e politiche che vanno incontro al recupero e reinserimento dei tossicodipendenti indicando per la prima volta la prevenzione nelle scuole romane, con criteri obiettivi e verifiche sul territorio». «Ringrazio il sindaco Alemanno e l’Assessore De Palo – conclude - per aver dato fiducia a questo tema così delicato agli esperti del settore». |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
IL GRUPPO FERROVIE DELLO STATO METTE IN PALIO BORSE DI STUDIO PER TESI DI LAUREA |
|
|
 |
|
|
Roma, 21 febbraio 2010 - Il Gruppo Fs lancia il “Progetto Borse di studio” per investire sui i migliori laureandi nei Corsi di Laurea Specialistica di Ingegneria. I primi destinatari dell’iniziativa sono gli studenti del Politecnico di Torino interessati a sviluppare la propria tesi di laurea su tematiche ferroviarie. Le domande di partecipazione per l’assegnazione di borse di studio del valore di 2.500 euro ciascuna sono destinate a studenti di Ingegneria Civile, Elettrica. Elettronica, Meccanica, Energetica e Nucleare e possono essere inviate fino all’11 marzo 2011. Il progetto si inserisce all’interno delle numerose iniziative che il Gruppo Ferrovie dello Stato svolge in collaborazione con il mondo accademico al fine di soddisfare esigenze aziendali e offrire l’opportunità a giovani universitari di entrare in contatto con la realtà ferroviaria. Ulteriori informazioni e bando di partecipazione sono disponibili sul sito web www.Ferroviedellostato.it/ – sezione “Lavora con Noi”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
AGRICOLTURA: MODELLO ISTRUZIONE TRENTO PRESTO IN FVG |
|
|
 |
|
|
Trieste, 21 febbraio 2011 - Gli assessori regionali all´Istruzione, Roberto Molinaro, ed alle Risorse agricole, Claudio Violino, hanno fatto visita alla Fondazione Edmund Mach di San Michele all´Adige, in provincia di Trento, per approfondirne il modello organizzativo che comprende un Centro di istruzione e formazione nei settori agricolo e agroambientale (Cif), un Centro di ricerca e innovazione (Cri) e un Centro dedicato al trasferimento tecnologico (Ctt) nei settori agro-zootecnico, forestale ed ambientale. Alla delegazione regionale, completata dall´assessore all´Istruzione della Provincia di Udine Elena Lizzi, e dai responsabili del Centro di formazione professionale agricola di Codroipo e dell´Istituto professionale agrario Sabbatini di Pozzuolo del Friuli, sono stati illustrati i caratteri salienti della Fondazione trentina che, sulla base della riforma operata dalla Provincia, riunisce i percorsi didattico-formativi dell´Istituto agrario di San Michele all´Adige, le attività del Centro di ecologia alpina e le funzioni di assistenza tecnica alle imprese, in precedenza svolte dall´Ente di sviluppo agricolo (Esat). L´assessore all´Istruzione della Provincia di Trento Marta Dalmaso ha riassunto le tappe che hanno portato alla realizzazione di un modello che va dalla formazione professionale di base all´istruzione post-secondaria e universitaria, sottolineando che ´´l´esperienza di San Michele è originale e di grande qualità´´. Rimasti positivamente impressionati dalla realtà trentina, Molinaro e Violino intendono trasferirne il know-how in Friuli Venezia Giulia mediante un progetto di filiera che collega la rete dell´istruzione e della formazione in agricoltura al tessuto produttivo e agli indirizzi di politica agricola, con l´obiettivo di favorire il rilancio del primario regionale attraverso il coinvolgimento di tutti i portatori di interesse, le istituzioni formative e scolastiche, i rappresentanti del mondo agricolo e il sistema delle imprese. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
AGRICOLTURA FVG: SOSTEGNO FORTE ALLA FORMAZIONE |
|
|
 |
|
|
Udine, 21 febbraio 2011 - L´attenzione della Regione per la formazione nei prossimi anni sarà molto forte, specialmente per quanto concerne l´agricoltura. Lo ha affermato l´assessore regionale alle Risorse rurali, agroalimentari e forestali Claudio Violino intervenendo il 18 febbraio a Udine, nella sede della Camera di Commercio, alla presentazione dell´indagine operata dal Polo formativo agroalimentare, che ha per capofila il Cefap, Azienda speciale dell´ente camerale, sul fabbisogno di professionalità nel settore delle produzioni del mondo rurale del Friuli Venezia Giulia. Da tale analisi, svolta tra il 2009 e il 2010 da un gruppo di lavoro comprendente il Distretto agroalimentare di San Daniele, il Coffee Cluster di Trieste, la Confagricoltura, il Centro studi della Cciaa di Udine, ed esperti, è emerso che sono ventotto le figure professionali più richieste nel settore agroalimentare e delle bevande della nostra regione. Sono: cantiniere, casaro, chimico, commerciale e venditore, consulente in tecnologie alimentari, disossatore, enologo, enotecnico. E inoltre figure professionali in possesso del patentino di caldaista, di controllo di qualità, e di gestione prodotti e processi. Come pure frigoristi, gruisti (oltre le 300 tonnellate), macellai, magazzinieri, micologi, norcini, operatori di produzione, panettieri biologici, panettieri, pasticceri, addetti alla manipolazione del prosciutto, responsabili di produzione, responsabili reparto manutenzione, specialisti nella lavorazione del pesce, tecnici agrari, tecnici/tecnologi alimentari, tecnici caseari. Violino, nell´intervento conclusivo, si è soffermato sull´importanza che la formazione riveste e che rivestirà ancor di più nei prossimi anni, al fine di garantire evoluzione al processo innovativo del mondo rurale e delle sue produzioni. La lettura dei dati relativi all´agroalimentare presentati nell´occasione evidenzia ancora una volta come l´agricoltura regionale tuttora non produca a sufficienza rispetto alle richieste di mercato. Mentre, nel contempo, essa risente della crisi del momento, nonostante la richiesta all´estero dei nostri prodotti sia nel frattempo aumentata. Deve dunque rinnovarsi verso nuove qualificate produzioni richieste in Italia e all´estero. La formazione, secondo l´assessore, nei prossimi anni sarà dunque fondamentale, soprattutto se rivolta ai giovani agricoltori perché li aiuterà poi nelle scelte aziendali. Sarà infatti importante a tutti i livelli, ma in particolare per creare i nuovi imprenditori agricoli che dovranno rappresentare la struttura del mondo rurale del Friuli Venezia Giulia e saranno il frutto del rinascimento del settore primario della regione, le prime fasi del quale sono già in atto. Per questi motivi, la formazione, per Violino, dovrà essere in grado di assecondare le richieste del mercato del lavoro. Da tale considerazione risalta l´utilità dell´indagine svolta dalla Camera di Commercio di Udine. Per Violino, la formazione di figure essenziali qualificate sarà essenziale per il vero successo del claim ´Tipicamente Friulano´ che si basa sulla proposta di qualità delle specificità del territorio, ovvero di quei prodotti che identificano la nostra terra nel mondo e che trasmettono lo stretto legame con il territorio locale, le tradizioni, ma anche la capacità di innovare che è necessaria per accattivare l´interesse dei consumatori e attirare la loro attenzione verso l´intero Friuli Venezia Giulia e le sue proposte di pregio. Violino ha concluso ricordando che proprio sull´agroalimentare, sulla cultura e sul turismo può basarsi una politica di promozione efficace dell´intera realtà regionale. Prima dell´assessore, il presidente della Cciaa di Udine Giovanni Da Pozzo, aveva introdotto il progetto del Polo agroalimentare, l´attività del quale è poi stata presentata dal direttore del Cefap Massimo Marino. Mentre Giorgio Colutta, presidente dell´Azienda speciale F&r della Cciaa, ha spiegato i metodi e gli obiettivi della ricerca, gli esiti della quale sono quindi stati proposti da Stefano Padoan. Infine, Alessandro Sensidoni, dell´Università di Udine, si è soffermato sulla relazione tra fabbisogno formativo e fabbisogno d´innovazione. Il comparto considerato dall´indagine è formato (dati dello scorso 30 giugno) da 1.147 localizzazioni attive, le quali rappresentano l´8,5 per cento dell´industria manifatturiera del Friuli Venezia Giulia. Tali aziende sono situate per il 50 per cento nella Provincia di Udine, per il 23 per cento in quella di Pordenone, per il 16 per cento in quella di Trieste, per l´11 per cento in quella di Gorizia. L´importanza dell´agroalimentare e delle bevande per l´economia regionale si evince dai dati riferiti al primo semestre del 2010 sull´export, che sono in attivo: 169,27 milioni di euro nel settore dei prodotti alimentari, 44,6 milioni di euro per le bevande, con un incremento rispetto allo stesso periodo dell´anno precedente dal 6,2 al 9,4 per cento. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LECCO: SERVIZIO CIVILE GRANDE OCCASIONE |
|
|
 |
|
|
Lecco, 21 febbraio 2011 - Roberta ha 24 anni, è di Vercurago (Lc) e, dopo aver trascorso un anno ad occuparsi di assistenza anziani per conto del Comune di Lecco, ora è stata assunta al Servizio Anziani presso la stessa amministrazione. Alessia ha 20 anni, è di Mandello del Lario (Lc) e, terminato il liceo, ha deciso di provare con un´attività che potesse aiutarla anche nella scelta della facoltà universitaria: a fine anno completerà la sua esperienza alla comunità Piona dell´onlus ´Il Gabbiano´ di Olgiasca di Colico (Lc), che offre assistenza terapeutico-riabilitativa a persone con problematiche legate all´abuso di sostanze stupefacenti e di alcool. Sono due storie di ragazze che hanno scelto di fare il Servizio Civile, un´esperienza che, oltre ad arricchirne il percorso di crescita, spesso si traduce anche nella scoperta di qual è la vera inclinazione per individuare un lavoro che piace e soddisfa. Ad ascoltarle, oggi a Lecco, in una gremitissima sala ´Cenacolo Francescano´, l´assessore regionale alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale Giulio Boscagli e oltre un centinaio di studenti delle classi Iv dell´Istituto Bertacchi intervenuti all´incontro ´Servizio civile: quali opportunità per i giovani lecchesi?´. "Regione Lombardia - ha detto l´assessore Boscagli - considera molto importante il Servizio Civile ed è impegnata a farlo conoscere sempre di più ai giovani con iniziative come quella organizzata oggi. E´ un ottimo esempio di cittadinanza attiva, espresso attraverso la solidarietà e il volontariato". "A Lecco - ha proseguito l´assessore regionale - sono già 101 i ragazzi che stanno effettuando il Servizio Civile, in Lombardia diverse centinaia". Il Servizio Civile è stato istituito a livello nazionale nel marzo 2001 e ha anticipato di qualche anno la sospensione della leva obbligatoria, entrata in vigore nel 2005. Regione Lombardia il 3 gennaio 2006 ha varato la Legge Regionale sul Servizio Civile in Lombardia con l´obiettivo di promuovere l´associazionismo e il volontariato, secondo la declinazione del principio di sussidiarietà. "I ragazzi possono scegliere di fare il Servizio Civile - ha precisato l´assessore Boscagli - occupandosi di servizi alla persona, di salvaguardia dell´ambiente, di patrimonio artistico e culturale, di Protezione Civile o di formazione, a fronte di un assegno di servizio di poco superiore ai 400 euro lordi mensili, ma con l´opportunità di acquisire crediti formativi per i percorsi di studio universitari". Per poter diventare un volontario del Servizio Civile occorre avere un´età compresa tra i 18 e i 28 anni, essere disponibili a svolgere un´attività che richiede tra le 30 e le 36 ore settimanali, avrà durata di un anno, può essere svolta in Italia ma anche all´estero e si può scegliere tra quelle indicate nel bando che viene pubblicato annualmente e inserito nella sezione concorsi della Gazzetta Ufficiale. Informazioni presso tutte le sedi degli Spazioregione o sul sito www.Famiglia.regione.lombardia.it (nell´apposita sezione dedicata al Servizio Civile) o anche su www.Serviziocivile.gov.it. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
VOLONTARIATO: VILLAGGIO SOLIDALE, FVG IN PRIMA LINEA |
|
|
 |
|
|
Trieste, 21 febbraio 2011 - Un´organizzazione di volontariato ogni 900 abitanti, oltre il 4 per cento della popolazione impegnata in attività solidali che spaziano dalla sanità al sociale al socio-sanitario, dalla protezione civile alla cultura all´ambiente. E´ questo il profilo del terzo settore in Friuli Venezia Giulia, illustrato dall´assessore regionale al Volontariato, Roberto Molinaro, a Villaggio Solidale, il primo Salone del Volontariato che si è aperto il 18 febbraio a Lucca. Intervenendo al convegno "Volontariato a servizio", introdotto dal presidente della Caritas, mons. Giuseppe Merisi, Molinaro ha presentato i dati del Friuli Venezia Giulia, precisando che attualmente sono 1300 le organizzazioni regolarmente iscritte nel Registro regionale, alle quali va aggiunto un ulteriore centinaio di associazioni che operano senza iscrizione, per un totale di 50 mila volontari. "Una rete di attori - ha detto l´assessore - che lavora a favore del territorio, della comunità e delle persone più fragili, garantendo servizi importanti per la coesione sociale e per veicolare valori positivi anche fra le nuove generazioni". La conferma che in Friuli Venezia Giulia solidarietà fa rima anche con giovani viene dai dati del servizio civile solidale: dal 2010 ad oggi sono 260 i ragazzi di età compresa tra i 16 e i 17 anni che hanno intrapreso un´esperienza di impegno etico, anche con la mediazione delle istituzioni scolastiche. "E´ un grande motore di solidarietà - ha detto Molinaro - che quotidianamente entra a contatto con le istituzioni pubbliche, con la cooperazione sociale, con gli enti no profit e che chiede di essere sostenuto e qualificato attraverso un quadro normativo al passo con i tempi, capace di riconoscere il valore aggiunto che il volontariato porta alla società. A questo - ha concluso l´assessore - la nostra Regione sta lavorando con il contributo anche del Co.g.e. Fvg e, se alcuni punti fermi sono già stati fissati, il dibattito promosso all´interno del Salone nazionale del Volontariato potrà costituire un utile e importante momento di confronto e di arricchimento progettuale". Tra le molte le iniziative della convention lucchese, che apre l´Anno europeo dedicato al Volontariato, figurano infatti seminari, dibattiti e tavole rotonde sui temi più scottanti dell´attualità: dal ruolo del volontariato per il bene comune agli strumenti per la partecipazione nella prospettiva del federalismo; dal sostegno finanziario al terzo settore al servizio che esso esprime nella società; dalle esperienze dei giovani alla comunicazione sociale, mettendo intorno al tavolo della discussione istituzioni di tutti i livelli. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
DIFESA SUOLO, A SONDRIO 29 INTERVENTI E 12 MLN SICUREZZA DEL TERRITORIO PRIORITA´ DELLA REGIONE |
|
|
 |
|
|
Sondrio, 21 febbraio 2011 - L´assessore regionale al Territorio e Urbanistica Daniele Belotti, ha presentato il 18 febbraio a Sondrio progetti e contenuti dell´Accordo di Programma (Adp) per la difesa del suolo, sottoscritto da Regione Lombardia e Ministero dell´Ambiente. All´incontro erano presenti, tra gli altri, il presidente della Provincia Massimo Sertori, l´assessore provinciale ai Lavori pubblici Silvana Snider, e i consiglieri regionali Ugo Parolo e Angelo Costanzo. Per la provincia montana si tratta di 29 interventi (il maggior numero tra tutte le province) sui 162 complessivi dell´Adp. In totale, all´interno dell´Adp, come ha sottolineato l´assessore Belotti, ben 111 sono gli interventi riservati ad aree montane come quella di Sondrio e della sua provincia. Nello specifico, le risorse dell´Adp per gli interventi di difesa del suolo a Sondrio sono pari a 12.520.000 di euro, compresi gli interventi di manutenzione. "Un lavoro organizzativo importante - ha detto Belotti - durato un anno. Il programma è stato definito scegliendo tra gli interventi prioritari in aree a rischio colpite da calamità, come nel 2008 a Sondrio; aree oggetto di frane non perimetrate, e aree a rischio nelle fasce fluviali. Ora seguirà la fase esecutiva". Entro febbraio, o al massimo nei primi dieci giorni di marzo, infatti, dovranno essere scelti gli enti attuatori degli interventi (comuni, enti del sistema regionale, parchi, Ersaf, comunità montane, Aipo e Infrastrutture Lombarde), mentre per la stipula delle convenzioni è stato previsto come termine marzo. Tempi fondamentali, oltre che per rispettare il crono programma dei lavori, per accedere anche a eventuali ulteriori risorse ´premiali´, che il Ministero competente prevede di mettere a disposizione. "Con questo programma - ha detto Belotti - assicuriamo il massimo sforzo per la tutela del suolo contro i rischi idrogeologici e la manutenzione". La maggior parte degli interventi saranno in Valtellina, ma anche in Val Masino e Val Gerola. "Occorre però che insieme a questa attività venga dedicata particolare attenzione anche alla prevenzione del rischio idrogeologico - ha aggiunto Belotti - che deve andare di pari passo con la limitazione all´uso del suolo. Su questo aspetto saranno fondamentali le scelte degli enti locali". Altro tema delicato è quello dell´assegnazione degli appalti. "Anche se Sondrio non è forse toccata da infiltrazioni della criminalità organizzata - ha detto l´assessore - è vitale che gli appalti non finiscano ad aziende legate a mafia o altre organizzazioni. Su questo aspetto vigileremo al massimo, insieme a istituzioni e autorità competenti, perché l´obiettivo è tutelare le aziende sane da chi, bypassando le regole, finisce per falsare il mercato. In tal senso, il Codice etico degli appalti, che la Giunta regionale sta per approvare, dovrà essere rispettato da tutti". La Regione, fra gli obiettivi programmatici della Ix legislatura, sostiene la sicurezza del proprio territorio insieme alla mitigazione del rischio idrogeologico: interventi mirati prioritariamente alla salvaguardia del territorio e alla messa in sicurezza delle zone abitate, sia mediante la realizzazione di nuove opere, sia con azioni di manutenzione ordinaria e straordinaria. La copertura finanziaria del fabbisogno complessivo degli interventi sarà di 77.523.000 da parte del Ministero dell´Ambiente e 147.370.000 euro da parte di Regione Lombardia. Il documento prevede inoltre che gli interventi strutturali e le azioni di mitigazione siano condivise e realizzate con la stretta collaborazione degli Enti interessati, utilizzando forme di immediato coordinamento, con il ricorso agli strumenti di semplificazione dell´attività amministrativa e di snellimento dei procedimenti di decisione e di controllo previsti e siano inoltre attivate e utilizzate a pieno e in tempi rapidi tutte le risorse finanziarie disponibili. Risorse che, negli obiettivi dell´assessorato, dovranno poter restare sul territorio nel caso si verificassero eventuali economie dovute a ribassi d´asta nelle gare d´appalto per l´assegnazione dei lavori. Ed ecco nello specifico gli interventi previsti per la provincia di Sondrio che, complessivamente, ammontano a 12.520.000 euro. Interventi Strutturali Urgenti - A Val Masino opere di difesa da crolli al ponte del Baffo per 1.000.000 di euro; a Bormio e Valdisotto opere di regimazione idraulica alla confluenza Frodolfo-adda in località Santa Lucia 800.000 euro; a Delebio sistemazione del movimento franoso in località Canargo 400.000 euro; a Morbegno sistemazioni di pareti rocciose in località Paniga e Campovico 500.000 euro; a Gerola Alta realizzazione di opere paravalanghe in località Fenile e Pescegallo 1.000.000 euro; a Valfurva realizzazione di soglie e scogliere sul torrente Frodolfo a Sant´antonio e San Nicolò 300.000 euro; a Montagna in Valtellina e Sondrio sistemazione pareti rocciose e scogliere in località Ponchiera, Ca´ Cincera e Ca´ Scherini 400.000 euro; a Madesimo opere di consolidamento del versante in Val Fabbro 400.000 euro; a Spriana completamento delle opere di difesa dalle valanghe 1.505.000 euro e a Livigno sistemazione idraulica del torrente Rin del Rino 680.000 euro. Il totale degli interventi ammonta quindi a 6.985.000 euro. Interventi Cofinanziati Da Regione Lombardia - A Val Masino protezione dai crolli della strada in località ponte del Baffo per 3.000.000 di euro. Manutenzione Ordinaria E Straordinaria - A Livigno ripristino e manutenzione delle opere trasversali e longitudinali dell´alveo del fiume Spol in località San Rocco per 150.000 euro; a Morbegno vari interventi per la regimazione delle acque della roggia di Categno 85.000 euro; a Berbenno di Valtellina manutenzione muri arginali e delle scogliere esistenti e sottomurazione e rifacimento briglia torrente Finale 150.000 euro; a Bianzone consolidamento del versante di destra orografica del torrente Valle di Bianzone 50.000 euro; a Bianzone ripristino delle difese spondali a monte della strada comunale di via Teglio 50.000 euro; a Sondrio risezionamento del tratto del canale colatore in località Agneda 120.000 euro; a Bema, Rasura e Cosio Valtellino pulizia e svaso dell´imbocco sud del by-pass del torrente Bitto lungo la briglia selettiva di monte e manutenzione straordinaria della pista di accesso alla briglia selettiva 150.000 euro; a Talamona sistemazione del torrente Malasca 400.000 euro; a Cercino e Traona interventi per il canale di bonifica e messa in sicurezza del corso d´acqua mediante opere di consolidamento del fondo dell´alveo e risagomatura delle sponde 100.000 euro; a Chiesa in Valmalenco manutenzione dell´alveo Valle di Somprato da 1000 a 1200 metri 150.000 euro; a Val Masino manutenzione e pulizia delle sponde per ripristino funzionalità torrente Masino 80.000 euro; a Dazio manutenzione e pulizia delle sponde per ripristino funzionalità idraulica della roggia di Reverso 50.000 euro; a Delebio stabilizzazione del versante sinistro idrografico e ricostruzione della spalla ponte-passerella del torrente Lesina 100.000 euro; a Valdisotto sistemazione dell´alveo del Rio li Canal 50.000 euro; a Valdisotto realizzazione delle opere di difesa spondale lungo il fiume Adda in località Fumarogo 200.000 euro; a Villa di Chiavenna consolidamento delle sponde e opere di difesa sul torrente Vertura nelle località di Chete e Scalottta 100.000 euro; a Gordona e Mese rifacimento e consolidamento delle arginature e delle sponde del torrente Rossedo in località Mulino 150.000 euro. Il totale degli interventi ammonta quindi a 2.135.000 euro. Manutenzione Ordinaria E Straordinaria (Ex L.r. 06/73) - A Talamona interventi di ripristino delle difese spondali dei torrenti Roncaiola e Malasca per 400.000 euro. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
EMILIA ROMAGNA: VERTICE SULLO SMOG: SITUAZIONE IN LENTO MIGLIORAMENTO |
|
|
 |
|
|
Bologna, 21 febbraio 2011 – Una situazione ambientale ancora lontana dal sicuro rispetto degli obiettivi posti dall’Unione europea, ma in continuo miglioramento rispetto ai dati dello scorso anno e nettamente migliore della condizione registrata in altre importanti realtà del bacino padano. Sono le risultanze emerse, il 17 febbraio dall’incontro tra gli assessori della Regione Emilia-romagna, provinciali e comunali all’Ambiente e alla Mobilità, per fare il punto sullo stato della qualità dell’aria in Emilia-romagna dall’inizio del 2011 e, soprattutto, sullo stato di attuazione delle misure contenute nell’Accordo di programma 2010-12 per la gestione della qualità dell’aria e per il progressivo allineamento ai valori fissati dalla Unione europea, firmato il 5 ottobre scorso. Una situazione in costante miglioramento dunque, seppure con un trend non ancora così rapido quanto sarebbe necessario. Questo – hanno riconosciuto gli assessori - è anche merito dell’Accordo che non si ferma alle misure di limitazione della circolazione in vigore già da novembre 2010, ma prevede anche provvedimenti di tipo strutturale (rinnovo del parco autobus e potenziamento del trasporto ferroviario, interventi sul territorio per migliorare l’intermodalità, aumentare le aree a traffico limitato, estendere i percorsi ciclopedonali, interventi di risparmio e di utilizzo delle fonti rinnovabili negli edifici pubblici, risparmio energetico nelle aree produttive ecologicamente attrezzate, interventi specifici nel settore agricoltura e nel programma “Il sistema sanitario regionale per uno sviluppo sostenibile”) tesi a incidere nel medio periodo. “Tuttavia è evidente – ha dichiarato l’assessore regionale all’Ambiente, Sabrina Freda - che in assenza di misure a carattere nazionale lo sforzo messo in atto a livello regionale presenta delle limitazioni oggettive, Occorre che il Governo svolga il ruolo che gli spetta e predisponga quel Piano nazionale per la qualità dell’aria che da troppo tempo manca in Italia e che l’Unione europea ha chiesto allo Stato italiano di predisporre proprio in relazione alla procedura di infrazione sulle pm10, procedura che è in corso e che rischia di costare al nostro Paese cifre altissime, che sarebbe meglio per tutti investire oggi in interventi di risanamento a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini”. La Regione Emilia-romagna e gli Enti sottoscrittori si sono quindi impegnati sia ad approfondire e cercare ulteriori interventi nell’ambito delle politiche tese a ridurre le emissioni in tutti i settori che l’accordo ricomprende, sia a proseguire nel confronto con le altre regioni del bacino padano, per insistere nella riproposizione dell’approccio preventivo e porre con forza al Governo l’adozione del piano nazionale per la qualità dell’aria. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
CEMENTIFICIO A MANIAGO: MONITORAGGI PER GARANTIRE SALUTE CITTADINI |
|
|
 |
|
|
Pordenone, 21 febbraio 2011 - Sarà posizionata a breve, in frazione Campagna, a Maniago, una centralina temporanea dell´Arpa, il cui ruolo sarà quello di analizzare l´aria della zona, interessata secondo la popolazione locale dalle emissioni del Cementificio di Fanna. Lo ha reso noto il 19 febbraio il vicepresidente della Regione, Luca Ciriani, incontrando il sindaco di Maniago, Alessio Belgrado, e il consigliere comunale Paolo Rosso per discutere alcuni temi relativi ad ambiente e inquinamento particolarmente sentiti dalla popolazione locale. "Il posizionamento della centralina per l´analisi dell´aria - ha spiegato Ciriani - risponde alle richieste della popolazione locale, e servirà ad analizzare l´aria della zona allo stato attuale; questi dati verranno poi paragonati con quelli prodotti dal Cementificio nel momento in cui utilizzerà quale combustibile il Cdr-q. I tecnici dell´Arpa e della Direzione Ambiente hanno valutato con attenzione la questione, e confermano la sicurezza di questo combustibile così come procedura portata avanti in questi mesi dal Cementificio, ma è corretto effettuare ulteriori misurazioni per fugare i dubbi della popolazione". La centralina temporanea fornirà una sorta di "dato di fondo", da paragonare poi con i dati che verranno analizzati da ulteriori centraline permanenti che verranno installate successivamente. "C´è stato molto allarme e molta preoccupazione attorno a questa vicenda - ha affermato ancora il vicepresidente - nonché qualche strumentalizzazione. Auspico che l´analisi tecnica dell´Arpa possa permettere un chiarimento, essa sarà una analisi circostanziata e approfondita. Il nostro scopo è quello di fornire garanzie per la salute della popolazione. Verificheremo che le emissioni siano a norma e non nocive: anzi che siano anche inferiori a quelle attuali derivanti dalla combustione a carbone". Ulteriori temi di urgenza ambientale sono stati affrontati nel corso dell´incontro. In particolare, il vicepresidente Ciriani ha confermato che è già attivo un gruppo di studio, composto da tecnici della Direzione dell´Ambiente e di quella della Agricoltura, al fine di definire le linee guida relative al problema della dispersione dei fanghi da depurazione sui campi. "Il sindaco di Maniago - ha detto Ciriani - ha sollecitato la necessità di sanare alcune lacune normative, e l´argomento è già allo studio: sarà definita in tempi brevi una delibera di Giunta che definirà regolamenti certi in materia, per garantire che la dispersione dei fanghi sui campi rispetti regole precise e dettagliate". Infine, la questione dello stabilimento Bioman, che in virtù di una deroga concessa dalla Regione è stato attivato per lo smaltimento dei rifiuti organici derivanti dal Veneto, dopo l´alluvione di Ognissanti. "La Regione - ha concluso Ciriani - tiene sotto osservazione la produzione del compost dai rifiuti organici e proseguono gli incontri tecnici e le analisi per garantire che l´impianto non produca danni ambientali". "Siamo soddisfatti dell´esito dell´incontro - ha confermato il sindaco Belgrado - durante il quale abbiamo avuto importanti rassicurazioni da parte del vicepresidente della Regione sulle tematiche ambientali più importanti per il comune di Maniago e per la salute dei cittadini. Ho fiducia che l´azione di Ciriani potrà portare a risultati concreti in breve tempo" |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
SMOG IN LOMBARDIA, 2 MLN A COMUNI,OBIETTIVO:150.000 CONTROLLI RADDOPPIATO CONTRIBUTO A OGNI ENTE,PREMIAMO VIRTUOSI DA LAVORO CON POLIZIA LOCALE IMPORTANTI RISULTATI |
|
|
 |
|
|
Milano, 17 febbraio 2011 - I sindaci dei Comuni lombardi dell´area critica A1 e le Province hanno a disposizione 2 milioni di euro per intensificare i controlli sui veicoli più inquinanti e gli impianti domestici di riscaldamento più vecchi. La Giunta regionale, su proposta dell´assessore all´Ambiente, Energia e Reti Marcello Raimondi, di concerto con l´assessore alla Protezione civile, Polizia locale e Sicurezza Romano La Russa, ha infatti approvato la delibera che recepisce tale stanziamento. Si tratta di quella misura annunciata la scorsa settimana dal presidente Formigoni, che ha l´obiettivo di triplicare i controlli su strada, portandoli dagli attuali 40/50.000 all´anno a 120/150.000 entro il mese di aprile, e di incentivare l´adesione dei Comuni al Protocollo volontario con la Regione. "La Regione - ricorda Raimondi - intensificherà la sorveglianza sui Comuni e le Province, cui compete il controllo sugli impianti di riscaldamento. Pochi, fino ad ora, hanno aderito al Protocollo, e meno ancora hanno raggiunto il minimo di controlli richiesto. Anche il numero delle Province che si sono date da fare in questo senso è molto basso" (il controllo spetta ai Comuni che hanno più di 40.000 abitanti e alle Province per i Comuni di popolazione inferiore). "Abbiamo di gran lunga le misure migliori in Italia nella lotta allo smog - spiega l´assessore Raimondi - e i dati ci dicono che, nel corso degli anni, stiamo ottenendo buoni risultati. Tuttavia, se questi provvedimenti fossero maggiormente rispettati, i risultati sarebbero sicuramente migliori". Soddisfatto anche l´assessore Romano La Russa, che vede di buon occhio la collaborazione con la Polizia locale "grazie alla quale abbiamo già raggiunto risultati notevoli. Senza di loro infatti il nostro sforzo sarebbe vano". "Regione Lombardia è al fianco dei Comuni che intendono assumere iniziative per ridurre l´inquinamento, sensibilizzando allo stesso tempo i cittadini ad assumere comportamenti virtuosi - conclude Raimondi - e per questo abbiamo deciso di raddoppiare il contributo che riconosciamo all´Ente sul singolo controllo". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
CONCLUSI GLI INCONTRI SUL TERRITORIO PER CLIMALPTOUR
|
|
|
 |
|
|
Aosta, 21 febbraio 2011 - L’assessorato territorio e ambiente della Valle d’ Aosta comunica che si è concluso ieri, giovedì 17 febbraio, a Valgrisenche il ciclo di incontri sul territorio nell’ambito del progetto di cooperazione europea Climalptour., l’iniziativa che vede coinvolte tutte le regioni dell’arco alpino e che nasce con l’obiettivo di aprire riflessioni e dibattiti scientifici sui cambiamenti climatici. Nel corso del 2010, è stata completata la fase di analisi della situazione attuale dei siti pilota, Gressoney-la-trinité e Valgrisenche per la nostra regione, attraverso una raccolta dati e la loro elaborazione nell’ambito di un set di indicatori ambientali e socioeconomici; inoltre è stata realizzata un’analisi turistico-sociale, attraverso una serie di interviste ad operatori locali e di turisti. I workshop previsti all’interno del progetto sono stati condotti da esperti del Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università Cà Foscari di Venezia. «Nel prendere atto con soddisfazione della qualificata e numerosa partecipazione degli amministratori locali e degli operatori economici agli incontri – riferisce l’Assessore regionale Manuela Zublena – ritengo molto utile che le riflessioni sul riscaldamento globale si affianchino ai temi dello sviluppo locale e ai possibili scenari futuri. L’auspicio è che le indicazioni scaturite dalle giornate di lavoro contribuiscano alla costruzione di una pianificazione territoriale attenta ai possibili nuovi scenari». Il progetto è seguito dalla Direzione Ambiente dell’Assessorato al territorio e dal Servizio impianti a fune dell’Assessorato al turismo, sport, commercio e trasporti, con la collaborazione della Fondazione Montagna Sicura |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
A LESINA IN PUGLIA APERTURA NUOVE VORAGINI |
|
|
 |
|
|
Puglia, 21 febbraio 2011 - Quattro nuove voragini si sono aperte e le condizioni di altre due già esistenti si sono aggravate: è quanto rilavato ieri dai tecnici dell’Adb Puglia, che hanno eseguito un nuovo sopralluogo a Lesina Marina in prossimità del Canale Acquarotta. Lo rende noto l’assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile, nonché Presidente dell’Autorità di bacino della Puglia, Fabiano Amati. I tecnici hanno rilevato che almeno due delle nuove voragini individuate si trovano in prossimità di fabbricati esistenti ed occasionalmente abitati. Una nota informativa è già stata inviata al Dipartimento nazionale di Protezione civile, alla Prefettura di Foggia e al Sindaco del Comune di Lesina Marina. I problemi che interessano il territorio di Lesina Marina consistono nell´apertura improvvisa di voragini legate alla geomorfologia gessosa del sito, che a contatto con il cloruro di sodio, produce un processo di scioglimento. In passato, grazie ad una saturazione del cloruro di sodio, il problema non era mai emerso; tra gli anni `20 e `30 invece, con la realizzazione del canale "Acquarotta" le infiltrazioni di acqua hanno causato una graduale diminuzione del livello di saturazione, dando inizio all´inevitabile processo di scioglimento del gesso. Quella che poi in linguaggio tecnico si chiama "stress tettonico", ovvero la costruzione selvaggia, ha provocato un aggravio del fenomeno. Nel gennaio scorso è stato prorogato lo stato di emergenza da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri, proprio alla luce della grave situazione di dissesto idrogeologico in cui versa l’area abitata di Lesina Marina. Sempre in base all’Opcm del 28 gennaio scorso, è stato anche istituito un comitato tecnico – scientifico per garantire il necessario supporto tecnico alle attività che devono essere eseguite per il superamento dell’emergenza. “E’ bene tenere alta l’attenzione sul fenomeno – ha detto Amati - in quanto in gioco c’è la vita dei cittadini di Lesina Marina. Il fenomeno è irreversibile e sta assumendo tratti di drammaticità, anche perché le voragini sui stanno aprendo in prossimità di chiese e case abitate e potrebbero causare crolli. I tecnici e gli esperti stanno monitorando il fenomeno costantemente, ma a questo punto, poiché naturalmente ci siamo posti come priorità la tutela della vita umana, anche a scapito della proprietà immobiliare, la delocalizzazione con l´aiuto finanziario dello Stato, pare essere ancora l´unica soluzione”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
UE/PROGRAMMA LIFE: PRESENTAZIONE PROTOTIPO COMPOSTAGGIO RIFIUTI |
|
|
 |
|
|
Bruxelles, 21 febbraio 2011 - è Stato presentato il 19 febbraio nei saloni dell´Aga Hotel di Catania il prototipo-zero del robot che trasforma, in un angolo della cucina di casa, i rifiuti organici in pre-compost. Si tratta del rivoluzionario risultato di una ricerca d´avanguardia realizzata nel quadro del programma europeo Life, in compartecipazione con la Regione Siciliana e sotto l´egida dell´Universita´ di Catania. Il progetto N.o.w.a.s.t.e. Cela dietro la sigla del prodotto "New organic waste sustainable treatment engine" (nuovo robot per il trattamento sostenibile dei rifiuti organici), anche il vero obiettivo strategico della ricerca: basta spazzatura. L´iniziativa e´ nata a Catania, da una idea dell´Istituto di ricerca, sviluppo e sperimentazione sull´ambiente e il territorio (Irssat), ma ha subito trovato, a Bruxelles, l´adesione dei responsabili del programma Life, che si occupa appunto di ogni forma di ricerca mirata alla salvaguardia dell´ambiente. Il progetto catanese rientra fra i 116 approvati dalla Commissione Europea in 17 diverse nazioni e godra´ di un finanziamento del 50% dei costi ammissibili, per poco piu´ di un milione di euro. Partner istituzionale e´ la Regione Siciliana, che attraverso l´assessorato regionale all´ambiente, appena qualche settimana fa, con una delibera della giunta regionale, ha ribadito la sua adesione finanziaria e tecnico scientifica. La presentazione del prototipo chiude la prima fase del progetto, quella che dalla idea originale, attraverso una fase sperimentale, ha portato alla realizzazione della macchina e alla verifica del suo funzionamento in laboratorio. Il meccanismo Nowaste prevede, dopo la triturazione dei rifiuti, l´uso di una miscela di enzimi, che in maniera inodore trasforma in pre-compost quei rifiuti che non possono essere smaltiti con la raccolta differenziata e che vengono usualmente conferiti in discarica. Alla fine del ciclo, il pre-compost realizzato in ogni casa con il nuovo robot, potra´ invece essere conferito alle aziende di compostaggio. Il prodotto finale, in base ai test effettuati, e´ idoneo anche all´utilizzo in agricoltura biologica e potra´ quindi essere commercializzato. Il costo economico della raccolta dei rifiuti organici e il danno ambientale del loro deposito in discarica, se il sistema Nowaste dimostrera´ di funzionare su vasta scala, potrebbero trasformarsi nella prima frazione di una innovativa catena di produzione di prodotti biologici. Si apre quindi una nuova, decisiva, fase di sperimentazione: l´Irssat, dovra´, sotto il controllo dei tecnici della Commissione Europea e del Ministero dell´Ambiente, insieme alla Regione Siciliana, in collaborazione con l´azienda bio Med e il dipartimento di economia del territorio dell´Universita´ di Catania, avviare una fase di utilizzazione su vasta scala del sistema Nowaste, in cui avra´ un ruolo di sostegno anche la Provincia regionale di Catania. Entrano in scena tre comuni di diversa conformazione e tipologia: Castelmola, Gaggi e Melilli. In collaborazione con le rispettive amministrazioni comunali sono stati individuati dei quartieri ´campione´, in cui verranno installati 1000 prototipi affidati ad altrettante famiglie. La sperimentazione durera´ 36 mesi, nel corso dei quali sara´ testata la qualita´ del pre-compost prodotto dalle famiglie campione, saranno verificate le modalita´ di raccolta e stoccaggio del prodotto, oltre al funzionamento di ogni singolo robot, per documentarne ogni caratteristica nella gestione del sistema a regime. Al termine di questa ultima fase, l´analisi dei costi di produzione e manutenzione delle macchine, dei quantitativi e della qualita´ del pre-compost prodotto, dei costi di raccolta e gestione, forniranno i dati necessari a trasformare il progetto di ricerca Nowaste in un vero progetto industriale. Al convegno di presentazione del prototipo prenderanno parte Giuseppe Lo Bianco, presidente dell´Irssat e Riccardo Maggiore docente di Chimica dell´ambiente dell´Universita´ di Catania. Interverranno anche Manuela Cannistraci e Antonio Signorello rispettivamente project manager Nowaste e responsabile sviluppo del prototipo. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|