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Notiziario Marketpress di Mercoledì 02 Marzo 2011
WORKSHOP SULL´ASSISTENZA MEDICA DIFFUSA E WIRELESS  
 
Parigi, 2 marzo 2011 - Un workshop sull´assistenza medica diffusa e wireless si terrà dal 16 al 21 maggio 2011 a Parigi, in Francia. L´età media della popolazione sta aumentando così come il numero delle persone che hanno bisogno di cure e monitoraggio medico. Questo fa aumentare il costo generale dell´assistenza medica. Quindi la sostituzione dell´assistenza di personale infermieristico con piccole attrezzature di sorveglianza sanitaria e comunicazione come sensori, reti, software di monitoraggio potrebbe essere conveniente e aumentare la qualità della vita dei pazienti. I recenti progressi della tecnologia hanno portato allo sviluppo di piccoli sensori intelligenti e portabili. Questi dispositivi sono in grado di effettuare importanti compiti di monitoraggio della salute e trasmettere poi i dati del paziente ai centri sanitari attraverso un mezzo wireless. Queste piattaforme di monitoraggio della salute hanno lo scopo di controllare continuamente pazienti mobili che hanno bisogno di sorveglianza continua. Il workshop sarà un forum per discutere quali aspetti devono essere presi in considerazione per fornire sistemi di assistenza medica efficace diffusa e wireless. L´evento comprenderà presentazioni di risultati teorici e sperimentali, sistemi wireless innovativi, prototipi, case study e progressi della tecnologia riguardanti le reti e i sistemi di assistenza medica wireless. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www-l2ti.Univ-paris13.fr/~boudjit/mobihealth/    
   
   
SCIENZIATI SVILUPPANO UNA TECNOLOGIA INNOVATIVA PER COMBATTERE IL CANCRO  
 
Bruxelles, 2 marzo 2011 - Ricercatori finanziati dall´Ue continuano la battaglia contro il cancro. Un team olandese è riuscito a incrementare il dosaggio di chemioterapia nei tumori - con il possibile vantaggio di alleggerire gli effetti collaterali nocivi - combinando la risonanza magnetica per immagini (Mri) e ultrasuoni. La loro ricerca è in parte finanziata dal progetto Sonodrugs ("Image-controlled ultrasound-induced drug delivery"), che è sostenuto con quasi 10,8 milioni di euro nell´ambito del tema "Nanoscienze, nanotecnologie, materiali e nuove tecnologie di produzione" (Nmp) del Settimo programma quadro (7° Pq). Il Politecnico di Eindhoven ha collaborato con la Philips Electronics per creare una sofisticata tecnologia per aiutare i pazienti che ne hanno bisogno. Il team ha effettuato per la prima volta una dimostrazione di questa tecnica in uno studio preclinico di proof-of-concept. Circa il 50% dei pazienti con diagnosi di cancro sono sottoposti a chemioterapia per curare la loro malattia. I farmaci chemioterapici attraversano il flusso sanguigno, danneggiando le cellule in rapida divisione, come le cellule tumorali. Ma nel loro tentativo di combattere le malattie, i farmaci chemioterapici non conoscono limiti e finiscono per attaccare cellule normali e sane presenti in varie parti dell´organismo, compresi il midollo osseo, i capelli e le mucose. I pazienti affrontano quindi una serie di effetti collaterali come la neutropenia (riduzione dei globuli bianchi), l´anemia (diminuzione dei globuli rossi) e le emorragie. Alcuni ricercatori dicono che la chemioterapia è complessa, in quanto i farmaci sono diffusi in tutto il corpo e non sono assorbiti in modo uniforme; alcune parti non ricevono la dose di cui hanno bisogno. Guidato da Holger Grüll, del Politecnico di Eindhoven, il team ha creato un metodo di consegna per affrontare questo problema. Una risonanza magnetica potrebbe inizialmente essere eseguito sui pazienti affetti da cancro, questo aiuterebbe i medici a localizzare il tumore e determinarne la dimensione. Vengono iniettati nel paziente liposomi, ovvero piccole particelle sensibili alla temperatura, contenenti un mezzo di contrasto per la risonanza magnetica e un farmaco chemioterapico; questi si spostano poi attraverso il flusso sanguigno fino a raggiungere il loro obiettivo, il tumore. Il mezzo di contrasto si muove insieme al farmaco permettendo di seguirne il percorso all´interno del corpo e di localizzarlo quando raggiunge il tessuto tumorale e circostante. A questo punto viene impiegata una radiazione a ultrasuoni focalizzati ad alta intensità (Hifu) per rompere i liposomi e rilasciare il farmaco nel sito del tumore. Ai fini del loro studio i ricercatori hanno valutato l´adozione dell´agente antitumorale doxorubicina nei ratti. Hanno trovato che l´assorbimento è stato tra due e cinque volte più alto nei tumori indotti rispetto alla consegna chemioterapica regolare. "In alcuni tumori si ha una parte centrale che non è più irrorata dal sangue, e così la chemioterapia non può raggiungere quella parte e non può distruggerla", ha detto Matthew Harris della Philips Research. Il team ha detto che il prototipo di sistema è basato su uno scanner Sonalleve 3-Tesla Mri-hifu, che viene utilizzato per trattare i fibromi uterini, tumori benigni dolorosi formati dallo strato muscolare dell´utero. Lo scanner Mri combinato con ultrasuoni ad alta intensità individua e rimuove i fibromi tramite ablazione, la rimozione delle cellule indesiderate. Questo studio proof-of-concept è apparso sul Journal of Controlled Release nel febbraio 2011. Per maggiori informazioni, visitare: Politecnico di Eindhoven: http://w3.Tue.nl/en/  Sonodrugs: http://www.Sonodrugs.eu/    
   
   
SCIENZIATI DIMOSTRANO COME I FUNGHI TRANSGENICI POSSONO COMBATTERE LA MALARIA  
 
Bruxelles, 2 marzo 2011 - I virologi di tutto il mondo continuano a studiare metodi per combattere la malaria, una malattia infettiva degli esseri umani trasmessa dalla zanzara e causata dal parassita Plasmodium. Adesso alcuni ricercatori provenienti da Regno Unito e Stati Uniti e coordinati dall´Università del Maryland hanno scoperto che un fungo modificato geneticamente e portatore dei geni per un anticorpo anti-malaria umano o una tossina dello scorpione anti-malaria potrebbe essere usato per combattere questa malattia. Il risultato sarebbe efficace e non dannoso per l´ambiente. Secondo gli esperti è una buona notizia, in particolare visto che i pesticidi esistenti contro le zanzare della malaria stanno perdendo la loro utilità. Presentati sulla rivista Science, i risultati dello studio mettono in luce il fatto che questo approccio generale potrebbe essere usato per controllare altre terribili malattie trasmesse da insetti e da zecche, come la dengue. "Sebbene sia stato applicato qui per combattere la malaria, il nostro approccio basato sul fungo transgenico è molto flessibile e permette la creazione e la trasmissione di prodotti genetici mirati per quasi tutti gli artropodi portatori di malattie," spiega il professor Raymond St. Leger del Dipartimento di entomologia dell´Università del Maryland, uno degli autori dello studio. "In questo studio dimostriamo che vaporizzando le zanzare portatrici di malaria con un fungo modificato geneticamente per produrre molecole indirizzate agli sporozoiti che causano la malaria si potrebbe ridurre la trasmissione della malattia agli umani di almeno cinque volte rispetto all´uso di un fungo non modificato." I ricercatori del Maryland, insieme ai loro colleghi presso la Johns Hopkins School of Public Health negli Stati Uniti e dell´Università di Westminster nel Regno Unito, hanno creato i funghi transgenici anti malaria usando il fungo che attacca le zanzare, chiamato Metarhizium anisopliae, e inserendo al suo interno geni di un anticorpo umano o di una tossina di scorpione. Secondo loro, sia l´anticorpo che la tossina hanno come obiettivo specifico il parassita che causa la malaria, il Plasmodium falciparum (P. Falciparum), un parassita dei protozoi e della specie del Plasmodium. In seguito hanno confrontato tre gruppi di zanzare gravemente infette dal parassita della malaria. Le zanzare del Gruppo 1 sono state vaporizzate con il fungo transgenico, mentre gli insetti del Gruppo 2 sono stati vaporizzati con un ceppo non modificato o naturale del fungo e il Gruppo 3 non è stato vaporizzato con alcun fungo. I dati hanno mostrato un calo significativo del numero di parassiti sviluppati nel Gruppo 1 rispetto agli altri due gruppi. Il team dice che il parassita che provoca la malaria, P. Falciparum, è stato trovato nelle ghiandole salivare di appena il 25% delle zanzare vaporizzate con il fungo transgenico, contro l´87% di quelle del Gruppo 2 e il 94% di quelle del Gruppo 3. Hanno sottolineato che anche nel 25% delle zanzare che avevano ancora il parassita dopo essere state irrorate con il fungo transgenico, hanno visto un calo di oltre il 95% nel numero di parassiti rispetto alle zanzare irrorate con il tipo selvatico del fungo. "Adesso che abbiamo dimostrato l´efficacia di questo approccio e che abbiamo superato diversi ostacoli normativi statunitensi riguardo i prodotti transgenici del Metarhizium, il nostro obiettivo principale è portare questa tecnologia per essere testata sul campo in Africa il prima possibile," dice il professor St. Leger. "Vogliamo però testare anche alcune ulteriori combinazioni per assicurarci di aver ottimizzato il patogeno che blocca la malaria." In uno sviluppo collegato, i ricercatori del Maryland stanno usando geni che codificano tossine molto specifiche per creare patogeni supervirulenti in grado di controllare vari parassiti come i pentatomoidea e le cimici. "Gli insetti sono una parte importante della diversità naturale e della salute dell´ambiente, ma le nostre interazioni con essi non sempre sono a nostro beneficio," spiega il professor St. Leger. I parassiti che causano la malaria sono responsabili di infettare circa 240 milioni di persone in tutto il mondo ogni anno. Secondo l´Organizzazione mondiale della sanità (Oms), la malaria provoca oltre 850.000 morti ogni anno e la gran parte delle vittime sono bambini. La maggior parte dei casi si verifica nell´Africa sub-sahariana, ma la malattia è presente in 108 paesi del mondo. Trattare le zanzariere e i muri interni con insetticidi sta diventando un metodo sempre più futile per la prevenzione della malattia perché le zanzare stanno lentamente diventando resistenti agli insetticidi. Come spiegano gli esperti, "Le strategie di prevenzione della malaria possono ridurre grandemente il fardello mondiale di questa malattia ma, man mano che le zanzare continuano ad acquisire resistenza ai metodi attualmente usati, si rendono necessari metodi nuovi e innovativi per prevenire la malaria." Per maggiori informazioni, visitare: University of Maryland: http://www.Umd.edu/  University of Westminster: http://www.Wmin.ac.uk/  Organizzazione mondiale della sanità: http://www.Who.int/en/  Science: http://www.Sciencemag.org/    
   
   
IDENTIKIT DELL’ENDOMETRIOSI UN PROBLEMA DI 3.000.000 DI DONNE ITALIANE  
 
Milano, 2 marzo 2011 - L’endometriosi è una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di tessuto endometriale al di fuori della cavità uterina. L’endometrio è il tessuto che riveste normalmente la cavità dell’utero e che ogni mese risponde alle variazioni degli ormoni ovarici e si sviluppa e differenzia per svolgere diverse funzioni; anche l’endometrio ectopico si sfalda ciclicamente in risposta alla stimolazione ormonale, ma induce un processo flogistico cronico a livello della pelvi che scatena una severa sintomatologia dolorosa. L’endometriosi è una patologia estremamente diffusa che colpisce principalmente le donne in età fertile. È difficile stimarne la reale prevalenza, secondo una stima dell’Onu circa 150.000.000 di donne ne sono affette con una prevalenza del 10% nelle donne in età riproduttiva e del 45% nelle pazienti con dolore pelvico. Sebbene sia una patologia benigna con degenerazione maligna estremamente rara, l’endometriosi presenta un impatto fortemente negativo sulla qualità di vita della donna. Si caratterizza, infatti, per un’elevata aggressività locale verso gli organi pelvici (apparato genitale, urinario ed intestinale) e per un alto tasso di recidive. Dal punto di vista clinico, l’endometriosi è responsabile di sterilità e di una sintomatologia dolorosa severa e complessa, con sintomi quali dismenorrea (dolore alla mestruazione), dispareunia (dolore ai rapporti sessuali), dischezia (dolore alla defecazione), disuria (disturbi della minzione) e dolore pelvico cronico. E’ una patologia estremamente imprevedibile nella sua evoluzione e nella sua manifestazione obiettiva e soggettiva: in alcune donne la malattia si circoscrive a pochi impianti asintomatici e non evolve, in altre progredisce in breve tempo con sintomi che spesso presentano una severità tale da risultare invalidanti. Trattandosi di una malattia cronica, non esiste una terapia definitiva per tale patologia. La terapia medica (estro progestinica e progestinica) è utile nel controllo dei sintomi e della progressione della malattia. Per quanto riguarda la terapia chirurgica, essa richiede l’intervento di un’equipe ginecologica altamente specializzata e multidisciplinare in quanto è fondamentale l’asportazione di tutti i focolai di endometriosi per ridurre il rischio di recidiva. Date le sue caratteristiche di cronicità è importante quindi una valutazione in un centro di riferimento specializzato per endometriosi che prenda in considerazione le diverse esigenze della paziente e in funzione di esse moduli un eventuale trattamento medico e chirurgico. Inoltre attraverso un corretto ed attento follow-up si puo’ garantire alle pazienti una buona qualita’ di vita e il mantenimento della fertilita’. Le teorie circa la causa dell’endometriosi sono diverse, senza necessità che si escludano a vicenda. Poiché l´endometriosi è più spesso pelvica, una prima ipotesi potrebbe essere quella della mestruazione retrograda: secondo questa teoria, durante la mestruazione, piccole parti di tessuto endometriale si muoverebbero in senso inverso nelle tube per poi impiantarsi nell´addome o comunque al di fuori della cavità uterina. Secondo alcuni esperti, la mestruazione retrograda sarebbe moderatamente presente in tutte le donne, ma soltanto in alcune di esse, per difetti immunitari, ormonali o per cause legate all´ambiente, il tessuto endometriale riuscirebbe a crescere e a radicarsi. Fra queste ultime potrebbero esserci sostanze interferenti endocrine quali i Pcb e il bisfenolo A.  
   
   
LE CELLULE FUGGITIVE : R. SERACCHIOLI (MODULO DI ENDOSCOPIA PELVICA E CHIRURGIA MINI-INVASIVA GINECOLOGICA, UNITÀ OPERATIVA DI GINECOLOGIA E FISIOPATOLOGIADELLA RIPRODUZIONE UMANA, POLICLINICO S. ORSOLA-MALPIGHI, UNIVERSITÀ DI BOLOGNA)  
 
 Milano, 2 marzo 2011 - L’endometriosi è una patologia ginecologica cronica tipica dell’età fertile, definita come la presenza e la proliferazione di ghiandole e stroma endometriale al di fuori della cavità uterina. Sedi preferenziali di queste “invasioni” cellulari sono il peritoneo pelvico, le ovaie e il setto retto vaginale, più raramente risultano colpiti il tratto urinario e l’intestino. Il mondiale Endometriosis Research Center stima che l’endometriosi colpisca più di 70 milioni di donne adulte e adolescenti nel mondo. Si stima infatti che ne siano affette il 10-15% delle donne nella popolazione generale, includendo fino al 50% delle donne in età riproduttiva, il fino al 50% di tutte le donne con infertilità ed il 71-87% di donne e adolescenti con dolore pelvico cronico o dolore pelvico e dismenorrea. Le cellule endometriali migrate continuano ad obbedire -al pari della normale mucosa uterina- della stimolazione ormonale ed assumono quindi atteggiamenti proliferativi e funzionali, compreso lo sfaldamento ed il sanguinamento in epoca mestruale. Viene così causato un processo infiammatorio cronico a livello della pelvi, con sviluppo di fibrosi e aderenze che portano a un progressivo sovvertimento dell’architettura anatomica di quelle zone. Ciò può determinare una riduzione della capacità riproduttiva ed una severa sintomatologia dolorosa di intensità variabile, talora invalidante. I sintomi più frequentemente riportati sono dolore durante la mestruazione (dismenorrea), dolore pelvico cronico e dolore durante i rapporti. Questo può provocare importanti ripercussioni sulla qualità di vita e sullo stato psicologico della donna che ne è affetta. L’endometriosi inoltre è una patologia estremamente imprevedibile nella sua evoluzione e nella sua manifestazione obiettiva e soggettiva, e si caratterizza per un’elevata aggressività locale verso gli organi pelvici e per un alto tasso di recidive, per le quali possono essere necessari ripetuti interventi chirurgici. La diagnosi di endometriosi può essere difficoltosa data la natura aspecifica dei suoi sintomi e la variabilità di come si manifestano. Per queste ragioni, spesso possono trascorrere diversi anni tra la comparsa dei sintomi e la diagnosi definitiva; emerge quindi la necessità di rivolgersi a centri specializzati per tale patologia. Nonostante la diagnosi definitiva sia di tipo chirurgico, un’ecografia pelvica trans-vaginale eseguita da operatori esperti nel campo dell’endometriosi può essere considerata l’indagine strumentale di prima scelta, poiché unisce semplicità e rapidità dell’esecuzione e un’ottima tollerabilità da parte delle pazienti ad una buona sensibilità nel riscontro di questa patologia. Il trattamento dell’endometriosi ha come obiettivi principali la risoluzione della sintomatologia dolorosa e la prevenzione o il rallentamento della progressione della malattia. La prescrizione del trattamento deve essere quanto più “personalizzata” possibile, considerando l’età della paziente e il suo desiderio di gravidanza, la severità dei sintomi e l’estensione della malattia. L’approccio può essere di tipo medico e/o chirurgico: il primo si basa sull’utilizzo di prodotti ormonali sintetici, in grado di provocare l’atrofizzazione dei ‘focolai’ delle cellule in fuga, mentre il secondo ha come scopo l’eradicazione degli stessi. Qualunque sia il tipo di trattamento indicato, poiché l´endometriosi è una malattia cronica recidivante, è importante che le pazienti siano sottoposte ad un attento follow-up in un centro dedicato alla diagnosi e cura di questa patologia.  
   
   
DALLA PARTE DEL MEDICO DI FAMIGLIA, PROF. ALESSANDRO POLITI: CLINICA MEDICA PROFESSIONALIZZANTE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO  
 
 Milano, 2 marzo 2011 - L’endometriosi è certamente una di quelle patologie verso le quali il Medico di Medicina Generale (dimentichiamoci per favore una volta per sempre la vetusta dizione “Medico di Base”) demanda quasi sempre allo specialista, in questo caso il ginecologo, la diagnosi e il trattamento. Ma se questo è corretto per quel che riguarda la terapia, alla luce anche di tutto quello conosciuto oggi, non altrimenti deve essere per la diagnosi. L’ambulatorio del Medico di Medicina Generale può e deve essere invece il punto di partenza diagnostico per una patologia che proprio per la sua varietà dei sintomi di esordio, trova nel medico di fiducia la prima figura a cui quasi sempre le donne si rivolgono a seguito di dolori pelvici che possono coinvolgere non solo l’apparato riproduttivo ma anche quello urinario, gastrointestinale, e creare non pochi disturbi nell’ambito psico-sociale. Cistiti, colon irritabile (ma sarebbe più corretto parlare di disturbi dell’alvo), problemi legati al ciclo quali dismenorrea, menorragie e metrorragie, patologie comuni spesso sottovalutate dalle stesse pazienti, sono alcuni dei sintomi più comuni. Una ricerca condotta dal Census Bureau europeo nel 2004 ha però anche messo in evidenza come, al di là dei sintomi fisici, la qualità della vita nelle donne affette da endometriosi sia particolarmente bassa, con disturbi del sonno legati all’ansia per la propria salute, problemi nell’ambito del rapporto di coppia per la difficoltà a volte presente di avere rapporti sessuali dolorosi, tensioni e nervosismi aventi conseguenza sul lavoro e sulla vita sociale. E se in termini lavorativi è emerso che ogni anno in Europa vengono bruciati oltre 30 miliardi di euro in congedi di malattia per l’endometriosi e le sue complicanze, in Italia è superiore ai 54 milioni di euro il costo per il Servizio Sanitario Nazionale (accertamenti diagnostici, terapie farmacologiche croniche di cui alcune non rimborsate dal Ssn, ricoveri ospedalieri, trattamento/i chirurgico/i, trattamento di complicanze/recidive) (Atti Indagine Conoscitiva Xii Commissione Igiene e Sanità 2006). Una patologia importante, invalidante e anche costosa. Dispiace però rilevare come a livello sanitario nazionale poco sia stato fatto in questi ultimi anni, da parte dei nostri governanti. Raccogliendo infatti un invito del Parlamento Europeo nel 2004, in cui si invitavano gli stati membri a prendere atto di questa patologia troppo spesso misconosciuta non solo ai professionisti medici ma anche alle stesse cittadine, la Xii Commissione Igiene e Sanità del Senato nel 2005 ha svolto l’indagine Conoscitiva “ Fenomeno dell’endometriosi come malattia sociale” evidenziando, nelle conclusioni, “…l’esigenza di realizzare specifiche campagne informative di educazione sanitaria rivolte sia ai medici che alla popolazione femminile”. Benvenuta quindi a questa iniziativa della Settimana Europea/mondiale sull’endometriosi, così come un plauso non può che andare a tutte le associazioni di cittadini, come Arianne, che da diversi anni si occupano di una battaglia vera e propria, tra l’indifferenza di buona parte della classe medica, politica e purtroppo va rilevato anche di una larga fetta di popolazione femminile che non è adeguatamente avvertita. Il Medico di Medicina Generale deve assolutamente collaborare strettamente con lo specialista, la comunicazione tra questi due attori del servizio sanitario è oggi oggettivamente carente vuoi per mancanza di canali privilegiati, vuoi perché la stessa strutturazione del Sistema Sanitario Nazionale è stata, fino ad oggi, improntata al mantenimento di compartimenti stagni. Fino ad oggi, perché nell’ultimo Contratto Nazionale e nei successivi Accordi Regionali, sta prendendo sia pur con difficoltà sempre più piede la possibilità di aggregazione tra i diversi professionisti della salute, attraverso strutture (per ora sulla carta ma in via di realizzazione) come i Creg, acronimo che sta per Cronic Related Group, centri dove Medici di Medicinagenerale e specialisti lavoreranno “gomito a gomito”, scambiandosi opinioni, informazioni e conoscenze. La conoscenza, che deve però anche partire dall’Università, che come avviene nel resto dell’Europa, deve formare medici a 360°, contrastando in parte quella tendenza all’iper-specializzazione che ha caratterizzato fino all’eccesso gli ultimi anni. Troppo spesso si guarda il particolare e si perde il quadro di insieme. In questa direzione va la costituzione in varie Università italiane, e da questo semestre anche in quella milanese, dello specifico insegnamento della Medicina Generale agli studenti del 4° e 5° anno, con tanto di corso e crediti formativi, e non più di solo un tirocinio post-laurea troppo spesso fine a se stesso in quanto i colleghi neo-laureati hanno a quel punto già stabilito cosa fare “da grandi”. In questo corso gli aspetti fondamentali sono la comunicazione e la formazione, due nodi dolenti del passato: troppo spesso infatti in questa patologia come in altre, il medico di famiglia viene bypassato dallo stesso paziente che non lo ritiene (in molti casi a torto e in altri onestamente a ragione) preparato a sufficienza, e si rivolge direttamente al ginecologo di fiducia che, come sottolineato dalle testimonianze di molte donne, a sua volta però può sottovalutare la situazione. La comunicazione a cui facevo riferimento sopra, intesa in questo caso come rapporto medico-paziente, diventa così il punto più importante: nello studio del medico di fiducia bisogna parlare senza vergogne (dov’è se no la fiducia?) e soprattutto sapere ascoltare: come diceva un mio vecchio professore, “…il paziente ti dice tutto fin dal primo momento che varca la soglia dell’ambulatorio, sta a te saperlo comprendere e curare”.  
   
   
MORENA ZAPPAROLI FUNARI TESTIMONIAL DI ARIANNE-ENDOMETRIOSI ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO PER LA CURA DELL´ENDOMERIOSI  
 
Milano, 2 marzo 2011 - L´endometriosi è una malattia cronica che colpisce frequentemente donne dai 20 ai 35 anni. Anche io ne ho sofferto nel 1999 all´età di 32 anni, ho rischiato di morire di emorragia interna per un ritardo nella diagnosi della malattia e ho subito un intervento chirurgico d´urgenza con l´asportazione di una tuba. I sintomi dell´endometriosi sono spesso un ciclo mestruale molto doloroso non risolvibile con analgesici comuni e con la conseguenza della impossibilità di svolgere le normali attività quotidiane come studiare o lavorare. Altri sintomi possono essere dolore durante i rapporti sessuali, la minzione e la defecazione. Molte donne sono affette da endometriosi e non lo sanno e continuano a soffrirne senza essere capite. Circa il 10% delle donne in Europa è affetto da endometriosi e il 30. 40% dei casi di infertilità femminile è dovuto all´endometriosi. In Italia le donne con diagnosi conclamata di endometriosi sono 3 milioni ma il dato è incompleto per difetto dato che spesso casi di endometriosi non vengono diagnosticati per la disinformazione diffusa tra i medici di base e i ginecologi. I tempi medi di diagnosi dalla prima comparsa dei sintomi che avviene in età giovanile è superiore ai 10 anni. L´endometriosi è una patologia benigna e cronica che può essere curata per frenare il prima possibile i danni che può provocare. E´ una malattia spesso progressiva dove alcune cellule della mucosa uterina si impiantano al di fuori dell´utero. I focolai di endometriosi si trovano soprattutto nelle ovaie, intestino o vescica, più raramente in altri organi come la cute o i polmoni. Nelle ovaie vengono stimolati dagli ormoni che provocano il ciclo mestruale. Come la mucosa uterina che si chiama endometrio i focolai ciclicamente crescono e sanguinano. Se l´endometriosi viene trascurata progredisce con il passare del tempo, si formano nuovi focolai di mucosa, aumentano i disturbi, particelle di mucosa possono aderire o infiltrare altri organi come la vescica o l´intestino alterandone la funzionalità. Il trattamaento basato sui farmaci ha lo scopo di tentare di ostacolare questo processo mentre l´intervento chirurgico ha lo scopo di bonificare le zone già colpite dalla malattia per poi successivamente cercare di impedirne l´ulteriore estendersi. Arianne-endometriosi è una Associazione di volontariato che si propone di dare supporto alle donne affette da endometriosi con la formazione di gruppi di auto-aiuto per condividere i problemi legati alla malattia in termini emotivi e pratici sulla base delle singole esperienze -coinvolgere specialisti nelle riunioni per essere aggiornate sull´evoluzione delle tecniche di cura dell´endometriosi -fornire informazioni sui centri specializzati dove rivolgersi e pubblicare bollettini periodici informativi per i soci su eventi o notizie inerenti alla patologia -creare un sito internet con le iformazioni più aggiornate _sostenere e stimolare la ricerca medico-scientifica sull´endometriosi -sensibilizzare le istituzioni governative e sanitarie sulle problematiche sociali, previdenziali ed assistenziali di questa malattia comprese le tematiche legate all´attività lavorativa e alla vita familiare.  
   
   
MI CHIAMO ALESSANDRO E SONO IL MARITO DI SARA, DONNA AFFETTA DA ENDOMETRIOSI, UNA PATOLOGIA BENIGNA MA RECIDIVANTE.  
 
Milano, 2 marzo 2011 - Il percorso che abbiamo dovuto percorrere è stato lungo ed incerto, per il semplice fatto che all’inizio dei fastidi fisici erano prima declassati a semplici dolori mestruali poi in un secondo tempo diagnosticati in altre improbabili patologie. Per trovare finalmente la diagnosi giusta, ahimè, ci sono voluti tre – quattro anni, se fosse stata presa prima, forse, si sarebbe potuto evitare l’operazione, che ci ha portato però ad iscriverci ad una lista per la fecondazione assistita per il problema delle tube chiuse riscontrate dall’equipe del Policlinico S.orsola Malpighi, uno dei centri specializzati più rinomati, situato a Bologna. Dopo vari esami e cure ormonali per mia moglie, grazie a Dio, al primo tentativo è rimasta incinta, ora stiamo vivendo l’emozione grandissima della gravidanza e siamo al quinto mese e mezzo e se posso esprimermi liberamente, avrei tentato altre volte, perché la gioia è indescrivibile!!!  
   
   
PERCHE’ ARIANNE TESTIMONIANZA DELLA FONDATRICE SONIA CELLINI  
 
Milano, 2 marzo 2011 - La mia testimonianza «Nel novembre 1998 scoprii di avere l´endometriosi e quasi nessuno era in grado di spiegarmi in cosa realmente consistesse e quali potessero essere le conseguenze. Nel frattempo la maggior parte dei ginecologi la scambiava per colite. Nei corsi degli anni sono stata sottoposta ad una serie interminabile di interventi, fino al punto che nel 2009 in cui si è stati costretti ad asportare utero ed ovaie perchè nel frattempo la malattia aveva intaccato le ovaie, l´utero, l´intestino, la vescica, il setto retto-vaginale e l´uretere, incidendo sulla mia vita personale e professionale. Voglio, però, sottolineare che non è detto che si debba arrivare ad una situazione simile: se si sta attenti ad individuare i giusti sintomi e si individua per tempo la malattia, è possibile fare molto per limitare i danni che da essa possono derivare. Arianne è nata per fornire alle donne ammalate informazione e formazione su ciò che si può fare, perché possano sostenersi a vicenda attraverso lo scambio delle rispettive esperienze, per sensibilizzare la comunità medica, le Istituzioni allo scopo di istituire un registro delle donne affette di endometriosi e di ottenere l´esenzione dal ticket sanitario. La scelta del nome non è casuale: grazie al filo di Arianna infatti Teseo riuscì a uccidere il di lei fratellastro, il Minotauro, ed a uscire dal labirinto. Anche noi, grazie al filo di Arianne, potremo uscire dal nostro labirinto sfuggendo quel "minotauro" che è l´endometriosi, una sorta di "fratellastro" con le quali siamo obbligate a convivere». Sonia Cellini  
   
   
ENDOMETRIOSI: I CENTRI SPECIALIZZATI  
 
Trentino Dr. Maurizio Rosati Unità di Chirurgia Endoscopica e Laserterapia Ospedale San Camillo di Trento Via Giovanelli 19 38100 Trento Tel: 0461-216111 (portineria) Tel: 0461-230005 (segreteria) Veneto Dr. Luca Minelli Ospedale “Sacro Cuore” Via Don A. Sempreboni, 5 37024 Negrar - Verona Tel: 045-60003077/6013313 Fax: 045-7500480 Lombardia Dr. Paolo Vercellini I Clinica Ostetrica e Ginecologica “Luigi Mangiagalli” Università diMilano Via Commenda 12 20122 Milano Tel: 02-57992330/1 (informazioni) Tel: 02-579950 (prenotazioni)
Lombardia Dott.ssa Nadia Meroni Istituto Clinico Humanitas Via Manzoni, 56 20089 Rozzano (Mi) Tel: 02-82248282 (Prenotazioni dalle 9.00 alle 17.00 dal lunedì al venerdì) Liguria Dr. Valentino Remorgida Ospedale San Martino di Genova Clinica Universitaria Padiglione 1 piano 2° Largo Rossana Benzi 15 16132 Genova Tel: 010-3537738/3537745 (dalle ore 12 alle ore 14 per chiedere appuntamento) Ambulatorio endometriosi. Liguria Prof. Pier Luigi Venturini Istituto Giannina Gaslini U.o. Ostetricia e Ginecologia Largo Gaslini 5 16147 Genova Tel: 010-5636382
Piemonte Dr. Flavio Armellino Dipartimento Ostetricia e Ginecologia Ospedale Maria Vittoria Via Medail 1 10144 Torino Tel: 011- 439/3351/3449 (dal lunedì al venerdì ore 9 -12) Ambulatorio per l’endometriosi e dolore pelvico cronico. Piemonte Dr. Salvatore Micalef Ospedale S. Anna Corso Spezia 60 10100 Torino Tel: 011- 6640510 Ambulatorio endometriosi e dolore pelvico cronico. Piemonte Dr. Eugenio Volpi Ospedale Mauriziano Umberto I Largo Turati 62 10128 Torino Tel: 011-5082682/5062685
Piemonte Prof. Nicola Surico Ospedale Maggiore “La Carità” Corso Mazzini 18 28100 Novara Tel: 0321-3733661 Ambulatorio per l’endometriosi e dolore pelvico cronico Emilia-romagna Dr. Marco Filicori Dip. Fisiopatologia della Riproduzione Università di Bologna 40100 Bologna Tel: 051-342820 Emilia Romagna Dr. Renato Seracchioli Policlinico S. Orsola — Malpighi Via Massarenti 13 40128 Bologna Tel: 051-6364368 Ambulatorio per l’endometriosi e dolore pelvico cronico.
Emilia Romagna per quanto riguarda laparoscopia Ospedale Cervesi Cattolica - Fisiopatologia della Riproduzione Via Beethoven 2 47841 Cattolica Tel: 0541-966391 Toscana Prof. Felice Petraglia Direttore Clinica Ostetrica e Ginecologica dell’Università degli Studi di Siena Policlinico “Le Scotte” 53100 Siena Tel: 0577-233463/233453 Toscana Prof. Gian Franco Scarselli Il Clinica di Ginecologia e Ostetricia Policlinico Careggi Viale Morgagni 85 50100 Firenze Tel: 055-4220168
Toscana Dr. Ruggero Pulcinella Clinica Ginecologia e Ostetricia Ospedale San Donato 52100 Arezzo Tel: 0575-305754 Toscana Prof. A.r. Genazzani Divisione di Ostetricia e Ginecologia I Universitaria, Ospedale S. Chiara, Via Roma 57, 56100, Pisa Tel: 050/992600 Tel: 050/995995 (per appuntamenti) Centro Studio e trattamento della Malattia Endometriosica e del Dolore Pelvico Cronico. Lazio Prof. Fiorenzo De Cicco Nardone Dr. Carlo De Cicco Ambulatorio di endometriosi Policlinico Universitario Agostino Gemelli Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma Per informazioni e prenotazioni: Tel. 06.3015.4233 (Lun-ven 09:00-12:00) Tel. 06.3015.5131 (Lun-ven 10:00-14:00)
Lazio Prof. Francesco Maria Primiero Ospedale S. Andrea Via di Grottarossa 1035 00189 Roma Tel: 06-80345291 Lazio Dr. Giorgio Vittori Clinica Ostetrica e Ginecologica Osp. San Carlo di Nancy Via Aurelia 275 00100 Roma Tel: 06-37350181 (segretaria) Specificare “Progetto Endometriosi”. Lazio Prof. Riccardo Marana Università Cattolica del Sacro Cuore, complesso integrato Columbus Largo Agostino Gemelli 8 00168 Roma Tel: 06-3503786 Ambulatorio di sterilità tubarica, endometriosi e dolore pelvico cronico.
Lazio Dr. Errico Zupi Clinica Ostetrica e Ginecologica Ospedale Fatebenefratelli Isola Tiberina Torvergata 00100 Roma Tel: 06-68809988 Lazio Dr.ssa M. Grazia Porpora Clinica Ginecologia e Ostetricia Università di Roma “La Sapienza” Policlinico Umberto I Viale Regina Elena 00100 Roma Tel: 06-44231967 Lazio Prof. Emilio Piccione Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “Tor Vergata” Viale Oxford 81 00133 Roma Tel: 06-20900627 Cup 800-986868 (prenotazione diretta) Centro per l’endometriosi ed il dolore pelvico cronico.
Marche Istituto Clinica Ostetrica e Ginecologica dell’Università Azienda Ospedaliera Salesi Via F. Corridoni 11 60131 Ancona Tel: 071-5962051 Campania Dr. Massimiliano Pellicano Dipartimento di Ginecologia e Ostetricia dell’Università di Napoli Federico Il Via Sergio Pansini 5 80121 Napoli Tel: 081-7462938 Campania Dr. Mario Malzoni Casa di cura Malzoni Via C. Errico 2 83100 Avellino Tel: 0825-796494
Puglia Dr. Ettore Cicinelli Policlinico di Bari Clinica Ginecologia e Ostetricia Piazza Giulio Cesare 11 70124 Bari Tel: 080-5593003 Puglia Prof. Sergio Schonauer Policlinico di Bari Clinica Ginecologia e Ostetricia Piazza Giulio Cesare 11 70124 Bari Tel: 080-5478984 Sicilia Prof. Ettore Cittadini Istituto Materno Infantile Via Cardinale Rampolla 1 90100 Palermo Tel: 091-6555400 (centralino)
Sicilia Prof. Antonio Perino Istituto Materno Infantile Via Cardinale Rampolla 1 90100 Palermo Tel: 091-6555400 (centralino)
 
   
   
COMO, CITTADELLA SANITARIA SULL´AREA EX S.ANNA L´ATTO FIRMATO DA FORMIGONI, BRESCIANI, CARIONI E I SINDACI  
 
Milano, 2 marzo 2011 - Sottoscritto ieri a Palazzo Lombardia dal presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni e dall´assessore regionale alla Sanità Luciano Bresciani l´Atto integrativo all´Accordo di Programma relativo alla valorizzazione dell´area Napoleona-camerlata, sede del vecchio ospedale S. Anna di Como. Erano presenti il presidente della Provincia di Como Leonardo Carioni, il sindaco Stefano Bruni, i sindaci di Montalto Lucino, Angela Cappuccino, di San Fermo della Battaglia, Pierluigi Mascetti, il direttore generale dell´Ospedale Sant´anna Marco Onofri e l´amministratore delegato di Infrastrutture Lombarde S.p.a. Antonio Rognoni. L´atto integrativo si è reso necessario per la creazione di una ´Cittadella Sanitaria´ che ospiti strutture dell´Azienda Ospedaliera e dell´Asl su una superficie di circa 30.000 mq e per la localizzazione di funzioni residenziali, terziarie e commerciali da affiancare alle strutture pubbliche. La pluralità di usi che darà al quartiere una forte valenza urbana sarà ulteriormente ampliata da funzioni di edilizia integrata con alloggi a canone convenzionato da destinarsi alla residenza provvisoria di personale sanitario. Questi aspetti saranno demandati alla fase attuativa dell´intervento. Tra i contenuti urbanistici relativi alla riqualificazione dell´area sono inclusi anche il mantenimento dell´edificio storico di pregio, da valorizzare anche mediante la demolizione dei corpi incoerenti e il mantenimento e recupero dell´edificio denominato ´Monoblocco´ come elemento cardine della ´Cittadella Sanitaria´, che accoglierà le attività sanitarie dell´Azienda Ospedaliera e dell´Asl. Ora il Consiglio comunale di Como ha 30 giorni di tempo per ratificare l´Atto sottoscritto oggi. "Questo atto - ha sottolineato il presidente Formigoni - viene firmato a pochi mesi dall´entrata in funzione a pieno regime del nuovo S. Anna di Como, costruito in tempi da record (meno di 3 anni): realizzare una struttura così complessa in un tempo così ridotto è un´impresa davvero lodevole e motivo di orgoglio per tutti noi, anche in considerazione che il tempo medio impiegato per costruire un ospedale in Italia è di 12 anni". "Tutto questo - ha proseguito il presidente - l´abbiamo fatto non solo in tempi veloci ma soprattutto bene, creando una struttura studiata per accogliere, nel migliore dei modi, i pazienti: abbiamo progettato e realizzato un nuovo ospedale, attento alle esigenze di umanizzazione e comfort con una grande connotazione specialistica" . L´ospedale di Como, oltre a qualificarsi come moderno e avanzato in quanto basato sui processi di cura e non sulle funzioni specialistiche (reparti), è stato pensato con l´obiettivo di sviluppare la ricerca e la cultura sanitaria attraverso attività di ricerca clinica, epidemiologica e di base.  
   
   
ASMA? ELIMINARE FUMO, MUFFE E SMOG  
 
 Roma, 2 marzo 2011 - I fattori di rischio ambientale incidono fino a oltre il 40% nelle patologie respiratorie. A sostenerlo un’indagine epidemiologica realizzata dall’Ibim-cnr di Palermo, appena pubblicata sulla rivista scientifica Pediatric Allergy and Immunology Quasi un ragazzo palermitano su quattro soffre di rinite allergica e congiuntivite e oltre un terzo di allergie. 56 su cento dichiarano di essere esposti al fumo domestico, il 21,1% lamenta l’intenso traffico pesante attorno alla propria abitazione e il 15% dichiara la presenza di muffe o umidità nella propria camera da letto. Sono i dati emersi dall’indagine epidemiologica condotta dall’Istituto di biomedicina e immunologia molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche di Palermo (Ibim-cnr) sulla base di un finanziamento erogato da Arpa Sicilia, appena pubblicata sulla rivista scientifica Pediatric Allergy and Immunology, che indica come percentuali fino al 41% delle patologie respiratorie siano attribuibili ai fattori ambientali. Nella ricerca sono stati coinvolti 2.150 studenti di 16 scuole medie secondarie di primo grado del capoluogo siciliano, di età compresa fra gli 11 e i 14 anni. ‘I soggetti sono stati indagati mediante questionari di salute respiratoria, test allergici cutanei e spirometria’, spiega Giovanni Viegi, direttore dell’Ibim-cnr. ‘Dalla valutazione delle risposte è risultata una prevalenza di asma corrente del 4,2% e di rinocongiuntivite del 17,9%, mentre il restante 77.9% dei soggetti era asintomatico. La prevalenza di sensibilizzazione allergica, ossia la risposta positiva ad almeno uno degli 8 allergeni utilizzati per l’esecuzione del test allergico, è stata del 39,2%’. Dati, questi, che si possono allineare con quelli dei maggiori centri urbani italiani e delle maggiori città del Nord d’Italia, anche se a Palermo non vi sono rilevanti insediamenti industriali. Va inoltre osservato come tali valori di prevalenza rilevati nell’anno scolastico 2005-2006 siano in crescita rispetto a quelli rilevati sempre nel capoluogo siciliano e sulla medesima fascia di età nell’anno 2002, nell’ambito dello studio epidemiologico italiano Sidria2 (+0,7% annuo per l’asma e +2,2%/anno per la rinocongiuntivite). ‘La presenza di traffico intenso intorno alla propria abitazione’, specifica il direttore dell’Ibim-cnr, ‘è risultato fattore di rischio significativo in particolare per asma corrente, rinocongiuntivite e ridotta funzione respiratoria rispetto a chi non riferiva traffico vicino casa’. Dai dati è stato possibile calcolare il Par (population attributable risk ‘ rischio attribuibile di popolazione), ovvero la proporzione di una malattia dovuta all’esposizione a fattori di rischio e che potrebbe essere dunque eliminata se tale esposizione fosse evitata. Il Par complessivamente dovuto a fattori ambientali evitabili, come esposizione a fumo di sigaretta, presenza di umidità o muffe nell’ambito domestico ed esposizione a traffico veicolare pesante attorno alla propria abitazione, è risultato del 40,8% per l’asma corrente, del 33,6% per la rinocongiuntivite e del 14,1% per la ridotta funzione respiratoria. ‘Un risultato’, conclude Viegi, ‘che dimostra quanto la prevenzione sanitaria ed ambientale per la salute dei bambini e degli adolescenti sia importante e possa consentire enormi risparmi in termini di spesa, sia per i farmaci sia per l’accesso ai servizi sanitari’.  
   
   
ABRUZZO, ANCHE 2010 CONFERMATI RIMBORSI NEFROPATICI  
 
L´aquila, 2 marzo 2011 - I rimborsi spesa per il trasporto dei malati nefropatici della regione Abruzzo non sono stati mai sospesi. Lo chiarisce il Commissario della Sanità, Gianni Chiodi, ponendo fine alle innumerevoli voci che indicavano nella sospensione del rimborso un atto già deliberato e frutto della scelta della Giunta regionale. "Non è così - spiega il Commissario - e i fondi destinati al rimborso spese sono a disposizione dei malati nefropatici anche per il 2010, come del resto prevede la normativa nazionale alla quale è stata affiancata la legge regionale 29 del 1998 che stabilisce provvidenze aggiuntive finanziate con legge regionale". Discorso diverso, invece, per quanto riguarda i malati oncologici e i pazienti trapiantati, nei confronti dei quali nelle precedenti legislature erano state previste forme di rimborso spese al pari dei malati nefropatici. Questa situazione non ha alcun supporto nella normativa nazionale. "Il tavolo di monitoraggio in materia di controllo della spesa sanitaria - spiega il Commissario Chiodi - composto dal ministero dell´Economia e della Salute e dai rappresentanti di tutte le Regioni, ci ha pesantemente contestato questa norma, censurando l´operatore dell´ente e bloccando di fatto la possibilità di erogare rimborsi. Questa situazione è stata sottolineata con forza soprattutto dalle regioni che partecipano al tavolo di monitoraggio, proprio per eliminare una palese disparità di trattamento con altri pazienti delle altre regioni". In ragione di questa forte presa di posizione, la Regione ha sospeso i rimborsi ai malati oncologici e trapiantati, anche se il Commissario della sanità si è impegnato a "risolvere la problematica, nel rispetto dell´autonomia regionale e nei limiti previsti dalla normativa nazionale"  
   
   
TOSCANA: ASL 1, ROSSI A DE LAURETIS: “SOSPENSIONE PER L’EX DIRETTORE AMMINISTRATIVO”  
 
Firenze, 2 marzo 2011 – Il presidente Rossi ha chiesto con una lettera al direttore generale della Asl 1 di Massa Maria Teresa De Lauretis “di attivare tempestivamente un procedimento per la sospensione del rapporto di lavoro del dottor Ermanno Giannetti, indagato nell’indagine in esame, e per la successiva risoluzione del medesimo rapporto, non appena ne ricorreranno i presupposti”. Il presidente fa riferimento esplicito alle recenti dichiarazioni della Procura della Repubblica di Massa, che il 25 febbraio ha comunicato che “è in corso un’indagine per i reati di peculato, oltre che di falso in bilancio e falso ideologico, confermando “manomissioni pesanti, gravi irregolarità e scorrettezze sulla contabilità generale dell’azienda”. Attualmente il dottor Giannetti è dirigente assegnato alla Società della salute della Lunigiana.  
   
   
INFLUENZA: DICIOTTESIMO DECESSO IN VENETO  
 
Venezia, 2 marzo 2011 - Un nuovo decesso collegato all’influenza H1n1, il diciottesimo dall’inizio dell’epidemia influenzale stagionale, si è verificato in Veneto. Si tratta di un paziente di 76 anni, con gravi patologie pregresse, che risiedeva a Piazzola sul Brenta ed era ricoverato all’Azienda Ospedaliera di Padova. Il caso è stato notificato oggi alla direzione regionale prevenzione. Ne dà notizia l’assessore alla sanità Luca Coletto. “Anche questo evento, come tutti i precedenti – sottolinea Coletto – addolora, ma rientra pienamente nella casistica annuale, che purtroppo fa registrare ad ogni epidemia un certo numero di casi mortali, nella stragrande maggioranza nella categorie maggiormente a rischio. Tutti quelli di quest’anno – aggiunge l’assessore – riguardano pazienti che avevano gravi malattie pregresse e quindi più esposti delle persone sane al rischio di complicazioni connesse al virus”. In Veneto, comunque, l’incidenza della malattia sta progressivamente scendendo e, da un picco di 139,5 malati per 10.000 abitanti registrato a cavallo tra fine gennaio e i primi di febbraio, è passata, nell’ultimo rilevamento sulla base dei dati forniti dalla rete di medici “sentinella” sul territorio, a 101,7 per 10.000. Attualmente si calcola che i veneti colpiti dall’influenza siano complessivamente circa 400.000.  
   
   
BASILICATA: DISTRIBUZIONE FARMACI, SIGLATO ACCORDO CON FEDERFARMA E ADF  
 
Potenza, 2 marzo 2011 - Le Aziende Sanitarie di Potenza e Matera effettueranno l’approvvigionamento e la distribuzione delle specialità medicinali con i principi attivi del prontuario stilato dall’Agenzia Italiana del Farmaco, garantendo la consegna presso i distributori intermedi. La distribuzione al pubblico sarà effettuata dalle farmacie pubbliche e private alla quale sarà riconosciuto un onere distributivo di sei euro più iva a confezione e la liquidazione a trenta giorni delle fatture riferite a tale servizio. Sono queste le principali previsioni dell’accordo sottoscritto questa mattina dal presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, con Federfarma Basilicata e Adf Basilicata, rappresentate da Antonio Guerricchio e Michele Motta. L’accordo, che ha validità biennale, prevede inoltre che sarà effettuata una campagna informativa rivolta ai medici di base, pediatri di libera scelta, centri abilitati alla prescrizione per informare circa l’obbligo di formulare ricette riguardanti le specialità medicinali del Pht regionale, distinte da eventuali altre prescrizioni e di impegnare le farmacie a verificare che le ricette riportino l’esatta prescrizione dei farmaci. Per l’assistenza Integrativa Regionale, relativa ai soli presidi per diabetici, si è inoltre convenuto di riconoscere alla Regione Basilicata uno sconto sul prezzo al pubblico dei farmaci che varia dal 10 al 20%. Il Pht è un prontuario della distribuzione diretta del farmaco reso disponibile L’agenzia Italiana del Farmaco. Grazie al Pht è possibile assicurare la continuità assistenziale tra ospedale e territorio, basandosi su criteri di diagnostica differenziale, criticità terapeutica, ricorso al controllo periodico della struttura specialistica, per una maggiore appropriatezza diagnostica differenziale. I principi attivi dell’elenco dell’Agenzia Italiana del Farmaco costituiscono la lista dei medicinali per i quali sussistono le condizioni di impiego clinico e di modalità assistenziali compatibili con la distribuzione diretta. L’adozione di tali specialità dipende dall’assetto normativo, dalle scelte organizzative e dalle strategie assistenziali definite e assunte da ciascuna Regione. Per tale motivo la Regione Basilicata ha integrato tale elenco con alcuni principi attivi in relazione a dati epidemiologici regionali .  
   
   
SARANNO CURATI IN PIEMONTE 24 BAMBINI DI PAESI IN VIA DI SVILUPPO  
 
Torino, 2 marzo 2011 - Sono 24 i bambini provenienti da Paesi in via di sviluppo che, grazie al programma di interventi di assistenza sanitaria della Regione Piemonte, giungeranno nei prossimi mesi a Torino per essere sottoposti a delicati interventi chirurgici o a terapie per la cura di gravi patologie. Il gruppo di lavoro interistituzionale, previsto dal protocollo tra la Regione Piemonte, il Comune di Torino e l’Azienda Ospedaliera Oirm S.anna, ha infatti valutato le domande presentate dalle associazioni piemontesi che si occupano di assistenza ai minori dei Paesi in via di sviluppo e approvato le procedure per fornire le cure presso l’Ospedale Regina Margherita-sant’anna, anche in collaborazione con altre strutture sanitarie e ospedaliere regionali qualora le patologie lo richiedano. «Si tratta di casi gravi e complessi. Il protocollo prevede infatti che per poter rientrare nel programma le prestazioni da erogare ai minori siano comprese in quelle di alta specialità e che non siano erogabili nei paesi di provenienza» spiega l’assessore alla Tutela della Salute e Sanità Caterina Ferrero. Dei 24 bambini ammessi al programma, cinque provengono dal Senegal e presentano patologie cardiache, sei dal Venezuela e necessitano di trapianto di midollo osseo, uno dal Kossovo affetto da leucemia, tre bambini sono albanesi e saranno sottoposti a interventi chirurgici e di trapianto di midollo osseo, uno dal Kyrgizstan affetto da patologia oncologica, uno dal Kenia e sarà sottoposto a un delicato intervento chirurgico, mentre sei sono del Kurdistan e sono affetti da patologie cardiache. Il programma di assistenza sanitaria per i minori provenienti da Paesi in via di sviluppo fissa il limite di età a 14 anni (derogabile fino a 18 in casi particolari) e prevede che le spese di viaggio e di soggiorno per l’eventuale accompagnatore siano sostenute dalle associazioni. Le associazioni coinvolte nel progetto sono l’A.s.t. (Associazione Senegalesi di Torino), l’At.m.o (Associazione Trapianto Midollo Osseo), l’Ausonia, la Forma Onlus, l’Associazione piemontese contro le leucemie, Life Line, l’Associazione talassemici Torino e l’Associazione Save Somalia. «I 24 bambini, che presto arriveranno a Torino, sono casi ancora compresi nel piano dello scorso anno che abbiamo finanziato con un milione e mezzo di euro. Allo stesso tempo, stiamo lavorando per attuare un programma che consenta di rispondere, anche quest’anno, alle richieste che giungono da Paesi dove non è possibile prestare cure di alta specialità».  
   
   
MILANO, A PALAZZO REALE GLI IMPRESSIONISTI DELLA COLLEZIONE CLARK  
 
 Milano, 2 marzo 2011 - È Palazzo Reale di Milano la prima tappa del tour mondiale dei capolavori dello Sterling and Francine Clark Art Institute, la prestigiosa collezione americana di Williamstown, che comprende grandi opere francesi del Xix secolo. La mostra Impressionisti. Capolavori della Collezione Clark, in programma a Palazzo Reale dal 2 marzo al 19 giugno, propone 73 opere realizzate da 26 artisti, tra i quali Renoir, Monet, Degas, Édouard Manet, Morisot e Pissarro. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra l’Assessorato alla Cultura, Arthemisia Group e lo Sterling and Francine Clark Art Institute. "Con questa mostra - ha detto l´assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory - Milano ribadisce ancora una volta come l´arte sia il terreno d´incontro e d´integrazione tra Europa e Stati Uniti, per un Occidente che riconosce sino in fondo la propria storia, i propri simboli, e che vede negli Impressionisti e nelle loro opere uno specchio in cui si riflette la nostra identità". L’esposizione è curata da Richard Rand dello Sterling and Francine Clark Art Institute e il percorso, organizzato con la consulenza scientifica di Stefano Zuffi, è articolato in dieci sezioni incentrate sui temi fondamentali che testimoniano le innovazioni stilistiche e tecniche della seconda metà dell’Ottocento: Impressione, Luce, Natura, Città e campagna, Mare, Viaggi, Società, Corpo, Volti e Piaceri. Accanto ai dipinti di Renoir, Monet, Degas, Manet, Morisot, Sisley e Pissarro, sono esposte anche opere fondamentali dei pittori barbizonniers quali Corot, Millet, e Rousseau, oltre che tele dei maggiori pittori accademici del tempo, quali Bouguereau, Gérôme e Stevens, e di post-impressionisti quali Bonnard, Gauguin e Toulouse-lautrec. Le opere in mostra fanno parte della collezione Clark, il cui nucleo principale e storico è stato acquistato fra il 1910 e il 1950 da Robert Sterling Clark, uno degli eredi del patrimonio delle macchine da cucire Singer, e dalla moglie Francine Clary Clark. Nel 1955 nasce a Williamstown, per volontà dei coniugi Clark, lo Sterling and Francine Clark Art Institute, istituzione che ha portato la collezione a crescere sempre più grazie ad acquisizioni e donazioni. Attualmente la holding dei Clark riunisce circa 8000 pezzi, tra i quali 500 quadri e importanti collezioni di opere su carta e arte decorativa. Dopo Palazzo Reale, la collezione Clark sarà ospitata in Francia, al Musée des Impressionnismes di Giverny, dal 13 luglio al 31 ottobre 2011, in Spagna, alla Caixaforum di Barcellona, dal 18 novembre 2011 al 12 febbraio 2012, per proseguire poi nei maggiori musei di tutto il mondo. La mostra è accompagnata da un catalogo illustrato, pubblicato dalla Clark con Skira, con saggi di James A. Ganz e Richard R. Brettell. Il percorso espositivo - La mostra, articolata in dieci sezioni tematiche dedicate a diversi soggetti e situazioni, si apre con un prezioso nucleo di dipinti strettamente legati alla nascita dell’impressionismo. Impressione, infatti, è il titolo del capitolo introduttivo, dove si propone un confronto serrato tra i paesaggi di Monet, Pissarro e Sisley, i fiori di Manet, Renoir e della Morisot, e i volti evocati da Renoir: tutte opere che aiutano a comprendere le caratteristiche dello stile, della tecnica e della poesia impressionista. La seconda sezione è dedicata alla Luce, “materia” fondamentale per la pittura impressionista e protagonista assoluta dell’immagine di Parigi (non a caso ribattezzata la “Ville Lumiére”). La luce della pittura en plein air risplende soprattutto sui paesaggi (le opere di Monet, Pissarro e lo straordinario Tramonto, 1879 o 1881, di Renoir), ma viene interpretata con estrema sensibilità anche nelle “nature morte”, in questo caso da Sisley e da Renoir. Natura, Mare, Città e campagna sono le sezioni centrali della mostra e sono strettamente concatenate fra loro; in tutte queste sezioni i dipinti impressionisti sono messi a confronto con opere appartenenti ad altri movimenti artistici. Nella sezione dedicata alla natura, si può comprendere come l’eleganza di Corot e le ricerche di Théodore Rousseau costituiscano una premessa importante per gli esiti di Monet, mentre lo splendido angolo della Senna ad Argenteuil (1892 circa), dipinto da Caillebotte, costituisce un raffinato caso di sviluppo post-impressionista. Le splendide marine di Jongkind e Boudin offrono un punto di confronto diretto con due capolavori di Monet ispirati alle coste della Normandia, mentre nella sezione dedicata al dialogo tra città e campagna si incontra una scena parigina, Attraversando la strada (1873 -1875) di Boldini. Se Parigi è lo scenario privilegiato per le ricerche e le proposte artistiche, una sezione di grande importanza è quella dedicata ai Viaggi dei pittori: momento irrinunciabile per arricchire le esperienze visive, per mettersi a confronto con vedute storiche o per scoprire nuove emozioni. E’ questa la sezione più “italiana”: città e paesaggi del nostro Paese vengono ammirati da Corot (Castel Sant’angelo, Roma, 1835 -1840, e Bagnanti delle Isole Borromeo, 1865 - 1870, sul Lago Maggiore) e da Renoir (Venezia, Palazzo Ducale e La baia di Napoli, sera del 1881): non mancano temi orientali, come la scena egiziana descritta da Gerôme. Da questa sezione si passa a quella dedicata alla Società, per vedere come l’arco espressivo della pittura francese del secondo Ottocento si allarghi a ogni ambito sociale. In mostra la Pastorella: pianura di Barbizon,prima del 1862, di Millet accanto alla giovane viaggiatrice Louise Harduin (1831) di Corot; l’animazione de Il Porto di Rouen: scarico di legname (1898) osservata da Pissarro accanto al tranquillo Interno ad Arcachon (1871) di Manet; le eleganti dame di Stevens e di Boldini accanto alla prostituta in Attesa (1888 c.) dei clienti di Toulouse-lautrec. La sezione successiva è dedicata al Corpo. Il Mercato di schiavi (1866) di Gerôme propone un’esotica sensualità, e apre la riflessione sul soggetto più “classico” dell’arte: l’immagine del corpo umano. Tra l’accademica perfezione di Bouguereau e la rigogliosa sontuosità della Bagnante bionda (1881) di Renoir, Berthe Morisot inserisce un tocco prezioso di sensibilità femminile. Avvicinando ulteriormente il rapporto con i soggetti, dal “corpo” si passa ai Volti di personaggi, e dietro a ogni volto c’è una storia. Ad alcuni autoritratti (Degas, Renoir) si associano personaggi di diverso genere, da Il Giardiniere dell’artista (1893) di Carolus-durand alla Ragazza che lavora all’uncinetto (1875 c.) di Renoir, il primo quadro acquistato dai coniugi Clark, fino alla solenne Carmen (1884) ritratta da Toulouse-lautrec nella sua energica, disincantata eppure a suo modo nobile realtà. La mostra si conclude con un capitolo dedicato ai Piaceri. Il primo, e forse il più importante, è sottinteso: il piacere del collezionismo, da parte di Sterling e Francine Clark, evocato dal dipinto di Daumier con i Collezionisti di stampe (1860 – 1863 c.), coniugato con il piacere di condividere con il pubblico i capolavori del loro museo. In questa sezione conclusiva incontriamo i gusti raffinati di Degas, che prediligeva le corse ippiche a Longchamp e le ballerine dell’Opéra, con il profumo dei fiori (e delle fanciulle che li accompagnano) di Tissot e di Renoir; il brivido esotico evocato da Gerôme e l’intima gioia che ci può dare un cagnolino descritta da Bonnard.  
   
   
LA MALMAISON MILANO DALL’10 MARZO AL 28 MAGGIO 2011  
 
 Milano, 2 marzo 2011 - Corsoveneziaotto inaugura una mostra collettiva Malmaison, curata da Gianni Romano. Prima di essere comprato e completamente rinnovato da Giuseppina Bonaparte alla fine del ‘700, il Castello di Malmaison (Ile-de-france) era noto per esser stato, intorno al Ix secolo, un covo di pirati. Di questo “lato oscuro”, per estensione, del concetto di “abitare” rimane traccia nel termine Malmaison (dal latino di Mala Mansio) che lo definisce ancor oggi. La “Mala-casa”, dunque, come filo conduttore per le diverse visioni degli artisti ospitati in questa mostra: dai “tappeti” di Aldo Mondino alle sedie in swarovski di Nicola Bolla; dalle case dipinte da Salvo alle proiezioni in pianta, tridimensionali, di Vittorio Corsini. Da sempre, infatti, gli artisti hanno creato opere che riflettono la condizione dell’abitare o di oggetti che rimandano immediatamente a questa. A dispetto della logica tecnologico-consumistica che domina il nostro quotidiano, ogni pratica legata all’abitare sembra implicare, ancor oggi, un arricchimento della nostra dimensione domestica che diventa, quindi, metafora del senso complessivo dell’esistenza umana. Gli artisti selezionati per questa mostra sembrano rendere, con le loro opere, il significato profondo di una celebre citazione di Heidegger: “poeticamente abita l’uomo”, anche in una malmaison. Artisti: Nicola Bolla, Vittorio Corsini, Pasquale Di Donato, Frp2, Aldo Mondino, Giorgio Morandi, Anja Puntari, Salvo, Ornela Vorpsi, Erwin Wurm.  
   
   
DONNA E ARTE: INGRESSO GRATUITO A TUTTE LE DONNE A MOSTRE E CASTELLI DELLA VALLE D’AOSTA PER LA FESTA DELLA DONNA  
 
Aosta, 2 marzo 2011 - L’assessorato istruzione e cultura aderisce all’iniziativa Donna e arte promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali in occasione della Festa della Donna, martedì 8 marzo prossimo. «L’assessorato istruzione e cultura - sottolinea l’Assessore Laurent Viérin - ha aderito con piacere all’iniziativa promossa a livello nazionale dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con l’obiettivo di invitare, l’8 marzo prossimo, tutte le donne a visitare gratuitamente i luoghi d’arte e in particolar modo, per la nostra Regione, i castelli e le mostre, ulteriore occasione per consentire una più ampia conoscenza e fruizione dei beni culturali». La manifestazione prevede quindi l’ingresso gratuito a tutte le donne ai castelli di Sarriod de la Tour a Saint-pierre, Sarre, Fénis, Issogne, Verrès, Castel Savoia a Gressoney-saint-jean e alle mostre La cultura dell’ospitalità. Le collezioni d’arte degli albergatori in Valle d’Aosta al Museo Archeologico Regionale e Il coraggio. Arte contemporanea dalla fondazione Sandretto Re Rebaudengo al Centro Saint-bénin di Aosta. Per ulteriori informazioni: Assessorato istruzione e cultura, Direzione promozione beni e attività culturali , Tel. 0165.273457 Internet: www.Regione.vda.it/    
   
   
TARVISIO 2011: COPPA DEL MONDO, IN FVG SI DECIDE QUASI TUTTO  
 
 Tarvisio, 2 marzo 2011 - Mancano ormai poche ore al primo atto ufficiale della Coppa del Mondo femminile di sci alpino. Mercoledì 2 marzo, alle 10.45 la pista Di Prampero di Tarvisio ospiterà la prima prova cronometrata della discesa. Giovedì 3 marzo seconda prova, poi da venerdì 4 si comincerà a fare sul serio con la supercombinata, seguita sabato 5 dalla discesa e domenica 6 dal supergigante. Mai come in questa occasione la tappa tarvisiana potrebbe rivelarsi decisiva per le sorti della classifica generale e per l´assegnazione delle coppe di specialità. La sfida, splendida, è fra le amiche-rivali Maria Riesch e Lindsey Vonn, che in Friuli Venezia Giulia si giocheranno moltissimo, forse tutto. Facciamo il punto della situazione ricordando che alla vincitrice di ogni gara vanno 100 punti, alla seconda classificata 80, alla terza 60, alla quarta 50 e via via a scalare fino all´unico punto della trentesima. Classifica, Tedesca Avanti - La tedesca ha 196 punti di vantaggio sull´americana quando mancano sette gare al termine (dopo Tarvisio ci saranno solo le finali di Lenzerheide). Significa che la Riesch, arrivando sempre seconda, avrebbe la certezza di conquistare il suo primo trofeo di cristallo, dopo due secondi e un terzo posto, anche se la Vonn vincesse tutte le prove restanti. Teoricamente la tedesca potrebbe risultare irraggiungibile già al termine del superG di domenica 6, ma è un´ipotesi decisamente remota. La terza della classe, Liz Goergl, è lontanissima, ma l´austriaca ha in tasca i due titoli mondiali di discesa e superG, quindi può consolarsi alla grande. Ricordiamo che le ultime tre edizioni della Coppa del Mondo sono andate alla Vonn. Supercombinata, Che Lotta - Quella di Tarvisio sarà la terza e ultima prova (non è infatti nel programma delle finali svedesi), quindi venerdì, al termine dello slalom, conosceremo sicuramente chi succederà alla Vonn. L´americana ha 140 punti, gli stessi della Goergl, ma 5 in meno della Riesch. In corsa anche la slovena Tina Maze (112). Come dire che tutto può succedere. Punti alla mano, è in lizza anche l´azzurra Daniela Merighetti, ottava a quota 58, ma è chiaro però che le sue possibilità sono ridottissime. Discesa, Americana In Pole - Se sabato la Vonn arriverà davanti alla Riesch, in qualsiasi posizione, conquisterà a Tarvisio la sua quarta coppa consecutiva di specialità. L´americana, infatti, dispone di 103 punti di margine sulla tedesca, la sola che può ancora insidiarla. L´azzurra Merighetti è sesta a 62 punti dal terzo posto detenuto da Julia Mancuso. Per un podio finale azzurro, quindi, si può fare. Superg, Sempre Usa - Discorso sostanzialmente identico. Vonn vincitrice già domenica della coppa di specialità se precede la Riesch, ma anche se la tedesca vince e lei chiude seconda. Del resto i 131 punti di vantaggio sono qualcosa di più di un´ipoteca sul tris consecutivo nella specialità per la Sharon Stone della neve, come viene chiamata dopo le foto che l´hanno vista replicare le pose del famosissimo interrogatorio di Basic Instinct. L´italiana Johanna Schnarf, nona, cercherà sulla pista di casa di guadagnare ulteriore terreno in classifica.  
   
   
INAUGURATO IL NUOVO PALAZZO DELLE FEDERAZIONI CONI FORMIGONI: VALORI DELLO SPORT STRUMENTO DI COESIONE SOCIALE  
 
 Milano, 2 marzo 2011 - Si è svolta ieri , alla presenza del presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni e dell´assessore allo Sport e Giovani Monica Rizzi, la cerimonia di inaugurazione del nuovo Palazzo delle Federazioni del Coni a Milano. Erano presenti, tra gli altri, il presidente del Coni Giovanni Petrucci, il sindaco di Milano Letizia Moratti, il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà e diverse personalità del mondo sportivo tra cui Adriano Galliani, Massimo Moratti, Edoardo Mangiarotti, Antonio Rossi, Roberto Cammarelle, Andrea Monti e Dino Meneghin. Il presidente Formigoni, citando il 150mo anniversario dell´Unità d´Italia e ribadendo il sostegno della Regione per lo svolgimento delle Olimpiadi di Roma, ha sottolineato il contributo che lo sport offre al sentimento di unità di un popolo, ricordando come esso diventi "simbolo di coesione e identità nazionale". "La percentuale delle medaglie conquistate dai nostri atleti - ha detto Formigoni ricordando i successi degli atleti lombardi - supera il 20 per cento del medagliere olimpico italiano. Nella nostra regione ci sono tantissimi campioni e molte società sportive che si avvalgono del contributo di tanti dirigenti e accompagnatori". Il presidente Formigoni ha ricordato anche il contributo dello sport alla coesione sociale: "I valori dello sport - ha ribadito - sono anche i valori dell´educazione dei giovani, della vita all´aria aperta e di un´attenzione alla salute. Questo palazzo simboleggia questi valori e ci sprona a continuare ancora di più a mettere a disposizione dei nostri cittadini degli impianti sempre più adeguati alla passione di tanti dirigenti e di tante società sportive". L´assessore Monica Rizzi ha sottolineato come questo nuovo palazzo sia un simbolo per Milano e per tutta la regione: "Con oggi - ha detto l´assessore allo Sport - riportiamo all´interno di un unico palazzo tutte le federazioni che avranno una casa comune e un punto di riferimento per le federazioni e gli operatori sportivi. Questo palazzo sarà anche un luogo di riferimento sia per i tanti progetti sportivi che si intrecciano fra Regione, Province e Comuni sia per Expo 2015 dove lo sport avrà sicuramente un ruolo di primissimo piano". All´interno del palazzo verranno convogliati gli uffici delle Federazioni Nazionali, quelli provinciali e regionali di Federazioni, Discipline Associate, Enti di Promozione e Associazioni Benemerite per una migliore razionalizzazione di costi e di efficienze operative.  
   
   
TARGA FLORIO RESTA NELLE MADONIE  
 
Palermo, 2 marzo 2011 - "Questa norma sana un vulnus nel regolamento dei Parchi regionali, che metteva a rischio la permanenza della Targa Florio nello storico tracciato delle Madonie, manifestazione che e´ riconosciuta patrimonio storico-culturale della Regione siciliana". Lo ha detto l´assessore regionale al Territorio e Ambiente, Gianmaria Sparma, commentando l´approvazione stasera all´Assemblea regionale siciliana del disegno di legge "Disposizioni per la tutela e lo svolgimento della manifestazione automobilistica ´Targa Florio". Il provvedimento, primo firmatario il parlamentare regionale Alessandro Arico´, modifica l´articolo 10 della legge regionale n. 14 del 1988, in materia di attivita´ all´interno dei parchi della Regione. Il regolamento dell´Ente parco delle Madonie disciplina le attivita´ che si svolgono all´interno del parco, nel rispetto delle prescrizioni del piano territoriale. Con questa modifica normativa si aggiunge - tra le attivita´ contemplate dal regolamento dell´Ente parco - oltre alle gia´ previste attivita´ di ricerca scientifica, sportive, ricreative ed educative, anche il sostegno e la salvaguardia dello svolgimento di manifestazioni ed iniziative dichiarate patrimonio storico-culturale con legge della Regione. In particolare quindi la manifestazione automobilistica ´Targa Florio´.