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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 05 Maggio 2011 |
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IL CNIT E L’UNIVERSITÀ DI FIRENZE AL FESTIVAL D´EUROPA PRESENTANO UN NUOVO SISTEMA PER L´E-HEALTH LE TELECOMUNICAZIONI AIUTANO MEDICI E CITTADINI A MANTENERSI PIÙ FACILMENTE IN SALUTE |
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Firenze, 5 maggio 2011 – Il futuro della nostra salute non si gioca soltanto su cellule staminali e ricerca medico-scientifica: la tecnologia delle telecomunicazioni ha un ruolo sempre più centrale per permettere, agli altri campi di sviluppo e ai pazienti stessi, di accedere più facilmente a informazioni e servizi fondamentali per il proprio benessere. Lo sanno bene i ricercatori del Cnit (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni) e dell’Università di Firenze che interverranno, sabato 7 maggio, all´iniziativa “Europa in Ricerca” per presentare un nuovo progetto nel campo della Telemedicina, che promette di semplificare e migliorare la vita di pazienti e medici. Dal 2010, infatti, il Cnit, attraverso la sua Unità di Ricerca presso l’Università di Firenze, ha avviato Teshealth (Telemedicine Services for Health), un progetto finanziato dall’European Space Agency (Esa), frutto della collaborazione di enti accademici, industria e ospedali. Il progetto ha l’obiettivo di sviluppare, implementare e validare un sistema integrato per la diffusione di applicazioni e servizi e-Health. Si tratta quindi di facilitare la comunicazione medico-paziente e tra servizi sanitari, mettendo a disposizione in maniera efficiente il complesso delle risorse, soluzioni e tecnologie informatiche di rete applicate alla salute ed alla sanità. Le finalità generali del progetto possono riassumersi in due principali: ridurre l’impatto di malattie croniche, migliorando lo stile di vita dei cittadini grazie all’adozione di comportamenti salutari; assicurare lo scambio di dati clinici tra i diversi enti che forniscono servizi sanitari (ospedali, farmacie, laboratori, etc). Teshealth ha quindi due tipologie di utenti: è indirizzato al paziente, attraverso lo sviluppo di applicazioni interattive utilizzabili dal singolo individuo presso punti distribuiti nel territorio, gli Health Point, dove sarà possibile effettuare autonomamente una prima e generale valutazione del proprio stato di salute, attraverso l’interazione con un´apposita macchina (Servizi Self-care). Si rivolge inoltre anche ai professionisti attraverso applicazioni per studi clinici, che permettono la cooperazione tra gli specialisti del settore medico (Servizi Assistiti). “La distribuzione di tali servizi - sottolinea il prof. Enrico Del Re, presidente Cnit - risulta possibile grazie alla progettazione di una rete eterogenea e integrata di telecomunicazioni, costituita sia da segmenti satellitari che terrestri. Nello specifico è prevista la realizzazione di una rete interoperabile, scalabile e flessibile, che permetta di soddisfare la qualità del servizio richiesta dalle applicazioni di telemedicina, ottimizzando e minimizzando il costo dei servizi offerti”. Il prof. Del Re parlerà del progetto all´interno del programma di interventi dei docenti dell’UniversitaÌ degli Studi di Firenze, Responsabili Scientifici di progetti cofinanziati dall’Unione Europea, previsti per le ore 11:30 presso l´Aula Magna Rettorato, P.zza S. Marco, Firenze. Www.cnit.it/ |
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STUDIO GETTA NUOVA LUCE SU COME IL CERVELLO PERCEPISCE GLI OGGETTI CHE CADONO |
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Bruxelles, 5 maggio 2011 - Se pensavate che fosse facile giudicare la posizione di un oggetto che cade mentre si è distesi sul proprio fianco, vi dovrete ricredere. Una nuova ricerca, guidata dall´Istituto Max Planck (Mpi) di cibernetica biologica in Germania e presentata nella rivista Public Library of Science (Plos) One, mostra che anche se le leggi della fisica che governano la stabilità degli oggetti sono ben rappresentate dal cervello, si può determinare meglio come cadono gli oggetto quando ci si trova eretti. I risultati gettano nuova luce sulle teorie esistenti riguardanti il modo in cui gli esseri umani percepiscono la stabilità fisica degli oggetti. Secondo le leggi del moto di Newton, un oggetto cade quando il suo centro di massa si trova al di fuori della sua base di appoggio. La domanda, tuttavia, è come può il vostro cervello sapere se l´oggetto cadrà o meno? "La forza di gravità non è avvertita direttamente," spiega il dott. Michael Barnett-cowan, leader del progetto per la percezione del moto all´Mpi di cibernetica biologica e autore principale dello studio. "Sono gli effetti indiretti della gravità quelli ad essere rilevati." Negli anni cinquanta del diciannovesimo secolo, il fisiologo tedesco Hermann Aubert si piegò su un lato e vide una linea verticale come se fosse piegata verso di lui. "A partire da Aubert, noi ora sappiamo che il cervello combina informazioni visive e vestibolari per determinare la direzione della gravità relativa a una rappresentazione interna dell´orientamento del nostro corpo," dice il dott. Barnett-cowan, un neuroscienziato post dottorato proveniente dal Canada. Il team ha usato dei computer portatili per testare il giudizio dei partecipanti allo studio su stabilità degli oggetti e valutazioni della linea verticale. Dopo averli sottoposti a test in posizioni erette e anche sul fianco, i ricercatori hanno scoperto che la percezione delle persone riguardante le possibilità che un oggetto cada è relativa a questa errata percezione della direzione della gravità piuttosto che sulla sua reale direzione. "Ci potremmo aspettare che il cervello faccia affidamento principalmente su un´euristica e supposizioni visive riguardo a un oggetto quando valuta se questo cadrà o meno," dice il professor Roland Fleming, un coautore dello studio che si trova ora all´Università di Giessen in Germania. "Sorprendentemente, tuttavia, abbiamo scoperto che i giudizi degli osservatori sulla stabilità degli oggetti sono influenzati dall´inclinazione del corpo." Commentando i risultati, il coautore professor Manish Singh della Rutgers University negli Stati Uniti dice: "A partire dal lavoro di Jean Piaget si sa che i bambini e gli adulti hanno difficoltà nel risolvere problemi che coinvolgono le leggi della fisica che governano l´equilibrio, ma nella vita di ogni giorno sembra che ce la caviamo abbastanza bene nel valutare la stabilità degli oggetti. I nostri risultati suggeriscono che la soluzione di questo tipo di problemi potrebbe dipendere dall´integrazione di informazioni multisensoriali." Secondo Heinrich Bülthoff, direttore dell´Mpi di cibernetica biologica, le scoperte forniscono delle intuizioni su come il nostro cervello, quando i singoli organi sensoriali non offrono un´accurata rappresentazione del mondo fisico, combina informazioni provenienti da più organi sensoriali per fornire un´accurata rappresentazione degli oggetti. Per lo più le persone vedono il mondo quando si trovano in una posizione eretta. "In questo caso i segnali visivi, vestibolari e del corpo sono allineati e il cervello può sfruttare queste informazioni ridondanti per mantenere una percezione e un´azione ottimali, in particolare quando le informazioni provenienti da un senso sono scarse o assenti," dice il dott. Barnett-cowan. Per maggiori informazioni, visitare: Istituto Max Planck (Mpi) di cibernetica biologica: http://www.Kyb.mpg.de/ Plos One: http://www.Plosone.org/home.action |
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DIABETE, FORMIGONI: PROSEGUIRE CON LA RICERCA |
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Milano, 5 maggio 2011 - E´ ´assolutamente necessario´ promuovere interventi mirati ed efficaci per il trattamento del diabete, ´che sappiano tener conto di tutti i fattori in gioco nel promuovere un effettivo miglioramento della qualità di vita di chi ne è colpito´. A questo proposito ´il Governo lombardo si è attivamente impegnato in questi anni non solo a garantire un sistema adeguato di cura di questa malattia, ma anche a sostenere le attività finalizzate alla prevenzione, alla ricerca e alla corretta e opportuna sensibilizzazione dell´opinione pubblica´. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, intervenendo ieri mattina alla conferenza stampa di presentazione delle attività e dei progetti di ricerca della Fondazione Italiana Diabete Onlus. L´incontro - che si è tenuto a Palazzo Pirelli - è stato organizzato in occasione del lancio della nuova campagna di comunicazione della Fondazione stessa. I Dati - Secondo i rilevamenti del Sistema Epidemiologico Regionale il diabete interessa già oggi più di 400.000 cittadini lombardi - pari a quasi il 5 per cento della popolazione - con costi sociali diretti e indiretti sensibilmente superiori a 1 miliardo di euro l´anno. L´incidenza del diabete è quindi particolarmente preoccupante, dato che in Lombardia si stimano circa 20.000 nuovi casi ogni anno. Le Cure - ´I dati della letteratura - ha proseguito Formigoni - dimostrano che nella patologia diabetica una cura efficace e tempestiva tende a limitare l´insorgenza di complicanze, migliora la qualità della vita dei diabetici, riduce il numero dei ricoveri e contiene i costi´. Secondo Formigoni occorre un´organizzazione adeguata, che deve prevedere: - accordi formalizzati tra Asl e Ao per la costruzione di percorsi diagnostici terapeutici condivisi e per la valutazione dei risultati clinici ed economici; - il coinvolgimento dei medici di medicina generale e degli specialisti anche attraverso modalità innovative di collaborazione; - l´attivazione di adeguati sistemi informativi, che facilitino la condivisione dei dati sulle azioni di formazione degli operatori e di informazione ai cittadini. Pubblico E Privato - Altro punto fondamentale è la collaborazione tra pubblico e privato: ´il metodo adottato da Regione Lombardia ha da sempre voluto supportare innanzitutto le iniziative realizzate dai soggetti della società civile, che si sono rivelati capaci di fornire una risposta concreta ai molteplici bisogni espressi dalle persone diabetiche´. Un esempio di questo tipo di impegno è rappresentato dall´attività della Fondazione Italiana Diabete. Nata nel 2009, in collaborazione con l´Ospedale Niguarda Ca´ Granda di Milano e con il Diabetes Research Institute (Dri) di Miami (uno dei maggiori centri di ricerca sul diabete a livello mondiale), si occupa di ricerca, educazione e cura. In particolare sta realizzando una ricerca sulla trapiantologia e la medicina rigenerativa e sta promuovendo la nascita di un Centro di Diabetologia Pediatrica presso l´ospedale Niguarda. A queste azioni si affianca anche il lancio di una campagna di comunicazione, curata dall´agenzia Armando Testa. Unire Gli Sforzi Nella Ricerca - ´Oggi più che mai - ha detto ancora Formigoni - va fatto un ulteriore sforzo a livello di sistema, coordinando in modo unitario gli sforzi in un ambito eterogeneo e sfaccettato come quello della ricerca scientifica. Per ottenere la massima efficacia dei risultati è prioritario infatti che le attività di ricerca condotte dai diversi soggetti vengano svolte in un ambito di regia complessiva, che permetta di evitare duplicazioni e sappia massimizzare i progressi svolti, in particolare in un momento di contrazione di risorse e razionalizzazione degli investimenti come quello attuale´. ´In questo senso - ha concluso Formigoni - la Fondazione Italiana Diabete è la prima Onlus privata italiana interamente focalizzata sulla ricerca in questo settore ed è stata capace fin da subito di promuovere un´attività di eccellenza e di sinergie ai massimi livelli internazionali´. Sono intervenuti alla conferenza stampa Nicola Zeni (presidente Fondazione Italiana Diabete Onlus), Camillo Ricordi (direttore scientifico del Diabetes Research Institute di Miami, esperto mondiale nelle nuove terapie del diabete mellito), Pasquale Cannatelli (direttore generale Ospedale Niguarda Ca´ Granda di Milano), Livio Luzi (professore ordinario di Endocrinologia dell´Università Statale di Milano), Federico Bertuzzi (responsabile della Unità Isolamento e Trapianto Isole Ospedale Niguarda), Gian Armando Testa (creativo agenzia Armando Testa, co-autore della campagna). |
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"COME E DOVE CURARSI OGGI : DATI E TERAPIE SUI TUMORI DEL PANCREAS, DEL FEGATO E DELLE VIE BILIARI |
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Monza, 5 maggio 2011 - “E’ aumentata l’incidenza dei tumori del pancreas, delle vie biliari e del fegato in Italia e in Europa ed è fondamentale che i pazienti siano indirizzati nei centri specializzati per queste patologie; centri , come il nostro a Monza, in cui si lavora in team a livello internazionale sulla base delle nuove metodiche e protocolli di cura. In questi centri la prognosi del paziente può migliorare in modo significativo”, dice il prof. Emilio Bajetta, Direttore Clinico e Scientifico dell’Istituto di Oncologia del Policlinico di Monza e presidente del Gruppo I.t.m.o. (Italian Trials in Medical Oncology) che organizza il congresso nazionale Itmo, intitolato “Oncologica epato-bilio-pancreatica” il 6 maggio, presso l’Aula Congressuale dell’Istituto. “Il nostro congresso nasce dalla volontà di effettuare un fondamentale brainstorming su come attualmente si possono affrontare queste malattie e intendiamo ribadire l´importanza degli studi biologici che devono essere affiancati a quelli clinici”. Vi partecipano i maggiori esperti nazionali ed internazionali. “Queste neoplasie” sottolinea il prof. Emilio Bajetta,” sono, in effetti, tra le più complesse da trattare e la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è ancora deludente. Il dato risente probabilmente della difficoltà di una diagnosi precoce e della posizione anatomica di questi organi, che rende complessa la chirurgia per la vicinanza con strutture nobili. Grazie al miglioramento delle tecniche chirurgiche e mininvasive, oggi si assiste ad un lento ma progressivo miglioramento della prognosi e della qualità della vita dei pazienti”. La Xx Riunione Nazionale del Gruppo I.t.m.o. È suddivisa in tre sessioni : una sul fegato, una sulle vie biliari e una sul pancreas ed include anche una tavola rotonda sui progressi della oncologia gastrointestinale. Inoltre è prevista una lectio magistralis sul tema ”Oncologia gastrointestinale: target e terapie” di uno dei massimi esperti internazionali, il prof. De Braud Filippo, Direttore Divisione di Farmacologia Clinica e Nuovi Farmaci Ieo, alle 12,35. Programma 6 Maggio 2011 : Registrazione - Consegna materiale - 8.15 Apertura dei lavori - E. Bajetta. I Sessione - Fegato Moderatori: E. Ganio - R. Labianca; 8.30 - 8.45 La diagnosi istologica delle lesioni epatiche - L. Di Tommaso; 8.45 - 9.00 Metastasi da tumore a sede primitiva ignota - L. Catena; 9.00 - 9.15 Discussione; 9.15 - 9.30 Trattamento chirurgico delle localizzazioni secondarie difficili - A. Antonucci; 9.30 - 9.45 Terapia medica - F. Di Costanzo; 9.45- 10.00 Discussione; 10.00 - 10.10 Direttore Scientifico del Policlinico - E. G. Rondanelli; 10.10 - 10.20 Presidente dell’Ordine Mb - V. Sileo; 10.20 - 10.30 Direttore Generale Asl Mb - H. Pontoni; 10.30 - 10.40 Saluto dell’Aiom: Attività 2010 - C. Iacono; 10.40 Coffee Break; Ii Sessione - Vie Biliari Moderatori: L. Cavanna - P.p. Zanetti; 11.30 - 11.45 Modalità di presentazione - C. Barone; 11.45 -12.00 Ca. Colecisti: clinical management - N. Fazio; 12.00 - 12.15 Terapie medica di I e Ii linea - G. Pinotti; 12.15 - 12.35 Discussione. Lectio magistralis - 12.35 - 13.05 Gastrointestinal oncology: targets and drugs-F. De Braud presentato da R. Labianca; 13.05 Lunch Buffet. Iii Sessione - Pancreas Moderatori: F. Cirillo - P. Tomassetti; 14.00 - 14.15 Chirurgia open vs chirurgia- Laparoscopica - J.l. Megevand; 14.15 - 14.30 La terapia preoperatoria - S. Cereda; 14.30 - 14.45 Discussione; 14.45 - 15.00 Algoritmo terapeutico dei tumori endocrini - E. Bajetta; 15.00 - 15.15 Somatostatin analogues: single or combo therapy? - W. De Herder; 15.15 - 15.30 Discussione.b Tavola Rotonda - I progressi dell’oncologia gastrointestinalei Moderatori: C. Barone - A. Giacosa; 15.30 - 15.40 Trattamento medico pre e post chirurgia delle metastasi epatiche da ca. Colo-rettale M. Valente; 15.40 - 15.50 Ca. Dello stomaco: terapia preoperatoria- vs adiuvante - N. Bianco; 15.50 - 16.00 I piccoli tumori del pancreas -M. Nicolosi; 16.00 - 16.15 La terapia di supporto - P. Pedrazzoli. Partecipanti: A. Ardizzoia, R. Bordonaro, G. Filippelli, S. Frustaci, P. Pizzi, G. Ucci; 16.15 - 16.30 Discussione; 16.30 - 16.50 Oncologia: la sua storia- D. Cova presentato da E. Aitini; 16.50 Test valutazione apprendimento; 17.00 Chiusura dei lavori. “Con questo congresso,”dice il prof. Emilio Bajetta, Direttore Clinico e Scientifico dell’Istituto di Oncologia del Policlinico di Monza e Presidente del Gruppo I.t.m.o. ( Italian Trials in Medical Oncology) “ci si propone di chiarire l’importanza dell’integrazione di diverse competenze specialistiche, al fine di ottimizzare la linea diagnostico-terapeutica nella gestione dei pazienti affetti da tumori del tratto epato-bilio-pancreatico”. Si tratta dunque di un importante congresso che consente di evidenziare le best practices e il meglio della letteratura internazionale sia dal punto di vista chirurgico che medico su queste patologie. L´esigenza, sempre crescente, di avviare studi condotti secondo norme internazionali (Gcp) e su casistiche numerose, al fine di consentire una ragionevole evidenza scientifica, ha portato alla formazione di numerosi Gruppi di Ricerca in Oncologia. Il Gruppo I.t.m.o. (Italian Trials in Medical Oncology) lavora dal 1989 ed è proprio finalizzato alla ricerca multicentrica. I.t.m.o. Ha, come obiettivo primario, quello di studiare nuovi farmaci e/o programmi per il trattamento medico delle neoplasie. “Per la cura di queste patologie in particolare,” spiega il prof. Emilio Bajetta, “i risultati migliorano quando diversi specialisti (chirurgo, oncologo, endoscopista, radiologo interventista ed altri), intervengono con pari dignità su questi ammalati. Il lavoro di équipe è la premessa indispensabile perché il risultato prognostico venga capovolto in senso favorevole. E’ importante notare come, nei Centri ad elevato volume di lavoro, vi sia una evidente correlazione positiva tra sopravvivenza e percorso curativo”. Proprio con l´obiettivo di diffondere lo spirito che deve animare chi si occupa di questa patologia e con l´intento di diffondere i nuovi dati scientifici, il Gruppo Policlinico di Monza ha sviluppato e potenziato una Struttura ospedaliera mirata a questo nuovo modello chirurgico all’interno del suo Istituto di Oncologia, che vanta tra i suoi punti di forza proprio l´Oncologia Epatobiliopancreatica. Si tratta di una Struttura multidisciplinare di alto livello e in linea, per l ´organizzazione ed i programmi clinico-scientifici, con quanto scrive nel suo recentissimo volume "Clinical Oncology" il Prof. Martin Abeloff, Direttore del Cancer Center John Hopkins di Baltimora. L’ Istituto di Oncologia, tramite il Gruppo I.t.m.o., suo braccio operativo nell´ ambito del Policlinico di Monza, ha pianificato questo congresso internazionale su argomenti dell´Oncologia Epatobiliopancreatica con l´apporto dell´Istituto Superiore di Formazione per Aziende e Imprese (I.s.f.a.i). “La necessità di portare l´attenzione degli oncologi e dei colleghi verso queste patologie,” sottolinea il Prof. Emilio Bajetta, “nasce proprio dalla rapida evoluzione delle conoscenze in merito allo sviluppo delle indicazioni alla terapia chirurgica, ai trattamenti chemioterapici e con farmaci a bersaglio. La prognosi, sempre complessa per i pazienti affetti da queste patologie, è destinata a migliorare solo se si lavorerà sempre più in rete tra le varie strutture specializzate”. Alcuni Dati - Pancreas - Per il carcinoma del pancreas l´incidenza aumenta con l´età, raggiungendo una media di 55 persone ogni 100mila abitanti all’anno nei pazienti con più di 65 anni. Il tumore al pancreas è l´ottava causa di morte correlata a malattia neoplastica in Europa. Per quanto riguarda il carcinoma pancreatico, esso occupa la decima posizione per incidenza in Europa, dove i tassi sono compresi tra l´8,7 e 7 su 100mila abitanti per gli uomini e 5,5 e 4,5 su 100mila nelle donne. Fegato- L’epatocarcinoma è il più frequente tumore di origine epatica. Tra tutti i tumori è il quinto per frequenza nei maschi e l’ottavo nelle donne. L´incidenza riguardo all’età in una media europea é di 7 persone per 100mila individui all´anno negli uomini e 2 per 100mila nelle donne, pari a circa il 2% di tutti i tipi di tumore. In Europa l´incidenza presenta variazioni geografiche. Circa il 7% dei pazienti con tumore epatico ha un´età superiore a 65 anni. Negli uomini, l´incidenza cresce rapidamente con l´aumentare dell´età, passando da 3 pazienti per 100mila persone nel gruppo con età inferiore a 45 anni, a 32 per 100mila persone nei pazienti con età compresa tra 60 e 64 anni, per finire a 62 per 100mila nel gruppo di pazienti di età superiore a 75 anni. Circa l´80% di tutti i tumori epatici primitivi sono epatocarcinomi (tumore che origina da epatociti). Nel 90% dei casi l´epatocarcinoma insorge su fegato affetto da epatite cronica o cirrosi. “Tuttavia un capitolo a sé è rappresentato dalle lesioni secondarie epatiche,” spiega il Prof. Emilio Bajetta, “che rappresentano ad oggi ancora una vera e propria sfida per l’oncologo e per il chirurgo, considerando i dati recenti di miglioramento della sopravvivenza, ottenuti dopo resezione radicale delle metastasi epatiche soprattutto in alcune istologie come i carcinomi del colon e i carcinoidi. Un argomento di grande interesse è il trattamento non farmacologico della neoplasia non operabile. E’ il caso tipico dei tumori primitivi del fegato, in cui la gravità della cirrosi sottostante talvolta controindica l’intervento. Ma è anche la situazione che riguarda la malattia metastatica per la quale sono allo studio nuove molecole biologiche, che potrebbero avere un impatto favorevole sul controllo della malattia e sulla sopravvivenza”. Vie Biliari – Al congresso si approfondiscono anche altri tipi di patologie quali il colangiocarcinoma intraepatico (tumore di quella parte del dotto biliare collocato entro il fegato), l’epatoblastoma (un tumore embrionale maligno dell´età infantile) e l’angiosarcoma (tumore che insorge dai vasi sanguigni). Il tumore delle vie biliari può svilupparsi a partire da qualsiasi tratto sia esso dentro o fuori dal fegato ed, a seconda del punto di origine, viene indicato con un nome specifico (tumore del dotto biliare intraepatico, del dotto biliare distale o extraepatico, e della confluenza o tumore di Klatskin). Tutti questi tumori dal punto di vista delle loro caratteristiche strutturali sono definiti come colangiocarcinomi. Il tumore della cistifellea e delle vie biliari extraepatiche rappresenta lo 0,8 per cento del totale dei tumori diagnosticati negli uomini e l’1,6 per cento di quelli nelle donne. In Italia vengono in media diagnosticati ogni anno 6,6 casi di tumore della cistifellea a ogni 100mila uomini e 9,6 ogni 100mila donne. Oncologia Epatobiliopancreatica - L´oncologia epatobiliopancreatica è un segmento dell´oncologia gastrointestinale. Il caposcuola dell´ oncologia gastrointestinale è stato 1´americano David Kelsen, oncologo di chiara fama e Direttore del Dipartimento di Oncologia Gastrointestinale del Memorial Sloan-kettering di New York (nonché autore del fondamentale testo "Gastrointestinal Oncology -Principles and Practice"). Kelsen ha lavorato per migliorare la conoscenza della storia naturale, della diagnosi e della terapia dei tumori dell´ apparato digerente. Inoltre, è stato tra i primi a comprendere quanto sia fondamentale che gli studi biologici siano correlati a quelli clinici. Per queste patologie i pazienti possono ottenere sempre e solo da cure mirate e specializzate, alcuni un aumento sostanziale della durata di sopravvivenza; altri, a seconda dello stadio della patologia riscontrata, beneficiano della guarigione. Per raggiungere questi obiettivi è necessario far confluire i pazienti in Centri di cura ad alta specializzazione. “In futuro,” dice il prof. Emilio Bajetta,” solo gli ospedali con idoneo bagaglio tecnologico potranno gestire e curare questa tipologia di pazienti”. Www.itmo.it |
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FARMACI EQUIVALENTI, ANNULLATI IN LOMBARDI A AUMENTI DI PREZZO FORMIGONI E BRESCIANI:STOP A SOVRAPPREZZI,STANZIATO 1 MILIONE FINO AL 31/5 LA REGIONE SI ACCOLLA COSTI PAGATI DAI CITTADINI |
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Milano, 5 maggio 2011 - A partire da giovedì 5 maggio, e (in via sperimentale) fino al 31 maggio i cittadini potranno tornare ad acquistare al prezzo di prima certi farmaci equivalenti (cioè con il brevetto scaduto), generici ma non solo, che nelle scorse settimane venivano fatti pagare di più. La Regione - approvando una delibera proposta dall´assessore alla Sanità Luciano Bresciani - ha deciso di accollarsi la differenza di prezzo, evitando quindi che essa continuasse a ricadere sui cittadini come era accaduto nei giorni scorsi. L´operazione ha vigore in tutte le 2.600 farmacie convenzionate con il Servizio Sanitario Regionale. ´Con questa decisione - ha spiegato il presidente Roberto Formigoni - facciamo in modo che i cittadini non debbano pagare nessun sovrapprezzo. L´impegno economico fino al 31 maggio è stimato in circa 1 milione di euro. Contiamo sul fatto che entro la fine del mese il problema possa essere risolto alla radice anche attraverso un nuovo provvedimento di Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) che abbiamo già chiesto e con la nuova immissione nel mercato di farmaci a più basso prezzo´. ´Questo provvedimento di Regione Lombardia - ha commentato l´assessore Bresciani - viene incontro alle molte segnalazioni di cittadini che si sono trovati a dover pagare di tasca propria costi aggiuntivi per poter usufruire di diversi farmaci. Il fatto di dover sopportare maggiori spese rischia infatti di pregiudicare la continuità del trattamento farmacologico soprattutto nei pazienti cronici e in quelli più fragili da un punto di vista socio-economico´. L´aggravio per i cittadini era nato dalla decisione dell´Agenzia Italiana del Farmaco dello scorso 8 aprile - che ha a sua volta applicato una disposizione della Finanziaria (Dl 78 del 31 maggio 2010) - in cui era previsto l´abbassamento, in percentuali variabili dal 10 per cento al 40 per cento, del ´prezzo di riferimento´ (cioè la quota di rimborso a carico delle casse pubbliche) di circa 4.200 farmaci ´fuori brevetto´. Alcune aziende farmaceutiche non hanno abbassato di conseguenza il prezzo di vendita al pubblico di questi stessi farmaci, con il risultato che la differenza tra il prezzo di vendita e il ´prezzo di riferimento´ (cioè il rimborso massimo stabilito da Aifa) è ricaduta sugli assistiti, che hanno dovuto pagarla di tasca propria. In alcuni casi si trattava di pochi centesimi, ma in altri casi anche di somme più consistenti. Regione Lombardia ha deciso dunque di intervenire, accollandosi questi costi, in attesa che, come auspicato da più parti, le aziende farmaceutiche decidano di riallineare i prezzi di vendita al pubblico con quelli ´di riferimento´, annullando la differenza tra i due importi e ristabilendo di fatto dunque la situazione precedente alla decisione dell´Aifa dell´8 aprile. |
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WELFARE,REGIONE LOMBARDIA IN CAMPO PER CAMBIARE IL SISTEMA ALTRI 40 MILIONI PER AZIONI A FAVORE DELLA DOMICILIARITÀ |
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Milano, 5 maggio 2011 - ´La riforma del welfare non è un problema secondario, poiché il sistema che abbiamo conosciuto fino ad ora sta cambiando´. Lo ha detto l´assessore regionale alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale Giulio Boscagli, intervenendo al convegno ´Welfare plurale. Sfida di comunità´, organizzato a Milano da Cisl Lombardia. Oltre all´assessore Boscagli sono intervenuti, tra gli altri, Gigi Petteni (segretario generale Cisl Lombardia), Riccardo Bonacina (presidente e direttore editoriale del settimanale Vita), Attilio Rimoldi (segretario generale Cisl pensionati Lombardia), Giorgio Vittadini (presidente della Fondazione per la Sussidiarietà), Mariella Enoc (vice presidente Fondazione Cariplo) e Johnny Dotti (presidente Welfare Servizi Italia srl). ´Nella nostra regione - ha spiegato Boscagli - la pensione di vecchiaia ha un importo medio di circa 1.000 euro mensili, mentre non c´è una Rsa che costi meno di 1.500 euro al mese. Occorre affrontare con forza questa contraddizione, mettendo in gioco una pluralità di soggetti e spostando il finanziamento dei servizi ´dall´offerta alla domanda´. Non si può pensare, ad esempio, che i ricoveri degli anziani in residenze sanitarie siano in buona parte coperte dall´intervento pubblico, mentre chi sceglie di curare in casa i propri cari venga lasciato solo e senza alcun sostegno´. Boscagli ha ricordato come la politica di Regione Lombardia sia orientata verso la forma del sostegno diretto della persona. ´Stiamo traghettando il sistema esistente - ha spiegato -verso una forma che sostenga direttamente la persona attraverso la Dote socio sanitaria (assegnazione delle risorse direttamente in capo alle persone in funzione del fabbisogno di assistenza e della capacità economica). In questo modo è la persona che paga direttamente il servizio, non più l´Asl sulla base di budget assegnati agli erogatori in funzione della spesa storica. Sul lato dell´offerta invece stiamo intervenendo sia in via legislativa per garantire la più ampia apertura del mercato dei servizi, sia in via amministrativa attraverso la revisione dell´accreditamento, per assicurare l´esistenza di una pluralità di erogatori allo scopo di scongiurare i rischi della formazione di posizioni di rendita e di consentire una reale libertà di scelta da parte dei cittadini´. L´assessore Boscagli ha spiegato come, proprio in prospettiva di costruzione e preparazione di questo nuovo sistema di welfare, tra poche settimane la Giunta regionale approverà la delibera di riforma degli interventi a sostegno della domiciliarità. ´Con questo provvedimento - ha detto - stanzieremo 40 milioni di euro, che si aggiungeranno ai 90 milioni già destinati, per sperimentare sui territori nuovi interventi, per creare una rete capillare di soggetti (con il coinvolgimento ad esempio delle farmacie e dell´Areu), per la realizzazione di iniziative formative mirate al personale che sarà coinvolto nelle diverse azioni sperimentali´. |
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SOCIETAL IMPACT OF PAIN 2011 CHIEDE UNA ROAD MAP FOR ACTION: LE ISTITUZIONI DELL UE E GLI STATI MEMBRI DEVONO AGIRE PER CONTRASTARE IL DOLORE CRONICO IN EUROPA |
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Bruxelles, 5 Maggio 2011 ¨C Si ¨¨ conclusa ieri la due giorni europea sul dolore cronico: circa 300 tra rappresentanti di aziende sanitarie pubbliche e private, operatori sanitari ed economisti, provenienti da oltre 30 paesi si sono riuniti nella sede del Parlamento Europeo per discutere di ¡°Impatto Sociale del dolore cronico¡± ©\ ¡°Societal Impact of Pain¡± (Sip 2011). Il Simposio ¨¨ stato patrocinato da 85 Organizzazioni nazionali ed internazionali ed Istituzioni che intendono migliorare in ambito europeo l¡¯esito e l¡¯efficacia delle cure sul dolore. Il Simposio ha fornito una piattaforma di lavoro per professionisti della sanit¨¤, esponenti e manager della sanit¨¤ pubblica e privata, associazioni di pazienti, politici, autorit¨¤ regolatorie e decisori di spesa. L¡¯iniziativa, sostenuta da tutte e tre le Istituzioni dell¡¯Ue ¨C Parlamento Europeo, Commissione Europea e Consiglio Europeo ¨C ha raggiunto con successo l¡¯obiettivo di sollecitare interesse e creare consapevolezza sul problema del dolore cronico in Europa e di presentare una strategia d¡¯intervento concreta, la ¡®Road Map for Action¡¯. La ¡®Road Map for Action¡¯ ¨¨ il risultato di uno dei sei workshop che si sono svolti nel corso della seconda giornata del Simposio sul tema delle politiche per assicurare l¡¯accesso al trattamento del dolore cronico (¡¯¡®Pain policy; Ensuring access to pain treatment¡±). Il documento descrive i punti chiave su come le Istituzioni dell¡¯Ue e gli Stati membri devono affrontare l¡¯impatto sociale del dolore cronico a livello europeo. Pi¨´ specificamente, la ¡®Road Map for Action¡¯ fa appello ai governi europei e alle Istituzioni dell¡¯Ue per concentrare la propria attenzione su sette questioni concernenti il dolore cronico: 1. Riconoscimento del dolore quale condizione che incide fortemente sulla qualit¨¤ della vita dei pazienti; 2. Disponibilit¨¤ delle informazioni e accesso alla diagnosi e al trattamento del dolore; 3. Accrescere la consapevolezza sull¡¯impatto che il dolore cronico e il suo trattamento hanno a livello clinico, economico e sociale; 4. Accrescere la consapevolezza sull¡¯importanza della prevenzione, della diagnosi e del trattamento del dolore; 5. Incrementare la ricerca sul dolore; 6. Costruire una piattaforma nell¡¯ambito dell¡¯Ue per il confronto e la condivisione delle best practice; 7. Realizzare un monitoraggio sul trattamento del dolore servendosi della piattaforma comune europea. La ¡®Road Map¡¯ completa ¨¨ disponibile online, sul sito: www.Sip-meetings.org/press ¡°Il dolore cronico ¨¨ un problema di salute che coinvolge tutti all¡¯interno della Comunit¨¤ Europea, interessando ciascuno di noi in prima persona o colpendo persone a noi vicine. La ¡®Road Map for Action¡¯ sottolinea i temi fondamentali che devono ispirare le politiche dei governi dell¡¯Ue e degli Stati membri affinch¨¦ l¡¯impatto sociale del dolore cronico sia inserito all¡¯interno dell¡¯agenda politica sui temi di Salute¡±, ha commentato Jim Higgins, membro del Parlamento Europeo, che ha presieduto la sessione di lavoro. ¡°Il successo della ¡®Road Map¡¯ sta nell¡¯aver considerato tutti i nodi chiave che devono essere affrontati, dall¡¯accesso alla diagnosi del dolore cronico, alla maggiore consapevolezza del problema, alla condivisione delle best practice e al monitoraggio attraverso la piattaforma europea¡± ha aggiunto Higgins. Come riportato nell¡¯articolo ¡°The prevalence, correlates and treatment of pain in the European Union¡±, circa il 9% della popolazione dell¡¯Unione Europea soffre o ¨¨ affetta quotidianamente da dolore. La prevalenza del dolore aumenta negativamente con l¡¯et¨¤ ed ha un impatto considerevole sulla qualit¨¤ della vita del paziente. ¡°Dati la rilevante prevalenza e l¡¯impatto considerevole sui pazienti e sull¡¯intera collettivit¨¤, il dolore cronico dovrebbe essere riconosciuto tra i principali indicatori della qualit¨¤ dello stato di salute¡±, ha dichiarato Alberto Grua, Vice Presidente Esecutivo di Gr¨¹nenthal Europe & Australia. ¡°E¡¯ per questo motivo che sosteniamo il Simposio sull¡¯Impatto sociale del dolore cronico, nell¡¯intento di condividere le best practice per il miglioramento in ambito europeo dell¡¯esito e dell¡¯efficacia delle cure sul dolore¡±. |
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SANITA´ IN SICILIA: ENTRA NEL VIVO L´AUDIT CIVICO PREVISTO NEL PIANO SANITARIO |
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Palermo, 5 maggio 2011 - Si e´ conclusa la prima fase dell´Audit Civico, lo strumento a disposizione dei cittadini per la valutazione della qualita´ delle prestazioni erogate dalle 17 aziende sanitarie della Sicilia, fortemente voluto dall´assessore regionale della Salute Massimo Russo. In due diversi seminari e´ stata completata la formazione di tutti i referenti civici e aziendali sull´impianto metodologico, gli strumenti utilizzati per la raccolta dei dati, il ciclo delle operazioni da svolgere e le procedure di partecipazione al progetto di Audit Civico che sara´ sviluppato da Cittadinanzattiva Sicilia. "Uno dei punti qualificanti del nuovo Piano Sanitario Regionale - ha detto Russo - e´ quello di dare forma concreta alla centralita´ del cittadino, rendere trasparente e verificabile l´azione delle aziende sanitarie, prevenire la frammentazione del servizio sanitario: l´Audit Civico risponde proprio a questa esigenza, permettendo la collaborazione tra organizzazioni civiche e aziende sanitarie. Tra i principali obiettivi ci sono l´orientamento al cittadino nell´organizzazione e nella gestione dei servizi. La priorita´ sara´ data alla prevenzione dei rischi, alla riduzione del dolore e al sostegno dei malati cronici ed oncologici". L´audit Civico e´ uno dei progetti specificamente voluto nell´ambito della riqualificazione del sistema sanitario regionale, tanto da richiedere un coordinamento trasversale degli interventi che viene curato dall´area interdipartimentale 2 diretta da Maria Grazia Furnari preposta, fra l´altro, all´attuazione delle misure previste dal Piano Sanitario Regionale. La formazione e´ stata condotta da Angelo Tanese, direttore dell´Agenzia nazionale di valutazione civica di Cittadinanzattiva e Michela Liberti, coordinatrice nazionale del Programma Audit civico. Hanno coordinato i lavori Damiana Pepe, referente del progetto Audit civico per l´assessorato della Salute e Giuseppe Greco, segretario di Cittadinanzattiva Sicilia. Hanno partecipato anche i componenti del gruppo paritetico di coordinamento dell´Audit (Emanuele Piscitello e Giuseppe Trapani per l´Assessorato e Anna Orofino, Andrea Cucinotta, Valeria Proietto ed Edoardo Pappalardo per Cittadinanzattiva Sicilia). I referenti civici e aziendali dovranno formare, a loro volta, i membri delle equipe locali miste, composte da cittadini volontari, selezionati da Cittadinanzattiva e operatori sanitari, scelti dalle aziende. I primi avranno il compito di produrre valutazioni sulla qualita´ dei servizi e delle strutture sottoposte a valutazione mentre gli operatori aziendali saranno incaricati di favorire i componenti civici delle equipe nella raccolta dei dati e nella somministrazione dei questionari ai responsabili dei servizi. A breve sara´ redatto un elenco dettagliato delle strutture e dei servizi delle aziende sanitarie siciliane da sottoporre a valutazione. Poi le equipe miste procederanno alla raccolta dei dati (tra giugno e settembre 2011), attraverso 5 tipologie di questionari rivolti ai responsabili delle strutture coinvolte e 6 griglie di osservazione. L´inserimento dei dati raccolti su un database messo a disposizione dalla sede nazionale di Cittadinanzattiva e l´elaborazione degli stessi dati da parte dell´Agenzia di valutazione civica, permetteranno la redazione di rapporti locali di valutazione comprensivi di proposte di piani di miglioramento, nonche´ di un rapporto conclusivo regionale. |
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SALERNO: OSPEDALE SCAFATI, SI ACCELERA IL PROCESSO DI RICONVERSIONE DELL´OSPEDALE IN STRUTTURA PER RIABILITAZIONE |
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Salerno, 5 maggio 2011 - Il Commissariato regionale alla Sanità, d’intesa con l´Asl di Salerno, ha deciso di accelerare il processo di riconversione dell’ospedale di Scafati in struttura per la riabilitazione e l’assistenza ad anziani cronici e disabili, previsto entro il 2012 dal decreto commissariale di riordino della rete ospedaliera. La decisione è stata assunta anche a seguito delle ispezioni effettuate dal Ministero della Salute e dalla Regione Campania, dopo la tragica vicenda della scomparsa della giovane Maria Rosaria e dei due gemellini. La Regione procederà nei prossimi giorni a dare indicazioni alle Asl, a stralcio dei piani attuativi della rete ospedaliera, per disattivare i punti nascita con ridotto livello di attività e/o potenzialmente a rischio, al fine di garantire al meglio la sicurezza dei cittadini, aldilà delle responsabilità che potrebbero emergere dalle indagini in corso. La riconversione dell’ospedale di Scafati consentirà di finalizzare i fondi disponibili per investimenti utili a qualificare in modo ottimale l’attuale struttura e per proseguire nel percorso di specializzazione e di eccellenza dei reparti a disposizione negli ospedali di Sarno e Nocera, cui afferiranno gli acuti dell’agro Nocerino - Sarnese. "Le ispezioni del Ministero e della Regione – dichiara il Ministro della Salute, professor Ferruccio Fazio - hanno messo in luce carenze organizzative circa le procedure ed i tempi d’intervento, non apparsi adeguati a garantire il livello di intensità di assistenza richiesto. Il reparto di ostetricia non risulta praticare il numero di parti minimo, sufficiente a garantire la qualità degli interventi a tutela delle madri e dei neonati: il numero di parti praticato è infatti largamente al di sotto della soglia minima prevista dall’intesa Stato-regioni del dicembre scorso. Opportuna appare dunque la decisione di accelerare la riconversione dell’Ospedale di Scafati. Gli ospedali moderni sono organismi complessi e tecnologicamente avanzati e debbono avere una dimensione e procedure organizzative tali da garantire la migliore assistenza possibile ai cittadini, in ogni condizione di complessità". "Procediamo - sottolinea il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro - nell´attuazione della riorganizzazione delle rete ospedaliera, sulla base delle scelte di programmazione sanitaria individuate. "E´ nostro obiettivo completare al più presto il percorso virtuoso che ci siamo dati per il rientro dal debito sanitario, ma soprattutto per elevare la qualità dell´offerta di salute nella regione, attraverso la riorganizzazione funzionale dei presidi ed il loro miglior utilizzo a favore delle esigenze dei cittadini e dei pazienti della Campania", conclude il presidente Caldoro. |
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CONGRESSO INTERNAZIONALE: “DIAGNOSI DIABETE? DISCRIMINATO!“ (7 MAGGIO) |
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Bolzano, 5 maggio 2011 - Si svolgerà sabato 7 maggio, dalle ore 9,00, presso il teatro Cristallo di Bolzano, in via Dalmazia,30 il 1° congresso internazionale sul tema “Diagnosi diabete? Discriminato!“ organizzato dall’Associazione diabetici Alto Adige in collaborazione con la Ripartizione sanità della Provincia ed il patrocinio della Regione Trentino – Alto Adige. Il programma prevede che il convegno venga aperto dagli indirizzi di saluto di Barbara Callegarin, presidente dell’Associazione Diabetici Alto Adige e dell’assessore provinciale alla famiglia, sanità e politiche sociali, Richard Theiner. Seguiranno gli interventi di esperti italiani e stranieri del settore. Programma del congresso internazionale. Http://www.provincia.bz.it/usp/285.asp?art=press361235 |
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INSIEME CONTRO LA THALASSEMIA PRESENTATI I RISULTATI DELLE ATTIVITÀ SVOLTE GRAZIE ALLA DONAZIONE DI UNA RISONANZA MAGNETICA PER LA VERIFICA DEL SOVRACCARICO DI FERRO |
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Genova, 5 maggio 2011 - Un concreto passo avanti a sostegno dei pazienti affetti da talassemia presso l’ospedale Galliera grazie all’acquisto di una risonanza magnetica da parte dell’Associazione Ligure Talassemici sostenuto integralmente da Enel Cuore Onlus (con un contributo di 1 milione di euro): oltre mille esami già effettuati e liste d’attesa praticamente azzerate per gli oltre 400 cittadini liguri affetti da questa patologia, che hanno finalmente la possibilità di effettuare esami direttamente nella propria regione. I risultati sono stati presentati questa mattina presso la struttura ospedaliera alla presenza delle istituzioni. La risonanza magnetica permette la valutazione del sovraccarico di ferro nei pazienti talassemici e in tutte le altre condizioni di sovraccarico di ferro come quelle dovute a trasfusioni croniche. Grazie a questo esame è quindi possibile prevenire la cardiopatia, complicanza che rappresenta la principale cause di morte per i pazienti affetti da queste patologie. Dall’entrata in servizio dell’apparecchiatura sono stati effettuati circa settecento esami per verificare il sovraccarico di ferro nel fegato e circa cinquecento nel cuore. Il 40% dei controlli è stato effettuato su pazienti provenienti da Genova e provincia, la stessa percentuale per quanto riguarda le altre province liguri, mentre il restante 20% delle visite è stato richiesto da pazienti provenienti da altre regioni. L’iniziativa è nata dall’incontro tra Enel Cuore, il Centro della Microcitemia del Galliera e l’Associazione Ligure talassemici nell’ambito del "Progetto Talassemia", avviato nel 2005 dalla onlus dell’azienda elettrica dopo aver sviluppato una analisi dettagliata dell´incidenza della patologia in questione a livello nazionale e internazionale. Il progetto, portato avanti in collaborazione con le Associazioni e le Aziende Ospedaliere, ha un carattere nazionale ed è a favore della diagnosi e della cura della talassemia. Il Centro del Galliera, è stato individuato tra i sei centri di eccellenza cui destinare le attrezzature più efficaci, e il progetto della Struttura Microcitemia di dotare l´Ospedale di una apparecchiatura di risonanza magnetica per il controllo non invasivo delle cardiopatie da sovraccarico di ferro ha ricevuto l´approvazione di Enelcuore portando così al successivo finanziamento per l´acquisto dell´apparecchiatura. "Poter dare ai nostri pazienti la possibilità di effettuare presso il Centro della Microcitemia di Genova questo specifico esame - spiega Loris Brunetta, Presidente dell´Associazione Ligure Thalassemici - è stata una grandissima opportunità che grazie a Enel Cuore e al suo "Progetto Thalassemia" è stato possibile concretizzare. Fino al momento in cui l´apparecchio per la risonanza non è entrato i funzione al Galliera i pazienti erano costretti ad emigrare fuori Regione sottoponendosi a lunghe liste di attesa e ad esborsi di denaro;oggi possiamo dire che tutto ciò appartiene al passato. Grazie a questo e ad altri progetti che la Associazione Ligure Thalassemici sta portando avanti in sinergia con l´Ospedale e le istituzioni - aggiunge il Presidente - il Centro della Microcitemia, ha acquisito una grande esperienza e specificità nella diagnosi dei sovraccarichi di ferro negli organi interni dei malati che costituiscono il problema più grave da affrontare per pazienti e famiglie. Siamo lieti, come associazione di malati, di aver contribuito significativamente alla crescita culturale del nostro Centro di cura e, contemporaneamente, di essere stati utili alla collettività”. “Siamo particolarmente orgogliosi di questi risultati: l´intervento ha permesso di dare nuove risposte concrete al territorio e addirittura fuori dai suoi confini, creando di fatto un’eccellenza ligure per l’assistenza e la cura della talassemia. – ha dichiarato Claudio Fiorentini, Responsabile Relazioni Esterne Macro Area Nord Enel – Da sempre Enel Cuore fa del rapporto con il territorio e le comunità, sia in Italia sia all’estero, il proprio punto di forza, e intendo sottolineare l´impegno che questo la Liguria dedica al sociale: le proposte di sostegno che giungono ad Enel Cuore dalla regione sono sempre numerose e particolarmente qualificate, tanto che fino ad ora sono già 15 i progetti di solidarietà realizzati o in corso con il nostro sostegno". “Gli obiettivi– dichiara Gian Luca Forni, Responsabile del Centro della Microcitemia dell´Ospedale Galliera – che si prefiggeva il progetto finanziato da Enel Cuore sono stati pienamente raggiunti. Questo è reso evidente dalla netta riduzione dell’incidenza delle cardiopatie nei pazienti affetti da talassemie e da altre patologie caratterizzate da sovraccarico di ferro. L’acquisizione della Risonanza Magnetica ha ulteriormente accresciuto il livello di specializzazione del Centro apportando un forte impulso alla ricerca particolarmente nel campo di nuove terapie con una evidente ricaduta positiva sull’assistenza ai pazienti”. |
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SANITA´ IN SICILIA VICENDA 118, ALTRO PASSO AVANTI PER I LAVORATORI |
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Palermo, 5 maggio 2011 - "Stanno andando a posto tutti i tasselli del progetto che avevamo fortemente voluto per riqualificare il servizio di emergenza - urgenza 118 senza in alcun modo intaccare i livelli occupazionali e i diritti dei lavoratori. Quello della Croce Rossa Italiana e´ un atto di responsabilita´, da me piu´ volte auspicato, grazie al quale si sta arrivando ad una positiva conclusione della vicenda che ha riguardato il passaggio del servizio dalla Sise alla Seus". L´assessore regionale per la Salute, Massimo Russo, commenta con soddisfazione la decisione della Croce Rossa di pagare, attraverso la Sise, circa 15 milioni di euro per le spettanze dei lavoratori discendenti dalla cessazione del rapporto contrattuale con la Sise. "La soddisfazione manifestata dalle organizzazioni sindacali - aggiunge Russo - conferma che era possibile cambiare il sistema, garantendo ai lavoratori una prospettiva di stabilita´ e un miglioramento della qualita´ del lavoro e ai cittadini un servizio piu´ efficiente e moderno. Siamo davvero in dirittura d´arrivo e sono certo che insieme alla Croce Rossa definiremo, con grande senso di responsabilita´ istituzionale, tutte le pendenze ancora rimaste". |
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SANITA´: UN TAVOLO TECNICO PER I SERVIZI TERRITORIALI DI VENARIA |
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Torino, 5 maggio 2011 - Il nuovo ospedale di Venaria e il futuro dei servizi sanitari del Distretto sono stati al centro di un incontro che si è svolto questo pomeriggio presso l’Assessorato alla sanità, a cui hanno preso parte, oltre all’assessore, il commissario dell’azienda sanitaria To3 e i sindaci di Venaria e di Druento. Nel corso della riunione si sono messi a punto gli ultimi adempimenti per accelerare l’iter che dovrà portare alla costruzione del primo lotto del nuovo ospedale di Venaria. È stato inoltre deciso che, nel percorso di riorganizzazione dell’attuale presidio ospedaliero, venga istituito un tavolo di confronto con gli amministratori del Distretto di Venaria - che sarà convocato già la prossima settimana dal commissario Rabino - per analizzare lo stato dei servizi territoriali del Distretto e le modalità di attuazione di quanto previsto nel documento elaborato dall’Asl. |
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[SCUSI] … IS THIS SPAIN? ROMA SABATO 7 MAGGIO – VENERDÌ 10 GIUGNO 2011 |
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Roma, 5 maggio 2011 - In occasione della quarta edizione della fiera The Road to Contemporary Art, dal 7 maggio al 10 giugno, l’Instituto Cervantes di Roma ospita negli spazi espositivi di piazza Navona la mostra [Scusi]… is this Spain?, un progetto che attraverso le opere di undici artisti rappresentativi dell’arte contemporanea iberica, propone una riflessione sull’identità nazionale e la diffusione degli stereotipi spagnoli. L’esposizione, curata da Pensart, propone una selezione di opere di artisti provenienti dallo scenario emergente spagnolo: Marìa Cañas con il video The Toro’s Revenge, l’installazione Re-descubridores del collettivo Left Hand Rotation, Momu & No Es con il video Reina de las Fiestas, l’installazione Subtextos curata da Democracia, il collettivo Uhf con l’installazione Mapas03, la serie di disegni Casa quemada di Andrés Senra, il video Secret Strike (Inditex,2006) di Alicia Framis, tre serigrafie dal titolo Casas tristes di Derivart, il video In Ictu Oculi di Greta Alfaro, il progetto Caja Negra del collettivo C.a.s.i.t.a. E l’installazione dell’artista Busto Bocanegra. Foto, video ed installazioni si pongono l’obiettivo di fornire un ritratto critico ed autoironico per far comprendere al grande pubblico che l’arte contemporanea è divenuta, in questi anni, un fiore all’occhiello della cultura spagnola. Nato nel 2009 da un’idea dell’associazione culturale Pensart, il progetto itinerante [Scusi]..is this Spain?, è stato ospitato in altri spazi espositivi a Londra, a Porto, e nell’Instituto Cervantes di San Paolo, di Brasilia, di Napoli e di Milano. Per favorire la promozione e la diffusione del progetto, per la prima volta l’Instituto Cervantes ha deciso di partecipare all’edizione di quest’anno della Notte dei Musei, in programma il 14 maggio, con una serata evento dedicata ai più giovani in cui si alternerà un dj-set di musica elettronica. In contemporanea con gli altri spazi espositivi della città, la sede di piazza Navona sarà aperta al pubblico per tutta la notte. |
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MONDIALI CICLISMO 2013, DOMENICA 8 MAGGIO PRIMA TAPPA DI AVVICINAMENTO |
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Firenze, 5 maggio 2011 - Da Lucca a Firenze, lungo il percorso iridato 2013, in occasione della ‘Giornata toscana della bicicletta’. Domenica prossima, 8 maggio, chi vorrà sperimentare il tracciato che ospiterà il Mondiale 2013 potrà farlo in occasione dell’evento organizzato nell’ambito della 2a Giornata Nazionale della Bicicletta che coinvolgerà più di mille Comuni italiani. Promossa dal ministero dell’Ambiente, in collaborazione con la Federazione ciclistica italiana e l’Anci, stamattina all’Ara Pacis a Roma si è tenuta la presentazione alla quale ha partecipato anche l’assessore Riccardo Nencini in rappresentanza del Comitato Istituzionale dei Mondiali di Ciclismo 2013 che, ricordiamolo, raggruppa le Province di Firenze, Pistoia, Prato e Lucca ed i Comuni di Fiesole, Firenze, Lucca, Montecatini Terme e Pistoia, oltre ovviamente alla Regione Toscana. “É il primo evento pre-mondiale – ha detto Nencini – che si tiene in Toscana. Un appuntamento importante perchè ha una portata nazionale e sarà uno dei tanti sulla strada che ci condurrà al 2013. Saranno attraversate tutte le città disseminate lungo il percorso, chi vorrà potrà unirsi lungo la strada ad orari prefissati. Inoltre sono stati organizzati tutta una serie di appuntamenti collaterali aperti alla partecipazione di tutti”. Si potrà prendere parte a biciclettate ecologiche nei centri storici o a giochi e gimkane organizzate per bambini e bambine. Tante anche le proposte di prodotti tipici locali, punti di ristoro e merende. La pedalata ecologica è aperta a tutti gli appassionati e partirà da Lucca alle 8.15 (dalle 7.30 saranno aperte le iscrizioni). Gli altri punti in cui sarà possibile unirsi alla carovana sono al Piazzale della Torretta a Montecatini Terme (iscrizioni ore 8.45, partenza ore 9.30), in Piazza Oplà a Pistoia ( iscrizioni ore 9.45, partenza ore 10.30), a Seano Casa Rossa ( iscrizioni ore 10.45, partenza ore 11.15), in via Soffici a Poggio a Caiano (iscrizioni ore 11, partenza ore 11.35), nel Piazzale delle Cascine a Firenze (iscrizioni ore 11, partenza ore 12.30 lungo un percorso su piste ciclabili e strade chiuse al traffico fino a piazza Duomo). L’arrivo è previsto per le 13.30 al Mandela Forum. Ad ogni punto di iscrizione saranno consegnate in omaggio le magliette tecniche ai primi 100 partecipanti. La Giornata nazionale della bicicletta di quest’anno sarà naturalmente legata anche alle celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia, con Firenze protagonista assieme ad altre città italiane (Torino, Milano, Reggio Emilia, Roma, Marsala) che hanno rivestito un ruolo significativo nel processo di unificazione. |
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