Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 21 Giugno 2011
AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE ORGANIZZA UNA CONSULTAZIONE PUBBLICA SUGLI AIUTI AL SETTORE CINEMATOGRAFICO  
 
 Bruxelles, 21 giugno 2011 - la Commissione europea ha organizzato una consultazione pubblica come primo passo del riesame dei criteri utilizzati per applicare le norme dell´Ue in materia di aiuti di Stato al sostegno finanziario che gli Stati membri concedono per la produzione e la distribuzione dei film. L´attuale comunicazione sul cinema risale a dieci anni fa. La Commissione ha pubblicato un documento nel quale vengono individuati alcuni punti su cui riflettere come la competizione per attirare grandi produzioni cinematografiche mediante aiuti di Stato e il finanziamento di attività diverse dalla produzione. La Commissione invita gli interessati a presentare le loro osservazioni entro il 30 settembre 2011. Il vicepresidente della Commissione Joaquín Almunia, responsabile per la politica della concorrenza ha dichiarato: "Prima di definire le norme future in materia di aiuti di Stato per tale importante settore, i miei colleghi ed io intendiamo raccogliere i punti di vista su quale dovrebbe essere l´obiettivo comune europeo di tali aiuti. Per esempio, può una caccia alle sovvenzioni – finalizzata ad attirare le grandi produzioni statunitensi - pregiudicare l´efficacia degli aiuti destinati a sostenere film europei più piccoli? E´ opportuno che la portata delle nostre norme vada al di là di un incoraggiamento a produrre più film? Sono necessari aiuti per incoraggiare i registi a esplorare le possibilità offerte dalla rivoluzione digitale? Soltanto quando disporremo di un quadro più chiaro di problematiche di questo tipo potremo elaborare norme adeguate in materia di aiuti di Stato." I temi su cui si articola la consultazione sono: la concorrenza tra alcuni Stati membri nell´utilizzazione di aiuti di Stato per attirare investimenti dall´estero da grandi società di produzione, essenzialmente statunitensi; il sostegno ad aspetti diversi dalla produzione cinematografica e televisiva (come ad esempio la distribuzione cinematografica e la proiezione digitale); gli obblighi di territorializzazione delle spese imposti ai regimi di aiuto alla produzione cinematografica; capire se le norme specifiche in materia di aiuti di Stato nel settore audiovisivo possano o debbano essere adattate alle nuove tecnologie, alle nuove concezioni creative e ai cambiamenti di comportamento dei consumatori. Gli Stati membri dell´Ue stanziano circa 2,3 miliardi di euro all´anno di aiuti a favore dei film: 1,3 miliardi di euro di sovvenzioni e prestiti agevolati e 1 miliardo di euro di incentivi fiscali. Circa l´80% di tale importo è per la produzione cinematografica. La maggior parte degli aiuti viene concessa da Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna. La consultazione pubblica organizzata dalla Commissione fa seguito alla proroga del gennaio 2009 (Ip/09/138) dei criteri di valutazione esistenti fino al 31 dicembre 2012. La valutazione della Commissione degli aiuti a favore della produzione cinematografica si basa attualmente sulle norme in materia di aiuti di Stato contenute nella comunicazione sul cinema del 2001 (Ip/01/1326). Per gli altri aiuti a sostegno del settore cinematografico la valutazione della Commissione fa spesso riferimento alle norme della comunicazione sul cinema quando valuta le misure ai sensi dell´articolo 107, paragrafo 3, lettera d) del trattato sul funzionamento dell´Ue che autorizza gli aiuti di natura culturale. Si veda il Memo/11/428 per le domande e le risposte connesse all´avvio della revisione. Il documento di riferimento e le altre informazioni sulla consultazione pubblica sono pubblicati sul seguente sito Internet: http://ec.Europa.eu/competition/consultations/2011_state_aid_films/index_en.html  Le osservazioni devono essere inviate entro il 30 settembre 2011 a: Stateaidgreffe@ec.europa.eu    
   
   
AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE EUROPEA ORGANIZZA UNA CONSULTAZIONE PUBBLICA SUL TEMA DEL SOSTEGNO ALLA PRODUZIONE CINEMATOGRAFICA - DOMANDE PIÙ FREQUENTI  
 
Bruxelles, 21 giugno 2011 - Qual è lo scopo della consultazione di oggi? I criteri utilizzati per valutare la compatibilità con le norme Ue in materia di aiuti di Stato dei regimi di aiuto, nazionali, regionali e locali, a favore del settore audiovisivo scadono il 31 dicembre 2012. Tali criteri sono stati stabiliti dalla comunicazione sul cinema della Commissione (si veda l´Ip/01/1326). La loro validità è stata prorogata tre volte, di cui l´ultima nel 2009 (si veda l´Ip/09/138). Nel 2009 la Commissione ha individuato una serie di tendenze che richiedono ulteriore considerazione nell´ottica di un riesame delle norme in materia di aiuti di Stato. I temi su cui riflettere sono gli obblighi di territorializzazione delle spese imposti ai regimi di sostegno alla produzione cinematografica, il sostegno ad aspetti diversi dalla produzione cinematografica e televisiva (come ad esempio la distribuzione cinematografica e la proiezione digitale), nonché la concorrenza tra alcuni Stati membri nell´uso degli aiuti di Stato per attirare investimenti dall´estero da grandi società di produzione, essenzialmente statunitensi. Il documento pubblicato oggi rappresenta il primo passo per portare a termine la revisione delle norme in materia di aiuti di Stato entro la fine del 2012. Che cosa prevedeva la comunicazione sul cinema della Commissione del 2001? Le norme in materia di aiuto di Stato sono intese a salvaguardare un mercato unico in cui le imprese di tutti i paesi dell´Ue possano competere e commerciare equamente, impedendo agli Stati membri di promuovere in maniera selettiva alcune imprese a danno della concorrenza nell´Ue. In linea di principio, la normativa dell´Ue vieta agli Stati e agli organismi statali di concedere aiuti finanziari a determinate imprese o industrie. Il trattato sul funzionamento dell´Unione europea (Tfue) prevede alcune deroghe a tale principio, tra cui una relativa agli aiuti di Stato concessi al fine di promuovere la cultura. Tali aiuti possono essere considerati compatibili in particolari circostanze illustrate dall´articolo 107, paragrafo 3, lettera d) del Tfue e dalla comunicazione sul cinema del 2001. Quali sono le condizioni alle quali le produzioni cinematografiche ed audiovisive possono ottenere aiuti di Stato? I regimi nazionali non possono operare discriminazioni sulla base della nazionalità e devono rispettare il principio della libera circolazione nel mercato interno. Attualmente, in conformità della comunicazione sul cinema del 2001, devono anche soddisfare alcuni criteri specifici: l´aiuto deve essere destinato ad un prodotto culturale e non può riferirsi ad attività specifiche legate alla produzione cinematografica (come la post-produzione); alcuni massimali relativi agli obblighi di territorializzazione delle spese e all´intensità di aiuto devono essere rispettati. Perché organizzare una consultazione pubblica su questi criteri ora? Sono trascorsi dieci anni da quando questi criteri sono stati adottati dalla Commissione; nel frattempo vi sono state considerevoli evoluzioni sia in campo tecnologico che per quanto riguarda il comportamento dei consumatori. Pertanto, il documento pubblicato oggi pone non solo la questione di capire se questi siano i criteri più appropriati ma anche di stabilire se gli aiuti alla cinematografia debbano estendersi anche ad attività che vadano al di là della produzione pura. La Commissione intende rimettere in questione la necessità di aiuti di Stato alla produzione cinematografica ed audiovisiva? No. Fin dall´adozione del piano di azione per gli aiuti di Stato del 2005, la nuova normativa in materia di aiuti di Stato è strutturata in maniera da stabilire prima l´obiettivo dell´aiuto e poi i criteri che esso deve soddisfare per essere considerato necessario, proporzionato e ben concepito. Per questo, uno dei primi interrogativi sollevati dal documento è "Perché finanziamo i film?" E´ una domanda che non mette in discussione il principio del finanziamento pubblico dei film, ma è finalizzata a raccogliere i punti di vista su quale dovrebbe essere l´obiettivo comune europeo di tale finanziamento prima di cercare di definire le norme in materia di aiuti di Stato per tale importante settore. La Commissione ha riscontrato nel 2009 una tendenza, ancora esistente, ad una caccia alle sovvenzioni tra alcuni Stati membri per attirare le grandi società produttrici. Uno degli obiettivi delle disposizioni del trattato sugli aiuti di Stato è, però, proprio quello di evitare la caccia alle sovvenzioni. Gli unici vincitori di una tale gara sono le grandi case di produzioni statunitensi mentre a rimetterci sono le industrie cinematografiche nazionali in tutta l´Europa. Tuttavia, la comunicazione sul cinema del 2001 era concepita per i regimi europei di aiuto alla cinematografia e finalizzata principalmente al sostegno delle culture nazionali e della cultura europea. La Commissione sta pertanto studiando tale apparente contraddizione. L´idea che tutti i regimi di aiuto alla produzione cinematografica debbano soddisfare criteri dell´Ue comuni non è incompatibile con l´idea della diversità culturale promossa dall´Ue? Il documento non propone che tutti i regimi di aiuto siano basati su criteri comuni dell´Ue, ma sottolinea la necessità di rispettare il principio di "sussidiarietà", in base al quale ogni decisione deve essere presa al livello più opportuno. Tuttavia, conformemente al trattato, tutti questi regimi sono subordinati alle stesse norme in materia di aiuti di Stato. Si tratta di un equilibrio difficile da mantenere, ma la Commissione auspica che le risposte che emergeranno da questa consultazione aiutino ad individuare criteri comuni più ampi ed appropriati. Per quale motivo il finanziamento di film si configura come un aiuto di Stato se la maggior parte dei film europei sovvenzionati con risorse pubbliche non viene proiettata al di fuori dei confini nazionali, ha una quota di mercato esigua e quindi non incide affatto o incide minimamente sugli scambi e la concorrenza tra Stati membri? Come risulta evidente dall´abbondanza delle attività promozionali durante i Festival del cinema come quello di Cannes, i film europei sono oggetto di scambi internazionali e competono per attirare l´attenzione. I finanziamenti pubblici possono, pertanto, essere considerati aiuti di Stato dal momento che tali film ricevono più di 200 000 euro di aiuti e possono incidere sugli scambi e provocare distorsioni della concorrenza. Ciò è particolarmente vero per quanto riguarda il finanziamento pubblico di produzioni cinematografiche internazionali importanti. Va inoltre ricordato che i dati disponibili sulle proiezioni transfrontaliere e le quote di mercato tengono conto solo dei biglietti del cinema. Ma, come osserva il documento, la gente non guarda più i film solo al cinema; le proiezioni di film a casa, la televisione a pagamento, la televisione in chiaro, Internet e altri media, insieme con il mercato interno, permettono un accesso più facile a film realizzati in altri Stati membri dell´Ue. Il documento non confonde due punti diversi che richiedono approcci e soluzioni diversi: da una parte, i film con un "forte contenuto culturale" autenticamente europeo o nazionale e, dall´altra, la questione di attirare/riorientare le grandi produzioni? Il documento pubblicato si limita ad attirare l´attenzione su una potenziale contraddizione tra i due diversi approcci adottati dai diversi Stati membri. La Commissione riesaminerà le risposte scaturite dalla consultazione prima di proporre modalità adeguate per la valutazione di entrambi i tipi di finanziamento, ciascuno dei quali ha i propri meriti. Ampliare il campo di applicazione della comunicazione sul cinema renderà più difficile il finanziamento pubblico di opere cinematografiche ed audiovisive? No. La Commissione deve valutare la compatibilità di tutti i finanziamenti pubblici che costituiscono aiuti di Stato ai sensi delle disposizioni del trattato. L´esistenza di una comunicazione o di orientamenti della Commissione aumenta la certezza del diritto nel settore e facilita la concezione di regimi di aiuto al cinema. Benché le attuali norme della comunicazione sul cinema del 2001 prevedano solo il sostegno alla produzione, la Commissione riceve sempre più notifiche dagli Stati membri relative a proposte di aiuti a favore di altre attività, come la distribuzione dei film. Ciò determina negli Stati membri una mancanza di certezza del diritto e impone oneri amministrativi supplementari agli Stati membri e alla Commissione. Pertanto, una comunicazione futura sul cinema che copra la maggior parte degli aiuti ai film avrebbe il merito di ridurre sia l´onere amministrativo che deriva dalla notificazione di tali aiuti che il tempo che la Commissione dedica alla loro valutazione. Per quale motivo la Commissione prevede di riesaminare il criterio della territorialità? Un principio fondamentale del mercato interno europeo è la libera circolazione dei beni, dei capitali, dei cittadini e dei servizi. Le condizioni sulla territorialità, che impongono ai registi cinematografici di spendere una determinata percentuale del bilancio totale di un film (o dell´aiuto concesso) nello Stato membro che concede l´aiuto, rappresentano una restrizione della libertà di circolazione. Tale restrizione deve essere giustificata e proporzionata rispetto alle circostanze specifiche inerenti alle attività della produzione cinematografica europea, conformemente ai principi della normativa dell´Ue. Pertanto, la Commissione intende riesaminare i criteri su cui si basa la sua analisi alla luce della recente evoluzione dei mercati e tenendo conto delle caratteristiche peculiari della promozione culturale. Qual è il calendario previsto per il riesame della Commissione? Un calendario indicativo è consultabile sulla pagina Internet relativa alla consultazione pubblica. Nel corso del processo di consultazione, la pagina sarà aggiornata come segue: ottobre 2011: risposte alla consultazione pubblica; dicembre 2011 - febbraio 2012: consultazione pubblica sul progetto di comunicazione; aprile 2012: risposte alla consultazione pubblica; seconda metà del 2012: adozione di una nuova comunicazione sul cinema.  
   
   
K3 FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL CORTOMETRAGGIO DAL 29 GIUGNO AL 3 LUGLIO UDINE/VILLACH CROSSBORDER FESTIVAL 30 CORTOMETRAGGI: FICTION, ANIMAZIONE, DOCUMENTARIO, SPERIMENTALE, COMMEDIA, DRAMMA E VIDEO-ART  
 
 Udine, 21 giugno 2011 – Per mercoledì 29 giugno è in programma il debutto italiano del K3 festival internazionale del Cortometraggio al cinema Visionario di Udine. Un evento per due città. La sessione italiana è organizzata dall’Ateneo delle Idee ed è diretto da Piera Nodari, mentre quella austriaca – dal 1 al 3 luglio a Villach – da Fritz Hock. Il K3 riflette le varietà stilistiche, le novità, le tendenze, i contenuti e i traguardi raggiunti dall´ultima generazione del cinema internazionale, rivelando una ben nota libertà artistica. La kermesse conquista la quinta edizione con targa austriaca (la prima in Italia) e conta più di 690 film-maker da tutto il mondo. Il programma prevede a Udine – 29 e 30 giugno – un opening con tre ore di proiezioni e una dettagliata retrospettiva sul presidente della giuria Karpo Godina e fuori cinema, concerti, visual performance e dj-set. Altrettanto accadrà a Villach – dal 1 al 3 luglio – nello Stadtkino e nella villa Kulturhofkeller, location dove avverrà la proclamazione del vincitore, dopo un´ampia discussione pubblica tra gli spettatori, i film-maker presenti e la giuria. La particolarità del K3 festival internazionale del Cortometraggio sta nel concetto stesso che la sigla K3 riassume: Kommerz, Kunst, Kino. Chiedere, cioè, non solo ai film-maker ma anche agli spettatori di interrogarsi e riflettere sulla sottile linea che intercorre, nel Cinema, tra il Commercio e l´Arte. Questo tema dà la possibilità agli organizzatori, Fritz Hock e Piera Nodari di ideare un´esuberante programmazione comprensiva di tutte le diverse tipologie di cortometraggio – dramma, commedia, video-art, animazione, sperimentale, fiction – per conoscere un mezzo espressivo che sembrava esser stato dimenticato, ma che sta diventando sempre più popolare, soprattutto tra i giovani, perché si coniuga perfettamente con una realtà più dinamica e assetata di velocità. Il cortometraggio – rispetto al film della durata di 90 minuti – segue regole diverse e consente una libertà espressiva di gran lunga maggiore; si adatta a qualsiasi nicchia, senza essere etichettato, e offre spazio per sperimentare la creatività come un possibile percorso all’interno del mondo del cinema, anche senza un grosso budget. Villach/udine: Un Festival Per Due Cittá - Nel 2011 un sogno a lungo cercato dagli organizzatori del K3 diventa realtà, e Udine per due giorni sarà sede del Festival. L´organizzazione della sezione udinese di K3 è a cura di “Ateneo delle Idee”, associazione culturale operante nel campo dell’Arte da ormai più di un decennio in Friuli e oltre. L’associazione, con Presidente Roberta Bignozzi e Vice-presidente Piera Nodari, ha sempre cercato di promuovere la cultura artistica contemporanea realizzando eventi culturali e collaborando con importanti istituzioni pubbliche e private, nazionali e internazionali. Attenta ai nuovi sviluppi dell’Arte, in tutte le sue sfere d’espressione, e in particolare ai giovani artisti che la rappresentano, Ateneo delle Idee realizza eventi culturali basati sull´incontro di diversi paesi dal 1998, lavorando spesso con video-artisti. L’interesse per il cortometraggio, dal 2007, nasce proprio dalla video-arte che ha permesso l’incontro, grazie all’artista Evelin Stermitz – Crossing Over 2007 - tra Fritz Hock e la curatrice Piera Nodari e la successiva realizzazione del K3. “Ateneo delle Idee”, i rappresentanti delle due città sorelle Villach e Udine – il Vicesindaco Pfeiler e l’Assessore alla cultura Luigi Reitani – e la Regione Friuli Venezia Giulia, con la realizzazione di un festival per due città, hanno creato un punto d’incontro nello spazio culturale Alpe Adria “senza confini”. “L’elemento di propagazione culturale del K3 Festival del Cortometraggio – spiega l’Assessore austriaco alla cultura Richard Pfeiler – dovrebbe contribuire all’incontro di queste due regioni, Carinzia e Friuli Venezia Giulia, e avere di conseguenza un maggior scambio culturale tra i loro abitanti”. Per assicurare ciò, verranno intraprese attività transfrontaliere su ampia base di promozione e operazioni di Marketing e inoltre verrà assicurato anche il servizio navetta tra Udine e Villach, affinché la maggior parte del pubblico partecipi al Festival nelle due città. Per il Festival del Cortometraggio quest’ampliamento significa una crescita accelerata e la possibilità di soddisfare il diritto d’internazionalità, anche per mirare in alto alle sue prossime sedi di allestimento. Il Programma - Saranno trenta i cortometraggi in concorso: dalla Cina alla Svezia, dalla Corea del Sud agli Stati Uniti. I corti selezionati sono legati da un sottile fil rouge creato dalla grande varietà di cortometraggi e della loro capacità di “irritare” ma anche di essere "amichevoli" nei confronti dello spettatore, capacità che dovrebbero portare lo spettatore ad una scelta qualitativa. Da ricordare l´austriaco Street of Invisible (2011) di Remo Rauscher, poliziesco innovativo e attualissimo, girato con immagini tratte da google maps che descrive come i giovani vedono, o credono di vedere, il mondo, oppure l´ironico Home (2009) dell´italiano Francesco Filippi, già vincitore di numerosi premi e girato interamente con l´utilizzo di una webcam, corto che descrive il complicato rapporto con i computer. Dall´austria la premiere Mouse Palace (2010) di Harald Hund, pellicola interessante che trae spunto dal Grande Fratello, dove topi all´interno di una casa, costruita per l´occasione su scala 1:10 di materiale commestibile per i roditori, lottano tra di loro osservati da spettatori. Lo sperimentale Phone Tapping (2009) del sudcoreano Lee Hee Won che riprende quell´ istante unico in cui notte e giorno si toccano e l´ancor più sperimentale Murmers (2011) del francese Rolland Jean-michel, che studia la transmedialità tra suono e immagine. Infine Herna (2010), dall´Austria di Dabemig Josef che offre uno spaccato e un´ analisi molto profonda sulla specie umana. Ad aprire la kermesse il 29 giugno, alle 20 al Visionario, Udine sarà la proiezione del primo blocco di cortometraggi provenienti dai Paesi Bassi e ben quattro premiere italiane provenienti dall’Austria, Croazia, Svezia. Dopo una pausa si proseguirà alle 21.30 con la seconda tranche con tre corti dall’Iran, Francia e Germania. Chiuderà la serata, alle 23 e sempre al Visionario, il dj set del viennese Michael Moser. Il 30 giugno proseguirà, con orario fisso alle 20, l’elenco dei corti in concorso con una premiere assoluta cinese – sud coreana e altre prime italiane provenienti dalla Germania, dalla Corea del Sud e dall’Austria. Dopo la pausa sarà il momento della prima parte della retrospettiva dedicata a Karpo Godina, alle 21.30. I cortometraggi proiettati saranno Picnic on Sunday del 1967, provocatorio e sessualmente esplicito, The Gratinated Brain of Pupilija Ferkeverk del 1970, censurato all’epoca in Yugoslavia, che esplora il decadimento morale della società. Litany of happy people invece, del 1971, fu il film più rivoluzionario della sua cinematografia, vietato in Yugoslavia, tratta i temi dell’amore e della tolleranza etnica. Chiuderà il discusso About Art of Love del 1972, il quale doveva essere un film di reclutamento per l´esercito jugoslavo ma divenne un film contro la guerra e gli rischiò sette anni di incarceramento che riuscì ad evitare. Alle 23 al bar Visionario si concluderà la giornata con il live di Hans Platzgumer e la visual peformance di Clemens Kogler, che daranno vita al progetto Aura Anthropica: musica elettronica e animazioni analogiche. Il festival si trasferirà oltre confine il primo luglio alle 8 al Kulturhofkeller, sarà possibile grazie a degli appositi bus navetta in partenza dal Visionario (il 1° e il 2 luglio alle 18.30 e il 3 alle 15) si potrà così partecipare al crossborder che aprirà allo Stadkino di Villaco con delizie culinarie e con la musica live del duo viennese “Doubleblu”. Alle 20 si proseguirà con l’ultima tranche della retrospettiva su Karpo Godina con Making of Sonia Henie (Facendo Sonja Henie) e I miss Sonja Henie (Mi manca Sonja Henie) entrambi del 1972, un corto che nasce dalla collaborazione di Godina con Milos Forman, Tinto Brass, Dusan Makavejev, Bogdan Tirnanic, Mladomir ´Purisa´ Djordjevic, Paul Morrissey, Frederick Wiseman e Buck Henry mentre alle 21.30, come di consueto, verranno proiettati i corti in concorso. Il 2 luglio è in programma, dalle 20 alle 23, la proiezione dei corti nello Stadtkino di Villach mentre alle 23, alla Kulturhofkeller, sarà di scena la musica con improvvisazioni e live. Il K3 infatti avrà l´onore di ospitare Hans-joachim Roedelius membro fondatore dei gruppi “Kluster”, “Cluster” e “Harmonia”, che ancora oggi sono influenti, ed ha partecipato alla creazione di uno stile tedesco di musica chiamata “Kosmische” (cosmica). Dopo il suono sperimentale che riproduce le cascate del big-bang nei primi anni e la musica elettronica e i ritmi techno negli anni Settanta, è approdato verso lo stile che possiamo ora aspettarci al K3 Festival: sezioni di musica rigorosamente composta, combinate con particolari melodie rilassanti, improvvisazioni al pianoforte e suoni registrati dal nastro. A chiudere la serata di sabato il trio elettronico italiano Arbeiter propone un live set costruito totalmente su macchine analogiche e digitali, senza l’utilizzo di alcun laptop: drum machines, sintetizzatori, e quant’altro sia collegabile via midi (musical instrument digital interfacing), si uniscono per formare un sound unico. Infine l’ultimo giorno del festival, alle 14 al Kulturhofkeller, avrà inizio la conferenza pubblica “Cortometraggio in Austria” e, alle 20, la consegna del premio della Giuria, a cui seguirà la proiezione delle quattro opere più votate e l´assegnazione del K3 Premio del Pubblico, dopo un´ampia discussione. Concluderà il festival Michael Moser. Al termine partirà la navetta per il rientro a Udine. I Premi - La Giuria del K3, presieduta dal regista sloveno Karpo Godina, selezionerà il film vincitore tra tutti e 30 i cortometraggi presentati a Udine e a Villach. Domenica 3, nel nuovissimo Kulturhofkeller di Villach, sarà assegnato il K3 Premio Cortometraggio del valore di 1.500 euro, sponsorizzato dalla Carinzia Wko, insieme al K3 Trofeo. Il vincitore del K3 Premio del Pubblico, sponsorizzato dalla Kärntner Sparkasse, del valore di mille euro riceverà anche un gentile omaggio della Buiese Distillerie. A riguardo il direttore del Festival Fritz Hock: "Penso sia un aspetto di notevole importanza integrare il pubblico nel processo decisionale e di porre in una discussione aperta i cortometraggi mostrati. Da una parte il pubblico si esercita nella critica cinematografica, all´analisi e al processo decisionale aperto, d´altra parte queste discussioni forniscono un prezioso feedback per i registi”. In questo ambito/scenario viene scelto in ciascuna delle quattro serate di cinema uno dei film preferiti dal pubblico tramite scrutinio all’interno della ristretta scelta. In occasione della cerimonia di chiusura questi film saranno presentati nuovamente poco prima della discussione del pubblico. Il vincitore finale sarà decretato attraverso la migliore argomentazione. La discussione verrà condotta tramite Ö1- dall’editore/redattore Alexander Tschernek. I vincitori degli anni precedenti: 2008 Wurscht di Adele Raczkövi (K3 Premio Pubblico); 2009 Ultima Thule di Agata Wozniak (K3 Premio Cortometraggio) The Heart Is Sad di Milena Olip (K3 Premio Cortometraggio); Because There Are Things You Never Forget di Lucas Figueroa (K3 Premio Pubblico); 2010 Un serviço do Homem di Iuri Bastos (K3 Premio Cortometraggio).  
   
   
IL BEST OF THE BEST DEL CINEMA BREVE INTERNAZIONALE A MAREMETRAGGIO 2011  
 
Trieste, 21 giugno 2011 - 79 opere provenienti da tutti gli angoli del pianeta, dalla Turchia al Giappone: è un best of the best del cinema breve internazionale la selezione dei cortometraggi targata Maremetraggio 2011. Tutti i cortometraggi in concorso infatti hanno già vinto, come da regolamento, uno o più premi nel circuito festivaliero internazionale. E ora si sfidano ad armi pari per aggiudicarsi il premio di 10 mila euro, prezioso riconoscimento che il festival triestino tributerà al miglior lavoro della selezione. La dodicesima edizione di Maremetraggio porterà sugli schermi triestini anteprime italiane ed europee, animazione e fiction. Saranno 14 i lavori di animazione in gara, e oltre ai 16 corti di registi italiani ci sarà spazio per tante opere dell’Europa centrale e dell’Est (tra i Paesi rappresentati Francia, Germania, Belgio, Irlanda, Gran Bretagna, Spagna, Croazia, Svizzera, Portogallo, Romania, Bulgaria, Ungheria, Ucraina, Polonia, Svezia), ma anche per tanti lavori extraeuropei: in concorso corti di registi giapponesi, turchi, australiani, cubani, canadesi, palestinesi, israeliani, camerunensi, brasiliani. In aggiunta al premio più ambito, ci saranno anche numerosi altri riconoscimenti: il premio “Lotus Production” per Marco Belardi al miglior corto italiano (5.000 euro), il “Trudi” al miglior corto di animazione, il premio del pubblico “Lexus Moretto” al migliore corto, il premio “Associazione Montatori” al miglior montaggio italiano, il premio Maremetraggio al miglior corto sul tema della diversità culturale realizzato in collaborazione con l’Unesco Office of Venice, il premio Rai News al miglior corto d´attualità e il premio al miglior corto “Oltre il muro” - Provincia di Trieste. Per il pubblico di Maremetraggio il festival sarà un´occasione per vedere sul grande schermo cortometraggi mai proiettati in Italia e pluripremiate chicche del cinema breve, ma le proiezioni cercheranno anche di rispondere a domande universali sulla settima arte: qual è lo stato di salute del cinema breve in Italia e nel resto del mondo? Quali i temi che i giovani cineasti di tutto il pianeta attualmente prediligono? Per i cinefili, e non solo per loro, l´appuntamento con Maremetraggio è dal 1 al 9 luglio, a Trieste.  
   
   
EDITORIA: GIUNTA ABRUZZO REVOCA BANDO CONSULTAZIONE AGENZIE STAMPA  
 
L´aquila, 21 giugno 2011- La Giunta regionale ha approvato il provvedimento con cui viene revocato il bando relativo all´assegnazione delle chiavi di accesso per la consultazione delle Agenzie di stampa, pubblicato sul Bura n. 37 dell´8 giugno 2011. Il provvedimento, come ha spiegato il presidente della Regione, si è reso opportuno dopo le osservazioni presentate dal presidente dell´Ordine regionale dei giornalisti nel corso di una riunione alla quale hanno partecipato i componenti della Giunta regionale, il segretario del Sindacato giornalisti abruzzesi e i rappresentanti commerciali delle Agenzie di stampa Ansa e Agi. Di fronte alla rinnovata disponibilità mostrata dalle Agenzia di stampa, inizialmente contrarie ad autorizzare la concessione di chiavi di accesso anche alle testate giornalistiche on line, la Giunta ha autorizzato la Struttura stampa a definire un nuovo percorso amministrativo che preveda tra i possibili beneficiari anche le testate giornalistiche on line. In questo modo, nei prossimi giorni verrà istituita una commissione, della quale faranno parte anche l´Ordine dei giornalisti e il Sindacato giornalisti abruzzese, con il compito di definire i requisiti e i criteri necessari per stilare la graduatoria degli aventi diritto. In attesa della definizione della procedura tutte le chiavi di acceso attualmente in uso rimangono attive.  
   
   
SICUREZZA ACCESSIBILE E DISABILITÀ VISIVA: ACCORGIMENTI E STRATEGIE IN UN LIBRO BUONE PRASSI, CONSIGLI PER LE EMERGENZE E PERCORSI INNOVATIVI  
 
Udine, 21 giugno 2011 - «È tutto a norma! Abbiamo terminato la ristrutturazione due anni fa!» Questa frase si sente purtroppo ripetere spesso, certamente in piena buona fede, come se in un edificio appena ristrutturato, o peggio, di nuova realizzazione, sia scontato che tutto sia stato realizzato a regola d’arte. C’è la convinzione che sia chi ha progettato, sia chi ha collaudato, abbia rispettato tutte le normative vigenti. La realtà purtroppo ci insegna che spesso non è così. In molti casi le “dimenticanze” interessano proprio degli aspetti che coinvolgono, o meglio escludono, le persone con una qualche disabilità visiva, negando loro la possibilità di accedere e frequentare in autonomia e sicurezza un edificio. (Giorgio Sclip, Sicurezza accessibile. Disabilità visiva: accorgimenti e strategie per migliorare la leggibilità e la comunicabilità ambientale) Accorgimenti e strategie per la disabilità visiva, buone prassi per la vita di ogni giorno e per le situazioni di emergenze, ma anche per indicare percorsi innovativi da percorrere, tenuto conto che “leggibilità e comunicabilità ambientali possono facilitare l´immediata comprensione dello spazio grazie a una segnaletica anche non testuale”. A spiegarlo è Giorgio Sclip, responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Disabilità dell´Università di Trieste, che mercoledì 22 giugno alle 17.30 nella Residenza protetta per gravi e gravissimi di via Gervasutta 69/70 a Udine, presenterà il libro (edito dalla casa editrice Eut - Edizioni Università di Trieste) “Sicurezza accessibile. Disabilità visiva: accorgimenti e strategie per migliorare la leggibilità e la comunicabilità ambientale” di cui è curatore. L’importanza di leggibilità e comunicabilità ambientali “è vitale per le persone che soffrono di difficoltà visive e decisiva nelle situazioni di emergenza. Questo volume – prosegue Sclip- intende presentare una serie di pratiche e di esempi che propongono soluzioni e indicano strade da percorrere, dalla progettazione degli ambienti alla gestione della sicurezza”. L’evento, che gode del patrocinio della Provincia di Trieste e del Comune di Trieste, è organizzato da Università degli studi di Trieste e Edizioni Università di Trieste in collaborazione con Cooperativa sociale Itaca, Gruppo Ottima Senior, Ass. N.4 Medio Friuli, Anfamiv e Criba. Presenteranno il libro Paolo Alessi, delegato del Rettore per la disabilità Università degli Studi di Trieste, Paola Pascoli, Centro Regionale di Informazione e Formazione sulle Barriere Architettoniche Criba, Laura Lionetti, Vicepresidente della Cooperativa sociale Itaca e rappresentante di Ottima Senior, Tomaso Bulligan, Docente a contratto “laboratorio di ipovisione e cecità”, Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Udine, Stefano Carlutti, Tecnico, esperto in barriere architettoniche, nominato in rappresentanza della Consulta disabili Fvg all’interno della Commissione Edilizia del Comune di Udine, Michele Franz, Centro Regionale di Informazione e Formazione sulle Barriere Architettoniche Criba. Giorgio Sclip si è laureato in Ingegneria all’Università di Trieste, dove lavora attualmente come Responsabile del Servizio Prevenzione, Protezione e Disabilità. È membro del Coordinamento Nazionale dei Servizi Prevenzione e Protezione delle Università e degli Enti di Ricerca, del quale è anche rappresentante presso il Focal Point italiano dell’Agenzia europea per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro. Da anni collabora con la rivista “Isl Igiene & Sicurezza del Lavoro” su cui ha pubblicato numerosi contributi dedicati al tema della sicurezza in relazione alla disabilità.  
   
   
CULTURA: "NEI SUONI DEI LUOGHI" INTERNAZIONALIZZA FVG  
 
Pordenone, 21 giugno 2011 - "La cultura può e deve svolgere un ruolo importante nel processo di internazionalizzazione del Friuli Venezia Giulia, aiutando e facilitando - grazie alla conoscenza che propone - i rapporti fra Regioni e fra Stati e quelli economici. Bisogna, quindi, che si crei una rete fra i vari soggetti culturali per facilitare questi processi e per realizzare le sinergie fra gli stessi ottimizzando le risorse a disposizione e per rendere più robusta la proposta. Bisogna, insomma, che i vari soggetti escano dalla loro autoreferenzialità per lavorare assieme su progetti condivisi". Lo ha sostenuto l´assessore regionale alla Cultura, sport e relazioni internazionali, Elio De Anna, intervenendo stamani nella sede di Pordenone della Regione alla presentazione della 13/ma edizione del festival musicale internazionale "Nei suoni dei luoghi", che dal 23 giugno all´11 settembre proporrà 58 concerti in 51 Comuni del Friuli Venezia Giulia, del Veneto e della Slovenia, coinvolgendo oltre 200 artisti da tutto il mondo e con una "sezione" particolare in Albania grazie a un rapporto pluriennale riconosciuto da Nazioni Unite e Unione Europea. E proprio all´esperienza di questo festival - nato nel territorio isontino e sviluppatosi a livello internazionale in un progetto musicale che vede coinvolti i Conservatori di Udine, Trieste e Castelfranco Veneto e 9 Accademie universitarie del Sud Est Europa (Lubiana, Zagabria, Banja Luka, Belgrado, Cetinje e Tirana) e da quest´anno anche la Fondazione Santa Cecilia di Portogruaro - ha fatto riferimento l´assessore De Anna nel riconoscerne la valenza e il ruolo "che la Regione sostiene con convinzione e che intende accompagnare". "È significativo - ha sostenuto De Anna - che oggi qui si facciano delle riflessioni sulla cultura mentre sono in corso gli Stati Generali che la Regione ha voluto per ridefinire la normativa, ma anche per far passare il concetto che quella nella cultura non è una spesa ma un investimento". Quindi il riferimento internazionale: "Cambiando lo scenario europeo, è cambiato anche il ruolo del Friuli Venezia Giulia: non più rivolto ai Paesi del Centro Europa, ma a quelli dell´asse Sud Est che questo festival già copre da anni e che contribuisce a far crescere, collaborando con Università, Conservatori e Accademie di più Paesi. La Regione non intende entrare in queste attività ma esserne sostegno per valorizzarne sempre più progettualità e professionalità". Il presidente del festival, Massimo Gabellone, ha messo in evidenza i criteri che sono alla base dell´attività dell´ associazione organizzatrice "in un´ottica - ha detto - che è vicina a quella che la Regione propone: valorizzazione della progettualità, sinergie, professionalità, ricerca di nuove vie di finanziamento utilizzando al massimo i programmi comunitari". I contenuti di "Nei suoni nei Luoghi" sono poi stati illustrati dal direttore artistico Davide Masarati; il significato della collaborazione con la Fondazione Santa Cecilia di Portogruaro dal presidente Giovanni Mulato; mentre l´adesione degli enti locali isontini è venuto dall´assessore alla cultura della Provincia di Gorizia, Federico Portelli, dal sindaco di Medea, Alberto Bergamin, e da Igor Visentin per i sindaci del Veneto Orientale; infine per i Conservatori di Udine e di Trieste sono intervenuti rispettivamente il direttore Franco Calabretto, e il docente Roberto Turrin.  
   
   
NEI SUONI DEI LUOGHI UN FESTIVAL TRA FRIULI VENEZIA GIULIA, VENETO, SLOVENIA E ALBANIA  
 
 Pordenone, 21 giugno 2011 - Da giovedì 23 giugno a domenica 11 settembre un susseguirsi di appuntamenti riempirà di note borghi, piazze, castelli, antiche ville in un itinerario tra Friuli Venezia Giulia, Veneto, Slovenia e Albania alla scoperta di luoghi inconsueti che diverranno palcoscenico privilegiato per concerti di musica classica, jazz e sonorità contemporanee. 58 concerti, 51 comuni coinvolti, oltre 200 artisti da tutto il mondo, una “sezione” di Nei Suoni dei Luoghi in Albania che continua da anni anche grazie al supporto del Ministero della Cultura e del Turismo Albanese e al M° Agron Xoxa, un evento dal respiro internazionale riconosciuto dalle Nazioni Unite (si sta collaborando attualmente con Undp di Ginevra per “esportare” il modello in Sud America e Maghreb) e dall’Unione Europea, proposto ancora una volta a ingresso gratuito dall’Associazione Progetto Musica. In calendario nuove promesse dall’Italia e dai Paesi del Sud Est Europa accanto a tanti professionisti: la cantante Kiana dalle Hawaii (9 luglio), il polistrumentista Paul Mc Candless da New York (27 giugno), il violino magico di Stefan Milenkovich (4 agosto), il tango appassionato del Duo Gardel (29 luglio), il corno di Guglielmo Pellarin (17 agosto), il solido camerismo del Trio David (5 agosto) e il fascino raffinato della voce di Nair (24 luglio). L’assessore alla Cultura Elio De Anna intervenendo stamattina a Pordenone alla conferenza stampa di presentazione della Xiii edizione del Festival Internazionale Nei Suoni dei Luoghi ha ringraziato «anche a nome del Presidente Tondo, le iniziative dell’Associazione Progetto Musica che internazionalizzano l’immagine del Friuli Venezia Giulia, prima porta dell’Europa» e ha sottolineato «l’importanza di accompagnare le missioni internazionali anche con attività culturali che contribuiscono a far percepire l’identità esatta della nostra Regione all’estero». L’assessore ha apprezzato «la fervida attività del Festival nei Paesi Balcanici e ha auspicato, rispondendo così anche alla lettera di apprezzamento per il Festival inviata dal Ministro della Cultura dell’Albania Suzana Turku, di poter essere presente ai primi di settembre in Albania in occasione del concerto organizzato da Nei Suoni dei Luoghi». Il direttore artistico del Festival Davide Masarati ha voluto con questo programma che coinvolge le eccellenze delle Accademie ma anche molti professionisti «allargare la curiosità del festival proponendo al pubblico un’esplorazione su repertori talmente diversi e vasti da essere sorprendenti». Ha evidenziato inoltre «la straordinaria portata del coinvolgimento nel progetto di un circuito di 9 Accademie Universitarie del Sud Est Europa, al quale aderiscono i Conservatori di Udine, Trieste e Castelfranco Veneto, le Accademie e Università di Ljubljana (Slovenia), Zagreb (Croazia), Banja Luka (Bosnia e Erzegovina), Beograd (Serbia), Cetinje (Montenegro) e Tirana (Albania), un’iniziativa unica in Italia che schiude un’enorme opportunità di scambio con questi Paesi che attendono entusiasti solamente un segnale di apertura». Un programma ambizioso e finanziato principalmente dalla Regione Friuli Venezia Giulia, da 41 Amministrazioni Comunali della Regione (che vedono quale ente capofila il Comune di Medea) e 10 del Veneto, dalla Provincia di Gorizia, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, che quest’anno per la prima volta si realizza in partnership interregionale con la Fondazione Musicale Santa Cecilia di Portogruaro e la Regione Veneto. Un evento reso possibile anche grazie alla fitta rete di collaborazioni che l’Associazione Progetto Musica ha saputo stringere e consolidare nel tempo con circa 140 Enti Pubblici costruendo e gestendo un network transnazionale in 7 Paesi. Il Presidente dell’Associazione Progetto Musica Massimo Gabellone ha ribadito «l’importanza dell’allargamento territoriale del Festival al Veneto grazie alla firma di un protocollo d’intesa con la Fondazione Musicale Santa Cecilia (soci fondatori: la Provincia di Venezia e il Comune di Portogruaro) che permette di ampliare il ventaglio di proposte per il pubblico e di valorizzare e unire sulle note della musica un territorio come il nordest, ricco di culture e di popoli». Il neo assessore alla Cultura della Provincia di Gorizia, Federico Portelli, ha espresso «il suo orgoglio per il fatto di rappresentare l’ente che fin dall’inizio ha voluto credere nel progetto Nei Suoni dei Luoghi che consente, grazie a una rete di collaborazioni, di rendere accessibile la musica colta a un pubblico che resta spesso escluso dalle programmazioni classiche e permette di valorizzare luoghi che esulano dagli itinerari classici ». Franco Calabretto, direttore del Conservatorio J. Tomadini di Udine e il maestro Turrin in rappresentanza del Conservatorio Tartini di Trieste hanno rimarcato «il ruolo del festival come vetrina e come grande occasione di confronto per i nostri giovani e l’importanza del protocollo sottoscritto con le Accademie dei Paesi Balcanici per l’opportunità di mobilità che offre a studenti e docenti». Il sindaco di Medea Alberto Bergamin, ringraziando l’Associazione Progetto Musica a nome di tutti i Comuni che rappresenta per l’impegno profuso da 13 anni, ha annunciato l’evento simbolo del Festival: domenica 3 luglio appuntamento all’Ara Pacis di Medea si terrà il tradizionale Concerto per la Pace nel Mondo che vedrà protagonisti di una serata dedicata ai 150 anni dell’Unità d’Italia la prestigiosa Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza con il Coro dei Pueri Cantores di Vicenza in formazione mista con due sezioni di voci virili. In programma arie d’opera per soprano e tenore e ouverture orchestrali del grande repertorio operistico e risorgimentale dell’Ottocento Italiano. Per citare solamente gli appuntamenti di giugno: apertura il 23 a Cormons nei giardini di Palazzo Locatelli con l’Orchestra composta da 60 elementi del Conservatorio “Agostino Steffani” di Castelfranco Veneto che eseguirà brani di Mussorgski, Liszt , Debussy e Ravel; il 27 giugno nella piazza del Duomo di Aviano un evento musicale di enorme spessore: lo strepitoso “Quartetto Scala Nobile” insieme a Paul Mccandless (Usa) suonatore di strumenti a fiato in legno di fama internazionale e al multivocalista svizzero Bruno Amstad, suggellerà l’importante e concreta collaborazione con il Cro di Aviano ed il Soroptimist di Pordenone per una raccolta fondi destinati a sostenere l´attività di un gruppo di docenti che offrono ai pazienti ricoverati presso l´Area Giovani dell´Istituto Oncologico la possibilità di proseguire gli studi interrotti a causa della malattia e delle conseguenti lunghe cure. Il 29 giugno a S. Giovanni al Natisone il Trio Ecoensemble, formazione interamente al femminile con flauto, oboe e pianoforte. Tutti i concerti iniziano alle 21 e sono a ingresso gratuito. Il programma dei tre mesi di festival e il calendario delle numerose iniziative collaterali (degustazioni, visite guidate e altro ancora) è scaricabile dal sito www.Neisuonideiluoghi.it/  E allora siate curiosi e appassionati viaggiatori… Nei Suoni dei Luoghi.  
   
   
PUGLIA: "IL BINARIO DELLA CULTURA"  
 
Bari, 21 giugno 2011 - “Un viaggio magico su un binario che fa spostare le persone non solo nello spazio ma anche nel tempo”. Sceglie questa suggestiva immagine l’assessore regionale alla mobilità Guglielmo Minervini per presentare “Il binario della cultura”, un itinerario turistico/teatrale in 4 tappe che dal 24 al 29 giugno correrà lungo le linee delle Ferrovie del Sud Est e proporrà rappresentazioni nelle stazioni di arrivo. “Non è la prima iniziativa – spiega Minervini – che ripensa il treno come vettore turistico e le stazioni come contenitori culturali. È un ramo del programma ‘Creattivamente’ che ha già permesso la realizzazione tra novembre e dicembre di “Lecomotiva - prendi il treno per fare la spesa bio”, che ha mosso migliaia di pugliesi in un viaggio alla scoperta dei luoghi e dei sapori tipici attraverso l’uso del treno storico. Per l’estate cambiamo itinerari e linguaggi”. “Il binario della cultura” è pensato come ‘viaggio slow’ a bordo dei vagoni delle Ferrovie del Sud Est e l’intero percorso sarà scandito da rappresentazioni e performance teatrali. Il teatro è stato scelto dai promotori del progetto, l’associazione culturale “Fatalamanga”, come voce narrante per divulgare la storia, la cultura, il passato, le origini dei luoghi e delle città d’arte toccate dal viaggio. Il percorso segue i ritmi lenti del treno da Galatina fino a Conversano, passando da Campi Salentina e Locorotondo, per riscoprire tesori artistici e paesaggistici, storie e leggende custodite dalla memoria. Rappresentazioni teatrali serali il 24 a Galatina, il 25 a Campi, il 27 a Locorotondo e il 29 a Conversano. “Le rappresentazioni – aggiunge Minervini - saranno fruibili liberamente, presso le piccole e suggestive stazioni ferroviarie locali. Protagonisti delle storie i personaggi e i miti della storia locale che hanno caratterizzato la ricerca del gruppo teatrale”. Il pacchetto prevede una proposta turistica, articolata dalla cooperativa Esplorando, che guarda a nuove forme di ricettività attenta alla qualità e bellezza dei nostri paesaggi. Ogni tappa dell’itinerario, infatti, sarà intervallata da un breve soggiorno (1 o 2 giornate), durante il quale i “viaggiatori” potranno prender parte a percorsi naturalistici e laboratori dedicati alle tradizioni locali, alla scoperta della Grecìa Salentina, dell’alto Salento, della Valle d’Itria, del Sud est barese. Ogni viaggiatore potrà prenotare l’intero pacchetto viaggio, comprensivo di servizi di transfert, cene, pernotti e attività o optare per la prenotazione delle singole tappe. Maggiori dettagli sul sito www.Fatalamanga.org.  
   
   
FESTA EUROPEA DELLA MUSICA COSENZA – PALAZZO ARNONE  
 
Cosenza, 21 giugno 2011 - La Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria, diretta da Fabio De Chirico, in occasione della Festa Europea della Musica mette a disposizione uno dei suoi più suggestivi spazi per un evento di grande rilevanza culturale: Musica nei luoghi d’arte,progetto promosso dalla Fondazione San Francesco di Paola. Martedì 21 giugno prossimo, alle ore 21.30, a Cosenza, Palazzo Arnone, nella Sala Luca Giordano della Galleria Nazionale di Cosenza si terrà un concerto solo ad invito per claviorgano e traversiere con musiche di Johann Sebastian Bach e di Padre Antonio Soler eseguite da Claudio Brizi, affermato organista e ideatore del più grande claviorgano trasportabile del mondo e da Mario Ancillotti, flautista fra i più rappresentativi nonchè direttore e organizzatore di noti eventi musicali. Una mostra fotografica allestita nel Salone delle Udienze di Palazzo Arnone illustrerà le particolari caratteristiche del claviorgano. L’importante appuntamento dedicato alla musica colta si configura come operazione di ampio respiro: il concerto sarà infatti registrato e ne verrà prodotto un video e un Cd di prossima uscita per la casa discografica giapponese Camerata Tokyo. Un dettagliato servizio sul concerto e sui luoghi che lo hanno ospitato sarà pubblicato su Amadeus, una delle più prestigiose e più lette riviste del settore. Musica nei luoghi d’arte dà l’opportunità di promuovere e valorizzare a livello internazionale alcune delle più importanti testimonianze del patrimonio artistico, storico e religioso del nostro territorio. Il progetto coinvolge, difatti, la Galleria Nazionale di Cosenza, il Castello ducale di Corigliano Calabro e il Santuario di San Francesco di Paola.  
   
   
VII RAPPORTO FEDERCULTURE: NEGLI ULTIMI DICI ANNI IN CAMPANIA SONO CRESCIUTI I CONSUMI CULTURALI.  
 
Pozzuoli, 21 giugno 2011 - Il Rapporto Annuale Federculture è il volume che ogni anno presenta con dati e indicatori un ampio quadro delle dinamiche in atto nel settore della cultura in Italia. La settima edizione dal titolo “La cultura serve al presente. Creatività e conoscenza per il benessere sociale e il futuro del Paese”, è stata presentata a Pozzuoli all’Hotel Agave. La fotografia che emerge, nonostante un anno difficile su molti fronti - crisi economica, incertezza dei finanziamenti pubblici, provvedimenti normativi penalizzanti -, è per molti aspetti positiva: la domanda di cultura mostra vitalità e dinamismo. La spesa delle famiglie italiane per ricreazione e cultura continua a rappresentare circa il 7% della loro spesa totale e tra il 1999 e il 2009 in termini assoluti è aumentata del 24,3%. Anche i dati sulla fruizione culturale nel 2010 registrano un andamento positivo, a partire dal teatro con un incremento del 13,5% rispetto al 2009, seguito dai concerti di musica classica che vedono un aumento del 5,9%, da mostre e musei +3,8% e dai siti archeologici + 2,3%. Per quanto riguarda proprio i consumi e la fruizione culturale i dati relativi al territorio della regione Campania sono mediamente in linea con il trend nazionale. Le percentuali di residenti campani che dichiarano di fruire nel tempo libero di intrattenimenti culturali sono però, nel dettaglio dei diversi settori, al di sotto delle medie italiane in particolare per alcune attività culturali come la frequentazione di musei e mostre 19,7% e del teatro 18,9% (rispettivamente 30,1% e 22,5% a livello nazionale). L’evoluzione dei consumi culturali nella regione diviene però decisamente positiva se se si considerano le variazioni degli ultimi dieci anni. Complessivamente in Campania dal 2000 al 2010 i consumi culturali sono cresciuti in tutti i settori e in particolare nel teatro con un +17,4%, i concerti +8,7% e il cinema +20,8%. Sul fronte dello spettacolo dal vivo, con riferimento all’anno 2009 – ultimo consuntivo annuale disponibile -, il territorio campano evidenzia una tenuta della spesa del pubblico, +0,6%, e un buon incremento del volume d’affari aumentato dell’11,5%. Nel primo semestre 2010 l’andamento del settore è decisamente positivo: la spesa del pubblico per le attività di spettacolo dal vivo, in Campania supera gli 88 milioni di euro, crescendo del 13%. Nelle varie province, a parte quelle di Benevento e Salerno che registrano una flessione, il dato è sempre in aumento con picchi molto alti come quello di Avellino e Napoli dove la spesa segna rispettivamente un +27% e +20%. I dati 2010 relativi ai visitatori di musei, monumenti, aree archeologiche statali a livello regionale mostrano che la Campania è tra le regioni nelle quali gli ingressi aumentano di più, ben il 7,7%, pari ad un totale di oltre 6,2 milioni di visitatori. Andamento dunque in linea con quello nazionale che, dopo un biennio di calo, presenta dati sui siti culturali statali che tornano ad essere positivi sia in termini di visitatori +6,42%, che di introiti +7,49%. Riprende quindi quel trend in salita che negli ultimi 15 anni ha visto crescere costantemente i visitatori degli istituti statali, aumentati nel periodo del 30,3%. Nella classifica nazionale dei siti statali naturalmente si segnalano le performance di quelli campani che compaiono nei primi posti: Pompei secondo sito più visitato in Italia che, nonostante le complesse vicende dello scorso anno, registra un incremento dei visitatori dell’11%, la Reggia di Caserta al settimo posto con un +7%, gli scavi di Ercolano al diciottesimo che segnano una crescita dei visitatori dell’1,3%. Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli che si colloca al sedicesimo posto della classifica perde invece l’8% degli ingressi. La presentazione del Vii Rapporto Federculture a Pozzuoli è stata anche l’occasione per presentare il progetto “I Campi del Sapere”, un’agenzia turistico – culturale promossa da docenti universitari ed imprenditori locali. All’evento hanno partecipato Agostino Magliulo (Sindaco di Pozzuoli), Mario Marotta (Presidente dell’agenzia turistico culturale “I Campi del Sapere”), Claudio Bocci (Responsabile Ufficio Sviluppo e Rapporti Istituzionali Federculture), Riccardo Dalisi (Università Federico Ii di Napoli), Patrizia Ranzo (Seconda Università di Napoli), Gian Carlo Carrada (Università Federico Ii di Napoli e Presidente del Comitato Scientifico de I Campi del Sapere), Antonio De Simone (Università Suor Orsola Benincasa di Napoli), Giovanni Fulvio Russo (Università Parthenope di Napoli), Ennio Maccari (Università La Sapienza di Roma), Fabio Borghese (Università di Salerno), Ernesto Schiano (amministratore delegato Logica scarl). L’incontro, moderato da Claudio Calveri si è concluso con un intervento di Vito Amendolara, assessore all’Agricoltura della Regione Campania.  
   
   
ANNA TATANGELO “SENSI” NUOVO SINGOLO IN RADIO DA VENERDÌ 24 GIUGNO E NUOVO VIDEOCLIP DAL 27 GIUGNO  
 
Roma, 21 giugno 2011 - Nuovo singolo in radio per Anna Tatangelo: da venerdì 24 giugno sarà on air “Sensi”, terzo estratto dall’album “Progetto B” (Ggd Srl/sony Music). Nuovo brano e nuovo sound a riprova del dinamismo e della voglia di sperimentazione dell’artista per quest’ultimo lavoro discografico: dopo il piglio rock di “Bastardo” e le sfumature jazz del duetto con Mario Biondi ne “L’aria che respiro”, questa volta Anna si cimenta con la dance, altra novità assoluta nel suo repertorio. E così “Sensi” (testo e musica di A. Pennino e G. Anastasi) è un crescendo di beat elettronici che si rincorrono in una melodia energica e accattivante che promette di far ballare davvero tutti in questa calda estate 2011. La video date è invece fissata per lunedì 27 giugno: il nuovo videoclip, diretto da Cosimo Alemà e prodotto da The Mob, è un’esplosione di colori sgargianti in puro stile pop art. Anna si presenta con un nuovo look, sbarazzina e ammiccante e, accompagnata da un altrettanto variopinto corpo di ballo, volteggia sulle coreografie di Eliana Ghione. Nelle immagini, anche una celebre citazione da uno dei videoclip che hanno segnato la storia recente della dance, con un omaggio ad una grande donna della musica internazionale, regina indiscussa di questo genere musicale. “Progetto B” è il quinto disco di Anna Tatangelo, ed ha segnato la sua sesta volta sul palco dell’Ariston: appena quindicenne nel 2002 vince la kermesse sanremese nella sezione Giovani con “Doppiamente fragili”. Il primo album è “Attimo per attimo” del 2003, anno in cui torna al Festival tra i Big. Nel 2005 esce il secondo album “Ragazza di periferia” e con l’omonimo brano torna al Festival; nel 2006, al suo quarto Sanremo, trionfa nella categoria “Donne” con “Essere una donna”. Nel 2007 pubblica il terzo album “Mai dire mai”, in cui debutta anche come autrice di testi, e nel 2008 ritorna all’Ariston, classificandosi seconda assoluta, con “Il mio amico”, proposta nella serata dei duetti insieme a Michael Bolton. A fine 2008 è la volta del quarto disco intitolato “Nel mondo delle donne”, registrato in parte nei mitici Abbey Road Studios londinesi. Www.annatatangelo.com/    
   
   
A MARCO NOTARI IL “PREMIO LA MIA VALLE” DELL´ISOLA IN COLLINA CHE OMAGGIA LUIGI TENCO  
 
 Ricaldone (Al), 21 giugno 2011- È Marco Notari il vincitore della prima edizione del “Premio La mia valle” organizzato dall´“L´isola in collina”, la storica rassegna di canzone d´autore che omaggia Luigi Tenco nel paese del Monferrato in cui è cresciuto e sepolto, Ricaldone (in provincia di Alessandria). La prestigiosa giuria chiamata a decidere il vincitore ha scelto Notari nella rosa dei finalisti del concorso, composta anche da Il Caos e Dana, Elisa Casile, Beppe Matiz Malizia, Riservato, Massimo Stona. Il vincitore, oltre ad un premio in denaro, avrà diritto ad un´esibizione nell´ambito della rassegna, che si terrà dal 28 al 30 luglio. Il “Premio la mia valle”, nato quest´anno per festeggiare i 20 anni dell”Isola in collina”, intende valorizzare i talenti locali e per questo è riservato a cantautori delle province di Alessandria e Asti. Anche la giuria è stata composta in base allo stesso criterio, includendo musicisti e giornalisti delle due province. Ne hanno fatto parte: Alberto Ballerino (Il Piccolo), Alberto Bazzurro (Musica Jazz), Paolo Bonfanti (musicista), Carlo Francesco Conti (La Stampa - Asti), Luca Garrone (La nuova provincia) Marianna Natale (Gazzetta d´Asti), Giancarlo Perazzi (Radio Acqui), Luca Rencanati (Radio Gold), Brunello Vescovi (La Stampa – Alessandria), Yo Yo Mundi (musicisti), Paolo Zavattaro (Il Monferrato), Giorgio Zito (Radio Gold). Il coordinamento è del consulente artistico dell´”Isola in collina”, Enrico Deregibus. “L´isola in collina", che ha preso avvio nel 1992, è uno dei principali appuntamenti italiani dedicati alla canzone d’autore. Negli anni ha ospitato artisti come Vinicio Capossela, Carmen Consoli, Francesco De Gregori, Afterhours, Ivano Fossati, Edoardo Bennato, Samuele Bersani, Gino Paoli, Enzo Jannacci, Roberto Vecchioni, Daniele Silvestri e molti altri. La manifestazione è organizzata dall’Associazione Culturale Luigi Tenco con il Comune di Ricaldone, con il contributo di Cantina Tre Secoli, Regione Piemonte, Provincia di Alessandria e Fondazione Crt. Media-partner è Radio Gold di Alessandria. Www.marconotari.it/  www.Tenco-ricaldone.it/    
   
   
STORIE DELLA MONETA NATURALE NELL´OCEANO PACIFICO  
 
Lugano, 21 giugno 2011 - Banca Arner, nelle sue vetrine in Piazza Manzoni 8 a Lugano, dal 17 giugno a fine settembre 2011 presenta un’importante mostra storica dal titolo “Valori remoti – storie della moneta naturale nell´Oceano Pacifico”. La mostra è dedicata al denaro pre-monetale delle origini: oggetti nei materiali più vari dei Mari del Sud, dalla Collezione Udo Horstmann, una delle raccolte più attente in questo settore, la cui varietà delle provenienze geografiche e la qualità dei pezzi le ha meritato grandi esposizioni internazionali in musei di prestigio da Berlino agli Usa, come pure a Mendrisio. Le popolazioni della gigantesca regione di Melanesia – Micronesia - Polinesia offrono con le loro pre-monete uno sguardo inedito sulla vita quotidiana dei Mari del Sud. Questa mostra, attraverso esempi pregevoli di pre-monete appartenenti ad un passato lontano, tende a dimostrare che queste isole, troppo spesso dimenticate, dell’Oceano Pacifico hanno tanto da raccontare, ed è anche un omaggio a quelle genti che avevano saputo conferire alle “cose della Natura” - un valore immateriale - un significato prezioso, nonchè un ruolo fondamentale per lo scambio e il commercio nella prima storia dell’Uomo. Sono esposte pre-monete ricavate da conchiglie, da quelle minuscole alle gigantesche killer del genere Tridacna, fibre e noci di cocco, essenze di legni esotici fino all’ibisco da cui sono tessute stuoie, ventagli, collane, e materiali insoliti come l’aragonite impiegata per le colossali monete di pietra di Yap. Il valore di questi oggetti di scambio era frequentemente legato alla produzione e alla fornitura del manufatto stesso, ove il tempo investito nella realizzazione era il dato più rilevante, quindi più elevato in proporzione all’età effettiva, all’autenticità dei materiali, alla trasmissibilità nel tempo che ne derivava. Le informazioni sull’Oceania sono giunte in Occidente in tempi relativamente recenti, con sempre nuove scoperte succedutesi fino agli anni 1950. Ma non si è certo esaurito il patrimonio di nuove conoscenze che scaturiscono da questo giacimento culturale nelle isole del Pacifico, delle quali è sorprendente e affascinante esaminare la varietà, la ricchezza e i segreti della pre-monetazione. Nel presentare questi reperti straordinari di denaro pre-monetale, che ha assunto nei secoli le forme e i materiali più sorprendenti, va anche sottolineato il fenomeno complesso del collezionismo degli oggetti e degli arnesi scaturiti dalla mano dell’Uomo che precedono la numismatica e le si affiancano come necessario complemento.  
   
   
BOLZANO, “ARTISTICAMENTE ALPI”: MOSTRA FOTOGRAFICA DI BERNHARD EDMAIER AL MUSEO DI SCIENZE NATURALI  
 
Bolzano, 21 giugno 2011 - Lo spettacolare fascino delle Alpi in 40 immagini aeree di grande formato di Bernhard Edmaier, geologo-fotografo i cui scatti hanno fatto il giro del mondo. La mostra “Artisticamente Alpi” del Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, inaugurata il 20 giugno e visitabile fino all’11settembre 2011, narra il divenire e l’estetica di questa imponente catena. Bernhard Edmaier ha la rara capacità di rendere i soggetti delle sue fotografie naturalistiche delle opere d’arte. La mostra temporanea “Artisticamente Alpi”, prodotta dal Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige a Bolzano, non fa eccezione. I 40 scatti di grande formato, quasi tutti aerei, realizzati da Edmaier che vi sono esposti focalizzano lo sguardo dell’osservatore su strutture di particolare bellezza della catena alpina, narrandone al tempo stesso le trasformazioni. Pareti rocciose con gigantesche pieghe, affascinanti cime inframmezzate da morbide valli, ghiacciai in fase di scioglimento, torrenti impetuosi e laghi luccicanti: le fotografie di “Artisticamente Alpi” fanno anche da contrap punto alle immagini di paesaggi alpini idillici cui siamo abituati. Aperta al pubblico fino all’11 settembre 2011, la mostra è stata inaugurata oggi 20 giugno alla presenza dello stesso Berhard Edmaier, di Angelika Jung-hüttl, scrittrice e giornalista specializzata (Süddeutsche Zeitung) nonché autrice dei pannelli esplicativi, del direttore del Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, Vito Zingerle, e di Benno Baumgarten, curatore della mostra per il museo. La mostra temporanea "Artisticamente Alpi" fa parte di un progetto fotografico dedicato alle Alpi cui Bernhard Edmaier lavora da otto anni. La sua realizzazione ha portato l’autore a confrontarsi con i continui mutamenti cui tale imponente catena montuosa è sottoposta e con le forme, le strutture e i colori prodotti di volta in volta da disfacimento, erosione e scioglimento dei ghiacciai. Suddivise nelle quattro sezioni "Rocce", "Collisione", "Ghiaccio" ed "Erosione", le fotografie esposte immortalano località site in Italia, Austria, Svizzera, Francia, Slovenia e Germania. I testi introduttivi ed esplicativi sono stati redatti dalla scrittrice e giornalista scientifica Angelika Jung-hüttl. Tedesco di Monaco classe 1957, Bernhard Edmaier si è formato come ingegnere e geologo per poi dedicarsi, da circa vent’anni, alla fotografia, fondando l’agenzia “Geophot”. Costantemente ispirato dalle sue conoscenze sulla nascita della Terra e sui processi geologici, per realizzare i suoi lavori fotografici Edmaier ha girato il mondo visitando spesso luoghi selvaggi e poco toccati dalla presenza umana. Bernhard Edmaier è autore di numerosi libri fotografici, tra cui “Vulkane” (Vulcani, 1994), “Esige Welten” (Mondi di ghiaccio, 1996), “Kunstwerk Erde” (Artisticamente Terra, 1998) e “Geoart Deutschland” (Geoart Germania, 2003), premiati in Germania come pubblicazioni scientifiche dell’anno. Gli ultimi suoi lavori sono “Earthsong” (2004) e “Earth of Fire” (2009), usciti in numerose lingue. Edmaier collabora con numerose riviste specializzate, tra cui la tedesca Geo e l’edizione statunitense di National Geographic, ed ha all’attivo mostre personali in tutto il mondo, dalla Finlandia, alla Francia, dall’Olanda al Giappone. Bernhard Edmaier vive nel sud della Germania, a Ampfing presso Mühldorf sull’Inn. Ulteriori informazioni sul sito www.Bernhardedmaier.com/  Www.museonatura.it/    
   
   
SUL PODIO DI «DANCE STYLE 2011» LA COREOGRAFIA «SIND»  
 
Busto Arsizio (Varese), 21 giugno giugno 2011 – E´ la coreografia «Sind» di Antonella Colombo, Roberto Altamura e Daniela Macchi ad aggiudicarsi il podio più alto della seconda edizione di «Dance Style», concorso nazionale di danza e stage promosso da Us Acli Milano, per l´intera giornata di domenica 19 giugno. A premiare l´elegante e applaudito quadro coreografico, portato sul palco del teatro Sociale di Busto Arsizio dal «Centro arte danza» di Olgiate Olona (nell´ambito della sezione «Modern Contact - Under 18»), sono stati Brian Bullard, Anna Rita Larghi, Comasia Palazzo e Virgilio Pitzalis, con il maestro Ludmill Cakalli. Quest’ultimo, in serata, ha rappresentato al tavolo dei giurati il «Mas – Music Art & Show» di Milano, centro di formazione per lo spettacolo tra i più importanti d’Europa, del quale è docente di danza classica e coordinatore didattico dell’accademia «Preparazione Mas». Il coreografo albanese, già primo ballerino e maitre de ballet all’Opera di Tirana, ha anche assegnato tre borse di studio per la prestigiosa scuola milanese a Eleonora Berti, Beatrice Assereto e Camilla Maretti. Premiate, invece, per il talento: Federica De Bernardi, Sofia Ventrella e Rebecca (allieva della «Happy Dance» di Busto Garolfo), esibitesi rispettivamente nelle sezioni «Classic Time», «Hip Hop Zone» e «Modern Contact». La lunga giornata a passo di danza del teatro Sociale di Busto Arsizio, che ha visto la partecipazione di oltre quattrocento giovani ballerini e di una quarantina di scuole, ha avuto il suo clou nel pomeriggio, a partire dalle ore 13.30, con quattro apprezzati stage di hip hop e danza moderna, tenuti da Betty Style (artista che ha al proprio attivo collaborazioni con Jermaine Brown e con il rapper Ludacris per i «Video Music Awards 2002»), da Byron (uno dei miti dell’hip hop mondiale), da Stefano De Martino (professionista del talent show «Amici» di Maria De Filippi) e da Brian Bullard (protagonista di diverse produzioni di Broadway, diventato famoso in Italia per aver firmato le coreografie di «Fantastico 4» e di numerosi varietà Mediaset, da «Il grande bluff» a «Unomania», in coppia con Garrison Rochelle). In mattinata, invece, il ridotto «Luigi Pirandello» ha visto all’opera, in uno stage di danza classica, Ludmill Cakalli. Il coreografo albanese, in apertura di «Dance Style» (ovvero alle ore 10.00), si è seduto anche al tavolo dei giurati del concorso «Classic Time», insieme con Tania Sulejmani e Antonio Ruggiero, professionista del corpo di ballo del teatro alla Scala di Milano. In questa sezione della competizione, per quanto riguarda la categoria «Under 13», il primo premio è andato, ex aequo, al «Centro arte danza» di Olgiate Olona (Varese), per «Filastrocca nel vento», e alla «Happy Dance» di Busto Garolfo (Milano), per «Les Debuttantes». Mentre al secondo e al terzo posto si sono piazzati gli «Amici della danza» di Busto Arsizio (Varese) e la «Novakovic» di Busto Garolfo (Milano), scuola, quest’ultima, alla quale è andato anche lo specialissimo «Premio simpatia», per la coreografia «Don Chisciotte». La «Promodance» di Gallarate (Varese), con la sua «Note stregate», si, invece, aggiudicata il podio più alto della sezione «Classic Time - Under 18», davanti alla «Novakovic» di Busto Garolfo (Milano) e agli «Amici della danza» di Busto Arsizio (Varese), secondi classificati ex aequo, e alla scuola «La Fenice» di Cerro Maggiore (Milano), medaglia di bronzo. Pirouette e plié hanno, dunque, lasciato posto, sempre in mattinata, al concorso «Hip Hop Zone», del quale sono stati giurati Byron, Betty Style e Ivan$. La palma della miglior scuola di danza del settore è andata alla «Happy Dance» di Busto Garolfo (Milano), che si è portata a casa il primo e il secondo posto nella sezione «Senior 18» e il secondo posto della categoria «Under 18», subito dietro alla «Soul Salsa Dance School» di Brugherio (Milano). Premi per l’hip hop sono stati assegnati anche alla scuola «Passione Danza» di Parabiago (Milano) e alla «Sound» di Lissone (Milano). Grande protagonista del concorso «Modern Contact», tenutosi in serata, è, invece, stato il «Centro arte danza» di Olgiate Olona (Varese), scuola che ha incantato i giurati (e il pubblico) con «Sind», ma che si anche è aggiudicata il primo posto nella categoria «Under 14», con la coreografia «A tout l’heure», e nella categoria «Senior 18», con il brano «Les Passants». Il secondo e il terzo posto del concorso per baby ballerine (dai 6 ai 13 anni) sono, invece, andati al «Centro arte sport» di Cassolnovo (Pavia) ed, ex aequo, a «Passione Danza» di Cavenago (Monza) e alla «Novakovic» di Parabiago (Milano). Mentre le medaglie di bronzo e di argento della categoria «Senior 18» hanno visto trionfare la «Happy Dance» di Busto Garolfo (Milano) e il «Laboratorio del movimento» di Germignaga (Varese). Infine, la sezione «Under 18» è stata vinta dalla «All Dance Accademy» di Venegono Inferiore (Varese), con la coreografia «Off the Rail», seguita dalla scuola «Passione Danza» di Cavenago (Monza) e dalla «Novakovic» di Parabiago (Milano). La ricca ed emozionante maratona di «Dance Style 2011» si è chiusa, a sorpresa, con l’esibizione degli allievi e dei ballerini del «Mas – Music Art & Show» di Milano, che intorno a mezzanotte, nell’attesa dei risultati finali, hanno portato in scena tre coreografie: «Utopia» di Francesca Frassinelli, «L´anatroccolo brutto» di Alberta Palmisano e uno studio di Ludmill Cakalli.