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Notiziario Marketpress di Mercoledì 22 Giugno 2011
RICERCATORI PUNTANO ALLA REVISIONE DELLA COMUNICAZIONE DEL TRAFFICO AEREO IN EUROPA  
 
Bruxelles, 22 giugno 2011 - Rendere i cieli sicuri per i viaggiatori è uno degli obiettivi principali degli europei. Per fare ciò, i sistemi di comunicazione con più di 50 anni devono essere sostituiti. Le informazioni che i controllori di volo di oggi si scambiano, per lo più verbalmente, saranno trasformate in dati automatici disponibili per più persone in un nuovo internet di sicurezza del traffico aereo. Un team di ricercatori europei sta attualmente lavorando sulla ristrutturazione del traffico aereo in tutta la regione per affrontare queste sfide. Il Secomas ("Spectrum efficient communication for future aeronautical services") fa parte della dimensione tecnologica e operativa dell´iniziativa europea chiamata Sesar ("Single European sky Atm research"), che è finanziata in parte dalla Commissione europea con ben 700 milioni. L´industria ed Eurocontrol, l´Organizzazione europea per la sicurezza della navigazione aerea formata da 39 stati membri e dalla Comunità europea, sostengono Sesar con altri 2,1 miliardi Eur. "Gli attuali sistemi di comunicazione sono in uso dagli anni 1960 e 1970", dice Jan Erik Håkegård dell´istituto di ricerca norvegese Sintef, capo del progetto Secomas. "Non saranno in grado di gestire la pressante necessità di maggiore portata." Secomas si occupa dello sviluppo di nuove tecnologie di comunicazione del traffico aereo. Gli attuali sistemi obbligano i piloti e i controllori del traffico aereo a comunicare verbalmente. Questa nuova tecnologia genererà però dati digitalizzati accessibili da parte di diversi gruppi di utenti come gli equipaggi di terra. "In futuro, le informazioni saranno in gran parte digitali e conservate in un "cloud" Internet e la comunicazione funzionerà come un intranet," spiega il dott. Håkegård. "I viaggiatori probabilmente non si accorgeranno dei cambiamenti, il che è esattamente quello che vogliamo ottenere. I passeggeri potrebbero persino notare una piccola diminuzione dei prezzi e della durata generale dei viaggi, ma in linea di massima questi fattori non avranno conseguenze importanti sulla loro esperienza. Al contrario, se non facciamo questi aggiornamenti, i passeggeri se ne accorgeranno sicuramente - le maggiori attività di volo significherebbero prezzi alle stelle e un gran numero di ritardi." Il passaggio ai servizi digitali è un´attività ad ampio raggio con requisiti rigorosi per regolare la nuova tecnologia di comunicazione, spiegano i ricercatori. "Un insieme di servizi digitali per i piloti è già stato sviluppato," dice il dott. Håkegård. "Il sistema darà loro informazioni sullo stato dell´aeromobile, la posizione di altri aeromobili, il tempo previsto e dove possono volare per aumentare l´efficienza del traffico aereo." Il risultato finale saranno tempi di volo più brevi, meno ritardi e un migliore flusso di informazioni tra la linea aerea e il personale dell´aeroporto. Migliorare l´efficienza ed espandere la capacità sono anch´essi risultati importanti per l´Europa. Riorganizzando tutto il traffico aereo oltre i confini nazionali, sia l´efficienza che la capacità potrebbero migliorare. Facendo i cambiamenti necessari alla struttura gli esperti di aviazione potrebbero gestire future questioni di traffico aereo, sicurezza e ambiente. "Oggi lo spazio aereo europeo è molto frammentato," sottolinea il dott. Håkegård. "Una volta che avremo implementato la gestione integrata, avremo un maggior controllo sulle attività di volo e saremo in grado di volare rotte più dirette più spesso di quanto sia possibile attualmente." Questa sofisticata tecnologia sarà prodotta in massa e installata gradualmente tra due anni. Per maggiori informazioni, visitare: Sesar: http://www.Sesarju.eu/  Secomas: http://www.Sintef.no/secomas    
   
   
FIRMATA A PARIGI LA COMMESSA ROLLS ROYCE - FLY  
 
 Parigi, 22 giugno 2011 - Ieri, presso lo Chalet Rolls Royce e lo stand Forgital Group al 49° Salone Internazionale dell´Aeronautica e dello Spazio di Parigi-le Bourget, il vicepresidente di Rolls Royce Richard Harcourt ha firmato con Fly Spa la commessa ventennale da 1,6 miliardi di dollari per la produzione di parti del motore turbogetto che equipaggerà i nuovi Airbus A350. Accordo sottoscritto da Nadir Spezzapria ed Ennio Angerer, presidenti rispettivamente di Forgital e Fly. Azienda, quest’ultima, partecipata da Trentino Sviluppo, che produrrà nello stabilimento di Grigno il modulo “fan case” in leghe di titanio per il motore Trent Xwb. Il contratto prevede lo sviluppo del nuovo motore entro il 2013, quindi la produzione fino ad oltre 200 moduli l’anno. Di assoluto rilievo le ricadute sul territorio trentino: Fly costruirà un nuovo stabilimento di 12 mila metri quadrati, quadruplicando l’attuale sede. L’occupazione salirà da 18 dipendenti ad 80 dipendenti entro il 2014 e fino a 120 persone negli anni successivi. Un accordo importante per Fly e per il Gruppo Forgital ma anche per l’intero “sistema Trentino”, la cui solidità economica ed affidabilità istituzionale sono state fondamentali nell’indirizzare la scelta di Rolls Royce nella fase finale della trattativa. Grazie anche alle garanzie offerte dalla Provincia autonoma di Trento ed al supporto del management di Trentino Sviluppo, volato fino a Derby, sede del quartier generale di Rolls Royce, Fly ha potuto avere la meglio sugli altri 34 competitor internazionali, tra cui un colosso cinese appoggiato dal Governo di Pechino ed un’azienda americana con 8 mila dipendenti nel solo settore aerospaziale. In parte anticipato nelle scorse settimane, l’accordo commerciale è stato oggi formalizzato all’interno di una degna cornice internazionale, quale appunto il Salone Internazionale dell´Aeronautica e dello Spazio di Parigi-le Bourget. Alessandro Garofalo, consigliere delegato di Trentino Sviluppo, presente alla firma di Parigi, ha colto con soddisfazione le parole di Richard Harcourt, vicepresidente di Rolls Royce, il quale ha definito Fly “un felice connubio tra una realtà industriale di successo ed una realtà territoriale che, attraverso il socio pubblico Trentino Sviluppo, si è dimostrata all’altezza dei migliori competitor internazionali, riuscendo in tal caso a fare meglio del Singapore Economic Development Board”. L’agenzia di sviluppo governativa di Singapore è stata infatti in corsa, fino all’ultimo, per aggiudicarsi la commessa Rolls Royce. «Siamo molto contenti – ha detto Nadir Spezzapria, presidente del Gruppo Forgital - di poter annunciare questo importante accordo con Rolls Royce. A poco più di un anno dall’inaugurazione ufficiale dello stabilimento di Grigno, riceviamo il primo significativo riscontro dell’investimento fatto, dotandoci di macchinari innovativi ad alta tecnologia e di professionalità altamente specializzate e flessibili. In questo modo rafforziamo le prospettive di crescita che permetteranno ad una giovane e dinamica azienda come Fly di perseguire i propri obiettivi, diventando una solida realtà economica per il territorio. Al tempo stesso questo accordo rappresenta un’eccellente opportunità per incrementare ulteriormente le nostre competenze grazie all’elevato valore aggiunto rappresentato dalla partnership con Rolls Royce». «La firma di questo importante contratto – commenta Alessandro Olivi, assessore all’Industria, Artigianato e Commercio della Provincia autonoma di Trento – è motivo di orgoglio per la Provincia, la quale ha creduto nel progetto Fly anche quando l’accordo con Rolls Royce era tutt’altro che una certezza. Ma sapevamo che l’azienda aveva una forte capacità di tecnologica e di know how, ed oggi vediamo confermata la bontà della scelta di partecipare al capitale sociale». «Appena prima di partire per Parigi – spiega Olivi - abbiamo incontrato Fly, definendo le ulteriori azioni di sostegno all’azienda, tenuto conto dell’accelerazione che il progetto industriale ha avuto in queste ultime settimane. La Provincia di Trento ha garantito che seguirà l’azienda in un piano di investimenti con un importante impatto in termini di indotto sul territorio e dal punto di vista occupazionale». In base al contratto siglato oggi, Fly produrrà a Grigno il modulo Fan-case del nuovo motore aeronautico Rr Rolls Royce destinato ad equipaggiare i futuri liner Airbus denominati Xwb (Extra Large Wide Body). Si tratta di un motore turbogetto di nuova generazione di grandi dimensioni, del diametro di 3,2 metri, dotato delle soluzioni tecnologiche più avanzate per fornire rendimenti elevati, consumi e rumorosità ridotti, peso contenuto, grande autonomia di volo. Il contratto, del valore di 1,6 miliardi di dollari, prevede lo sviluppo del nuovo motore entro il 2013 e quindi la produzione fino a oltre 200 moduli l’anno per la vita utile del motore stimata in circa 20 anni. Il modulo Fan-case comprende i componenti strutturali di adduzione del flusso d’aria al motore realizzati in leghe di titanio e in materiali compositi ed il sistema statorico interno per l’invio del flusso d’aria medesimo alla camera di combustione. L’azienda, dotata di specifiche conoscenze nell’ingegneria dei materiali e grazie all’impiego di macchinari a tecnologia avanzata e di personale qualificato, effettuerà le lavorazioni meccaniche di finitura, la saldatura dei componenti eseguendo sofisticati controlli non distruttivi, e procederà all’assemblaggio e collaudo del modulo funzionale. L’investimento incrementale necessario ammonta a 50 milioni di euro, con la costruzione di un ulteriore stabilimento di circa 12 mila metri quadrati e l’acquisto di macchinari di produzione ad alta tecnologia. L’occupazione salirà a 80 dipendenti entro il 2014 ed a 120 unità negli anni successivi: laureati in ingegneria, periti industriali, congegnatori meccanici. Sono in corso contatti con l’Università degli studi di Trento, Istituti tecnici e centri di formazione professionale per l’attivazione di corsi e stages formativi mirati alle specifiche tecnologie tecnico-produttive. Fly Spa è stata costituita nel dicembre 2007 con l’obiettivo di avviare una nuova attività produttiva nel comune di Grigno nella finitura di componenti in leghe leggere, leghe metalliche e superleghe per impieghi strutturali critici nell’industria energetica, aeronautica ed aerospaziale. Nella compagine societaria è entrata a fine 2008 Trentino Sviluppo Spa, acquistando azioni per 6,5 milioni di euro allo scopo di sostenere lo start-up dell’iniziativa. Partecipa al capitale sociale il Gruppo Forgital: gruppo industriale italiano operativo dal 1873 nella forgiatura e laminazione di anelli in metallo e superleghe di grandi dimensioni destinati ad applicazioni speciali. Il Gruppo, 1000 dipendenti ed un fatturato di 350 milioni di euro, è presente con proprie sedi in Europa, Nord e Sud America, India ed Estremo Oriente. Fly ha sostenuto un investimento di 25 milioni di euro con la costruzione, in zona industriale a Grigno, di uno stabilimento produttivo di 5 mila metri quadrati, inaugurato nel febbraio 2010, e l’acquisto di macchinari di produzione d’avanguardia. Attualmente occupa 18 dipendenti. Numeri che, grazie alla partnership commerciale con Rolls Royce, sono destinati a crescere presto in modo importante.  
   
   
AEROSPAZIO: LEVA FONDAMENTALE DI SVILUPPO PER LA LOMBARDIA  
 
Milano, 22 giugno 2011- Il Salone di Parigi ´Le Bourget´ (la manifestazione internazionale più importante dell´industria aeronautica spaziale) "rilancia il trasporto aereo e l´uso dello spazio come motore indispensabile della crescita globale". Al Salone partecipa a pieno titolo il Distretto Aerospaziale lombardo, per il quale Regione Lombardia, a fianco del Comitato promotore, "ha chiesto e ottenuto il riconoscimento quale distretto tecnologico". E´ quanto dichiarato da Alberto Cavalli, sottosegretario del presidente alla Università e alla Ricerca, vicepresidente di Nereus in rappresentanza di Regione Lombardia. La Lombardia infatti fa parte della Rete delle Regioni europee utilizzatrici di tecnologie spaziali (Nereus), che raggruppa 26 Regioni di 9 Stati (Italia, Francia, Regno Unito, Germania, Austria, Polonia, Belgio, Spagna e Portogallo). Per dare attuazione concreta alla decisione del presidente Formigoni di esercitare un ruolo più attivo in Nereus e confermare l´impegno a fianco del distretto tecnologico aerospaziale lombardo - forte di quasi 185 imprese dalle grandi multinazionali alle piccole, di circa 15.000 lavoratori con un fatturato complessivo di circa 4 miliardi di euro e che contribuisce per il 38 per cento alle esportazioni italiane nel settore - nei giorni scorsi si sono tenuti a Palazzo Lombardia due incontri: il primo con i membri lombardi (Selex Galileo, Politecnico di Milano, Carlo Gavazzi Space, Irea-cnr, Tre Europa, Comitato Promotore Distretto) e il secondo con le Regioni italiane appartenenti alla Rete, con lo scopo di evidenziare le più importanti necessità e i progetti già avviati. I rappresentanti delle varie Regioni italiane associate a Nereus (Basilicata, Molise, Piemonte, Puglia e Veneto) hanno convenuto di esprimere una posizione comune rispetto alle strategie dell´Unione europea attraverso il coordinamento di Regione Lombardia. Intervenendo in rappresentanza di Nereus al Parlamento europeo al meeting ´Lo Spazio e il quadro finanziario pluriennale dell´Unione europea´, organizzato dal presidente dell´Intergruppo ´Sky and Spaces´ Vittorio Prodi, alla presenza del commissario europeo Antonio Tajani, il sottosegretario Cavalli ha sottolineato che "l´Europa ha investito con coraggio nelle applicazioni spaziali. Dobbiamo continuare in questa direzione. Infatti lo spazio è un importante fattore di innovazione e di competitività e lo strumento per soddisfare bisogni fondamentali per la crescita e il benessere delle comunità, dalla sicurezza dei cittadini e dei territori alla tutela dell´ambiente, dalla telemedicina ai cambiamenti climatici, dall´agricoltura alla produzione di energia rinnovabile, dal turismo ai sistemi di trasporto intelligenti. Per Regione Lombardia lo spazio è una priorità nell´agenda politica".  
   
   
PATENTE AI MIGRANTI: SI USI LA LINGUA DEL PAESE D’ORIGINE  
 
Perugia, 22 giugno 2011 - "Sarebbe giusto e opportuno che, agli esami teorici per conseguire la patente di guida, i cittadini immigrati in Italia potessero rispondere a test formulati nella lingua del Paese d´origine e non solo in italiano come avviene ora". È quanto afferma l´assessore regionale alla Sicurezza stradale dell’ Umbria, Stefano Vinti. "L´esame per la patente di guida risulta sempre più difficile per i cittadini immigrati - sottolinea -, in particolare per le donne. Da gennaio sono aumentate le bocciature. Il problema non pare che il problema sia legato all´effettiva guida dell´automobile, ma piuttosto l´ostacolo, spesso insormontabile, è costituito dal questionario". "Al contrario di quanto prevedono quasi tutti i Paesi d´Europa - spiega -, in Italia, infatti, dal gennaio di quest´anno è possibile rispondere ai quiz soltanto in italiano e non anche nelle sette lingue più parlate dalla popolazione immigrata. La traduzione dei test è una prassi comunemente usata negli altri Paesi e che ha la finalità di agevolare, in un´ottica di pari opportunità e non discriminazione, l´accesso alla patente di guida degli immigrati che non dispongono di un´ottima conoscenza della lingua italiana". "Ancora una volta - dice Vinti - sembra che non si sia persa l´occasione per punire gli stranieri di un disagio che esprimono. Non parlare perfettamente la lingua del Paese in cui vivono è un problema per loro, in quanto ostacola tutta una serie di opportunità di integrazione. Alla lista potremmo aggiungere anche il mancato conseguimento della patente di guida". Il "rischio concreto - conclude - è che per necessità si usi ugualmente l´auto, ma senza permesso. Non sarebbe più opportuno, più semplice e meno pericoloso per tutti, mettere gli immigrati in condizione di accedere alla patente?"  
   
   
SOGEFI (GRUPPO CIR) ACQUISTA IL GRUPPO DI COMPONENTI AUTO MARK IV SYSTÈMES MOTEURS  
 
 Milano, 22 giugno 2011 - Sogefi (gruppo Cir), uno dei principali operatori mondiali nei settori della filtrazione e dei componenti per sospensioni per autoveicoli, ha firmato un accordo per acquistare il gruppo francese di componentistica auto Mark Iv Systèmes Moteurs dalla holding americana Mark Iv, Llc. Mark Iv Systèmes Moteurs è uno dei maggiori produttori di sistemi di gestione aria e raffreddamento motore al mondo con ricavi per circa 270 milioni di euro nel 2010 e circa 1.200 dipendenti. Fornitore delle principali case automobilistiche mondiali, il gruppo dispone di sette stabilimenti (tre dei quali in Francia, mentre gli altri sono situati in Canada, Messico, Romania e India), due centri di ricerca, sviluppo e innovazione (in Francia e Stati Uniti) e ha in corso di realizzazione un nuovo insediamento produttivo in Cina. La società capogruppo Mark Iv Systèmes Moteurs Sa ha sede in Francia. Mark Iv Systèmes Moteurs realizza circa il 78% dei propri ricavi in Europa, detiene crescenti quote di mercato in Nord America e ha avviato l’espansione in paesi in forte sviluppo come Cina e India. L’operazione è avvenuta sulla base di un enterprise value del gruppo Mark Iv Systèmes Moteurs pari a circa 150 milioni di euro. Sogefi finanzierà l’acquisizione con le linee di credito di cui è già in possesso, mantenendo una solida struttura patrimoniale e finanziaria. Il perfezionamento dell’accordo, atteso nel terzo trimestre, è soggetto alle usuali condizioni sospensive, compresa l’approvazione delle competenti autorità antitrust. A seguito del completamento dell’operazione è prevedibile che il gruppo Sogefi raggiunga ricavi totali pro forma per l’anno 2011 intorno a 1,3 miliardi di euro. “Con l’acquisizione di Mark Iv Systèmes Moteurs – commenta Rodolfo De Benedetti, amministratore delegato del gruppo Cir e presidente di Sogefi - Sogefi coglie un’importante opportunità di sviluppo internazionale e integrazione tecnologica, dimostrando di aver rafforzato la propria posizione competitiva dopo la recente crisi del settore. Sogefi, tra i leader mondiali nei propri business con oltre il 90% del fatturato realizzato all’estero, è un’azienda italiana che sta affrontando con successo la sfida della competizione globale. L’operazione dà continuità a una storia trentennale caratterizzata da sviluppo tecnologico, efficienza gestionale ed espansione in nuovi mercati. È nostra intenzione proseguire questo percorso anche in futuro”. “L’accordo annunciato oggi – dichiara Emanuele Bosio, amministratore delegato di Sogefi – ci consente di raggiungere un obiettivo di posizionamento competitivo fondamentale per le prospettive di sviluppo future di Sogefi: Mark Iv Systèmes Moteurs vanta infatti un’offerta del tutto complementare alla nostra. L’acquisizione ci permetterà di completare la nostra gamma di soluzioni e di proporci sempre più alle case automobilistiche come fornitore integrato di sistemi di gestione motore”.  
   
   
PEDAGGIO PERUGIA-BETTOLLE, DA REGIONE UMBRIA SOSTEGNO A MANIFESTAZIONE “TIR LUMACA”  
 
 Perugia, 22 giugno 2011 - "L´introduzione del pedaggio sul raccordo autostradale Perugia-bettolle rappresenterebbe non solo un pesante balzello per le imprese e per i cittadini, ma sarebbe un provvedimento illegittimo. Per questo la Regione Umbria è impegnata a contrastarlo, in ogni sede competente, e sostiene pertanto, con piena convinzione, le ragioni della protesta della Cna regionale". È quanto sottolineano la presidente Catiuscia Marini, e l´assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Silvano Rometti, rendendo noto il sostegno della Regione Umbria alla manifestazione dei "tir lumaca" che si terrà venerdì 24 giugno. "A breve - ricordano Marini e Rometti - è attesa la sentenza della Corte costituzionale sul ricorso di legittimità che abbiamo presentato contro il pedaggio, contestando allo Stato di essere intervenuto in via esclusiva nonostante si tratti di materia di competenza concorrente tra Stato e Regioni. Attendiamo, fiduciosi, che vengano riconosciuti i diritti che ci attribuisce la Carta costituzionale - proseguono - ma non per questo viene meno il nostro impegno per impedire che i migliaia di autotrasportatori e automobilisti che percorrono ogni giorno un´arteria viaria fondamentale come il raccordo che congiunge Umbria e Toscana siano costretti a pagare una iniqua ´tassa´ aggiuntiva". "Auspichiamo, inoltre, che il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli - dicono ancora presidente e assessore regionale - con il quale ci accingiamo a siglare la nuova intesa che definisce gli impegni relativi agli interventi prioritari in Umbria, voglia confermare anche per la nostra regione quanto ha stabilito per la Toscana, mettendo nero su bianco l´esclusione del pedaggio sul raccordo quanto meno fino a quando non saranno realizzati gli indispensabili interventi di adeguamento e messa in sicurezza, così come ha garantito per l´Autopalio". "Chiederemo che non vi sia disparità di trattamento tra le Regioni - concludono Marini e Rometti -, ma soprattutto che vengano stanziate le risorse necessarie per superare i ritardi infrastrutturali dell´Umbria, piuttosto che far pagare agli utenti l´utilizzo di strade non ancora adeguate. E in ogni caso, qualora venisse introdotto il pedaggio, ribadiremo con forza il nostro no all´applicazione per pendolari e residenti".  
   
   
INCHIESTA P4: GARE D’APPALTO COMPETENZA DI TRENITALIA  
 
 Roma, 22 giugno 2011 - In relazione alle notizie relative alla iscrizione nel registro degli indagati presso la Procura di Napoli dell’ing. Moretti per un’ipotesi di favoreggiamento circa una presunta denuncia della Italian Brakes la cui presentazione l’On. Alfonso Papa avrebbe ostacolato in favore dell’ing. Moretti, si precisa che le gare di appalto, e la relativa gestione, sono di competenza di Trenitalia S.p.a., società nella quale l’ing. Moretti non ha alcun incarico, rivestendo come è noto la qualifica di Amministratore Delegato di Fs S.p.a. Da accertamenti condotti da Trenitalia, e che sono in via di ulteriore approfondimento, si è rilevato che la Italian Brakes, a fronte della risoluzione di un contratto per grave inadempimento, avvenuto nel dicembre 2010, il successivo 12 Gennaio 2011, è stata cancellata dal sistema di qualificazione dei fornitori. A seguito di tale iniziativa la suddetta Italian Brakes ha svolto le seguenti “denunce” contro Trenitalia: Il 4 Gennaio 2011 Italian Brakes con ricorso al Giudice Civile presso il Tribunale di Roma ha chiesto la sospensione della risoluzione del contratto. Il Tribunale in data 24 Marzo 2011 ha rigettato il ricorso con ordinanza e Italian Brakes ha preposto reclamo, anche esso rigettato. In data 7 Febbraio 2011 Italian Brakes ha presentato ricorso al Tar Lazio per l’annullamento del provvedimento di cancellazione; il Tar il 10 Marzo 2011ha respinto la richiesta cautelare proposta da Italian Brakes. Il 22 Febbraio 2011 Italian Brakes chiedeva al Giudice Civile del Tribunale di Roma la sospensione del recesso da altro contratto peraltro mai avviato, anche questo ricorso è stato respinto in data 4 Aprile 2011. Si stanno svolgendo ulteriori approfondimenti su altre pendenze tra Italian Brakes e Trenitalia. Si ritiene pertanto che Italian Brakes sia stata libera di svolgere ed abbia, infatti, svolto tutte le iniziative che ha ritenuto utili a propria difesa a fronte della cancellazione dal sistema di qualificazione dei fornitori di Trenitalia S.p.a. Si ricorda infine che i beni forniti dalla Italian Brakes riguardano materiale relativo alla sicurezza dell’esercizio ferroviario e che, pertanto, il grado di attenzione prestato in sede di verifica di conformità del bene è elevatissimo. Tutto ciò considerato l’ing. Moretti ha dato incarico al proprio difensore di rappresentare all’ Autorità Giudiziaria procedente la situazione reale.  
   
   
TRASPORTO. VENETO ADEGUA TARIFFE FERROVIARIE: 2 PER CENTO ABBONAMENTI, 15 PER CENTO CORSA SEMPLICE. ANCHE COSÌ RESTANO TRA LE PIÙ BASSE D’ITALIA  
 
Venezia, 22 giugno 2011 - La Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’assessore alle politiche della mobilità Renato Chisso, ha approvato adeguamento delle tariffe di Trenitalia per i biglietti di corsa semplice e per gli abbonamenti del servizio di trasporto pubblico locale su ferrovia. L’aumento tariffaria potrà partire dall’1 agosto. L’adeguamento è del 2 per cento rispetto al prezzo precedente per gli abbonamenti e per ogni scaglione chilometrico ferroviario, con arrotondamento ai cinque centesimi di euro; è invece del 15 per cento per i biglietti di corsa semplice, e dunque non per viaggiatori pendolari, e per ogni scaglione chilometrico ferroviario, con arrotondamento ai cinque centesimi di euro. “Si tratta di una decisione – ha ricordato Chisso – prevista dal Contratto di Servizio a catalogo stipulato tra Regione e Trenitalia, che individua una serie di azioni quali l’efficientamento del servizio e l’aggiornamento annuale delle tariffe, oltre al recupero strutturale degli introiti per aumenti tariffari non riconosciuti a Trenitalia e da questi richiesti per la dinamica di aumenti dei costi, con lo scopo di garantire l’equilibrio economico finanziario”. La manovra tariffaria potrà anche generare risorse finanziarie aggiuntive da utilizzare in funzione di una qualità del servizio più consono alle richieste della clientela. L’adeguamento tariffario è stato esteso anche ai servizi gestiti di Sistemi Territoriali. “Sul fronte delle tariffe c’era una situazione bloccata da tre anni – ha ricordato Chisso – e ora siamo stati costretti ad un aumento che in ogni caso salvaguarda le fasce più interessate dell’utenza: i pendolari con abbonamento, appunto. In ogni caso – ha ricordato l’assessore – nonostante questa manovra, le tariffe di corsa semplice, e soprattutto gli abbonamenti per i pendolari, hanno in Veneto un prezzo ampiamente inferiore a quello praticato in altre Regioni a noi comparabili. Di fatto le nostre tariffe restano dunque tra le più basse d’Italia, di sicuro per i pendolari, con aumenti degli abbonamenti che vanno da 50 centesimi a 1,5 euro euro. E in tutto questo discorso – ha concluso – la qualità del servizio svolto da Trenitalia in altre regioni non è migliore di quella che si verifica in Veneto”.