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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 27 Giugno 2011 |
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TV: PASSAGGIO AL DIGITALE TRA IL 7 NOVEMBRE E IL 2 DICEMBRE |
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Firenze, 27 giugno 2011 – La Toscana effettuerà il passaggio dalla tecnologia televisiva analogica a quella digitale fra il 7 novembre ed il 2 dicembre. Lo switch-off, ossia lo spegnimento del segnale analogico e l’accensione dei nuovi ripetitori, avverrà in date differenti a seconda dei territori e l’intero passaggio richiederà 2-3 settimane. E’ quanto reso noto al termine della prima riunione della task force presieduta dal Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) per la transizione nell’area tecnica Toscana, Umbria e provincia di Viterbo che si è svolta ieri a Roma. Il passaggio, previsto inizialmente per la prima meta’ del 2012, viene anticipato perché stanno “transitando” alla nuova tecnologia la Corsica e la Liguria e se la Toscana non si allineasse potrebbe subire problemi di interferenza. Entro i primi giorni del mese di luglio è annunciata la pubblicazione del bando per l’assegnazione delle frequenze alle emittenti locali, che avranno trenta giorni di tempo per presentare domanda. “E’ una sfida importante per tutto il sistema televisivo regionale e non solo – afferma il presidente Enrico Rossi – Noi abbiamo già messo in moto le nostre iniziative perchè il passaggio sia il più possibile agevole per gli utenti e perché costituisca una occasione di qualificazione per l’intero settore. Sappiamo che le criticità da presidiare sono molte e che l’operazione costituirà un banco di prova importante non solo dal punto di vista tecnologico ma soprattutto per quanto riguarda la qualità e il pluralismo del servizio televisivo”. La Regione, che collaborerà con il Ministero per le attività di comunicazione e informazione, ha da tempo attivato un tavolo tecnico, con la partecipazione delle rapprsentanze delle emittenti locali, di Upi, Anci ed Uncem, per la messa a punto di interventi a sostegno degli utenti e delle categorie interessate. In particolare è in corso di elaborazione una proposta di legge a sostegno dell’emittenza locale che dovrebbe prevedere, per le sole reti con precisi requisiti di qualità, un contributo finanziario che possa concorrere alla copertura degli investimenti che dovranno realizzare. E’ in preparazione inoltre un protocollo con Anci ed Uncem che prevede forme di assistenza ai cittadini che appartengono alle fasce deboli (non autosufficienti, disabili, ultrasessantacinquenni, residenti nei comuni montani) per il superamento delle difficoltà tecniche connesse con il passaggio al digitale. Verrà utilizzata la rete dei 180 sportelli Paas (Punti di accesso assistito ai servizi) sparsi sull’intero territorio, e verrà costituito un gruppo di volontari adeguatamente formati per fornire assistenza , anche a domicilio, alla cittadinanza per la sintonizzazione dei nuovi canali sul telecomando. In collaborazione con Rai Way e con l’Ufficio scolastico regionale della Toscana, verranno organizzati una ventina di momenti di formazione nelle scuole toscane, per coinvolgere sulle questioni operative del digitale un numero significativo di giovani che possano aiutare i familiari eventualmente in difficoltà nelle problematiche di installazione del decoder e di sintonizzazione dei canali. E’ stata già modificata la legge che disciplina i controlli regionali sugli impianti di trasmissione, rendendo gli adempimenti necessari per il rilascio delle autorizzazioni più snelli e rapidi. Infatti tutti gli impianti analogici dovranno essere sostituiti con quelli digitali e dovranno essere autorizzati. Verrà infine elaborato un protocollo da sottoporre alle associazioni di categoria degli antennisti ed alle associazioni di tutela dei consumatori perchè si impegnino a realizzare gli interventi attendendosi ad un tariffario di riferimento ed ad adottare un preciso codice etico. Il punto della situazione verrà fatto il primo luglio a Palazzo Strozzi Sacrati, nel corso di un convegno regionale sul tema, a cui parteciparanno esperti del settore e i rappresentanti della provincia di Trento e delle Regioni Veneto, Emilia-romagna e Friuli Venezia Giulia, che sono già passate al digitale e potranno quindi portare la loro esperienza. |
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"AUSCHWITZ IS MY TEACHER" PREMIATO A GORIZIA NELL´AMBITO DELLA RASSEGNA "UN FILM PER LA PACE", LA CONSEGNA DEL RICONOSCIMENTO IL 3 LUGLIO |
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Trento, 27 giugno 2011 - Il documentario "Auschwitz is my teacher" di Katia Bernardi, prodotto dalla Provincia autonoma di Trento, ha ricevuto il premio speciale Miglior Film Lungometraggio Consigliato alle Scuole, al festival internazionale di Gorizia, "Un film per la pace". La cerimonia di consegna si terrà il prossimo 3 luglio a Gorizia. Otto ragazzi (israeliani, arabo palestinesi, tedeschi, polacchi, svizzeri, americani e due ragazzi della nostra provincia, coinvolti già da un anno in questo progetto) si sono incontrati per la prima volta e confrontati nel campo di sterminio di Auschwitz-birkenau. Per cinque giorni hanno messo in comune emozioni, si sono ascoltati, hanno ascoltato, hanno condiviso e vissuto uno spazio nel quale hanno espresso il proprio essere e la propria storia, cercando una connessione con la memoria di quel luogo. Diversità che si sono incontrate al centro di quella ferrovia dove le famiglie venivano divise, non solo ricordando quello che è successo, ma cercando di trovare lì un nuovo senso della vita, della loro vita. All’interno delle baracche hanno lasciato la traccia del loro passaggio e delle loro riflessioni e hanno ripreso i momenti, i luoghi, le atmosfere con il loro “personale” sguardo. Da questa esperienza è uscito "Auschwitz is my teacher", di Katia Bernardi, prodotto dalla Provincia autonoma di Trento. Il documentario ha ricevuto il premio speciale come Miglior Film Lungometraggio Consigliato alle Scuole al festival internazionale di Gorizia, "Un film per la pace", ex equo con il documentario argentino "Alba ribelle" di Mariano Aiello e Kristina Hille. Per ulteriori informazioni: http://www.Unfilmperlapace.it/ |
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TV: PRESTO SU INTERNET E SU RAI STORIA L´ARCHIVIO DI RAI SICILIA |
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Palermo, 27 giugno 2011 - L´archivio della sede regionale della Rai di Palermo sara´ presto fruibile attraverso internet, sul sito dell´assessorato regionale Turismo e su quello della tv di stato. E´ stato annunciato il 23 giugno, durante la sessione della Conferenza regionale sul Turismo, al Mondello palace hotel. L´archivio della sede regionale della Rai e´ stato riconosciuto bene culturale con l´articolo 7 della legge regionale 16 del 2007 e acquisito al patrimonio della Regione. Nello stesso anno, a dicembre, la Rai e la Regione hanno stipulato una convenzione per salvaguardare, valorizzare e diffondere questo patrimonio. Come primo passo, si e´ lavorato sul materiale realizzato dal 1979 al 1993. Centinaia di ore di documentari, fiction, riprese di concerti e spettacoli dal vivo, magazine e reportage di grande qualita´ con firme prestigiose come quelle di Giuseppe Tornatore, che comincio´ la sua esperienza proprio a Rai Sicilia, e di Giovanni Tomarchio. Documenti che raccontano la storia e l´evoluzione sociale e culturale della Sicilia. Gia´ quasi 500 ore di filmati sono stati convertiti dai vecchi formati al broadcast in uso nella maggior parte dei media europei, il betacam, e al digitale, in formato windows media video, proprio per inserirli sul web. L´archivio, inoltre, sara´ trasferito nella sede del Centro sperimentale di cinematografia di Palermo, per essere messo a disposizione degli allievi e delle attivita´ culturali della scuola. Il progetto prevede la messa in onda del materiale sul canale digitale Rai Storia, in 20 trasmissioni e 3 speciali. |
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CULTURA. ALLO SPAZIO FORMA UNA MOSTRA FOTOGRAFICA ESPLORA MILANO INEDITA E SEGRETA |
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Milano, 27 giugno 2011 - Nuove visioni di una città. È il sottotitolo della mostra presentata oggi alla Fondazione Forma per la Fotografia, che si intitola “Milano, un minuto prima”. “In questa mostra c’è molto del programma culturale di Milano – ha detto l’assessore alla Cultura Stefano Boeri commentando le fotografie esposte –. C’è lo stesso lavoro di ascolto attento agli stati d’animo e all’energia profonda della città, che è necessario strumento di conoscenza per tutte le politiche, non solo quelle culturali. Queste foto esplorano la città, la descrivono, la indagano, scrutano nel suo passato e indagano il suo futuro – ha concluso Boeri – e anticipano l’idea di una campagna fotografica permanente su Milano, che sia di aiuto ai cittadini e all’Amministrazione migliorando e aggiornando di continuo la conoscenza della nostra città”. La mostra, in programma presso la Fondazione Forma per la Fotografia dal 24 giugno al 18 settembre, presenta un progetto espositivo nuovo non solo nel contenuto, ma anche nella struttura: sono infatti quattro i curatori coinvolti e dodici i progetti fotografici selezionati. La città di Milano è il denominatore comune di tutti gli scatti raccolti. Gli autori in mostra, non solo milanesi e non solo italiani, creano una sorta di osservatorio temporaneo che restituisce nell´insieme una visione complessa, articolata e insolita della città. Milano si trasforma in un territorio da esplorare, da comprendere nelle sue emergenze sociali, nella struttura urbanistica, nei cambiamenti economici e nel tessuto umano che la percorre e la trasforma. Per ulteriori informazioni: www.Formafoto.it/ |
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CULTURA FVG: CONCLUSE CINQUE GIORNATE DI CONFRONTO SU FUTURO |
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Trieste, 27 giugno 2011 - Necessità di trovare nuove figure che possano sostituire i curatori museali. Ma anche un maggior coordinamento con le attività produttive in grado di valorizzare l´arte moderna legandola al made in Italy. Sono questi solo alcuni degli elementi emersi il 23 giugno a Villa Manin nel corso della quinta e conclusiva riunione degli Stati Generali della Cultura dedicata ai musei e ai beni culturali. L´iniziativa, promossa dall´assessorato regionale alla Cultura con la collaborazione dell´Università di Udine, è servita per cogliere proposte e suggerimenti in vista della redazione del nuovo testo normativo di settore nonché il regolamento attuativo sulla base del quale poi definire il metodo per l´assegnazione delle risorse ad enti ed associazioni che operano in questo ambito in regione. Come ricordato dall´assessore competente Elio De Anna, il percorso si è mosso sulle linee della programmazione negoziata che ha voluto prendere in esame e condividere un percorso incominciato con la giornata di ascolto svoltasi a marzo e articolatasi ora in cinque appuntamenti tematici che hanno preso in considerazione le diverse tematiche della cultura in Friuli Venezia Giulia. Dalla relazione che ha trattato gli argomenti riguardanti i musei, è emerso come in tutti i capoluoghi provinciali ci siano sedi espositive con collezioni di un certo rilievo. Ciò su cui si dovrebbe mettere mano è la legislazione regionale di settore, che fino alla metà degli anni ´70 era all´avanguardia in Italia ma che ora invece ha subìto solo degli sporadici ritocchi e non una revisione complessiva. Quindi è stata ricordata la necessità di reperire nuove figure che siano in grado di sostituire in futuro i direttore dei vari musei che stanno andando in quiescenza, con professionalità e competenze tutte da costruire. Altro tema caldo quello legato alla promozione dei musei presenti in regione. Come emerso da una delle relazioni presentate quest´oggi, è stata evidenziata la necessità di provvedere alla realizzazione di una campagna informativa che faccia conoscere il grande patrimonio esistente in Friuli Venezia Giulia. L´idea è quella di creare una linea di immagine con marchio specifico e una comunicazione incisiva, con il supporto e il coordinamento anche di Turismofvg. Sul fronte dell´arte contemporanea uno degli aspetti più interessanti è stato quello che riguardava l´integrazione tra i progetti industriali e la creatività contemporanea. In particolare è stato ricordato come il made in Italy, che è quello che contraddistingue la produzione di qualità nel mondo, molto spesso va a braccetto ed "usa" le nostre opere d´arte. Per questo motivo è stata sollecitata una sorta di maggior collegamento tra i due settori che possa così essere un elemento di stimolo per l´arte contemporanea. Infine sempre in questo settore è stato chiesto di valutare i progetti culturali con criteri interdisciplinari espliciti quali ad esempio il processo di sviluppo temporale del progetto culturale. "Ora che è stato portata a termine questa seconda parte del percorso - ha detto l´assessore De Anna al termine della giornata conclusiva degli stati generali - dovremo essere in grado di fare sintesi raccogliendo gli spunti migliori emersi durante le cinque giornate. Il nostro obiettivo è quello di dar vita ad uno strumento normativo che renda possibile il sostegno pluriennale delle iniziative presenti in regione, attraverso parametri oggettivi che le rendano misurabili. Infine andrà fatta anche una attività di monitoraggio allo scopo di valutare nel tempo la qualità delle proposte". |
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CULTURA: 2,5 MLN EURO PER ATTIVITÀ MINORANZA SLOVENA |
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Trieste, 27 giugno 2011 - Gli enti di rilevanza primaria della minoranza slovena in Friuli Venezia Giulia potranno disporre di finanziamenti complessivi pari a 2.553.000 euro a carico del corrispondente Fondo di sostegno. Il riparto, distribuito a titolo di acconto in attesa di potere utilizzare l´ulteriore importo (2,5 mln di euro) previsto nel bilancio statale, è stato autorizzato dalla Giunta regionale su proposta dell’ assessore alla Cultura, Elio De Anna. A ciascun ente primario sono stati assegnati valori proporzionali e sostanzialmente simili a quelli degli anni scorsi, tenendo presente dell´inserimento nella tabella 2011 di un nuovo ente. Questo il dettaglio degli interventi: (enti organizzatori di iniziative informative ed editoriali) Società Prae Ts 261.600.000 euro, Goriska Mohorjeva Go 125.200.000, Novi Matajur Cividale del Friuli 106.400.000, Mladika Ts 42.000, Most Cividale del Friuli 65.700, Editoriale Stampa Triestina Ts 37.600; (enti gestori di attività istituzionali, culturali, artistiche, scientifiche, educative e sportive di interesse primario) Slori Istituto sloveno di ricerche Ts 142.900, Ssg Teatro stabile sloveno Ts 295.700, Nsk Biblioteca nazionale slovena e degli studi Ts 190.400, Centro musicale sloveno Glasbena matica Ts 471.900, Scgv Centro sloveno di educazione musicale Emil Komel 137.100, Zskd Unione dei circoli culturali sloveni Go 118.200, Slovenska prosveta Ts 39.600, Zskp Unione culturale cattolica slovena Go 119.900, Kulturni dom Gorica Go 59.400, Kulturni center Lojze Bratuz Go 59.400, Sdd Casa dello studente sloveno Srecko Kosovel Ts 98.800, Sdd Casa dello studente sloveno Simon Gregorcic Go 58.900, Kinoatelje Go 33.100, Istituto per la cultura slovena Ud 29.600. |
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MONZA, MAGNANO AL COMITATO: CHI TEME IL CONFRONTO? VILLA REALE, IL SOTTOSEGRETARIO REGIONALE FA CHIAREZZA |
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Milano, 27 giugno 2011 - A proposito del rifiuto del Comitato Villa Reale di incontrarlo, il sottosegretario regionale Francesco Magnano mette in chiaro come stanno le cose. Ecco il suo scritto. Alcune settimane fa ho deciso di incontrare una delegazione del Comitato dei cittadini ´la Villa è anche mia´. La decisione è maturata dall´osservazione di tutto ciò che stava emergendo nel dibattito pubblico sulle vicende collegate al futuro di Villa Reale e dalla convinzione che fosse necessario, in primo luogo, parlarsi e confrontarsi, senza pregiudizi o verità precostituite. Capire le ragioni del dissenso ed esporre le ragioni di una scelta. L´invito - vale la pena ricordarlo - è stato inizialmente accolto, poi, nella giornata di ieri, a meno di 48 ore dall´incontro, è stato declinato, con motivazioni pretestuose e poco convincenti. Arrivati a questo punto, credo che sia opportuno portare a conoscenza di tutta la pubblica opinione - e quindi anche dei lettori del vostro giornale - della reale situazione, così che poi ognuno possa farsi un´opinione e decidere, in modo libero e consapevole, di continuare a dissentire oppure condividere il percorso da noi intrapreso. Permettetemi però una breve cronistoria degli ultimi anni. Nel 2009 è nato il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza che ha - per la prima volta - posto in un unico ente pubblico strumentale di gestione tutto il complesso monumentale, ambientale, storico, artistico e culturale che per decine d´anni è stato frazionato fra molti proprietari (Stato, Regione, Comuni di Monza e Milano). Negli ultimi cento anni e passa la Villa Reale ha vissuto alterne vicende, ma mai, ripeto mai, è stata aperta alla fruizione pubblica e, anzi, si è progressivamente degradata, proprio perché lo Stato e gli altri proprietari pubblici non avevano le risorse per recuperarla e, se non avessimo imboccato questa strada, a partire dall´Accordo di programma promosso da Regione Lombardia una decina di anni fa, forse il destino sarebbe stato segnato dal decadimento irreversibile. Il Consorzio, assodato che le risorse economiche pubbliche necessarie al recupero e alla tutela non erano sufficienti, ha promosso il bando, di cui si è molto discusso in questi ultimi mesi, spesso con un po´ di disinformazione, alimentata da retro,pensieri e da ossessioni di dolo ad ogni costo. Quello che è vero è che dopo una procedura di gara, aperta e trasparente, due mesi fa si è proceduto all´aggiudicazione e nei prossimi giorni sarà sottoscritto il contratto con il concessionario che dovrà - entro giugno 2014 - restituire il corpo centrale di Villa Reale recuperata all´antico splendore, sotto la supervisione della Soprintendenza ai beni culturali. Le funzioni museali e artistiche dovranno essere rispettate e garantite. Ogni evento che si svolgerà nella Villa Reale dovrà essere concordato e supervisionato dal Consorzio che rappresenta tutti i proprietari pubblici, insieme con Provincia e Camera di Commercio, e che garantisce una gestione integrata con i Giardini Reali e il Parco. Inoltre, gli spazi che saranno gestiti dal Concessionario riguardano soltanto il corpo centrale, per il quale oltre a garantire il restauro completo, prima di Expo 2015, anche la manutenzione ordinaria e straordinaria in cambio della gestione per ventidue anni. Il concessionario investirà complessivamente circa 43 milioni di euro. Sono convinto che le istituzioni hanno il dovere dell´ascolto e del confronto con ogni espressione popolare, anche se critica, perché il consenso non si impone, ma si costruisce con il dialogo e l´ascolto. Questo è lo spirito con cui avevo chiesto al Comitato di incontrarci. Com´è noto, fra gli elementi contrattuali con il Concessionario sono previsti un comitato scientifico e uno di sorveglianza. Su questo mi avrebbe fatto piacere discutere e confrontarmi con il Comitato, proprio perché penso che nuove modalità di consultazione e democrazia partecipativa potrebbero aiutare tutti a compiere scelte condivise per i beni comuni, di cui quelli come il complesso della Reggia di Monza rappresenta uno degli elementi di maggior rilievo ed eccellenza. Desidero, tramite le vostre pagine, far sapere alla gran parte dei cittadini che hanno sottoscritto l´appello ´la Villa è anche mia´ che gli animatori del Comitato si sono arrogati, anche a loro nome, il diritto di rifiutare un confronto e un dialogo che poteva favorire reciproca conoscenza e disponibilità di cooperazione. Infine, mi sia permesso di esprimere tutto il mio dissenso verso chi per dialogare pone veti o pregiudiziali. La democrazia non è uno sport da spettatori. Se tutti stanno a guardare e nessuno partecipa, non funziona più. E questo non lo dico io, ma un opinion leader americano da sempre molto caro ai movimenti ambientalisti, progressisti e di sinistra, come il giornalista Michael Moore. Peccato! è stata persa una buona occasione, ma, da inguaribile ottimista e convinto democratico, continuo a confidare nel buon senso e nella prevalenza della ragionevolezza. Intanto, noi continueremo a lavorare per tenere aperta Villa Reale 365 giorni l´anno, coniugando le esigenze di tutela e quelle di fruizione pubblica. Se poi, nel complesso, sarà possibile ricevere servizi di qualità, così come avviene in analoghi complessi a Parigi, a Vienna, a Madrid, a Londra, avremo fatto un altro passo avanti per essere più vicini all´Europa. Francesco Magnano, Sottosegretario del Presidente, della Giunta Regionale Lombarda. |
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LINEE GUIDA DELLA CULTURA, DOPPIO CONFRONTO A TRENTO |
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Trento, 27 giugno 2011 - Doppio appuntamento per il confronto sulle Linee guida per le politiche culturali della Provincia. L´assessore alla cultura, rapporti europei e cooperazione, Franco Panizza, ha infatti invitato ad un incontro gli assessori competenti dei Comuni e delle Comunità di valle (lunedì 27 giugno, Consorzio dei Comuni trentini, via Torre Verde 23, Trento, ore 20.30) e le istituzioni culturali pubbliche e private e gli operatori culturali (martedì 28 giugno, Sala Cuminetti del Centro Servizi culturali S. Chiara, via S. Croce 76, Trento, ore 20.30). Sarà un momento, scrive l´assessore Panizza nella lettera d´invito, "per illustrare e commentare insieme i contenuti delle Linee Guida". Nel testo inviato a tutti gli attori del panorama culturale trentino - amministratori ed operatori - Panizza ricorda come la legge provinciale 3 ottobre 2007, la numero 15, "Disciplina delle attività culturali", prevede che la Giunta provinciale, in coerenza con gli obiettivi generali fissati dalla Legge e con le indicazioni del Programma di Sviluppo provinciale, definisca gli indirizzi pluriennali per la programmazione delle attività culturali della Provincia, approvando le linee guida per le politiche culturali. "Si tratta di un documento - continua Panizza - che traccia la strategia della Provincia nell´ambito delle attività culturali. Le linee guida contengono gli obiettivi delle politiche culturali, gli indirizzi per la realizzazione delle attività culturali, i criteri e le priorità per la realizzazione di interventi sulle strutture destinate allo svolgimento di attività culturali di rilievo provinciale, i criteri per la valutazione e per la verifica delle iniziative. Il testo delle linee guida, disponibile sul sito www.Trentinoculura.net, ha avuto l´approvazione sia del Forum per la promozione culturale, sia della competente Commissione legislativa del Consiglio provinciale. Prima della definitiva approvazione da parte della Giunta provinciale, ritengo necessario un confronto con tutti i soggetti che, secondo la legge provinciale sulle attività culturali, concorrono, assieme alla Provincia, al raggiungimento degli obiettivi di politica culturale, vale a dire i comuni, le comunità di valle, le istituzioni culturali pubbliche e private e gli operatori culturali singoli o associati. Il confronto sulle linee guida per le politiche culturali credo rappresenti un momento importante e significativo per l´intero ambito culturale. Le linee guida sono una mappa che indica il percorso e il punto di arrivo a cui tutti dobbiamo tendere per fare in modo che la cultura, in Trentino, sia vista come un valore sociale ed economico. Infatti, la cultura come creatrice di valore è il filo rosso che tiene insieme e rende coerente l´impianto del documento. Le linee guida vanno però viste come un documento aperto e capace, nel tempo, di cogliere i fenomeni e i processi culturali nel loro divenire, anche anticipando le tendenze in atto e latenti. Esse vanno intese anche come risposta ai bisogni culturali e alla necessità di sostenibilità del documento". |
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ARCHEOLOGIA:SCOPERTE 600 MONETE PUNICHE NELLE ACQUE DI PANTELLERIA |
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Palermo, 27 giugno 2011 - Un "tesoretto" di circa 600 monete bronzee del terzo secolo avanti Cristo e´ stato scoperto a Pantelleria. Il ritrovamento e´ il primo concreto risultato delle indagini archeologiche subacquee per la valorizzazione di siti sommersi nelle acque di Cala Tramontana a Pantelleria iniziate alcuni giorni fa. Il progetto e´ stato finanziato da Arcus Spa, la societa´ del Ministero dei Beni culturali per lo sviluppo dell´arte, e sara´ realizzato da Pantelleria Ricerche soc. Cons.arl, dalla Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana, dalla Soprintendenza dei Beni culturali di Trapani e dal Dipartimento di Storia dell´Universita´ di Sassari con il coordinamento scientifico di Sebastiano Tusa. Nella stessa zona la Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana aveva gia´ evidenziato le tracce del relitto lasciandone i reperti in situ e realizzando un itinerario archeologico subacqueo gia´ visitabile da anni. L´assessore ai Beni Culturali e dell´Identita´ siciliana, Sebastiano Missineo, congratulandosi per il ritrovamento, ha confermato "l´impegno per rafforzare la gia´ forte immagine di Pantelleria come meta primaria del turismo culturale archeologico mediterraneo. La scoperta di queste monete conferma la professionalita´ dei nostri ricercatori, delle nostre strutture e, in particolare, degli addetti specializzati in archeologia subacquea. La Sicilia non e´ seconda a nessuno nello scenario internazionale sia per quantita´ che per qualita´ dell´offerta culturale e, in questo senso, la collaborazione con il Ministero dei Beni culturali, che auspichiamo sia sempre piu´ intensa, e´ fondamentale per sostenere la ricerca della nostra immensa eredita´ archeologica sommersa". Le monete recano una testa di donna con lo sguardo rivolto verso sinistra, l´acconciatura, che mostra alcune varianti, e´ sostenuta da una corona di grano. La figura e´ identificabile con la dea Tanit. Nel rovescio c´e´ invece una testa di cavallo che guarda a destra, elemento che potrebbe essere determinante per l´attribuzione della zecca. "Ad una prima analisi - dice Pier Giorgio Spanu, docente dell´Universita´ di Sassari - le monete sembrano infatti di epoca sardo-punica e siculo-punica. Si tratta di conii compresi entro un ambito cronologico tra il 300 e il 264 a.C., anche se la circolazione di tali monete e´ proseguita fino alla fine del terzo secolo a.C.". "Il ritrovamento - spiega il Soprintendente per i Beni culturali di Trapani, Sebastiano Tusa - rappresenta una conferma dell´importante ruolo economico che Pantelleria ebbe in epoca punico-ellenistica come meta di scambi commerciali dalla Sicilia verso l´Africa, e viceversa, e anche come luogo di produzione agricola. Il tesoretto di monete doveva essere originariamente riposto all´interno di un sacchetto o in un altro contenitore in materiale deperibile da cui le monete potrebbero essere fuoriuscite. In ogni caso il prosieguo dello scavo potra´ chiarire meglio la loro contestualizzazione". La cronologia delle monete si accorda con la datazione del materiale anforario presente in quantita´ nella cala, in particolare le anfore greco-italiche e le anfore cartaginesi che sembrano riportare ad un orizzonte cronologico della seconda meta´ del Iii secolo a.C. Anche se tali materiali potrebbero riferirsi non necessariamente ad un´imbarcazione naufragata, ma a diversi processi formativi del contesto (ad esempio un´operazione di alleggio), la presenza del tesoretto lascia invece ben sperare circa la possibile esistenza di un relitto. "Durante le prime ricognizioni - spiega Leonardo Abelli, direttore scientifico del progetto - l´esploratore subacqueo Francesco Spaggiari ha individuato un´area che presentava una piccola dispersione superficiale di monete bronzee. L´approfondimento delle indagini ha permesso di riportare alla luce un tesoretto costituito da circa 600 monete". Soddisfazione e´ stata espressa anche dal presidente di Arcus Spa, Ludovico Ortona: "E´ un ritrovamento importantissimo, speriamo che, con le prossime attivita´, vi sia la possibilita´ di ulteriori prestigiosi ritrovamenti". |
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MUSICA, DAL 29/6 FESTIVAL BELLAGIO-LAGO DI COMO FINO AL 5/9 NEI TERRITORI LARIANI EVENTO DEDICATO A LISTZ LA SINERGIA DEI COMUNI AMPLIA L´OFFERTA CULTURALE |
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Milano, 27 giugno 2011 - Otto settimane ricche di appuntamenti musicali (oltre sessanta gli eventi in programma) che, dal 29 giugno al 5 settembre, celebreranno il Bicentenario della Nascita di Franz Liszt. E´ la prima edizione del Festival di Bellagio e del Lago di Como, dedicata al celebre compositore ungherese che, proprio in quelle terre, trascorse un importante momento della sua vita artistica e umana, consacrata dalla composizione di celebri opere e dalla nascita della figlia Cosima, futura moglie di Wagner. Il progetto, realizzato grazie alla collaborazione delle amministrazioni locali, delle province di Como e Lecco e alla partecipazione di numerosi sostenitori privati, è stato presentato oggi dall´assessore regionale alla Cultura Massimo Buscemi, dal console d´Ungheria a Milano Áron Rónaszéki e dal direttore artistico del festival Rossella Spinosa. ´Questa prima edizione, che nasce dall´esperienza già consolidata del Festival di Bellagio - ha spiegato Massimo Buscemi - quest´anno coinvolge molte comunità del lago, un territorio che è patrimonio lombardo e di tutti i cittadini. Insieme all´Ungheria vogliamo avere l´orgoglio di presentare ai turisti e far esaltare queste bellezze artistiche e, in questo caso, anche musicali. Il nostro Paese detiene i due terzi dei beni artistici del mondo; questo è il nostro petrolio, la nostra nazione ha il dovere di valorizzarlo. Occasioni come queste, ricche di eventi straordinari e bellezze artistiche, non possono che favorire la fruizione del nostro patrimonio´. Il Festival, che offre un articolato calendario di concerti, conferenze, incontri, seminari ed eventi vari, si aprirà con la ´Piano Week´ (29 giugno al 4 luglio), che vedrà, proprio nei primi due giorni di manifestazione, un concorso nazionale di esecuzione musicale con una speciale categoria riservata a giovani e musicisti amatori di tutte le età, per chiudersi con ´New Music Week´ (31 agosto - 5 settembre) una kermesse dedicata alla musica nuova e un concorso riservato ai pianisti compositori, ruolo in cui lo stesso Franz Liszt è diventato famoso e amato in tutto il mondo. Oltre agli eventi di Bellagio ci saranno concerti all´interno delle più prestigiose ville del Lago come Villa Monastero e Villa Cipressi di Varenna, Villa Grumello di Como e la Villa Vigoni a Loveno di Menaggio, nei comuni comaschi e lecchesi dell´Unione dei Comuni ´Lario e Monti´, di Casnate con Bernate, Civenna, Eupilio, Lanzo d´Intelvi, Lecco, Lezzeno, Lipomo e Valmadrera. ´Il lago di Como e i Comuni rivieraschi - ha ricordato Buscemi - da sempre attraggono turismo sia nazionale che internazionale. Con questo festival, che quest´anno tocca diversi Comuni, possiamo avere uno spettacolo di altissimo profilo culturale in grado di incrementare ulteriormente il turismo in queste zone. Io sono per la sinergia culturale fra gli enti locali, una ricetta straordinaria in grado di favorire l´emergere di queste iniziative, che, da solo, un piccolo Comune non sarebbe in grado di sostenere. Nonostante i tagli, abbiamo deciso anche noi di dare un contributo economico a questa straordinaria iniziativa´. Per informazioni: www.Bellagiofestival.com/ |
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ASSEMBLEA ANNUALE DELL´ASSOCIAZIONE CARLO CATTANEO |
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Lugano 27 giugno 2011 - Si è tenuta nei giorni scorsi l´Assemblea annuale dell´Associazione Carlo Cattaneo che ha deciso l´ampliamento del Comitato direttivo, inserendovi consiglieri più giovani e donne. Cinque i nuovi membri: Iris Canonica, Raffaella Castagnola Rossini, Deborah Moccetti Bernasconi, Simonetta Perucchi Borsa e Marino Viganò. La Cattaneo non è un circolo culturale ‘qualunque’ ma la sua mission è ben chiara e peculiare, sempre ispirata al pensiero di Carlo Cattaneo, il precursore che scelse la via dell’esilio svizzero all’indomani delle Cinque giornate di Milano nel 1848, il cui pensiero è attualissimo per le sue idee federaliste e che prese parte attiva alla vita culturale e politica e alla crescita civile del Canton Ticino. L’associazione Carlo Cattaneo, presieduta da Paolo Grandi, esprime in concreto quei legami non solo strategici, ma anche quotidiani e concreti tra nord Italia e Svizzera italiana. Basti dire che la Cattaneo sta già svolgendo un ruolo a favore della Svizzera nell’ottica di Expo 2015. In questo senso, il console generale svizzero a Milano, Massimo Baggi, ospite della Cattaneo a Lugano presso il Consolato d´Italia, ha dichiarato che Expo è un’occasione ineludibile per il Ticino e per la Svizzera e che la Confederazione crede nell’iniziativa ed è pronta a collaborare per la sua miglior riuscita, questo anche relativamente al Lac che potrà avvalersi del consolato per essere parte integrante di Expo 2015. Nel corso dell’Assemblea, Baggi ha anche toccato l’intensità dei rapporti con Como e Varese. La Carlo Cattaneo ha svolto lo scorso anno un intenso e proficuo lavoro con i suoi cicli di conferenze, i dibattiti e le innumerevoli occasioni d’incontro per valorizzare pienamente le convergenze culturali fra Svizzera e Italia. Dai temi di bruciante attualità affrontati nelle conferenze, è scaturito un dibattito favorito dai Quaderni dell’Associazione Carlo Cattaneo, con firme prestigiose, e oltre a conferenze ex cathedra e pubblicazioni, l’Associazione non ha trascurato il piacere di scoprire insieme genti e paesi nel viaggio di fine estate che integra gli aspetti paesaggistici, artistici e gastronomici con un’occasione di intensi scambi umani e culturali, creando anche una rete di contatti fra le persone che operano nei vari ambiti della società. Http://www.associazionecattaneo.ch/ |
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