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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 27 Giugno 2011 |
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RAPPORTO ASSINFORM 2011
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“Per l’Information Technology italiana i primi tre mesi del 2011 hanno significato una battuta d’arresto rispetto al trend in recupero che il settore aveva fatto registrare nel 2010. Con un tasso di crescita di - 1,3%, infatti, la dinamica dell’It rimane negativa contraddicendo, per ora, le previsioni di una possibile ripresa nell’anno in corso. I nostri dati confermano il perdurare di un quadro di grande incertezza per il settore It, che ancora non trova, nel contesto economico nazionale, le spinte necessarie per uscire dallo stato di sofferenza, in cui è entrato a seguito della crisi globale. L’indagine congiunturale Assinform di fine aprile ha, infatti, evidenziato, rispetto a quanto rilevato a febbraio, un peggioramento degli ordinativi delle aziende informatiche, confermato da una netta riduzione della propensione agli investimenti in nuovi progetti It da parte delle imprese-clienti. E’ questa una testimonianza preoccupante delle difficoltà a intraprendere la via dell’innovazione e della crescita di competitività, che ancora persistono nel sistema produttivo italiano, in particolare da parte delle Pmi”. Così ha esordito il presidente di Assinform, Paolo Angelucci, nel presentare lunedì 20 giugno a Milano i risultati del Rapporto Assinform 2011, elaborato in collaborazione con Netconsulting. “Tuttavia nell’orizzonte informatico italiano vanno colti alcuni segnali precursori di domanda innovativa in crescita” ha continuato Angelucci riferendosi a “la tenuta del comparto software, che con una crescita di + 0,4% registrata a fine marzo di quest’anno, è l’unico a essere tornato positivo. L’aumento della componente innovativa dei servizi di telecomunicazioni, giunta a coprire ormai il 30% del totale, che alimenta la domanda di nuove tecnologie informatiche. Infine il mercato del cloud computing che oggi vale 130 milioni di euro e nei prossimi due anni si stima dovrebbe triplicare”. “Tutto ciò – ha precisato il presidente di Assinform - è il riflesso del processo di profondo cambiamento tecnologico che sta investendo l’intero mondo digitale, basato su una sempre maggiore integrazione fra infrastrutture avanzate di Tlc e innovazione It , le cui nuove opportunità vengono purtroppo percepite da un nucleo ancora troppo ristretto dell’economia e della società italiane. Il risultato è che la digitalizzazione del Paese si sviluppa a macchia di leopardo, creando zone di digital divide che tagliano fuori interi territori e ampie fasce di popolazione e ampliando il ritardo con il resto d’Europa”. Su questi punti i dati parlano chiaro. Se l’Italia sconta un ritardo complessivo nel processo di digitalizzazione rispetto alle medie dell’Ue27, al suo interno si rilevano importante disparità territoriali. Per quanto riguarda le imprese che utilizzano la banda larga, la media italiana è dell’83%, collocando il paese a metà classifica europea. Ma al suo interno si rileva che Calabria, Sardegna, Basilicata, Puglia, Molise e Trentino, con 77% si trovano nella parte bassa della classifica confrontandosi con Rep.ceca, Irlanda, Ungheria, mentre Piemonte, Liguria e Val d’Aosta con oltre 86% sono nella parte alta, allineandosi a paesi come Germania, Uk, Svezia. Complessivamente l’Italia digitale si colloca al disotto delle medie raggiunte dall’Ue27.
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Europa (27) |
Italia |
Pmi che vendono online |
13,4% |
3,8% |
Imprese che acquistano online |
26,4% |
16,5% |
Popolazione che usa frequentemente Internet |
53,1% |
45,7% |
popolazione che usa servizi di online banking |
36,0% |
17,6% |
cittadini che usano servizi di eGovernment |
31,7% |
17,4% |
famiglie con accesso a banda larga |
60,8% |
48,9% |
famiglie con accesso a Internet |
70,1% |
59,0% |
Popolazione che acquista online |
40,4% |
14,7% |
Fatturato imprese attraverso eCommerce |
13,9% |
5,4% | Fonte: Ec, Digital Agenda Scoreboard (31 maggio 2011) “La declinazione dell’Agenda digitale europea in chiave nazionale è una strada che non può essere più elusa o rimandata – ha concluso Angelucci – In Italia abbiamo già casi di agende regionali che iniziano a essere implementate accanto alla totale o scarsa assenza di iniziativa in altre regioni. E’ fondamentale valorizzare il ruolo delle Regioni nella digitalizzazione dei territori attraverso un’ Agenda nazionale capace di rendere coerenti e omogenee le strategie regionali, su tre temi cruciali per il Paese: lo sviluppo e l´efficienza dei servizi pubblici, l’innovazione delle Pmi, lo sviluppo dell’infrastrutturazione a banda larga. Allo stato attuale le nostre previsioni per il 2011 oscillano fra una stima pessimista che assegna al settore It un trend di crescita attestato a -0,8% e una ottimistica che individua una crescita di +1,3%. La prima presuppone nessuna modifica di contesto, la seconda che le condizioni di contesto inizino a cambiare, con l’introduzione di un quadro normativo certo e incentivante l’innovazione, che preveda poche azioni prioritarie, ma capaci di imprimere un´evoluzione accelerata e positiva per tutto il Paese”. La presentazione del Rapporto Assinform, il cui dettaglio è stato illustrato da Giancarlo Capitani, ad di Netconsulting, ha costituito l’occasione per un confronto sul tema “L’ict e l’innovazione dei territori” fra responsabili dei processi di digitalizzazione di amministrazioni regionali dell’Emilia Romagna, della Lombardia e della Sardegna, a cui sono seguiti gli interventi di Lucia Pasetti, videpresidente del Cisis (Centro Interregionale per i sistemi informatici) e Carlo Maccari, Assessore alla digitalizzazione e semplificazione della Regione Lombardia. Il 2011 si presenta come un anno ancora difficile per l’economia italiana. L’andamento delle telecomunicazioni risente sia del protrarsi dei tempi per i nuovi investimenti infrastrutturali, sia, e soprattutto, del calo delle tariffe, dovuto a una concorrenza sempre più serrata. In questa direzione vanno i risultati rilevati nel primo trimestre 2011, con un calo del mercato Tlc del 4,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Diverso è il caso dell’It. L’interesse al rinnovamento delle dotazioni Ict e ai nuovi servizi sussiste, ma la correlazione con l’andamento del Pil frena. Il Pil nazionale infatti è cresciuto nel primo trimestre dell’1%, al di sotto della media europea e dei paesi con i quali più ci confrontiamo (Germania, + 4,9%; Francia). E sempre nel primo trimestre 2011, gli investimenti fissi lordi non sono cresciuti in Italia più dell’1,5%. Questo andamento ancora statico si è riflesso sul mercato It, che nei primi tre mesi dell’anno è calato ancora dell’1,3%, trend che comunque è in attenuazione rispetto a quanto registrato nel primo trimestre 2010 su 1° trimestre 2009, quando il decremento era stato del 2,9%. La scomposizione della domanda rivela, tuttavia, andamenti diversi, con l’hardware attestato a - 2,1% (-2,3% 2010/2009), il software +0,4% (-1,5%), i servizi It -1,5% (-3,8%), l’assistenza tecnica -2,9% (-4,9%). Per quanto riguarda le previsioni sull’anno, le incertezze che segnano il quadro nazionale, non hanno consentito di effettuare una stima univoca. In una logica pessimistica, di sostanziale conferma del quadro attuale, il mercato Ict continuerà a scendere, con un trend dell’ordine di -4,5%. Al suo interno saranno le Tlc a spingere maggiormente verso il basso con -5,8%, mentre per l’It si prevede un’attenuazione della discesa con un tasso attestato -0,8%. Considerando, invece, un ipotesi di miglioramento dell’andamento dell’economia nazionale e quindi di un aumento della propensione a investire in innovazione, il mercato Ict si ritroverebbe a fine anno con una crescita di -0,1%, determinato dal -0,6% delle Tlc e da +1,3% del mercato It |
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MAGENTA: ACCORDO TRA COMUNE E ODCEC MILANO
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Il 20 giugno 2011 è stato sottoscritto a Magenta, presso la Sala Giunta, l’accordo di collaborazione tra il comune di Magenta e l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano. Il protocollo, siglato dal sindaco Luca Del Gobbo e da Alessandro Solidoro, presidente di Odcec di Milano, prevede l’istituzione di uno sportello dedicato agli iscritti all’Ordine. Il servizio è operativo a partire da oggi 27 giugno nella sede del Comune in piazza Formenti 3, ogni quarto lunedì del mese, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 15.30. L’intesa è il risultato della comune volontà di favorire i professionisti e le imprese del territorio milanese, potenziando e facilitando i servizi di informazione e assistenza. Dialogo e collaborazione con le istituzioni sono obiettivi prioritari dell’Ordine di Milano che vuole sostenere e sviluppare l’attività di ciascun iscritto a vantaggio della crescita professionale ed economica locale. Il presidente Solidoro ha manifestato la sua soddisfazione: “Quella di oggi è solo la più recente di una serie di iniziative volte a consolidare e sviluppare una “presenza diffusa” sul territorio. Queste intese di collaborazione sanciscono l’impegno reciproco tra istituzioni che insieme sostengono la produttività e lo sviluppo”. “Una nuova collaborazione tra istituzioni – ha spiegato il sindaco Del Gobbo - e una opportunità interessante per una utenza di professionisti e, di conseguenza, per tutti i cittadini che vi si rivolgono. E’ già successo più volte che l’Amministrazione abbia deciso di concedere l’utilizzo di un locale del Palazzo Comunale per attivare servizi dedicati, scelta che va nella direzione della semplificazione e della ‘riduzione delle distanze’ agevolando la comunicazione con i cittadini e la possibilità di cogliere i reali bisogni delle persone” |
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NUOVA GUIDA ITALIANA SUL CORRETTO UTILIZZO DELLA MUSICA IN RETE
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E´ stata presentata la nuova guida italiana sul corretto utilizzo della musica in rete. Online anche il nuovo sito Pro-music.it E´ stata presentata, durante una conferenza stampa presso la sede della Provincia di Milano, alla presenza dell´assessore Moda, Eventi ed Expo, Silvia Garnero, e dell´assessore all´Istruzione ed Edilizia Scolastica, Marina Lazzati, una guida promossa a livello internazionale da Childnet, organizzazione che opera a tutela dei minori , sul corretto utilizzo della rete Internet e sul valore dei contenuti che vi transitano. La musica è certamente uno dei contenuti più cliccati e scaricati sulla rete, per questo si è pensato di promuovere una serie di iniziative atte a sensibilizzare le scuole, le famiglie e i ragazzi, ad un corretto e legale utilizzo della musica digitale. Il dibattito, che ha visto la partecipazione come relatori anche di Innocente Pessina, Dirigente Scolastico del Liceo Berchet di Milano, di Luca Vespignani, Segretario Generale di Fpm, la federazione contro la pirateria musicale e di Daniele Lepido, giornalista del Sole24ore, è stata l´occasione anche per presentare la versione italiana del sito di promozione di musica online, Pro-music.it, nel quale si possono trovare informazioni sui principali store digitali, sulle campagne e studi del settore, con interviste ad artisti e alle tante persone che gravitano nel mondo della musica. L´incontro, che ha visto la partecipazione anche di numerosi studenti, è servito da presentazione per un evento già programmato per il mese di settembre, che vedrà coinvolti gli studenti delle scuole di Milano e Provincia e alcuni noti artisti italiani. Per scaricare la Guida: http://www.Fimi.it/pdfeventi/young-people-it-v11_1.pdf |
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INVIO TELEMATICO DELLA CERTIFICAZIONE DI MALATTIA: DECORRENZA PERIODO TRANSITORIO DAL 13 GIUGNO 2011
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Il 13 giugno 2011 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la circolare n. 4 del 18 marzo 2011 (pubblicata sulla G.u. N.135 del 13 giugno 2011) sulla trasmissione telematica della certificazione di malattia, firmata congiuntamente dal Ministro per la Funzione Pubblica e da quello del Lavoro e delle Politiche Sociali. Da questa data pertanto decorrono i tre mesi previsti della circolare stessa, entro i quali i datori di lavoro possono continuare a chiedere ai propri lavoratori, secondo le modalità attualmente vigenti, l´invio della copia cartacea della attestazione di malattia rilasciata dal medico al momento dell´invio telematico all´Inps della certificazione di malattia. Il lavoratore continua in ogni caso a presentare secondo le modalità tradizionali l´attestazione cartacea di malattia al proprio datore di lavoro e, ove previsto, il certificato cartaceo di malattia all´Inps, se il medico non ha proceduto alla trasmissione telematica del certificato di malattia perchè impossibilitato |
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I PROFESSIONISTI DELLA MEDIAZIONE CIVILE A CONFRONTO: CONVEGNO PROMOSSO DA ODCEC DI MILANO E ALUMNI BOCCONI |
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"La mediazione civile. Profili giuridici ed ambiti operativi" è il tema del convegno organizzato dalla Scuola di Alta Formazione Luigi Martino dell’Odcec di Milano con l’Associazione Alumni della Bocconi per martedì 28 giugno, Aula Magna Bocconi – Roentgen 1. La media conciliazione obbligatoria, introdotta dal Decreto Legislativo n. 28 del 2010 ed entrata in vigore il 21 marzo di quest’anno, costituisce senza dubbio un’importante strumento risolutivo del contenzioso civile. Il quadro normativo, a pochi mesi dalla sua attuazione, è al valio della Corte Costituzionale e dovrebbe subire ulteriori modifiche attuative. Professionisti, magistrati ed esponenti del mondo imprenditoriale – superando interessi corporativi – si confronteranno per capire come l’istituto della conciliazione possa davvero decongestionare il settore della giustizia civile garantendo ai cittadini e alle imprese una riduzione dei tempi e degli oneri a loro carico, diventando un prezioso volano per il rilancio della nostra economia. Il convegno indagherà sulle possibili sinergie tra mediatori civili, commerciali e familiari nelle successioni, patti di famiglia, passaggi generazionali nelle imprese, intervenendo anche nella cattiva pratica medica che, secondo i dati ministeriali, è un problema sempre più attuale per numero di casi e per valore medio delle pratiche. Quello del mediatore è un ruolo delicato per superare contenziosi familiari o aziendali (affitto di aziende, locazione, comodato, successioni, patti di famiglia, contratti assicurativi, bancari e finanziari) in modo stragiudiziale, pertanto è necessario promuovere un sereno ma serrato confronto per definire in maniera condivisa i ruoli, gli ambiti e gli obblighi deontologici dei professionisti della conciliazione. A vantaggio di tutte le componenti della società civile. In apertura interverranno il presidente dell’Odcec di Milano Alessandro Solidoro, il presidente nazionale Claudio Siciliotti e Gianfranco Minutolo, direttore Bocconi Alumni Association |
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PRIVACY: RELAZIONE ANNUALE DEL GARANTE
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L´Autorità Garante per la protezione dei dati personali - composta da Francesco Pizzetti, Giuseppe Chiaravalloti, Mauro Paissan, Giuseppe Fortunato – ha presentato il 23 giugno, presso la Sala della Lupa di Palazzo Montecitorio, la Relazione sull´attività svolta nel 2010.
La Relazione illustra i diversi fronti sui quali è stata impegnata l´Autorità nel suo 14mo anno di attività, fa il punto sullo stato di attuazione della legislazione sulla privacy e indica le prospettive di azione verso le quali intende muoversi il Garante.
La cerimonia è avvenuta alla presenza del Presidente della Camera dei Deputati, Gianfranco Fini, di Ministri e di rappresentanti del Parlamento, delle Istituzioni, del mondo dell´impresa e delle associazioni di categoria.
Info: http://www.garanteprivacy.it/garante/navig/jsp/index.jsp |
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PRIVACY: SINTESI DELLA RELAZIONE SULL´ATTIVITÀ 2010
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La Relazione sull´attività 2010 traccia il bilancio del lavoro svolto dall´Autorità e indica le prospettive di azione verso le quali occorre muoversi nell´obiettivo di costruire una autentica ed effettiva protezione dei dati personali, in particolare riguardo all´uso delle nuove forme di comunicazione e dei nuovi sistemi tecnologici. Le telefonate pubblicitarie indesiderate; Internet e le nuove tecnologie cloud computing; i sistemi di videosorveglianza; il fenomeno sempre più esteso dei social network; la trasparenza on line della Pubblica amministrazione; il servizio di Google Street View; i nuovi servizi in farmacia. E ancora: il delicato settore della sanità; il corretto rapporto tra diritto di cronaca e dignità delle persone; la protezione dei dati giudiziari; la tutela dei minori; la ricerca scientifica e farmacologica; le esigenze di semplificazione per le imprese. Sono solo alcuni dei principali e complessi ambiti nei quali il Garante ha assicurato il suo intervento nel corso del 2010 a difesa di singoli individui e collettività. Intervento rafforzato dai maggiori poteri sanzionatori ora a disposizione dell´Autorità. Numerose sono state le Audizioni parlamentari: tra le più rilevanti, quelle sulle problematiche legate alle politiche di immigrazione, all´anagrafe tributaria, alla semplificazione dei rapporti tra Pa e cittadini. I provvedimenti collegiali adottati nel 2010 sono stati circa 600. Si è dato risposta a circa 4000 tra quesiti, reclami e segnalazioni (in particolare, riguardo a telefonia, credito, centrali rischi, marketing, videosorveglianza, Internet, assicurazioni). I ricorsi decisi dal Garante sono stati 350 (in maggioranza relativi a banche e finanziarie, attività di marketing, datori di lavoro pubblici e privati, sistemi di informazioni creditizie, operatori telefonici e telematici), confermando il trend dello scorso anno. Il Collegio ha reso 16 pareri al Governo e al Parlamento (in particolare in materia di attività di polizia e sicurezza, giustizia, Codice dell´amministrazione digitale, informatizzazione e banche dati della Pa, formazione). Le ispezioni effettuate nel 2010 sono state circa 500. I controlli hanno riguardato numerosi settori: in particolare, gli operatori telefonici, le strutture sanitarie pubbliche e private, i sistemi di videosorveglianza, il sistema della fiscalità, le società di marketing, gli istituti di credito. Le violazioni amministrative contestate, compreso il primo semestre 2011, sono state oltre 500: una parte consistente ha riguardato le attività promozionali indesiderate, l´attivazione di servizi non richiesti e le strutture sanitarie pubbliche e private. 55 le violazioni segnalate all´autorità giudiziaria nel 2010. Tenendo conto anche del primo semestre 2011 ammontano a più di 4 milioni di euro le sanzioni amministrative già riscosse. L´attività di relazione con il pubblico ha fatto registrare nel 2010 oltre 26.000 tra contatti telefonici ed e-mail esaminate, in particolare riguardo al telemarketing, alle e-mail e i fax indesiderati, alla videosorveglianza, a Internet, al lavoro pubblico e privato. Sono state approvate importanti linee guida in materia di informazione giuridica. Più di recente sono state approvate le linee guida in materia di pubblicazione e diffusione on line di atti e documenti della Pa e quelle sulla customer satisfaction in sanità. Il Garante ha adottato anche alcuni provvedimenti generali per specifici settori: videosorveglianza; propaganda elettorale; tessera del tifoso; telemarketing; number portabilty; sistemi di informazione creditizia; "ricerca inversa" (la possibilità di risalire all´abbonato sulla base del numero telefonico); corretto uso dei dati del Pubblico registro automobilistico. Più recente è il provvedimento sulle nuove misure a protezione dei dati dei clienti nell´attività bancaria |
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PRIVACY: GLI INTERVENTI PIÙ RILEVANTI NEL CORSO DEL 2010
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Gli interventi più rilevanti del Garante nel corso del 2010 hanno riguardato molteplici e delicati ambiti: · sanità (Fascicolo sanitario elettronico, referti medici via mail, prenotazione e ritiro analisi in farmacia, ricerca scientifica e farmacologica, progetto di sorveglianza epidemiologia sui militari in Bosnia, raccolta di dati sull´ Hiv negli studi medici, riservatezza nelle strutture sanitarie, tenuta delle cartelle cliniche); · pubblica amministrazione (diffusione di dati su immobili di proprietà di enti pubblici, trasparenza degli emolumenti pubblici, pubblicazione e diffusione dei dati personali on line, banca dati sulla pedofilia, registri delle persone senza fissa dimora, misure di sicurezza per l´Anagrafe tributaria, interconnessione e sicurezza delle banche dati); · marketing (telefonate indesiderate e "Registro delle opposizioni", spam, fax e mail indesiderate); · telecomunicazioni (smartphone e tablet, conservazione dei dati di traffico telefonico e telematico a fini di giustizia, "ricerca inversa", misure di sicurezza, "profilazione" dei clienti); · giornalismo e informazione (cronache giudiziarie, tutela dei minori e delle vittime di violenza, dati sullo stato di salute e sulla vita sessuale, adozioni, foto di persone arrestate, archivi storici on line); · lavoro (sistemi di rilevazione biometrica, localizzazione dei dipendenti, navigazione in Internet e controllo dei lavoratori, sistemi di videosorveglianza); · giustizia e polizia (mediazione civile; processo civile telematico, misure di sicurezza per gli uffici giudiziari, Nuovo sistema informativo della giustizia amministrativa, Ced del Dipartimento di P.s., dati dei passeggeri aerei, misure di sicurezza per l´Archivio Schengen); · Internet (motori di ricerca, Google Street View, Google Buzz, Facebook e social network, illegittima conservazione dei dati sulla navigazione in rete, forum e blog, semplificazioni per piccoli Internet provider, profilazione on line); · nuove tecnologie (geolocalizzazione, tecnologie a radiofrequenza - Rfid); · scuola e università (graduatorie scolastiche, anagrafe nazionale degli studenti, uso di telecamere, pubblicità scrutini e voti scolastici, preiscrizioni universitarie); · società (tessera del tifoso, agenzie matrimoniali, ski pass, condominio); · impresa (trasferimento di dati all´estero, previdenza, agenzie di rating e controlli sui conflitti di interesse, semplificazione degli adempimenti, informazioni commerciali); · banche, finanziarie e assicurazioni (accesso ai dati dei clienti delle banche, misure di protezione, sistemi di informazioni creditizie, accesso ai dati sul credito al consumo da parte di finanziatori Ue) |
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PRIVACY: CLIENTI DELLE BANCHE PIÙ SICURI CON IL TRACCIAMENTO DELLE OPERAZIONI
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Il Garante ha fissato rigorose misure a protezione dei dati dei correntisti Dati dei clienti più sicuri e al riparo da accessi non autorizzati e intrusioni indebite negli istituti bancari. Il Garante privacy ha fissato le regole alle quali dovranno attenersi banche e Poste Italiane spa (relativamente all´attività bancaria e finanziaria) per "blindare" il sistema informativo e garantire un corretto trattamento dei dati dei correntisti. Il provvedimento generale tiene conto di numerose istanze pervenute al Garante, di accertamenti ispettivi effettuati tra il 2008 e il 2010 presso le maggiori banche o gruppi bancari e degli esiti di una ulteriore attività di rilevazione svolta in collaborazione con Abi che ha coinvolto 441 banche. Alcuni clienti, in particolare, avevano segnalato che i loro dati erano stati oggetto di accessi indebiti, presumibilmente da parte di dipendenti, e comunicati a terzi che li avevano poi utilizzati per scopi personali, in genere, in cause di separazioni giudiziali e in procedure esecutive (ad es. Pignoramenti presso terzi). In assenza di una normativa che obblighi le banche a tracciare tutte le operazioni l´Autorità ha ritenuto di prescrivere agli istituti bancari l´adozione di rigorose misure. Ogni operazione di accesso ai dati dei clienti (sia che comporti movimentazione di denaro o sia di semplice consultazione), effettuata da qualunque figura all´interno della banca, dovrà essere tracciata attraverso una serie di elementi: il codice identificativo del dipendente; la data e l´ora di esecuzione; il codice della postazione di lavoro utilizzata; il codice del cliente ed il tipo di rapporto contrattuale "consultato" (numero del conto corrente, fido, mutuo, deposito titoli). In questo modo la banca saprà sempre chi e quando ha avuto accesso ad un determinato conto corrente o ha effettuato operazioni. I file di log di tracciamento delle operazioni, comprese quelle di semplice consultazione, dovranno essere conservati per un periodo di almeno 24 mesi. Le banche, inoltre, dovranno prevedere l´attivazione di alert che individuino comportamenti anomali o a rischio (es. Consultazioni massive, accessi ripetuti su uno stesso nominativo). Almeno una volta l´anno la gestione dei dati bancari dovrà essere oggetto di un´attività di controllo interno da parte degli istituti, per verificare la rispondenza alle misure organizzative, tecniche e di sicurezza previste dalla normativa vigente. Il controllo, adeguatamente documentato, dovrà essere eseguito da personale diverso da quello che ha accesso ai dati dei clienti. E verifiche sulla legittimità e liceità degli accessi, sull´integrità dei dati e delle procedure informatiche dovranno essere effettuate anche a posteriori, sia a campione sia a seguito di allarme. Alle banche è stato infine raccomandato di comunicare al cliente eventuali accessi non autorizzati al proprio conto e di rendere note al Garante eventuali violazioni di particolare rilevanza (per quantità, qualità dei dati, numero dei clienti). |
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GIUSTIZIA ITALIANA: "ITALIA ON LINE" CONDANNATA A RIMUOVERE IMMEDIATAMENTE TUTTI I VIDEO TELEVISIVI DI MEDIASET |
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Il Tribunale di Milano, accogliendo le richieste del Gruppo Mediaset, ha stabilito che la diffusione non autorizzata di video televisivi di Mediaset da parte della società "Italia On Line" costituisce violazione del diritto di autore. Ancora una volta è stata stabilita la diretta responsabilità dei provider in caso di diffusione non autorizzata di contenuti protetti da copyright. Il Tribunale ne ha vietato l´ulteriore diffusione fissando una penale di 250 euro per ogni video e per ogni giorno di illecita diffusione. La causa proseguirà per la quantificazione dei danni |
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GIUSTIZIA TEDESCA: VIOLAZIONE DELLA POSTA ELETTRONICA
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Il tribunale tedesco di Duisberg ha condannato due uomini che sono entrati negli account di posta elettronica di alcune popstar per sottrarne dati personali e pre-relase di nuove canzoni. I due tedeschi hanno violato alcuni computer che contenevano materiale appartenente a star internazionali come Lady Gaga e Dr. Dre, accedendo alle caselle di posta elettronica, alle coordinate bancarie e ad altri dati privati. Uno degli hacker è stato condannato a una pena detentiva di 18 mesi. L´altro è stato condannato a 18 mesi con la condizionale. Entrambi sono stati giudicati colpevoli di furto di copyright e di intrusione informatica. Il caso è venuto alla luce quando gli investigatori Ifpi hanno notato un numero crescente di brani in pre-release che entravano in circolazione molto prima di quanto normalmente previsto. Una indagine approfondita che ha coinvolto gli artisti, il management e le etichette ha permesso di identificare coloro che hanno avuto accesso ai brani in questione e l´identità di coloro che hanno pubblicato online le pre-release. I due tedeschi sono stati sorpresi a inviare email di phishing e Trojan nascosti in file musicali per ottenere i dettagli di log-in di account di posta elettronica privata. Questi dati sono stati poi utilizzati per accedere agli account e ottenere pre-release musicali che gli hacker hanno poi distribuito on-line. Il team antipirateria Ifpi nel Regno Unito e in Germania, lavorando le forze dell´ordine Usa e tedesche, ha identificato i due tedeschi, e ha inviato le prove alla polizia locale che ha iniziato l´indagine penale |
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