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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Novembre 2011
AGENDA DIGITALE: 340 EVENTI PER LA SETTIMANA EUROPEA DELLA ROBOTICA  
 
 Bruxelles, 29 novembre 2011 - Più di 120 organizzazioni di settore, istituti di ricerca e le università che rappresentano 17 paesi europei stanno prendendo parte al primo Settimana europea Robotica. Informazioni su eventi vicino a te è qui. Due dei robot presenti sono i  http://www.Filose.eu/tiki-index.php?page=fish  robot  di pesce e la iCub robot, che interagisce con la gente. Nel prossimo futuro i robot e dispositivi robotici con funzioni saranno utilizzati quasi ovunque. Creazione di una energia e di uso efficiente delle risorse di produzione con economie di scala, la creazione e il mantenimento di pari opportunità e di alta qualità di lavoro, affrontare l´invecchiamento della forza lavoro, mantenendo la forza lavoro che invecchia con un´esperienza di lavoro preziosa nel processo di produzione, vita indipendente per anziani, l´assistenza sanitaria a prezzi accessibili, protezione contro le minacce esterne e interne per la sicurezza - senza robotica questi obiettivi sono molto difficili da raggiungere. Robotica aiuterà manifatturiera europea rimanere competitivi nei confronti della concorrenza globale. Una parte considerevole della ricerca in robotica in Europa è focalizzata sulla ricerca medica e di riabilitazione, come la chirurgia robotica (vedi Ip/11/1462 ) e la riabilitazione dei pazienti, per esempio con pazienti colpiti da ictus che hanno bisogno di costante monitoraggio e supporto adattate ad intervalli regolari. La robotica è un settore fiorente dovrebbe creare un milione di posti di lavoro in tutto il mondo nei prossimi anni, anche nel settore automobilistico in Germania e cantieristica navale danese. Nel 2010 oltre 118.000 robot industriali sono stati venduti in tutto il mondo - quasi il doppio rispetto al 2009. Per il 2011, crescono del 18% è previsto. In particolare robot di servizio professionali sono tenuti a godere di aumentare le vendite del 60% entro il 2014. Rivolto al grande pubblico, la prima Settimana europea Robotica si concentra sulla europei ispiratore di tutte le età per intraprendere una carriera nella scienza, tecnologia, ingegneria e matematica, o conoscere il ruolo robot possono e giocherà nella vita quotidiana. Gli eventi includono visite scolastiche, laboratori aperti, mostre, sfide, i robot in azione su piazze pubbliche, e molto altro. Il Science Museum di Londra organizza il http://www.Sciencemuseum.org.uk/robotville  , dove 20 robot unico verrà visualizzato, tra cui Filose robot pesce e l´ iCub robot. Uno dei progetti che al centro della scena durante la settimana della robotica è la Clearing House europeo per Open Development Robotica, o Echord . Che cosa significa il progetto Echord fare? L´approccio unico di Echord riunisce 53 università e 80 aziende industriali (comprese numerose Pmi e start-up) per mettere l´industria europea della robotica in una posizione di leadership mondiale, migliorando il trasferimento tecnologico tra università e industria. Echord Gli esperimenti sono quelli orientati verso comuni tecnologie abilitanti (sviluppare nuovi robot, componenti, reti, ecc), altri verso lo sviluppo di applicazioni (uso di robot e componenti in nuovi ambiti e scenari, come l´uso di robot in agricoltura), e gli altri verso di fattibilità dimostrazione (mostrando che i prototipi possono essere effettivamente utilizzati in specifici ambienti industriali che ancora non utilizzano i robot). Quali sono i vantaggi di Echord per le Pmi europee? Echord costituisce un´opportunità per trasferire tecnologie avanzate della robotica a nuove applicazioni industriali, anche per le aziende con un numero limitato di R & S di bilancio. Due esempi di nuove opportunità di business Echord ha creato includono: Cowboi (saldatura cooperativa impiegando Intelligenza robot) consente la saldatura di dimensioni molto piccole con le attività manuali ridotto ad un interattivo, intuitivo, le specifiche task rapida e ad alta precisione da parte dell´utente. Uno degli aspetti chiave è l´aumento di autonomia del robot. Ciò significa che l´uomo co-lavoratore non è necessario specificare l´esatto movimento del robot, che può essere un compito noioso e soggetto a errori quando geometrie complesse sono coinvolti. Uno dei partner di Cowboi è "Blackbird Robotersysteme", una piccola Monaco di Baviera spin-off specializzata in software e controlli per la lavorazione laser robotizzato. Partecipare a Echord è una possibilità per loro di estendere la gamma delle proprie ricerche e di fornire basi per futuri sviluppi del prodotto. Fidelio (Fixtureless sbavatura di ruote da dimostrazione umano) .. Ricercatori robotici hanno sviluppato sistemi prototipi robotici in grado di osservare e imparare da operazioni umane: le informazioni provenienti da una varietà di osservazioni viene analizzata e trasformata in una rappresentazione astratta del compito. In seguito, il robot è in grado di generare autonomamente un programma per riprodurre il compito, anche in un ambiente che è diverso da quello osservato durante la fase di apprendimento. Come viene finanziato Echord? Echord è finanziato in parte dalla Commissione Europea e in parte dai suoi partner partecipanti. Il bilancio totale del Echord è di € 24,9 milioni. Il contributo della Commissione europea è 18.900.000 € Quale altro supporto offre la ricerca robotica riceve da parte dell´Unione europea? L´ue sostiene più di 100 progetti nel settore della robotica e dei sistemi cognitivi con € 400 milioni di finanziamenti tra il 2007 e il 2011. Ulteriori informazioni sulla Settimana europea Robotica: http://www.Eurobotics-project.eu/eurobotics-week/index.html    
   
   
APPRODA A BRUXELLES IL "TRENTINO DELLE RETI 100 MEGABITES (MB) " DELLAI IERI A BRUXELLES A COLLOQUIO CON LA VICEPRESIDENTE DELLA COMMISSIONE NEELIE KROES  
 
Trento, 29 novembre 2011 - Approda a Bruxelles il "modello trentino" per connettere cittadini e imprese ad una rete in fibra ottica, una rete capace di garantire 100 megabites (mb) di capacità per utente. Un modello basato su tre obiettivi strategici, in parte già realizzati: lo sviluppo di una infrastruttura di rete capillare e a banda larga per tutti i cittadini e le imprese, lo sviluppo di servizi innovativi (per sanità, gestione del territorio, turismo, reti energetiche e così via) e la promozione delle iniziative private nei settori ad alta tecnologia (Ict, meccatronica, energia ed ambiente, agroalimentare). Stamani il presidente della Provincia autonoma Lorenzo Dellai, accompagnato dai dirigenti e dai tecnici del settore, ha incontrato la vicepresidente della Commissione europea e commissario per l´Europa digitale Neelie Kroes, a cui ha illustrato quanto il Trentino sta facendo per la diffusione della banda larga. Dellai ha ricordato innanzitutto che in Trentino la Provincia ha realizzato, tra il 2006 e il 2011, una infrastruttura in fibra ottica di oltre 800 chilometri, a disposizione delle amministrazioni pubbliche - e degli operatori per la quota residuale - a condizioni eque, trasparenti e non discriminatorie; tra la fine del 2007 e l´ottobre 2008 ha realizzato inoltre una rete Wireless con circa 1030 hot spot a copertura del territorio e delle vallate; nel 2011 infine ha avviato, previa autorizzazione della apposita Direzione Competition della Ce, un bando per il potenziamento delle centrali di distribuzione, al fine di portare nelle case e nelle sedi delle imprese, su rame, almeno una capacità di 20mb. "Obiettivo che ci siamo posti - ha proseguito - è però quello di collegare entro il 2018 tutte le utenze e le imprese alla fibra ottica, con 100 megabites di capacità almeno." Sul versante dell´innovazione Dellai ha inoltre sottolineato come il Trentino sia diventato co-location centre dell´European Institute of Innovation & Technology (Eit), il primo in Italia e nell´intera europa meridionale; un traguardo ambizioso che il Trentino ha tagliato come "sistema", mettendo assieme cioè tutte le competenze e le energie presenti sul versante della ricerca scientifica e accompagnandole con un´amministrazione attenta ai loro bisogni e capace di realizzare, in questo come in altri campi, investimenti strategici e mirati. Molte le domande poste al presidente Dellai dalla Kroes, che ha voluto capire ad esempio quale sia stato il percorso che ha portato alla costituzione di una newco in questo settore e quali siano i suoi presupposti per la sua sostenibilità sia sotto il profilo economico che delle regole. "Il Trentino è un territorio di montagna, collocato in un´area strategica - ha spiegato Dellai - ; con queste iniziative il Trentino intende concorrere alla realizzazione dell´agenda digitale europea, e siamo convinti che anche le grosse compagnie siano interessate a sperimentare in regioni come il Trentino progetti di infrastrutturazione che fino a questo momento sono stati pensati per le grandi aeree metropolitane."  
   
   
INVESTIRE IN INTERNET E NELLE TECNOLOGIE INFORMATICHE È INVESTIRE NEL FUTURO  
 
 Trento, 29 novembre 2011 - A margine dell´incontro avuto ieri a Bruxelles con la commissaria Neelie Kroes, il presidente della Provincia autonoma di Trento ha voluto sottolineare la visione politica ed economica cui il Trentino sta orientando le proprie scelte e che sostengono le importanti progettualità messe in campo nel settore dell´Ict. Dellai ha parlato in particolare di tre grandi obiettivi: portare la rete in fibra ottica in tutte le case ed imprese trentine; il varo di un pacchetto di servizi pubblici e privati innovativi e capaci al tempo stesso di riempire di contenuti ma anche di stimolare la crescita delle potenzialità di una simile rete ad alta capacitá; una grande attenzione infine alla nascita di una filiera di impresa nel campo dell´alta tecnologia e dell´information technology. "La volontà di porsi questi obiettivi - ha commentato Dellai - nasce dalla piena consapevolezza che la Comunità europea, e quindi anche il Trentino, potrà uscire dalla crisi globale anche grazie ad una decisa accelerazione degli investimenti per la creazione di una rete competitiva, condizione questa fondamentale per la creazione di valore economico e quindi di prospettive occupazionali". Ma al di là della prospettiva economica, c´è un´altra caratteristica che rende Internet uno strumento prezioso: "Di fronte ad una società sempre più frammentata dai flussi della globalizzazione - ha commentato Dellai - è attraverso la rete che si possono costruire anche nuovi linguaggi e nuove forme di partecipazione e di democrazia, stimolando forme di creatività, specialmente da parte dei giovani". Seguendo questa strategia, dunque, il Trentino si configura come una sorta di laboratorio territoriale di interesse europeo che si pone tra l´altro anche l´obiettivo di far crescere la "cultura della rete". Proprio in questo quadro rientra tutta una serie di iniziative pensate per l´istruzione tanto secondaria che universitaria che sono orientate a sviluppare sempre più competenze e abilità nel mondo dell´Ict. "Si tratta - ha concluso Dellai - di una strada che parte dall´uso crescente dell´informatica nella scuola dell´obbligo, passa dal ri-orientamento dei percorsi informatici di alcuni istituti tecnici e si conclude con un rafforzamento a livello universitario e di centri di ricerca ed una rinnovata attenzione al riallineamento con le necessità del mondo del lavoro".  
   
   
11° WORKSHOP ANNUALE SULL´ECONOMIA DELLA SICUREZZA DELLE INFORMAZIONI  
 
Berlino, 29 novembre 2011 - L´11° Workshop annuale sull´economia della sicurezza delle informazioni si svolgerà il 25 e 26 giugno 2012 a Berlino, in Germania. Mentre aumenta l´importanza della sicurezza e della riservatezza delle informazioni, si moltiplicano le minacce alla privacy. La sicurezza dei sistemi d´informazione e la riservatezza che essi offrono non dipendono soltanto dalla tecnologia, esse richiedono una comprensione degli incentivi e delle compensazioni connessi al comportamento delle persone e delle organizzazioni. Ciò richiede una ricerca attenta per caratterizzare in modo preciso minacce e contromisure, sia nel settore pubblico che in quello privato. Questo evento esaminerà gli strumenti empirici e analitici non solo per gettare nuova luce sulle minacce, ma anche per evidenziare la sicurezza e riservatezza mediante nuove valutazioni delle soluzioni disponibili. I temi specifici riguarderanno tra l´altro: - investimento ottimale nella sicurezza delle informazioni; - modelli e analisi dei reati online (compresi botnet, phishing e spam); - gestione del rischio e cyber-assicurazione; - norme e standard di sicurezza; - politiche di cyber-sicurezza; - modelli e metrica di sicurezza; - economia della riservatezza e dell´anonimato; - sicurezza e riservatezza del comportamento; - scoperta, rivelazione e correzione delle vulnerabilità; - strategia e teoria dei giochi della cyber-difesa; - incentivi per la condivisione delle informazioni e la cooperazione. Per ulteriori informazioni, visitare: http://weis2012.Econinfosec.org/  
   
   
9ª CONFERENZA INTERNAZIONALE INTERDISCIPLINARE SULL´ACCESSIBILITÀ DEL WEB  
 
 Lione, 29 novembre 2011 - La nona conferenza internazionale interdisciplinare sull´accessibilità del web si terrà il 16 e 17 aprile 2012 a Lione, in Francia. Internet ha cambiato il modo in cui le persone cercano, accedono a, consumano e producono informazioni. Ci sono però ancora notevoli potenzialità che aspettano di essere sfruttate. Sotto la superficie del web ci sono una serie di fenomeni come le tendenze e i metodi della struttura delle informazioni e del comportamento degli utenti che possono dare forma al modo in cui gli utenti si comportano e interagiscono. Per quanto riguarda l´accessibilità, il contenuto del web ha un ruolo centrale in un ecosistema dove gli user agent, gli applicativi di autore, gli schemi di crowd-sourcing e gli strumenti di collaudo determinano quanto è realmente accessibile internet. Man mano che questi componenti si sviluppano, la loro attività e interazione produce grandi quantità di dati. Per esempio, migliaia di rapporti di test vengono generati ogni giorno da strumenti automatici e auditor. Gli strumenti di crowd-sourcing stanno risolvendo una miriade di difficoltà di accesso e forniscono una guida per gli utenti. La conferenza esaminerà come i dati prodotti dagli ecosistemi di accessibilità, come gli utenti e gli strumenti, e i dati caricati intenzionalmente possono generare conoscenze preziose. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.W4a.info/2012/    
   
   
WEB SEARCH BY THE PEOPLE, FOR THE PEOPLE: YACY 1.0  
 
Düsseldorf, 29 novembre 2011 - Il progetto Yacy ha rilasciato la versione 1.0 del suo motore di ricerca peer-to-peer, un software libero che ha un approccio radicalmente nuovo alla ricerca. Yacy non usa un server centrale: i risultati delle ricerche vengono invece da una rete di oltre 600 peer indipendenti. Il motore di ricerca Yacy è in esecuzione sul computer di ogni utente. I termini usati nelle ricerche vengono crittografati prima che escano dal computer dell´utente. Diversamente dai motori di ricerca tradizionali, Yacy è progettato per proteggere la privacy degli utenti. Il computer di un utente crea i suoi indici e classifiche di ricerca individuali, così che nel tempo i risultati corrispondano sempre meglio a quello che l´utente sta cercando. Yacy permette anche di creare facilmente e in pochi clic un portale di ricerca personalizzato. "Gran parte di quel che facciamo su Internet richiede una ricerca. È il collegamento indispensabile tra noi e l´informazione che stiamo cercando. Per un compito così importante non possiamo affidarci a poche grandi aziende, compromettendo inoltre la nostra privacy," dice Michael Christen, project leader di Yacy. "La ricerca libera di Yacy è il collegamento decisivo tra utenti liberi e informazione libera. Yacy restituisce il controllo della ricerca a noi, gli utenti." Ogni utente Yacy è parte di una grande rete di ricerca. Yacy è già in funzione in siti web come sciencenet.Kit.edu, yacy.Geocaching-portal.com e fsfe.Org, per offrire una funzione di ricerca su tutto il sito che rispetti la privacy degli utenti. Contiene un protocollo di rete peer-to-peer che scambia gli indici di ricerca con gli altri motori di ricerca Yacy. "Ci stiamo allontanando dall´idea che i servizi debbano essere controllati centralmente. Ci stiamo invece rendendo conto di quanto sia importante essere indipendenti e creare un´infrastruttura che non abbia un singolo punto di vulnerabilità," dice Karsten Gerloff, Presidente della Free Software Foundation Europe. "Nell´era futura dei sistemi distribuiti e peer-to-peer i motori di ricerca liberi come Yacy sono un elemento basilare indispensabile." Chiunque può provare il motore di ricerca su http://search.Yacy.net . Gli utenti possono diventare parte della rete di Yacy installando il software sui propri computer. Yacy è Software Libero, quindi chiunque può usarlo, studiarlo, condividerlo e migliorarlo. Attualmente è disponibile per Gnu/linux, Windows e Macos. Il progetto cerca sviluppatori e altri collaboratori. = Link: = Homepage: http://yacy.Net  Portale di ricerca: http://search.Yacy.net/ Come contribuire: http://yacy.Net/en/join.html  Free Software Foundation Europe: http://fsfe.Org    
   
   
SU STREAMIT TWWW.TV ARRIVA ZELIGTUBE, UN CANALE TUTTO DA RIDERE CON TANTI INEDITI ACCORDO SIGLATO TRA ZELANDA E LA BROWSER TV. IL PALINSESTO, RICCO DI VIDEO SNACK, È STATO STUDIATO PER VALORIZZARE LE POTENZIALITÀ OFFERTE DAL WEB  
 
 Milano, 29 novembre 2011 - Zelanda, la società che gestisce gli sviluppi digitali del marchio e della comicità di Zelig, ha firmato un accordo non esclusivo con Streamit Twww.tv per la messa on-line di Zeligtube (numero 5 del telecomando, link diretto http://zeligtube.Twww.tv/?onair  ), un canale video costituito interamente da materiale video di natura comica, con contributi in gran parte inediti. Gli artisti che si alterneranno con le loro produzioni sono i comici del noto programma televisivo Zelig. La tecnologia sofisticata e innovativa di Streamit consentirà la fruizione del canale su pc, Iptv, tablets e mobile con le stesse performance di un canale video full-motion e full-screen. Il progetto di Zelig Tube è stato studiato appositamente per valorizzare le potenzialità offerte dalla tecnologia, ma soprattutto per adattare le produzioni comiche disponibili all’utenza web. Pertanto, visto che le richieste di comicità su questo canale saranno on-demand, grazie alle numerose opzioni tecnologiche di fruizione il palinsesto sarà ricco di video snack, rimontati seguendo un preciso disegno editoriale. In particolare il palinsesto che andrà in onda a partire dalla prima settimana di dicembre per alcune settimane, vedrà online un “pacchetto” di comici scelti che comprende Massimo Bagnato, Maurizio Lastrico, Duo Idea, Gene Gnocchi, Stefano Chiodaroli. In questo periodo iniziale verrà posta particolare attenzione alla risposta del pubblico “digitale”: sulle base delle indicazioni di gradimento e dei feed back che la tecnologia di Streamit è in grado di monitorare in tempo reale (relativamente alle modalità di visione, alla profilatura del target, ecc.), Zeligtube effettuerà nelle settimane successive una sorta di “fine tuning” del palinsesto, in modo da ottimizzare ulteriormente le soluzioni proposte, verso un palinsesto innovativo per i target di spettatori “digitali”. “Nell’ambito della nostra attività – scrive in una nota Zelanda - abbiamo dedicato una particolare attenzione allo studio dei nuovi codici di comunicazione richiesti dalle piattaforme multimediali. Infatti il web, il mobile e le nuove soluzioni in audio e video grado richiedono una “personalizzazione” in grado di valorizzare i contenuti dei comici della nostra biblioteca”. “L’ingresso di Zeligtube rappresenta una grande novità – afferma Gianni Armetta, presidente e cofondatore della browser tv assieme a Federico Luzi – perché si tratta del primo canale votato esclusivamente alla comicità presente all’interno della nostra piattaforma. Un canale di grande qualità nato da un importante programma televisivo, ma pensato e costruito per una fruizione via web”.  
   
   
VANS LIVE 2.0 APP APRE LE PORTE AL MONDO DEGLI EVENTI VANS  
 
Lugano, Ch, 29 novembre 2011 – Guarda live i migliori eventi di action sport e musica dove e quando vuoi, con l’App gratuita Vans Live 2.0, scaricabile ora su iTunes per iPhone, iPad e iPod Touch e presto disponibile anche per Android. A partire dall’evento top del big wave surfing, Vans Triple Crown of Surfing 2011, presentato da Rockstar Energy Drink, partito lo scorso 12 Novembre, con Vans Live 2.0 hai a portata di mano i migliori eventi di musica ed action sport, trasmessi live in alta qualità, in più archivio foto/video e tutti gli aggiornamenti in tempo reale. Essere parte degli eventi sportivi e musicali più divertenti non è mai stato non è mai stato così semplice come con Vans Live 2.0 attraverso la connesione 3G e Wifi. Crea i tuoi alerts per ricevere le notifiche “Event is On” così da non perdere gli appuntamenti. Inoltre puoi condividere facilmente foto e news su Facebook, Twitter e email. Tra i vari contest, gli eventi live di quest’anno includono le esibizioni dei Public Enemy e dei Suicidal Tendencies, in più una chat live con i Mastodon il giorno stesso dell’uscita del loro ultimo album. La 29esima edizione del Vans Triple Crown of Surfing, presentato da Rockstar Energy Drink, è una serie di tre eventi ricca di tradizione così come i migliori surfer del mondo che arrivano sulla North Shore dell’Oahu, Hawaii, per competere e sfidare le onde più grandi e potenti del pianeta. Sintonizzatevi ogni giorno, a partire dalle 7:45 del mattino, per sapere tutte le news e vedere gli highlight degli eventi. Il Vans Triple Crown of Surfing, partito il 12 Novembre con il Reef Hawaiian Pro, che ha poi continuato con il Vans World Cup of Surfing il 24 Novembre, culminerà il prossimo 8 Dicembre con il Billabong Pipeline Masters, che terminerà poi intorno alla metà dello stesso mese. Per conoscere tutta l’offerta delle App Vans come: Off the Wall Tv video app, House of Vans shopping app e Vans Sk8: Pool Service game visita il sito: vans.Com/apps  
   
   
LOMBARDIA: 712.000 EURO PER LA DIGITALIZZAZIONE DEGLI ENTI NEL 2011 3,5 MILIONI PER AMMINISTRAZIONI PIÙ MODERNE  
 
Milano, 29 novembre 2011 - L´impegno di Regione Lombardia per favorire e sostenere progetti di informatizzazione della Pubblica Amministrazione si conferma con un ulteriore finanziamento. Un nuovo decreto dell´Assessorato alla Semplificazione e Digitalizzazione, che sarà pubblicato domani sul Bollettino ufficiale della Regione, prevede lo stanziamento di 712.500 euro destinati alle Province, Comuni capoluogo o con popolazione superiore a 50.000 abitanti, anche in forma aggregata o guidati da una Comunità Montana, che hanno presentato progetti di digitalizzazione degli uffici e dei servizi. Si tratta di un secondo riparto dello stesso Bando, che va ad aggiungersi agli 1,3 milioni di euro messi a disposizione lo scorso ottobre per i primi nove enti classificati. Ne beneficiano altre cinque istituzioni: la Provincia di Milano (150.000 euro), la Provincia di Como (150.000 euro), il Comune di Varese (112.500 euro), il Comune di Mantova (150.000 euro) e il Comune di Parabiago (150.000 euro). ´E´ una cifra importante - ha spiegato l´assessore alla Semplificazione e Digitalizzazione Carlo Maccari - che premia e stimola gli Enti pubblici nel necessario percorso di modernizzazione della macchina amministrativa che Regione Lombardia porta avanti con decisione. I progetti presentati devono migliorare il dialogo on linea tutti i livelli della Pubblica Amministrazione e rendere sempre più accessibili e fruibili i servizi per i cittadini´. Tra i progetti finanziati, l´acquisto e lo sviluppo di software e strumenti digitali per la richiesta e il rilascio di certificati, per l´incentivazione dell´uso della Crs, la Carta regionale dei servizi, e per i sistemi di pagamento on line. ´Questa nuova misura - ha continuato l´assessore - completa una serie di iniziative che la Regione ha promosso e sostenuto nel 2011 in materia di informatizzazione degli Enti pubblici. In totale Regione Lombardia ha stanziato, nell´anno in corso, oltre 3,5 milioni di euro per progetti di digitalizzazione sul territorio´. ´In questo progetto - ha concluso Maccari - tutti devono fare la loro parte, dai Comuni più piccoli alle città più popolose. Unire le forze e le competenze investendo in tecnologia per garantire una maggior efficienza dei servizi è sicuramente un modo per far fronte alla scarsità di fondi con cui le pubbliche Amministrazioni devono misurarsi ogni giorno´.  
   
   
A NEW BABY CA-MEL IS BORN! ´GUA-LE-NI´, FOR THE IPAD, IS NOW AVAILABLE ON THE APPSTORE!  
 
Padova/Breda, November 29, 2011. The gestation period of a camel lasts roughly fourteen months. The time between the conception and the release of our pioneering action-puzzle videogame lasted exactly as much. It took us more than a year to conceptualize, prototype, design, program, balance and polish ‘Gua-le-ni: or, the Horrendous Parade’ for its iPad debut. The end of our labor (ha-ha) has finally come and we are very proud to announce to you our Appstore release! http://itunes.Apple.com/us/app/gua-le-ni/id423352177?mt=8  ‘Gua-le-ni: or, the Horrendous Parade’ is the first commercially-released casual video game whose development and tuning were guided by the analysis of its players´ psychophysiological responses.  
   
   
LIBERA CIRCOLAZIONE DEI LAVORATORI: LA COMMISSIONE EUROPEA CHIEDE ALL´ITALIA DI PORRE FINE ALLE DISCRIMINAZIONI NELLE ASSUNZIONI DEI PROFESSORI UNIVERSITARI  
 
Bruxelles, 29 novembre 2011 – La Commissione europea ha chiesto all´Italia di riconoscere le qualifiche equivalenti ottenute in un altro Stato membro da stranieri che si candidano per posti di professore ordinario in Italia. Secondo le norme vigenti in Italia, nelle selezioni per posti di professore ordinario, per i candidati che non rivestono la qualifica di professore associato è prevista una prova didattica. La prova è obbligatoria per coloro che hanno conseguito in un altro Stato membro dell´Ue qualifiche equivalenti a quella di professore associato, mentre non è prevista per chi è in possesso del titolo analogo conseguito in Italia. La Commissione ritiene che il fatto di riservare un trattamento diverso ai candidati che hanno acquisito qualifiche di professore associato in altri Stati membri equivalenti a quelle acquisite in Italia corrisponda a una discriminazione indiretta basata sulla cittadinanza. Ciò è contrario alle norme Ue sulla libera circolazione dei lavoratori. Le autorità italiane ritengono che le qualifiche per posti di professore universitario conseguite in altri Stati membri non possano essere automaticamente riconosciute poiché l´insegnamento universitario non è una professione regolamentata . Conformemente alla giurisprudenza della Corte di giustizia, la Commissione ritiene opportuno fare un confronto fra le qualifiche italiane e quelle ottenute in altri Stati membri, allo scopo di garantire un trattamento equo dei candidati in possesso di qualifiche equivalenti. La richiesta della Commissione è stata inviata come "parere motivato" nell´ambito del procedimento d´infrazione dell´Ue. L´italia ha quindi a disposizione due mesi per informare la Commissione circa le misure attuate per adeguare la propria legislazione alla normativa Ue, altrimenti la Commissione potrà decidere di deferire l´Italia alla Corte di giustizia dell´Unione europea. Contesto La sentenza della Corte di giustizia nella causa C-586/08 Rubino stabilisce che le qualifiche acquisite in altri Stati membri vanno riconosciute per il loro giusto valore e prese debitamente in considerazione nell´ambito delle procedure di selezione relative a posti di docenti universitari. Tale obbligo va applicato anche alle procedure di selezione per i professori universitari. Per quanto riguarda l´abolizione di qualunque discriminazione basata sulla nazionalità nell´ambito della libera circolazione dei lavoratori, di cui all´articolo 45 del Tfue , si fa riferimento non soltanto alle discriminazioni palesi basate sulla cittadinanza, ma anche a qualsiasi discriminazione dissimulata che, pur fondandosi su altri criteri di riferimento, pervenga al medesimo risultato (cfr. Caso C-237/94 O´flynn ). A meno che non sia obiettivamente giustificata e proporzionata al suo scopo, una disposizione di legge nazionale va considerata indirettamente discriminatoria se può intrinsecamente nuocere ai lavoratori migranti in misura maggiore che ai lavoratori nazionali e se vi è il rischio di porre i primi in posizione di svantaggio. Ulteriori informazioni Libera circolazione dei lavoratori http://ec.Europa.eu/social/main.jsp?catid=457&langid=it    
   
   
UN NUOVO PROGETTO DELL´UE PER MIGLIORARE LA RICERCA SULLA SALUTE E L´ISTRUZIONE IN AFRICA  
 
Bruxelles, 29 novembre 2011 - La Commissione europea ha appena istituito una nuova piattaforma per migliorare la ricerca sulla salute e l´istruzione in Africa. I ricercatori coinvolti in questo progetto vengono da Belgio, Camerun, Egitto, Ghana, Mali, Spagna e Svizzera. Chiamato Africa Build, ha l´obiettivo di fondare centri di eccellenza sostenuti da tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic) avanzate con l´obiettivo generale di costruire reti di ricerca tra progetti cooperativi sulla salute con sede in Africa. Il progetto è in parte finanziato con quasi 2.000.000 di euro nell´ambito del sotto-programma "Building sustainable capacity for research for health in Africa" del tema "Salute" del Settimo programma quadro (7° Pq). A partire da agosto 2011, i partner di Africa Build hanno cominciato a gettare le fondamenta per creare queste reti sostenibili di ricercatori sulla salute, educatori e operai. Il progetto continuerà fino al 2014 e si spera che le Tic possano essere un sostegno per costruire una piattaforma aperta e collaborativa. I centri di eccellenza istituiti nell´ambito di Africa Build saranno i punti focali per condividere le migliori pratiche e in nuovi metodi di istruzione e formazione. Saranno i nuclei del progetto, impiegheranno operai specializzati e compreranno attrezzature Tic che saranno usate per avviare corsi di e-learning su salute, informatica medica e Tic. Il progetto mira anche a incoraggiare l´uso di sviluppi Tic avanzati come il cloud e il calcolo mobile. L´idea è che i paesi africani dovrebbero essere in grado di ottenere l´accesso ai supercomputer e ai grandi sistemi software per immagazzinare informazioni e per accedere e usare software open source. I progetti pilota nati dall´iniziativa Africa Build useranno anche Tic avanzate per gestire alcuni dei problemi di salute più pressanti che assillano molti paesi africani, come l´Aids. La collaborazione è un altro pilastro del progetto, Africa Build istituirà una rete di volontari che possono partecipare a progetti di ricerca e sviluppo (R&s) di informatica medica e offrire corsi a distanza in collaborazione con progetti di aiuto all´Africa in corso. Per cominciare, i ricercatori hanno già condotto una serie di ambiziosi esperimenti di cloud computing, e cioè integrazione di database clinici, supercalcolo per bioinformatica e accesso a strumenti di software open source o elaborazione di immagini medica. Usando solo un computer portatile e una connessione attraverso un telefono cellulare, i ricercatori in Burundi, un paese dell´Africa centrale con poche infrastrutture Tic, sono già riusciti ad accedere a database e condurre complessi calcoli di bioinformatica su Margerit, un supercomputer che si trova presso l´Universidad Politécnica de Madrid in Spagna. I primi risultati promettono bene per il futuro del progetto e per il futuro della collaborazione tra Europa e Africa, per non parlare delle potenzialità dell´uso di Tic per promuovere una migliore assistenza medica. Per maggiori informazioni, visitare: Facultad de Informática de la Universidad Politécnica de Madrid: http://www.Fi.upm.es/?id=inicio&idioma=english    
   
   
24ª CONFERENZA ANNUALE SULLA TEORIA DELL´APPRENDIMENTO  
 
Edimburgo, 29 novembre 2011 - La 25ª conferenza annuale sulla teoria dell´apprendimento si svolgerà dal 25 al 27 giugno 2012 a Edimburgo, nel Regno Unito. La teoria dell´apprendimento cerca di descrivere come le persone e gli animali imparano. Il campo contribuisce alla comprensione del processo che alla base dell´apprendimento e fornisce un quadro concettuale per interpretarlo. Le teorie dell´apprendimento si dividono in tre principali categorie o quadri filosofici: comportamentismo, cognitivismo e costruttivismo. L´evento esaminerà gli aspetti teorici dell´apprendimento automatico, l´inferenza empirica e argomenti correlati. I temi riguarderanno tra l´altro: analisi degli algoritmi di apprendimento e loro capacità di generalizzazione; complessità computazionale dell´apprendimento; meccanica statistica dei sistemi di apprendimento; procedure di ottimizzazione per l´apprendimento e la loro analisi; ottimizzazione online e stocastica, e analisi di modelli di ottimizzazione oracle; alta inferenza empirica dimensionale e non parametrici, compresi i metodi scarsi e di basso livello; metodi kernel; apprendimento funzione booleana; apprendimento e clustering non supervisionato e semi-supervisionato; apprendimento online e limiti di perdita relativa; pianificazione e controllo, incluso l´apprendimento per rinforzo; apprendimento in scenari sociali, economici e della teoria dei giochi; privacy nell´apprendimento. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Ttic.edu/colt2012/    
   
   
DAL MIUR 131 MILIONI DI EURO PER 12 PROGETTI SULLA RICERCA IN CALABRIA  
 
Catanzaro, 29 novembre 2011 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, la vicepresidente Antonella Stasi, l’assessore alla cultura Mario Caligiuri e l’on. Giuseppe Galati, hanno illustrato, nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Catanzaro, presso Palazzo Alemanni, i finanziamenti del Ministero dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca per le università ed i centri di ricerca in Calabria. Si tratta di 12 progetti, alcuni gestiti in compartecipazione, per circa 131 milioni di euro previsti dal programma operativo nazionale. L´avviso prevedeva l´attivazione di interventi di adeguamento e rafforzamento strutturale per i centri di elevata qualificazione attivi in ambiti di rilevanza strategica per lo sviluppo del sistema produttivo. Questi i progetti finanziati: Università della Calabria (Sistema Integrato di Laboratori per l´Ambiente ‐ Sila) 12.300.000 euro; Cnr (Materials and processes - Beyond the nano)17.400.000; Università degli studi Mediterranea di Reggio Calabria (research infrastructure for sustainable agricolture and food in mediterranean area – safemed) 14.400.000; Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria (Consorzio Interuniversitario Me.s.e. Gelmincal ‐ Generatore Eolico a Levitazione Magnetica in Calabria) 15.400.000; Università degli Studi Magna Græcia di Catanzaro (Centro di Ricerche Interregionale per la sicurezza alimentare e la salute Interregional Research Center for Food Safety & Health ‐ Irc_fsh) 15.400.000; Università degli Studi della Magna Grecia di Catanzaro (Biogem Scarl - Stazione Zoologica A. Dohrn - Potenziamento di una piattaforma integrata per lo studio di malattie umane di grande impatto attraverso l’uso del system phenotyping di modelli animali: Mouse Zebrafish clinic) 9.400.000; Fondazione Mediterranea Terina (research infrastructure for food life and safety food@life) 14.650.000; Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria (Building Future Lab) 8.600.000; Università degli Studi "Magna Graecia" di Catanzaro (Biomedpark@umg ‐ implementazione e potenziamento di una piattaforma, Biotecnologica Integrata per lo sviluppo e la promozione della ricerca e di servizi innovativi nel campo delle malattie croniche e neurodegenerative dell’uomo) 16.800.000; Consorzio Naz.le Interuniversitario Scienze fisiche Materia (Cnism) Università della Calabria (Materiali, Tecnologie e Ricerca Avanzata ‐ Materia) 15.700.000; Enea (Centro di eccellenza per le Tecnologie e la Diagnostica Avanzata nel settore dei Trasporti ‐ Tedat) 14.650.000; Provincia Italiana Congregazione dei Figli dell´Immacolata Concezione (Idi sud) 8.550.000  
   
   
INTEGRATO L´AVVISO FOCS - FORMAZIONE CONTINUA IN SARDEGNA  
 
Cagliari, 29 novembre 2011 - L´assessorato del Lavoro ha integrato le disposizioni dell´avviso pubblico Focs - Formazione continua in Sardegna – finalizzato al finanziamento di azioni formative rivolte al personale e ai titolari di imprese, residenti nel territorio regionale. L´integrazione riguarda la possibilità, per le imprese attive nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli, di partecipare all´avviso a condizione che rientrino nel regime di aiuti alla formazione (artt. 38 e 39 del Regolamento Ce n. 800/2008). Ricordiamo che le domande di partecipazione dovranno pervenire entro le ore 13 di mercoledì 30 novembre al seguente indirizzo: Assessorato del Lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale Servizio della governance della formazione professionale via Xxviii febbraio, 1; 09131 Cagliari.  
   
   
FIUME SARNO: AL VIA INTERVENTI PER RIPRISTINO ARGINI A SCAFATI  
 
Napoli, 29 novembre 2011 - "Sono stati autorizzati lavori per 350mila euro per il ripristino degli argini del fiume Sarno, nel comune di Scafati, che erano stati danneggiati dall´alluvione del 6 novembre scorso." Lo comunica l´assessore ai Lavori pubblici della Regione Campania Edoardo Cosenza che ha firmato il provvedimento in qualità di commissario per il dissesto idrogeologico nel territorio della provincia di Salerno. "Si tratta - ha detto l´assessore Cosenza - di 3 interventi improcrastinabili per un importo complessivo di 350mila euro che saranno attuati dal Genio civile regionale di Salerno. Il primo, per un importo di 180mila euro, sarà realizzato a Scafati, in località Occhio di Bue e riguarda la sponda destra del Sarno; il secondo, che vale intorno ai 130mila euro, prevede la compattatura degli argini del Sarno, in particolare nel tratto a valle della confluenza con l´alveo ´Comune nocerino´, in località Badia; il terzo, invece, riguarda il tratto a monte del ponte che congiunge l´abitato di Scafati con il territorio di San Marzano sul Sarno e il costo previsto è di 40mila euro. Tutti i lavori - ha concluso l´assessore Edoardo Cosenza - saranno realizzati in somma urgenza con i fondi del commissario. Gli interventi rientrano in un più ampio programma di messa in sicurezza urgente del Sarno con gli interventi già in atto in località Starza, a Nocera e a San Marzano. Sono in fase avanzata di progettazione i lavori di svuotamento di vasca Cicalesi, che metterà in sicurezza tutti i comuni a valle." Soddisfazione è stata espressa dal consigliere regionale Monica Paolino: "Ringrazio l´assessore Cosenza - ha detto - per la disponibilità con la quale ha messo a punto un piano da attuare nell’immediato per interventi di somma urgenza, volto a rafforzare gli argini fluviali. L´obiettivo è quello di tamponare e ridimensionare le situazioni emergenziali, in attesa che il problema degli allagamenti venga definitivamente risolto con la pulizia delle vasche vesuviane, il completamento del dragaggio e la realizzazione della rete fognaria nel nostro comune. Interventi che chiediamo con forza al provveditore alle Opere Pubbliche Campania-molise, oggi a capo della gestione commissariale, anche in vista del progetto del ´Grande Sarno´, opera che metterà finalmente in sicurezza i cittadini dell´intero Bacino del Sarno, recentemente ritenuta ricevibile dalla Comunità Europea."  
   
   
LIGURIA: SERVE ATTUARE I PIANI DI BACINO. IL DIECI PER CENTO DEL TERRITORIO LIGURE È INTERESSATO DA FRANE  
 
 Genova, 29 Novembre 2011- "Dai piani bacino risulta che il 3% di tutta la Liguria è inondabile, una porzione di territorio apparentemente piccola, su cui però vive il 50% della popolazione e il 70% per quanto riguarda la zona del Magra. Questo significa che sono sempre più necessarie, alla luce degli ultimi eventi alluvionali, sia attività di difesa del suolo cioè azioni strutturali, sia attività di protezione civile e cioé di informazione alla cittadinanza". Lo ha comunicato ieri l´assessore regionale all´ambiente e alla protezione civile, Renata Briano nel corso della presentazione della relazione sullo stato dell´ambiente in Liguria nel 2011 avvenuta ai Magazzini del Cotone nel Porto Antico di Genova, nell´ambito del convegno sulla risorsa acqua e della presentazione del nuovo portale ambientale regionale www.Ambienteinliguria.it . La relazione sullo stato dell´ambiente in Liguria racconta i vari comparti dai rifiuti, alle aree protette, dalle emissioni in atmosfera all´energia per concentrarsi soprattutto sull´acqua e sulla difesa del suolo. "Fare il punto sullo stato dell´ambiente in Liguria – ha detto Briano – ci consente anche di indirizzare le politiche regionali sui comparti più critici, con la massima trasparenza nei confronti dei cittadini". "Dallo relazione risulta che il 9,4% del territorio regionale – ha sottolineato l´assessore Briano – è interessato da fenomeni franosi, di questa porzione di territorio il 4% interferisce con aree urbanizzate. Sulla base di questi dati è evidente come siano sempre più necessari e non procrastinabili interventi di messa in sicurezza, come la realizzazione dello scolmatore per il rio Fereggiano e di nuovi argini, oltre che opere di demolizione come è il caso di via Giotto". "Un ammontare di interventi fondamentali per il territorio – ha aggiunto Briano - il cui costo si aggira intorno a 1,5 miliardi di euro. Risorse che attualmente non sono disponibili". Nel corso del suo intervento l´assessore all´ambiente ha ribadito come "la Regione Liguria è molto ben mappata dai piani di bacino, non dobbiamo far altro che attuarli, fare in modo che quello che dicono venga realizzato". "In questo momento – ha concluso Briano – i nostri uffici stanno incrociando i dati delle ultime alluvioni con i piani di bacino per vedere se è necessario apportare alcune modifiche, soprattutto nelle valli del Magra e del Vara". Impossibile mettere in sicurezza tutto e in breve tempo e allora serve puntare sempre più sull´educazione ambientale. "L´informazione – ha aggiunto Rossella D´acqui, responsabile scientifico dell´Arpal – deve essere migliorata per mettere in campo misure di auto protezione, a partire da tutti gli strumenti a disposizione, in grado di raggiungere, oltre al soggetto pubblico, anche i cittadini e diffondere il più possibile le allerte".  
   
   
PARCHI LIGURIA: SCOIATTOLO ROSSO EUROPEO IN PERICOLO. UN PROGETTO EUROPEO PER EVITARE DANNI AMBIENTALI E PESANTI SANZIONI UE  
 
 Genova, 29 novembre 2011 - Scoiattolo rosso minacciato da quello grigio americano, le regioni Liguria, Piemonte e Lombardia, da tempo coinvolte, stringono un patto per correre ai ripari e partono con un progetto ad hoc. E’ il progetto Life+, approvato e cofinanziato dalla Commissione Europea, per evitare danni ambientali e pesanti sanzioni economiche da parte dell’Ue. Le tre Regioni stanno lavorando col Ministero dell’Ambiente per varare un provvedimento che vieti il commercio, per ora legale, dello scoiattolo grigio. Dopo un incontro pubblico, nell’aprile scorso, è in fase di costituzione un tavolo tecnico allargato alla Provincia e al Comune di Genova. Per la Regione Liguria l’intervento è di 121 mila euro, di cui 70 mila a carico dell’Unione Europea. Dei rimanenti 50 mila, 40 mila rappresentano i costi del personale dell’ente e 10 mila euro saranno a carico di altre voci del bilancio regionale. La Regione Liguria, insieme con l’Università di Genova, dovrà poi effettuare gli approfondimenti per verificare la presenza dello scoiattolo grigio in altre aree della Liguria. Il continente europeo ospita, da tempo immemorabile, milioni di scoiattoli rossi (Sciurus vulgaris). Questi piccoli mammiferi sono però minacciati dal loro “cugino”americano, lo scoiattolo grigio della Carolina (Sciurus carolinensis), introdotto sconsideratamente in Europa per motivi ornamentali. Queste due specie sono entrate in competizione. Una lotta che vede vincente quello proveniente dal nuovo mondo che, essendo più grande e forte vince ogni “scontro” diretto. Il “grigio” inoltre saccheggia le riserve invernali del “rosso” ed è portatore “sano” di una malattia che uccide lo scoiattolo nostrano. Inoltre, diffondendosi sempre più velocemente, come è successo in Gran Bretagna, provoca danni al patrimonio forestale e ad alcuni tipi di coltivazioni. In Italia lo scoiattolo grigio è stato importato in Piemonte nel 1948, poi in Lombardia e infine in Liguria, nei Parchi di Nervi, nel 1966. Da qui, espandendosi, minacciano di occupare tutta la piattaforma continentale europea. Diversi organismi nazionali e internazionali, tra cui l’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica , ora Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, il Wwf hanno più volte richiesto un intervento risolutore per il controllo dello Scoiattolo grigio in Italia, e nel 2008 il Comitato Permanente della Convenzione di Berna ha aperto un “case file”, equivalente della procedura di infrazione Ue, a carico dell’Italia per rispondere delle inadempienze in merito all’attuazione di piani di controllo. Nei Parchi di Nervi, dove gli esemplari di scoiattoli grigi sono oltre trecento, la vorace e dannosa bestiolina, secondo il progetto avviato verrà catturata, sterilizzata e mantenuta in cattività.  
   
   
BONIFICHE A SCARLINO, LE ISTITUZIONI FANNO CHIAREZZA  
 
Firenze, 29 novembre 2011 – Regione Toscana, Provincia di Grosseto e Comune di Scarlino, in relazione alle dichiarazioni apparse sulla stampa riguardo l’area di bonifica nel comune di Scarlino da parte del Forum ambientalista grossetano precisano che: Al momento della sottoscrizione dell’”Accordo Colline Metallifere” risultavano presenti nella Piana di Scarlino alcuni siti per i quali era stata già eseguita la bonifica o era in corso la bonifica dei suoli contaminati. L’area dei bacini di proprietà oggi del Comune di Scarlino, al momento della sottoscrizione dell’accordo risultava già bonificata e certificata, a seguito di un progetto redatto nel 1987 nel totale rispetto delle normative vigenti, per la matrice suolo ed in monitoraggio per la matrice acque sotterranee. Ciò detto, presso gran parte di questi siti era ed è tuttora in corso una messa in sicurezza d’emergenza della falda, attivata attraverso un intervento di emungimento e depurazione (pump&treat) delle acque sotterranee. Si tratta delle aree presso le quali stanno intervenendo Scarlino Energia, Nuova Solmine e Syndial che sono obbligate alla bonifica dei siti di proprietà. Non è vero dunque che tutti i siti in questione sono certificati dalla Provincia di Grosseto sia per il suolo che per le acque: la certificazione esiste solo per i suoli. Mentre per le acque, in accordo con le previsioni del Piano Provinciale di Bonifica e con l’”Accordo Colline Metallifere”, sarà realizzato un progetto, che ha il grandissimo valore di essere unitario e proprio per questo si chiama “Progetto Unitario” che, superando la frammentarietà dovuta a diversi interventi non coordinati reciprocamente, definirà perimetro e tipologia d’intervento di bonifica. A tale Progetto Unitario partecipano il Comune di Scarlino, Scarlino Energia, Tioxide, Syndial e Nuova Solmine, cioè tutti i soggetti che operano o hanno operato nell’ambito della zona industriale del Casone, la cui prima fase, quella di progettazione appunto, dovrà essere ultimata entro marzo 2013. Per quanto riguarda i costi, non è vero che a pagare saranno i cittadini. Il criterio utilizzato per la ripartizione dei costi di bonifica della falda è il medesimo impiegato anche per i Siti d’Interesse Nazionale, per i quali il procedimento amministrativo è in capo al Ministero dell’Ambiente. I costi della depurazione della falda saranno ripartiti in parti proporzionali alle aree di superficie di proprietà tra tutti i quei soggetti che ai sensi di legge sono tenuti a intervenire. In questo caso tra tutti i privati (Nuova Solmine, Scarlino Energia, Syndial, Tioxide) e il Comune di Scarlino se dalle verifiche che verranno svolte in sede di progetto, risulterà che il sito di sua proprietà necessita di un ulteriore intervento.  
   
   
“MONTAGNE FIORENTINE” PRIMA FORESTA MODELLO IN ITALIA, SALVADORI: “RICONOSCIMENTO DI GRANDE VALORE”  
 
Firenze, 29 novembre 2011 – “La designazione ufficiale delle “Montagne fiorentine” come prima foresta modello in Italia e tra le prime in Europa rappresenta un riconoscimento di grande valore. Ma allo stesso tempo è anche un primo passo: il nostro obiettivo è che altre parti della foresta toscana condividano lo stesso risultato”. Lo ha detto l’assessore regionale Gianni ad Arezzo, dove ha concluso i lavori del convegno “Foreste e gestione forestale” svoltosi presso il Palazzo della Provincia. L’assessore ha condiviso con un pubblico di amministratori, tecnici, ricercatori, operatori del settore, la notizia giunta da Ramatuelle in Provenza, dove la Segreteria della Rete Internazionale delle foreste modello presieduta dal rappresentante del governo canadese ha ufficializzato l’inserimento delle “Montagne fiorentine” (area che coincide con il territorio dell’Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve) nel ristrettissimo novero delle foreste modello, cioè di quelle realtà territoriali che mostrano una speciale capacità nella gestione equilibrata e nell’uso sostenibile dei paesaggi forestali . Le foreste modello, infatti, non sono spazi da cui l’attività umana è esclusa, al contrario nei quali si riconosce l’opera virtuosa dell’uomo, capace di usufruire dei prodotti della foresta, di realizzarvi attività di valore economico, ma senza stravolgerne i delicati equilibri, anzi realizzando un’opera di costante valorizzazione. “Le caratteristiche apprezzate dalla prestigiosa rete internazionale delle foreste modello – ha aggiunto l’assessore – sono in piena sintonia con quanto avviene nelle foreste toscane. Per questo la Toscana è entrata a far parte della rete internazionale delle foreste modello, per questo abbiamo convintamente sostenuto il percorso delle “Montagne fiorentine”. E ora cercheremo di continuare questo lavoro perchè presto questo riconoscimento possa riguardare altre aree della foresta toscana”. La Rete Internazionale delle Foreste Modello è un’associazione volontaria di partner di tutto il mondo che lavora per la diffusione della gestione e l’uso sostenibile delle foreste e dei paesaggi forestali. L’idea di Foresta Modello proviene dal Canada e si fonda sul principio di un ampio partenariato, che lavora sulla sostenibilità della foresta, ed è via preferenziale e strategica per l’incremento, attraverso l’innovazione e la governance, della qualità della vita nelle aree rurali. Si tratta quindi di territori forestali amministrati secondo i principi della gestione forestale sostenibile, dove tutti i possibili conflitti tra i diversi soggetti, che interagiscono fra loro, sono risolti, preferibilmente e preliminarmente, con incontri a partecipazione volontaria. In questo senso si realizzano scelte gestionali il più possibile trasparenti, condivise e rappresentative di tutti gli interessi in gioco, specie di quelli sociali e di utilità pubblica, che esaltano il ruolo multifunzionale delle foreste stesse. A livello mondiale sono oltre 20 i Paesi coinvolti nella rete delle foreste modello. In Europa, nello specifico, è nata la rete mediterranea delle foreste modello comprendente a oggi la Turchia, l’Istria (Croazia), la Castilla Y Leon e la Murçia (Spagna), la Magnesia e la Macedonia occidentale (Grecia), la Provenza e la Corsica (Francia), l’Algeria, il Marocco, la Regione Sardegna e, ovviamente, la Regione Toscana.  
   
   
MALTEMPO IN SICILIA: EFFETTUATE ANALISI ARPA, POSSIBILE SMALTIMENTO FANGHI  
 
Palermo, 29 novembre 2011 - Arpa Sicilia, l´agenzia regionale per la protezione dell´ambiente, ha consegnato oggi, con anticipo sui tempi previsti, al comune di Barcellona e alla Protezione Civile regionale, i primi risultati della campagna di campionamento dei fanghi e dei detriti svolta nelle zone colpite dai tragici eventi alluvionali a Barcellona P.g., Milazzo e Saponara I risultati delle analisi e i test di cessione effettuati hanno evidenziato che si tratta di rifiuti non pericolosi e che pertanto sara´ possibile inviare al recupero o allo smaltimento i grandi volumi di terre oggi abbancati nei piazzali ormai pieni. Questo permettera´ di accelerare le procedure di rimozione del fango dalle zone urbane, consentendo il rapido ritorno alla normalita´. Sono gia´ in corso anche le attivita´ di analisi dei campioni di acqua di mare richieste dalla Capitaneria di Porto e prelevati a Milazzo per la verifica della presenza di contaminanti. L´assessore regionale al Territorio e Ambiente, Sebastiano Di Betta, segue personalmente la questione, costantemente informato dal Commissario straordinario di Arpa Sicilia, Salvatore Cocina. "E´ stata messa in campo - ha detto Di Betta - una sinergia tra l´Agenzia, la Protezione Civile regionale, il comune di Barcellona, con l´impegno dell´Arpa di Messina, e del suo direttore Antonino Marchese. Tutte le strutture provinciali sono state allertate, allo scopo di collaborare per tutti gli adempimenti relativi alle indagini analitiche e per le attivita´ di campo e sara´ presto fornita un´ampia documentazione delle attivita´ svolte".  
   
   
ESCE LA CLASSIFICA ALTROCONSUMO: ACQUA MENO CARA A VERONA NODO 7%, SITUAZIONE DI STALLO PER LE AATO  
 
 Verona, 29 novembre 2011 – Cara acqua, quanto mi costi. Di città in città non si fa altro che parlare di “aumenti spettacolari” nel 2011… ma non a Verona. Lo ribadisce anche l’inchiesta di Altroconsumo (dicembre 2011) che scandaglia alle diverse situazioni a livello nazionale sulla gestione del servizio idrico – e i relativi rincari nell’ultimo anno in bolletta. Il dossier, appena pubblicato, vede Verona tra le città meno care tra quelle prese in considerazione. E con alle spalle investimenti importanti sul territorio, per un totale di 151 milioni di interventi già realizzati e altri 830 milioni previsti nei prossimi 30 anni. Una classifica che certifica quanto di buono è stato fatto dall’Aato Veronese e dalle sue due Società di gestione Acque Veronesi e Gardesana Servizi in merito alla gestione, tutta pubblica, del servizio idrico integrato. La tariffa veronese nell’ultimo anno si colloca al 34° posto della classifica di Altroconsumo, effettuata su 47 città e indossa con soddisfazione la “maglia verde” delle città con i consumi più bassi della media, con una spesa in media di 232 euro di bolletta. Maglia nera per Firenze, la città più cara (503 euro) seguita da Arezzo, Pesaro, Pisa, Ravenna, Frosinone, Ferrara, Parma. La maglia “grigia”, di città con bollette più alte della media, va a Genova (391 euro), Perugina, Bari, La Spezia, Trieste Ancona, Palermo, mentre Bologna, Padova e Latina sono nella media italiana, che risulta per Altroconsumo essere di 290 euro. È da ricordare inoltre la questione 7%, mai del tutto affrontata con chiarezza e che incontra, ad oggi, dei nodi che stanno venendo al pettine. L’esito del Referendum del 12 e 13 giugno scorso vuole la gestione dell’acqua pubblica e non in mano ai privati, condivisa da Aato Veronese forte dell’esperienza di gestione tutta pubblica che fino ad oggi ha dato risultati lusinghieri (la tariffa media veronese è del 25% più bassa di quella nazionale). Ma vuole anche la rimozione del rendimento del 7% del capitale investito, cosa che il nostro Piano d’Ambito invece prevede. “Siamo alle solite – ha dichiarato già un mese fa Mauro Martelli affrontando l’argomento, che poi è stato sollevato anche dal Comitato degli Utenti di Aato Veronese -: impossibilitati, quindi, a prendere qualsiasi decisione. Viviamo in una situazione di stallo, dove non sappiamo se e come rimuovere il 7%, sottoscritto per contratto con le Società di gestione: pur rispettando il Referendum non possiamo inventare un nuovo metodo tariffario. Per questo chiediamo un urgente intervento del Governo affinché dia delle direttive valide nel rispetto delle leggi, e nel solo interesse del bene dei cittadini. C’è tempo fino a dicembre per intervenire, ossia quando nell’Assemblea dei Sindaci verranno discusse le tariffe per il 2012, le quali saranno per forza condizionate dalla presenza del 7%, o meno”.  
   
   
RIDUZIONE RIFIUTI, INTESA REGIONE LOMBARDIA CON GDO MENO IMBALLAGGI E COMPORTAMENTI VIRTUOSI DEI CONSUMATORI A BRESCIA RISULTATI INCORAGGIANTI DALLA SPERIMENTAZIONE  
 
 Milano, 29 novembre 2011 - Gli assessori regionali al Territorio e Urbanistica, Daniele Belotti, e al Commercio, Turismo e Servizi, Stefano Maullu, hanno firmato ieri in Regione il protocollo d´intesa con i rappresentanti delle aziende della Grande Distribuzione Organizzata che hanno aderito all´iniziativa ´Riduciamo i rifiuti´. Le catene distributive (Auchan, Simply, Coop, Iper, Pam, Unes ed Esselunga), secondo quanto previsto dall´accordo (che durerà un anno), forniranno con cadenza quadrimestrale i dati che rileveranno per quantificare i rifiuti non prodotti. L´obiettivo è monitorare i trend di risparmio dei materiali non gettati e valutare la possibilità di replicare, in contesti di dimensioni simili, le medesime buone pratiche per la riduzione dei rifiuti. L´iniziativa, ora nella fase concreta di avvio, segue di pochi giorni la campagna di riduzione della produzione di rifiuti, realizzata da Regione Lombardia, tra il 19 novembre e domenica 27, in concomitanza con la settimana europea di riduzione dei rifiuti. L´iniziativa presentata l´11 novembre scorso in Regione ha coinvolto 25 punti vendita delle diverse aziende commerciali nel territorio regionale, con l´obiettivo di cambiare le abitudini di consumo, suggerendo a chi è alle prese con gli acquisti e la spesa comportamenti più sostenibili dal punto di vista ambientale. Meno imballaggi dunque e ricorso a pratiche e atteggiamenti più responsabili per evitare di produrre alla fonte quello che, appena arrivati a casa o poco dopo, finirebbe comunque nella spazzatura. Prevenzione - Se pensiamo che un negozio al dettaglio produce circa 1 tonnellata di rifiuti l´anno e un ipermercato da 2.500 mq ne produce, nello stesso periodo, 15 tonnellate, capiamo perché la prevenzione dei rifiuti da imballaggio assume una grande rilevanza. ´Occorre cambiare i comportamenti - ha commentato l´assessore Belotti -, senza per questo mortificare abitudini di consumo e filosofia distributiva della grande distribuzione. Le iniziative messe in campo puntano a far crescere il consumatore nella consapevolezza del valore sociale dei risultati che si possono ottenere´. Piano In 11 Azioni - Undici gli interventi previsti nel Piano d´Azione per la riduzione dei rifiuti (Parr): vendita alla spina presso la Grande Distribuzione Organizzata, recupero dell´invenduto della Gdo da destinare a mense sociali, collette alimentari e gruppi di volontariato, compostaggio domestico, giornate del riuso degli ingombranti (che nella prima fase sperimentale a Brescia hanno coinvolto con successo alcuni oratori), ´Farm delivery´, pannolini lavabili, filiera corta, riduzione del consumo della carta negli uffici, acqua alla spina, comunicazione all´utenza dei prodotti meno imballati e riduzione della pubblicità commerciale nelle abitazioni. L´esempio Di Brescia - A Brescia, da giugno 2010, si possono acquistare pannolini lavabili a prezzo agevolato ´che permettono un risparmio in termini economici anche fino al 30 per cento - ha sottolineato Belotti - rispetto a quelli usa e getta´. ´Vogliamo andare oltre la raccolta differenziata, un fronte su cui la Lombardia vanta già numeri da primato, dato che ormai è prossima al 50 per cento - ha detto Belotti -. Con il Piano di riduzione dei rifiuti, inserito tra l´altro nelle nuove linee guida sulla gestione dei rifiuti approvate in Consiglio regionale recentemente, vogliamo raggiungere i risultati dei Paesi del Nord Europa´. ´Possiamo recuperare intercettando alla fonte grandi volumi di rifiuti - ha sottolineato l´assessore Maullu - proprio grazie alla presenza in Lombardia delle grandi catene della Gdo, con cui collaboriamo. L´altro grande obiettivo è devolvere, a km zero e a chi ne ha bisogno, prodotti alimentari vicini alla data di scadenza´. ´Su questa e le altre azioni del Piano d´azione per la riduzione dei rifiuti urbani - ha aggiunto Maullu - attendiamo i dati esatti del lavoro che sarà svolto per avere un quadro preciso dei risultati previsti sul fronte della riduzione dei diversi materiali d´imballo e confezionamento´. Dopo la fase sperimentale di Brescia, avviata nel 2010 con il primo punto vendita di prodotti alla spina in un supermercato, tutte le migliori pratiche previste nel Piano d´azione per la riduzione dei rifiuti (Parr) saranno estese a tutte le province lombarde. Sito Web - Contenuti del progetto, punti vendita e aziende della grande distribuzione coinvolti sono consultabili sul sito internet www.Riduciamoirifiuti.regione.lombardia.it