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Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Gennaio 2012
UE: DISCORSO DEL COMMISSARIO ANDOR IN OCCASIONE DEL LANCIO DELL´ANNO EUROPEO DELL´INVECCHIAMENTO ATTIVO E DELLA SOLIDARIETÀ TRA LE GENERAZIONI  
 
Bruxelles, 19 gennaio 2012 - "Le società che invecchiano sono, e possono rimanere, società prospere " ha osservato Lázló Andor, Commissario per l´occupazione, gli affari sociali e l´integrazione. La strategia Europa 2020 mira a raggiungere un tasso di occupazione del 75% per le persone tra i 20 e i 64 anni nonché a sollevare almeno 20 milioni di persone dalla povertà e dall´esclusione sociale entro il 2020. Non sarà però possibile raggiungere tale obiettivo — né mantenere una forte solidarietà tra generazioni— senza incentivare l´invecchiamento attivo. Infatti in mancanza di un invecchiamento attivo è probabile che un maggior numero di persone vivranno in condizioni di povertà, visto che i nostri sistemi pensionistici diventano sempre più insostenibili. L´invecchiamento attivo punta a promuovere un miglioramento delle opportunità sul mercato del lavoro per le persone anziane ed a consentire loro di usufruire di un reddito adeguato in età avanzata. L´adeguatezza e la sostenibilità delle pensioni dipendono dalla qualità dei posti di lavoro e da un buon equilibrio tra il tempo trascorso nelle attività lavorative e quello trascorso in pensione. Questo sarà uno dei messaggi chiave del nostro Libro bianco sulle pensioni, di prossima pubblicazione." "Durante il 2012, Anno europeo dell´invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni, punteremo a sensibilizzare l´opinione pubblica sul contributo delle persone anziane alla società. L´anno rappresenterà un´occasione ideale per individuare e diffondere le buone pratiche in materia. " "Il mio auspicio per questo Anno europeo è che tutti i soggetti interessati si impegnino in azioni specifiche e traguardi per il 2012, in modo che le opportunità per le persone anziane migliorino in maniera tangibile, e che tali persone già durante l´Anno possano iniziare a fornire un maggiore contributo alla società."  
   
   
QUARTA CONFERENZA SUL PIANO DI AZIONE REGIONALE PER LA POPOLAZIONE ANZIANA (PAR): APPUNTAMENTO VENERDÌ 20 GENNAIO  
 
Bologna, 19 gennaio 2012 - Una società per tutte le età, capace di stimolare un ruolo attivo degli anziani e di promuovere la solidarietà e la cooperazione tra le generazioni, insieme all´equità di accesso ai servizi. Accade in Emilia-romagna, dove sono oltre 986 mila gli anziani residenti, pari al 22,3% del totale della popolazione. Percentuale che crescerà ancora in futuro, con una rilevanza crescente degli ultraottantenni. Venerdì 20 gennaio si svolgerà la conferenza sul Par, il Piano di azione regionale per la popolazione anziana (9.30-13 Sala A Conferenze Terza Torre, viale della Fiera 8, Bologna). Un appuntamento, giunto alla quarta edizione, che coincide con l’inizio del 2012, Anno europeo dell´invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni. Verrà fatto il punto sulle politiche regionali per la terza età e saranno illustrati i dati del Bilancio sociale anziani; interverranno il sottosegretario alla Presidenza della Regione Alfredo Bertelli e l’assessore alle Politiche sociali Teresa Marzocchi, mentre Carlo Lusenti e Gian Carlo Muzzarelli (assessori rispettivamente alle Politiche per la salute e alle Attività Produttive) prenderanno parte alla tavola rotonda sul tema “Nuovo welfare: un futuro da costruire insieme” (in programma dalle 11 in poi). Sarà possibile seguire il Par anche in diretta web sul sito Er Sociale.  
   
   
IL CENTRO TRAPIANTI DI FEGATO DELLE MOLINETTE ECCELLENZA DELL’ITALIA  
 
Torino, 19 gennaio 2012 - Il Centro Trapianti di fegato delle Molinette di Torino, con 2.282 interventi dal 1990 (137 nel 2011), il numero più alto per un ospedale italiano, è un’eccellenza dell’Italia che va difesa in ogni modo, valorizzata e inserita al meglio in un piano sanitario regionale e nazionale. E’ il pensiero espresso dal presidente della Regione, Roberto Cota, durante la visita effettuata il 18 gennaio, durante la quale ha incontrato i genitori di un bimbo peruviano di sette mesi trapiantato la notte dell´Epifania e residenti da dieci anni a Galliate (Novara). A salvare la vita del bimbo, in ottime condizioni e che tornerà a casa entro una settimana, è stato il fegato di una donna di 32 anni di Brescia morta per emorragia cerebrale. “Questo intervento, come gli altri effettuati nel Centro - ha detto Cota - dimostra cosa vuol dire promuovere un centro di eccellenza. Per questo voglio far sentire ai suoi operatori la vicinanza del governo piemontese, che da tempo sta lavorando con convinzione a un piano di razionalizzazione e sviluppo dell’intero comparto”. “Stiamo lavorando intensamente al piano sanitario preparato dall’assessore Paolo Monferino, parlandone ogni giorno – ha aggiunto Cota - e comunque una cosa è certa: più approfondisco i temi della sanità e dell´assessorato, più le cose vanno meglio. E´ una materia da seguire in ogni suo aspetto”.  
   
   
INTESA SUL TRATTAMENTO OSPEDALIERO PER L’INGESTIONE DI OVULI DI DROGA  
 
Torino, 19 gennaio 2012 - Regione Piemonte, Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino e Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Torino hanno siglato il 18 gennaio presso la Sala Giunta della Regione un protocollo di intesa per il trattamento ospedaliero dei soggetti arrestati o fermati con sospetta ingestione di ovuli contenenti sostanze stupefacenti. Presenti alla firma del documento il presidente della Regione, Roberto Cota, l’assessore regionale alla Sanità, Paolo Monferino, il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Torino, Gian Carlo Caselli, il procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Torino, Anna Maria Baldelli, il procuratore aggiunto di Torino Paolo Borgna, il direttore dell’Aress, Claudio Zanon, e Francesco Enrichens, dell’azienda ospedaliera Cto-maria Adelaide. Il protocollo d’intesa siglato dal presidente Cota e dai procuratori Caselli e Baldelli stabilisce precise linee di indirizzo per il trattamento ospedaliero dei soggetti arrestati o fermati per sospetta ingestione di sostanze stupefacenti, in base alle risultanze del gruppo di lavoro interistituzionale costituito presso l’A.re.s.s. E composto da esponenti del settore sanitario della Regione Piemonte e degli organismi giurisdizionali interessati. Cota ha espresso soddisfazione per “la collaborazione che siamo riusciti a realizzare tra la Regione e la Procura presso il Tribunale di Torino e quella per i minorenni su un tema così delicato dal punto di vista sociale e sanitario. Affrontiamo un problema annoso, che da oggi potrà essere affrontato con procedure sanitarie precise, da eseguire all’interno delle strutture del nostro servizio sanitario”. “Quando si riescono a mettere insieme le forze, lavorando tutti in un’unica direzione - ha sottolineato Monferino - si conseguono sempre risultati importanti”. Il procuratore Caselli lo ha definito “un’esperienza pilota applicabile anche in altre realtà territoriali. Nella fattispecie, ci troviamo di fronte ad un ambito molto complesso dal punto di vista criminale e sociale, che comporta tutta una serie di problemi d’intervento, anche per quanto concerne il rapporto con la persona. Un gruppo interistituzionale di lavoro ha studiato il problema e ha cercato di trovare quella che poteva essere la soluzione migliore”.  
   
   
ATTREZZATURE SANITARIE INUTILIZZATE PER LA STRISCIA DI GAZA” PROSEGUE LA COLLABORAZIONE TRA REGIONE LIGURIA E MUSIC FOR PEACE  
 
Genova, 19 Gennaio 2012 - Sarà applicato per la prima volta nella Striscia di Gaza il provvedimento regionale approvato lo scorso anno che prevede il riutilizzo di attrezzature e materiali sanitari non più in linea con gli standard nazionali richiesti, ma ancora in buono stato. Lo ha comunicato ieri l’assessore regionale alle politiche sociali e alla cooperazione internazionale, Lorena Rambaudi nel corso dell’incontro con una delegazione palestinese della striscia di Gaza che ha collaborato con l’associazione “Music for Peace” in occasione della missione umanitaria del 2009. Nel corso della visita in Regione a cui hanno preso parte Anas K.m. Hagag, Mahmoud F.f.abumor e Yaser K.m. Hajjaj, in rappresentanza di associazioni che si occupano di riabilitazione, disabilità e infanzia insieme ai rappresentanti di Music for Peace, gli esponenti palestinesi hanno rivolto all’assessore la richiesta di alcune attrezzature sanitarie. Strumenti particolarmente necessari su un territorio al centro ogni minuto di scontri a fuoco dove perdono la vita o rimangono mutilati migliaia di persone. A questo proposito l’assessore Rambaudi, in rappresentanza della Regione Liguria e nonostante la crisi finanziaria ed economica, si farà portavoce delle richieste per mettere a disposizione macchinari sanitari e attrezzature provenienti dai magazzini delle Asl liguri e inutilizzati, ma vitali per quella terra martoriata.  
   
   
STANGATA SANITÀ NEL 2012 PER I CITTADINI. GLI AUMENTI PER FARMACI, ANALISI E VISITE CI COSTERANNO 100 EURO IN PIÙ PROCAPITE. NO AL TICKET SUI RICOVERI  
 
Lecce, 19 gennaio 2012 - Il 2012 dopo gli aumenti generalizzati su carburanti ed energia, si preannuncia un annus horribilis in termini di aumenti anche per altri settori. A colpire cittadini e famiglie ci penseranno anche i costi del comparto della sanità. A sostenere tale dura ipotesi è un dossier riportato sul “Quotidiano Sanità” che ha elaborato dati Istat, Agenas, Ministero della Salute e Regioni, secondo cui i costi che riguarderanno la salute dei cittadini tra ticket per farmaci, analisi, visite e pronto soccorso saranno di quasi 100 euro di media procapite, mentre il Ministro della Salute, Renato Balduzzi, preannuncia la possibilità di un vergognoso ticket sui ricoveri ospedalieri che Giovanni D’agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale "Tutela del Consumatore" di Italia dei Valori e fondatore dello "Sportello dei Diritti", si augura non vada a colpire ancora una volta le fasce di reddito medie e basse. Non sarebbero sufficienti, infatti, i 4 miliardi già versati nel 2011 per farmaci, visite mediche, analisi e pronto soccorso, a cui dovranno sommarsi necessariamente i ricavi a regime del «super ticket di 10 euro» sulla specialistica (pari a 834 milioni), che nel 2011 è stato invece applicato solo da agosto e non in tutte le Regioni, per un importo stimato in 381,5 milioni. Alla luce degli ultimi provvedimenti è possibile prevedere che nel corso di quest’anno arriveranno nelle casse dello Stato i seguenti crediti per il ticket: 1,332 miliardi sui farmaci (spesa 2011 più tasso inflazione), 3,214 miliardi sulla specialistica e pronto soccorso (spesa 2011, più totale incassi del super ticket), per un totale di 4,546 miliardi di euro. Per ogni cittadino i ticket su analisi, visite e pronto soccorso nel 2012 peseranno per i non esenti 99 euro (+ 14 euro, rispetto al 2011), mentre quelli sui farmaci dovrebbero restare più o meno inalterati rispetto al 2011, con un costo medio per i non esenti di circa 41 euro l´anno, anche se come già denunciato in un nostro precedente comunicato alcuni farmaci a grande diffusione nel silenzio generale hanno segnato aumenti fino al 1.200 % per il passaggio da fascia mutuabile a fascia C, totalmente a carico del cittadino. Per quanto riguarda le esenzioni, dev’essere ricordato che dallo scorso 1° maggio è entrato in vigore diventato il nuovo sistema di cui al Decreto Tremonti del dicembre 2009, secondo cui la verifica dell´esenzione del ticket viene effettuata in base al reddito, non consentendosi più la possibilità dell’autocertificazione ed affidando ai medici di base il controllo del diritto all’esenzione attraverso i dati inviati dalle Asl per mezzo del sistema della tessera sanitaria che incrocia i dati con l´Agenzia delle Entrate. Il procedimento di verifica con il nuovo sistema, a regime, dovrebbe essere completamente automatizzato: il medico compila la ricetta sul computer e all´inserimento dei dati del paziente il sistema verifica automaticamente se il paziente è esente o meno. Sono ben nove le Regioni che hanno applicato il super ticket di 10 euro: Lazio, Liguria, Calabria, Puglia, Sicilia, Campania, Friuli Venezia Giulia, Marche e Molise a causa dei bilanci deficitari non hanno avuto la possibilità di applicare alcuna modifica e gli effetti non sono arrivati a tardare con il passaggio del ticket massimo applicabile 36,15 euro a 46 euro in media, ma con punte di 70 euro per alcune prestazioni in Campania. Solo la Valle d´Aosta e le Provincie autonome di Trento e Bolzano non hanno applicato il super ticket di 10 euro mentre Toscana, Emilia Romagna, Umbria, Abruzzo e Veneto hanno rimodulato il ticket in base alle fasce reddituali con un aumento medio che può variare da 0 a 15 euro a seconda della fascia reddituale, con punte massime pari a 51,15 euro. In Veneto il costo aggiuntivo può essere massimo di 10 euro e quindi anche i redditi più alti pagheranno non più di 46,15 euro. In Abruzzo, il ticket di 10 euro scatta solo per i redditi superiori a 36.000 euro. Lombardia, Piemonte e Basilicata sono invece le tre Regioni che hanno adeguato il ticket in base alle prestazioni attraverso l’introduzione di un sistema che farà pagare una cifra variabile da 0 a 30 euro proporzionata al valore della prestazione stessa (in media il 30%), con il risultato che il ticket, in alcuni casi è passato da 36,15 a 66,15 euro, a prescindere dal reddito. Caso particolare quello della Sardegna che ha deciso di applicare l´aumento dovuto al superticket facendo pagare un solo euro ma solo che il ticket a franchigia era però già stato portato a 46,15 euro: risultato anche nell’isola è salito a 47,15 euro.  
   
   
BOLZANO: NON INDENNITÀ, BENSÌ RIDUZIONI DI STIPENDIO PER I DIRETTORI DEI COMPRENSORI SANITARI  
 
Bolzano, 19 gennaio 2012 - Il direttore di Dipartimento famiglia, sanità e politiche sociali, Florian Zerzer, sottolinea in una nota che sono stati effettuati dei tagli alle retribuzioni lorde dei quattro direttori dei comprensori sanitari e che e loro retribuzioni non prevedono particolari indennità. Il 30 dicembre scorso la Giunta provinciale ha prolungato di altri cinque anni i contratti dei direttori dei comprensori sanitari di Bolzano (Umberto Tait), Merano, Bressanone e Brunico (Irene Pechlaner, Siegfried Gatscher, Walter Amhof). Il prolungamento del contratto, in base ad una nota diramata dall’Assessorato provinciale alla sanità, prevede una riduzione di stipendio che ammonta rispettivamente a 4.500 euro per Umberto Tait ed a circa 2500 euro per gli altri tre direttori. Il direttore di Dipartimento, Florian Zerzer precisa che ”I quattro direttori hanno espresso il loro assenso a questi tagli in linea con le norme approvate dal Governo in materia di risparmio, sebbene i dirigenti dell’Azienda sanitaria non abbiano un contratto di diritto privato e quindi non rientrino nelle norme varate dal Governo che prevedono per i dirigenti pubblici, con una retribuzione lorda superiore ai 90.000 euro, una riduzione del 5% e del 10% per coloro che percepiscono una retribuzione lorda al di sopra di 150.000 euro” La nota prosegue sottolineando che i direttori sanitari prima dell’accorpamento delle quattro Aziende sanitarie in un’unica struttura percepivano delle retribuzioni molto più alte rispetto a quelle attuali. I premi di produttività del 15% erano già previsti per tutti i direttori nei precedenti contratti. “Si tratta di un premio legato al raggiungimento di determinati obiettivi e quindi non di un’indennità” sottolinea Zerzer. “Infine viene accreditato annualmente ai direttori un 5% del loro stipendio nel caso in cui venga loro a mancare il contratto di diritto pubblico e debbano rientrare nell’amministrazione provinciale. Questo “bonus” è lo stesso che viene garantito ai direttori d’Ufficio e di Ripartizione della Provincia sulla loro indennità di funzione come quadri dirigenti. Si tratta di un bonus inserito ex novo nei contratti rinnovati sino al 2016, ma che rappresenta una voce standard nei contratti dei quadri dirigenti della Provincia” dichiara il direttore Zerzer e conclude “L’unica indennità presente nei contratti dei direttori dei comprensori è l’adeguamento all’inflazione, così come avviene per tutti i dipendenti compresi nel contratto collettivo d’intercomparto del personale non medico”.  
   
   
IPAB SICILIA. PROROGATI I TERMINI PER PRESENTAZIONE PROGETTI  
 
 Palermo, 19 gennaio 2012 - E´ stato prorogato al 31 gennaio prossimo il termine ultimo per la presentazione, da parte delle Ii.pp.a.b. (Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza), di specifici progetti volti ad integrare le politiche territoriali avviate con i Piani di Zona. Nell´avviso pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il termine sarebbe scaduto lo scorso 9 gennaio. La proroga e´ stata concessa ritenendo incongruo il termine di scadenza assegnato per la presentazione dei progetti rispetto alle numerose istanze pervenute negli uffici dell´assessorato alla Famiglia e alle Politiche Sociali. La linea di intervento prevede di destinare una quota del F.n.p.s., (Fondo nazionale per le Politiche Sociali), pari a 4 milioni e 500 mila euro, per la realizzazione di progetti per il potenziamento dei servizi socio assistenziali presenti sul territorio siciliano, al fine di innalzare la qualita´ e l´offerta delle attivita´ rese dalle Ipab. Le istanze dovranno pervenire entro le ore 12,00 del 31 gennaio prossimo. I plichi che giungeranno oltre tale scadenza saranno ritenuti non ammissibili al contributo e, quindi, restituiti al mittente. I soggetti abilitati che hanno presentato istanza di partecipazione entro il termine originariamente fissato al 9 gennaio possono modificare, integrare o sostituire la stessa con una nuova entro e non oltre la nuova scadenza. Il provvedimento sara´ pubblicato sul sito internet dell´assessorato all´indirizzo http://lineediattivita.Dipartimento-famiglia-sicilia.it/ e per estratto sulla G.u.r.s.  
   
   
RINNOVATA LA CERTIFICAZIONE UNITER ITACA QUALITÀ AL TOP TESTATI IN TUTTO IL NORDEST I SERVIZI RIVOLTI A GIOVANI, ANZIANI, DISABILI E PERSONE SVANTAGGIATE  
 
Pordenone, 19 gennaio 2012 - Qualità al top per i servizi erogati quotidianamente dalla Cooperativa sociale Itaca, che ha guadagnato sul campo il rinnovo della propria certificazione del sistema di gestione per la qualità Uni En Iso 9001:2008. Il livello di maturità ed efficacia del sistema è stato giudicato buono in quanto utilizzato per migliorare i processi e le performance aziendali. Prima infanzia, giovani, persone anziane, disabili, svantaggiate o con sofferenza mentale, questi i beneficiari dei servizi testati in tutto il Nordest e nello specifico nelle province di Pordenone, Udine, Gorizia, Venezia. Un risultato d’eccezione a conferma della validità dell’approccio qualitativo della Coop friulana, che fa sì che quello che è un valore aggiunto si traduca in garanzia nei confronti del cittadino - utente, ma anche in trasparenza rispetto alle modalità gestionali ed agli standard qualitativi erogati. Lo ha stabilito l´ente di normazione e certificazione di sistemi qualità Uniter. Itaca ha ricevuto la verifica di rinnovo della certificazione di qualità. E’ stata esaminata la conformità a tutti i requisiti della norma, ben 12 i servizi che sono stati analizzati dai certificatori: la Casa alloggio per anziani Il Pellegrin di San Leonardo Valcellina, il Centro diurno per anziani di Cordovado, la Comunità per disabili Villa Veroi di Tricesimo, il Centro diurno per disabili Villa Carraria di Cividale, i Servizi di accompagnamento individualizzato per utenti psichiatrici e disabili di Udine, il Nido d’infanzia del Comune di Cervignano, la Comunità alloggio Via del Campo a Gemona, il Centro diurno del Csm di Gemona, il Sad e consegna pasti dell’Ambito di Monfalcone, i servizi della Lr 41 nell’Ambito di Pordenone, il Doposcuola all’istituto comprensivo di Francenigo e Gaiarine, i Servizi per le politiche giovanili del Comune di Cavallino Treporti. L’adozione di un sistema di gestione della qualità e l’orientamento alla certificazione è un approccio consolidato per la Cooperativa friulana che eroga dal 1992 servizi alla persona nell’ampio universo dell´agio e del disagio. Itaca aveva intrapreso ancora nel 2001 la via della certificazione con la finalità di dimostrare la qualità della propria organizzazione e del proprio fare attraverso un percorso di sviluppo, che negli anni ha visto coinvolte tutte le figure di direzione, la tecnostruttura, i coordinatori dei servizi e, a cascata, operatrici e operatori. L’ottenimento della certificazione, al di là del “bollino”, va a premiar soprattutto la modalità con cui Itaca ha strutturato i propri processi interni, si è dotata di modalità sistematizzate di programmazione e lettura dei risultati, ha adottato modalità di auto-monitoraggio e di verifica interne ed esterne. Ciò con l´obiettivo di garantire la qualità della propria offerta e migliorare continuamente i servizi all’utenza ed alla committenza. Un risultato decisamente positivo raggiunto con l’impegno di tutte le socie e i soci della Cooperativa, che ogni giorno con il loro lavoro contribuiscono alla realizzazione di servizi di qualità, ispirati dai principi capisaldo della politica per la qualità di Itaca: ovvero la centralità della persona con il suo diritto di cittadinanza e l’affermazione della soggettività, la costruzione di reti sociali finalizzate al contrasto dell’esclusione e dell’emarginazione, il contrasto alle forme di abuso nei confronti dei deboli. Ciò senza dimenticare la trasparenza e la rendicontazione di tutte le attività della Cooperativa, la partecipazione delle socie e dei soci e la promozione della cultura cooperativistica. Www.facebook.com/cooperativaitaca