Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 28 Febbraio 2012
QUESTA SETTIMANA AL PARLAMENTO EUROPEO: ACTA, TRANSAZIONI FINANZIARIE E DIRITTI DEL PASSEGGERO  
 
Bruxelles, 28 febbraio 2012 - Si prospetta una settimana ricca di appuntamenti importanti. I deputati saranno impegnati a discutere a più riprese il controverso accordo commerciale sulla contraffazione (Acta), il ruolo delle agenzie di rating e la tassa sulle transazioni finanziarie. All´ordine del giorno anche la governance e la crescita economica. Fuori dal Pe, il Presidente del Martin Schulz incontrerà i deputati greci e una delegazione del Pe è partita per la Birmania. Martedì alle ore 12 e 30 verrà presentata una petizione firmata da oltre 2,4 milioni di cittadini contro Acta, il controverso accordo commerciale anticontraffazione su cui il Pe dovrà pronunciarsi nelle settimane a venire. La commissione parlamentare al Commercio inizierà le discussioni mercoledì. La commissione all´Industria aprirà il dossier il giorno successivo. Dopo il 6 pack sulla governance economica di dicembre, la commissione per i Problemi economici e monetari si incontrerà martedì per discutere un "2 pack" (un pacchetto di leggi) per continuare il processo di sorveglianza economica e budgetaria, e per correggere gli eccessivi deficit. Mercoledì, il presidente dell´Eurogruppo - l´organismo che riunisce i ministri dell´Economia e delle finanze degli Stati membri - Jean-claude Juncker interverrà all´interno della commissione sul ruolo delle agenzie di rating e la tassazione delle transazioni finanziarie. Gli altri temi affrontati in settimana - La registrazione dei nominativi dei passeggeri aerei (Pnr) e un accordo con gli Stati Uniti, lunedì in commissione per le Libertà civili; La diminuzione dei costi delle tariffe "roaming", martedì in commissione per l´Industria; L´abbassamento delle emissioni dei gas serra nel settore aereo, martedì e giovedì in commissione per i Trasporti e per l´Ambiente; L´incontro con i ministri degli Affari esteri del Bahrain, della Giordania e del Qatar, mercoledì e giovedì in commissione per gli Affari esteri; Il Presidente Martin Schulz pronuncerà un discorso davanti al parlamento greco, martedì alle ore 18; Undici deputati europei sono partiti in delegazione in Birmania per incontrare il premio Sakharov Aung San Suu Kyi mercoledì.  
   
   
GLI EVENTI EUROPEI DELLA SETTIMANA (27 FEBBRAIO - 2 MARZO)  
 
 Bruxelles, 28 febbraio 2012 - Il Consiglio europeo dell´1-2 marzo prossimo inevitabilmente dominerà la scena durante la prossima settimana. Come sempre in primavera, i leader europei sì troveranno a Bruxelles per parlare di crescita e di semestre europeo specie dopo le cupi previsioni intermedie appena diffuse. Altri temi in agenda saranno la politica estera, l´allargamento, l´energia. L´agenda delle riforme in Europa sarà oggetto di discussioni anche all´inizio della settimana con la conferenza Europe 2020 Summit del Lisbon Council con la partecipazione del Presidente Barroso. Lunedì 27 la Commissione ha adottato il suo pacchetto infrazioni mensile per assicurare la corretta applicazione del diritto Ue da parte degli Stati membri. Il pacchetto copre tutti i settori di competenza e riguarda tutti i Paesi membri. A Bruxelles sì terrà anche la conferenza europea sulla prevenzione e la lotta contro i reati alimentari. Sempre lunedì a Roma, la Commissione europea - Rappresentanza in Italia e Apre organizzano la conferenza di lancio della strategia di bioeconomia. La strategia è mirata a indirizzare l’economia europea verso un più ampio e sostenibile uso delle risorse rinnovabili. Con il previsto aumento della popolazione mondiale fino a sfiorare 9 miliardi di abitanti nel 2050 e l’esaurimento delle risorse naturali, l’Europa ha bisogno di risorse biologiche rinnovabili per produrre alimenti e mangimi sicuri e sani ma anche materiali, energia e altri prodotti. Molto spesso ci sì chiede quale sarebbe la situazione se non ci fosse l´Europa. Un interessante studio della non-Europa nel settore digitale sarà presentato il 27 febbraio. L´innovazione e come essa può aiutarci ad assicurare una sostenibilità di risorse primarie è al centro del nuovo partenariato che la Commissione approverà mercoledì 29 febbraio. L´1 marzo, la Commissione propone nuove regole per migliorare la trasparenza dei prezzi e dei rimborsi dei medicinali nel Mercato unico.  
   
   
UE: MARTIN SCHULZ IN VISITA UFFICIALE IN ITALIA  
 
Bruxelles, 27 febbraio 2012 - Il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz ha scelto l´Italia come destinazione per la sua prima visita ufficiale, dal 23 al 25 febbraio 2012. "Sono affascinato da come gli italiani stanno tentando di uscire dalla crisi e dai sacrifici che sono pronti ad affrontare per il bene comune", ha dichiarato Schulz durante la conferenza stampa con il premier Mario Monti. Durante l´incontro con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha espresso il suo appoggio ad una politica di bilancio europea "capace di far fronte alle numerose sfide dell´Unione, i due uomini politici hanno parlato dell´attuale situazione in Grecia e dei 150 anni della Repubblica Italiana. È stato poi il turno di Gianfranco Fini, presidente della Camera dei deputati. Con Schulz hanno evocato l´importanza di una maggiore cooperazione tra Parlamento europeo e parlamenti nazionali per un´Europa più responsabile e trasparente. E che trovi un ruolo più importante nell´area del Mediterraneo. Accompagnato dai vicepresidenti Gianni Pittella e Roberta Angelilli, e dai capigruppo italiani del Ppe Mario Mauro e di S&d David Maria Sassoli, Martin Schulz ha anche incontrato il presidente del Senato, Renato Schifani. Alle ore 17 Schulz è entrato a Palazzo Chigi per un incontro con il premier Mario Monti, il quale si è congratulato per aver accettato la presidenza del Pe in "un momento molto difficile" e per lo "straordinario intervento" durante il Summit europeo dello scorso mese. Un discorso capace di "inspirare tutti i primi ministri" nell´idea di aprire una profonda discussione "sulla necessità di combinare crescita e rigore fiscale". Venerdì mattina Martin Schulz si è recato a Porta futuro, un centro per l´occupazione giovanile a Roma, dove ha incontrato i rappresentanti del Forum Nazionale della Gioventú. I temi affrontati sono stati l´educazione, l´occupazione e il lavoro. Nel primo pomeriggio il presidente Schulz ha raggiunto Bologna per l´apertura del centro Renzo Imbeni. Infine, sabato mattina, ha partecipato alla cerimonia di commemorazione delle vittime del massacro di Marzabotto. "Mi trovo qui dinanzi a voi quest´oggi non soltanto nella veste di Presidente del Parlamento europeo, ma anche come cittadino tedesco, profondamente scosso e imbarazzato per la brutalità e la disumanità dell´eccidio commesso in questo luogo dai tedeschi" ha aperto il discorso Martin Schulz, per poi depositare una corona di fiori al memoriale di Monte Sole.  
   
   
UE: 2,4 MILIONI DI FIRME CONTRO ACTA  
 
Strasburgo, 28 febbraio 2012 - Il Parlamento europeo riceverà il 28 febbraio una petizione firmata da 2,4 milioni di cittadini contro l´accordo commerciale anti-contraffazione (Acta). La petizione mette l´accento sulla minaccia di Acta per un´internet libera e gratuita. Il Pe potrebbe lavorare a un rapporto da votare in plenaria o richiedere alla Commissione europea di aprire un´inchiesta preliminare. All´origine della petizione c´è Avaaz, un´organizzazione che promuove la mobilitazione cittadina on line su diversi temi. Clicca sul link per leggere il testo della petizione. Https://secure.avaaz.org/en/eu_save_the_internet_spread/  I prossimi passi - Una volta che la petizione arriverà in Parlamento, la commissione per le Petizioni deciderà se accettarla o meno. Un processo che di solito dura due mesi. Se verrà accettata, la commissione parlamentare potrà: richiedere alla Commissione di aprire un´inchiesta preliminare; rinviare la petizione a un´altra commissione parlamentare; in casi eccezionali, la commissione per le Petizioni stessa potrebbe produrre un rapporto da presentare e votare in sessione plenaria. La presidentessa della commissione per le Petizioni, la deputata italiana di centro destra Erminia Mazzoni, ha sottolineato che "il Parlamento ha appena iniziato la procedura di ratificazione di Acta" e "sarà necessario uno studio attento che prenda in considerazione tutte le preoccupazioni attraverso una valutazione dei fatti, combinando la lotta alla contraffazione e un´internet libera".  
   
   
LE PRIORITÀ DEL SEMESTRE EUROPEO  
 
 Bruxelles, 28 febbraio 2012 - Lunedì e martedì, i membri delle commissioni parlamentari ai Problemi economici e monetari, al Budget, al Lavoro e agli Affari sociali - insieme ai corrispettivi nazionali - si riuniranno in occasione dell´incontro interparlamentare sulla governance economica. Il vicepresidente Gianni Pittella, deputato italiano di centro sinistra, aprirà l´incontro seguito dal presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy e il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso. Mentre il presidente del Pe Martin Schulz si pronuncerà prima della cena di lunedì. Dopo il discorso di apertura, i partecipanti si divideranno in due gruppi: disciplina fiscale e sostenibilità delle finanze pubbliche. La altre questioni che verranno sollevate riguardano i metodi per rilanciare la crescita, la creazione di lavoro e il progresso sociale durante un periodo di crisi. Durante il semestre europeo Commissione e Consiglio valuteranno i programmi di bilancio e di stabilità nei diversi Stati membri. Indicando così delle raccomandazioni ai governi nazionali sui budget da approvare per l´anno successivo. Gli Stati membri si esprimeranno durante il prossimo Consiglio europeo di marzo su quali saranno le prossime sfide dell´Ue e sulle strategie relative alle politiche economiche e budgetarie.  
   
   
FISCALITÀ: LA COMMISSIONE EUROPEA CHIEDE IL BELGIO A MODIFICARE UN INCENTIVO FISCALE DISCRIMINATORIO PER INCORAGGIARE IL CAPITALE DI RISCHIO  
 
 Bruxelles, 27 febbraio 2012 - La Commissione europea ha formalmente invitato il Belgio a modificare la sua legislazione in materia di crediti d´imposta per gli investimenti in capitale di rischio. La legge belga prevede un credito d´imposta sul reddito delle persone fisiche per gli importi utilizzati per acquistare azioni o quote di fondi Arkimedes. Tale credito d´imposta è concesso soltanto se gli investitori sono residenti delle Fiandre. I residenti di altri Stati membri non possono beneficiare di questo vantaggio fiscale, anche se è in grado come principale in Belgio perché derivano tutti o sostanzialmente tutti dei loro redditi da attività che pratica in questo paese. La Commissione ritiene che tale normativa è incompatibile con le norme Ue nella misura in cui si scoraggia la libera circolazione dei lavoratori subordinati e autonomi, che è garantita dai trattati (articoli 45 e 49 del Tfue e gli articoli 28 e 31 l´accordo See). E ´anche contro la legge della Corte di giustizia dell´Unione europea che i contribuenti che sono residenti fiscali degli altri Stati membri dell´Ue o del See, ma che derivano in tutto o in la quasi totalità del loro reddito dalla loro attività in Belgio dovrebbe avere il diritto alle agevolazioni fiscali stessi residenti in Belgio (v. Sentenza C-279/93, Schumacker ). La richiesta della Commissione assume la forma di un parere motivato, seconda fase della procedura d´infrazione. Se il Belgio non si conformi entro due mesi, la Commissione può adire la Corte di giustizia dell´Unione europea.  
   
   
LIBERA CIRCOLAZIONE DEI LAVORATORI: LA COMMISSIONE EUROPEA INVITA IL LUSSEMBURGO A PORRE FINE ALLE DISCRIMINAZIONI NELL´ASSEGNAZIONE DI BORSE DI STUDIO E ASSEGNI  
 
Bruxelles, 28 febbraio 2012 - La Commissione europea ha chiesto al Lussemburgo di porre fine alla discriminazione contro i lavoratori migranti e delle loro famiglie l´assegnazione di borse di studio, assistenza finanziaria volontaria e indennità cosiddetti "bambino bonus." Diversi cittadini hanno presentato una denuncia nel 2010, la Commissione ha avviato un´indagine nel diritto lussemburghese, adottata nel 2000, che impone un requisito di residenza per ottenere tali prestazioni, si È probabile che questa disposizione danneggia i lavoratori più migranti di altri Stati membri dell´Unione che i lavoratori in Lussemburgo, il che equivale a una discriminazione indiretta fondata sulla nazionalità, ed è quindi contrario legislazione Ue sulla libera circolazione dei lavoratori. La richiesta della Commissione si presenta sotto forma di "parere motivato" notificate ai sensi della procedura di infrazione dell´Unione. Il Lussemburgo ha ora due mesi per rispondere. Se questa risposta non fosse soddisfacente, la Commissione può decidere di deferire il paese alla Corte di giustizia dell´Unione europea.  
   
   
COOPERAZIONE PUGLIA CINA. VENDOLA INCONTRA AMBASCIATORE S.E. DING WEI  
 
Bari, 28 febbraio 2012 - “Nell’epoca in cui molti evocano la paura della Cina, noi lavoriamo per abbattere qualunque muro di pregiudizio e per intensificare questi rapporti. Il futuro della Cina è il nostro futuro così come il nostro futuro è anche il futuro della Cina”. Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola al termine del lungo e proficuo incontro che si è svolto ieri mattina a Bari in Presidenza con la delegazione cinese guidata dall’Ambasciatore cinese in Italia S.e. Ding Wei e composta da Liu Xiaotian (Consorte dell´Ambasciatore), Cesare Romiti (Presidente della Fondazione Italia Cina), Margherita Barberis (direttore generale fondazione Italia Cina) e Han Qiang Capo Ufficio Politico e Interprete. Un lavoro di consolidamento di alcuni obiettivi e di cooperazione tra Puglia e Cina che sta portando i suoi frutti. “Oggi – ha aggiunto Vendola - stiamo cercando di mettere sul binario giusto la locomotiva che deve andare a destinazione”. In particolare, le destinazioni concrete sono la possibile individuazione di Bari quale sede di un nuovo Istituto Confucio in Italia, in collaborazione con il sistema universitario pugliese, la preannunciata scelta del governo provinciale del Guang Dong di destinare un quartiere dell’area metropolitana di Canton ad un progetto pilota di riqualificazione urbanistica ed ambientale, da sviluppare insieme al sistema dei distretti pugliesi, e la possibile sinergia per l’utilizzo delle infrastrutture aeroportuali pugliesi come una grande piattaforma logistica della Cina in Europa sono le priorità su cui sviluppare il lavoro comune. “L’ambasciata cinese in Italia oggi ha formalizzato la scelta della Cina di costruire nella città di Bari un Istituto Confucio. Conoscere la cultura e la lingua cinese - ha detto Vendola - rappresenta il modo più utile per abbattere quei pregiudizi che non hanno ragione di esistere. Il giorno in cui avremo tanti studenti cinesi nelle nostre università e il giorno in cui avremo tanti studenti pugliesi nelle università cinesi, allora avremo tanti ambasciatori delle potenzialità delle differenze e delle ricchezze culturali. Questo è un obiettivo che vogliamo mettere al centro dello scenario del futuro”. Vendola ha aggiunto anche di aver voluto presentare alla Cina i dossier più importanti che riguardano le nostre infrastrutture. “Noi abbiamo un sistema aeroportuale che è un autentico gioiello. Abbiamo bisogno di avere un partner privato che entri nella società perchè questa possa rafforzarsi e andare oltre i risultati straordinari che ha guadagnato già sino ad ora”. Vendola ha anche rappresentato la peculiarità del sistema portuale pugliese, soprattutto alla luce degli investimenti ormai imminenti sul porto di Taranto, e la sua centralità nel cuore del Mediterraneo. Nel corso dell’incontro, l’ambasciatore Ding Wei, impressionato dal “dinamismo della Puglia”, ha sottolineato la centralità della regione nel panorama italiano della cooperazione tra i due Paesi, ribadendo il carattere strategico della provincia del Guang Dong nella crescita economica cinese ed anche nello sviluppo della cooperazione decentrata ed internazionale. Ha auspicato anche la possibilità di sviluppare progetti di cooperazione concreta nei settori dell’Istruzione, delle infrastrutture, delle energie rinnovabili, del turismo. Infine ha voluto raccontare le due “profonde impressioni” avute nel corso dell’incontro odierno, e cioè la prima legata alla “determinazione della Regione nella cooperazione con la Cina” e la seconda “all´ambizione di sviluppare la propria economia con una cooperazione maggiore con i cinesi´´. La necessità di lavorare sull’integrazione e la cooperazione, a partire dalle nuove generazioni è stata sottolienata invece dal Presidente della fondazione Italia Cina Cesare Romiti. “La Fondazione Italia Cina lavora molto su questo aspetto – ha detto Romiti - ed ha portato negli ultimi anni 10.000 studenti universitari cinesi in Italia. Questo percorso sarà certamente avvantaggiato dalla concessione dei visti per i cinesi che viaggiano in Italia, di cui la Fondazione è diventata responsabile”. All’incontro sono intervenuti gli assessori regionali competenti Angela Barbanente, Guglielmo Minervini e Alba Sasso, l’amministratore unico e il direttore generale di Aeroporti di Puglia Domenico Di Paola e Mario Franchini, il presidente dell’Arti Giuliana Trisorio Liuzzi e il dott. Domenico Otranto dell’Università di Bari. Hanno partecipato anche Davide Pellegrino, Capo di Gabinetto, e Francesco Manna, Consigliere per i rapporti internazionali.  
   
   
LA REGIONE DEPOSITA RICORSO AL TRIBUNALE DI VENEZIA E DIFFIDA UNICREDIT A VERSARE LE PROPRIE RISORSE ALLA TESORERIA UNICA DELLO STATO. ZAIA: “GIU’ LE MANI DAI SOLDI DEI VENETI”  
 
 Venezia, 28 febbraio 2012 - Impugnazione avanti la Corte Costituzionale, ricorso al Tribunale di Venezia ed ora anche diffida all’Unicredit Banca di trasferire le proprie risorse alla tesoreria unica nazionale: la Regione del Veneto si muove su tutti i fronti possibili per impedire quella che il presidente Luca Zaia definisce “una appropriazione indebita dello Stato a danno delle Regioni e degli Enti locali”. La nota questione riguarda l’applicazione dell’articolo 35 del decreto legge dello scorso 24 gennaio che prevede l’estensione del regime di tesoreria unica a tutti gli enti territoriali e l’obbligo di versare entro, mercoledì 29 febbraio, il 50 per cento delle disponibilità liquide esigibili depositate presso le proprie tesorerie a quella unica statale al 24 gennaio scorso. “Un vero e proprio abuso – afferma il presidente Zaia – una intollerabile spoliazione di beni che appartengono al governo della Regione e quindi alla comunità veneta, la negazione di ogni principio federalista già accolto dalla Costituzione. Abbiamo già avviato tutte le procedure per contrastare sul piano giuridico questa norma centralista e incostituzionale che non solo colpisce pesantemente l’operatività amministrativa degli Enti, ma rappresenta anche uno schiaffo alle autonomie locali e al processo federalista avviato in questi anni”. La Giunta regionale del Veneto, come detto, ha avviato in contemporanea tre iniziative: ha autorizzato il presidente a impugnare le disposizioni dell’articolo 35 avanti la Corte Costituzionale con istanza di sospensione; ha depositato oggi ricorso avanti il Tribunale di Venezia affinché lo stesso emetta un provvedimento d’urgenza per ordinare a Unicredit Banca di non trasferire le risorse regionali in giacenza fino alla pronuncia della Corte Costituzionale; ha intimato, sempre in data odierna, all’Istituto Unicredit Banca s.P.a. Ad astenersi dal dare esecuzione alle disposizioni dell’articolo 35 e in particolare a non trasferire alcuna risorsa alla tesoreria unica nazionale senza autorizzazione della stessa Regione del Veneto. “Avevamo preannunciato – ha concluso Zaia – la nostra decisa reazione a questa inaccettabile manovra con la quale si fanno pesare ancora una volta sui soggetti istituzionali più deboli le conseguenze della crisi economica e come si vede non stiamo lasciando nulla di intentato per arrestare questo rigurgito centralista che avvilisce e persino umilia gli Enti, le amministrazioni e le comunità regionali e locali”.  
   
   
VENETO. STATI GENERALI ECONOMIA E LAVORO: ZAIA  
 
Venezia, 28 febbraio 2012 - “Di fronte ai numeri c’è preoccupazione, sia delle istituzioni che delle famiglie. Avere 80 mila posti di lavoro persi e 142 persone in cerca di occupazione non è cosa da poco in un Veneto che non era abituato a queste situazioni”. Lo ha detto il presidente della Regione Luca Zaia intervenendo oggi pomeriggio agli Stati Generali dell’economia e del lavoro promossi dal Consiglio regionale, presso l’Istituto Universitario Salesiano a Mestre (Venezia) in località Gazzera. Zaia ha parlato anche di un altro dato allarmante e cioè delle rilevazioni secondo cui il potere d’acquisto dei salari al Nord è inferiore del 17% rispetto al Sud Italia. “Tutto questo – ha aggiunto ci porta ad una grande assunzione di responsabilità. Per questo abbiamo dato vita con tutti i soggetti portatori di interessi ad un tavolo regionale per arrivare alla firma di un “decreto” per lo sviluppo del Veneto. Siamo già a buon punto e tra un mese circa vedremo i risultati. Così come sarà pronta a breve anche una piattaforma negoziale sul federalismo con lo Stato centrale per ottenere forme di autonomia che ora non abbiamo”.  
   
   
SVILUPPO: CHIODI, PATTO OCCASIONE DI CRESCITA PER LA REGIONE ABRUZZO PRIORITARIE LE RIFORME DI CONFIDI E CONSORZI  
 
Pescara, 28 febbraio 2012 - Ieri a Pescara il presidente della Regione Gianni Chiodi e il vice presidente e assessore allo Sviluppo Economico Alfredo Castiglione hanno presieduto la riunione del Patto per lo Sviluppo, con la partecipazione delle parti sociali, dei sindacati e delle associazioni di categoria, unitamente ai rappresentanti del Partito Democratico, unica forza di opposizione presente al tavolo di lavoro. "Il Patto è oggi una cosa seria. Una grande occasione di crescita e di sviluppo che va avanti. Non si tratta più dei tavoli di concertazione di una volta. Prima si concertava - ha spiegato il presidente Chiodi - e si distribuivano risorse, guardando alle lobby. Oggi non è più così. I tempi sono cambiati, e attraverso il Patto dell´Abruzzo abbiamo l´occasione per intervenire sulle questioni strategiche della nostra regione, contribuire alla crescita e costruire un sistema effettivamente operativo sulle aree di intervento. Stiamo parlando di temi importanti che il Patto dovrà affrontare anche per far vedere che esiste oggi una classe politica seria e responsabile che vuole fare gli interessi dell´Abruzzo e degli abruzzesi. Noi non vogliamo essere autoreferenziali, ma crediamo giusto e doveroso ora passare dalla politica del dire a quella del fare. Grazie anche al Patto per lo Sviluppo, oggi l´Abruzzo ha i mezzi per poter influire sul proprio futuro. Con l´approvazione della Corte dei Conti, oggi i Fondi Fas dell´Abruzzo sono realtà e questo rappresenta sicuramente un punto di partenza importante per il rilancio". Il presidente Gianni Chiodi ha illustrato nel tavolo di lavoro di oggi alcune delle priorità su cui lavorare, iniziando dalla verifica sui Fondi Strutturali e sulla Programmazione 2014-2020. "Dobbiamo partire - ha spiegato il presidente Chiodi - dalle azioni strategiche che riguardano l´Abruzzo. E parlo della Macro Regione Adriatico-ionica, delle Infrastrutture, dello Sviluppo e della Coesione sociale, della riduzione delle tasse che fino a qualche tempo fa era impossibile solo pensare e che oggi invece può diventare un obiettivo reale. Mi riferisco anche - prosegue Chiodi - alle politiche di intervento sulle Aree di Crisi che più di altre sono state colpite dalla recessione che ha investito il nostro Paese e di conseguenza anche la nostra regione". Il presidente Chiodi ha anche auspicato un confronto serio e costruttivo su altre tematiche di primario interesse come lo sviluppo dei Servizi Pubblici Locali e sull´Innovazione e i nuovi Investimenti, con il via alla seconda fase di Fabbrica Abruzzo. Il vice presidente Alfredo Castiglione ha sottolineato come "per lo sviluppo economico è stata ribadita l´importanza che le riforme sui Confidi e dei Consorzi Industriali stanno avendo sul territorio. Importante - ha proseguito l´assessore Castiglione - è poi la rimodulazione dei Fondi Par-fesr per arricchire quelle progettualità che la regione ha già messo in campo. Si è poi manifestata la volontà di ufficializzare e mettere in campo un Tavolo di confronto sul credito assieme alle banche di respiro regionale".  
   
   
BASILICATA 2012: RIUNIONE IN REGIONE DELLA CABINA DI REGIA SI È DISCUSSO DELLO STATO ATTUATIVO DEI FONDI DI GARANZIA REGIONALE A SOSTEGNO DELLE IMPRESE  
 
 Potenza, 28 febbraio 2012 - Si è discusso della operatività dei Fondi di Garanzia, attivati dalla Regione Basilicata per fornire un valido strumento di sostegno e sviluppo all’imprenditoria lucana, nel corso della riunione monotematica della Cabina di Regia Basilicata 2012. Intorno al tavolo nella sala Verrastro della Regione Basilicata, tra gli altri, il presidente Vito De Filippo, l’assessore alle Attività Produttive Marcello Pittella, i dirigenti generali Angelo Nardozza e Michele Vita, l’amministratore unico di Sviluppo Basilicata Raffaele Ricciuti, il presidente di Confindustria Basilicata Carrano, segretari regionali di Cgil, Cisl, Uil (Genovesi, Falotico e Vaccaro), il presidente di Abi Basilicata Montemurro, il presidente di Legacooperative Laguardia, i rappresentanti degli istituti di credito operanti sul territorio regionale. Durante l’incontro è stata ribadita la positività delle azioni attivate dalla Regione Basilicata che, attraverso l’azione degli istituti di credito, pur in un momento di grande criticità, offrono l’opportunità e il sostegno, alle piccole e medie imprese, di far fronte alle difficoltà innescate e ingigantite dalla perdurante situazione di crisi economica nazionale e internazionale. In particolare, è stato ribadito, la Regione ha messo in campo misure a sostegno del credito e degli investimenti. Tra le più importanti, il fondo di garanzia, già operativo, sottoscritto da Regione, Abi e Banche, e il fondo di rotazione, strumento a sostegno degli investimenti che ha la finalità di ridurre il costo del denaro. Sono scaturite valutazioni e proposte indirizzate a migliorare operatività, efficacia, facilità d’accesso del fondo di garanzia. “Dal dibattito - ha commentato il presidente De Filippo – sono emersi elementi e spunti consistenti per migliorare gli strumenti individuati e la loro efficacia a favore delle piccole e medie imprese lucane”. In questa direzione è stato deciso di attivare, su iniziativa dell’assessore Pittella, un tavolo operativo permanente, in vista di una nuova riunione della Cabina di Regia, presso il Dipartimento Attività produttive, Politiche dell’Impresa e Innovazione tecnologica, anche con l’obiettivo di individuare eventuali ulteriori risorse finanziarie e approfondire le tematiche relative alla premialità e al fondo di rotazione.  
   
   
FONDI PIT: ABRUZZO FIRMA LE CONVENZIONI CON LE PRIOVINCE  
 
Pescara, 28 febbraio 2012 - E´ di quasi 34 milioni 300 mila euro l´ammontare di fondi Pit (Piani integrati territoriali) assegnati dalla Regione alle Province nell´ambito del Por Fers 2007-2013. Nel dettaglio, 11 milioni 783 mila euro sono stati destinati alla Provincia dell´Aquila, 10 milioni 377 mila euro alla Provincia di Chieti, 6 milioni 334 mila euro a quella di Teramo e 5 milioni 851 mila euro a quella di Pescara principalmente per innovazione tecnologica e sviluppo del territorio. Questa mattina, a Pescara, il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ha firmato le relative convenzioni con le quattro amministrazioni provinciali in qualità di Organismi intermedi del Programma. Le Province erano rappresentate dai presidenti Guerino Testa (Pescara), Walter Catarra (Teramo) ed Enrico Di Giuseppantonio (Chieti) e dalla vice presidente Antonella di Nino (L´aquila). Tre gli assi di intervento interessati: l´Asse I "R&st, Innovazione e Competitività: quota parte dell´Attività 2.1 "Sostegno a programmi di investimento delle Pmi per progetti di innovazione tecnologica, di processo e della organizzazione dei servizi"; l´Asse Iv "Sviluppo territoriale": Attività 2.1. "Valorizzazione dei territori montani" e l´Asse V "Assistenza Tecnica": quota parte delle risorse dell´Asse per l? Assistenza Tecnica degli Organismi Intermedi. "Si tratta di un atto di notevole importanza - ha dichiarato il presidente Chiodi - sia per l´entità delle risorse che abbiamo messo a disposizione delle Province che per la strategicità dei settori coinvolti. Inoltre, - ha proseguito il Presidente - non va affatto sottovalutato l´effetto moltiplicatore generato dal coinvolgimento dei privati che finisce per rafforzare la qualità degli interventi da realizzare. Abbiamo lavorato - ha sottolineato Chiodi - perchè questa opportunità dei Pit venisse resa concreta e consentisse, al tempo stesso, di consolidare il processo di spesa". Il presidente della Regione, proprio in relazione alla spesa dei fondi europei, ha ribadito che "alla data del 31 dicembre scorso, la Regione Abruzzo ha speso il 30 per cento in più di quello che avrebbe dovuto spendere per evitare il disimpegno automatico dei fondi da parte dell´Unione europea. Il che testimonia, al di là delle errate ricostruzioni giornalistiche di un quotidiano nazionale che, oltretutto, abbiamo prontamente smentito, - ha aggiunto - la volontà di accelerare il più possibile l´erogazione di queste risorse". Il presidente della Regione ha, poi, espresso "gratitudine alle amministrazioni provinciali per il proficuo lavoro che stanno svolgendo insieme alla Regione nonostante un quadro economico-finanziario difficilissimo". Per il presidente Chiodi "è finita da tempo la politica delle pacche sulle spalle e delle strette di mano che poi finiva inesorabilmente per generare debiti. Oggi, invece, è richiesta una cultura amministrativa innovativa che non può prescindere da una attenta selezione dei progetti. Ovviamente, - ha concluso - la qualità dell´innovazione dipende soprattutto dalla qualità delle proposte che vengono presentate ma, sotto questo profilo, la capacità di valutazione delle Province ci fornisce ampie garanzie".  
   
   
REFERENDUM - CAPPELLACCI, SU POSSIBILE ACCORPAMENTO CON AMMINISTRATIVE DECISIONI CONDIVISE  
 
 Cagliari, 28 Febbraio 2012 - "Il possibile accorpamento del referendum con le elezioni amministrative sarà oggetto di una valutazione condivisa. I referendum regionali rappresentano un´occasione da cogliere affinché dalla Sardegna, in anticipo rispetto ad altre aree del Paese, parta un processo che riavvii la dialettica tra la politica e i cittadini e che apra una grande stagione di cambiamento per la politica italiana". Lo ha dichiarato il presidente Cappellacci, in risposta all´appello giunto dal leader del Partito Democratico, Silvio Lai, e dai movimenti referendari. "L´idea di una possibile concentrazione delle consultazioni - ha aggiunto il presidente della Regione - corrisponde alla necessità di risparmio di risorse pubbliche e a quella di assicurare la massima affluenza. Su questi aspetti sarà avviato immediatamente - ha spiegato - un giro di consultazioni con le varie forze politiche al fine di poter arrivare a una decisione comune e dare altresì immediatamente impulso alle azioni per un’adeguata informazione dei cittadini sardi sui quesiti referendari. L’auspicio è che, come avvenuto in occasione del referendum sul nucleare, che registrò un’affluenza rilevantissima, anche in questo caso vi sia la più ampia partecipazione possibile".  
   
   
FRA LE DECISIONI DELLA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE: SLA: TRASPORTI  
 
Torino, 28 febbraio 2012 - Assistenza ai malati di Sla, trasporto locale e ammortizzatori sociali in deroga sono i principali argomenti esaminati il 27 febbraio dalla Giunta regionale. La riunione è stata coordinata dal presidente Roberto Cota. Sla. Il programma attuativo del progetto di continuità assistenziale per i pazienti con la Sla e le loro famiglie viene rimodulato, su proposta dell’assessore Paolo Monferino, incrementando a 6.560.000 euro la somma complessiva destinata al sostegno della domiciliarità. Saranno le competenti Unità di valutazione a fissare il livello di intensità assistenziale. Nei casi di elevatissima gravità l’importo del contributo può raggiungere un massimo di 2.000 euro mensili. Il progetto utilizza lo stanziamento di 7.610.000 euro assegnato da un decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 15 novembre scorso nell’ambito del Fondo per le non autosufficienze 2011, si articola su due annualità e viene realizzato in stretta collaborazione con i due Centri esperti per la Sla, ovvero le aziende ospedaliero-universitarie San Giovanni Battista di Torino e Maggiore della Carità di Novara, individuate quali centri con maggiore esperienza diagnostica e terapeutica. Trasporto locale. E’ stata concessa, su proposta dell’assessore Ugo Cavallera, l’autorizzazione a resistere avanti il Tar del Piemonte nei confronti dei ricorsi presentati dai Comuni di Alba, Bra, Cuneo e Novara, dal Consorzio Granda Bus e della società consortile Alessandrina Trasporti per l’annullamento delle delibere regionali sul finanziamento al trasporto pubblico locale per gli anni 2011, 2012, 2013 e 2014. Ammortizzatori sociali in deroga. Definite, su proposta dell’assessore Claudia Porchietto, le modalità gestionali per la concessione durante il 2012 degli ammortizzatori sociali in deroga. L’ammissione delle domande di cassa integrazione o mobilità vengono disposte dalla direzione regionale Istruzione, Formazione professionale e Lavoro ed inviate all’Inps per l’eventuale autorizzazione al pagamento, secondo quanto previsto dall’accordo quadro del 22 dicembre 2011. Sono stati inoltre approvati: - su proposta dell’assessore Ugo Cavallera, la concessione all’Atc di Alessandria di 1.400.000 euro per la realizzazione a Casale Monferrato in via Oggero dell’intervento di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata denominato “villaggio ecologico”, nonché il nuovo piano regolatore generale di Angrogna (To); - su proposta dell’assessore Michele Coppola, la specifica azione della Fondazione Film Commission Torino Piemonte a sostegno della produzione cinematografica; - su proposta dell’assessore Elena Maccanti, l’indizione per il 6 ottobre 2012 a Torino della nona Festa della polizia locale del Piemonte; - su proposta dell’assessore Roberto Ravello, il nuovo schema di convezione per l’impiego del personale del Corpo Forestale dello Stato nell’ambito delle competenze della Regione, l’apertura dei termini per la presentazione delle domande per l’indennità compensativa 2012 agli agricoltori operanti nelle zone montane, per un importo complessivo di 6.675.000 euro, e le nuove procedure operative riguardanti la struttura antincendi boschivi.  
   
   
IMPRESE, QUANDO LA SBUROCRATIZZAZIONE FA CRESCERE LA SICUREZZA  
 
Firenze, 28 febbraio 2012 – Due semplici acronimi, che nella pratica stanno a significare sburocratizzazione, semplificazione, maggiori controlli, miglior tutela della salute e della sicurezza. Gli acronimi sono Suap, Sportello unico attività produttive, e Sispc, Sistema informativo sanitario della prevenzione collettiva. Se ne è parlato il 24 febbraio, nel corso del convegno su “Qualità e semplificazione. La prevenzione collettiva si confronta con imprese e cittadini”, che si è tenuto nel Centro di formazione della Asl 10 di Firenze, Il Fuligno, organizzato dalla Regione Toscana, e che ha visto confrontarsi i responsabili dei Dipartimenti della prevenzione di alcune Asl assieme ai rappresentanti di parti sociali, enti locali, istituzioni. Nel corso del convegno, che è stato introdotto dai saluti dell’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia e del direttore generale della Asl 10 Luigi Marroni, sono stati presentati anche i risultati dei focus group condotti dal Mes, il Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant’anna di Pisa, che valuta le attività di controllo condotte dalle Asl nelle imprese. “A fronte della crisi economica e sociale che così pesantemente interessa anche la Toscana – ha detto l’assessore Scaramuccia – il nostro primo pensiero è quello di promuovere un sostegno al sistema delle imprese. Suap e Sispc sono due strumenti di cui la Regione Toscana si è dotata, che ci consentono di semplificare le procedure, permettono alle imprese di dialogare in maniera più semplice e moderna con il servizio sanitario, fanno crescere i servizi di prevenzione collettiva, migliorano le azioni di controllo e, alla fine, accrescono la salute e la sicurezza. Nel corso del convegno di oggi – aggiunge Daniela Scaramuccia – vogliamo fare il punto su quanto già realizzato in Toscana in materia di semplificazione, sburocratizzazione e trasparenza, ma anche confrontarci su ulteriori percorsi di semplificazione che vogliamo attivare o consolidare, in primo luogo l’eliminazione di certificazioni inutili che abbiamo già intrapreso con la legge regionale 40 del 2009 e che intendiamo estendere ulteriormente”. Suap, Sportello unico attività produttive. E’ un adempimento nazionale, è partito già da qualche anno. Il Suap si pone come unico soggetto interlocutore tra la pubblica amministrazione e l’impresa e fa capo al Comune in cui si deve realizzare l’attività economica. Al Suap l’imprenditore si rivolge per poter aprire la sua impresa, effettua una serie di autocertificazioni ed è poi la pubblica amministrazione nelle sue varie attribuzioni (sanità, urbanistica, ambiente, ecc.) a effettuare i controlli. E’ costituito da una banca dati unica dei procedimenti amministrativi necessari. Il modulo telematico è specifico e personalizzato rispetto alla singola attività economica. Il sistema assiste la compilazione del modulo telematico e, al completamento della pratica comprensiva di tutta la documentazione allegata, consente di firmare elettronicamente i documenti e di “inviarli” al Suap, che li riceve e li inoltra per competenza a tutte le sue strutture interne e a tutti gli enti terzi (Asl, vigili del fuoco, Provincia, Sovrintendenza, ecc.) che sono coinvolti nel procedimento. Sispc, Sistema informativo sanitario della prevenzione collettiva. Sta partendo ora in via sperimentale in Toscana, prima Regione a varare un sistema totalmente online. Vi si potrà accedere anche tramite la carta sanitaria elettronica. E’ lo strumento unico di governo delle strutture di prevenzione primaria: una base tecnologica per supportare i servizi regionali e delle Asl che si occupano di prevenzione. Particolarmente avanzata è la parte che riguarda i controlli sanitari. Al convegno è stata presentata una prima realizzazione di uno specifico modulo di Sispc, che si interfaccia con il Suap, e che riguarda la prevenzione sui luoghi di lavoro: il sistema delle notifiche preliminari di lavori edili, un ulteriore adempimento che, con l’ausilio della tecnologia verrà semplificato, evitando duplicazioni e rafforzando contemporaneamente gli strumenti di monitoraggio del territorio e il coordinamento tra gli enti preposti al controllo. Oltre alla semplificazione degli adempimenti per l’utente, questo sistema consentirà anche una mappatura dei cantieri sul territorio, che sarà consultabile da tutti gli organismi aventi funzioni di vigilanza. I focus group del Mes. Nell’autunno del 2011, su richiesta dell’assessore Scaramuccia, il Mes ha organizzato una serie di incontri con le imprese, per raccogliere il loro punto di vista sull’operato dei Dipartimenti di prevenzione. Sono stati realizzati tre focus group: uno rivolto alle aziende che operano nel settore alimentare, uno alle aziende edili, e uno sul tema salute e ambiente, al quale sono stati invitati Comuni e Province. Gli imprenditori hanno apprezzato il coinvolgimento e hanno fornito suggerimenti su dove e come migliorare. Nella maggior parte dei casi i controlli sono visti come momento di crescita professionale, confronto, diffusione della cultura della sicurezza.  
   
   
SITUAZIONE CREDITIZIA NELLE MARCHE.  
 
Ancona, 27 Febbraio 2012 - ´La Regione e` molto preoccupata per la situazione creditizia, ancor piu` delle imprese. Lo stato dell´accesso al credito e` critico nelle Marche, come in tutto il Paese´. Sara Giannini, assessore alle Attivita` produttive, commenta cosi` il 24 febbraio le dichiarazioni apparse sulla stampa da parte di esponenti delle associazioni di categoria. ´In un momento in cui ´ prosegue ´ le risorse disponibili sono limitate e lo saranno sempre piu` per le amministrazioni pubbliche, abbiamo messo e stiamo mettendo in campo tutte le azioni possibili per facilitare il reperimento delle risorse finanziarie necessarie al sistema imprenditoriale regionale. In particolare e` stata data ampia attenzione al sistema delle garanzie, elemento determinante per l´accesso al credito, specie delle imprese piu` piccole. Cio` con i fondi di garanzia di Cassa depositi e prestiti, del Por Marche, con il fondo per il rafforzamento della garanzia fidi dell´artigianato. Sono state reperite risorse anche europee, come nel caso dei fondi Bei, che stiamo cercando di replicare. Stiamo infine dando sostegno a chi investe nell´innovazione. Si tratta di provvedimenti condivisi con le associazioni di categoria a seguito dell´accordo siglato sul Bilancio 2012. Per quanto riguarda l´attuale crisi di liquidita`, ricordo che abbiamo gia` avuto un altro incontro con l´Abi regionale e il prossimo sara` lunedi` 27 febbraio, alle 10 e 45 in Regione. Appuntamento del resto gia` comunicato a tutti i rappresentanti delle associazioni di categoria e all´Abi, con nota ufficiale inviata il 21 febbraio scorso´.  
   
   
CORTE CONTI, SARDEGNA: APPREZZAMENTO PER LA RELAZIONE: LA REGIONE STA LAVORANDO ALLA VELOCIZZAZIONE DELLA RENDICONTAZIONE E ALLO SNELLIMENTO DELLA MACCHINA BUROCRATICA  
 
Cagliari, 28 Febbraio 2012 - "Apprezzamento e grande attenzione per le parole del presidente della Corte dei Conti, soprattutto per i passaggi che hanno ben focalizzato la questione delle entrate e quella dell’attuazione dello statuto. La Regione in questi anni ha portato e sta portando avanti un processo di risanamento dei conti pubblici e una serie di azioni indirizzate a rendicontare meglio e più velocemente le risorse. Attraverso l´introduzione di nuovi strumenti stiamo inoltre procedendo ad uno snellimento della macchina burocratica regionale". E´ quanto affermato dal vice presidente della Regione e assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, in merito alla relazione del presidente della Corte dei Conti. "L´amministrazione - conclude La Spisa - su questi punti fondamentali sta adottando i suggerimenti e le indicazioni della Corte dei Conti, con la quale prosegue un percorso incentrato sulla correttezza dei rapporti istituzionali".  
   
   
LA TOSCANA INCONTRA KERRY KENNEDY, IN VISTA PROGETTI COMUNI SUI DIRITTI UMANI  
 
Firenze, 28 febbraio 2012 - L’assessore regionale Riccardo Nencini ha ricevuto il 24 febbraio a Palazzo Cerretani Kerry Kennedy. Figlia di Bob Kennedy, nota attivista per diritti umani, Kerry Kennedy ha illustrato a Nencini i progetti della fondazione Robert F. Kennedy a Firenze e in Toscana. “L’attenzione a queste tematiche ci accomuna” – ha esordito Nencini, che ha la delega anche su questa delicata materia – e sono convinto che potremo trovare possibilità di collaborazione e di integrazione”. La Kennedy ha ricordato le finalità della fondazione, che si è ispirata al famoso discorso di suo padre in occasione della morte di Martin Luther King. Citando Eschilo e i classici greci Bob Kennedy disse: “Dedichiamoci a rendere gentile la vita in questo nostro mondo”. Quella frase è divenuta l’obiettivo della fondazione e il modo per ricordare il suo ispiratore (Kennedy morì nel 1968). La Fondazione Robert F. Kennedy ha già attivato in Italia un progetto educativo sui diritti umani: circa 350.000 studenti delle scuole superiori di tutta la penisola hanno partecipato all’attività guidata dal manuale educativo “Speak Truth To Power: Coraggio Senza Confini” che, grazie ad una serie di suggerimenti pratici, incoraggia gli studenti a creare un reale cambiamento in classe, nella comunità, a livello nazionale e internazionale. E’ invece in fase di attivazione il nuovo centro sui diritti umani della Fondazione che avrà sede proprio a Firenze, in via dell’Agnolo, negli spazi delle Murate. Il centro avrà il compito di diventare un laboratorio di discussione e formazione sui diritti umani. Il programma si attiverà dal mese di marzo: tra le prime iniziative in programma corsi sul rapporto tra diritti umani e turismo e tra diritti umani e social network. “Per noi – ha concluso Kerry Kennedy – sarebbe naturale stabilire rapporti di collaborazione con la Regione: i nostri primi programmi educativi nelle scuole sono nati 8 anni fa proprio in Toscana, con il supporto della Regione”. Nencini ha sottolineato le forti linee di convergenza tra le azioni prospettate dalla Kennedy e l’attività della regione sia a livello educativo che formativo in relazione al tema dei diritti umani. “Sino a pochi anni fa la Regione ha ospitato un ufficio delle Nazioni Unite che lavorava su progetti di formazione di amministratori africani. Questa sensibilità sulle tematiche al centro del vostro lavoro è dunque molto forte e, grazie alla vostra presenza a Firenze, potrà essere sviluppata”.  
   
   
´GLOBAL COMPACT´, LOMBARDIA: COINVOLGERE IMPRESE SU PRINCIPI ETICI  
 
 Milano, 28 febbraio 2012 - Coinvolgere il mondo delle imprese in una nuova forma di collaborazione attraverso l´adesione a dieci principi universali relativi ai diritti umani, alla tutela del lavoro, alla salvaguardia dell´ambiente e alla lotta alla corruzione. E´ questo lo scopo dell´iniziativa ´Global compact´, un programma d´azione dell´Unione europea, illustrata ieri a Palazzo Lombardia dall´assessore al Commercio, Turismo e Servizi della Regione Lombardia Stefano Maullu e dal presidente della Jci (associazione mondiale di giovani imprenditori e professionisti tra i 18 e i 40 anni) Bertold Deams. La Jci è un´organizzazione mondiale presente in oltre 100 nazioni e composta da più di 200.000 soci attivi tra imprenditori e professionisti under 40, che sviluppano progetti in quattro aree: individuo, comunità, business, internazionalismo, con l´obiettivo di promuovere positivi cambiamenti nel mondo, basandosi sui valori della responsabilità sociale, dell´imprenditorialità e della fratellanza. La Jci, che annovera alcuni partner, tra cui l´Onu, con cui coopera su diversi programmi a livello nazionale e internazionale, ha già promosso iniziative in Lombardia, patrocinate e promosse dalla Regione. "Regione Lombardia e la Jci - ha detto l´assessore Maullu - stanno portando avanti un progetto che coinvolge anche il Distretto del Commercio di Busto Arsizio (Va), un´eccellenza del settore, per la promozione di un network per creare giovani imprenditori e acquisire idee giovani per il rilancio del commercio e dell´imprenditoria". ´Global Compact´ si prefigge l´obiettivo di far diventare i suoi principi parte integrante della strategia delle imprese e di promuovere collaborazioni in linea con gli obiettivi delle Nazioni Unite. Ne fanno parte le aziende che maggiormente si distinguono per il senso di responsabilità sociale e che aspirano a una crescita globale, che tenga conto degli interessi e delle preoccupazioni degli stakeholder. Le imprese che sottoscrivono il patto si impegnano a uniformarsi ai dieci principi e sono obbligate a rendicontare periodicamente i risultati raggiunti, pena l´esclusione dall´iniziativa. I dieci principi di ´Global Compact´ sono derivati, tra gli altri, dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, dalla Dichiarazione dell´Ilo (International labour organization) sui principi e diritti fondamentali sul lavoro, dalla Dichiarazione di Rio sull´ambiente e sullo sviluppo e dalla Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione. I dieci principi fondamentali riguardano i settori: diritti umani, lavoro, ambiente e anti corruzione. "Le organizzazioni pubbliche - ha concluso l´assessore Maullu - svolgono un ruolo variegato all´interno del Global Compact. Alcune stanno lavorando per l´internalizzazione dei dieci principi nell´ambito delle proprie strategie oppure intraprendendo progetti e iniziative, altre, come Regione Lombardia, svolgono un ruolo di catalizzatore per incentivare o comunque favorire le imprese nella partecipazione al ´Global Compact´, altre ancora si occupano di finanziamenti e organizzano eventi in Patria o all´estero".  
   
   
PERSONALE: ABRUZZO, SU RIA DIMOSTRATO SENSO RESPONSABILITA´  
 
Pescara, 28 febbraio 2012 - "L´odierno comunicato, firmato congiuntamente dal segretario territoriale della Cisl e dal legale che ha seguito per conto di quella sigla sindacale la vicenda della Ria, merita alcune decise precisazioni". Lo ha detto il 24 febbraio l´assessore al Personale Federica Carpineta, in merito alla retribuzione Individuale di Anzianità. "Innanzitutto va ricordato che non vi è stato mai silenzio da parte di questa Giunta Regionale sul problema della Ria. La Giunta - prosegue l´assessore Federica Carpineta - infatti, ha spontaneamente adottato una propria delibera per aprire un tavolo finalizzato a discutere della possibilità di transazione su tutte le situazioni aperte. Se dopo più di 90 giorni non vi sono stati risultati, evidentemente la responsabilità è da distribuire a tutti i partecipanti a quel tavolo, comprese le organizzazioni sindacali. La Giunta Regionale non ha adottato nessuna maldestra decisione di abrogare la Ria, ne ha proposto, ottenendola, l´abrogazione per i suoi effetti futuri che sarebbero stati ancor più perversi, perché avrebbero continuato a dare tutto a tutti, senza rispetto per il merito né per le singole carriere e, soprattutto, senza alcun rispetto, anzi con totale disprezzo dei cittadini contribuenti. A tal proposito - aggiunge ancora l´assessore al Personale - va ricordato ai firmatari del comunicato Cisl che quello strumento, la Ria, è stato reso perverso dalla faciloneria clientelare delle passate gestioni. Va anche ricordato a chi ora non lo vuol ricordare che l´ultima estensione della Ria è stata fatta in regime di prorogatio dopo la fine della giunta Del Turco, con un probabile intento elettorale. Dove erano, chiedo, questi paladini dei contribuenti abruzzesi. Erano lì col loro assordante silenzio di complicità o erano solo distratti? Confermo quanto va dicendo anche in questi giorni il presidente Chiodi: noi stiamo risanando l´Abruzzo disastrato da altri e così lo stiamo salvando dalla bancarotta che sarebbe stata pagata proprio dai lavoratori e dai contribuenti abruzzesi. Infine confermo - conclude l´assessore Federica Carpineta - la totale disponibilità, del resto già espressa anche con atti di giunta, a aprire la soluzione della transazione. Ma sottolineo che non si può attivare una simile soluzione senza il conforto di chi ha competenza e responsabilità, cioé i dirigenti regionali e l´avvocatura, che devono esprimersi per dare concretezza a quella che è una indiscutibile disponibilità della politica, del resto più volte espressa e sempre con rispetto al destino della nostra regione e dei suoi abitanti, che sono sempre al primo posto nei nostri pensieri".  
   
   
FVG, PUBBLICO IMPEGO: FIRMATO CONTRATTO PERSONALE NON DIRIGENTE  
 
 Trieste, 28 febbraio 2012 - Dopo la certificazione positiva da parte della Corte dei Conti, si è svolto ieri a Trieste l´incontro tra la delegazione trattante di parte pubblica e le organizzazioni sindacali per apporre la firma definitiva sul rinnovo contratto collettivo regionale di lavoro del personale non dirigente del comparto unico per il biennio economico 2008-2009. "Il nostro giudizio - dichiara il presidente della Regione, Renzo Tondo, a suggello dell´ultima tappa che ha segnato il percorso del rinnovo dei contratti per gli oltre 15 mila dipendenti di Regione, Province e Comuni - non può che essere positivo, perché, da un lato, si è vista confermata la linea di rigore perseguita dalla delegazione di parte pubblica che, tenendo conto del complessivo contesto economico, ha saputo trovare la giusta riposta alle richieste salariali dei lavoratori; dall´altro, con la rinnovata disponibilità di tutte le sigle sindacali si sono create le condizioni per aprire un confronto volto a rendere sempre più efficiente la struttura organizzativa della Regione e dell´intero sistema delle autonomie locali". Il rasserenamento delle relazioni sindacali, confermato in Regione anche dal recente accordo con le organizzazioni sindacali sui premi riferiti al 2010 , consente all´assessore alla funzione pubblica, Andrea Garlatti, di affermare che si deve ora assolutamente "accelerare sul fronte delle riforme, che oggi costituiscono la vera priorità". Riforme che "nella misura in cui risulteranno davvero efficaci nel ridurre strutturalmente la spesa pubblica - egli afferma - potrebbero consentire di riservare una parte delle risorse non utilizzate a vantaggio degli stessi lavoratori pubblici,come già avviene nel privato".  
   
   
LA REGIONE TOSCANA FINANZIA CINQUE GIOVANI BORSISTI FULLBRIGHT ANCHE PER IL 2012-13  
 
Firenze, 28 febbraio 2012 – Cinque giovani dalla Toscana agli Usa a perfezionarsi nel management d’impresa e sperimentare le conoscenze teoriche in aziende innovative del terziario avanzato. E’ questa l’opportunità concreta che la Regione intende offrire, anche per l’anno accademico 2012-13, a cinque giovani toscani under 35, laureati o dottori in ricerca, tramite le borse Fullbright Best (Business exchange and student training). La giunta ha approvato nei giorni scorsi una delibera che prevede, grazie a risorse del Fondo sociale europeo (Por 2007-13) e della Regione, per complessivi 200 mila euro, il finanziamento delle cinque borse di studio fino ad un massimo di 35 mila euro ciascuna. I giovani saranno selezionati fra i vincitori del bando la cui scadenza è prevista per il prossimo 29 febbraio. Il bando è gestito direttamente dalla Commissione Fullbright (bando di concorso consultabile sul sito). Una volta selezionati i vincitori, verranno individuati i cinque toscani, sulla base degli ulteriori requisiti aggiuntivi indicati nella delibera di giunta. Dovranno essere: residenti in Toscana con laurea vecchio ordinamento o laurea magistrale o dottorato di ricerca; residenti o domiciliati in Toscana frequentanti un dottorato di ricerca o titolari di assegno o borsa di ricerca e che svolgano la loro attività presso un centro di ricerca pubblico in Toscana. “Visto il successo delle precedenti edizioni abbiamo deciso di finanziare ancora questo strumento – afferma l’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini – che anche se con piccoli numeri offre un contributo significativo nello stimolare lo spirito imprenditoriale dei giovani ricercatori toscani per favorire la crescita economica regionale e nazionale in una fase in cui, per innescare un nuovo sviluppo, è più che mai necessario accrescere il valore del capitale umano e qualificare l’imprenditoria e il lavoro, aprendoli alle esperienze internazionali e mettendoli in grado di operare in un contesto allargato”. Quest’anno il programma Fullbright prevede il sostegno alla frequenza di corsi presso università statunitensi, sia della costa Est che Ovest e i successivi stage in azienda per sperimentare il legame diretto fra mondo accademico e mondo produttivo. Le discipline sono prevalentemente quelle legate alle materie scientifiche o tecnologiche. Il programma prevede la copertura delle tasse universitarie, l’alloggio, il vitto, l’assicurazione medica il programma di orientamento prima della partenza e all’arrivo. La borsa copre in parte anche le spese di viaggio, con un rimborso forfettario di 1500 euro, andata e ritorno. I giovani dovranno proporre un innovativo progetto di trasferimento tecnologico, frequentando corsi di formazione o specializzazione imprenditoriale presso università statunitensi e quindi svolgendo un periodo di tirocinio (academic training) presso un’azienda, per acquisire le capacità necessarie per lanciare e gestire una propria start-up.  
   
   
LAVORO FVG: MODIFICATA ATTUAZIONE PERCORSI INTEGRAZIONE LAVORATIVA  
 
 Trieste, 28 febbraio 2012 - È stato approvato 24 febbraio dalla giunta regionale, su proposta dell´assessore al Lavoro, Angela Brandi, una modifica alla delibera di Giunta 217/2006 finalizzata ad ampliare la platea dei soggetti che possono coadiuvare le Province nell´attivazione dei percorsi di integrazione lavorativa. La delibera, infatti, disciplina le tipologie dei percorsi personalizzati mirati al collocamento dei disabili. Percorsi che vengono ampiamente utilizzati sul territorio, in quanto rappresentano un valido e indispensabile strumento di accompagnamento al lavoro delle persone portatrici di handicap. Originariamente, prima della modifica odierna, era previsto che i Servizi del collocamento mirato delle Province per l´attivazione degli strumenti personalizzati finalizzati all´inserimento occupazionale potessero avvalersi esclusivamente del supporto dei Sil (Servizi per l´integrazione lavorativa). Ma su richiesta delle stesse Province, in considerazione del gran numero di tirocini che vengono attivati, è emersa l´esigenza di avere un ulteriore supporto per poter offrire un servizio più efficiente agli utenti di tutto il Friuli Venezia Giulia.  
   
   
6 MILIONI DI EURO NEL 2012 PER IL FONDO VALORIZZAZIONE E PROFESSIONALIZZAZIONE DEI GIOVANI  
 
Trento, 28 febbraio 201 - Su proposta del Presidente Lorenzo Dellai, la Giunta provinciale ha assegnato il 24 febbraio le risorse finanziarie destinate alla concessione delle borse di studio e dei prestiti d´onore del Fondo per la valorizzazione e professionalizzazione dei giovani per il 2012, affidandone la gestione a cassa del Trentino S.p.a. Il fabbisogno complessivo delle risorse ammonta a € 6.047.950. Numerose sono le tipologie d´intervento alle quali si farà fronte con le risorse messe oggi a disposizione dalla Giunta provinciale. Si va dai corsi full immersion di lingue straniere a percorsi di istruzione e formazione all´estero, dalla frequenza di stage lavorativi fuori provincia al sostegno residenziale per dottorandi. Sono altresì previsti inserimenti di giovani laureandi e laureati, di dottorandi e di dottori di ricerca nel mercato del lavoro trentino e non trentino, attivando specifici progetti di ricerca, così come il sostegno ai percorsi per le libere professioni. Il Fondo giovani si occupa altresì di alta formazione anche all´estero, di iniziative formative post diploma e/o post laurea cofinanziate dal Fondo Sociale Europeo, di alta formazione professionale, di alta specializzazione professionale e di sostegno alla formazione di giovani artisti. Verranno orientati e sostenuti giovani con particolare interesse e impegno verso percorsi di eccellenza, così come saranno erogate borse di studio per il passaggio dalla Scuola superiore all´Università. I soggetti coinvolti nella gestione operativa del Fondo sono il Servizio istruzione, il Servizio Attività culturali e l´Ufficio Fondo Sociale Europeo della Provincia autonoma di Trento, l´Agenzia del lavoro, l´Università degli Studi di Trento e l´Opera Universitaria.  
   
   
OCCUPAZIONE: G.R. UMBRIA STABILISCE CRITERI PER DISTRIBUZIONE INCENTIVI ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO LAVORATORI DISABILI  
 
 Perugia, 28 febbraio 2012 - La Giunta regionale dell´Umbria, su iniziativa dell´assessore alle politiche attive del lavoro, Vincenzo Riommi, ha stabilito i criteri per l´erogazione di incentivi finalizzati ad incrementare le assunzioni a tempo indeterminato dei lavoratori disabili e per compensare i costi aggiuntivi connessi all´occupazione di questa fascia lavoratori. "La legge 247/2007´, ha sostituito il precedente regime delle fiscalizzazioni degli oneri previdenziali ed assistenziali con la concessione di incentivi per i datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato persone in grave o assoluto stato di disabilità sulla base di convenzioni di inserimento lavorativo stipulate con gli uffici provinciali competenti - ha spiegato l´assessore Riommi - Tale regime continuerà fino al 2015 per le posizioni di fiscalizzazione maturate entro il 2007 in quanto l´agevolazione veniva concessa per 5 o 8 anni. La Regione concederà quindi un contributo all´assunzione a tempo indeterminato di lavoratori disabili, calcolato sul costo salariale annuo nel rispetto dei due tetti massimi previsti dalla norma, (60per cento o 25 per cento) secondo il grado di disabilità del lavoratore, nonché un rimborso forfettario dei costi sostenuti per gli interventi di adeguamento o trasformazione del posto di lavoro". "La Regione - ha aggiunto l´assessore Riommi - per assicurare continuità alle politiche avviate ha provveduto alla liquidazione degli incentivi maturati per gli anni 2008 e 2009, pari ad oltre 650 mila euro". Destinatari degli incentivi sono i datori di lavoro privati che, previa stipula con gli uffici provinciali di Perugia e Terni di un´apposita convenzione, assumono con contratto a tempo indeterminato lavoratori con alto o assoluto grado di disabilità. Due le tipologie di contributo concesse: il primo finalizzato ad incrementare l´assunzione a tempo indeterminato di lavoratori disabili calcolato sul costo salariale effettivo relativo al primo anno di assunzione del disabile e nella misura massima del 60 o 25 per cento prevista dalla legge in base alla percentuale di disabilità o categoria di minorazione. Il secondo tipo di contributo, finalizzato a compensare i costi aggiuntivi connessi all´occupazione di lavoratori disabili per adeguare la postazione alle possibilità operative del lavoratore e per apprestare tecnologie di telelavoro e rimuovere barriere architettoniche, è calcolato nella misura del 50 per cento e, comunque, fino ad un tetto massimo di 10 mila euro sulle spese effettivamente sostenute per realizzare l´intervento, previa l´assunzione a tempo indeterminato di soggetti con disabilità compresa tra il 51 e il 100 per cento. Per premiare la durata del rapporto lavorativo nel tempo, entrambe le forme di contributo sono erogate nell´ambito di tre annualità successive all´assunzione: per il primo anno è prevista una quota pari al 20per cento della somma totale, per la seconda annualità del 30 per cento e del 50 per cento per la terza.  
   
   
LA REGIONE CALABRIA INTERVIENE SULLA QUESTIONE DEI LAVORATORI EXTRACOMUNITARI DI ROSARNO  
 
 Catanzaro, 28 febbraio 2012 - L’assessore regionale alle Attività produttive Antonio Caridi interviene sul problema sollevato, su scala internazionale, dall’articolo apparso sulla rivista inglese “The ecologist” che ripropone, a distanza di due anni e con drammatica attualità, la questione dei lavoratori extracomunitari che ha proiettato Rosarno al centro dell’attenzione dei media di tutto il mondo. “Si tratta di difendere diritti fondamentali – ha affermato Caridi - che attengono a principi di giustizia economica e sociale, di giusta remunerazione, contro ingiustizie e sfruttamento. Le ingiuste accuse di razzismo a carico di quel territorio, ma anche dell’intera Calabria, oggi vanno riconsiderate alla luce di quanto sta emergendo con chiarezza sempre maggiore e cioè che si tratta di problemi irrisolti in tema di accoglienza, integrazione e competitività del settore agricolo ed agroalimentare. Autorevoli studi condotti dalle Associazioni di categoria dimostrano inequivocabilmente che la filiera agrumicola sconta una evidente distorsione che penalizza fortemente i produttori, i lavoratori e le aziende di trasformazione per riversare i benefici economici sulle multinazionali delle aranciate, utilizzatori finali dell’intero processo. Ed allora l’impegno comune deve essere orientato verso politiche mirate al rilancio ed alla crescita del comparto agricolo ed agroalimentare, puntando ad assicurare reddito agli agricoltori, alle industrie di prima trasformazione e condizioni migliori da offrire ai lavoratori, in particolare extracomunitari, che per l’economia della Calabria sono una risorsa. Su questa questione il governo regionale, con il Presidente Scopelliti in testa, ha dimostrato, da subito, il proprio impegno per smentire con forza – ha evidenziato l’assessore Caridi - quanti hanno tentato strumentalmente di accreditare un’immagine distorta della Calabria che invece intende riscattarsi e respingere quelle logiche che non sono confacenti alla stragrande maggioranza dei cittadini di questa Regione, i quali hanno sempre agevolato i percorsi adeguati a far sì che gli immigrati possano pienamente integrarsi nel tessuto socio-economico del territorio. Ne è dimostrazione l’allestimento del campus di contrada Testa dell’acqua con 20 container e l’erogazione di contributi economici ai Comuni di Rosarno e San Ferdinando per la gestione, per un impegno finanziario superiore ai 200 mila euro. Ma le ragioni di giustizia sociale – ha rimarcato Caridi - non possono essere disgiunte da quelle di natura economica per cui sarebbe necessario intervenire per una modifica alla legge che consente l’utilizzo nelle bevande al gusto di arancia del 12% di succo concentrato, unitamente all’adozione di un regolamento per l’etichettatura obbligatoria sulla provenienza della materia prima. Si porrebbe fine così ad una situazione che permette di affamare produttori agricoli e lavoratori anche perché in un litro di aranciata che viene pagato mediamente ad 1,30 euro ci sono solo 3 cent. Di euro di arance. Secondo le analisi condotte dagli esperti di Coldiretti – ha spiegato l’assessore alle Attività produttive - basterebbe, pagare le arance ai produttori almeno 15 cent. Di euro al Kg ed aumentare di alcuni punti percentuali, oltre il 12%, il succo di agrumi nelle bibite per spezzare in trasparenza e legalità la catena di sfruttamento che sottopaga il lavoro ed il suo prodotto mettendo anche fine, con l’etichettatura chiara sull’origine del succo, al furto di valore che nega diritti al lavoratore e reddito alle imprese agricole e di trasformazione. La Calabria potrebbe così esplicare le sue enormi potenzialità che le consentono di competere, in termini di coltivazione e commercializzazione dei prodotti, con i mercati internazionali, ove colga l’opportunità di fare rete e di puntare sulla qualità e l’innovazione. Si tratta di una sfida – ha evidenziato ancora Caridi - che coinvolge tutti gli attori istituzionali preposti allo sviluppo, chiamati a dare un impulso decisivo al proprio impegno finalizzato a conferire competitività alle imprese e ad affrontare insieme il problema che investe il comparto agricolo della Piana. Sarà più agevole confrontarsi anche con le multinazionali che oggi, invece di riflettere sull’etica dell’impresa, ‘minacciano’ di sciogliere i contratti che soffocano l’economia reale dei nostri territori impedendo una vera crescita”.  
   
   
MILANO, VIGILI DI QUARTIERE. DAL 1° MARZO PIÙ AGENTI IN STRADA 350 UOMINI E DONNE PIÙ VICINI AI CITTADINI  
 
Milano, 28 febbraio 2012 - Più vigili in strada vicino ai milanesi, più forze sul territorio per rispondere ai problemi di sicurezza stradale, decoro urbano, contrasto dell’illegalità. Dal 1° marzo entra nella fase operativa il progetto che porterà in strada 350 Vigili di quartiere, come previsto dalla riorganizzazione del corpo della Polizia locale, realizzata dall’assessore alla Sicurezza e Coesione sociale Marco Granelli, sulla base del Piano generale di Sviluppo e del programma elettorale del Sindaco Pisapia. I Vigili di quartiere opereranno negli 85 quartieri della città, individuati sulla mappa dei Nuclei d’identità locale previsti dal Pgt, e saranno coordinati dai 9 Comandi di Zona della Polizia locale. Ad aprile saranno organizzati in ogni Zona gli incontri con i cittadini, per spiegare le funzioni che dovranno ricoprire i Vigili nei quartieri. È prevista anche un’area dedicata sul sito internet del Comune di Milano suddivisa per Zona e per quartiere, che illustrerà l’azione degli agenti, la loro dislocazione, con il calendario degli incontri territoriali e le modalità per entrare in contatto direttamente con loro. “La riorganizzazione del Corpo– ha spiegato l’assessore Granelli – si ispira ad a un’idea della Polizia locale più vicina ai cittadini e alla comunità, nella quale la figura del Vigile viene valorizzata, rafforzandone il ruolo di contatto tra i milanesi e il Comune. Il Vigile ha il compito di osservare e conoscere ciò che accade sul territorio, attivando le risposte necessarie ai problemi relativi alla sicurezza stradale, al decoro urbano, al contrasto dell’illegalità. I Vigili di quartiere creeranno un legame stabile con i cittadini, che saranno man mano aggiornati anche sull’evolversi delle criticità e sulla loro risoluzione” Questa riorganizzazione consente di togliere agenti dagli uffici, e di arricchire le mansioni realizzando una presenza stabile sul territorio. Tra le mansioni dei Vigili di quartiere vanno ricordate il monitoraggio e la mappatura del territorio, la presenza all’entrata e all’uscita delle scuole e l’attività di educazione stradale per gli studenti, il controllo del traffico e la repressione delle violazioni al Codice della strada, la presenza nei mercati settimanali, la segnalazione di eventuali anomalie stradali e situazioni di degrado urbano, l’ascolto dei cittadini nei presidi del quartiere. Tutte attività, insomma, fondamentali per il contrasto all’illegalità e per garantire la sicurezza dei cittadini. I Vigili si muoveranno sul territorio in coppia, muniti di un palmare e di due radio portatili collegate direttamente alla Centrale operativa, mentre una pattuglia di sicurezza urbana girerà costantemente in ogni Zona con due agenti a bordo a supporto dei Vigili di quartiere. “In pochi mesi questa Amministrazione ha aumentato fortemente i vigili in strada, da 200 a 350, in servizio esclusivo e dedicati al singolo quartiere – afferma Granelli, che conferma l’impegno della Giunta a potenziare progressivamente questo servizio – sempre collegati via radio con la Centrale operativa, coordinati a livello zonale nei Comandi di Polizia locale e in stretta collaborazione con i Consigli di Zona, per osservare, ascoltare, attivare la risoluzione dei problemi di sicurezza, degrado, illegalità, per una maggiore coesione sociale. Le azioni di contrasto alle criticità saranno elaborate e attivate nei coordinamenti zonali e negli incontri organizzati sistematicamente in ciascuna delle 9 Zone di Milano dall’assessorato alla Sicurezza e Coesione sociale, mettendo a punto così priorità e strategie di sicurezza. Incontri fondamentali per attivare sinergie e una nuova modalità di collaborazione diretta e operativa con i Comandi dei Carabinieri e i Commissariati della Polizia di Stato”. “Il potenziamento e la riorganizzazione dei Vigili di quartiere – ha detto l’assessore al Decentramento e Municipalità Daniela Benelli – vanno nella direzione segnata dalla riforma del decentramento avviata da questa Amministrazione. La presenza dei Vigili nei quartieri è un segnale di attenzione, anche in chiave di prevenzione, in modo particolare per le realtà periferiche e per quelle in cui è più urgente l’esigenza di maggiore sicurezza. La Polizia locale trova nei Consigli di Zona un punto di riferimento per promuovere legalità e coesione sociale”.  
   
   
PARI OPPORTUNITA´: NASCE LA RETE DELLE PARITA´ IN ABRUZZO  
 
Pescara, 27 febbraio 2012 - "Darò massimo appoggio a qualunque azione che punti ad aumentare il numero delle donne in ruoli di responsabilità. E non posso che salutare come fatto positivo la nascita di una rete di lavoro che sarà uno strumento utile per procedere verso la strada delle parità. Naturalmente ogni riforma va condivisa per rispondere alle aspettative degli elettori". Questo il commento dell´assessore alle Pari Opportunità della Regione, Federica Carpineta, alla presentazione della proposta dwl 24 febbraio a Pescara, di correzione dei meccanismi elettorali per un riequilibrio della rappresentanza di genere, con l´obiettivo di dare realmente pari opportunità alle donne al momento della presentazione delle liste elettorali. La proposta, coordinata dal Consigliere di Parità della Regione Abruzzo, Letizia Marinelli ed elaborata dalla Sottocommissione presieduta dal consigliere comunale di Silvi Anna Paola Mazzone, punta ad apportare modifiche alla proposta di legge numero 173 del 2010. "L´obiettivo di fare rete - ha spiegato Letizia Marinelli - nasce dall´esigenza di razionalizzare le risorse per apportare un vero cambiamento che possa riguardare le donne. Il 30 marzo presenteremo un protocollo condiviso, che ci permetterà di andare avanti unite nel progetto". La proposta è stata presentata dalla Commissione Pari Opportunità della Provincia di Teramo presieduta da Desirée del Giovine.