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VENERDI
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Notiziario Marketpress di
Venerdì 02 Marzo 2012 |
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MILANO (TEATRO SMERALDO ): ANNA MARIA BARBERA IN CARO AMICO DILETTO!
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Debutta l’8 Marzo 2012 “ Caro Amico di Letto! “ il nuovo atteso spettacolo di Annamaria Barbera. L’esilarante Signora della comicità italiana, torna in teatro dopo lo straordinario successo riscosso sul palco di Zelig al fianco della sgrammaticata e amatissima “compagna” Sconsolata. L’appuntamento, per la Prima, è al Teatro Smeraldo di Milano, nella giornata simbolo dell’emancipazione e del riscatto femminile. Ironia, intensità, sincerità e dolcezza sono gli ingredienti di questo attesissimo spettacolo, un dialogo immediato e diretto per una confessione e un confronto “ a cuore aperto “. “Caro Amico di Letto” è anche l’ultima fatica letteraria di Annamaria Barbera, un profondo viaggio al femminile, alla ricerca del sentimento puro. Lo spettacolo approfondisce le dinamiche del rapporto di coppia, ciò che spinge a cercare nell’altro l’appagamento, quell’approdo d’amore necessario a chiudere il cerchio perfetto. “ Dedicato a tutte le Donne e quegli Uomini in grado di riconoscersi … perché la Vita è l’Arte dell’Incontro ” recita la frase che accompagna il titolo dello spettacolo. Luci soffuse in sala e una formazione musicale d’eccellenza, la Natural Jazz Orchestra guidata dal M° Giacomo Loprieno al pianoforte, gli ingredienti di una serata speciale per dare voce e volto a quelle Donne con la “D” maiuscola, che amano e difendono, fiere, il dono che la femminilità consegna. Anna Maria Barbera, nota al grande pubblico per il personaggio di Sconsolata presentato a "Zelig", è nata a Torino con origini pugliesi e romagnole. Ancora giovanissima è corrispondente per l´allora impegnato quotidiano "L´ora" di Palermo e firma ampi articoli sulla pagina dello spettacolo. Fra i molti nomi intervistati, Luca Ronconi, Glauco Mauri, Giorgio Gaber, Andrei Konchalowsky, Antonio Gades. Lla sua passione per la recitazione la porta a Firenze alla Bottega Teatrale. Giorgio Albertazzi la vedrà interpretare un brano di cui è autrice e la ammette al primo provino dicendole : " Sei nata per fare l´attrice". Vince così l´ambita borsa di studio e si diploma col Maestro Vittorio Gassman che vede in lei la tragicità di Elettra. Anche l´autorevole Gianluigi Rondi, a "Cinematografo" su Raiuno, individuai in lei una straordinarietà drammatica e la incoraggia in tale direzione. Anna Maria da tempo vorrebbe poter dar voce e volto a quelle donne che ama e difende, umiliate nella loro dignità, ma fiere del dono che la femminilità consegna. Autrice e interprete di appassionate figure, tra ironia e commozione, accompagnata dai suoi musicisti registra il tutto esaurito nei più prestigiosi teatri italiani. In attesa di sceneggiature in cui credere, registi e produttori lungimiranti, si candida al David di Donatello e al Nastro d´Argento e viene premiata dalla giuria francasse del Festival di Ajaccio come miglior attrice protagonista della recente commedia all´italiana. "Paradiso all´improvviso" di Leonardo Pieraccioni, "Christmas in love" di Neri Parenti, "Ecceziunale veramente, capitolo secondo…me" e "2061 Un anno eccezionale" di Carlo Vanzina, " Ma l´amore si …" di Marco Costa, "Matrimonio alle Bahamas" di Claudio Risi. Ha partecipato al film documentario "Frankie facciatosta" di Gianni Torres, con John Turturro e Joe Mantegna. E´ inviata specialissima di "Striscia la notizia", affianca Teo Teocoli nella fortunata edizione di "Scherzi a parte", e da lezioni di un improbabile italiano sul divano di Carlo Conti in "Voglia di aria fresca" su Raiuno nella primavera 2010. Riceve numerosi riconoscimenti fra cui il Premio Massimo Troisi, Grolla D´oro,chiave d´oro, Premio Personalità Europea, Premio Cavalieri di Malta, assegnato da Michele Placido. Madrina del progetto " Mielina" e di "Bergamo scienza". Destina parte dei proventi del successo editoriale " … Sono stata spiegata ?" ad Avsi in Sierra Leone per la costruzione della scuola per bambini ex-soldato. Nell´ottobre 2010 pubblica " Caro Amico di Letto" di cui devolverà parte dei proventi alle ricerche sulla Sclerosi Multipla condotte dal dottor Gianvito Martino, Direttore della Divisione di Neuroscienze presso l´Istituto Scientifico Universitario San Raffaele di Milano. Tornerà sul grande schermo con il film in uscita in Ottobre " Matrimonio a Parigi" di Claudio Risi. Info: http://www.teatrosmeraldo.it/ |
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MILANO (TEATRO LITTA): SENSO DI GIANNI GUARDIGLI LIBERAMENTE ISPIRATO ALLA NOVELLA DI CAMILLO BOITO
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La novella Senso di Camillo Boito è stata più volte adattata e reinterpretata, anche se la versione più celebre resta senza dubbio quella del magnifico film di Luchino Visconti, protagonista Alida Valli. Anche in questa inedita versione firmata da Gianni Guardigli la protagonista ha vissuto il suo amore devastante per un soldato tedesco, la conseguente amara delusione, infine il piacere fugace e brutale della vendetta. Ma lo ha fatto – in una sorta di prologo qui soltanto evocato – non durante le guerre di Indipendenza, bensì nella Roma occupata della Seconda Guerra Mondiale. L’ambientazione della pièce è invece quella del periodo della dolce Vita, gli anni ’60: così, mentre la capitale si ammanta di “desiderio di futuro”, nell’animo della nobildonna tutto si svolge in un doloroso e interminabile monologo interiore. Attimo dopo attimo, pensiero dopo pensiero nella sua mente regna sovrano il fantasma del soldato tedesco: ricordi, strazio, felicità ed emozioni perdute, rimorso, ferite insanabili, dolore si mescolano in un monologo dalla forza straziante che abbraccia nel ricordo un arco narrativo di molti anni. Condannata da una sorta di Tribunale interiore, la donna è costretta a ripercorrere tutte le mattine le tappe della sua personale via crucis seduta a uno scrittoio, ricostruendo con l’ossessione dell’esattezza tutti i momenti della vicenda con l’assoluta precisione del particolare. La mattina inchiodata allo scrittoio a ricostruire questi attimi, le emozioni, i turbamenti ad essi legati; la notte a implorare, a piangere, a risentire il tonfo del corpo dell’amato dopo la fucilazione, supplizio estremo avvenuto a seguito della denuncia della stessa Contessa ferita e folle di desiderio di vendetta. “La mia lettura intende centrare la messinscena su tre temi portanti: in primis il difficile, pericoloso rapporto tra status sociale e passione. In secondo luogo la solitudine dell’atto compiuto. Il terzo tema è quello dell’impotenza dell’uomo, all’interno del rapporto conflittuale tra bene e male, nei confronti delle passioni eccessive, e quindi l’impotenza nei confronti dell’inevitabile, tragico, terribile, viaggio di perdizione e disperazione che spesso ne consegue. – dice il regista Francesco Branchetti - Gli elementi scenici, le luci e le musiche danno un apporto fondamentale alla costruzione di questo incubo d’amore, accompagnandoci in questo viaggio, nel vizio mentale, nelle patologie dell’anima della protagonista, nella sua via crucis, nel delirio e nell’ossessione di chi è braccato dai propri fantasmi, nei perversi meccanismi che scaturiscono dalla brama di passione, nelle pulsioni estreme, insite nell’uomo, nel disfacimento e nella disgregazione dell’animo che, inevitabilmente, ne scaturiscono. Siamo di fronte ad un’opera dai mille tempi e spazi, dai mille volti, dalle mille ambiguità e prospettive e la contessa è uno splendido, variegato, prismatico personaggio, dal percorso umano straziante, il cui significato più profondo é l’incessante aspirazione umana ad una compiutezza ed a un assoluto che sono sempre, forse, irraggiungibili. La regia intende restituire al testo la straordinaria capacità d’indagare l’animo femminile e le tortuose relazioni che abbiamo con noi stessi e poi con gli altri; ansie, paure, malesseri, malinconie, dolori, solitudini si confondono in un balletto straziante che ci trascina nell’inferno privato di una donna”. Info: www.Teatrolitta.it |
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MILANO (TEATRO MANZONI): LA COMMEDIA DI ORLANDO LIBERAMENTE TRATTO DA ORLANDO DI VIRGINIA WOOLF INTERPRETATO DA
ISABELLA RAGONESE
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Prima di ogni altra considerazione ricordiamoci che anche nei periodi più tragici l’umanità ha bisogno di sperare. La commedia di Orlando racconta di una bella e nobile ragazza che riesce, dopo mille peripezie, dubbi ed incertezze, a farsi pubblicare il suo romanzo, a divenire una scrittrice famosa, a sposarsi un marinaio/aviatore di cui è pazzamente innamorata e a coronare questa unione con la nascita di due gemelli. Come dire: non è detto che bisogna per forza rinunciare alla pienezza della vita, all’arte o al sentimento, alla ricchezza o all’amore. Il romanzo della giovane scrittrice racconta di un eroe che attraversa quattro secoli di storia. Orlando, questo è il nome del protagonista, resta folgorato dall’incontro con Sasha, misteriosa nobile russa. Fa appena in tempo ad innamorarsene che subito viene tradito. Il dolore è tale che Orlando sprofonda in un sonno lunghissimo dal quale si sveglia solo un secolo dopo. Al risveglio Orlando abbandona ogni speranza d’amore per dedicarsi alla poesia ma, ahimé, scopre che i suoi versi non valgono nulla. Dove trovare la felicità? Nell’amicizia? Anche gli amici, o quelli che credeva tali, presto lo deluderanno. Insoddisfatto del suo destino, assediato da una comicissima spasimante, Orlando fugge a Costantinopoli con la speranza che al di là del mare le cose possano andare meglio. Scopre invece che i difetti dell’uomo stanno di casa in ogni paese. Tale è la delusione che sprofonda nell’ennesimo letargo. La sua fedele governante e i suoi servitori fanno di tutto per risvegliarlo ma invano. E siccome a questo punto il romanzo sembra proprio arenarsi l’autrice, stufa di raccontare le avventure di un uomo, decide con un colpo di scena, unico nel suo genere, di diventare lei stessa protagonista della sua commedia: fa risvegliare Orlando ma con le sembianze di una donna. Nuova protagonista, fiera e spavalda, Orlando tornerà in patria e lotterà per recuperare le terre che le sono state confiscate. Sarà lei, la donna, artefice del secolo Xix, a scegliere di non umiliarsi con un matrimonio di interesse per intraprendere una strada di orgoglio, dignità e merito personale. Riuscirà a completare il suo romanzo, a pubblicarlo, a farlo conoscere in tutto il mondo. In questa avventura quasi “circense” di acrobazie nello spazio e nel tempo Orlando non si separa mai dalla sua “compagnia”, formata da Mrs Virginia Grimsdith (interlocutrice privilegiata e consigliera, in cui è concentrata molta della sensibilità e della geniale ironia di Virginia Woolf), Judy, Faith, Hill e Hall, due ragazze e due ragazzi “tutto fare”, devoti e sfacciati, amplificatori, membrane mobili delle emozioni di Orlando. Con loro Orlando costituisce più che una famiglia, è un unico corpo che agisce, gioisce, soffre, cerca e sperimenta. Questa è sicuramente una scelta autoriale che si distacca dal tracciato originale del romanzo, una scelta determinata da una necessità assoluta ( oggi più che mai ) di non chiudersi ma, al contrario, di condividere il più possibile con gli altri, quegli altri che abbiamo scelto e che scegliamo, che sono forza, confronto e sollievo dell’esistenza. Condividere, recuperando l’innocenza e il piacere della scoperta che adolescenze sempre più affrettate stanno perdendo, a vantaggio di malizia, cinismo, isolamento. A completare l’organico dei personaggi in scena, fondamentali per lo sviluppo della trama, ci sono: l’Arciduca, capace, per amore, di essere donna quando Orlando è uomo e uomo quando Orlando è donna, Greene uno scrittore, prima sfruttatore e poi benefattore, Marmaduke, fascinoso marito, marinaio ed aviatore, il Capo dei gitani, per un duello tra civiltà a suon di battute pungenti. La regia e la scrittura scenica si riflettono nella coscienza matura di Orlando. E’ l’Orlando che compare nell’ultima scena della commedia, consapevole della limitatezza del nostro possibile vivere, ma non arresa, affascinata da tutto ciò che possiamo scoprire e immaginare ancora, tanto da considerare questo progetto una grande occasione, un appuntamento esistenziale, una prova irrinunciabile. Il racconto sonoro eseguito dal vivo ci evoca il passare del tempo, l’emozione della sorpresa e il contraltare della delusione, Il “tema” di Orlando, si insinua nella forma in maggiore e in minore fino a divenire elemento riconoscibile, a cui, ci auguriamo, il pubblico si affezioni. La scena una mossa struttura a più livelli, fa da scheletro ai cambi di scena a vista, grazie a quinte mobili di seta cangiante che ci portano nell’alcova di Orlando, in una cripta, a Costantinopoli, in una sala imbandita, in un giardino.. I costumi che si ispirano ad una compagnia circense di fine ottocento, sono capaci, in una sintesi di segno, di evocarci il fascino di un’epoca ma di prenderla anche in giro, per le sue vanità, costrizioni, doppiezze. Il / la protagonista affascinante come poche ma come poche capace di goffaggini e ingenuità, amnesie e soprassalti adolescenziali è affidata alla freschezza, alla giovinezza e alla naturale ironia di Isabella Ragonese, attrice che ha già dato prova, al cinema, di saper sostenere con originalità e intelligenza il ruolo di protagonista, attrice che ha già maturato l’esperienza del teatro, in grado quindi di affrontare questa grande avventura dal vivo con trepidazione ma anche con professionalità. Virginia Woolf è figlia diretta di Shakespeare. E’ unica nel miscelare invenzione, gioco, umorismo e profondità. Virginia, grazie a Orlando, compie un viaggio fantastico, in cui il protagonista, come Ulisse, non si pone limiti al desiderio di sperimentare, di agire, di conoscere, alla ricerca forse dell’impossibile, alla ricerca di una vita piena ed appagata. La lettura della commedia è talmente stratificata che possiamo permetterci di godere del divertimento, del guizzo iridescente senza per questo rinunciare ai tanti sensi, ai miti, alle suggestioni che ci vengono suggeriti: il mito dell’immortalità, del ciclo stagionale della morte e della rinascita, del ricongiungimento nell’unità originaria dei due generi, maschile e femminile, partecipi di uno stesso enigma esistenziale. Orlando, infatti, intuizione geniale della Woolf, è l’unico eroe moderno che racchiude in se la parte maschile e quella femminile di noi tutti, perché la ricerca della felicità ci riguarda allo stesso modo e forse proprio una maggiore conoscenza dell’altro può essere la chiave che ci aprirà di nuovo le porte del “paradiso”. Orlando attraversa quindi quattro secoli di passioni travolgenti e cupe delusioni, tutte legate alla percezione della vita come un’opera, unica, preziosa e irripetibile. Orlando assolve a questa “missione” come nessun altro. E’per questo forse che il romanzo della Woolf è tuttora un caposaldo della letteratura, un libro in cui tutti, grandi e piccoli, uomini e donne, possono ritrovare una ragione di emozione, di corrispondenza, di grande divertimento. Ci teniamo ad aggiungere che forse solo una donna, per secoli precario soggetto di una vita frammentaria, dissipata nella quotidianità, eterna spettatrice, poteva immaginare una così sulfurea e fiammeggiante eroina per la quale l’autrice rivendica, e noi con lei, il diritto ad un lieto fine (oh finalmente!) |
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MILANO (TEATRO NUOVO): ALESSANDRO PREZIOSI IN CYRANO DE BERGERAC DI EDMOND ROSTAND
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La celebre commedia teatrale in cinque atti, pubblicata nel 1897 dal poeta drammatico francese Edmond Rostand (1868-1918) e ispirata alla figura storica di Savinien Cyrano de Bergerac, uno dei più estrosi scrittori del seicento francese, precursore della letteratura fantascientifica, ebbe già dalla prima rappresentazione un eccezionale trionfo di pubblico e critica che salutò questo dramma romantico come una vera e propria summa delle potenzialità espressive nella sfera dei sentimenti e delle passioni umane. L´opera di Rostand è stata tradotta, adattata e interpretata innumerevoli volte: Cyrano è uno dei personaggi più conosciuti e amati del teatro. La sua geniale temerarietà, la drammaticità della sua fiera esistenza, vissuta pericolosamente all´insegna del non piegarsi mai alla mediocrità e alle convenienze, costi quel che costi, ne fanno un autentico eroe romantico e al contempo un personaggio straordinariamente moderno. La vicenda in breve racconta di Cyrano de Bergerac, cadetto di Guascogna, ammirato e temuto per la sua infallibile spada e per i suoi motti spiritosi e taglienti, che essendo afflitto da un naso mostruoso, non ha il coraggio di manifestare alla cugina Rossana il suo amore per lei. Costei, ignara dei sentimenti del cugino, lo prega di prendere sotto la sua protezione il giovane Cristiano de Neuvillette del quale è innamorata. Poiché questi non riesce a esprimere in belle frasi il suo sentimento, Cyrano gliele suggerisce e fa in modo che Cristiano possa sposare Rossana a dispetto del Conte De Guiche innamorato della donna. Questi, adirato, trasferisce subito Cristiano e Cyrano al fronte per combattere: da qui, de Bergerac, a nome di Cristiano, scrive numerose lettere d’appassionata poesia per Rossana mantenendo sempre per sé questo segreto anche quando il giovane muore combattendo. Solo al termine della propria vita, trascorsi molti anni, Cyrano, seppur involontariamente, confesserà all’amata il suo sentimento, ma quando lei ricambierà sarà ormai troppo tardi. Cyrano è una commedia tenera e romantica, tutta puntata sul ritmo, che rifugge il monumentale e il fastoso, ma soprattutto coinvolgente come solo il personaggio del celebre poeta e spadaccino sa essere, capace com’è, di gridare e di piangere con eguale convinzione. Khora.teatro con la scelta del Cyrano prosegue nel solco del fortunato allestimento dello spettacolo “Amleto”, nel quale all’alto gradimento del pubblico ha fatto riscontro l’interesse della maggiore critica nazionale, nel portare in scena un grande classico del teatro rivolta ad un vasto pubblico popolare, pur strizzando come sempre l’occhio nel confezionamento editoriale ai giovani. Nell’allestimento di Khora.teato che, da quest’anno, coproduce con il Teatro Stabile d’Abruzzo o lo scontroso spadaccino, dal mostruoso naso, innamorato della bella Rossana è interpretato da Alessandro Preziosi, reduce dai successi televisivi e premi cinematografici, che raccoglie la sfida tutta teatrale di mettere in scena lo scrittore e poeta dall´irresistibile e vitale creatività, che ama mettere in ridicolo i suoi nemici con la straordinaria abilità della spada, leggendaria almeno quanto la lingua, tutta giocata tra trovate comiche e i giochi di parole, pur raggiungendo tra le vette più alte della poesia ottocentesca. Il ritorno dei classici e la rinnovata attenzione al teatro di parola anche tra le giovani generazioni favorisce oltre all’ampliamento del naturale target teatrale una ampia e variegata circuitazione. La produzione, oltre che dallo stesso Alessandro Preziosi, è curata da Aldo Allegrini e Tommaso Mattei. Alessandro Preziosi è nato a Napoli il 19 aprile del 1973, laureato in Giurisprudenza presso l´Università Federico Ii di Napoli . Si è trasferito a Milano, dove si è diplomato all´Accademia dei Filodrammatici. Nel 1998 debutta nel ruolo di Laerte nell´ Amleto di Antonio Calenda ha allestito per il Teatro Stabile del Friuli-venezia Giulia e interpreta Cristiano nel Cyrano di Corrado D’ Elia e, successivamente, ha prodotto e interpretato il monologo Le ultime ore di A.i. Di Tommaso Mattei. Ancora con lo Stabile del Friuli-venezia Giulia, e diretto da Antonio Calenda, ha recitato nell’Agamennone di Eschilo ed è stato Oreste in Coefore e in Eumenidi rappresentati a Teatro Greco di Siracusa e poi in tournée nazionale. Dopo aver a lungo interpretato l´ispettore Pietro Foschi nella fortunata soap di Mediaset Vivere, è stato protagonista per Mediaset della fiction in costume Elisa di Rivombrosa diretta da Cinzia P.h. Torrini grazie alla quale vince un Telegatto come personaggio maschile dell´anno..Nella seconda serie è presente solo nelle prime due puntate, avendo deciso di dedicarsi al teatro con il musical Datemi tre caravelle, dove interpreta il ruolo di Cristoforo Colombo. Nel 2004 è protagonista di Vaniglia e cioccolato, regia di Ciro Ippolito, e della miniserie tv in sei puntate, Il Capitano di Vittorio Sindoni, trasmessa da Raidue; nella seconda serie, in onda nel 2007, è presente solo nelle prime due puntate. Nel 2006 gira i film I Viceré di Roberto Faenza, tratto dal romanzo di Federico De Roberto, e La masseria delle allodole, tratto dal libro di Antonia Arslan e diretto da Paolo Taviani e Vittorio Taviani. Entrambi i film escono nelle sale nel 2007; il film I Viceré, dopo l´uscita nei cinema, va in onda, in due puntate, su Raiuno.dal 7 maggio 2007 inizia le riprese della serie Il commissario De Luca, 4 film tv, tratti dai romanzi di Carlo Lucarelli, regia di Antonio Frazzi. Dopo aver interpretato ll tv movie della Lux vide “S.agostino” per la regia di Cristian Dougay, è tornato in teatro per lì’Amleto di Khora.teatro per la regia di Armando Pugliese che reduce dai successi estivi dopo il debutto in occasione del sessantesimo anniversario del festival Scespiriano di Verona ha terminato nel febbraio 2010 a Roma una lunghissima tournee. Al cinema nel 2010 è uno dei protagonisti del lungometraggio di Ferzan Ozpetek “Mine vaganti “ e del di Fausto Brizzi “Maschi vs femmine” Nel 2011 ha girato per Canale 5 la serie “Amore e vendetta” con Anna Valle per la regia di Raffaele Mertes ed è protagonista accanto a Laura Chiatti del nuovo lavoro di Pappi Corsicato “Il volto di un altra” |
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MILANO (TEATRO SMERALDO): LA BOHEME - LA MEMORIA DELL’AUTORE RIEMERGE DI GIACOMO PUCCIN
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Il gioco verbale che sin dalle prime battute si rivela negli spiriti e di conseguenza sulle bocche dei personaggi, pervade di ironia tutto l’inizio del dramma, tipica di chi vive l’ineffabilità dell’essere artista. Così Puccini nei primi anni della sua permanenza a Milano, in una modesta casa in affitto in Via Solferino. La sfida registica è percorrere il lavoro di Puccini con un senso di realismo mai abbastanza totale o studiato o fedele. Il pubblico guarda al mondo dell’arte vivendo due esperienze al tempo stesso: la storia dei personaggi da una parte e l’universo pucciniano dall’altra calato nella Milano ottocentesca. Milano dove Puccini visse e dove scrisse Boheme proprio nel quartiere di Brera, quello storico dei bar degli Artisti e delle nascite delle avanguardie pittoriche e culturali. Proprio quei locali dove la vita si sperimentava quotidianamente. I vecchi mestieri di strada mescolati alla gente, la macchina scenica che svela luoghi che esistono nella memoria nostra e in quella dell’autore. Un approccio quasi opposto a quello dei “personaggi” pirandelliani che non sanno dove si trovano e cercano l’autore, nella mia messa in scena, il gruppo di Bohemiennes, coscienti della macchina drammaturgica e musicale, vive, suo malgrado un momento di ribalta, cercando di sottrarsi e di rileggersi in una luce più umana. Il percorso dell’Opera in una città come Milano ci rende ancora più vicini alla sensazione realistica del dramma di Puccini ma anche quella di un ulteriore spettacolo dove quasi la quarta parete tra spettatore e messa in scena non esiste. L’opera di Puccini in una chiave di lettura moderna e insolita dove tutto diventa teatro, l’impatto scenografico e lo scarno disordine di un palcoscenico rivelano la possibilità che ogni scena sia pensata da un regista e ogni personaggio sia studiato a tal punto da meritare un riflettore che focalizzi il suo desiderio di vivere e nello stesso tempo tutti i particolari e le sfumature del suo esistere. Il teatro è luogo ideale di vita bohemienne ed evidenzia l’intreccio tra favola e realtà. I costumi riambientano l’opera in una Milano di fine 800 dove il teatro era la strada e così, viceversa, la strada entrava nella magia dello spettacolo. Un poliedrico gioco in bianco e nero dove Boheme vive una atmosfera nuova, dove ritrovare palazzi antichi e quartieri che rivi¬vono nella memoria storica di una città che ebbe la sua fervida e intrigante Boheme. All’interno dell’Opera si sviluppa un percorso temporale, evidente nel cambiamento della città di Milano , nel quale però emerge l’assoluta atemporalità del dramma dell’uomo, allegoricamente rappresentato dalla soffitta dei bohémiennnes,che , seppur cambiando i simboli della gioventù, rimane sempre uguale a se stessa, presente nel primo e nel quarto atto dell’Opera. Dopo il grande successo della scorsa stagione, il Teatro dell’Opera di Milano si rinnova con la scelta evidente di portare l’Opera Lirica in un teatro popolare come il Teatro Smeraldo dopo tre stagioni di successo al teatro Ciakwebank.it . Una scelta che ci porta verso orizzonti ancora più ampi. Le opere, che quest’anno toccheranno 13 piazze per più di 40 date, vengono organizzate in modo del tutto indipendente: le produzioni non hanno infatti sovvenzioni istituzionali, dalle scenografie ai costumi all’attrezzeria, viene tutto realizzato nel laboratorio del Teatro dell’Opera da Arti di Scena. Ciò che contraddistingue Teatro dell’Opera di Milano è l’immediatezza comunicativa. Il nostro pubblico è alla continua ricerca di contaminazioni culturali, di opere dal sapore tradizionale, ma che lascino spazio ad una rilettura che si sviluppa su diversi livelli, dai contenuti alla scenografia. Allo stesso tempo però vogliamo rivolgerci anche a chi ha sempre apprezzato l’opera lirica. La gente è tornata a cercare contenuti nel divertimento e le produzioni di teatro dell’Opera garantiscono una ricerca fedele alla musica, alla drammaturgia che riesce a parlare una lingua nuova coerente al melodramma, una delle forme d’arte più complesse. I cantanti sono stati scelti tramite audizioni, e sono in maggioranza giovani che compongono un cast internazionale Ad accompagnare le opere sarà l’Orchestra Accademia Ueco, diretta dal M° Claudio Morbo per Carmen; l’Orchestra Filarmonica di Milano diretta da Daniela Candiotto accompagnerà La Boheme e sotto la direzione di Damiano Cerutti accompagnerà Tosca. Il Coro di Teatro dell’Opera di Milano canterà in Carmen e Tosca, mentre la Corale Lirica Ambrosiana accompagnerà La Boheme |
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MILANO (TEATRO DELLA LUNA): LE SCATENATE SUORE DI “NUNSENSE” -
LE … “AMICHE DI MARIA” - DAL 9 ALL’11 MARZO 2012
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L’accademia dello Spettacolo in coproduzione con il Teatro Stabile d’Abruzzo ha riportato in scena uno dei più celebri musical off-Broadway. Stiamo parlando di “Nunsense” (gioco di parole tra Nun - suora e Nonsense), che debuttò al teatro “Cherry Lane” di New York il 12 dicembre 1985, ben 7 anni prima che Whoopi Goldberg interpretasse sul grande schermo “Sister Act” in chiave meno irriverente. È stato il secondo musical della storia off-Broadway per permanenza continuativa in scena (8 anni). Ha vinto quattro premi “Outer Critics Circle Awards”, tra i quali quello di miglior musical off-Broadway, ed è stato rappresentato in tutto il mondo in più di 26 lingue. Nunsense ha avuto anche un seguito. Anzi, più di uno: Nunsense2 the sequel, Nunsense jamboree (una versione country), e perfino “Nunsense a-men”, una versione con tutti i ruoli interpretati da attori maschi. Nello spettacolo la Reverenda Madre, Suor Uberta, Suor Robertanna, Suor Leonella e Suor Amnesia, impegnate in una partita di bingo, sopravvivono alla fatale zuppa al finocchio che la povera Suor Giulia ha servito per cena alle 52 sorelle del Certosino Zelo. Tornate in convento le 5 protagoniste trovano tutte le consorelle con la faccia nella minestra! Non avendo la possibilità economica di seppellirle tutte, sono costrette a conservare le ultime 4 sfortunate…nel congelatore! Ma le amiche di Maria non si danno per vinte e mettono in scena uno spettacolo per raccogliere il resto dei soldi. Queste le premesse dell’esilarante spettacolo, rappresentato in lingua italiana per la regia di Fabrizio Angelini (lunga esperienza con la Compagnia della Rancia), regista, coreografo e musicista. La commedia ha come protagoniste 5 suore (ognuna con la sua storia) che cantano, ballano e recitano cercando di dimostrare la loro capacità all’interno di uno spettacolo nello spettacolo che servirà per raccogliere i fondi di cui abbisognano. Nell’adattamento la vicenda è trasferita in Italia ai giorni nostri. Le cinque suore sono ben calate nella vita di oggi, ben informate sugli avvenimenti e sulla cronaca, nonché sugli eventi televisivi, come svela l’allusivo sottotitolo: “le amiche di Maria”… Lo show sarà in scena al Teatro della Luna di Milano venerdì 9 e sabato 10 marzo alle ore 21 e domenica 11 marzo alle ore 15.30. Biglietti in vendita sul circuito Ticketone. Info: Teatro della Luna - via G. Di Vittorio, 6, 20090 Assago (Mi) - Tel. 02 488577516 - www.Teatrodellaluna.com – www.Facebook.com/teatrodellaluna |
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MILANO (PICCOLO TEATRO): RONCONI E SANTA GIOVANNA DEI MACELLI -
“ECCO IL MIO BRECHT… NON ORTODOSSO”
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Fino al 5 aprile 2012 al Piccolo Teatro Grassi “Perché non ho mai messo in scena Brecht? Non certo perché lo considerassi un modello con il quale era impossibile confrontarsi. Il motivo, casomai, è da ricercarsi nel fatto che era dato per acquisito un canone intoccabile con cui le sue opere dovevano essere messe in scena. Brecht è un classico del teatro ma soprattutto è un grande autore. Per questo ho ritenuto che sia arrivato il momento di affrontarlo attraverso una sorta di tradimento, liberandolo cioè dalle volontà, per così dire, testamentarie. Quindi, sia chiaro, non rispetterò l’ortodossia”. Con queste parole Luca Ronconi spiega il primo “incontro ravvicinato” con Bertolt Brecht. Il suo Santa Giovanna dei macelli – una coproduzione Piccolo Teatro di Milano e The State Academic Maly Theatre of Russia, Mosca, in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia, sede Lombardia – debutta martedì 28 febbraio al Piccolo Teatro Grassi, dove sarà in scena per oltre un mese, fino a giovedì 5 aprile. Nello stesso teatro di via Rovello 2 che è stato, a partire dal 1956, la “casa” italiana di Bertolt Brecht e dove nel 1970 -71 fu rappresentato Santa Giovanna diretto da Giorgio Strehler. Ma con quello storico allestimento non ci sarà alcun “confronto” né riferimento. Ronconi affronta il testo brechtiano in modo non convenzionale né didascalico, sottoponendolo – parole sue – a una sorta di “operazione drenaggio” per asciugare il tutto e al tempo stesso a una “verifica sul suo grado di attualità”. Attraverso le scene di Margherita Palli che trasformano il palcoscenico di via Rovello in una sorta di sorprendente set cinematografico, con il ricorso a originalissimi inserti filmati appositamente realizzati, il regista propone uno spettacolo radicalmente diverso da tutte le messe in scena sinora eseguite in Italia e all’estero. E soprattutto evidenzia l’aspetto pessimistico e sarcastico del testo, offrendo allo spettatore una lettura che mette in primo piano una visione disincantata delle ideologie, della lotta di classe, del mondo. Un mondo nel quale conta la concretezza del fare, mentre le ideologie non cambiano la società, come, del resto, il teatro non cambia il mondo. A interpretare il ruolo di Giovanna Dark è Maria Paiato, Paolo Pierobon è Mauler, Fausto Russo Alesi è Slift. Gli altri interpreti (in ordine alfabetico): Francesca Ciocchetti, Roberto Ciufoli, Gianluigi Fogacci, Giovanni Ludeno, Michele Maccagno, Alberto Mancioppi, Francesco Migliaccio, Massimo Odierna, Elisabetta Scarano. In scena anche 16 allievi attori del Corso Barrault della Scuola del Piccolo Teatro di Milano. Santa Giovanna dei macelli diretto da Ronconi sarà rappresentato al Maly Theatre di Mosca il 21 e 22 aprile prossimi nell’ambito del Festival Ute, Unione dei teatri d’Europa. La storia. La scena è ambientata a Chicago tra i macelli e la Borsa del bestiame, alla vigilia della grande crisi del 1929. Il magnate della carne Pierpont Mauler vuole salvare i profitti a spese di operai, allevatori, concorrenti, azionisti, piccoli risparmiatori. Giovanna lotta contro di lui, ma finisce sfruttata da tutti: da Mauler che le si mostra fintamente amico, dall’organizzazione dei Cappelli Neri, che in apparenza difende gli oppressi ma si schiera con i potenti, dal sindacato che pesca nel torbido. Indomita, prosegue sino al martirio e finirà santificata dai suoi persecutori. Il testo. Bertolt Brecht (1898-1956) scrisse Santa Giovanna dei macelli (Die Heilige Johanna der Schlachtöfe), azione teatrale in 12 quadri, nel 1929-1930. Il testo venne pubblicato a Berlino nel 1932 e andò in onda come radiodramma l’11 aprile 1932 a Radio Berlino. Bisognerà attendere il dopoguerra per la prima rappresentazione teatrale: il debutto avvenne infatti il 30 aprile 1959, tre anni dopo la morte di Brecht, al Deutsches Schauspielhaus di Amburgo. Www.piccoloteatro.org |
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MILANO (TEATRO ELFO, SALA FASSBINDER): ABBASTANZA SBRONZO DA DIRE TI AMO? DI CARYL CHURCHILL E PRODOTTO DI MARK RAVENHILL
CON CARLO CECCHI E BARBARA RONCHI - FINO ALL’11 MARZO
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Doppio programma per Carlo Cecchi con due testi contemporanei inglesi: Prodotto di Mark Ravenhill, autore tra i più rappresentati della drammaturgia british che ha segnato la fine del millennio, e Drunk Enough To Say I Love You?, commedia del 2006 inedita in Italia, di un´autrice meno nota sulle scene internazionali, Caryl Churchill. Abbastanza sbronzo da dire ti amo? tratta del rapporto fra “a country” e “a man”, secondo l’indicazione dell’autrice. “The country” è gli Stati Uniti; “the man” è, a mio parere, un uomo europeo. O, più precisamente – essendo lo spettacolo recitato in italiano – un italiano. “The country” ha il suo vicario teatrale che si chiama, non per nulla, Sam; l’altro si chiama Guy, ma penso che non abbia molta importanza. Fra i due nasce e si sviluppa un rapporto d’amore omosessuale: l’amato è, ovviamente, Sam (The country); l’amante è Guy. Attraverso un dialogo ellittico, spezzettato, con battute che spesso si sospendono sul vuoto, lo schema della commedia erotico-sentimentale si allarga di continuo al discorso storico-politico, i cui frammenti, erraticamente, passano in rassegna la politica imperiale e imperialistica degli Stati Uniti nel mondo. Le prodezze dell’amato, dal Vietnam al Guatemala, dal Cile all’Africa ecc. Entusiasmano l’amante che si fa indottrinare dall’amato per collaborare con lui. Ma col procedere della vicenda amorosa e delle prodezze “storiche” della coppia, il turbine dell’entusiasmo geopolitico-etico-erotico dell’amante ha delle cadute. Arriva perfino ad accennare qualche timido atto di ribellione. E, alla fine, i fuochi della passione (“Bombardare il Vietnam, bombardare il Laos, bombardare, bombardare”), andranno irrimediabilmente a spegnersi. In Prodotto di Mark Ravenhill, un regista cinematografico racconta a una star il film che intende fare; cerca di trasmettere tutto il suo entusiasmo, sperando di conquistarla al suo film: senza la star, si intuisce, i produttori non cacceranno the money. La storia che il regista racconta è una di quelle ridicole fictions d’amore che l’industria hollywoodiana pretende di far passare come i nuovi miti moderni. L’amato, contrariamente a quello di Abbastanza sbronzo… è un islamico, ossia uno di quegli individui che la protagonista, l’amante, non può che giudicare come un rappresentante del Male. Si apre per la nostra eroina un conflitto corneliano fra amour e devoir. (L’islamico è pure bello e scopa benissimo.) Attraverso crisi strazianti, dove ritornano i luoghi comuni dell’immaginario etico-consumistico occidentale, la nostra girl arriverà alla fine a un’apoteosi porno-eroica che la trasfigurerà. Info: Elfo Puccini, sala Fassbinder - corso Buenos Aires 33 (Milano) - Martedì/sabato 21.00, domenica 16.30 - Intero 30 €, ridotto giovani/anziani 16 €, martedì posto unico 20 € - Durata: 2 h con intervallo - tel. 02.0066.06.06 - biglietteria@elfo.Org - www.Elfo.org |
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MILANO (TEATRO SAN BABILA): ORCHESTRA “DIAPASON” “OPERETTA MON AMOUR” DI GENOVA - LA DUCHESSA DEL BAL TABARÌN,LIBRETTO C. LOMBARDO A.FRANCI C.VIZZOTTO, MUSICHE LEON BARD (CARLO LOMBARDO) |
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Il duca di Portacy, anche Ministro delle Poste e Telegrafi, durante un’ispezione nel suo dicastero si innamora di Edy, una telefonista e si reca spesso all’ufficio postale per corteggiarla. La ragazza, però, è innamorata di Ottavio, principe di Chantal, giovane scapestrato innamorato di Frou Frou, ex stella del “Bal Tabarìn” di Parigi, ora moglie del duca di Pontarcy. Da questa situazione intrigata, si snoda tutta una vicenda di divertenti equivoci e malintesi, fino alla comparsa di Sofia, uno strano accertatore di crediti che incaricato di indagare sulle entrate di Frou Frou. Fra tutte queste situazioni paradossali ed equivoci, si arriverà ovviamente al lieto fine, con l’amore che trionferà nuovamente. La messa in scena si svolgerà in clima di Belle Epoque parigina e l’orchestra Diapason diretta dal Maestro Gianpiero De Santi, accompagnerà le famose arie “Frou Frou del Tabarìn”, “Ah, come si sta ben” duetto Frou Frou-sofia “Tutto il dì” coro di introduzione delle telefoniste |
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MILANO (SALONE SATELLITE): BELGIUM IS DESIGN – 10 DESIGNER DALLA VALLONIA E BRUXELLES – 17/22 APRILE 2012-02-26
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Wallonie-Bruxel les Design/mode (Wbdm) è un ente che favorisce lo svi luppo e la promozione internazionale dei designer e degli stilisti che operano in Vallonia e a Bruxelles. Wbdm, una delle organizzazioni all’origine del marchio interregionale Belgium is Design, sostiene anche quest’anno la partecipazione di 10 giovani designer selezionati dal comitato del Salone satellite/Cosmit. Creato nel 1998, il Saloneatellite è il più importante osservatorio della giovane creatività internazionale. Dopo 15 anni di vita, i l suo ruolo resta ineguagliato e il riconoscimento attribuito a diversi designer della Vallonia e di Bruxelles non può che rappresentare una garanzia supplementare della quali tà della ricerca e della creatività di questa regione. Accanto a “veterani “ come Emmanuel Bauthier e Krizal idstudio, lo stand di Wbdm accoglie quest ’anno otto nuovi talenti. Audrey Bahim ama creare “mobili essenziali la cui funzione è posta in primo piano. Il risultato viene ottenuto att raverso una ricerca della seduzione dei materiali e delle forme e att raverso un processo di produzione semplice” . Emmanuel Bauthier definisce la sua nuova collezione composta da lampada, tavoli no e sgabello, “ retro- funk: contemporanea, intuitiva e utilizzabile in modi diversi . ” Con i l suo lavoro, Pascal Breucker si interroga sulle nostre modalità di consumo quotidiano. “A metà strada tra design, pezzo unico e sviluppo sostenibile, le mie creazioni luminose sono realizzate a partire da oggetti prodotti in grande serie che smonto e riassemblo per conferire loro una nuova funzione. ” Per Kenny Berghe “ il design è una ricerca, un’esplorazione e uno sviluppo che ha come f ine quello di realizzare un prodotto rispettoso del f ragile equilibrio tra funzionalità, estetica, ergonomia ed ecologia. Sono particolarmente attratto dall’uso delle nuove tecnologie perché mi permettono di esprimere una creatività quasi illimitata, producendo localmente e a costi ridot t i . ”Il processo ideativo di un oggetto –secondo Jean-baptiste Goetgheluck – consiste in una sottile unione mirante a far sì che l’estetica e la tecnica si completino e si sostengano vicendevolmente per dar vita ad oggetti in cui ogni det taglio abbia la propria ragione d’essere. Il mio lavoro è finalizzato alla produzione di oggetti al tempo stesso attuali e atemporali. ”La designer tessi le Laure Kasiers crea tappeti. “Guidata dai materiali e dalla relazione tattile e sensuale che favoriscono, la mia produzione si incentra su concetti come spessore e forte densità, caratteristiche che comunicano comodità e calore. Si t ratta di pezzi unici fatti a mano, nati dalle mie ricerche sulle strutture e sui materiali, sui contrasti tra colori e materiali. Emmanuel Gardin di Krizalid studio ama real izzare oggetti multi funzionali e f lessibili che ci consentano di modificare il nostro spazio in funzione dei nostri bisogni. “Essere designer significa innovare, impegnarsi nella creazione di oggetti sostenibili e funzionali, far prevalere l’essenziale in un mondo invaso dal superfluo. Una costante ricerca d’equilibrio tra forma, funzione ed emozione. ”Il collettivo Rad Product incentra la sua attenzione su oggetti standard per mettere in questione le loro caratteristiche funzionali e formali. “Cerchiamo di innovare attraverso il dettaglio, quasi annullando la funzione. Per noi si tratta di una specie di terrorismo funzionale che utilizza dei principi decostruttivi, di impoverimento e/o di arricchimento dei materiali per ridefinire l’oggetto. ” Giulia Sugranyes Foletti presenta degli oggetti familiari, noti, riconoscibili che sollecitano i nostri sensi in modo ludico. “Dietro un’apparente semplicità ed evidenza, nascondono dei meccanismi ingegnosi che permettono un movimento che conferisce loro senso. E’ in effetti il gesto che facilita l’utilizzo di questi oggetti e che demoltiplica le loro funzioni . Il corpo plasma l’oggetto e l’oggetto plasma i l corpo. ” E per f inire, i Twodesigners condividono “una visione soprattutto grafica del design e una passione per la Street Art : i l nostro lavoro consiste nel suggerire le funzioni per le quali gli oggetti sono stati creati, senza imporle. Multi funzionali e modulabili , le nost recreazioni raccontano delle storie. Info: Quartiere Fiera Milano Rho - Pad. 22-24 stand A18-a28 - info@wbdm.Be - www.Wbdm.be |
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MILANO (TEATRO LEONARDO DA VINCI): PUZZLE - CORPI DAI MILLE COLORI SI ESIBISCONO NELL´ULTIMO PROGETTO KATAKLÒ DAL 6 AL 18 MARZO |
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Giulia Staccioli, regista e coreografa, si prepara a mettere in scena il suo ultimo lavoro, "Puzzle", nato grazie alla collaborazione con Jessica Gandini e allo straordinario appoggio di F. D´agostino, che inserisce lo spettacolo all´interno della programmazione della stagione "Oplà" del teatro Leonardo Da Vinci – Quelli di Grok di Milano. Questo ultimo progetto di "Kataklò Atheltic Dance Theatre", infatti, rientra a pieno titolo nella stagione in questione, il cui sottotilo recita "Oplà. Faremo i salti mortali". I ballerini-acrobati di "Puzzle" provengono dal mondo dello sport e dal mondo della danza: questi due ambiti si fondono straordinariamente bene insieme in questa occasione, al fine di dar vita ad una esibizione poliedrica e stupefacente. I 7 protagonisti delle danze sono chiamati "danzautori", in quanto non soltato sono esecutori dei pezzi proposti, ma anche fautori degli stessi, perchè questo spettacolo è un contenitore di lavori partoriti dalle menti di ogni singolo componente della compagnia. Vedremo in scena, quindi, sia coreografie che hanno fatto la storia del percorso Kataklò sia coreografie inedite (tra cui due opere prime di P. Benedetti), in un percorso colorato "su tavola bianca" ed emozionante che cerca di rivolgersi ad un pubblico molto vasto, che può, mediante la sua partecipazione, avvicinarsi al mondo del teatro, della danza e dello sport in una modalità del tutto nuova (senza però rinunciare alla garanzia che l´Accademia Kataklò rappresenta). Gli appuntamenti al Teatro Leonardo Da Vinci con "Puzzle" sono dal 6 al 18 marzo: la straordinaria qualità del lavoro parlerà da sè e mostrerà l´importanza dell´investimento nel mondo culturale, teatrale ed artistico che ultimamente, purtroppo, sta venendo a mancare. Info: Quelli Di Grock - Teatro Leonardo Da Vinci - via Emanuele Muzio, 3 - 20124 Milano - tel. 02.66.98.89.93 - fax 02.700.57.316 - 02.66.90.173 - www.Quellidigrock.it - www.Teatroleonardo.it |
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MILANO (TEATRO SAN BABILA): PAOLA QUATTRINI, DEBORA CAPRIOGLIO, ROSARIO COPPOLINO IN “MAMMA CE N’E’ DUE SOLE” (LES VACANCES DE JOSEPHA)DI DANY LAURENT, ADATTAMENTO DI JAJA FIASTRI, REGIA
DI PATRICK ROSSI GASTALDI DAL 6 AL 25 MARZO |
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Giuseppina è una donna di mezza età giovanile, simpatica, cordiale e spiritosa, ma che nasconde un segreto: a vent’anni ebbe un figlio, Valentino, che fu costretta ad abbandonare in orfanotrofio, in quanto troppo povera per poterlo allevare. Il figlio fu adottato da una coppia benestante, divenne un famoso regista televisivo e sposò la bella Carolina. Un giorno Giuseppina, non resistendo alla voglia di rivedere Valentino ormai trentacinquenne, si presenta alla sua porta offrendosi come governante e si accorge subito che la coppia è in crisi. La mamma in incognito si da da fare per risolvere i loro problemi: la gelosia di Carolina e la superficialità di Valentino; con abilità, esperienza di vita e fantasia riesce a mettere le cose a posto: l’amore rinasce e i due sposi si accorgono di aspettare un figlio. Assolto il suo compito, Giuseppina si licenzia e, sorda alle suppliche della coppia se ne va senza rivelare il suo segreto. Tornerà per conoscere il nipotino? |
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MILANO (TRIENNALE E PALAZZO DELL’ARTE 3 MARZO/1 APRILE - SPAZIO OBERDAN E FABBRICA DEL VAPORE - 5/11 MARZO): SGUARDI ALTROVE FILM FESTIVAL - IL CINEMA E I LINGUAGGI ARTISTICI PER RILEGGERE LA STORIA CONTEMPORANEA - XIX EDIZIONE |
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Inaugura il 2 marzo alla Triennale Palazzo dell’Arte la Xix edizione di Sguardi Altrove Film Festival. Oltre 60 film da 30 paesi, mostre fotografiche, installazioni, performance, laboratori e conferenze per un festival che da quasi vent’anni e con un seguito sempre crescente di pubblico (oltre 15.000 spettatori nell’edizione 2011) esplora la società contemporanea attraverso lo sguardo e le espressività artistiche femminili. Molte e di prestigio le partnership che la manifestazione ha stretto nel corso del tempo e che anche quest’anno sono riconfermate: dal sostegno di Provincia e Comune di Milano, alla collaborazione con l’Ufficio d’informazione a Milano del Parlamento Europeo e con la Triennale di Milano. Rinnovate anche le collaborazioni con il Collegio di Milano e La Feltrinelli, oltre al rapporto con altri festival quali il Festival del Cinema Africano, d’Asia e America latina e il Bergamo Film Meeting che presenteranno a Sguardi Altrove, in anteprima, due loro film. Novità dell’edizione 2012, il sostegno di Fondazione Cariplo e la media partnership del canale tv Babel. La manifestazione, suddivisa in due diverse aree tematiche – Il Cinema (otto sezioni di cui tre competitive) e Tasselli D’arte – Oltre Il Cinema (fotografia, video, installazioni, performance) – pone al centro della Xix edizione il Giappone nelle sue diverse espressioni artistiche, con un approfondimento speciale sulla tragedia di Fukushima e una retrospettiva sulla filmmaker Naomi Kawase di cui verranno proposti cinque film –uno dei quali in Concorso-, tutti inediti a Milano. In primo piano anche il Premio Le Forme Del Cinema che verrà assegnato a Donatella Finocchiaro giovedì 8 marzo alle 19.00 allo Spazio Oberdan. Da segnalare, infine, i due ampi spazi di riflessione che il festival dedica al Ruolo Attivo Degli Anziani, in linea con le indicazioni della Comunità Europea nell’Anno europeo per l’invecchiamento attivo, e alla Violenza Sulle Donne con la sezione Voci di donne. Le facce della violenza e dello stalking. Il primo appuntamento è alla Triennale Palazzo dell’Arte con Tasselli D’arte – Oltre Il Cinema: Made In Japan. L’estetica del fare, collettiva che chiude idealmente la trilogia dedicata alla riflessione artistica, sociale e politica sui paesi oggi al centro dell’attenzione internazionale, iniziata negli anni scorsi con Made In China e Made In Africa. Dal 3 marzo all’1 aprile, con inaugurazione aperta al pubblico il 2 marzo, gli spazi espositivi della Triennale proporranno un viaggio nelle ultime tendenze dell’arte e della cultura nipponica, tra avanguardia e tradizione, con un focus dedicato a Fukushima a un anno dal disastro ambientale del marzo scorso. Molti e di prestigio gli artisti coinvolti: Yayoi Kusama con un’ installazione inedita; il fotografo Nobuyoshi Araki con una personale realizzata in collaborazione con lo Studio Guenzani di Milano; la designer Kaori Shiina; Yoshie Nishikawa con una serie di scatti fotografici; Naoto Fukasawa con una selezione dei suoi oggetti di design. Tra gli italiani: Eliana Lorena con il progetto My Room; il fotografo Sergio Calatroni con un reportage sulle suggestioni e le atmosfere del Sol Levante; Clara Rota con due lavori: un’installazione sugli antichi teatrini giapponesi e l’opera Kimono quotidiano, realizzata a quattro mani con Sara Scaramuzza; Stefania Scattina con Ferita, omaggio alla resilienza del popolo Giapponese; Ludmilla Radchenko con un progetto realizzato appositamente per la mostra. Tra le performance: la coreografa Sisina Augusta con Itamy che vede in scena l’artista giapponese Takane Ezoe e il ballerino Lorenzo Pagani; La vestizione del Kimono a cura della maestra Tomoko Hoashi con commento della nipponista Rossella Marangoni; una lezione di Calligrafia a cura dell’associazione Yuemo; La cerimonia del Te, a cura dell’artista giapponese Saito Watanabe nell’ambito del progetto di umanizzazione dell’Ospedale San Carlo prodotto dall’associazione Amo la Vita Onlus Il 2 e l’11 marzo Serate Evento Raccolta Fondi nell’ambito della mostra Charity Box, progetto a cura di Kazuyo Komoda, ideato da L’isola della Speranza (associazione no profit fondata dai giapponesi residenti a Milano) a sostegno delle vittime dello tsunami e che ha coinvolto cinquanta designer di tutto il mondo. In mostra anche video, opere fotografiche e videoinstallazioni per riflettere con l’arte sui temi dell’ambiente. Il 5 marzo, allo Spazio Oberdan, inaugura la sezione Cinema del festival. Otto sezioni, di cui tre competitive, omaggi, retrospettive e incontri che si succederanno fino all’11 marzo. Sabato 10 marzo, ore 20.40, premiazione dei film vincitori. A condurre la serata Ludmilla Radchencko. Nuovi Sguardi – concorso internazionale lungometraggi La Giuria è composta da Laura Modini, Cristina Galante e Gabriella D’ina. Beirut Hotel di Danielle Arbid La breve storia d’amore tra una cantante libanese e un avvocato francese in Siria per lavoro. Il loro incontro dura solo dieci giorni, incerto come le condizioni politiche del Paese in cui è nato. Code Blue di Urszula Antoniak Una donna, di notte, assiste casualmente a uno stupro. Ma non è la sola. Anche un uomo del palazzo vicino sta osservando e ha visto che lei guardava. Gigola di Laure Charpentier Anni ’60. George s’imbarca in un eccitante viaggio nella vita notturna di Pigalle. Col nome d’arte di Gigola cerca di sfuggire a un episodio doloroso del suo passato. Hanezu no Tsuki di Naomi Kawase Nella regione di Asuka, in Giappone, gli abitanti credevano nelle divinità e nel piacere dell’attesa. Qui vivono ora Takumi e Kayoko, con le speranze perdute dei loro nonni. Mamas & Papas di Alice Nellis Quattro coppie a confronto nell’esperienza dell’essere genitori. Nascite, adozioni, aborti e perdite vengono affrontati in modi molto diversi e cambiano radicalmente le loro vite. The Other Side of Sleep di Rebecca Daly Arlene ha vent’anni, soffre di sonnambulismo e vive in un piccolo paese dell’Irlanda. Un giorno viene ritrovato il cadavere di una ragazza e Arlene, nei suoi viaggi notturni, inizia a indagare. Sguardi (S)confinati – concorso corti e mediometraggi italiani La Giuria è composta da Antonella Coccia, Maria Pistillo e Rosanna Acunzo. Biondina di Laura Bispuri Biondina è sempre in fuga e scardina obblighi e regole. Un giorno sua madre proverà ad avvicinarsi a lei diventando finalmente sua complice. Chalk di Martina Amati Una ginnasta viene selezionata per le Nazionali e scopre qualcosa di nuovo su corpi, ragazzi e amicizie. Chapeau! Di Alessandra Cardone Una ragazza è attratta da un uomo in un caffè. Quando lui se ne va, lei lo rincorre per restituirgli il cappello che ha dimenticato. Ma di chi è veramente quel cappello? L’amour à trois di Chiara Malta Una donna, un uomo, il sesso e la maternità. Olga? Di Ilaria D’elia Olga ha perso il suo bambino e cerca di suicidarsi. Il suo tentativo è interrotto dalla chiamata di un’amica che la invita a una festa. Ma le pillole hanno cominciato a fare effetto. Linea Nigra di Anna Gigante Una casa immersa nella natura. I panni stesi di un bimbo di cinque anni, i suoi disegni, la sua bicicletta blu. Una donna a pochi giorni dal parto. Disinstallare un amore di Alessia Scarso Andrea non riesce a dimenticare Anna. Un mago promette di cancellare ogni traccia della donna formattando la mente di Andrea. Ma l’operazione non ottiene il risultato previsto. Donne di sabbia di Rita Colantonio L’indagine sulla scomparsa di un architetto coinvolge donne molto diverse tra loro e dà l’opportunità di indagare dietro le apparenze, svelando ciò che spesso le donne non dicono. Le Donne Raccontano – concorso internazionale documentari La Giuria è composta da Leonilde Vinci, Cinzia Masotina e Eva Schwarzwald. Bosnian Rhapsody at the Margin of Science di Vesna Ljubic Il dopoguerra in Bosnia e Erzegovina visto attraverso la storia dei Ljekaruse (erboristi), ricca di tradizioni cristiane, islamiche ed ebraiche. Lasciando la baia del re di Claudia Cipriani Il racconto di un viaggio dalla Baia del re, estrema periferia milanese, a un luogo del Polo Nord dallo stesso nome. Love During War Time di Gabriella Bier Jasmin e Assi sono marito e moglie ma devono vivere separati. Quando un’israeliana sposa un palestinese, la possibilità di costruire una vita insieme diventa un sogno irrealizzabile. Altra Europa di Rossella Schillaci Novembre 2008. Circa 300 rifugiati somali e sudanesi occupano una clinica abbandonata alla periferia di Torino, intenzionati a costruire lì una nuova vita. El lugar mas pequeno di Tatiana Huezo Un piccolo paese tra le montagne del Salvador e il coraggio dei suoi abitanti che riescono a reinventarsi dopo essere sopravvissuti a una tragedia. Il film è presentato in collaborazione con il Festival del Cinema Africano, d’Asia e America latina Le due storie di Adamà di Annamaria Gallone Fino a otto anni fa Adamà era schiavo in una miniera d’oro del Burkina Faso. Sognava di trovare l’oro e di tornare a scuola. A scuola è riuscito a tornare. In Italia. Per tutti e tre i Concorsi il festival assegnerà premi simbolici impegnandosi alla diffusione e alla distribuzione dei film vincitori. Fuori Concorso Sguardi Incrociati Riservata alla cinematografia italiana contemporanea, la sezione Sguardi Incrociati propone cinque titoli. Sono rimasto senza parole di Elisabetta Sgarbi ritrae il pittore Antonio Stagnoli, sordomuto dalla nascita, e lo scrittore Pino Roveredo, figlio di sordomuti, nel loro rapporto con l’arte come forma di riscatto. Se un giorno d’inverno un suonatore di fisarmonica… di Valerio Finessi racconta una storia di integrazione possibile, attraverso l’esperienza di un musicista Rom in Italia. Golpe nella prigione verde di Roberta Ferrari e Nacho Caro denuncia la grave situazione politica e sociale dell’Honduras dopo il colpo di stato del 2009. Viaggiatore solitario di Maria Arena immagina la personalità e la vita di un ragazzo di 18 anni attraverso gli oggetti trovati nel suo zaino abbandonato. Il Teatro delle origini di Livia Grossi racconta la forza del teatro nel sesto Paese più povero al mondo, il Burkina Faso. Sguardi Sull’expo 2015 La sezione, dedicata ai temi dell’alimentazione e dell’ambiente, presenta due film: Salva la cozza di Ascanio Petrini e Gli uomini della luce di Katia Bernardi. Nel primo viene raccontata l’antica usanza barese di lavorare e mangiare “il crudo di mare”. Una tradizione unica che si tramanda da generazioni, attraverso gesti che sono veri e propri rituali. Gli uomini della luce narra l’incontro tra gli operai e i tecnici che negli anni ’50 hanno costruito le grandi centrali idroelettriche del Trentino e i cineoperatori che hanno filmato quelle imprese. Diritti Umani, Set Di Guerra. Focus Cinema E Volontariato Quattro titoli per la sezione che rappresenta un appuntamento fisso del festival con la denuncia di quanto accade nelle zone più problematiche del pianeta. In Life in Italy is Ok Gianfranco Marino percorre l’Italia, da Sud a Nord, seguendo gli ambulatori mobili di Emergency che offrono cure gratuite alle fasce più deboli. Aicha è tornata, firmato da Lisa Tormena, Gaia Vianello, Juan Martin Baigorria affronta il fenomeno delle migrazioni di ritorno in alcune province del Marocco, raccontato dal punto di vista delle donne. An Ordinary Day di Matteo Calisto offre una testimonianza sulla realtà di Kabul alla vigilia delle elezioni presidenziali del 2009 seguendo l’attività di Fawzia Koofi, prima donna eletta “deputy speaker” al Parlamento afgano. Heart-quake di Mark Olexa documenta le condizioni disperate di una giovane coppia kossovara che, per troppa miseria e analfabetismo, non riesce a far fronte alla malattia di uno dei figli. Digidanza Aperta alla sperimentazione video internazionale, Digidanza presenta nove lavori tra animazioni, videodanza, videoarte, corti in stop-motion. Questi i titoli: Due o tre cose che so di lei di Maria Arena, Four, Paper Plane e Will and the Wheel di Margherita Premuroso, Alterago e Chronos vs Kairos di Michele Ragni, Bottle e Sweet Dreams di Kirsten Lepore, Pristinas en Tormento di Carlos Dittborn. Scuole In Video Dedicata ai lavori dei giovani allievi delle scuole di cinema italiane, Scuole In Video presenta quest’anno un documentario diretto da quattro studenti della Civica Scuola di Cinema di Milano. Pugni e pupe mette a confronto due donne e il loro rapporto con i differenti palcoscenici sui quali si esibiscono: il ring e i locali di burlesque. Focus Giappone In Ricordo Di Fukushima Alla Triennale Palazzo dell’Arte due monitor proietteranno in loop, per tutta la durata della mostra Made In Japan, due lungometraggi sul disastro ambientale di Fukushima. No Man’s Zone di Toshi Fujiwara racconta la perdita e il dolore ma anche la solidarietà che ha legato persone prima sconosciute tra loro. The Sketch of Mujo di Koichi Omiya, realizzato a poche settimane dallo tsunami, è il primo documentario girato sugli effetti della tragedia. Retrospettiva Omaggio Naomi Kawase Dopo aver presentato in anteprima italiana il suo primo lungometraggio, Suzaku (1997, Camera d’Or a Cannes), Sguardi Altrove dedica uno spazio speciale alla filmmaker Naomi Kawase con una selezione di quattro film tra i suoi più significativi e la presentazione in anteprima milanese del suo ultimo lavoro, Hanezu, già in concorso a Cannes 2011 e ora in competizione nel concorso internazionale Nuovi Sguardi. Questi i titoli della retrospettiva: Kya Ka Ra Ba A (2001), Kage-shadow (2004), Tarachime (2006), Gen Pin (2010). Omaggi Come da tradizione anche quest’anno Sguardi Altrove riserva ampio spazio agli omaggi a personalità di rilievo del mondo del cinema. In primo piano la fotografa e documentarista Cecilia Mangini. Classe 1927, originaria di Mola di Bari ma romana d’adozione, Cecilia Mangini ha indagato fin dagli anni del boom economico l’anima profonda dell’Italia e, assieme a Vittorio De Seta, Luigi Di Gianni, Giuseppe Ferrara e Gianfranco Mingozzi ha dato nuova vita al documentario italiano. Al centro delle sue opere il ruolo della donna negli anni del boom, le tradizioni magiche del profondo Sud e il mondo contadino con i suoi riti antichi destinati a soccombere al progresso economico del dopoguerra. In programma due suoi lavori del 1965 (Essere donne e Felice Natale), il documentario Non c’era nessuna signora a quel tavolo che Davide Barletti e Lorenzo Conte le hanno dedicato e la presentazione del libro Con ostinata passione. Il cinema documentario di Cecilia Mangini del giornalista e critico cinematografico Gianluca Sciannameo. Il festival dedica inoltre un omaggio a Franca Valeri con la proiezione di Franca la prima, diretto da Sabina Guzzanti. L’attrice e regista, indicata dalla stessa Valeri come sua erede naturale, rilegge e reinterpreta la storia di una delle più grandi attrici italiane davanti agli occhi di un pubblico di appassionati e cultori. Infine, il critico Mario Serenellini presenta un ritratto di Marco Ferreri con Cinemadonna: Marco Ferreri. Dopo Antonioni, Truffaut e Chaplin, Mario Serenellini sviluppa il quarto capitolo del progetto Cinemadonna dedicato a Marco Ferreri a quindici anni dalla scomparsa. Il programma prevede tre videointerviste inedite a Francesca Dellera, Andréa Ferréol e Marina Vlady oltre al documentario di Mario Canale Marco Ferreri, il regista che venne dal futuro. Invecchiamento Attivo In linea con le indicazioni della Comunità Europea nell’Anno europeo per l’invecchiamento attivo, il festival propone uno spazio di riflessione sul ruolo attivo degli anziani con la presentazione del libro di Emma Chiaia Amore e sessualità dopo i 50 anni e la proiezione del film Night at the Dance di Annie Silverstein. Il documentario è stato girato all’interno della Sefcki Hall, una delle tradizionali sale da ballo cecoslovacche del Texas in cui ogni domenica le persone anziane si ritrovano a chiacchierare e ballare la polka, nonostante l’età e i problemi di salute. Voci Di Donne. Le Facce Della Violenza E Dello Stalking Nel quadro del progetto L’europa per le donne promosso dall’Ufficio d’Informazione a Milano del Parlamento Europeo, Sguardi Altrove presenta una sezione speciale di approfondimento su stalking e violenza alle donne. Mercoledì 7 marzo, ore 9.30/13.00, nella sala conferenze del Parlamento Europeo si terrà la tavola rotonda dal titolo Voci di donne. Le facce della violenza e dello stalking alla presenza di personalità della politica, dell’associazionismo e della cultura. Il giorno stesso, allo Spazio Oberdan, verranno proiettati film, cortometraggi e spot sul tema. Partenza alle 19.00 con il backstage di Amore nero di Raoul Bova, a seguire la lettura scenica Francesca B. Una ordinaria storia di stalking, su testo di Egle di Giorgi interpretato da Laura Ferrari. E ancora: Non chiamarlo amore diretto da Francesca Comencini, Qualcosa è cambiato di Paolo De Falco, La qualità dei sentimenti di Bianca Maria Neri e Una su tre di Claudio Bozzatello. In chiusura Die Verlorene Ehre der Katharina Blum di Volker Schlondorff e Margarethe Von Trotta (in collaborazione con il Bergamo Film Meeting). Premio Le Forme Del Cinema Protagonista dell’edizione 2012 del Premio è l’attrice e regista catanese Donatella Finocchiaro. Per l’occasione verranno proiettati Andata e ritorno (2011) - sua prima esperienza dietro la macchina da presa – reportage nella Catania di ieri e di oggi tra i ricordi della movida dei primi anni ’90 e le esperienze di chi è giovane ora e I baci mai dati di Roberta Torre, di cui Donatella Finocchiaro è protagonista. Sguardi Altrove è sostenuto da: Provincia di Milano Assessorato Cultura; Comune di Milano Assessorato Cultura, Moda, Design; Fondazione Cariplo Sguardi Altrove è realizzato con la collaborazione di: Parlamento Europeo Ufficio d´Informazione a Milano; La Triennale di Milano; Fondazione Italia Giappone; Associazione Giappone in Italia; L’isola della speranza, Amo la vita Onlus, Il Fischio; Collegio di Milano; Feltrinelli; Babel – Sky canale 141 Sguardi Altrove ha il patrocinio di: Regione Lombardia Presidenza per il Cinema; Ministero per i Beni e le attività Culturali; Ministero degli Esteri, Consolato Generale Giapponese di Milano; Camera di Commercio e dell’Industria Giapponese Programma Foto E Catalogo Su Www.sguardialtrove.it La Triennale di Milano, viale Emilio Alemagna 6 Venerdì 2 marzo ore 19.00 Inaugurazione Ingresso libero Martedì/domenica ore 10.30/20.30; giovedì ore 10.30/23.00; lunedì chiusura Ingresso 6/5/4 euro (ingresso ridotto possessori tessera Sguardi Altrove) Carnet performance 12 euro Spazio Oberdan, viale Vittorio Veneto 2 Ingresso libero con tessera associativa Sguardi Altrove 10 euro Il Fischio c/o La Fabbrica del Vapore, via Procaccini 4 Ingresso libero Parlamento Europeo – Ufficio d’Informazione a Milano, Corso Magenta 59 Ingresso libero Info: Sguardi Altrove Film Festival Tel. 02.36561524 – sguardialtrove@gmail.Com – www.Sguardialtrove.it |
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MILANO: PHOTOSHOP IN UN WEEKEND - 31 MARZO/1APRILE 2012
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La vera grande rivoluzione nel mondo dell’immagine è stato il programma di Adobe Photoshop, che consente di fare un numero infinito di modifiche per migliorare o personalizzare le tue foto. Conoscerne bene l’uso non è facile. Abbastanza problematico poi – nonché lento e complesso - apprenderlo dal manuale d’istruzione. Oppure dovete frequentare corsi che durano mesi. Finalmente un corso veloce per imparare tutti i segreti del fotoritocco in un weekend. L´unico Corso In Due Giorni Al Costo Piu´ Basso. Un metodo nuovo proposto da: Angelo Tondini e l’esperto informatico Vito Iannuzzi Angelo Tondini è un noto reporter internazionale: 169 Paesi visitati nel corso di circa 300 viaggi in tutti i continenti, 1 milione d’immagini in archivio. Primo uomo occidentale alle sorgenti del Fiume Giallo in Cina, premiato in Costarica nel 1993 come reporter dell’anno e in Italia nel 2002 dall’Adutei (Associazione degli Enti del Turismo). Ha pubblicato articoli in tutto il mondo e 11 libri in Russia, Stati Uniti, Gran Bretagna e Italia. Vito Iannuzzi è un tecnico informatico di grande esperienza e anche ottimo fotografo. Conoscitore profondo di Photoshop, ha elaborato insieme a Tondini un metodo semplice per insegnarlo. Insieme hanno già tenuto diversi corsi con alto gradimento degli allievi. Teoria e pratica: esercitazione in diretta con il tuo personal computer. Oltre alle funzioni-base (luminosità, contrasto, colore, ecc), si impara a cambiare dimensioni, risoluzione e proporzioni di una foto, a modificare e ritagliare, a usare lo strumento Scherma, Brucia e Spugna, il comando Variazioni, gli strumenti di selezione a mano libera e la Bacchetta Magica, i riempimenti e le sfumature, ecc. Per seguire il corso è necessario che nel Pc del corsista sia già installato Photoshop nelle versioni Cs2 o Cs3. Il corsista, che non ha Photoshop, può scaricarlo da internet nella versione di prova, che consente l’utilizzo gratuito per un periodo di 30/40 giorni. Altrimenti viene installato nel computer del corsista all´inizio del corso. Controllo tutoriale personalizzato ad ogni passaggio dell´insegnamento: Tondini e Iannuzzi saranno a fianco dei corsisti per due giorni pieni, pronti a rispondere ad ogni domanda e ad organizzare le ore di esercitazione. Il corso è a numero chiuso: minimo 5, massimo 8 partecipanti. A Milano, in via Vittoria Colonna 49, 31 marzo/1 aprile 2012, 9:00/13:00 e 14:30/18:30 di ogni giornata per un totale di 16 ore, costo: 280,00 euro (17 euro l´ora). Info: www.Angelotondini.com - www.Corsifotomilanoinviaggio.com - tel 02.34938332 |
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TORNA IL PREMIO PIEMONTE CON GUSTO A FONTANETO D’AGOGNA |
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Il Comune, la Pro Loco e “Piemonte… con gusto! Biblioteca dei s apori e delle tradizioni” di Fontaneto d’Agogna organizzano la seconda edizione del premio Piemonte con gusto, per rendere omaggio alla storia, alle ricchezze e alle tradizioni della regione. Le sezioni cui è possibile partecipare sono tre: letteraria-fotografica (aperta a tutti); fotografica (aperta a tutti); culinaria (aperta solo alle Pro Loco piemontesi). Tra i premi in palio, alcuni weekend per due persone presso una struttura agrituristica piemontese. La premiazione avverrà sabato 30 giugno a Fontaneto d’Agogna, durante la rassegna enogastronomica Fontanetoartesapori. Il bando è scaricabile all’indirizzo: http://piemontecongusto.Myblog.it |
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ALPETTE, CONCORSO DI POESIA |
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L´assessorato alla Cultura del Comune di Alpette bandisce il concorso di poesia Stelle e narcisi. Rivolto a tutti, il concorso è dedicato al paese della Valle Orco, sede di un osservatorio astronomico, alla sua natura, rappresentata dal fiore-simbolo del territorio, il narciso, alla sua storia e ai personaggi celebri che hanno soggiornato in paese. Tra questi la Regina Elena, moglie di Vittorio Emanuele Iii, ed Emilio Salgari. Le liriche, in lingua italiana, piemontese, francoprovenzale, occitana o in altri dialetti del Piemonte, vanno inviate entro il 27 maggio 2012, esclusivamente via posta elettronica a: stelleenarcisi@gmail.Com Il bando completo è disponibile sul sito del Comune. Www.comune.alpette.to.it |
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MODENA (MODENAFIERE – V.LE VIRGILIO 70/90): PLAY IL FESTIVAL DEL GIOCO – 24/25 MARZO 2012
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Play: Festival del Gioco è la più grande “Convention” di giocatori in Italia. Organizzata da Modenafiere, Play è realizzata sotto la direzione tecnica del “Club Treemme” e la collaborazione de “La Tana dei Goblin” oltre a moltissime associazioni ludiche italiane. Dopo il grande successo dello scorso anno, e l’aumento dei visitatori, arriva la quarta edizione della “due giorni” del divertimento il 24 e 25 marzo 2012. Date importanti per il mondo del gioco. Oltre 18.000 mq in cui essere protagonisti e non spettatori, questa è la chiave vincente di Play. A Play si va per giocare, per provare giochi appena lanciati dagli editori, per sfidare amici di sempre, per trovarne di nuovi… una manifestazione fieristica assolutamente unica nel suo genere che bisogna vedere, e a cui bisogna partecipare in prima persona per divertirsi. Play è il luogo dove i giochi ritrovano la loro dimensione di sempre: nessuna istruzione da leggere, ma centinaia di volontari pronti a spiegare le regole dei diversi giochi proprio come una volta i nonni facevano con i nipotini. Un grande fenomeno sempre più importante riconosciuto anche a livello internazionale da autori di giochi famosissimi. Quest’anno, infatti, sarà un grande onore ospitare Martin Wallace, uno degli autori più amati e seguiti dagli appassionati di giochi da tavolo. Diventato famoso con alcuni grandi classici tra cui Age of Steam ha poi aperto la sua casa editrice, Treeforg Games, producendo titoli di altissima qualità tra cui Age of Industry e A Few Acres of Snow premiati con l´International Gamers Awards. Nel 2010 ha realizzato il gioco di Play Moongha: Invaders, esaurito in pochissimi mesi. Sono inoltre attesi anche Andrew Sheerin, Ignacy Trzewizcek e Matthjis Holter oltre ai tanti autori italiani. Rebecca Guay, una delle più importanti illustratrici di Magic the Gathering, sarà ospite in occasione dei due tornei, Sealed Deck di Sabato e Modern di Domenica. Inedita l’apertura di venerdì sera dalle 17.00 alle 21.00 per i primi 200 giocatori appassionati che acquisteranno il pacchetto Vip (Very Important Player) sul sito di Play Festival del Gioco, in vendita a inizio marzo. Tantissime le sorprese ad attendere i 200 fortunati, dalle 20 copie di Piombo in omaggio per i primi venti giocatori ad iscriversi, agli incontri con importanti editori. Tra gli eventi di rilievo nazionale a Play si svolgeranno il torneo nazionale di Risiko, l´appuntamento più importante per gli amanti di questo intramontabile gioco da tavolo e il Campionato nazionale di Sudoku, oltre al Campionato nazionale di Cornhole, un gioco di lancio, nel quale si utilizzano dei sacchetti riempiti di mais. Ce ne sarà veramente per tutti i gusti. Giochi da Tavolo, di Ruolo, di Carte Collezionabili, di Miniature, Giochi dal Vivo e Astratti, , Videogiochi, Modellismo dinamico, Costumisti, Cosplay, Giochi di Logica e Abilità, Laser Game… tutti saranno soddisfatti e felici. Centinaia di eventi si susseguono a Play e anche nel 2012 Modenafiere non deluderà grazie all’impegno del Club Treemme e di tutti i “volontari ludici” che rendono questa convention di giocatori imperdibile. Tra le attesissime novità per l’edizione 2012 segnaliamo anche: • La nuovissima Area fantascienza, • La prima imperdibile edizione delle Olimpiadi del divertimento: Le Olimplayadi (giocatori che vorranno cimentarsi dovranno completare sei stazioni di gioco: Lego Games, Giochi da tavolo, Giochi in Legno, Cornhole, Laser Game, Calcio Balilla) per avere il gadget Play in omaggio • L’anteprima Play per incontrare gli Editori che darà diritto all’accesso alla nuova saletta riservata ai super giocatori • Le finali e i tornei nazionali dei più importanti giochi da tavolo • I progetti inediti di gioco sviluppati in collaborazione con il Politecnico di Milano, Università di Milano, l’Università di Modena e Reggio Emilia e l´Università di Bologna • La partecipazione gratuita per le scuole di ogni ordine e grado il sabato mattina che ne fanno richiesta Decine di Editori e centinaia di tavoli da gioco attendono che le luci si accendano sul sipario ludico più atteso dell’anno. Migliaia i giocatori coinvolti e per facilitare la scelta tra le moltissime attività proposte basta consultare il sito di Play e la pagina Facebook. I percorsi Maxi, Mini O Kids sono studiati per chi ha molto tempo da passare a Play, per chi ne ha meno e per i bimbi, che ogni anno sono più numerosi e che trovano fantastiche novità a ogni edizione. Il countdown è iniziato…. Play sta per arrivare! Info: www.Play-modena.it - www.Facebook.com/playmodena |
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SABATO 3 MARZO 2012 PARLIAMO DI CORTINA CAPITALE TRA CULTURA E MONDIALI 2017 IL SINDACO E UN GRANDE DIRETTORE SI CONFRONTANO. DOMANDE E RISPOSTE DA DUE ESPERTI SUL FUTURO DELLA REGINA DELLE DOLOMITI |
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Lanciata alla conquista dei Mondiali di sci 2017. Bella come sempre. Con un centro storico che è una vetrina scintillante di lusso e buon gusto. E un ruolo di vera e propria capitale della cultura. Ma anche alla prova con la difficile congiuntura economica, la concorrenza dei cugini d’Oltralpe, con un’eredità storica difficile da gestire. Rimproverata (ingenerosamente?) di non essere all’altezza di sé stessa. Tutto questo è Cortina. Una Montagna di Libri, la rassegna di incontri con l’Autore di Cortina d’Ampezzo, ha chiesto di fare il punto della situazione a due che se ne intendono. Per regalarci una visione della Cortina di domani. Sabato 3 marzo 2012 si confronteranno sul tema Andrea Franceschi, Sindaco di Cortina d’Ampezzo dal 2007, e Andrea Biavardi, che da direttore di “Airone”, “Natural Style” e “In Viaggio” è un profondo conoscitore della materia e porterà il caso di alcuni storici competitor della Regina delle Dolomiti. Da St. Moritz ad Aspen, al nuovo turismo dei paesi Brics ed emergenti. Un incontro che Una Montagna di Libri dedica a tutte le realtà impegnate nello sforzo di portare alto il nome di Cortina come vera capitale della cultura. Invia le tue domande. Hai un consiglio, una critica, una domanda che vuoi rivolgere ai due relatori? Contattaci a info@unamontagnadilibri.It , oppure cortina@dolomiti.Org Oppure mandaci un tweet a https://twitter.Com/#!/1montagnadlibri Gli stimoli più interessanti saranno rivolti “in diretta” ai relatori dell’incontro. Appuntamento quindi sabato alle ore 18, nel calore della Sala Cultura del Palazzo delle Poste di Cortina d’Ampezzo. A un passo da Corso Italia. Al termine dell’incontro, brindisi con il Prosecco Zonin, e i Bibanesi. Ingresso libero fino a esaurimento posti. |
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SARDEGNA: PROMOZIONE TURISTICA: AL VIA LA TERZA EDIZIONE DELLA BITAS |
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Dal 30 marzo al 3 aprile, presso il Centro Polivalente di via Roma a Nuoro si terrà la terza edizione della Borsa Internazionale del Turismo Attivo in Sardegna. Obiettivo dell´evento sarà quello di favorire l´incontro tra offerta turistica sarda e domanda nazionale e internazionale nell´ambito del Turismo Attivo. Per Turismo Attivo si intendono tutte le tipologie di fruizione turistica del territorio che non sono pura osservazione, ma implicano un impegno attivo del visitatore quali cicloturismo, trekking, arrampicata, nordic walking, equitazione, diving, vela, golf, etc |
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ANTEPRIMA DEL NUOVO VOLUME DI GENNARO SANGIULIANO PER “ACQUI STORIA” |
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Le Giornate culturali del Premio “Acqui Storia” saranno arricchite dalla presenza di Gennaro Sangiuliano, vicedirettore del Tg1 nonché giurato del Premio Acqui Storia, che ha scelto la Città di Acqui Terme per presentare in anteprima il suo volume, Scacco allo zar. 1908 – 1910: Leni n a Capri, genesi della Rivoluzione. L’incontro si terrà ad Acqui Terme, nella Sala Conferenze di Palazzo Robellini, sabato 3 marzo alle ore 18. Il volume racconta il soggiorno a Capri di Lenin, il simbolo della Rivoluzione d’Ottobre, che tra il 1908 e il 1910. Vi trascorse due periodi della sua vita ufficialmente per un periodo di svago, ma con l´intento di controllare alcuni rivali che proprio sull’isola costituivano una piccola colonia attorno a Gorkij, scrittore di successo e fiore all’occhiello dei bolscevichi. Sangiuliano, che ricostruisce l’atmosfera di quella perla del Mediterraneo molto frequentata da scrittori, intellettuali e nobili di tutta Europa, traccia una nuova ipotesi storica, secondo la quale non solo sarebbero iniziati a Capri i rapporti fra Lenin e lo stato maggiore tedesco, destinati a finanziare la fazione bolscevica e il famoso ritorno di Lenin in Russia, ma anche le basi della Rivoluzione d’Ottobre. Http://www.comuneacqui.com/acqui_terme/cultura_espettacolo/index.php |
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CANTANTI LIRICI DA TUTTO IL MONDO INSIEME A LUGANO PER LE AUDIZIONI PER L’OPERA STUDIO. L´INIZIATIVA CHA FA PARTE DELLA ´GRANDE MACCHINA´ DI TICINO MUSICA. |
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Lugano - Al Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano si sono riuniti Il 2 Marzo un’eccezionale schiera di oltre 50 cantanti lirici provenienti da Svizzera, Brasile Corea, Russia, Cina, Giappone, Australia, Italia ecc. L’occasione è data dalle selezioni per accedere all’Opera Studio di Ticino Musica. Nella foto di Daniel Vass, una folta rappresentanza dei giovani cantanti con il Maestro Gabor Meszaros, primo a sinistra. Ai 10 migliori tra tutti i partecipanti verrà data la possibilità di partecipare all´Opera Studio internazionale "Silvio Varviso" che quest’anno presenta l’opera “L’occasione fa il ladro" di Gioacchino Rossini e che verrà rappresentata cinque volte in varie sedi del Ticino. L’opera Studio Internazionale "Silvio Varviso" è parte integrante del programma didattico e pratico del Festival di musica classica Ticino Musica. L´obiettivo è dare la possibilità giovani cantanti di studiare e interpretare opere liriche scelte, mettendo alla prova di fronte al pubblico le proprie capacità e il proprio talento. Tramite un bando internazionale, vengono realizzate audizioni per selezionare le nuove voci. Per ciascun ruolo vengono scelti due cantanti, per poter offrire ad un numero maggiore di giovani la possibilità di partecipare a questo interessante progetto. I cantanti scelti devono presentarsi alla prima prova musicale avendo studiato la propria parte a memoria. La direzione musicale è affidata a personalità musicali che durante i 10 giorni di studio preparano l´allestimento dell´opera. La rappresentazione sulla scena è curata da un esperto regista d´opera, e i costumi da un famoso scenografo. Le azioni sceniche vengono elaborate con cura e preparate alla perfezione. Ticino Musica International Classic è un incontro per giovani musicisti provenienti da diversi paesi, che, attraverso lo studio e la pratica con artisti di fama internazionale, possono ampliare i loro orizzonti culturali e approfondire l’esperienza artistica, come preparazione alla loro vita professionale. Per altre informazioni: www.Ticinomusica.com |
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TUTTI A BARCELLONA CON LA NAVE DI LIBRI |
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Giunta alla terza edizione, “Una Nave di libri per Barcellona”, è organizzata da Leggere: tutti in collaborazione con Grimaldi Lines in occasione della Giornata mondiale del libro del 23 aprile. In questa giornata a Barcellona si tiene la festa di “San Giorgio, i libri e le rose”. Nel 2012 il programma di viaggio prevede la partenza il 21 aprile alle ore 22.30 dal porto di Civitavecchia e il ritorno allo stesso porto alle ore 19.00 del 24 aprile. La minicrociera si sviluppa quindi per 4 giornate con 3 pernottamenti a bordo (due durante il viaggio e il terzo nel porto di Barcellona). Nel corso della navigazione, sia all’andata sia al ritorno, si terranno presentazioni di libri, reading con numerosi scrittori, spettacoli musicali e teatrali, proiezioni di film ispirati da libri alla presenza di registi e attori. Anche i bambini saranno coinvolti in animazioni, letture ad alta voce e spettacoli. |
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2° EDIZIONE DEL CORSO DI GIORNALISMO
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L´assessorato alle politiche giovanili della Provincia di Alessandria organizza la 2° edizione del Corso di giornalismo riservato ai giovani tra i 18 e i 35 anni. Il programma che si articola in 5 punti: Il mondo dell´informazione, il linguaggio, lo stile, la tecnica, le diverse forme di comunicazioni. Per informazioni, tel. 0131 304007. Http://www.informagiovani.al.it/dettaglio-news.php?id=298 |
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FS ITALIANE - FONDAZIONE PALAZZO STROZZI: BIGLIETTI SCONTATI PER I CLIENTI TRENITALIA |
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Sconti e benefit dedicati a chi sceglie il treno per visitare la mostra Americani a Firenze. Sargent e gli impressionisti del Nuovo Mondo in programma a Palazzo Strozzi di Firenze dal 3 marzo al 15 luglio 2012. Un’opportunità che vale come invito a raggiungere Firenze con le Frecce Av di Trenitalia e ammirare, insieme alle tante bellezze della Capitale del Rinascimento, alcuni dei più significativi capolavori di John Singer Sargent, Mary Cassatt, James Abbott Mcneill Whistler, Frank Duveneck e William Morris Hunt tutti riuniti in un unico contesto, quello dell’elegante dimora rinascimentale di una delle più importanti famiglie fiorentine. Per aver diritto allo sconto (ingresso ridotto ad 8 euro) sarà sufficiente esibire il proprio biglietto ferroviario al botteghino della Mostra. La riduzione è concessa anche ai titolari di Cartafreccia, la carta fedeltà di Trenitalia che si può richiedere gratuitamente e che dà diritto a promozioni, vantaggi, offerte e servizi dedicati, tra cui, per i titolari di Cartafreccia Oro e Platino, l’accesso ai Frecciaclub, sale di attesa provviste di comfort e servizi, tra cui un’area web riservata. La stessa riduzione nell’ingresso alla Mostra sarà infine riservata ai tanti turisti stranieri che hanno scelto il treno per visitare l’Italia e Firenze: basterà che presentino il loro biglietto internazionale con destinazione Italia o il Pass Interrail ed Eurail. Per tutti, inoltre, è previsto lo sconto del 10% sul catalogo della mostra in vendita presso il bookshop di Palazzo Strozzi. Dettagli sull’iniziativa sono consultabili anche sul sito e sui canali informativi della Fondazione (Palazzo Strozzi) e sui media di Ferrovie dello Stato Italiane: Fsnews Radio e Fs News.it. |
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AD ARONA SI PARLA DI STORIA DELLA MUSICA |
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La biblioteca civica «Carlo Torelli» di Arona organizza due serate dedicate alla storia della musica, che si terranno presso l’aula magna del Comune. Il 5 marzo si parlerà del madrigale italiano nel percorso dei grandi poeti e dei grandi musicisti dell´Umanesimo e del Rinascimento italiano. Il pubblico sarà guidato alla scoperta di come i maggiori poeti italiani abbiano messo in luce la loro arte e di come i musicisti, attratti da tali bellezze, ne abbiano saputo ritrasformare in suoni le suggestioni poetiche creando i nuovi capolavori. L’appuntamento del 12 marzo, invece, sarà riservato alla liederistica tedesca di Franz Schubert. Www.comune.arona.it |
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ALPETTE, CONCORSO DI POESIA
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L´assessorato alla Cultura del Comune di Alpette bandisce il concorso di poesia Stelle e narcisi. Rivolto a tutti, il concorso è dedicato al paese della Valle Orco, sede di un osservatorio astronomico, alla sua natura, rappresentata dal fiore-simbolo del territorio, il narciso, alla sua storia e ai personaggi celebri che hanno soggiornato in paese. Tra questi la Regina Elena, moglie di Vittorio Emanuele Iii, ed Emilio Salgari. Le liriche, in lingua italiana, piemontese, francoprovenzale, occitana o in altri dialetti del Piemonte, vanno inviate entro il 27 maggio 2012, esclusivamente via posta elettronica a: stelleenarcisi@gmail.Com Il bando completo è disponibile sul sito del Comune. Www.comune.alpette.to.it |
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CHIASSO (CINEMA TEATRO): GIOVEDI’ SERA…PAROLE E MUSICA SI INTRECCIANO A CHIASSO - 1/29 MARZO 2012, ORE 20.30 |
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La stagione 2011/2012 del Cinema Teatro di Chiasso si arricchisce di un nuovo ciclo, ideato e condotto da Maria Giuseppina Scanziani: tutti i giovedì sera alle 20.30, a partire dal 1° marzo, verranno proposte letture di alcuni dei maggiori autori della letteratura italiana. I testi scelti saranno introdotti, letti e commentati dall’ideatrice del ciclo, che è poetessa, docente di letteratura italiana al Liceo di Mendrisio e traduttrice (è laureata in lingue all’Università Bocconi di Milano e in lettere a Tor Vergata a Roma). A fare da contrappunto alle parole, la musica dal vivo, affidata ad interpreti provenienti dalla scuderia del Conservatorio della Svizzera Italiana. Il primo incontro, giovedì 1 marzo, non poteva che essere dedicato al padre della letteratura italiana, Dante Alighieri. I testi scelti rappresentano le tre opere maggiori in versi del poeta toscano, ovvero la Vita Nova – con il luminoso sonetto Tanto gentile e tanto onesta pare -, le Rime - con la sorridente e ironica Guido, io vorrei – e naturalmente la Commedia, di cui verrà letto il V Canto dall’Inferno. Al pianoforte Sayaka Ide proporrà una serie di brani che, per l’atmosfera ora elegiaca, ora fortemente espressiva, ben si adattano all’accostamento con la parola poetica dantesca. Il pubblico potrà ascoltare Voiles di Debussy, alcune delle Scene infantili di Schumann, il celeberrimo Adagio dalla Sonata “Patetica” di Beethoven, e degli estratti dalle Variazioni su un tema di Corelli di Rachmaninov. A seguire, gli altri incontri saranno dedicati a Francesco Petrarca (8 marzo), Giacomo Leopardi (15 marzo), Giovanni Pascoli (22 marzo) ed Eugenio Montale (29 marzo). I Giovedì della Poesia e della Letteratura sono un’iniziativa ad ingresso gratuito. Informazioni e Web Site tel. +41/ 91/ 695 09 14 / 17 e-mail: cultura@chiasso.Ch - www.Chiassocultura.ch |
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GANDHI E LA FORZA PIÙ POTENTE
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Nell’ambito della mostra “Deserti e montagne a est e ovest del mondo”, venerdì 2 marzo, alle ore 17.30, allo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas, in piazza Cesare Battisti a Trento, si terrà l’incontro “Gandhi e la forza più potente”, tenuto da Massimiliano Pilati. Massimiliano Pilati, referente Trentino del Movimento Nonviolento, organizzazione fondata da Aldo Capitini (il padre della nonviolenza italiana) nel 1962, presenterà alcune riflessioni attorno alla figura di Gandhi e alla straordinaria mobilitazione condotta in India con tecniche di lotta nonviolenta. Verrà proiettato un filmato sul movimento indiano e sulla marcia del sale organizzata da Gandhi tratto dal dvd “Una forza più potente”, versione italiana curata dal Movimento Nonviolento di un dvd statunitense che raccoglie sei casi storici di resistenza nonviolenta nel Xx secolo: la resistenza della Danimarca al nazismo, la marcia del sale di Gandhi in India, un esempio di lotta nonviolenta contro l´apartheid negli Stati Uniti, e ancora esperienze in Cile, Sudafrica e Polonia. Dopo la visione del filmato il pubblico sarà invitato a intervenire e discutere del significato, dell´attualità (o meno) di quanto visto assieme e del pensiero nonviolento che stava alla base dell´agire del movimento gandhiano di quel tempo. La mostra “Deserti e montagne a est e ovest del mondo” è un progetto didattico realizzato dagli studenti dell´Istituto delle Arti Vittoria di Trento e dalle studentesse della Fondazione Kala Raksha, con la collaborazione dei residenti della casa di riposo A.p.s.p. S.spirito – Fondazione Montel di Pergine Valsugana. Il progetto nasce dall´ascolto che gli studenti hanno avuto dei ricordi degli anziani della casa di riposo. Sono nate così delle immagini che poi sono state tradotte in pittura e in ceramica, utilizzando il codice visivo adoperato dai nomadi del deserto del Kutch, in India, che da sempre affidano i loro ricordi e la loro identità al ricamo di preziosi arazzi. E´ stata coinvolta la fondazione Kala Raksha che si ispira al pensiero di Gandhi e si occupa di preservare questa tradizione e che ha aderito al progetto facendo realizzare alle studentesse indiane degli arazzi basati sui ricordi dei loro anziani. I dipinti e le formelle in ceramica dopo la mostra andranno a decorare la casa di riposo di Pergine. |
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IL PALCOSCENICO S’ILLUMINA PER L’ASSOCIAZIONE “CON TE – CURE PALLIATIVE ASTIGIANE” |
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L’associazione “Con te – Cure palliative astigiane” si affida allo spettacolo per raccogliere nuovi fondi a sostegno della propria attività, prestata all’ospedale Cardinal Massaia e a domicilio dei pazienti. L’appuntamento è per venerdì 16 marzo, alle 21 al Teatro Balbo di Canelli, per una serata che legherà la musica alla danza e alla pittura. La manifestazione, promossa con il titolo di “Vernissage” insieme al Comune, vedrà in scena il trio di musica classica composto dai violoncellisti Gabriele Fioritti e Slavcho Stoilkovski e dal pianista Stefano Nazzoli (pianoforte). Seguirà l’esibizione della Neway Dance Company con i ballerini Irene Chirco, Giada Guerci e Eugenio Marrotta. In esposizione le opere del pittore ceceno Sardalov Rustam.tutti i proventi saranno devoluti all’associazione “Con te”. Il biglietto per la platea numerata (5 euro) potrà essere acquistato in prevendita a Canelli (Agenzia Carioca Viaggi, via I° Maggio 1; Edicola libreria Il Segnalibro, corso della Libertà 30) e a Nizza Monferrato (Cristina Calzature Bimbi, piazza Garibaldi 72). Www.asl.at.it |
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