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Notiziario Marketpress di Mercoledì 07 Marzo 2012
SCIENZIATI TROVANO IL LEGAME GENETICO PER LA MALATTIA CARDIACA CORONARICA  
 
Bruxelles, 7 marzo 2012 - Un team internazionale di ricercatori coordinato dall´Università di Leicester nel Regno Unito ha identificato un legame genetico per la malattia dell´arteria coronarica (chiamata anche malattia cardiaca coronarica). I risultati dello studio, presentati sulla rivista The Lancet, dimostrano come un padre passa a suo figlio una comune malattia cardiaca che uccide migliaia di persone ogni anno. Lo studio è stato in parte finanziato da una borsa nell´ambito del Sesto programma quadro (6° Pq) dell´Ue. I ricercatori hanno scoperto che il cromosoma Y, che fa parte dell´acido deossiribonucleico (Dna) che si trova solo negli uomini, influenza il modo in cui un uomo trasmette la malattia cardiaca coronarica al proprio figlio. Questa malattia comporta il restringimento dei vasi sanguigni che portano il sangue al cuore. La mancanza di ossigeno al cuore provoca vari sintomi come una contrazione al petto e l´infarto. Secondo la British Heart Foundation, oltre 88.000 morti nel Regno Unito nel 2008 sono state il risultato della malattia cardiaca coronarica: oltre 49.000 negli uomini e circa 38.000 nelle donne. In questo recente studio, è stato esaminato il Dna di oltre 3000 uomini del British Heart Foundation Family Heart Study (Bhf-fhs) e del West of Scotland Coronary Prevention Study (Woscops). I dati mostrano che il 90% dei cromosomi Y britannici appartengono a 1 di 2 gruppi principali: aplogruppo 1 e aplogruppo R1b1b2. C´è una probabilità più alta del 50% di vedersi diagnosticata la malattia cardiaca coronarica negli uomini portatori di un cromosoma Y appartenente all´aplogruppo 1. I ricercatori sottolineano che il rischio non dipende dai tradizionali fattori di rischio come il colesterolo alto, la pressione alta e il fumo. Il rischio più alto è condizionato da come l´aplogruppo 1 influenza il sistema immunitario e l´infiammazione, in altre parole, come i nostri corpi rispondono alle infezioni. "Siamo molto contenti di queste scoperte poiché mettono il cromosoma Y nella mappa della suscettibilità genetica alla malattia dell´arteria coronarica," spiega il ricercatore principale e autore anziano, dott. Maciej Tomaszewski, docente presso il Dipartimento di Scienze cardiovascolari dell´Università di Leicester. "Desideriamo analizzare ulteriormente il cromosoma Y umano per trovare geni specifici e varianti che influenzino questo legame." Aggiunge: "La principale novità di queste scoperte è che il cromosoma Y umano sembra avere un ruolo nel sistema cardiovascolare al di là della determinazione del sesso maschile tradizionalmente riconosciutagli. L´università di Leicester è all´avanguardia nella ricerca genetica da molti anni. Il successo di questo studio si basa sull´eccellenza del sostegno per gli studi genetici nel Dipartimento di Scienze cardiovascolari e nell´Unità di ricerca biomedica cardiovascolare di Leicester." Hanno contribuito a questo studio ricercatori del King´s College di Londra, dell´Università di Glasgow, dell´Università di Leeds, del Wellcome Trust Sanger Institute, dell´Università di Cambridge, nel Regno Unito, e dell´Università di Ballarat e del Garvan Institute of Medical Research in Australia, dell´Università di Lubecca e dell´Università di Regensburg in Germania e dell´Università e Facoltà di medicina Pierre e Marie Curie in Francia. Per maggiori informazioni, visitare: University of Leicester: http://www2.Le.ac.uk/  The Lancet: http://www.Thelancet.com/    
   
   
"CELL CULTURE TECHNOLOGY: RECENT ADVANCES, FUTURE PROSPECTS"  
 
Londra, 7 marzo 2012 - Un evento intitolato "Cell culture technology: recent advances, future prospects" (Tecnologia della coltura cellulare: progressi recenti, prospettive future") si terrà il 9 marzo 2012 a Londra, nel Regno Unito. La coltura cellulare è una componente fondamentale della coltura dei tessuti e dell´ingegneria tissutale. I recenti progressi della coltura cellulare hanno permesso a questo campo di passare da un semplice strumento di ricerca a elemento fondamentale dell´industria biofarmaceutica. I modelli in vitro stanno sostituendo gli animali in molti test e analisi man mano che si comincia a capire il potenziale delle cellule staminali e della medicina rigenerativa. Questa conferenza riunirà ricercatori per esaminare alcune delle più nuove applicazioni della tecnologia della coltura cellulare. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Regonline.co.uk/builder/site/default.aspx?eventid=1026675    
   
   
SCIENZIATI CONFUTANO OPINIONE AMPIAMENTE CONDIVISA SU COME FUNZIONA LA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA  
 
Bruxelles, 7 marzo 2012 - Quando immaginiamo in che modo i risultati della ricerca possono cambiare la società o aiutarci a ridefinire i confini della scienza medica noi pensiamo alla dimostrazione di un´ipotesi o alla decifrazione di un codice, ma a volte anche la ricerca che confuta una teoria può essere molto positiva, poiché in questo modo gli scienziati possono eliminare una delle tante ipotesi e non sprecare anni esaminando dei vicoli ciechi. E un team di ricercatori tedeschi ha appena fatto esattamente questo. Scrivendo nella rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas), il team ha confutato un´ipotesi ampiamente accettata riguardante una fase causativa nelle malattie neurodegenerative. Questi risultati si occupano in modo specifico di modelli animali della sclerosi laterale amiotrofica (Sla) umana, conosciuta anche come malattia dei motoneuroni, ma le scoperte hanno anche implicazioni per altre malattie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer o la malattia di Huntington. Il loro lavoro è stato supportato dal progetto iPsoals ("Modeling sporadic Als in motor neurons by genetic reprogramming of patient skin fibroblasts"), che è stato finanziato nell´ambito dello Schema Era-net Neuron da 2 milioni di euro del Settimo programma quadro (7° Pq). Uno dei modi in cui si manifestano le malattie neurodegenerative è la perdita di assoni, che sono essenzialmente le linee di trasmissione dei segnali elettrici nelle singole cellule nervose, e di sinapsi, che sono i siti chiave per la comunicazione tra di loro. In passato, questi danni erano stati attribuiti a delle insufficienze nel trasporto bidirezionale di organelli, come ad esempio le centrali energetiche intracellulari chiamate mitocondri, lungo gli assoni delle cellule nervose. Il team, proveniente dalla Technische Universitaet Muenchen (Tum) e dalla Ludwig-maximilians-universitaet Muenchen (Lmu), ha messo alla prova queste ipotesi precedentemente ritenute valide in uno dei più approfonditi test mai effettuati fino ad oggi. Essi hanno utilizzato nuove tecniche di imaging, con alta risoluzione sia spaziale che temporale, per osservare i cambiamenti sia nella morfologia degli assoni che nel trasporto degli organelli in molti modelli animali diversi di Sla. I loro risultati mostrano che il deficit nel trasporto e la degenerazione degli assoni si possono sviluppare in modo indipendente, mettendo così in discussione la teoria che vuole che uno sia causa diretta dell´altro. Essi hanno osservato il trasporto assonale degli organelli in un tessuto vivo in tempo reale, in un modo che ha consentito loro di seguire il movimento dei singoli mitocondri mediante un nuovo approccio di imaging che prevede l´etichettatura transgenica. Essi sono stati anche in grado di osservare il trasporto di un altro tipo di organelli, delle vescicole derivanti dagli endosomi. Sono stati esaminati molto diversi modelli animali di Sla, tutti basati su mutazioni umane associate alla malattia. Uno degli autori dello studio, il professor Thomas Misgeld dell´Istituto di Neuroscienze presso la Technische Universitaet Muenchen, ha così commentato le loro scoperte: "Noi riteniamo che queste intuizioni abbiano delle implicazioni per altri studi sulla Sla, o persino per studi su altre malattie neurodegenerative. Quello che i nostri esperimenti ci dicono in realtà è che non è facile sviluppare modelli fedeli delle malattie neurodegenerative. Quindi potrebbe valere la pena impegnarsi di più per ottenere migliori modelli animali, poiché questa è l´unica via per progredire con gli studi meccanicistici, continuando sempre a verificarli in base alla patologia umana o ai modelli cellulari derivanti dall´uomo. Nel frattempo, è probabilmente prudente lavorare con diversi dei modelli disponibili in parallelo. Inoltre, in termini biologici più generali, i nostri risultati ci parlano anche delle relazione tra le interruzioni del trasporto assonale e la degenerazione, che potrebbe non essere così stretta come avevamo supposto. Qui noi abbiamo ancora molto da capire." Il progetto iPsoals riunisce ricercatori provenienti da Francia, Germania, Israele e Svezia allo scopo di meglio comprendere i meccanismi della Sla. Per maggiori informazioni, visitare: Technische Universitaet Muenchen (Tum): http://portal.Mytum.de/welcome_en/    
   
   
WELFARE, LIGURIA, SUL WEB LE DOMANDE PIÙ FREQUENTI DEL BANDO FSE DI 15 MLN PER LAVORO PERSONE DISAGIATE ROSSETTI: GRANDE OPPORTUNITÀ DOPO I TAGLI AI FONDI NAZIONALI  
 
 Genova, 7 Marzo 2012 - La Regione Liguria ha messo a disposizione nelle scorse settimane 15 milioni di euro del Fondo Sociale Europeo per favorire l’inserimento nel mondo del lavoro di persone disagiate e in vista della scadenza della presentazione delle domande, lunedì 19 marzo 2012, rilancia l´opportunità alle amministrazioni pubbliche, sindacati, associazioni di categoria, mondo del volontariato, cooperative sociali. Oltre a rispondere alle numerose e-mail all´indirizzo formazione.Orientamento@regione.liguria.it  gli uffici hanno messo in rete sul sito regionale una rubrica con le risposte alle domande più frequenti riguardanti i progetti dedicati alle diverse aeree di disagio. Un modo trasparente per condividere i necessari chiarimenti "di un bando molto importante, con passaggi anche complessi, che rappresenta un grosso sostegno alle politiche sociali in Liguria e al mondo del lavoro, dopo i tagli ai finanziamenti statali", spiega l´assessore alla Formazione della Regione Liguria Pippo Rossetti.  
   
   
BOZZA PIANO SANITARIO REGIONALE DEL MOLISE, IORIO: «APRIAMO IL CONFRONTO E LA DISCUSSIONE»  
 
Campobasso, 7 marzo 2012 - «La bozza del nuovo Piano sanitario regionale, trasmessa dai Sub Commissari, rappresenta una base tecnica che vorrei fosse elemento di discussione, di confronto e di incontro nella Commissione competente e, in generale, in Consiglio regionale. Ciò prima di assumerla come proposta dell´intera Struttura commissariale. Sono tra quelli, infatti, che ritiene che le decisioni su un settore primario e strategico come quello sanitario, ferme restando le competenze del Commissario ad acta e gli impegni del Patto della Salute, debbano scaturire da un´impostazione politica massimamente condivisa». Lo ha detto il Presidente della Regione Molise, Michele Iorio, intervenendo in Consiglio regionale, nella mattinata di ieri, in occasione del dibattito aperto su una proposta di mozione riguardante le integrazioni delle strutture sanitarie. Il Presidente ha anche sottolineato come questo dibattito e confronto «sarà un banco di prova anche per le minoranze, perché dovranno avere la capacità di assumersi la responsabilità delle scelte, abbandonando la linea di pura contestazione che fino a questo memento ha caratterizzato la loro impostazione». «Per quanto riguarda ogni iniziativa riferita alla verifica tecnica che stiamo facendo indirizzata all´integrazione tra funzioni specifiche dell´Ospedale Cardarelli e del Centro della Cattolica - ha detto ancora il Presidente Iorio - voglio ricordare che ciò è espressamente previsto dall´attuale Legge regionale regolante la materia. Tale ipotesi, che è ancora allo studio, mira ad ottimizzare le risorse presenti nelle due Strutture per qualificare meglio il servizio e rendere più idonei i costi di gestione. Penso, ad esempio, alla ginecologica, alla medicina di genere o alla cardiochirurgia. È parimenti allo studio anche la possibilità di trasferimento di alcune strutture del Cardarelli in aree libere del Centro Giovanni Paolo Ii. Tale trasferimento comunque, è bene ribadirlo, manterrebbe in capo alla Asrem il coordinamento delle attività delle strutture del Cardarelli, e in capo alla Cattolica quelle del Giovanni Paolo Ii. Questo tipo di spostamento e di ristrutturazione, si legge anche nella necessità che abbiamo di ottemperare ad una espressa previsione normativa riguardante l´adeguamento sismico del Cardarelli. Impegno questo, oltre che complesso, molto costoso. Ad ogni modo, è il caso di chiarire che ogni ipotesi, prima di essere assunta, verrà comunque condivisa in sede di Commissione consiliare, e ha come unico obiettivo quello di rafforzare, e non certo depotenziare, il Cardarelli o le Strutture di Larino e di Termoli. Il nostro impegno, difatti, è quello di migliorare e qualificare sempre più il servizio al cittadino cui interessa la prestazione nella sua specificità, e non già chi gliela presta. Ciò nella consapevolezza che a pagare ogni prestazione è comunque sempre il Servizio sanitario regionale».  
   
   
TRENTO: LINEE GUIDA PER LE MEDICINE COMPLEMENTARI  
 
Trento, 7 marzo 2012 - Agopuntura, Fitoterapia, Omeopatia e Medicina Antroposofica: quattro "medicine e pratiche non convenzionali" che, entro il 2012, saranno inserite in un registro istituito presso l´Ordine dei medici. Il 2 marzo la Giunta provinciale, su proposta dell´assessore alla salute e politiche sociali Ugo Rossi, ha approvato le "Linee Guida per la formazione nelle medicine e pratiche non convenzionali riservate ai medici chirurghi, odontoiatri e veterinari della Provincia di Trento", che prevedono l´iscrizione in elenchi istituiti dall´Ordine dei Medici dei professionisti che praticano appunto l’Agopuntura, la Fitoterapia, l’Omeopatia e la Medicina Antroposofica. "Maggiore trasparenza, qualificazione dell´offerta e tutela dei nostri cittadini: sono queste le finalità che ci siamo posti oggi, con l´approvazione delle Linee guida - commenta l´assessore Ugo Rossi -. I professionisti che praticano queste quattro medicine non convenzionali, su cui peraltro insistono studi di livello internazionale, e che rispondono ai requisiti di formazione e di qualità previsti dal documento, potranno essere iscritti nei registri che dovranno istituire, presumibilmente entro il prossimo autunno, gli ordini professionali". La deliberazione della Giunta, che attua l´art. 48 della legge provinciale 16/2010, garantisce dunque maggiore qualità al cittadino, anche in queste discipline complementari e non convenzionali, peraltro ormai entrate di diritto in molti ambulatori pubblici in Italia e in Europa. I professionisti che praticano Agopuntura, Fitoterapia, Omeopatia e Medicina Antroposofica e che rispondono ai requisiti di formazione previsti dalle Linee Guida licenziate dall´esecutivo provinciale, potranno chiedere l´iscrizione in appositi registri che saranno istituiti presso l´Ordine dei medici, chirurghi, odontoiatri e veterinari della Provincia di Trento, ottenendo dunque visibilità ma garantendo una offerta qualificata. Nelle prossime settimane verrà costituita, presso gli ordini professionali provinciali interessati, una commissione composta dal presidente dell´ordine o da un suo delegato con funzioni di presidente, da un medico designato dall´ordine di riferimento e da un rappresentante dell’Assessorato competente della Provincia autonoma di Trento. La commissione valuterà i requisiti formativi inviati dai professionisti che praticano le medicine complementari, ai fini della loro iscrizione. Si prevede un tempo di sei mesi dall’istituzione, da parte degli ordini in questione, degli elenchi dei professionisti che praticano le medicine complementari per il riconoscimento di eventuali titoli posseduti dai professionisti, nell’ottica anche di valorizzare l’attività svolta dai medici/veterinari che hanno praticato le medicine complementari prima dell’entrata in vigore della legge provinciale dell´11 agosto 2010. Le medicine e pratiche non convenzionali oggetto delle Linee Guida sono individuate come sistemi di diagnosi, di cura e prevenzione che affiancano la medicina scientifica avendo come scopo comune la promozione e la tutela della salute. Esse sono caratterizzate da peculiari teorie, farmacopee e metodi clinici specifici, oggi sottoposti a varie forme di verifica sperimentale e investigate nelle Università e nei maggiori centri di ricerca biomedica. Fanno parte di queste Linee Guida: Agopuntura, metodo diagnostico, clinico e terapeutico che si avvale dell´infissione di aghi metallici in determinate zone cutanee per ristabilire l´equilibrio di uno stato di salute alterato. Fitoterapia, metodo terapeutico basato sull´uso di piante medicinali o di loro derivati ed estratti opportunamente trattati. Omeopatia, metodo diagnostico, clinico e terapeutico, formulato alla fine del Xviii secolo dal medico tedesco Samuel Hahnemann, basato sulla "Legge dei Simili", che afferma la possibilità di curare un malato somministrandogli una o più sostanze che, in una persona sana, riprodurrebbero i sintomi rilevanti e caratteristici del suo stato patologico, e sulla prescrizione, strettamente individuata sul paziente, di medicinali sperimentali secondo la metodologia omeopatica. Medicina antroposofica, metodo diagnostico, clinico e terapeutico definito come "ampliamento dell´arte medica", formulato all´inizio del Xx secolo dal filosofo austriaco Rudolf Steiner e dalla dottoressa olandese Ita Wegman, che si avvale di un metodo conoscitivo che guida la ricerca delle leggi che stanno a fondamento delle manifestazioni della vita. La medicina antroposofica comprende anche una farmacologia costituita da medicinali tratti dalla natura e prodotti con metodi peculiari, nonché da medicinali omeopatici.  
   
   
GENOVA, OSPEDALE GALLIERA: PRONTI A VALUTARE IL PIANO ECONOMICO-FINANZIARIO MANTENENDO FEDE A NOSTRE DISPONIBILITÀ  
 
Genova, 7 Marzo 2012 - “Sul Galliera nessun cambiamento da parte della Giunta regionale, è risibile dire che è un regalo alla Curia perché non è un ospedale della Curia, svolge infatti un servizio pubblico ed è aperto ai cittadini di tutta la città. E’ una struttura che ha bisogno di essere rinnovata e come Giunta valuteremo con molta attenzione il piano economico-finanziario che il Galliera ci ha presentato, tenendo conto delle nostre disponibilità”. Lo ha detto ieri l’assessore alla salute, Claudio Montaldo a margine del consiglio regionale. “Da sempre noi abbiamo detto di essere disponibili a dare circa un terzo dell’ammontare complessivo dell’investimento per la realizzazione del nuovo Galliera e cioè 53 milioni che poi diventano 44 visto che 9 milioni sono del Galliera, derivano cioè dalla precedente alienazione di immobili di loro proprietà. In mancanza di queste condizioni non si potrà andare avanti”. “Bisogna comunque tenere conto – ha aggiunto Montaldo– che la cifra in questione non è certo sufficiente per costruire un nuovo ospedale, ma solo per rimodernare una struttura esistente. Lavoreremo comunque anche sull’ospedale del Ponente genovese, confidando che a breve il Governo possa rimettere in moto gli investimenti nazionali per l’edilizia sanitaria”.  
   
   
SCHOOL OF POLICY, DIRIGENTI CINESI A SCUOLA DI SANITÀ IN TOSCANA  
 
Firenze, 7 marzo 2012 – Primo giorno di scuola per gli otto allievi della School of Policy, che ha avviato ieri le lezioni del primo corso rivolto all’Health Bureau della Municipalità di Shanghai. Allievi illustri, trattandosi di dirigenti del Dipartimento della salute della principale municipalità cinese. Il corso della School of Policy fa parte degli accordi sottoscritti nel novembre scorso dall’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia, nel corso del suo viaggio in Cina, e dal direttore generale dello Shanghai Municipal Health Bureau, professor Xu Jianguang. Il corso, che si tiene a Firenze nella sede di Toscana Promozione, a Villa Fabbricotti, via Vittorio Emanuele, si articola in sei giornate, durante le quali dirigenti dell’assessorato e direttori generali delle aziende sanitarie toscane illustreranno ai colleghi cinesi il funzionamento della sanità toscana. Il tema della prima giornata era “Sistemi sanitari a confronto”; le lezioni di domani saranno dedicate ai “Sistemi informativi a supporto delle scelte strategiche e sanitarie” e “L’ospedale e la sua organizzazione”; giovedì 8 e venerdì 9 marzo si parlerà delle “Cure territoriali e l’assistenza agli anziani non autosufficienti”. Dopo la pausa del fine settimana, lunedì 12 sarà dedicato agli “Strumenti della qualità e della verifica” e al “Sistema delle emergenze urgenze”. Martedì 13 la tavola rotonda e la cerimonia finale. “Il fatto che la principale municipalità cinese venga a vedere come funziona il nostro sistema sanitario costituisce per noi un grandissimo risultato – ha detto l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia intervenendo all’inaugurazione del corso, alla presenza del console onorario cinese a Firenze, Wang Gian – Oltre alle lezioni che si tengono in questi giorni, individueremo altre prospettive di collaborazione in campo professionale e culturale. In futuro, gli accordi siglati a Shanghai prevedono anche visite specifiche dei funzionari cinesi ad alcune best practice della sanità toscana”. La School of Policy è una piattaforma regionale che promuove percorsi di alta formazione in ambito sanitario rivolti a partner internazionali (in questo caso, la Cina), e si propone di divenire strumento di promozione del sistema sanitario toscano e delle sue eccellenze; di promozione della cooperazione scientifica tra università e strututre sanitarie; di promozione delle imprese toscane impegnate nel settore della salute; di attrazione di investimenti dall’estero. “Con l’apertura di questa prima edizione della School of Policy sulla sanità è stato raggiunto un importante risultato per il rafforzamento dei rapporti tra la Toscana e la Cina – ha commentato Stefano Govannelli, direttore di Toscana Promozione – L’esperienza della sanità toscana, la più avanzata in Italia, costituisce un modello di interesse per i politici cinesi, combinando copertura universale dei cittadini, equilibrio finanziario sostenibile e alti parametri di efficienza. Da questo interesse siamo convinti che possano nascere grandi opportunità per le nostre imprese che sono attive nel campo dell’industria della salute. L’obiettivo non è solo lo scambio di esperienze, ma la formulazione di programmi di collaborazione a vari livelli, dalla pianificazione alla ricerca”.  
   
   
SANITÀ IN CAMPANIA, CALDORO: "TRASPARENZA E CONTROLLO LEGALITÀ" - FIRMATI IERI DUE PROTOCOLLI DI INTESA CON GUARDIA DI FINANZA REGIONALE  
 
 Napoli, 7 marzo 2012 - Il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro e il Comandante Regionale della Guardia di Finanza, Gen. D. Giuseppe Mango hanno siglato ieri a palazzo Santa Lucia due protocolli di intesa per un più efficace controllo sull´utilizzo delle risorse pubbliche. Era presente l´assessore al Bilancio Gaetano Giancane. Gli accordi firmati riguardano i finanziamenti dei fondi strutturali comunitari e la spesa sanitaria. Con il primo, verrà sviluppata ulteriormente l´attività di monitoraggio sui finanziamenti relativi alle politiche strutturali e di coesione dell´Unione Europea, attraverso l´analisi e l´incrocio dei dati in possesso delle due Amministrazioni. Saranno resi disponibili gli atti e le notizie sulla concessione dei finanziamenti e sull’attuazione dei progetti cofinanziati con le risorse del Por, al fine di accertare eventuali violazioni ed avviare le procedure previste dalla legge. Con il secondo, sarà avviata una mirata attività conoscitiva nel settore della spesa sanitaria per prevenire e reprimere violazioni alla normativa di settore. L´attività di collaborazione riguarderà, in particolare, le strutture convenzionate, le modalità prescrittive ritenute anomale, soprattutto se relative alla farmaceutica, alla specialistica ambulatoriale e alle prestazioni termali, e la fornitura di beni e servizi. I protocolli hanno la durata di 5 anni e verranno tacitamente rinnovati salvo recesso tra le parti. "Realizziamo - ha detto il presidente Caldoro - una stretta collaborazione con il Comando regionale della Guardia di Finanza per migliorare l´attività di controllo sull´utilizzo delle risorse assegnate. "Una collaborazione che intendiamo rafforzare sempre di più. Prosegue così il nostro sforzo nel controllo di legalità, partendo dalla sanità e dai progetti europei, con l´obiettivo di garantire assoluta trasparenza alla spesa pubblica regionale", ha concluso il presidente. "La collaborazione con la Guardia di Finanza che si rafforza oggi - ha aggiunto l´assessore Giancane - è una ulteriore possibilità offerta al bilancio regionale di tenere ancora più fermamente il controllo della spesa e di finalizzarla agli obiettivi prefissati, perseguendo deviazioni e inappropriatezze che potrebbero verificarsi in mancanza di più stretti e nuovi controlli." "Con la sigla dei due protocolli d´intesa, la Guardia di Finanza - ha dichiarato il gen. Mango - conferma l´impegno crescente da parte del Corpo sul versante delle uscite di bilancio, con particolare riferimento ai controlli sulla spesa pubblica, specie sanitaria, e sui finanziamenti pubblici, nazionali e comunitari. Verrà, in proposito, migliorata l´efficacia complessiva delle attività ispettive, attraverso informazioni ed elementi di conoscenza, forniti dalla Regione alla G. Di F., volti ad individuare le situazioni connotate da indici di irregolarità più gravi, per le quali è necessario condurre controlli e riscontri, ricorrendo ai poteri tipici di polizia economico-finanziaria di cui la Guardia di Finanza è dotata. La firma dei due importanti protocolli d´intesa testimonia, oltre alla volontà di operare insieme, l´esistenza di un clima favorevole di collaborazione istituzionale instaurato tra la Regione Campania ed il Comando Regionale della Guardia di Finanza."  
   
   
SANITÀ: “SCREENING MAMMOGRAFICO, GESTIRE LA COMPLESSITÀ PER GUADAGNARE IN SALUTE”, 8 E 9 MARZO INCONTRO A PERUGIA  
 
 Perugia, 7 marzo 2012 - La salute della donna, la prevenzione, la diagnosi precoce e la cura del carcinoma saranno al centro di un evento formativo dal titolo "Screening mammografico. Gestire la complessità per guadagnare in salute", in programma alla Sala Convegni del Centro Congressi dell´Hotel Giò di Perugia, per giovedì 8 e venerdì 9 marzo. L´iniziativa, distinta in due diverse parti, è promossa dalla Direzione regionale Salute, Coesione sociale e Società della conoscenza della Regione Umbria e realizzato in collaborazione con il "Gisma",gruppo Italiano Screening Mammografico. Le due giornate a carattere di aggiornamento formativo sono rivolte in particolare al mondo degli operatori pubblici, del privato sociale e privati, che si occupano in maniera prevalente di screening mammografico e di terapia del tumore della mammella, stimolando e favorendo il confronto scientifico tra i più autorevoli esperti di livello nazionale e gli operatori del settore provenienti dall´Umbria e da fuori regione. La prima giornata prevede un workshop regionale dal titolo "Lo Screening mammografico in Umbria: criticità, risultati e alleanze" il cui obiettivo è fare il punto a livello regionale, sullo stato di attuazione delle metodiche di prevenzione e cura del cancro della mammella a partire dallo screening fino agli aspetti relativi alla diagnosi, alla terapia e alla riabilitazione adottati dalle diverse strutture sanitarie. La seconda parte dei lavori, dedicata al Seminario nazionale Gisma dal titolo "Cancri intervallo e early recall", ha come obiettivo quello di approfondire con un approccio multidisciplinare tematiche relative alla frequenza e all´appropriatezza del ricorso ai controlli ravvicinati. In apertura dei lavori è previsto l´intervento della presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, dell´assessore alla sanità, Franco Tomassoni. A chiusura dell´appuntamento di giovedì 8 marzo interverrà il direttore regionale Emilio Duca.  
   
   
FUNZIONI SOCIO-ASSISTENZIALI: ALLE COMUNITÀ 88 MILIONI DI EURO PROSEGUE LA SFIDA PER COSTRUIRE IL NUOVO WELFARE IN TRENTINO  
 
 Trento, 7 marzo 2012 - Approvato il 2 marzo dalla Giunta provinciale su proposta dell’assessore alle politiche sociali e alla salute Ugo Rossi l’atto di indirizzo e coordinamento alle Comunità di valle e agli enti gestori in materia di politiche socio-assistenziali per l’anno 2012, con il quale si ripartiscono fra le stesse le risorse del fondo socio-assistenziale definendo contestualmente i corrispettivi per l’erogazione di servizi assistenziali, le compartecipazioni e i livelli essenziali di assistenza. Si tratta di consolidare il ruolo delle Comunità nell’esercizio effettivo delle loro competenze in materia di assistenza ma è anche un passo essenziale per attuare quel principio di sussidiarietà verticale, di avvicinamento delle istituzioni ai bisogni dei cittadini, che sta alla base della riforma istituzionale e che prende in questa occasione vesti concrete. La delibera ha ottenuto il parere positivo del Consiglio delle autonomie locali e della Iv Commissione permanente del Consiglio provinciale. In buona sostanza, le Comunità potranno pianificare e agire, con riferimento alle politiche socio-assistenziali di livello locale, in un quadro razionale di regole e risorse. E’ importante sottolineare che da un punto di vista finanziario le Comunità potranno contare su trasferimenti (circa 88 milioni di euro) in linea con quelli assicurati per le funzioni assistenziale di livello locale per il 2011 tenuto conto che comunque le risorse dedicate a livello provinciale al settore assistenziale sono cresciute rispetto allo stanziamento del 2011 di un 4%. Questo, in controtendenza ad un quadro nazionale dove le risorse dedicate all’assistenza di livello locale sono state negli ultimi anni pressoché dimezzate. Va inoltre evidenziato come vi sia stata la convergenza del sistema delle autonomie verso una impostazione di riparto delle risorse che non sia più a piè di lista ma basata su logiche di budget. Accanto a ciò per la prima volta si è tentato di legare una parte del budget trasferito a modalità di riparto basate non più sulla spesa storica ma su indicatori sperimentali di altro genere, come ad esempio per i servizi a favore degli anziani, la presenza di ultra 65enni e ultra 75enni sul territorio e la presenza di Rsa, nonché la dispersione territoriale. La Provincia e il Consiglio delle autonomie si sono impegnati tuttavia ad elaborare in corso d’anno degli indicatori che siano ancora più rappresentativi dei bisogni sociali espressi dal territorio. Apposite risorse saranno riservate alle Comunità per l’implementazione dei piani sociali territoriali che le stesse stanno elaborando o che hanno già terminato. Sulla base di questi piani territoriali, verrà formato il piano sociale provinciale che terrà conto nella definizione delle strategie complessive in materia di assistenza, di quanto emerso ai tavoli territoriali. Oltre alla definizione delle risorse da trasferire alle Comunità, l’atto oggi approvato dalla Giunta provinciale, definisce: 1) i corrispettivi che le Comunità dovranno riconoscere ai soggetti del privato sociale che rendono i servizi residenziali e semi residenziali sul territorio, che sono sostanzialmente in linea con quelle del 2011; 2) le compartecipazioni dei cittadini ai servizi non sono aumentate rispetto al 2011. Nell’atto è contenuto l’impegno congiunto di Provincia e Comunità di arrivare nell’autunno ad introdurre l’indicatore Icef per il calcolo di tutte le compartecipazioni per i servizi assistenziali; 3) i livelli essenziali di assistenza ovvero gli standard minimi di offerta dei servizi assistenziali che le Comunità hanno l’obbligo di garantire agli utenti del loro territorio dove è stato introdotto sperimentalmente un primo tentativo di quantificare in maniera standard i costi per i servizi di assistenza domiciliare e per l’Ide (educativa domiciliare per minori). Con questo atto intendiamo consolidare una riforma che nei fatti sta arrivando a compimento. Nel corso di quest’anno con l’adozione del piano sociale provinciale e del nuovo regolamento sull’accreditamento sui servizi la legge 13 potrà dirsi attuata e garantire così agli attori del sistema di welfare un quadro compiuto ed organico di regole entro le quali svolgere il loro prezioso lavoro per la promozione di un welfare che sia sempre più vicino ai bisogni dei cittadini.  
   
   
REMBRANDT INCIDERE LA LUCE I CAPOLAVORI DELLA GRAFICA PAVIA 17 MARZO – 1 LUGLIO 2012  
 
Pavia, 7 Marzo 2012 Dopo il grande successo della mostra Degas, Lautrec, Zando’. Les folies de Montmartre prosegue il programma di valorizzazione culturale delle Scuderie del Castello Visconteo con la mostra Rembrandt. Incidere la luce. I capolavori della grafica dal 17 marzo al 1 luglio 2012. L’iniziativa, promossa dal Comune di Pavia con l´esclusiva partnership istituzionale della Provincia di Pavia e curata da Laura Aldovini con i Musei Civici di Pavia, è prodotta e organizzata da Alef – cultural project management. L’esposizione presenta la produzione grafica del grande artista olandese, Rembrandt Harmenszoon van Rijn (Leida, 1606 - Amsterdam, 1669), celebre pittore, ma anche e soprattutto geniale incisore che, attraverso una grande varietà di soggetti, una straordinaria perizia tecnica e un inconsueto uso della luce, realizzò circa trecento stampe di forte impatto emotivo. In mostra quaranta incisioni - tra autografe dell’artista e alcuni fogli di bottega - gran parte delle quali esposte per la prima volta al pubblico e tutte provenienti dalla Collezione Malaspina, prestigiosa raccolta grafica a livello nazionale e nucleo fondante dei Musei Civici di Pavia. Il percorso espositivo presenta anche tre opere di Albrecht Dürer (1471-1528), al fine di mostrare l’influenza del celebre maestro tedesco su Rembrandt e affiancare due artisti che, seppure distanti cronologicamente e tecnicamente, sono da considerarsi i più grandi incisori di tutti i tempi. Il visitatore potrà ammirare alcuni dei capolavori di Rembrandt tra cui una serie dei suoi famosi ritratti e autoritratti come il Ritratto di Jan Six (1647), l’Autoritratto con la sciarpa al collo (1633) o l’Autoritratto alla finestra (1648), prova di una forte capacità di introspezione psicologica, nonché le celeberrime scene sacre come La morte della Vergine (1639) o La stampa dei cento fiorini (1649 ca.) e anche esempi di opere rimaste ancora oggi enigmatiche nel loro significato, come quella detta generalmente Il Faust (1652 ca.). Con questo omaggio al grande maestro olandese i Musei Civici permetteranno inoltre al pubblico di saggiare la qualità e la rarità di alcune delle incisioni appartenenti alla raccolta di stampe del marchese Malaspina, collezionista eccezionale, che attraverso l’acquisto di oltre 5.000 opere ha saputo ricostruire in modo esaustivo la storia dell’incisione dal Quattrocento al Settecento. Www.scuderiepavia.com    
   
   
CERIMONIA DI APERTURA DEI CAMPIONATI MONDIALI STUDENTESCHI DI SCI  
 
Aosta, 7 marzo 2012 - I declare open the Word Schools Ski Championship of Aosta Valley, Italy. Con queste parole il Presidente della Regione autonoma Valle d’Aosta, Augusto Rollandin, ha aperto ufficialmente nel tardo pomeriggio di, martedì 6 marzo, al Lago Gover di Gressoney-saint-jean, i Campionati mondiali studenteschi di sci. L’intervento del Presidente Rollandin è stato preceduto dalla sfilata, lungo le strade del centro di Gressoney-saint-jean, dei 400 atleti provenienti dalle 16 nazioni partecipanti, e dai saluti del Sindaco Luigi Chiavenuto, del delegato Isf Guy Fusenig e del Presidente del Comitato organizzatore, l’Assessore all’istruzione e cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta, Laurent Viérin. Nella suggestiva cornice del Lago Gover coperto dalla neve caduta nel corso della notte precedente e della mattinata, le squadre schierate hanno ascoltato l’inno Isf e assistito all’alzabandiera dei Campionati mondiali, dopo di che l’ex fondista gressonara Arianna Follis, in veste di tedofora, ha acceso il tripode della cerimonia. Mariella Oderio, in rappresentanza dei giudici, e Matteo Vaghi, in rappresentanza degli atleti, hanno quindi pronunciato le formule di giuramento previste dai regolamenti, lasciando poi lo spazio a un momento di intrattenimento. Infine, sulla pista da fondo, i ragazzi della categoria C2 (nati nel 1995/96) si sono cimentati, sotto le luci dei riflettori, nel prologo della gara di sci nordico. «Je suis certain que, tous ensemble - ha dichiarato il Presidente Rollandin nel corso della cerimonia - nous allons donner vie à une grande manifestation à l’enseigne du sport et de l’amitié, fondée sur le respect de l’adversaire et des règles, avec la loyauté et la solidarité qui sont des valeurs ancrées dans notre culture, comme dans celle de tous les peuples de montagne. Une culture que vous pourrez apprécier au cours de votre séjour en Vallée d’Aoste, où vous découvrirez les beautés de notre territoire, la chaleur de notre accueil, ainsi que la simplicité et la cordialité des Valdôtains. La Vallée d´Aoste vous accueille avec un enthousiasme chaleureux, certaine que lorsque vous rentrerez chez vous, dans votre pays, aussi lointain qu’il soit, vous emporterez avec vous l’image et le souvenir de notre petite région et de tous ces gens qui vivent ici, au cœur des montagnes». «Pendant quelques jours – ha affermato l’Assessore all’istruzione cultura, Laurent Viérin rivolto agli atleti schierati - nous allons être au centre du circuit des manifestations sportives et scolaires mondiales et nous allons lancer un message fort, de conciliation et d’intégration de l’école avec les sports et, plus particulièrement, les sports de neige. Si nous avons cru en cet événement, c’est aussi en raison de l’esprit qui anime ce Championnat, du message sportif dont il est porteur et, surtout, de son énorme potentiel en termes de découverte par les jeunes de la réalité scolaire valdôtaine, une réalité marquée par la diversité linguistique et culturelle – d’ailleurs, nous sommes ici en pays walser – par certaines prérogatives mais aussi, et par-dessus tout, par notre engagement constant en faveur du binôme « sport et école », tout particulièrement pour ce qui est des sports liés à la montagne et à notre réalité alpine.» Da mercoledì 7 marzo, le gare entrano nel vivo, secondo il programma: Slalom Gigante C1 (Pista Leo David al Weissmatten Gressoney-saint-jean) Ore 09.30 Partenza prima manche; Ore 12.30 Partenza seconda manche; Sci Nordico C1 e C2 (Gressoney-saint-jean): Ore 09.30 Partenza categoria C1; Ore 12.30 Partenza categoria C2; Slalom Notturna C2 (Pista Leo David al Weissmatten Gressoney-saint-jean) Ore 16.00 Partenza prima manche; Ore 19.00 Partenza seconda manche.